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Il volume raccoglie 15 contributi di vari campi disciplinari: linguistica, letteratura, cinema, studi culturali. Gli studi indagano il dualismo tra Nord e Sud in Italia; l'immagine dell'Italia e degli italiani elaborata da viaggiatori... more
Il volume raccoglie 15 contributi di vari campi disciplinari: linguistica, letteratura, cinema, studi culturali. Gli studi indagano il dualismo tra Nord e Sud in Italia; l'immagine dell'Italia e degli italiani elaborata da viaggiatori stranieri; la letteratura delle migrazioni e le rappresentazioni cinematografiche del Sud.
La visione che ispira il libro è quella della messa in discussione dei tanti stereotipi e delle costruzioni di senso comune che nel tempo si sono sedimentate sul Sud.
Il dualismo tra Nord e Sud ha giocato un ruolo fondamentale per la costruzione della nazione italiana e ancora oggi struttura gran parte dei discorsi politici e mediatici sullo stato del Paese. La “questione meridionale” è stata oggetto... more
Il dualismo tra Nord e Sud ha giocato un ruolo fondamentale per la costruzione della nazione italiana e ancora oggi struttura gran parte dei discorsi politici e mediatici sullo stato del Paese. La “questione meridionale” è stata oggetto continuo di dibattito e studio fin dall’Unità, un dibattito spesso viziato da una serie di stereotipi difficili da mettere in discussione.
Avvenimenti più recenti hanno collocato l’Italia intera ai poli opposti della dicotomia Nord-Sud. I movimenti migratori hanno riportato il Mediterraneo al centro dell’attenzione del dibattito pubblico continentale, in cui l’Italia assume un ruolo di frontiera settentrionale o meridionale, a seconda del punto di vista.
Per comprendere a pieno le evoluzioni del dualismo Nord-Sud imposte dal nuovo scenario globale, è necessario uno sguardo che vada oltre gli steccati imposti dalle singole aree disciplinari.
Il volume raccoglie contributi di geografi, musicologi, letterati, linguisti, storici che riflettono su vari aspetti del rapporto tra Nord e Sud in Italia e nel Mediterraneo.
Le migrazioni sono uno dei fenomeni sociali che più contraddistinguono la società moderna. L’interdipendenza tra aspetti economici, politici e mediatici tra le varie aree del globo maturata in epoca recente non ha, infatti, precedenti... more
Le migrazioni sono uno dei fenomeni sociali che più contraddistinguono
la società moderna. L’interdipendenza tra aspetti economici, politici e
mediatici tra le varie aree del globo maturata in epoca recente non ha,
infatti, precedenti nella nostra storia; in questo quadro, l’Europa si trova
sempre più di fronte a cambiamenti radicali della propria struttura sociale e demografica. Da quando nei primi anni Novanta del secolo scorso l’Italia è diventata una destinazione appetibile per migliaia di cittadini stranieri, il racconto mediatico, e soprattutto quello giornalistico, hanno sviluppato delle linee di tendenza narrative rimaste costanti nell’arco dei due decenni successivi. E la centralità delle migrazioni nella comunicazione
pubblica quotidiana non sembra certo arrestarsi.
Il lavoro si concentra sul primo decennio degli anni Duemila e prende
in esame un vasto corpus di articoli (oltre 100 milioni di parole e 200
mila articoli) estratti dai principali quotidiani nazionali italiani (Corriere
della Sera, la Repubblica, La Stampa, Il Giornale, Libero). Grazie all’impiego di metodi di analisi sia quantitativi sia qualitativi, il volume individua i temi maggiormente battuti dalla stampa quotidiana contemporanea (gli arrivi dei migranti nel Mediterraneo, la criminalità, il conflitto etnico nei contesti urbani) e mette in evidenza gli usi linguistici e discorsivi prevalenti nella narrazione delle migrazioni.
In questo numero della nostra rivista ospitiamo una sezione speciale dal titolo Lingue, letterature, persone in movimento e in contatto. Gli articoli rappresentano una selezione di interventi tenuti nel seminario online... more
In questo numero della nostra rivista ospitiamo una sezione speciale dal titolo Lingue, letterature, persone in movimento e in contatto. Gli articoli rappresentano una selezione di interventi tenuti nel seminario online percorsi/contatti/migrazioni/dualismi: Nord, Sud e Mediterraneo nella lingua, nella letteratura e nella cultura italiana.

La crisi sanitaria mondiale dovuta alla diffusione del nuovo Coronavirus ha costretto non solo tutti noi a modificare le normali pratiche didattiche e ad allontanarci fisicamente dai nostri studenti, ma ha anche, in gran parte, impedito le consuete attività di scambio scientifico e culturale tra colleghi ricercatori. Numerose iniziative sono state cancellate o riprogrammate in vista di tempi migliori, tante altre sono state “spostate” nelle stanze virtuali delle numerose piattaforme e software di videoconferenza. Anche noi abbiamo deciso di percorrere quest’ultima strada, annullando un convegno previsto per la primavera 2020 e trasformandolo in un seminario online a cadenza settimanale. Abbiamo, però, voluto cogliere l’occasione per allargare l’orizzonte della nostra proposta e, grazie alla collaborazione attiva dell’Università degli Studi di Cagliari e dell’Université Paris-Nanterre, siamo riusciti a raggiungere un pubblico più ampio e numeroso di studenti e colleghi interessati alle tematiche in oggetto. Tra settembre e novembre 2020 numerosi studiosi di varie discipline, collegati da Italia, Francia, Finlandia, Spagna, Germania e, ovviamente, Ungheria, hanno offerto il loro punto di vista e condiviso le loro ricerche su un arco temporale e tematico largo: dal Settecento alla contemporaneità più stretta; dalle migrazioni da e verso l’Italia alla ricostruzione storica del dualismo tra Nord e Sud Italia e all’analisi delle sue ripercussioni culturali ancora oggi. L’obiettivo dell’iniziativa era proprio quello di mettere in relazione approcci e metodi molto differenti tra loro, ma utili a cogliere gli spazi di intersezione tra lingua/e e letteratura/e, nonché le numerose sfumature che le 4 parole chiave (percorsi, contatti, migrazioni, dualismi) del titolo possono assumere nella storia e nella cultura italiana.
Italianistica Debreceniensis da 25 anni rappresenta un caso speciale nella piccola editoria italiana in Ungheria: è l’unica rivista dedicata interamente alla cultura italiana pubblicata ogni anno senza interruzioni. La rivista è nata... more
Italianistica Debreceniensis da 25 anni rappresenta un caso speciale nella piccola editoria italiana in Ungheria: è l’unica rivista dedicata interamente alla cultura italiana pubblicata ogni anno senza interruzioni. La rivista è nata contemporaneamente alla (ri)fondazione del Dipartimento di Italianistica dell’Università degli “Studi Lajos Kossuth” (oggi Università di Debrecen), avvenuta nel 1993. La lingua e la cultura italiane venivano insegnate all’Università di Debrecen nel quadro di un Istituto Italiano dall’anno accademico 1923-24 per più di un ventennio, tra gli accademici spiccava il nome di Gaetano Trombatore, famoso critico letterario. Nel primo semestre dell’anno accademico 1949-50 l’Istituto, per decisione del regime comunista, dovette cessare la sua attività. Per lunghi decenni, fino alla rifondazione del Dipartimento, a Debrecen l’italianistica era rappresentata dalle ricerche del noto studioso di Dante, il professore Imre Bán.

Il 25o anniversario di Italianistica Debreceniensis è un traguardo importante e significativo che ci rende orgogliosi del percorso fin qui intrapreso e, allo stesso tempo, come ogni importante anniversario, anche questo sarà motivo di riflessione e di analisi. Nel corso di un quarto di secolo molte cose sono cambiate, e adesso dobbiamo proseguire verso le sfide che ci aspettano tra presente e futuro.
Per festeggiare i 25 anni della nascita della rivista abbiamo invitato a pubblicare i risultati delle loro ricerche colleghi di diverse università europee, con i quali si è stabilito un lungo periodo di amicizia e proficua collaborazione scientifica.
Gli articoli che presentiamo in questo numero spaziano tra le maggiori aree di interesse dell’italianistica in Ungheria: dalla critica letteraria alle relazioni italoungheresi, dalla linguistica alla lettaratura contemporanea, passando per gli studi sul Risorgimento. La presenza di così tante firme prestigiose ci riempie di orgoglio e speriamo sarà di gradimento per i nostri lettori, per noi è senz’altro uno stimolo per continuare il viaggio nei prossimi 25 anni di storia del nostro Dipartimento.

László Pete, Paolo Orrù
Numero 23 (2017) della rivista Italianistica Debreceniensis, rivista ufficiale del Dipartimento di Italianistica dell'Università di Debrecen (Ungheria). Contributi di: Tancredi Artico Adele Bardazzi Julia Dabasi Elisa Della Mea Marco... more
Numero 23 (2017) della rivista Italianistica Debreceniensis, rivista ufficiale del Dipartimento di Italianistica dell'Università di Debrecen (Ungheria).

Contributi di:

Tancredi Artico
Adele Bardazzi
Julia Dabasi
Elisa Della Mea
Marco Giani
Eleonora Mamusa
Noemi Otott
Diego Stefanelli
Franco Zangrilli

e le recensioni di Biagio Coco, Luigi Saitta
Nella lingua italiana sono numerosi gli epiteti utilizzati per esprimere avversione e aperta intolleranza su base territoriale. Il campionario di (geo)stereotipi non si limita a insulti noti come terrone e polentone, ma ne comprende per... more
Nella lingua italiana sono numerosi gli epiteti utilizzati per esprimere avversione e aperta intolleranza su base territoriale.
Il campionario di (geo)stereotipi non si limita a insulti noti come terrone e polentone, ma ne comprende per ogni latitudine, come ciociaro, burino, sardignolo, genovese.
Tra questi, però, pochi hanno la carica virulenta e simbolica di "terrone".
Del resto, il pregiudizio antimeridionale è quello più radicato nella storia dell'Italia unita (De Francesco 2012), mai del tutto sopito, certamente ripreso con l'ascesa della Lega Nord negli anni Novanta. Il discorso anti-meridionale può essere considerato come una categoria di hate speech, cioè come una manifestazione linguistico-discorsiva del pregiudizio volta a deridere, denigrare, insultare, vessare una specifica categoria sociale.

L'articolo osserva la persistenza del pregiudizio antimeridionale nel discorso pubblico concentrandosi sull'epiteto di maggiore risonanza (terrone). Twitter, uno dei social media più popolari, sarà utilizzato come mezzo privilegiato per l'analisi e come punto di partenza per allargare lo sguardo ad altri eventi mediatici. Infine, l'articolo prende in considerazione l'uso del termine terrone come forma di riappropriazione e il dibattito su questo tema da parte degli utenti su Twitter.
Sono ormai svariate le meritorie esperienze di ricerca sulle comunità italiane all’estero, soprattutto in contesti in cui il fenomeno ha conosciuto una considerevole estensione. Ma tra tutte le realtà censite fino ad ora, sembra risultare... more
Sono ormai svariate le meritorie esperienze di ricerca sulle comunità italiane all’estero, soprattutto in contesti in cui il fenomeno ha conosciuto una considerevole estensione. Ma tra tutte le realtà censite fino ad ora, sembra risultare ancora assente un’indagine sul contesto ungherese; nonostante la dimensione dell’emigrazione e dei contatti tra Italia e Ungheria non appaiano quantitativamente notevoli, il legame tra le due nazioni è storicamente radicato e ancora oggi molto vivace. Il legame tra Italia e Ungheria è oggi molto saldo, si contano oltre 2.500 aziende (di piccole, medie o grandi dimensioni). Secondo i dati ISTAT e AIRE circa 400 persone ogni anno trasferiscono la propria residenza in Ungheria e negli ultimi 5 anni la presenza italiana è aumentata di oltre un terzo. Il contributo intende però offrire un focus specifico e approfondito sullo studio dell’italiano in Ungheria. In un contesto globale in cui lo studio della lingua italiana sembra recedere, l’Ungheria rappresenta, invece, un’interessante eccezione. Sono, infatti, centinaia gli istituti in cui l’italiano viene insegnato come seconda (o addirittura prima) lingua straniera. L’italiano è al centro di programmi di studi universitari ed esistono Dipartimenti di Italianistica nelle principali Università del paese, a cui si aggiunge l’attività di scuole private e dell’Istituto Italiano di Cultura di Budapest. Grazie all’uso di statistiche e censimenti ufficiali e di un questionario ad hoc disseminato nella comunità degli insegnati tenteremo di ricostruire, anche in chiave diacronica, la situazione dell’insegnamento dell’italiano in Ungheria.
L'articolo è contenuto in uno speciale sulle parole della pandemia da covid-19; il saggio contiene una breve storia della parola tracciamento nella lingua italiana, il rapporto con l'inglese contact tracing e con altre lingue europee
Le notissime inchieste di Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino sulla condizione delle province meridionali, raccolte nei due volumi de La Sicilia nel 1876, hanno avuto un ruolo fondamentale per la genesi ideale e discorsiva della... more
Le notissime inchieste di Leopoldo Franchetti e Sidney Sonnino sulla condizione delle province meridionali, raccolte nei due volumi de La Sicilia nel 1876, hanno avuto un ruolo fondamentale per la genesi ideale e discorsiva della questione meridionale e un’influenza enorme sul discorso pubblico e intellettuale dell’epoca. In questo studio ci concentriamo sul secondo volume, scritto da Sidney Sonnino, dedicato alla vita dei contadini e ai contratti agrari vigenti in Sicilia. L’obiettivo è quello di osservare quale immagine del Sud e delle sue popolazioni traspaia dalla scrittura di Sonnino: prenderemo in esame il lessico riferito alle classi sociali e alcuni elementi linguistici e retorici, soffermandoci su esempi testuali che ci permettano di comprendere la visione dell’autore sulla popolazione meridionale.
Il contributo ha l’obiettivo di illustrare un metodo quantitativo e qualitativo (denominato Corpus assisted discourse studies) per l’analisi delle rappresentazioni linguistiche dei fenomeni sociali nella stampa. Vengono descritte alcune... more
Il contributo ha l’obiettivo di illustrare un metodo quantitativo e qualitativo (denominato Corpus assisted discourse studies) per l’analisi delle rappresentazioni linguistiche dei fenomeni sociali nella stampa. Vengono descritte alcune tecniche per costruire e indagare un corpus di articoli di giornale derivate dalla linguistica dei corpora (keyword analysis, collocazioni). Per dimostrare l’efficacia del metodo viene offerto un caso di studio sulle rappresentazioni giornalistiche di Nord e Sud Italia in sei quotidiani nazionali (Corriere della Sera, la Repubblica, la Stampa, il Fatto quotidiano, il Giornale, il Mattino). Attraverso la creazione di due sub-corpus all’interno della vasta base di dati Timestamped Jsi si è tentato di verificare alcune differenze nella costruzione discorsiva delle due aree del Paese.
Since the early nineties of the last century, Italy has become an attractive destination for thousands of foreign citizens. Media discourse, and above all thè journalistic one, developed narrative trends that have rem aimed Constant over... more
Since the early nineties of the last century, Italy has become an attractive destination for thousands of foreign citizens. Media discourse, and above all thè journalistic one, developed narrative trends that have rem aimed Constant over the next two decades. There were two themes mainly dealt with in therepresentation of migrants: arrivals through the Mediterranean and the crime-immigration nexus. Though the European field of language studies has shown a discreet vivacity, the Italian studies on the media depictions of racism and immigration were carried out for a long time by sociologists, anthropologists and, obviously, media analysts; the contributions of linguists were decidedly fewer. The contribution aims, therefore, to offer an overview of qualitative and quantitative m ethods for the analysis of the discourse on migration, with particular reference to two study traditions: criticai discourse analysis and corpus assisted discourse studies. Among the various branches of the first, we will mainly use thè discourse-historical approach by Reisigl and Wodak, which focuses on four levels of analysis: referential, predicational, rhetorical and argumentative strategies, while integrating thè linguistic investigation w ith historical and contextual knowledge. The latter, instead, aim s at a fruitful integration o f thè tools of automatic and quantitative analysis elaborated by corpus linguistics, w ith p articular reference to thè techniques of keywords analysis and collocations (lexical and syntactic). The Italian case will then be analyzed in detail, illustrating thè treatm ent of im migration news in thè press and on Facebook. The main objective is to highlight how the same discur-sive strategies act (and interact) through different media channels.
Le interazioni sui social media sono contraddistinte dall'immediatezza comunicativa e da un'intrinseca dialogicità che spesso sconfina in situazioni di aperto contrasto che possono condurre anche all'insulto. Verranno prese in esame le... more
Le interazioni sui social media sono contraddistinte dall'immediatezza comunicativa e da un'intrinseca dialogicità che spesso sconfina in situazioni di aperto contrasto che possono condurre anche all'insulto. Verranno prese in esame le interazioni tra gli utenti in un vasto corpus (130milioni di parole) di commenti raccolti nelle pagine dei tre leader politici più rappresentativi degli ultimi anni: Renzi, Salvini, Di Maio. L'argomento politico è stato scelto poiché scatena con facilità vivaci polemiche: coinvolge l'identità e i valori degli interlocutori e alimenta il senso di appartenenza a un gruppo. L'obiettivo è di analizzare le interazioni offensive online nelle sezioni dei commenti estratte da tre pagine a tema politi-co. Verranno esaminate le categorie semantiche prevalenti negli insulti tra gli utenti; i tipi di reazione e le strategie impiegate per rispondere all'offesa; il contributo alla realizzazione dell'atto per mezzo degli strumenti peculiari del mezzo.

Abstract. "Capra sarai tu e anche maleducato!!": insult and interaction on Facebook comments The interactions on social media are characterized by communicative spontaneity and an inherent dialogicity that often degenerate into situations of open contrast that can even lead to insult. Interactions between users will be examined in a vast body (130 million words) of comments collected in the pages of the three most representative Italian political leaders of the last few years: Renzi, Salvini, Di Maio. The political topic was chosen because it easily triggers lively controversy: it involves the identity and values of the interlocutors and sustains the sense of belonging to a group. The goal is to analyze offensive interactions online in the comment sections extracted from three political-themed pages. The semantic categories prevailing in insults among users will be examined; the types of reactions and strategies used to respond to the offense; the contribution to the realization of the act by means of the specific tools of the medium.

Parole chiave: insulto; pragmatica; Facebook; politica; italiano; commenti; interazione.
La scheda pubblicata nel numero 16 dei Quaderni del CSCI dedicata alla filmologia linguistica e alle lingue del cinema italiano descrive alcuni aspetti caratteristici delle rappresentazioni dei nuovi italiani e dei figli di immigrati in... more
La scheda pubblicata nel numero 16 dei Quaderni del CSCI dedicata alla filmologia linguistica e alle lingue del cinema italiano descrive alcuni aspetti caratteristici delle rappresentazioni dei nuovi italiani e dei figli di immigrati in Italia nel cinema italiano recente
La scheda pubblicata nel numero 16 dei Quaderni del CSCI dedicata alla filmologia linguistica e alle lingue del cinema italiano descrive alcuni aspetti caratteristici delle rappresentazioni dei personaggi LGBTQ nel cinema italiano recente
This study addresses the United Nations Migration Agency’s online platform ‘I am a migrant’ (IAAM) to investigate the discursive and multimodal representation of migrants. The corpus analysed consists of migrants’ narratives in English... more
This study addresses the United Nations Migration Agency’s online platform ‘I am a migrant’ (IAAM) to investigate the discursive and multimodal representation of migrants. The corpus analysed consists of migrants’ narratives in English and Italian, as well as of their pictures found on IAAM. The written representation of migrants is investigated through a cross-linguistic corpus-assisted discourse studies approach (Baker et al. 2008). In addition, pictures are analysed using multimodal discourse analysis, based on the work of Machin and Mayr (2012) and Ledin and Machin (2018). The discourse on migration taken from this platform counters the dominant discourse of politics and the media, which attaches migrants labels such as violent, desperate and illiterate. By contrast, IAAM proves to be a major resource to support the promotion of accurate and human terminology which goes beyond the excessively general, unfair and incorrect categorisation of migration as a threat, a plague or a plight in order to recognise, respect and re-humanise the subjectivities of individual migrants. A new discourse emerges from the IAAM platform, which is free from the constraints of ordinary discourse, where other people (e.g., politicians, journalists, etc.) usually speak on behalf of migrants. Instead, the platform gives voice to individual migrants who are finally able to show their own face and give their own side of the story.1
Riassunto: Il dualismo tra Nord e Sud Italia ha avuto un ruolo importantissimo per la costruzione dell’identità nazionale e ancora oggi struttura gran parte dei discorsi politici e mediatici sullo stato del Paese. È un luogo comune... more
Riassunto: Il dualismo tra Nord e Sud Italia ha avuto un ruolo importantissimo per la costruzione dell’identità nazionale e ancora oggi struttura gran parte dei discorsi politici e mediatici sullo stato del Paese. È un luogo comune ritenere che, al momento dell’Unità d’Italia, il Paese fosse diviso in un Nord progredito e moderno e un Sud arretrato economicamente e socialmente. Tali costruzioni di senso sono radicate in più ampie correnti di pensiero europee che a cavallo tra XVIII e XIX secolo hanno contribuito a tratteggiare la profonda alterità del meridione europeo e hanno in parte alimentato le imprese risorgimentali italiane. Il presente contributo intende svolgere alcune riflessioni sulle ideologie linguistico-discorsive che hanno alimentato il dualismo Nord-Sud e delineare un percorso di ricerca di lunga durata.

Parole chiave: questione meridionale; analisi del discorso; meridione; dualismo nord-sud; Italia; discorsi politici; Risorgimento

Abstract: The dualism between North and South Italy has played a very important role in the construction of national identity and structures most of the political and media discourse on the state of our country still today. It is commonplace to assume that at the time of the Unification of Italy, the country was divided into an advanced modern North and an economically and socially backward South. Such constructions of meaning are rooted in broader currents of thought that at the turn of the eighteenth and nineteenth centuries have contributed to outlining the profound otherness of the European south and have partly fuelled the Italian Risorgimento. The present paper intends to trace some reflections on the linguistic-discursive ideologies that have nourished the North-South dualism and outlines a long-term research path.

Keywords: southern question; Italy; discourse analysis; north-south dualism; political discourse; Risorgimento
Il contributo analizza da un punto di vista linguistico e discorsivo i dibattiti parlamentari della Camera dei Deputati tra l'aprile e il dicembre 1861 relativi al tema delle condizioni delle province meridionali e al tema del... more
Il contributo analizza da un punto di vista linguistico e discorsivo i dibattiti parlamentari della Camera dei Deputati tra l'aprile e il dicembre 1861 relativi al tema delle condizioni delle province meridionali e al tema del brigantaggio.
Il contributo si inserisce in un piano di ricerca che intende sondare la nascita e l'evoluzione del dualismo Nord-Sud in Italia tra XIX e XXI secolo.
Il presente lavoro prende in esame l’aspetto della valutazione dell’adeguatezza funzionale nella scrittura in lingua seconda. Si tratta di un costrutto interazionale che pone al centro l’efficacia della trasmissione di un messaggio e la... more
Il presente lavoro prende in esame l’aspetto della valutazione dell’adeguatezza funzionale nella scrittura in lingua seconda. Si tratta di un costrutto interazionale che pone al centro l’efficacia della trasmissione di un messaggio e la felice esecuzione di un compito comunicativo. Lo studio mette alla prova una scala di valutazione per l’adeguatezza funzionale basata su quattro distinte dimensioni: contenuto, comprensibilità, risposta ai requisiti del compito, coerenza/coesione. Il testing della scala è stato realizzato grazie a 4 valutatori di madrelingua italiana non esperti, che hanno dovuto giudicare i testi prodotti da 40 informanti (studenti universitari di madrelingua ungherese iscritti nei corsi di Italianistica dell’Università di Debrecen). Il campione di apprendenti è stato costruito per rispecchiare un’ampia gamma di livelli di competenza linguistico-comunicativa (da A2 a C1). Ogni informante ha prodotto 3 testi: uno narrativo, uno argomentativo, uno regolativo. I giudizi dei valutatori sono stati incrociati per misurare attraverso una serie di test statistici: l’affidabilità globale della scala; la coerenza tra le valutazioni dei 4 partecipanti; la correlazione tra il livello di competenza degli apprendenti e le dimensioni dell’adeguatezza funzionale.
The economic crisis that emerged between 2007 and 2008 and the subsequent periods of recession (2009 and 2011) have long captured the attention of the Italian media. Economic crises are certainly not new to the West, nor are they to... more
The economic crisis that emerged between 2007 and 2008 and the subsequent periods of recession (2009 and 2011) have long captured the attention of the Italian media. Economic crises are certainly not new to the West, nor are they to Italy; however, due to its exceptional intensity and duration, the last recessionary phase in our country represented a decisive moment in recent history.
The study wants to set itself as a starting point for an overall analysis on the theme of the economic and (neo)liberal discourse in the media and in Italian politics. The corpus collected for this first survey includes articles of national newspapers published between August 2007 and July 2017, thus covering a vast period of time.
The corpus is composed of about 300 thousand articles from 6 national newspapers (Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Il Sole 24 Ore, MilanoFinanza) for a total of over 200 million words.
The analysis will combine a series of quantitative and qualitative techniques; we refer here to the now consolidated field of study of Corpus Assisted Discourse Studies (PARTINGTON 2004). In the present paper we will focus on the description of some particularly salient social actors (the markets, the ECB, the workers) and on the concept of social class.
Italy underwent major changes in its demographic structure in the first decade of the twenty-first century. Foreign population rose from 1.3 million in 2001 to almost 5 million in 2014. At the same time social networks, especially... more
Italy underwent major changes in its demographic structure in the first
decade of the twenty-first century. Foreign population rose from 1.3 million in 2001 to almost 5 million in 2014. At the same time social networks, especially Facebook and Twitter, have established themselves as a powerful means for sharing information and opinions, playing a considerable part in everyday political communication.
Nations are well-established constructions in our society, and they represent a very attractive benchmark for personal and social identification. Political speeches, media discourse and popular culture constantly reiterate the myth, culture and history of nations, reaffirming and preserving their positive image. Different forms of nationalism are in fact acquiring a renewed vigour due to some recent events that have involved Europe, namely the immigration issue and the financial crisis.
The approach of politolinguistics will be applied on the posts published on Twitt er and Facebook by some of the most representative members of Italian politi cal parties (Renzi, Salvini, Grillo) between 2014 and 2017. A series of quantitative and qualitative methods, in the tradition of corpus assisted discourse studies (Partington 2006), will be employed to analyze the way these politicians organized and presented their discourse about migration.
L'articolo analizza alcune delle scelte linguistiche contenute in tre pellicole recenti sul tema della migrazioni: Terraferma (Crialese, 2011), Mare Chiuso (Liberti/Segre 2012), Fuocoammare (Rosi, 2016). Il contributo si concentra... more
L'articolo analizza alcune delle scelte linguistiche contenute in tre pellicole recenti sul tema della migrazioni: Terraferma (Crialese, 2011), Mare Chiuso (Liberti/Segre 2012), Fuocoammare (Rosi, 2016).
Il contributo si concentra soprattutto sulla presenza e sul ruolo del plurilinguismo nelle tre pellicole, mettendo in evidenza il ruolo ideologico delle varietà linguistiche impiegate nei film.
Research Interests:
Lo studio si propone di mettere in luce alcuni elementi discorsivi presenti nella trattazione del confronto tra i gruppi (italiani e stranieri) nell’Italia contemporanea, attraverso quanto emerge dalla stampa nazionale. Sono stati presi... more
Lo studio si propone di mettere in luce alcuni elementi discorsivi presenti nella trattazione del confronto tra i gruppi (italiani e stranieri) nell’Italia contemporanea, attraverso quanto emerge dalla stampa nazionale. Sono stati presi in esame cinque quotidiani nazionali per verificare come la presenza dei migranti nelle città italiane rappresenti un terreno di scontro tanto materiale quanto simbolico. I temi analizzati nel contributo riguardano l’occupazione degli spazi fisici, l’espansione delle attività economiche, il diritto al welfare, ma anche la presenza nelle scuole e negli asili dei figli di cittadini stranieri.
The goal of this article is to employ the means of critical discourse analysis to verify the contribution made by news documentaries to the discussion on the topic of migration in Italian journalism. My case studies include three... more
The goal of this article is to employ the means of critical discourse analysis to verify the contribution made by news documentaries to the discussion on the topic of migration in Italian journalism. My case studies include three documentaries screened on the national broadcaster (RAI): La neve la prima volta (Snow for the First Time) (Cataldi, 2014), Quando Youssef si mise in cammino (When Youssef Started His Walk) (Cataldi, 2015) and La lunga Marcia (The Long Route) (Ricucci, 2015). The documentaries deal with a range of issues regarding migration in the European Union, such as the construction of European external borders; policies of migrant management; human rights; prejudice towards foreigners. The article will take a closer look at lexical terms, metaphors and other rhetorical forms. Linguistic evidence has been jointly analysed with the visual construction on-screen since they both participate in the meaning-making process of the documentary as a whole.
This paper addresses the way people elaborate and share social protest against Italian politicians and EU institutions on social networks. Since its beginning in 2007, the financial crisis established itself as the main topic in Italian... more
This paper addresses the way people elaborate and share social protest against Italian politicians and EU institutions on social networks. Since its beginning in 2007, the financial crisis established itself as the main topic in Italian media discourse, monopolizing almost the whole public debate. At the same time social networks, especially Facebook, grew in popularity and importance.
This new type of media played an important role in the organization of some huge protests in the last five decade. The analysis explores both how themes such as recession and austerity measures, as well as blaming of politicians and corruption, are developed and mixed with nationalist and sometimes racist utterances.
In our study we take into account lexical items, rhetorical forms (metaphors, hyperbole) and arguments employed to set the politicians and the EU institutions as antagonists of ordinary people, but also to define and give senseto the crisis and perform a collective identity.
Sexual identity is a vastly unexplored topic in contemporary Italian linguistics. Even more, if we consider the highly problematic aspect of homosexual identity/ies. In thisstudy we analyze the construction of a stereotypical image of... more
Sexual identity is a vastly unexplored topic in contemporary Italian linguistics.
Even more, if we consider the highly problematic aspect of homosexual identity/ies. In thisstudy we analyze the construction of a stereotypical image of homosexuality and LGBT
people in Italian film production throughout the second half of the 20th century. Cinema has played an important role in the development of a cultural common ground in a highly fragmented reality such that lived in post-Unitarian Italy, hence carrying out a fundamental social function rather than only an artistic one.
The analysis is based on a wide corpus which range from popular comedies to auteur dramas, so that we can consider a large variety of nuances in the representation of homosexual identity.
The aim of the article is to show how media reinforced heteronormativity
in Italian popular culture by depicting almost only a stereotypical view of homosexuality, thus playing a crucial role in constructing and shaping social identities.
The perception of femicide and violence against women has known a constant evolution in recent years; both mass media and political and social actors tried to raise awareness on the issue. According to Diana Russell’s definition (the... more
The perception of femicide and violence against women has known a constant evolution in recent years; both mass media and political and social actors tried to raise awareness on the issue. According to Diana Russell’s definition (the killing of females by males because they are females), femicide has to be considered as a social and political fact and not just as ordinary crimes: it represents extreme manifestations of male dominance over female.
Our aim is to analyse how these facts are represented every day in the Italian press. In our thesis we collected and analysed articles from the online edition of four of the most important national newspapers in Italy (Corriere della Sera, la Repubblica, Il Fatto Quotidiano and Libero) and from two Sardinian local newspapers (L’Unione Sarda and La Nuova Sardegna). The time span goes from January 2010 to May 2015.
We will examine how the characters are depicted in the texts, what are the reasons behind the facts, and how violence itself is described, together with other linguistic aspects related to the headlines, to the use of direct speech and quotes from the protagonists of the events.
Research Interests:
mass media hanno svolto un ruolo importante nella riproduzione di stereotipi e interpretazioni viziate del fenomeno migratorio in Italia. L’obiettivo di questo contributo è verificare la consistenza del discorso sulle migrazioni nel... more
mass media hanno svolto un ruolo importante nella riproduzione di stereotipi e interpretazioni viziate del fenomeno migratorio in Italia. L’obiettivo di questo contributo è verificare la consistenza del discorso sulle migrazioni nel giornalismo italiano attraverso vari media. Pertanto, ci focalizzeremo in questo studio su alcuni documentari trasmessi dalla televisione pubblica nazionale (Rai).
Il corpus è composto da tre pellicole: due di Valerio Cataldi e una di Amedeo Ricucci. Le prime sono state prodotte e trasmesse dal Tg2, sotto il patrocinio dell’Unhcr (United Nations High Commissioner for Refugees) e mostrano due aspetti differenti dell’esperienza migratoria. In La neve la prima volta, l’autore si concentra sulle storie di quattro sopravvissuti al naufragio di Lampedusa occorso il 3 Ottobre 2013, che ha causato 366 morti. Quando Youssef si mise in cammino narra invece la storia di un gruppo di rifugiati afghani in viaggio dal loro paese all’Austria in cerca di asilo politico. Analogamente, La lunga marcia di Amedeo Ricucci segue il viaggio di un gruppo di profughi siriani dalle coste greche a Vienna durante l’estate del 2015.
I tre documentari affrontano un’ampia serie di problemi relativi alle migrazioni in Italia e in Europa, come la costruzione delle frontiere interne ed esterne all’Unione; le politiche di controllo e gestione dei migranti; i diritti umani; il pregiudizio verso gli stranieri.
L’obiettivo principale del contributo è quindi di impiegare gli strumenti dell’analisi del discorso per riflettere sul discorso multimodale sulle migrazioni e sul suo ruolo nella costruzione sociale della figura dei rifugiati e dei migranti.
Fin dal suo inizio nel 2007, la crisi economica globale si è imposta come principale argomento di discussione nel dibattito pubblico. Nonostante il discorso razzista non sia certo una novità nella sfera pubblica europea, la lunga... more
Fin dal suo inizio nel 2007, la crisi economica globale si è imposta come principale argomento di discussione nel dibattito pubblico. Nonostante il discorso razzista non sia certo una novità nella sfera pubblica europea, la lunga recessione e le manovre di austerità applicate in Italia sembra abbiano rinforzato tali manifestazioni di pregiudizio.
L’articolo indaga, quindi, i modi in cui le persone elaborano e manifestano avversione e pregiudizio nei confronti dei cittadini stranieri sui social network come strumento per dare un senso condiviso alla crisi. Nello specifico, il corpus della nostra analisi è compost da post, immagini e commenti pubblicati su alcuni gruppi pubblici e pagine di Facebook legate ad argomenti di contro informazione, anti-politica o genericamente di protesta.
L’analisi esplora come gli argomenti della recessione e le misure di austerità si sviluppino e intreccino con messaggi nazionalisti e razzisti. Sono state prese in esame forme lessicali, retoriche (metafore, iperboli, ecc.) e argomentazioni impiegate per porre gli stranieri come principali antagonisti del cittadino comune nel contesto della crisi. L’obiettivo è dunque quello di riflettere sull’uso dei social media come veicolo per rinforzare e diffondere propaganda nazionalista e discorso razzista.
The paper addresses the way people elaborate and share resentment against immigrants on social networks. Since its beginning in 2008, the financial crisis established itself as the main topic in Italian media discourse, monopolizing... more
The paper addresses the way people elaborate and share resentment against immigrants on social networks. Since its beginning in 2008, the financial crisis established itself as the main topic in Italian media discourse, monopolizing almost the whole public debate. Although anti-immigrant discourse is not a novelty in the European public sphere, the long recession in Italy has strengthened this kind of feeling. At the same time social networks, especially Facebook, grew in popularity and importance, establishing itself as a powerful means of sharing information, objectives and opinions.

The corpus of our analysis is composed by status updates and images posted on four Facebook public pages related to anti-establishment or generic protest topics. Moreover, this kind of material easily circulates on other more general groups and pages and is frequently shared by ordinary users on their personal profiles.

The analysis explores some of the main issues in racist discourse (illegal arrivals, crime, social struggle and denial of racism). In our study we take into account lexical items, rhetorical forms (metaphors, hyperbole) and arguments employed to set immigrants as antagonists of ordinary Italian people. Our aim, therefore, is to understand how new media help to strengthen racist discourse in everyday interaction

Key words – Racist discourse, social networks, Facebook, discourse analysis, web discourse
Il saggio ripercorre l'evoluzione degli stereotipi delle figure LGBT nel cinema italiano del Novecento. Sono state prese in esame 59 pellicole (32 commedie e 27 drammi), tra il1946 e il 2010. L'analisi verte su diverse aree della... more
Il saggio ripercorre l'evoluzione degli stereotipi delle figure LGBT nel cinema italiano del Novecento.
Sono state prese in esame 59 pellicole (32 commedie e 27 drammi), tra il1946 e il 2010.
L'analisi verte su diverse aree della lingua: aspetti fonologici e intonativi, lessico, eufemismi e reticenze e, infine, gli stereotipi visivi e le loro ricadute linguistiche.
Partendo da un case study, nell’articolo si tenta di dare una sintetica panoramica di alcuni dei principali strumenti linguistici attraverso cui si manifesta il discorso razzista. L’analisi degli articoli di quattro tra i principali... more
Partendo da un case study, nell’articolo si tenta di dare una sintetica panoramica di alcuni dei principali strumenti linguistici attraverso cui si manifesta il discorso razzista. L’analisi degli articoli di quattro tra i principali quotidiani nazionali italiani mostra con quali strategie referenziali e predicazionali vengono descritti i migranti e in che modo viene espresso il pregiudizio su base etnica.
"ENG The most relevant aspect of political communication in Italy during the Second Republic has been the high level of conflict between parties. The so-called politichese went through a radical simplification when politicians introduced... more
"ENG
The most relevant aspect of political communication in Italy during the Second Republic has been the high level of conflict between parties. The so-called politichese went through a radical simplification when politicians introduced original formulae to reconnect with the electorate. Silvio Berlusconi brought in modern marketing strategies, which he applied to develop a communication style based upon the fight against his opponents and the dualism between the feelings of love and hate. At the same time Umberto Bossi, leader of the Northern League, provided citizens with a mirror image of themselves by using a vulgar and violent vocabulary and regionalist claims. On the other hand, left wing parties tried to adapt to this changed situation by attacking directly Berlusconi and delegitimizing his actions in every possible way. Some new and very interesting communicative personalities, such as Nichi Vendola, Antonio Di Pietro and Beppe Grillo, recently emerged.
Some linguistic choices that led to the creation of a permanent state of conflict have been analyzed in this article: references to military vocabulary and to medical terminology, the use of crude expressions and foul language, the adoption of language to convey feelings of fear and danger, the employment of irony and derision techniques. The aim of this essay is to fill a vacuum in several other studies about political language, which have mostly focused on the different nuances of politichese though generally disregarding the particular aspect of conflictual communication.


ITA
L’alto livello di conflittualità tra gli opposti schieramenti è il fenomeno che più ha caratterizzato la comunicazione politica nell’Italia della Seconda Repubblica. Il “politichese” ha subìto una radicale semplificazione e i politici hanno provato a recuperare consenso attraverso mezzi del tutto inediti.
Silvio Berlusconi ha introdotto moderne tecniche di marketing, con cui ha messo a punto una comunicazione basata sullo scontro costante con l’avversario e sul dualismo tra i sentimenti di amore e odio. Mentre il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, facendo uso di un’espressività volgare e violenta e di rivendicazioni autonomiste e identitarie, ha offerto ai cittadini un modello in cui rispecchiarsi. Sull’altro versante i partiti del centrosinistra hanno tentato di adeguarsi a questo mutato clima scagliandosi contro la figura del Cavaliere e cercando di delegittimarne in ogni modo l’operato. Più recentemente si sono distinte, per la propria originalità, nuove e interessanti tendenze comunicative, come quelle di Nichi Vendola, Antonio Di Pietro e Beppe Grillo.
In questo articolo si analizzano le scelte linguistiche che portano alla creazione di un clima di scontro permanente: i riferimenti al lessico militare e alla terminologia della medicina, il ricorso alle espressioni forti e al turpiloquio, l’uso di un linguaggio che trasmetta sensazioni di paura e pericolo, l’impiego dell’ironia e dello sberleffo. L’obiettivo del saggio è quello di colmare una lacuna dei numerosi studi linguistici in materia, i quali, pur esaminando approfonditamente le diverse sfaccettature del linguaggio politico, hanno per lo più trascurato il particolare aspetto del conflitto.
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ENG - Teorema: a literary and cinematographic parable Pier Paolo Pasolini’s Teorema stands out as an example of originality and complexity, due, above all, to its genesis and to the “double” intersemiotic translation which has been... more
ENG - Teorema: a literary and cinematographic parable

Pier Paolo Pasolini’s Teorema stands out as an example of originality and complexity, due, above all, to its genesis and to the “double” intersemiotic translation which has been carried out. In fact, the peculiarity of this work (conceived as a drama in 1966, but soon abandoned in favor of this dual version) is its concurrent development in two parallel ways: the cinematic one and the literary one. Two different languages and two visions of the same object as well.
The adopted forms intertwine and mix together, thus constituting a whole. Although they keep their structural and organic autonomy, the examination of both is fundamental to fully understand the author’s theorem.
Pasolini, by means of narrative form, tried to give life not only to a story, but rather to an event, a parable, an exemplum. In short he wanted to depict a miracle. The author himself, also, claimed the impossibility to handle in a realistic and mimetic way a novel centered on a middle class/bourgeois reality.
Our goal is to demonstrate how the author forces cinematographic and literary conventions with the aim of describing a peculiar allegory of the Italian society; in doing this we focused primarily on the analysis of characteristic features pertaining to the different codes used.

ITA

Teorema di Pier Paolo Pasolini spicca per originalità e complessità dovute, anche e non solo, alla sua genesi e alla “doppia trasformazione di codice” avvenuta. Infatti, la particolarità dell’opera (nata come pièce teatrale nel ’66, ma poi abbandonata sotto questa veste) è il suo svilupparsi contemporaneamente su due binari paralleli: quello filmico e quello letterario. Due linguaggi differenti, ma altrettante visioni prospettiche dello stesso oggetto.

Le forme adottate si intersecano e si compenetrano a vicenda costituendo così un’unica composizione. Pur mantenendo una loro autonomia e completezza, l’esame di entrambe le versioni è fondamentale per comprendere appieno il teorema dell’autore.

Lo scopo di Pasolini è di dare vita, tramite la forma narrativa, non tanto ad una storia, quanto ad un evento, una “parabola”, un exemplum. Insomma quello di rappresentare un miracolo. Lo stesso autore, d’altronde, manifestò a suo tempo l’impossibilità di affrontare in maniera mimetica e realistica un’opera incentrata sulla realtà piccolo borghese italiana.

Muovendo da queste premesse, il nostro lavoro si pone l’obiettivo di mettere in luce e analizzare come l’autore pieghi le convenzioni cinematografiche e il genere romanzo per rappresentare una personale allegoria della società italiana, analizzando allo stesso tempo le peculiarità inerenti ai diversi codici adottati.
Call for Book Chapters Title: Artificial intelligence and human perception: media discourse and public opinion Artificial Intelligence (AI) has been the subject of academic research for decades. It is a key issue in the fields of... more
Call for Book Chapters Title: Artificial intelligence and human perception: media discourse and public opinion

Artificial Intelligence (AI) has been the subject of academic research for decades. It is a key issue in the fields of Computer Science and Information Technology, while attracting the attention of other fields due to its pervasive nature. Social studies discussed its economic, social, political, military, and geopolitical implications-particularly regarding China's ambition to become an AI leading power. Media scholars questioned the 'intelligence' of machines (Natale, 2021) and the 'novelty' of digital media in general (Balbi, 2022). The humanities have engaged with philosophical, ethical, and legal issues related to AI's development, focusing on both the challenges and benefits that technology could bring to human life (Floridi, 2022).

Since the release of ChatGPT for the public, AI has become one of the most publicly debated topics, raising questions about its effects on labour, warfare, human-machine interaction, sustainability, and human cognition and creativity, to name a few.
However, despite the growing impact of AI on every aspect of daily life, what do non-specialists understand about AI, and how do they feel about it?
With a few exceptions (Brennen et al. 2018; Cave et al., 2018; Chuan et al., 2022; Maas, 2023; Mao/Shi-Kupfer, 2021; Robertson/Maccarone, 2023; Zeng et al., 2022), discursive aspects of the phenomenon are still vastly unexplored – especially in a contrastive perspective. Institutional and media narratives play a crucial role in shaping public perception of political and social phenomena. Arguably, their influence is even more significant when specialised subjects are concerned, that are difficult to grasp for non-experts. Rhetorical devices such as metaphors, frames, and argumentative structures are therefore used to simplify complex issues and make them more accessible to the public. However, the use of such devices can also influence the public’s emotional response to the topic being discussed.  

For example, a news article about a new AI technology may use metaphors such as ‘the rise of the machines’ to create a sense of fear or anxiety among the public, or frame AI as a ‘threat to jobs’, creating a negative perception of the technology. Conversely, utopian narratives can present the era of Artificial intelligence as one rich with opportunities, where humans save time and resources by letting the machines work for them, and where AI applications solve social and individual problems. Understanding the impact of media narratives on public perception of AI is crucial for developing effective communication strategies and promoting a nuanced understanding of the technology. 

Given the extensive media attention that AI has received in recent years, this book aims to explore the impact that institutional and media narratives can have on the public perception of this phenomenon in different national contexts. To this end, the volume aims at establishing an interdisciplinary dialogue between discourse analysis and other social sciences, with specific regard to studies that take into consideration the measurement of public perception of Artificial intelligence, for example through opinion polls, questionnaires, content analysis etc. Therefore, contributions from different perspectives and scientific fields in the humanities and social sciences are welcome. 

Proposals that reflect on (but are not limited to) the following topics are encouraged: 

• Media discourse on AI 
• Political and institutional discourse on AI 
• Ethics of AI and the public sphere 
• Measuring public perception of AI (opinion polls, content analysis, social media analysis, sentiment analysis)
• The discourse on the impact of AI on creativity/literature/pedagogy 
• The discourse on human-machine relations 
• Contrastive analysis on AI narratives 

Researchers are invited to submit a chapter proposal of 1,000 words (plus references) in English to Paolo Orrù (paolo.orru@unica.it) and Emma Lupano (emma.lupano@unica.it). The volume will be published in open access in the series Methods and perspectives. Studies in Linguistics, Philology and Literature, FrancoAngeli (http://francoangeli.it) 

Timeline 

• Submission of proposals: 9 June 2024 
• Notification of acceptance: 24 June 2024 
• Submsission of accepted chapters: 15 September 2024 
• Peer reviews: 15 October 2024 
• Submission of final chapters (after revision): 10 November 2024 
• Volume publication: 30 March 2024 
Il difficile rapporto tra Nord e Sud è oggetto costante di dibattito e confronto in Italia. Quasi quotidianamente l'attualità ci ricorda l'esistenza della "questione meridionale" attraverso i dati macroeconomici o sociali. Il Sud sembra... more
Il difficile rapporto tra Nord e Sud è oggetto costante di dibattito e confronto in Italia. Quasi quotidianamente l'attualità ci ricorda l'esistenza della "questione meridionale" attraverso i dati macroeconomici o sociali. Il Sud sembra essere perennemente condannato a un ruolo marginale e subalterno, una "palla al piede" della nazione. Il dualismo tra le due aree del Paese ha accompagnato l'intera storia unitaria fin dal suo principio e ha pervaso tutti i maggiori snodi della sua storia. Ma la contrapposizione prima ancora che essere economica e sociale è nata soprattutto come oggetto culturale, come una costruzione discorsiva e di senso.

La relazione tra i due punti cardinali si articola poi in un senso più ampio se guardiamo al contesto del Mediterraneo. Il "mare di mezzo" ha recuperato di recente la sua centralità ed è diventato uno spazio di confine e contatto che rende visibili a occhio nudo le cesure tra Nord e Sud globali. Da questo punto di vista, l'Italia si è trovata al centro di movimenti migratori che in 20 anni non solo ne hanno cambiato l'assetto demografico e linguistico, ma hanno anche dato vita a filoni artistici e letterari di estremo interesse.

Gli ultimi anni hanno visto il moltiplicarsi di riflessioni critiche sul tema da punti di vista metodologici differenti (storici, culturali, letterari). Il meridione italiano e il Mediterraneo sono diventati così oggetti epistemologici di grande rilevanza, alla ricerca di contatti, percorsi, mappe e visioni alternative della nostra conoscenza dello spazio.

Il seminario sarà articolato in 9 incontri tra settembre e novembre. L'obiettivo è di riflettere sul tema del dualismo Nord-Sud come costruzione di senso che struttura l'identità nazionale italiana e il suo ruolo nel Mediterraneo, anche e soprattutto attraverso opere, teorie e metodi che sfidano e superano tale impostazione.

L'approccio del seminario è multidisciplinare e vedrà interventi dai tanti campi dell'italianistica: linguistica, letteratura, storia, studi culturali, cinema.

Il seminario è organizzato dal Dipartimento di Italianistica dell'Università di Debrecen in collaborazione con il Centro di ricerca in studi italiani (Crix) dell'Università Paris Nanterre e con il Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni Culturali dell'Università degli Studi di Cagliari.

Gli incontri si svolgeranno con appositi webinar su Zoom.

Gli interessati possono registrarsi inviando una mail all'indirizzo paolo.orru1@gmail.com per ricevere le indicazioni per accedere ai webinar settimanali.
La conferenza intende riflettere sul tema del dualismo Nord-Sud come costruzione di senso che struttura l'identità nazionale italiana e il suo ruolo nel Mediterraneo, anche e soprattutto attraverso opere, teorie e metodi che sfidano e... more
La conferenza intende riflettere sul tema del dualismo Nord-Sud come costruzione di senso che struttura l'identità nazionale italiana e il suo ruolo nel Mediterraneo, anche e soprattutto attraverso opere, teorie e metodi che sfidano e superano tale impostazione.

Vogliamo continuare un percorso iniziato un anno fa con una prima conferenza dedicata a questo tema ("Vecchie e nuove questioni: il dualismo Nord Sud") e proseguito con un volume di recente uscita.

L'approccio della conferenza è multidisciplinare e sono invitati contributi da qualsiasi campo dell'italianistica: linguistica, letteratura, storia, studi culturali, traduzione, antropologia, cinema e arti, sociologia.
Research Interests:
Avvenimenti più recenti hanno collocato l’Italia intera ai poli opposti della dicotomia Nord Sud. La crisi economica e istituzionale tra il 2008 e il 2011 ha visto il Bel Paese ancora una volta rappresentato come Sud d’Europa, tra le... more
Avvenimenti più recenti hanno collocato l’Italia intera ai poli opposti della dicotomia Nord Sud. La crisi economica e istituzionale tra il 2008 e il 2011 ha visto il Bel Paese ancora una volta rappresentato come Sud d’Europa, tra le nazioni poco “virtuose” e “arretrate”. Allo stesso tempo, le migrazioni hanno riportato il Mediterraneo al centro dell’attenzione del dibattito pubblico continentale, dove l’Italia assume un ruolo di frontiera, settentrionale o meridionale a seconda del punto di vista.
Il convegno intende riflettere sul tema del dualismo Nord-Sud come costruzione di senso che struttura l’identità nazionale italiana, ma anche sulle opere, le teorie e i metodi che sfidano e superano tale impostazione.
Research Interests:
The paper addresses the way people elaborate and share resentment against immigrants on social networks. Since its beginning in 2008, the financial crisis established itself as the main topic in Italian media discourse, monopolizing... more
The paper addresses the way people elaborate and share resentment against immigrants on social networks. Since its beginning in 2008, the financial crisis established itself as the main topic in Italian media discourse, monopolizing almost the whole public debate. Although anti-immigrant discourse is not a novelty in the European public sphere, the long recession in Italy has strengthened this kind of feeling. At the same time social networks, especially Facebook, grew in popularity and importance, establishing itself as a powerful means of sharing information, objectives and opinions. The corpus of our analysis is composed by status updates and images posted on four Facebook public pages related to anti-establishment or generic protest topics. Moreover, this kind of material easily circulates on other more general groups and pages and is frequently shared by ordinary users on their personal profiles. The analysis explores some of the main issues in racist discourse (illegal arrivals, crime, social struggle and denial of racism). In our study we take into account lexical items, rhetorical forms (metaphors, hyperbole) and arguments employed to set immigrants as antagonists of ordinary Italian people. Our aim, therefore, is to understand how new media help to strengthen racist discourse in everyday interaction.
Il progetto di ricerca si è articolato nella costruzione di un vasto corpus di testi giornalistici, al fine di investigare la rappresentazione dei migranti e dell’immigrazione nella stampa italiana del primo decennio del secolo.... more
Il progetto di ricerca si è articolato nella costruzione di un vasto corpus di testi giornalistici, al fine di investigare la rappresentazione dei migranti e dell’immigrazione nella stampa italiana del primo decennio del secolo. L’obiettivo principale è stato quello di riflettere criticamente attraverso gli strumenti dell’analisi del discorso sulla costruzione di un’immagine degli stranieri improntata a pregiudizio e viziata da stereotipi e percezioni distorte del fenomeno migratorio.

Il lavoro di analisi si articola su tre filoni tematici (arrivo dei migranti; criminalità; rapporto con la cittadinanza) che coprono le principali aree di interesse circa la presenza straniera in Italia. Il vasto corpus (oltre 100 milioni di parole e più di 200 mila articoli) è stato investigato mediante una combinazione di strumenti quantitativi e qualitativi, allo scopo di offrire una panoramica attendibile e statisticamente rilevante dei fenomeni discorsivi che caratterizzano il fenomeno in oggetto. L’impiego dei software di analisi dei testi ha soddisfatto l’obiettivo di offrire un’analisi che si avvalesse di strumenti metodologici moderni e in grado di superare e arricchire gli studi precedenti sulla materia in ambito nazionale, spesso basati su case studies e piccole campionature.

La disamina delle forme e delle strutture linguistiche si è concentrata soprattutto sulle scelte referenziali e predicazionali di rappresentazione degli attori sociali e delle strategie discorsive rispondenti ai fondamentali principi cognitivi che orientano il pregiudizio e il rapporto tra i gruppi sociali. I risultati hanno confermato le ipotesi di partenza e messo in luce alcuni dei più forti elementi di discriminazione prodotti (o riprodotti) dai media; circostanza che non consente, di fatto, al lettore comune di elaborare un’opinione realistica sul fenomeno migratorio, influenzando allo stesso tempo potenzialmente l’agire sociale.

ABSTRACT ENG

Abstract
Title: Daily racism: the representation of migrants in the Italian press (2000-2010)

The research involved the construction of a wide corpus of texts from five major national newspapers (Corriere della sera, la Repubblica, La Stampa, Il Giornale, Libero). The aim is to investigate the representation of migrants and of immigration in general on the Italian national press during the first decade of the XXI century. The main goal is to employ the means of critical discourse analysis to reflect on the social construction of prejudice about foreigners and on biased perceptions of the migratory process.

The analysis explores three major issues (migrants’ arrival by sea; immigration and crime; socio-economic struggle) which cover the most relevant areas of interest about the migratory phenomenon in Italy. The wide corpus (over 100 million words and more than 200 thousands articles) has been investigated through a combination of quantitative and qualitative methods. The intent is to offer a reliable and statistically significant linguistic analysis of the discursive strategies involved in the texts. The use of text analysis software helped to fulfill the goal of carrying out an analysis which employs modern methods, able to overcome and enrich previous investigations on the matter, based mostly on small and randomized samples or specific case studies.

The analysis of linguistic forms and structures primarily focused on referential and predicational strategies employed to describe social actors and on discursive strategies which reflect the fundamental cognitive structures (ideologies) underlying prejudice and struggle between social groups. The results confirmed the starting hypothesis and highlighted some of the most important discriminatory elements produced (or reproduced) by the media. The reader is often led to formulate biased and unrealistic opinions about the migratory phenomenon, therefore affecting social behaviour and intergroup relations.
The economic crisis that emerged between 2007 and 2008 and the subsequent periods of recession (2009 and 2011) have long captured the attention of the Italian media. Economic crises are certainly not new to the West, nor are they to... more
The economic crisis that emerged between 2007 and 2008 and the subsequent periods of recession (2009 and 2011) have long captured the attention of the Italian media. Economic crises are certainly not new to the West, nor are they to Italy; however, due to its exceptional intensity and duration, the last recessionary phase in our country represented a decisive moment in recent history.
The study wants to set itself as a starting point for an overall analysis on the theme of the economic and (neo)liberal discourse in the media and in Italian politics. The corpus collected for this first survey includes articles of national newspapers published between August 2007 and July 2017, thus covering a vast period of time. The corpus is composed of about 300 thousand articles from 6 national newspapers (Corriere della Sera, Repubblica, La Stampa, Il Sole 24 Ore, MilanoFinanza) for a total of over 200 million words.
The analysis will combine a series of quantitative and qualitative techniques; we refer here to the now consolidated field of study of Corpus Assisted Discourse Studies (Partington 2004). In the present paper we will focus on the description of some particularly salient social actors (the markets, the ECB, the workers) and on the concept of social class.