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Omicidio Tommaso Onofri: Mario Alessi si confessa alla Gazzetta di Parma

pubblicato da Daniele Particelli

MarioAlessi

Mario Alessi torna a colpire: il 49enne, condannato all’ergastolo per il rapimento e l’omicidio del piccolo Tommaso Onofri, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta di Parma in cui ha provato a fare chiarezza sul caso del piccolo Tommaso, senza dimenticare la sue dichiarazioni sul delitto di Perugia, prontamente smentite da Rudy Guede.

L’ex muratore ha rivelato di esser stato coinvolto nel rapimento del piccolo, ma di non aver alcuna responsabilità nel suo omicidio, avvenuto la sera del 2 marzo del 2006.

L’autore del delitto, secondo Alessi, sarebbe Salvatore Raimondi:

Spero che la mia innocenza venga fuori quanto prima. Una cosa è certa: io non smetterò mai di lottare finché emergerà la verità. Ma come potevo impedire che quel mostro di Salvatore Raimondi uccidesse il piccolo Tommaso, considerando che io mi trovavo a circa 200 metri di distanza da dove ha commesso quello scempio? Solo dopo, quando scesi giù verso il letto del fiume, perché lo cercavo, vidi Raimondi che con la sua malvagità colpiva il bambino, ma ormai non potevo fare più nulla, perché era già troppo tardi: il bambino era morto.

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Delitto di Perugia: i legali di Rudy Guede hanno presentato ricorso in Cassazione

pubblicato da Daniele Particelli

rudy_guede

Ve lo abbiamo anticipato poche settimane fa, quando era stata resa nota la serie di ricorsi in appello in relazione all’omicidio della studentessa Meredith Kercher, uccisa a Perugia nella notte del 1º novembre 2007.

Mancava solo Rudy Guede, la cui pena fu ridotta in appello da 30 a 16 anni di reclusione, ma ora il ricorso in Cassazione è stato presentato.

Cosi i suoi legali, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, hanno commentato questa decisione:

Il nostro ricorso per Cassazione è la prova evidente che Rudy vuole ancora combattere per affermare la sua estraneità ai fatti contestati. Tra le tante cose abbiamo chiesto alla Corte di Cassazione soprattutto di sciogliere definitivamente quella aperta contraddizione che esiste, in ordine alla violenza sessuale, tra la scienza medica, che ne ha sempre escluso l’esistenza, e quel forzato ragionamento logico che ne ha sempre ammesso l’esistenza. Abbiamo chiesto altresì alla Corte di pronunciarsi sull’esistenza o meno del concorso a tre nell’omicidio, concorso desunto mortificando e comprimendo tutte le regole probatorie dettate dal nostro codice di procedura.

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Delitto di Perugia: presentato il ricorso dei legali di Amanda Knox, chieste nuove perizie

pubblicato da Daniele Particelli

viaPergola7_Perugia

E’ stato depositato questa mattina, come vi abbiamo anticipato ieri, il ricorso in appello dei difensori di Amanda Knox, condannata a 26 anni di carcere per l’omicidio della studentessa Meredith Kercher.

Duecento pagine in cui i legali, Maria Del Grosso e Luciano Ghirga, chiedono nuove perizie e l’assoluzione della studentessa di Seattle, secondo loro estranea al delitto.

Tutta la trama della sentenza gira attorno a un sottilissimo filo, la traccia di Dna trovata sulla lama del coltello indicato dall’accusa come l’arma del delitto e per noi insufficiente. Era necessario un approfondimento già in primo grado e sicuramente sarà indispensabile una verifica della prova genetica in appello.

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Delitto di Perugia: procura e difesa presentano ricorso

pubblicato da Daniele Particelli

delittodiperugia

Il processo ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito si è concluso il 5 dicembre dello scorso anno: lei è stata condannata a 26 anni di carcere, lui a 25 per l’omicidio della studentessa Meredith Kercher.

Pochi giorni dopo, il 22 dicembre, la pena per Rudy Guede, terza persona coinvolta nel delitto, fu ridotta in appello da 30 a 16 anni di reclusione.

Ora, a distanza di pochi mesi da quelle sentenze, è tempo di ricorsi: a fare il primo passo sono stati i pm Manuela Comodi e Giuliano Mignini, che hanno presentato ricorso contro la concessione delle attenuanti generiche e l’esclusione dell’aggravante dei futili motivi per Knox e Sollecito.

I due pm sostengono che la pena per i due sia stata troppo leggere ed ora chiedono una “pena di giustizia, che significherebbe carcere a vita per i due imputati:

Nella sua approfondita e rigorosa motivazione a sostegno della sentenza, la Corte d’Assise, dopo aver ricostruito in modo ineccepibile l’evento per il quale è processo e la responsabilità dei due imputati, risolve in una riga - l’esclusione dell’aggravante dei futili motivi e si sofferma, poi, sulle attenuanti generiche che ha ritenuto, con argomenti non convincenti, di concedere agli imputati. L’intera ricostruzione che ha condotto la Corte a ritenere che non vi fosse alcun ‘buon’ motivo (né astio tra Amanda e Meredith; né questioni di denaro; né un litigio degenerato) per uccidere, ma adesione estemporanea ai propositi sessuali di Rudy Guede, impone viepiù la valorizzazione della futilità dei motivi.

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Delitto di Perugia: Amanda Knox è depressa, sta diventando cieca

pubblicato da Daniele Particelli

AmandaKnox

Amanda Knox, condannata a 26 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher, non sta vivendo bene la sua prigionia.

Lo rivela al quotidiano britannico Mirror un presunto fidanzato della giovane, il 23enne David Johnsrud, secondo il quale la Knox sarebbe caduta in depressione e rischierebbe addirittura di perdere la vista.

David, che vive a Seattle, stava insieme ad Amanda prima che la giovane si trasferisse a Perugia e i due avrebbero riallacciato i rapporti nel corso del processo che l’ha vista imputata insieme a Raffaele Sollecito.

La vita in prigione la sta distruggendo, ogni tanto ha dei black out, forti mal di testa ma soprattutto teme di perdere la vista. Vede solo le cose vicine, ha difficoltà con quelle in lontananza. Ogni giorno guarda fuori dalla sua cella e fa esercizi per allenare l’occhio ma è preoccupata, ha paura di diventare cieca.

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Delitto di Perugia: Rudy Guede smentisce Mario Alessi ed accusa Amanda Knox e Raffaele Sollecito

pubblicato da Daniele Particelli

RudyGuede_NewsMediaset

A pochi giorni dalle dichiarazioni, poi rivelatesi false, di Mario Alessi, condannato all’ergastolo per il rapimento e l’omicidio del piccolo Tommaso Onofri, Rudy Guede si fa sentire.

L’ivoriano, che sta scontando una condanna a 16 anni di carcere per l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, ha mandato una lettera a News Mediaset, nella quale smentisce le parole di Alessi ed indica sia la Knox che Sollecito come autori del delitto di Perugia.

Come solito in questo nostro amato bel paese, di persone false, dedite alla mendacia ve ne sono assai. […] Va detto che quello che ho sentito nei giorni trascorsi per mezzo dei media a riguardo di quanto falsamente dichiarato da quest’essere immondo dal nome di Alessi Mario, cui coscienza non altro che una puzzolente immondezza, solo e soltanto farneticazioni di una mente malata e contorta, le sue: dichiarazioni fantasticate e false di un orco che, come noto a tutt’Italia, macchiandosi di un orrendo omicidio ove privato la vita ad un piccolo angelo umano.

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Delitto di Perugia: Rudy Guede nega di aver fatto dichiarazioni a Mario Alessi

pubblicato da Daniele Particelli

verbale_Alessi

Puntuale è arrivata la smentita: Rudy Herman Guede, condannato a 16 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher, non ha mai parlato con Mario Alessi, che sta scontando l’ergastolo per l’omicidio del piccolo Tommaso Onofri, delle sue questioni processuali.

Ieri era stata diffusa la notizia del contrario: Alessi, che si trova nel carcere di Viterbo insieme a Guede, aveva raccontato di aver raccolto una confidenza del giovane ivoriano circa il vero colpevole dell’omicidio della studentessa inglese.

I legali di Raffaele Sollecito, che veniva scagionato nella confessione, si erano precipitati a raccogliere la deposizione di Alessi (potete leggere qui il verbale), ma a quanto pare non c’era nulla di vero in quelle parole.

Guede, nella giornata di ieri, ha smentito tutto, sostenendo di aver incontrato Alessi, ma di non avergli mai parlato del suo processo o del delitto di Perugia.

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Delitto di Perugia: Rudy Guede, dal carcere di Viterbo, scagiona Amanda Knox e Raffaele Sollecito

pubblicato da Daniele Particelli

delittodiperugia

A pochi giorni dalla pubblicazione delle motivazioni della sentenza, si torna a parlare del delitto di Perugia, di colpevoli ed innocenti.

Ormai sapete tutti come questa storia si è conclusa: 16 anni di carcere a Rudy Herman Guede, condannato con rito abbreviato, e 26 e 25 anni ad Amanda Knox e Raffaele Sollecito, tutti e tre ritenuti colpevoli dell’omicidio della studentessa Meredith Kercher.

Guede si trova rinchiuso nel carcere di Viterbo, lo stesso dove si trova Mario Alessi, condannato all’ergastolo per il rapimento e l’omicidio del piccolo Tommaso Onofri, ucciso il 2 marzo 2006 a Casalbaroncolo.

Sarebbe stato proprio Alessi a raccogliere una confidenza di Rudy Guede: “ad uccidere Meredith non sono stati Amanda e Raffaele, ma un altro uomo“.

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Delitto di Perugia: depositate le motivazioni della sentenza

pubblicato da Daniele Particelli

meredith kercher

I fatti risultano essere stati realizzati in forza di contingenza meramente casuali […] senza alcuna programmazione, senza alcuna animosità o sentimento rancoroso contro la vittima, che in qualche modo possano essere visti quale preparazione-predisposizione al crimine.

Quello che avete appena letto è un brevissimo estratto delle 427 pagine delle motivazioni della sentenza che ha visto condannati Raffaele Sollecito ed Amanda Knox, rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere, per l’omicidio della studentessa Meredith Kercher.

La condanna, dopo due anni di carcere e ben 11 mesi di udienze, era arrivata lo scorso 5 dicembre: secondo i giudici della Corte d’Assise i due imputati sono colpevoli di omicidio, insieme al precedentemente condannato Rudy Herman Guede, la cui pena è stata ridotta in appello lo scorso 22 dicembre.

Non c’è stata premeditazione: i due, sotto effetto di stupefacenti, hanno seguito Rudy Guede nelle sue violenze. La situazione è poi degenerata:

Amanda e Raffaele parteciparono attivamente all’azione delittuosa di Rudy finalizzata a vincere la resistenza di Meredith, a soggiogare la volontà e consentire a Rudy di sfogare i propri impulsi lussuriosi. La prospettiva di aiutare Rudy nel proposito di soggiogare Meredith per abusarne sessualmente, poteva apparire come un eccitante particolare che, pur non previsto, andava sperimentato.

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Delitto di Perugia: la famiglia di Amanda Knox ha assunto un avvocato americano per il processo d'appello

pubblicato da Daniele Particelli

amandaknox_revisited

Subito dopo la sentenza di primo grado che ha visto condannati Amanda Knox e Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher era stato annunciato che i legali dei due sarebbero ricorsi in appello.

Proprio in vista del secondo grado i familiari di Amanda, condannata a 26 anni di carcere, hanno assunto un legale americano, Theodore Simon, definito uno dei miglior avvocati degli Stati Uniti.

Simon lavorerà fianco a fianco coi colleghi italiani, Luciano Ghirga e Carlo Della Vedova, cercando in ogni modo di provare l’innocenza della loro assistita.

Il processo d’appello dovrebbe iniziare a marzo. Ne sapremo di più nelle prossime settimane.

Via | The Associated Press

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