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La recente sentenza della Corte EDU, Pasquini c. San Marino emessa in ordine alla compatibilità dell'art. 196-bis c.p.p. della Repubblica di San Marino con il principio della presunzione di innocenza sancito all'art. 6, par. 2, CEDU, ha... more
La recente sentenza della Corte EDU, Pasquini c. San Marino emessa in ordine alla compatibilità dell'art. 196-bis c.p.p. della Repubblica di San Marino con il principio della presunzione di innocenza sancito all'art. 6, par. 2, CEDU, ha da subito fatto avanzare da alcuni problemi in merito alla compatibilità dell'art. 578 c.p.p. italiano, “gemello” dell'art. 196-bis cit., con il sistema CEDU...

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http://ilpenalista.it/articoli/focus/presunzione-di-innocenza-e-ragionevole-durata-del-processo-il-soggetto-danneggiato
Il presente contributo ha l’obiettivo di analizzare l’origine europea dell’istituto dei patrimoni destinati ad uno specifico affare, la cui creazione è stata disciplinata nell’ordinamento italiano agli artt. 2447 bis-2447 decies del... more
Il presente contributo ha l’obiettivo di analizzare l’origine europea dell’istituto dei patrimoni destinati ad uno specifico affare, la cui creazione è stata disciplinata nell’ordinamento italiano agli artt. 2447 bis-2447 decies del codice civile al fine di verificare se si tratti di un istituto totalmente inedito oppure se sia possibile, invece, rinvenire precedenti strumenti di separazione e destinazione patrimoniale già presenti in altri ordinamenti. In particolare dopo aver esaminato la XII direttiva n. 89/667/CEE con specifico riferimento al suo art. 7 che ha introdotto la possibilità per gli Stati membri dell’Unione europea di prevedere forme di separazione e destinazione patrimoniale con riferimento alle società a responsabilità limitata e dopo aver visto brevemente la disciplina predisposta a tal proposito dal legislatore italiano, si è preso atto della circostanza che tali forme di separazione, se pur rappresentando quasi una novità assoluta nei Paesi europei di tradizione di Civil law, infatti, è stata riscontrata soltanto una precedente esperienza in tale sistema, ossia l’estabelecimento mercantil individual de responsabilidade limitada portoghese, non costituisce di certo una novità anche per i Paesi di Common law, sistema in cui sono stati rilevati altri strumenti di separazione e destinazione patrimoniale, come, ad esempio, nell’istituto del trust anglosassone, nelle organizational law statunitensi e  nelle protected cell companies tipiche delle c.d. offshore jurisdictions. Si è evidenziato che la ragione di tale differenza tra i due sistemi è da rinvenire nella diversa concezione di patrimonio accolta nelle due famiglie giuridiche: una legata ad una visione “esclusiva” e “indivisibile”, l’altra ad una concezione “non esclusiva” e condivisibile”. In conclusione, si è verificato se fosse possibile ritenere uno strumento di separazione e destinazione patrimoniale il negozio fiduciae causa di diritto romano o se, invece, tale negozio dovesse essere considerato alla stregua di un vero e proprio trasferimento di proprietà, in cui era assente un momento di separazione patrimoniale in capo al medesimo soggetto.
Nel presente contributo, dopo aver esaminato i motivi che hanno indotto l'Unione europea a predisporre una gestione integrata delle frontiere esterne degli Stati, si è proceduto, in primo luogo, ad analizzare le disposizioni previste nei... more
Nel presente contributo, dopo aver esaminato i motivi che hanno indotto l'Unione europea a predisporre una gestione integrata delle frontiere esterne degli Stati, si è proceduto, in primo luogo, ad analizzare le disposizioni previste nei Trattati europei in materia e, poi, ci si è soffermati sull'origine, la struttura e i compiti dell'Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (FRONTEX) e sul nuovo ruolo " rafforzato " che tale Agenzia assumerà in seguito all'approvazione definitiva della Proposta di Regolamento COM (2015) 671 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla Guardia costiera e di frontiera europea.
La monografia è frutto di un’opera di rielaborazione della tesi di Laurea Magistrale in Giurisprudenza dell’Autore. L’Autore, dopo la disamina dell’origine storica e della disciplina giuridica del mandato d’arresto europeo (c.d. MAE),... more
La monografia è frutto di un’opera di rielaborazione della tesi di Laurea Magistrale in Giurisprudenza dell’Autore. L’Autore, dopo la disamina dell’origine storica e della disciplina giuridica del mandato d’arresto europeo (c.d. MAE), introdotto dalla decisione quadro 2002/584/GAI, con particolare riferimento alla legge d’attuazione nell’ordinamento italiano e alle differenze dell’istituto con l’estradizione, tratta delle violazioni sul piano dei diritti fondamentali che ha comportato l’introduzione del MAE. In particolare, il lavoro si concentra sul ridimensionamento del principio di doppia incriminazione, sull’inosservanza del principio di tassatività della legge penale, violazione dimostrata anche attraverso l’ausilio dell’analisi comparata di alcune fattispecie di reato così come disciplinate in alcuni Paesi europei, sul superamento del divieto di estradizione per un reato politico, nonché sulla scarna disciplina dettata dal legislatore nella decisione quadro introduttiva del MAE in tema di “giusto processo”. L’Autore, inoltre, procede ad un’attenta analisi della giurisprudenza della Corte di Giustizia europea, delle Corti Costituzionali degli Stati membri dell’UE, nonché della Corte di Cassazione italiana, analisi condotta con una costante attenzione alla giurisprudenza in tema di rispetto dei diritti fondamentali. Per la risoluzione di tali problemi sul piano delle violazioni ai diritti e garanzie fondamentali causate dalla disciplina del MAE, sono state proposte due soluzioni alternative in una prospettiva de iure condendo: la prima, in un’ottica maggiormente aderente all’attuale momento storico e politico dell’Unione europea, è volta ad una modifica della decisione quadro; la seconda auspica, in un prossimo futuro, alla creazione di un diritto penale e processuale europeo.
Research Interests:
European History, Eastern European Studies, European Studies, Comparative Law, Constitutional Law, and 62 more
(International Relations, European integration, European Law, Human Rights Law, International Law, Human Rights, International Criminal Law, International Human Rights Law, Eastern European history, International Criminal Court, Comparative Constitutional Law, European Foreign Policy, European Politics, European Union, European and International Law, European Constitutional Law, Bronze Age Europe (Archaeology), European Union Law, European Convention of Human Rights, European/EU Politics, EU Law, Constitutional Theory, European Criminal Procedure, European Union Politics, European Criminal Law, Constitutionalism, Central and Eastern Europe, Direito Constitucional, International Criminal Justice, Derecho constitucional, European Court of Justice, European Court of Human Rights, Derechos Humanos, Direito Penal, Costitutional Law, Europe, Derecho Internacional, Direito Internacional, Derecho Internacional Público y Derecho Internacional Privado, DERECHO PENAL, direito Internacional público, European arrest warrant, Direito da União Europeia, Derecho comparado, Diritto Costituzionale Comparato, Eurozone, EU Criminal Law, Diritto Costituzionale, Diritto processuale penale, Droit Constitutionnel, Derecho penal y procesal penal, Corte Costituzionale, Derecho Procesal Constitucional, EU Justice and Home Affairs (JHA/AFSJ), International and European criminal law, Derecho Constitucional Comparado, Diritto Pubblico Comparato, Derecho de la Unión Europea, Derecho Procesal Penal, International Criminal Procedure, European Criminal Justice System, and Constitutional Law Theory)