Basaluzzo comune |
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Basaluzzo – VedutaIl castello di Basaluzzo
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Localizzazione |
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Stato | Italia
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Regione | Piemonte
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Provincia | Alessandria
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Amministrazione |
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Sindaco | Gianfranco Ludovici (lista civica Insieme per Basaluzzo) dall'8-6-2009 (3º mandato dal 27-5-2019)
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Territorio |
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Coordinate | 44°46′11″N 8°42′21″E44°46′11″N, 8°42′21″E (Basaluzzo)
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Altitudine | 149 m s.l.m.
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Superficie | 15,05 km²
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Abitanti | 2 024[1] (31-3-2024)
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Densità | 134,49 ab./km²
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Frazioni | Sant'Antonio
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Comuni confinanti | Bosco Marengo, Capriata d'Orba, Francavilla Bisio, Fresonara, Novi Ligure, Pasturana, Predosa
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Altre informazioni |
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Cod. postale | 15060
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Prefisso | 0143
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Fuso orario | UTC+1
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Codice ISTAT | 006012
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Cod. catastale | A689
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Targa | AL
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Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2]
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Cl. climatica | zona E, 2 676 GG[3]
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Nome abitanti | basaluzzesi
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Patrono | san Gioacchino
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Giorno festivo | 26 luglio
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Cartografia |
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Basaluzzo – MappaPosizione del comune nella provincia di Alessandria
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Sito istituzionale |
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Basaluzzo (Basaruss [baza'rys] in piemontese) è un comune italiano di 2 024 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte.
È situato al margine della pianura alessandrina, alle porte di Novi Ligure, a circa 20 chilometri a sud dal capoluogo di provincia, lungo la SP155 che collega le città di Novi Ligure e Ovada.
Basaluzzo, in passato prevalentemente agricolo, sta assumendo le dimensioni di un centro industriale. Sorge in un'area appena ondulata, sulla destra del torrente Lemme, in prossimità della sua confluenza nell'Orba, sui pendii nord-occidentali che separano le valli dei torrenti Lemme e Scrivia.
Il nome del paese, probabilmente deriva da Basiligutia, ad indicare nei pressi l'esistenza di una basilica. Secondo altri, il nome andrebbe ricondotto a Bis lucum, "tra i boschi".
Menzionato in un diploma risalente al 981, con il quale l'imperatore Ottone II lo concedeva in feudo al monastero di San Salvatore di Pavia. Appare ancora citata in altri due documenti: uno del 1000 e un altro del 1002, firmati da Ottone III e da Arduino d'Ivrea, con i quali si conferma la precedente cessione.
Nel 1249 Basaluzzo venne acquistato dal comune di Alessandria. Per un lungo periodo di tempo passò sotto il dominio del Ducato di Milano. Nel 1634 Basaluzzo venne infeudato ad Agapito Grillo Duca di Mondragone. Nel 1653 fu occupato dagli spagnoli. Nel 1706 entrò a far parte dei domini sabaudi.
Nel 1799 fu teatro di uno scontro sanguinoso tra i francesi capitanati dal generale Jean Victor Marie Moreau e gli austro-russi del comandante Aleksandr Vasil'evič Suvorov.
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del Capo del Governo del 14 luglio 1937[4] ed è uno scudo partito: nel primo di rosso, al monaco nell'atto di benedire; nel secondo d'azzurro, al rovere sradicato.
Il gonfalone, concesso con DPR del 7 marzo 2001, è un drappo partito di azzurro e di rosso.
- Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea, risalente al XV secolo, in stile romanico-gotico.
- Oratorio di Sant'Antonio Abate e relativa area verde circostante
- Castello di Clarefuentes, dalla massiccia torre.
Abitanti censiti[5]
- Cena campagnola, 14 e 15 agosto, per festeggiare San Gioacchino (17 agosto), patrono del paese.
Economia prevalentemente agricola, con coltivazioni di frumento, mais e vite, mentre la produzione del foraggio favorisce l'allevamento del bestiame. Agli inizi degli anni '90 è stata avviata una forte industrializzazione che ha dato vita ad impianti per la produzione del saccarosio, di piastrelle e altri prodotti del settore edile. Successivamente sono state create aziende di costruzioni meccaniche, oreficeria, lavorazione dell'alluminio e del vetro; infine impianti per la depurazione delle acque. Curiosamente, pur essendo lontano dal mare, a Basaluzzo ha sede la Lloyd Sardegna, una compagnia di navigazione marittima.[6]
Stazione ferrotranviaria FVO in una cartolina d'epoca
Basaluzzo è servita da corse dell'autolinea 63 Alessandria - Bosco Marengo - Novi esercita dalla società ARFEA.
Come tradito dalla presenza del toponimo "Via della stazione", in passato la città è stata sede di un impianto ferroviario. Esso rappresentava località di diramazione fra la ferrovia Frugarolo - Basaluzzo e la tranvia Novi Ligure - Ovada, entrambe esercite dalla Ferrovia della Valle d'Orba (FVO). La prima fu soppressa nel 1948, mentre le corse Ovada - Novi cessarono nel 1953.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Cronistoria dell'Aquanera Comollo Novi
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- 2001-02 - 1º nel girone H di Prima Categoria. Promosso in Promozione.
- 2002-03 - 6º nel girone D di Promozione.
- 2003-04 - 2º nel girone D di Promozione.
- 2004-05 - 8º nel girone D di Promozione.
- 2005-06 - 3º nel girone D di Promozione. Ammesso in Eccellenza.
- 2006-07 - 14º nel girone B di Eccellenza. Vince i play-out contro il Carmagnola.
- 2007-08 - 10º nel girone B di Eccellenza.
- 2008-09 - 2º nel girone B di Eccellenza Piemontese. Vince gli spareggi nazionali contro Legnago e LiaPiave. Promosso in serie D.
- 2009-10 - 10º nel girone A di Serie D. In estate si acquista il titolo della Comollo Aurora Novi.
- 2010-11 - 4º nel girone A di Serie D. Cambia i colori sociali in gialloblù.
- 2011-12 - nel girone A di Serie D.
- 15 dicembre 2011 - Radiazione dal campionato di Serie D decisa dalla FIGC, in seguito a irregolarità amministrative nella fase di iscrizione al campionato.
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L'oratorio di Sant'Antonio abate
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Area verde circostante l'Oratorio di Sant'Antonio abate
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Il momunento ai caduti di Basaluzzo
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Il campanile della chiesa di Sant'Andrea
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Facciata della chiesa di Sant'Andrea
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Castello di Basaluzzo
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Municipio
- AA.VV. - Il Piemonte paese per paese - Ed. Bonechi - 1993 - Firenze
- Sito ufficiale, su comune.basaluzzo.al.it.
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- Storia di Basaluzzo, su zuccotti.com. URL consultato il 1º luglio 2004 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2006).