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Coniolo (Conieu in piemontese) è un comune italiano di 456 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte, situato ad una distanza di circa 7 chilometri ad ovest di Casale Monferrato.
La collina di Coniolo è citata espressamente nelle riflessioni contenute nel libro Il mestiere di vivere di Cesare Pavese alla data del 3 agosto 1946.
Negli ultimi cento anni a partire dal 1921 la popolazione residente è dimezzata.
Abitanti censiti[4]
Il Museo Etnografico delle Miniere “Coniolo Il paese che visse due volte”, sito nel palazzo Municipale di Coniolo,[5] racconta l'epopea delle miniere di marna da cemento, iniziata nella seconda metà del XIX secolo e proseguita per circa cento anni, lasciando sul territorio segni forti e ancora leggibili che raccontano una storia che appartiene alle generazioni attuali e future.
La storia del paese fu segnata da una scriteriata coltivazione delle marne a grande profondità sotto l’antico abitato di Coniolo Basso. Le prime lesioni agli edifici comparvero nel 1905 e il fenomeno continuò fino al 1922: ottantaquattro case, la chiesa ed il castello, furono persi per sempre.[6] Gli abitanti non si demoralizzarono, smontarono le vecchie abitazioni e le ricostruirono nel sito dell'attuale centro abitato di Coniolo Bricco. Per questo il museo è intitolato “Coniolo, il paese che visse due volte”.[7]
Il Museo riproduce al suo interno un tratto di miniera di marna da cemento fedelmente ricostruito anche nei rumori e il lavoro svolto da uomini, donne e bambini che, da nove a tredici anni, potevano già diventare minatori. Sono musealizzati i plastici dell'antico abitato di Coniolo, il dettaglio delle miniere, gli attrezzi impiegati e i mezzi di trasporto in galleria, su terra, per aria e sul fiume Po.[8] La raccolta è suddivisa in sezioni tematiche, in cui sono collocati oggetti autentici e fotografie d’epoca:[7]
- l'attività estrattiva a cielo aperto dall’epoca romana fino al 1884;
- I primi attrezzi utilizzati, che derivavano da altri mestieri localmente diffusi;
- l'avvio delle coltivazioni minerarie in profondità, in seguito al ripristino del trasporto fluviale sul fiume Po (1884) e all'insediamento delle cementerie presso la stazione ferroviaria di Morano sul Po (1887);
- lo sviluppo dell’area mineraria “Palazzina Molino Zerbi”, con circa 40 Km di gallerie scavate nella collina;
- l'evoluzione dell'attività estrattiva;
- le attività collegate all'indotto minerario industriale;
- il lavoro femminile e minorile: secondo la legge dell'epoca i bambini da 9 a 13 anni potevano lavorare in miniera, purché in buona salute.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2017.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Museo delle Miniere, su comune.coniolo.al.it. URL consultato il 24 aprile 2022.
- ^ Comune di Coniolo, Storia mineraria di Coniolo, Casale Monferrato, Tipografia La Nuova Operaia, 2004.
- ^ a b Comune di Coniolo, Le miniere di Marna di Coniolo. il Museo etnografico delle miniere “Il paese che visse due volte”, Casale Monferrato, Tipografia La Nuova Operaia, 2015.
- ^ MoMu - Museo Etnografico "Coniolo il paese che visse due volte", su comune.casale-monferrato.al.it. URL consultato il 24 aprile 2022.
- ^ a b c d e f g h http://amministratori.interno.it/