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Programma di sala OSI 24.02.2022

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OSI al LAC 07

LAC — Lugano 24 febbraio 2022 20.30

Orchestra della Svizzera italiana

Krzysztof Urbański direttore

Kian Soltani violoncello


Informazioni su Kaupo Kikkas

Foto di Kaupo Kikkas pp. 1, 2, 12-13, 24 (sul delta della Maggia), pp. 3, 10-11 e 19.

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“Doppio concerto” con Krzysztof Urbański Pochi giorni fa, l’Orchestra della Svizzera italiana è tornata a Lugano dal suo concerto al Musikverein di Vienna. Il pubblico viennese ha celebrato la nostra OSI, che ha dato un’interpretazione profondamente commovente della Patetica di Čajkovskij sul palco della Sala Dorata, sotto la direzione del suo direttore principale Markus Poschner, con un applauso entusiastico. L’OSI come ambasciatrice della Svizzera italiana nel mondo! Ora, con il concerto di questa sera, ci imbarchiamo per un viaggio in un mondo musicale diverso, insieme al nostro stimato direttore ospite Krzysztof Urbański, regolarmente presente sul podio dell’OSI. Il concerto di oggi va visto in un ideale collegamento anche con il prossimo concerto OSI al LAC, che sarà il secondo con Urbański in questa stagione: questo viaggio musicale ci porterà direttamente da Čajkovskij, che ormai conosciamo bene attraverso il nostro progetto Tracce, agli altri maestri russi Šostakovič, Stravinskij e, nel prossimo concerto, Rachmaninov, per poi passare direttamente all’americano John Williams, che ha scritto probabilmente la musica da film più bella che le nostre orecchie abbiano mai udito. Musica sinfonica da film, che per il fan di Star Wars Krzysztof Urbański è erede perfettamente legittima del sinfonismo tardo-romantico. Considerando che il russo Rachmaninov morì nel 1943 a Beverly Hills, vicino a Los Angeles, dove ancora oggi vivono

le grandi star del mondo del cinema, può essere compreso ancora meglio il collegamento tra il suo Secondo concerto per pianoforte e la musica di Star Wars, così come il significato del nostro viaggio musicale che inizia questa sera. Vi auguro un percorso pieno di emozioni nella storia della musica sinfonica, all’incrocio tra il mondo della classica e quello del cinema, con la nostra OSI, l’unicità di Krzysztof Urbański e il fantastico violoncellista Kian Soltani!

Christian Weidmann Direttore artistico-amministrativo Orchestra della Svizzera italiana


Dmitrij Šostakovič Concerto per violoncello n. 1 in mi bemolle maggiore op. 107 Composizione: luglio 1959 Prima esecuzione: Leningrado, 4 ottobre 1959. Direttore Evgenij Mravinskij, solista Mstislav Rostropovič Secondo la testimonianza del dedicatario e primo solista Mstislav Rostropovič, nel Primo concerto per violoncello Šostakovič allude anche alla canzone preferita dal dittatore Stalin, Sulejko. Un’allusione voluta e camuffata così abilmente che nessuno se ne accorse. Per questo il compositore si mise a canticchiarla, per far capire a Rostropovič il “sottinteso”: «dubito che lo avrei mai immaginato, se Dmitrij Dmitrievič non me lo avesse segnalato!».

Igor Stravinskij L’uccello di fuoco Suite dal balletto per orchestra Composizione: 1909-10 Prima esecuzione: Parigi, Théâtre de l’Opéra, 25 giugno 1910. Direttore Pierné Il soggetto del balletto mescola la fiaba dell’Uccello di fuoco a quella di Kaščej l’Immortale, soggetto di un’opera di Rimskij-Korsakov: «Lo zarevič Ivan vede un uccello tutto dorato e infuocato; lo insegue, riuscendo solo a catturare una piuma scintillante. Nella caccia giunge nel regno del mago Kaščej l’Immortale che vorrebbe pietrificarlo come tanti cavalieri prima di lui. Le figlie del mago e tredici principesse cercano di salvarlo, fino a quando giunge l’Uccello di fuoco che scioglie tutti gli incantesimi e condivide con lo zarevič e le principesse i pomi d’oro del giardino incantato».

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Orchestra della Svizzera italiana Orchestra residente al LAC

Krzysztof Urbański direttore

Evento dei Concerti RSI. Diretta radiofonica su RSI Rete Due (rsi.ch/rete-due).

Kian Soltani violoncello

Dmitrij Šostakovič (1906 – 1975) Concerto per violoncello n. 1 in mi bemolle maggiore op. 107 (1959) Allegretto Moderato Cadenza Allegro con moto

30’

_____ Igor Stravinskij (1882 – 1971) L’uccello di fuoco Suite dal balletto per orchestra (versione 1945) 1. Introduzione 2. Preludio e danza dell’Uccello di fuoco 3. Variazioni (Uccello di fuoco) 4. Pantomima I 5. Pas de deux: L’Uccello di fuoco e lo Zarevic Ivan 6. Pantomima II 7. Scherzo: Danza delle Principesse 8. Pantomima III 9. Rondò (Khorovod) 10. Danza infernale 11. Ninna-nanna (Uccello di fuoco) 12. Inno finale

31’

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Fiabe e allusioni dalla Russia di Stravinskij e Šostakovič I due concerti per violoncello di Šostakovič furono scritti entrambi per il loro primo formidabile esecutore, Mstislav Rostropovič, il quale «potrebbe aver condizionato, oltre al carattere estroverso, anche il melos orientaleggiante» del Primo. Il biografo italiano di Šostakovič, Franco Pulcini, ricorda che «il grande violoncellista era nativo di Baku, la capitale dell’allora stato sovietico dell’Azerbajdzan a maggioranza musulmana». Šostakovič scrisse il Concerto per violoncello sull’onda dell’impressione ricavata dalla Sinfonia-concertante (1952) di Prokofe’v, il cui disco consumò fino a renderlo quasi inascoltabile. Un modello che Rostropovič indicò in molti passaggi: per esempio, alla fine dell’ultimo movimento di Prokof’ev, «il violoncello ascende in spirali fino ad un’acme; sulla nota più alta un colpo di timpano pone fine alla sua folle corsa. Dmitrij Dmitrievič rimase così colpito dal timpanista, un veterano di guerra zoppo, che alla fine del quarto movimento del suo Primo concerto [Allegro con moto] mette sette retorici colpi di timpano, ricordandosi quello di Prokof’ev». Riferimenti che potevano anche essere molto criptici, come quello alla canzone preferita dal tiranno Stalin, Sulejko: per un compositore tanto perseguitato come Šostakóvič da Stalin e dai suoi accoliti, il riferimento era anche e soprattutto dolorosamente autobiografico. Un altro collega più anziano che Šostakovič ammirava molto (non ricambiato) era Igor Stravinskij, autore della musica del balletto L’uccello di fuoco, che rese celebre nel mondo un allora sconosciuto ventisettenne. 6

Rifiutato prima da Čerepnin e poi da Ljadov, il soggetto che esalta il tema dell’indifferenza della bellezza ai desideri e alle preoccupazioni degli uomini, era quanto mai adatto alla cerchia di poeti, pittori, esteti che si raccoglievano attorno al samovar dell’impresario dei Ballets Russes, Sergej Djagilev, gran sacerdote del culto dell’Arte per l’Arte. Nacque così un’opera d’arte totale: musica composta a stretto contatto con il pittore Golovin e con il coreografoballerino Fokine, che chiedeva al musicista non moduli ritmici prefabbricati, ma il potere di evocare climi, situazioni, visioni favolose. Nonostante il grande successo del balletto che diventerà nella versione Fokine - un classico della danza moderna, la popolarità venne dalla seconda Suite, realizzata nel 1919 a Morges sulle rive del Lemano, quando Stravinskij riorchestrò la partitura per un organico inferiore, accogliendo circa metà della partitura originale in sei numeri: Introduzione – L’uccello di fuoco e la sua danza – Ronda delle principesse – Danza infernale di Kaščej – Berceuse – Finale. Nel 1945, per rinnovare il copyright in America, Stravinskij licenziò la revisione che ascoltiamo stasera, aggiungendo fra i vari numeri diverse Pantomime. Giovanni Gavazzeni


Un bozzetto di scena dell’Uccello di fuoco di Stravinskij, opera del pittore e scenografo russo Aleksandr Golovin. Stravinskij collaborò strettamente con Golovin alla realizzazione del famoso balletto, un’”opera d’arte totale”, la cui popolarità è legata anche alle tre Suites per orchestra realizzate in seguito. Quella in programma questa sera è la terza, risalente al 1945.

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Kian Soltani violoncello Riconoscimenti Credit Suisse Young Artist Award Luzern 2017 Bernstein Award Schleswig-Holstein Musikfestival 2017 Luitpold Prize Kissinger Sommer 2014. Paulo Cello Competition Helsinki 2013 Karl Davidoff International Cello Competition Kuldiga (Lettonia) 2012 International Cello Competition Janigro Zagabria/Sibenik 2012

Particolarità Il violoncellista austro-iraniano Kian Soltani, cresciuto alla scuola di Ivan Monighetti presso la Musikhochschule di Basilea, quando non imbraccia il suo eccezionale strumento (lo Stradivari London, ex Boccherini) ama guardare film. «Se non fossi diventato un musicista, avrei fatto il regista di teatro o di cinema. O il compositore di colonne sonore per il cinema. Altrimenti sono molto interessato anche a diversi generi musicali come il jazz, l’hip-hop, il funk, il rock. È importante per ogni musicista conoscere altri generi musicali e non porsi mai dei limiti».

Cognome Soltani Nome Kian Nascita Bregenz (Austria), 03.06.1992 Strumento Violoncello

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Cognome Urbański Nome Krzysztof Nascita Pabianice (Polonia) 17.10.1982 Ruolo Direttore d’orchestra

Krzysztof Urbański direttore Ruoli attuali Direttore musicale Indianapolis Symphony Orchestra Direttore principale ospite NDR Elbphilharmonie Orchester Direttore onorario ospite Trondheim Symfoniorkester & Opera Riconoscimenti Leonard Bernstein Award, SchleswigHolstein Musikfestival 2015 Primo Premio, Prague Spring Conducting Competition 2007

Particolarità «Dirigere è una cosa molto complicata. Da un lato devi essere qualcuno con una personalità molto forte: non è facile far sì che cento persone che conoscono molto bene un brano seguano la tua direzione, quindi devi essere anche un leader naturale. Questa è una delle cose fondamentali. Devi avere qualcosa da dire nella musica, quindi combinare le qualità di leadership e, direi, il buon gusto. Potresti chiamarlo amore per la musica. Così l’orchestra potrebbe prendere in considerazione l’idea di seguire le tue indicazioni. Devi avere qualcosa da dare loro [...]: la verità nell’arte è la caratteristica più importante, davvero».

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Orchestra della Svizzera italiana (OSI) Orchestra residente al LAC Lugano Arte e Cultura, l’OSI prosegue il suo cammino di successo sotto la bacchetta di Markus Poschner, direttore principale dal 2015. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le accoglienze entusiastiche di pubblico e critica nei maggiori teatri e sale di tutta Europa, dalla Sala dorata del Musikverein di Vienna alla Philharmonie di Berlino, dal Grosses Festspielhaus di Salisburgo alla Kölner Philharmonie di Colonia, dall’Opernhaus di Francoforte al Brucknerhaus di Linz. Due le rassegne principali di cui è regolarmente protagonista l’Orchestra a Lugano: la prima, OSI al LAC, si svolge da autunno a primavera nella Sala Teatro del LAC; la seconda, OSI in Auditorio, a gennaio e febbraio nella sede storica dell’Orchestra, l’Auditorio Stelio Molo RSI a Lugano Besso. La ricca programmazione concertistica vede l’Orchestra collaborare, oltre che con Poschner, con diversi altri direttori e con numerosi solisti di fama internazionale, sia nella Svizzera italiana sia al di fuori dei confini regionali: tra tutti si ricorda Martha Argerich, con cui l’OSI gode di un rapporto privilegiato da quasi 20 anni (in passato la grande pianista argentina ha scelto Lugano quale sede del Progetto che porta il suo nome). Nel contempo si sta sviluppando una collaborazione stabile con la violoncellista Sol Gabetta, culminata

in un nuovo prestigioso festival musicale pluriennale che si svolgerà a Lugano nel periodo di Pentecoste a partire dal 2022, con una prima anticipazione avvenuta a maggio 2021. Altrettanto intensa l’attività discografica, in collaborazione con la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI): già insigniti del prestigioso premio internazionale ICMA nel 2018 per l’Integrale delle Sinfonie di Brahms (SONY Classical), l’OSI e Poschner hanno proseguito nella loro originale e intrigante produzione con una serie di CD dedicati alle opere inedite di Rossini (pubblicati dall’etichetta Concerto Classics). Sono inoltre di rilievo le coproduzioni operistiche e di balletto con il LAC e con diversi partner internazionali. Straordinario infine l’impegno dell’OSI per i più giovani: oltre 11’000 bambini seguono ogni anno i concerti-spettacolo ideati per loro a maggio. Nella formazione musicale dei giovani l’OSI si qualifica per una stretta collaborazione a più livelli con la Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana. Open air, cine-concerti e festival estivi -tra cui il Locarno Film Festival- completano la programmazione, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio. Informazioni:

www.osi.swiss

Musicisti OSI VIOLINI Robert Kowalski Konzertmeister, Tamàs Major Konzertmeister, Walter Zagato Sostituto spalla, Vasyl Zatsikha Prima parte, Hans Liviabella Prima parte, Barbara Ciannamea-Monté Rizzi Sostituto prima parte, Denis Monighetti, Piotr Nikiforoff, Katie Vitalie, Fabio Arnaboldi, Duilio Galfetti, Irina Roukavitsina-Bellisario, Julia Didier, Marco Norzi, Vittorio Passerini, Ekaterina Valiulina VIOLE Jan Snakowski Prima parte, Ivan Vukčević Prima parte, Bianca Marin, Sostituto prima parte, Aurélie Adolphe, Andriy Burko VIOLONCELLI Johann Sebastian Paetsch Prima parte, Luca Magariello Prima parte, Felix Vogelsang Sostituto prima parte, Vanessa Hunt Russell CONTRABBASSI Enrico Fagone Prima parte, Jonas Villegas Prima parte, Erick Martinez Olivo, Sostituto prima parte FLAUTI Bruno Grossi Prima parte, Alessandra Russo Prima parte OBOI Federico Cicoria Prima parte, Marco Schiavon Prima parte CLARINETTI Paolo Beltramini Prima parte, Corrado Giuffredi Prima parte FAGOTTI Alberto Biano Prima parte, Mathieu Brunet Prima parte CORNI Zora Slokar Prima parte, Vittorio Ferrari Prima parte TROMBE Sébastien Galley Prima parte, Serena Basandella Prima parte TIMPANI Louis Sauvêtre Prima parte

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Oggi suonano VIOLINI I Robert Kowalski Konzertmeister, Tamàs Major Konzertmeister, Walter Zagato Sostituto spalla, Denis Monighetti, Piotr Nikiforoff, Vittorio Passerini, Djafer Djaferi*, Alessandro Milani*, Djafer Djaferi*, Antonio Aiello*, Magdalena Langman*

VIOLINI II Barbara Ciannamea-Monté Rizzi Prima parte, Fabio Arnaboldi, Duilio Galfetti, Irina Roukavitsina-Bellisario, Vincenzo Quaranta*, Fiorenza De Donatis*, Claudio Mondini*, Leonard Simaku* VIOLE Ivan Vukčević Prima parte, Jan Snakowski, Aurélie Adolphe, Davide Toso*, Giulia Panchieri*

VIOLONCELLI Johann Sebastian Paetsch Prima parte, Felix Vogelsang, Vanessa Hunt Russell, Valentina Dubrovina*, Fabio Fausone*, Alexander Kionke* CONTRABBASSI Enrico Fagone Prima parte, Erick Martinez Olivo, Giorgio Magistroni*, Christian Hamann* FLAUTI Alessandra Russo Prima parte, Bruno Grossi OBOI Marco Schiavon Prima parte, Federico Cicoria

CLARINETTI Paolo Beltramini Prima parte, Corrado Giuffredi FAGOTTI Enrico Bassi Prima parte, Alberto Biano

CORNI Zora Slokar Prima parte, Ivan Zaffaroni*, Loris Antiga*, Dario Venghi* TROMBE Serena Basandella Prima parte, Sébastien Galley

TROMBONI Eugenio Abbiatici*, Floriano Rosini*, Fabio Costa* TUBA Rino Ghiretti*

TIMPANI Danilo Grassi* Prima parte

PERCUSSIONI Paolo Nocentini*, Saverio Rufo*, Athos Bovi* PIANOFORTE/CELESTA Alexander Mathas* ARPA Cornelia Lootsmann*

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La Tournée OSI a Basilea e Vienna

Grandissimo successo per l’OSI in Tournée, il 14 febbraio a Basilea e il 18 febbraio a Vienna. L’Orchestra della Svizzera italiana e il suo direttore principale Markus Poschner hanno ottenuto calorosi consensi sia allo Stadcasino di Basilea (sopra) dove è stato replicato il concerto OSI al LAC 06 con Jan Lisiecki al pianoforte (vedi pag. 18), sia a Vienna, dove l’OSI si è esibita nella celebre Sala Dorata 14

del Musikverein (pagina a fronte, in basso le prove, e pp. 16-17), uno dei palcoscenici più famosi e importanti del mondo. L’OSI e Poschner vi hanno portato la Sinfonia Patetica di Čajkovskij, in una personale rilettura nell’ambito del progetto Tracce, insieme al Concerto per pianoforte Imperatore di Beethoven con il pianista Rodolfo Leone. Il concerto viennese è stato anche


seguito da una troupe della RSI – Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, per la trasmissione Turné. Il reportage verrà trasmesso sabato 26 febbraio 2022 su RSI LA1, a partire dalle h19 all’interno del Quotidiano. Era la seconda volta che l’OSI suonava al Musikverein col suo direttore principale, dopo un primo concerto tenutosi a giugno 2019.

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Istantanee da OSI al LAC 06 Tracce #03 10 febbraio 2022

Markus Poschner direttore Jan Lisiecki pianoforte

Il terzo concerto del progetto Tracce si è concentrato sulla rilettura della Sesta sinfonia di Čajkovskij, detta Patetica, l’ultima del grande compositore russo, portata anche in tournée a Basilea e Vienna (vedi pagine precedenti). Le dimensioni dell’OSI (una quarantina di musicisti in organico) sono ideali per questo processo di ricostruzione del suono originale voluto da Čajkovskij. A iniziare il programma, lo spettacolare Secondo concerto per pianoforte di Prokof’ev con il solista Jan Lisieki (a lato, © OSI / F. Fratoni)


Prossimamente... LAC — Lugano 17 marzo 2022 20.30 OSI al LAC 08

Musiche di G. Connesson, S. Rachmaninov e J. Williams (Star Wars)

Prevendita e riservazioni: www.osi.swiss

Orchestra della Svizzera italiana Krzysztof Urbański direttore

Dejan Lazić pianoforte

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AMICI DELL’ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA

ISCRIVITI ALL’ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DELL’ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA IN QUALITÀ DI

Simpatizzante da CHF 50.– anno Sostenitore da CHF 100.– anno Donatore da CHF 500.– anno Benefattore da CHF 3’000.– anno Mecenate da CHF 10’000.– anno Leggio d’oro contributi straordinari nel segno della continuità

Iscrizioni su osi.swiss/it/amici o utilizzando il tagliando allegato

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Partner

Galleria Anfitrite, Lugano Ottici Bistoletti, Lugano Gioielleria @ Berardi 1999, Lugano Farmacia Internazionale Bordoni, Lugano Quartiere Maghetti, Lugano 22


Finanziatori OSI

Altri Comuni Bellinzona Chiasso Locarno Mendrisio

SRG SSR e RSI sostengono l’OSI in qualità di acquirenti di prestazioni

Sponsor Principale Iniziative per bambini e famiglie e sponsor di serata Musikvermittlung sowie Jugend- und Talentförderung Eine kulturelle Stiftung

OSI – Locarno Film Festival

Hospitality Partner

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