23 giugno 2007, 01:46 - Ultimo aggiornamento alle 21:01
Sex, Crimes and Vatican
Emiliano Sbaraglia, 18 maggio 2007
La denuncia
Un video-documentario dell'emittente BBC rivela le implicazioni del pontefice, allora cardinale, sulle verità nascoste intorno alle accuse di pedofilia nei confronti di alcuni prelati. Ad "Anno zero" Santoro promette di impegnarsi per cercare di far acquisire alla Rai i diritti per il video. Noi ve lo proponiamo
Qualche mese fa, esattamente il primo di ottobre 2006, la BBC trasmette un documentario sullo scandalo dei preti pedofili. Il titolo è "Sex, Crimes and Vatican", circa quaranta minuti di video nel corso del quale, attraverso storie e testimonianze, viene ripercorso quasi mezzo secolo di violenze e omissioni, compiute da alcuni rappresentanti della Chiesa.
La notte dello spirito -Per una aderente ricostruzione di questa vicenda bisogna infatti partire dal 1962, anno in cui viene redatto il "Crimen Sollicitationis", documento con il quale le autorità ecclesiastiche fanno recapitare ai vescovi di tutto il mondo una sorta di vademecum, per fare in modo che non si rendano note notizie e informazioni che potrebbero mettere sotto accusa di pedofilia preti e altre categorie clericali, almeno fino a quando ad indagare non sia stata prima la Chiesa stessa. Scritto in latino, dunque destinato in primis soltanto agli addetti ai lavori, come nelle migliori abitudini della peggiore tradizione ecclesiastica il "Crimen Sollecitationis", più che guardare spiritualmente alla salvezza delle anime, tenta in questo modo di occultare verità molto terrene, nel nome di un potere vasto e consolidato, da mantenere anche a costo di nascondere violenze fisiche e psicologiche nei confronti di bambini e adolescenti.
Il ruolo di Ratzinger -L'attuale pontefice è indirettamente coinvolto in questa torbida vicenda. Per circa vent'anni, l'allora cardinale si è in maniera meticolosa occupato di verificare il funzionamento e il rispetto dei dettami contenuti nel "Crimen Sollicitationis" da parte dei vescovi. Secondo la testimonianza di padre Patrich, prelato irlandese, ancora nel 1996 erano ben sette i milioni di dollari messi a disposizione dal Vaticano per fare in modo che, pagando il silenzio e/o occultando prove, al di là di un trasferimento di diocesi per i preti sospettati non vi fosse nessun altro tipo di conseguenza. Oltre a questo, l'aggiornamento del "Crimen" fu affidato allo stesso Ratzinger nel 2001. Ma, anziché approfittare dell'occasione per aggiornarlo modernizzandolo (sarebbe stato eccessivo chiedere di eliminarlo per sempre?), colui che passerà alla storia con il nome di Benedetto XVI si limitò a confermare quanto venne scritto quattro decenni prima e, in alcuni passaggi, addirittura restrinse ancor di più lo spazio di azione e denuncia, rinnovando il divieto a testimoniare in tribunali civili (pena la scomunica) per reati di abusi sessuali che avessero coinvolto religiosi.
Da Keating a Santoro -Nel 2002, travolta dagli scandali provenienti in particolare dalla città di Boston e da alcune zone dell'Irlanda, la Chiesa decide di istituire una associazione indipendente, il Consiglio Nazionale per il Riesame, presieduta dal governatore dell'Oklahoma Frank Keating il quale, dopo appena un anno, rilascia un'intervista al Los Angeles Times che spiega il motivo delle sue dimissioni dall'incarico. Tra l'altro, come riportato nel documentario, dopo aver paragonato la segretezza della Chiesa a quella della mafia e le gerarchie ecclesiastiche a Cosa nostra, Keating afferma: "I preti non obbediscono ai mandati di comparizione, e fanno sparire i nomi degli stupratori. Questa è un'organizzazione criminale, non la mia Chiesa".
Nell'ultima puntata della sua trasmissione "Anno zero", Michele Santoro ha parlato di questo video-documentario della BBC, dichiarando che tenterà di farlo acquistare dalla Rai per proporlo anche al pubblico televisivo italiano. Noi lo accompagniamo a questo articolo, ripromettendoci di tornare sull'argomento.
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Feed dei commenti di questo articolo
Commenti
#2 · Franco Tambaro
19 maggio 2007, 07:28...ovviamente, attendiamo info più precise, data la situazione e il Protagonista (in qualche modo).
Comunque, personalmente la cosa non mi sconvolge…da secoli ne accadono di tutti i colori…vicende ben più chiare, più gravi di questa, e preti, papi, etc…......sponsorizzano!
#3 · Altrevie
19 maggio 2007, 09:11Le Associazioni Culturali Altrevie e Cara Garbatella promuovono l’incontro
UNA CHIESA ‘ALTRA’ E’ POSSIBILE – Dal Concilio Vaticano II al Family Day.
Intervengono: Giovanni FRANZONI, Raniero LA VALLE, Marcello VIGLI.
Martedì 22 maggio, ore 18, alla Villetta di Garbatella (Roma), Via F. Passino 26
#4 · Lilly
19 maggio 2007, 09:16Caro Franco,
non vedo cosa ci sia di più grave della pedofilia!!! :-0
E poi cosa attendi ancora? A quali info alludi?
Non ti basta che è un filmato della BBC???
Hai proprio il prosciutto negli occhi e nelle orecchie!
Davvero non c‘è più sordo di chi non vuol sentire e più cieco di chi non vuol vedere!!
Mi rivolgo anche alla cara Mary, a cui non le sono tanto simpatica. Questo filmato ti è simpatico Mary???
GRAZIE AD EMILIANO SBARAGLIA.
#5 · Niola Piro
19 maggio 2007, 09:35Il signor Santoro non ha
di altri cazzi di cui oc-
cuparsi in una Italia che
va allo sfacio ? Non si
rende conto questo creti-
no che con la sinistra al
potere si ha l’ impres-
sione di vivere in una
repubblica popolare so
cialista ? Ci dica invece
chi sono i parlamentari
italini,cosa fanno, come
vivono e perché gl’ita-
liani li eleggono. La RAI
deve divetare seria e af-
fidabile. Vermiciattoli
come il tapino e il suo
stuolo non vi dovrebbe-
ro guazzare dentro.
#7 · Lilly
19 maggio 2007, 09:56Caro Franco,
non vedo cosa ci sia di più grave della pedofilia!!! :-0
E poi cosa attendi ancora? A quali info alludi?
Non ti basta che è un filmato della BBC???
Hai proprio il prosciutto negli occhi e nelle orecchie!
Davvero non c‘è più sordo di chi non vuol sentire e più cieco di chi non vuol vedere!!
Mi rivolgo anche alla cara Mary, a cui non le sono tanto simpatica. Questo filmato ti è simpatico Mary???
GRAZIE AD EMILIANO SBARAGLIA.
#9 · marta
19 maggio 2007, 14:35http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2007_05_19/articolo_755996.html
#10 · Ciccio
19 maggio 2007, 16:47Caro Nicola Piro,
non ho capito perchè far trasmettere un video-documentario della BBC (mica di Al Jazeera) di 7 mesi fà, che rivela le implicazioni di Benedetto XVI, allora cardinale, sulle verità nascoste intorno alle accuse di pedofilia nei confronti di alcuni preti, sia una cosa “che assolutamente non sa da fare”.
Sapere tutta la verità su qualsiasi argomento è sempre la cosa più importante, e non permettere la trasmissione di un video che faccia sapere di più su un determinato fatto è censura.
Poi, la Pedofilia non mi pare “un caz..o” di argomento, come dici tu, mi pare qualcosa di molto ben più grave, o no?
E comunque, se vuoi cacciare dalla Rai chi la pensa diversamente da te, allora vuoi fare come il Berlusca, che cacciò appunto proprio Santoro, e Biagi e Luttazzi (il secondo è tornato da poco e il terzo sta per tornare) , non mi pare una bella cosa, o sbaglio?
P.s.: quanto al video, è davvero illuminante!!!
E proprio per questo spero che lo possano vedere molte più persone di quelle che navigano in internet, mandandolo in tv!
Perchè, da “compagno cattolico praticante” quale sono (..lo ripeto sempre..) , VOGLIO che si sappia tutta la verità su questi gravissimi fatti, e VOGLIO che chi ha sbagliato è giusto che una Sana, Seria, Coerente, Nuova e Riformata Chiesa, lo sbatta fuori per sempre e la Magistratura lo processi (per quel che sarà possibile fare, dato che molti fatti sono accaduti 4-5 decenni fà, purtroppo, e che chi li ha coperti ora è Papa) !!!
grazie e saluti socialisti.
#11 · Maledetto XVI
19 maggio 2007, 19:38http://video.google.it/videoplay?docid=1259674417434198335
A questo indirizzo il video in cui c‘è il coraggio di un giovane medico che si espone contro la pedofilia “normale” dei “normali” e dei preti! Per fortuna anche in Italia qualcuno si ribella e denuncia in televisione orrori culturali come quello della chiesa cattolica che ha la presunzione di avere sempre la verità!
#12 · MARISA
19 maggio 2007, 20:12http://www.aprileonline.info/2576/i-peccati-della-chiesa
Anche questa pagina web sopra riportata è estremamente interessante per il contributo psichiatrico della questione orrenda della pedofilia e abusi da parte dei preti sugli inermi.
La parola e’ allo psichiatra, Francesco Riggio. “Il pensiero religioso e’ di per se violento dal momento che teorizza – spiega lo psichiatra – il peccato originale e quindi la nascita malata dell’essere umano, annulla cioe’ la nascita: non e’ affatto vero che si nasca malati e quindi violenti, che siamo tutti figli di Caino, ma ci si diventa per rapporti interumani deludenti e sbagliati”. Quindi lo psichiatra mette poi in chiaro che, “non c’e’ la violenza sessuale, c’e’ la violenza che e’ – afferma – non riconoscimento dell’altro, dell’identita’ dell’altro come essere umano uguale per nascita ma diverso per realizzazione umana, per cui chi usa violenza ha perso l’identita’, e con essa la sessualita’ che e’ funzione dell’identita’, e vuole rendere l’altro simile a se stesso”. Se l’identita’, l’Io originario, e con essa la sessualita’ si possono compromettere o anche perdere, “e’ possibile recuperarle attraverso rapporti interumani validi e sani e, se occorre, un lavoro mirato di psicoterapia, che evidenzi e rifiuti l’ibrido connubio tra Religione e Ragione”, conclude Riggio.
Vedi anche il dibattito successivo…
#13 · LUPO
19 maggio 2007, 20:13Purtroppo, come possiamo constatare , non esiste solo la chiesa a coprire tanti casi di pedofilia da parte di preti in tutto il mondo.
Ma anche l’omerta’ condivisa di tanti cattolici,contribuisce a cio’, e si chiama connivenza ,anche loro secondo me avrebbero bisogno di cure, ma per curarsi la propria anima.
I documenti anche visivi ci sono e sono ineccepibili, e gia’ se ne parlava da tempo, ma una domanda mi pongo, ed in Italia cosa succede ?
Ma Gesu’ non sosteneva che bisogna sempre andare alla ricerca della verita’ e farla trapelare ?
#14 · Lilly
19 maggio 2007, 20:50Mi scuso con la redazione per il messaggio che ho lasciato sulla censura, ma il mio messaggio al mio PC non appariva, mentre stasera lo vedo. Chiedo ancora scusa.
Volevo rispondere anche a Marisa e la ringrazio anche per il testo dello psichiatra Riggio. Da ciò che ho capito la pedofilia è una malattia, ed io penso anche che la colpa non sia tutta dei preti, ma dello stesso Vaticano che impone ai preti di non sposarsi, isolandoli e non dando loro la possibilità di avere una vita normale, come tutti gli altri, e come anche Gesù stesso diceva nel Vangelo: “Crescete e moltiplicatevi”.
Non capisco cosa ci sia di “naturale” nell’impedire ad un sacerdote di avere una vita normale. Anzi il fatto di pretendere ed imporre castità è anche sottoporre il sacerdote ad una grande violenza. Che non mi si venga a dire che la castità allora è gradita a Dio, come afferma il papa!! Con quale diritto loro impongono queste assurdità! E nonostante tutto il papa continua ad imporre il celibato! Il Vaticano preferisce che ci siano preti malati e quindi pedofili, e non lasciarli liberi e che quindi possano continuare a fare del male, invece di curarli e far sospendere il oro servizio. La repressione porta alla malattia!
Che il Vaticano si svegli e si riformi la Chiesa! Proprio come fece Lutero!
#15 · RazionalMENTE.net
19 maggio 2007, 22:18Una cosa che mi ha veramente sconvolto nell’ultima puntata di Anno Zero è apprendere che la Chiesa possiede ben il 5% di tutti gli immobili d’Italia e che ci sono tanti poveri cristi che vengono sfrattati e buttati in mezzo ad una strada dal proprietario di questi immobili (cioè dalla Chiesa) per poter ottenere da tali immobili (sui quali oltretutto la Chiesa non paga neppure l’ICI) una rendita economica maggiore.
Poi nella pubblicità ti dicono: con l’8 × 1000 alla Chiesa Cattolica hai fatto molto!
Hanno veramente una gran faccia di corno. Della povera gente se ne fregano totalmente.
#16 · Raffaele
19 maggio 2007, 22:24Ho visto il video e direi che c‘è proprio quello che ci aspetterebbe dalla BBC: i fatti, una valutazione dell’entità del fenomeno, testimonianze di vittime e protagonisti (chiesa esclusa); il tutto presentato in maniera contenuta, lontano dai toni cari a certa TV italiana.
Quello che più colpisce, e che probabilmente è ben peggiore dell’odiosità delle violenze, non è quello che i pedofili hanno FATTO ma quello che la Chiesa NON FA.
#17 · Vaticano boy
19 maggio 2007, 23:50io avevo capito che possedeva il 20% degli immobili in italia, possibile??
#18 · Urbano Cipriani
20 maggio 2007, 00:06Ho appena visto il video trasmesso nel 2006 dalla BBC riguardante i preti pedofili. E’ una cosa che mi rende triste e indignato.
La tristezza me la ispirano i preti, vittime di un codice che li obbliga alla castità totale e non distingue tra matrimonio pacs dico omossessualità masturbazione atto e desiderio…Negato l’unico “remedium concupiscentiae” ammesso: il matrimonio in chiesa. Tagliata via dunque l’unica strada moralmente legittimabile, ai preti non rimane che rifugiarsi nel “peccato” o nella nevrosi. Quando poi il “peccato” coincide col “reato” (stupro, violenza, plagio, minori…) il Codice Vaticano impone il secondo crimine di incitamento: vietato denunciare l’abuso sia al colpevole sia alla vittima: pena la scomunica anche per la vittima.
A questo punto la tristezza in me diventa “indignazione”. Indignazione contro la follia di una Istituzione morta alla storia e costretta a vita apparente come uno di quei cadaveri che venivano portati in piedi la mattina all’Appell Platz dei lager nazisti. Il capo-baracca, un kapò, rispondeva presente per la tranquillità dei nazisti che temevano le fughe notturne.
Qui a Firenze le cronache di questi giorni riportano l’ultima storia di violenza e degradazione vissuta all’ombra del campanile.
L’indignazione contro il Vaticano deve trovare vie di sfogo politiche. Partendo dalla Costituzione che, se riporta il vulnus dell’art.7, suggerisce il rimedio dell’art.19 che per riconoscere diritti e conferire vantaggi ad un Sindacato richiede “che abbia una organizzazione democratica al suo interno”.
Il decreto vaticano “Crimen sollecitationis” è sufficiente ad invalidare il Concordato e tutto quello che ne sta seguendo in un crescendo da incubo.
Crimine del papa che sollecita malfattori e vittime a non denunciare il reato e contestualmente favorisce la iterazione dello stesso col sistema del semplice trasferimento – in libertà e in servizio -del colpevole.
Intanto cominciamo a muoverci: per far fronte ad alcune giuste rivendicazioni del “Family day” e contemporaneamente rispettare la nostra Costituzione, raccogliamo le 50.000 firme necessarie per proporre una legge di iniziativa popolare che abolisca l’ora di religione e utilizzi i conseguenti risparmi per finanziare asili nido, “bonus” per i bebè, ed altri sostegni alle famiglie. Mobilitiamoci contro il modo truffaldino di assegnare l’otto per mille che fa arrivare al Vaticano anche i soldi di chi non glieli ha destinati. Chiediamo “l’Impeachement” della Banca a cui mandiamo l’otto per mille, lo IOR, la banca vaticana in odore di cadaveri eccellenti tipo Calvi e Sindona per non dire di quel papa che è campato 20 giorni. Togliamo l’embargo mediatico al dissenso interno alla chiesa cattolica italiana, diamo voce alla teologia della liberazione alle comunità di base a preti e monache che si fanno il c. tenuti ai margini e silenziati, legittimiamo i preti sposati, chiediamo ai valdesi di usare l’otto per mille in aiuto di questa chiesa del silenzio… Meno improperi e più iniziative contro i responsabili primi di questa situazione da Stato Pontificio: i nostri dipendenti in Parlamento, nel Governo, al Quirinale.
Nel 1947 i Patti Lateranensi, lungi dall’essere abrogati dopo la caduta del fascismo, furono annessi alla Costituzione repubblicana tramite il famigerato articolo 7, grazie al tradimento di Palmiro Togliatti. I comunisti votarono infatti a favore, insieme a democristiani e qualunquisti, mentre socialisti, repubblicani e azionisti votarono contro, e i liberali si divisero fra i due schieramenti: fu il primo caso, anche se purtroppo non l’ultimo, degli sciagurati compromessi antistorici che una sinistra « sinistra » ha più volte regalato ai clericali, per il loro interesse e la sua vergogna. Come degno ringraziamento a Togliatti, un decreto del Sant’Ufflzio del 1 luglio 1949 vietava ai cattolici, pena la scomunica, di aderire a (o anche solo collaborare con) partiti o movimenti di ispirazione comunista.
L’assurda situazione venutasi a creare con l’inserimento di un patto catto-fascista, stipulato « in nome della Santissima Trinità » e aperto da un richiamo allo Statuto Albertino del 1848, in una Costituzione repubblicana che all’articolo 9 proclama l’uguaglianza di tutte le confessioni di fronte alla legge, è stata oggetto di esame nel 1971 da parte della Corte costituzionale. Essa ha stabilito che i Patti Lateranensi sono fonti atipiche dell’Ordinamento italiano, nel senso che hanno meno forza delle disposizioni costituzionali, ma più forza delle leggi ordinarie: sono infatti modificabili col mutuo consenso di Stato e Chiesa, ma non sono sottoponibili al sindacato di costituzionalità e non sono abrogabili per volontà popolare, né in maniera referendaria, né attraversò una proposta di legge.
Dopo sette tentativi falliti, tra il 1967 e il 1983, il Concordato del 1929 è stato finalmente riveduto nel 1984 dal governo Craxi. E ovviamente caduto l’obbligo per i vescovi di giurare fedeltà allo Stato, e anche quello di far politica per i preti. Il matrimonio civile è stato svincolato da quello religioso, benché quest’ultimo continui a mantenere validità civile anche senza una doppia cerimonia. Il Cattolicesimo ha cessato di essere religione di Stato, ma ciò nonostante l’articolo 9 stabilisce:
La Repubblica italiana, riconoscendo il valore della cultura religiosa e tenendo conto che i princìpi del Cattolicesimo fanno parte del patrimonio storico del popolo italiano, continuerà ad assicurare, nel quadro delle finalità della scuola, l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche non universitarie di ogni ordine e grado.
Agli insegnanti di religione delle proprie scuole lo Stato richiede un certificato di idoneità da parte dell’ordinario diocesano, ma non una laurea: basta anche un diploma di magistero in scienze religiose rilasciato da un istituto approvato dalla Santa Sede.’43 Ciò nonostante, il governo Berlusconi ha creato nel 2003 un organico di 15.507 posti che li immette in massa in ruolo, e permette loro un successivo passaggio ad altre cattedre:’44 9222 sono stati assunti nel 2005 e 3077 nel 2006, mentre gli altri precari (regolarmente laureati) della scuola attendono da anni l’assunzione a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda il clero, la revisione del Concordato sostituisce la congrua di sostentamento col finanziamento « volontario » dell’8 per mille sul gettito totale dell’IRPEF. L’ammontare della cifra intascata annualmente dal Vaticano è di circa un miliardo di euro (2000 miliardi di vecchie lire): una somma che non è affatto destinata a opere di carità, come la pubblicità clericale cerca di far credere ogni primavera, nel periodo della dichiarazione dei redditi. Piuttosto, come ammettono le cifre ufficiali della CEI relative al triennio 2002-2004, in media i fondi vengono destinati a interventi caritativi soltanto per il 20 per cento, mentre al sostentamento del clero va il 34 per cento e alle « esigenze di culto » il 46 per cento.
Tra l’altro, il meccanismo del finanziamento è furbescamente truffaldino. Solo un terzo degli italiani sceglie infatti a chi devolvere l’8 per mille del proprio reddito: se allo Stato, alla Chiesa Cattolica o ad altre confessioni religiose (non sono contemplate organizzazioni umanitarie o scientifiche). Ma l’articolo 37 della legge di attuazione recita: « In caso di scelte non espresse da parte dei contribuenti, la destinazione si stabilisce in proporzione alle scelte espresse ». E poiché, nella minoranza che sceglie, la maggioranza opta a favore della Chiesa Cattolica, questa ottiene la maggioranza (circa l’85 per cento) dell’intero gettito.
Al miliardo di euro dell’8 per mille dei contribuenti, va aggiunta ogni anno una cifra dello stesso ordine di grandezza sborsata dal solo Stato (senza contare re ioni, province e comuni) nei modi più disparati: nel 2004, ad esempio, sono stati elargiti 478 milioni di euro per gli stipendi degli insegnanti di religione, 258 milioni per i finanziamenti alle scuole cattoliche, 44 milioni per le cinque università cattoliche, 25 milioni per la fornitura dei servizi idrici alla Città del Vaticano [sic], 20 milioni per l’Università Campus Biomedico dell’Opus Dei, 19 milioni per l’assunzione in ruolo degli insegnanti di religione, 18 milioni per i buoni scuola degli studenti delle scuole cattoliche, 9 milioni per il fondo di sicurezza sociale dei dipendenti vaticani e dei loro familiari, 9 milioni per la ristrutturazione di edifici religiosi, 8 milioni per gli stipendi dei cappellani militari, 7 milioni per il fondo di previdenza del clero, 5 milioni per l’Ospedale di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, 2 milioni e mezzo per il finanziamento degli oratori, 2 milioni per la Costruzione di edifici di culto, e cosi via.
Aggiungendo a tutto ciò una buona fetta del miliardo e mezzo di finanziamenti pubblici alla sanità, molta della quale è gestita da istituzioni cattoliche, si arriva facilmente a una cifra complessiva annua di almeno tre miliardi di euro, cioè 6000 miliardi di vecchie lire. Ma non è finita, perché a queste riuscite uscite vanno naturalmente aggiunte le mancate entrate per lo Stato dovute a esenzioni fiscali di ogni genere alla Chiesa, valutate attorno ad altri sei miliardi di euro, cioè 12.000 miliardi di vecchie lire.
Gli enti ecclesiastici sono infatti circa 59.000 e posseggono circa 90.000 immobili, adibiti agli scopi più vari: parrocchie, oratori, conventi, seminari, case generalizie, missioni, scuole, collegi, istituti, case di cura, ospedali, ospizi, e così sia. Il loro valore ammonta ad almeno 30 miliardi di euro, ma essi sono esenti dalle imposte sui fabbricati, sui terreni, sul reddito delle persone giuridiche, sulle compravendite e sul valore aggiunto (IvA).
Per capire l’entità di questa enorme cifra complessiva di nove miliardi di euro, cioè 18.000 miliardi di vecchie lire, basta notare che si tratta del 45 per cento della manovra economica per la Finanziaria del 2006, che è stata di 20 miliardi: ovvero, senza la Chiesa, o almeno senza i suoi privilegi economici, lo Stato potrebbe praticamente dimezzare le tasse a tutti i suoi cittadini!
Come se non bastasse, alle esenzioni fiscali statali si aggiungono anche quelle comunali: ad esempio dall’ici ( Imposta Comunale sugli Immobili »), in quanto gli enti ecclesiastici si autocertificano come « non commerciali ». Una sentenza della Corte di Cassazione, depositata l’8 marzo 2004, ha però stabilito che un centro di assistenza per bambini e anziani gestito dalle suore del Sacro Cuore dell’Aquila non poteva essere esentato dall’imposta, avendo fatto pagare rette regolari ai suoi ospiti: le suore dovevano dunque al Comune 70.000 euro di imposte arretrate. Poiché il precedente esponeva la Chiesa a simili rischi dovunque, i governi Berlusconi e Prodi sono corsi ai ripari: il primo allegando un temporaneo provvedimento alla Finanziaria per il 2006, e il secondo approvando un definitivo provvedimento che garantisce furbescamente l’esenzione dall’ici agli enti « non esclusivamente commerciali ». Ovvero, a tutte le imprese commerciali che siano dotate di una cappella, nella quale pregare Dio per l’animaccia balorda dei Cattolici e dei loro fiancheggiatori laici che siedono in parlamento, a destra o a « sinistra».
In tal modo i comuni italiani perdono un gettito valutato intorno ai 2 miliardi e 250 milioni di euro annui. La Santa Sede possiede infatti un enorme patrimonio immobiliare anche fuori della Città del Vaticano, in parte specificato dal Trattato del 1929: dal palazzo del Sant’Uffizio a piazza San Pietro a quello di Propaganda Fide a piazza di Spagna, dall’Università Gregoriana al Collegio Lombardo, dalla basilica di San Francesco ad Assisi a quella di Sant’Antonio a Padova, da Villa Barberini a Castel Gandolfo, all’area di Santa Maria di Galeria che ospita la Radio Vaticana, e che da sola è più estesa del territorio dell’intero Stato (44 ettari).
Ma questi non sono che i gioielli della corona di una multinazionale che, secondo una stima recente, nel 2003 disponeva nella sola Italia di 504 seminari e 8779 scuole, suddivise in 6228 materne, 1280 elementari, 1136 secondarie e 135 universitarie o parauniversitarie. Oltre a 6105 centri di assistenza, suddivisi in 1853 case di cura, 1669 centri di « difesa della vita e della famiglia», 729 orfanotrofi, 534 consultori familiari, 399 nidi d’infanzia, 136 ambulatori e dispensai e 111 ospedali, più 674 di altro genere.
E naturalmente ironico, oltre che illustrativo della citata « svolta costantiniana », che a possedere un tale tesoro, che si può globalmente valutare ad alcune centinaia di miliardi di euro, e a non pagarci neppure sopra le tasse, siano proprio coloro che dicono di ispirarsi agli insegnamenti di qualcuno che predicava: « Beati i poveri » e « Date a Cesare quel che è di Cesare», facendo letterali miracoli pur di permettere ai suoi apostoli di pagare anche una sola moneta di tributo.
(Piergiorgio Odifreddi, perché non possiamo essere cristiani, Longanesi ed. 2007)
Il mio ritornello: Il vaticano è una invenzione “laica” costruita dai nostri Organi elettivi: Parlamento, Governo, Regioni. Il regolamento dei dei conti deve partire da lì, con gli strumenti democratici che ci siamo costruiti e che non esistono all’interno dello Stato Città Vaticano.
http://www.bispensiero.it/index.php?option=com_content&task=view&id=201&Itemid=34&limit=1&limitstart=1
#20 · RazionalMENTE.net
20 maggio 2007, 08:43x Vaticano boy:
Hanno parlato del 5% equivalente a un immobile su 20.
#21 · Franco Tambaro
20 maggio 2007, 09:19a Lilly dico: forse gli occhi foderati di prosciutto li ho pure (una settimana fa sono stato sottoposto ad intervento chiururgico…......), ma su questa vicenda, tuttora mi attengo a quanto ho letto sui giornali: non molto. Aspetterei, perciò, prima di poter esprimere giudizi. Hai ragione sulla ‘gravità’ della pedofilia, mi ero espresso male. Confermo che non mi meraviglierei e che la Chiesa, purtroppo, ha spesso ‘sponsorizzato’ le cose più atroci…in generale, la restaurazione ruiniana-raztingeriana è tremenda e in questo contesto, il mio ex partito, i DS si sciolgono, per confluire in un partitaccio….nel Pd, proprio con i Rutelli e magari più in là con i Buttiglione, etc.etc. Molto lungimiranti, i Veltroni e i D’Alema!
#22 · capitanjack
20 maggio 2007, 11:13ma il video dov‘è????
poi non avete fatto cenno che se ne sta parlando GRAZIE A Vania che ha fatto la traduzione e l’ha pubblicato su BISPENSIERO.IT
#23 · Massimiliano
20 maggio 2007, 11:21Grazie Sbaraglia che ci permetti di conoscere realtà altrimenti sconosciute. Si dovrebbero vergognare gli altri giornali, i cartacei. Grazie quindi anche ad Aprileonline ed al suo coraggioso direttore!
#24 · Lupin
20 maggio 2007, 11:43http://video.libero.it/app/play/index.html?id=d3c8e2a13b3815589f89c1e5d0fa91c1
Ecco dove è possibile vedere il video della vergogna!
#25 · arterie
20 maggio 2007, 15:12http://www.pol-it.org/ital/levitedeglialtri2.htm
Una splendida recensione di un film che tratta proprio la vita degli altri tra persecuzione e rapporto uomo-donna vero!! Il bravissimo Lorenzo Marzano è unico e Fantastico nelle descrizioni psiocopatologiche!
#26 · Ciappei Faliero
20 maggio 2007, 19:03Questa è schizzofrenia, capibile.
E’ sufficente,per come la penso io, dare la possibilità agli eclessiasti di contrarre matrimonio e darle l’obbligo di lavorare per il loro mantenimento e cioè di diventare un po, PRETI – OPERAI.Che ne pensate?
Un paese che si rifà alla LAICITA’ dello STATO e assume personale docente ( suore e d’area cattolica) per insegnare “ STORIA DELLA RELIGIONE” nelle scuole di stato,senza che alle altre religioni non si data la stessa opportunità, non può per definizione essere LAICO?.
Sbaglio?.
#27 · benbrack
20 maggio 2007, 20:23se non credete al filmato della BBC guardate questo servizio di mimandaraitre
http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,RaiTre-Mimandaraitre^16472,00.html
#28 · Roberto
21 maggio 2007, 10:27Ciao a tutti,
qui se ne parla e si può scaricare il video della BBC:
http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=7320
Da credente e praticante, ho sempre avuto la fortuna di incontrare preti onesti ed integri tra cui Don Angelo Casati ed altri, tuttavia se la chiesa vuole mantenere un autorità morale credibile, DEVE fare i conti con questa realtà e condannarla senza appello.
Non esiste essere inflessibili con i gay in piazza e poi essere indulgenti con i PROPRI pedofili!
Ci vuole coerenza.
Roberto
#29 · RazionalMENTE.net
21 maggio 2007, 12:38Caro Roberto, i tuoi amici preti sono quasi tutti o gay o pedofili o tutte e due le cose insieme. La coerenza non è proprio il loro forte.
E sono anche o ignoranti o in mala fede, o tutte e due le cose insieme, perché continuano a confondere gay e pedofili come se fossero la stessa cosa.
Per inciso, io non ho nulla contro i pedofili, purché non facciano del male ai bambini. Il problema non è di carattere morale. In uno Stato di diritto tu puoi fare quel che ti pare purché non provochi danni a terzi.
Quei preti che Ratzinger protegge non sono semplicemente uomini attratti sessualmente dai bambini, sono uomini che hanno fatte del male a dei bambini. E se avessero fatto del male a degli adulti, ugualmente andavano denunciati e non protetti.
#30 · Franco Tambaro
21 maggio 2007, 15:08...riflettevo su quanto ha scritto Roberto, a conclusione del suo intervento di stamattina: bellissimo… sto leggendo “La Repubblica” di oggi – a proposito della trasmissione di Santoro….qualora vada in onda – ho dei dubbi seri – sono emblematiche le dichiarazioni di Landolfi (AN), il lupo non perde nemmeno il pelo, figuriamoci il vizio: puro squadrismo!
#31 · miri
21 maggio 2007, 15:33Quanto è costata la serata con concerto per il compleanno di Ratzinger??????
#32 · miri
21 maggio 2007, 15:43.... e Ratzinger e tutta quella saccata di gente – ma tanta, tantissima –
presente in queste occasioni,
che indossano una papalina rossa e abiti che costano ma tanto, tantissimo –
avete visto le sartorie che cuciono questi abiti che stoffe che hanno?
con tanto di vanitose richieste e preferenze da parte di vescovi e cardinali …...
tutta questa gente lì al concerto può essercene stato UNO,
dico UNO SOLO,
che possa essersi chiesto…
“ma i soldi di questa serata e di tutti questi abiti … potevamo sfamarci qualche bambino del 15° cavolo di mondo??????????
perchè devo sentirmi una certa sensazione di colpa IO, ogni volta che compro le superflue patatine ai miei bimbi???????
#33 · ninnetto92
21 maggio 2007, 20:34il giornalista emiliano sbaraglia è il mio prof di italiano e latino… e qnd spiega c incanta ttt cn i suoi argomenti… sn fiero di essere un suo alunno e sxiamo ke il prox rimanga cn noi…. bella prof. ninnetto 92
#34 · benson
21 maggio 2007, 22:54Tratto da Avvenire del 19 maggio 2007
Ognuno, evidentemente, si consola come vuole. O, meglio, come può. Così stupisce solo in parte che dinanzi alla vitalità cattolica documentata sabato scorso in Piazza San Giovanni, ci sia chi trovi benefico sfogo a rovistare nel bidone della spazzatura alla ricerca di qualche lisca di pesce o di qualche uovo in decomposizione.
Confidando magari che qualche organo di informazione, più o meno clandestino, non faccia troppo lo schizzinoso, e rilanci generosamente il tutto, offrendo al proprio pubblico come sicuro il cibo ampiamente avariato.
Ci riferiamo ad un documentario su preti cattolici e abusi sessuali che, mandato in onda dalla Bbc nel 2006, viene oggi sottotitolato in italiano da Bispensiero, sito di amici siciliani di Beppe Grillo, e caricato su Video Google, dove pare abbia un certo successo. A proposito di bocche buone. Si tratta di un pot-pourri di affermazioni e pseudo-testimonianze che furono apertamente sconfessate a suo tempo dalla Conferenza episcopale inglese, la quale invitò l’augusta Bbc a “vergognarsi per lo standard giornalistico usato nell’attaccare senza motivo Benedetto XVI”.
Il pezzo forte del servizio infatti consisteva (e ancora consiste) nell’accusa rivolta a Joseph Ratzinger di essere stato niente meno che il responsabile massimo della copertura di crimini pedofili commessi da sacerdoti in varie parti del globo, in quanto “garante” per 20 anni – da quando fu nominato prefetto vaticano – del testo Crimen sollicitationis, che è un’istruzione emanata in realtà dal Sant’Uffizio il 16 marzo 1962. Da notare la data: nel 1962 infatti Joseph Ratzinger non era certo prefetto della futura Congregazione per la dottrina della fede, essendo in quel tempo ancora teologo molto impegnato nella sua Germania.
C‘è da dire che quel documento veniva presentato dalla Bbc come un marchingegno furbesco, escogitato dal Vaticano per coprire reati di pedofilia, quando invece si trattava di un’impor tante istruzione atta ad «istruire» i casi canonici e portare alla riduzione allo stato laicale i presbiteri coinvolti in nefandezze pedofile. In particolare, trattava delle violazioni del sacramento della confessione. Da notare che l’Istruzione richiedeva il segreto del procedimento canonico per permettere ad eventuali testimoni di farsi avanti liberamente, sapendo che le loro deposizioni sarebbero state confidenziali e non esposte a pubblicità. E di conseguenza anche la parte accusata non vedesse infamato il proprio nome prima della sentenza definitiva.
Insomma, un insieme di norme rigorose, che nulla aveva a che fare con la volontà di insabbiare potenziali scandali. E che il testo Crimen Sollicitationis non fosse pensato per tale fine lo dimostrava un paragrafo, il quindicesimo, che obbligava chiunque fosse a conoscenza di un uso del confessionale per abusi sessuali a denunciare il tutto, pena la scomunica. Misura che semmai dà l’idea della serietà del documento e di coloro che lo formularono, se si pensa che in base alla legge italiana il privato cittadino (tale è anche il vescovo e chi è investito di autorità ecclesiastica) è tenuto a denunciare solo i crimini contro l’autorità dello Stato, per i quali infatti è prevista la pena dell’ergastolo.
Senza contare che Joseph Ratzinger, più tardi diventato sì prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, avrebbe firmato – ma siamo nel maggio 2001 – una Lettera ai Vescovi e altri Ordinari e Gerarchi della Chiesa Cattolica, pubblicata anche negli Acta Apostolicae Sedis, dove si prevede espressamente che “il delitto contro il sesto precetto del Decalogo, commesso da un chierico contro un minore di diciotto anni”, sia di competenza diretta della Congregazione stessa. Segno, per chi abbia un minimo di buon senso giuridico, della volontà romana non certo di occultare, ma di dare piuttosto il massimo rilievo a certi reati, riservandone il giudizio non a realtà “locali”, potenzia lmente condizionabili, ma ad uno dei massimi organi della Santa Sede.
Questa, e non altra, è stata la posizione della Chiesa cattolica sui reati ad essa interni di pedofilia. Questa, e non altra, la limpida testimonianza del nostro Papa che in tempi non sospetti si scagliò contro la sporcizia nella Chiesa.
I calunniatori dovrebbero chinare il capo e chiedere scusa.
#35 · RazionalMENTE.net
21 maggio 2007, 23:29Nel maggio del 2001, il Cardinal Joseph Ratzinger, attuale Papa Benedetto XVI, inviò una lettera confidenziale a tutti i vescovi cattolici per proteggere la Chiesa nascondendo gli abusi sessuali sui bambini. Tali abusi dovevano rimanere segreti fino a 10 anni dopo che le vittime avessero raggiunto l’età adulta. Chi avesse violato il segreto sarebbe stato punito anche con la scomunica.
Il papa ha ‘occultato’ l’inchiesta sugli abusi sessuali
Una lettera confidenziale rivela che Joseph Ratzinger ordinò ai vescovi di non svelare gli abusi sessuali su minori perpetrati da ecclesiastici.
Papa Benedetto XVI ha dovuto recentemente far fronte alle dichiarazioni che lo accusano di aver “ostacolato la giustizia”, in riferimento alla sua volontà di mantenere segreta l’inchiesta interna della Chiesa cattolica sullo scandalo degli abusi sessuali su minori.
L’ordine venne impartito tramite l’invio di una lettera segreta – di cui l’Observer è entrato in possesso – inviata nel maggio del 2001 ad ogni vescovo della Chiesa cattolica.
Nella lettera si affermava come la Chiesa dovesse riservarsi il diritto di non rendere pubbliche le proprie indagini per fino a 10 anni dal momento in cui le vittime degli abusi avessero raggiunto l’età adulta. La lettera portava la firma del cardinale Joseph Ratzinger, il successore di Giovanni Paolo II.
I legali delle vittime hanno dichiarato che questa iniziativa aveva un duplice obiettivo: evitare che le ipotesi di reato diventassero di pubblico dominio e impedire che gli organi di polizia ne venissero a conoscenza. Gli avvocati accusano Ratzinger di aver commesso una chiara azione di ostacolo al normale corso della giustizia.
La lettera, che menzionava il compimento di ‘peccati molto gravi’, fu inviata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, l’ufficio vaticano di fatto erede della Santa Inquisizione, per lungo tempo diretto da Ratzinger. Veniva chiaramente illustrata la posizione della Chiesa in merito a diverse questioni, dalla celebrazione del sacramento dell’eucarestia non da parte di cattolici alle molestie sessuali perpetrate da clericali nei confronti di minorenni.
La lettera di Ratzinger affermava che in questi casi la Chiesa poteva legittimamente rivendicare una propria autonoma giurisdizione.
La lettera affermava che la ‘giurisdizione’ della Chiesa doveva avere inizio dal giorno in cui il minore avesse compiuto i 18 anni d’età e, inoltre, per i successivi 10 anni.
Essa prevedeva come i resoconti delle ‘indagini preliminari’ su ogni singolo caso di abuso dovessero essere inviate all’ufficio di cui Ratzinger era a capo, il quale si riservava l’opzione di riferirne a speciali tribunali privati, al cui interno le cariche di giudice, pubblico ministero, notaio e rappresentante legale venivano ricoperte esclusivamente da ecclesiastici.
‘Situazioni di questo tipo sono coperte dal segreto pontificio’, concludeva la lettera di Ratzinger. L’infrazione del segreto pontificio in qualsiasi momento del periodo dei dieci anni di giurisdizione della Chiesa veniva intesa come una grave azione, perseguibile anche attraverso la minaccia di scomunica.
Della lettera di Ratzinger si è fatto riferimento in una causa avviata contro una chiesa del Texas all’inizio di quest’anno, a difesa di due giovani vittime di abusi. I legali hanno accusato Ratzinger di aver cospirato per ostacolare il corso della giustizia.
Daniel Shea, il legale delle due vittime che ha divulgato la lettera, ha affermato: “La lettera si commenta da sola. Bisognerebbe chiedersi: perché mai il segreto sulle indagini deve rimanere così a lungo? È un’ostruzione al normale corso della giustizia”.
Padre John Beal, professore di diritto canonico all’Università Cattolica degli Usa, nel corso della propria deposizione l’otto aprile dell’anno scorso, ha riferito sotto giuramento all’avvocato Shea come la lettera ampliasse i poteri di giurisdizione e di controllo della Chiesa sui crimini sessuali perpetrati da ecclesiastici.
La lettera di Ratzinger era stata co-firmata dall’arcivescovo Tarcisio Bertone, il quale due anni fa rilasciò un’intervista nella quale accennava alla contrarietà della Chiesa nel consentire a soggetti esterni di indagare sui presunti abusi sessuali perpetrati. “Secondo il mio punto di vista, la richiesta secondo cui un vescovo debba essere obbligato a denunciare agli organi di polizia gli atti di pedofilia commessi da un prete è completamente infondata” disse Bertone.
L’avvocato Shea ha contestato l’ordine secondo il quale i presunti casi di pedofilia debbano essere giudicati solo da tribunali segreti. “Essi impongono procedure di riservatezza. Se le agenzie di investigazione scoprono il caso, possono occuparsene. Ma non si può indagare su un caso se non lo si scopre mai. Se si impone di mantenere il riserbo prima per diciotto anni e poi per altri dieci, i responsabili la faranno franca”, ha aggiunto.
Un portavoce dell’ufficio stampa del Vaticano ha rifiutato di commentare ciò che è stato detto sul contenuto della lettera. “Non trattandosi di un documento pubblico, non è possibile parlarne” ha detto.
http://www.guardian.co.uk/pope/story/0,12272,1469131,00.html
#36 · Pretaccio
22 maggio 2007, 19:17Si si voi perdete tempo a tentare di distruggere la Chiesa ed insieme al tempo perdete il treno della storia che partirà senza di voi dalla stazione del progresso dell’umanità.
Ma quanto siete fessi! In 2007 anni ci hanno provato in tutti i modi a distruggere la Chiesa ed il risultato qual‘è stato? Nessuno!!!!Anzi la Chiesa è più forte che mai alla facciaccia vostra e dei vostri cinesi e dei vostri russi che i bambini erano costretti a mangiarseli a causa del sistema economico fallimentare che avevano miseramente introdotto.Poveri illusi!!!Perdete pure tempo con la droga l’ozio l’omosessualità il cibo eccessivo ed i viziacci di vario genere poi ne riparleremo quando capirete che non è servito assolutamente a un cazzo. Ma fatemi il piacere va!!!!!
#37 · Sara
23 maggio 2007, 16:45Il problema è che ormai sarebbe più scandaloso vedere un prete che fa del bene.
Comunque, forse non ho capito io il concetto espresso da “Pretaccio”, ma indipendentemente dal video non penso che l’omosessualità si sia sviluppata per cercare di distruggere la chiesa.
Secondo me il problema principale è che si sta dimenticando il vero valore della Chiesa. Ormai la Chiesa è diventata una sede di corruzione.
Inoltre non potete non ammettere che il papa continua a dire che la Chiesa non fa politica, ma a me pare tutto il contrario!
#38 · Il Pretaccio
24 maggio 2007, 06:03Il concetto espresso era ed è semplice: Il Vangelo vale qualcosa oppure no indipendentemente da questo o quel pretaccio che ci sputa sopra e che per questo verrà giudicato molto più severamente da Dio?
ZC‘è la verità assoluta? Esiste Dio? Si o no? Questo è il vero problema perchè se Dio non esiste allora i valori di riferimento cambiasno sempre a seconda della classe dominante in ogni diverso momento storico. Ecco il problema. Oggi la classe dominante vuole il caos e questo è ciò che abbiamo.
#39 · Stefania
26 maggio 2007, 14:14A me adesso non riesce di vedere il video, è un problema di collegamento o che cosa???
#40 · Paolo
27 maggio 2007, 15:10Anche a me adesso non riecse di vedere il video. E’ un problema di Potere del vaticano? anche voi di sinistra avete alzato le chiappette per farvi sodomizzare dal Potere Forte?
#41 · dino
31 maggio 2007, 16:29Per Sara
la chiesa si è distrutta da sola, per le porcate storiche che ha commesso e commette.bambini violentati nelle parrocchie!! la chiesa è seguita ad pochi allocchi, che nn pensano.. e se un prete o un vescovo stuprasse te e poi la curia ti minaccia pure se parli? rtzinger è il peggiore in assoluto, coprire i pedofili, e pure già condannato nel 2005”“
#42 · Fiorenzo
4 giugno 2007, 05:23E’ incredibile come ancora nel 2007,tanta gente sia ancora mentalmente debole da pensare che si puo’ fare del bene e non fare del male senza bisogno di sperare nel paradiso o temere l’inferno!La chiesa cattolica oggi di cristiano ha non piu’ del 2% visto che il restante 98% E’FRUTTO ESCLUSIVO DEI PRETI nel corso dei secoli e del tutto estraneo al messaggio originale di Cristo ! E’ vergognoso che tutti i mass media parlino di religione sempre in senso positivo e rarissimamente sui crimini commessi direttamente o indirettamente dal Clero !
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#1 · marta
19 maggio 2007, 07:16http://paparatzinger-blograffaella.blogspot.com/2007/05/colpevoli-di-crimini-enormi-benedetto.html