Skip to main content
Marco Valenti
  • Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali - Università di Siena
    Via Roma 56
    Siena (53100) Italia
Il volume presenta una poderosa sintesi di taglio enciclopedico su quel vasto mondo, tra le montagne della Norvegia centrale e i fiumi Reno e Danubio, tra le foreste russe e le paludi olandesi, definito univocamente Barbaricum ma composto... more
Il volume presenta una poderosa sintesi di taglio enciclopedico su quel vasto mondo, tra le montagne della Norvegia centrale e i fiumi Reno e Danubio, tra le foreste russe e le paludi olandesi, definito univocamente Barbaricum ma composto da macroregioni con culture assai diversificate tra loro.
Un mondo che viene letto sul lungo periodo e soprattutto da una prospettiva inedita: non da quella dell’Impero romano (e poi di quello carolingio), ma come insieme di società autonome, che pure guardavano all’Impero. Ne vengono indagati gli assetti insediativi e l’economia, la struttura sociale e la ritualità, inseguendo in particolare le forme del potere.
Si ricompone quasi un millennio di storia di un’ampia parte dell’Europa, attraverso la fonte materiale: una storia decisamente poco nota nel nostro Paese e che mancava di una sintesi.

Prefazione di Chris Wickham
pp. 712, illustrazioni in bianco e nero, mappe finali a colori

In uscita: giugno 2021, per SAP Società Archeologica s.r.l.

Collana: Archeologia Barbarica

Responsabile scientifico: Caterina Giostra, Università Cattolica del Sacro Cuore - Milano
"L'esperienza dell’Area di Archeologia Medievale senese ha svolto, negli ultimi quindici anni, una massiccia (e spesso più o meno inconscia) opera di alfabetizzazione della comunità scientifica relativamente alle possibilità offerte dalle... more
"L'esperienza dell’Area di Archeologia Medievale senese ha svolto, negli ultimi quindici anni, una massiccia (e spesso più o meno inconscia) opera di alfabetizzazione della comunità scientifica relativamente alle possibilità offerte dalle applicazioni tecnologiche nella pratica della nostra disciplina.
L’importante utilizzo del mezzo informatico che traspare da tutti i nostri lavori presentati nelle più disparate sedi, le numerosissime visite ai nostri laboratori informatici, l’entusiasmo mostrato in tutte le occasioni dai ricercatori senesi relativamente all’uso della tecnologia, l’apertura a molteplici collaborazioni per il trasferimento di know-how tecnologico dai nostri laboratori a progetti esterni, la formazione degli studenti attraverso la precoce attivazione di corsi di informatica applicata all’archeologia, sono tutti aspetti che, nel loro piccolo, hanno sicuramente contribuito a incrementare la fiduucia e la confidenza della comunità scientifica verso questi strumenti; speriamo che ciò possa continuare ad avvenire in futuro, portando a una più generalizzata accettazione e a un uso avanzato e consapevole della tecnologia, rendendo possibile un decisivo avanzamento delle metodologie in questo campo. Sotto questa luce va intesa anche la decisione di mettere in cantiere il presente volume.

INDICE
1. UNA VIA ARCHEOLOGICA ALL’INFORMATICA (NON UNA VIA INFORMATICA ALL’ARCHEOLOGIA), di Marco Valenti  7
1.1 Informatica applicata all’Archeologia: uno strumento 7
1.2 L’esperienza senese: assunti e ripensamenti vitali 11
1.3 Gestione, analisi e condivisione 15
1.4 La filosofia di lavoro del LIAAM 21
1.5 Conclusione (?) 25
2. L’ARCHIVIAZIONE DEL DATO IN ARCHEOLOGIA, di Vittorio Fronza 29
2.1 LIAAM e database 31
2.2 Progettare un database 33
2.2.1 Gestione globale e scalabilità 33
2.2.2 La granularità dei dati 35
2.2.3 L’uso di un linguaggio controllato 36
2.2.4 Gestire le cronologie 37
2.3 Usare un database  38
2.3.1 L’interfaccia utente 38
2.3.2 L’analisi dei dati 38
2.3.3 L’allineamento del dato e dello schema 41
2.4 Database immagini/filmati 41
3. L’APPLICAZIONE DEL GIS ALLA RICERCA TERRITORIALE: COSTRUZIONE E GESTIONE DELLA CARTOGRAFIA ARCHEOLOGICA, di Federico Salzotti 45
3.1 Le finalità di un progetto di cartografia archeologica attraverso l’uso dei GIS 45
3.2 La costruzione di un progetto di cartografia archeologica nell’esperienza senese 47
3.3 L’innovazione tecnologica dei sistemi GIS e i suoi risvolti nelle metodologie di ricerca 48
3.4 Allestimenti cartografici e costruzione di nuova cartografia 49
3.5 La registrazione dei dati archeologici territoriali 55
3.6 Le funzioni di trattamento: interrogazione, organizzazione e analisi dei dati 58
3.7 La sintesi interpretativa e la modellizzazione insediativa 64
3.8 La restituzione dei dati, dalle piattaforme webGIS alla stampa: produzione di cartografia archeologica 67
3.9 L’open-source e le risorse della rete 69
4. IL SISTEMA “GIS URBANO”: UNA PROPOSTA DI ARCHIVIAZIONE E GESTIONE DEL PATRIMONIO STORICO-ARCHEOLOGICO PRESENTE ALL’INTERNO DELLA CITTÀ, di Alessandra Nardini 71
4.1 Caratteristiche del sistema “GIS urbano” 71
4.2 La progettazione di una “soluzione GIS” 75
4.2.1 Principi e finalità 75
4.2.2 L’articolazione del modello dati 77
4.2.3 L’integrazione con il DBMS 78
4.2.4 La codifica dei gradi di affidabilità 80
4.3 La compilazione della banca dati: il trattamento della documentazione disponibile 80
4.3.1 I supporti cartografici 80
4.3.2 Le indagini condotte sul sito 83
4.4 Il sistema GIS urbano come strumento per la conoscenza e la tutela del patrimonio urbano 85
4.5 Una banca dati in progress 87
5. LA GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE ARCHEOLOGICA DI SCAVO TRAMITE GIS, di Alessandra Nardini 89
5.1 La sperimentazione del LIAAM verso la definizione del GIS di scavo 89
5.2 La progettazione della piattaforma 92
5.2.1 Il modello dati 92
5.2.2 Gli attributi 94
5.3 L’utilizzo della piattaforma GIS: consultazione e analisi 95
5.3.1 La georeferenziazione dei reperti in strato 98
5.3.2 Lo studio delle frequenze distributive e l’applicazione della statistica descrittiva per tarare i modelli ottenuti 100
5.3.3 Analisi spaziali mirate alla lettura delle evidenze di scavo 107
6. RILIEVO DI MONUMENTI E STRATIGRAFIE: L’USO DEL LASER SCANNER, di Mirko Peripimeno 111
6.1 La tecnologia laser 112
6.2 Le motivazioni alla base della scelta della tecnologia laser 3D 115
6.3 Un lungo processo di sperimentazione 118
6.4 I risultati ottenuti allo stato attuale della sperimentazione 119
6.5 La modellazione 3D di strutture e di siti indagate archeologicamente 127
7. MODELLAZIONE DEI REPERTI, di Frank Salvadori  131
7.1 L’acquisizione dei reperti al calcolatore  133
7.2 La modellazione dei reperti 135
7.3 Fotoritocco delle mappature e fotoraddrizzamento dei motivi decorativi 137
7.4 Realizzazione di documentazione 139
7.4.1 La documentazione fotorealistica 140
7.4.2 Modellazione per analisi specialistiche 141
7.5 Fruizione della documentazione 144
8. DIFFUSIONE DEL DATO: IL PORTALE WEB DI ARCHEOLOGIA MEDIEVALE, di Luca Isabella 149
8.1 Internet e l’archeologia 149
8.2 Il portale di Archeologia Medievale 151
8.3 Verso il Web 2.0 158
9. TECNOLOGIE MULTIMEDIALI PER LA DOCUMENTAZIONE E LA COMUNICAZIONE DEL DATO ARCHEOLOGICO, di Carlo Tronti 161
9.1 Il concetto di multimedialità  161
9.2 Archeologia e comunicazione multimediale  162
9.3 La multimedialità nella documentazione archeologica  165
9.4 Produzioni multimediali per l’archeologia  167
9.5 Dai prodotti multimediali per il museo al Museo Multimediale  171
BIBLIOGRAFIA 179
Glossario  185"
A cura di R. Francovich, G. Noyé.
This text is the synthesis of the first six years of excavation (2009-2014) on the site of Santa Cristina: in addition to the evidence of excavation we try to contextualize the material culture within the trading system of Tuscany, lines... more
This text is the synthesis of the first six years of excavation (2009-2014) on the site of Santa Cristina: in addition to the evidence of excavation we try to contextualize the material culture within the trading system of Tuscany, lines of penetration from the coast to the inlands of the goods through the streets and river routes. In this context acquires particular importance the role of the river Ombrone, which is certainly a factor of economic development of the settlement of Santa Cristina in Caio. A further subject matter within the text is that of the reuse of the thermal implant, completely re-calibrated on the basis of weighted averages of individual finds.
Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occupied seasonally. In the last years of the first century BC begins to form a settlement (probably a vicus) related to a road, probably a... more
Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occupied seasonally. In the last years of the first century BC begins to form a settlement (probably a vicus) related to a road, probably a secondary branch of Via Cassia, that linked Chiusi to Siena; this path was also attested in Tabula Peutingeriana. Field and magnetometric surveys showed a big settlement, those main source had to be agriculture, combined with other economic forms such as travel assistance, ceramic production and commerce, thus takings hapeas a market place. The excavation, at the fourth campaign, allowed to identify a thermal bath that worked from the late first century BC until the middle of the fourth century A.D. After the abandonment of the baths, begins a phase of structure systematic despoil, that persists until the sixth century, when all the valuable materials are dismantled and recycled. Despite the obvious differences between the two periods, the settlement does not lose its characteristics of production and market place. Only at the end of the sixth century we observe structural changing of the settlement: in this period we found eleven huts above the ruins of the bath and around them, which constitute a village, a known type of cases, that sees the reuse of a settlement context of the Roman period. At this moment the chronological horizon of the village, does not go beyond the eighth century. At the beginning of the next century we will have the confirmation of the presence of the church of Santa Cristina. The church was probably founded at least a century earlier, inside a structured settlement, near an old roadway, probably collapsed in some parts, however, continued to provide the only means of communication, transportation, commerce. This peripheral road finally became Via Francigena, the most important route of medieval Europe
The paper focuses on the problems related to archaeological excavation data management through the use of a GIS solution; it considers aspects ranging from the planning of an open and functional data model, fitting the complexity of... more
The paper focuses on the problems related to archaeological excavation data management through the use of a GIS solution; it considers aspects ranging from the planning of an open and functional data model, fitting the complexity of stratigraphy, to the ...
The first of four projected campaigns at the site of Santa Cristina in Caio allowed us to investigate the use of a bath complex built between the last third of the first century BC and the first half of the first century AD, as well as... more
The first of four projected campaigns at the site of Santa Cristina in Caio allowed us to investigate the use of a bath complex built between the last third of the first century BC and the first half of the first century AD, as well as the reuse of the complex for production immediately after its abandonment, and successive phases of occupation. The baths were inserted inside a vast rural complex that can be interpreted as a village with the additional function of a mansio along the via Cassia, probably part of the cursus publicus indicated in the Tabula Peutingeriana as a detour of the Cassia between Chiusi and Siena. After the abandonment of the baths in the middle of the fourth century it was transformed for artisanal activities, lead working and probably glass production. Between the end of the sixth and the eighth century-the last phase of the complex-the complex remained a village, with huts of different typologies. On the summit of Poggio alle Fonti, a hill adjacent to the ex...
Queste pagine nascono come una prosecuzione natu-rale dell'intervento presentato al convegno SAMI svoltosi nel 1997 a Pisa (FRONZA-VALENTI 1997; per una versione ampliata e rivista si veda FRONZA-VALENTI 2000 in Inter-net), dove... more
Queste pagine nascono come una prosecuzione natu-rale dell'intervento presentato al convegno SAMI svoltosi nel 1997 a Pisa (FRONZA-VALENTI 1997; per una versione ampliata e rivista si veda FRONZA-VALENTI 2000 in Inter-net), dove avevamo proposto griglie di lettura ed ...
Il contributo fa il punto sullo stato della conoscenza archeologica nella città di Siena, attraverso una sintesi degli studi e dei progetti susseguitisi negli ultimi decenni, incentrati sulla collina del Duomo e su alcuni monumenti di... more
Il contributo fa il punto sullo stato della conoscenza archeologica nella città di Siena, attraverso una sintesi degli studi e dei progetti susseguitisi negli ultimi decenni, incentrati sulla collina del Duomo e su alcuni monumenti di forte interesse storico-archeologico. Le indagini di questi contesti hanno previsto scavi stratigrafici affiancati da una puntuale analisi degli elevati, inseriti in un processo conoscitivo più ampio e strutturato su più livelli. La città di Siena (e la multidisciplinarietà delle ricerche condotte sul suo centro storico) ha costituito il caso di studio su cui è stato sperimentato il concetto di “GIS urbano””, inteso come contenitore di tutte le informazioni utili a ricostruirne il tessuto urbano nella diacronia e strumento di tutela del patrimonio.
This paper explores some issues related to recording and analyzing archaeological datasets. After making our (neo-)processualist approach clear, some key digital technologies (relational databases) and methodologies (conceptual modelling)... more
This paper explores some issues related to recording and analyzing archaeological datasets. After making our (neo-)processualist approach clear, some key digital technologies (relational databases) and methodologies (conceptual modelling) are discussed as examples to assess the actual state of archaeological information systems and reflect upon possible future directions. This brings us also to define the limits of quantitative (and especially predictive) analyses. Variability of parameters and, above all, the extensive lack of reality tests are heavy hindering factors. Precisely defining the variables and attractors based on specific questions can help us to relativize complex systems, bending the analyses to our needs.
A cura di R. Francovich, G. Noyé.
Reenactment and Heritage: the necessary quality. I’m currently organizing a seminar on historical reconstruction. It will take place on 17 April, 2017 in Siena, at my University, as an action of the PRIN 2015 (Project of National Relevant... more
Reenactment and Heritage: the necessary quality.
I’m currently organizing a seminar on historical reconstruction. It will take place on 17 April, 2017 in Siena, at my University, as an action of the PRIN 2015 (Project of National Relevant Interest) “Future Archaeology. Theory and practice of public archaeology for knowledge, protection and enhancement, participation, social cohesion and sustainable development”
The title of the seminar will be:
HISTORICAL RECONSTRUCTIONS FOR TELLING DAILY LIFE: FROM SOURCES TO NARRATION.
“Everything has to make sense in the narration one intends to carry on and that is the focal point of every doing. Otherwise the innovative and constructive force of re-enactment gets mortified by trashiness”.
---------------
The program is still in a drafting phase, just like the poster, serving only for this preliminary launching of the event. But the following talks will be presented:

- Gioal Canestrelli – President of the Experimental Archaeology Institute “Fianna apPalug”
Exploring the varied reality of Barcide context: a journey through the archaeological, iconographic and literary sources.

- Gabriele Zorzi – President of the Association “La Fara”
The reconstruction of Lombard grave goods for public understanding purposes. The preserved items: metals, wood, bones and pottery

- Irene Barbina – Association “La Fara”
The reconstruction of Lombard grave goods for public understanding purposes. The inferred items: fabrics, between material data and sources cross-checking.

- Anna Attiliani – President of the Cultural Association” Civitas Alidosiana”
Reconstructing on the basis of sources: the case of the Apothecary of Diotaiuti

The discussion will be attended by several colleagues, both archaeologists and historians. We are waiting for confirmations, but among them there should be: Gabriella Piccinni, Franco Cambi, Vasco La Salvia, Duccio Balestracci, Elena Percivaldi.

Soon I will give further communication on the evolution of the seminar.
For sure it will be streamed live and I intend to publish the dossier that will emerge from reports and discussions.

I believe that an exchange of views between professional researchers and quality re-enactors has now to be considered as one of the ways to follow, in view of a commitment to archaeological sites, museums and open air museums where experientiality is pursued.
---------------------------

Reenactment e Beni Culturali: la qualità necessaria
Sto iniziando a organizzare un seminario sulla ricostruzione storica, in chiave Reenactment, presso la mia Università, il 7.04.2017, nell'ambito del "Progetto PRIN 2015 - Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell’archeologia pubblica per la conoscenza, tutela e valorizzazione, la partecipazione, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile" dal titolo:
RICOSTRUZIONE STORICA PER IL RACCONTO DELLA QUOTIDIANITA’: DALLE FONTI ALLA NARRAZIONE.
"Tutto deve avere un senso nella narrazione che si intende portare avanti e questo è il punto focale dell'intero agire. Altrimenti la portata innovativa e quella costruttiva del reenactment vengono mortificate dalla dozzinalità."
--------------
Il programma è al momento provvisorio, così come la locandina che serve solo di lancio preliminare, ma si terranno le seguenti relazioni:
- Gioal Canestrelli - Presidente dell'Istituto di Archeologia Sperimentale Fianna apPalug
Esplorare la realtà variegata del contesto barcide: un viaggio tra le fonti archeologiche, iconografiche e letterarie
- Gabriele Zorzi - Presidente Associazione La Fara
La ricostruzione dei corredi Longobardi a scopo divulgativo; i resti leggibili: metalli, legno, ossa e ceramica
- Irene Barbina - Associazione La Fara
La ricostruzione dei corredi Longobardi a scopo divulgativo; gli elementi desumibili: i tessuti , tra dato materiale e fonti incrociate
- Anna Attiliani - Presidente dell'associazione culturale Civitas Alidosiana
Ricostruire sulla base delle fonti: il caso della Spezieria di Diotaiuti
Interverranno alla discussione vari colleghi sia di formazione storica che archeologica, tra i quali dovrebbero essere presenti, in attesa di conferme, Gabriella Piccinni, Franco Cambi, Vasco La Salvia, Duccio Balestracci, Elena Percivaldi.
A breve darò ulteriori comunicazioni sull'evoluzione del seminario.
Con certezza verrà trasmesso in diretta streaming e intendo pubblicare il dossier che uscirà fuori dalle relazioni e dalla discussione.
Credo che i confronti tra ricercatori di professione e reernactors di qualità siano oggi una delle strade da percorrere in vista di un impegno in aree archeologiche, musei, open air museum nei quali si persegue l'esperenzialità.
Research Interests:
25-26 MARZO: LOMBAVARIA. All'Archeodromo di Poggibonsi saranno ospiti grandi ricostruttori internazionali, si terranno conferenze, vita nel villaggio, dimostrazioni, narrazioni. Con gli abitanti dell'Archeodromo, La Fara di Cividale, gli... more
25-26 MARZO: LOMBAVARIA.
All'Archeodromo di Poggibonsi saranno ospiti grandi ricostruttori internazionali, si terranno conferenze, vita nel villaggio, dimostrazioni, narrazioni.
Con gli abitanti dell'Archeodromo, La Fara di Cividale, gli Hedningar.
-------------------------------------------------
Tra Bavari, Longobardi e Franchi.
"Lombavaria: un progetto di ricostruzione storica europea, in dialogo con l'Archeodromo di Poggibonsi"
25 Marzo
- Archeodromo ore 15,00-17,00
Vita del villaggio e corteo sino al Cassero della Fortezza
- Cassero della Fortezza ore 17,30 – Sala Francovich
Presentazione di “Lombavaria”
Gabriele Zorzi: Ricostruire il periodo longobardo
Irene Barbina: Ricostruire i tessili del VII secolo
Aileen Fahsig: Il gruppo Hedningar: ricostruire Bavaresi, Alemanni, Franchi e Turingia (V-VII secolo)
- Ore 19,00 Aperitivo
26 Marzo
- Archeodromo ore 11,00: Apertura
- ore 15,00: Evoluzione degli abiti e delle armi tra V e IX secolo
- ore 16,00: Longobardi e Franchi: armamento a confronto
- ore 17,00: Cucinare in un epoca merovingia e in epoca carolingia.
Research Interests:
Ricostruzione storica per il racconto della quotidianità: dalle fonti alla narrazione. Contesti archeologici e loro rappresentazione. A cura di Stefano Ricci Cortili e Marco Valenti. ------------ Siena, il 10 Maggio 2017 – ore 9,30-14... more
Ricostruzione storica per il racconto della quotidianità: dalle fonti alla narrazione. Contesti archeologici e loro rappresentazione.
A cura di Stefano Ricci Cortili e Marco Valenti.
------------
Siena, il 10 Maggio 2017 – ore 9,30-14 Auditorium Santa Chiara Lab dell'Università degli Studi di Siena.
Iniziativa, inserita nelle celebrazioni del decennale della scomparsa di Riccardo Francovich. In collaborazione tra Santa Chiara Lab / Università degli Studi di Siena/Archeodromo del Parco di Poggio Imperiale a Poggibonsi.
------------
Un incontro all’interno del Progetto PRIN 2015 – Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell’archeologia pubblica per la conoscenza, tutela e valorizzazione, la partecipazione, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile. Sarà presente per la copertura social in diretta Let's Dig Again (la prima web radio archeologica in Italia).
----------------
- Marco Valenti e Stefano Cortili Ricci – Introduzione ai lavori.

- Stefano Ricci Cortili - Dipartimento Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, Università di Siena.
Il volto degli antichi: l'importanza della ricostruzione fisiognomica per una divulgazione scientifica corretta.

- Giulia Capecchi - Dipartimento Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente, Università di Siena
La ricostruzione facciale; tecniche di modellazione plastica e restituzione 3D.

- Floriano Cavanna – Presidente Arkè. Archeologia Sperimentale
Dai dati di scavo alla restituzione in plastico: esperienze pratiche.

- Vittorio Fronza - Archeotipo s.r.l.
Dai dati di scavo alla ricostruzione di capanne: il caso dell'Archeodromo di Poggibonsi.

Interverranno alla discussione Franco Cambi, Vasco La Salvia, Pierluigi Giroldini, Enrico Zanini, Roberto Farinelli.
Prevista diretta streaming.
Research Interests:
19 Maggio: Siena - Ricostruzione storica per il racconto della quotidianità: dalle fonti alla narrazione. Seminario Miranduolo 2017: le lunghe mutazioni di un villaggio rurale nel senese: Miranduolo tra VII e XI secolo a cura di Marco... more
19 Maggio: Siena - Ricostruzione storica per il racconto della quotidianità: dalle fonti alla narrazione. Seminario Miranduolo 2017: le lunghe mutazioni di un villaggio rurale nel senese: Miranduolo tra VII e XI secolo
a cura di Marco Valenti
ore 9:30 alle ore 14:00
Aula S, complesso di Fieravecchia.
Research Interests:
INTRODUZIONE Da alcuni anni, il territorio della provincia senese è oggetto di indagini estensive coordinate dal Laboratorio Cartografia Archeologica attivato presso il Dipartimento di Archeologia dell'Uni­ versità di Siena, in... more
INTRODUZIONE Da alcuni anni, il territorio della provincia senese è oggetto di indagini estensive coordinate dal Laboratorio Cartografia Archeologica attivato presso il Dipartimento di Archeologia dell'Uni­ versità di Siena, in collaborazione con l'Amministrazione Provinciale (Ufficio Cultura ed Ufficio Assetto del Territorio). Sono in corso campagne topografiche, articolate su strategie di campionatura, in comprensori territoriali ritenuti marginali, sia storicamente sia per potenziale archeologico; gli obiettivi si pro­ filano nell 'avvicinare il livello di conoscenza della risorsa archeologica a quello già raggiunto da altre zone dello stesso comprensorio provinciale 1 , redigere carte archeologiche e carte del rischio archeologico, ricostruire la storia del popolamento rurale in epoche storiche. Svolgere ricerca su aree che non sono mai state studiate sistematicamente, delle quali non conosciamo quasi nulla se non la presenza di tombe del periodo etrusco e poche segnalazioni d'ini­ zio secolo riguardanti materiali tardo repubblicani e primo imperiali, ha creato un handicap inizia­ le in sede di ipotesi storica ed impostazione della ricognizione sul campo. Il panorama dell'edito, infatti, non fornisce quei dati che sono indispensabili nella scelta dei campioni territoriali rappre­ sentativi dei fenomeni potenzialmente presenti. Non essere in grado di stimare quantitativamente la risorsa archeologica e di abbozzare un quadro preliminare delle scelte insediative e delle organiz­ zazioni socio-economiche di base, ha dato quindi luogo a due ordini di conseguenze: applicare campionature aperte e variate a seguito delle indicazioni provenienti dai risultati progressivamen­ te ottenuti; costruire ex novo un codice d'interpretazione applicabile ad ogni stadio del processo conoscitivo e destinato soprattutto a una documentazione ottimale dei siti archeologici. In que­ st'ultimo caso hanno assunto particolare importanza la codificazione delle emergenze di materiali mobili di superficie in precise categorie interpretative dei tipi di insediamento (sulla base delle dimensioni e delle caratteristiche presentate dalla cultura materiale rinvenuta) e l'isolamento di fossili guida per attribuzioni cronologiche il più possibile circoscritte o ugualmente probanti an­ che quando non si rinvengano indicatori sufficientemente sicuri come determinate ceramiche ri­ vestite, tipi di anfore, ecc. 2 • I maggiori ostacoli nella soddisfazione di tali esigenze sono stati incontrati durante le ricer­ che svolte sul comprensorio regionale del Chianti senese (comuni di Castellina in Chianti, Castel­ nuovo Berardenga, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti). In questa zona si è reso necessario impo­ stare il lavoro potendo contare su pochissimi dati certi. Anche nel prosieguo della ricerca, mano a mano che il quadro del popolamento andava formandosi, restavano da colmare grandi lacune ed in particolare un numero esiguo di presenze ascrivibili alla fase di passaggio tra età tardoantica ed altomedioevo. Nello specifico, tranne pochi esempi di concentrazioni interpretate come ville rustiche collocate nell'immediato circondario di Siena città e con cultura materiale datata tramite ceramica africana di V secolo e contenitori da trasporto di V-VI secolo, non era dato rinvenire altri siti contemporanei. Si andava prospettando quindi una desertazione massiccia della campa­ gna a partire dai primi anni dell'impero ed un'occupazione continuativa dei soli spazi entro una distanza massima di 15-16 km. dalla città. Allo stesso tempo, sulle aree interne, ci trovavamo di fronte ad un grande numero di affiora-1 Ci riferiamo per esempio alla ValdiChiana, dove il censimento dei siti archeologici ha una consolidata tradizione di ricerche ed un numero di dati già catastati decisamente superiore al resto della provincia. Si vedano per i risultati più recenti e bibliografia PAOLUCCI 1988; Va!dichiana 1988.
Research Interests:
The study of the "Germans" has characterized much European historical research, since the 17th century and up to today. This study has been used to sustain political and ideological ideas, and even the extreme nationalistic and racial... more
The study of the "Germans" has characterized much European historical research, since the 17th century
and up to today. This study has been used to sustain political and ideological ideas, and even the extreme
nationalistic and racial Nazi ideas. It is, however, a very important issue for the history of Archaeology,
as these theories influenced research and the formulation of interpretative models. In this paper, the author
explains and discusses the use of archaeological data and its importance in the construction of the European
nationalisms.
Key words: Early Middle Ages, Barbarians, Europe, Historiography
Research Interests:
Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occupied seasonally. In the last years of the first century BC begins to form a settlement (probably a vicus) related to a road, probably a... more
Santa Cristina in Caio is an archaeological site inhabited since prehistoric times, probably occupied seasonally. In the last years of the first century BC begins to form a settlement (probably a vicus) related to a road, probably a secondary branch of Via Cassia, that linked Chiusi to Siena; this path was also attested in Tabula Peutingeriana. Field and magnetometric surveys showed a big settlement, those main source had to be agriculture, combined with other economic forms such as travel assistance, ceramic production and commerce, thus takings hapeas a market place. The excavation, at the fourth campaign, allowed to identify a thermal bath that worked from the late first century BC until the middle of the fourth century A.D. After the abandonment of the baths, begins a phase of structure systematic despoil, that persists until the sixth century, when all the valuable materials are dismantled and recycled. Despite the obvious differences between the two periods, the settlement does not lose its characteristics of production and market place. Only at the end of the sixth century we observe structural changing of the settlement: in this period we found eleven huts above the ruins of the bath and around them, which constitute a village, a known type of cases, that sees the reuse of a settlement context of the Roman period. At this
moment the chronological horizon of the village, does not go beyond the eighth century. At the beginning of the next century we will have the confirmation of the presence of the church of Santa Cristina. The church was probably founded at least a century earlier, inside a structured settlement, near an old roadway, probably collapsed in some parts, however, continued to provide the only means of communication, transportation, commerce. This peripheral road finally became Via Francigena, the most important route of medieval Europe.
Research Interests:
The Poggibonsi Archaeodrome, presented by Marco Valenti and Federico Salzotti, is a project backed by the Siena Museums Foundation and the City of Poggibonsi, that started in 2014 with a small share of public funds. The project pursues... more
The Poggibonsi Archaeodrome, presented by Marco Valenti
and Federico Salzotti, is a project backed by the Siena Museums
Foundation and the City of Poggibonsi, that started in 2014 with
a small share of public funds. The project pursues an in-progress
full scale reconstruction of the 17 structures found during the
excavation of a Carolingian Age village in Poggibonsi, aiming not
simply at rebuilding features, but at creating «a real “Archaeodrome
experience”, making it a place where people can learn while having fun, getting in direct contact with the materiality of
history by living and experimenting it». The Poggibonsi Archaeodrome,
that is now managed by Archeòtipo srl, has witnessed
an immediate success in terms of visitors and followers, as well as
gaining the attention of national and local mass media.
Marco Valenti, Francovich, l'archeologo che svelò il medio evo, L'Unità, 5 Aprile 2017
Research Interests:
Catalogo della mostra Dopo la fine dell’Impero d’Occidente, l’Italia, sotto il dominio dei Goti, era rimasta il cuore economico, culturale e religioso dell’Europa grazie alla sua tradizione e al coinvolgimento delle aristocrazie romane... more
Catalogo della mostra
Dopo la fine dell’Impero d’Occidente, l’Italia, sotto il dominio dei Goti, era rimasta il cuore economico, culturale e religioso dell’Europa grazie alla sua tradizione e al coinvolgimento delle aristocrazie romane nella gestione del potere.

Il tentativo di Giustiniano di  recuperare all’Impero il Mediterraneo occidentale si infrange, dopo vent’anni di guerra, a seguito dell’invasione dei Longobardi. L’Italia perde la sua unità e si frammenta, oltre che politicamente, anche in una contrapposizione ideologica tra Romani, cattolici e fedeli al papa di Roma, e conquistatori longobardi. Minoranza al potere, divisa tra ariani, cattolici e pagani, cercano di consolidarsi attraverso la creazione di una forte identità: nella gerarchia sociale (di liberi, aldii e servi), nelle sepolture, nei nomi dei luoghi, nella legislazione e nelle istituzioni.
Questo volume offre una riflessione su questi temi, riflessione che ha un significato anche per l’Europa di oggi, caratterizzata, come allora, da processi migratori che ne mettono in discussione secolari equilibri sociali e culturali. Pubblicato in occasione della grande esposizione internazionale itinerante, il volume è suddiviso in nove sezioni: I Longobardi in un’Italia divisa; Verso l’aldilà; Città, castelli e campagne in un’economia frammentata; Le architetture religiose: la scultura; La scrittura e le sue immagini: i codici; le epigrafi; La terra dell’impero: l’Italia nell’Europa franca; Il futuro è al sud: la Longobardia meridionale fra bizantini e arabi; Lo “specchio” dei longobardi: l’Italia bizantina e le sue culture; Pavia.

Pavia, Castello Visconteo
1 settembre – 3 dicembre 2017
Napoli, Museo Archeologico Nazionale
15 dicembre 2017 – 26 marzo 2018
San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage
aprile-luglio 2018
Research Interests:
Catalogo della mostra. Dopo la fine dell’Impero d’Occidente, l’Italia, sotto il dominio dei Goti, era rimasta il cuore economico, culturale e religioso dell’Europa grazie alla sua tradizione e al coinvolgimento delle aristocrazie romane... more
Catalogo della mostra.
Dopo la fine dell’Impero d’Occidente, l’Italia, sotto il dominio dei Goti, era rimasta il cuore economico, culturale e religioso dell’Europa grazie alla sua tradizione e al coinvolgimento delle aristocrazie romane nella gestione del potere.

Il tentativo di Giustiniano di  recuperare all’Impero il Mediterraneo occidentale si infrange, dopo vent’anni di guerra, a seguito dell’invasione dei Longobardi. L’Italia perde la sua unità e si frammenta, oltre che politicamente, anche in una contrapposizione ideologica tra Romani, cattolici e fedeli al papa di Roma, e conquistatori longobardi. Minoranza al potere, divisa tra ariani, cattolici e pagani, cercano di consolidarsi attraverso la creazione di una forte identità: nella gerarchia sociale (di liberi, aldii e servi), nelle sepolture, nei nomi dei luoghi, nella legislazione e nelle istituzioni.
Questo volume offre una riflessione su questi temi, riflessione che ha un significato anche per l’Europa di oggi, caratterizzata, come allora, da processi migratori che ne mettono in discussione secolari equilibri sociali e culturali. Pubblicato in occasione della grande esposizione internazionale itinerante, il volume è suddiviso in nove sezioni: I Longobardi in un’Italia divisa; Verso l’aldilà; Città, castelli e campagne in un’economia frammentata; Le architetture religiose: la scultura; La scrittura e le sue immagini: i codici; le epigrafi; La terra dell’impero: l’Italia nell’Europa franca; Il futuro è al sud: la Longobardia meridionale fra bizantini e arabi; Lo “specchio” dei longobardi: l’Italia bizantina e le sue culture; Pavia.

Pavia, Castello Visconteo
1 settembre – 3 dicembre 2017
Napoli, Museo Archeologico Nazionale
15 dicembre 2017 – 26 marzo 2018
San Pietroburgo, Museo Statale Ermitage
aprile-luglio 2018
Research Interests:
Marco Valenti 2016, Fortified Settlements of the 8th to 10th Centuries. Italy and the Case of Tuscany, in Christie N., Herold A. (eds.), Fortified Settlements in Early Medieval Europe. Defended Communities of the VIII-X centuries, Oxbow... more
Marco Valenti  2016, Fortified Settlements of the 8th to 10th Centuries. Italy and the Case of Tuscany, in Christie N., Herold A. (eds.), Fortified Settlements in Early Medieval Europe. Defended Communities of the VIII-X centuries, Oxbow Book, pp. 289-301
Research Interests:
Marco Valenti, Conclusioni, in Valenti M., Wickham C. (eds.) (2013). Italy, 888-962: a turning point. Italia, 888-962: una svolta. IV Seminario Internazionale, Cassero di Poggio Imperiale a Poggibonsi (SI) 4-6 dicembre 2009. SCISAM 4,... more
Marco Valenti, Conclusioni, in  Valenti M., Wickham C. (eds.) (2013). Italy, 888-962: a turning point. Italia, 888-962: una svolta. IV Seminario Internazionale, Cassero di Poggio Imperiale a Poggibonsi (SI) 4-6 dicembre 2009. SCISAM 4, Turnhout: Brepols, pp.427-446.
Research Interests:

And 112 more

Ricostruzione Storica per il Racconto della Quotidianità: dalle Fonti alla Narrazione. Il Reenactment ------------ Venerdì 7 Aprile – ore 9-14 Auditorium Santa Chiara Lab dell'Università degli Studi di Siena. Iniziativa, inserita nelle... more
Ricostruzione Storica per il Racconto della Quotidianità: dalle Fonti alla Narrazione. Il Reenactment
------------
Venerdì 7 Aprile – ore 9-14 Auditorium Santa Chiara Lab dell'Università degli Studi di Siena. Iniziativa, inserita nelle celebrazioni del decennale della scomparsa di Riccardo Francovich. In collaborazione tra Santa Chiara Lab / Università degli Studi di Siena/Archeodromo del Parco di Poggio Imperiale a Poggibonsi. Seminario curato da Marco Valenti
------------
Un incontro all’interno del Progetto PRIN 2015 – Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell’archeologia pubblica per la conoscenza, tutela e valorizzazione, la partecipazione, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile
---------------
– Matteo Casarotto: il canto armonico avaro e mongolico.
Diego Giulietti e Elettra Gardini (Winileod): la musica popolare altomedievale

– Dario Ceppatelli – Archeodromo di Poggibonsi
L'armamento del dominus della curtis di IX secolo di Poggibonsi 28:25

– Irene Barbina – Associazione La Fara
La ricostruzione dei corredi Longobardi a scopo divulgativo; gli elementi desumibili: i tessuti , tra dato materiale e fonti incrociate 41:36

– Anna Attiliani – Presidente dell’associazione culturale Civitas Alidosiana
Ricostruire sulla base delle fonti: il caso della Spezieria di Diotaiuti 1:11:20

Discussione: Franco Cambi (Università di Siena), Franco Franceschi (Università di Siena), Vasco La Salvia (Università di Chieti), Duccio Balestracci (Università di Siena), Gabriella Piccinni (Università di Siena), Elena Percivaldi (Perceval Archeostorie) 1:36:44
Research Interests:
Ricostruzione Storica per il Racconto della Quotidianità: il Reenactment (parte 1) Venerdì 7 Aprile – ore 9-14 Auditorium Santa Chiara Lab dell'Università degli Studi di Siena. Iniziativa, inserita nelle celebrazioni del decennale della... more
Ricostruzione Storica per il Racconto della Quotidianità: il Reenactment (parte 1)
Venerdì 7 Aprile – ore 9-14 Auditorium Santa Chiara Lab dell'Università degli Studi di Siena. Iniziativa, inserita nelle celebrazioni del decennale della scomparsa di Riccardo Francovich. In collaborazione tra Santa Chiara Lab / Università degli Studi di Siena/Archeodromo del Parco di Poggio Imperiale a Poggibonsi. Seminario curato da Marco Valenti
------------
Un incontro all’interno del Progetto PRIN 2015 – Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell’archeologia pubblica per la conoscenza, tutela e valorizzazione, la partecipazione, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile
----------------
- Gabriella Piccinni; Marco Valenti - Università di Siena
Introduzione al Seminario

– Gioal Canestrelli – Presidente dell’Istituto di Archeologia Sperimentale Fianna ApPalug
Esplorare la realtà variegata del contesto barcide: un viaggio tra le fonti archeologiche, iconografiche e letterarie 33:33

– Gabriele Zorzi – Presidente Associazione La Fara
La ricostruzione dei corredi Longobardi a scopo divulgativo; i resti leggibili: metalli, legno, ossa e ceramica 1:13:27
Research Interests:
"Leggere è volare" Sabato 9 novembre 2013, Biblioteca Comunale degli Intronati, Siena Alessandro BARBERO, Chiara FRUGONI, Marco VALENTI Donne e uomini del Medioevo. La vita di uomini e donne vissuti nel Medioevo e di donne e uomini che... more
"Leggere è volare"
Sabato 9 novembre 2013, Biblioteca Comunale degli Intronati, Siena

Alessandro BARBERO, Chiara FRUGONI, Marco VALENTI
Donne e uomini del Medioevo. La vita di uomini e donne vissuti nel Medioevo e di donne e uomini che al Medioevo hanno dedicato la loro vita.

Una conversazione - confessione a tre voci, a partire dai libri di Chiara Frugoni (Perfino le stelle devono separarsi, Feltrinelli) e di Alessandro Barbero (Donne, madonne, mercanti e cavalieri. Sei storie medievali, Laterza).
Conduce Dario Ceccherini
Research Interests:
II° Seminario internazionale "Le trasformazioni del V secolo. L'Italia, i barbari e l'Occidente romano", Fortezza di Poggio Imperiale, Poggibonsi (SI), 18-20 ottobre 2007
Research Interests:
Con la 2A del Roncalli Sarrocchi di Poggibonsi all'Archeodromo carolingio
Research Interests:
Intervento di Marco Valenti, direttore scientifico del Parco della Fortezza Medicea di Poggio Imperiale a Poggibonsi, a Museum.dià - II Convegno Internazionale di Museologia Chronos, Kairòs e Aion. Il tempo dei Musei - Museo Nazionale... more
Intervento di Marco Valenti, direttore scientifico del Parco della Fortezza Medicea di Poggio Imperiale a Poggibonsi, a Museum.dià - II Convegno Internazionale di Museologia Chronos, Kairòs e Aion. Il tempo dei Musei - Museo Nazionale Romano - Terme di Diocleziano (27 maggio 2016)
Research Interests:
Archeodromo di Poggibonsi, domenica 22 febbraio 2015 Di fronte al focolare della longhouse, il saggio Gottefredo narra il sacco di Roma del 455 ad opera dei Vandali di Genserico Ecco il racconto completo. Il testo è tratto dal romanzo... more
Archeodromo di Poggibonsi, domenica 22 febbraio 2015

Di fronte al focolare della longhouse, il saggio Gottefredo narra il sacco di Roma del 455 ad opera dei Vandali di Genserico
Ecco il racconto completo.
Il testo è tratto dal romanzo storico di Giulio Castelli, Imperator. L'ultimo eroe di Roma antica, Newton & Compton 2008
Research Interests:
Pubblicato il 01 feb 2016
Il prof. Marco Valenti (Università degli Studi di Siena) descrive l'Archeodromo di Poggibonsi
Riprese: Roberto Chiariello, Andrea Bellotti
Research Interests:
Il 18 ottobre 2014 è stato inaugurato il primo Museo Open Air dell'alto medioevo a Poggibonsi (SI) L'Archeodromo del Parco di Poggibonsi, finanziato su fondi Arcus, è un progetto della Fondazione Musei Senesi in collaborazione con il... more
Il 18 ottobre 2014 è stato inaugurato il primo Museo Open Air dell'alto medioevo a Poggibonsi (SI)
L'Archeodromo del Parco di Poggibonsi, finanziato su fondi Arcus, è un progetto della Fondazione Musei Senesi in collaborazione con il comune di Poggibonsi e l'Insegnamento di Archeologia Cristiana e Medievale attivo presso il Dipartimento di Scienze storiche e beni culturali dell'Università degli Studi di Siena.
Direzione progetto Dott. Luigi Maria Di Corato (Direttore Fondazione Musei Senesi). Progetto scientifico Prof. Marco Valenti, Dott. Vittorio Fronza (Insegnamento di Archeologia Cristiana e Medievale - Università degli Studi di Siena). Realizzazione Arké Archeologia Sperimentale; collabora Archeotipo srl.
Incontro/conferenza: "Riccardo Francovich e l'archeologia medievale a Poggibonsi" - Interventi di Marco Valenti (Università degli Studi di Siena), Luca Rugi (già Sindaco di Poggibonsi), conduce Dario Ceccherini (assessore alla cultura) 17... more
Incontro/conferenza: "Riccardo Francovich e l'archeologia medievale a Poggibonsi" - Interventi di Marco Valenti (Università degli Studi di Siena), Luca Rugi (già Sindaco di Poggibonsi), conduce Dario Ceccherini (assessore alla cultura)
17 luglio 2010, Poggibonsi, Sala Polivalente Riccardo Francovich del Cassero della fortezza medicea di Poggio Imperiale
IN ONORE DI RICCARDO FRANCOVICH. NON E' UNA MIA PUBBLICAZIONE, BENSì LA BIBLIOGRAFIA DI RICCARDO FRANCOVICH, MAESTRO MIO E DI MOLTI ALTRI. SCOMPARSO IL 30.03.2017
Riflessione sul reenactment  oggi in Italia
Research Interests:
Reenactment and Heritage: the necessary quality. I’m currently organizing a seminar on historical reconstruction. It will take place on 17 April, 2017 in Siena, at my University, as an action of the PRIN 2015 (Project of National Relevant... more
Reenactment and Heritage: the necessary quality.
I’m currently organizing a seminar on historical reconstruction. It will take place on 17 April, 2017 in Siena, at my University, as an action of the PRIN 2015 (Project of National Relevant Interest) “Future Archaeology. Theory and practice of public archaeology for knowledge, protection and enhancement, participation, social cohesion and sustainable development”
The title of the seminar will be:
HISTORICAL RECONSTRUCTIONS FOR TELLING DAILY LIFE: FROM SOURCES TO NARRATION.
“Everything has to make sense in the narration one intends to carry on and that is the focal point of every doing. Otherwise the innovative and constructive force of re-enactment gets mortified by trashiness”.
---------------
The program is still in a drafting phase, just like the poster, serving only for this preliminary launching of the event. But the following talks will be presented:

- Gioal Canestrelli – President of the Experimental Archaeology Institute “Fianna apPalug”
Exploring the varied reality of Barcide context: a journey through the archaeological, iconographic and literary sources.

- Gabriele Zorzi – President of the Association “La Fara”
The reconstruction of Lombard grave goods for public understanding purposes. The preserved items: metals, wood, bones and pottery

- Irene Barbina – Association “La Fara”
The reconstruction of Lombard grave goods for public understanding purposes. The inferred items: fabrics, between material data and sources cross-checking.

- Anna Attiliani – President of the Cultural Association” Civitas Alidosiana”
Reconstructing on the basis of sources: the case of the Apothecary of Diotaiuti

The discussion will be attended by several colleagues, both archaeologists and historians. We are waiting for confirmations, but among them there should be: Gabriella Piccinni, Franco Cambi, Vasco La Salvia, Duccio Balestracci, Elena Percivaldi.

Soon I will give further communication on the evolution of the seminar.
For sure it will be streamed live and I intend to publish the dossier that will emerge from reports and discussions.

I believe that an exchange of views between professional researchers and quality re-enactors has now to be considered as one of the ways to follow, in view of a commitment to archaeological sites, museums and open air museums where experientiality is pursued.
---------------------------

Reenactment e Beni Culturali: la qualità necessaria
Sto iniziando a organizzare un seminario sulla ricostruzione storica, in chiave Reenactment, presso la mia Università, il 7.04.2017, nell'ambito del "Progetto PRIN 2015 - Archeologia al futuro. Teoria e prassi dell’archeologia pubblica per la conoscenza, tutela e valorizzazione, la partecipazione, la coesione sociale e lo sviluppo sostenibile" dal titolo:
RICOSTRUZIONE STORICA PER IL RACCONTO DELLA QUOTIDIANITA’: DALLE FONTI ALLA NARRAZIONE.
"Tutto deve avere un senso nella narrazione che si intende portare avanti e questo è il punto focale dell'intero agire. Altrimenti la portata innovativa e quella costruttiva del reenactment vengono mortificate dalla dozzinalità."
--------------
Il programma è al momento provvisorio, così come la locandina che serve solo di lancio preliminare, ma si terranno le seguenti relazioni:
- Gioal Canestrelli - Presidente dell'Istituto di Archeologia Sperimentale Fianna apPalug
Esplorare la realtà variegata del contesto barcide: un viaggio tra le fonti archeologiche, iconografiche e letterarie
- Gabriele Zorzi - Presidente Associazione La Fara
La ricostruzione dei corredi Longobardi a scopo divulgativo; i resti leggibili: metalli, legno, ossa e ceramica
- Irene Barbina - Associazione La Fara
La ricostruzione dei corredi Longobardi a scopo divulgativo; gli elementi desumibili: i tessuti , tra dato materiale e fonti incrociate
- Anna Attiliani - Presidente dell'associazione culturale Civitas Alidosiana
Ricostruire sulla base delle fonti: il caso della Spezieria di Diotaiuti
Interverranno alla discussione vari colleghi sia di formazione storica che archeologica, tra i quali dovrebbero essere presenti, in attesa di conferme, Gabriella Piccinni, Franco Cambi, Vasco La Salvia, Duccio Balestracci, Elena Percivaldi.
A breve darò ulteriori comunicazioni sull'evoluzione del seminario.
Con certezza verrà trasmesso in diretta streaming e intendo pubblicare il dossier che uscirà fuori dalle relazioni e dalla discussione.
Credo che i confronti tra ricercatori di professione e reernactors di qualità siano oggi una delle strade da percorrere in vista di un impegno in aree archeologiche, musei, open air museum nei quali si persegue l'esperenzialità.
Research Interests:
IN ONORE DI RICCARDO FRANCOVICH. NON E' UNA MIA PUBBLICAZIONE, BENSì LA BIBLIOGRAFIA DI RICCARDO FRANCOVICH, MAESTRO MIO E DI MOLTI ALTRI. SCOMPARSO IL 30.03.2017