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TUTTO ITALIANO - Eserciziario classe 4

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Indice 2

TEST D’INGRESSO GRAMMATICA

12 14 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 28 29 31 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 51

I suoni di C e G I suoni duri e dolci di SC CU - QU - CQU GLI o LI? GN o NI? L’accento Mi metto alla prova! Riepilogo Quante doppie? Il cruci-sillaba! Elisione e troncamento La punteggiatura H sì o H no? Discorso diretto e indiretto Mi metto alla prova! Riepilogo VERSO GLI Invalsi Tanti nomi! Il numero dei nomi Maschile o femminile? Primitivi, derivati e... ... alterati Concreti o astratti? Nomi collettivi... e composti Mi metto alla prova! Riepilogo Gli articoli determinativi... ... indeterminativi e partitivi Omonimi, sinonimi e contrari L’aggettivo qualificativo Aggettivi e pronomi possessivi Aggettivi e pronomi dimostrativi Aggettivi e pronomi indefiniti Aggettivi e pronomi numerali Aggettivi e pronomi interrogativi o esclamativi I pronomi personali Mi metto alla prova! Riepilogo VERSO GLI Invalsi I verbi e le tre coniugazioni

53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68

Essere e avere I modi finiti e indefiniti Il modo indicativo Il modo congiuntivo Il modo condizionale Il modo imperativo I modi indefiniti Mi metto alla prova! Riepilogo VERSO GLI Invalsi Preposizioni semplici e articolate Congiunzioni e avverbi Mi metto alla prova! Riepilogo La frase Predicato verbale e nominale Le espansioni L’analisi logica Mi metto alla prova! Riepilogo VERSO GLI Invalsi

COMPRENSIONE TESTUALE 69 72 75 78

Mi piacciono i fatti Antonio e Cleopatra La camera della nonna Come arriva in un museo un’opera d’arte EDUCAZIONE CIVICA

81 82 83 84 85 87 88

Le parole della Costituzione Quanto mi è costata una bugia? Come si salutano i bambini del mondo? Quiz ecologico In difesa delle balene La fame nel mondo Che cos’è il Web?

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LE REGOLE COMPETENZE... NELLA REALTÀ

Opera collettiva: Editrice Tresei Scuola Ideatrice del testo: Federica Goffi Redazione: Federica Goffi, Silvia Piangerelli, Silvia Civerchia, Silvia Amaolo Progetto grafico: Eleonora Bianco Impaginazione: Federica Goffi, Claudio Magrini Illustrazioni: istockphoto, archivio Tresei Copertina: Eleonora Bianco Organizzazione e direzione della creazione dell’opera: Editrice Tresei Scuola di Sbaffi Doriano

Editrice Tresei Scuola

Via A. Meucci, 1 60020 Camerata Picena (AN) Tel. 071/946210 - 071/946378 © Tutti i diritti sono riservati

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I

ANNO 2024

II

2025

III

2026

IV

2027


C O M P R E N S I O N E T E S T U A L E

TEST D’INGRESSO Scheda 1

LE POSATE SPOSATE 1 Leggi il racconto. 1 C’era una volta una forchetta molto lucida, con i denti d’argento. 2 Tutti l’ammiravano e la volevano in sposa. 3 Arrivò il cavatappi e, facendo un giro di danza, disse: – Bella forchetta, sposami e stappe4 remo insieme una bottiglia di spumante! 5 La forchetta rispose: – Bello mio, tu stappi, stappi: ma non m’acchiappi! 6 E il cavatappi deluso se ne andò nel cassetto. 7 Ed ecco il coltello, lama luccicante ed affilata, che si fece avanti, e mostrandosi di qua e di 8 là, disse: – Forchetta deliziosa, se mi sposi, sarò come una spada al tuo fianco! 9 E la forchetta: – Bello mio, tu tagli, tagli: ma non mi pigli! 10 E il coltello se ne andò al suo posto nel cassetto. 11 Arrivò il cucchiaio, piano piano, col testone tondo, e disse: – Eccomi qua, cara forchetta: 12 non ti senti un po’ sola? Vuoi venire a stare con me? 13 La forchetta lo guardò: ed ecco che, guardandolo, non vide solo lui, ma la propria 14 immagine, perché anche il cucchiaio era ben pulito, lucido come uno specchio: però 15 non si vide com’era, ma a testa in giù, perché, se ci si guarda nella parte concava di un 16 cucchiaio, succede così. 17 La forchetta si mise a ridere, poi si girò dall’altra parte e si specchiò: e si vide grassa, 18 perché chi si specchia nella parte convessa di un cucchiaio, si vede così. 19 Allora la forchetta rise forte, e disse: – Non ti sposo per la casa o per i soldi, ma perché 20 mi fai divertire! 21 Così forchetta e cucchiaio diventarono le posate 22 sposate, e abitarono nel cassetto. (Adatt. da R. Piumini, N. Costa, “C’era una volta ascolta”, Edizioni EL)

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TEST D’INGRESSO

C O M P R E N S I O N E T E S T U A L E

Scheda 1 2 Leggi le domande e segna con una X la risposta giusta. A1 Chi sono i personaggi del racconto?

A.

Una forchetta, un cucchiaino, una bambina.

B.

Una forchetta, un cavatappi, un coltello, un cucchiaio.

C.

Una forchetta, una pentola, un coltello, un cucchiaio.

D.

Una forchetta, un cavatappi, un coltello, un cucchiaio, una scrivania.

A2 Chi è il protagonista?

A3 Secondo te, dove si svolge la storia?

A.

Il coltello.

A.

In una cucina.

B.

Il cavatappi.

B.

In un frigorifero.

C.

La forchetta.

C.

In una camera da letto.

D.

Il cucchiaio.

D.

Nel cassetto di una scrivania.

A4 Com’era la forchetta?

A.

Molto lucida, con i denti d’acciaio.

B.

Molto grassa.

C.

Con i denti affilati, di colore grigio.

D.

Molto lucida, con i denti d’argento.

A5 Che cosa significa la parola “concava” (riga 15)?

A.

Che è lucida e pulita.

B.

Che è fatta di acciaio.

C.

Che è incurvata in fuori, verso l’esterno.

D.

Che è incurvata in dentro, verso l’interno.

3


ORTOGRAFIA

G R A M M A T

I C A

CU - QU - CQU Ricorda: - QU + VOCALE Es.: quaderno, quaglia, ecc. - CU + CONSONANTE Es.: culla, custode, ecc. Fanno eccezione le parole capricciose. Es.: cuore, scuola, percuotere, ecc. La Q rafforza il suo suono con la forma CQU: - nella parola ACQUA e i suoi derivati. Es.: acquaio, acquolina, ecc. - nelle parole ACQUISTARE, ACQUISIRE e in altre da esse derivate, es.: acquisto, acquisizione, ecc. - nel passato remoto di alcuni verbi. Es.: nacque, tacque, ecc. L’unica parola che si scrive con QQ è SOQQUADRO.

1 Completa con CU, QU, CQU. suba

a

eo

erugiola

e inno

a

irente

bo

e

ilibrista

cchiaio

gino rin

orare

o o oco

a

erello

per

ssioni

a

edotto

e

itazione

2 Ora scegli tre parole (una per ciascun suono) dall’esercizio precedente e con ognuna di esse scrivi una frase.

3 Colora solo le parole “capricciose”.

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CUSCINO

CUOIO

SCUOLA

CUPOLA

ARCUATO

INCUBO

SCUOTERE

SCUCIRE


G R A M M A T

ORTOGRAFIA

I C A

GLI O LI? GN O NI? 1 Leggi e completa con GLI o LI. A Giu

a piacciono molto i fiori, in particolare i gi

Nel tempo libero indossa un cappello di pa

.

a ed esce alla ricerca

di campi fioriti. Se fa molto caldo porta un venta

o con sé; se fa freddo, invece, un

ma

one di lana. A volte si ferma al mare,

si siede su uno sco – Che meravi

o e guarda il paesaggio:

a! – esclama stupita. Ama molto

il suo Paese, l’Ita

a: lo ripete mi

oni di volte!

2 Cerchia la parola corretta di ogni coppia. •

bigliardo

oliera bilia

biliardo

vegliero

veliero

ogliera

foglia

biglia

conchilia

folia

conchiglia

3 Leggi questo breve testo e completa con GN o NI. Da

ele è un ra

o inge

per costruire le più belle ra Abita a casa dello e lasa

omo I

azio, che è ghiotto di casta

e ere,

ere e taglia l’erba del prato se ce n’è biso

Infine prende una spu

o

atele e catturare le sue prede.

e. Ogni giorno cucina il pane e lo mette nel pa

poi fa il giardi ra

ere. Usa tutto il suo inge

o.

a e si mette a fare le pulizie, toglie tutte le

atele, eccetto quelle del suo compa

o Da

ele!

Il gruppo GN non vuole la I, tranne in alcune parole, come compagnia, e nella 1a persona plurale dell’indicativo presente e nella 1a e 2a persona plurale del congiuntivo dei verbi che finiscono in -gnare: noi insegniamo, che voi insegniate.

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MORFOLOGIA

G R A M M A T

I C A

GLI ARTICOLI DETERMINATIVI... Gli articoli determinativi hanno lo stesso genere e numero del nome che accompagnano. Es.: le stelle, i papaveri, ecc. L’articolo LO si usa davanti ai nomi che iniziano per: sc, gn, pn, ps, s + consonante, x, y, z. Es.: lo zaino, lo gnomo, ecc.

1 Osserva i disegni e completa con gli articoli determinativi adatti.

scoiattolo ha raccolto ghiande.

uccellino cinguetta sopra

ramo.

farfalla vola tra

funghi e

insetti sono sul prato.

2 Completa le frasi con l’articolo determinativo adatto, poi scrivi nei quadretti F se è femminile, M se è maschile, S se è singolare, P se è plurale. • Non riesco a trovare

scontrino dei pantaloni che ho comprato ieri.

• Ricordati di prendere

crema solare, domani andiamo al mare!

• La mamma ha cucinato •

elicottero è atterrato sulla strada: c’è stato un incidente.

• Gianni ha cambiato •

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gnocchi ai quattro formaggi.

scarpe che ha ricevuto per regalo.

amicizia è un rapporto basato sulla fiducia.


G R A M M A T

MORFOLOGIA

I C A

... INDETERMINATIVI E PARTITIVI Gli articoli indeterminativi cambiano forma a seconda del genere del nome che accompagnano. Es.: una storia, un cane, ecc. L’articolo UNO si usa davanti ai nomi che iniziano per: sc, gn, pn, ps, s + consonante, x, y, z. Es.: uno zaino, uno gnomo, ecc. UN si apostrofa solo davanti ai nomi femminili che iniziano per vocale. Es.: un’anguilla, un indiano, ecc. Gli articoli indeterminativi non hanno il plurale che, però, può essere formato con gli articoli partitivi: dei, degli, delle. Es.: una noce delle noci.

31 Inserisci davanti ad ogni nome l’articolo indeterminativo adatto, poi volgi al plurale usando gli articoli partitivi, come nell’esempio. • un avvocato

degli avvocati

pozzo

antenna

scoglio

pino

prato

amico

amaca

zebra

gita

sandalo

ufo

4 1 Nel seguente brano, sottolinea gli articoli partitivi. Maria è una bambina a cui piacciono molto i libri. A casa ne ha alcuni della biblioteca comunale. Per leggere ha bisogno della giusta atmosfera, del silenzio e della luce soffusa della sua cameretta. Maria legge di tutto, anche i libri del suo papà, quelli che spiegano lo spazio e i pianeti. Ormai conosce molto bene l’argomento, ma continua a preferire i libri che la fanno volare con le ali della fantasia... in fondo è ancora una bambina! Da grande vorrebbe avere del denaro per aprire una libreria, la chiamerebbe “Lo spazio dei sogni”, ma per ora è ancora troppo presto...

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MORFOLOGIA

G R A M M A T

I C A

AGGETTIVI E PRONOMI INDEFINITI 1 Nei fumetti, cerchia di rosso gli aggettivi indefiniti e di blu i pronomi. Ecco perché ho sentito tanto rumore! Qualcuno ha rotto la bottiglia! Sì mamma, ma non arrabbiarti! Non è successo niente di grave!

2 Completa la tabella scrivendo: AGGETTIVI E PRONOMI, SOLO AGGETTIVI, SOLO PRONOMI.

qualunque, qualche, ogni, qualsiasi, vario... ognuno, chiunque, alcunché, niente, qualcosa, nulla, qualcuno, chicchessia... parecchio, troppo, tutto, molto, ciascuno, altro, diverso, tale, poco, tanto, nessuno, alcuno...

Gli aggettivi indefiniti indicano in modo generico la quantità, la qualità o la posizione dei nomi a cui si riferiscono. Quando, anziché accompagnarlo, sostituiscono il nome, sono pronomi.

3 Completa le frasi con l’aggettivo indefinito che credi giusto. Aiutati con la tabella sopra riportata.

• Quest’estate ho trascorso • Giovanni ha raccolto

giorni al mare. funghi! Una metà ne regalerà

a suo fratello. •

cosa tu faccia, i miei sentimenti non cambieranno!

• Hai mangiato

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gelato! Stasera ti verrà il mal di pancia.


G R A M M A T

MORFOLOGIA

I C A

AGGETTIVI E PRONOMI NUMERALI 1 Nei fumetti, cerchia di rosso gli aggettivi numerali e di blu i pronomi. Io sono Romeo, il

Io sono il quarto

In tutto siamo

primo gatto della fila!

e mi chiamo Fufy.

sette splendidi gattini!

2 Completa la tabella. AGGETTIVI E PRONOMI NUMERALI cardinali

ordinali

moltiplicativi

distributivi

uno

primo

singolo

a uno a uno, a due a due, uno ciascuno...

triplo/triplice

collettivi

due

quarto cinque

un paio, una decina, una dozzina, un migliaio

Gli aggettivi numerali indicano in modo preciso la quantità dei nomi a cui si riferiscono. I numeri ordinali si scrivono in lettere o in cifre, con un piccolo zero in alto, es.: 1°, 2°, ecc., oppure con i numeri romani. Es.: I, II, III, IV, ecc. I numeri cardinali si scrivono in lettere, tranne che nelle date e nelle misure. Es.: Sono nata nel 1978; la giraffa è alta 10 metri.

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SINTASSI

G R A M M A T

I C A

LA FRASE La frase è un insieme ordinato di parole con un senso logico. I “pezzi” della frase sono detti SINTAGMI. La frase minima è formata da due sintagmi: soggetto e predicato. Es.: Laura studia. Questa frase può essere arricchita da altre informazioni, ovvero dalle espansioni. Es.: Laura studia nella sua stanza con la sua amica Sara. Se c’è un solo predicato, la frase si definisce SEMPLICE. La FRASE COMPLESSA, invece, è formata da tante frasi quanti sono i verbi. Es.: Andrea è andato in vacanza con Claudio, che ha un appartamento in Sardegna. frase semplice + frase semplice frase complessa

1 Collega correttamente, formando le frasi minime.

• Il cavallo

illumina.

• La rosa

galoppa.

• L’aquilone

è felice.

• La bambina

vola.

• Il sole

profuma.

21 Riscrivi ciascuna frase dell’esercizio

precedente aggiungendo un’espansione.

31 Leggi ciascuna frase e scrivi nei quadratini S se è semplice, C se è complessa, N se non è una frase.

• Nicola il gelato ha comprato un fiore. • Aver parlato a lungo è stato necessario per chiarire la questione. • Daniele è uno sportivo, perciò va a correre tutti i giorni al parco. • Sara prepara la torta al cioccolato insieme alla mamma. • L’acqua scorre nel ruscello e i suoi zampilli producono un dolce suono. • Samuele prende sempre buoni voti a scuola.

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G R A M M A T

SINTASSI

I C A

PREDICATO VERBALE E NOMINALE Il PREDICATO VERBALE specifica l’azione compiuta dal soggetto. Es.: Mario dipinge. Il PREDICATO NOMINALE è composto dal verbo essere (o sembrare, parere) seguito da un nome, un aggettivo o un pronome. Ci dice cos’è o com’è il soggetto. Es.: Andrea è stanco. Sofia è una ballerina. Quella penna è mia. Il verbo essere è predicato verbale quando è usato da solo nel significato di “stare”, “esistere”, “trovarsi”, “appartenere”. Es.: I bambini sono al parco.

1 Barra con una X le frasi in cui il verbo essere ha la funzione di predicato verbale. Sonia e Laura, a quest’ora, sono in aereo! Rocky è goloso di crocchette al pollo. Gli unicorni sono animali mitologici. Questi motorini sono di Michele e Giacomo. Il babbo è indaffarato a causa del trasloco. Mi dispiace, non sono di queste parti. Annalisa è stanca, perché ha lavorato tutto il giorno.

21 Per ogni soggetto scrivi i predicati richiesti. soggetto

predicato verbale

Chi? Che cosa?

Che cosa fa?

predicato nominale Chi/che cosa è?

Com’è?

Il lombrico Tommaso Il gatto Il cuoco L’aereo

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C O M P R E N S I O N E T E S T U A L E

COME ARRIVA IN UN MUSEO UN’OPERA D’ARTE? 1 Leggi il testo. Le opere d’arte giungono nei musei per diverse vie: possono essere acquistate direttamente dal museo, oppure essere donate da un collezionista. Questa è spesso la tappa finale di un viaggio molto affascinante. Vediamo, per esempio, il caso di una statua antica trovata in fondo al mare. Il mare è come un grande museo sommerso e conserva, tra le altre cose, i resti di antiche imbarcazioni, che sono affondate con il loro carico dopo un naufragio e una battaglia. Una volta individuato qualsiasi reperto, gli archeologi decidono di organizzare una spedizione di recupero solo dopo attente ricerche. Una scavo sottomarino infatti è molto costoso e richiede tempi lunghi, perché i sommozzatori possono lavorare solo poche ore al giorno. Dopo aver riportato il reperto, per esempio la statua, in superficie, iniziano le operazioni di restauro. I restauri moderni cominciano generalmente con l’analisi dell’opera attraverso radiografie o raggi infrarossi. Un reperto rimasto a lungo in acqua spesso presenta delle incrostazioni minerali su tutta la superficie. Con speciali sostanze chimiche si rimuovono le parti più dure. Successivamente si procede a un restauro manuale più curato. A restauro ultimato, la statua è posizionata su un basamento per poter essere ammirata da ogni lato.

(Da Che cos’è il museo, a cura di A. Orlando, Allemandi & C.)

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C O M P R E N S I O N E T E S T U A L E

2 Barra la risposta giusta con una X e rispondi alle domande, dove richiesto. A1 Qual è il genere del testo che hai appena letto?

A.

Racconto fantastico.

B.

Testo informativo.

C.

Testo descrittivo.

D.

Testo regolativo.

A2 Qual è la finalità del testo?

A.

Spiegare perché i musei sono importanti.

B.

Illustrare alcuni musei naturali.

C.

Spiegare il lavoro degli archeologi.

D.

Spiegare il viaggio di alcune opere d’arte per arrivare al museo.

A3 Come potresti sostituire la parola “reperto”?

A.

Un lavoro di restauro.

B.

Oggetto rinvenuto dopo una ricerca.

C.

Un abile ricercatore.

D.

Un collezionista di opere d'arte.

A4 Secondo te, ogni tipo di reperto trovato in fondo al mare viene portato in un museo? Sì, perché

No, perché

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E D U C A Z C I

I O N E

V I C A

CHE COS’È IL WEB? 1 Leggi il testo e rispondi alle domande che seguono. Il World Wide Web è un sistema che permette di usare la rete globale di computer, chiamata Internet, per inviare ogni tipo di informazioni ad altre persone. Ma che cos’è una Rete? Una Rete è un collegamento che permette a più computer di comunicare fra loro e lavorare insieme. Internet è la “Rete delle reti”, una serie di migliaia di reti minori tutte collegate tra di loro e tutte con lo stesso sistema di comunicazione. Il Web è cresciuto e continua a crescere a una velocità incredibile: da quando il suo ideatore Tim Berners-Lee lo lanciò, sono stati creati milioni di siti Internet. Il Web oggi ospita milioni di pagine provenienti da tutto il mondo. (B. Thompson, La mia pagina Web, Editoriale Scienza)

• Tu navighi in Internet? Se sì, con quale dispositivo ti colleghi?

• Per che cosa usi Internet? Quanto tempo ci passi ogni giorno?

• Quando navighi in Internet, sei da solo o in compagnia di un adulto?

• Tu hai l’abitudine di raccontare ad un adulto la tua esperienza quotidiana in Internet? Prova a spiegare perché è importante e a parlare di ciò che fai in Rete.

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LE REGOLE I NOMI I nomi indicano persone, animali, cose, idee, sentimenti. Possono essere: • comuni, indicano in modo generico persone, animali o cose (mamma, gatto, città)

• propri, indicano un individuo o una cosa precisa. Si scrivono con l’iniziale maiuscola (Daniela, Mimì, Roma)

• di genere maschile (bambino) o femminile (bambina)

• di genere promiscuo, hanno solo la forma maschile o quella femminile (la volpe maschio, la volpe femmina)

• indipendenti, hanno una forma per il maschile

e un’altra completamente diversa per il femminile (il re, la regina) • di numero singolare (nuvola) o plurale (nuvole)

• invariabili, hanno solo una forma per il singolare e per il plurale e si distinguono solo grazie all’articolo (il gorilla, i gorilla)

• difettivi, si usano solo al singolare o quasi sempre solo al plurale (i pantaloni, il sangue, gli occhiali)

• sovrabbondanti, presentano due forme di plurale con significati diversi (l’osso

le ossa, gli ossi)

• concreti, indicano qualcosa che si può percepire con i sensi (casa, pittore, leone)

• astratti, indicano idee, sentimenti, qualità che non si possono percepire con i sensi (amicizia, coraggio, avarizia)

• collettivi, indicano, anche al singolare, un insieme di persone, animali o cose dello stesso tipo (stormo, squadra, flotta)

• generici, indicano un gruppo di elementi con certe caratteristiche in comune e hanno un significato più generale (indumenti, alimenti)

• specifici, indicano un elemento preciso di una categoria e hanno un significato più particolare (maglione, cioccolata)

• composti, sono formati dall’unione: - di due nomi (motosega)

- di un nome + un aggettivo (pellerossa) - di un verbo + un nome (girasole) - di un verbo + un verbo (fuggifuggi) - di un avverbio + un aggettivo (sempreverde) - di una preposizione + un nome (sottopassaggio)

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LE REGOLE

• primitivi, non derivano da altri nomi (dente, vento, vetro, libro)

• derivati, derivano da altri nomi (dentifricio, ventilatore, vetraio, libreria) • alterati, che sono stati modificati con l’aggiunta di suffissi in senso:

- diminutivo (scatolina); si ottengono con i suffissi -ino, -etto, -ello, -icello, -icciolo - vezzeggiativo (scatoluccia); si ottengono con i suffissi -uccio, -acchiotto, -olo - accrescitivo (scatolona); si ottengono con i suffissi -one, -accione - dispregiativo (scatolaccia); si ottengono con i suffissi -accio, -astro, -ucolo, -onzolo, -iciattolo.

Attenzione: alcuni nomi sembrano alterati ma non lo sono, si chiamano quindi falsi alterati.

tacchino non è un piccolo tacco

bottone non è una grande botte

GLI ARTICOLI DETERMINATIVI Gli articoli determinativi precedono nomi di persone, animali e cose ben precisi e definiti. Si accordano con lo stesso genere e numero del nome che accompagnano: il bambino, la

bambina.

Gli articoli LO e GLI si usano davanti ai nomi che iniziano per: • gn, pn, ps: lo gnomo, gli pneumatici, lo psicologo • s + consonante: lo sciocco, gli storici • x, y, z: lo xilofono, gli yogurt, lo zio

Ricorda: l’articolo determinativo non si usa MAI davanti ai nomi propri di persona. Es.: Sono andata al cinema con la Martina.

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