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GIORNALE DI MEDICINA MILITARE N. 1 - 2012

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Editoriale in dall’antichità, in tutte le operazioni militari, la cura delle lesioni cutanee da strumenti di offesa è stata un problema di primaria importanza.

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Nella storia della medicina, sembra che il primo “specialista” nel trattamento delle ferite belliche sia stato Acargato, medico greco contemporaneo di Celso e Galeno, detto “Vulnerarius”; Caio Giulio Cesare in persona, attratto dalla fama della sua abilità, lo chiamò a Roma dal Peloponneso (46 a.C.), proponendogli la cittadinanza romana e affidandogli la cura delle sue legioni. I caratteri intrinseci dell’agente lesivo (lancia, dardo, spada, scheggia o proiettile), la dinamica dell’evento lesivo (trauma compressivo e/o perforante, da energia meccanica e/o termica) ed il contesto ambientale (“underfire”, scarsa visibilità, impervietà del terreno, condizioni climatiche avverse, etc.) hanno condizionato e condizionano da sempre le modalità e l’efficacia del soccorso e la possibilità di preservare la “functio laesa” o la vita stessa. In pratica tutte le ferite provocate da armi o ordigni bellici, assumono spesso caratteri molto complessi di difficile soluzione terapeutica e di competenza plurispecialistica. Il risultato scientifico e tecnico delle numerose esperienze operative della Sanità Militare ha consentito di elaborare un processo di razionalizzazione degli atti terapeutici miranti al contenimento del danno tessutale ed alla diminuzione delle complicanze infettive e della morbilità correlata. Tale procedura, definita “Damage Control in Combat Wounds”, rappresenta effettivamente il cardine per poter proseguire, con risultati anatomici e funzionali più rassicuranti, nel lungo iter terapeutico del “wounded in action”. Il DVD allegato al presente numero del Giornale di Medicina Militare è frutto del lavoro del Colonnello medico Corrado Maria Durante, uno dei massimi esperti del settore della “Vulnoterapia”, nuova branca della medicina nata proprio per rispondere alle problematiche delle lesioni complesse e complicate dei tegumenti.

Ten. Gen. Federico MARMO lspettore Generale della Sanità Militare


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al n.11687 del Registro della stampa il 27-7-67

Magg. Gen. Francesco Tontoli

Codice ISSN 0017-0364

Brig. Gen. Giuseppe Vilardo

Finito di stampare in marzo 2013

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ommario

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Editoriale

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Damage Control in Combat Wounds. Durante C.M.

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Feriti, soccorsi e Croce Rossa nell'arte, nell'iconografia popolare, nella propaganda. * Wounded, war rescuers and Red Cross in art, folk imagery and propaganda. Calzolari E., Palumbo M.

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Gestione di un'emergenza subacquea: sovradistensione ed embolia gassosa arteriosa. * Management of diving emergency: pulmonary overinflation and arterial gas embolism. Bevilacqua F., di Cianni S., Faralli F., Ruffino G.

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Il Servizio Psichiatria del Dipartimento Militare Medicina Legale di Roma - 2007/2010. Un’analisi dei primi quattro anni di attività. * The psychiatric Service of the Military Department of Forensic Medicine of Rome. A survey on the Department’s activity from 2007 to 2010. Durante C.M., Montagnari A., Pozzi S.

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Strategie manageriali per la riduzione del turnover infermieristico. * Managerial strategies for the reduction of nurses’ turnover. Brocchi P., Proietti M.G., Esposito M., Esposito G.

71

Attività fisica, salute e prontezza operativa in militari sottoposti alle verifiche ginnico-sportive annuali dal 2008 al 2011. * Physical activity, fitness and operational readiness in military personnel undergoing the annual physical fitness test from 2008 to 2011. Frassini J.

Rubriche 91

Un salto nel passato. Spunti dal Giornale di Medicina Militare di cento anni fa: “Sul valore della sterilizzazione della cute con tintura dl iodio. Ricerche istologiche, batteriologiche e chimiche”. Vigliani R., Zaffiro A.

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Infermieristica

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Massimario della Corte dei Conti

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Recensioni

107 Atti del Convegno “Civilian Military Cooperation Enhancing Combat Trauma System and Disaster Medial Management Capacities”

45

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La chirurgia refrattiva nella giurisprudenza attuale in Italia. * Refractive surgery in italian present law. Salducci M. Lavori tradotti interamente in inglese. - Articles entirely translate in english.

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secondo il Vancouver Style adottato dal Giornale con le modalità previste dall’International Committee of Medical Journal Editors. Per gli esempi, consultare il sito: http://www.nhl.nih.gov/bsd/uniform_requirements.htm. Per le abbreviazioni si consiglia di uniformarsi alla List of Journal Indexed dell’Index Medicus, aggiornata annualmente. Tabelle e figure: Ognuna delle copie dovrà essere completa di figure e tabelle. Le tabelle dovranno essere numerate progressivamente con numeri romani, dattiloscritte a doppia spaziatura su fogli separati con relativa intestazione. Note a fondo pagina: per quanto possibile dovrebbero essere evitate. Se indispensabili, devono apparire in fondo alla rispettiva pagina, numerate in progressione. Inclusione tra gli Autori: per essere designati Autori è necessario il possesso di alcuni requisiti. Ciascun Autore deve aver preso parte in modo sufficiente al lavoro da poter assumere pubblica responsabilità del suo contenuto. Il credito ad essere Autore deve essere basato solo sul fatto di aver dato un contributo sostanziale a: 1) concezione del lavoro e disegno, oppure analisi ed interpretazione dei dati; 2) stesura preliminare dell’articolo o sua revisione critica di importanti contenuti concettuali; 3) approvazione finale della versione da pubblicare. Le condizioni 1, 2 e 3 devono essere TUTTE soddisfatte. La partecipazione solo alla raccolta dati o la supervisione generale del gruppo di ricerca non giustifica l’inserimento nel novero degli Autori. Autorizzazioni e riconoscimenti: Le citazioni estese, i dati ed i materiali illustrativi ripresi da pubblicazioni precedenti debbono essere autorizzate dagli Autori e dalle case editrici, in conformità con le norme che regolano il copyright. Uniformità: La redazione si riserva il diritto di apportare al testo minime modifiche di forma e di stile per uniformità redazionale. È richiesto l’invio di un breve curriculum vitae ed i punti di contatto di tutti gli Autori e dell’Autore referente per l’elaborato (indirizzo, tel., fax, e-mail). I lavori, le foto ed i supporti informatici rimarranno custoditi agli atti della Redazione, non restituiti anche se non pubblicati.


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“Damage Control in Combat WounDs” (DVD esplicativo in allegato al giornale di medicina militare) Corrado Maria Durante *

* Col. med. Medical Advisor - III RIF/COE Stato Maggiore Esercito Senior Consultant Servizio di Vulnoterapia - Policlinico Militare di Roma.

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ell’ultimo ventennio l’impegno italiano nelle Crisis Response Operations (C.R.Os.) è cresciuto notevolmente, la logistica sanitaria ha svolto e svolge un ruolo essenziale nel sostegno e supporto delle nostre forze in teatro operativo. La Sanità Militare dell’Esercito ha sviluppato, grazie alle esperienze acquisite sul campo, un notevole bagaglio tecnico in materia di pianificazione, organizzazione e gestione di unità sanitarie campali in grado di soddisfare tutte le esigenze sanitarie, in urgenza e in elezione, del Contingente italiano e di fornire assistenza sanitaria anche ai contingenti delle altre nazioni cooperanti e alla popolazione civile. L’ospedale da campo è dunque il cuore pulsante dell’organizzazione sanitaria nelle Peace Support Operations (P.S.Os.), nel cui contesto si riscontra purtroppo una significativa incidenza di ferite penetranti delle estremità provocate da ordigni esplosivi artigianali. Questi complessi quadri clinici di poli trauma tessutale costituiscono una parte importante della domanda su cui oggi gli eserciti impegnati nelle missioni di pace misurano le proprie capacità tecnico-sanitarie in termini di professionalità, mezzi e materiali. Il Col. med. Corrado Maria Durante, specialista in chirurgia generale e in chirurgia plastica ricostruttiva, ha partecipato a numerose missioni umanitarie come chirurgo del Field Hospital e si è confrontato spesso con le lesioni traumatiche complesse di difficile risoluzione terapeutica. Questo DVD, da lui realizzato, rappresenta non solo l’essenza di tutte le esperienze cliniche originali maturate sul campo, ma anche delle conoscenze tecnologiche specifiche acquisite come Capo del Servizio di Vulnologia del Policlinico Militare di Roma per circa sette anni.

Il Comandante Logistico sud (Gen. C.A. Giovan Battista BORRINI)

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G M M Introduzione Nei teatri operativi attuali il team chirurgico deve fronteggiare una tipologia di lesioni tessutali caratterizzata da una eziopatogenesi termodinamica combinata con aspetti diagnostici e terapeutici non tradizionali e del tutto nuovi rispetto al passato; essa è infatti da ascrivere sia agli effetti di armi esplosive non convenzionali che alla originalità della tattica e degli scenari degli scontri. L’asimmetria dei conflitti producendo dunque nuove generazioni di ferite complesse e devastanti apre necessariamente un capitolo ulteriore nel trattamento delle ferite da combattimento (combat wounds); gli elementi caratteristici di tali ferite sono essenzialmente: 1. L’ampia distruzione dei tessuti molli; 2. La colonizzazione microrganismica; 3. Gli alti livelli di essudazione; 4. La tendenza alla infezione locale. Il chirurgo deve rispondere con programmazione, organizzazione, metodo e tecnologia alla imprevedibilità e aggressività degli effetti degli ordigni esplosivi artigianali sulle parti più esposte del corpo umano; in sintesi si configura una sorta di sfida tra l’aggressore, con poche risorse ma privo di scrupoli e il chirurgo riparatore dell’ospedale da campo, che pur preparato professionalmente e dotato di apparecchiature tecnologiche deve fare fronte a devastazione tessutali complesse e complicate che in breve tempo possono determinare infezioni gravi, degenerare in menomazioni ed amputazioni maggiori e talora compromettere la vita stessa. I pazienti cosiddetti “militari”, ovvero affetti da lesioni tessutali difficilmente ricongiungibili ad eventi traumatici del mondo civile, sono contraddistinti da caratteristiche precipue quali la molteplicità contemporanea di ferite complesse, una pesante contaminazione locale e la parcellizzazione delle cure tra diverse e successive strutture sanitarie in funzione della catena logistica di evacuazione dei pazienti.

Pre-operatory Care Il trattamento ragionato dei combat wounds comincia subito nella fase del pre-operatory care e una volta ripristinate e stabilizzate le funzioni vitali nella emergency room, il paziente viene portato il prima possibile in sala operatoria; è qui che ha inizio la procedura del damage control delle ferite da combattimento. Il ferito pronto per tale metodica deve essere emodinamicamente stabile e rispondere ai seguenti requisiti: P.A. >90 mmHg, F.C. <100 b/m, possibilmente un A.B.P.I. (Ankle Brachial Pressure Index) >0,9 e senza fratture dislocate in modo abnorme. La contemporanea presenza di lesioni del compartimento venoso, nervoso e/o tendineo non interferisce in alcun modo con questa tecnica. Gli obiettivi finali del damage control applicato ai combat wounds sono essenzialmente il controllo definitivo della emorragia, la diminuzione della carica batterica e il controllo della infezione, la preparazione per interventi ricostruttivi ulteriori, il contenimento del numero degli accessi ospedalieri successivi e della morbilità correlata. Il damage control (DC) in combat wounds (CW) è costituito da 5 steps successivi: irrigazione, debridement, medicazione antisettica, fissazione dei tessuti molli ed immobilizzazione del segmento corporeo.

Operatory Care La fase della detersione meccanica è l’ultima del pre-operatory care e introduce al DC in CW; nelle lesioni complesse e complicate dei tessuti molli provocati da ordigni esplosivi artigianali ad alta energia e caratterizzate da

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G M M ampie perdite di sostanza tessutale, questa manovra è essenziale per la rimozione di corpi estranei, frammenti di tessuto penetrati all’interno della ferita e residui di terreno. Il primo step del DC è l’IRRIGAZIONE; essa può essere condotta attraverso l’impiego di un ago-cannula, ad una pressione di irrigazione definita – 8 PSI (Pounds per Square Inch)- e per un tempo non inferiore ai 10 minuti, utilizzando prevalentemente soluzione salina o soluzioni antisettiche pre-riscaldate particolarmente attive nei confronti della carica batterica quali la Polyhexanide (PHMB) (Fig. 1). L’irrigazione, riuscendo ad abbattere fino al 70% della carica batterica, è una operazione determinante per delimitare la reale consistenza del danno tessutale (wound assessment) provocato dalla energia termodinamica dell’ordigno. Con l’irrigazione si ottiene una rimozione atraumatica dei corpi estranei, preventivamente non rimossi nella fase di detersione, e il lavaggio in profondità di eventuali tunnels, di crepacci intermuscolari, di tramiti fistolosi e del tessuto sottominato. Nei traumi tessutali da ordigni ad altissima energia oltre i 1000 joule si preferisce utilizzare direttamente soluzione fisiologica pre-riscaldata o acqua di rubinetto, purificata con filtrazione specifica, in quantità

Fig. 1 - L’irrigazione a P definita costituisce uno step essenziale per la detersione del tessuto sottominato e dei tunnels.

di circa 9 litri, sono sufficienti 6 litri per irrigare ferite da ordigni ad energia intermedia o per ferite da proietti, mentre un lavaggio con 2 litri è congruo per ferite superficiali dove prevale esclusivamente l’effetto balistico. Nell’eventualità di poter usufruire di un’apparecchiatura tecnologica in grado, contemporaneamente, di illuminare, irrigare ed aspirare la soluzione irrigata nella lesione, è possibile raggiungere un livello di pulizia molto più accurato e un grado di detersione intra-operatoria molto più preciso, lavorando all’interno delle sottominature e delle fenditure intermuscolari con una migliore identificazione del tessuto devitalizzato anche in profondità. La possibilità di aspirare il liquido, contestualmente all’irrigazione, impedisce ai corpi estranei e al materiale batterico di contaminazione di penetrare all’interno della lesione raggiungendo i piani più profondi e determinando l’insorgenza di focolai di colonizzazione, che a distanza potrebbero impedire il completo recupero della parte colpita. Il 2° step del DC è il DEBRIDEMENT che deve essere condotto, sotto tourniquet, nelle prime 4 o 8 ore dall’arrivo del paziente nell’emergency room e come first look deve essere piuttosto aggressivo e di tipo chirurgico, ovvero utilizzando pinza, forbici e bisturi; Il debridement va programmato, anche in stazioni sanitarie successive, ogni 24 ore per i successivi 3 giorni. Gli obbiettivi del debridement sono: la rimozione del tessuto non vitale, un controllo più accurato del sanguinamento, l’abbattimento o comunque una diminuzione della carica batterica, la separazione dai tessuti di profondità di corpi estranei prima non evidenziati e la riduzione, attraverso la rimozione del tessuto non vitale, degli spazi morti intertessutali. Il debridement è un’azione chirurgica che può essere condotta in forma completa, in forma estesa e radicale o in modo marginale, in relazione alla quantità di tessuto che siamo in grado di eliminare con certezza nella lesione o intorno al wound track ovvero al percorso compiuto dal frammento o dal proietto all’interno della compagine muscolare. In ambiente campale l’obiettivo è eseguire debridements seriali di tipo marginale con la certezza di non ledere

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G M M tessuti solo apparentemente devitalizzati ma che potrebbero partecipare nei giorni successivi alla guarigione della ferita. Nel corso della manovra è fondamentale appurare lo stato vitale del tessuto muscolare valutando le 4 C: colore, consistenza, contrazione e circolazione sanguigna. La più sensibile delle 4C risulta essere la consistenza, che va valutata eseguendo una pinzettatura delicata delle fibre muscolari per osservare il ritorno del normale turgore del muscolo, in assenza di questo il tessuto va rimosso. L’ischemia periferica controllata (tourniquet), con la quale viene condotto il debridement, non incide sulla valutazione della vitalità del muscolo. La rimozione del tessuto muscolare non vitale deve essere contenuto ovviamente al massimo così come quello della fascia; per il tessuto adiposo il discorso è diverso, il grasso devitalizzato deve essere rimosso in maniera abbondante ovviamente raggiungendo i piani in profondità, a causa della particolare vascolarizzazione del grasso che può contribuire al diffondere di focolai batterici all’interno di tessuto non rimosso. L’obiettivo di contenere al massimo l’eliminazione del tessuto devitalizzato ha portato in primo piano l’introduzione di apparecchiature tecnologiche in grado di eseguire debridements marginali accurati e in forma conservativa; l’idro-bisturi se presente all’interno della sala operatoria campale, aiuta notevolmente il chirurgo in quanto la lama ad acqua, attraverso ovviamente una altissima velocità di passaggio del flusso ad acqua e un contestuale riassorbimento di essa determina un taglio molto preciso e delicato; con questa metodica si evita un eccessivo sanguinamento e di eseguire delle resezioni tessutali esuberanti che potrebbero coinvolgere tessuto vitale (Fig. 2). Dopo il debridement con bisturi ad acqua si può subito osservare la ripresa vascolare, che si manifesta con il ritorno del colore roseo del fondo della lesione, quando si è arrivati sul piano vitale. Nel debridement dei recessi profondi una grandissima attenzione va indirizzata alla ricerca dei corpi estranei penetrati in profondità in relazione alla intensità dell’effetto blast dell’ordigno esplosivo, della contemporanea presenza di frammenti ossei o di necrosi riguardanti i tessuti fibrosi periossei. I frammenti ossei vanno evidenziati ed eliminati esclusivamente se di piccole dimensioni, avulsi dal contesto intrarticolare e liberi da lacinie fibrose. Nel debridement di profondità, l’ausilio di un bisturi ad acqua può diventare essenziale in quanto è così possibile dominare maggiormente la rimozione dei tessuti devitalizzati, ottenendo un’asportazione a strati sottili e valutando immediatamente

Fig. 2 - Il Debridement con bisturi ad acqua consente un sensibile risparmio di tessuti vitali.

il colorito dei tessuti profondi. L’obiettivo definitivo dell’idro-bisturi è ottenere un fondo in profondità completamente pulito e vascolarizzato. La MEDICAZIONE è il terzo step del DC, viene condotta con l’applicazione di prodotti altamente tecnologici ad azione antisettica, con caratteristiche peculiari per poter essere introdotti nei recessi più profondi, nel tessuto sottominato, tra i sepimenti muscolari e nei tunnels, ovvero in tutte le zone che devono essere assolutamente raggiunte dall’azione antibatterica delle medicazioni locali. L’impiego di garze morbide imbevute di Polyhexanide (PHMB) o di tamponi o fettucce di Idrofibra all’argento ionico aiuta il chirurgo campale ad ottenere una perfetta azione antisettica in profondità, ovviamente tesa all’abbattimento o comunque alla diminuzione della carica batterica e a ridurre quindi la morbilità a distanza legata all’instaurarsi di eventuale infezione della ferita.

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G M M Fissazione dei tessuti molli La medicazione dei traumi complessi dei tessuti molli può avere anche un carattere dinamico attraverso l’impiego di medicazioni a pressione negativa; quest’ultime, impiegando filler sia in forma di garza sintetica impregnata di Polyhexanide (PHMB) che di schiuma di poliuretano, presentano un’azione molteplice ai fini della guarigione futura della lesione; esse svolgono azione di debridement meccanico ulteriore, realizzano una sorta di fissazione esterna dei tessuti molli e soprattutto se la perdita di sostanza tessutale è localizzata ad una estremità fungono da splint funzionale della parte medicata. Le medicazioni a pressione negativa rappresentano, inoltre, un ottimo mezzo per contenere l’abbondante essudazione reattiva, che si produce nei traumi complessi dei tessuti molli da ordigni esplosivi; tale capacità di controllo della essudazione potrebbe risultare essenziale nei giorni in cui il paziente è ricoverato nell’ospedale da campo o nelle ore dell’evacuazione; talora in caso di incertezza degli steps sanitari successivi, l’opportunità di poter contare su medicazioni asciutte, quindi non cariche di essudato e più prone alla colonizzazione microrganismica, riduce sensibilmente il rischio di infezione locale. Il valore di pressione negativa che normalmente viene applicato oscilla tra meno 70-90 millimetri di mercurio, a prescindere dal filler utilizzato. Quando la perdita di sostanza tessutale riguarda un’estremità si assiste all’avulsione parziale o totale di parti di essa determinando delle amputazioni complete o sub-complete; la grande energia sprigionata sia nell’effetto blast che nell’effetto balistico da parte di ordigni esplosivi artigianali determina una sensibile sofferenza tessutale in profondità (Fig. 3). In caso di amputazione completa di un arto, il chirurgo durante il debridement deve essere molto attento alla ispezione di tutti gli spazi periossei, di tutti i recessi tessutali, delle sottominature o dei tunnels che passano attraverso i sepimenti muscolari; egli deve essere attento alla detersione e alla eliminazione degli spazi morti prodotti dal passaggio dei vari frammenti o proietti secondari. Nel caso delle amputazioni risulta ancora più importante l’effetto di “solidarizzazione” dei tessuti molli, ottenibili attraverso l’applicazione di medicazioni tecnologiche a pressione negativa; con l’impiego di filler in garza o in schiuma di poliuretano si riesce infatti a compattare il moncone confezionando, come detto, uno splint funzionale, un’immobilizzazione dei tessuti molli essenziale per la protezione di ulteriori danni nel trasporto del paziente e nel ridurre naturalmente al minimo il ristagno delle essudazioni. Alla fissazione dei tessuti molli, garantita dall’applicazione di presidi a pressione negativa, segue la fase della immobilizzazione del segmento corporeo colpito, salvo che in sala operatoria non si sia contestualmente proceduto all’inserimento di un fissatore osseo esterno. In caso contrario, di preferenza, la scelta ricade su di una soluzione contenitiva che interferisce al minimo con le manovre di controllo/sostituzione della medicazione, solitamente doccia gessata o in materiale sintetico.

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Fig. 3 - Medicazione a P negativa con schiuma di poliuretano.


G M M Conclusioni Le lesioni traumatiche complesse dei tessuti molli, scaturenti dagli attuali scenari operativi, non solo costituiscono un interessante e stimolante banco di prova per il team chirurgico del Field Hospital ma soprattutto offrono la possibilità di tarare le reali potenzialità dello strumento sanitario in operazioni. Il precoce e corretto management dei combat wounds risulta fondamentale nell’orientare, non soltanto il percorso terapeutico successivo, attraverso il contenimento delle complicanze e della morbilità correlata, ma anche per garantire i migliori risultati funzionali ed estetici a distanza.

Bibliografia 1. Bellamy RF: How shall we train for combat casualty care? Milit Med 1987; 152: 617-22. 2. Butler FK, Hagmann J, Butler G: Tactical combat casualty care in special operations. Milit Med 1996;161:3-16. 3. Durante CM: Operative guidelines in burns emergencies in a battlefield environment. Ann Burns Fire Disast 2007;XX(3):155-58. 4. Durante CM: Trauma wounds in modern warfare: local best practice in field setting. EWMA Journal 2010; 2(10):55-58. 5. Geiger s, Mc Cormick F, Chou R, Wandel A: Lesson learned from operation Iraqui Freedom. Plast Reconstr Surg 2008; 122(1):146-153. 6. Guthrie HC, Clasper JC, Kay AR, Parker PJ: Initial war wound debridement. A multidisciplinary consensus. JR Army Med Corps 2012;157(2):170-175. 7. Kumar AR: Standard wound coverage techniques for extremity war injury. J Am Acad Orthopaed Surgeons 2006; 14(10): S62-65. 8. Parker PJ: Casualty evacuation timelines: an evidence-based review. JR Army Med Corps 2008;153(4): 274-277. 9. Taylor CJ, Hettiaratchy S, Jeffery SL, Evriviades D, Kay AR: Contemporary approaches to definitive extremity reconstruction of military wounds. JR Army Med Corps 2010;155(4): s302-307. 10. Taylor C, Jeffery SL: Management of military wounds in the modern era. Wounds 2009;5(4):50-58. 11. Zajtchuk R, Sullivan GR: Battlefield trauma care: focus on advanced techology. Milit Med 1995; 160: 1-7.

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G M M

“Damage Control in Combat WounDs” (explanatory DVD supplement to the Journal of military medicine) Corrado Maria Durante *

I

In the last two decades Italian commitment to Crisis Response Operations (CROs) has increased critically. Medical logistics has played an essential role in sustaining and supporting our personnel deployed in operational theaters. Thanks to the many lessons learned on the field, Army Medical Corps has developed a remarkable expertise in planning, organization and management of field medical units. These units are able to respond to all the medical needs – both elective and emergent – of the Italian forces deployed, and to provide medical assistance to cooperating Nations and civilians. Field hospital is the core of medical organization in Peace Support Operations (PSOs); operations in which, unfortunately, there is a significant incidence of penetrating injuries to the extremities caused by blast of improvised explosive devices. Armed Forces deployed in peace operations are called to tailor their medical and technological capacity (i.e. knowhow, equipment and materiel) on the specific medical demand of current scenarios. Complex medical cases of multiple trauma are an important part of this demand. Medical Col. Corrado Maria Durante, specialist in General Surgery and Reconstructive Plastic Surgery, has taken part to several humanitarian missions as Field Hospital Surgeon and has a notable expertise in healing complex traumatic wounds with difficult healing process. The present DVD - realized by Col. Durante – contains not only the kernel of all the direct clinical experiences acquired on the field, but also the specific technological knowhow gained as Chief of the Wound Management Centre of the Military Hospital ‘Celio’ of Rome for approximately seven years.

Commander of Logistics Command - South (Lt. Gen. Giovan Battista BORRINI)

* Italian Army Colonel - Medical Corps - Medical Advisor at III RIF/COE Army General Staff. Senior Consultant of Wound Management Centre at the Military Hospital “Celio” of Rome.

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G M M Introduction In current operational theaters surgical teams have to face a kind of tissue damage characterized by a thermodynamic etiopathogenesis combined with diagnosis and treatment requirements untraditional and completely new compared to the past. This is due to both the effect of unconventional explosive weapons and the occurrence of new tactics and new fight scenarios. Asymmetric conflicts are responsible for new generations of complex, devastating wounds which necessarily start another chapter on the treatment of combat wounds; the main characteristic of these injuries are basically: 1. Extensive destruction of soft tissues; 2. Pathogen colonization; 3. High levels of exudate; 4. Increased tendency to local infections. The surgeon must react with planning, organization, method and technology to the unpredictable and aggressive effects of improvised explosive devices (IED) on the exposed parts of human body. It is a sort of challenge between the aggressor, with poor resources but without scruples, and the field hospital surgeon, a professional provided with technological equipment who has to face complex and severe tissue damages which, in a short time, could develop in severe infections, cause handicaps and major amputations and, in some cases, put the life itself at risk. The so called ‘military’ patients - that is those casualties suffering from tissue injuries that hardly occur in the civilian setting - are characterized by the presence of multiple complex wounds, severe local infection and global evacuation through several military surgical facilities.

Pre-Operatory Care Combat wounds treatment starts immediately at pre-operatory care stage. Once vital functions are stabilized in the emergency room the patient is moved, as soon as possible, to the surgery, it is here that the procedure for the damage control of combat wounds starts. To undergo this procedure the casualty must be hemodynamically stable and have the following parameters: blood pressure (BP) higher than 90 mmHg, (HR) hearth rate less than 100 beat per minute (bpm), possibly Ankle Brachial Index (ABI) higher than 0,9 and no abnormally displaced fractures. Damages to the venous, nervous and/or tendon compartment do not interfere with this procedure. The final goals of the damage control of combat wounds are essentially: definitive hemorrhage control, reduction of bacterial load and infection control, preparation for further reconstruction surgery, reduction of hospitalization and the related morbidity. Damage control surgery involves 5 stages: irrigation, debridement, antiseptic dressing, soft tissue fixation and splinting of the body segment.

Operatory Care Wound cleansing stage is the last of pre-operatory care and is followed by Damage Control in Combat Wound; in case of complex and complicated soft tissue wound with massive tissue loss caused by high energy IEDs, this procedure is critical for the removal of debris, fabric fragments and dirt penetrated into the injury. The first step of Damage Control is IRRIGATION: it can be performed with an IV cannula, it should be delivered under pressure of 0,5 PSI (Pounds per Square Inch) for not less than 10 min. using IV saline solution or antiseptic solutions - such as Polyhexanide (PHMB) - mainly active against bacterial load (Pic. 1).

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G M M With the irrigation it is possible to decrease bacterial burden up to 70% and it is critical to limit the damage produced by IED’s thermodynamic energy. Irrigation gently removes debris (not removed yet) and deeply cleanses tunneling, deep-seated intermuscular septa, fistulas and undermined tissue. In case of high energy trauma above 1000 Joule it is better to apply directly pre-heated saline solution or tap water purified with specific filters. Quantity suggested is: approximately 9 liters for high energy injuries, 6 liters for low energy or bullet injuries, approx. 2 liters for superficial wounds where the main effect is ballistic. If available, technological devices with illumination, irrigation and suction components permit a more accurate wound cleansing and more precise cleansing in the operating room allowing to reach undermined tissue and intermuscular gaps with a better detection of deep seated non-viable tissue. Suction of the irrigation fluid allows to rid the area of debris avoiding the risk of driving bacteria further into the wound bed causing a deeper contamination of the injury that could impede the complete healing of the part. The second step of Damage Control in Combat Wound is DEBRIDEMENT which must be performed with tourniquet applied within the first 4/8 hours from the arrival of casualty to the emergency room. The first approach to the injury should be surgical and thorough, that is by using clamp, scissors and scalpel; debridement must be scheduled, also at other medical facilities, every 24 hours for the following 3 days. Debridement goals are: removal of necrotic tissue, more accurate control of bleeding, reduction of bacterial load, removal of debris from deep seated tissue and reduction of dead spaces by removing non-viable tissue. Debridement is a surgical procedure which can be classified as complete, extended and radical or marginal in relation to the quantity of tissue that can be removed from the wound or around the wound track, that is the wound canal produced by a fragment or bullet in deep seated tissue. On the field the goal is to perform serial marginal debridement in order to do not damage tissue that could appear as non-viable but that, in the following days, could contribute to the healing of the injury. During the procedure it is critical to assess the level of muscular tissue viability assessing the 4Cs: Color, Consistency, Contraction, Circulation of blood in muscles. The most important C is Consistency which must be assessed through a gentle pinching of muscular fibers in order to verify the return of the normal turgor of muscle; if it does not go back to normal, the tissue has to be removed. As we said, debridement has to be performed with tourniquet applied, that of course produces a peripheral ischemia but it does not interfere with this assessment. The removal of non-viable muscular tissue and fascia has to be minimal; the approach to adipose tissue is different: non-viable fat must be massively removed in order to reach deep-seated layers, in fact non-removed body fat tissue, because of its rich vascularization, can be a focus for infection. In order to preserve traumatized tissues new technologies have been introduced; through these devices it is possible to perform marginal debridement, accurate but preservative. Hydro scalped for example, if present in the operating room on the field, is highly helpful to the surgeon as the water blade, by using high pressure water, produces a more precise and gentle cut, with continuous lavage and suction of the fluid; this technique limits the degree of debridement conducted avoiding to remove viable tissue (Pic. 2). After debridement with hydro scalpel, revascularization is quickly visible as the wound base returns to pink color when the viable tissue is reached. In case of debridement of deep seated tissue, the attention must be focused on the detection of debris penetrated deeply in the wound because of the blast effect of high energy explosive devices, and to the possible presence of bone fragments or necrosis of fibrous tissue of periosteum. Bone fragments must be detected and removed only if they are small, free-floating and with no fibrous fringes. In deep tissue debridement the use of hydro scalpel can be critical as it permits a more precise removal of nonviable tissue through a resection of thin layers of tissue, thus allowing a quick assessment of deep seated tissue

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G Med Mil. 2012; 162(1): 5-16


G M M color. Hydro scalpel final goal is to obtain a wound base clean and vascularized. MEDICATION is the third step of Damage Control. It is performed through the application of antiseptic products based on advanced technology. They are suitable for application in case of deep tissue damage, undermining, tunneling and intermuscular septa, in other words on all those areas that must be reached by the antibacterial action of local medication. The use of gauze soaked in polyhexanide or wound pad or hydrofiber dressing containing ionic silver, helps field surgeon to achieve an effective antiseptic effect in order to overcome, or at least reduce, the bacterial bioburden and so reducing the morbidity caused by infection.

Fixation of Soft Tissues The treatment of complex soft tissue trauma can also be dynamic in nature: there are negative pressure wound devices, that is synthetic polyhexanide-soaked gauze or polyurethane foam dressing, which have a multiple effect on the wound healing. They encourage a further mechanical debridement, realize a sort of soft tissue fixation and, especially in case of massive tissue loss to an extremity, they serve as functional splint of the part. Negative pressure wound devices can absorb and retain the high level of exudate produced by complex soft tissue trauma caused by explosive devices; the effective management of exudate could be critical for the casualty during his staying at the field hospital or during evacuation: not knowing the timelines of medical steps it is important to use medications that avoid exudate build-up in order to decrease the likelihood of local infection. The standard protocol includes the setting of approx. 80/90 mm Hg of negative pressure independently from what kind of filler is used. When the tissue loss is localized to an extremity we have partial or full-thickness avulsion which produces partial or complete amputation. The high energy produced by the blast and the ballistic effect of IEDs causes a severe damage to deep tissues (Pic. 3). In case of a complete limb amputation, while performing debridement the surgeon must check very carefully all dead spaces of periosteum, deep seated tissues, undermining or tunneling through intermuscular septa; the surgeon must cleanse and eliminate the dead spaces created by fragments and secondary missiles. In case of amputation it is even more important the fixation of soft tissues by applying advanced technology medications such as negative pressure wound devices. Using gauze or polyurethane foam fillers it is possible to accomplish a functional splinting of the residual limb by fixing soft tissues, this is critical to prevent further traumas during casualty’s transportation and to reduce exudate build-up. After fixation of soft tissues - through application of negative pressure wound devices -, the body segment must be immobilized (if during surgery it was not placed an external fixation device). Usually the preferred option is a splint device which does not interfere with medication control/change such as plaster or synthetic materials bandages.

Conclusions Complex soft tissue wounds caused by trauma in current operational scenarios not only are an interesting and stimulating challenge for the surgical team in field hospital, but they also give us the chance to calibrate our medical potential in operations. Early and proper management of combat wounds is critical not only for the subsequent treatment pathway (by reducing related complications and morbidity) but also for guaranteeing better functional and esthetic outcomes afterwards.

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G M M

Feriti, soccorsi e Croce Rossa nell’arte, nell’iconografia popolare, nella propaganda1 Wounded, war rescuers and Red Cross in art, folk imagery and propaganda1 Ettore Calzolari *

Maria Palumbo °

Riassunto - Arte, iconografia popolare e propaganda hanno trattato e utilizzato in vario modo il tema dei feriti in guerra e di chi si confronta con loro: capi, medici, infermiere, avversari. Diverse naturalmente sono le prospettive di lettura che si susseguono e si alternano dall’antichità ai giorni nostri. Talvolta ciò che viene messo in risalto è il valore di chi sacrifica la propria vita per una causa e di chi rischia la propria per aiutare un compagno, ma anche l’umana compassione verso le sofferenze causate dalla guerra, in qualche caso invece il ferito serve per mettere in risalto la crudeltà dell’avversario a fini di propaganda. Non raro l’intento di esaltare la bontà del capo che si occupa benevolmente dei propri sottoposti feriti ma anche di celebrare la sua nobiltà di comportamento nei confronti di quelli della parte avversa. Parole chiave: feriti, soccorritori, Croce Rossa. Summary - Visual art, folk imagery and propaganda have employed and exploited in different ways the topic of war injured and those who interact with them, i.e. commanders, surgeons, nurses, enemies. In the same way the different renderings of this topic - which have followed and overlapped each other from antiquity to modern days - are numerous. Sometimes what is emphasized is the valor of the one who sacrifices himself for a cause or risks his life to help a comrade; but also the human compassion for the sufferings caused by war. Some other times, the injured is used for propaganda purposes in order to stress enemy’s cruelty. Not rare, finally, is the aim to glorify the goodness of a commander who takes care of his subordinates and to celebrate his noble attitude towards the opponents. Key words: wounded, war rescuers, Red Cross. 1 Relazione al Convegno Nazionale “Storia della Medicina Militare”. Caserma F. Redi. Firenze 6 maggio 2010.

* Professore Associato, Incaricato di Storia della Medicina, Università di Roma “la Sapienza”, Colonnello Medico (cgd) del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. ° Professore a Contratto di Demoetnoantropologia, Corsi di Laurea per le Professioni Sanitarie - Università di Roma “la Sapienza”.

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G M M Oggi la pace è comunemente rite-

e con finalità diverse, l‘immagine del

romani scolpiti nella celeberrima scena

nuta uno dei valori più sentiti della

ferito e di tutto quanto si muove attorno

del posto avanzato di medicazione che

nostra società, ma fin dall’antichità più

a lui, medici, infermiere, formazioni di

è diventata l’emblematica rappresenta-

remota le virtù guerresche erano l’orna-

soccorso, Croce Rossa, così come hanno

zione del nobile compito delle forma-

mento più grande che un uomo potesse

fatto l’iconografia popolare e la propa-

zioni sanitarie sul campo di battaglia.

vantare; ne conseguiva che la morte in

ganda fin dall’antichità.

battaglia appariva come il coronamento

Un bronzo etrusco mostra due soldati,

è stata più volte per gli artisti l’occa-

della vita dell’eroe, vanto ed esempio

ancora armati con elmi, lance e schinieri

sione per esaltare contemporanea-

della propria comunità, ma anche le

che si allontanano dalla battaglia per

mente l’umile ed eroico compito del

ferite, le mutilazioni del combattente

portare fuori dalla mischia un compagno

portaferiti pronto a rischiare la vita per

erano e continuano ad essere l’onore di

ferito, forse una delle prime rappresen-

salvare quella dei compagni caduti:

un soldato, il segno tangibile di chi sacri-

tazioni plastiche per esaltare e nobilitare

colpisce nella sua semplicità un’inci-

fica se stesso per la causa che ritiene

quello che deve essere uno tra i primi

sione di Duilio Cambellotti che con

giusta e per il proprio paese.

doveri del combattente, la sollecitudine

pochi tratti essenziali ha saputo fissare

Molte pagine nella letteratura ci

per il commilitone in pericolo che deve

sulla carta una pattuglia di portaferiti

trasmettono questo messaggio come, ad

sapere di poter sempre contare su chi

nell’atto di trasportare cautamente

esempio, la celebre pagina di Livio che

vive e combatte insieme a lui (Fig. 1).

verso le retrovie una barella con il suo

esalta il vecchio combattente, ormai

Anche sulla colonna traiana colpisce

carico pietoso mentre all’orizzonte si

caduto in condizioni di indigenza, che

l’osservatore attento un particolare non

affaccia lugubre la morte che incombe

pure ottiene l’ammutolito rispetto degli

molto noto che vuole mostrare con effi-

su tutti loro (Fig. 3).

astanti una volta che mostra le cicatrici

cacia come anche fra i nemici, pure se

Accanto al portaferiti, chino sul

di guerra sul petto, naturalmente, e non

barbari sconfitti, non viene meno al

soldato morente nel pieno dello scontro,

sulla schiena!

ferito il soccorso dei compagni (Fig. 2).

l’iconografia popolare non ha dimenti-

Anche le arti figurative hanno esal-

Avversari dell’Impero che l’ignoto artista

cato il cappellano che incurante del peri-

tato, ma anche usato, in varie maniere

ha voluto così nobilitare al pari dei militi

colo è lì a porgere i conforti della reli-

Fig. 1 - Roma. Museo Etrusco - Villa Giulia.

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L’immagine del combattente ferito

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Fig. 2 - Roma - Colonna Traiana. I Daci allontanano i combattenti feritidal campo di battaglia.


G M M ferita alla gamba mostrando al figlio

Quella di saper dominare il dolore

come si deve resistere coraggiosamente

è una virtù del capo che è comune a

al dolore. Mentre il fanciullo si copre il

tutte le culture: in una antica stampa

volto con la mano e il chirurgo è intento

orientale il generale Kuang Kung ostenta

ad estrarre un dardo dalla piaga, sullo

noncuranza

sfondo appare l’immagine di Venere che

dama,

porta le erbe medicamentose dal monte

operando per una ferita al braccio.

Elicona utili a propiziare la guarigione del figlio (Fig. 5).

giocando

mentre

un

addirittura

medico

lo

a sta

Il conte Tilly, pur ferito a morte alla battaglia di Rain il 15 aprile 1632, continua a dare ordini al suo stato maggiore mentre un medico gli presta invano soccorso.

Fig. 3 - Duilio Cambellotti. Il libro d’oro. I medici italiani ai loro eroi. Alfieri & C. - Roma 1924.

Come lui tanti altri generali vengono ritratti in questo stereotipo come Von Seydlitz alla battaglia di Rossbach e

gione a chi sta per perdere la vita, uno

Napoleone a Ratisbona ritratto nell’atto

per tutti padre Reginaldo Giuliani che

di risalire impazientemente a cavallo

sull’altopiano etiopico cade colpito a

mentre un chirurgo cerca di medicargli

morte mentre assiste un ferito (Fig. 4).

una ferita al piede (Fig. 6).

L’iconografia del ferito, sia essa d’arte

Per l’iconografia celebrativa del

o di propaganda, non ha mai trascurato

passato un generale degno di questo

l’immagine del capo, del condottiero

nome sempre e comunque deve seguire

anche quando è ferito, perché, persino

i suoi durante gli scontri e condividerne

in questa poco piacevole circostanza, egli

insieme la gloria e i rischi.

non può che essere di guida e soprattutto di esempio ai suoi e a chi lo seguirà. La più celebre immagine, proveniente dalla romanità classica, è forse

Così viene ritratto il vecchio ammiFig. 5 - Enea ferito - Pompei. Prima metà del I secolo d.C. Museo Archeologico Nazionale - Napoli.

raglio Ferdinando Giron che invalido su una portantina impartisce ordini ai suoi ufficiali durante l’assedio di Cadice e

quella in cui Enea, appoggiato imperterrito alla lancia, si fa medicare una

Fig. 4 - Morte del Cappellano Reginaldo Giuliani. Il Mattino Illustrato - 24 febbraio 1936.

Fig. 6 - Napoleone a Ratisbona - Pierre GAUTHEROT (1769-1825).

G Med Mil. 2012; 162(1): 17-26

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G M M Garibaldi a Bezzecca che, dopo essere

Dopo il comandante non manca in

stato ferito, si fa portare su di una

molte composizioni artistiche e popolari

carrozza là dove più infuria il combatti-

quella che forse dovrebbe essere la

mento per poter dirigere da vicino l’at-

figura più importante per il ferito, quella

tacco dei suoi Cacciatori.

del medico.

Ma il compito del generale che mai

Nell’organizzazione

dell’esercito

abbandona i suoi uomini prosegue

romano di età imperiale, l’assistenza

anche dopo la battaglia, visitando e

sanitaria è un cardine della complessa

confortando i feriti, che in genere sono

macchina bellica e la sua validità si

ritratti incuranti del dolore delle proprie

manifesta sia nel soccorso sul campo

piaghe, nell’atto di rivolgersi con slancio

che nella cura e nella riabilitazione attra-

verso il loro comandante, come se

verso i “valetudinaria”.

averlo vicino, sia pure per pochi istanti, possa ripagarli della loro sofferenza.

Fig. 8 - Roma - Colonna Traiana. Legionari al posto medico avanzato

L’opera del personale sanitario nel pieno dei combattimenti è scolpita in

delle arterie mentre alle sue spalle è in

Si fa così largo spazio nell’arte e

modo esemplare in un notissimo

pieno svolgimento una carica di caval-

nell’iconografia popolare il tema della

settore della colonna traiana. Militari,

leria (Fig. 9).

visita di Autorità di ogni genere ai feriti:

che sono con tutta evidenza degli

Anche il famoso medico di Napo-

innumerevoli sono le immagini, dipinti,

specialisti, provvedono alle prime cure

leone, barone Larrey, celebrato in

stampe, fotografie che ritraggono capi

con metodo e concentrazione in quello

molte occasioni dalla letteratura e dalle

di governo, re e imperatori, nobildonne

che

posto

arti e propugnatore dei soccorsi portati

e regine in visita, sia ai margini dei

medico avanzato, mentre sullo sfondo

precocemente nel vivo della battaglia,

campi di battaglia che negli ospedali da

i legionari si scontrano con il nemico

è raffigurato pensieroso alla fine di un

campo o nelle corsie.

(Fig. 8).

intervento eseguito in condizioni di

possiamo

definire

un

In qualche caso il ferito può però

Medici dunque, celebrati dall’arte

passare in secondo piano, talvolta neppure

mentre prestano la loro opera anche in

indubbiamente

in

si vede, spiccano maggiormente le figure

prima linea, dove più impellente è la

combattimenti;

intorno

degli astanti, ma in certe circostanze di

necessità del soccorso, come Ambrogio

appoggiati ai muri scrostati giacciono

accentuata propaganda il personaggio

Paré che è ritratto, circondato dai suoi

in silenzio come rassegnati; Napoleone

centrale finisce per essere solamente il

aiutanti, nell’atto di eseguire addirittura

stesso è accanto al suo generale, muti-

capo che conforta (Fig. 7).

l’amputazione di un arto e la legatura

lato dopo l’amputazione, del quale

emergenza in uno squallido cortile, prossimità altri

dei feriti

tutto lascia intuire la prognosi infausta (Fig. 10). Il medico però non è solo nello svolgimento della sua opera; un’altra figura è assai spesso raffigurata accanto

Fig. 7 - Fronte occidentale - Il Duce visita i feriti.

20

G Med Mil. 2012; 162(1): 17-26

Fig. 9 - Ambrogio Paré procede all’amputazione e alla legatura dei vasi sul campo di battaglia. Stampa popolare.


G M M Se nello splendido quadro del Guercino troviamo Erminia che soccorre teneramente Tancredi, in tempi recenti troviamo le infermiere finlandesi che non esitano a respingere a colpi di bombe a mano i sovietici per difendere i feriti affidati alle loro cure (Fig. 12). Fig. 10 - Emile Boutigny. Mort de Jean Lannes. Marechal de l’Empire. a lui, solerte al suo fianco, altre volte da sola, ed è quella della donna che assiste e consola, che assolve non di rado i lavori più umili, ma non per questo meno preziosi, suore, crocerosFig. 13 - Nurses for Vietnam War Memorial. Washington DC.

sine, appaiono via via con maggior frequenza

nell’iconografia,

non

esitando a mettere a repentaglio la loro vita, e per tutte valga ancora quella incisione, sempre di Duilio Cambellotti, che ha voluto rappresentare uniti e minacciati tutti insieme, sotto la falce della morte che incombe, il ferito, il Fig. 12 - Erminia ritrova Tancredi ferito.

medico e la crocerossina. La pietà femminile di colei che soccorre

è

E non può lasciare indifferenti il

comunque ritratta da tempi remoti: nel

incurante

del

pericolo

monumento alle infermiere americane

Liber ad honorem Augusti del XII sec.

in Viet Nam, nell’atto di sorreggere e di

troviamo due donne sugli spalti della

accudire il ferito mentre una di loro

città assediata, al seguito del chirurgo

volge ansiosamente lo sguardo al cielo

intento ad estrarre il dardo dalla guancia

quasi ad invocare l’arrivo del tanto atteso

di un combattente (Fig. 11).

elicottero sanitario (Fig. 13).

Fig. 14 - .Antonino Calcagnadoro. Elia Rossi Passavanti.

Il ferito comunque può anche essere tragicamente solo al centro della scena, sia quando come l’eroica medaglia d’oro Elia Rossi Passavanti, benché accecato, continua a cavalcare solitario contro il

Fig. 15 - Mario Nardi. La medaglia d’oro Agostino Setti.

nemico con la sciabola sguainata, a

Fig. 11 - Pietro da Eboli. Liber ad honorem Augusti. Burgerbibliothek - Berna.

esempio ed esortazione per tutti i valo-

mente erano usate, oltre che per cele-

rosi , ma anche quando morente, anche

brare i valorosi che versano il loro

se circondato dai commilitoni compunti,

sangue, anche a fini di propaganda,

bacia la bandiera in un estremo atto di

perché anche la propaganda è un’arma

dedizione alla Patria (Figg. 14, 15).

necessaria per tenere alta la determina-

Sono immagini che oggi taluno potrebbe definire retoriche e che certa-

zione di chi combatte ed anche di coloro che restano a casa.

G Med Mil. 2012; 162(1): 17-26

21


G M M

Fig. 16

Fig. 17

Ma non di rado la propaganda non

mancate, anche in tempi passati,

opposti schieramenti, ormai fuori dalla

esita a fare del ferito anche un uso

immagini che celebrano e al tempo

mischia, che si assistono e soccorrono

distorto, teso a mettere in risalto la viltà

stesso incitano alla solidarietà, stampe

reciprocamente in un clima di ritro-

del nemico, la sua brutalità, la sua

dove possiamo vedere i feriti di

vata fratellanza (Fig. 18).

connaturata scelleratezza. Alcune illustrazioni popolari non esitano a mostrare i soldati nemici che sparano sugli avversari feriti e inermi, e persino il ferito nemico che, pur raccolto e curato nello schieramento avversario, non esita ad estrarre la pistola per uccidere vigliaccamente delle infermiere (Fig. 16). Neppure i soccorritori sono risparmiati

dal

nemico

abietto,

persino

quando si prodigano per portare in salvo i feriti avversari essi vengono spietatamente bombardati mentre sono intenti alla loro opera pietosa (Fig. 17). Fortunatamente, e questo lascia il cuore aperto alla speranza di un domani

22

più

umano,

non

sono

G Med Mil. 2012; 162(1): 17-26

Fig. 18


G M M

Wounded, War Rescuers and Red Cross in Art, Folk Imagery and Propaganda1 Ettore Calzolari *

Maria Palumbo °

Nowadays peace is considered one

virtue of a combatant, i.e. the moral obli-

load to the rear; on the horizon, the grim

of the highest values of our society, but

gation to help a fellow comrade in

Death looms over them all.

to be endowed with the virtues of war

danger; comrade that has to be sure he

Beside the stretcher-bearer, bended

has been for centuries the greatest

can rely on the others who live and fight

over the dying soldier in the middle of

source of pride of a man. As a conse-

with him (Pic. 1 - Etruscan Museum of

the battle, folk imagery has not forget

quence, death on the battlefield was the

Villa Giulia, Rome).

about the chaplain who, careless of the

capstone of a hero’s life: an honor and

On the Trajan’s Column too, there is

danger, gives to the dying the comfort

an example for the community. But also

a detail – not very widely known - which

of religion. For example, Father Regi-

combatants’ wounds and mutilations

shows efficaciously how, also among

naldo Giuliani, who was shot to death

have been (and still are) a source of

enemies (even defeated barbarians), a

on Ethiopian highlands while assisting

honor for a soldier, an undeniable,

fallen comrade is never left behind (Pic.

a wounded soldier (Pic. 4 - The death

distinguishing sign of self-sacrifice for a

2 - Trajan’s Column, Rome. The Dacians

of Chaplain Reginaldo Giuliani. Il

cause and for the mother country.

bring wounded soldiers away from the

Mattino Illustrato. 24th February 1936).

battlefield). Empire’s enemies, ennobled

The portrayal of wounded - in art or

In literature there are many pages One

by the unknown artist (as he places

propaganda works – has never left aside

example is Tito Livio’s description of the

them on the same level as roman

the image of the commander; the leader

old combatant who, even if has nothing

soldiers) are carved in the most famous

who, even injured, cannot be anything

left in the world, earns the respect of all

representation of an advanced medical

less than a guide and an example for his

the standbys when he shows his scares

post. An image which has become the

men and the ones who will come after

of war on the chest (and not on the

symbol of the noble assignment of

him. The most famous painting of the

back!). Since time immemorial, visual art

medical corps on the battlefield.

Roman tradition is probably the one in

which

express

this

message.

(just like folk imagery and propaganda)

Wounded soldier image has been

which an injured Aeneas - leaning undi-

has exalted and used - in different ways

used many times by artists to exalt also

smayed on his spare while a physician

and for different purposes – the image

the humble and heroic stretcher-bearer,

cure his wounded leg - shows to his son

of the wounded and of all the other

ready to sacrifice his life for a fallen

how to bravely resist to pain. As the

characters who gravitate around him, i.e.

comrade. Duilio Cambellotti’s woodcut

physician extract an arrow from the

physicians, nurses, aid groups, Red Cross.

(Pic. 3 - Duilio Cambellotti, Il libro

wound, the boy covers his face with a

An Etruscan bronze statue shows

d’oro. I medici italiani ai loro eroi.

hand.

two soldiers - wearing helms, spares and

Alfieri & C. Rome, 1924) is impressive

appears bringing healing herbs gathered

greaves - that walk away from the battle-

as – with just few, essential lines – the

on Mount Helicon to heal his son Aeneas

field carrying an injured comrade. This

artist succeeded to fix on the paper the

(Pic. 5 - Aeneas wounded – Pompei. First

is probably one of the first representa-

image of a stretcher-bearers patrol care-

half of 1st century A.D. National Archeo-

tions of what is considered the basic

fully moving a litter with its sorrowful

logical Museum, Naples).

On

the

background,

Venus

1 Paper submitted to the National Conference of ‘History of Military Medicine’. Caserma F. Redi, Florence, 6th May 2010. * Associate Professor of History of Medicine at the University of Rome ‘La Sapienza’; Medical Colonel (retired) in the Military Corps of the Italian Red Cross. ° Visiting Professor of Demographic and Ethnographic Anthropology, Degree Courses for Medical Profession at the University of Rome ‘La Sapienza’.

G Med Mil. 2012; 162(1): 17-26

23


G M M Domination of pain is a distinctive feature of the leader, shared by all

assistance – who is depicted lost in

ting field hospitals and wards.

thoughts, after an emergency surgery

cultures: on an ancient oriental woodcut,

In some cases the wounded is

performed in a squalid courtyard not

General Guan Yu displays nonchalance

pushed into the background. At times

far from the battlefield. Around him

playing draughts while having surgery

he is not even visible as bystanders stand

other wounded sadly leaning in silence

to his arm. The Count of Tilly, even if

more out; in other cases (mainly for

against the scraped walls. Napoleon

wounded to death, continues to give

propaganda

main

himself stays at the side of the man -

orders to his General Staff while a

character is just the comforting leader

his General mutilated after the ampu-

surgeon attends to him in vain.

(Pic. 7 - The Western front – Mussolini

tation - in an atmosphere of misery

visits the wounded).

which leaves no doubt about the bad

Just like the Count of Tilly, there are

purposes)

the

many other Generals portrayed on the

Beside the commander, there is

outcome (Pic. 10 - “Mort de Jean

basis of this stereotype. Other examples

another character (probably the most

Lannes. Marechal de l’Empire”. Emile

are: Von Seydlitz at the Rossbach battle

important character for the injured)

Boutigny).

and Napoleon at Regensburg depicted

who is not usually missing in visual

in the act of rashly getting again on his

and folk art, i.e. the surgeon. In the

mission.

horse while a surgeon tries to medicate

Roman Empire’s army, medical assi-

frequently present, sometimes next to

The physician is not alone in his Another

character

is

his wounded foot (Pic. 6 - “Napoleon

stance was a cornerstone of the

him, sometimes alone: the woman who

wounded at Ratisbon”. Pierre Gautherot

complex

assists and comforts, often performing

(1769 -1825).

roman

war

machine.

It

included both assistance on the field

the

In celebratory imagery, a General

and rehabilitation in the “valetudi-

precious) duties. Nuns and Red Cross

worthy of the name must always fight

naria”. An ideal representation of

nurses

side by side with his men, sharing glory

medical assistance is carved in a well-

frequency in visual art, always depicted

and risk. For example the portrait of the

known section of the Trajan’s Column.

without any hesitation to put their lives

old Admiral Ferdinando Giron who,

Some soldiers – clearly specialists –

at risk. Duilio Cambellotti’s woodcut is

disabled and lying on a litter, gives

administer first aid treatment with dili-

an

orders to his officers during Cadiz siege,

gence and discipline at what we can

wounded, surgeon and nurse are

or the painting of Garibaldi at the

call an advanced medical post while

united and all together menaced the

Bezzecca battle who, after being injured,

legionnaires fight the enemy on the

scythe of the Death.

orders to be brought on a carriage in

background (Pic. 8 - Trajan’s Column,

the middle of the battle in order to lead

Rome.

the attack of his men, i.e. the Hunters

medical post).

of the Alps.

24

emperors, noblewomen and queens visi-

Legionaries

at

advanced

most

humble

appear

exemplifying

(but with

not

less

increasing

representation:

The feminine compassion of the woman assisting the needy not caring about the danger is present in art since

Surgeons are celebrated by art

time immemorial: in Liber ad bonorem

But the duty of a General, who never

works while attending to patients also

Augusti (12th century) we find two

leaves his men, continues also after the

at the forefront where medical assi-

women on the battlement of a seized

battle by visiting and comforting the

stance is more urgent. Like in a portrait

city on the side of a surgeon in the act

injured.

usually

of Ambrogio Paré: surrounded by his

of extracting an arrow from the cheek

Injured

who

are

depicted in nonchalant attitude towards

assistant in the act of performing a

of a soldier. (Pic. 11 - Pietro da Eboli.

pain while turning to their commander

limb amputation and ligation of arte-

Liber ad honorem Augusti. Burgerbi-

with enthusiasm, like if staying close to

ries with a charge of chivalry on the

bliothek, Bern).

him for few seconds could repay them

background (Pic. 9 - Ambrogio Paré

In the wonderful Guercino’s pain-

of all sufferings.

performs an amputation and vessel

ting we find Erminia gently attending to

Hence, the imagery of authorities

ligation of the battlefield. Folk art

Tancred, while in more recent times we

visiting injured has spread in all forms

print). Another example is the famous

find Finns throwing grenades at soviet

of visual and folk art. There are plenty

physician of Napoleon – man cele-

enemy to defend their patients (Pic. 12

of images, paintings, prints, pictures

brated many times in literature and art,

“Erminia Finds the Wounded Tancred’

which depict heads of State, kings and

and early supporter of on field medical

- Guercino” (1591-1666).

G Med Mil. 2012; 162(1): 17-26


G M M And it is not possible to remain

death, surrounded by contrite comrades,

against wounded and defenseless oppo-

unmoved watching the statue dedicated

in the act of kissing the flag as last act

nents; and even the wounded enemy

to American nurses in Viet Nam: one

of devotion to the mother country (Pic.

who, brought to the camp for medical

nurse supporting and attending to the

15 - “La medaglia d’oro Agostino Setti”.

assistance, does not hesitate to draw his

wounded, the other looking to the sky

Mario Nardi).

gun to cowardly kill nurses (Pic. 16).

like if she was invoking the arrival of

These are images that somebody

Not even rescuers are spared by the infa-

the so much craved medical helicopter

could define rhetorical and that, of

mous enemy: even when rescuers risk

(Pic. 13 - Nurses for Vietnam War Memo-

course, were used both to celebrate the

their lives to give aid to injured enemies,

rial’. Washington DC).

valiant who sacrifice his life, and for

they are unmercifully bombed while

The wounded can also be tragically

propaganda purposes (as also propa-

performing their compassionate mission

alone at the centre of the scene. Like

ganda is a weapon necessary to keep

(Pic. 17).

the heroic Elia Rossi Passavanti – gold

the determination - of soldiers on the

Luckily, and this makes us hope for

medal for military valor – who, although

front and of people at home - strong).

a better tomorrow, there are also

blinded, charges the enemy on his horse

Nevertheless, in propaganda is not

images which celebrate and urge to

wielding his sabre to be an example and

rare to make a distorted use of the

solidarity. Prints in which we see the

an incitement for all the valorous (Pic.

wounded to highlight enemy lowness,

injured of both sides, far from the fight,

14 - “Elia Rossi Passavanti”. Antonino

brutality and inborn atrocity. Some

mutually helping and assisting to each

Calcagnadoro); or like Agostino Setti in

examples of folk imagery do not hesi-

other, in an atmosphere of recovered

Nardi’s work, depicted at the point of

tate to show enemy soldiers firing

brotherhood (Pic. 18).

G Med Mil. 2012; 162(1): 17-26

25



G M M

Gestione di un’emergenza subacquea: sovradistensione polmonare ed embolia gassosa arteriosa Management of diving emergency: pulmonary overinflaction and arterial gas embolism Francesca Bevilacqua *

Simone Di Cianni °

Fabio Faralli •

Giovanni Ruffino #

Vista aerea del Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei” (SP)

Riassunto - La sovradistensione polmonare rappresenta un’emergenza tra le più impegnative da gestire nell’ambito della fisiopatologia subacquea per l’ampio spettro di manifestazioni con cui si presenta, per le complicanze pneumologiche e neurologiche ed infine per le condizioni ambientali in cui viene trattata. L’attuazione delle procedure di rianimazione e di protocolli terapeutici in camera iperbarica in tempi brevi consentono tuttavia di garantire buoni tempi di recupero ed un ottimo outcome. Parole chiave: sovradistensione polmonare, embolia gassosa arteriosa, camera di decompressione. Summary - Pulmonary overinflaction syndrome includes a group of barotrauma-related diseases caused by the expansion of gas trapped in the lung during ascent or overpressurization of the lung with subsequent overexpansion and rupture of the alveolar air sacs. Arterial gas embolism is the most serious potential complication of this lungs’ damage and is considered one of the most demanding diving emergency to manage. Following international resuscitation guidelines and therapeutic decompression chamber protocols without delay guarantees the survival of the diver and a successful and positive outcome. Key words: pulmonary overinflation, arterial gas embolism, hyperbaric chamber.

* Capo Sezione Camere Iperbariche - Servizio Sanitario COMSUBIN. ° Capo sezione Medicina Generale - Servizio Sanitario COMSUBIN. • Ufficio Studi Capo Sezione Fisiopatologia Subacquea COMSUBIN. # Direttore Servizio Sanitario COMSUBIN.

G Med Mil. 2012; 162(1): 27-34

27


G M M Introduzione

festazioni dolorose articolari, cutanee,

zione del VII nervo cranico, forza e

linfatiche che non rispondono al trat-

sensibilità apparivano conservate, così

Il termine narcosi d’azoto indica

tamento a 18 m entro i primi 10 minuti.

come la coordinazione e i riflessi. Persi-

quella sensazione euforica e la tendenza

La tabella può essere infine usata

stevano crepitii diffusi a livello delle basi

ad addormentarsi durante l’immersione

anche per casi selezionati di omessa

polmonari.

ad aria a quote superiori ai 60 m. E’

decompressione.

Pochi minuti dopo l’inizio del

detta narcosi in quanto simile all’azione

primo ciclo di ossigeno terapia (O2

degli anestetici generali. Attualmente

100%) compariva una crisi convulsiva

viene utilizzato il termine più generale

Case report

tonico-clonica che si risolveva spon-

di “narcosi da gas inerti” per designare

taneamente in pochi minuti, dopo

i fenomeni sensibilmente identici che

Durante le fasi finali di un’esercita-

tutti i gas inerti (e non solo l’azoto)

zione M.D., subacqueo professionista di

provocano quando sono respirati a pres-

33 anni, al termine di un’immersione ad

L’esame obiettivo effettuato alla

sioni parziali elevate.

aria alla profondità di 54 m, veniva

ripresa di coscienza evidenziava la persi-

O2 100%.

La sovradistensione polmonare è

riportato in superficie privo di sensi

stenza di una lesione focale del VII

l’incidente più grave tra quelli provocati

dalla coppia di colleghi d’immersione.

nervo cranico sinistro (paresi parziale,

dalla variazione di pressione e volume

Gli operatori riferiscono la comparsa -

ipostenia subtotale della metà inferiore

dei

nell’organismo.

al raggiungimento della quota prestabi-

del volto), disartria di grado lieve, caduta

Consiste in una distensione oltre i limiti

lita - di un’alterazione del comporta-

dell’arto superiore destro durante l’effet-

di resistenza elastica del complesso

mento del paziente, che appariva diso-

tuazione delle prove di forza, nausea e

toraco-polmonare che provoca la rottura

rientato nello spazio ed in seguito

vomito.

degli alveoli con iniziale enfisema inter-

perdeva coscienza alla profondità di

stiziale, pneumotorace e successivo

circa 30 m.

gas

contenuti

passaggio di gas nei tessuti circostanti

Quindici minuti dopo la fine della crisi convulsiva veniva nuovamente sommini-

Giunto in superficie, veniva traspor-

strato O2 100% per completare il primo

tato a bordo dell’unità d’appoggio e lì

ciclo di ossigeno terapia a 2.8 ATA. Al

arteriosa

valutato dal personale sanitario: il

termine dei cicli a 18 m l’esame obiettivo

compare in seguito alla rottura degli

paziente appariva incosciente, dispnoico

neurologico del paziente appariva nega-

alveoli polmonari e all’ingresso di gas

e

atti

tivo e tale rimaneva anche alla fine del

nel microcircolo polmonare. Le bolle

respiratori/minuto), all’osservazione il

trattamento in camera di decompressione.

d’aria

circolazione

torace era simmetrico e non presentava

La persistenza di obiettività a livello

sanguigna vengono trasportate alle

crepitii alla palpazione, all’auscultazione

polmonare e gli episodi di emottisi al

camere sinistre del cuore e da lì ridi-

erano

termine del primo ciclo di trattamento

stribuite nell’organismo. Cervello e

aggiunti.

e/o circolo polmonare. L’embolia

28

aver interrotto la somministrazione di

presenti

gassosa

nella

tachipnoico

presenti

(>

rumori

30

respiratori

a 18 m richiedevano l’invio del

cuore sono i due organi maggiormente

Il miglioramento della funzionalità

paziente - al termine del trattamento

colpiti e sensibili alla diffusione degli

respiratoria - dopo aver garantito la

in camera di decompressione - presso

emboli. Per questo motivo un subac-

pervietà delle vie aeree superiori - e la

una struttura ospedaliera con terapia

queo

polmonare

ripresa della coscienza (malgrado la

intensiva, in grado di monitorare il

dovrà essere opportunamente inda-

comparsa di visibile agitazione) indiriz-

subacqueo nelle 48 ore successive

gato alla ricerca di disturbi cardiaci o

zava gli assistenti sanitari al trattamento

l’evento e con la possibilità di effet-

neurologici.

in camera di decompressione alla quota

tuare approfondite indagini strumen-

con

barotrauma

La tabella 6 USN viene utilizzata

iniziale di 18 m per omessa decompres-

tali (Fig. 1 - Anteroposterior chest X-ray

per il trattamento in camera iperbarica

sione da 54 m e sospetta sovradisten-

after hyperbaric chamber treatment;

delle manifestazioni midollari, cere-

sione polmonare.

Fig. 2 - Axial tomography of chest at

brali, audio-vestibolari che rispondono

L’esame obiettivo neurologico in

hospitalization) e supportare adegua-

al trattamento a 18 m. viene anche

camera iperbarica a 18 m ad aria eviden-

tamente la respirazione con mezzi

utilizzata per il trattamento della mani-

ziava la presenza di una lieve altera-

meccanici (CPAP).

G Med Mil. 2012; 162(1): 27-34


G M M della profondità (e quindi della pressione) e non del tempo trascorso in quota. Si arriva quindi progressivamente a disturbi sempre più gravi che possono provocare

l’annegamento.

In

ogni

momento i sintomi osservati sono reversibili, si manifestano immediatamente ad una data quota e altrettanto rapidamente scompaiono nella risalita. La sensibilità varia a seconda degli individui: i più recettivi sono interessati a 30 m; a 70 m praticamente tutti gli operatori ne soffrono; mediamente i sintomi iniziano a manifestarsi a 4 ATA. Alcuni fattori favoriscono e aggravano la narcosi: l’ipercapnia (in quanto provocando vasodilatazione, aumenta l’afflusso di azoto al cervello), l’ingeFig. 1 - Radiografia torace proiezione anteroposteriore al termine del trattamento in camera iperbarica.

stione di alcool (che induce una depressione del SNC, svolge un’azione narcotizzante sinergica con l’azoto), l’affaticamento (che causa un aumento della produzione di anidride carbonica), l’ansia, la compressione rapida, l’ipotermia, l’inesperienza e l’assenza di punti sui quali fissare lo sguardo. Dall’altra parte alcune condizioni aumentano la tolleranza, tra queste le più importanti risultano essere sicuramente l’adattamento (implica la scomparsa dell’ansietà e la gestione del comportamento) e l’acclimatazione. Le manifestazioni cliniche sono variabili, generalmente le funzioni cerebrali superiore sono colpite in maniera più grave delle abilità psicomotorie e manuali. I sintomi iniziali comprendono

Fig. 2 - Tomografia assiale del torace all’ingresso in pronto soccorso.

testa leggera, euforia, riduzione della memoria a breve termine; aumentando

Osservazioni

verosimile supporre che il subacqueo

la pressione possono presentarsi obnu-

abbia sviluppato una narcosi d’azoto con

bilamento del sensorio, ridotta concen-

Dalla descrizione del comporta-

alterazione delle funzioni cognitive tale

trazione, confusione, allucinazioni fino

mento del paziente riportata dagli altri

da impedirgli la normale e corretta

alla perdita di coscienza.

operatori presenti con lui sott’acqua e

ascesa alla superficie.

La perdita di coscienza in acqua e

dalle caratteristiche intrinseche dell’im-

I sintomi della narcosi d’azoto

la successiva risalita incontrollata dalla

mersione (profondità e gas inspirato), è

compaiono o si aggravano in funzione

quota di 54 m hanno determinato lo

G Med Mil. 2012; 162(1): 27-34

29


G M M sviluppo in questo paziente di una sovradistensione polmonare ed un’em-

PULMONARY OVERINFLATION

bolia gassosa arteriosa. Le cause di sovradistensione polmoRUPTURE OF THE ALVEOLAR LINING

nare sono un’eccessiva pressione intrapolmonare durante la respirazione a pres-

PULMONARY INTERSTITIAL EMPHYSEMA

sione positiva (erogatore più basso del punto medio polmonare, valvole di scarico rigide e/o più basse in acqua del punto medio polmonare) o il mancato efflusso del gas polmonare che si espande

ARTERIAL GAS EMBOLISM

MEDIASTINAL EMPHYSEMA

PNEUMOTHORAX (TENSION PNEUMOTHORAX

durante una risalita dopo aver respirato gas compresso in profondità (mancata

SUBCUTANEOUS EMPHYSEMA

espirazione durante la risalita, “air trapping” da bronchiti, cisti polmonari, secre-

Fig. 3 - Conseguenze della sovradistensione polmonare.

zioni polmonari eccessivamente viscose). Le manifestazioni cliniche della

Tab. I - Tabella 6 USN standard.

sovradistensione polmonare dipendono dalla localizzazione dell’aria libera nel

Profondità

Tempo

Gas

20 minuti

Ossigeno 100%

5 minuti

Aria

20 minuti

Ossigeno 100%

5 minuti

Aria

20 minuti

Ossigeno 100%

5 minuti

Aria

30 minuti

Ossigeno 100%

15 minuti

Aria

60 minuti

Ossigeno 100%

15 minuti

Aria

60 minuti

Ossigeno 100%

30 minuti

Ossigeno 100%

torace (Fig. 3 - Pulmonary overinflation consequences). In tutti i casi, il primo step consiste nella rottura degli alveoli con la dislocazione d’aria nei tessuti polmonari

(enfisema

interstiziale).

Quest’ultimo non causa sintomi, ma può

18 m

evolvere verso forme sintomatiche. La forma “classica” di sovradistensione polmonare

è

caratterizzata

dalla

comparsa di sintomi polmonari quali violento dolore retrosternale in inspirazione profonda, sensazione di affanno,

18 m – 9 m

cianosi, respiro superficiale, tosse, espettorato con schiuma sanguigna, sintomi generali legati all’ipossia ed infine sintomi di carattere neurologico (in

9m

particolare sintomi neurologici focali, disturbi della vista e alterazioni delle funzioni cerebrali superiori). In presenza di un probabile danno

9 m – superficie

a livello alveolare si è scelto e preferito allungare i cicli di O2 100% a 18 m e i

30

tempi di risalita in camera iperbarica

gresso in camera di decompressione

metri. Questa evenienza è contemplata

dalla profondità di 18 m ai 9 m per moni-

(Tab. II). La tabella 6 prevede infatti la

nei casi in cui la sintomatologia sia in

torare lo sviluppo ed evitare il peggio-

possibilità di estendere la permanenza a

fase di remissione - ma non totalmente

ramento di un eventuale pneumotorace

18 metri di 2 cicli (20 minuti O2 100%

scomparsa - al termine dei cicli di trat-

non obiettivabile al momento dell’in-

e 5 minuti ad aria) e altrettanti cicli a 9

tamento standard.

G Med Mil. 2012; 162(1): 27-34


G M M Tab. II Tabella 6 con estensioni effettuata durante il trattamento del paziente.

veloce regressione del quadro clinico altrimenti si possono verificare manifestazioni

Profondità

Tempo

Gas

20 minuti

Ossigeno 100%

5 minuti

Aria

20 minuti

Ossigeno 100%

5 minuti

Aria

20 minuti

Ossigeno 100%

5 minuti

Aria

20 minuti

Ossigeno 100%

nervose a decorso ostinato e protratto. Alla luce della gravità della patologia si sconsiglia pertanto - nella maggioranza dei casi - la prosecuzione dell’at-

18 m

tività di immersione dopo l’evento. La prevenzione della narcosi d’azoto consiste nell’evitare le eccessive pressioni parziali di gas inerte, nell’utilizzo dell’l’elio come diluente, nell’accurata pianificazione dell’immersione e nell’impiego di tecniche in grado di aumentare la tolleranza alla narcosi (allenamento, adattamento). Alla comparsa dei primi sintomi il subacqueo deve risa-

5 minuti

Aria

60 minuti

Ossigeno 100%

15 minuti

Aria

o ritardarla.

60 minuti

Ossigeno 100%

il principale fattore limitante l’immersione

15 minuti

Aria

60 minuti

Ossigeno 100%

lire di qualche metro fino alla scomparsa del malessere. Allo stato attuale nessun

18 m – 9 m

farmaco permette di annullare la narcosi In conclusione, la narcosi d’azoto è

9m

ad aria, ma alcuni accorgimenti e l’allenamento regolare, permettono ai sub di conoscere bene i propri limiti e capacità, evitando spiacevoli conseguenze.

9 m – superficie

30 minuti

Lo sviluppo di una sovradistensione polmonare ed embolia gassosa arte-

Ossigeno 100%

forame ovale pervio nelle settimane seguenti la dimissione ospedaliera.

riosa con sintomi focali neurologici

Bibliografia 1.

John Lippmann 1994: Deeper into diving.

impone l’effettuazione di un attento follow up, principalmente al fine di

Conclusioni

monitorare la comparsa di complicanze o alterazioni a livello polmonare e cerebrale.

2. Riccardo Gagliardi, Fabio Faralli 1998: Elementi di fisiopatologia subacquea.

La sovradistensione polmonare costituisce un evento di notevole gravità

A tale scopo si consiglia di eseguire

e in non pochi casi l’esito è rapidamente

una RM cerebrale, un EEG in condizioni

mortale. Se la terapia iperbarica è instau-

basali, TC torace, spirometria, ricerca di

rata immediatamente si può avere una

3. US Navy Diving Manual - Volume 1 2006. 4. ADivP - 2(A) Allied guide to diving medical disorders. 2000.

G Med Mil. 2012; 162(1): 27-34

31


G M M

Management of diving emergency: pulmonary overinflation and arterial gas embolism Simone Di Cianni °

Francesca Bevilacqua *

Introduction Nitrogen narcosis is a state of euphoria or drowsiness caused by diving

Fabio Faralli •

case of pulmonary barotrauma, proper

revealed: symmetrical thorax, no crepitus

medical observation of the diver is

on palpation, normal breathing sounds.

essential in order to spotlight possible

After medical personnel had opened

cardiac or neurological dysfunctions.

patient’s airways and restored almost

at depths greater than 60 m. It involves

U.S. Navy Treatment Table 6 (TT6)

normal breathing, the diver regained

confusion, impaired judgment, and a

is used in hyperbaric chamber treatment

consciousness with clear anxiety signs.

sense of well-being. It is called narcosis

at 18 m of medullary, cerebral, audio-

Medical personnel then started hyper-

as its effect is similar to that of general

vestibular manifestations. It is also used

baric chamber treatment at 18m for

anesthetics.

more

to treat joint pain, skin and lymphatic

omitted decompression from 54 m depth

commonly used the term “inert gas

manifestations in case of no treatment

and possible pulmonary overinflation.

narcosis” to indicate the condition (with

response to 18 m within the first 10 min.

Neurological examination in the hyper-

the same signs) caused by all inert gases

TT6 can also be used in selected cases

baric air chamber at 18 m revealed: partial

(not only nitrogen) when breathed at

of omitted decompression.

affection of the seventh cranial nerve; no

Currently,

it

is

high partial pressure.

significant alteration of strength, sensiti-

Pulmonary overinflation is the severer condition produced by the change

vity, coordination and reflex; widespread

Case report

crepitus at lower lungs.

in pressure and volume of gas inside the

After few minutes from starting the

body. It is an expansion which exceeds

During an exercise, Mr. M.D. – profes-

first session of oxygen therapy (O2

pulmonary tissue elastic resistance and

sional diver, 33 years old – after a dive

100%) a tonic-clonic seizure occurred.

produces the rupture of alveoli, intersti-

with air at a depth of 54 m, was brought

It ceased in few minutes after stopping

tial emphysema, pneumothorax and

to surface unconscious by two collea-

O2 100% administration.

passage of gas into the surrounding

gues. The other divers reported that,

tissues and/or pulmonary circulation.

reached the planned depth, the patient

patient’s physical examination revealed:

After

regaining

consciousness,

Arterial gas embolism arises from

displayed abnormal behavior, disorienta-

focal damage to the left seventh cranial

alveolar rupture and the collection of air

tion and loss of consciousness at approxi-

nerve (partial paresis, weakness of

in

Gas

mately 30 m. Once out of water he was

lower face); mild dysarthria; clumsiness

bubbles are then carried to left heart

moved to life-support unit and assessed

of right arm during strength testing;

chambers and from there towards the

by qualified medical personnel: the

nausea and vomiting.

whole body system. Brain and heart are

patient was unconscious, dyspnoic and

the organs most sensitive and most

tachypnoic

(respiratory

subject to embolism. For this reason, in

breaths/min).

Patient

the

pulmonary

capillaries.

rate

G Med Mil. 2012; 162(1): 27-34

Fifteen minutes after the end of the

>30

seizure it was again administered O2

assessment

100% in order to complete the first

* Chief of Hyperbaric Chamber Section - COMSUBIN1 Medical Corps. ° Chief of General Medicine Section - COMSUBIN Medical Corps. • Chief of Diving Physiology Section - Study Centre - COMSUBIN Medical Corps. # Director of COMSUBIN Medical Corps.

32

Giovanni Ruffino #


G M M session of oxygen therapy at 2.8 ATA.

mance and efficiency is impaired at 70 m.

memory. As pressure increases the diver

Neurological examination performed

On average, signs start to arise at 4 ATA.

can experience visual blurring; difficulty

Some conditions may promote and

in concentrating; confusion; hallucina-

after all sessions at 18 m and at the end of hyperbaric chamber treatment was

worsen

negative for abnormal findings.

narcosis:

hypercapnia

(it

tions and loss of consciousness.

increases nitrogen flow to the brain as

In the reported case, it was the loss

Because of the persistence of pulmo-

it produces vasodilatation), alcohol

of consciousness and the uncontrolled

nary pathology and hemoptysis after the

consumption (it induces central nervous

ascent from 54 m of depth to cause

fist session of hyperbaric oxygen at 18

system depression and combines with

patient’s pulmonary overinflation and

m, it was necessary (after hyperbaric

the narcotic effect of nitrogen); fatigue

arterial gas embolism.

treatment) to move the patient to a

(it causes an increase in carbon dioxide

Pulmonary overinflation causes are:

medical facility with intensive care ward

level); anxiety; quick compression;

excessive pressure inside the lungs

where the patient could be monitored

hypothermia; inexperience and lack of

caused by positive pressure (regulator

for the following 48 hours, it was possible

reference points.

is below the lung centroid, valve has

to perform in-depth diagnostic tests -

Some other conditions increase diver

insufficient flow and/or is below the

chest X-ray (Pic. 1 - Anteroposterior chest

endurance. Main conditions are: expe-

lung centroid); failure of expanding gas

X-ray after hyperbaric chamber treat-

rience and training (anxiety manage-

to escape from lung during ascent (the

ment), cranial and chest CT (Pic. 2 -

ment and performance control); accli-

diver voluntary or involuntary breath-

Axial tomography of chest at hospitali-

matization.

holds during ascent; air trapping caused

zation), ECG monitoring - and to provide

Clinical manifestations vary. Higher

assisted ventilation through C-PAP (Conti-

cerebral functions are usually more seve-

nuous positive airway pressure) device.

rely affected than psychomotor and

Clinical manifestations of pulmonary

physical skills. Initial signs are: dizzi-

overinflation depend on where air trap-

ness; euphoria; impairment of short-time

ping occurs (Pic. 3 - Pulmonary overin-

by bronchitis, pulmonary cyst, thick pulmonary secretions).

Observations Chart 1 - U.S. Navy Treatment Table 6

Considering the description of the patient’s behavior - reported by the other divers - and the characteristics of the dive

Depth

(depth and gas inhaled) it is plausible to presume that the patient experienced nitrogen narcosis with such an alteration of his cognitive functions that he was not able to perform a normal ascent. narcosis signs vary as depth (and therefore pressure) varies; the length of time spent at depth does not affect them. 18 m – 9 m

more serious and can eventually cause drowning. Signs are reversible at any time. They arise quickly at a certain depth and quickly disappear during the ascent. Performance

of

more

susceptible individuals will be impaired at 30 m; almost all individuals’ perfor-

20 min.

Oxygen 100%

5 min.

Air

20 min.

Oxygen 100%

5 min.

Air

20 min.

Oxygen 100%

5 min.

Air

30 min.

Oxygen 100%

15 min.

Air

60 min.

Oxygen 100%

15 min.

Air

60 min.

Oxygen 100%

30 min.

Oxygen 100%

9m

There is a wide range of individual susceptibility.

Gas

18 m

Occurrence and severity of nitrogen

Signs and symptoms become gradually

Time

9 m – surface

G Med Mil. 2012; 162(1): 27-34

33


G M M flation consequences). In all cases, the

Chart 2 - U.S. Navy Treatment Table 6 with sessions’ extensions used in patient treatment.

fist condition is alveoli rupture and the collection of air in pulmonary tissues (interstitial

emphysema).

Interstitial

Depth

emphysema usually does not produce

Time

Gas

20 min.

Oxygen 100%

5 min.

Air

20 min.

Oxygen 100%

5 min.

Air

20 min.

Oxygen 100%

5 min.

Air

20 min.

Oxygen 100%

5 min.

Air

60 min.

Oxygen 100%

15 min.

Air

60 min.

Oxygen 100%

15 min.

Air

60 min.

Oxygen 100%

30 min.

Oxygen 100%

symptoms but it can also develop them. Typical form of pulmonary overinflation displays: pulmonary symptoms (acute pain under the breast bone at deep inspiration;

shortness

of

breath;

cyanosis; shallow breathing; cough;

18 m

bloody, frothy sputum); general symptoms of hypossia; neurological symptoms (focal neurological symptoms, visual disturbance and alteration of higher cerebral functions). Because of the possible alveoli lesion, medical personnel decided to prolong O2 100% sessions at 18 m

18 m – 9 m

and decompression time from 18 m to 9 m depth in hyperbaric chamber, in order to monitor patient condition and avoid to worsen a possible pneumothorax

(which

could

not

be

9m

diagnosed when the patient entered the hyperbaric chamber) (Chart. 2). U.S. Navy Treatment Table 6, indeed, considers the possibility to prolong the

9 m – superficie

length of time of the 2 sessions at 18 m (20 min O2 100% and 5 min with air) and the 2 sessions at 9 m. This option

Conclusions

partial pressure; use of helium in gas mix; accurate diving planning; use of

is envisaged in case of remitting – but not disappeared – symptoms after standard treatment sessions.

techniques to decrease susceptibility to nitrogen narcosis (training, acclimatiza-

In case of pulmonary overinflation

follow. If hyperbaric treatment is

tion). When the first signs of narcosis

and arterial gas embolism with focal

quickly administered it is possible to

arise, the diver must ascent of few

neurological symptoms, follow up is

have rapid improvement of clinical

meters

critical in order to monitor possible

manifestations,

Currently there is no drug to neutralize

arising of pulmonary and cerebral

manifestations can arise with severe

complications or pathologies.

and long-term course.

otherwise

nervous

until

symptoms

disappear.

or slow narcosis development. In conclusion, nitrogen narcosis is

For this purpose it is suggested to

In the light of the seriousness of this

the main limit to deep operations with

perform cerebral MRI, ECG under basal

pathology, in most cases, divers who

air. Nevertheless, through experience

conditions, chest CT, spirometry and

suffered from this condition are suggested

and constant training, the diver can

examinations to detect possible patent

to do not continue with diving activity.

become familiar with his own limits and

foramen ovale in the weeks following hospital discharge.

34

Pulmonary overinflation is a severe condition and death may quickly

G Med Mil. 2012; 162(1): 27-34

Prevention measures of nitrogen narcosis are: avoid excess of inert gas

skills in order to avoid unpleasant consequences.


G M M

Il Servizio Psichiatria del Dipartimento Militare Medicina Legale di Roma - 2007/2010. Un’analisi dei primi quattro anni di attività The psychiatric Service of the Military Department of Forensic Medicine of Rome. A survey on the Department’s activity from 2007 to 2010 Corrado Maria Durante *

Antonio Montagnari °

Sandro Pozzi •

Riassunto - Dal 2006 al 2010 con un’economia di personale medico pari al 47% rispetto al precedente CMML, si è ottenuto un aumento della produttività visite/psichiatra del 57%. Analizzando i dati per patologia i disturbi d’ansia sono aumentati dal 25 al 33%, i disturbi dell’umore dal 10 al 26%, i disturbi misti ansioso depressivi sono passati dal 49 al 22%, i disturbi psicotici sono stabili al 6%, i disturbi da uso sostanze passati dal 6 al 2%, i disturbi/tratti di personalità dal 4 al 12%. Analizzando i dati per appartenenza, la percentuale di visite delle quattro FF.AA. è al 46% del totale, al 4% per i civili, ed al 50% per i Corpi armati dello Stato; Si segnalano delle criticità organizzative che suggeriscono una riflessione sulla revisione delle attuali tabelle ordinative organiche e/o sulla eventuale collaborazione tra enti sanitari diversi sottoforma di “supporto clinico temporaneo”. Parole chiave: D.M.M.L. Roma, psichiatria. Summary - The present paper reports about the Psychiatric Service of the Military Department of Forensic Medicine from 2007 to 2010. Following survey findings, the incidence of different mental pathologies and their course, and percentages of patients belonging to the different Armed Forces are discussed." Key words: military forensic medicine, psychiatry.

* Col.Co.Sa. rn, Direttore Dipartimento Militare Medicina legale - Roma. ° T.Col. CSArn, Capo Servizio Psichiatria - Dipartimento Militare Medicina legale - Roma. • T.Col. Co.Sa. rn, Capo Servizi Sanitari - Dipartimento Militare Medicina legale - Roma.

G Med Mil. 2012; 162(1): 35-44

35


G M M Introduzione

Struttura e risorse del Servizio Psichiatria dal 2007 al 2010

dimento psicodiagnostico viene svolta dal Consultorio psicologico del Dipartimento.

A partire dal 01 gennaio 2007 l’attività medico legale delle varie Forze

Nel DMML Tipo A di Roma è stato

Armate Italiane è stata unificata e sono

istituito il Servizio Psichiatria con il

stati istituiti i Dipartimenti Militari di

seguente organico: un Ufficiale medico

Medicina Legale, che pur dipendendo

psichiatra dell’Aeronautica Militare, uno

dalla rispettiva Forza Armata, hanno in

psicologo civile, un OTA.

Attività del Servizio Psichiatria dal 2007 al 2010 Nel 2006 ultimo anno del CMML

organico Ufficiali medici e sottufficiali

Nella precedente struttura del Centro

sono state effettuate 2638 visite psichia-

infermieri delle altre FF.AA., inseriti sia

Militare di Medicina Legale, nell’Ambu-

triche, nel 2007 primo anno del nuovo

nei Servizi medici specialistici, sia nelle

latorio di Psichiatria prestavano servizio

DMML, ne sono state effettuate 3539, nel

Commissioni Mediche Ospedaliere. Il

due Ufficiali medici psichiatri dell’Eser-

2008 ne sono state effettuate 2841, nel

bacino di utenza comprende il personale

cito, supportati da uno specialista civile

2009 ne sono state effettuate 2521, nel

delle varie FF.AA. e Corpi dello Stato ed

convenzionato con un contratto di

2010 ne sono state effettuate 2432.

il personale civile del Ministero Difesa.

dodici ore settimanali.

Se analizziamo la produttività del

Questo lavoro si propone di analiz-

Nel corso del 2007 e del 2008 il

servizio psichiatria non in valore assoluto,

zare sul piano qualitativo e quantitativo

servizio ha gradualmente perso il perso-

bensì come visite/psichiatra, cioè le visite

l’attività svolta dal Servizio Psichiatria

nale medico dell’Esercito, da allora l’atti-

effettuate da ogni psichiatra, vediamo che

del DMML Roma nei primi quattro anni

vità viene svolta da un Ufficiale medico

nel 2006 (ultimo anno del CMML) ne sono

di attività, osservando in particolare l’an-

psichiatra

Militare

state effettuate 1132, nel 2007 ne sono state

damento delle patologie più significa-

supportato attualmente da uno specialista

effettuate 1287, nel 2008 ne sono state effet-

tive e l’incidenza delle varie tipologie di

civile convenzionato (con sette ore setti-

tuate1894, nel 2009 ne sono state effettuate

utenti afferenti al servizio.

manali di servizio), l’attività di approfon-

2251, nel 2010 ne sono state effettuate 2079.

dell’Aeronautica

VISITE SERVIZIO PSICHIATRIA D.M.M.L. - ROMA COMPARAZIONE PRODUTTIVA valori assoluti ANNI 2006 (CMML) 2007 - 2008 - 2009- 2010

VISITE SERVIZIO PSICHIATRIA D.M.M.L. - ROMA COMPARAZIONE PRODUTTIVA VISITE/uomo ANNI 2006 (CMML) 2007 - 2008 - 2009- 2010

2007 (Personale operante: N. 1 Uff. Medico A.M., N. 2 Uff. Medici E.I. (1 operativo soltanto per alcuni mesi), N. 1 Psichiatra civile cone/to part-time 9h/settimana). 2008 (Personale operante: N. 1 Uff. Medico A.M., N. 1 Uff. Medici E.I. (primi mesi dell’anno), N. 1 Psichiatra civile cone/to part-time 9h/settimana). 2009 (Personale operante: N. 1 Uff. Medico A.M., N. 1 Psichiatra civile conv/to part-time 7h/settimana. Solo 7 mesi). 2010 (Personale operante: N. 1 Uff. Medico A.M., N. 1 Psichiatra civile conv/to part-time 7h/settimana. Solo 7 mesi).

36

G Med Mil. 2012; 162(1): 35-44


G M M Visite per patologia Le varie patologie psichiatriche

VISITE SERVIZIO PSICHIATRIA D.M.M.L. - ROMA (Per Diagnosi). (Anno 2007 - Tot: 3536; Anno 2008 - Tot: 2841; Anno 2009 - Tot: 2521; Anno 2010 - Tot: 2432)

sono state raggruppate in sei cluster, DISTURBI

D’ANSIA,

DELL’UMORE,

DISTURBI

DISTURBI

MISTI

ANSIOSO DEPRESSIVI tra i quali quelli

di

adattamento,

DISTURBI

PSICOTICI compresi spunti psicotici in

corso

DISTURBI

di

disturbi

dell’umore,

USO

SOSTANZE

DA

compreso alcol, DISTURBI/TRATTI DI PERSONALITA’. Ogni paziente può avere in comorbilità più di una diagnosi (per esempio ansia-abuso sostanze-tratti di personalità). Nel corso degli anni i DISTURBI D’ANSIA sono aumentati dal 25 al 33%, i DISTURBI DELL’UMORE dal 10 al 26%, i DISTURBI MISTI ANSIOSO DEPRESSIVI tra i quali quelli di adattamento sono passati dal 49 al 22%, i DISTURBI PSICOTICI sono rimasti stabili intorno al 6%, i DISTURBI DA USO SOSTANZE sono passati dal 6 al 2%, i DISTURBI/TRATTI DI PERSONALITA’dal 4 al 12%.

Visite per appartenenza Nel corso degli anni la percentuale di visite a favore delle quattro FF.AA. si è attestata stabilmente sul 46% del totale, sul 4% per i civili, e sul 50% a favore dei Corpi armati dello Stato (G.d.F., Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, C.F.S., VV.F.). Nel primo gruppo l’Esercito è stabile sul 20%, la Marina sull’1%, l’Aeronautica aumenta dal 13 al 15%, in diminuzione dall’11 all’8% i Carabinieri; nel secondo gruppo da segnalare l’aumento costante delle visite a favore della Polizia Penitenziaria dal 27 al 30%.

G Med Mil. 2012; 162(1): 35-44

37


G M M VISITE SERVIZIO PSICHIATRIA D.M.M.L. - ROMA (Per FF.AA./Corpo d’appartenenza). (Anno 2007 - Tot: 3536; Anno 2008 - Tot: 2841; Anno 2009 - Tot: 2521; Anno 2010 - Tot: 2432)

Discussione dei dati Dai dati esposti si può evincere come l’attività svolta sia stata funzione non del numero degli psichiatri impegnati, ma dell’aumentata produttività pro capite, frutto di un continuo sforzo organizzativo teso: 1) all’ottimizzazione dell’impiego delle risorse umane e strutturali disponibili compresa l’informatizzazione, 2) alla standardizzazione delle procedure di visita, per esempio generalizzando la conferma testologica della diagnosi clinica in sede di prima visita e di visita conclusiva dell’iter medico legale di ogni visitando Studiando i dati per patologia si osserva come la variazione in aumento dei disturbi umore/ansia sia compensata dalla diminuzione dei disturbi misti ansioso depressivi, il che può far ipotizzare che lo stesso tipo di disturbo nel corso degli anni sia stato sottoposto ad un diverso giudizio diagnostico

più

accurato

(per

esempio

una”sindrome ansioso depressiva” si è trasformata in “disturbo d’ansia” in comorbilità

con

un

“disturbo

depressivo

maggiore”); rimangono stabili i disturbi psicotici, in diminuzione quelli di abuso di sostanze, l’aumento dei tratti/disturbi personalità è probabilmente da attribuirsi ad un progressivo affinamento diagnostico, questo probabilmente dovuto alla conferma testologica delle diagnosi cliniche progressivamente generalizzata a tutti i pazienti. Studiando i dati per FA/Corpo di appartenenza si osserva come gli elementi degni di nota siano l’aumento costante delle visite a favore della Polizia Penitenziaria, che da sola raggiunge quasi un terzo del totale delle visite psichiatriche; l’aumento delle visite a favore della Aeronautica Militare, la diminuzione delle visite a favore dei Carabinieri. Questi fenomeni meriterebbero un’indagine più approfondita, e comunque verranno ulteriormente monitorati nel tempo.

38

G Med Mil. 2012; 162(1): 35-44


G M M Cosa è cambiato dal CMML al DMML Il cambiamento organizzativo dal

ECONOMIA DI PERSONALE -47%

precedente Centro al nuovo Diparti-

PRODUTTIVITA’/UOMO +57%

mento ha ampliato le competenze del DMML come utenza: in aggiunta all’ Esercito, CC, Corpi dello Stato anche Marina Militare ed Aeronautica Militare, e come competenza geografica (Lazio, province Grosseto, Perugia, Terni, per

Conclusioni

la MM anche la Campania).

1 la mancanza di flessibilita’ del sistema dovuta al carico di lavoro per il

D’altra parte ha ridotto il personale

Il Servizio Psichiatria del DMML “Tipo

quale la attivita’ del personale medico

operante del Servizio psichiatria da due

A” di Roma dalla sua attivazione ha

è sempre al 100%; pertanto eventuali

Ufficiali medici psichiatri ed uno specia-

raccolto l’eredità dell’ambulatorio psichia-

esigenze improvvise non possono essere

lista civile, ad un solo Ufficiale medico

trico del CMML, ha operato la trasforma-

soddisfatte se non anteponendole ad

psichiatra supportato da uno specialista

zione senza soluzione di continuità e senza

altre attività già programmate con possi-

civile ad orario ridotto. Nonostante ciò,

creare ritardi nell’attività medico legale, ha

bili disservizi (quali ad esempio differi-

il Servizio psichiatria, grazie ad una

fornito con meno personale una maggiore

mento delle visite già prenotate).

razionalizzazione

produttività, così confermando le aspetta-

ed

ottimizzazione

delle risorse umane e tecnologiche, con

tive della riforma in senso interforze.

2 La mancanza di ridondanza del sistema, dovuta alla presenza di una

un’economia di personale medico pari

In questo scenario indubbiamente

sola unità a tempo pieno più una a

al 47% rispetto alla forza del precedente

positivo vanno segnalati però, dovero-

ridotto part time; così ogni “assenza

CMML, ha ottenuto un aumento della

samente, gli aspetti di criticità che sono

temporanea”

produttività visite/psichiatra del 57%.

sostanzialmente due:

medico, sia programmata, per licenze,

dell’unico

Ufficiale

G Med Mil. 2012; 162(1): 35-44

39


G M M missioni, o imprevedibile, per even-

sottoforma di “supporto clinico specia-

timento, il Policlinico Militare, l’Infer-

tuali malattie, non essendo sostituibile

listico temporaneo”.

meria Presidiaria M.M. l’Istituto Medico

con le risorse interne del DMML, deter-

Revisionare le T.O.O. nella attuale

Legale A.M., l’Infermeria Presidiaria

mina un calo delle prestazioni e conse-

situazione di carenza di organici è una

della Regione C.C., il Servizio di Neuro-

guentemente un allungamento della

proposta difficile da presentare, però a

logia e Psicologia della Polizia di Stato.

lista di attesa delle visite difficilmente

titolo di ipotesi, l’aumento di una sola

In tale modo, mettendo a fattor

recuperabile.

posizione organica, con un secondo Uffi-

comune

A titolo di esempio vedasi il grafico

ciale medico psichiatra, ipotizzando di

temporanea dello psichiatra del Dipar-

con l’andamento mensile delle visite nel

mantenere l’attuale produttività/uomo,

timento troverebbe risposta immediata

periodo 2010/2011 con evidenti variazioni

porterebbe la capacità operativa del

con l’invio dei visitandi verso le proprie

nei mesi estivi (licenza), ed in dicembre

Servizio al punto di ridurre sostanzial-

strutture specialistiche, per effettuare

2010/gennaio 2011 (assenza per malattia)

mente e/o azzerare l’attuale lista di attesa.

le visite utilizzate poi dalle CMO del

Altra possibilità sarebbe quella di

Dipartimento per formulare i giudizi

che il servizio con le sue risorse interne non è stato in grado di compensare.

40

effettuare un coordinamento operativo

queste

risorse,

l’assenza

medicolegali.

Tali criticità suggeriscono una rifles-

tra i vari Enti sanitari militari e della

Questo modello potrebbe essere

sione sulla revisione delle attuali tabelle

Polizia di Stato, dotati di strutture

applicato a tutte le specializzazioni che

ordinative organiche e/o sulla eventuale

psichiatriche che insistono nell’area

si trovassero in temporanea carenza di

collaborazione tra enti sanitari diversi

della Capitale, quali, oltre il ns Dipar-

personale.

G Med Mil. 2012; 162(1): 35-44


G M M

The psychiatric Service of the Military Department of Forensic Medicine of Rome. A survey on the Department’s activity from 2007 to 2010 Corrado Maria Durante *

Antonio Montagnari °

Introduction

Sandro Pozzi •

is made up of: a military psychiatrist –

Considering productivity rates of the

Air Force medical officer –, a civilian

Psychiatric Service on the proportion examinations/psychiatrist

Since 1st January 2007 the forensic

psychiatrist, a medical technical assistant.

medicine activities of the Italian Armed

Formerly, personnel of the Psychia-

number of examinations performed by

Forces have been joined and Military

tric Department of the Military Centre of

each psychiatrist) we find: 1,132 exami-

Departments of Forensic Medicine have

Forensic Medicine was made up of: two

nations in 2006 (the last year of activity

been established. These Departments

military psychiatrists – Army medical

of the Military Centre of Forensic Medi-

depend from the related Armed Force but

officers – assisted by a civilian psychia-

cine); 1,287 examinations in 2007; 1,894

the personnel – of both specialized medical

trist having a 12 hours/week contract.

examinations in 2008; 2,251 examinations

(i.e.

the

services and Military Medical Boards - is

From 2007 to 2008 Army personnel

made up of medical officers and NCOs

has gradually left the Department;

belonging to the four Italian Armed Forces.

since then the service has been

Patients are: military of the Armed Forces

provided by an Air Force psychiatrist

and Law Enforcement Agencies, and civi-

assisted by a civilian psychiatrist having

lian personnel of the Ministry of Defense.

a 7 hours/week contract; in depth

Psychiatric pathologies have been

This paper aims to analyze the acti-

psychological evaluation is performed

grouped into six clusters: ANXIETY

vity of the Psychiatric Service of the Mili-

at the Psychiatric Consulting Room of

DISORDERS;

tary Department of Forensic Medicine

the Department.

MIXED ANXIETY-DEPRESSIVE DISOR-

in 2009; 2,079 examinations in 2010.

Number of examinations by pathology

MOOD

DISORDERS,

of Rome during its first four years of

DERS (among which adjustment disor-

activity from qualitative and quantitative

ders); PSYCHOTIC DISORDERS (also

perspectives. The survey is conducted through the analysis of data about most

Activity of the Psychiatric Service from 2007 to 2010

Personnel and workforce of the Psychiatric Service from 2007 to 2010 Personnel of the Military Department of Forensic Medicine ‘Type A’ of Rome

mood disorders); SUBSTANCE-INDUCED DISORDERS (also alcohol); PERSONA-

significant pathologies’ trend and the incidence of different types of patients.

psychotic events in patient affected by

In 2006 (the last year of activity of the

LITY DISORDERS/TRAITS. Patient can

Military Centre of Forensic Medicine) the

have comorbid disorders (for ex. anxiety

number of psychiatric examinations

- drug abuse -personality traits).

amounted to 2,638; in 2007 (the first year

Over the years, anxiety disorders

of activity of the new Military Department

have increased from 25% to 33%; mood

of Forensic Medicine) psychiatric exami-

disorders have increased from 10% to

nations performed were 3,539; 2,841

26%; mixed anxiety-depressive disorders

examinations in 2008; 2,521 examinations

(among which adjustment disorders)

in 2009; 2,432 examinations in 2010.

have decreased from 49% to 22%;

* Italian Army Colonel - Medical Corps - Director of the Military Department of Forensic Medicine, Rome. ° Italian Air Force Lt. Colonel - Medical Corps - Chief of the Psychiatric Service of the Military Department of Forensic Medicine, Rome. • Italian Army Lt. Colonel - Medical Corps - Chief of Medical Services at the Military Department of Forensic Medicine, Rome.

G Med Mil. 2012; 162(1): 35-44

41


G M M psychotic disorders have remained

different and more accurate diagnostic

from the former two military psychia-

stable around 6%; substance-induced

judgments have been given to psychia-

trists and one civilian psychiatrist to just

disorders have decreased from 6% to

tric disorders (for ex. ‘anxiety-depres-

one military psychiatrist assisted by one

2%; personality disorders/traits have

sive syndrome’ has become comorbidity

civilian

increased from 4% to 12%.

of ‘anxiety disorder’ with ‘major depres-

contract. Nevertheless, the Psychiatric

sive disturbance’). Psychotic disorder

Service - thanks to rationalization and

rate has remained stable, drug abuse has

optimization of human resources and

decreased; the increase in personality

technology - even just having 47% of

disorders/traits is probably related to

the former workforce has obtained an

refining of diagnosis (this is presumably

increase of 57% in productivity (examinations/psychiatrist).

Number of examinations by Armed Force/Agency Examination rate of personnel belon-

due to the gradual application to all

ging to the four Armed Forces accounts

cases of test-based investigation to

for 46% of total; civilians account for

confirm clinical diagnosis).

with

part-time

Conclusions

4%; 50% is personnel belonging to Law

Considering data about personnel of

Enforcement Agencies (i.e. Financial

the Armed Forces/Agencies it is worth

Police, State Police, Penitentiary Police,

to note: the constant increase in the

The Psychiatric Service of the Mili-

Corps of Forest Rangers, Fire Brigade).

number of examinations among Peni-

tary Department of Forensic Medicine

tentiary

(which

‘Type A’ of Rome, since its establish-

Armed Forces: Army accounts for 20%;

accounts for almost one third of all

ment, has continued the activity of the

Navy 1%; Air Force percentage has

psychiatric examinations); the increase

former psychiatric department of the

increased from 13% to 15%; Carabinieri

in examinations among Air Force

Military Department of Forensic Medi-

Corps percentage has decreased from

personnel; the decrease in examinations

cine without any stop or delay in the

11% to 8%. Among personnel of Law

among Carabinieri Corps. These findings

supply of medical assistance. It managed

Enforcement Agencies it is worth to note

should be further investigated, and will

to provide a higher productivity with

the constant increase in examinations of

be monitored over time.

less personnel meeting the expectations

Among personnel belonging to the

Police

personnel

of the jointness process.

Penitentiary Police personnel, from 27%

Yet, in this absolutely positive

to 30%.

Differences between the Military Centre of Forensic Medicine and the Military Department of Forensic Medicine

Discussion Following data analysis it is possible

scenario, there are two issues which must be spotlighted: The lack of flexibility in staffing structure. As personnel works always at 100% of its work capacity, unexpected

to infer that the increase in number of

Following the organizational change

demands cannot be met but giving them

examinations per psychiatrist is due to

from the old Centre to the new Depart-

priority over scheduled activities and

the active efforts of the organization, i.e.

ment, the number of medical service

consequently causing disservices (for ex.

optimization of human resources and

users has increased: besides Army, Cara-

by postponing already booked exami-

facilities, computerization, standardiza-

binieri Corps and Law Enforcement

nations).

tion of examination procedures (for ex.

Agencies also Navy and Air Force have

The lack of personnel redundancy;

test-based investigation at the first and

been added. Furthermore, geographic

because there is just one full-time

last patient examination to confirm

competences have been enlarged too

working unit plus one working part-

clinical diagnosis).

(now the Department is responsible for

time. Therefore, as there is no personnel

Data about pathologies shows an

Lazio Region, Districts of Grosseto,

replacement available in Department’s

increase in mood/anxiety disorders

Perugia and Terni, and Campania Region

staffing, every ‘temporary absence’ of

balanced by a decrease in mixed

for the Navy).

the only military psychiatrist, both sche-

is

On the other hand, Psychiatric

duled (i.e. leave or mission) and unsche-

possible to assume that, over the years,

Service personnel has been reduced

duled (i.e. sick leave), produces a

anxiety-depressive

42

psychiatrist

disorders.

It

G Med Mil. 2012; 162(1): 35-44


G M M decrease in productivity and conse-

period of workforce shortage is a diffi-

mary, the Forensic Medicine Institute

quently waiting lists for examinations

cult

by

of the Air Force, the District Infirmary

become longer.

proposal;

nevertheless,

hypothetically adding just one position

of the Carabinieri Corps, the Neuro-

The graph of monthly trend of

(a second military psychiatrist) and

logy and Psychology Service of the

examinations in 2010/2011 illustrates this

assuming to maintain the current

State Police). If these facilities were

assumption. There are clear variations

examinations/unit rate, it would be

shared, in case of temporary absence

in summer months (scheduled leave)

possible to reduce almost to zero the

of the Department psychiatrist, it

and in December 2010/January 2011

current waiting list.

would be possible to send the patient

(sick leave). The occurrence of these issues

Another possibility would be to enhance

operational

to another facility to have the exami-

coordination

nation done, and then the examina-

suggests a revising of the organizational

among military medical organizations

tion findings would be used by the

charts and/or potential cooperation (i.e.

and those of the State Police which

Military Medical Board to formulate its

‘specialist clinical temporary support’)

have psychiatric facilities in the district

judgment.

with different medical organizations.

of Rome (i.e. the Military Department

This model could be applied to

It is acknowledged that revising the

of Forensic Medicine, the Military

every specialist position in case of

organizational charts in the current

Hospital ‘Celio’, the Navy District Infir-

temporary workforce shortage.

G Med Mil. 2012; 162(1): 35-44

43



G M M

La chirurgia refrattiva nella giurisprudenza attuale in Italia Refractive surgery in italian present law Mauro Salducci *

Riassunto - Il presente studio rappresenta una sintesi dell’evoluzione giuridica avvenuta nel tempo in Italia in tema di valutazione della responsabilità professionale sanitaria del danno da chirurgia refrattiva Parole chiave: haze corneale, PRK, medicina legale. Summary - The present paper summarizes the evolution of Italian law concerning professional liability issues in refractive surgery care. Key words: corneal haze, PRK, forensic medicine.

* Specialista in Oftalmologia, Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni, Medico Competente in Medicina del Lavoro, Professore Aggregato di Malattie dell’Apparato Visivo e Direttore del Master in Oftalmologia Medico Legale dell’Università di Roma La Sapienza, Dirigente degli Ambulatori di Oftalmologia Legale e Cornea/Cheratocono del Policlinico Umberto 1^ di Roma, Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica, Grande Ufficiale al Merito della Repubblica, Ufficiale Superiore Medico di complemento in congedo della Marina Militare e nel Corpo Militare C.R.I.

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56

45


G M M Introduzione

secondo il quale entrambe fossero soggette alle stesse regole legislative, nelle

La chirurgia refrattiva nasceva circa

quali l’opera del professionista era assi-

un secolo fa (ma la prima menzione è

milabile quella di un buon padre di fami-

del 1746 quando Boerhaave propose la

glia non chiamabile a danni in caso di

asportazione del cristallino trasparente

insuccesso, purché avesse agito con

per le miopie elevate ) e passando attra-

correttezza ed adeguatezza di mezzi, non

verso varie fasi, (Fukala 1890, Sato

ritenendolo in conseguenza di ciò obbli-

1955),

cheratotomia

gato ad assicurare comunque un risultato.

radiale di Fyodorov (a partire dagli anni

Nel 1982 però, sconvolgendo i prin-

giungeva

alla

’70 del secolo scorso), alla cheratomi-

cipi sopramenzionati arriva una nuova

leusi di Barraquer (1980) ed infine al

Cercheremo quindi di valutare obiet-

laser ad eccimeri dal 1990, nonché nello

tivamente quali problematiche medico

di Cassazione secondo la quale:

stesso periodo alle IOL da inserire a

legali siano maggiormente insite in tale

a) l’accertamento del consenso del

scopo refrattivo nella camera posteriore

tipo di chirurgia, dedicandoci altresì agli

paziente è essenziale per la liceìtà di

di occhi ancora dotati di cristallino.

aspetti generali del problema, ma senza

un atto operatorio che abbia scopi

Si è quindi passati nel nostro Paese

entrare nello specifico dei singoli casi o

nell’ultimo ventennio da qualche decina

delle singole tecniche, estrapolando

b) in merito a ciò è essenziale la precisa

di interventi l’anno, alle decine di

appunto da essi quello che di comune

distinzione tra intervento di chirurgia

migliaia attuali.

abbiamo rilevato in anni di attività

estetica o intervento eseguito a scopi

professionale ultraspecialistica peritale

funzionali “al fine di stabilire se l’ope-

su tali argomenti.

razione in concreto eseguita sia diretta

Con il numero degli interventi è però anche aumentato in parallelo il numero delle problematiche medico legali legate agli interventi stessi, spostando di consegruppo delle professioni a maggior

estetici.

all’uno o all’altro tipo di intervento,

Discussione

guenza la categoria degli oculisti nel

conforme alla richiesta dell’interessato e se, nell’uno e nell’altro caso questo

Il primo punto dal quale partire era

vi abbia acconsentito dopo essere

rischio di denuncia, assieme agli aneste-

ed è il fondamentale interrogativo:

stato opportunamente informato dal

sisti, agli ortopedici, agli ostetrici- gine-

La chirurgia refrattiva risulta essere una

chirurgo della effettiva portata dell’in-

cologi ed ovviamente ai chirurghi

chirurgia funzionale oppure estetica?

tervento, in relazione alla sua gravità,

plastici.

Ricordiamo infatti che la differenza

agli effetti conseguibili, alle inevitabili

non è poco conto. Infatti la chirurgia

difficoltà, alle eventuali complicazioni

funzionale, nel contratto instauratosi fra

ed ai prevedibili rischi coinvolgenti

medico e paziente e regolato dagli art.

probabilità di esito infausto, così da

2230 e seguenti del Codice Civile pone

poter decidere tra l’opportunità di

a carico del sanitario operatore soltanto

procedere all’intervento, stante quindi

una obbligazione di mezzi ma non di

la ragionevole aspettativa di successo

risultati, mentre la chirurgia estetica

e la necessità di ometterlo, in

parrebbe porre invece costantemente

mancanza di prevedibili vantaggi,

una obbligatorietà di risultati.

esclusi in ogni caso dalla certezza di

A questo punto è opportuno ricordare alcuni orientamenti della Suprema Corte di cassazione :

46

sentenza della III Sez. Civile della Corte

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56

esiti infausti o permanenti.” Una più recente interpretazione in merito risale al 5 agosto 1985 quando la

Infatti inizialmente la III Sezione Civile

II Sezione Civile della Corte di Cassa-

della Corte di Cassazione respingeva ogni

zione ha in parte ridimensionato questa

distinzione tra chirurgia ordinaria e

decisa dicotomia tra obbligazione di

chirurgia estetica stabilendo il principio

mezzi ed obbligazione di risultati tra i


G M M due tipi di chirurgia, restituendo quindi

Pertanto un intervento mirato a eliminare

al medico gli obblighi della diligenza e

tale alterazione non può e non deve

non già del conseguimento del risultato.

considerarsi a scopo estetico comunque,

Ciononostante la suddetta diligenza deve

e pertanto deve intendersi come contratto

obiettivamente essere tesa al consegui-

finalizzato a migliorare lo stato anteriore

mento del risultato sperato. Le possibili

con garanzia di mezzi e non di risultati.

variazioni, debbono altresì rientrare - nel

Tale assunto non può però essere

caso di intervento eseguito a fini estetici

accettato a mio avviso nella sua globalità.

- nell’ambito di una corretta e dettagliata

Infatti la moltitudine di soggetti che

informativa poiché, dice la Corte:

oggi chiedono di essere sottoposti a tale

“diverso è il rapporto che intercorre tra

tipo di chirurgia non lo fa per fini parti-

cliente e terapeuta in generale (chirurgo

colari. Lo scopo finale è prevalentemente

o medico che sia) e chirurgo praticante

quello di migliorare il proprio aspetto

la chirurgia estetica: si persegue nel

fisico, quindi di abolire DEFINITIVA-

primo caso la guarigione da una infer-

MENTE gli “antiestetici” occhiali, esatta-

mità, o, quanto meno, l’attenuazione

mente come una donna ed ora sovente

delle manifestazioni relative; nell’altro,

anche un uomo sente la necessità di ricor-

un miglioramento dell’aspetto fisico, in

rere ad una plastica facciale per eliminare

vista di un miglioramento nella vita di

delle rughe oppure una blefarocalasi.

D’altra parte tale orientamento viene sostenuto anche da illustri esperti (A. M.

relazione e nella vera e propria attività

Princigalli). Questi infatti sostiene in

professionale, quest’ultima caratterizzata

maniera assolutamente condivisibile che

anche dal tipo di attività svolta; donde

l’attuale prassi giurisprudenziale tende

il corrispondente diversificarsi del dovere

in maniera sempre maggiore ad inten-

di informazione, limitato in genere per

dere alla obbligazione del medico come

il terapeuta ai possibili rischi ed effetti

ad una obbligazione di “risultato”.

delle terapie suggerite o degli interventi

Si reputa quindi necessario che in

chirurgici proposti (in quanto tali,

ogni trattamento medico ci sia un

appunto, da porre in serio pericolo la

costante rapporto di proporzionalità

vita o la incolumità fisica del paziente)

medico legale tra i prevedibili benefici

e gravante invece sul chirurgo estetico

ed i prevedibili danni che il sanitario

in ordine alla conseguibilità di un miglio-

Quale individuo quindi si sottopor-

deve sempre di volta in volta valutare

ramento effettivo dell’aspetto fisico che

rebbe a tali interventi senza una garanzia

sulla base dei parametri offerti dalla

si ripercuote favorevolmente sulla vita

del proprio chirurgo che gli inestetismi

migliore scienza ed esperienza medica

professionale e sulla vita di relazione”.

saranno completamente eliminati? E se

del momento. Pertanto, i danni derivanti

Autorevoli Giuristi e Medici Legali

poi il giudizio sul reale danno nella

da interventi non giustificati da un

sostenevano quindi che la chirurgia

chirurgia plastica è lasciato comunque

precedente stato patologico (interventi

refrattiva, volta a sanare un deficit visivo

alla valutazione di un aspetto estetico

estetici, correzione della miopia, ecc.)

che determina un handicap nella vita di

finale quindi spesso opinabile, la valu-

sono SEMPRE valutati secondo criteri più

relazione, costringendo all’uso degli

tazione del danno in oculistica è invece

rigorosi.

occhiali e comunque impedendo una

estremamente specifica. Possiamo in

Quindi in realtà non è possibile dare

corretta visione in vari ambiti di lavoro

parole semplici discutere sull’aspetto

una risposta definitiva al quesito, che

o di attività che costituiscono un bene

finale di un naso, ma non sulla perdita

viene lasciato non certamente irrisolto,

proprio dell’individuo e che la ametropia

espressa in decimi della vista di un

ma definito da un altro elemento che

impedisce comunque di svolgere in

soggetto il quale, precedentemente

deve contribuire a chiarire ogni situa-

maniera

corretto a 10/10 si veda improvvisa-

zione ed ogni vertenza, cioè il consenso

mente ridurre il suo visus a 5-6/10.

informato sanitario.

soddisfacente,

rappresenta

comunque una vera e propria patologia.

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56

47


G M M Il consenso infatti è certamente una

In questo campo pertanto il paziente

tematica molto spinosa nella pratica

deve essere assolutamente edotto in

medica generale ed in modo particolare

maniera adeguata dei pur minimi rischi

in quella branca della chirurgia oftalmica

ai quali va incontro, anche se rappre-

che è quella refrattiva, che come

sentano una percentuale statisticamente

abbiamo già visto viene considerata

bassissima, poiché se il rischio seppur

essere a metà strada fra la chirurgia tradi-

basso non viene accettato dal paziente,

zionale e quella estetica.

in caso di sua evenienza rimane poi

Il primo momento nella recente Storia della Medicina nel quale compare

responsabilità professionale.

addirittura far recedere il medico dal

il termine “consenso informato”, che è

Vi è però un ulteriore problema

quello al quale dobbiamo oggi fare rife-

rappresentato della formalizzazione di tale

rimento, è una sentenza della Suprema

consenso informato, come cioè poter

Ophthalmology riporta alcuni dati stati-

Corte di Cassazione del 1985 che ritenne

dimostrare anche giudizialmente da parte

stici su cause per responsabilità profes-

un chirurgo estetico responsabile per

dell’operatore sanitario di aver adempiuto

sionale coinvolgenti chirurghi oculisti

non aver “informato” convenientemente

in maniera adeguata a tale dovere. La

che avevano praticato la tecnica LASIK

il cliente, in modo chiaro e certo, sull’ef-

pratica corrente della firma sotto un

o quella definita PRK negli Stati Uniti,

fettivo risultato dell’intervento.

modello prestampato, sovente formulato

in un determinato periodo di tempo.

proporre l’intervento in alcuni casi. Una

recente

pubblicazione

su

in termini generici e/o sintetici, oppure

I dati sono stati raccolti dall’OMIC

formulato in maniera a volte ridondante

(Ophthalmic Mutual Insurance Company)

con un elenco infinito di possibili compli-

tra i 2933 assicurati chirurghi refrattivi per

canze che rasentano in alcuni casi il terro-

100 casi di denuncia tra il 1996 ed il 2002.

rismo psicologico, serve più a far definire

Se analizziamo i punti singolarmente

tale evento come burocratico e quindi

troviamo che la più alta percentuale di

come un consenso “documentato”, piut-

cause avviene a carico di chirurghi che

tosto che “informato”. Soprattutto quando

effettuano tra i 300 ed i 1000 interventi

tale modulo viene firmato pochi istanti

di chirurgia refrattiva (29,4%) rispetto a

prima dell’intervento, con il paziente già

coloro che ne effettuano tra i 100 e i

pronto ad essere operato, viene costan-

300 (19,6), la percentuale di chirurghi

E’ comunque un requisito sempre

temente interpretato dal Giudice come un

maschi è più alta di quella delle donne,

indispensabile per la liceità del tratta-

atto privo di quel significato di informa-

la percentuale di chirurghi con prece-

mento sanitario, al fine che il medico

zione che garantisce al paziente la libertà

denti cause è più alta quanto più

possa sostituire la propria volontà a

di scelta, per cui viene visto invece come

richieste risarcitorie avevano avuto in

quella dell’avente diritto in materia di

un salvacondotto per il chirurgo per

passato, i soggetti con forte impatto

diritti personalissimi come quello della

proteggersi da future contestazioni.

commerciale mediante pubblicizzazione

libertà e dell’integrità della salute.

48

sempre a carico del medico come

Soprattutto nel campo della chirurgia

con vari mezzi della loro attività di

Il consenso inteso come dovere di

refrattiva è estremamente importante che

chirurgo refrattivo sono più perseguitati

informazione trova una sua più rigorosa

l’informazione sia data con un certo anti-

dei loro colleghi meno visibili, coloro

applicazione in materia di chirurgia este-

cipo rispetto all’intervento, che il chirurgo

che spendono prima dell’intervento più

tica, o in quella chirurgia come la refrat-

parli con il paziente non per convincerlo

tempo (mediamente 73 minuti ) in spie-

tiva dove non vi è un beneficio in senso

a farsi operare, ma piuttosto per capire

gazioni o in un colloquio con il loro

stretto per la salute, o quanto meno se

quali siano le reali aspettative che egli (il

cliente hanno meno vertenze rispetto a

vi è ha un valore piuttosto sfumato, e

paziente, che deve sempre essere al centro

coloro che ne spendono meno (55

non è caratterizzato da una finalità tera-

di ogni nostra attenzione professionale)

minuti) ed infine la percentuale delle

peutica o da una necessità, né mai

pone nell’intervento stesso. Un colloquio

vertenze è minore per coloro che gesti-

presenta i caratteri dell’urgenza.

approfondito con alcuni pazienti potrebbe

scono da soli il proprio paziente rispetto

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56


G M M Tab. 1 Chirurgia Cataratta

Chirurgia refrattiva

Chirurgia vitreoretinica

Altri

2001

2002

2001

2002

2001

2002

2001

2002

50%

51%

31%

37%

3%

5%

16%

8%

a quelli che lo dividono nella gestione

oculista . Da essa infatti derivano impli-

con un collaboratore ortottista-assistente

citamente due conseguenze, la prima è

di oftalmologia.

che si stabilisce un contratto con

Questa pubblicazione quindi non fa

garanzia di risultati, e di questo ne

altro che confermare con dati numerici

abbiamo già parlato, il secondo è che

quegli assunti che ripetiamo da tempo

in caso di vertenza si inverte sempre

sulla base della nostra personale espe-

l’onere della prova.

rienza nell’argomento.

Riportiamo

Il paziente insoddisfatto infatti si

testualmente

quanto

stabilito dalla Cassazione (Sentenza

lamenta nelle aule Giudiziarie sempre

n.16220 del 16/11/1988):

di essere stato trattato dal chirurgo

rapporto reale con il paziente, credere

“quando l’intervento sia di difficile

operatore come un oggetto inserito in

che il far firmare un consenso rappre-

esecuzione (poiché richiede notevole

una catena di montaggio, che il giorno

senti una TOTALE liberatoria per qual-

abilità, implica la soluzione di problemi

che è stato operato c’erano tantissime

siasi cosa accada, credere che il non

tecnici nuovi o di speciale complessità e

persone prima e dopo di lui e che quindi

vedere più un paziente che reputa, a

comporta un largo margine di rischio),

il suo intervento non poteva essere

torto o a ragione, di non avere avuto il

il paziente deve provare, ai fini dell’ac-

considerato personalizzato. Riferisce

risultato sperato possa miracolosamente

certamento della responsabilità del

sovente ed altresì che l’intervento gli è

farlo “ sparire ” dalla propria vita profes-

chirurgo, in modo preciso e specifico le

stato proposto come semplice e sicuro,

sionale, ecc..

modalità dell’esecuzione dell’atto e delle

che gli è stato promesso che si sarebbe

La tabella 1, edita su informazioni

prestazioni post operatorie; diversamente

“ tolto definitivamente gli occhiali”, che

recepite dalla Società Oftalmologica

per un intervento di non difficile esecu-

il consenso gli è stato fatto firmare

Italiana ed avente come oggetto le

zione, ed il cui risultato sia peggiorativo

appena prima di entrare in sala opera-

cause per responsabilità professionale

per le condizioni iniziali del paziente,

toria, che nei giorni successivi all’inter-

in Italia e riferite agli anni 2001 e 2002,

questo adempie l’onere a suo carico

vento, a fronte delle sue lamentele per

indicava le percentuali divise per tipo

provando solo che l’operazione era di

dolori o deficit visivi il chirurgo lo ha

di intervento.

facile esecuzione e che ne è derivato un

fatto visitare da un suo assistente e

Possiamo

quindi

che

risultato peggiorativo, dovendosi presu-

spesso non lo ha più voluto vedere, che

l’orientamento

della

problematica

mere l’inadeguatezza e la non diligente

si era rivolto a quello specifico chirurgo

medico legale nel settore della chirurgia

esecuzione della prestazione professio-

solo perché lo aveva visto in televisione

refrattiva

aumento,

nale da parte del chirurgo, con la conse-

o ne aveva letto magnificenze su gior-

sospinto soprattutto dalle promesse di

guenza che spetta in tal caso al profes-

nali e rotocalchi e quindi pensava che

risultati clamorosi che vengono in

sionista fornire la prova contraria, cioè

era il migliore in assoluto, ecc., ecc.. Tali

qualche modo proposte da alcuni opera-

che la prestazione era stata eseguita

doglianze spesso espresse con termini

tori del settore.

idoneamente e che l’esito peggiorativo

semplici,

a

volte

puerili,

è

in

affermare

cospicuo

hanno

La formula “risultati certi con

era stato causato dal sopravvenire di un

comunque tutte fattori comuni che sono

chirurgia di facile esecuzione“ è quanto

evento imprevisto ed imprevedibile,

appunto il creare aspettative troppo alte,

di più dannoso ci possa essere in medi-

oppure dalla preesistenza di una parti-

dedicare poco tempo ad instaurare un

cina legale per un chirurgo specialmente

colare condizione fisica del malato, non

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56

49


G M M accertabile comunemente con il criterio

rati routinari o di facile esecuzione anzi

(Cass.civ. 18.12.1970 n.2713, Cass.civ.

dell’ordinaria diligenza professionale”.

vanno sempre considerati come INTER-

09.06.1972 n.1811, Cass.civ. 25.07.1972

E’ evidente quindi la forza dirom-

VENTI DI ALTA CHIRURGIA, ma certa-

n.2534, Cass.civ. 15.03.1975 n.1008,

pente di tale sentenza nei confronti

mente non siamo aiutati in questa nostra

Cass.civ. 05.04.1976 n.1184, Cass.civ.

dell’atteggiamento

opera

08.03.1977 n.945, Cass.civ. 15.09.1986

tradizionale

del

di

convincimento

quando

chirurgo che aspetta per vedere ricono-

sentiamo quello che viene detto o

sciuta la sua responsabilità professionale

promesso ai pazienti, possibili soggetti

A mio avviso invece, considerato

che il malato che si ritiene danneggiato

da operare, da alcuni nostri poco avve-

che l’aberrometria intende per sua

provi in qualche modo il suo errore. Se

duti colleghi.

natura valutare le aberrazioni di tutto

n.5607, Cass.civ. 17.10.1988 n.5645)

egli invece ha eseguito un intervento di

Un’ultima annotazione sempre a

il diottro oculare, non ha senso portare

“non difficile esecuzione ed il cui risul-

carattere medico legale nei riguardi di

a prova di un danno una alterazione

tato sia peggiorativo per le condizioni

una tecnica semeiologica che, proprio a

aberrometria post intervento senza

iniziali del paziente” spetterà al chirurgo

seguito degli interventi di chirurgia

documentare quale fosse la situazione

attivarsi per dimostrare che nel suo

refrattiva, è anch’essa in aumento ed si

aberrometrica prima dell’intervento sul

operato sono intervenute delle compli-

sta diffondendo nella pratica clinica, cioè

caso concreto. Solo in tal caso infatti,

canze non previste e non prevedibili.

l’aberrometria.

avendo agito la chirurgia sulla sola superficie corneale, sarà da addebitare ad essa una modificazione in senso peggiorativo del quadro aberrometrico totale del periziando. In caso contrario infatti sarebbe come voler valutare la perdita del visus in un occhio, senza conoscere il visus di partenza. Introduciamo

attualmente usata per evidenziare quei

consentano di capire meglio la situa-

disturbi nella visione che non sono giusti-

zione anatomofunzionale di un occhio

ficabili a fronte di un visus abbastanza

e ben vengano di ancora più quelle sofi-

buono o addirittura pieno, dopo la corre-

sticate, ma usiamole a scopo medico

zione chirurgica di una ametropia.

legale solo quando possano assumere

viene richiesta nell’ambito di una Consu-

50

Il volere minimizzare ad ogni costo

lenza Tecnica d’Ufficio per evidenziare

le possibili complicanze dell’intervento,

eventuali postumi residuati o portata a

il volerlo rendere banale per indurre il

prova dai consulenti tecnici di parte per

paziente a farsi operare, implicitamente

sottolineare un aspetto del danno da

sottintende che esso sia di “facile esecu-

valutare per addivenire ad un ulteriore

zione” e ribalta di conseguenza l’onere

risarcimento. A questo punto si riporta la giuri-

Da sempre sosteniamo che interventi

sprudenza prevalente che non considera

quali l’estrazione della cataratta o la

la consulenza tecnica d’ufficio come

chirurgia refrattiva siano interventi “stan-

prova o mezzo di prova e non può

dardizzati“ per metodica, strumenta-

essere disposta allo scopo di acquisire

zione, tempi di esecuzione”, ma che non

agli Atti il materiale probatorio che le

possano e non debbano essere conside-

parti in causa hanno l’onere di fornire

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56

nell’attività

peritale anche nuove metodiche che ci

Sempre più spesso tale indagine

della prova.

quindi

Nelle pratica medico legale essa è

realmente il valore di prova.


G M M XXVII International Congress of Ophthalmology - Toronto - June 22-2324, 1994.

Conclusioni Ovviamente non si ritiene di avere esaurito assolutamente tutta la problematica medico legale sull’argomento con

3. Bianchi C., Bandello F., Brancato R.: Manuale di oftalmologia essenziale. Ghedini Editore.1995.

queste brevi focalizzazioni, infatti lo scopo era solo quello di proporre degli argomenti sui quali saremo costretti a ragionare in futuro in maniera sempre più

frequente,

non

dimenticando

4. Bonaccorso L., Rossi P.: L’assistenza continuativa personale nei diversi ambiti. Aspetti medico legali per una proposta di tutela unitaria. Dif. Soc., 6: 71-88, 1995.

peraltro mai che ogni considerazione medico legale che facciamo oggi sul passato questa deve essere comunque riferita alle conoscenze ed alla pratica clinica dell’epoca alla quale ci riferiamo,

5. Cruciani F., et al.: Gli infortuni sul lavoro di interesse oculistico occorsi in Italia durante il periodo 1986-1991. SOM 1996.

che le conoscenze e le tecniche come gli strumenti, in medicina ed in particolare in Oftalmologia sono sempre in continua modifica ed evoluzione e che quindi anche le problematiche medico legali vanno rivisitate caso per caso alla luce del periodo in cui avvennero i fatti oggetto di bilancio medico legale.

Bibliografia

6. Cruciani F., et al.: Valutazione epidemiologica dell’infortunio con particolare riguardo a quello oculare nell’attività lavorativa in Italia nel periodo 1978-1988. Bollettino di Oculistica anno 73 – n.5, pp.843-852, Settembre Ottobre 1994. 7. Cruciani F., Balacco Gabrieli C.: Epidemiologia. In:“La Miopia”, pp. 87-101. Verduci Ed., 1993.

1. Balacco Gabrieli C., et al.: Glaucoma e miopia. Atti del XVII Congresso A.P.I.M.O. Montecatini Terme, 30-31 marzo - 1 aprile 1995 “Il Glaucoma cronico semplice alle soglie del 2000”; pp.169179 “GLAUCOMA E MIOPIA” 1995.

8. De Crecchio A., Quartarelli V.: Problemi medico legali dovuti alla cecità ed agli ipovedenti. In Atti del XII convegno della Società Oftalmologica Meridionale, simposio su Medicina Legale ed Oftalmologica, Amalfi 23-24-25 giugno, 67-80, 1978.

2. Balacco Gabrieli C., et al.: Risk factors in myopia evolution: longitudinal study.

9. Douglas Cullom R. Jr., Chang B.: The Wills Eye Manual. 2^ edizione. Fogliazza Editore.1996.

10. Farneti A., Carucci M.: La capacità lavorativa in occupazioni confacenti alle attitudini. Dif. Soc., 1:47-55, 1991. 11. Iacovalli G., Redaelli A.: Le occupazioni confacenti alle attitudini nel quadro della valutazione dell’invalidità pensionabile. Prev. Soc., 1: 225-254, 1982. 12. Martini M., Guglielmi M., Mattioli M.R.: Riflessioni medico legali, medico sociali e giuridiche su una definizione dell’Avvocatura generale dello Stato in tema di totale inabilità. Dif. Soc., 5:95, 1987. 13. Salducci M., Bizzarri B., Masi F., Lorini A., Balacco Gabrieli C.: La riabilitazione visiva in soggetti ipovedenti con degenerazione maculare senile. Bollettino di Oculistica. Anno 77^, n.2, 1998. 14. Salducci M., et al.: Il Glaucoma : cenni di diagnostica e terapia. Polizia Sanitaria n.16,1997. 15. Salducci M., Piaggio U., Basso A., Fiaschini I., Piersanti D., De Ruggieri G.: Rapporto di causalità medico legale tra evento traumatico e sviluppo di lesione catarattosa del cristallino. Aggior. Med. Chir. Vol. 11 n.1 1993. 16. Scorretti C., Ricci P.: L’inserimento lavorativo dei disabili. Attualità e tendenze. Riv. It. Med. Leg., 2: 343-364, 1997.

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56

51


G M M

Refractive surgery in italian present law Mauro Salducci * Introduction

Discussion

b) a clear distinction between cosmetic surgery and functional surgery is

Refractive surgery was born almost a

The basic question is: what kind of

essential “in order to recognize if the

century ago (but it was first mentioned

surgery is refractive surgery, functional

surgery performed - according to the

in 1746 when Boerhaave proposed the

or cosmetic?

patient’s

request

-

falls

within

extraction of clear lens to treat high

The difference is not of little signifi-

cosmetic or functional surgery and if

myopia). It went through several phases,

cance. The Civil Code (Art. 2230 and

the patient gave his consent after

from Fukala (1890) and Sato (1955) to

followings), indeed, regulates the rela-

being conveniently informed by the

radial keratotomy developed by Fyodorov

tion between physician and patient in

physician (about surgery’s gravity,

(performed since the 1970’s), from kera-

functional surgery, but it dictates only

attainable results, inevitable difficul-

tomileusis developed by Barraquer (1980)

the means by which the physician has

ties, possible complications, predic-

to excimer laser (since 1990) and, in the

to operate, not the results; whereas - for

table risks and probability of bad

same period, to IOL to be implanted

cosmetic surgery - what is provided for

outcomes) so to consciously decide

within the capsular bag of patients who

by law are the results. It is now

if to consent to surgery (having

still retain their own native crystalline lens

worthwhile to report on some positions

reasonable expectations of success)

for the purpose of correcting refractive

of the Italian Court of Cassation:

or to refuse treatment in case of

error. In the last two decades, Italy passed

Initially the 3rd Civil Section of the

from few dozens of surgeries performed

Court of Cassation has rejected any

each year to tens of thousands. By increa-

distinction between functional surgery

A more recent position dates back

sing the number of surgeries, on the other

and cosmetic surgery stating that both

to 5th August 1985, when the 2nd Civil

hand, it has increased the number of legal

were regulated by the same law and

Section of the Court of Cassation

issues connected to surgeries. For this

regulations. According to these regula-

partially reduced this marked dichotomy

reason,

predictable lack of results’ attainment and high risk of bad outcomes”.

now

tions the physician who had carried out

- the physician’s obligation of means vs.

(together with anesthetists, orthopedists,

his work with all due diligence could

obligation of results - going back to

obstetricians/gynecologists and, of course,

not be sued for damage as long as he

previous pronouncements: physician’s

plastic surgeons) among the professionals

had acted with sufficiency and accuracy,

obligation to due diligence and not to

who face a higher risk of lawsuits. In this

not being compelled to assure anyhow

result attainment. Nevertheless, the

paper I try to identify which legal issues

a result.

above mentioned diligence has to be

ophthalmologists

are

are more inherent to this kind of surgery.

Though, in 1982, subverting the

aimed to the attainment of the wanted

I will face the topic from a general

above mentioned position, the 3rd Civil

result. In case of cosmetic surgery, the

perspective: without going into details of

Section of the Court of Cassation

patient must be correctly and conve-

single cases or techniques, I will under-

pronounced the following sentence:

niently informed about all possible varia-

line the common traits discovered during

a) verification of patient’s consent to

tion from the desired outcome as the

years of specialized professional activity

surgery is essential to the lawfulness

Court pronounced that: “the relation

in this field.

of cosmetic surgery.

patient/surgeon

(in

general)

and

* Specialist in Ophthalmology; Specialist in Forensic and Insurance Medicine; Occupational Health Physician; Adjunct Professor of Visual System Disorders and Course Director of the Master in Forensic Ophthalmologic Medicine at the University of Rome La Sapienza; Manager of Forensic Ophthalmology Department and of Cornea/Keratoconus Department of the Policlinico Umberto 1° of Rome; Gold Medal for Merit in Public Health; Grand Officer of the Order of Merit of the Italian Republic; Reserve Officer (Medical Corps) in the Italian Navy and in the Military Corps of the Italian Red Cross.

52

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56


G M M patient/cosmetic surgeon is different. In

damage caused by cosmetic surgery is

It is, anyway, an essential require-

the first case, the aim is to heal from an

based on cosmetic evaluation (and

ment for the lawfulness of medical

infirmity or to attenuate its manifesta-

therefore questionable) but the evalua-

treatment: physician can make health

tions; in the other case, the aim is to

tion of ophthalmic damage is indeed

care decisions on behalf of the patient

improve physical appearance in order

extremely specific. In other words, we

enabling the patient to exercise his

to have an improvement in social life

can dispute about the final appearance

right to self-determination in medical

and professional activity. Hence the

of a nose but not on the loss of patient’s

treatments.

different

obligation

to

visual acuity measured in diopters that

between

physician

and

information cosmetic

reduced from 10/10 to 5-6/10.

Obligation to inform has a stricter application in cosmetic surgery and in

surgeon: the first has an obligation

This position is shared also by

that kind of surgery - such as refractive

limited to the possible risks and effects

eminent experts, such as A.M. Princigalli.

surgery - that is elective and considered

of therapy or surgery suggested (as there

He maintains that (opinion absolutely

non-emergent, i.e. there is no immediate

is a risk to patient’s safety); the second

shareable) present jurisprudence increa-

need to have surgery and it does not

has to inform about the attainability of

singly tends to consider the physician’s

have therapeutic purpose.

an actual physical appearance improve-

obligation as an obligation to “result”.

ment which would affect positively social and professional life”.

Therefore, the patient has to be

In every medical treatment it is,

extensively and adequately informed

therefore, necessary to have the right

about all risks, even if there is a very

Eminent jurists and forensic patho-

balance between predictable results and

low degree of risk, because the physi-

logists asserted that ametropia is a

predictable bad outcomes which the

cian will always be considered liable for

downright disease. Refractive surgery is

physician has to evaluate on the basis

causing bad outcomes consequent to a

aimed to cure a visual deficit which -

of the newest medical knowledge and

risk unaccepted by the patient.

by forcing to wear spectacles and impe-

experience.

outcomes

But there is also another problem:

ding a correct vision in various profes-

produced by surgery performed in

how to formalize informed consent. In

sional environments or performing acti-

absence of a pre-existing pathology

other words, how the physician can

vities in a satisfying way - is a handicap.

(cosmetic surgery, myopia correction,

demonstrate

Therefore, surgery aimed to neutralize

etc.) are ALWAYS assessed on the basis

informed the patient. The current

such an aberration cannot and must not

of stricter criteria.

procedure is to make the patient sign

Thus,

bad

to

have

adequately

be considered cosmetic surgery. It must

Actually is not possible to find an

a form. This kind of document some

be considered as aimed to improve the

answer to this question. It does not,

times is written in generic and/or

initial patient’s condition with obligation

however, remain completely unan-

synthetic language; some other times it

of means and not of result.

swered, but it has to be defined consi-

lists tens of possible complications

dering another element that helps to

which, in some cases, makes it almost

clarify disputes, i.e. informed consent.

a form of psychological terrorism.

I do not totally agree with this assumption. The great number of patients,

Consent is a crucial point of medical

Therefore this kind of consent is more

indeed, who ask for this kind of surgery,

practice, especially in that specific

a “documented” consent than an

does not do it for specific reasons, but

branch of ophthalmology called refrac-

“informed” consent, especially if the

to improve their own physical appea-

tive surgery which is considered, as we

form is signed just few minutes before

rance and so DEFINITELY eliminate the

said, half way between traditional

the treatment, when the patient is on

“unaesthetic” glasses. Just like women

surgery and cosmetic surgery.

his way to surgery. This is usually inter-

(and now more often men too) feel the

The expression “informed consent”

preted by court as a procedure inade-

need for facial plastic surgery to get rid

appeared - for the first time in the recent

quate to provide the patient with

of wrinkles or blepharochalasis.

History of medicine - in a judgment of

adequate information and to enable

Who, then, would ever undergo such

the Court of Cassation, in 1985 when a

patient’s right to self-determination in

a surgery without being guaranteed by

cosmetic surgeon was sentenced for not

medical treatments. It is considered as

surgeon that vision flaws will be elimi-

having properly “informed” his client

expedient to protect the physician from

nated? Furthermore, the judgment about

about the actual outcomes of surgery.

possible liability claim.

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56

53


G M M Especially in refractive surgery it is

min. average); claims percentage is

Chart 1 shows the statistics -

extremely important to provide informa-

higher for surgeons having co-manage-

supplied by the Italian Society of

tion with adequate advance. To talk to

ment (orthoptist-assistant).

Ophthalmology - on malpractice claim

the patient not to persuade him to have

This paper confirms, then, with stati-

or lawsuit in Italy between 2001 and

surgery, but to understand what are his

stics, what we already knew on the

2002. Percentages are divided by kind

real expectations. The patient must

basis of our personal experience.

of surgery. We can then say that claim

always be the focus of our professional

During trials, the unsatisfied costumer

and lawsuit trend in this branch is

attention. An accurate interview to some

always complains about being treated

increasing, fostered in particular by the

patients could even make the physician

like in a production chain by the physi-

promises of exceptional results made by

decide to do not administer treatment.

cian, that the surgery day there were

some physicians.

A paper recently published on

plenty of people before and after him

As for lawsuits, the slogan “Easy

Ophthalmology reports about statistics

and so his surgery could not be consi-

Surgery and Assured Results” is highly

on malpractice claim and lawsuit for

dered as personalized. He usually main-

detrimental for a surgeon - especially an

performance of LASIK surgery or PRK

tains that he was assured surgery being

ophthalmologist. This has, indeed, two

(as it is called in the US). Data have

simple and safe, that he was promised

inherent consequences: the first, as we

been

OMIC

to “get rid of glasses once for all”, that

already said, is that it implies a contract

collected

(Ophthalmic

by Mutual

the

Insurance

he signed consent just before going

with guarantee of results; the second is

Company): 100 claims and lawsuits

inside for surgery, that the days after he

that, in case of lawsuit, is the physician

between 1996 to 2002 among the 2,933

complained about pain or visual deficit

to bear the burden of proof.

active refractive surgeons insured by

but the physician made his assistant visit

Shown below is the decision of the

OMIC.

him and, often, he did not want to see

Court of Cassation (Sentence nr. 16220,

Analyzing the results we find that

him again. He sais that he turned to that

16th November 1988):

the higher the surgical volume, the

specific physician because he saw him

“in case of complex surgery procedure

higher the percentage of claims, with

on TV or he red great things about him

(as it requires high skills, implies new

those professionals performing more

on newspapers and magazines, and so

or complex technologies and has a high

surgeries being at greater risk of incur-

he thought he was the best, etc. Such

risk level) the patient has the burden of

ring a claim: 300-1,000 surgeries/year =

complaints, often expressed in simple

producing evidence about method of

29.4%; 100-300 surgeries/years = 19.6%.

words, sometimes in a childish manner,

performing and post-operative treat-

Male surgeons percentage is higher than

all have some common features, i.e.

ments in order to demonstrate physi-

female surgeons one. Lawsuits percen-

creating too high expectations; dedica-

cian’s liability; conversely, in case of no

tage is higher for surgeons having one

ting too short time to create a relation

complex surgery procedure, which

or more prior claims. Surgeons using

with the client; thinking that a sign on

produced a worsening of patient’s

advertising are more sued than others.

consent form is a release in ANY case;

initial condition, the patient has only

Individuals having longer preoperative

thinking that not seeing anymore a

to prove that surgery was not complex

time spent with the patient (73 min.

patient, who believe - whether right or

to perform and it followed worse

average) for explanations or interview

wrong - not having had what he

outcomes; in this case physician incom-

have fewer claims than physicians

expected, could make him “disappear”

petence and professional negligence are

having shorter preoperative time (55

from one’s own professional life, etc.

assumed. By consequence, the proof

Chart 1

54

Cataract Surgery

Refractive Surgery

Vitreoretinal Surgery

2001

2002

2001

2002

2001

2002

2001

2002

50%

51%

31%

37%

3%

5%

16%

8%

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56

Other


G M M burden rests on the physician who will

I just want to add another obser-

post-operative altered aberrometry data

have to prove that surgery was adequa-

vation (still regarding forensic medi-

without providing evidence of aberro-

tely performed and bad outcomes were

cine) about a diagnostic technique

metry data before the surgery. Only in

caused by an unforeseeable and unpre-

which, following the increase in refrac-

this case, indeed, it is possible to asses

ventable occurrence or because of a

tive surgery, is itself increasing and

if the surgery, operating just on the

pre-existing condition of the patient that

spreading into clinical practice, i.e.

corneal surface, is responsible for

could not be diagnosed by normal due

aberrometry.

worse aberrometric outcomes. In any

professional diligence”.

In forensic medicine it is used to

other case it will just be like assessing

It is clear how strongly different is

detect those vision defects that remain

a visual acuity loss without knowing

this approach as opposed to the tradi-

in spite of good or full visus after a

the initial visual acuity.

tional position, i.e. the physician waiting

surgical correction of ametropia.

All new and cutting-edge technolo-

for the patient to demonstrate his fault

Increasingly often this examination

gies and methodologies, which permit

and professional liability. If the surgery

is requested in consultation by court-

us to better understand anatomo-func-

was ‘not complex to perform and it

appointed expert to spotlight any late

tional condition of eye, are welcomed,

followed worse outcomes’ it will be

complications or it is produced as a

but let’s apply them to forensic medi-

upon the surgeon to prove that unfore-

proof by party-appointed expert to

cine only if they can really produce

seeable and unpreventable complica-

underline another aspect of the bad

evidences with probative value.

tions occurred. To minimize possible

outcome to be further compensated.

complications, to belittle the procedure,

It follows a list of Civil Cassation Court

in order to persuade the patient to have

decisions on the matter. Consultation by

surgery, implies that surgery is “easy to

court-appointed expert is not considered

perform” and, then, it switches the party

as a proof and it cannot be appointed in

This paper, of course, is a non-

who bear the burden of proof.

Conclusion

order to produce and fill in the official

exhaustive analysis of forensic medi-

As for methods, duration of proce-

records those documents that must be

cine issues on the subject. The

dure and equipment, we have always

produced by the parties, i.e. who bear the

purpose was to suggest some of the

asserted that surgery such as cataract

onus of proof. (Cass.civ. 18.12.1970 n. 2713,

topics we will be forced to face in the

extraction or refractive surgery are

Cass.civ. 09.06.1972 n. 1811, Cass.civ.

future. And it is worth remembering

“standard” surgeries, but they cannot

25.07.1972 n. 2534, Cass.civ. 15.03.1975 n.

that every forensic medicine observa-

and must not be considered routine or

1008, Cass.civ. 05.04.1976 n. 1184, Cass.civ.

tions we do today about past cases

easy procedures. On the contrary, they

08.03.1977 n. 945, Cass.civ. 15.09.1986 n.

must be referred to knowledge and

must always be considered as highly

5607, Cass.civ. 17.10.1988 n. 5645).

clinical practice of that time. Medical

specialized surgeries. Of course, it does

My opinion is that, as aberrometry

knowledge, technique and equipment

not help what sometimes is said or

measures the overall optical aberra-

(especially in ophthalmology) are

promised to patients by some injudi-

tions, it does not make any sense to

subject

cious colleagues

produce (as a proof of a bad outcome)

constant change is a norm.

to

continuous

G Med Mil. 2012; 162(1): 45-56

update,

55



G M M

Strategie manageriali per la riduzione del turnover infermieristico Managerial strategies for the reduction of nurses’ turnover Pina Brocchi *

Maria Grazia Proietti °

Mario Esposito •

Giuseppe Esposito #

Riassunto - Il turnover infermieristico è un fenomeno presente in tutto il mondo in misura superiore alle altre professioni. Esso comporta risvolti importanti per l’organizzazione in quanto associato alla forte carenza di infermieri; produce ricadute negative nel gruppo di lavoro, sulla qualità dell’assistenza e sui costi aziendali. La letteratura indica come causa determinante la soddisfazione lavorativa, a sua volta prodotta da numerosi fattori. Questo lavoro ha lo scopo di individuare i principali fattori determinanti la soddisfazione lavorativa nella popolazione infermieristica di una Azienda Ospedaliero Universitaria al fine di adottare strategie efficaci per arginare il fenomeno del turnover. Parole chiave: soddisfazione lavorativa, turnover, infermieri, leadership, relazioni, stress mentale. Summary - Nurses’ turnover is widespread all over the world to a greater extent compared to other professions. It has important implications on work organization as it is associated to nursing shortage. It has negative impact on working groups, on assistance quality and costs. Studies reports job satisfaction (influenced by different factors) as the main cause for turnover. The purpose of this paper is to highlight the main variables that determine job satisfaction among nurse staffing of a University Teaching Hospital in order to take effective measures to reduce nurses’ turnover. Key words: job satisfaction, turnover, nurses, leadership, interpersonal relations, mental stress.

* Responsabile Servizio Infermieristico Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari. ° Docente di Scienze Infermieristiche Università degli Studi di Tor Vergata, Roma. • Docente di Scienze Infermieristiche Università degli Studi di Tor Vergata, Roma. # Sottufficiale Infermiere, Policlinico Militare di Roma.

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70

57


G M M Introduzione

58

I principali motivi per abbandonare

è significativo per la comprensione

il lavoro sono comuni agli infermieri

dell’importanza

del

fenomeno4.

A

La costante instabilità della forza

di tutto il mondo e comprendono

livello internazionale, una gamma di

lavoro nel campo dell’assistenza infer-

l’esaurimento emotivo, le possibilità di

differenti studi in una varietà di paesi

mieristica solleva, in tutto il mondo, un

carriera, la soddisfazione lavorativa,

OCSE rileva un tasso di turnover infer-

problema relativo all’elevato turnover

l’autonomia,

degli infermieri, che può incidere nega-

sostegno

tivamente sulla capacità di un’organizzazione di soddisfare i bisogni del

status e l’immagine dell’infermiere, il

gnanti norvegesi, l’8,7% degli insegnanti

paziente e fornire un’assistenza di

clima lavorativo e lo stile di leader-

di scuola pubblica statunitensi5.

qualità. A livello di unità di assistenza

ship1. Inoltre sono stati evidenziati

Il problema del turnover come

infermieristica,

turnover

l’incidenza di fattori organizzativi,

quello della carenza infermieristica è una

influisce sulla condizione emotiva e sulla

demografici ed ambientali, nonché le

delle maggiori cause latenti presenti in

produttività degli infermieri che riman-

opportunità di lavoro al di fuori

un sistema o in un’organizzazione che

gono a garantire l’assistenza e contem-

dell’organizzazione in cui si è impie-

possono condurre al verificarsi di errori

poraneamente si trovano impegnati a

gati1. Il fattore principale che contri-

o di eventi avversi. Infatti, quando all’o-

formare il nuovo personale inserito.

l’elevato

la

retribuzione,

il

mieristico dal 9 al 15%, più alto rispetto

tra

i

ad altre professioni: il 7,5% dei farma-

problemi individuali, la formazione, lo

cisti negli Stati Uniti, il 9,5% degli inse-

sociale

colleghi,

buisce maggiormente alla permanenza

peratore non è consentito il ripristino

Gli studi intrapresi sull’argomento

al lavoro è la soddisfazione lavora-

delle piene facoltà fisiche o psichiche

si sono focalizzati sulla definizione del

tiva2. Uno studio su soddisfazione

con un adeguato riposo tra diversi turni

fenomeno turnover, sui fattori che lo

lavorativa, burnout e stress suggerisce

di lavoro, si possono verificare condi-

determinano, sui predittori, sulla soddi-

che

lavorativa

zioni pericolose, con conseguente alto

sfazione dell’infermiere, sui risultati

protegga dall’esaurimento emotivo,

rischio di commettere errori deleteri per

negativi per il paziente e per lo staff,

dall’ansia e dalla depressione3.

la salute del paziente, oltre a fenomeni

la

soddisfazione

nonché sugli aspetti economici ad esso

Un recente studio italiano4 propone

ben noti tra gli operatori sanitari quali

correlati1. In letteratura c’è discordanza

l’utilizzo di strategie utili a diminuire il

il burnout o prolungati periodi di

sulla definizione di turnover, e quindi

carico di lavoro: l’inserimento di nuove

assenza per malattia, nei quali si incorre

sulla sua misurazione. Una definizione

figure di supporto, come l’Operatore

quando è sopraggiunto un esaurimento

di turnover infermieristico vede il feno-

Socio Sanitario, nelle unità operative per

fisico e psichico6.

meno come il processo per cui il perso-

diminuire lo stress fisico. I problemi

Gli infermieri sono oggi nelle

nale infermieristico lascia il lavoro o

connessi con la carenza di infermieri

condizioni di poter scegliere tra diverse

chiede il trasferimento all’interno del

sono

della

offerte di lavoro ed accettare quelle

contesto ospedaliero. Questa defini-

domanda di assistenza sanitaria grazie

che più si avvicinano alle loro prefe-

zione comprende mobilità volontarie e

ai progressi della tecnologia medica, alla

renze e attitudini, pertanto il turnover

involontarie,

ed

maggiore aspettativa di vita e al conse-

può essere utilizzato come indicatore

definiscono

nonché

esterne.

Alcuni

turnover

qualsiasi

studi

interne

aggravati

dall’aumento

guente aumento del numero di persone

della difficoltà delle strutture sanitarie

dal

che vivono con gravi malattie croniche7;

nel reclutare e/o trattenere il perso-

posto di lavoro, mentre altri ritengono

ciò sottolinea l’impatto negativo che la

nale. Stordeur e D’Hoore individuano

che il turnover degli infermieri sia il

carenza infermieristica può avere sulla

le caratteristiche organizzative degli

lasciare l’organizzazione o perfino la

qualità dell’assistenza2.

ospedali che rappresentano i fattori

movimento

professione infermieristica2. Quando si

In Italia ogni anno vanno in

chiave per l’attrazione e il manteni-

considera la definizione di turnover è

pensione o abbandonano la profes-

mento in servizio degli infermieri. Il

importante riconoscere che alcuni

sione circa 13.000 infermieri e se ne

concetto di ospedale magnete potrebbe

rinnovi di personale infermieristico

laureano poco meno di 6 mila, da

dunque servire come un catalizzatore

possono

considerati

aggiungere alle 1372 iscrizioni IPASVI

per il miglioramento dell’ambiente di

benefici all’organizzazione ed essere

all’anno di immigrati (dati medi/anno

lavoro

visti come un rinnovamento.

dal 2002 al 2005). Questo dato, da solo

turnover7.

anche

essere

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70

e

per

la

riduzione

del


G M M I costi aggiuntivi di reclutamento,

Materiali e Metodi

sioni di selezione del campione (selec-

selezione, assunzione e inserimento del personale

costituiscono

un

altro

tion bias), si è eseguita una randomizzazione tramite l’utilizzo di tavole di

Struttura concettuale

elemento di particolare rilievo. Per effet-

La soddisfazione lavorativa può

numeri casuali (distribuzione casuale

tuare una stima dei costi del turnover è

essere considerata sia come una varia-

semplice); con questo metodo si è

necessario considerare, infatti, non solo

bile indipendente che dipendente12.

determinato un campione di 220 infer-

i costi visibili, o diretti, rappresentati da

Come variabile indipendente, la soddi-

mieri. Sono stati consegnati a ciascun

attività amministrative e professionali

sfazione lavorativa è riconosciuta come

infermiere, inserito nell’indagine, un

legate al licenziamento e al recluta-

causa di fenomeni come il turnover, l’as-

questionario anonimo che conteneva la

mento, ma anche i costi invisibili, che

senteismo, la produttività; come varia-

valutazione delle risposte , una lettera

includono la bassa produttività nel

bile dipendente è causata da fattori quali

di accompagnamento e una busta. Sono

periodo che precede il trasferimento o

quelli organizzativi, individuali e legati

stati somministrati, nell’arco di 4 giorni,

la cessazione, la perdita di produtti-

al lavoro12. Nel nostro caso viene consi-

220 questionari agli infermieri del

vità durante il periodo di vacanza del

derata

campione.

posto, la minore produttività del

pertanto si intende ricercare i fattori che

nuovo assunto nel periodo di inseri-

la causano in un determinato contesto

mento e delle persone deputate al suo

lavorativo, per arrivare a proporre

È stata richiesta e ottenuta dalla dire-

addestramento6.

misure organizzative correttive atte ad

zione generale aziendale l’autorizza-

arginare il fenomeno del turnover.

zione alla somministrazione del questio-

Il

fattore

costi

rappresenta un’importante leva per le

come

variabile

dipendente,

organizzazioni sanitarie che devono sviluppare

politiche,

sperimentare

Aspetti etici

nario. Sono state esposte le finalità dello Disegno

studio ed è stato presentato lo strumento

strategie e agire con pratiche di riten-

Vista la stretta correlazione tra l’au-

utilizzato. I partecipanti allo studio

zione del personale. Per tutti questi

mento del turnover e l’insoddisfazione

hanno ricevuto spiegazioni sullo scopo

elementi la salute e il benessere del

lavorativa si è effettuato uno studio

della ricerca, sia verbalmente che dalla

personale dovrebbe essere una delle

osservazionale trasversale finalizzato a

lettera di accompagnamento. È

priorità aziendali in quanto si pone

misurare la soddisfazione lavorativa

garantita la riservatezza dell’indagine,

in relazione agli outcome dell’orga-

degli infermieri tramite la somministra-

come stabilito dalle norme etiche Stan-

nizzazione8.

zione di un questionario, per identifi-

dard APA 1992, il rispetto dell’anonimato

stata

Visti i risultati della letteratura rela-

care quali siano i fattori determinanti

ed è stato comunicato che la presenta-

tivi ai fattori determinanti il turnover del

prevalenti nella specifica realtà oggetto

zione dei dati sarebbe avvenuta solo in

personale infermieristico, che mette in

di studio.

forma aggregata.

Il Campione

Il questionario

relazione il fenomeno con la soddisfazione lavorativa, si è effettuata una ricerca sulla soddisfazione lavorativa

Si è identificato un campione tra tutti

Il questionario utilizzato è uno stru-

nella popolazione infermieristica dell’A-

gli infermieri in servizio nell’Azienda

mento validato da un team di esperti del

zienda Ospedaliero Universitaria di

Ospedaliero Universitaria di Sassari.

Centro di Epidemiologia, Sorveglianza e

Sassari, per stabilire quali tra i motivi

L’universo è costituito da 462 infermieri,

Promozione dell’Istituto Superiore di

che generano il fenomeno siano predo-

di cui 392 con contratto a tempo inde-

Sanità, messo a punto per la valutazione

minanti. Finalità della ricerca è attuare

terminato e 70 a tempo determinato e

della condizione lavorativa in popola-

nel prossimo futuro delle strategie mana-

interinali, in servizio presso l’azienda

zioni del settore sanitario9,10. Tale stru-

geriali correttive in relazione ai risultati

oggetto dell’indagine. I criteri di esclu-

mento è stato ritenuto idoneo in quanto

ottenuti.

sione dal campione sono: personale

andava ad analizzare quei punti più

Tale Azienda sanitaria presenta un

assente per aspettativa a qualsiasi titolo;

volte riscontrati in letteratura come

tasso di turnover infermieristico del

infermieri con meno di 6 mesi di anzia-

determinanti

10,6%, in linea con i dati internazionali

nità di servizio; infermieri con incarico

garanzie di validazione in ambiente sani-

che vanno dal 9 al 15%5.

di coordinamento. Per evitare distor-

tario11.

il

fenomeno

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70

e

dava

59


G M M Gli item, tranne tre che richiedono

Risultati

il

risposte quantitative e l’ultimo item che

servizio

(31%),

ha una scala quantitativa di tipo analo-

Sono stati somministrati 220 questio-

(34%). L’autonomia, cioè la possibilità

gico, utilizzano una scala ordinale a 5

nari agli infermieri del campione e ne

di prendere decisioni, di esprimere le

livelli unidirezionale tipo Likert (ad

sono stati restituiti 173 (86,5%), 169 dei

proprie idee e di articolare il tempo

esempio: da per niente a moltissimo).

quali correttamente compilati (97,6% dei

di lavoro, si è dimostrata “insuffi-

Lo studio specifico della realtà infer-

rispondenti). L’analisi descrittiva dei dati

ciente”; la soddisfazione del bisogno

mieristica richiedeva di analizzare anche

mostra una prevalenza del genere

di formazione e di crescita professio-

altri aspetti peculiari, pertanto è stata

femminile (79,8%), su quello maschile

nale è risultata “insufficiente”. La

predisposta un’integrazione del questio-

(20,2%). La classe di età più numerosa

leadership ha ottenuto un risultato

nario con item aggiuntivi di carattere

è quella tra 30 e 39 anni (40%), seguita

“insufficiente”. Alle domande speci-

socio-anagrafico (genere, livello di

da quella tra 40 e 49 anni (37%). L’an-

fiche sulla leadership è emerso che

scolarità e di formazione professionale,

zianità di servizio più frequente è da 5

soltanto “qualche volta” gli infermieri

età, stato civile e carico familiare) e altri

a 10 anni (23,8%), seguita da quella tra

ricevono informazioni sufficienti e

specifici sulla professione infermieristica

i 15 e i 20 anni (21,4). La tipologia di

non contraddittorie dai superiori. Gli

(anzianità di servizio, tipo di contratto,

contratto prevalente è quella a tempo

infermieri ricevono soltanto “qualche

settore e orario di lavoro, intenzione di

indeterminato (80,98%) rispetto a quella

volta”

cambiare lavoro, settore, orario, giudizio

a tempo determinato (19,02%).

(30,54%) apprezzamenti e riconosci-

(38,32%)

o

“raramente”

sull’utilità del nido aziendale e sull’in-

Il giudizio sulla situazione lavora-

menti dai superiori. Il 41% dei rispon-

serimento di personale di supporto,

tiva ha consentito di attribuire un

denti ha dichiarato di ricevere critiche

giudizio sulle relazioni con medici, Dire-

punteggio sulle sottoscale fattoriali

ingiuste dai propri superiori. Mentre,

zione Sanitaria, Servizio Infermieristico),

individuate (Graf. 1). La soddisfa-

il sostegno e l’ascolto dei superiori in

al fine di chiarire ulteriormente i fattori

zione lavorativa è risultata “più che

caso di difficoltà nel lavoro è “accet-

che determinano il livello di soddisfa-

sufficiente”. La qualità delle relazioni

tabile” nel 43% dei rispondenti, anche

zione degli infermieri.

ha ottenuto un punteggio medio poco

se non deve essere trascurato il

più che “sufficiente”. I rapporti con i

24,55% che lo considera “scadente”

medici sono prevalentemente “buoni”

(Tab. 1). Il 53,29% del campione inter-

I dati sono stati analizzati mediante

(45,2%), “accettabili” quelli con la

vistato dice che il trattamento econo-

il software statistico Stata 9.0 (StataCorp,

direzione sanitaria (34%), “buoni” con

mico è scadente (Graf. 2). Lo stress

Analisi statistica

Stata Statistical Software Release 9,

Graf. 1 - Risultati

College Station, TX, USA, 2005). L’analisi comprende campione

statistica l’analisi per

effettuata

descrittiva

quanto

riguarda

del le

frequenze assolute e relative. Allo scopo di valutare l’influenza sul grado di soddisfazione degli operatori da parte di alcune covariate indagate dal questionario (autonomia, condizioni ambientali, formazione, leadership, stress fisico, stress mentale), è stata eseguita un’analisi di regressione logistica. Le covariate di tipo quantitativo sono state categorizzate a variabili nominali dicotomiche per una più semplice lettura dell’indicatore di rischio.

60

infermieristico

“accettabili” con l’ufficio del personale

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70


G M M fisico ha ottenuto un punteggio medio “insufficiente”;

mentre

lo

Tab. 1

stress

mentale ha raggiunto un punteggio

Ricevere informazioni sufficienti e non contraddittorie dai superiori

Fa

Fr (%)

medio “sufficiente”; le condizioni

Mai

13

7,93

fisiche

Raramente

47

28,66

“insufficienti”; infine l’adeguatezza al

Qualche volta

65

39,63

ruolo, ovvero avere un inquadramento

Spesso

32

19,51

inferiore rispetto alle funzioni svolte,

Sempre o quasi

7

4,27

oppure avere competenze e capacità

Tot

ambientali

sono

giudicate

superiori rispetto a quelle richieste dal lavoro, ha ottenuto un risultato “più

164 Ricevere apprezzamenti e riconoscimenti dai superiori

100

Fa

Fr (%)

che sufficiente”. La “possibilità di

Mai

26

15,57

carriera” è un altro elemento indicato

Raramente

51

30,54

in

Qualche volta

64

38,32

permanenza in servizio. Il 60,84% del

Spesso

23

13,77

nostro

Sempre o quasi

3

1,8

letteratura

come

campione

favorente ha

la

risposto

“scadente” alla domanda che chiedeva

Tot

167 Ricevi critiche ingiuste dai Tuoi superiori

100

Fa

Fr (%)

Sempre o quasi

8

4,85

“l’equità e giustizia nei riconoscimenti

Spesso

32

19,39

e avanzamenti di carriera” il 51,55%

Qualche volta

69

41,82

Raramente

43

26,06

il 75% dichiari di non essere “mai” stato

Mai

13

7,88

oggetto di discriminazione o persecu-

Tot

165

zione sul posto di lavoro nell’ultimo

Sostegno e ascolto dei superiori in caso di difficoltà nel lavoro

Fa

Fr (%)

anno, l’11,40% dichiara “sì” nell’ultimo

Pessimo

18

10,78

anno. Dal nostro studio emerge un

Scadente

41

24,55

elemento positivo di collaborazione tra

Accettabile

72

43,11

colleghi, infatti “spesso” (43,45%) si

Buono

30

17,96

riceve sostegno ed aiuto dai colleghi

Ottimo

in caso di difficoltà (Graf. 4). L’opi-

Tot

un parere sulla possibilità di carriera (Graf.

3);

per

quanto

riguarda

ha risposto “scadente”. Per quanto riguarda il fattore “mobbing”, sebbene

Graf. 2 - Trattamento economico

100

6 167

3,59 100

Graf. 3 - Possibilità carriera

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70

61


G M M Graf. 4 - Sostegno ed aiuto dai colleghi in cao di difficoltà nel lavoro

nione rispetto al proprio lavoro ha dato una risposta più che positiva, che si è collocata, in una scala da 1 a 10,

Graf. 5 - Opinione rispetto al Tuo lavoro

Tab. 2 - Regressione logistica multipla per la valutazione dell’associazione tra Soddisfazione lavorativa e altri fattori Odds Ratio

p

Relazioni

3.51

0.005

1.46

8.43

Autonomia

1.01

0.986

0.21

4.87

infermieri, generalmente, hanno una

Formazione

1.19

0.806

0.29

4.82

buona opinione del proprio lavoro

Leadership

2.94

0.018

1.20

7.20

(Graf. 5).

Stress fisico

1.15

0.747

0.48

2.74

con il valore tra il 7 e l’8, quindi molto vicino alla risposta “il migliore possibile”, questo a riconferma che gli

Soddisfazione

Intervallo di confidenza 95%

Stress mentale

0.32

0.019

0.12

0.83

analizzati, che agiscono come variabili

Condizioni ambientali

0.55

0.287

0.18

1.63

indipendenti, cioè che influenzano la

Adeguatezza ruolo

0.80

0.746

0.21

3.00

Per identificare i fattori, tra quelli

variabile dipendente “soddisfazione lavorativa”, si è effettuata un’analisi di

Discussione

regressione logistica, dalla quale è

e più che sufficiente per quanto riguarda

risultato che il grado di soddisfazione

In letteratura2 vengono indicati come

le “relazioni” e lo “stress mentale”, mentre

degli operatori è associato in maniera

fattori determinanti l’insoddisfazione lavo-

la “leadership” indica un grado di soddi-

statisticamente significativa alle “buone

rativa lo stress e la leadership, mentre le

sfazione medio “insufficiente”. La media

relazioni interpersonali” (incremento

relazioni vengono considerate come fattori

di questi 3 elementi è risultata positiva

di 3,5 volte del grado di soddisfazione

che contribuiscono, pertanto quest’ultimo

con una soddisfazione generale più che

in presenza di buone relazioni; OR:

elemento emerso si potrebbe considerare

sufficiente. Questo non significa che non

3,5; p value 0,005), alla presenza di

relativo al valore sociale che si da alle “rela-

ci siano margini di miglioramento su

“leadership” (incremento di circa 3

zioni” nei diversi contesti oggetto di analisi.

questi fattori. Il dato di correlazione

volte del grado di soddisfazione in

I risultati dello studio sulla soddisfazione

emerso dalla regressione logistica, che la

presenza di leadership; OR: 2,9; p

lavorativa degli infermieri dell’Azienda

“leadership” sia strettamente correlata con

value 0,018) e inversamente associato

Ospedaliero Universitaria di Sassari hanno

la soddisfazione lavorativa, è confermato

allo “stress mentale” (riduzione di circa

fatto emergere una “soddisfazione lavora-

dai numerosi studi effettuati a questo

il 70% del grado di soddisfazione; OR:

tiva” poco “più che sufficiente”.

proposito, come indicato in letteratura1.

0,33; p value 0,019). Le altre covariate

L’analisi dei dati ricavati dal questio-

Gli apprezzamenti e riconoscimenti

(autonomia, formazione, stress fisico,

nario associa in maniera statisticamente

dai superiori costituiscono un elemento

condizioni ambientali ed adeguatezza)

significativa la soddisfazione lavorativa

di soddisfazione lavorativa importante che

non

con tre fattori: le “relazioni”, la “leader-

deve essere potenziato tramite la forma-

ship” e lo “stress mentale”. Questi

zione dei coordinatori infermieristici sugli

sono

risultate

statisticamente

significative (Tab. 2).

62

elementi hanno dato un risultato positivo

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70


G M M Conclusioni

stili di leadership e sulle metodologie di

lavorativa. Ciò non toglie che il 53,29%

riconoscimento e sostegno dei collabora-

del campione intervistato dice che il trat-

tori. Ricevere critiche ingiuste dai propri

tamento economico è scadente. Questi

Questo studio ha fatto un’analisi della

superiori si potrebbe collocare in un

dati non sono trascurabili, pertanto, anche

situazione in un determinato contesto ed

problema di comunicazione e regole

alla luce del costo aziendale che comporta

ha misurato i fattori che determinano la

poco chiare. Inoltre si presuppone che

il turnover; sarebbe di vantaggio per

soddisfazione lavorativa, al fine di indi-

gli strumenti di pianificazione e comuni-

l’azienda programmare degli incentivi

viduare le strategie manageriali utili a

cazione siano inefficaci. Pertanto sarebbe

economici per trattenere il personale. I

modificarli, per migliorare la soddisfa-

necessario potenziarli con l’inserimento

dati ottenuti sulla possibilità di carriera

zione lavorativa e, di conseguenza, conte-

della cartella infermieristica integrata in

manifestano una grande sfiducia in questo

nere il turnover e aumentare la stabilità

tutta l’azienda per migliorare la comuni-

campo. Il dato relativo al “mobbing” deve

del personale. Sarebbe tuttavia auspica-

cazione interna. Il dato positivo del

essere oggetto di ulteriori indagini al fine

bile disporre una comparazione con i dati

gruppo di domande sulla leadership è che

di comprendere le cause e i focolai del

ricavati con lo stesso metodo, nel mede-

il sostegno e l’ascolto dei superiori in caso

fenomeno della piccola percentuale

simo contesto, dopo aver introdotto le

di difficoltà nel lavoro è “accettabile” nel

presente dichiarata dal campione.

strategie manageriali che questi primi il

risultati hanno suggerito, per verificare

questo fattore è necessario migliorare

“sostegno sociale tra colleghi” come uno

che le soluzioni ipotizzate siano efficaci

l’aspetto comunicazione e ascolto.

dei meccanismi più efficaci per ridurre

nel modificare la soddisfazione lavorativa e quindi il tasso di turnover.

43% dei rispondenti. Pertanto, anche per

Numerosi

studi

identificano

Il secondo elemento che ha dimo-

l’impatto dello stress lavorativo e lo

strato una correlazione statisticamente

mettono in rapporto con la permanenza

L’alto turnover infermieristico pone

significativa con la soddisfazione lavora-

al lavoro degli infermieri13. Dai risultati

un problema rilevante ai gestori dei

tiva è costituito dalle “relazioni”. Questo

del questionario il fattore “formazione”

servizi sanitari, in quanto in questo parti-

dato è stato identificato in letteratura2

viene percepito come “insufficiente” dagli

colare periodo storico, sia a livello

come capace di ridurre lo stress lavora-

infermieri. È necessario, pertanto, formu-

globale che locale, il problema è acuito

tivo ed è in stretto rapporto con la perma-

lare un programma formativo sui bisogni

dalla carenza infermieristica. Lo studio

nenza al lavoro degli infermieri. In un

degli infermieri in sintonia con le strategie

del presente lavoro ha evidenziato una

contesto come la Sardegna il fattore “rela-

aziendali e gli obiettivi formativi nazionali

correlazione statisticamente significativa

zioni” assume una valenza rilevante che

e regionali. La formazione deve essere

tra la soddisfazione nel lavoro e alcuni

ben si accorda con la cultura sarda che

considerata come un investimento per lo

elementi: le relazioni, la leadership e lo

enfatizza il concetto di “buone relazioni”

sviluppo delle risorse umane che produce

stress mentale. L’azienda Ospedaliero

e reciprocità. Anche se si è ottenuto un

sempre un ritorno positivo in termini

Universitaria, presa in esame, ha degli

risultato positivo, gli aspetti relazionali

economici e di qualità di prestazioni9.

elementi su cui agire. È necessario

lasciano un ampio margine di migliora-

Lo “stress fisico” ha dato un valore

attuare quelle strategie manageriali che

mento, che si potrebbe attuare tramite

“insufficiente” di soddisfazione, da

facciano leva sull’incremento di buone

quelle iniziative aziendali che potenziano

mettere probabilmente in relazione alla

relazioni intraprofessionali e interprofes-

il senso di appartenenza e di gruppo.

carenza del personale.

sionali creando dei gruppi di lavoro

Il terzo elemento posto in relazione

La somma dei valori dati alle risposte

professionali ed interprofessionali, audit,

con la soddisfazione lavorativa è lo “stress

del gruppo che sondava il fattore “auto-

riunioni, miglioramento delle relazioni

mentale”. Anche questo fattore viene

nomia” ha dato un valore medio insuffi-

sindacali, istituzione del centro ricrea-

messo in relazione con la soddisfazione

ciente.

dell’autonomia

tivo e sportivo aziendale e qualsiasi altro

lavorativa nella letteratura. Il punteggio

professionale da un punto di vista norma-

strumento a carattere aggregativo e soli-

medio è stato sufficiente, lasciando molto

tivo è un traguardo già raggiunto, ma

dale.; sulla leadership, migliorando la

spazio al miglioramento. Per quanto

questo elemento non rispecchia la realtà,

cultura manageriale; sullo stress mentale

riguarda il “trattamento economico” nume-

in quanto culturalmente né il mondo

creando un clima organizzativo positivo,

rosi lavori2 dicono che un suo incremento

professionale sanitario né quello sociale

basato su collaborazione, miglioramento

da solo non riesce a dare soddisfazione

ha raggiunto questa consapevolezza.

della comunicazione e informazione;

Il

problema

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70

63


G M M promuovendo gli atteggiamenti leali,

bero prevedere anche altre figure con

correttezza nelle progressioni di carriera,

responsabilità intermedia, quali, ad esempio

dando delle incentivazioni alla perma-

le figure di “referente di settore”, del “case

nenza in azienda, coinvolgendo il perso-

manager”, del “tutor dei neoassunti” etc.

nale infermieristico nei progetti azien-

Per ovviare al problema dello stress

dali. Sarebbe utile, inoltre inserire stru-

fisico è necessario determinare il fabbi-

menti di integrazione e comunicazione

sogno di personale in base a criteri di

come

complessità

la

cartella

clinica

integrata,

assistenziale.

Inoltre

si

riunioni, audit, partecipazione a gruppi

potrebbe attivare la reperibilità infermie-

di lavoro e progetti aziendali. È neces-

ristica per le assenze improvvise nei

sario influire sulla carenza, rivalutare le

reparti a livello dipartimentale in modo

dotazioni organiche in base ai carichi di

da rispettare le competenze dei reperibili.

lavoro e quindi alla complessità assisten-

Incidere sull’organizzazione, come

ziale, fare in modo di avere sempre a

asse gerarchico che si dovrebbe appiat-

disposizione una graduatoria aggiornata

tire, cercando uno stile di gestione parte-

per le assunzioni a tempo determinato

cipato e condiviso. In conclusione, visto

e ricorrere al lavoro somministrato,

il forte impatto che gli infermieri hanno

tramite agenzia di lavoro temporaneo se

sull’utente, in quanto costituiscono oltre

non è possibile far fronte in altro modo,

un terzo del personale dipendente di una

ma non lasciare per lungo tempo

azienda, curare in particolare questi

vacanze di posti di infermiere, in quanto

professionisti e il loro benessere deve

anche questo determina abbandoni.

costituire una priorità delle organizzazioni

Per indagare meglio lo stress mentale sarebbe opportuno fare delle indagini periodiche, correlate da dati relativi all’as-

sanitarie al fine di limitare il turnover, migliorare la qualità di assistenza sanitaria

Bibliografia

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G M M

Managerial strategies for the reduction of nurses’ turnover Pina Brocchi *

Maria Grazia Proietti °

Introduction

Mario Esposito •

Giuseppe Esposito #

personnel leaving the organization or

worsened by the increase of medical

even nursing profession. But nurses’

services demand. The increase in need

The constant instability in nursing

turnover can also be viewed as a contri-

for

workforce is globally raising questions

bution to the positive growth of an orga-

produced

on the issue of nurses’ turnover. At orga-

nization

of

progress, longer life expectancy and the

nizational level, this can have negative

personnel. The main reasons to leave

increasing number of people living with

impacts on the capacity to provide for

employment are common to the nurses

chronic conditions. This is to underline

high level assistance to patients. At

of the entire world, i.e. mental exhau-

the negative impact that nursing shor-

nursing-unit level, high turnover rate

stion, limited career opportunities, auto-

tage can have on assistance quality.

negatively influences the morale and

nomy, salary dissatisfaction, lack of

In Italy, every year, approximately

reduces the productivity of nurse staf-

support among colleagues, personal

13,000 nurses retire or leave employment

fing who has to guarantee assistance and,

problems, poor professional training,

while only less than 6,000 graduate; then

at the same time, has to train new hires.

social status and nurse public image, job

there are 1,372 foreign nurses who regi-

through

the

renewal

medical

assistance

by

has

medical

been

knowhow

Research on the topic has focused

environment, leadership style. Besides

ster to the Federation of the IPASVI

on the definition of turnover, factors

these, other factors - such as organiza-

Colleges (average data per year for

considered to be determinants, predic-

tional,

2002/2005). These figures show the

tors, nurses’ dissatisfaction, negative

factors, and other opportunities of

importance

outcomes for patient and staffing,

employment - have been associated to

Research conducted on a variety of OSCE

turnover costs.

nurses’ turnover. The main factor that

countries computes nursing turnover rate

demographic,

environmental

of

this

phenomenon.

In current research there is a lack of

contributes to retention of nursing

of 9%-15% higher than in other profes-

consistent definitions and measurement

workforce is job satisfaction. A study

sions: 7.5% for chemists in the US; 9.5%

of turnover. Turnover can be defined as

conducted on job satisfaction, burnout

for teachers in Norway; 8.7% for public

the intent to leave one’s current job posi-

and stress suggests that job satisfaction

school teachers in the US (5).

tion, either to transfer to another unit

has a positive effect on mental exhau-

within the organization or to terminate

stion, anxiety and depression.

In an organization, turnover and nursing shortage are among the main

employment with the organization. This

A recent Italian study proposes a

hidden causes of malpractice or bad

definition includes voluntary and invo-

strategy to reduce work burden: the

outcomes. When the nurse cannot

luntary workforce mobility, as well as

introduction of new assisting personnel

completely recover from physical or

internal and external mobility. Some

- such as health care assistant (Opera-

mental stress with adequate rest-time

studies define turnover as every move-

tore Socio Sanitario) - in operational

between

ment of personnel from current job posi-

units in order to reduce physical stress.

conditions are likely to occur, the

tion;

Issues related to nursing shortage are

probability

others

define

it

as

nursing

work to

shifts, commit

dangerous mistakes

* Nursing Service Manager at the University Teaching Hospital of Sassari. ° Professor of Nursing Science at the University ‘Tor Vergata’ of Rome. • Professor of Nursing Science at the University ‘Tor Vergata’ of Rome. # Italian Army NCO (OR-9) - Professional Nurse at the Military General Hospital ‘Celio’ of Rome.

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70

65


G M M increases (with possible bad outcomes

conducted a survey on job satisfaction

personnel on leave (for any reason);

for patient’s health). Furthermore, it

in nurse staffing of the University

nurses with less than 6 months of senio-

increases the occurrence of burnout

Teaching Hospital of Sassari, in order to

rity; nurses responsible for coordination.

and long sick-leaves for physical and

spotlight the prevalent determinants.

To avoid selection bias, sample selec-

mental exhaustion (6).

The study aim is to outline managerial

tion was made using random number

Nowadays, nurses can choose among

strategies on the basis of the survey

tables

different employment opportunities and

findings to address turnover. The

model); through this procedure a sample

can accept what they consider to be more

Hospital has a nurses’ turnover rate of

of 220 nurses was selected. A survey

suitable to their preferences and attitude.

10.6%, which is consistent with interna-

package was handed to each individual

Therefore, turnover can be used as an

tional average rate (9%-15%) (5).

of the sample in 4 days. Package

(simple

random

distribution

indicator of healthcare organization’s

contained: an anonymous questionnaire

difficulty in recruitment and/or retention

with evaluation questions, a cover letter

of personnel. Stordeur and D’Hoore high-

Methods and Procedure

and an envelope.

Conceptual Structure

Ethical Considerations

lighted the organizational characteristics which are the key factors in nurse attraction and retention. The concept of

Job satisfaction can be considered a

An application for questionnaire

‘magnet hospital’ could serve as a catalyst

variable both dependent and indepen-

administration - describing the purpose

for improvement in nurses’ work envi-

dent (12). As independent variable it is

and the methods of the study - was

ronment and turnover decrease (7).

considered a cause of turnover, absen-

submitted

personnel

teeism and productivity variation. As

Hospital Executive Committee. Partici-

recruitment, selection, employment and

dependent variable it is affected by orga-

pants received explanation about the

introduction in team work are other

nizational, personal and job-related

research aim, both verbally and from the

important elements. To make an esti-

factors (12). In the present study it is

cover letter. In accordance with APA’s

mate of turnover costs it is necessary to

regarded

Standard of 1992 Ethics Code, survey

consider, indeed, not only the visible (or

therefore the aim is to spotlight its

confidentiality

direct) costs (i.e. administrative and

causing factors in a given work context

guaranteed and only overall survey

professional procedures connected to

in order to outline organizational

results will be released.

dismissal and employment) but also the

measures to tackle turnover.

Additional

costs

for

as

dependent

variable,

invisible costs, such as low productivity before reallocation or leaving employment, loss of productivity during posi-

authorized

and

by

anonymity

the

was

Questionnaire The questionnaire used has been

Design Considering

the

close

relation

approved by a team of experts of the

tion vacancy, decreased initial produc-

between the increase in turnover rate

National

tivity of new hires and of personnel

and job dissatisfaction, we conducted a

Surveillance and Health Promotion of the

responsible for on-job-training (6).

cross-sectional observational study by

ISS (Istituto Superiore di Sanità)1. The

Economic impact is an important issue

administering a questionnaire aimed to

questionnaire was drawn up to asses

for healthcare organizations which have

measure job satisfaction in nurse staf-

work conditions in healthcare popula-

to develop policies, test strategies and

fing, in order to identify prevalent deter-

tion (9, 10). This evaluative tool is consi-

adopt personnel retention approaches.

minants in the study sample.

dered valid and reliable as it permits to

For all these reasons, personnel health and well-being should be the top priority as it is strictly connected to organization’s outcomes (8).

66

and

Centre

for

Epidemiology,

asses the factors identified by researchers Sampling Procedure Participants were selected among the

as determinants of job satisfaction in the medical environment (11).

nurse staffing of the University Teaching

All the items are five-point Liker type

Considering research results on

Hospital of Sassari. Target population

(for ex. from ‘bad’ to ‘excellent’) except

nursing turnover determinants (which

was made of 462 nurses: 392 permanent

for three items which require quantita-

relate the phenomenon to job satisfac-

and 70 non-permanent nurses. Criteria

tive answers and the last item which is

tion) the authors of this paper have

of exclusion from the sample were:

analogue scale based.

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70


G M M In order to analyze the specific

(37%). The most frequent seniority range

sample answered ‘poor’ to ‘career

nursing environment and to further

is 5-10 years (23.8%), followed by 15-20

prospects’ item (Graph. 3 - Career

examine the determinant factors of job

years (21.4%). The prevailing type of

prospects); as for ‘equity and fairness in

satisfaction,

contract is permanent (80.89%) compared

career advancement and recognition of

to non-permanent contract (19.02%).

work’ 51.55% answered ‘poor’. As for

additional

items

were

added: items concerning personal information (i.e. gender, level of education,

The respondents’ answer about envi-

‘mobbing’, 75% declared to have ‘never’

level of nursing education, age, marital

ronmental factors allowed to rate

been discriminated or harassed at work-

status,

items

subscales of factors (Graph. 1 -

place in the last year, while 11.40%

concerning nursing profession (senio-

Findings). Job satisfaction was rated

answered that they have suffered from

rity, type of contract, area of expertise,

‘good’.

relationships

mobbing. Survey shows positive findings

working time, intent to change current

average rate was a bit higher than ‘fair’.

about cooperation among colleagues:

job position/area/working time, asses-

Relationships with doctors were mainly

43.45% declared to ‘often’ receive

sment about the usefulness of work-

rated ‘good’ (45.2%); relationships with

support and help from colleagues in

place child care and employment of

Hospital Executive Committee were

case of need (Graph. 4 - Support and

supporting staff, evaluation of relation-

rated ‘fair’ (34%); relationships with

help from colleagues in case of difficul-

ships with doctors/Hospital Executive

other nursing personnel were rated

ties at work). The evaluation about

Committee/nurse staffing).

‘good’ (31%); relationships with the

current job position was more than posi-

Personnel Office were rated ‘fair’ (34%).

tive: it was in average rated 7-8 on a

family

dependents);

Interpersonal

Autonomy (i.e. participation in decision-

scale 1 to 10, it is therefore very close

Findings were analyzed using Stata

making, communication openness and

to the answer ‘best ever’; this finding

9 software (StataCorp, Stata Statistical

time management) was rated ‘poor’;

confirms that nurses generally have a

Software Release 9, College Station, TX,

chances of professional training were

high opinion of their job (Graph. 5 -

USA,

Evaluation of current job position).

Statistical analysis

regression

rated ‘poor’. Leadership obtained ‘poor’

analysis was conducted in order to

2005).

as rate. Specific questions about leader-

A logistic regression analysis was

measure

the

A

logistic

influence

of

some

ship revealed that only ‘sometimes’

conducted in order to identify the

questionnaire’s covariates on job sati-

nurses

received

factors – among those considered in the

sfaction level (i.e. autonomy, environ-

adequate and consistent information;

present survey – that act as indepen-

mental factors, professional training,

praise and work recognition is ‘some-

dent variables (i.e. that influences the

leadership, physical and mental stress).

times’ (38.32%) or ‘seldom’ (30.54%)

dependent variable ‘job satisfaction’).

Quantitative covariates were catego-

obtained. 41% of respondents declared

Following

rized into dichotomous nominal varia-

to have received unjustified criticism;

analysis it resulted that job satisfaction

bles in order to allow an easier inter-

support and heed in case of difficulties

has a statistically significant interaction

pretation of hazard ratio.

at work was rated ‘fair’ (43%) but 24.55%

with: ‘good interpersonal relationships’

considers it ‘poor’ and this finding must

(job satisfaction increases 3.5 times in

not be overlooked (Chart. 1). 53.29%

case of good relationships occurrence;

rated salary as ‘poor’ (Graph. 2 -

OR: 3.5; p value 0.005) and to ‘leader-

Results

perceive

to

have

the

logistic

regression

Salary). Physical stress obtained an

ship’ (it increases approximately 3 times

220 questionnaires were administered

average rate of ‘poor’, while mental

job satisfaction rate; OR: 2.9; p value

to the nursing sample; 173 questionnaires

stress was in average rated ‘fair’. Envi-

0.018); while it is inversely associated

were handed back (86.5%), 169 of whom

ronmental physical conditions were

to ‘mental stress’ (reduction of approxi-

correctly

Descriptive

rated ‘poor’; finally, ‘position suitability’

mately 70% of job satisfaction; OR: 0.33;

analysis of findings shows a percentage

(i.e. having higher or lower skills and

p value 0.019). The other covariates (i.e.

of female respondents (79.8%) higher

capacity to cover the assigned position)

autonomy,

than male respondents (20.2%). The range

was rated ‘good’. In research, ‘career

physical stress, environmental condi-

of age with the higher percentage (40%)

prospects’ is another factor indicated as

tions and position suitability) were not

is 30-39 years, followed by 40-49 years

affecting work retention. 60.84% of

statistically significant (Chart. 2).

filled

(97.6%).

professional

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70

training,

67


G M M Chart 1

Discussion

Receiving adequate and consistent information Never

AF

RF (%)

13

7,93

In research, stress and leadership are considered determinant factors of job

Seldom

47

28,66

Sometimes

65

39,63

Often

32

19,51

which contribute to job satisfaction.

Always or almost always

7

4,27

Therefore, following the findings of the

Total

164 Praise and recognition of work

100

dissatisfaction. Interpersonal relationships, instead, are considered factors

present study, in the different contexts

Fa

Fr (%)

of analysis ‘relationships’ incidence varies

Never

26

15,57

as the social value given to relationships

Seldom

51

30,54

varies. From the data collection of the

Sometimes

64

38,32

present study, job satisfaction rate in

Often

23

13,77

nurse staffing of the University Teaching

Always or almost always

3

1,8

Hospital of Sassari is barely ‘good’.

Total

167 Unjustified criticism

100

Questionnaire data shows a statistically significant relation between job

Fa

Fr (%)

Always or almost always

8

4,85

ships’, ‘leadership’ and ‘mental stress’.

Often

32

19,39

‘Relationships’ and ‘mental stress’ in

Sometimes

69

41,82

average received positive and sufficient

Seldom

43

26,06

rates; ‘leadership’, instead, was in

Never

13

7,88

average rated ‘poor’. The average rate

Total

165

100

satisfaction and three factors: ‘relation-

of these three factors is positive with a

Fa

Fr (%)

general satisfaction rate more than suffi-

Bad

18

10,78

cient. But this does not mean that there

Poor

41

24,55

is no need for improvements.

Fair

72

43,11

Good

30

17,96

Excellent

6

3,59

Support and heed from superiors in case in difficulties at work

Total

167

100

The strict interconnection between ‘leadership’ and job satisfaction emerged from logistic regression is documented also in a number of other studies (1). Praise and recognition of work from superior is an important element to

Chart 2 - Multiple logistic regression for assessing the interaction between job satisfaction and other factors.

achieve job satisfaction which must be encouraged through the training of nursing coordinators on leadership style,

Satisfaction

68

Odds Ratio

p

Relationships

3.51

0.005

1.46

8.43

tions and support subordinate. Unjusti-

Autonomy

1.01

0.986

0.21

4.87

fied criticism could arise from commu-

Professional Training

1.19

0.806

0.29

4.82

nication problems and not well defined

Leadership

2.94

0.018

1.20

7.20

rules. It is then possible to assume that

Physical Stress

1.15

0.747

0.48

2.74

planning and communication tools are

Mental Stress

0.32

0.019

0.12

0.83

Environmental Conditions

0.55

0.287

0.18

1.63

introduction

Position Suitability

0.80

0.746

0.21

3.00

records in the Hospital in order to

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70

Confidence Interval 95%

methods of recognizing staff contribu-

ineffective. It would be, therefore, necessary to optimize them through the of

integrated

nursing


G M M improve internal communication. The

factor affecting nursing workforce reten-

local level, the issue is worsened by

positive

leadership’s

tion (13). In the questionnaire, ‘profes-

nursing personnel shortage. The present

questions is that 43% of respondents

sional training’ was rated as ‘poor’. It is,

study has spotlighted a statistically signi-

answered ‘fair’ to ‘support and heed in

therefore, necessary to develop profes-

ficant interaction between job satisfac-

case of difficulties at work’ item. But

sional training programs which are

tion and some other factors, i.e. inter-

also in this case it is necessary to further

respondent to nurses’ needs, organiza-

personal relationships, leadership and

improve communication and heed. The

tional strategies and professional trai-

mental stress. The University Teaching

second element which was demon-

ning objectives at national/regional

Hospital here surveyed should imple-

strated to have a statistically significant

level. Professional training must always

ment managerial strategies aimed to:

interaction with job satisfaction is ‘rela-

be considered as an investment for

increase good professional relationships

tionships’. In research (2) this factor is

human resources development which

among personnel (through the creation

reported as producing work stress

always produces good outcomes, both

of professional and inter-professional

reduction and affecting job retention. In

in terms of economic upturn and

working

the cultural context of Sardinia Region,

personnel performance (9). ‘Physical

improvement of relations with labor

‘relationships’ have a great relevance in

stress’ received ‘poor’ rate of satisfac-

unions, establishing recreation and sport

accordance with the high value usually

tion, this is probably connected to

centers at workplace, and any teambuil-

given to ‘good relationships’ and inter-

personnel shortage. The total rate about

ding initiatives); improve managerial

personal exchanges. Even if the survey

‘autonomy’ in average was ‘poor’. As for

culture (as for leadership); establish

shows a general positive perception,

norms and regulations, the issue of

positive working environment based on

further

professional autonomy has already been

cooperation, improved communication

data

about

improvements

are

possible

through team building initiatives.

groups,

audits,

meetings,

faced and solved, but this is not true in

and information to address mental stress;

The third element which interacts

the real world, because neither in

promote equity and fairness in career

with job satisfaction is ‘mental stress’. In

medical environment nor in social envi-

advancement; give economic rewards to

research, also this factor is usually

ronment a cultural awareness on this

personnel remaining on the job; involve

connected to job satisfaction. Average

issue has been reached.

nurse staffing in organization’s projects.

rate was ‘fair’; there is, therefore, big

It would be useful to introduce integra-

room for improvements. As for ‘salary’, a number of workers (2) declared that

tion and communication tools such as

Conclusions

salary increase alone does not increase

the integrated nursing record, meetings, audits, participation in working groups

job satisfaction. Nevertheless, 53.29% of

In the present study we conducted

and organization’s projects. It is neces-

respondents rated as ‘poor’ their salary.

an analysis in a given context and

sary to tackle workforce shortage and

Considering the costs of turnover for the

measured the determinants of job sati-

to assess the number of personnel

organization these findings are quite

sfaction in order to identify managerial

required on the basis of workloads. Non-

relevant; it could be useful for the

strategies to tackle job dissatisfaction

permanent nurses should be hired

hospital to plan economic incentives for

and consequently reducing turnover and

through updated lists of personnel or

nurse workforce retention. As for

increasing personnel stability. It would

employment agencies, but, in any case,

‘employment prospects’, survey findings

valuable, in the near future, to compare

unoccupied positions should nor remain

show a high level of distrust on this

these findings with data collected

vacant for long as this affects negatively

issue. Further analysis is required on

through the same methods and in the

job retention.

‘mobbing’ in order to investigate the

same context after the application of the

In order to better asses mental stress

causes and the breeding-ground of the

managerial strategies suggested, in order

level of personnel it would be useful to

phenomenon reported by a small

to verify their effectiveness on job sati-

conduct periodical surveys associated to

percentage of respondents. A number

sfaction and turnover rate reduction.

collection of data about absenteeism.

of studies identify ‘support among

The high rate of nurses’ turnover is

This would permit to monitor stress

colleagues’ as one of the most affective

a big concern for medical service provi-

trend and the possible interaction with

mechanism to reduce work stress and a

ders as currently, at both global and

personnel shortage and organizational

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70

69


G M M issues. Organizational issues must be

Other possible positions with interme-

It would be necessary to reshape

considered also in their relation to the

diate responsibility would be: ‘branch

organizational hierarchy on a participa-

introduction of new hired administrative

manager’, ‘case manager’, ‘tutor for new

tory and shared managing style.

personnel and health care workers in

hires’, etc.

operational units. Possible strategies to

To tackle physical stress issue, it is

impact of nursing service on patients –

job retention could be: rewards for

necessary to measure the needed

as nurses account for over one third of

personnel remaining on the job for a

number of personnel on the basis of

all hospital staffing – one of the top prio-

certain number of years; having higher

medical assistance complexity. Further-

rities of a medical organization should

salary for higher workload or more

more, nursing availability - in case of

be to address the needs, and guarantee

complex medical assistance.

unexpected absence of personnel -

the wellbeing, of this particular profes-

Considering

70

In conclusion, considering the strong

about

could be activated at department level,

sional category, in order to reduce

distrust on career prospects, it is neces-

the

findings

in order to guarantee the employment

turnover rate, improve the quality of

sary to make internal competitions for

of available personnel with the most

medical assistance and supply better

coordinators and management positions.

suitable competences.

medical services.

G Med Mil. 2012; 162(1): 57-70


G M M

Attività fisica, salute e prontezza operativa in militari sottoposti alle verifiche ginnicosportive annuali dal 2008 al 2011 Physical activity, fitness and operational readiness in Military personnel undergoing the annual physical fitness test from 2008 to 2011 Jacopo Frassini *

Riassunto - Le verifiche ginnico-militari introdotte negli anni passati per motivi d’impiego operativo delle Forze Armate nei nuovi scenari geopolitici e multinazionali, sono un’occasione per ridurre l’esposizione del personale a diversi fattori di rischio, promuovendo una regolare attività fisica in linea con le linee guida internazionali. Il presente lavoro espone l’esperienza diretta nel follow-up medico di 348 militari maschi italiani dal gennaio 2008 al gennaio 2012, indicando come possa esserci uno stretto collegamento tra fitness, salute, attività fisica ed efficienza operativa, soprattutto quando le attuali esigenze d’impiego richiedono al personale di mantenersi pronto a raggiungere risultati ottimali in tempi rapidi, in climi spesso avversi e in situazioni logistiche disagiate. Parole chiave: attività fisica, verifiche ginnico-militari, prontezza operativa, fattori di rischio cardiovascolare, assenza dal servizio per malattia. Summary - The Physical Fitness Test was introduced to check the operational readiness of Armed Forces personnel in the new geopolitical and multinational scenario. It represents a chance to reduce the exposure of military personnel to different risk factors by promoting regular physical activity according to international guidelines. The present paper presents the direct clinical follow-up experience of 348 military Italian males from January 2008 to January 2012. The survey demonstrates the strict connection among fitness, health, physical activity and operational readiness, especially in the modern military context which demands constant readiness in order to obtain the best results in the shortest time, for deployment in often extreme environments and with poor logistic support Key words: physical activity, military physical fitness test, operational readiness, cardiovascular risk factors, sick leave.

* Ten. CSArn, A.M. – Reparto supporto Servizi Generali - Poggio Renatico (FE). e-mail: jacopo.frassini@aeronautica.difesa.it

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

71


G M M Introduzione

034(4) all’interno dei Reparti dell’Aero-

BMI è stato utilizzato ai fini della defi-

nautica Militare di Poggio Renatico.

nizione del “sovrappeso”, per valori

Lo svolgimento di regolari accerta-

Nell’arco del follow-up gli stessi sono stati

compresi tra 25 e 29,9kg/mq, e di

menti ginnico-sportivi nelle Forze Armate

sottoposti ad una incrementale pressione

“obesità” in caso di BMI≥30kg/mq(7) e

è una pratica introdotta con la direttiva

a svolgere attività sportiva regolare

per i confronti di prevalenze con le stati-

interforze SMD-FORM 003 del 2005 per

secondo le linee guida internazionali

stiche di altri Autori. La misurazione di

far fronte alle mutate condizioni d’im-

(Tab. 1), al fine di affrontare in sicurezza

CA e BMI è stata eseguita da personale

piego del personale militare(1). Ora più

sia le verifiche ginniche previste dalle

sanitario in accordo con le metodologie

che mai il militare è infatti un professio-

direttive in vigore sia la preparazione alle

indicate dall’OMS(8).

nista che deve essere in grado di operare

stesse. E’ stata seguita nel tempo la varia-

Sedentarietà: il personale sottoposto alle

con efficacia e versatilità in ambienti ostili

zione dei parametri biometrici (circonfe-

prove svolgeva attività lavorativa in

e in climi avversi, spesso lontano dai

renza addominale, pressione arteriosa,

ufficio o comunque ad impegno fisico

confini nazionali e per lunghi periodi

fumo di tabacco, ipercolesterolemia

equivalente. Per la definizione di seden-

senza gravare su particolari esigenze logi-

clinica) al variare della quantità di sport

tarietà si è fatto riferimento alla racco-

stiche(2). Tali caratteristiche sono indi-

settimanale. A tale scopo il campione è

mandazione minima AHA 2007(9) per

spensabili per assolvere i compiti di difesa

stato suddiviso in quattro gruppi come

l’attività fisica (tab. 1). Un soggetto fisi-

della Patria nell’attuale contesto interna-

definito in tabella 2.

camente attivo eseguiva quindi un alle-

zionale dove la professionalità è ricono-

I parametri di riferimento, conside-

namento aerobico moderato per più di

sciuta solo quando si ottengono risultati

rati per definire i fattori di rischio cardio-

30 minuti al dì per 5 giorni settimanali

concreti con costanza ed affidabilità(3).

vascolare, sono di seguito specificati:

o più di 20 minuti al dì per 3 giorni setti-

Per onorare in questo modo il proprio

Eccesso ponderale: la circonferenza

manali di allenamento aerobico intenso.

lavoro, il militare deve mantenersi psico-

addominale (CA) è stata utilizzata come

Chi non svolgeva alcun tipo di moto era

fisicamente pronto ad affrontare le varie

indice di adiposità addominale che negli

definito sedentario assoluto. L’allena-

difficoltà operative senza uno scenario

uomini corrisponde ad un rischio cardio-

mento isometrico di potenziamento

prestabilito. Da un lato quindi abbiamo

vascolare aumentato per CA≥95cm ma

muscolare è stato considerato sufficiente

l’esigenza del sistema di ottenere già al

<102cm e rilevante se ≥102cm(5,6). Il

se esercitato almeno due volte alla setti-

rischieramento un’efficienza dei reparti quanto più vicina possibile al rendimento in Patria, dall’altro la richiesta del singolo

Tab. 1 - Sintesi delle raccomandazioni AHA(9) e AHA/ACSM(10) sul minimo di attività fisica per adulti sani tra i 18 e i 65 anni.

militare di proteggere la propria salute nello svolgimento dei propri doveri. contrapposte ma convergono nella cura che ognuno deve quotidianamente porre in essere per mantenere in tutti gli anni di servizio un fitness adeguato al ruolo.

ATTIVITA’ AEROBICA

Queste non sono affatto delle necessità

L’obiettivo di questo studio longitudinale prospettico è stato il monitoraggio dal 02 gennaio 2008 al 02 gennaio 2012 di 348 militari di sesso maschile che hanno annualmente svolto gli accertamenti sanitari previsti dalla SMA-ORD

72

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

POTENZIAMENTO MUSCOLARE

Materiali e metodi

AD UN LIVELLO MODERATO (intensità alla quale è possibile parlare ma non cantare)

AD UN LIVELLO INTENSO (intensità alla quale è possibile dire solo alcune parole tra un respiro e l’altro)

Minimo di 30 minuti al dì per 5 giorni alla settimana

Minimo di 20 minuti al dì per 3 giorni alla settimana

Chi desidera ottenere maggiori benefici sul fitness e ridurre ulteriormente il rischio di malattie croniche e disabilità può aumentare il tempo minimo raccomandato. E’ possibile combinare assieme attività moderate e intense per raggiungere la raccomandazione minima. Esercitarsi 2 o più giorni non consecutivi alla settimana. In ogni sessione effettuare almeno una serie da 8-12 ripetizioni per gruppo muscolare principale. Utilizzare carichi tollerati o esercizi a corpo libero, effettuando gli esercizi secondo le tecniche corrette.


G M M Tab. 2 - Definizione dei gruppi di soggetti secondo l’impegno sportivo settimanale dimostrato durante il follow-up.

patologie sono state suddivise in “extrasportive” se indipendenti dallo svolgi-

Soggetti che al primo controllo nel 2008 erano sedentari assoluti e che nel corso del follow-up hanno iniziato a svolgere regolarmente senza più interromperla un’attività fisica aerobica almeno pari al minimo previsto dalle linee guida AHA 2007(9).

mento di quelle attività fisiche conside-

Soggetti che hanno sempre mantenuto un livello di attività fisica aerobica durante il follow-up, pur con variazioni di tempo o intensità ma mai inferiori al minimo raccomandato dall’AHA 2007(9) a tutte le visite annuali.

o in conseguenza dello stesso.

Soggetti che sono sempre rimasti sedentari o che pur iniziando dell’attività fisica, lo hanno fatto per brevi periodi e/o a livelli inferiori alle raccomandazioni minime AHA 2007(9).

improvvisa…) o alterazioni funzionali

GRUPPO 3

Analisi statistiche: le variabili continue

GRUPPO 4

Soggetti che svolgevano un’attività fisica aerobica almeno pari al minimo raccomandato dall’AHA 2007(9) alla visita del 2008, ma che poi hanno permanentemente interrotto l’allenamento o che all’ultima visita sono risultati sedentari assoluti da almeno 3 mesi.

GRUPPO 1

GRUPPO 2

rate a fini del raggiungimento delle raccomandazioni AHA 2007 ed in “sportive” se avvenute durante l’allenamento Patologie cardiovascolari: eventi acuti determinanti danni organici permanenti (infarto

miocardico,

stroke,

morte

del circolo (crisi ipertensive, sincopi…) correlate all’esercizio fisico. come l’età, il BMI, la CA, la quantità di sport e la pressione arteriosa sistolica e diastolica sono state espresse con la

mana(9,10) ed è stato comunque escluso

tori di valori ipertensivi i soggetti che

media ± deviazione standard. Per le

dal calcolo dei tempi precedentemente

avevano una pressione sistolica ≥140

analisi delle differenze tra variabili

esposti per l’attività aerobica.

mmHg e diastolica ≥90 mmHg nella

continue è stato impiegato il t-test di

Fumatori: chi fumava una o più siga-

misurazione più favorevole o che

Student. Il test Chi-Quadro ( 2) è stato

rette al giorno. Dato che il maggior

comunque erano in trattamento antiiper-

usato per i confronti tra prevalenze dei

numero di ricadute avviene prima di un

tensivo.

fattori di rischio cardiovascolare. La

anno dall’ultima sigaretta(11), per essere

Ipercolesterolemia: per lo scopo del

significatività statistica è stata raggiunta

considerati ex-fumatori era necessaria

presente studio l’ipercolesterolemia è

per P<0,01. Tutte le analisi sono state

una completa astinenza da almeno 12

stata valutata clinicamente includendo

fatte con Microsoft® Office Excell 2003.

mesi. Nessun partecipante fumava pipa

solo gli ipercolesterolemici con indica-

o sigari.

zione al trattamento dietetico o farma-

Ipertensione arteriosa: la misurazione è

cologico secondo l’ATP-III(13).

Risultati

stata fatta al temine del colloquio

Le più comuni complicanze acute o

mediante strumentazione oscillometrica

croniche riconducibili ad una regolare

Campione: le caratteristiche principali

automatica a bracciale regolarmente

attività fisica sono state monitorate nel

sono riassunte in tabella 3. Dei 348 mili-

tarata (BIOnet BM3 plus), una volta

tempo sulla base della certificazione

tari visitati nel corso del primo anno, è

rimossi tutti gli indumenti restrittivi, in

prodotta dagli interessati quale giustifi-

stato possibile continuare il follow-up

posizione seduta e con il braccio rilas-

cazione per l’assenza dal servizio,

in 322, con un tasso di abbandono del

sato (12). Ulteriori eventuali misurazioni

completate dai dati anamnestici forniti

7,5%. Il motivo principale è dovuto al

sono state fatte dopo almeno 5 minuti

alla visita di idoneità al rientro. In parti-

trasferimento del personale ad altro

dalla prima, se: i valori fossero risultati

colare sono state definite come:

Ente, mentre in nessun caso alla mancata

sistolici ≥140 mmHg e diastolici ≥90

Patologie muscolo-scheletriche: tutte le

ripresentazione

mmHg o se la frequenza cardiaca fosse

affezioni dell’apparato locomotore di

programmata.

diminuita del 10% nell’arco della visita

natura infiammatorio-degenerativa o

Idoneità: nei 4 anni di follow-up, l’87%

o se il soggetto riferisse valori normali

funzionale (tendiniti, borsiti, lombalgie,

delle idoneità rilasciate dall’Infermeria di

a domicilio. Nel caso la seconda misu-

lombo-sciatalgie,

cervico-brachialgie,

Corpo è stato conseguito alla prima visita.

razione fosse ≥140/90 mmHg si è proce-

gonalgie…) e di tipo traumatico (contu-

Il rimanente 13% ha ottenuto l’idoneità

duto all’impiego del manometro a

sioni, distorsioni, lussazioni, fratture,

a seguito di ulteriori accertamenti clinici

mercurio. Sono stati considerati porta-

lesioni muscolari o legamentose…). Tali

e/o di modificazioni dello stile di vita

alla

visita

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

medica

73


G M M Tab. 3 - Caratteristiche generali nelle annualità “gennaio 2008 - gennaio 2009” e “gennaio 2011 - gennaio 2012” del campione di militari osservato.

complessiva al calo ponderale (BMI 2008 vs. BMI 2012: 25,51±2,93 vs. 25,14±2,80, NS), la percentuale di obesi è rimasta

ANNO

CARATTERISTICHE

invariata, mentre i soggetti in sovrappeso sono calati dal 45,4% al 38,5%, dato che

2008-2009

2011-2012

NUMEROSITA’

348

322

dall’ISTAT per maschi italiani di simile

ETA’ MEDIA (anni)

35,21 ± 6,83

38,15 ± 6,80

fascia d’età. I benefici maggiori rispetto

BMI (kg/m2)

25,51 ± 2,93

25,14 ± 2,80

al 2008 sono stati ottenuti tra i 30-39 anni

CIRCONF. ADDOMINALE (cm)

93,43 ± 8,01

92,50 ± 7,76

1,62 ± 1,18

2,17 ± 1,22

scende al di sotto del 44,5% riportato

ATTIVITA’ FISICA A SETTIMANA

AEROBICA INTENSA (ore)

e ≥40 anni, dove la riduzione dei FRm è stata del 51% e 39%, contro la sostanziale stabilità nel gruppo con meno di 30 anni. Attività fisica (AF): rispetto al 2008 nel

AEROBICA INTENSA (%)

79%

2012 il numero dei soggetti che hanno

90,4%

aderito alle linee guida AHA 2007 è POTENZIAMENTO MUSCOLARE (%)

15%

FREQUENTATORI ABITUALI DI PALESTRE (%)

8,3%

PA sistolica (mmHg) PA diastolica (mmHg)

(tipicamente il calo ponderale, un miglior controllo pressorio). In nessun caso è stato emesso un giudizio di permanente non idoneità alle verifiche ginnico-militari per motivi sanitari.

aumentato del 28,1%. Il 60% di chi ha

23%

iniziato AF aveva più di 40 anni, ma allo stesso tempo il 56% di chi ha interrotto

12,4%

l’allenamento regolare aveva più quest’età. 127,09 ± 10,43 124,53 ± 10,74 75,31 ± 8,47 74,87 ± 7,99

Il tempo medio netto settimanale dedicato all’AF aerobica intensa è passato da

Tab. 4 - Prevalenza dei Fattori di Rischio nel campione nelle annualità “gennaio 2008 – gennaio 2009” e “gennaio 2011 – gennaio 2012” confrontati con i dati ISTAT pubblicati sul sito internet dal 2000 al 2010. FATTORE DI RISCHIO

Fattori di rischio cardiovascolare: il

ANNO

ISTAT

2008-2009

2011-2012

numero medio di fattori di rischio cardiovascolare modificabili per persona (FRm)

SOVRAPPESO

45,4%

38,5%

44,5%

è diminuito del 30% passando dal 0,79 a

OBESITA’

12,9%

12,4%

8,3%

0,55 FRm (Tab. 4). I sedentari assoluti sono diminuiti da 115 unità nel 2008 a

CIRCONFERENZA ADDOMINALE ≥ 102cm

13,7%

10,3%

—————

58 nel corso del monitoraggio (P<0,001),

SEDENTARIETA’ ASSOLUTA

33%

18%

31,6%

tuttavia l’adesione almeno al minimo

ADESIONE AHA 2007

41,9%

58,4%

—————

FUMO

21%

16,8%

25,9%

innalzando la percentuale di soggetti

IPERTENSIONE ARTERIOSA

10,4%

9,9%

12,6%

attivi secondo le linee guida dal 41,9%

IPERCOLESTEROLEMIA CLINICA

6,3%

6,2%

—————

N° MEDIO DI FATTORI DI RISCHIO A PERSONA

0,79

0,55

—————

raccomandato dall’AHA 2007 è stato raggiunto solo da una parte di questi,

al 58,4%. Dopo la sedentarietà, l’astensione dal fumo è il secondo fattore che ha contribuito in modo più significativo

74

alla diminuzione del FRm. Il numero di

nella promozione di un sano stile di vita,

1,62±1,18 ore a 2,03±1,22 ore e la preva-

fumatori si è infatti ridotto dal 21% al

collocandosi stabilmente al di sotto del

lenza di soggetti che hanno associato per

16,8% nell’arco temporale, percentuali

25,9% per la popolazione generale.

almeno due volte alla settimana esercizi

che già da sole sono un buon risultato

Sebbene appaia nel tempo una tendenza

di potenziamento per i muscoli principali

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90


G M M a.

b.

Fig. 1 a) - Riduzione della CA nei 4 Gruppi. b) Beneficio sulla riduzione della CA in sedentari assoluti che nel periodo di osservazione hanno iniziato e mantenuto un AF aerobica intensa almeno pari al minimo raccomandato dall’AHA 2007. del tronco e degli arti è incrementata dal 15% al 23%. Durante il follow-up nel Gruppo 2 si è inoltre allargato il numero di soggetti dal 79% al 90,4% che si esercitavano in AF intense (ad es. jogging) a discapito di AF esclusivamente moderate (ad es. camminata rapida). Gruppo 1: è formato da 79 militari di età media 41±5,9 anni che durante il followup hanno iniziato e poi mantenuto un AF almeno pari al minimo raccomandato dalle linee guida AHA 2007. I benefici raggiunti in termini di riduzione dell’eccesso ponderale, dell’adiposità addominale, della pressione arteriosa e dell’ipercolesterolemia è stato il più elevato tra i 4 gruppi. Di 18 soggetti con una CA≥102cm, 11 sono scesi ad una CA tra i 95cm e i 102cm, mentre 4 sotto i 95cm. Nessun

Fig. 2 - Variazioni della pressione arteriosa media (PAM) nei 4 Gruppi.

militare del gruppo 1 con una CA di partenza inferiore a 102cm ha superato

degli alimenti (-8,1±2,9 cm) o di poten-

lici) raggiungendo differenze statistica-

questo valore. Il calo medio di CA è

ziamento

isometrico

mente significative nel confronto col

stato di 4,1±3,0cm (Fig. 1a e 1b),

(-7,2±3,3cm). Il numero di obesi è infatti

Gruppo 4 (Fig. 2); per la PA media -

con benefici maggiori per chi partiva

calato del 83,3% e quello dei soggetti in

5,9±6,8 vs. +7,2±5,8; P<0,001). Anche il

da una CA≥102cm (-7,4±3,2cm) e per

sovrappeso del 42,3%.

numero degli ipertesi non in terapia

chi ha dichiarato di aver associato anche una

qualche

forma

di

selezione

muscolare

Netta è stata anche la riduzione dei

farmacologica è diminuito di 6 unità,

valori pressori (sistolici, medi e diasto-

pari al -54,5%. Due su tre soggetti in

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

75


G M M terapia farmacologica hanno riportato una riduzione del dosaggio dei farmaci e/o del numero delle associazioni. Tra i soggetti ipercolesterolemici, 6 su 8 sono usciti dai criteri previsti dall’ATPIII per le indicazioni al trattamento, soprattutto grazie alla riduzione del numero dei fattori di rischio modificabili, la cui media in questo gruppo è risultata pari a 0,72 FRm per persona. Gruppo 2: è il più numeroso con 109 militari di età media 37,2±6,6 anni che durante il follow-up hanno mantenuto un’adesione alle linee guida AHA 2007 almeno pari al minimo raccomandato. In particolare chi svolgeva un AF aerobica intensa per 2 o più ore settimanali (Fig. 3) ha riportato una CA più

Fig. 3 - Circonferenza addominale media±DS (cm) in militari sedentari e suddivisi per quantitativo di ore settimanali di AF intensa. Zona verde: CA<95cm; Zona gialla: CA 95-101cm; Zona rossa: CA≥102cm.

bassa rispetto ai sedentari a livelli statisticamente significativi (CA per AF≥2ore vs. CA sedentari: 90,1±6,9 cm vs. 100,2±8,4 cm; P<0,001). Tale divario è minore in chi del Gruppo 2 si esercitava per meno di 2 ore settimanali o per chi ha mantenuto un livello non intenso ma moderato (rispettivamente 94,1±6,8 cm e 95,9±8,7 cm). Il grafico in figura 4 evidenzia come sia emersa nei singoli soggetti una relazione sigmoide tra la variazione della quantità di attività aerobica intensa e la variazione del grasso addominale misurato con la CA e suggerisca come per ogni aumento di 1 ora di AF aerobica intensa settimanale tra le -3 e le +3 ore corrisponda una diminuzione di circa 2 cm di CA e viceversa. Come atteso, non sono state notate variazioni di rilievo della CA (0,45±0,65 cm) tra i 41 soggetti che hanno sempre mantenuto lo stesso tempo di allenamento. Nel

Fig. 4 - Variazione della circonferenza addominale (CA) relativamente alla variazione individuale di ore di attività fisica (AF) intensa nel Gruppo 2 di sportivi abituali.

complesso però la quantità media di AF

76

settimanale è incrementata di circa 25

e degli ipercolesterolemici (-33%),

Come per la circonferenza addomi-

minuti dal 2008; tale dato potrebbe aver

riportando così anche il numero medio

nale, si è notata anche per i valori pres-

promosso la diminuzione del numero

di FRm più basso tra i 4 gruppi pari a

sori, sistolici, diastolici e medi, una certa

di obesi (-20%), degli ipertesi (-66,7%)

0,28 per persona.

tendenza alla diminuzione con l’incre-

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90


G M M zione nel complesso. Ad esempio, più netta ancora sarebbe stata la diminuzione dei parametri di rischio: soggetti con CA≥102cm sarebbero passati dal 10,3% reale al 7,2% stimato, gli obesi dal 12,4% al 10,6%, gli ipertesi dal 9,9% al 8,9% e gli ipercolesterolemici clinici dal 6,2% al 5,8%. Eccesso Ponderale: Circa un militare in sovrappeso su quattro aveva una bassa adiposità addominale. Tale fenomeno era però evidente nel solo Gruppo 2, in cui addirittura il 55,1% dei casi con BMI tra 25 e 29,9 kg/m2 avevano una CA inferiore a 95cm. Di questi militari fisicamente allenati, la quasi totalità associava esercizi di potenziamento muscolare al training aerobico (86,7%) e/o dedicava 3 o più ore settimanali allo sport (83,5%); in soli 4 casi è stata misurata una Fig. 5 - Variazione della pressione arteriosa media (PAM) relativamente alla variazione individuale di tempo settimanale dedicato all’AF.

CA≥95cm con BMI<25 kg/m2. Per contro, nel totale dei Gruppi 3 e 4 solo 2 casi di soggetti in sovrappeso è stata

mento del tempo settimanale di AF, però

renza addominale sono state molto

riscontrata una bassa adiposità addo-

non sufficiente da poter derivare un’af-

accentuate, pari a +7,2±5,8 mmHg per

minale, entrambi risultati forti fumatori.

fidabile linea di tendenza (Fig. 5).

la PA media e 7,8±3,2 cm per la CA.

Fumo: La diminuzione dei fuma-

Gruppo 3: è composto dai 105 mili-

L’accumulo di grasso addominale è

tori è stata complessivamente del

tari di età media 38,5±7,1 anni che sono

stato particolarmente evidente soprat-

19,6%, senza un’evidente relazione

sempre rimasti sedentari o, pur riferendo

tutto negli uomini di età superiore ai

con l’AF. Tra i fumatori, che al 2008

una qualche attività fisica, non hanno

40 anni con il guadagno medio di

riferivano una media giornaliera di

raggiunto

raccomandato

9,5±3,5 cm, con differenze statistica-

10,2±5,6 sigarette, si è inoltre notata

dall’AHA 2007. Nei 4 anni di follow-up la

mente significative rispetto agli altri tre

una diminuzione media di 3,2±2,4

CA è mediamente aumentata di 2,57±1,37

gruppi a parità di età. Il numero di

sigarette al dì al termine del follow-

cm, pari ad un rateo di tendenza del

obesi è circa quadruplicato, passando

up. Dopo aver smesso di fumare, nei

+0,64cm/anno. Anche la prevalenza di

da 2 a 9, analogo riscontro per gli iper-

quattro anni di follow-up i sedentari

obesi, ipertesi e ipercolesterolemici è

tesi e gli ipercolesterolemici clinici. Nel

hanno manifestato un incremento

aumentata rispettivamente del 35,3%, del

complesso infatti 2 soggetti su 3 di

medio di +4,8cm della circonferenza

6,7% e del 20%, corrispondendo ad un

questo gruppo hanno riportato 2 o più

addominale, con una differenza signi-

numero medio di 1,9 FRm a persona.

FRm per una media di 2,17 a persona.

ficativa rispetto al +2,6cm dei seden-

il

minimo

Gruppo 4: nei 4 anni di osserva-

Sottraendo al totale della popolazione

tari non fumatori (p<0,05). Nei fisi-

zione un totale di 29 militari di età

i dati relativi al solo Gruppo 4, è stato

camente allenati invece l’abbandono

media 40,6±6,5 ha smesso di praticare

possibile stimare come evitando l’ab-

del tabagismo non ha determinato

attività sportiva e sono diventati seden-

bandono dell’AF sarebbe potuto risul-

alcun incremento della CA rispetto

tari assoluti; tra questi l’aumento della

tare in una migliore prevenzione

agli sportivi non fumatori (-1,2cm vs.

pressione arteriosa e della circonfe-

cardiovascolare a livello della popola-

-1cm; NS).

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

77


G M M Assenze dal servizio: Nel periodo di osservazione il 87% dei militari ha presentato

almeno

un

certificato

medico per malattia; l’assenza media complessiva dal servizio è stata di 7,7 giorni all’anno. Tra queste non sono emerse complicanze acute di tipo cardiovascolare collegate all’attività fisica o alle verifiche ginnico-militari. Un decisivo impatto lo hanno invece avuto le problematiche muscolo-scheletriche che hanno giustificato il 53,6% dei giorni di assenza totali, per una media di 4,6 giorni di assenza all’anno su tutto il campione e di 10,8 giorni di assenza all’anno a malato. Il numero medio di assenze per malato era però sostanzialmente diverso nei quattro Gruppi (Fig. 6), con una preponderanza statisticamente significativa nei sedentari rispetto agli allenati sia per le assenze totali (13,3

Fig. 6 - Dati sulle assenze dal servizio negli sportivi (Gruppo 1+2) e nei sedentari (Gruppo 3+4). gg. tot: numero medio di giorni di assenza dal servizio per malato all’anno; gg. msk: numero medio di giorni di assenza dal servizio per problematiche muscolo-scheletriche per malato all’anno.

gg/anno vs. 5 gg/anno; p<0,001) sia per le diagnosi muscolo-scheletriche

media di 2,7 giorni all’anno, contro il

(8,5

gg/anno

gg/anno;

47,8% dei sedentari con tempi medi

p<0,001). Anche la percentuale di

di recupero di 8,5 giorni. I traumi

Negli Stati Uniti tra il 1980 ed il 2000

giorni

sportivi, sebbene meno frequenti

la riduzione della mortalità per malattie

rispetto alle patologie muscolo-sche-

coronariche è attribuita quasi per la metà

mostrava come l’AF secondo le linee

letriche

sembrano

a terapie mediche comprovate e per circa

guida AHA 2007 avesse potuto avere

infatti riguardare maggiormente i mili-

l’altra metà alla riduzione dei principali

un certo ruolo protettivo (sportivi

tari che svolgono molte ore di movi-

fattori di rischio(14). E’ ormai assodato

31,8% vs. sedentari 52,3%; P<0,001).

mento. L’80% delle assenze relative a

che una vita sana è un sistema efficace,

Nei sedentari prevalevano localizza-

traumi in corso di AF superiori ai 10

naturale ed economico di ridurre a vario

zioni relative al rachide, la natura

giorni sono avvenute in militari che

titolo la mortalità, la morbidità e l’invali-

infiammatorio-degenerativa e i traumi

si esercitavano per più di 4 ore setti-

dità per numerosissime patologie cardio-

extra-sportivi, mentre nei militari fisi-

manali. L’aver iniziato un allenamento

vascolari e non(15). Ad esempio un’ali-

camente attivi erano più frequente-

regolare da uno stato di sedentarietà

mentazione equilibrata, una regolare atti-

mente colpiti gli arti per cause trau-

non ha determinato motivazioni di

vità fisica e l’astensione dal fumo di

matiche. In particolare nei quattro

assenza dal servizio maggiori rispetto

tabacco sono secondo l’OMS già suffi-

anni di osservazione, tra i militari che

agli sportivi regolari: solo l’11,4% del

cienti a ridurre fino all’80% le morti

svolgevano AF in accordo con le linee

Gruppo 1 si è assentato dal servizio

premature per infarto ed ictus, che rappre-

guida AHA 2007 tra le 1 e le 2 ore

per problemi collegati all’AF, contro

sentano le prime cause di morte e inva-

settimanali solo il 17,1% aveva ripor-

il 26,6% del Gruppo 2; tra i due

lidità nei paesi ad alto reddito pro-

tato problematiche muscolo-schele-

Gruppi non ci sono state significative

capite(16). L’OMS ha individuato anche

triche responsabili di assenza dal

differenze nei tempi di guarigione (3

le principali condizioni di rischio a cui

servizio,

gg/anno vs 3,6 gg/anno; NS).

sono attribuibili le malattie croniche e la

di

vs.

assenza

muscolo-scheletriche

78

per

una

3,5

Discussione

per

patologie

sul

totale

convalescenza

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

extrasportive,


G M M mortalità(17). Per i paesi ad alto reddito

già di per sé del 30% dei fattori di rischio

l’impatto negativo dell’eccesso ponderale

pro-capite, almeno 5 condizioni tra le

modificabili, inducendo ad adeguarvisi

sul profilo di rischio cardiovascolare(30)

prime 7 possono essere prevenute o

anche molti soggetti precedentemente

e la mortalità complessiva(31). Anche

contrastate da una regolare attività

attivi ma a livelli insufficienti per ottenere

nella popolazione in esame la circonfe-

fisica(18). A questo proposito l’ISTAT ha

benefici a medio-lungo termine. Una

renza addominale si è confermata un

individuato come nel 2006 addirittura il

metanalisi ha infatti dimostrato come

miglior indice di eccesso ponderale

36,1% dei cittadini maschi italiani fossero

spesso vengano esagerati i benefici dell’at-

rispetto al BMI, già dimostratasi in altre

completamente sedentari e solo circa il

tività fisica a livelli modesti e sottovalu-

casistiche superiore nella valutazione del

25% svolgesse un’attività fisica in modo

tata l’importanza di raggiungere un buon

rischio

continuativo(19). La prescrizione di atti-

stato di forma finale(27). Con lo stesso

lico(32,33) e correlare più strettamente

vità fisica regolare da parte di medici di

obiettivo, grazie al progressivo migliora-

con la mortalità totale(34). Il BMI tra i

cura primaria, analogamente a come

mento del fitness individuale, sono state

militari del Gruppo 1 e 2 ha avuto il limite

potrebbero agire i medici militari nei loro

progressivamente incentivate le attività

di non differenziare adeguatamente l’ec-

reparti, si è dimostrata efficace nell’au-

aerobiche intense a discapito delle mode-

cesso adiposo centrale dall’incremento di

mentane in maniera rilevante l’adesione

rate e forme di allenamento isometrico

massa muscolare, fenomeno spesso

a programmi di fitness(20). Incremen-

anche a corpo libero, ispirate agli eser-

evidente negli sportivi(33). L’automisura-

tando il fitness, soprattutto agendo in fase

cizi ginnici previsti nelle verifiche annuali.

zione della circonferenza addominale è

preventiva fin da giovani, insistendo

Nel complesso questi dati si sono tradotti

semplice ed affidabile(35), configurandosi

sull’aspetto aerobico e la continuità, nel

in un’inversione di tendenza rispetto ai

quindi come un utile strumento di moni-

medio-lungo periodo si migliora il profilo

dati ISTAT per la popolazione italiana,

toraggio anche domiciliare.

di rischio cardiovascolare(21) e si riduce

dove all’aumentare dell’età media corri-

In linea con quanto descritto in altri

la mortalità. Uno scarso fitness cardiore-

sponde una più alta prevalenza di fattori

studi(36), anche nell’esperienza diretta

spiratorio aumenta infatti del 70% la

di rischio, ma non hanno prodotto l’at-

rimane controversa la positiva relazione

mortalità per tutti i tipi di cause e del 56%

tesa diminuzione nel numero totale degli

tra attività sportiva e cessazione dal

il

rischio

di

eventi

cardiovascolare

e

metabo-

cardiovascolari

obesi, degli ipertesi e dell’ipercolestero-

fumo. Si conferma inoltre la tendenza

acuti(22). Nel breve termine inoltre

lemia clinica (tab. 4). Mentre infatti nei

all’incremento ponderale dopo asten-

soggetti sedentari che si sottopongono ad

Gruppi 1 e 2 sono stati registrati quegli

sione dal fumo(37) e il ruolo protettivo

attività fisiche intense ed improvvise

effetti benefici indotti dall’attività fisica

che l’attività aerobica regolare ha nell’at-

hanno 56 volte il rischio di essere colpiti

regolare in linea con le previsioni e con

tenuare questa tendenza(38).

da arresto cardiaco durante lo sforzo(23)

quanto descritto da altri Autori(28,29), nel

L’esercizio fisico diminuisce la pres-

e 50 volte da infarto miocardico acuto

Gruppo 3 e soprattutto nel Gruppo 4 si

sione arteriosa in circa il 75% degli iper-

rispetto a persone che svolgono una

sono verificati effetti opposti che hanno

tesi con riduzione media dei valori sisto-

qualche forma di esercizio fisico rego-

compensato i primi. Nel Gruppo 1 e 2, a

lici e diastolici rispettivamente di 11 e 8

lare(24). Nell’ottica della prevenzione

livelli di allenamento aerobico intenso

mmHg, con effetti più modesti nei non

primaria, l’idoneità fisica richiesta al

superiori

raccomandato

ipertesi(39). Tali dati si allineano con i

personale militare deve quindi essere

dall’AHA 2007 è stato possibile ottenere

risultati descritti nel Gruppo 1 e nei mili-

intesa e supportata dal sistema come una

una discreta diminuzione dell’adiposità

tari del Gruppo 2 che hanno aumentato

vera e propria risorsa da coltivare nel

addominale, con benefici più evidenti nei

per più di una le ore settimanali di alle-

tempo per la prioritaria tutela della salute

soggetti che hanno introdotto oltre all’at-

namento. Raramente vengono riportati

da problematiche acute e croniche che

tività aerobica anche una qualche forma

gli effetti della sospensione dell’esercizio

potrebbero, come conseguenza, ripercuo-

di disciplina alimentare e/o un allena-

regolare ma, come evidenziato nel

tersi anche in modo determinante sull’o-

mento isometrico di potenziamento

Gruppo 4 e in quei militari del Gruppo

peratività attualmente richiesta(25,26). Nel

muscolare. Nei soggetti che però non

2 che hanno ridotto per più di una le

presente studio è risultato evidente come

hanno ottenuto risultati biometrici di

ore settimanali di allenamento, l’au-

l’aumento dell’adesione alle linee guida

grande rilievo, l’attività fisica aerobica

mento dei valori pressori è stato opposto

AHA 2007 ha comportato una riduzione

intensa regolare ha comunque diminuito

e di entità lievemente aumentata rispetto

al

minimo

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

79


G M M al decremento ottenuto iniziando o potenziando l’esercizio fisico.

Tab. 5 - Confronto dei parametri richiesti dalle rispettive direttive per militari di fascia d’età 40-50 anni.

A fronte degli innegabili benefici a medio-lungo termine(40) è neces-

AFI36-2905

età 40-50

SMA-ORD034

~ 12

Corsa (tempi massimi in minuti per 2000 mt)

18

21 entro un minuto

Piegam. braccia (numero minimo)

8

34 entro un minuto

Addominali (numero minimo)

18

≤ 99 cm

Circonf. Addom. (in centimetri)

Non prevista

sario sottolineare come programmi organizzati di fitness debbano corrispondere a delle caratteristiche di sicurezza che espongano le persone a carichi fisici proporzionati alle capacità per evitare serie problematiche cardiovascolari

e

traumatologiche

acute(41). Le prime sono spesso serie ma non comuni per le piccole casistiche

come

seconde

80

sono

l’attuale,

mentre

le

molto

frequenti

e

spesso minori, tant’è che un allena-

così come un alto BMI, sono associati

tare Italiana e in quella degli Stati

mento aerobico intenso compreso tra

a periodi di guarigione più lunghi(45).

Uniti, risultano già evidenti le diffe-

il minimo raccomandato dall’AHA

Da altre esperienze in ambito civile è

renze in due nazioni che però si sono

2007 e le 2 ore nette settimanali ha di

stata individuata una relazione dose-

avvicinate in tempi molto diversi al

rado comportato problematiche di

risposta tra attività fisica e assenze dal

concetto strategico della proiezione

assenza dal servizio. Lo US Army ha

lavoro per malattia(46), dove la seden-

dell’attività militare lontano dai propri

mostrato come nella preparazione al

tarietà è inoltre considerata un fattore

confini. In tabella 5 sono riassunti i

fitness test le problematiche muscolo-

di rischio per assenze dal lavoro

parametri minimi richiesti per il supe-

scheletriche siano piuttosto comuni

dovute a disturbi muscolo-scheletrici

ramento delle prove nella fascia d’età

arrivando al 56% dei partecipanti, ma

cronici(47). Numerose forze armate

tra i 40 e i 50 anni che, almeno per

che solo raramente determinano limi-

della NATO hanno quindi già negli

la parte italiana, appaiono agevol-

tazioni fisiche temporanee (23%) e

anni passati individuato nella sistema-

mente raggiungibili mediante un rego-

mai invalidità permanenti(42). I nostri

ticità dell’attività fisica l’elemento

lare

militari fisicamente attivi hanno analo-

cardine a cui affidare parte dell’effi-

secondo le raccomandazioni AHA

gamente

bassa

cienza operativa del proprio perso-

2007 (tabella 1). I risultati emersi

propensione ad assentarsi dal servizio

nale. Secondo l’Annesso 2 al Technical

dall’esperienza

per problemi muscolo-scheletrici, in

Report HFM-080 anno 2009 della

quindi come un esercizio ispirato alle

particolare per quelle forme di limita-

NATO(48), a grandi linee le prove

linee guida AHA 2007 abbia un

zione su base infiammatorio-degene-

richieste dalle diverse nazioni alleate

impatto misurabile sulla riduzione dei

rativa o traumatica extrasportiva che

hanno cadenza almeno annuale e

principali fattori di rischio cardiova-

invece hanno caratterizzato maggior-

consistono spesso in corsa, piega-

scolare modificabili e delle assenze

mente i sedentari. Altre esperienze

menti sulle braccia e addominali, la

dal servizio per tutte le cause, in parti-

hanno riportato come alti livelli di

cui prestazione minima è general-

colare di origine muscolo-scheletrica.

fitness aerobico proteggono da infor-

mente rapportata all’età ed al sesso;

Tali risultati fanno supporre che, ridu-

tuni di natura traumatica tra militari

alcuni Stati richiedono anche il supe-

cendo ulteriormente la quota dei

impiegati nello stesso compito(43) e,

ramento di altri test o il rispetto di

sedentari e soprattutto evitando che

più generalmente, migliore è il fitness

parametri biometrici come la circon-

soggetti fisicamente attivi interrom-

minore è la tendenza a prodursi

ferenza addominale. Confrontando ad

pano l’allenamento, si possa incre-

lesioni in attività extra-sportive(44). In

esempio la SMA-ORD 034(4) e la

mentare il benessere fisico del perso-

ambito militare è noto infatti che un

AFI36-2905(49), direttive applicate

nale impiegato nei molteplici e dina-

basso fitness aerobico e muscolare,

rispettivamente nell’Aeronautica Mili-

mici scenari di crisi.

manifestato

una

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

e

sistematico

diretta

allenamento

mostrano


G M M Conclusioni L’attività fisica regolare adeguata alle proprie caratteristiche è vantaggiosa per la salute nel suo complesso. Può aiutare a ridurre il numero di fattori di rischio modificabili in gruppi di militari motivati ad intraprendere e mantenere uno stile di vita più sano. Iniziare un esercizio regolare secondo le linee guida 2007 dell’A-

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G M M

Physical activity, fitness and operational readiness in Military personnel undergoing the annual physical fitness test from 2008 to 2011 Jacopo Frassini *

Introduction

Methods and Procedure

(Chart 1) in order to reach a fitness level adequate to pass the Physical

Regular Physical Fitness Test has been

In the present longitudinal prospec-

Fitness Test (as provided for by national

introduced into Armed Forces organiza-

tive study, 348 male military subjects

regulations in force). It was monitored

tion in accordance with the joint-forces

have been monitored from 02 January

over time the effect of the variation in

directive SMD-FORM 003 (2005) in order

2008 to 02 January 2012. All individuals

the amount of physical exercise per

to address the new deployment require-

have undergone physical examinations

week upon biometrics (waist, blood

ments of military personnel (1). Military

provided for by SMA-ORD 034 (4) at Air

pressure, cigarette smoking, hypercho-

are now, more than ever before, profes-

Force facilities of Poggio Renatico. At

lesterolemia). The sample was divided

sionals who must be able to operate with

follow-up, all subjects have been reque-

into four groups as showed in Chart 2.

effectiveness and flexibility in hostile envi-

sted to perform regular fitness activity

Reference parameters used to iden-

ronments and extreme climates, often far

according to international guidelines

tify cardiovascular risk factors are:

away from the national borders and for long periods of time with poor logistic support (2). These are the indispensable requirements to operate for the national

Chart 1 - Summary of AHA (9) and AHA/ACSM (10) recommendations on minimum amount of physical activity needed by healthy adults aged 18-65 years.

defense in the current international tably linked to the achievement of reliable, constant and concrete results (3). To effectively perform his duty a soldier must be psychologically and physically ready to face operational challenges in any possible scenario. Therefore, on one hand there is

AEROBIC ACTIVITY

context where professionalism is inevi-

the need for having units ready and highly hand the need of the single soldier for protecting his own health while performing his duty. These two needs are not antithetical; they are, indeed, both aimed to maintain an adequate level of physical efficiency during the years of service.

MUSCULAR STRENGTH TRAINING

efficient at deployment and, on the other

MODERATE-INTENSITY ACTIVITY VIGOROUS-INTENSITY ACTIVITY (A person doing moderate-intensity (A person doing vigorous-intensity aerobic activity can talk, but not sing) activity cannot say more than a few words without pausing for a breath) Minimum 30 min on five days each week

Minimum 20 min on three days each week

Who wants to obtain major fitness outcomes and further reduce the risk of chronic diseases and disabilities can increase minimum time recommended. It is possible to mix moderate- and vigorous-intensity activity in order to reach minimum recommended. Perform activity two or more non-consecutive days every week At every training session perform at least one set of 8-12 repetitions for each major muscle group. Perform adequate weight training exercises or body weight exercises following proper techniques.

* Italian Air Force Lieutenant - Medical Corps - General Services Support Department - Poggio Renatico, Ferrara. e-mail: jacopo.frassini@aeronautica.difesa.it

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

83


G M M Chart 2 – Description of sample groups divided by amount of physical activity performed per week during follow-up

mercury manometer. Hypertensive individuals were defined as those subjects

GROUP 1

Subjects - inactive at the medical examination in 2008 - who, during follow-up, started and continued regular physical activity (meeting at least minimum amount recommended by AHA 2007).

having systolic pressure ≥ 140 mmHg and diastolic pressure ≥ 90mmHg or undergoing medical treatment for hypertension.

GROUP 2

GROUP 3

GROUP 4

Subjects who have always performed regular aerobic activity during follow-up. Variation in activity time and intensity occurred but they never reduced exercise amount below the minimum recommended by AHA 2007. Inactive subjects or subjects who performed physical activity for short time and/or below the minimum amount recommended by AHA 2007. Subjects who, at medical examination in 2008, used to perform aerobic activity meeting at least the minimum amount recommended by AHA 2007 but afterwards have definitely stopped training or resulted to be inactive from at least 3 months at the last medical examination.

Hypercholesterolemia: in the present study hypercholesterolemia has been clinically taken into consideration only for those hypercholesterolemic individuals falling within ATP-III (13) cases of suggested diet or drug therapy. The most common acute or chronic complications due to regular physical exercise have been monitored over time on the basis of: medical certifications for sick leave (provided by the worker) and anamnesis data collected at examination

84

Excess weight: abdominal circumference

isometric training was considered suffi-

of medical fitness for duty at return to

(AC) has been used as abdominal fat

cient if carried out for a minimum of

work. They were defined as follow:

index. In male individuals this is asso-

two days each week (9, 10) and,

Musculoskeletal disorders: all the condi-

ciated with an increased cardiovascular

anyway, it was not included in the above

tions that affect locomotive apparatus of

risk if AC ≥ 95 to 102 cm, and a high

mentioned aerobic activity times.

inflammatory /degenerative or func-

risk if AC ≥ 102 cm (5, 6). BMI has been

Smoker: an individual smoking one or

tional nature (tendinitis, bursitis, low

used to define ‘overweight’ (from 25 to

more cigarettes a day. As most part of

back pain, lumbago-sciatica, cervicobra-

29.9 kg/m2), ‘obesity’ (BMI ≥ 30 kg/ m2)

relapses occur within the first year after

chialgia, gonalgia, etc.) or traumatic

(7) and to compare prevalence data

quitting (11) it was necessary a complete

(contusion, sprain, dislocation, fracture,

across studies. Measurement of AC and

abstention from smoking of at least 12

ligament or muscular damage, etc.).

BMI

medical

months to be considered non-smoker.

These pathologies have been divided

personnel in accordance with WHO

was

None among the sample was pipe or

into “non-physical activity depending”

guidelines (8).

cigar smoker.

(if they did not occur while performing

Sedentariness: all sample individuals

Arterial Hypertension: at the end of the

physical activities aimed to fulfill AHA

perform deskwork or other duties for

medical interview, any constricting

2007 recommendations) and “physical

which sedentary criteria are met. AHA

clothing was removed and measurement

activity depending” (if occurred during

2007

(9)

performed

minimum

by

recommended

was taken through automated oscillo-

or caused by physical training).

amount of physical activity was used for

metric device with cuff (BIOnet BM3

Cardiovascular disorders: acute condi-

the definition of sedentariness (Chart

plus), in sitting position keeping the cuff

tions producing permanent damages

1). A physically active individual is

arm relaxed (12). Further measurements

(myocardial infarction, stroke, sudden

defined as a subject who carries out

were taken after at least 5 min from the

death, etc.) or functional alteration of

moderate-intensity aerobic physical acti-

first in the following cases: systolic

circulation (hypertensive crisis, syncope,

vity for more than 30 min on five days

values ≥ 140 mmHg and diastolic values

etc.) related to physical activity.

each week or vigorous-intensity activity

≥ 90 mmHg or if, during the visit, heart

Statistical Analysis: average value of

for more than 20 min on three days each

rate decreased of 10% or the patient

continuous variables (such as: age, BMI,

week. An individual who does not carry

reported to usually have normal values.

AC, amount of physical activity, arterial

out any kind of physical activity is

If the second measurement was ≥140/90

systolic and diastolic pressure) has been

defined as inactive. Muscular strength

mmHg, pressure was then measured by

reported with ± standard deviation.

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90


G M M Student’s t-test was employed in evalua-

Chart 3 - General characteristics of the sample population in Jan 2008 - Jan 2009 and Jan 2011 - Jan 2012

ting the significance of differences in means for continuous variables. Chisquared test (2) was used in confron-

YEAR

CHARACTERISTICS

2008-2009

2011-2012

SUBJECTS

348

322

AVERAGE AGE (years)

35,21 ± 6,83

38,15 ± 6,80

BMI (km/m2)

25,51 ± 2,93

25,14 ± 2,80

WAIST CIRCUMFERENCE (cm)

93,43 ± 8,01

92,50 ± 7,76

VIGOROUS-INTENSITY AEROBIC ACTIVITY (hours)

1,62 ± 1,18

2,17 ± 1,22

VIGOROUS-INTENSITY AEROBIC (%)

79%

90,4%

MUSCULAR STRENGTH TRAINING (%)

15%

23%

REGULAR GYM USERS (%)

8,3%

12,4%

ting prevalence of cardiovascular risk factors.

Statistical

significance

was

reached if p<0.01. The software used for the survey was Microsoft® Office

Findings Study sample: the main characteristics are shown in Chart 3. In the first year, 348 individuals were examined; followup was performed on 322 on them. Abandon rate was of 7.5%, mainly due

PHYSICAL ACTIVITY PER WEEK

Excel 2003.

to reassignment of personnel and in no

Systolic BP (mmHg) Diastolic BP (mmHg)

case because individuals did not go to

127,09 ± 10,43 124,53 ± 10,74 75,31 ± 8,47 74,87 ± 7,99

the scheduled examination. Fitness for duty: during the four years follow-up, 87% of physician’s statements of eligibility for military duty were issued

Chart 4 - Prevalence of Risk Factors in the study sample in Jan 2008 - Jan 2009 and Jan 2011 - Jan 2012 compared to ISTAT data released on the Institute website from 2000 to 2010

after the first examination at the Infir-

RISK FACTOR

mary. The remaining 13% of subjects met eligibility criteria after further

YEAR

ISTAT

2008-2009

2011-2012

clinical examinations and/or changes in lifestyle (mainly: weight loss and impro-

OVERWEIGHT

45,4%

38,5%

44,5%

vement in BP control). In no case judg-

OBESITY

12,9%

12,4%

8,3%

ments of permanent unfitness for mili-

WAIST CIRCUMFERENCE ≥ 102 cm

13,7%

10,3%

—————

tary Physical Fitness Test for medical reasons were issued.

INACTIVITY

33%

18%

31,6%

Cardiovascular risk factors: the average

COMPLIANCE TO AHA 2007

41,9%

58,4%

—————

SMOKING

21%

16,8%

25,9%

HYPERTENSION

10,4%

9,9%

12,6%

6,3%

6,2%

—————

0,79

0,55

—————

number of modifiable cardiovascular risk factors per person (MRF) diminished of 30%, from 0.79 to 0.55 MRF (Chart 4). Inactive individuals diminished over time from 115 subjects (in 2008) to 58 (p<0.001). Nevertheless, only part of the

CLINICAL HYPERCHOLESTEROLEMIA AVERAGE NUMBER OF RISK FACTORS PER PERSON

individuals complied with the minimum amount of physical activity recom-

second most significant factor which

of a healthy lifestyle as they account for

mended by AHA 2007; hence, the

produced a reduction in MRF. The

less than 25.9% of all population.

percentage of active individuals changed

number of smokers, indeed, decreased

Although there is a general tendency

from 41.9% to 58.4%. Beside sedentari-

from 21% to 16.8%. These percentages

towards weight loss (BMI 2008 vs. BMI

ness, abstention from smoking is the

are a good result as for the promotion

2012: 25,51±2,93 vs. 25,14±2,80, NS) the

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

85


G M M percentage of obese subjects has not

while 4 reduced it below 95 cm. None

follow-up, met at least the minimum

changed, while overweight subjects

among Group 1 with an initial AC < 102

amount of PA recommended by AHA

percentage decreased from 45.4% to

cm had a reduction rate higher than this.

2007 guidelines. Individuals perfor-

38.5%; this percentage is lower than the

The average reduction value of AC was

ming vigorous-intensity aerobic acti-

ISTAT1 data for Italian male in the same

4.1 ± 3.0 cm (Pic. 1a - Reduction of AC

vity for 2 or more hours per week (Pic.

range of age (i.e. 44.5%). The range of

in the four Groups and 1b - Reduction

3 - Average abdominal circumference

age which obtained the major reduction

of AC in inactive subjects who, during

± SD (cm) in inactive military divided

of MRF (from 51% to 39%) is 30-39 years;

follow-up, started regular vigorous-

by hours of vigorous-intensity PA per

less than 30 years group, instead,

intensity aerobic PA meeting at least the

week. Green zone: AC < 95 cm; Yellow

remained stable.

minimum amount recommended by

zone: AC 95-101 cm; Red zone: AC ≥

Physical Activity (PA): compared to

AHA 2007), major outcomes were

102 cm) obtained a statistically signi-

2008, the percentage of subjects who

obtained by: subjects having an initial

ficant lower value of AC compared to

complied with AHA 2007 guidelines

AC ≥ 102 cm (minus 7.4 ± 3.2 cm);

sedentary individuals (AC for PA ≥ 2

increased of 28.1%. 60% of subjects who

subjects who declared to have made

hours vs. AC of sedentary individuals:

started PA were over 40 years old, but,

some form of food selection (minus 8.1

90.1 ± 6.9 cm vs. 100.2 ± 8.4 cm;

at the same time, 56% of those who

± 2.9 cm); subjects who declared to have

p<0.001). Value range is lower for indi-

stopped regular activity were over 40

performed muscular strength isometric

viduals of Group 2 who performed PA

years old. The average time/week dedi-

training (minus 7.2 ± 3.3 cm). Percen-

for less than 2 hours per week or

cated to vigorous-intensity PA increased

tage of obese individuals, indeed,

performed moderate-intensity activity

from 1.62±1.18 hours to 2.03±1.22

decreased of 83.3%, overweight subjects

(respectively 94.1 ± 6.8 cm and 95.9 ±

hours. The prevalence data of subjects

decreased of 42.3%.

8.7 cm). Pic. 4 (Variation in abdo-

performing also muscular strength trai-

Also the reduction in blood pressure

minal circumference (AC) upon varia-

ning of the upper-body at least two

values (systolic, mean and diastolic) was

tion in hours of vigorous-intensity

times/week increased from 15% to 23%.

sharp-cut as it showed differences stati-

physical activity (PA) in Group 2 -

At follow-up, the number of individuals

stically significant compared to Group 4

regular sportsmen) shows the sigmoid

in Group 2 who performed vigorous-

(Pic. 2 - Variation in mean arterial pres-

relationships between the amount of

intensity activity (for ex. jogging)

sure (MAP) in the 4 Groups); mean arte-

vigorous-intensity activity and the

increased from 79% to 90.4%, while

rial pressure minus 5.9 ± 6.8 vs. plus 7.2

abdominal fat measured in AC: to

individuals who performed exclusively

± 5.8; p<0.001. Also the number of

every additional hour of vigorous-

moderate-intensity activity (for ex. brisk

hypertensive individuals (undergoing no

intensity activity per week (range ±3

walking) reduced.

drug therapy) diminished of 6 subjects,

hours) corresponds a decrease of

Group 1: it encompasses 79 mili-

i.e. minus 54.5%. Two individuals under-

approx. 2 cm and vice-versa. As

tary male (average age 41 ± 5.9 years)

going drug therapy out of three obtained

expected, there were no significant

who at follow-up started and continued

a reduction in drug dosage and/or drug

variations of AC (0.45 ± 0.65 cm)

PA meeting at least the minimum

administration.

among the 41 subjects who have

amount recommended by AHA 2007.

Among hypercholesterolemic indivi-

always performed the same amount of

Among the 4 Groups this one obtained

duals, 6 out of 8 do not fall anymore

PA. Nevertheless, average amount of

the major outcomes in terms of weight

within ATPIII suggested cases for treat-

PA per week has increased of approx.

loss, reduction of abdominal fat,

ment; this is due above all to the reduc-

25 min since 2008; this data could have

decrease of arterial pressure and hyper-

tion of modifiable risk factors. The

affected the reduction of obese indi-

cholesterolemia.

average number of modifiable risk

viduals (-20%), hypertensive indivi-

factors in this Group amounts to 0.72

duals (-66.7%) and hypercholestero-

MRF per person.

lemic individuals (-33%) and therefore

Of the 18 individuals having AC≥102 cm, 11 reduced their AC to 95-102 cm,

Group 2: it is the most numerous 1 The ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) is the Italian National Institute of Statistics.

86

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

encompassing

109

military

males

(average age 37.2 ± 6.6 years) who, at

Group 2 has scored the lower average value of MRF (0.28 per person) among the 4 Groups.


G M M As for BP - systolic, diastolic and

example, the reduction of risk parame-

illness; overall average data of absences

mean values - (just like AC) a tendency

ters would have been sharper: subjects

from work was 7.7 days/year. Among

towards reduction of values as duration

with AC ≥ 102 would have changed

these there were no acute cardiovascular

of PA per week increases was noted,

from 10.3% (real data) to 7.2% (estimate

complications related to physical acti-

but it does not provide a reliable trend

data), obese subjects from 12.4% to

vity or to military Physical Fitness Test.

line (Pic. 5 - Variation in mean arte-

10.6%, hypertensive individuals from

Musculoskeletal pathologies, instead,

rial pressure (MAP) upon variation in

9.9% to 8.9%, hypercholesterolemic

had a determinant impact causing 53.6%

PA per week).

subjects from 6.2% to 5.8%.

of overall absences from work, with an

Group 3: it encompasses 105 mili-

Excess weight: approximately one

average absence rate of 4.6 days/year

tary males (average age 38.5 ± 7.1).

overweight individual out of four had

on the overall sample population and

These individuals have always been

low abdominal fat levels. Such pheno-

10.8 days/year every ill subject. Average

sedentary or have never met the

menon, however, was evident only in

rate of absences per ill subject was,

minimum recommended amount of PA

Group 2: 55.1% of individuals with BMI

however, essentially different conside-

(AHA 2007). During the 4 years of

of 25 - 29.9 kg/m2 had AC < 95 cm.

ring the four Groups (Pic. 6 - Absences

follow up, AC in average increased of

Almost all these physically fit subjects

from work of sportsmen (Group 1+2)

2.57 ± 1.37 cm, trend rate +0.64

usually perform muscular strength trai-

and sedentary individuals (Group 3+4).

cm/year. Also the prevalence of obese,

ning in addition to aerobic activity

Total days: average number of absences

hypertensive and hypercholesterolemic

(86.7%) and/or spend 3 or more hours

by worker/year; MSK days: average

individuals increased, respectively of

per

activity

number of absences for musculoskeletal

35.3%, 6.7% and 20%; 1.9 average rate

(83.5%). There were only 4 cases of AC

pathologies by worker/year): sedentary

of MRF per person.

week

doing

physical

≥95 cm with BMI < 25 kg/m2. On the

individuals show a statistically signifi-

Group 4: during the 4 years of

other hand, in Group 3 and 4 there were

cant predominance compared to physi-

survey, 29 military males, average age

only 2 cases of overweight subjects with

cally fit subjects as for overall absence

40.6 ± 6.5, have stopped PA and become

low abdominal fat levels, both were

rate (13.3 days/ year vs. 5 days/year;

inactive. Among these subjects, BP and

heavy smokers.

p<0.001) and as for musculoskeletal

abdominal

circumference

values

Cigarettes Smoking: overall number

increased drastically (average BP: +7.2

of smokers reduced of 19.6% with no

days/year; p<0.001). Considering the

± 5.8 mmHg; average AC: 7.8 ± 3.2 cm).

evident connection to PA. At the end of

percentage of absence days for muscu-

The increase of abdominal fat was

the follow-up, an average reduction of

loskeletal pathologies it is possible to

highly evident especially among men

3.2 ± 2.4 cigarettes/day was recorded

infer that PA (following AHA 2007 guide-

above 40 years old (+9.5 ± 3.5 cm); data

among those subjects having an average

lines) could have had some protective

show statistically significant differences

consumption of 10.2 ± 5.6 cigarettes

role (sportsmen 31.8% vs. sedentary

compared to individuals in the same age

/day in 2008. During the 4 years follow-

subjects 52.3%; p<0.001). Among seden-

range belonging to other groups. The

up, sedentary individuals who quit

tary subjects the most predominant

number of obese subjects increased of

smoking had an average increase of 4.8

disturbances

almost four times, changing from 2 to

cm of abdominal circumference with a

pathologies of inflammatory and dege-

9; same data for hypertensive and

significant

cm)

nerative nature and “non-physical acti-

hypercholesterolemic individuals. Two

compared to non-smokers sedentary

vity depending” traumas. In physically

difference

(+2.6

diagnosis

(8.5

days/year

were:

spine

vs.

3.5

diseases,

subjects out of three in this Group had

subjects (p<0.05). Physically fit indivi-

active individuals the most frequent

2 or more MRF, average value 2.17

duals who quit cigarettes consumption,

pathologies were limb traumas. In parti-

MRF/person. Subtracting Group 4 data

instead, did not show an AC increase

cular, during the 4 years of survey,

from the overall data of sample popu-

compared to non-smokers sportsmen (-

among the subjects performing PA in

lation it was possible to estimate that

1.2 cm vs. -1cm; NS).

compliance with AHA 2007 guidelines

by avoiding PA abandon a better cardio-

Absences from work: during the

(1 or 2 hours per week) only 17.1%

vascular prevention for the whole popu-

survey period, 87% of subjects produced

reported musculoskeletal disturbances

lation

at least one medical certification of

causing absence from work with a reco-

would

have

resulted.

For

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

87


G M M very average time of 2.7 days/year; while

mortality (17). In countries with high

vity meeting guidelines in order to

sedentary subjects percentage was 47.8%

per capita incomes, at least 5 factors

obtain mid-long term outcomes. A

with an average recovery time of 8.5

among the first 7 can be prevented or

meta-analysis

days. Sports-related injuries, even if less

tackled through regular physical acti-

indeed, that health benefits of mode-

frequent than “non-physical activity

vity (18). In 2006 ISTAT highlighted that

rate amounts of physical activity are

depending” traumas, concerned mainly

36.1% of Italian male are inactive and

often exaggerated, while the final

military subjects performing many hours

only 25% perform regular physical acti-

status of physical fitness is inappropria-

of PA. 80% of absences for more than

vity (19). The prescription of regular

tely demoted (27). To the same

10 days caused by sports-related traumas

physical activity by primary care physi-

purpose, thanks to the improvement of

pertained to subjects performing PA for

cians has been an effective approach

individual fitness, vigorous-intensity

more than 4 hours per week.

demonstrated,

to significantly increase the participa-

aerobic activity, isometric exercises and

Individuals who started regular

tion in fitness programs (20) and this

calisthenics have been promoted to the

physical training from a previous seden-

could be endorsed also at military

detriment of moderate-intensity acti-

tary lifestyle did not show a major inci-

units’ level by military physicians. By

vity; these exercises are similar to those

dence of absences compared to regular

fostering fitness, especially among

of the Annual Physical Fitness Test.

sportsmen: only 11.4% of Group 1 was

young

preventative

These findings show an inverted trend

absent from work because of problems

measure, and insisting on regular

compared to ISTAT data on Italian

related to PA; while in Group 2 percen-

aerobic activity, the cardiovascular risk

population: as average age increases,

tage was 26.6%. There were no signifi-

profile improves in the mid-long term

prevalence of risk factors increases.

cant differences between the recovery

(21) and mortality decreases. Inade-

Nevertheless, the expected reduction

time of the two groups (3 days/year vs.

quate cardiorespiratory fitness, indeed,

of the total number of obese, hyper-

3.6 days/year; NS).

increases of 70% all-causes mortality

tensive and hypercholesterolemic indi-

and of 56% the risk of acute cardiova-

viduals did not occur (Chart 4). In

scular events (22). Besides, in the short

Group 1 and 2, survey findings show

time, sedentary individuals have a risk

the

56 times higher to have a cardiac arrest

outcomes induced by regular physical

Discussion In the United States, between 1980

88

has

adulthood

as

attainment

of

those

positive

(23) and 50 times higher to have an

activity, as reported in other researches

and 2000, the reduction in mortality

acute

while

(28, 29). In Group 3 and, above all, in

rate for coronary disease is ascribed to

performing vigorous-intensity exercise

Group 4, however, findings show

proven medical treatments for almost

than individuals who perform regular

opposite results which balance the

one half and to the reduction of risk

physical activity (24). In the framework

firsts. In Group 1 and 2, to vigorous-

factors, for the other half (14). It is

of primary prevention, physical fitness

intensity activity above the minimum

proven that a healthy lifestyle is an

requirements for military personnel

recommended

effective, natural and inexpensive way

must be considered and supported by

sponded to a moderate reduction of

to reduce mortality, morbidity and disa-

the organization as an asset to look

abdominal fat; positive outcomes were

bility for a great number of patholo-

after over time in order to ensure

more evident in those subjects who, in

gies (15). For example, according to

health through the prevention of acute

addition to aerobic activity, introduced

WHO, healthy diet, regular physical

and chronic diseases which could, as

also some form of diet and/or muscular

activity and non-smoking are already

a

operational

strength isometric training. Regular

enough to reduce up to 80% prema-

readiness too (25, 26). In the present

vigorous-intensity aerobic activity, in

ture deaths for hearth attack and

study is evident how the compliance

those subjects who did not obtain rele-

stroke; these two, indeed, are the main

to AHA 2007 guidelines resulted in a

vant biometric results, has anyway

causes of death and disability in coun-

reduction of 30% of modifiable risk

reduced the negative impact of high

tries with high per capita incomes (16).

factors and many subjects - active but

ponderal index on the cardiovascular

WHO has also spotlighted the major

at insufficient levels - were induced to

risk profile (30) and all-cause morta-

risk factors of chronic diseases and

increase their amount of physical acti-

lity (31). It is confirmed, also in survey

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

myocardial

consequence,

infarction

affect

(AHA

2007)

corre-


G M M population, that abdominal circumfe-

niable positive outcomes in the mid-long

that high levels of aerobic fitness protect

rence is a better index of weight excess

term (40) it is necessary to underline

from injuries traumatic in nature among

than BMI; in other studies it was

that fitness programs must meet safety

military performing the same duty (43)

already demonstrated that abdominal

criteria: exercise workload must be

and, in general, the risk of sustaining

circumference has a greater signifi-

adequate to the subject’s capacity in

non-sports related injury decreases with

cance in cardiovascular and metabolic

order to avoid serious cardiovascular

higher levels of fitness (44). In the mili-

risk evaluation (32, 33) and a stricter

conditions and acute traumas (41).

tary is acknowledged, indeed, that low

relation to all-cause mortality (34). BMI

Cardiovascular conditions are usually

aerobic and muscular fitness, as well as

measure of Group 1 and 2 subjects did

serious but not frequent in small case

high BMI, are related to longer recovery

not adequately differentiate between

history such as the present paper; on

period (45). In other studies, conducted

the excess of central adipose tissue and

the other hand traumas are much more

in the civilian environment, a dose-

the increase in muscle mass (33)

frequent and usually minor; a vigorous-

response relation between physical acti-

(phenomenon quite common among

intensity aerobic activity - within the

vity and sick leave has been spotlighted

sportsmen). Self-reported waist circum-

minimum amount recommended by

(46). Furthermore, in these studies

ference is a reliable and easy measu-

AHA 2007 and 2 hours/week - has,

sedentariness is considered a risk factor

rement (35) and therefore a useful

indeed, seldom caused absences from

for sickness absence due to chronic

monitoring at home too. As for the

work. US Army reports that during trai-

musculoskeletal

positive

between

ning for fitness test, musculoskeletal

number of NATO Armed Forces have

physical activity and smoking cessa-

injuries are quite common (56% of parti-

already started to consider regular

tion, the position of the present survey

cipants), but they seldom produce

physical activity as the key element of

remains controversial in line with other studies

interconnection

(36).

confirmed

the

disorders

(47).

A

temporary physical impairment (23%)

personnel operational readiness. Accor-

Furthermore,

it

is

and never produce permanent impair-

ding to Annex 2 of NATO Technical

tendency

towards

ment (42). The physically active military

Report HFM-080 2009, physical test of

weight gain after abstention from

of the sample have showed a low

Allied Nations is usually at least annual

smoking (37) and the weight-gain-

propensity to take leave from work

and often encompasses run, push-ups

minimization effect of regular aerobic

because of musculoskeletal disorders, in

and sit-ups; performance standards and

activity (38).

particular for those inflammatory, dege-

requirements vary by age and gender.

Physical exercise reduced blood

nerative or traumatic conditions non-

Some Nations require to pass also other

pressure values in approximately 75%

sports related which have, on the

tests or to meet biometric parameters

of hypertensive subjects with an average

contrary, mainly affected sedentary

(for ex. waist circumference). Compa-

reduction of systolic and diastolic values

subjects. Other researches have reported

ring SMA-ORD 034 (4) and AFI36-2905

of, respectively, 11 and 8 mmHg; effects on non-hypertensive subjects were weaker (39). Such data are in line with

Chart 5 - Comparison of physical requirements for military personnel (age group 40-50 years)

the results described for Group 1 and those subjects of Group 2 who increased of more than one hour their weekly

AFI36-2905

Age group 40-50

SMA-ORD034

~ 12

2000 m. run (max. time in min)

18

21 within 1 min

Push-ups (minimum)

8

34 within 1 min

Sit-ups (minimum)

18

≤ 99 cm

Abdominal Circumference (cm)

Not required

amount of physical exercise. Effects of interruption of regular activity are seldom reported but, as showed in Group 4 and in those subjects of Group 2 who reduced of more than one hour their weekly amount of PA, the increase in BP was opposite and slightly higher than the reduction measured at starting or increasing PA. In view of the unde-

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

89


G M M (49) (i.e. the directives respectively of

related to musculoskeletal disorders. On

style.

Italian Air Force and US Air Force) the

the basis of such findings it is possible

compliant with American Heart Asso-

differences are evident, but it is worth

to assume that health of personnel

ciation guidelines 2007 has produced

noting that the two Nations have faced

employed in the various and dynamic

positive outcomes, i.e. reduction of

the strategic concept of military deploy-

crisis scenarios could be improved by

abdominal circumference, reduction of

ment far from national borders at diffe-

further reducing the number of seden-

blood pressure and clinical hypercho-

rent times. Chart 5 shows the minimum

tary individuals and, above all, avoiding

lesterolemia; it did not associate with

requirements for age group 40-50 years;

that active subjects stop training.

cardiovascular conditions or traumas as

physical

activity

Italian parameters are quite easy to meet

causes for sickness leave. Greater atten-

if

tion must be paid to those active

performing

regular

training

in

compliance with AHA 2007 recommen-

Conclusions

dations (Chart 1). Therefore, the results

90

Regular

subjects who tend to stop permanently physical training in order to avoid the

emerged by direct experience show that

Regular physical training, adequate

quick worsening of their biometric

physical training based on AHA 2007

to individual physical conditions, is

parameters of risk. It is assumed that

guidelines has a measurable impact on

beneficial for health. It can contribute

reduced cardiometabolic and musculo-

the reduction of main modifiable cardio-

to reducing the number of modifiable

skeletal

vascular risk factors and all-causes

risk factors in military individuals who

adequate fitness level over time - could

absences from work, in particular those

are determined to have a healthier life-

produce a higher operational readiness.

G Med Mil. 2012; 162(1): 71-90

risks

-

obtained

through


G M M

Un salto nel passato S punti dal G iornale di M edicina M ilitare . c ento anni fa : 1912

G Med Mil. 2012; 162(1): 91-94

91


G M M

Un salto nel passato S punti dal G iornale di M edicina M ilitare . c ento anni fa : 1912 RIVISTA DI GIORNALI ITALIANI ED ESTERI RIVISTA DI CHIRURGIA GENERALE R. VIGLIANI ed A. ZAffIRO - Sul valore della sterilizzazione della cute con tintura dl iodio. Ricerche istologiche, batteriologiche e chimiche. (Rivista veneta di scienze mediche, anno XXVIII, fasc. VI, 1911).

Gli A. A. si sono proposti colle presenti ricerche di dare in primo luogo, se possibile, una dimostrazione istochimica del grado di penetrazione della tintura di iodio nella cute, controllando nel tempo stesso l’asserto intuitivo, per quanto logico, del Grossich dell’ostacolo opposto alla penetrazione stessa dai lavaggi preventivi dei metodi classici, e di controllare secondariamente con ricerche batteriologiche l’azione sterilizzante del metodo in parola per sè, ed in confronto a quello tra i metodi classici più correntemente in uso (metodo del Fürbringer). Dopo d’aver accennato alle esperienze fatte dalla Traube-Mengarini, da Walther e Touraine, dal Duse e dal Loiacono per dimostrare in modo sicuro la penetrazione dell’iodio negli strati della cute, senza però riuscire a mettere in evidenza mediante una reazione chimica fino a quale strato si approfondisse il mezzo di disinfezione, gli A. A. riferiscono di avere raccolto il materiale di studio da varie regioni del corpo (cervicale, ascellare, mammaria, addominale, prepuziale e plantare), durante gli atti operativi eseguiti nella clinica chirurgica di Padova ed hanno anzitutto trattato i pezzetti di cute asportati con una soluzione al lO p. 100 di idrato sodico, e quindi su di essi hanno esperimentato la caratteristica reazione della salda d’amido, ma all’esame microscopico delle sezioni di cute, meno che per una volta, le prove risultarono negative. Allora si ricorse ad una soluzione acquosa di nitrato potassico acidificata con acido acetico per liberare l’iodio dai suoi composti organici: dopo qualche minuto, con carta bibula, si portava via l’eccesso di liquido e si aggiungevano alcune gocce di cloroformio, sorvegliando al microscopio se incominciava a rendersi manifesta la reazione e continuando ad aggiungere cloroformio fino a che questa appariva evidente. In caso di ritardo si trattavano le sezioni nuovamente con la soluzione di nitrito potassico acidificato e poi ancora con cloroformio: infine tolto l’eccesso di liquido con carta bibula si montavano in glicerina. Esaminate le sezioni di cute così trattate al microscopio, si notava subito in corrispondenza della superficie epidermoidale una bella colorazione dal roseo all’ametista, che andava aumentando d’intensità per raggiungere il suo massimo circa mezz’ora dopo dell’inizio della reazione. In base a tali ricerche gli A. A. hanno constatato che nella cute asciutta la tintura di iodio ha un forte potere di penetrabilità, proprietà che è posta bene in evidenza dalla citata reazione, la quale è sensibile anche a minime quantità di iodio, e che la lavatura preliminare della pelle con acqua e sapone ostacola la penetrabilità dell’iodio, nel senso che il metalloide oltre ad arrivare a minore profondità imbeve gli strati epidermoidali in quantità molto più scarsa. Per la dimostrazione del potere sterilizzante della tintura di iodio sulla flora batterica cutanea, le esperienze batteriologiche furono condotte tanto sulla cute umana, quanto su quella di animali da laboratorio (conigli, cavie, ratti). In una prima serie di ricerche gli A. A. hanno controllato il

92

G Med Mil. 2012; 162(1): 91-94


G M M

Un salto nel passato S punti dal G iornale di M edicina M ilitare . c ento anni fa : 1912 valore batteriologico del metodo di Grossich di fronte a quello classico, praticando dopo 10-12 minuti dalla pennellatura 25 semine di lembetti di cute prelevati col taglio iniziale dell’atto operativo; in una seconda serie hanno fatto semine di confronto fra lembetti di cute trattata col metodo di Grossich e col metodo classico alla fine dell’intervento operativo, prima d’iniziare la sutura cutanea; finalmente in una terza serie hanno studiato il comportamento batteriologico dei fili di sutura, ed in tutte queste esperienze gli A. A. hanno ritenuto sterili le brodocolture che in ottava giornata dalla semina, tenute sempre in termostrato a 37° , rimanevano perfettamente limpide, mentre negativa rimaneva l’osservazione in goccia pendente. Come ebbe già a rilevare il Duse, gli A. A. hanno constatato da queste ricerche che il metodo del Grossich non assicura costantemente la sterilità della cute nel senso batteriologico della parola, nè può paragonarsi all’efficacia data dai processi di asepsi fisica applicabile agli strumenti, alle fasciature, alle garze, ecc; ma la percentuale dei casi in cui questa sterilizzazione potè essere raggiunta e dimostrata è incontestabilmente superiore usando il metodo suddetto, in confronto di quello classico, superiorità che si rende più sensibile quando si paragonino i risultati ottenuti colle semine di lembi di cute prelevati alla fine degli interventi operativi. D’altra parte la tintura di iodio esplica un’azione più duratura di quella meccanica e chimica, o, se si vuole, detersiva ed antisettica dei metodi così detti classici. Ottenuto lo sviluppo dei germi nelle brodoculture, gli A. A. hanno proceduto all’isolamento ed alla identificazione dei germi medesimi, nonchè alla determinazione della loro virulenza, mercè la inoculazione nel peritoneo delle cavie e nel sottocutaneo dei conigli, ed hanno constatato la presenza della comune flora batterica saprofitica cutanea, alla quale si aggiungono varietà patogene che nella cute vivono e si moltiplicano saprofiticamente, ed hanno accertato altresì una debole virulenza spiegata da specie veramente patogene per gli animali da esperimento. In un’ultima serie di ricerche con i piogeni sui conigli e col tetano e carbonchio sulle cavie gli A. A. hanno dimostrato che la tintura di iodio adoperata in cute integra colle modalità suggerite dal Grossich per ogni intervento asettico è capace di agire efficacemente su germi patogeni anche virulentissimi che si trovassero per caso sulla cute medesima. Dalle suddette dimostrazioni batteriologiche gli A. A. vengono alla conclusione che il metodo del Grossich,

quantunque

non

garantisca

un’assoluta

sterilizzazione

della

cute,

pure

rimane

indiscutibilmente superiore ai metodi classici o a quanti altri sono apparsi in questi ultimi tempi in loro sostituzione. Tale azione efficace è dovuta esclusivamente alla penetrazione nei vari strati dell’epidermide nei dotti escretori delle ghiandole cutanee e nei bollicoli piliferi della tintura di iodio, la quale agisce direttamente sia sul numero dei germi, sia sulla loro virulenza. Gli A. A. riportano infine una statistica di 184 operazioni chirurgiche praticate previa disinfezione della cute col metodo Grossich, fra cui 104 per ernia inguinale, nella quale si ebbe indistintamente

la

guarigione

diretta

per

prima

intenzione,

senza

che

si

siano

veriticati

inconvenienti imputabili al metodo: non assorbimento, ed intossicazioni, nè eczemi estesi, nè disturbi della viabilità intestinale per gli interventi nella cavità peritoneale. Sicchè anche per le osservazioni cliniche sono indotti a ritenere che il metodo Grossich è superiore agli altri metodi di disinfezione del campo operativo attualmente in uso. CASARINI.

G Med Mil. 2012; 162(1): 91-94

93



G M M

Infermieristica Documentazione e classificazione dell’attività infermieristica, la necessità di classificare

documentare in modo rigoroso ed attraverso un linguaggio infermieristico condiviso il loro impegno lavorativo, facendo si che “una vasta parte delle attività infermieristiche appartengano a quel settore fenomenologico che è spesso difficile da rendere visibile e misurabile se non si hanno a disposizione dei termini specifici e precisi, dei termini dedicati e di

Carlo Brachelente * Giuseppe Esposito °

comune comprensione per definirlo”(31). La scarsa sistematicità nella compilazione della documentazione clinica e un’impo-

La Nightingale nel 1860, affermava “ciò

sistemi di rimborso terranno sotto stretto

stazione organizzativa legata alle singole

che non è scritto non è fatto”. Questa affer-

controllo anche i costi e i risultati dell’as-

unità sono i punti nodali che ostacolano

mazione oggi è ancor più valida che allora,

sistenza infermieristica (32). Nel terzo

la possibilità di aggregare molti dati rela-

visto che per l’infermiere è necessario

millennio l’infermiere è chiamato, attra-

tivi allo stesso aspetto assistenziale,

dimostrare cosa realizza quando è in

verso le azioni che compie, non solo a

rendendo

servizio e non in termini di cose fatte, ma

dimostrare di saper fare e di aver fatto

ricerche retrospettive e le attività di audit

in termini di risultati raggiunti rispetto alle

quanto di sua competenza ma anche a

(28). Gli standard documentali sono

prestazioni erogate (9). L’assenza di una

saper dimostrare, che i suoi interventi

invece importanti per garantire la valuta-

chiara “classificazione dei problemi” di

hanno reso possibile un cambiamento.

zione della quantità e della qualità dell’as-

difficile

l’effettuazione

di

competenza infermieristica ed il non

Sono queste le premesse su cui è

sistenza infermieristica erogata (28). Per

utilizzo di un “repertorio di programmi

necessario pensare l’agire infermieristico,

affrontare questa criticità la professione

standard” con le loro relative conoscenze,

soprattutto alla luce di un contesto socio-

infermieristica, a livello internazionale, è

inibisce l’espressione di una professiona-

economico in cui le difficoltà di bilancio

stata stimolata ad elaborare un Nursing

lità piena (29). Tutti coloro che sono inte-

generali portano a valutare con molta

Minimum Data Set (NMDS) definito: un

ressati alla qualità dell’assistenza devono,

attenzione la qualità della spesa e conte-

insieme minimo di elementi informativi,

invece, essere in grado di valutare la

stualmente le prestazioni offerte dai

corredato da definizioni e categorie

frequenza con la quale rispondono alle

professionisti. Tutti i sistemi sociali, quindi

uniformi relative alla dimensione speci-

reali necessità dei pazienti (32). In un

anche le organizzazioni, sono riconduci-

fica dell’assistenza infermieristica, esso

futuro prossimo è prevista l’introduzione

bili a schemi in cui le attività sono tenute

risponde alle necessità d’informazione da

di nuovi modelli di rimborso delle spese

sotto controllo mediante un flusso infor-

parte di più utilizzatori nell’ambito del

sanitarie che saranno volti a premiare la

mativo che ne segnala l’andamento (27).

sistema salute (30).

qualità delle cure offerte e, soprattutto,

Storicamente gli infermieri non pongono

l’efficacia dei servizi resi. Questi nuovi

nella giusta considerazione la necessità di

Gli elementi informativi contenuti nel NMDS sono di tre tipologie : 1) elementi di assistenza infermieristica;

* Mar. Capo, Policlinico Militare “Celio” - Roma. ° 1° Mar. Lgt., Policlinico Militare “Celio” - Roma.

2) elementi demografici; 3) elementi di natura organizzativa.

G Med Mil. 2012; 162(1): 95-98

95


G M M Tali elementi dovrebbero costituire il

il concetto di processo infermieristico è

mativo che consente di monitorare ogni

fulcro su cui basare un sistema informa-

stato ulteriormente sviluppato specifi-

singola fase del processo assistenziale

tivo infermieristico che, ovviamente,

cando fasi aggiuntive sino a giungere alle

programmato per poter determinare la

consentirebbe di registrare in modo effi-

attuali cinque, sei descritte da vari autori

rispondenza dei risultati con gli obiettivi

cace il piano di assistenza infermieristica.

(5 fasi: Sorensen K,1981; Mc Farlane L

preventivati.

Contrariamente a queste affermazioni,

1982; Adam E, 1983; Cantarelli, 1996,

Tra gli aspetti più discussi del piano

però, gli infermieri documentano poco il

Doenges M.E, 2006) (6 fasi: Craven R,

di assistenza vi è la determinazione

loro lavoro e, se lo fanno, non sempre

Calamandrei 2008; Casati, 2005). L’au-

della diagnosi infermieristica. La prima

riportano il core dell’assistenza erogata

mento delle fasi è dovuto allo sviluppo

a parlare di diagnosi infermieristica fu

(36), probabilmente per la difficoltà nel

del processo infermieristico secondo la

Virginia Fry in un articolo apparso nel

descrivere l’operato quotidiano secondo

metodologia usata nel problem solving.

1953 su una rivista specializzata. La

la logica del processo diagnostico (13).

Le fasi del processo infermieristico, di

diagnosi infermieristica consente all’in-

Tale problematica, unita alla difficile

solito elencate sono:

fermiere di individuare il problema di

prevedibilità del bisogno di assistenza

• accertamento: consiste in un processo

salute e quindi di risolverlo (16).

infermieristica ed alla scarsa documenta-

organizzato e dinamico che coinvolge

Secondo la definizione ufficiale appro-

zione della domanda e dell’offerta di assi-

tre attività basilari quali la raccolta, la

vata

stenza erogata, determina una quasi totale

registrazione e la validazione dei dati

NANDA nel 1990 la diagnosi infermie-

mancanza di visibilità della performance

di salute della persona;

ristica è “un giudizio clinico riguardante

generale

del

del professionista (30), visibilità ulterior-

• diagnosi: definisce in modo univoco

mente ridotta dal fatto che il linguaggio

quale sono i problemi di salute reali

o

e potenziali;

salute/processi vitali attuali o potenziali.

infermieristico principalmente utilizzato

le risposte della persona, della famiglia della

comunità

a

problemi

di

nella pratica quotidiana è stato e rimane

• pianificazione: permette di attribuire

La diagnosi infermieristica costituisce la

medico, per una storica inclinazione

priorità, stabilire obiettivi, identificare

base sulla quale scegliere gli interventi

dell’infermiere italiano all’attività basata su

i risultati desiderati per il paziente e

infermieristici volti a raggiungere dei

modelli biomedici. Sulla base di tali consi-

determinare gli interventi infermieri-

risultati di cui l’infermiere è responsa-

derazioni diventa quindi improrogabile,

stici specifici. Queste azioni sono

bile”(7). E’ pertanto evidente come la

per gli infermieri, iniziare a documentare

definite come piano di assistenza;

corretta definizione della diagnosi infer-

in modo appropriato il proprio operato

• attuazione: è la fase in cui si comu-

mieristica risulta essere il fondamento

sia per dimostrare l’apporto conferito al

nica, nelle modalità previste, il piano

su cui costruire l’intero processo assi-

processo di cura dall’assistenza infermie-

di assistenza agli altri operatori e, in

stenziale che si concretizza con l’inter-

ristica sia perché tenere una corretta docu-

equipe, si attuano gli interventi

vento infermieristico. Senza aver defi-

mentazione dà prova di un corretto

previsti;

nito correttamente i problemi assisten-

comportamento professionale (3).

• valutazione: serve per determinare i

programmare il proprio intervento, non

può essere definito come lo strumento

raggiungimenti dei risultati identifi-

potrà costruire un piano assistenziale e

attraverso cui si realizza il processo assi-

cati. Si attua attraverso il monitoraggio

di lavoro centrato sul paziente e si

stenziale, prevedendone le fasi conse-

della risposta del paziente, dell’effi-

troverà, invece, a programmare una

quenziali che rendono l’operato aderente

cacia degli interventi infermieristici

serie di azioni assistenziali volte a

ai dettami disciplinari (5). Il piano di assi-

scelti e si propone di modificare il

eseguire esclusivamente dei compiti

stenza è la conseguenza operativa del

piano di assistenza se necessario.

come: somministrazione della terapia,

metodo, ne ricalca le fasi e, sebbene

L’articolazione in fasi del processo

cure igieniche etc. Determinare in modo

semplificato, rende visibile il percorso

infermieristico lo connota come un

corretto le diagnosi infermieristiche

logico svolto dall’infermiere. Le prime

processo

ne

consente di utilizzare anche un sistema

descrizioni del processo assistenziale

consegue che per documentare in

di classificazione (tassonomia) che iden-

hanno identificato tre fasi (Hall L, 1955;

maniera coerente il piano assistenziale è

tifica e classifica idee e oggetti in base

Jhonson D 1955). In un secondo tempo

utile realizzare un efficace sistema infor-

alle loro analogie (42).

G Med Mil. 2012; 162(1): 95-98

progressi

del

logico

paziente

e

verso

ziali da affrontare l’infermiere non potrà

il

Il piano di assistenza infermieristica

96

dall’assemblea

sistematico


G M M L’esistenza di classificazioni definite

valutazioni dei risultati normalmente

degli infermieri, si potrà dare evidenza

e un linguaggio infermieristico standard

utilizzate per supportare importanti

di quanto fanno (31); si potrà misu-

si rende necessario per:

decisioni di politica sanitaria” (21).

rare più agevolmente l’attività infer-

• espandere il sapere infermieristico, in

I risultati di questi studi potrebbero

mieristica (11;31;35), quindi sarà

quanto le tassonomie strutturano la

incidere sulle decisioni politiche a

possibile determinare in modo appro-

memoria e soprattutto il pensiero ed

tutti i livelli da quello territoriale a

priato l’effettivo impiego degli infer-

il processo decisionale. La loro orga-

quello sovranazionale.

mieri e programmare il fabbisogno

nizzazione sistematica struttura il

Queste affermazioni sono supportate

delle risorse e la loro formazione.

corpus di conoscenze,così come

da dati esistenti in letteratura che

Alla luce di queste evidenze sembra

affermato da Blegen e Tripp – Reimer

mostrano come l’uso di un sistema infor-

indifferibile introdurre degli strumenti di

1997 “le tassonomie infermieristiche

mativo appropriato di dati infermieristici

documentazione dei dati infermieristici

finora sviluppate hanno raccolto e

consente di ottenere risultati ragguarde-

che consentono di costruire un sistema

organizzato i principali concetti

voli per la crescita della professione

informativo infermieristico appropriato.

necessari all’elaborazione di teorie

infermieristica in diversi settori profes-

Anche l’attuale momento storico invita

infermieristiche di livello specifico”;

sionali. Infatti:

ad adottare una documentazione infer-

• dare fondamento alla documenta-

• nella pratica si ottiene una maggiore

mieristica fondata su una tassonomia,

zione informatizzata. L’utilizzo di

comprensione tra i membri del team

senza ulteriori dilazioni, come esorta-

sistemi informativi e di documenta-

(13); si riducono gli errori nella comu-

zione a tale necessità si può citare il

zione clinica informatizzata richiede

nicazione e nella clinica (35); dimi-

monito di due economisti e premi nobel,

linguaggi standard che possono

nuisce il tempo impiegato nelle regi-

D. Rhodes e D. Stelter, ” la reazione più

essere così trasformati in codici

strazioni con l’aumento dell’espe-

rischiosa di fronte all’incertezza di una

numerici (11). Questo consentirebbe

rienza nell’uso dei sistemi di registra-

crisi è l’inattività”. Gli infermieri oggi

di creare dei database che potrebbero

zione computerizzata (30); si regi-

hanno tutti gli strumenti per documen-

divenire il fondamento del sapere

strano più del doppio di dati centrati

tare il proprio operato in forme che

infermieristico;

sul nursing (27); gli infermieri usano

consentono di evidenziare il valore

un linguaggio infermieristico, ridu-

aggiunto

cendo i termini medici (43);

percorso di cura di un individuo. Il

• definire e diffondere il sapere infer-

mieristico. Un linguaggio condiviso

creato

dall’assistenza

nel

consentirebbe agli infermieri di dialo-

• nella ricerca si produrranno più del

sistema sanitario ed il cittadino chiede-

gare tra di loro e con chi è esterno

doppio dei dati centrati sul nursing

ranno sempre più di essere informati su

alla professione infermieristica e li

(31); si avrà un sistema di classifica-

questo aspetto ed è pertanto necessario

metterebbe

di

zione aggregante per gli infermieri,

che gli infermieri comincino ad utilizzare

descrivere in modo appropriato come

che fornirà dati facilmente confron-

in modo sistematico gli strumenti atti a

le attività infermieristiche producono

tabili (20); sarà possibile sviluppare

far crescere la professione.

dei risultati (18; 31);

dei progetti di ricerca per valutare le

nella

condizione

• migliorare la qualità dell’assistenza

infermieristica.

L’introduzione

di

terminologie infermieristiche standard

criticità e le potenzialità dei nuovi sistemi; • nella formazione è necessario incre-

nei sistemi di documentazione clinica

mentare

le

conoscenze

sul

consente di elaborare informazioni

linguaggio e le competenze per

per valutare l’efficacia degli interventi

usarlo (22); è necessario realizzare

infermieristici (23);

un’opera divulgativa sui vantaggi di

• influenzare le decisioni di politica

queste innovazioni, rivolta a tutti gli

sanitaria. L’introduzione di termini

infermieri, per creare consenso e

standard, “potrebbe produrre dati che

partecipazione (13;31);

rappresentano le attività assistenziali più fedelmente di quanto facciano le

• nell’organizzazione

professionale,

quantificando e qualificando l’attività

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G M M

Massimario della Corte dei Conti a cura di Francesco Boccucci *

(Dalla “Rivista della Corte dei Conti” fasc. 1-2, gennaio-aprile 2012) 5 - Sezione III centrale d’appello; ordinanza 13 febbraio 2012; Pres. A. De Marco, Est. Tridico; Pisani c. Inpdap. Solleva questione di legittimità costituzionale.

Pensioni civili e militari - Pensione civile - Modifica o revoca d’ufficio Motivi di diritto - Esclusione Violazione del principio di ragionevolezza - Questione di legittimità costituzionale - Non manifesta infondatezza.

dicembre 1973, n. 1092. Essa trova la sua

il quale elencava i motivi che consentivano,

ragion d’essere nell’esigenza di individuare

entro il termine di tre anni, il ricorso alla

un punto di equilibrio tra due esigenze

Corte per revocazione (errore di fatto o di

contrapposte: da un lato, la necessità, in

calcolo; riscontro di omissione o doppio

ossequio ai principi riconducibili all’art. 97

impiego a seguito dell’esame di altri conti;

Cost., di porre rimedio a una situazione

nuovi documenti rinvenuti dopo la decisione;

viziata che ha dato luogo all’erogazione del

giudizio pronunziato sopra documenti falsi).

trattamento di quiescenza in misura difforme

Con il trasferimento all’amministrazione,

da quella dovuta (con conseguente aggravio

attuato con l’art. 1 del Ld. 27 giugno 1933,

del pagamento astrattamente indebito sulla

n. 703, delle competenze in materia di

generalità degli iscritti all’ente previdenziale

liquidazione delle pensioni (e, quindi, con la

e, in ultima analisi, sulla collettività);

trasformazione in attività amministrativa del

dall’altro, la tutela del pensionato, il quale

relativo procedimento), i motivi di revoca o

destina le prestazioni pensionistiche, sia pure

modifica rimasero sostanzialmente identici.

in parte indebite, al soddisfacimento di

L’art. 9 del menzionato r.d. n. 703 disponeva

Cost., artt., 3, 36, 38, 97; d.p.r. 29 dicembre 1973

bisogni alimentari propri e della famiglia.

infatti quanto segue: “il decreto è revocato o

n. 1092, approvazione del t.u. delle norme sul

Il quadro normativo in merito si è sviluppato

modificato quando:

trattamento di quiescenza dei dipendenti civili

muovendo da un contesto nel quale la Corte

a) vi sia stato errore di fatto o sia stato omesso

e militari dello Stato, art. 204; l. 7 agosto 1990

dei

di tener conto di elementi risultanti dallo stato

n. 241, nuove norme in materia di procedimento

provvedeva essa stessa alla liquidazione della

di servizio;

amministrativo e di diritto di accesso ai

pensione. Invero, l’art. 11 della l. 14 agosto

b) vi sia stato errore nel computo del servizio

documenti amministrativi, art. 21-nonies; l. 30

1862, n. 800, intestava alla Corte dei conti le

o nel calcolo del prezzo del riscatto, nel

dicembre 2004 n. 311, disposizioni per la

funzioni di liquidazione e giurisdizione in

calcolo della pensione, assegno o indennità

formazione del bilancio annuale e pluriennale

materia di pensioni, e la liquidazione

o

dello Stato (legge finanziaria 2005), art. 1, c. 136.

avveniva, dopo il deposito delle conclusioni

stabiliscono le aliquote o l’ammontare delle

Non è manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 204 d.p.r. 29 dicembre 1973, n. 1092, nella parte in cui non prevede la possibilità di modifica o revoca del trattamento pensionistico per errore di diritto.

del procuratore generale, attraverso una

pensioni, assegni o indennità;

pronuncia collegiale in Camera di consiglio.

c) siano stati rinvenuti documenti nuovi dopo

È evidente quindi la natura giurisdizionale o

l’emissione del decreto;

quantomeno

d) la liquidazione sia stata effettuata o il

conti,

pur

organo

giurisdizionale,

“paragiurisdizionale”

del

nell’applicazione

delle

tabelle

che

procedimento di liquidazione, che quindi

decreto emesso sopra documenti falsi”.

giustificava una disciplina della revocazione

Non era compreso quindi l’errore di diritto,

Diritto - (Omissis) - 2. La disciplina normativa

delle deliberazioni adottate (art. 132 del r.d.

e ciò costituiva, ad avviso di questa Sezione,

dalla quale muovere ai fini del decidere è

5 settembre 1895, n. 603, sostituito dall’art.

grave lacuna, posto che tale attività veniva

indubbiamente quella recata dagli artt. 203

24 del regolamento 7 giugno 1920, n. 835)

ora svolta non più da un organo giurisdi-

ss. del testo unico approvato con d.p.r. 29

evocante l’art. 44 della citata l. n. 800/1862,

zionale, ma dall’amministrazione.

* Ten. Col. me. - Capo Sezione Medicina del Lavoro e Occupazionale - Ispettorato Generale della Sanità Militare - Roma.

G Med Mil. 2012; 162(1): 99-106

99


G M M

100

Tale omissione si è poi trasferita nell’art. 204

La questione sulla correttezza o meno di tale

pensionato civile. Le Sezioni riunite hanno

del d.p.r. n. 1092/1973 (con formulazione

interpretazione non si pone nel presente

quindi escluso l’applicabilità, per le pensioni

pressoché identica all’art. 9 sopra riportato), il

giudizio, posto che la fattispecie concreta -

di guerra e le pensioni ordinarie, dei principi

quale prevede i casi, pacificamente ritenuti

all’esame di questo giudice - si differenzia da

e norme di carattere “generale” in materia di

tassativi e non meramente esemplificativi, di

quella appena esposta poiché il provve-

annullamento d’ufficio di atti amministrativi

revoca o modifica del provvedimento definitivo

dimento poi modificato (così come, peraltro,

illegittimi (art. l, c. 136, della l. 30 dicembre

di pensione, da attuarsi entro i termini ben

anche il secondo provvedimento di riliqui-

2004, n. 311 e art. 2l-nonies della l. 7 agosto

definiti di cui all’art. 205, mentre l’art. 206 tutela

dazione) aveva superato positivamente il

1990, n. 241 aggiunto dalla l. 11 febbraio

comunque la posizione del percettore di ratei

vaglio della Corte dei conti in sede di

2005, n. 15).

non dovuti, sancendone l’irripetibilità, salvo il

controllo.

Inoltre, la Corte costituzionale ha già

fatto doloso dell’interessato.

4.

dalla

dichiarato non fondata la questio legitimatis

Segnatamente, ai sensi dell’art. 204, l’ufficio

giurisprudenza delle sezioni di primo grado

dei sopra menzionati artt. 203, 204 e 205 d.p.r.

può procedere a revoca o modifica del provve-

risulta alquanto variegato (talune riconoscono

n. 1092/1973, ritenuti compatibili con gli artt.

dimento definitivo di pensione quando:

il potere di modifica, in virtù del generale

3, 36 e 76 Cost. (sent. 3 aprile 1984, n. 91).

“a) vi sia stato errore di fatto o sia stato

potere di annullamento d’ufficio; altre, al

5. Nondimeno, questa Sezione ritiene di dover

omesso di tener conto di elementi risultanti

contrario, negano la modificabilità del

sollevare nuovamente d’ufficio questione di

dagli atti;

provvedimento definitivo in presenza di

legittimità costituzionale, ritenuta rilevante e

b) vi sia stato errore nel computo dei servizi

errore di diritto), le Sezioni d’appello

non manifestamente infondata, dell’art. 204

o nel calcolo del contributo del riscatto, nel

ritengono uniformemente che il provve-

del d.p.r. n. 1092/1973, per contrasto con gli

calcolo della pensione, assegno o indennità

dimento definitivo di pensione sia sottratto

artt. 3, 36, c. l, 38, c. 2, e 97, Cost., nella parte

o

che

al normale regime di annullamento (cfr.

in cui non dispone la revoca o modifica anche

stabiliscono le aliquote o l’ammontare della

questa Sezione, sent. 5 maggio 2003, n. 189;

nel caso di “errore di diritto”.

pensione, assegno o indennità;

3 ottobre 2008, n. 299, e, più di recente: Sez.

5.1. La questione presenta il carattere della

c) siano stati rinvenuti documenti nuovi dopo

giur. app. reg. Sicilia, 3 ottobre 2011, n. 267;

rilevanza ai fini del decidere in quanto la

l’emissione del provvedimento;

29 aprile 2011, n. 117; 12 luglio 2010, n. 177;

mancata previsione dell’errore di diritto, nel

d) il provvedimento sia stato emesso in base

Sez. II centr. app., 8 aprile 2011, n. 176) in

novero dei motivi di cui all’art. 204 cit.,

a documenti riconosciuti o dichiarati falsi”.

virtù del principio di prevalenza dell’interesse

determinerebbe nella specie l’illegittimità del

Non è quindi contemplato, tra i casi per i

alla stabilità e certezza del rapporto pensio-

decreto del Ministero dell’interno - Prefettura

quali l’amministrazione può intervenire sul

nistico.

di Gorizia n. 1274 del 27 maggio 1999, di

provvedimento

In particolare, poi, le Sezioni riunite della

riliquidazione in senso peggiorativo del

l’errore di diritto.

Corte dei conti, con la recentissima sent. 21

trattamento pensionistico ordinario, con

3. Già parte della giurisprudenza della Corte

novembre 2011, n. 15, nell’esercizio della

l’accoglimento

(Sez. III centro app., 23 marzo 2009, n. 115;

funzione nomofilattica loro attribuita e

conseguente ripristino del trattamento pensio-

Sez. giur. reg. Lazio, 25 marzo 2011, n. 505)

potenziata dall’art. 1, c. 7, del d.l. 15

nistico nella misura originaria.

ha riconosciuto all’amministrazione il potere

novembre 1993, n. 453 (novellato dall’art. 42,

5.2. La questione è anche non manife-

di annullamento d’ufficio dell’atto qualora

c. 2, della l. 18 giugno 2009, n. 69), si sono

stamente infondata per le ragioni che

l’illegittimità sia rilevata dalla Corte dei conti

pronunciate sul tema, sia pure per l’analoga

seguono.

nell’esercizio del controllo successivo ex art.

disciplina

Più

Ovviamente costituisce dovere di questo

106 della l. 11 luglio 1980, n. 312; sicché la

precisamente, nel negare, in materia di

giudice, prima di sollevare la questione,

modifica, attraverso il nuovo provvedimento

pensioni di guerra, l’esistenza di un generale

valutare se sia possibile pervenire a un’inter-

di

fatti

potere di annullamento d’ufficio, in via di

pretazione costituzionalmente orientata della

l’adeguamento alle censure dell’organo di

autotutela, di provvedimenti viziati da errori

norma sospettata di incostituzionalità. Invero,

controllo.

nell’applicazione

delle

definitivo

liquidazione,

tabelle

di

costituisce

Diversamente,

il

pensione,

nei

Se

il

quadro

che

pensionistica

emerge

di

guerra.

dell’appello

proposto

e

controllo

di diritto, le Sezioni riunite hanno qualificato,

la palese, ad avviso di questa sezione,

consisterebbe in un mero flatus vocis e non

in via incidentale per le pensioni ordinarie,

disparità di trattamento tra la disciplina

avrebbe avuto alcun significato la sua

“disciplina speciale dei casi di annullamento

dell’errore di fatto o di calcolo (che

conferma, da parte del legislatore, pur se

d’ufficio di atti illegittimi, diversa e alternativa

ammettono la modifica) e quella dell’errore

trasformato da preventivo in successivo. Si

rispetto ai principi di carattere generale

di diritto (che la esclude) indurrebbe a

nega, pertanto, carattere di definitività al

definiti dalla giurisprudenza”, quella che si

interpretare l’elenco di cui all’art. 204 come

provvedimento non ancora assoggettato a

rinviene nel d.p.r. n. 1092/1973, rimarcando

avente carattere non tassativo. Ciò anche in

controllo successivo.

il più accentuato favor legislativo per il

considerazione del fatto che l’elencazione

G Med Mil. 2012; 162(1): 99-106


G M M non comprende casi ben più gravi e per i

evidente limite, oltre che nel “diritto vivente”

nei termini sanciti dall’art. 206 del d.p.r. n.

quali sembrerebbe più pressante e assolu-

(si rammenta, in proposito, anche la sent. n.

1092/1973. Ma la questione del recupero di

tamente doveroso l’intervento correttivo

15/20 Il delle Sezioni riunite cit.), nel tenore

somme oramai erogate e utilizzate per il

dell’amministrazione in auto tutela, come

letterale della disposizione legislativa, che

soddisfacimento dei bisogni propri e della

nell’ipotesi di illecito penalmente rilevante

non consente un’interpretazione adeguatrice,

famiglia è cosa ben diversa dall’irrevocabilità,

del funzionario infedele che, senza che vi

come dimostra anche la sent. n. 91/1984 della

per il futuro, di una somma illegittimamente

siano

caso

Corte costituzionale. Questa Sezione ritiene,

riconosciuta ma ancora non percepita.

ricorrerebbe l’espressa previsione di cui alla

documenti

quindi, che l’art. 204 non possa non essere

Le situazioni comparate, dell’errore di fatto

lett. d della norma) incrementi con artifici

interpretato come recante un elenco tassativo

e di diritto, sembrano richiedere uniforme

contabili o in qualsiasi altro modo l’importo

di motivi·che, soli, consentono la modifica o

disciplina anche alla luce dell’entrata in

del trattamento erogato. L’effetto dell’inter-

la revoca del provvedimento definitivo. Stante

vigore dell’art. 166 della l. 11 luglio 1980, n.

pretazione ora accolta dalla giurisprudenza

la specialità della disciplina, al di fuori dei

312, il quale dispone che “I decreti di cui al

sarebbe quello di impedire comunque, anche

casi ivi indicati, tale atto amministrativo, pur

titolo II, parte II, del d.p.r. 29 dicembre 1973,

in questi casi, l’eliminazione del provve-

se illegittimo (e anche se posto in essere in

n. 1092, e successive modificazioni ed

dimento viziato (non versandosi in alcuna

esecuzione di una condotta penalmente

integrazioni, acquistano immediata efficacia

delle ipotesi previste dall’art. 204) e di cristal-

rilevante), non è annullabile d’ufficio in

ai fini della corresponsione delle prestazioni

lizzare

quiescenza

applicazione dell’art. 1, c. 136, della l. n.

dovute; i decreti concessivi sono trasmessi

maggiorato, peraltro attraverso una condotta

311/2004, né opera la generale previsione di

alla Corte dei conti per il riscontro in via

costituente reato, rispetto al dovuto.

cui all’art. 21-nonies della l. n. 241/1990.

successiva”. Invero, venuto meno il controllo

Ancora, identica conseguenza avrebbe il

6. Considerato che la ratio della limitazione

preventivo della Corte dei conti sui provve-

riconoscimento di somme in misura di gran

della revoca o modifica ai soli casi indicati

dimenti definitivi di pensione - e, quindi, la

lunga superiori a quelle spettanti, la cui

nel più volte art. 204 cit. è quella di limitare

verifica anticipata dell’atto, da parte di un

sproporzione sarebbe agevolmente ricono-

l’esercizio del diritto dell’amministrazione ad

organo magistratuale, prima che questo possa

scibile dal percipiente; con esclusione, quindi,

intervenire su un provvedimento, qualificato

produrre effetti - sembra venuto meno anche

della sua buona fede (essendo questi

come “definitivo”, che definisce il quantum

ogni motivo residuale per l’assimilazione

consapevole che l’amministrazione non ha

da erogare al pensionato, non si comprende

dell’istituto della revoca, prevista dall’art. 204,

correttamente applicato una norma giuridica

il motivo per il quale la limitazione sia

al rimedio della revocazione delle decisioni

o ha disatteso una circolare o direttiva interna

operante per l’errore di fatto e non per

e delle sentenze emesse in sede giurisdi-

nel quantificare l’importo da corrispondere).

l’errore di diritto, così risultando premiante,

zionale, come si desume dal confronto degli

Se inquadrate nell’errore di diritto, ovvero se

senza una ragionevole giustificazione ed in

artt. 204 e 205 del d.p.r. n. 1092/1973 con le

neanche riconducibili a un “errore” (perché,

apparente violazione delle regole della logica,

disposizioni del sopra menzionato r.d. n.

ad esempio, v’è piena volontà e consape-

di

contrario,

703/1933, dell’art. 68 del r.d. 12 luglio 1934,

volezza di erogare somme in misura superiore

sembrerebbe meno meritevole di tutela

n. 1214 e dell’art. 395 c.p.c. (in ierminis, Sez.

al dovuto), non vi sarebbe possibilità di

giuridica. Al riguardo, questo giudice ritiene

contr. Stato di questa Corte, n. 1707 del 27

intervenire sul provvedimento oramai adottato.

che, se l’ordinamento prevede un rimedio ad

novembre 1986). È evidente che, per una

Peraltro, la stretta tassatività sembrerebbe

un provvedimento nell’adozione del quale

sentenza oggetto di revocazione, non ha

esclusa dalla formulazione dell’art. 206 che

l’amministrazione ha percepito erroneamente

senso parlare di errore di diritto, poiché la

espressamente prevede la revoca disposta a

un dato di fatto della realtà ovvero ha errato

sede propria per dedurre tali errori è proprio

seguito dell’accertamento del fatto doloso

nel calcolo del trattamento spettante, a

quella dei vari gradi di giudizio, sicché con

dell’interessato, ammettendo anche il recupero

fortiori dovrebbe essere previsto un analogo

la revocazione non si possono reintrodurre

di quanto già corrisposto. E il fatto doloso

rimedio nel caso l’errore cada sulla norma

tematiche proprie del giudizio già svolto,

dell’interessato non risulta elencato tra i motivi

giuridica da applicare o sulla sua interpre-

tant’è che il ricorso per revocazione è

ex art. 204, così generando una non trascu-

tazione, posto che costituisce valore precipuo

inammissibile qualora si deduca un errore di

rabile aporia logico-giuridica.

dell’ordinamento giuridico un’azione ammini-

diritto. Ma ciò non può valere per il diverso

Ma la reductio ad absurdum, esposta al fine

strativa non solo non erronea e conforme al

caso del provvedimento amministrativo, sia

di escludere la tassatività delle ipotesi indicate

canone del buon andamento (art. 97 Cost.)

pure sui generis e non più soggetto (oramai)

nell’art. 204 e di ammettere, quindi, la facoltà

ma anche, e soprattutto, conforme a legge.

a controllo preventivo, il quale ben può

di revocare o modificare il provvedimento

La tutela del pensionato sembrerebbe già

essere affetto da errore di diritto: qualora ciò

definitivo anche per altri motivi non espres-

sufficientemente assicurata dalla prevista irripe-

accada, in disparte e ferma restando l’irripe-

samente indicati nella norma, trova un

tibilità delle somme indebitamente percepite,

tibilità delle somme oramai erogate e

un

falsi

(nel

trattamento

di

qual

una

situazione

che,

al

G Med Mil. 2012; 162(1): 99-106

101


G M M percepite in buona fede, deve comunque

Invero, il trattamento di quiescenza del

e militari dello Stato, artt. 64, 67.

garantirsi all’amministrazione la possibilità di

lavoratore (retribuzione differita), deve

porre rimedio ai propri errori, specie ove si

essere proporzionato alla quantità e qualità

consideri che ciò è già possibile per gli errori

del

di fatto e di calcolo.

dell’errore di diritto tra i motivi che

Per i suddetti motivi l’art. 204 del d.p.r. n.

consentono la modifica del provvedimento

1092/1973 appare in contrasto con l’art. 3 Cost.

definitivo di pensione, nel sancire la

7. Questo collegio rimettente ritiene, inoltre,

sostanziale intangibilità di questo pur se in

non manifestamente infondata la questione

contrasto con una norma di legge, altera il

di legittimità costituzionale dell’art. 204 cit.

rapporto con il lavoro prestato, non essendo

in riferimento all’art. 97 Cost. La norma infatti

più proporzionale e adeguato a questo. Né

impedisce all’amministrazione di intervenire

pare coerente con i principi enunciati dall’art.

su un provvedimento illegittimo al fine di

1 della l. 8 agosto 1995, n. 335, che, nell’e-

eliminare il vizio e di operare la reductio ad

nunciare canoni espressamente qualificati

legitimitatem, regolando nuovamente il

come “principi fondamentali di riforma

rapporto in maniera conforme a legge. Essa

economicosociale

produce quindi l’effetto di consolidare

ridefinisce

l’intangibilità, de futuro ed in perpetuo,

“definendo i criteri di calcolo dei trattamenti

È esclusa la dipendenza da causa di servizio dell’infermità “linfoma di Hodgkin in fase di quiescenza clinica”, richiesta da un militare per essere venuto a contatto, durante la pulizia di automezzi impolverati rientrati da missioni di pace all’estero, con esalazioni e residui tossici derivanti dalla combustione di metalli pesanti e dall’esplosione di munizioni, tra cui quelle che utilizzano uranio impoverito o depleto (DU) (nella specie, l’interessato aveva prestato servizio militare di leva nel territorio nazionale senza essere mai stato inviato in missioni internazionali di pace e non aveva allegato prove sufficienti a suffragare le proprie affermazioni).

dell’arricchimento del percipiente pur se

pensionistici attraverso la commisurazione

Diritto - 1. La questione medico legale che

fondato su un provvedimento viziato da

dei trattamenti alla contribuzione” nonché

l’ex militare chiede al giudice di accertare

errore di diritto.

“la stabilizzazione della spesa pensionistica

concerne la dipendenza o meno da causa di

Tali effetti contrastano, ad avviso di questa

nel rapporto con il prodotto interno lordo e

servizio dell’infermità “linfoma di Hodgkin in

sezione, con il principio di buon andamento

lo

fase di quiescenza clinica” asseritamente

e di legalità dell’azione amministrativa. Già la

medesimo”.

contratta per essere venuto a contatto con

Corte costituzionale aveva affermato, con sent.

Per questi motivi, la Corte dei conti, Sez. III

esalazioni e residui tossici derivanti dalla

4 dicembre 1968, n. 124, che “la disciplina del

giur. app., visti gli artt. 134 Cost., 1 l. cost. 9

combustione e dalla ossidazione di metalli

trattamento pensionistico non deve esser tale

febbraio 1948. n. 1, e 23, cc. 2, 3 e 4,della l.

pesanti e dall’esplosione delle munizioni

da turbare il buon andamento della pubblica

11 marzo 1953, n. 87, dichiara rilevante e non

utilizzate per le operazioni militari, tra cui

amministrazione”. E non pare possa revocarsi

manifestamente infondata la questione di

quelle che utilizzano uranio impoverito, o

in dubbio che la disciplina recata dall’art. 204,

legittimità costituzionale dell’art. 204 del t.u.

depleto (DU), durante la manutenzione di

nella sua valenza impeditiva di un’azione volta

approvato con d.p.r. 29 dicembre 1973, n.

automezzi impolverati rientrati dalle missioni

a ripristinare la legittimità di un atto, rechi

1092, per contrasto con gli artt. 3, 36, c. 1,

all’estero, senza essere provvisto di adeguata

“turbamento” al buon andamento e alla legalità

38, c. 2 e 97, Cost., nella parte in cui non

protezione,

dell’amministrazione. Peraltro, con sentenza

prevede anche l’errore di diritto tra i motivi

addestrativi, al termine dei quali le armi

19 luglio 1994, n. 1241, il Consiglio di Stato,

che consentono la revoca o la modifica del

dovevano essere pulite con solventi chimici

per

provvedimento definitivo sul trattamento di

(tra cui il benzene).

quiescenza. (Omissis)

Il ricorso è infondato per i motivi sotto

l’analoga

materia

dell’indennità

di

buonuscita, ha riconosciuto che l’art. 30 del

lavoro

sviluppo

prestato.

il

del

Ma

l’esclusione

della

Repubblica”,

sistema

previdenziale

sistema

previdenziale

t.u. 29 dicembre 1973, n. 1032 (norma di

nel

corso

di

poligoni

indicati.

identico tenore all’art. 204 del d.p.r. n.

Il diritto a pensione privilegiata, ai sensi degli artt. 64 e 67 del d.p.r. n. 1092/1973 consegue

spettante a tale amministrazione in caso di

727 - Sezione giurisdizionale Regione Lombardia; sentenza 13 dicembre 2011; Giud. un. Corsetti; T. c. Ministero Difesa e lnpdap. Pensioni civili e militari - Pensioni militari - Trattamento pensionistico privilegiato - Dipendenza da causa di servizio - Fattispecie.

illegittimità del provvedimento liquidatorio.

D.p.r.

1092,

Pertanto, anche se sussiste una predispo-

8. Si ravvisa altresì contrasto del menzionato

approvazione del testo unico delle norme sul

sizione organica a contrarre una malattia o

art. 204 con l’art. 36, c. 1, e 38, c. 2, Cost..

trattamento di quiescenza dei dipendenti civili

nel caso di preesistenza della malattia al

1092/1973) - il quale prevede la facoltà della amministrazione del fondo di previdenza di revocare, modificare o rettificare il provvedimento di liquidazione della indennità di buonuscita entro il termine decadenziale di un anno - non incide in alcun modo sul generale potere di annullamento d’ufficio

102

o

G Med Mil. 2012; 162(1): 99-106

29

dicembre

1973

n.

ad una menomazione dell’integrità personale che sia derivata da infermità o lesioni dipendenti da causa di servizio; e la dipendenza può ritenersi sussistere quando i fatti di servizio siano stati causa, ovvero concausa efficiente e determinante, delle infermità o delle lesioni.


G M M servizio, occorre accertare se la prestazione

presenza di alcuni corpi estranei, tra cui

tra il servizio militare e l’insorta neoplasia,

del servizio abbia facilitato, con rapporto

particelle non biocompatibili e non biodegra-

vale la pena ricordare che i lavori scientifici

causale incidente, l’insorgenza dell’infermità

dabili, come il bismuto (una sferula di circa

citati dal patrono di parte e dalla dott.ssa Rita

ovvero aggravato o accelerato il decorso della

1 micron di bismuto-fosforo-alluminio), sono

Celli

stessa, acquisendo il valore di sine qua non

state concentrate sui fattori di rischio sub a),

descrivono la tossicità dell’uranio impoverito

nel senso che, diversamente, l’affezione non

sotto duplice profilo:

“sia per la popolazione residente che per i

si sarebbe verificata o avrebbe avuto, se già

a1) presenza di uranio impoverito nei

militari che permangono in tali zone

preesistente, una diversa evoluzione.

munizionamenti impiegati durante l’adde-

allorquando impegnati in missioni di pace”.

2. Nel caso di specie si osserva, innanzitutto,

stramento;

Nella fattispecie, si ripete, l’interessato non

che il Sig. T. ha prestato servizio militare di

a2) contaminazione con materiale contenente

è mai stato comandato in servizio all’estero,

leva nel territorio nazionale e mai è stato

DU proveniente da operazioni fuori area

ossia non ha partecipato alle c.d. missioni

inviato in missioni internazionali di pace. Ma,

durante la pulizia degli automezzi.

fuori area. Ne deriva l’inconferenza del

in disparte tale circostanza di fatto, appaiono

Con riferimento ad entrambe le situazioni, il

richiamo al precedente giurisprudenziale

del tutto sfornite di prova le asserzioni dell’in-

patrono di parte ha invocato l’inversione

(Corte conti, Sez. giur. reg. Veneto, 15

teressato

circa

la

riconducibilità

(perizia

del

29

dicembre

2010)

della

dell’onere di prova, ritenendo che spettasse

novembre 2010, n. 736), riguardante un

patologia tumorale al servizio prestato, per

agli enti resistenti dimostrare che la presenza

militare imbarcato per nove mesi su un

essere venuto a contatto con micro e nano

dei descritti corpi estranei, nel campione

cacciamine operativo nei Balcani, vicenda

particelle di metalli pesanti alla stregua dei

analizzato, fosse dipesa da fattori diversi da

nella quale lo stesso Ministero della Difesa

colleghi direttamente impegnati in operazioni

quelli di servizio.

“scriveva al comitato di verifica per le cause

fuori area e nei poligoni di tiro.

In disparte l’inesistenza di un principio

di servizio invitandolo a riesaminare la

Al riguardo, si rammenta che i fatti posti a

generale

pratica “poiché trattasi di militare imbarcato

fondamento della domanda devono essere

presunzioni iuris tantum, nel caso concreto,

sulla

provati a cura della parte istante, secondo i

i fatti dedotti non conducono ad una

balcanica... alla luce del fatto che in casi

comuni principi in materia di onere di prova,

valutazione univoca circa il rapporto di

analoghi è stato emesso parere positivo

e che, contrariamente a quanto affermato da

causalità, bensì sono suscettibili di diverse

anche sotto il profilo delle condizioni

parte attrice, la legge non ammette alcuna

interpretazioni.

ambientali e di stress” (sent. cit., p. 6).

presunzione iuris tantum circa la dipendenza

Al riguardo, sono significative le espressioni

In mancanza di evidenza documentale circa

da fatti di servizio delle infermità contratte

usate dalla dott.ssa Gatti nel menzionato

l’espletamento

dal militare durante il periodo alle armi.

rapporto di nanodiagnostica, secondo cui le

particolari

Nel caso di specie, le risultanze in atti sono

rilevate particelle non biocompatibili, “di

operative, devono essere puntualmente

tali da escludere ogni rilevanza causale ai

possibile

sono

analizzate le precise circostanze dedotte

fattori di rischio enumerati dalla parte, sostan-

“potenzialmente patogene”. La prudenza di

dall’interessato a sostegno della propria tesi,

zialmente riconducibili a due filoni:

tali affermazioni è stata ricordata dal ctu

al fine di vagliarne l’efficacia probatoria.

a) presenza di uranio impoverito nei munizio-

(u.m.1. Ministero della salute) nel parere

3. Con riferimento ai fatti specifici dedotti da

namenti impiegati durante l’addestramento e

integrativo del 19 maggio 2011, in relazione

parte atrrice in merito alla presenza di uranio

contaminazione con materiale contenente DU

a precedente studio della dott.ssa Gatti, svolto

impoverito nei munizionamenti impiegati

proveniente da operazioni fuori area durante

in collaborazione con il dott. Montanari, nel

durante l’addestramento dell’ex militare

la pulizia di automezzi;

quale si ammette che qualsiasi sorgente ad

(situazione di rischio sub a1), si osserva che

b) utilizzo di solventi chimici (tra cui il

alta temperatura provoca la formazione di

le risultanze in atti sono sufficienti a dirimere

benzene) nella pulizia delle armi adoperate nel

particolato, ossia di particelle non biocompa-

la questione.

corso di poligoni addestrativi (relazione medico

tibili e, pertanto, potenzialmente patogene.

In particolare, è stata dedotta l’incidenza

legale dott. Filonzi del 7 novembre 2008).

La non univocità della tesi attorea trova,

causale della frequentazione dei poligoni di

Le argomentazioni di parte attrice, dopo la

inoltre, conferma nelle successive precisazioni

tiro ai fini della produzione della denunciata

valutazione nanodiagnostica eseguita dalla

della stessa dott.ssa Gatti che, con nota del

infermità,

dott.ssa Gatti (rapporto 16 febbraio 2010, n.

31 maggio 2011, ha sottolineato di aver

addestramento presso l’80 reggimento volontari

5/2010), che ha rinvenuto, nel reperto

effettuato “una mera indagine di laboratorio

Roma (Poligoni di S. Michele, Fontana Fusa ed

analizzato (blocchetto di paraffina n. 5146/00-

priva pertanto di qualsiasi riferimento alla

Aquino) e sia dopo il trasferimento al 9

D con linfonodo con diagnosi di linfoma di

storia clinica e lavorativa del sig. T.”.

reggimento

Hodgkin, varietà sclerosi nodulare, campione

Ma, ad di là delle suesposte osservazioni,

Moschin”, per il quale il T. avrebbe compiuto

prelevato sulla persona del Sig. T.), la

idonee ad escludere una sicura correlazione

esercitazioni anche al poligono di Camp Darby.

che

consenta

origine

di

ammettere

esogena”,

nave

Rimini

del

operante

servizio

condizioni

sia

militare

ambientali

durante

d’assalto

su

il

periodo

paracadutisti

G Med Mil. 2012; 162(1): 99-106

area

in od

di

“Col

103


G M M

104

La documentazione in atti conferma lo

In particolare, l’allora tenente P. B., che ha

d’assalto

svolgimento dell’attività addestrativa, per sei

avuto alle dipendenze il T. dall’epoca del suo

(relazione 9 luglio 2010), secondo cui “tutti

giorni, non consecutivi, dal 12 aprile al 6

trasferimento presso il “Col Moschin” e sino

i mezzi e materiali militari in rientro dai teatri

giugno 1999, nel corso della quale non risulta

al 31 maggio 2000, ha attestato, con rapporto

operativi all’estero vengono sistematicamente

l’utilizzo di uranio impoverito (nota dell’80

informativo reso l’1 ottobre 2002 (allegato

bonificati prima del rientro in patria, come

reggimento volontari Roma, depositata il 15

alla nota inviata dal comando il 9 luglio 2010),

da normativa di settore”, si rileva una

giugno 2010).

che il ricorrente “ha avuto soprattutto

profonda discordanza tra le generiche

Per il periodo successivo, il col. Giuseppe

contatto, con i mezzi in dotazione, in qualità

affermazioni di parte attrice (circa lo

Faraglia, comandante del 9 reggimento

di autista, contatto che nel mio periodo di

svolgimento, da parte dell’ex militare, del

d’assalto paracadutisti “Col Moschin”, con

comando è stato limitato nel tempo (circa tre

compito

nota depositata il 12 aprile 2011, ha ribadito

mesi) viste le interruzioni sopraelencate”.

provenienti da operazioni fuori area) e le

(confermando la relazione del 9 luglio 2010)

Invero, dalla citata cronologia risulta che l’ex

risultanze processuali sopra citate, che

che la partecipazione del T. ai poligoni di

militare, dopo aver conseguito la patente di

evidenziano la manutenzione dell’unico

tiro è stata occasionale e non sistematica, in

autista (corso terminato il 16 luglio 1999) ha

mezzo a lui assegnato, come di regola

considerazione del breve periodo di impiego

svolto le mansioni assegnate per un periodo

avviene per tutti i conducenti di automezzi.

nel reparto e dello specifico profilo profes-

non consecutivo, interrotto dal corso di

In mancanza di prova circa la provenienza

sionale (conduttore di automezzi e non

paracadutismo presso la Scuola militare di

del veicolo in dotazione al T. e, soprattutto,

fuciliere). Ha aggiunto che le esercitazioni

Pisa (dal 15 novembre 1999 al 21 gennaio

dello svolgimento, in modo continuativo, di

con armi da fuoco avvengono nel rispetto

2000) e da varie licenze, ordinarie e di

operazioni di manutenzione sull’intero parco

dei previsti protocolli di sicurezza e che il

convalescenza. Il servizio di autista è stato

veicoli del reggimento, e non soltanto sul

reggimento non ha mai utilizzato a fini

così ripreso dal 22 gennaio al 9 febbraio 2000

proprio mezzo in dotazione, la tesi attorea

addestrativi la base americana di Camp Darby

e nuovamente interrotto da un servizio di

appare scarsamente motivata.

(impiegata dalle forze armate Nato per eserci-

“corvè cucina” e conseguente licenza di

Né possono essere tratti ulteriori elementi dai

tazioni).

sono

recupero sino al 30 marzo 2000, per essere

rapporti

confermate dalla dichiarazione del Sig. Torre

ripreso dal 31 marzo al 12 maggio 2000. In

successiva dal magg. P. B., il quale, nel

(allegata dal patrono di parte con la memoria

buona sostanza, l’ufficiale riferisce di un

documento in data 8 aprile 2011 ha, sempli-

del 16 maggio 2011), collega del T. presso il

periodo non lungo (inferiore a sei mesi), al

cemente, risposto ad un modulo prestampato

“Col Moschin”, che ha riferito di esercitazioni

quale si aggiungono i 25 giorni trascorsi sotto

inteso a verificare l’esposizione del soggetto

presso i poligoni addestrativi di Solbiate

la direzione del cap. E.D.N. che, con rapporto

(militare e civile) a particolari fattori di

Olona (VA) e di Foce Serchio (PI).

informativo reso nella stessa data dell’1

rischio, nel quale si chiede al compilatore,

Il breve periodo di addestramento e l’impiego

ottobre 2002, conferma le conclusioni del

nella prima parte del modulo, di specificare

nel reparto con un profilo professionale

collega, circa il prevalente contatto con i

l’incarico principale e le attività effettivamente

diverso da quello di fuciliere, oltre al difetto

mezzi in dotazione, in qualità di autista.

svolte dal dipendente: 1) nei poligoni di tiro;

assoluto di prova circa la presenza di uranio

Tali risultanze non sono idonee a dimostrare

2) nei siti di stoccaggio di munizionamenti

impoverito nei munizionamenti impiegati,

l’affermazione, sostenuta da parte attrice, che

pesanti; 3) nelle missioni militari all’estero;

escludono che le descritte esercitazioni

al T. sia stato assegnato il compito di

4) nei teatri di conflitto.

possano avere svolto un ruolo causale nella

detergere mezzi blindati provenienti da

Il magg. B., correttamente, ha escluso la

dinamica dell’insorta neoplasia.

operazioni fuori area.

partecipazione del T. a tutte le menzionate

4. Con riferimento agli specifici episodi

È, infatti, provato che, tra i compiti del

attività (“Non ho documentazione che mi

dedotti da parte attrice in merito alla contami-

conducente di automezzi, fosse compresa la

consente di affermare che il militare sia stato

nazione

DU

pulizia del veicolo in dotazione (in tal senso

impiegato in attività di tiro nei poligoni; mai

proveniente da operazioni fuori area durante

è la dichiarazione del Sig. C. T., collega del

impiegato in siti di stoccaggio e di munizio-

la pulizia degli automezzi (situazione di

T. presso il “Col Moschin”, nonché il

namento pesante; mai inviato in teatri

rischio sub a2), sono utili le dichiarazioni rese

promemoria

operativi all’estero; mai inviato in teatri in cui

dagli

alle

sottoscrizione per presa visione da parte del

c’erano conflitti armati”).

dipendenze il T. nel periodo di permanenza

T. in data 17 agosto 1999), ma non risulta

Il modulo contiene poi una seconda parte,

presso il 19 reggimento d’assalto paracadutisti

che il mezzo in dotazione all’ex militare fosse

evidentemente dedicata alla descrizione

“Col Moschin”, dal 23 giugno 1999 al 25

un veicolo proveniente da zone contaminate.

particolareggiata delle ipotesi barrate nella

novembre 2000, data di congedo, per riforma,

In disparte la dichiarazione del Col. Giuseppe

prima parte, in caso di sussistenza di almeno

del medesimo.

Faraglia, comandante del 9 reggimento

un’attività svolta in condizioni di rischio

Le

con

Ufficiali

predette

circostanze

materiale

che

contenente

hanno

avuto

G Med Mil. 2012; 162(1): 99-106

conduttore

ricorda...

con

paracadutisti

di

“Col

detergere

informativi

Moschin”

mezzi

redatti

in

blindati

epoca


G M M (risposta positiva ad una o più delle predette

Le medesime risultanze emergono dalla

gnostica (ove le rilevate particelle, non

quattro domande). Si tratta, infatti, della

nuova versione del rapporto informativo

biocompatibili, sono state ritenute “di

descrizione delle “condizioni dell’ambiente

redatto dal magg. B. il 19 ottobre 2011, con

possibile origine esogena”) e sia dei fattori

di lavoro e delle zone adiacenti alle basi

la differenza che, mentre al punto 8 del

di

militari sul territorio nazionale presso le quali

precedente rapporto egli aveva scritto “Non

documentata presenza di uranio impoverito

è conservato munizionamento pesante o

ricordo precedenti episodi”, nel nuovo

durante le esercitazioni; non dimostrata

esplosivo ovvero dei poligoni di tiro o dei

documento attesta, in senso difforme, “Pur

l’assegnazione dell’ex militare al compito di

siti in cui vengono stoccati munizionamenti,

se il caporal maggiore T. non è mai stato in

detergere materiali provenienti da missioni

precisando la durata e le modalità secondo

zone di conflitto, appartenendo a un

fuori area). La predetta valutazione medico

lo schema indicato”.

reggimento altamente operativo, può essere

legale non è inficiata dall’errore materiale in

Nella fattispecie, il compilatore, pur avendo

venuto

cui è incorso il ctu, consistente nella non

fornito risposta negativa alla prima parte del

provenivano dai teatri di operazione”.

corretta indicazione dell’epoca di comparsa

modulo, nella seconda parte di esso, ha

Ciò vale a dire che l’adombrata possibilità di

dell’infermità (collocata nel mese di agosto

proceduto alla compilazione del punto 6 del

contatto con materiali contaminati resta

1999 anziché nel successivo anno), tenuto

modulo, dedicato alla descrizione delle

un’ipotesi non documentata, tanto più in

conto della carenza assoluta di prova circa

particolari condizioni ambientali ed operative,

presenza

francamente

l’esposizione del soggetto a particolari fattori

barrando l’opzione: “esposizione del soggetto

negativa alla prima parte dei citati rapporti

di rischio durante il servizio (peraltro non

che possa aver utilizzato veicoli che in

informativi.

continuativo)

precedenza hanno attraversato zone colpite

Le predette considerazioni sono suffragate

Moschin”, che è stato dettagliatamente

in precedenza da munizionamenti all’uranio

dall’avviso del consulente tecnico d’ufficio

attestato dall’allora tenente B. (rapporto 1

impoverito”, per poi dichiarare, al punto 9

(l’u.m.l. Ministero della salute, pareri in data

ottobre 2002) in un periodo inferiore a sei

(risposta aperta): “non sono in grado di

28 luglio 2010 e 19 maggio 2011), che ha

mesi (tenuto conto del corso di paraca-

ricordare ulteriori notizie che possono aiutare

concluso per la non dipendenza dell’in-

dutismo, di altri servizi e/o licenze), al quale

nell’individuazione della causa della malattia

fermità da causa di servizio, tenuto conto sia

si aggiungono i 25 giorni trascorsi sotto la

dell’interessato”.

della non univocità dell’esame di nanodia-

direzione del cap. Di Napoli. (Omissis)

a

contatto

di

una

con

risposta

materiali

che

servizio

sopra

prestato

evidenziati

presso

il

G Med Mil. 2012; 162(1): 99-106

(non

“Col

105


G M M

Recensioni La guerra di Corea, 60 anni dopo I veterani in visita ai luoghi più significativi di Claudio De Felici *

D

ella gloriosa e lontana missione in

impiegate a sostenere gli sforzi e le deci-

terra coreana del personale della

sioni dell’ONU.

Croce

Rossa

purtroppo,

è

rimasta

in

Italia,

una

memoria

labile

e

confusa.

Questo volume, nel ripercorrere le commemorazioni per il 60° anniversario della guerra di Corea, celebrate sia Italia

Quella degli uomini del Corpo Mili-

sia nella Repubblica di Corea, a testimo-

tare, supportata dalle infermiere volon-

nianza del profondo senso di ricono-

tarie CRI, è stata la prima operazione

scenza che il popolo coreano nutre

fuori dai confini nazionali di una

tuttora verso i 21 Paesi che corsero in

nostra unità militare dopo la Seconda

suo aiuto durante i terribili anni della

guerra mondiale.

guerra, rende finalmente onore alla

L’impiego dell’Ospedale numero 68

memoria dei veterani ormai scomparsi

della Croce Rossa nella guerra di Corea,

e alle gesta dei pochissimi reduci ancora

protrattosi dal 1951 al 1954 e rimasto

in vita.

operativo un anno e mezzo dopo la fine

Il tenente colonnello De Felici rico-

delle ostilità, avvenne sotto l’egida

struisce in modo scrupoloso, puntuale

dell’ONU pur non essendo ancora l’Italia

e rigoroso le vicende del conflitto bellico

Il libro di grande formato, con capi-

appartenente all’Organizzazione delle

in tutte le sue declinazioni, dalla glori-

toli redatti in lingua inglese, è arricchito

Nazioni Unite.

ficazione dei momenti salienti della

da un’accurata e inedita documentazione

La missione, che riscosse il plauso

storia nazionale alla rievocazione delle

fotografica attuale e dell’epoca. Riporta,

del Governo coreano, dei vertici militari

principali battaglie, dal gesto di isolato

inoltre, un interessante panoramica delle

americani e delle autorità dei Paesi

eroismo al compianto per i caduti, dalle

ultime ostilità fra le due Coree e una

alleati, va giustamente ricordata in

umili retrovie all’esaltazione retorica di

doviziosa bibliografia, consigliata per chi

quanto costituì il primo elemento di un

episodi e figure che fanno parte della

volesse approfondire gli argomenti

reale reinserimento della nuova Italia nel

memoria storica del Corpo Militare della

inerenti alla guerra di Corea e la parte-

contesto internazionale delle Nazioni

Croce Rossa Italiana.

cipazione della missione italiana.

* Ten. Col., Referente comunicazione Corpo Militare CRI.

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G M M

Civil Military Cooperation Enhancing Combat Trauma System and Disaster Medical Management Capacities

Presidenti onorari del Convegno

Ten. Gen. Federico Marmo

Ispettore Generale della Sanità Militare

Gen. di C.A. Giovan Battista Borrini Comandante logistico sud

Presidente del Convegno

Magg. Gen. Francesco Tontoli

Capo Dipartimento di Sanità del Comando Logistico dell’Esercito

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107


G M M Il convegno scientifico in oggetto, alla terza edizione, è stato organizzato dalla Direzione di Sanità del Comando Logistico Sud di Napoli, sotto l’egida del Comando Logistico Sud e del Dipartimento di Sanità del Comando Logistico dell’Esercito, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale “Antonio Cardarelli” di Napoli, rappresentata dal Direttore Generale Avv. Rocco Granata e dal Dr. Giuseppe Noschese, con la Seconda Università di Napoli (SUN), rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Francesco Rossi e dal Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia Prof. Giuseppe Paolisso, con il Trauma Team dell’Azienda Ospedaliera Ospedale "Niguarda Ca’ Granda" di Milano, rappresentato dal Prof. Osvaldo Chiara, assente per impegni improvvisi, con il Dipartimento di Emergenza dell’Ospedale Maggiore di Bologna, rappresentato dal Dr. Gregorio Tugnoli, l’U.S. Naval Forces Europe Medical rappresentato dal Capitano di Vascello Dr. Frank Chapman, US MC, NAVEUR/NAVAF/SIXTH FLEET Fleet Surgeon, dal Capitano di Vascello Dr. Matthew Pommer, US DC, Direttore dell'Ospedale della Marina Americana di Gricignano d'Aversa, con l'Allied Joint Force Command Headquarters NATO, Naples, rappresentato dal Col. Dr. Joerg Frerichs, DEU A, MEDAD e dal Col. Dr. Rostislav Kostadinov, BGR A, Deputy MEDAD, con l'Allied Marittime Command HQ, Naples, rappresentato dal Capitano di Vascello Dr. Fulvio Sabato, IT N, MEDAD, con il Policlinico militare “Celio” di Roma rappresentato dal Direttore Magg. Gen. Dr. Mario Alberto Germani e con il Dipartimento Militare di Medicina Legale di Caserta, rappresentato dal Direttore Col. me. Dr. Renzo Mattei.

Gli argomenti della Conferenza sviluppati sono stati: • I servizi medici nazionali civili e militari nella gestione dei disastri; • Centri internazionali per la gestione medica dei disastri; • Esperienza multinazionale nelle operazioni di soccorso dei disastri; • Cooperazione civile-militare nella formazione, progettazione ed esecuzione del supporto medico dei disastri. La conferenza ha esaminato le “best practics” da utilizzare a livello regionale, nazionale ed internazionale, finalizzate al coordinamento e cooperazione tra il servizio sanitario civile e quello militare, di supporto alla pianificazione degli interventi di emergenza più efficaci nel sostegno alle popolazioni colpite da catastrofi.

I risultati offriranno una serie di azioni, di esperienze e raccomandazioni da condividere.

Sono state invitate istituzioni militari e civili a partecipare con relazioni o posters, descrivendo l’esperienza maturata in attività di cooperazione civile-militare medica nelle operazioni di emergenza nazionali e internazionali.

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G M M

Conference Program DAY 1 Coordinators and Admin remarks Col Mattei Dr Noschese Dr Battaglia Welcome Addresses Col Barbarotto LTG Borrini Avv Granata (Dr Noschese) Prof Rossi (Prof Paolisso) Opening interview LTG Marmo Conference Objective and tasks MG Tontoli

Inviting Moderators Panel 2 Trauma System in Italy Prof Chiara (Dr Noschese) Combat Trauma System in Multinational Environment in comparison to Civilian Trauma System Col Mattei The Mediterranean Sea free from weapons of mass destruction Ambassador Risi The emergency resuscitation and major emergencies Prof Barbarisi Disaster medical management and support: the experience of Cardarelli Hospital Dr Grillo Approach to radiological tests in Polytrauma Dr Romano The hospital risk management in case of radioactive contamination due to natural disaster Dr Stanga Emergency physicians and Military physicians in Disaster Medical Support Prof Docimo Moderators Panel 2 ITA Civilian Medical Experience in Disaster Medical Management and Support Panels Discussion Moderators Triage in the combat area Dr Morelli

The Abruzzo Earthquake: experience of the Italian Navy's Forward Medical Post Capt (N) Tortora The medical support in emergencies. The functions and the employment of the 10th Manoeuvre Regiment’s Health Unit Col Cardone LTC Tufano

Inviting Moderators Panel 1 The health plan for the mass event “Beatification of John Paul II”: the role of the Military Corps of the Italian Red Cross Lt Rispoli Air Force psychologists employed in Operation "Gran Sasso" BG Abbenante (Lt Bonaiuto) The MIMMS Approach to a Major Incident and its Application in ITAF Health Service LTC Marcatili (Col Di Blasio) Damage Control in Combat Wounds Training Video Col Durante ITA Military Medical Experience in Disaster Medical Management and Support Panels Discussion Moderators Panels Closing Remarks Col Mattei DAY 2

Opening remarks/Inviting Moderators Panel 1 Col Mattei Military medical Academy, Sofia readiness for disaster relief medical support Col Kostadinov Defense Support to Civil Authorities, "Working with Partners in the Homeland" Capt (N) Terbush Lessons learnt of Medical care Delivery from Terrorist Attacks Prof Kipor Military Medical Academy, Sofia experience in Disaster and Humanitarian relief operations Col Kostadinov Multinationality in Medical Support of Operations - the Experience of MMA, Sofia LTC Kanev

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G M M Civil-Military cooperation in disaster and humanitarian relief operations – IOs and NGOs perspective Gianni Rufini National Medical Experience in Disaster Medical Management and Support Panel Discussion Moderators Panel 1

Inviting Moderators Panel 2 10 NATO JFC HQ, Naples Medical Division means and capabilities to support disaster relief operation Col Frerichs Civil – Military Cooperation in Maritime Medical Support to NATO-led Operations Capt (N) Sabato MEDEVAC Policies in NATO Cap Lai US Navy Hospital readiness Capt (N) Pommer US 6 th Fleet Experience Capt(N) Chapman Operation Unified Response, US NAVY Operations inHaiti, "Working with Partners" Capt (N) Terbush NBC medical teams’ protection in case of Disaster Dr Noschese Hungarian Military Medical Service in the “Red Mud” Relief Operation Col Kostadinov (LTC Vekszler) Multinational Military Medical Experience in Disaster Medical Management And Support Panel Discussion Moderators Panel 2

Inviting Moderators Panel 3 Trauma of the Liver Prof Cuomo Transdisciplinary approach to the amputee Dr Ruggiero Traumatic lesions of the diaphragm Dr Di Grezia Ureteral injuries in spine surgery Prof Fedelini Biotechnologies applied to Traumatic Injuries Treatment: state of the art Dr Pitingolo Dr Serra Mestre International Health Cooperation: our experience Dr Belli (Dr Cozzolino)

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Round Table: Trauma of the middle third of the facial mass Dr Facciuto Dr Gargiulo Dr Ricciardiello Dr Parascandolo St. Clinical and organizational aspects of Disaster Medical Support Panel Discussion Moderators Panel 3 DAY 3

Opening remarks/Inviting Moderators Panel 1-2 Col Mattei Military and Civilian Advanced Trauma Training Programmes RA Simonetti Medical and Military Medical Education - common aspects and differences Prof Paolisso Disaster Medicine in the Medical University program - objective and challenges Col Kostadinov (Prof Stefanov) Trauma surgeon education and training Dr Tugnoli MEDEVAC– education, planning, training Col Fabi Medical Logistics– education, planning, training Col Costume The MIMMS Course: the ITAF Experience Maj Stella Field hospital planning and management Col Tirico Volcanic risk and health emergency LTC Giordano Disaster Medical Management and Support – Education and Training – Panel Discussion Moderators Panel 1 Civil Military Medical Cooperation in Disaster Medical Management and Support – Way Ahead– Panel Discussion; Board establishment Moderators Panel 2 Final discussion All Closing remarks BG Sebastiani


G M M Dear Reader,

I

am honored to present to your attention some of the proceedings from the Civil-

Military Medical Conference held in Naples, September 12-14, 2012. The

Conference “Civil Military Cooperation Enhancing Combat Trauma System and Disaster Medical Management Capacities” was an international event organized under the auspices of Italian Armed Forces Surgeon General. As a president of the Organizing Committee it is my privilege to have an opportunity to select some of the Conference scientific articles and introduce them to you. The works were selected among the delivered presentations because they cover almost all discussed topics. Into the published articles you can find the scientific approach presented during the Conference sessions on how civil military cooperation could benefit the combat trauma system development in the military missions’ medical support and disaster medical management and support. Conference delegates emphasized the requirement of disaster medicine students’ education and training from the very beginning in the College and University. Evidence of joint civil-military medical interaction during calamities was also discussed. The development and elaborating of the Standard Operating Medical Procedures in case of Chemical, Biological or Radiological (CBR) contamination as a sole or complex calamity was in the centre of various presentations from the education through training and protection to planning and execution of medical support in CBR environment. I would like to emphasize once again the main conclusion – there are not two different medicines – civilian and military – there are only different but converging approaches how to better respond to the demand of affected population in order to

safe as much as possible human lives and to avoid the long-lasting psychological and physical disabilities among the man-made or/and natural disasters’ survivors. Brigadier General Nicola SEBASTIANI, MD Health Commander and Director, Logistics Command for Southern Italy

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G M M Cari lettori, o l’onore di presentare alla vostra attenzione alcuni dei lavori della Conferenza

H

medica “Civil Military Cooperation Enhancing Combat Trauma System and

Disaster Medical Management Capacities” tenutasi a Napoli il 12-14 settembre 2012. La conferenza è stata un evento internazionale organizzato sotto gli auspici dell’Ispettore Generale della Sanità Militare italiana. In qualità di Presidente del Comitato Organizzatore ho il privilegio di avere l’opportunità di selezionare alcuni degli articoli scientifici della conferenza e di poterli presentare a voi. I lavori sono stati selezionati tra le presentazioni consegnate perché coprono quasi tutti gli argomenti trattati. Negli articoli pubblicati è possibile individuare l’approccio scientifico delineatosi durante le sessioni della conferenza su come la cooperazione civile-militare potrebbe essere di beneficio per lo sviluppo del sistema ‘combat trauma’ nelle missioni militari di supporto medico e di gestione e supporto medico delle catastrofi. Nel corso della conferenza i delegati hanno sottolineato l’esigenza di una formazione e di un addestramento degli studenti nella medicina dei disastri fin dall’inizio della frequenza nei College e nelle Università. È stata anche discussa l’evidenza della necessità di una stretta interazione congiunta tra civili e militari durante le calamità. Lo sviluppo e l’elaborazione delle procedure operative mediche standard in caso di contaminazione chimica, biologica o radiologica (CBR), quale esempio di calamità singola o complessa, è stato il tema centrale di diverse presentazioni che hanno preso in considerazione tanto gli aspetti formativi, di addestramento e protezione, quanto

quelli inerenti la pianificazione e l’ esecuzione del supporto medico in ambiente CBR. Vorrei sottolineare ancora una volta la principale conclusione - non esistono due diverse medicine - civile e militare - ci sono solo diversi, ma convergenti approcci su come meglio rispondere alle esigenze della popolazione colpita, al fine di salvare quante più vite umane possibile e di evitare disabilità psichiche e fisiche di lunga durata tra i superstiti di disastri naturali e/o creati dall’uomo stesso. Generale di Brigata Nicola Sebastiani, MD Comandante e Direttore di Sanità, Comando Logistico Sud

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G M M

CBRN Medical Teams protection in Case of Disasters Dr Giuseppe Noschese MD, AORNA Cardarellli, Naples, Italy

Col Dr Rostislav Kostadinov MD, PhD NATO JFC HQ, Naples, Italy

Summary - The threat level of CBR contamination as a result of calamities is increasing nowadays. The explanation of this trend is related not only to the wide spread of chemical, biological and radiological industries, but also to the broaden possibilities of deliberate usage of chemical, biological and radiological materials as a weapons. The adequate and appropriate protection of the medical teams in case of CBRN event is of utmost importance for the medical support to the affected population. The aim of this publication is to present the required algorithm for protecting medical teams in case of CBR contamination. Materials and Methods: By the means of descriptive method the roles, responsibilities and procedures of medical teams in case of CBRN event are described. Deductive analysis was applied in order to analyze the required knowledge and skills for ensuring best medical teams protections in case of CBR contamination as a result of a disastrous event and the possibilities of Civil-Military Cooperation during the medical teams training. Conclusions: As a result of performed analyses some educational and training proposals are emphasized. Key words: Disaster Medicine; CBR Contamination; Medical Teams’ protection; Medical Teams’ Training; Civil-Military Cooperation

Introduction Chemical, Biological and Radiological (CBR) factors are damaging factors with increasing significance in the contemporary world. It would not be exaggerated to state that the threat level of CBR contamination as a result of calamities is increasing nowadays. The explanation of this trend is related not only to the wide spread of chemical, biological and radiological industries, but also to the broaden possibilities of deliberate usage of chemical, biological and radiological materials as a weapons – Nuclear, Biological and Chemical Weapons (NBCW). (1, 2) The Goal that guide and inspire international efforts is to implement the strength of article X of the NBCW. It is already believed that the most effective way to achieve future agreements on effective measures for the prohibition of the development, production and stockpiling of products to risk NBCW is to eliminate from the arsenal of each states such dangerous weapons of mass destruction as those using chemical or bacteriological (biological) agents. In order to improve international co-operation in this field is important to decrease suspects and doubts between all the states and this could be reachable only by sharing and gathering information in order to find out Confidence-building Measures Unfortunately the world is facing the growth and spreading of other potential NBCW threat – the Terrorism. There is no country; there is no municipality that could declare itself free of terrorist threat. (3) Every disaster despite of its nature and type creates an austere environment, where medical teams have to operate in order to provide medical support to affected population. This austere environment in conjunction with the limited time frame, lack of required qualified personnel and medical equipment are just some of the medical environment features of natural and manmade disasters. (4, 5, 6) The medical personnel are under the impact of the same dangers and harm factors as the population in the disaster’s zone. As it is mentioned above the probability of disaster event that could lead to CBR threat is increasing nowadays, increase and the risk medical teams to be forced to operate in the CBR contaminated environment.

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G M M The adequate and appropriate protection of the medical teams in case of CBRN event is of utmost importance for the medical support to the affected population, otherwise the medical teams will become casualties and there will be no one to medically assist the population in need. (7) The aim of this publication is to present the required algorithm for protecting medical teams in case of CBR contamination. • In order to achieve the set goal the following topics are discussed and analyzed: • Sources of CBR threat in nowadays disasters; • The medical teams’ protection significance; • Required minimum training for CBR protection; • Medical teams in population CBR protection training.

Materials and Methods By the means of descriptive method the roles, responsibilities and procedures of medical teams in case of CBRN event are described. Deductive analysis was applied in order to analyze the required knowledge and skills for ensuring best medical teams protections in case of CBR contamination as a result of a disastrous event and the possibilities of Civil-Military Cooperation during the medical teams training.

Results and Discussion From the performed analyses of the available literature regarding the possible sources for CBR contamination in case of calamities the conclusion that two main groups could be distinguished is made. In the both of them subgroups are also determined:

1. Natural Disasters: • •

• •

Industrial sites directly affected by the Disaster’s damaging factors – The direct damage by the disaster’s damaging factors to the plants, factories, warehouses is recorded during earthquakes, floods, hurricanes, landslides etc; Technological processes jeopardized by the critical infrastructure damage – this could be observed in almost all of the disasters when the provision of electricity or water supplies are affected, as well as the provision of critical for the technological processes supplies is impeded, because of the transportation routes closure; Industrial sites affected by the secondary damaging factors as a fires, explosions, electrical circuit failure etc; Critical manning shortfalls for technological processes’ safety.

2. Manmade Disasters: The evidence of man-made disasters that had led to CBR threat is myriad: Technical failure due to human error; Deliberate sabotage, as a terrorist act or as a manifestation of social unrest; • Industrial sites directly targeted in war activities or terrorist’s act; • Industrial sites affected as a collateral damage during warfare; • Transport accidents; • CBR materials robbery; • Improper storage; • Deliberate CBRN weapons usage; • CBRN material proliferation. (3, 4, 5, 6) The medical procedures effectiveness during disasters’ medical support is highly influenced by the proper medical planning and management, as well as single medical specialist’s physical capability to fulfill and execute his/her duties in order to safe and preserve human lives and reduce long-lasting incapability. (8, 9) Based on this conclusion we can emphasize that medical teams’ safety and fitness are primary and basic condition for the provision of adequate and effective medical support in case of disasters. If the medical teams’ safety is not granted by all possible means firstly the saviors would become casualties, requiring medical aid, and secondly, even temporary incapability of one team member could seriously affect the • •

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G M M outcome of the medical efforts, because of the lost of all those human lives he/she is supposed to safe. (7) As a result of the performed analyses the requirements for medical teams’ safety while operating in CBR environment are divided into three groups: Required minimum for CBR protection • Teams selection according their physical and psychological fitness; • Standard Operating Procedures (SOPs) for medical support in contaminated environment familiarization; • Collective and Individual Protective Measures and Equipment. Teams’ selection according their physical and psychological fitness is of utmost importance. The team members are screened about: • Atopic predisposition – any atopic predisposition will hamper the individual activities in the austere, health-harmful environment of disaster, as well it will impede the Individual Protective Equipment (IPE) usage; • Cardiovascular and respiratory systems fitness for acting with IPE – the cardiovascular and respiratory systems overload in IPE utilization is significant one. While a person is supposed not only to wear the IPE, but to perform a stressful activities, as the medical activities in disaster medical management are, any deviation or abnormality in the systems function could become a significant shortfall; • Adaptive capabilities to extreme thermal and height conditions have to be trained and enhance in order medical teams to be prepared for the worse-case scenario; (8, 9) • Adaptation to physical and psychological stress – one of the most underestimated parts of the medical training and screening. Unfortunately only the disaster occurrence is already a great stressor for the individual psychics and mentality. When we add to it the death acquaintance and the real threat to the life of the saviors in the CBR environment, then the stress effects are multiplying. (10) Development and implementation of SOPs for medical support in contaminated environment should consist at least of team members’ education and training on: • CBRN medical situation assessment and risk evaluation; • Medical teams and facilities preparation for work under CBR contamination; • Earliest possible application of IPE if required; • Decontamination when required; • Decontamination process monitoring; • Taking shelter, when dictated by the tactical situation; • Medical personnel de-concentration; • Patients MEDEVAC; • Medical facilities evacuation. For proper Protective Equipment selection medics have to be trained to: • Apply detection techniques; • Collect information on harmful agents availability and potential health impact; • Usage of the Individual and Collective Protective Equipment types that are available –instructions and protection capabilities; • IPE impacts on physiology Finally the medical teams’ protection is related to the population CBR protection training. By increasing the population readiness to protection and proper reaction in case of CBR contamination, the medics could significantly reduce the number of casualties and thus to decrease the medical assistance requirements in case of disaster event. Therefore, all medical specialists are encouraged to participate in population preparedness by: • Educate population about the CBR risks in case of different disasters; • Describe in comprehensive manner the symptoms in case of contamination with the most probable CBR agents; • Teach for surviving, decontamination and first aid techniques; • Describe the IPE impact. As a conclusion of the performed study authors are emphasizing the role of medical teams and population preparation – theoretical and practical one, for protection in case of CBR contamination, not underestimating the role of proper medical screening and selection of the medical team members.

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G M M Bibliography 1. Kostadinov R., Dimitrov A., Kanev K. Military Medical Readiness for Chemical and Biological Terrorists’ Attacks. // Medical Management of Chemical and Biological Casualties. Editors Major General Tonev, Kanev, Dishovsky. Irita Publishing House. Sofia, 2009, pp 44-49 2. Kanev K., Kostadinov R.. The Chemical Intoxication Probability Assessment in Missions’ Abroad Medical Support // Toxicological Problems. Third National Congress of Clinical Toxicology with International Participation, Varna, 2010” Editors Tonev, Kanev, Dishovski, Publishing House “IRITA” 2011, pp 35-40 3. Keyes, D. C., Burstein J. L., Schwartz R. B., Swienton R. E. Medical Response to Terrorism: Preparedness and Clinical Practice. Publisher: Lippincott Williams & Wilkins; 1 edition, 2004, 581 p. 4. Koenig and Schultz’s Disaster Medicine: Comprehensive Principles and Practices. Editors: Kristi L. Koenig MD, Carl H. Schultz MD, Publisher: Cambridge University Press; 1 edition, 2009, 696 pages 5. Disaster Medicine. Manual 09 Emergency Management Australia. http://www.ema.gov.au/www/emaweb/RWPAttach.nsf/VAP/(3273BD3F76A7A5DEDAE36942A54D7D90)~Manual09 -DisasterMedicine.pdf/$file/Manual09-DisasterMedicine.pdf, 307 p. 6. Hogan D., Burstein J. L. Disaster Medicine. Publisher: Lippincott Williams & Wilkins, 2002, 435 pages 7. Kostadinov R., Sapundzhiev K.. Medical Teams’ Protection: Crucial Step in Disaster Medical Management and Support. // Public Health and Health Care in Greece and Bulgaria. Editors Jeliasko Hristov, John Kyriopoulos, Theodoris Konstantinidis, Elena Shipkovenska. Papazissis Publishers, 2010, pp. 197-202 8. Kostadinov Rostislav. Medical Teams’ Theoretical Preparation for Major Incident Medical Support. // Public Health and Health Care in Greece and Bulgaria. Editors Jeliasko Hristov, John Kyriopoulos, Theodoris Konstantinidis, Elena Shipkovenska. Papazissis Publishers, 2010, pp. 223-229 9. Kostadinov Rostislav. Major Incident Management and Support – Bulgarian Policy. // Public Health and Health Care in Greece and Bulgaria. Editors Jeliasko Hristov, John Kyriopoulos, Theodoris Konstantinidis, Elena Shipkovenska. Papazissis Publishers, 2010, pp. 691-696 10. Kostadinov R., Marinov I., Kanev K., Sapundzhiev K. Stress Prevention as an Element of Disaster Medical Support. // Public Health and Health Care in Greece and Bulgaria: the Challenge of the Cross-border Collaboration in Times of Financial Crisis. Editors John Kyriopoulos, Donka Dimitrova. Papazissis Publishers, 2011, pp. 523-530.

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G M M

Combat Trauma System in Multinational Environment in comparison to Civilian Trauma System Colonel Dr Renzo Mattei MD, Department for Forensic Medicine, Caserta, Italy

Summary - The nature of the trauma patient injuries requires timely diagnosis and treatment by a multidisciplinary team, supported by appropriate resources in order to diminish or when possible to eliminate the risk of death or permanent disability. Most of the injured on the battlefield are trauma patients; therefore from the beginning of the warfare attempts to ameliorate the medical aid to injured military men have been made. The real combat trauma system started its development with Napoleonic and Crimean Wars in XIX century. The trauma system in civilian healthcare system started a century later in 1960-s. The aim of this publication is to present the similarities and differences of the military Combat Trauma system and civilian Trauma System in order to deduce ways to ameliorate both systems. By the means of descriptive method Combat Trauma System in Multinational Environment and Civilian Trauma System are described. Comparative method was applied in order to analyze their similarities and differences. As a result of performed analyzes some educational and training proposals are emphasized. Key words: Civil-Military Cooperation; Combat Trauma System; Multinational Environment; Trauma System; Medical Support Training

Introduction From the very beginning of the medicine the treatment of injured, later called trauma patients, was in the focus of medical art. One explanation could be the number of wars in the early stages of mankind development, other could be the complexity of patients’ condition and required multidisciplinary approach for their appropriate treatment. No one, nowadays, could find enough proves to define whether civilians or military physicians started the development of the trauma system. Most probably in the ancient world there were no differences between the principles of trauma patient treatment in peace or wartime environment. This statement is easily acceptable, because in the antiquity the profession military physician was not recognized, therefore the physicians were treating the injured patients following most probably similar protocols and strategies, but modified by the particularities of the environment where the trauma has to be treated. With the establishment of military medicine as a medicine dedicated only on war casualties’ treatment diverse principals and doctrines, focused only on medical support to military campaigns started to be developed. From the other side of medical art, the scientific developments after 16 century provide physicians with background knowledge that had led to remarkable change in civilian health care practice. The article objective is to compare some of the challenges of civilian and military trauma systems, as they are established in our modern world. In the article I am presenting part of my experience gained during my assignment as medical advisor (MEDAD) to the Commander of NATO Joint Force Command Headquarters in Naples, Italy.

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G M M Materials and Methods By the means of the historical and descriptive methods some of the main milestones of the civilian trauma system (TS) and the military combat trauma system (CTS) along with their main characteristics are described. Comparative analysis was applied to present their similarities and differences. The article is generally divided into two parts. In the first one a brief historical review of the TS and CTS is performed in order to highlight the both systems’ principles and key elements. In the following the challenges to the civilian and military trauma systems are analyzed in order to emphasize in the conclusion of the article the way of enhancing their capabilities via civil-military medical cooperation.

Results and Discussion As it was mentioned above, because of the significance of the warfare in the early stages of the human development, the art of war and the related medical support were in the centre of states, kingdoms and empires’ interest. It is not surprising that in one of the oldest recorded text the early CTS was described. (1) The ancient Greeks did recognize the need for a system of trauma care and provide one of the first examples of a trauma system. The wounded were given care in special barracks (klisiai) or in nearby ships. This early trauma system was perfected by the Romans that established a system for delivery of combat care and set up a system of trauma centers, called “valetudinaria”, surrounding the Roman Empire. After the fall of the Roman Empire, military trauma care did not make any major advances until midway in the second millennium, just before the Renaissance. Two French military surgeons could be called fathers of the modern CTS. Ambrose Pare (1510 –1590) with his major contributions to treating of penetrating trauma including treatment of gunshot wounds, introducing ligature instead of cautery, and highlighting the use of nutrition during the postinjury period. But the one who addressed trauma from a systematic and organizational standpoint was Napoleon’s surgeon baron Dominique Larrey. He introduced the “flying ambulance”concept with the sole purpose to provide rapid removal of the wounded from the battlefield. Larrey also introduced the concept of putting the hospital as close to the frontlines as feasible to permit wound surgery as soon as possible. (2) Contemporary CTS could be defined as preplanned, organized and coordinated injury-control effort in a defined geographic area that functions to engage in comprehensive injury surveillance and prevention programs; deliver trauma care from the time of injury to recovery, including immediate access to emergency medical services; rapid transport to appropriate level of care; acute services, including resuscitation, surgery, critical care and specialty services; and rehabilitation and reintegration into the community and workforce; engage in research, training and performance improvement; and establish linkages with an all-hazards emergency preparedness program. (3) Nowadays military trauma system consists of the following 8 elements: •

Prevention;

Battlefield care;

Acute care facilities;

Leadership;

Professional resources;

Information management;

Research;

Education and advocacy. (4) When tracing the beginning of the civilian TS development the history is significantly shorter, than the CTS one, but

with enourmous leaps that have led to its greater efficiency and maturity. The first civilian trauma system was created between WWI and WWII, in Austria by Bo¨hler. Although it was initially designed for treatment protocols for industrial accidents’ casualties, by the time of WWII, motor traffic accidents injured patients were also included.

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G M M In the 1970s in Germany occurred the most remarkable development of a statewide trauma system. But the first statewide trauma system was initiated in 1969, not in Germany, but in the State of Maryland by R. A. Cowley. Approximately the same time the American College of Surgeons Committee on Trauma started to develop common criteria to be implemented in establishment of trauma systems. But the first Optimal Trauma System Criteria document was published only in 1976. Shortly thereafter was developed a course designed for emergency physicians and surgeons - the Advanced Trauma Life Support (ATLS) course where criteria for resuscitation during the first hour after injury had been defined. One of the most popular definitions is defining the TS as an organized, coordinated effort in a defined geographic area that delivers the full range of care to all injured patients and is integrated with the local public health system. The biggest value of a TS is related to the seamless transition between each phase of care, making best utilization of the available resources in order to improve the outcome of trauma patients’ management. But it has to be emphasized that the success of a TS establishment and operational effectiveness are largely depended on the degree to which it is supported by public policy. The development of trauma systems in the contemporary world is providing tool for seamless and effective care of trauma patients with possibility to react and expand in order to meet the medical needs of the community in case of manmade or natural disaster. Finally the most comprehensive definition of TS is: Organized, coordinated effort in a defined geographic area that delivers the full range of care to all injured patients and is integrated with the local public health system. (5) The main objectives of the trauma system are as follows: •

Ensures the seamless transition between each phase of care, integrating existing resources to achieve improved patient outcomes;

Efficient use of health care resources;

Emphasizes the prevention of injuries in the context of community health;

Meets the medical needs of the community from a man-made or natural disaster. A comprehensive trauma system consists of many different components that are integrated and coordinated to provide

cost-effective services for injury prevention and patient care. At the center of this system is the continuum of care, which includes injury prevention, pre-hospital care, acute care facilities, and post-hospital care. Some of the TS guiding principles are: •

Continuum of care, which includes injury prevention, pre-hospital care, acute care facilities, and post-hospital care;

Consists of many different components that are integrated and coordinated to provide cost-effective services for injury prevention and patient care; Eight are the TS key elements:

leadership,

professional resources,

education and advocacy,

information,

finances,

research, technology,

disaster preparedness and response. (6) All these elements are integrated and coordinated to provide the best possible, cost-efficient and appropriate services

across the continuum of care. NATO medical support doctrine is under constant development in order to incorporate the most advanced achievements of the both civilian TS and military CTS with the ultimate goal to provide the best medical practice to the servicemen deployed for missions. Some of the main challenges to the medical support to NATO-LED operations are depicted. (7, 8) All presented have their impact on the implementation of the trauma system in the field war medicine. •

A multitude nations – the multinationality in the NATO led operations leads to severe difficulties – each nation has its own preventive medicine program and training – the agreed NATO standards are advisable, as well are the recom-

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G M M mendation based on NATO medical experts health risk assessment. The multinationality leads to different pre-deployment training and level of first responders competence - training and skills of the first responders and the combat medics the differences between the troop contributing nations are becoming even more distinguished, related to national medical laws, different standards of equipment and Standard Operating Procedures (SOPs); •

Medical Treatment Facilities and MEDEVAC capabilities - National assets vs Theatre assets - Regarding acute treatment facilities/MEDEVAC assets the differences in the SOPs, protocols, equipment and the language barrier are just few of the challenges recorded. On the other hand troop contributing nation is retaining the command of the asset deployed, the NATO has only functional, coordinating authority, not real operational command and control.The main question of the coordinating authority of the NATO MEDADs is still having significant impact of appropriate and functional medical Command and Control (C2) establishment;

National/ NATO leadership; National Caveats;

Medical specialists’ different professional training and competence; (9, 10)

Medical information exchange – there are still many national regulation regarding the sensitivity of the patients’ tracking and personal data exchange; (11, 12)

Different level of military medicine experience;

Different SOPs and clinical guidelines and treatment protocols.

Common goal

Common principles

Common organization

Common challenges

Both of the systems are facing gaps in manning of the acute treatment facilities with highly specialized teams. The provi-

The similarities between the two systems could be described easily:

sion of timely efficient transport of the casualties to the level 2 healthcare is a long lasting challenge, due to traffic constrains and obstacles in civilian trauma system and lack of dedicated assets in the military one. The distance to the upper level health care is an unsolved till now problem for the Maritime and SOF operations in military environment and for the rural regions for the civilian one. •

The delayed implementation of the solutions to Lessons Identified is due to financial limitations, common for the both systems, as well as and for some national regulations, related to military CTS in multinational environment.

In summary the common challenges could be defined in the following areas:

Insufficient MEDEVAC capacities;

Gap in the highly specialized coverage;

Insufficient implementation of Lessons Identified;

Financing.

Authority – clear chain of management in the civilian and the coordinating MEDAD’s authority in NATO Medical envi-

The analysis of the both systems key elements leads to noted differences in 6 of the 8 elements: ronment; •

Professional competence – equal level in civilian/ different in NATO Medical environment;

Preventive programs implementation in civilian and desirable advice in NATO Medical environment;

Medical information exchange – NATIONAL caveats and restriction in NATO Medical environment;

Common finding in NATO as a solution for the financing;

Clear and mandatory disaster preparedness for military medical specialists. As a result of performed analyses could be stated that the common objectives, tasks and principles of the both civi-

lian and military systems are the basis on what the solutions to the challenges is to be found. The solutions implemented in one of the systems, could be utilized by the other in order to further reduce mortality and residual disability. Another conclusion based on performed analyses is that there are not two different trauma system – there is one system developed through the years for best traumatized patient management but performed in different environments and the way ahead is to converge the systems’ protocols and SOPs for better serving to the patient’s demands.

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G M M Bibliography 1. Homer. Iliad // http://classics.mit.edu/Homer/iliad.html 2. Trunkey D.D. The Emerging Crisis in Trauma Care: A History and Definition of the problem // Clinical Neurosurgery • Volume 54, 2007, pp. 200-205 http://www.cns.org/publications/clinical/54/pdf/cnb00107000200.pdf 3. Eastridge B., Costanzo G., Spott M.A., Blackbourne L. Implementation and Dissemination of a Military Trauma System: Utilizing Medical Lessons Learned from the Battlefield // ftp.rta.nato.int/...///MP-HFM-182-07.doc 4. Eastridge B.J., Jenkins D., Flaherty S., Schiller H., Holcomb J.B. Trauma System Development in a Theater of War: Experiences From Operation Iraqi Freedom and Operation Enduring Freedom // J. Trauma 2006; 61:1366-1373 http://www.dtic.mil/dtic/tr/fulltext/u2/a480411.pdf 5. Establishing a national trauma system. http://ec.europa.eu/transport/wcm/road_safety/erso/knowledge/Content/09_postimpact/establishing_a_national_trauma_system.htm 6. Trauma System Agenda for the Future. Executive Summary. // http://www.nhtsa.gov/people/injury/ems/emstraumasystem03/exesummary.htm 7. Kostadinov R.; Belokonski E. MEDICAL INFORMATION FLOW MANAGEMENT TOOL FOR MEDICAL SUPPORT TO NATO-LED OPERATIONS // Abstract Book 2012, 17-th Congress of the Balkan Military Medical Committee, May 29June 01, 2012, Belgrade, Serbia page 93 8. Kostadinov Rostislav. OPERATION UNIFIED PROTECTOR – MEDICAL LESSONS IDENTIFIED // Abstract Book 2012, 17th Congress of the Balkan Military Medical Committee, May 29-June 01, 2012, Belgrade, Serbia, page 93 9. Kostadinov Rostislav. Medical Teams’ Theoretical Preparation for Major Incident Medical Support. // Public Health and Health Care in Greece and Bulgaria. Editors Jeliasko Hristov, John Kyriopoulos, Theodoris Konstantinidis, Elena Shipkovenska. Papazissis Publishers, 2010, pp. 223-229 10. Kostadinov Rostislav. Major Incident Management and Support – Bulgarian Policy. // Public Health and Health Care in Greece and Bulgaria. Editors Jeliasko Hristov, John Kyriopoulos, Theodoris Konstantinidis, Elena Shipkovenska. Papazissis Publishers, 2010, pp. 691-696 11. Kostadinov Rostislav Medical Intelligence in Operational Planning Process // Military Medicine, Supplement 1, 2009, pp. 29-31 12. Kostadinov R., Kanev K. Medical Intelligence in Force Health Protection. // Military Medicine, Supplement, 2010, pp. 6-9.

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The surgeons’ training for Disaster Medical Management – Moldavian experience Dr Tatiana Josu MD General Surgeon, Moldova Summary - The surgeon has a central role in provision of medical support in case of Disaster s in Moldova. The surgeons are postgraduate trained for fulfilling their duties as leaders of medical teams, field hospitals or triage site managers. The cooperation between civilian healthcare system and military medical service in the process of surgeons’ training is significant. The aim of this publication is to present the civil-military cooperation in the training of surgeons and medical teams for Disaster Medical Support. Materials and Methods: By the means of descriptive method the roles and responsibilities of surgeons in disaster medical management and support in Moldova are described. Comparative method was applied in order to analyse the areas of civil-military cooperation in the surgeons’ educational and training process for ensuring required knowledge and skills achievment. Conclusions: As a result of performed analyses the civil-military cooperation in the educational and training process of Moldavian surgeons for disaster medical management and support are presented. Key words: Disaster Medicine; Surgeons’ Training; Disaster Medical Management and Support; Moldavian experience.

Introduction: Moldova is at high risk associated with natural hazards, owing to high levels of exposure and vulnerability, as well as insufficient capacity to manage risks. Moldova is mostly prone to the following hazards: natural hazards (floods being first priority, followed by droughts, and then by landslides, soil erosions, wind storms, hail, earthquakes and climate change); followed by biological hazards (epidemics, epizootics, etc.); then environmental hazards (pollution of air, soil and water resources, deforestation, tailing dam etc.); then by technological hazards (industrial accidents, explosions, fires etc.), and finally by anthropogenic hazards (economic recession, migration, social violence, etc.) Natural hazards caused by hydro meteorological phenomena (hail storms, early frost onset, droughts, and floods) and geophysical hazards have become more frequent and intense in the last few decades. Average annual losses from hydro meteorological hazards comprise around three percent of GDP. They have a severe impact upon the rural population of Moldova, which makes up around 60% of the total and depends largely upon agriculture for their livelihood. Overall annual losses from geophysical hazards account for 0.9% of GDP. Frequent floods (an average of 1.2 per year, 1992-2005) are result of the heavy rains to which 40% of the settled areas in the country are exposed. 43.7% of settlements in Moldova are threatened by landslides, and they are increasing every year. This threat is mainly linked to subsidence from large construction works and widespread deforestation, rather than heavy rainfall events. Risks associated with geophysical hazards are also significant. Historic records reveal earthquake with a magnitude 7.4 (1940, Chisinau earthquake), in 1977 a magnitude 7.2 earthquake, and the 1986 Vrancea earthquake (M=7.0), that caused estimated losses equivalent to billion dollars. On the other hand there is no common institution responsible for Disaster Risk Reduction (DRR) in Moldova. There is a lack of coordination among different institutions and organizations working in the field of DRR. The importance of having an agreed coordination mechanism for DRR activities and information sharing in the whole country and establishment of National Disaster Observatory (NDO) which can be a joint effort and mechanism for information sharing and management is recognized, and there are governmental steps for their development.

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G M M Also is revealed that there is a need of training the rescue teams and the population on DRR/M. The Government of Moldova recognizes the threats to development posed by natural hazards and works often with international organization and conventions, to increasing resilience to natural disasters by integrating DRR into development and building capacities at all level.(1) The surgeon has a central role in provision of medical support in case of Disasters in Moldova. The surgical aid is required as a life, limb and eyesight saving from the onset of the disaster. The imperative is to provide the specialized and if possible qualified surgical assistance as soon as possible and to the maximum people in need. (2) The nature of disasters is creating a significant gap between required and available medical means and capabilities. (2) This leads to the requirement present in or in the vicinity of area of damage surgeons to be ready to perform their duties in different, in most of the events hostile, from the usual hospital environment. (3, 4) Moreover, because of the Disaster Medical Support principles (triage for example) surgeons are more often than others medical specialists assigned as a disaster medical teams’ leaders. (4, 5) Therefore, the requirement of disaster medical support orientated education and training for the surgical specialties is recognized as a priority in Moldova. Due to the similarities between Disaster and Military Medicine the civil-military cooperation in the educational and training processes is widely advocated and utilized. (6) The aim of this publication is to present the civil-military cooperation in the training of surgeons and medical teams for Disaster Medical Support.

Materials and Methods By the means of descriptive method the roles and responsibilities of surgeons in disaster medical management and support in Moldova are described. Comparative method was applied in order to analyse the areas of civil-military cooperation in the surgeons’ educational and training process for ensuring required knowledge and skills achievment.

Results and Discussions In Moldova the specialization in surgery is following the general medical graduation. The medical students are educated for six years in the Medical Uneversity to obtaine the Master degree in human medicine. After physicians are graduated they could continue their education in surgery residency for five years in aknowledge hospital or clinic. After completing their residency rights as surgeons are aknowledge to the physician. (7) In regards to the described educational process the Disaster Medical Support training and education of the surgeons in Moldova could be easily grouped at three levels: • students; • residents; • specialists. Within all these three levels the Moldovian physicians are receiving theoretical knowledge and are trained for acquiring practical skills in disaster medical management. While studing in the Medical uneversity physicians to be are prepared for fulfilling surgical activities during disaster medical relief operations in the courses of: • disaster medicine; • general surgery; • thoracic surgery; • anaestheology and reanimation; • orthopedics and traumatology; • neurosurgery; • emergency medicine.

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G M M During these courses along with the theory students are trained to: •

plan for disaster medical support;

receive, analyze and disseminate medical information;

life saving surgical techniques – e.g. bleeding control, air ways liberations (tracheotomy, etc);

work with triage labels;

resuscitation;

dealing with open and closed traumas, pneumo and haemothorax. The postgraduate residency in surgery provides physicians with knowledge in depth about:

treatment of emergency and life threatening conditions;

life, limb, eyesight saving techniques;

primary and definitive surgical care;

triage;

field surgery.

triage organization and execution;

temporary medical station management;

disaster medical support management;

field war surgery;

medical evacuation;

organization of disaster management. (8)

In a Disaster Management orientated courses surgeons and residents in surgery are taught on:

Within presented levels military medical specialist are invited to present and train their civilian colleagues during the specialized courses on triage, field/war surgery, life/limb/eyesight saving techniques. Great majority of these courses are entirely developed, organized and executed by military medical officers. As it was noted above, some of the main disaster medical support principles are the triage, the life/limb/eyesight saving and properly executed medical evacuation. From the performed analyses on the organization of the surgical education in Moldova it is clearly highlighted the significant role of the military medicine in the surgeons education and training. What is more military medical specialist are part of the academic teams, delivering lectures in the university on specific topics of disaster medicine, general surgery and emergency medicine, as well as in all the courses during the residency in surgery. Great deal of the practical training, for disaster medicine management – triage, damage control surgery, medical evacuation, organization of the medical areas etc, are developed and execute in close cooperation with military medical experts, utilizing their experience and knowledge. (9) As a result of performed analyses and the outcome of the disaster medical support performed during last decades, could be stated that the surgeons in Moldova are well educated and trained for fulfilling their duties as leaders of medical teams, field hospitals or triage site managers during disaster medical relief operations.

Conclusion Performed analyses of the university education, residency in surgery and specialists’ theoretical and practical training in Moldova, emphasize the significant role of the civil-military cooperation in the educational and training process of Moldavian surgeons for disaster medical management and support. Author also is highlighting the high value of the international training and specialists’ exchange in order to better prepare the surgeons for disaster medical support and management.

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G M M Bibliography: 1. National workshop on implementing a national disaster observatory (NDO) and systematic inventory and evaluation for risk assessment (Siera) in Moldova. Workshop report: http://www.gripweb.org/gripweb/sites/default/files/events/Workshop%20Report%20DRA%20Moldova.pdf 2. Kostadinov R. 600 Simple Steps for Disaster Medicine Exam Success // VAP Publishing House, Plovdiv, 2012 176 p. 3. Chu K, Stokes C, Trelles M, Ford N (2011) Improving Effective Surgical Delivery in Humanitarian Disasters: Lessons from Haiti. PLoS Med 8(4): e1001025. doi:10.1371/journal.pmed.1001025 4. Briggs SM: The role of civilian surgical teams http://www.facs.org/fellows_info/bulletin/2010/briggs0110.pdf

in

response

to

international

disasters.

5. Kostadinov R. Medical Intelligence in Operational Planning Process // Military Medicine, Supplement 1, 2009, pp. 29-31 6. Kostadinov Rostislav. Medical Teams’ Theoretical Preparation for Major Incident Medical Support. // Public Health and Health Care in Greece and Bulgaria. Editors Jeliasko Hristov, John Kyriopoulos, Theodoris Konstantinidis, Elena Shipkovenska. Papazissis Publishers, 2010, pp. 223-229 7. State University of Medicine and Pharmacy “Nicolae http://usmf.md/index.php?page=studii-pentru-cetateni-straini_en

Testemitanu”

of

the

Republic

of

Moldova.

8. Kostadinov R., Sapundzhiev K.. Medical Teams’ Protection: Crucial Step in Disaster Medical Management and Support. // Public Health and Health Care in Greece and Bulgaria. Editors Jeliasko Hristov, John Kyriopoulos, Theodoris Konstantinidis, Elena Shipkovenska. Papazissis Publishers, 2010, pp. 197-202 9. Kanev K., Petkov As., Kostadinov R. Multinational Military Cooperation in the Field of Disaster Medicine// MEDICAL CORPS INTERNATIONAL FORUM (MCIF), 3, 2009, pp 48-49 ; http://www.wehrmed.de/archiv/publication/MCIF/2009/view/1318.html.

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Civil-Military Cooperation in Maritime Medical Support to NATO-led Operations Capt (N) Dr Fulvio Sabato MD; Medical Advisor NATO Maritime Component Command HQ, Naples, Italy Summary - he nature of Maritime military operations is such that vessels are operating in majority of the operation far removed from land-based medical treatment facilities. This characteristic requires from medical planners to plan for an effective military medical support framework with highly dependence on efficient medical evacuation system in order to meet the NATO treatment timelines. The civil-military cooperation under the Law of Seas and liaison and cooperation with the available ashore civilian treatment facilities are important tools in the maritime medical support framework. The aim of this publication is to present the Civil-Military Cooperation in Maritime Medical Support to NATO-led Operations Materials and Methods: By the means of descriptive method civil-military medical cooperation during some of the latest NATO operations are described. Deductive analysis was applied in order to analyze how this cooperation could be ameliorated in order to be of greater use for the military and civilian medical support to sailors. Conclusions: As a result of performed analyses several educational, training and planning proposals are emphasized. Key words: Civil-Military Cooperation; Maritime Medical Support; Law of Seas; Mass Casualty Situation, Medical Evacuation.

Introduction For the last decades, the increasing number of reported catastrophes worldwide has triggered a universal consciousness, urging governments to develop national capabilities, ready to provide disaster relief or humanitarian assistance. However, in most cases, dedicated governmental resources have proven to be insufficient to provide an effective response on their own. For enhancing the response effectiveness and efficiency, recently the military have been increasing tasked as the first “on-scene” responder during natural and man-made calamities. The reason for this is because a military force has formations that are highly mobile and responsive, thus able to provide the much needed first level Humanitarian Assistance or Disaster Relief (HADR), especially if it involves massive destruction to infrastructure and lines of communications. As speed is the “key” to saving lives and reducing suffering in the early stages during natural and man-made disasters, military forces nowadays often have to be prepared and trained for HADR missions. These missions could be complementary to the military one or to be the main military operation. Therefore, the military leaders have to plan military courses of actions and allocate resources for conducting standing alone or coordinated with non-military actors HADR operations. From activation to execution, time is at a premium in the planning domain, therefore the cooperation between all available structures capable to provide assistance is of utmost importance. In order to accomplish these tasks most of the Armed forces worldwide are emphasizing on preparedness for HADR operations at all levels and on coordination and possible cooperation with all national, international and non-governmental actors involved into humanitarian or relief operations. (1, 2) Recent major disasters have clearly demonstrated the vital need for better coordination and cooperation between humanitarian players, while highlighting their greatest weakness: a lack of mutual understanding and knowledge. The NATO comprehensive approach to crises management is the Alliance response to these challenges. (3, 4) Providing assistance to the victims after a natural or manmade disaster is not a new task for NATO Maritime forces, as it is not a novel for most of the naval forces. While deployed worldwide in the framework of more traditional missions, naval platforms

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G M M are frequently the first on the scene, bringing a quick response after a catastrophe. However, unless trained and equipped for the specific disaster mission, these ‘emergency’ responses have often been limited in their ability to deliver the desired effects. In other words, whilst they are able to conduct initial ‘first aid’ action, they are rarely prepared to do much more. (1) On the other hand, the nature of Maritime military operations is such that vessels are operating in majority of the operation far removed from land-based medical treatment facilities. This characteristic requires from medical planners to plan for an effective military medical support framework with highly dependence on efficient medical evacuation (MEDEVAC) system in order to meet the NATO treatment timelines. The civil-military cooperation under the Law of Seas and liaison and cooperation with the available ashore civilian treatment facilities and MEDEVAC capabilities are important tools in the NATO maritime medical support framework. (5) The aim of this article is to present the Civil-Military Cooperation in Maritime Medical Support to NATO-led Operations.

Materials and Methods By means of descriptive and comparative methods are analyzed the NATO Medical documents of reference as well as the recent NATO Maritime operations. The deductive and cluster analyses are applied in order to depict the main CivilMilitary Coordination and Cooperation challenges and possibilities in the provision of medical support to NATO Maritime operations.

Results and Discussion In NATO Medical Support Doctrine is clearly stated that the mission of medical support in military operations is to support the mission, through conservation of manpower, preservation of life and minimisation of residual physical and mental disabilities. The Allied countries noted that the appropriate medical support makes a major contribution to both force protection and morale by the prevention of disease, rapid evacuation and treatment of the sick, wounded and injured and the return to duty of as many individuals as possible. (6) In the same document of reference the main NATO Medical principle is presented – “Medical support to NATO forces must meet standards acceptable to all participating nations. Even in crisis or conflict, the aim is to provide a standard of medical care as close as possible to prevailing peacetime national medical standards, given the difficulties of doing so in an operational setting.” The troop contributing nations and NATO military Commanders share the responsibility to guarantee medical care of all injured, wounded or ill military personnel on foreign deployment, the result of which corresponds to the standards in his/her home country. (7, 8) Maritime operations differ from land operations because the environmental conditions have a direct influence on the course of action. Extreme weather impact, moving platforms, overcrowded and limited space aboard, extended lines of communications at sea, etc. are very challenging factors concerning the installation of an effective medical support chain. Furthermore, under the Law of Seas an aid to suffering sailors or passengers has to be provided within available means and capabilities. The Medical support to Maritime operations also has some particularities that are related to the features of the Maritime military operations. After analyzing the characteristics of completed and ongoing NATO-led Maritime operation with impact on the medical support planning and execution the following six main features have to be highlighted: • Extreme weather conditions; • Moving platforms; • Limited space aboard; • Great distances at sea; • Long lasting deployments; • Limited (paucity of) medical means and capabilities; • Reliance on MEDEVAC; • Reliance on Medical Information exchange; • Law of Seas.

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G M M The focus is no longer on the ship’s surgeons’ work with corresponding land-based support but on medical care that goes as far as providing surgical intensive medical treatment in world-wide missions and in an asymmetric threat scenario. As it was stated above most of the navies participate actively in HADR operations, very often as the first medical teams arriving in support to the overwhelmed national medical healthcare system. (9, 10) This requires an expansion of the sick bay’s infrastructure, improved and optimized medical storage facilities for the steadily increasing quantity of medical supplies as well as medical devices and equipment that correspond to the medical standards. The level of medical support available depends on the countries and the size of the ship’s crew. Some countries own dedicated assets able to provide the same level of medical support as a modern city hospital. (pics 1, 2) Taking into account the new role of the NATO in the changing global world environment the policymakers of the Alliance have highlighted the interdependency of contemporary security threats and the requirement for joint civil-military activities in order to resolve the eminent or already existing crises. This is clearly depicted in the 2010 strategic concept: • Crises beyond NATO’s borders can pose a direct threat to the security of Alliance territory and populations. NATO will therefore engage . . to prevent crises, manage crises, stabilize post-conflict situations and support reconstruction. (para 20) • To be effective across the crisis management spectrum, we will: - Further develop doctrine and military capabilities for expeditionary operations; - Form an appropriate but modest civilian crisis management capability to interface this capability may be used to plan, employ and coordinate civilian activities; - Enhance integrated civilian-military planning throughout the crisis spectrum; and - Identify and train civilian specialists . . . Made available for rapid deployment . . . to work alongside our military personnel (para 25) With what means and capabilities NATO assets deployed for medical support to NATO-led Maritime operation could be utilized for enhancing civil-military coordination and cooperation in crisis environment? After thoroughly performed analyses on what NATO nation have deployed and are planning and training for future deployment for medical support to Maritime operations, the following assets were noted for provision of support to the civil healthcare authorities in case of emergencies: • MEDEVAC (Medical Evacuation) support; • Medical care treatment – surgical and radiography facilities; • Field expert teams – triage, sanitation, Medical Intelligence (MEDINT); • Medical support during evacuation; The most important capabilities usually insufficient in the early response phase of disaster medical support are the teams for medical situation assessment and first medical aid provision. The military has been trained and prepared for rapidly deploying medical and specialized teams for Medical Intelligence, triage, stabilization and evacuation. (11, 12, 13) In the cited documents the possibilities of these teams are thoroughly described and analyzed. In the recent years maritime platforms were used as medical treatment facilities and proved to be as efficient as any Role 3 deployed field hospital. During the Libyan crisis naval platforms were successfully utilized for evacuation of the refugees, maritime assets performed MEDEVAC and CASEVAC operations. (pics 3, 4) On the other hand due to the extended operational area (ships patrolling far away from the ashore bases or even form shore) and often to very limited medical capabilities aboard NATO Maritime medical support has to relay on civil assistance (14) in order to meet treatment timelines and assure the life and health of the sailors. This assistance is provided under the Law of Seas or on established prior or during the operation technical agreements (TA) and/or memorandum of understandings (MOUs). • • • • •

Civilian healthcare authorities could support the NATO maritime troops with the following: MEDEVAC and treatment on board; Ashore Role 2 and above medical care; MEDEVAC off board to ashore/on board; Medical Information sharing – hazards, preventive measures, medical logistic; Medical Logistics.

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Conclusions Based on the obtained results of the analyses of the civil-military coordination in medical support provision in the completed or ongoing NATO Maritime operation the following conclusions regarding the main challenges both military and civilian actors have been facing could be noted: Confidence between the actors; Medical information sharing; (15) CIS Equipment; Medical Information and Medical Support Management common tools; Medical equipment.

Bibliography 1. Humanitarian Assistance/Disaster Relief Operations Planning, August 2005; Navy Warfare Development Command (NWDC) TACMEMO 3-07. 6-05 // http://www.au.af.mil/au/awc/awcgate/navy/tm_3-07-6-05_navy_ha&dr_ops_plng.pdf. 2. The Navy Supports L.I.F.E.: A Humanitarian Assistance/Disaster Relief Concept. 5000 CJOS COE Ser: 47-11Date: 9 MAR 2011. 3. Kanev K., Kostadinov R.; Parashkevov A, Dimitrov A. CIVIL-MILITARY COOPERATION IN THE MEDICAL UNIVERSE //Abstract Book 2012, 17-th Congress of the Balkan Military Medical Committee, May 29-June 01, 2012, Belgrade, Serbia, page 45.

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G M M 4. Klein L., M. Kasper. NATO Medical Support to Crisis Response Operations - A Strategic View. RTO MP-068. //ftp://ftp.rta.nato.int/PubFullText/RTO/MP/RTO-MP-068/MP-068-05.pdf. 5. Kostadinov R. OPERATION UNIFIED PROTECTOR – MEDICAL LESSONS IDENTIFIED // Abstract Book 2012, 17-th Congress of the Balkan Military Medical Committee, May 29-June 01, 2012, Belgrade, Serbia, page 93. 6. AJP-4.10 (A), Allied Joint Medical Support Doctrine, Mar 06. // http://nsa.nato.int/nsa/. 7. MC 326/2. NATO Principles and Policies of Operational Medical Support. 07 Apr 04. // http://nsa.nato.int/nsa/. 8. MC 477, Military Concept for the NATO Response Force (NRF), 18 Jun 03. // http://nsa.nato.int/nsa/. 9. Kanev K., Petkov A., Kostadinov R. Medical Intelligence Assessment of Host Nation Healthcare System//MEDICAL CORPS INTERNATIONAL FORUM (MCIF), 3, 2009 ; pp. 52-54. http://www.mci-forum.com/media/epaper/24/flash.html#/51/. 10.Kostadinov R. The Host Nation Health Care System Ambiguity in Medical Assessment. // Military Medicine, Supplement, 2010, pp. 10-13. 11. STANAG 2227. Military Medical Support in Disaster Relief. // http://nsa.nato.int/nsa/. 12. STANAG 2361. Minimum Essential Medical Supply Items in Theatres of Operations. //http://nsa.nato.int/nsa/. 13. STANAG 2879. Principles of Medical Policy in the Management of a Mass Casualty Situation. //http://nsa.nato.int/nsa/. 14. Kanev K., Petkov A., Kostadinov R. Multinational Military Cooperation in the Field of Disaster Medicine//MEDICAL CORPS INTERNATIONAL FORUM (MCIF), 3, 2009 ; pp. 50-51. http://www.mci-forum.com/media/epaper/24/flash.html#/51/. 15. Kostadinov R.; Belokonski E. MEDICAL INFORMATION FLOW MANAGEMENT TOOL FOR MEDICAL SUPPORT TO NATO-LED OPERATIONS // Abstract Book 2012, 17-th Congress of the Balkan Military Medical Committee, May 29June 01, 2012, Belgrade, Serbia page 93.

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Military Medical Academy, Sofia experience in disaster and humanitarian relief operations COL Dr Rostislav Kostadinov COL (ret) Dr Aleksandar Dimitrov MD, PhD; Military Medical Academy, Sofia; MD, PhD; Military Medical Detachment for Emergency Response Summary - Military Medical Academy (MMA) during its over one century history (120 years) planned and execute more than 20 military medical missions in support of international disaster and humanitarian relief operations. First mission was in 1903-1905 and from 1952 military medical officers has been deployed abroad. Nowadays Bulgarian military medics are participating in four missions abroad. The aim of this study is to present the Military medical Academy, Sofia experience in disaster and humanitarian relief operations. Materials and Methods: By the means of descriptive and comparative methods the experience gained during completed and ongoing military medical missions in support to humanitarian and disaster relief operations is presented and analyzed. Conclusions: In conclusion as a result of performed analyses the implementation of the lessons learned during military medical support to humanitarian and disaster relief operation in Military Medical Academy structure, training and educational programs is presented Key words: Military Medical Academy, Sofia; Disaster Medical Support; Humanitarian Operations; Military Missions Abroad

Introduction Military Medical Academy (MMA) is the successor to the General Garrison Hospital in the city of Sofia, founded in 1891. It passes over different stages of its over one century progress (120 years) and in 1960 it is restructured into Higher Military Medical Institute and from 1989 in Military Medical Academy. This structure is in accordance to the increasing activities of military medical specialists in the field of diagnostics, treatment, research and education. During its over one century progress (120 years) MMA has developed and established organization and capabilities to ensure medical support to entire spectrum of military operation, including the assistance to civilian health care system in case of humanitarian relief and disaster relief operations. In the recent decades with the increase of the disaster events’ frequency and severity, on one hand, and on the other hand with the distinguished change in the security environment, not only on Balkan Peninsula, but worldwide, the Bulgarian Armed Forces are tasked by the Bulgarian laws to assist the civilian authorities in case of calamities. The lawmakers made it clear that all the capabilities of the Armed forces have to be utilized in disaster relief operations execution. What is more the military means and capabilities could provide assistance in disaster relief and humanitarian operations, and peacekeeping operations, as well, beyond of national boundaries: • In peacetime in cases of natural disasters, industrial accidents and dangerous environmental pollutions, the armed forces are involved in prevention, direct protection of the civilian population, and search and rescue operations (para 67 the Law for defence and Armed Forces); • Military formations of the armed forces can participate in humanitarian assistance and rescue operations abroad in accordance with the Bulgarian constitution and international agreements in which Bulgaria is a side (para 69 the Law for defence and Armed Forces); • Military formations of the armed forces can participate in peace-keeping operations abroad in accordance with the Bulgarian constitution and international agreements in which Bulgaria is a side (para 69 the Law for defence and Armed Forces) (1).

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G M M As integral part of the Bulgarian Armed Forces MMA prepares equipment, educate and train medical specialist for disaster medical operations. The history of military medical assistance to national or foreign civilian authorities in disaster and humanitarian relief missions is as long as the history of the MMA itself. MMA specialists during this century long development have planned and executed more than 20 military medical missions in support of international disaster and humanitarian relief operations (Fig. 1).

Fig. 1 First mission was in 1903-1905 and from 1952 military medical officers has been deployed abroad for supporting the national healthcare systems (2). The aim of this study is to present the Military medical Academy, Sofia experience in disaster and humanitarian relief operations. • In order to achieve the set goal the following topics are analyzed and discussed: • Support to health sector reconstruction or/and development; • Support to disaster or humanitarian relief operations; • Lessons Identified form completed and ongoing missions.

Materials and Methods By the means of descriptive and comparative methods the experience gained during completed and ongoing military medical missions in support to humanitarian and disaster relief operations is presented and analyzed.

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G M M Results and Discussions From the analyses performed on the available database (3, 4) regarding military medical involvement in relief operations (disaster and humanitarian, the peacekeeping missions included) the main areas where military medicine provided and is providing assistance to national and foreign healthcare authorities are the support to the healthcare system reconstruction and development in the recovery period and provision of treatment and preventive medicine capabilities during the response period. MMA supported and is supporting the reconstruction and development of the national healthcare systems in more than 14 countries. During the different military and civil-military missions MMA has provided: • Specialists for providing practical training of Host Nation medical specialists. Great majority of the prominent specialists of the MMA have been deployed to foreign countries in order to develop educational programs or establish courses for postgraduate specialization of the medical specialists and healthcare providers. The established during the years practice, proved to be efficient, is after establishing the courses to lead courses for tutors and instructors education and training in order to transfer the knowledge to the host nation providers; • Specialist for establishing of clinical departments – Professors, associated professors and approved clinicians were deployed in different military and civilian hospitals with the task to establish the approved by the practice in the Bulgarian military medical installations, clinical or laboratory structures; • Educational and tutorial medical teams for enhancing Host Nation medical and military medical education – Medical teams were deployed to the military or civilian hospitals in order to fill the medical capabilities gaps, in post war countries in particular. The main objective of these teams is not only to provide medical assistance to the local population, but to train and transfer experience and knowledge to the host nation’s medical specialists; • Medical and technical teams for implementation of innovative diagnostic and treatment protocols were deployed in several hospitals; • Bulgarian Armed Forces Medical Service has offered the possibilities for postgraduate specialization in Military Medical Academy of foreign civilian and military physicians, nurses and medical technicians. This approach was and it is highly appreciated by our partners. Other direction of providing assistance to the civilian healthcare authorities is the direct involvement of Bulgarian military medical specialists in the disaster medical management. The provided support to disaster relief medical operations has been performed by deploying medical means and capabilities for joint treatment and medical evacuation activities. MMA has deployed: • Medical teams – Mainly surgical teams were and are deployed in support of the disaster and humanitarian relief operations. The professionalism and the level of training and preparedness to work in austere and hostile environment, constantly demonstrated by the Bulgarian military medical teams in disaster medical management have gained national and international recognition and acknowledgment. • Field hospitals – Hospitals for treatment of war casualties were deployed in some of the missions. The frequently demonstrated local citizens’ preference for treatment in the deployed field hospital instead of the solid one in the vicinity, is incontestable proof for the highly acceptance and recognition of the quality of the medical assistance delivered by the Bulgarian military medical specialists; • Medical specialists for enhancing the Host Nation hospitals’ capabilities have been and are deployed in civilian and military hospitals in order to fill the gap in particular field of the medicine. MMA has established a specific entity for education and training of medical specialist for participation in disaster and humanitarian medical relief operation in support to the civilian authorities – the Military Medical Detachment for Emergency Response (MMDER). MMDER keeps constant readiness to provide qualified and partly specialized medical care in the event of natural and man-made disasters in peace time for meeting the medical needs of the civil population in Bulgaria and the Balkan region, and worldwide, when required. The main objectives of MMDER are: Train and qualify medics for disaster medical management and support; • To move in timely manner after the alert to the disaster zone and to deploy; - to provide qualified triage - to provide specialized medical care in accordance with the type of the damaging factor; •

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• • • • • •

To treat on-site un-transportable casualties when necessary; - to prepare for evacuation all the injured who need; comprehensive medical care in specialized hospitals and MMA. Some of the MMDER missions are listed bellow: Sofia 1992 - railroad crash – 50 injured; Plovdiv 1993 - chemical accident - 150 injured; Galabovo 1994 - electric power station accident – 30 injured; Radusha, FYROM - 1999, refugee camp – 15 000 refugees; Turkey - 1999, earthquake – 400 injured; Medical support during multinational missions abroad: Bosnia, Kosovo, Afghanistan, Iraq. MMA assists the civilian healthcare authorities by providing support to humanitarian missions with deployment of

highly specialized and properly equipped teams: • Preventive medicine teams; • Hazards detection’s teams; • Epidemiological surveillance and social hygiene teams; • Refugee camps medical management.

Conclusions

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As a result of performed analyses the authors are highlighting the following Lessons Identified: For proper execution of the medical support mission detailed and accurate pre-deployment medical assessment is required; The provision of own logistic support to the deployed medical formation is of utmost importance, not only for the safety of the personnel, for the success of the mission, as well; The main still pending challenge is the sustainment of the deployed military medical teams, especially in humanitarian crises assistance; Liaison with civilian authorities has to be the first step in the military medical mission execution; Team members professional and mentor’s training has proved to be valuable for the specialist to be prepared for facing the challenges, in reconstruction and development period, in particular; Team members’ physical and psychological training is an obligatory element of the training program, in order to prepare the medics to endure the physical and psychological stress they are to face during disaster and humanitarian relief operations; National and international civil-military exercises are the best possibility acquired knowledge and practice to be trained with the civilian counterparts.

Bibliography 1. http://www.mod.bg/bg/documents_zakoni.html. 2. http://www.vma.bg/. 3. TONEV, S. Military Medical Academy in Emergency Response in Bulgaria. Medical Management of Chemical and Biological Casualties. JMedCBR, Volume 8, 2010 February 2010, pp 15-25 http://www.jmedcbr.org/issue_0801/Dishovsky/Medical_Mgt_of_CB_Casualties.pdf. 4. Kostadinov R., Dimitrov A., Kanev K. Military Medical Readiness for Chemical and Biological Terrorists’ Attacks. // Medical Management of Chemical and Biological Casualties. Editors Major General Tonev, Kanev, Dishovsky. Irita Publishing House. Sofia, 2009, pp 44-49.

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