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GIORNALE DI MEDICINA MILITARE N. 2 - 2009

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Editoriale

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icenzio alle stampe questo secondo numero del 2009 del Giornale di Medicina Militare mentre continuano

le impegnative missioni fuori area delle Forze Arm a t e Italiane in Afghanistan, Libano e nel Kossovo e il contestuale ed attento impegno della Sanità Militare che attraverso l’accurata valutazione dei rischi in scenari ambientali spesso degradati tende ad assicurare le necessarie m i s u re per tutelare al massimo la salute e la vita del nostro personale. Questo numero contiene numerosi lavori scientifici dedicati ad alcune specifiche attività svolte dagli Ufficiali e dai Sottufficiali del dinamico Corpo Sanitario dell’Aeronautica Militare. Un doveroso omaggio per ricordare la felice ricorrenza dei cento anni di volo in Italia. Tra questi lavori scientifici non posso non segnalare quello sul Radon: “da problema ambientale” a “malattia pro f e s s i o n a l e ” in cui il Ten. Col. CSA Marco Fagiolo evidenzia gli aspetti legali connessi con l’esposizione al radon del personale militare e prospetta i modelli per la sorveglianza sanitaria, anticipando così una imminente direttiva della Direzione Generale della Sanità Militare relativa a questo insidioso gas radioattivo. Il numero si chiude con l’efficace penna di Mariano Gabriele che rispondendo alle domande dei lettori riscopre, valorizzandoli, tanti aspetti ed eventi poco conosciuti della Sanità Militare .

IL DIRETTORE RESPONSABILE Ammiraglio Ispettore Capo Vincenzo Martines


Giornale di Medicina Militare

Amministrazione

Periodico Medico-Scientifico del Ministero della Difesa

Ufficio Amministrazioni Speciali del Ministero Difesa

a cura della Direzione Generale della Sanità Militare

Via Marsala, 104 - 00185 Roma

Direttore responsabile Amm. Isp. Capo Vincenzo Martines Comitato Scientifico Magg. Gen. Federico Marmo Brig. Gen. Giuseppe Vilardo Amm. Isp. Pietro Tommaselli

Stampa Stilgrafica s.r.l. - Roma Spedizione in Abb. Post. 70% - Filiale di Roma Autorizzazione del Tribunale di Roma al n.11687 del Registro della stampa il 27-7-67

Gen. Isp. CSA rn Capo Ottavio Sarlo

Codice ISSN 0017-0364

Gen. B. Domenico Ribatti

Finito di stampare in febbraio 2010

Coordinatore editoriale

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Col. Co. Sa. Me. Antonio Masetti

I dati personali forniti per l’indirizzario vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono

Referenti Scientifici di Forza Armata

ceduti a terzi per nessun motivo.

Ten. Col. Chim. Farm. Massimo Perciballi

(D. Lgs. 196/2003 - Codice in materia di protezione dei dati

Ten. Col. vet. Mario Marchisio

personali).

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ERRATA CORRIGE Nel sommario del fascicolo N. 1/2009, GMM, a pagina 3 leggasi: “La scena del crimine: il sopralluogo e il ruolo del medico legale” in sostituzione di “La responsabilità professionale dell’Ufficiale medico dell’Arma dei Carabinieri” della medesima Autrice.


S

ommario

121 Editoriale

199

125 La Sanità Militare italiana nelle principali missioni fuori area nel 2009

La responsabilità professionale dell’Ufficiale medico dell’Arma dei Carabinieri. Parroni E.

131 Il Corpo Sanitario Aeronautico verso il futuro Sarlo O. 133

Cento anni di volo in Italia: medici per l’Aeronautica. Tosco P.

203 Il radon: da “problema ambientale” a “malattia professionale”. Fagiolo M.

153

Evacuazione Aeromedica Strategica: l’esperienza USA. Lastilla M., Giusti S., Tosco P.

215

157

L’impegno dell’Aeronautica Militare nelle missioni umanitarie. Operazione “Ridare la Luce”. Carboni M.

L’evoluzione delle attività dei veterinari militari: “dall’arte alla competenza”. Kervella J. Y., Marchisio M.

221

Prove di efficienza fisica e prevenzione. Importanza della valutazione internistica completa in occasione della visita medica periodica. Orciuoli V., Gigliotti P. V., Parisi F., Parisi G., Mosconi M., Coscia F.

161 Il disadattamento psicosociale nelle spedizioni Antartiche: uno studio degli indicatori comportamentali. Peri A., Ruffini M. C., Peri M. 179

185

Studio sull’incidenza delle alterazioni del film lacrimale e della sensibilità corneale in soggetti esposti ad inquinamento atmosferico da particelle ultrafini. Oliva G., Salducci M., Perri F., Vernale C., Annoscia V., Mariani M., Manigrasso M., Fanizza C., Bailardi F., Avino P., Giannico C. Il “piede di Madura”: la nostra esperienza in un ospedale da campo (Role 2) africano. Pittari A., Rauccio A., De Astis C., Caggiano L., Tirico M., Berrini A., Leonardi A., Altobelli C., Mariotti P., De Luca M.

193 Analisi dell’evoluzione dell’informazione sanitaria effettuata tramite la pubblicità. Martines V., Cannavicci M.

Rubriche 227

Contenzioso

231

Massimario della Corte dei Conti

235

Infermieristica

241

Notiziario

249

La posta di Clio

255

Recensioni

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Norme per gli Autori La collaborazione al Giornale di Medicina Militare è libera. Le opinioni espresse dagli Autori, così come eventuali errori di stampa non impegnano la responsabilità del periodico. Gli elaborati dovranno pervenire su supporto elettronico (floppy disk, cd-ro m , oppure come allegato e-mail) con due copie a stampa ed eventuali tabelle e figure, all’indirizzo: Redazione del Giornale di Medicina Militare - Via Santo Stefano Rotondo n. 4- 00184 Roma - Italia - Telefono e Fax 06/47353327; e-mail: giornale.medmil@libero.it Lo scopo di queste note è facilitare gli Autori nella presentazione del proprio lavoro e di ottimizzare le pro c e d u re di invio-revisione-pubblicazione. L’accettazione è condizionata al parere del Comitato Scientifico, che non è tenuto a motivare la mancata pubblicazione. Condizione pre f e renziale per la pubblicazione dei lavori è che almeno uno degli Autori sia un appartenente ai Servizi Sanitari di FF.AA., G.D.F., Polizia di Stato, VV.FF., od in alternativa alla C.R.I., allo S.M.O.M. o alla Protezione Civile. Per il personale militare, gli elaborati inerenti attività di servizio dovranno essere preventivamente autorizzati dalle SS.AA. Il Giornale accetta per la pubblicazione lavori scientifici, comunicazioni scientifiche/casi clinici/note brevi, editoriali (solo su invito) ed ogni altro contributo scientifico rilevante. Tutti gli Autori sono responsabili del contenuto del testo e che il lavoro non sia stato pubblicato o simultaneamente inviato ad altre riviste per la pubblicazione. Una volta accettati i lavori divengono di proprietà della Rivista e non possono essere pubblicati in tutto o in parte altrove senza il permesso dell’Editore. I testi andranno salvati nei formati: DOC (Microsoft Word), RTF (Rich Test Format) o TXT. I grafici, se generati in Microsoft Excel o simili, inviati completi della tabella dei dati che ha generato il grafico. Le figure, preferibilmente inviate in originale o in formato digitale, nei formati JPG o TIFF con la risoluzione minima di 300 dpi, numerate progressivamente con numeri arabi e corredate da idonee didascalie. Il posizionamento approssimativo delle tabelle e delle figure va indicato a margine. La pagina iniziale deve contenere: • Titolo del lavoro in italiano e in inglese; • Il nome e cognome di ogni Autore; • Il nome e la sede dell’Ente di appartenenza degli Autori;

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• Il recapito, telefono, fax ed e-mail d e l l ’ A u t o re cui si deve indirizzare la corrispondenza; • Una immagine rappresentativa dell’argomento principale dell’elaborato. Per quanto attiene ai lavori scientifici, si richiede di strutturarli, preferibilmente, secondo il seguente ordine: Titolo: in italiano ed in inglese. Riassunto: compilato in italiano ed in inglese di circa 10 righe e strutturato in modo da pre s e n t a re una visione complessiva del testo. Ove possibile deve pre s e ntare indicazioni circa lo scopo del lavoro , il tipo di studio, i materiali (pazienti) e metodi analitici applicati, i risultati e le conclusioni rilevanti. Non deve presentare abbreviazioni. P a role chiave: in numero massimo di 6 in italiano ed in inglese. Le parole chiave dovranno essere necessariamente contenute nel testo e preferibilmente scelte dal Medical Subject index List dell’Index Medicus. Introduzione: illustrare brevemente la natura e lo scopo del lavoro, con citazioni bibliografiche significative, senza includere dati e conclusioni. Materiali (pazienti) e Metodi: descrivere in dettaglio i metodi di selezione dei partecipanti, le informazioni tecniche e le modalità di analisi statistica. Risultati: Presentarli con chiarezza e concisione, senza commentarli. Discussione: spiegare i risultati eventualmente confrontandoli con quelli di altri autori. Definire la loro importanza ai fini dell’applicazione nei diversi settori. Citazioni: i riferimenti bibliografici dovranno essere segnalati nel testo, numerati progressivamente ed indicati tra parentesi. Bibliografia: i riferimenti bibliografici dovranno essere limitati ad una stretta selezione. Solo i lavori citati nel testo possono essere elencati nella bibliografia. I lavori andranno numerati progressivamente nell’ordine con cui compariranno nel testo; gli Autori dei testi citati vanno totalmente riportati quando non superiori a 6, altrimenti c i t a re i primi tre seguiti dall’abbre v i a z i o n e : et al.. La bibliografia deve essere redatta secondo il Vancouver Style adottato dal Gior-

nale con le modalità previste dall’Interna tional Committee of Medical Journal Editors. Per gli esempi, consultare il sito: http://www.nhl.nih.gov/bsd/uniform_requirements.htm. Per le abbreviazioni si consiglia di uniformarsi alla List of Journal Indexed dell’Index Medicus, aggiornata annualmente. Tabelle e figure: Ognuna delle copie dovrà essere completa di figure e tabelle. Le tabelle dovranno essere numerate pro g ressivamente con numeri romani, dattiloscritte a doppia spaziatura su fogli separati con relativa intestazione. Note a fondo pagina: per quanto possibile dovrebbero essere evitate. Se indispensabili, devono apparire in fondo alla rispettiva pagina, numerate in progressione. Inclusione tra gli Autori: per essere designati Autori è necessario il possesso di alcuni requisiti. Ciascun Autore deve aver preso parte in modo sufficiente al lavoro da poter assumere pubblica responsabilità del suo contenuto. Il credito ad essere Autore deve essere basato solo sul fatto di aver dato un contributo sostanziale a: 1) concezione del lavoro e disegno, oppure analisi ed interpretazione dei dati; 2) stesura preliminare dell’articolo o sua revisione critica di importanti contenuti concettuali; 3) approvazione finale della versione da pubblicare. Le condizioni 1, 2 e 3 devono essere TUTTE soddisfatte. La partecipazione solo alla raccolta dati o la supervisione generale del gruppo di ricerca non giustifica l’inserimento nel novero degli Autori. Autorizzazioni e riconoscimenti: Le citazioni estese, i dati ed i materiali illustrativi ripresi da pubblicazioni precedenti debbono essere autorizzate dagli Autori e dalle case editrici, in conformità con le norme che regolano il copyright. Uniformità: La redazione si riserva il diritto di apportare al testo minime modifiche di f o rma e di stile per uniformità redazionale. È richiesto l’invio di un breve curriculum vitae ed i punti di contatto di tutti gli Autori e dell’Autore re f e rente per l’elaborato (indirizzo, tel., fax, e-mail). I lavori, le foto ed i supporti informatici rimarranno custoditi agli atti della Redazione, non restituiti anche se non pubblicati.



Forma di governo: Repubblica Superficie: 1.284.000 km2 Abitanti: 9.994.000 EUFOR “CIAD/RCA” - Operazione “Nicole” Task Force “Ippocrate”

Conclusa l’Operazione “Nicole” in Ciad La Task Force Ippocrate consegna 140.000 E di farmaci all’Ospedale di Abéché

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opo oltre un anno di impegno dei nostri militari nell’Operazione Eufor Ciad/Repubblica Centroafricana, presso Abéché in Ciad, ha avuto luogo la scorsa notte il passaggio di responsabilità tra le forze italiane e quelle norvegesi appartenenti alla missione Minurcat. Il Contingente italiano in Ciad consegna all’Ospedale Regionale di Abéché ed al locale orfanotrofio, presidi sanitari e farmaci, per un

totale complessivo di circa e 140.000, nonché materiali di consumo di varia tipologia (coperte,

lenzuola, armadietti, comodini, zanzariere). La cessione a titolo gratuito è stata disposta dal Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, in considerazione del previsto piano di chiusura dell’ospedale da campo italiano che ha ormai terminato di operare e passato le consegne ai colleghi della Norvegia. Il Contingente interforze italiano ha operato nella struttura sanitaria da campo, denominata Role-2, a favore del personale civile e militare di Eufor, del personale di Minurcat e della popolazione civile del luogo. Tale impegno si è concretizzato in oltre 7.000 visite

ITA-ROLE 2, Abéché (CIAD) (Consuntivo attività) Dati riassuntivi

° 7.837 ° 132 ° 2.094 ° 733 ° 18.461

Visite specialistiche Interventi chirurgici Esami radiologici Radiografie Esami di laboratorio (Ecografie, analisi, test antimalaria, esame delle acque, ecc.) Dati rilevati dal C.O.I.

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Il Generale Vincenzo Camporini in visita al Role 2 di Abéché (CIAD).

specialistiche e di triage, di cui 1.800 visite chirurgiche, oltre 1.000 visite internistiche, 400 visite ortopediche e circa 20.000 esami diagnostici quali: radiografie, ecografie, esami di laboratorio, test antimalaria ed esame delle acque, di particolare importanza nel cuore dell’Africa. Oltre a fornire le cure sanitarie, i militari italiani hanno distribuito più di due tonnellate di aiuti umanitari, in particolare: cibo, abiti, calzature, giocattoli oltre ad un’am-

bulanza, medicinali e presidi sanitari donati all’ospedale civile locale.La donazione và a rafforzare il legame di collaborazione che si è creato in particolare tra la struttura sanitaria locale ed il personale militare italiano, grazie anche alla condotta di un’intensa attività di assistenza umanitaria. La missione africana rientrava nell’ambito della risoluzione 1778, del 25 settembre 2007, con la quale il Consiglio di Siciurezza delle Nazioni Unite aveva autorizzato il

dispiegamento nella Repubblica Centroafricana (Rca) e nella Repubblica del Ciad di un Contingente militare a guida Unione Europea (Eufor) in supporto alla missione delle Nazioni Unite (Minurcat). L’Operazione militare aveva l’obiettivo di contribuire alla stabilizzazione dell’area al confine con il Darf u r, al fine di facilitare la distribuzione degli aiuti umanitari, contribuire alla protezione dei civili in pericolo e favorire il ritorno dei profughi.

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Forma di governo: Repubblica Superficie: 10.452 km2 Abitanti: 3.826.018 UNIFIL - Operazione LEONTE

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a missione UNIFIL è stata costituita con la Risoluzione ONU n. 425 del 19 marzo 1978 a seguito dell’invasione del Libano da parte di Israele (marzo 1978). Successive Risoluzioni hanno prorogato la durata della missione. A seguito di un attacco delle forze di Israele nel luglio 2006, nel sud del Libano, mirata a disarmare le milizie di Hezobollah, l’ONU adottò la Risoluzione n.1701 dell’11 agosto con la quale si sanciva la cessazione delle ostilità e si dava il mandato alle forze intern a z i o n a l i , tra cui l’Italia, di mantenere delle stabili condizioni di pace. L’ o p e r azione LEONTE è iniziata il 30 agosto 2006 con la partenza di un gruppo navale ed il successivo sbarco del contingente sulle coste del Libano meridionale il 2 settembre 2006. Il contingente italiano dell’operazione LEONTE opera a supporto delle FF.AA. libanesi per il controllo ed il monitoraggio dell’area compresa tra il fiume LITANI ed il confine con Israele, anche con numerosi interventi a favore della popolazione locale. Il dispositivo sanitario è rappresentato da 9 Ufficiali Medici e 2 Ufficiali Veterinari (LEVEL 1).

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Visita dell’United Nations Assistant Secretary General and Chief Information Technology Office, Mr. Soon-Hong Choi 30 giugno 2009

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isita dell’Assistente del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Mr. Soon-Hong Choi, al Comando del Joint Task Force “Lebanon“ - Sector West, su base 132^ Brigata Corazzata “Ariete”. L’ospite è stato ricevuto dal Comandante, Generale di Brigata Carmelo De Cicco, ed ha assistito ad un brie fing sulla situazione operativa del Teatro e sull’organizzazione delle comunicazioni del Contingente UNIFIL a guida italiana nel Sud del Libano.

M r. Soon-Hong Choi ha dato atto al Generale Carmelo De Cicco del prezioso contributo reso per la stabilità e la pace nell’area e , restando colpito dalla storia e dallo spirito di Corpo che caratterizza l’“ARIETE”, ha concluso la visita a f f e rmando di “e s s e r e orgoglioso di aver conosciuto l’“Ariete”, il cui glorioso passato e gli atti eroici che l’hanno vista protagonista riecheggiano ancora oggi in ambito Internazionale”.


Forma di governo: Repubblica Superficie: 647.500 km2 Abitanti: 31.889.923 Operazione ISAF

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l Consiglio di Sicurezza dell’ONU approvava il 20 dicembre 2001 la Risoluzione 1386 con la quale autorizzava il dispiegamento nella città di Kabul e nelle zone limitrofe di una Forza Multinazionale denominata I NTERNATIONAL SECURITY ASSISTANCE FORCE (ISAF). Nell’agosto del 2003 la NATO è subentrata alla guida dell’Operazione ISAF e la stra-

tegia NATO di assistenza al govern o Afghano prevedeva l’espansione delle attività sull’intero territorio Afghano mantenendo il contingente a Kabul. Al contingente italiano è stato assegnato il controllo della città di Herat e della provincia di Farah di rilevante importanza geostrategica essendo area di congiunzione tra Afghanistan ed Iran. Fra le varie

Assistenza sanitaria in Paghman

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i fondamentale importanza nelle operazioni di supporto alla popolazione afghana nell’area di competenza, la cornice di sicurezza che viene creata con immediatezza nel momento in cui si giunge in loco. E’ il caso della recente attività denominata MEDCAP (Medical Capabilities) messa in atto dal personale di “”Italfor XX” nella principale clinica CHC (Comprehensive Health Clinic - Clinica per la salute generale) dell’abitato di Paghman, 15 Km. ad ovest dalla capitale Kabul, città che il Re Amanullah fece edificare negli anni ’20 per mettere in pratica i suoi ideali sulla modernizzazione dell’Afghanistan. Trattasi di una attività effettuata da un team sanitario del contin-

gente italiano in “joint” (stretta cooperazione) con un team sanitario fornito dalle forze USA con finalità assistenziali verso la salute della popolazione locale che spesso versa in condizioni critiche per il basso livello qualitativo garantito dall’organizzazione sanitaria afghana. All’interno della struttura, ha coordinato l’attività assistenziale il Mag. Maurizio Tommaselli, Ufficiale medico in forza al “ROLE 1” di Camp Invicta, il quale ha suddiviso l’area in due distinti settori: il primo, dedicato alla visita di donne e bambini, diretto da una dottoressa ed una infermiera americane, un’assistente sanitaria (ASA) italiana ed un’interprete. Il secondo, dedicato al

attività i Militari italiani hanno svolto operazione di bonifica da ordigni esplosivi e chimici. Il dispositivo sanitario è rappresentato da: 15 Ufficiali Medici (8 nel ROLE 1, 1 in posto medicazione, 1 Medical Advisor a Camp Arena, 4 Medical Advisor a Camp Stone, 1 PRT USA e 2 Ufficiali Veterinari (Kabul, Camp Invicta).

restante personale, ha visto operare un Ufficiale medico, un Sottufficiale i n f e rmiere ed un assistente sanitario italiani ed un infermiere americano, oltre al solito interprete a garantire l’esatta individuazione dei disturbi lamentati dal personale e, una volta effettuata la visita, la corretta profilassi sanitaria da seguire. Al t e rmine delle attività il bilancio complessivo è stato di 78 persone visitate (38 maschi e 40 donne).

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Superficie: 10.887 km2 Abitanti: 1.954.745 Operazione KFOR

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’operazione KFOR ebbe inizio il 14 giugno 1999 con lo scopo di fornire supporto alle organizzazioni umanitarie che hanno pre s t a t o assistenza ai profughi usciti dal Kosovo. La missione internazionale, a guida NATO, è stata ordinata con la Risoluzione n. 1244 del

Consiglio di Sicurezza delle N.U. il 10 giugno 1999. Il contingente italiano, che opera nella zona assegnata (città di Pec), garantisce la sicurezza e la libera c i rcolazione a tutte le componenti etniche e religiose ed alle organizzazioni internazionali.

Pristina (Kosovo): Cimic - Consegna di farmaci

I

l personale della sezione CIMIC del Battaglione e della Medical Section del Reggimento MSU Carabinieri in Pristina, si è recato presso la F a rmacia Centrale del Centro Clinico Universitario del Kosovo, ubicato nell’Ospedale di Pristina, al fine di effettuare la consegna di specialità f a rmaceutiche da donare a tale ente. La donazione è avvenuta sotto la supervisione e con l’approvazione del Comandante del Reggimento MSU, Colonnello Gianni Massimo Cuneo. Le categorie farmacologiche consegnate includevano diversi farmaci salvavita per patologie maggiori dell’apparato circolatorio, respiratorio nonché gastroenterico e anche specialità per le attività di disinfezione e cura dell’igiene.

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La consegna è stata organizzata tramite la Medical Section che ha preso contatti con il Direttore della farmacia ospedaliera Dr. Enkelejda Gjonbalaj, la quale ha accolto l’ini-

La forza italiana è di circa 2.500 militari. Il dispositivo sanitario è rappresentato da: 8 Ufficiali Medici (1 Medical Advisor a Villaggio Italia, 3 nel Role 1+, 2 DSS a Dakovica, 1 DSS posto medico avanzato, 1 DSS IPU), 1 Ufficiale Odontoiatra, 1 Ufficiale Veterinario e 1 Ufficiale Farmacista (a Villaggio Italia).

ziativa entusiasticamente, con grande spirito di collaborazione e disponibilità. I farmaci devoluti sono pervenuti al Reggimento MSU tramite l’opera di raccolta effettuata dalla “Associazione Internazionale Regina Elena”.


Il Corpo Sanitario Aeronautico verso il futuro

A

ccolgo con entusiasmo l’invito del fraterno amico e collega Ammiraglio Vincenzo Martines, di presentare ai lettori della

testata della Sanità Militare il Corpo Sanitario Aeronautico. Il Corpo Sanitario Aeronautico, conta oggi circa 270 Ufficiali medici e circa 580 Infermieri, peraltro ordinativamente appartenenti all’Arma Aeronautica. Compito prioritario è l’assistenza sanitaria, in addestramento in Patria ed in operazioni fuori dal territorio nazionale. Accanto alle tradizionali Infermerie di Corpo, elementi qualificanti sono le due Infermerie principali di Ve ro n a - Villafranca, destinata al rischieramento di Ruoli 1 Plus a sostegno dei Reparti Aerei in OFCN, e l’Infermeria Principale di Pratica di Mare, dotata della

Operazione “Ridare la Vita” - Mali 2009. capacità di proiezione sanitaria di un Gruppo di specialisti in anestesia e rianimazione dedicato alla Aeromedevac avanzata, tattica e strategica, con l’impiego di elicotteri e velivoli

specificamente allestiti con tecnica modulare, oltre che di un Gruppo di biocontenimento, dedicato al trasporto in isolamento di pazienti altamente infettivi. Questi medici ed infermieri, unitamente al personale di supporto, vengono frequentemente impegnati in numerose missioni, prevalentemente al di fuori del territorio nazionale. Essi non solo provvedono al benessere psicofisico dei militari italiani e di quelli delle nazioni alleate in condizioni difficili se non, talora, estreme, ma assicurano spesso assistenza e conforto anche a sfortunate popolazioni, tornando in Patria ricchi di esperienze professionali ed umane intense e p reziose, che apriranno il loro orizzonte alla generosità ed alla tolleranza, forti della serena fermezza della ragione, opposta alla oscura violenza della sopraffazione.

IL Presidente Roland Vermeiren con il Generale Ottavio Sarlo all’Assemblea Generale ESAM - Milano 2009.


Altrettanto importante è la certificazione di idoneità al servizio aeronavigante, per tutto il personale delle FF.AA. e Corpi Armati dello Stato, oltre che per tutti i piloti e gli assistenti di volo delle compagnie aeree civili, che viene svolta, con certificazione a norma europea JAA (Joint Aviation Authority), dai due Istituti Medico Legali A.M. di Milano “Angelo Mosso” e di Roma “Aldo di Loreto”. La formazione, addestramento e l’aggiornamento del personale sanitario avviene presso l’Istituto di Perfezionamento ed Addestramento in Medicina Aeronautica e Spaziale di Roma, che effettua, tra gli altri i corsi relativi all’emergenza, quali il PHTLS, il MIMMS ed il MEDEVAC, anch’essi certificati a livello internazionale. Il Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale del Centro Sperimentale Volo di Pratica di Mare si occupa inoltre , dell’addestramento psico-fisiologico di tutto il personale aeronavigante militare, oltre che delle attività di studio e sperimentazione in campo aeromedico: tali attività affondano le proprie radici nei pionieri degli anni ’20 e ’30, ma sono già pronte a proiettarsi nel futuro, come dimostrato dalla qualificazione quale “Space Flight Surgeon”, conseguita già da tre Ufficiali medici dell’Aeronautica Militare presso il centro spaziale russo di Star City. Intendo infine ricordare quanti di noi svestono i panni del medico clinico, docente o ricercatore ed indossano quelli di medico dirigente e funzionario, negli uffici di Stato Maggiore (quali il mio stesso Ufficio), o nei diversi Comandi (quale il Servizio Sanitario del Comando Logistico A.M.), ponendo la propria opera al concreto servizio di quanti sono impegnati in attività operative e manifestando così la loro professionalità in maniera alternativa, ma non per questo meno nobile e utile. Il Corpo Sanitario Aeronautico ha conseguito, negli ultimi anni, risultati di tutto rilievo, nei campi più diversi ma, in particolare, desidero ricordare il Progetto “Ridare la Luce”, operante da molti anni, e che ha visto anche recentemente una nuova missione in Mali, in collaborazione fra l’“Associazione Fatebenefratelli per i malati lontani – AFMAL”, ideatrice dell’iniziativa, l’Aeronautica Militare, l’Alenia Aeronautica, l’Esercito Italiano, il Ministero degli Esteri, l’Istituto Superiore di Sanità, oltre a numerosi volontari di diverse altre istituzioni sanitarie. In occasione delle ultime missioni del Progetto, accanto alla classica attività oculistica, si sono avviate anche specifiche attività formative a vantaggio dei medici ed infermieri locali, nonché attività assostenziali, nei campi chirurgico ed infettivologico, tanto da sviluppare un progetto più ampio, denominato “Ridare la Vita”. Da questa carrellata emerge l’immagine di un Corpo vivo e vitale, integrato con gli altri Corpi Sanitari militari e con le più varie organizzazioni sanitarie civili nazionali ed internazionali, tra le quali l’EUROPEAN SOCIETY OF AEROSPACE MEDICINE - ESAM, proiettato verso un futuro ricco di sfide affascinanti. Ponendoci obiettivi morali e professionali sempre più elevati, ci impegneremo ad assolvere nel miglior modo possibile l’alta missione che ci viene quotidianamente affidata.

IL CAPO DEL CORPO SANITARIO AERONAUTICO Gen. Isp. Capo CSArn Ottavio Sarlo


Cento anni di volo in Italia: Medici per l’Aeronautica. A century after first flight in Italy: Flight Surgeons Paolo Tosco *

Fig. 1 - Il “Flyer” dei fratelli Orville e Wilbur Wright.

Riassunto - In occasione del centenario del primo volo a motore della storia nel nostro Paese, si è inteso sintetizzare l’apporto che la medicina aeronautica prima, e spaziale poi, ha assicurato alla tutela della salute e della sicurezza dell’uomo in volo. A questa prima attività, immediatamente e spontaneamente sorta in coincidenza con la nascita dell’aviazione, si sono aggiunte, con la costituzione nel 1938 del Corpo Sanitario Aeronautico, molteplici altre attività: la formazione, l’educazione medica continua, la ricerca aeromedica e l’addestramento aero f i s i o l o g i c o , la medicina legale e del lavoro, l’igiene, l’assistenza medica generale, la gestione delle risorse finanziarie, l’acquisizione del materiale, l’impiego del personale sanitario nel Soccorso Aereo e nelle operazioni fuori dai confini nazionali, sia in supporto ai Reparti rischierati, sia in progetti a carattere umanitario. Dall’alba del volo, attraverso due guerre mondiali e due ricostruzioni, il Corpo Sanitario Aeronautico ha accumulato preziose esperienze umane e professionali, fino a proiettare i propri medici verso l’avventura nello spazio. P a role chiave: storia, Corpo Sanitario Aeronautico, Medicina Aerospaziale, Evacuazione Aeromedica, supporto sanitario alle operazioni fuori dai confini nazionali. Abstract - A century ago took place at Centocelle Air Base the first engine powered flight in Italy. From the on, Aviation Medicine was contemporarily born and immediately started to ensure flight personnel health and safety. In 1938 Medical Corps of Italian air force was established. It takes care of professional learning and training of ITAF medical doctors, nurses and medics, aerospace medicine studies and re s e a rches (including “Space Flight Surgeon” qualification), fitness flight certification for both military and civilian pilots and airc rews, air-bases and barracks hygiene , general medical care, health financial management, Out of Area Operation medical support, aeromedical evacuation and umanitarian Aids. ITAF Medical Corps saw, lived and supported the dawn of flight, two World Wars and two postwar rebuilding period. During them, all personnel experienced human and professional “struggle for life” both on ground, air and in space. Key words: history, Italian Air Force Medical Service, Aerospace Medicine, Aeromedical Evacuation, Out of Area Operation medical support.

* Col. CSArn Capo 2° Ufficio - Medicina Legale, Medicina del Lavoro e Medicina Aeronautica e Spaziale - Aeronautica Militare Comando Logistico - Servizio Sanitario.

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L’alba del volo

aprile, che viene così stabilita come data

Nasce la Medicina Aeronautica

del primo volo a motore della storia in sulla

Italia. Il “Flyer” si sollevava di venti o

In quell’epoca di entusiasmo futuri-

spiaggia di Kitty Hawk, nella North Caro-

t renta metri dal suolo, e riusciva a rima-

stico e fiducia nel pro g resso e nella

lina, la mattina del 17 dicembre 1903,

n e re in volo non più di dieci minuti per

tecnica, nacque la Medicina Aero n a u-

quando il “Flyer” dei fratelli Orville e

volta (Fig. 3). Passeggeri d’eccezione, alla

tica, sorta dal nucleo originario di ricer-

Wilbur Wright (Fig. 1), primo aeroplano

p resenza del Re Vittorio Emanuele III e

catori di fisiopatologia d’alta montagna,

La

nostra

storia

comincia

dotato di propulsione autonoma, eff e t-

guidato dal padre della scienza aerome-

tuava il primo vero volo della storia dell’u-

dica italiana, il professore torinese

manità: era il coronamento di un sogno

Angelo Mosso, alla cui memoria veniva

millenario, nato con Icaro nel mito, prose-

intitolato l’Istituto Medico-Legale per

guito con Leonardo da Vinci nella scienza

l’Aeronautica sito in Milano (Fig. 4).

e già in parte realizzato con i geniali espe-

Immediatamente si comprese che la

rimenti di volo dei palloni aerostatici.

Medicina Aeronautica doveva in re a l t à

Ma lo stesso Wilbur fu presto invitato in Italia, nell’aprile del 1909, esattamente

costituirsi come armonizzazione di disciFig. 3 - Mario Calderara in volo.

100 anni fa, con l’incarico di addestrare

pline differenti e doveva studiare tutti gli eventi fisiologici e patologici connessi

al pilotaggio, sul campo di aviazione di

della Regina Elena, furono l’ex Presidente

al volo ed allora sconosciuti. Indivi-

Centocelle, due Ufficiali italiani, il Tenente

del Consiglio Sidney Sonnino, il Ministro

duando le cause ed analizzando i rischi,

di Vascello Mario Calderara e il Tenente

della Marina Ammiraglio Mirabello, il duca

si sare b b e ro potute scoprire le caratte-

del Genio Umberto di Savoia (Fig. 2),

di Galles, il principe Doria e la contessa

ristiche psichiche e fisiche indispensa-

nonché di far pro v a re l’ebbrezza della

Mary Macchi di Cellere, proprietaria dei

bili per un pilota ed accrescere con l’ad-

fondi su cui si svolgevano i voli, e prima

destramento e la tecnologia la resistenza

donna italiana a volare in aeroplano. Non

alle inusitate stimolazioni del volo. Gli

dimentichiamo, comunque, che i nostri

obiettivi finali erano la salvezza della

due Ufficiali svolsero appieno il loro

vita di chi si avventurava in aria, oltre

compito: Calderara e Savoia divennero i

che, ben presto, la riuscita della missione

primi due piloti dell’aviazione italiana. In

che gli veniva affidata.

particolare, il primo brevetto in assoluto fu ottenuto da Mario Calderara, che, ben Fig. 2 - Wright, Umberto di Savoia e Calderara a Centocelle.

p resto, fondò, sul medesimo campo di Centocelle, anche la prima scuola italiana di pilotaggio.

nuova esperienza ai personaggi più in

I pochi temerari che sfidavano il cielo

vista (...tra i volontari) del tempo. Il “Club

c o m p re s e ro subito che si trovavano di

degli Aviatori” finanziò l’operazione,

f ronte a nuovi, subdoli avversari, fino ad

costata ben 25.000 lire per il compenso

allora praticamente ignoti: la diminu-

al Wright ed altre 25.000 per il trasporto

zione della pressione atmosferica in

d e l l ’ a e roplano, in treno da Parigi smon-

quota e la carenza di ossigeno furono i

tato, e rimontato a Roma. I voli si svol-

primi con cui confrontarsi. Accelerazioni,

s e ro fra il 15 ed il 26 aprile di quel vicino,

disorientamento, fatica operazionale, e

ma ormai tecnologicamente così lontano,

q u a n t ’ a l t ro, cominciarono a palesarsi con

1909. Partenze ed atterraggi avvenivano

la rapidissima evoluzione tecnologica,

con un sistema a catapulta, mentre la

che portò, in soli otto anni, al battesimo

prima volta che il decollo ebbe luogo con

del fuoco di un velivolo operativo

la spinta delle pale del motore fu il 19

italiano, nei cieli della Libia, nel 1911.

G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152

Fig. 4 - Angelo Mosso.


La strettissima collaborazione fra

zione medica con la sua esperienza di

Medico e Pilota, necessaria a vincere

a v i a t o re individuò, per usare le sue parole,

questa affascinante ma allora pionieristica

“la capacità di ciascuno di risentire con

sfida, si materializzò già nel 1914, nella

una forma propria e variamente intensa

figura del Tenente di Cavalleria del Regio

di reazione ad ogni stimolo”. Comprese

Esercito Luigi Falchi (Fig. 5), primo

così l’importanza di ciò che definì “quel

medico pilota ed antesignano degli attuali

che si riferisce all’ereditarietà, alla costitu-

Medici di Stormo o, se vogliamo “Flight

zione organica, all’allenamento”.

Surgeons”. Ai comandi del suo Bleriot 80 HP (Fig. 6), egli scoprì per primo la stringente necessità di speciali requisiti fisici e

La I Guerra Mondiale

psico-attitudinali per impiegare il nuovo mezzo aereo: coniugando la sua forma-

Allo

scoppio

del

conflitto

mondiale, comunque, le istruzioni per le visite mediche di selezione per l’idoneità al pilotaggio prevedevano soltanto:

Fig. 7 - Agostino Gemelli.

SALUTE, VISTA, UDITO OTTIMI; PESO NON SUPERIORE A Kg. 75”. Un invidiabile esempio di sintesi, dal quale, purtroppo, scaturirono innumerevoli incidenti di volo, pur tenendo contemporaneamente conto delle gravi limitazioni tecniche dei mezzi del tempo. Per tentare di porre un rimedio a tale insostenibile situazione, il Comando Supremo del Regio Esercito affidò al Padre francescano Agostino Gemelli (Fig. 7), noto medico e psicologo, ed al prof. Amedeo Herlitzka, fisiologo triestino (Fig. 8), il compito di individuare i requisiti di idoneità al volo, costituendo dei “Gabinetti per le ricerche psicofisioFig. 5 - Ten. Luigi Falchi.

logiche sull’Aviazione e per le visite di

Fig. 8 - Amedeo Herlitzka.

controllo per i piloti”, a Roma e Torino.

Fig. 6 - Bleriot 80 HP 1914.

Il metodo di lavoro seguito da quegli

d i retta esperienza del volo da parte dei

illustri ricercatori instaurava il rapporto

medici ricercatori, conseguendo così una

fra i medici e i piloti, basato fin da allora

forma di “simbiosi” fra medico e pilota,

su

collaborazione,

che pose ben presto la Medicina Aero-

nutrita di fiducia e scambio di esperienze

nautica Italiana alla pari con la nascente

professionali e umane.

Medicina Aeronautica Statunitense, e,

una

strettissima

Due erano le pratiche seguite: per

comunque, all’avanguardia nel mondo.

prima, una sistematica e dettagliata

Fu subito chiaro che per form a re un

raccolta a viva voce, in forma che oggi

buon pilota non si dovevano solo esclu-

definiremmo di “de-briefing”, di tutti i

dere i requisiti psico-fisici negativi,

disturbi sofferti dai piloti in volo. A

incompatibili con l’esercizio del volo, ma

completamento di quei dati, seguiva la

era soprattutto necessario individuare il

G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152


possesso, da parte di alcuni individui, di

Da allora in poi, le Istituzioni dimo-

p recise qualità positive, di assoluta eccel-

strano sempre maggiore interesse per la

lenza, ed esattamente finalizzate alla sicu-

nuova Arma e per i suoi medici. Il 28

rezza ed al successo dell’attività di volo.

marzo del 1923, l’Aeronautica Militare

Si cominciò così a compre n d e re che

viene costituita come Forza Armata auto-

accanto alle ovvie condizioni generali di

noma. L’8 ottobre 1925, con Regio Decreto-legge n. 1879, viene istituito il

buona salute (in particolare cardiovascolari e respiratorie) e di armonica costituzione fisica, il pilota doveva possedere ,

Fig. 9 - Biplano sanitario Caproni CA 50 1918 Barellieri.

Servizio Sanitario Aeronautico, nel quale prestavano per il momento servizio ufficiali medici del R. Esercito e della R.

anche in considerazione delle condizioni ambientali estreme in cui operava e del

Marina. Veniva così delineata l’org a n i z-

rudimentale livello tecnologico dei veli-

zazione sanitaria centrale, territoriale e

voli, apparati visivo ed uditivo in perfette

periferica, tuttora in vigore nelle sue

condizioni, una funzionalità del senso

forme generali, ed erano costituiti un

dell’equilibrio (apparato vestibolare) in

Comitato centrale per gli studi sanitari

grado di aff ro n t a re il movimento e le

aeronautici e gli Istituti medico-legali per

accelerazioni a “tre dimensioni”, un coordinamento neuro - m u s c o l a re superiore

Fig. 10 - Biplano sanitario C a p roni CA 50 1918 Gondole porta-feriti.

l’Aeronautica. Si individuavano in tal modo le tre principali aree di attività

alla norma, nonché, non meno impor-

della Medicina Aeronautica: quella assi-

tanti, fondamentali doti psico-attitudinali,

stenziale e di supporto logistico-sanitario

già allora, e da subito, individuate nell’emotività, nell’attenzione e nel controllo

(comprendente il trasporto aereo di

Il fiorire degli Studi Aeromedici

psico-motorio.

ammalati e traumatizzati), quella di studio e ricerca, da cui sarebbe poi

Si fece altresì strada il concetto che

Il rigore e la sistematicità di tali studi

evoluto il settore formativo ed addestra-

l’accuratezza e la precisione dei risultati

iniziava nel contempo a trovare un’e-

tivo ed infine quella medico-legale, volta

della selezione, in altre parole l’attendi-

spressione culturale e normativa, in

alla selezione ed al giudizio di idoneità

bilità della stessa, dovevano assoluta-

Italia ed all’estero. Risale al 1918 il

al volo, militare e civile.

mente fare riferimento ad accertamenti

primo libro di testo riconducibile ad un

A partire dalla seconda metà degli

clinici e strumentali costanti e standar-

tentativo di org a n i z z a re i dati di medi-

anni ‘20, dunque, vengono costituiti i

dizzati, come omogenei e standardizzati

cina aeronautica: si tratta di “Equili-

quattro Istituti Medico-Legali di Torino,

dovevano, di conseguenza, essere anche

brium and Vertigo” di Jones e Fisher,

Firenze, Roma e Napoli. L’Istituto di

gli stessi medici esaminatori.

edito a Philadelphia da Lippincott. Seguì

Roma, in particolare, viene allocato nel

Ci troviamo solo nel 1916, ma già

il primo “Elenco delle imperfezioni e

1931 nella nuova e prestigiosa sede

erano state concretamente poste le basi

infermità che sono causa di inabilità al

dell’attuale Viale Piero Gobetti, apposi-

della moderna scienza aeromedica, tanto

pilotaggio e limiti tra idoneità e inabi-

tamente edificata nella caratteristica ed

che nei due anni che portarono al

lità per i caratteri psico-fisiologici”

avanzata architettura razionalista del

termine della guerra si osservarono già

elaborato sul finire del primo conflitto

tempo e tuttora pienamente funzionante

benèfici effetti, sia sulla riduzione dell’in-

mondiale e promulgato come Decreto

(Fig. 11). Permaneva, presso il Centro

fortunistica aviatoria, sia sull’incre m e n t o

del Ministro per la Guerra il 9 maggio

Sperimentale di Montecelio (poi rideno-

dei successi formativi, addestrativi ed

1922: con incredibile anticipo sui tempi,

minato Guidonia), una Sezione Staccata,

operativi dei candidati al pilotaggio e dei

e straordinarie efficacia e lungimiranza,

impegnata in specifiche ricerche aero-

piloti in servizio. Nel contempo, nel 1918,

tale provvedimento era già standardiz-

mediche, inserita nella più ampia atti-

nasceva la prima forma di aviotrasporto

zato a livello interalleato! Nel 1923 viene

vità di studio e sperimentazione di

sanitario, con le artigianali quanto inge-

infine pubblicato da Herlitzka il primo

tecnologie aeronautiche, che conferm a-

gnose gondole porta-feriti, installate sul

trattato aeromedico italiano, con il titolo

vano il nostro Paese in una posizione

velivolo Caproni Ca-50 (Figg. 9, 10).

“Fisiologia ed Aviazione”.

di eccellenza internazionale.

G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152


Test analoghi, adeguatamene evoluti, sono tuttora alla base delle valutazioni effettuate dagli attuali operatori di Medicina Aerospaziale. Per usare le parole del Col. Angelo Di Nola, primo Capo dell’Ufficio Centrale di Sanità, il pilota doveva risultare “atto a sopportare il cimento pericoloso, assoggettarsi ai rapidi sbalzi di pressione e di temperat u re, perc e p i re le visioni più diverse, le più svariate impressioni, manovrare con eguale sicurezza alle più disparate velocità, esporsi alle più nocive intemperie”. Lo stesso generale aveva già allora intuito la necessità di far coesistere in maniera culturalmente feconda la quotidiana attività assistenziale e medicolegale con lo studio e la ricerca. Fig. 11 - L'Istituto Medico-Legale di Roma in costruzione 1931.

Queste le sue parole, risalenti al 1927: “...(gli Istituti non possono lavo-

Gli Istituti divennero ben presto il

Mediante l’uso di un inalatore a

rare) semplicemente per le visite dei piloti. Se così fosse, troppo arida ne

m o t o re del pro g resso della Medicina

flusso continuo, che erogava

A e ronautica italiana, dando vita ad una

miscela di ossigeno al 93% e anidride

sarebbe la funzione, che finirebbe per

vastissima produzione scientifica e

carbonica al 7%, ideato da Herlitzka in

depauperare

c o n g ressuale, nazionale ed intern a z i o-

base agli studi di Mosso, il pilota Renato

compierla; conseguentemente gli Istituti

nale,

iniziativa,

Donati batteva, quindi, l’11 aprile 1934,

si fossilizzerebbero attraverso un mono-

fantasia ed inventiva, alimentate da

il primato mondiale di altezza, raggiun-

tono ed uniforme metodismo. Ad essi è

spirito innovativo e fertile “humus”

gendo i 14.433 metri, su velivolo

invece affidata la investigazione dei

culturale. Padre Gemelli, in particolare ,

Caproni 113 AQ (Alta Quota) (Fig. 12).

a t t rezzò nel 1933 e spesso pilotò di

In quel periodo vennero elaborati

compiono le ricerche per aff ro n t a re,

velivolo-laboratorio

innumerevoli “test” per la valutazione

chiarire e risolvere le questioni ancora

C a p roni 130 a doppio comando, per

della funzionalità dei diversi apparati,

controverse sulla fisiopatologia e sull’i-

r i c e rche di psico-fisiologia in volo. Gli

con un approccio multidisciplinare ed

giene dell’aeronauta”.

esperimenti consistevano nell’analisi

applicativo, che ebbe positive ricadute,

Il primo dopoguerra vide dunque il

del pilotaggio effettuato da soggetti

in generale, anche su tutta la nascente

fiorire degli studi e ricerche di fisiopa-

“ d e a ff e rentati” (bende oculari e tappi

Medicina del Lavoro ed Occupazionale.

tologia aeronautica, che culminò, nel

caratterizzata

persona,

un

da

una

l’organo

problemi scientifici ed

chiamato

in

a

essi si

auricolari), per la valutazione del

1937, nel primo Convegno di Medicina

“senso di orientazione lontana” e del

Aeronautica, a Milano, nel quale si

“senso muscolare”. Sullo stesso veli-

evidenziò sia il livello di avanguardia

volo venivano poi eseguiti, durante il

raggiunto dai ricercatori italiani, sia la

volo, prove spirometriche, elettro c a r-

s t retta integrazione tra la Sanità Militare

diogramma e misurazione della pre s-

e la Sanità civile, caratteristica peculiare

sione arteriosa, allo scopo di studiare

e particolarmente sentita in ambito aero-

le capacità di re c u p e ro psico-fisico

nautico. Nello stesso anno la Sanità della

connesso con la fatica operazionale, l’ipossia e la tensione nervosa.

Fig. 12 - Renato Donati 1934.

Regia Aeronautica fu artefice dell’allesti-

G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152


mento di un velivolo sanitario Capro n i

“Centro Studi e Ricerche di Medicina

Sotto la guida magistrale dell’insigne

Ca-133 per il trasporto aeromedico,

Aeronautica”, con sedi a Guidonia,

fisiologo Rodolfo Margaria, il Centro

vincitore del primo premio in un

Torino e Milano, affidate congiunta-

viene dotato di gioielli di ingegneria

concorso aereo internazionale fra veli-

mente ad Ufficiali Medici dell’Aero n a u-

biomedica, quali la camera anecoica per

voli sanitari alla Conferenza Intern a z i o-

tica ed a eminenti Cattedratici, allo

audiometria vocale registrata su disco,

nale di Tecnica dell’Aviazione di Buda-

apparecchi cicloerg o s p i rometrici per

pest, i cui trofei sono tuttora custoditi

verificare la resistenza cardiorespiratoria

p resso la Direzione dell’Istituto Medico-

allo sforzo (Fig. 14), apparecchio di ri-

Legale di Roma.

respirazione a circuito chiuso per la

I tempi erano dunque maturi perché

simulazione dell’ipossia con miscele

anche l’Aeronautica Militare si dotasse

povere di ossigeno, per culminare nel

di un Corpo Sanitario che vestisse

“Cassone frigo-pneumatico”, vera e

l’uniforme azzurra: e fu pertanto la

propria camera ipobarica “ante-litteram”,

Legge n. 1501 del 25 giugno 1937 che previde la creazione del nuovo Corpo, poi organicamente istituito dalla Legge

per saggiare la resistenza alla decomFig. 14 - Cicloergospirometria 1938. scopo altresì di orientare l’attività degli

pressione fino a 13.000 metri e al freddo fino a -45 °C (Figg. 15, 16).

n. 1174 del 16 giugno 1938, che ne

Istituti Medico-legali prevalentemente ai

L’attività del Centro non era dunque

sancisce definitivamente la costituzione.

compiti selettivi e certificativi, già da

solo speculativa, ma era fin dalla sua

Nasce

contemporaneamente

la

“Rivista di Medicina Aero n a u t i c a ”

allora indirizzati anche alle esigenze

costituzione concretamente rivolta all’ad-

della neonata Aviazione Civile.

destramento aerofisiologico del pilota.

(Fig. 13) , dove la ricca pro d u z i o n e scientifica può trovare spazio autonomo, sostituendo in modo sistematico le precedenti raccolte e ponendosi, fin dalla nascita, ai massimi livelli intern azionali. Il 1° luglio del 1938, poi, sulla spinta

del

successo

ottenuto

dal

Convegno di Milano, viene costituito il

Fig. 13 - 1° numero della Rivista di Medicina Aeronautica.

G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152

Fig. 15 - Cassone frigo-pneumatico- esterno.


Fig. 18 - Mario Pezzi. Elmo a tenuta. 1938, su velivolo Caproni 161 Bis, riconquistava, con 17.083 metri di quota, il primato mondiale, tuttora imbattuto per a e rei ad elica con motori a pistoni, in virtù, oltre che della speciale, rivoluzionaria, tuta, anche di una cabina stagna, Fig. 16 - Cassone frigo-pneumatico-interno.

antesignana non solo degli abitacoli dei moderni velivoli, ma delle stesse navicelle spaziali, progettata e costruita nelle

Il supporto del Centro di Guidonia fu

p ressurizzata e riscaldata elettricamente,

Officine Caproni dall’ing. Verduzio. Si

quindi determinante per consentire al

dotata di pettorale ed elmo, metallici e

trattò del primo, straordinario esempio

M a g g i o re Mario Pezzi il raggiungimento,

a tenuta, di derivazione subacquea,

di collaborazione interdisciplinare tra

il 7 maggio 1937, del nuovo record di

ideata, progettata e costruita dire t t a-

piloti, medici, ingegneri e tecnici, stre t-

altezza di 15.655 metri ( nel frattempo

mente presso il Centro Studi e Ricerc h e

tamente cooperanti e finalizzati al conse-

nelle mani dell’inglese Ronald D. Swain,

di Medicina Aero n a u t i c a (Figg. 17, 18) .

guimento di un obiettivo concreto e

dal settembre 1936, con Bristol 138 e

Dopo il nuovo record, il mese

15.230 metri) con un Caproni 161,

seguente, dell’inglese Adams, a 16.440

L’impetuoso sviluppo della Medicina

grazie allo sviluppo di una tuta elastica,

metri, lo stesso Pezzi, il 22 ottobre del

A e ronautica italiana trovò compimento,

tangibile (Fig. 19).

sul piano culturale, a conflitto già iniziato, con la pubblicazione, nel 1942, del “Trattato di Medicina Aeronautica”, opera in tre volumi di Monaco, Gemelli e Margaria, redatta con il contributo di Ufficiali del Corpo Sanitario Aeronautico specialisti nelle varie discipline e che costituì aggiornata “summa” delle conoscenze scientifiche sviluppate sull’argomento dai ricercatori italiani.

Fig. 17 - Mario Pezzi. Tuta pressurizzata.

Fig. 19 - Cabina stagna Caproni-Verduzio.

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La II Guerra Mondiale

durante il Secondo Conflitto le Aero-

Corpo Sanitario ridislocò i pro p r i

nautiche Militari di tutti i Paesi belli-

assetti presso i vari Reparti di volo nei

geranti vennero impiegate in maniera

diversi teatri (Albania, Grecia, Africa

estensiva, con

impre s s i o n a n t e

Settentrionale ed Orientale), pro d i g a n-

ristici aviatori, figure come Francesco

sviluppo tecnologico e l’elaborazione

dosi nell’assistenza e nell’aeroevacua-

Baracca e Manfred Von Richthofen,

di specifiche dottrine d’impiego. Il

zione di feriti e pazienti dalle zone di

Se la I Guerra Mondiale aveva visto le imprese dei primi eroici e pionie-

un

guerra

(sono

documentati

17.336

trasporti), oltre che nella profilassi e terapia di malattie infettive e parassitarie, quali tifo e malaria. Il compito della ricerca e re c u p e ro di naufraghi o superstiti di azioni di guerra fu principalmente affidato al Cant Z-506 S, un idrovolante estremamente versatile ed efficiente (Figg. 20, 21). Fu costituito un nuovo Istituto Medico-Legale in Addis Abeba, oltre a quelli di Padova e Ferrara sul territorio nazionale, e vennero create due strutture nosocomiali specializzate in chirurg i a ed ortopedia, specifiche per il personale aeronavigante, presso l’attuale Ospedale S. Camillo in Roma e, in sistemazione sotterranea protetta, a Monturpinu, Fig. 20 - Idrovolante di soccorso Cant Z-506 1941.

nelle

vicinanze

di

Cagliari. Il prezzo pagato dal Corpo fu di 17 Ufficiali Medici e 46 Sottuff i c i a l i Aiutanti di Sanità caduti, per non contare prigionieri e deportati. A tutti non vennero mai meno il senso dell’onore e del dovere e la fedeltà al giuramento prestato, rimarcati dalle ricompense al Valore (1 medaglia d’oro, 10 d ’ a rgento, 37 di bronzo e 87 croci di guerra). La medaglia d’oro fu attribuita, alla memoria, al Cap. Aldo Di L o reto, il quale, per la sua partecipazione diretta alla lotta di liberazione, fu giustiziato sommariamente pre s s o Villetta Barrea il 12 novembre 1943, mentre difendeva la libertà e la dignità della Patria. Il suo nome fu attribuito pertanto, dal termine della guerra a tutt’oggi, all’Istituto Medico-Legale di

Fig. 21 - Soccorso con Cant Z-506 1941.

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Roma (Fig. 22).


ad una moderna Aeronautica, nel solco delle tradizioni degli albori. Nel 1947 fu ricostituito il servizio di Soccorso Aereo, denominato S.A.R. (Search And Rescue), finalizzato non più esclusivamente alla ricerca e soccorso di naufraghi e superstiti di incidenti a e rei, ma anche, e dando così inizio ad un fertilissimo filone operativo dell’A.M.,

Fig. 23 - Grumman Albatros UH-16.

al trasporto aeromedico urgente di feriti e traumatizzati od organi da trapiantare, ovvero al soccorso a popolazioni colpite da calamità naturali, in collaborazione con la Protezione Civile. Il principale velivolo impiegato fu l ’ i d rovolante Grumman Albatros UH-16 (Fig. 23), mentre i primi elicotteri riconvertiti al trasporto sanitario furono l’Agusta

Fig. 22 - Aldo di Loreto.

Bell 47 J-2 (Fig. 24) (utilizzato anche per l’addestramento delle Infermiere Volontarie

Il dopoguerra

C.R.I. Assistenti dell’Aria) ed il Sikorsky S-51 (Fig. 25) , mezzi ormai conservati nei

La ricostruzione del Corpo Sanitario nel

secondo

dopoguerra

fu

Fig. 24 - AB 47 J-2.

Musei Storici. Eppure tali aeromobili,

assai

insieme al già citato, glorioso, Cant Z-506,

feriti del primo conflitto mondiale e le

complessa, sia per la distruzione o la

c o s t i t u i rono il fondamentale anello di

m o d e rne dottrine e capacità NATO di

confisca di molte strutture faticosamente

congiunzione tecnologico e professionale

evacuazione aeromedica, che avremo più

costruite, sia per il ridimensionamento

fra le primitive forme di trasporto aereo di

avanti modo di presentare.

quantitativo e qualitativo della Forza Armata e dell’industria nazionale, ai quali si pose parziale rimedio solo nei decenni a seguire. In particolare, nel 1951, grazie all’impulso ed alle esperienze accumulate all’estero da parte di alcuni volenterosi ufficiali medici, si ricostituì il “Centro Studi e Ricerche di Medicina Aeronautica”, erede dei Centri d’anteguerra, che fu collocato in una palazzina di nuova costruzione, adiacente all’Istituto Medico-Legale di Roma, in Viale Piero Gobetti, all’uopo edificata nello stesso stile dei preesistenti edifici, allo scopo di aff i a n c a re il quotidiano lavoro

diagnostico

e

certificativo

eseguito dall’Istituto, con quell’attività di ricerca e addestramento psico-fisiologico del personale navigante, indispensabile

Fig. 25 - Sikorsky S-51.

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I n o l t re, con il consueto entusiasmo e

che si rivelò utilissimo per mettere a

la mai sopita passione, gli ufficiali del

punto la deambulazione sul suolo

Corpo, validamente sostenuti dai sottuff i-

lunare. Nel 1965, infatti, il Centro di

ciali Aiutanti di Sanità, mentre portavano

Roma fu oggetto di una visita appro-

allo stato dell’arte le aree di interesse in

fondita del Col. John Glenn (Fig. 29),

cui già vi era consolidata esperienza,

primo astronauta statunitense, il quale

avviavano nuovi filoni di attività, imposti

rimase impressionato dalla qualità delle

dall’evolvere della tecnica e degli scenari

sperimentazioni effettuate.

strategici, oltre che dal mutare della

Nel 1959 il Centro Studi si dotava poi

concezione stessa della Medicina e dello

di una “centrifuga per esperimenti

Strumento Militare: le nuove sfide erano

Fig. 27 - Torre di sub-gravità.

sull’uomo”, comunemente denominata “centrifuga umana” (Fig. 30), acquisita

r a p p resentate dalla Medicina Spaziale e dai rischieramenti fuori dai confini nazio-

alto 22 metri, al cui interno si muoveva

in Germania e collocata anch’essa in Viale

nali, intesi sia come supporto alle Forze

lungo l’asse verticale un sedile cabinato,

Gobetti, in un locale appositamente edifi-

operative sia come missioni umanitarie

ancorato a terra al tempo zero e legato

cato. Dotata di un braccio rotante di 6

nei Paesi in via di sviluppo. Fra queste

con funi elastiche all’estremità superiore

metri ed usata per studiare gli effetti delle

ultime, in particolare, merita specifica

della struttura, capace di ripro d u r re, per

accelerazioni (teoricamente fino a 20 G),

menzione il Progetto “Ridare la Luce”

alcuni secondi, una situazione di micro-

fu aggiornata nel 1972 con l’adozione di

(Fig. 26), iniziato nel 2004 in collabora-

gravità, a seguito dello sgancio da terra

una nuova gondola, progettata dall’allora

zione fra l’Aeronautica Militare e l’Asso-

del sedile e della spinta generata verso

Colonnello Ingegnere Licio Giorgieri, illu-

ciazione con i Fatebenefratelli per i Malati

l’alto dalla retrazione degli elastici. A

stre ricerc a t o re e docente universitario,

Lontani (AFMAL), tuttora attivo, che ha

questa, nel 1961, si associò un “asse di

poi Dire t t o re Generale delle Costruzioni

visto eff e t t u a re a tutt’oggi circa 2600 inter-

sub-gravità” (Fig. 28), per lo studio dei

e degli Armamenti Aeronautici e caduto

venti di chirurgia oculare 12.000 visite

movimenti corporei e delle variazioni

vittima del terrorismo, ed al quale va, in

specialistiche, in paesi come Benin, Togo,

di consumo energetico nella locomo-

questa occasione, il nostro commosso,

Ghana e Mali, tra i più poveri del mondo

zione in condizioni di ridotta gravità,

d e f e rente ricordo.

e nei quali non sono purtroppo garantiti alla popolazione neppure livelli minimi di assistenza sanitaria.

Fig. 26 - Ridare la Luce.

Medici e Spazio Nel 1956 fu innalzata presso il Centro di Medicina Aeronautica (divenuto nel contempo anche Spaziale), una “torre di sub-gravità” (Fig. 27), traliccio

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Fig. 28 - Asse di sub-gravità.

Fig. 29 - Visita di John Glenn.


toriali. Presso il campo base di Ngomeni sulla costa keniota ed al largo, presso le piattaforme “S. Marco” e “S. Rita”, ufficiali medici e sottufficiali infermieri sono stati p resenti per 25 anni, in supporto a ricercatori e tecnici dell’A.M., dell’Università di Roma e del C.N.R., i quali realizzavano congiuntamente il progetto. L’Istituto Medico-Legale

dell’A.M.

“Aldo di Loreto” di Roma ha poi effettuato tutte le selezioni psico-fisiche dei candidati astronauti nazionali. In particol a re, nel 1989, avveniva quella decisiva, che avrebbe portato il primo italiano nello spazio, Franco Malerba, impiegato quale “Prime Payload Specialist” nella missione TSS-1, compiuta dallo Shuttle

Fig. 30 - Centrifuga umana.

“Atlantis” dal 31 luglio al 7 agosto 1992. Ma gli Ufficiali medici dell’A.M.

La mole di produzione scientifica e

Isp. Capo (a) Manlio Carboni. Il secondo

sono stati e sono tuttora impegnati in

le capacità acquisite dagli ufficiali medici

evento fu l’istituzione presso l’Univer-

prima persona in attività spaziali: nel

del Corpo Sanitario Aeronautico, porta-

sità degli Studi di Roma, della Scuola di

1995 il Ten. Col. Luca Urbani (Fig. 32)

rono quindi in quegli anni ad altri due

Specializzazione in Medicina Aero n a u-

veniva selezionato dalla NASA come

eventi di elevato rilievo culturale ed

tica e Spaziale della Facoltà di Medicina

“ A l t e rnate Payload Specialist” per la

accademico: il primo, la costituzione, il

e Chirurgia (Dire t t o re Prof. Mario

missione STS-78 - Life and Microgravity

30

1952, dell”Associazione

Piccoli), ove collaborano tuttora stre t t a-

- Spacelab, effettuata nel giugno 1996

Medicina

mente, in qualità di docenti, ricerc a t o r i

a

ed esperti civili e militari.

Durante la missione Luca Urbani svolse

maggio

Italiana

di

Aeronautica”

(completata nel 1963 con la denomina-

bordo

dello

Shuttle

Columbia.

zione “Spaziale” - A.I.M.A.S.) (Fig. 31) ,

La qualità e l’originalità delle ricerche

la funzione di “Crew Interface Coordi-

punto di convergenza di tutte le profes-

p rodotte ottenne un prestigioso ricono-

nator”, a terra, presso il Marshall Space

sionalità nazionali operanti nel campo

scimento internazionale quando un

Flight Center, Huntsville (Texas).

aeromedico. Ancora oggi quanto mai

apparecchio sperimentale di “balistocar-

attiva, associata all’E.S.A.M. (European

diografia”, concepito e realizzato dal

Society of Aerospace Medicine), è

Gen. Medico Aristide Scano, già Dire t-

guidata, in qualità di Presidente, dal Gen

tore del Centro Studi ed illustre fisiologo di fama internazionale, veniva portato a bordo dello Shuttle “Columbia”, nella prima

missione

SPACELAB

(28

novembre - 8 dicembre 1983). Si trattava del primo volo di un esperimento italiano di medicina spaziale. Non si può inoltre non ricordare che, dal 1964 al 1989, il personale sanitario dell’Aeronautica Militare ha assicurato l’assistenza al “PROGETTO S. MARCO”, per Fig. 31 - Stemma A.I.M.A.S.

il lancio di satelliti scientifici in orbite equa-

Fig. 32 - Luca Urbani.

G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152


A coronamento di tale vivace attività

Le Operazioni Fuori Area

scientifica, tre Ufficiali medici dell’Aeronautica Militare, il tenente colonnello

Situazioni di calamità naturali o

Francesco To rchia ed i capitani Paola

missioni di “peace-keeping” o “peace-

Verde e Angelo Landolfi (Figg. 33, 34) ,

enforcing” hanno visto il Corpo Sanitario

hanno poi conseguito nel 2005 la quali-

Aeronautico in prima linea fin dal 1953,

fica di “Space Flight Surgeon” (“Medico

quando le isole greche dello Ionio furono

Spaziale”), presso il Centro Addestra-

colpite da un violento sisma. Nel 1956 un

mento Cosmonauti “Yuri Gagarin” di “Star

contingente di 6 Ufficiali Medici e altre t-

City”, nei pressi di Mosca. E’ la prima

tanti Aiutanti di Sanità si trovò poi impe-

volta al mondo che una nazione straniera

gnato, sotto la bandiera della Croce Rossa

avvia un simile progetto di collaborazione

I n t e rnazionale, nell’assistenza dei profughi

con il centro Gagarin. L’occasione del

provenienti dall’Ungheria, devastata da

corso è stato il volo dell’astro n a u t a

tragici rivolgimenti politici: fu realizzato in

italiano Roberto Vittori, Colonnello Pilota

quella circostanza, in pochi giorni, un

c o l l a u d a t o re dell’Aeronautica Militare ed

“triage” sanitario, giudicato eccellente, su

a s t ronauta dell’Agenzia Spaziale Europea.

un flusso di oltre 170.000 persone.

La “Missione Eneide” (15 aprile - 2

Nel 1961 la Sanità aeronautica fu coin-

Fig. 35 - Francesco Paolo Remotti.

le Forze Armate italiane hanno parteci-

maggio 2005), alla quale ha partecipato

volta in una missione di interposizione

pato con propri contingenti, pro g re s s i v a-

volando su un navicelle russe “Soyuz”

O.N.U. nell’allora nascente Zaire (ex

mente sempre più numerosi ed a caratte-

e sulla Stazione Spaziale Intern a z i o n a l e

Congo Belga), scosso da una violenta lotta

rizzazione operativa ed interforze sempre

, ha così rappresentato l’opportunità di

fra opposte fazioni: il Ten. Francesco

più spiccata. Venne così elaborata una

addestrare i nostri Medici a supportare

Paolo Remotti (Fig. 35), neoassegnato alla

dottrina sanitaria NATO, tuttora vigente,

le attività spaziali. Essi hanno dire t t a-

46^ Aerobrigata di Pisa, per sua stessa

che prevede 4 livelli di strutture sanitarie

mente appreso, in un’altra nazione

consapevole scelta umanitaria inserito

di supporto campale alle operazioni:

“leader”, le tecniche di selezione ed

nell’equipaggio rischierato, veniva barba-

addestramento dei cosmonauti, oltre che

ramente trucidato a Kindu l’11 novembre,

di base - “Role 2”, emergenza chirurgica

a gestire da terra i problemi sanitari in

insieme ad altri dodici militari dell’Aero-

ed ortopedica - “Role 3”, ospedale mili-

volo ed a seguire la riabilitazione al

nautica, da una banda di armati irregolari,

t a re da campo - “Role 4”, ospedale mili-

rientro nell’atmosfera. Con la stessa

meritando al Corpo l’assegnazione della

t a re in Patria. (“Role” sta per “ruolo,

missione veniva poi effettuato sul Col.

seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.

funzione”). L’Aeronautica Militare è in

Vittori un esperimento originale, pre d i-

Gli anni ‘80 hanno visto, contempora-

grado di gestire autonomamente strutture

sposto dal Reparto Medicina Aero n a u-

neamente al progressivo declino dell’U-

di livello “Role 1” (indicate come “Plus”

tica e Spaziale di Pratica di Mare, riguar-

nione Sovietica e del Patto di Varsavia,

qualora dotate di funzioni aggiuntive),

dante la percezione della posizione del

l’insorgenza di numerose situazioni di

costituite da tende (convenzionali o pneu-

corpo umano nello spazio.

conflitto o grave tensione locale, alle quali

matiche), ovvero moduli tipo “shelter”, arti-

“Role 1”, pronto soccorso ed assistenza

colate su Servizi Generali (Accettazione, S e g reteria), Ambulatorio, Postazione Assistenza Medica Intensiva, Farmacia e Magazzino, Ricovero (8 - 10 posti letto). O l t re al pronto soccorso e visita medica ordinaria, vengono svolte attività di prevenzione igienico-sanitaria, sia a favore del personale militare nazionale ed alleato, Fig. 33 - Torchia, Verde e Landolfi.

G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152

Fig. 34 - Torchia, Verde e Landolfi Simulatore Stazione Spazialei.

sia della popolazione civile locale, previ accordi con le Autorità del Paese ospite


(CIMIC - Cooperazione Civile/Militare ) .

continuativa durante il successivo trasporto

Corpo Sanitario Aeronautico conosceva

Dotate, di massima, di 1-2 ufficiali medici,

in Patria (velivolo Falcon 900 - evacuazione

un’accelerazione impressionante: 1° ROA

coadiuvati da 3-6 sottufficiali inferm i e r i ,

aeromedica strategica) (Fig. 39). Esse sono

(Reparto Operativo Autonomo) - Aero-

dispongono di autoambulanze a trazione

integrate da medici anestesisti, forniti,

porto AMIKO Djakova Kosovo - marzo

integrale, derivate da mezzi per impiego

o l t re che dall’A.M., anche da altre Forze

1999, tuttora aperto; 2° ROA - Aeroporto

trasporto truppe e materiali e svolgono,

Armate e dalla Croce Rossa Italiana, e

di Pristina Kosovo - maggio 2000, aprile

altresì, assistenza in linea di volo, qualora

sono dotate di attre z z a t u re di rianima-

2003; 3° ROA - Aeroporto di Asmara

dispiegate su di un aeroporto, ed evacua -

zione (defibrillatori, ventilatori polmo-

Eritrea - novembre 2000, novembre 2002;

zione aeromedica avanzata o intrateatro,

nari,

infusione,

4° ROA - Aeroporto di Bagram Afghani -

quando sia prevista la cooperazione con

monitor multiparametrici), a struttura

stan - giugno 2002, dicembre 2002; 5°

elicotteri dedicati (HH3F e/o AB 212

modulare ed impiegabile indiffere n t e-

ROA - Aeroporto di Manas Kirghizistan

dell’A.M.) (Fig. 36).

mente su aeromobile od autoambulanza

Qualora si ravvisi l’esigenza, tali s t r u t t u repossono poi essere configurate quali

“Aeromedical

Staging

aspiratori,

pompe

(Intensive Care Unit). Il primo “Role 1” fu rischiarato dall’Ae-

Unit”

ronautica Militare in occasione della Guerra

(A.S.U.) (Fig. 37), il cui compito speci-

del Golfo (fine 1990, inizio 1991) pre s s o

fico è di garantire il trasporto dal teatro

Al-Dhafrah, negli Emirati Arabi, integrato

di operazioni e la gestione temporanea

nell’Operazione Locusta”, in supporto ai

(mantenimento e stabilizzazione) di pazienti

velivoli aerotattici To rnado, impiegati

immobilizzati (critici o non critici, con veli-

sull’Iraq. Un altro nucleo sanitario veniva

voli C 130J - evacuazione aeromedica

contemporaneamente

tattica) (Fig. 38), a cui segue l’assistenza

Incirlik, in Tu rchia, per l’assistenza ad un

approntato

ad

a l t ro Reparto di volo di Difesa Aerea su F 104 Starfighter, ivi ridislocato. Ulteriori interventi sanitari si sono poi succeduti nel 1993, sull’Aeroporto di Moga-

Fig. 38 - Evacuazione Aeromedica Tattica.

discio in Somalia, nel contesto dell’Operazione Albatros-Ibis/ ONU “Restore Hope” (Fig. 40) e nel 1997, in supporto all’afflusso degli aiuti umanitari intern a z i o n a l i s u l l ’ A e roporto di Tirana, nel corso della Fig. 36 - Evacuazione Aeromedica Avanzata - Modulo Intensive Care Unit. Elicottero HH3F

rivolta albanese (Operazione Alba). Da quel momento in poi il dispiegamento fuori area di strutture “Role” 1 del Fig. 39 - Evacuazione Aeromedica Strategica - Velivolo Falcon 900.

Fig. 37 - Stazione di transito fra fase tattica e fase strategica di una Evacuazione Aeromedica, con capacità temporanea di mantenimento e/o stabilizzazione di pazienti critici.

Fig. 40 - Mogadiscio Somalia 1993.

G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152


- ottobre 2002, settembre 2003; 6° ROA

“AQUILA” - Herat Afghanistan - aprile

tiche spesso difficili se non, talora,

- Aeroporto di Tallil Iraq - giugno 2003,

2005, tuttora aperto (Fig. 42) .

estreme. Nell’assicurare assistenza e

n o v e m b re 2006; (Fig. 41) 7° ROA (come

Questi rischieramenti vedevano impe-

conforto anche a molte sfortunate popo-

A e romedical Staging Unit) - Aeroporto di

gnata la quasi totalità degli Ufficiali

lazioni, essi stanno accumulando espe-

Al-Bateen Emirati Arabi Uniti - marzo

Medici del Corpo Sanitario Aero n a u t i c o

rienze professionali ricchissime ed irripe-

2003, tuttora aperto; Gruppo ALBIT -

e diverse centinaia di Sottufficiali Aiutanti

tibili, oltre che intense e preziose espe-

Valona Albania - aprile 2000, gennaio

di Sanità, per garantire la salute dei mili-

rienze personali, che costituiscono, per

2003; KFOR “Rear” - Skopje Macedonia -

tari italiani e di quelli delle nazioni

il presente e per il futuro, un patrimonio

o t t o b re 2000, marzo 2001; Task Forc e

alleate, in condizioni operative e clima-

umano e culturale di inestimabile valore.

Fig. 41 - Tallil Iraq 2005.

Fig. 42 - Herat Afghanistan 2009.

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Il Corpo Sanitario Aeronautico oggi Al vertice della Sanità A.M. si colloca il Capo del Corpo Sanitario Aeronautico, attualmente il Gen. Isp. Capo Ottavio Sarlo (Fig. 43), posto alle dirette dipendenze del Capo di Stato M a g g i o re. E’ il consulente del Capo di SMA per tutte le questioni riguardanti il Corpo Sanitario Aeronautico, con partic o l a re riguardo alla formazione ed ai profili d’impiego del personale sanitario. A tale riguardo concorre alla definizione dell’iter formativo, provvedendo alla elaborazione di tutti i programmi di studio, e promuove la partecipazione degli ufficiali medici a conferenze e Fig. 43 - Gen.Isp.Capo Ottavio Sarlo Capo del Corpo Sanitario Aeronautico su velivolo MB339.

congressi in Italia e all’estero. E’ vice-dire t t o re del “Giornale di Medicina Militare”, edito a cura della direzione Generale della Sanità Militare.

del personale navigante (militare e

dico dei piloti, navigatori ed equi-

Cura e promuove la predisposizione

civile) e del personale in servizio a terra

paggi di volo dell’A.M., delle altre

e la diffusione di studi, manifestazioni

incluse le pro c e d u re di selezione, la

Forze Armate e Corpi Armati dello

scientifiche e monografie relative all’at-

supervisione sulle attività di medicina

Stato, oltre che dei piloti ad assistenti

tività delle Strutture Sanitarie dell’A.M.

del lavoro e medicina aeronautica e

di volo dell’Aviazione Civile; dell’i-

E’ membro del Comitato per la

spaziale. Completa il quadro la forma-

doneità delle Forze Speciali (Incur-

Formazione Permanente del Personale

zione e l’addestramento del personale

sori) e dei Controllori dello Spazio

Sanitario e del Comitato per la Ricerca

sanitario, che recepiscono anche il

Aereo A.M.; del giudizio di idoneità

Sanitaria Militare (direttive SMD-L-022 e

programma del Ministero della Salute

all’impiego in teatri operativi fuori

per l’Educazione Continua in Medicina.

area di tutto il personale A.M.; dell’i-

La gestione e l’organizzazione della

Per questi compiti il Capo Servizio si

doneità psico-fisica ad ambienti

SMD-L-023). Sanità Aeronautica sono responsabilità

avvale di un Brigadier Generale medico,

estremi (quali la selezione dei candi-

del Capo del Servizio Sanitario A.M.,

vice Capo servizio, ed ha, quali org a n i

dati astronauti ed il Progetto Antar-

struttura complessa, alle dipendenze del

di “staff” quattro Uffici, diretti da altre t-

tide); del supporto sanitario areale e

Comando

tanti Colonnelli medici.

p residiario e dell’assistenza speciali-

Logistico

dell’Aeronautica

Militare. Ad esso competono le proposte

Funzioni così articolate richiedono

stica, per il tramite delle dipendenti

di impiego del personale sanitario A.M.,

comunque di disporre, alle dire t t e

Infermerie Principali di Milano

l ’ a p p rovvigionamento delle risorse sani-

dipendenze, di Enti appositamente dedi-

(dall’I.M.L. di Milano), di Roma e

tarie di materiali e mezzi, compresi

cati, alquanto numerosi, e che cerc h e-

Bari (dall’I.M.L. di Roma). Queste

pianificazione ed utilizzo delle risorse

remo di delineare:

strutture

finanziarie, l’assistenza sanitaria (in

effettuano

consulenze

Istituti Medico-Legali per l’Aero-

polispecialistiche e praticano terapie

Patria e nei teatri operativi) e l’igiene

nautica (I.M.L.) “Angelo Mosso” di

a favore di tutto il personale militare

ambientale dei Reparti ed Enti della

Milano ed “Aldo di Loreto” di

e civile della Difesa, compresi i

Forza Armata, la definizione dei re q u i-

R o m a, che si occupano della sele-

p a renti diretti, promuovendo anche

siti e il controllo dell’idoneità psico-fisica

zione iniziale e del controllo perio-

campagne di prevenzione, quali

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quelle in corso in campo cardiova-

Esercito), sono sottoposti a revisione

giche virali. Cuore del Gruppo sono

s c o l a re, oncologico, odontoiatrico e

presso la Commissione Medica di

i sistemi di trasporto A.T.I. (Aircraft

ginecologico: emerge

in questo

2a Istanza di Milano (anch’essa

Transit Isolator) ed S.T.I. (Stre t c h e r

settore il Progetto Salute Donna,

organo interforze a conduzione Aero-

Transit Isolator) (Fig. 44). Il paziente,

nautica).

ricevuto dal luogo di cura dove si

Direttamente dal Servizio Sanitario

t rova degente, viene imbarcato su

taria e gratuita a tutte le donne in

A.M. dipendono poi le altre due

velivoli C 130J, C 27J o, in futuro

servizio, militari e civili, e volto a

Infermerie Principali dell’A.M.: quella

B767 Tanker, con la barella A.T.I, (di

garantire la migliore forma di preven-

di Vero n a - Villafranca, dedicata alla

b revetto UK), dotata di sistema

zione

predisposizione delle strutture sani-

chiuso con pressione interna nega-

aperto presso le Infermerie Principali di Milano e Roma in maniera volon-

possibile,

mediante

una

“equipe” integrata di professionisti ed

tarie campali tipo “Role 1” nelle

tiva e filtri ad altissima efficienza.

una avanzata tecnologia diagnostica.

operazioni fuori dai confini nazionali

L’involucro

Dall’Istituto di Roma dipendono

(Gruppo di Proiezione Sanitaria), e

presenta maniche e maschere per

altresì l’Infermeria Polifunzionale di

quella di Pratica di Mare, dedicata

c o n s e n t i re agli operatori (ufficiali

Pozzuoli, dedicata specificamente all’as-

all’evacuazione aeromedica ed all’or-

medici e sottufficiali infermieri appo-

sistenza sanitaria ed al controllo dell’i-

ganizzazione

sitamente addestrati) i necessari inter-

doneità al volo nell’ambito dell’Acca-

Staging Unit” (Gruppo di Pro i e z i o n e

venti (infusione di liquidi e farmaci,

demia Aeronautica, ed il Dipartimento

Sanitaria) ed al trasporto dei pazienti

monitoraggio dei parametri biologici,

Militare di Medicina Legale di Bari, strut-

altamente infettivi (Gruppo di bio-

raccolta di campioni da esaminare )

tura interforze a conduzione Aero n a u-

contenimento). Tale unità ha acqui-

in condizioni di assoluta sicure z z a .

delle

“Aero m e d i c a l

trasparente

in

PVC

tica, con finalità medico legali inerenti

sito la capacità, comune a poche altre

A terra il paziente viene trasferito,

alle cause di servizio ed all’idoneità al

nazioni al mondo, di trasportare per

mediante un sistema di connessione

servizio militare.

via

isolamento

ad interfaccia chiuso, nella omologa,

Intensa è l’ attività congressuale e

pazienti portatori di patologie estre-

più piccola, barella S.T.I., pro g e t t a t a

pubblicistica animata dalle strutture sani-

mamente contagiose, quali TBC

per viaggiare su autoambulanze.

tarie dell’Aeronautica Militare. Partico-

farm a c o - resistente o febbri emorra-

Destinazione finale, gli ospedali di

aerea

in

totale

lare menzione merita, al riguardo, il Convegno “Neuroscienze e Psicologia del Lavoro”, organizzato una volta l’anno dall’IML-AM di Roma, con la partecipazione di più prestigiosi cultori nazionali della materia, militari, universitari ed ospedalieri. Viene in tal modo condiviso con la comunità medico-scientifica e con le più diverse organizzazioni sanitarie pubbliche e private il ricco patrimonio di conoscenze ed esperienze, derivante da più di settant’anni di attività al servizio dell’uomo in volo. •

Per il riesame dei giudizi emessi dagli Istituti Medico-Legali il Servizio Sanitario A.M. dispone della Commissione Sanitaria di Appello, sita in R o m a, mentre i giudizi del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Milano (interforze a conduzione

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Fig. 44 - Trasporto sanitario in biocontenimento (Moduli ATI/STI).


riferimento per le malattie infettive

militari e civili, nonché soccorritori

l’Accademia svolse 26 corsi, portando

“L. Spallanzani “ di Roma e “L. Sacco”

non sanitari. Di elevato contenuto

alla laurea ed all’abilitazione pro f e s s i o-

di Milano (anch’essi dotati di S.T.I.)

specialistico,

dalle

nale 241 ufficiali, che iniziavano la

ed unici in grado di assicurare i

società scientifiche nazionali ed inter-

carriera con il grado di Tenente. Le

e

qualificate

massimi livelli di bio-sicurezza e di

nazionali titolari della certificazione,

funzioni dell’Accademia di Sanità Mili-

terapia antinfettiva specifica. L’attiva-

queste attività formative si estendono

tare Interforze, sono state riallocate, per

zione del trasporto può avvenire sia

dall’emergenza

cardiovascolare

legge, dal 1997 presso le Accademie

nell’ambito delle operazioni militari

“Basic Life Support- Early Defibrilla-

Militari di Forza Armata. L’attivazione del

fuori area, sia in caso di pazienti

tion” (BLS-DEF), a quella traumato-

Corso Medici presso l’Accademia Aero-

civili, italiani o stranieri, qualora se

logica “Pre-Hospital Trauma Life

nautica di Pozzuoli avverrà con l’anno

ne ravvisi l’esigenza: si tratta di un

Support” (PHTLS), fino a quella su

accademico

esempio di eccellenza della possibi-

l a rga scala “Major Incident Medical

p e r a l t ro, gli ufficiali del Corpo Sanitario

lità delle Forze Armate di mettere a

Management and Support” (MIMMS).

Aeronautico vengono arruolati mediante

disposizione della comunità civile le

(Fig. 45).

pubblico concorso per titoli ed esami,

proprie capacità, oltre che di un

Al fine di garantire un flusso costante

esempio di cooperazione al massimo

di ufficiali medici, formati in analogia

2009/10.

A

tutt’oggi,

al quale possono partecipare laureati in medicina e chirurgia.

livello tra sanità militare e sanità

agli altri ufficiali A.M., da immettere nei

Tutti i Reparti ed Enti dell’A.M.,

civile.

ruoli del servizio permanente, anche per

dipendenti dai quattro Alti Comandi nei

Infine, l’Istituto di Perf e z i o n a-

risolvere la carenza organica dell’epoca,

quali è suddivisa la Forza Armata

mento e Addestramento in Medi-

fu istituita nel 1968 l’Accademia di

(Comando Squadra Aerea, Comando

cina Aeronautica e Spaziale (già

Sanità Militare Interforze, il cui

Logistico, Comando Scuole e Comando

Scuola Militare di Sanità Aero n a u-

Nucleo Aeronautica (A.S.M.I.N.A.)

Operativo Forze Aeree), dispongono poi

tica), cura, sempre in R o m a, la

(Fig. 46) venne dislocato presso la

di servizi sanitari dedicati, denominati

formazione e la qualificazione del

Scuola di Guerra Aerea di Firenze, dove

Infermerie di Corpo. Esse svolgono,

personale sanitario dell’A.M., sia con

avveniva la formazione militare aeronau-

con una dotazione variabile di medici,

i corsi regolari previsti dall’ordina-

tica. Gli Allievi (iscritti al 1° e 2° anno)

i n f e rmieri e materiale sanitario, a livello

mento militare per gli ufficiali medici

e gli Aspiranti (iscritti agli anni dal 3° al 6°)

periferico, le funzioni di assistenza sani-

vincitori di concorso pubblico, sia

frequentavano il corso di laurea in

taria e pronto soccorso, medico di

con una variegata e qualificata offerta

medicina e chirurgia della locale Univer-

S t o rmo, medicina legale, igiene e pro f i-

formativa, rivolta anche ad altre

sità. Durante il periodo in cui fu attiva,

lassi e medicina del lavoro, curando l’ap-

Forze armate, ovvero ad Istituzioni

plicazione in Forza Armata, mediante

Civili, quali la C.R.I. (Infermiere

specifiche figure professionali di ufficiali

Volontarie dell’Aria). Esempio di tale

medici qualificati, tutte le complesse

collaborazione sono ancora il Corso

normative che regolano tali vari settori.

di Gestione delle Emergenze per gli

Si può affermare che costituiscano i

operatori di tutte le Forze Speciali ed

“Role 1” a supporto delle articolazioni

il Corso di Laurea in Infermieristica,

A.M. sul territorio nazionale. Figura

tenuto presso il Centro in conven-

p e c u l i a re del Corpo Sanitario Aero n a u-

zione con l’Università “Sapienza” di

tico è quella del Medico di Stormo,

Roma. Corsi di Perfezionamento in

istituita fin dal 1951 in analogia al “flight

Emergenza Sanitaria, finalizzati prin-

s u rgeon”

cipalmente alle operazioni fuori area

complete cognizioni di medicina aero-

anglosassone.

Dotato

di

ed all’assistenza in linea di volo, sono

nautica e di spiccate doti comunicative

altresì tenuti re g o l a rmente a favore

professionali, questo ufficiale medico,

di operatori sanitari dell’A.M., a cui

presente in tutti i Reparti di volo, rappre-

si aggiungono altri operatori sanitari

Fig. 45 - Corso presso I.P.A.M.A.S.

senta il consulente, ma soprattutto

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l’amico ed il confidente dei piloti e del Comandante, nell’intento di rendere vivo e concreto quel rapporto fiduciario e incondizionato tra medico ed operativo, necessario per tutelare la sicurezza del volo da insidie fisiche e psichiche spesso sottovalutate o misconosciute. Le Infermerie di Corpo sono articolate, a seconda delle dimensioni e delle capacità operative, in tre livelli: Tipo “A”, per le Brigate e Stormi operativi (20 basi); Tipo “B”, per Enti, Istituti di formazione e Scuole, Quartieri Generali degli Alti Comandi (8 basi); Tipo “C” per Distaccamenti aeroportuali, Depositi ed altri Enti minori (44 basi). Si realizza così quella capillare diffusione in A.M. dell’assistenza sanitaria che, oltre a costituire un vero e proprio moltiplicatore di forze a livello operativo ed addestrativo, radica pro f o n d amente gli ufficiali medici ed i sottuff iciali infermieri nella realtà aero n a u t i c a , creando tra il personale dell’Arma Azzurra ed i suoi operatori sanitari un

Fig. 47 - Camera ipobarica - anni '50

legame profondo ed inscindibile, fatto di ideali comuni e di esperienze condivise. E rede delle tradizioni del Centro Studi e Ricerche di Medicina Aero n a utica è oggi il Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale di Pratica di Mare, posto alle dipendenze del Centro Sperimentale Volo del Comando Logistico A.M. Si occupa di studi, sperimentazioni e consulenze tecniche nel campo delle medicina aeronautica e spaziale, oltre che dell’addestramento aero f i s i o l o g i c o del personale navigante di tutte le Forze a rmate e Corpi armati dello Stato, compresi appartenenti a Forze Armate s t r a n i e re. E’ articolato in un Gruppo Alta Quota/Ambienti Estremi, in un Gruppo

Biodinamica,

un

Gruppo

Fattori Umani ed ha a disposizione una Biblioteca ed un Laboratorio Analisi e

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Fig. 48 - Camera ipobarica - oggi - esterno.


Biostatistica. Ma la massima qualifica-

Il complesso di tali strumentazioni, in

zione deriva dalle modernissime ed

attesa della auspicabile, prevista, installa-

avanzate apparecchiature aero m e d i c h e

zione di una nuova centrifuga umana,

di cui dispone, e che ne fanno il centro

unito all’entusiasmo ed all’elevatissima

di riferimento nazionale sulla materia:

professionalità di tutti gli operatori,

Camera Ipobarica, per studi ed adde-

consente al Reparto di conseguire al

strament (Figg. 47, 48, 49); Disorien-

meglio gli obiettivi assegnati e di rappre-

t a t o re Spaziale (simulatore di volo)

s e n t a re brillantemente il Paese in tutti i

(Figg. 50, 51, 52); Sedia di Barany (trat-

contesti internazionali in cui ne sia richiesto

tamento della “motion sickness”); Simu-

l’intervento, sia in ambito addestrativo, sia

l a t o re di seggiolino eiettabile; Vi s o r i

in campo scientifico. E’ da citare, al

n o t t u rni e Laboratorio di Vi s i o n e

riguardo, la partecipazione di diversi uff i-

N o t t u rna (Fig. 53), dotato di simula-

ciali medici A.M. all’attività di “Aviation

t o re di missione in ambiente nazionale

Medicine”

e desertico.

(E.A.G.), “forum” che accoglie e coordina

dell’European

Air

Gro u p Fig. 50 - Disorientatore spaziale 1942.

Fig. 51 - Disorientatore spaziale 1962.

Fig. 52 - Disorientatore spaziale oggi.

Fig. 49 - Camera ipobarica - oggi - interno.

Fig. 53 - Laboratorio di visione notturn a .

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le migliori professionalità appartenenti alle

realizzazione concettuale e concreta della

principali nazioni europee, oltre che la

Sanità Militare Interforze, utile e neces-

partecipazione a tutte le attività di ricerca

saria al fine di porre a fattor comune espe-

in ambito aeromedico NATO.

rienze e professionalità diverse e comple-

Così vengono preparati al lancio da

mentari. Aprirsi poi alle più diverse form e

alta quota i Paracadutisti Incursori del Rgt.

di collaborazione con la sanità civile, le

“Col Moschin” e vengono qualificati al

Pubbliche Istituzioni e la collettività nazio-

volo parabolico ricercatori nazionali per

nale, nella consapevolezza che le Forze

conto dell’Agenzia Spaziale Europea. Non

Amate devono essere,e percepirsi comple-

possiamo infine dimenticare le missioni

tamente,integrate nella realtà sociale.

Fig. 54 - Angelo d'Arrigo sull'Everest.

o imprese sportive, in campo alpinistico

Infine, di fondamentale importanza per la

quale deve il nome alla divinità in cui i

ed aeronautico, che sono state possibili

crescita umana e culturale di tutti gli

Romani identificavano Crono, mitico

anche grazie al supporto di esperienza e

operatori sanitari sono le proiezioni ed i

p a d re di Chirone. Il distintivo rappresenta

all’ addestramento, assicurati dal Reparto.

contatti in ambito internazionale: dall’as-

così il “metamessaggio” della spinta alla

Nel 1989 i ricercatori di Pratica di Mare

sistenza sanitaria ai Reparti rischierati nelle

ricerca aerospaziale del Corpo Sanitario

si occuparono della fisiopatologia dell’a-

OFCN, alle attività umanitarie nell’Africa

Aeronautico, che ha sintetizzato questo

dattamento umano all’ipossia nella spedi-

sub-sahariana, fino ai continui scambi con

suo obiettivo con il dantesco motto “per

zione Everest-K2 del Consiglio Nazionale

le realtà aeromediche militari e civili di

seguir virtute e canoscenza”.

delle Ricerche. Di certo, il più grande

tutto il mondo, i medici e gli infermieri

coinvolgimento professionale ed emotivo

dell’Aeronautica Militare acquisiscono

si ebbe però con il supporto alle avven-

sempre più, di giorno in giorno, espe-

t u re del “funambolo dell’estremo”, Angelo

rienza e consapevolezza, da porre al

d’Arrigo, preparato, presso il Reparto, al

servizio della salute, in ogni tempo ed in

volo libero con deltaplano ad altissima

ogni luogo la loro opera venga richiesta.

quota, prima sull’Himalaya (Fly over Everest 2004) (Fig. 54) e poi sulle Ande

Il nuovo distintivo del Corpo Sanitario A e ronautico,

realizzato

da

Luciano

( Wings of Condor 2006). Ed è proprio di

Zanelli, vede in primo piano il più grande

questi giorni il progetto, che si realizzerà

dei Centauri, il benevolo e sapiente

anche con la consulenza di specialisti

C h i rone, maestro di Esculapio nell’arte

appartenenti all’Associazione Italiana di

della medicina. L’etimologia della parola

Medicina Aeronautica e Spaziale, di

C h i rone deriva dal greco “kheir” (mano),

c o n t r i b u i re al tentativo di nuovo re c o r d

a indicare, oltre all’intelligenza ed alla

del mondo di lancio con paracadute in

sapienza, anche l’abilità manuale del

caduta libera da alta quota senza ossi-

divino fratellastro di Zeus. Lo scultore ha

geno, da un’altezza prevista di 13.000

voluto rappresentarlo fornito di poderose

metri, una temperatura di uscita di -60°C,

ali ed intento ad ascendere nel cielo stel-

una velocità di discesa di oltre 600 km/h,

lato, portando in alto un caduceo, con la

in apnea iniziale di 60 secondi.

fiaccola

della

saggezza

accesa.

Possiamo concludere questa carrellata

Nell”esergo” della medaglia è raffigurata

sul Corpo Sanitario Aeronautico, riassu-

la Terra sovrastata dal biplano Capro n i

mendo i principali obiettivi che esso attual-

161 Bis, pilotato dal maggiore Mario Pezzi

mente si pone: anzitutto, svolgere la

che conquistò, nel 1938, il re c o r d

propria missione con incondizionato

mondiale di altezza, salendo a 17.083

spirito di servizio e di appartenenza

metri. L’artista ha inoltre rappre s e n t a t o

nell’ambito dell’Aeronautica Militare; colla-

due satelliti, uno in orbita terre s t re ed un

borare poi, con piena disponibilità, alla

a l t ro lanciato verso il pianeta Saturno, il

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Fonti della presentazione del testo e delle immagini: Stato Maggiore Aeronautica - 5° Reparto Archivio Storico. Ufficio del Capo del Corpo Sanitario Aeronautico - Archivio. Centro Sperimentale di Volo - Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale Archivio. Comando Aeronautica Roma - Quartier Generale - Servizio Grafica e Fototecnica. Antonio Tricarico, Vincenzo La Gioia “C’era una volta... Viaggio nella Medicina Aeronautica e Spaziale Italiana attraverso la Storia del Corpo Sanitario Aeronautico” Ed. SMA, Roma 1999. Informazioni e fotografie personali dell’Autore.


E vacuazione Aeromedica Strategica: l’esperienza USA U.S.A. experience in Strategic Aeromedical Evacuation Marco Lastilla *

Sergio Giusti °

Paolo Tosco •

Riassunto - L’attività di evacuazione aeromedica viene distinta in avanzata, tattica e strategica. Vengono presentati l’organizzazione, i mezzi e la dottrina dell’evacuazione aeromedica strategica statunitense, la più completa e qualificata del mondo, effettuando un parallelo con l’equivalente nazionale, dimostratosi anche nel recente impiego operativo, efficace e tempestivo, anche a fronte della limitatezza dei mezzi. Parole chiave: USAF, Evacuazione Aeromedica Strategica. Summary - Authors give a description of Doctrine, Organization, Medical Personnel, and Air Ambulances of USAF. A comparison between U.S. and Italian procedures is also made. Key words: USAF, Strategic Aeromedical Evacuation.

* T.Col. CSArn - Capo Segreteria Ufficio del Capo del Corpo Sanitario Aeronautico - Roma. ° T.Col. CSArn - Capo I Sezione Medicina Aeronautica e Spaziale - Centro Aeromedico Psico-fisiologico - Istituto Medico-Legale A.M. “Aldo di Loreto” - Roma. • Col. CSArn - Capo II Ufficio Medicina Legale, Medicina del Lavoro e Medicina Aeronautica e Spaziale - Servizio Sanitario Comando Logistico Aeronautica Militare - Roma.

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Introduzione

successiva

riconfigurazione

del

cienti, oltre che di materiale sanitario.

mezzo aereo per trasporto passeg-

Le caratteristiche tecniche generali

Come ben noto ai lettori del Gior-

geri. Per questa esigenza è tecnica-

sono le seguenti:

nale, il concetto NATO di Evacuazione

mente possibile, in considerazione

Aeromedica (Aeromedevac) prevede

della elevata autonomia, impiegare

JT8D-9° da 6577

tre livelli, successivamente crescenti:

anche il velivolo C-130J. Tuttavia, a

ciascuno;

Motori: 2 turbofan Pratt & Whitney kg di spinta

1. Aeromedevac avanzata: trasporto

causa della velocità massima ridotta

Lunghezza: 36,30 m;

sanitario dal luogo dell’evento trau-

rispetto agli avoigetti da trasporto e

Apertura alare: 28,35 m;

matico (fino al fronte di combatti-

delle disagevoli condizioni ambien-

mento) o della patologia in zona di

tali a bordo, l’A.M. impiega di

operazioni, alla struttura sanitaria più

massima il velivolo Falcon 900.

vicina (Role 1 - 2 - 3). In Italia tale

Gli Stati Uniti, impegnati in molte-

Peso massimo al decollo: 49 tonnellate;

Peso massimo in configurazione passeggeri: 29,6 tonnellate;

funzione viene per lo più svolta con

plici teatri d’impiego, in cui sono dislo-

elicotteri HH3F - AB 212/214 - CH

cate forze di elevatissima consistenza, ed

47, principalmente dell’Aero n a u t i c a ,

in relazione alla riconosciuta eccellenza

Autonomia: 3200 km;

ma anche dell’Esercito, della Marina

dei servizi sanitari militari, hanno avuto

Tangenza massima: 11.300 m;

e dei Carabinieri sulla base delle

per anni in linea un “glorioso” velivolo,

Velocità massima: 1055 km/h (Mach

esigenze operative e della riparti-

il C-9 Nightingale, bimotore a medio

zione delle missioni;

raggio ad ala bassa a freccia, specifica-

2. Aeromedevac

tattica:

Peso massimo in configurazione “cargo”: 27 tonnellate;

0.86) a 7600 m; •

Equipaggio standard: 8 persone (2

trasporto

mente dedicato all’Aeromedevac Strate-

sanitario tra due centri di cura inten-

gica. Le Forze Armate statunitensi utiliz-

medici/infermieri, 3 tecnici per le

siva di diverso livello. In Italia questa

zano attualmente, per la medesima

strumentazioni aeromedicali);

funzione viene svolta dal velivolo

esigenza, diversi velivoli da trasporto a

C130J dell’Aeronautica, apposita-

medio e lungo raggio, di volta in volta

piloti,

1

tecnico

di

volo,

2

Costo: 35 milioni di $. Il velivolo era in grado di traspor-

mente attrezzato con allestimento

allestiti per l’esigenza, ed anche velivoli

tare fino a 40 feriti barellati, ovvero 40

sanitario modulare. Esempi concre t i

sanitari privati, in leasing, soprattutto

sistemati su sedili commerciali modifi-

di tale trasporto consistono nel trasfe-

nelle missioni in ambito NATO/ONU.

rimento tattico di feriti stabilizzati dal territorio irakeno e afgano all’Aero medical Stage Unit di Al-Bateen

La salita e la discesa a bordo dei

Il C-9 Nightingale

pazienti e delle speciali appare c c h i a t u re

(EAU), gestita dall’Aeronautica con il supporto della Croce Rossa Italiana,

cati, e 4 barellati, con tutte le re l a t i v e diverse combinazioni.

sanitarie avveniva tramite una rampa Si tratta di una versione del diffusis-

per il successivo rientro strategico in

simo ed affidabile McDonnell Douglas

Patria;

DC-9,

abbattibile posteriore a comando idraulico. Sul tetto del vano cabina erano

specifica

presenti contenitori per assicurare i

3. Aeromedevac strategica: trasporto

esigenza di trasporto di ammalati e trau-

flaconi per le terapie infusionali, mentre

sanitario al centro di cura definitivo

matizzarti, sia barellati, sia autosuffi-

lungo le pareti erano disposti 11 pannelli

C-9 Nightingale.

C-9 Nightingale.

modificato

per

la

(Role 4 in territorio nazionale od alleato - Ospedale militare o civile). In Italia viene impiegato a tale scopo il velivolo Falcon 900 dell’Aero n a utica, già predisposto dalla ditta costruttrice (Dassault), su re q u i s i t o nazionale, di barelle ed equipaggiamenti sanitari, anche in questo caso modulari ed integrabili nel velivolo al momento dell’esigenza, salvo

G Med Mil. 2009; 159(2): 153-156


mobili contenenti aspiratori ed ossigeno

1. 43d

Aeromedical

Evacuation

S q u a d ro n, Pope AFB,

terapeutico. I n o l t re era stata predisposta un’are a isolata dal resto della cabina da tramezzi

Sia il tipo di velivolo, sia le modalità operative, sono analoghi a quelli dei

North Caro l i n a, dotato di

Falcon 900 del 31° Stormo dell’Aero-

velivoli C 17 e C130;

nautica militare.

stagni, per assistenza speciale a pazienti che richiedessero ventilazione automatica, terapia intensiva o, comunque, isolamento. L’uso di monitor cardiologici/defibrillatori, respiratori automatici, pompe ad infusione ed incubatrici, era consentita da un impianto elettrico dedicato, protetto da uno specifico gruppo di continuità, in caso di emergenza o durante i rifornimenti e l’accensione

C17 Bagram AFB - Afghanistan.

C21A Learjet.

2. 349th Aeromedical Evacuation

4. 908 th A e romedical Evacuation

motori del velivolo. In un’altra sezione separata era allestito l’ambulatorio, con un pannello per la comunicazione con tutte le componenti

S q u a d ro n,

Travis

Squadron,

Maxwell

sanitarie di bordo ed il monitoraggio

AFB,

centralizzato, da parte del responsabile

dotato di velivoli C

medico, della temperatura di cabina,

1 7. La missione prin-

d e l l ’ e rogazione dell’ossigeno terapeutico

cipale

e della funzionalità degli aspiratori e

Gruppo è quella di

tion Squadron (A.E.S.) sono integrati

dotato altresì di lettino visita/chirurgia

f o rm a re ed addestrare medici, infer-

con personale medico, paramedico e

Californ i a,

di

questo

AFB, Alabama, dotato di velivoli C130. Gli Aeromedical Evacua -

ambulatoriale, farmacia, frigorifero sani-

mieri ed operatori tecnico-sanitari,

tecnico appartenente alla Riserva ed alla

tario per sangue intero e farmaci.

in modo da assicurare, in caso di

Guardia Nazionale.

Infine era presente a bordo un’are a

operazioni reali, specie se pro l u n-

La missione principale di tali reparti

logistico-sanitaria, comprendente cucina,

gate, il pieno organico dei ben 40

è costituita, naturalmente, dal trasporto

lavanderia, e funzione di sterilizzazione.

equipaggi di evacuazione aerome-

sanitario urgente di militari dai teatri di

Entrato in linea in un limitato

dica previsti dall’USAF su base

missione, con particolare riferimento alle

n u m e ro di esemplari nel lontano 1968,

mondiale, abilitando inoltre il perso-

Operazioni Iraqi Freedom ed Enduring

il velivolo è stato da alcuni anni ritirato

nale ad operare su ciascun singolo

Freedom.

dal servizio.

L’Evacuazione Aeromedica Strategica USA oggi

velivolo predisponibile per l’esi-

Così come accade nel nostro Paese,

genza. Compito del Reparto è altre s ì

peraltro, i velivoli sono secondariamente

quello di stabilire la composizione

impiegabili anche per tutti i militari e

dei Team Operativi di Evacuazione Aeromedica, per gestire al meglio ogni singola missione.

Tale prioritaria forma di trasporto di ammalati

e

traumatizzati

è

posta

3. 375th

Aeromedical Evacuation

dall’USAF sotto il controllo dell’Air

S q u a d ro n, Scott AFB,

Mobility Command, basato presso la

I l l i n o i s.

Scott AFB, Illinois.

gruppo

Sono attivati attualmente quattro

Questo di

volo

dispone di Learjet

“S q u a d ro n” specificamente dedicati, equi-

C - 2 1, riconfigurabili

valenti a quattro Gruppi di volo dell’A.M.

in caso di evacuazione aero m e d i c a .

C130 Hecules.

G Med Mil. 2009; 159(2): 153-156


tutto

nello

specifico

settore

oltre che dal pro g re d i re delle espe-

del

trasporto aereo urgente.

C130 Hercules. civili che necessitino di trasporto sani-

rienze di assistenza medico-riani-

Si può notare come tale attività, oltre

matoria in volo, che consente di

che costituire un elementare dovere

i m p i e g a re equipaggi sempre più

morale ed umanitario di una nazione

qualificati

civile, si configura anche come effettivo

dotati di interoperabilità. Questa

m o l t i p l i c a t o re delle forze, restituendo

specifica “e x p e r t i s e” è stata re c e n-

con tempestività ed efficacia al servizio

temente acquisita anche dall’Aero-

professionalmente

e

attivo personale anche gravemente

nautica Militare, con la costituzione

ferito, altrimenti destinato all’invalidità

delle sezioni Medevac del Gruppo

permanente.

di

Proiezione

Sanitaria

e

del

tario aereo urgente, oltre che essere

Non va altresì dimenticato il positivo

posti a disposizione in caso di calamità

valore indiretto sulle condizioni psico-

drati nell’Infermeria Principale di

naturali, nazionali o internazionali, come

logiche dei militari in combattimento, o

Pratica di Mare, dipendente dal

Gruppo di Biocontenimento, inqua-

già accaduto nel caso dell’uragano

comunque impiegati fuori dai confini

Servizio Sanitario del Comando

Katrina, il quale nel corso della stagione

nazionali, i quali sanno di poter contare

logistico A.M.;

degli uragani atlantici del 1995, devastò

in ogni caso sul miglior servizio possi-

la città di New Orleans, Louisiana, e

bile di trasporto urgente presso il miglior

buona parte del Golfo degli Stati Uniti.

luogo di cura disponibile, in Patria

il Falcon 900 per l’Italia, consente

Oltre ai velivoli sopra citati, possono

stessa, o comunque nel Paese alleato

velocità, autonomia e comfort di volo

più qualificato.

necessari al buon esito di uno sposta-

altresì essere impiegati anche altri aeroplani, temporaneamente riconvertiti al

L ’ o rganizzazione statunitense del

ruolo di Evacuazione Aeromedica Stra-

servizio di Evacuazione Aeromedica

tegica, in caso di ulteriore emerg e n z a ,

Strategica, al quale è ispirato il molto

La possibilità di trasporto mediante velivoli come il C 17 per gli USA ed

mento così

impegnativo per il

paziente; •

L’esigenza

di

effettuare

terapie

quali le aero c i s t e rne a trasporto combi-

più limitato ma non qualitativamente

complesse a bordo, ovvero di avere

nato carburante/personale/materiali KC

inferiore sistema italiano, è basata

in linea c.d. “aerei ospedale” è venuta

135 e KC 10.

dunque, allo stato attuale, su tre prin-

a cadere dal momento in cui si

cipi ispiratori fondamentali:

dispone di efficaci centri di emer-

della “Guerra Globale Contro il Te r ro-

• Impiego di vettori aerei non più

genza a terra (Role 2/3), in grado di

rismo”, iniziata dagli Stati Uniti e dai

esclusivamente dedicati, ma ricon-

Dall’ottobre del 2001, dopo l’inizio

s t a b i l i z z a re

adeguatamente

il

Paesi Alleati, e tuttora in corso, sono

figurati volta per volta con equi-

paziente,

stati effettuati, dagli equipaggi e con i

paggi specializzati e materiale sani-

momento attuale, di rapido trasporto

mezzi descritti, più di 48.000 trasporti

tario “ad hoc”. Questa scelta si

con sole capacità rianimatorie e di

sanitari aerei, numero riferito peraltro

rivela vincente sia nel conseguire

continuazione

solo a militari statunitensi provenienti

r i s p a rmio di risorse nell’acquisi-

sostegno, in attesa della imminente

dai teatri di operazione.

zione e manutenzione di diverse

destinazione ospedaliera finale.

Considerazioni conclusive

il quale necessita, al

della

terapia

di

linee di mezzi aerei, sia nella possi-

Si conferma, pertanto, l’indero g a b i l e

bilità di attagliare l’allestimento e

necessità di disporre, con pre a v v i s o

l’equipaggio allo specifico caso

massimo di poche ore, di team sanitari

clinico ed al velivolo effettivamente

a e romedici addestrati ed affiatati, di

E’ appena il caso di osservare come

disponibile. Ciò è reso possibile

materiale predisposto e di facile cari-

la più grande potenza militare del

anche dal notevolissimo progresso

camento ed uso, e di velivoli da

mondo non manchi certo di assicurare

tecnologico del materiale sanitario

trasporto a getto, a medio e lungo

un adeguato supporto sanitario alle

ed elettromedicale, nel senso della

raggio, modularmene predisposti a tale

proprie Forze Armate, anche e soprat-

modularità ed aero t r a s p o r t a b i l i t à ,

tipo di impiego.

G Med Mil. 2009; 159(2): 153-156


L’impegno dell’Aeronautica Militare nelle missioni umanitarie. Operazione “Ridare la Luce” ITA Air Force’s commitment in humanitarian missions. O p e ration “Give back the light” Manlio Carboni *

Riassunto - L’Aeronautica Militare da diversi anni è promotrice, insieme all’Associazione dei Fatebenefratelli per i Malati lontani (AFMAL), di un progetto di assistenza sanitaria e formazione specialistica denominato “Ridare la Luce” che si prefigge la lotta alla cecità congenita e acquisita in Africa e nei paesi in via di sviluppo. In occasione delle ultime missioni, agli oculisti si sono affiancati anche medici chirurghi e infettivologi, tanto da suggerire la prossima nuova denominazione del progetto in “Ridare la Vita”. Parole chiave: Aeronautica, Africa, cataratta, missioni umanitarie, AMFAL. Summary - Since few years, ITA Air Force is the org a n i z e r, together with Fatebenefratelli Association for Distant Sick People (AFMAL), of an initiative for medical assistance and specialized training called “Give back the light”, whose aim is the treatment of congenital and acquired blindness in Africa and developing countries. During the last missions, together with ophthalmology surgeons, general practioners and infectious diseases specialists were employed as well. Therefore, it has been suggested next mission's name to be changed into “Give back the life“. Key words: ITA Air Force, Africa, cataract, humanitarian missions, AFMAL.

* Gen. Isp. Capo CSA rn - Capo del Corpo Sanitario Aeronatico dal 13 marzo 2003 al 5 febbraio 2009.

G Med Mil. 2009; 159(2): 157-160


L’Aeronautica Militare da diversi anni è coinvolta insieme all’Associazione dei Fatebenefratelli per i Malati Lontani (Afmal) nel portare avanti il pro g e t t o “Ridare la Luce”, che si prefigge di sconfiggere la cecità congenita e acquisita in alcuni paesi dell’Africa subsahariana. Il progetto è nato nella mente e nel cuore dei Fatebenefratelli che, in seguito ad una

ricerca

epidemiologica

sulla

frequenza delle varie malattie nei paesi africani, si sono accorti che nel Mali l’80 per cento della popolazione soffriva di malattie oftalmiche che spesso portavano alla cecità. Il dato che colpisce di più è che, su una popolazione di 12 milioni di abitanti, almeno due erano affetti da

I problemi logistici ed org a n i z z a t i v i

cataratta e di questi un grandissimo

da aff ro n t a re sono stati molteplici ma il

numero da cataratta bilaterale congenita.

più difficile da risolvere riguardava sicu-

Stiamo parlando di bambini non vedenti

ramente il trasporto di uomini e mate-

dalla nascita, in quanto in questi paesi

riali. Org a n i z z a re una missione sanitaria

la cataratta ha particolari caratteristiche:

in Africa non è semplice, ancorché si

è bianca, compatta, dura e non lascia

riesca ad avere a disposizione mezzi

passare neanche un raggio di luce.

come quelli utilizzati, mi riferisco ai veli-

Fra Benedetto Possemato, l’artefice

voli C130J dell’Aeronautica Militare e

del progetto, ci contattò ipotizzando una

C27J di Alenia Aeronautica, che hanno

ipotesi di collaborazione e, fortemente

consentito di trasportare circa 12 tonnel-

motivato, accettai con grande entu-

late di attre z z a t u re e materiali necessari

siasmo, facendomi pro m o t o re dell’ini-

all’allestimento delle camere operatorie

ziativa con i vertici della Forza Armata,

di ambulatori oftalmologici secondo una

per un attivo coinvolgimento della

standard occidentale, più personale mili-

stessa. Da subito si intuì che, i nostri sforzi

tare e civile che ha volontariamente “Ridare la luce” nasce da una grande

dedicato 14 giorni a questa missione.

e la nostra disponibilità avrebbero

intuizione: possibilità di risolvere un

La realtà nella quale ci siamo inseriti

permesso la realizzazione di un inter-

problema che coinvolge milioni di

non era facile in quanto, si è trattato, per

vento con logistica autonoma in Africa,

persone con missioni di breve durata

ogni missione, di allestire sale operatorie

con l’obbiettivo di ridare la vista a

(14-15 giorni) con staff di altissima

ed ambulatori oftalmologici con standard

p rofessionalità e con possibilità di assi-

qualitativi di eccellenza, utilizzando mate-

c u r a re standard qualitativi di intervento

riali e strumentario che prima di ogni

migliaia di persone. Quando si parla di un intervento “fattibile” in Africa si intende un inter-

pari a quelli Europei: con un semplice

impiego andava revisionato e ricondizio-

vento di breve durata che si effettua in

ma fondamentale intervento di Day

nato. Per tutto ciò, si è reso necessario

day hospital che richiede una anestesia

S u rgery siamo stati e saremo in grado

un lavoro di pianificazione accurato ed

locale, una terapia antibiotica orale di

di “ridare la luce” a chi nel buio ha

attento ad ogni dettaglio perché, una

basso impatto economico della durata

trascorso

di soli 3 giorni.

esistenza.

G Med Mil. 2009; 159(2): 157-160

buona

parte

della

sua

volta giunti sul luogo della missione, non si ha la possibilità di acquisire nulla.


In questa attività di pianificazione

sionisti in varie branche, soprattutto

Un ruolo determinante nel raggiun-

l’esperienza maturata nell’org a n i z z a-

medici e infermieri, che hanno messo a

gimento degli obbiettivi lo ha avuto tutto

zione di missioni fuori area dove il

disposizione quell’esperienza derivata

il personale medico e paramedico, che

Corpo Sanitario assicura l’assistenza

da tante missioni umanitarie fuori area.

ha dimostrato una volta di più grandi

Per contro, l’Afmal ha una tradizione

doti umane e professionali, sottoponen-

nel campo ospedaliero di oltre 500 anni

dosi a turni di lavoro massacranti

sanitaria, è stata di grande utilità. La sinergia tra l’Aeronautica Militare e l’Afmal è stata sicuramente vincente,

ed è stata indispensabile per il raggiun-

insieme a tutto il personale militare ,

in quanto entrambe hanno profuso nel

gimento di tutti gli obbiettivi prefissati.

civile e religioso della missione.

progetto quel know-how che le caratterizza. L’Aeronautica ha messo a disposizione il mezzo aereo, che ha consentito il trasporto di uomini e materiali anche in zone dove esistevano solo piste semipreparate, dimostrando ancora una volta di poter trasportare chiunque e qualunque cosa ovunque. L’impegno nelle numerose missioni fuori area le ha consentito di acquisire quell’esperienza e quelle capacità di programmazione e pianificazione operativa che sono risultate determinanti. La sua partecipazione non si è però esaurita nel fornire il mezzo aereo, ma è consistita nel mettere in campo profes-

G Med Mil. 2009; 159(2): 157-160


Il progetto “Ridare la Luce”, iniziato nel 2004, è stato denso di soddisfazioni che

ci

hanno

inorgoglito,

perché

abbiamo toccato con mano l’appre z z amento e la riconoscenza di tante persone che da un giorno all’altro hanno visto cambiare radicalmente la loro vita. La cecità è un dramma dovunque, e ancor più in Africa dove l’intervento di medici e specialisti segna spesso il discrimine tra vivere e morire e rappre s e n t a più in generale sotto un profilo politico e diplomatico uno straordinario biglietto da visita per il nostro Paese. Non si può sottacere che proprio grazie a queste attività umanitarie del Corpo Sanitario Aeronautico, la Forza Armata sia sempre più vicina al cuore

potente che spinge coloro che ne hanno

per mettersi a disposizione di coloro

della popolazione civile.

fatto parte a voler ritornare per occu-

che ogni giorno vivono in una condi-

Nel corso delle dieci missioni

parsi di tutti coloro che, meno fortunati

zione di disagio economico e socio-

svolte sono state effettuate oltre venti-

di noi, dovrebbero meritare ogni nostro

sanitario al limite della sopravvivenza.

mila visite oculistiche e sono stati

sforzo e attenzione.

portati a termine con successo oltre

Continuando a portare avanti questo

L’Africa ha bisogno di tutto e di tutti noi.

progetto dimostre remo, ancora una

Nell’ambito della Sanità Militare, in

volta, di possedere quell’umanità deri-

generale, esistono grandi pro f e s s i o n a-

vata della nostra cultura che ci ha

nelle persone coinvolte nel progetto un

lità e grandi potenzialità, serve solo

sempre caratterizzato e che ci viene rico-

posto speciale, diventando un motore

m a n t e n e re in funzione quel motore

nosciuta da tutti i popoli.

3500 interventi di cataratta. Esperienze come questa occupano

G Med Mil. 2009; 159(2): 157-160


IL disadattamento psicosociale nelle spedizioni Antartiche: uno studio degli indicatori comportamentali The psychsocial maladjustment in the Italian A n t a rctic expeditions: a study about the behavioural indicators Antonio Peri *

Dr. Maria C. Ruffini °

Dr. Martina Peri •

Base Italo Francese Concordia durante la stagione estiva. Riassunto - Il disadattamento è frequentemente definito in negativo, come una assenza di adattamento. In una comunità isolata in un ambiente confinato come quello antartico il modello di riferimento non può che essere la “microcultura” specifica del gruppo. Per questo scopo si è reso necessario chiedere agli stessi partecipanti alle spedizioni di definire con criteri comportamentali qualitativi e quantitativi il concetto di disadattamento e di applicarlo al gruppo spedizione. Ai soggetti è stato chiesto di scegliere i 10 comportamenti più rappresentativi del disadattamento nell’ambiente antartico in una lista di 30. Tutti i comportamenti presentati nell’elenco sono stati scelti con una frequenza variabile (dall’8 al 53% dei soggetti) come indicatori del disadattamento psicosociale all’ambiente socio-operativo delle spedizioni antartiche italiane. Il disadattamento si presenta come un fenomeno caratterizzato da molteplici espressioni comportamentali, con un diff e rente peso e significato nei diversi individui. Nell’area operativa il disadattamento si manifesta soprattutto con la incompetenza professionale, la inosservanza delle m i s u re di sicurezza e la inaffidabilità, nell’area personale, con la perdita dell’autocontrollo emotivo in situazioni critiche, nell’area sociale, con il disinteresse verso gli altri, con la conflittualità interpersonale. Parole chiave: Spedizioni antartiche, disadattamento, behavioural indicators. Summary - Maladjustment is often defined as a lack of adjustment. In an isolated group in a confined environment, like the Antarctic, the re f e rence point for defining the term can’t be but the specific group “microculture”. To this aim the Italian expedition members were asked to define by qualitative and quantitative criteria the concept of psychosocial maladjustment. The subjects had to select 10 maladaptive traits out of a list of 30 as the most re p resentative of the maladjustment in the Antarctic environment. All the behavioural items were selected by the subjects, in variable percentage (8 to 53 % of the sample), as indicators of the psychosocial maladjustment in the socio-operational enviro nment of the Italian Antarctic expeditions. Maladjustment appears to be a phenomenon characterised by various behavioural expressions, each with different relevance and meaning in the diff e rent individuals and categories. The operational/occupational aspects in the maladjustment a re re p resented by job incompetence, non compliance with safety measures. In the personal area, the emotional breakdowns are considered very dangerous as capable to upset the expedition socio-organizational context, ill prepared to deal with such problems. Similarly, lack of interpersonal interest and social conflicts are considered threatening the group cohesion in the social area. Key words: Antarctic groups, maladjustment, indicatori comportamentali.

* Contrammiraglio (SAN) a. Prof. Università di Camerino. ° Distaccamento M.M. - Servizio Sanitario - Consultorio Psicologico-Roma. • Università Pontificia Salesiana-Facoltà di Psicologia-Roma.

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


Introduzione

librio è giudicato insoddisfacente e

III e IV, che hanno una impostazione

come tale suscettibile di produrre

ateoretica,

puramente

descrittiva,

Il disadattamento è definito nel Voca-

d i s t ress psichico, emotivo o delle vere

trovano collocazione, pressoché unica

bolario della Lingua Italiana (Vocabo-

e proprie malattie mentali (Reber, 1985,

eccezione, i “Disturbi dell’Adattamento”

lario della Lingua Italiana, 1987) come

pp. 414-415).

a conferma sia della importanza stati-

Le definizioni, che fanno riferimento

stica e clinica di questi disturbi sia della

mento” o la “condizione di chi è disadat-

agli standard socio-culturali e alla inca-

riconosciuta interazione tra le esperienze

tato”, altrove come la “condizione in cui

pacità di gestirli, riflettono soprattutto

della vita e la risposta individuale. Ta l i

la “incapacità o mancanza di adatta-

l’individuo non riesce a tro v a re un

l’approccio della psicologia sociale; il

disturbi, inclusi nella c.d. “piccola

soddisfacente equilibrio con l’ambiente

disadattamento in questo caso rappre-

psichiatria”, costituiscono quella serie di

che lo circonda (Dizionario Enciclope-

senta una deviazione, spesso involon-

problemi “funzionali” di lieve entità

dico De Agostini, 1982) o come la “inca-

taria, dalle norme dell’ambiente sociale

spesso trascurata o sottovalutata, che

pacità di inserirsi in un ambiente o in

di riferimento. In altre definizioni l’ac-

rappresenta una buona parte dei disturbi

un contesto socio-culturale” (Devoto,

cento è posto sull’ incapacità individuale

lamentati dai pazienti nei contatti con il

Oli, 1995) ed infine come “incapacità di

a compiere certe azioni, a emettere certi

medico generale. Il disturbo dell’adatta-

risolvere i problemi posti dall’ambiente

comportamenti, a risolvere i problemi

mento è un disturbo transitorio che

quotidiano” (Enciclopedia Zanichelli,

posti dalla vita quotidiana. Tale aspetto

compare in seguito a uno o più eventi

1996). Il riferimento alla condizione del

è pienamente recepito nella descrizione

o situazioni di stress psicosociale. E’

disadattato trova una esauriente descri-

del disadattamento che viene riportata

caratterizzato da sofferenza soggettiva,

zione di questa figura nel Vocabolario

in Corsini (Corsini, 1999, pp. 564-65):

da una compromissione della funziona-

della Lingua Italiana (Vocabolario della

“incapacità a mantenere un rapporto

lità lavorativa e psicosociale eccessiva

Lingua Italiana, 1987) “persona che non

efficace e a rispondere soddisfacente-

rispetto alla comune reazione per quel

ha avuto la capacità o la possibilità di

mente alle richieste della vita”.

tipo di evento. La relazione tra un evento

compiere il normale processo di adatta-

Secondo il modello di Spencer

o una situazione non è mai diretta ma

mento all’ambiente socioculturale che lo

(Olivetti Belardinelli, 1978) il disadatta-

sempre mediata dai vari fattori tra loro

circonda, con il quale viene quindi a

mento rappresenta il mancato adegua-

interagenti specie di natura soggettiva e

trovarsi in conflitto talora violento,

mento delle relazioni interne alle rela-

più specificamente cognitiva (valuta-

condizione che può condurre a fratture

zioni esterne, considerando queste

zione primaria e secondaria) (Lazarus &

della personalità, a turbamenti emotivi,

ultime come prevalenti.

Folkman, 1984) ma anche sociale

e spesso a scarso rendimento nelle atti-

Il termine disadattamento è anche

(supporto sociale) e biofisiologica.

disturbo

Il fallimento delle strategie di adat-

Tutte queste definizioni, provenienti

emotivo, comportamentale etc. non

tamento impiegate dall’individuo alla

da diverse aree della cultura (scientifica,

molto grave (Corsini, 1999, pp. 564-65)

lunga altera la sua salute e la vita socio-

enciclopedica e linguistica) italiana

come i disturbi dell’adattamento del

lavorativa dando origine a tutte quelle

evidenziano aspetti importanti e diff e-

DSM IV (American Psychiatric Associa-

sindromi in qualche modo connesse allo

renti del concetto di disadattamento.

tion, 1994).

stress (Maslach, 1982).

vità intellettuali”.

usato

per

indicare

ogni

In alcune di esse il disadattamento

A tale riguardo va osservato come la

Nei partecipanti alle spedizioni

viene presentato come assenza di adat-

relazione tra situazioni, eventi e l’insor-

antartiche le manifestazioni del disadat-

tamento, come fallimento delle strategie

genza di disturbi psicologici sia stata

tamento (Rivolier, Gaud, Cazes, Bache-

o del processo di adattamento. Questa

ampiamente riconosciuta e variamente

lard, Rosnet 1999) sono transitorie, esse

condizione, transitoria o permanente, è

descritta nella letteratura psichiatrica sin

re g rediscono quando gli spedizionisti

il risultato di una relazione insoddisfa-

dai primi anni del ‘900 attraverso il

ritornano

nell’ambiente

di

origine,

cente fra l’individuo e l’ambiente circ o-

concetto di reazione, di reattività.

abituale. In quanto tali possono essere

stante. Quest’ultima concettualizzazione

Bleuler parla di “disturbi psicoreattivi”,

considerate una “normale” risposta ai

riflette l’approccio della psichiatria o

Jaspers di “reazione ad avvenimenti”

fattori stressanti di un ambiente “anor-

della psicologia clinica in quanto l’equi-

come anche l’ICD 10. Anche nel DSM

male”, estremo. Esse hanno comunque

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


un impatto negativo sulla perf o rmance

S t a b i l i re in un elenco (30 item) di

della spedizione, sulla sicurezza etc. La

possibili

p recoce identificazione dei sintomi può

comportamentali

a i u t a re a sviluppare idonee contro m i-

mento psicosociale, ricavati dalla

sure e a prevenire effetti distruttivi. Il disadattamento si può perc i ò

indicatori del

Metodologia

(re f e re n t i ) disadatta-

Strumenti Il

questionario

C/A

PSO-P

D

letteratura internazionale, il ruolo

(Comportamenti/Atteggiamenti Perso-

attribuito a ciascuno di essi nel

nali Sociali Operativo-Professionali del

c o n s i d e r a re una fase, raramente irre-

p ro d u r re

ineff i c i e n z a ,

Disadattamento) è stato elaborato da

versibile e definitiva, inserita in un

p roblemi in generale, durante la

A. Peri ed è finalizzato all’individua-

p rocesso di continua interazione con

permanenza in Antartide allo scopo

zione dei comportamenti ritenuti indi-

l’ambiente fisico ma soprattutto con il

di evidenziare quelli più comuni,

cativi di disadattamento sia sul piano

mutevole ambiente socioculturale, al

più rappresentativi, rispetto ad altri,

personale che sociale e di inefficienza

quale va riferito e rispetto al quale va

e s p ressione soprattutto di conce-

sul piano operativo-professionale in

zioni individuali;

ambiente antartico. Ai partecipanti di

Caratterizzare la prevalente area di

una delle spedizioni italiane in Antar-

i n t e r p retato. Occorrono perciò delle conoscenze, dei modelli di riferi-

disagio,

mento, delle valutazioni perché un

appartenenza (personale, sociale,

tide è stata presentata una lista di 30

comportamento possa essere conside-

o p e r a t i v o - p rofessionale) di ciascun

comportamenti estrapolati dalla lette-

rato adattivo o disadattivo in senso

comportamento/atteggiamento

ratura sulle ricerche psicosociologiche

psicosociale.

disadattivo in base ai parametri

in Antartide. Non sono stati conside-

In una piccola comunità isolata in

dell’adattamento (abilità, stabilità,

rati i costrutti francamente psicopato-

un ambiente confinato come una base

compatibilità) ampiamente accettati

logici, ma quelli invece utilizzati nel

antartica, il modello di riferimento non

nel

campo scientifico e manageriale. Ai

può che essere la “microcultura” speci-

antartiche;

partecipanti è stato chiesto di scegliere

fica del gruppo (Palinkas,1986, 1992,

personale

delle

spedizioni

Valutare la problematicità che ciascun

i 10 comportamenti più rappresentativi

Nelson 1973) che si viene formando nel

comportamento/atteggiamento

del disadattamento nelle spedizioni

corso della comune esperienza a partire

assume per la spedizione, per gli altri

nazionali antartiche e di valutare, utiliz-

dalle concezioni individuali. Ciò non

partecipanti, per una spedizione

zando una scala da 1 (per niente) a 5

sorprende se consideriamo il persi-

invernale allo scopo di evidenziare

(moltissimo), in che misura ognuno di

stente, elevato livello di interazione

quelli ritenuti più gravi e distruttivi,

essi fosse fonte di problemi sia in una

socioculturale, di interdipendenza e di

rispetto ad altri di rilevanza secon-

spedizione estiva che in una spedi-

influenza reciproca che si sviluppa in

daria, marginale;

zione invernale, in che misura fosse in

Valutare la frequenza di emissione di

contrasto con i loro valori personali e

quel comportamento/atteggiamento

con quale frequenza lo adottassero

chiesto agli stessi soggetti partecipanti

negli interpellati, negli altri parteci-

(1=mai, 5=sempre). E’ stato inoltre

alla spedizione, nella fase centrale della

panti, nei responsabili;

chiesto ai soggetti intervistati di valu-

queste condizioni tra i membri del

gruppo. Per queste ragioni è stato

campagna antartica, di definire con criteri

qualitativi

e

quantitativi

il

concetto di disadattamento. •

Obiettivi

Va l u t a re il grado di conflittualità

t a re quanto a loro giudizio quel

con i propri valori connesso con

comportamento fosse ritenuto fonte di

quel dato comportamento/atteggia-

problemi da parte degli altri compagni

mento;

di spedizione e quanto frequentemente

Va l u t a re il grado di concordanza tra

fosse adottato sia dai compagni che dai

p e rcezione soggettiva e percezione

responsabili dei vari gruppi.

esterna (degli altri) degli aspetti paragonabili (importanza, frequenza) di

La presente ricerca si propone, in

Campione La somministrazione è stata effet-

base all’opinione espressa da un gruppo

ogni singolo comportamento/atteg-

molto rappresentativo di partecipanti

giamento;

tuata da un medico ricerc a t o re alla fine

Differe n z i a re i risultati ottenuti sulla

di una delle spedizioni; il campione in

base delle caratteristiche biografiche.

esame è così costituito:

alla spedizione durante la campagna estiva, di:

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


La Base Concordia nella stagione invernale. Foto effettuata dal Dr. Roberto Dicasillati, medico della prima spedizione invernale.

Il CA Peri presso la Base “Concordia”.

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178

La Base “Concordia” nella stagione estiva. Foto effettuata dal Dr. Roberto Dicasillati, medico della prima spedizione invernale.


Numero dei soggetti intervistati=113;

0=47.64%; 1=11.76%; 2=15.78%; 3=11.23%;

Sesso: Donne=11 (9.73%), Uomini=102 (90%);

4=8.05%; 5=0.95%; 6=2.54%; 7=/; 8=1.06%;

Età media=40 (età min =26- max 62);

9=/; 10=/; 11=/; 12=0.95%:

Stato civile: celibi=24.63%; conigati=65.67%;

Residenza: Nord=40 (35.3%); Centro Nord=27

separati=8.64%; conviventi=1.66%;

(23.8%); Centro=34 (30.08%); Sud=6(5.30% );

Scolarità: Scuola inferiore=10.9% (Licenza

Isole=5 (4.42%); Estero=1 (0.88%).

elementare=0.9%; Licenza media=7%; Qualifica=3%); Diploma=29.10%; Laurea=60% Attività

lavorativa:

Ricercatori=56.97%;

Risultati

Medici=2.29%; Amministrativi=5.12%; Te c n i c i di

laboratorio=17.54%;

Te c n i c i = 3 . 9 2 % ;

Operai=2.40%.; Militari=7.96% Numero di spedizioni: min=0 - max=12

In questo lavoro sono riportati solo i dati più significativi della ricerca. Nella tabella n. 1 sono riportati in ordine

decrescente i comportamenti scelti, il numero assoluto di scelte, la percentuale di scelte e la percentuale dei soggetti che hanno scelto ogni singolo comportamento elencato. Nella tabella n. 2 sono riportati i valori medi e la deviazione standard calcolati per ciascun comportamento riportato in ordine decrescente di scelta nelle scale di problematicità, contrasto con i propri valori personali, frequenza di emissione, secondo la legenda in calce alla tabella.

Tab. 1 Descrizione comportamento

N Item

N Scelte

% Scelte

% Soggetti

Dimostrare incompetenza nel proprio lavoro

1

60

6.32

53

Ignorare trascurare le norme di sicurezza

13

56

5.89

49.5

Disinteressarsi degli altri

6

52

5.47

46

Perdere l’autocontrollo emotivo nelle situazioni critiche

30

50

5.26

44

Mostrarsi inaffidabile

8

48

5.05

42.47

Cedere di fronte agli stress fisico-ambientali

9

45

4.74

39.8

Sviluppare rapporti interpersonali conflittuali

23

43

4.53

38

Trascurare l’igiene e il decoro della propria persona

22

41

4.32

36.28

Criticare, ridicolizzare le posizioni degli altri

20

40

4.21

35.39

Operare discriminazioni ingiustificate tra i partecipanti

29

37

3.89

32.7

Dimostrare trascuratezza nei compiti assegnati

5

34

3.58

30

Dimostrare instabilità emotiva

14

33

3.47

29

Svalutare il comportamento degli altri

28

32

3.37

28

Far mancare il proprio contributo in situazioni critiche

7

31

3.26

27.4

Reagire con accentuata insofferenza ai cambiamenti imprevisti

18

30

3.16

30

Mostrare chiusura e rigidità

16

30

3.16

30

Ignorare trascurare gli orari e le norme di comportamento

21

30

3.16

30

Evitare deliberatamente i lavori collettivi

25

29

3.05

25.6

Aggredire con veemenza coloro che sbagliano

27

28

2.95

24.7

Reagire esageratamente alle frustrazioni e al disagio psichico

17

28

2.95

24.7

Svolgere passivamente le proprie mansioni

4

26

2.74

23

Lasciarsi sopraffare dalle situazioni

11

23

2.42

20.35

Impiegare scarsa energia nella propria attività

3

23

2.42

20.35

Mostrare insofferenza per le situazioni regolate

19

21

2.21

18.58

Ignorare trascurare le norme di comportamento sociale

26

17

1.79

15.04

Lasciare incompiuti i propri lavori

2

16

1.68

14.15

Dimostrare forte insicurezza

15

14

1.47

12.38

Comunicare in modo confuso, impreciso

12

12

1.26

10.6

Rifiutare gli incontri sociali e ricreativi

24

10

1.05

8.84

Percepire confusamente una situazione problematica

10

9

0.95

7.96

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


Tab. 2 N Item

Descrizione Comportamento

Prob Sped. M/Ds

Prob. Part. M/Ds

Val M/Ds

Freq. M/Ds

Freq Part. M/Ds

Freq Resp. M/Ds

Prob. Spediz. Inver. M/Ds

1

Dimostrare incompetenza nel proprio lavoro

4.2 .77

3.86 1.07

4.27 .80

2.09 .91

2.25 .82

1.95 .91

4.4 .82

13

IIgnorare, trascurare le norme di sicurezza

4.55 .62

3.95 .93

4.15 1.12

1.99 1.00

2.45 .86

1.80 .96

4.76 .60

6

Disinteressarsi degli altri

3.71 .96

3.44 .86

3.99 1.06

1.95 .78

2.31 .82

1.93 .98

4.25 .78

30

Perdere l’autocontrollo emotivo nelle situazioni critiche

4.27 .68

3.97 .83

3.96 1.14

1.83 .95

2.04 .88

1.82 .85

4.69 . 57

8

Mostrarsi inaffidabile

4.18 .99

4.05 .93

4.20 .91

1.75 .80

2.10 .77

1.65 .71

4.55 .76

9

Cedere di fronte agli stress ambientali

4.02 .82

3.62 1.05

4.10 1.04

1.87 1.03

2.20 .94

1.95 .87

4.68 .69

23

Sviluppare rapporti interpersonali conflittuali

3.91 1.01

3.76 1.02

3.90 1.00

1.89 .82

2.24 .82

2.01 .81

4.61 .71

22

Trascurare l’igiene e il decoro della persona

3.47 1.03

3.36 .95

3.91 1.14

1.90 .98

2.40 .90

1.78 .89

4.10 .82

20

Criticare, ridicolizzare le posizioni degli altri

3.7 .87

3.55 .81

4.37 1.04

1.88 .86

2.63 .99

2.21 1.17

4.44 .586

29

Operare discriminazioni ingiustificate tra i partecipanti

3.95 .87

3.76 1.02

4.12 1.27

1.90 .99

2.38 .78

2.62 1.04

4.45 .68

5

Dimostrare trascuratezza nei compiti assegnati

41 .02

3.82 1.14

4.17 1.07

1.66 .71

2

1.58 .63

4.21 .94

14

Dimostrare instabilità emotiva

3.78 .68

3.39 1.01

3.63 1.17

1.96 .90

2.27 .89

2 .69

4.59 .77

28

Svalutare il comportamento degli altri

3.59 .99

3.42 1.20

4.12 1.13

1.81 .94

2.5 1

2.14 1.00

4.18 .94

4.3

3.8

4.19

1.73

2.20

1.74

4.75

3.75 .88

3.58 .75

3.91 1.08

2.05 .77

2.58 .96

2.28 .94

4.42 .80

7 18

Far mancare il proprio contributo in situazioni critiche Reagire con accentuata insofferenza ai cambiamenti imprevisti

.89

16

Mostrare chiusura e rigidità

3.41 1.01

3.44 .96

4.05 .87

1.51 .55

2.16 .72

2.31 .77

4.32 .83

21

Ignorare, trascurare gli orari e le norme di comportamento

4.1 .78

3.31 1.09

3.88 1.20

1.80 .78

2.55 .84

1.88 .79

4.15 .88

25

Evitare deliberatamente i lavori collettivi

3.89 .84

3.03 1.12

4.10 1.02

1.34 .54

2.58 .96

1.93 .78

4.10 .71

27

Aggredire con veemenza coloro che sbagliano

3.89 .93

3.57 1.04

4.12 .97

1.69 .95

2.16 .89

2.32 1.07

4.48 .68

17

Reagire esageratamente alle frustrazioni e al disagio psichico

3.67 .75

3.5 .98

3.75 1.04

1.90 .66

2.05 .61

1.74 .69

4.35 .61

4

Svolgere passivamente le proprie mansioni

3.5 1.00

3.26 1.05

3.92 .99

1.84 1.09

2.34 .91

1.75 .89

3.69 .95

11

Lasciarsi sopraffare dalle situazioni

3.73 .98

3.86 .99

4.19 .91

1.67 .68

1.80 .86

1.58 .86

4.58 .67

3

Impiegare scarsa energia nella propria attività

3.76 .83

3.13 1.15

3.97 .86

2.08 .77

2.60 .76

2.23 1.04

3.97 .91

19

Mostrare insofferenza per le situazioni regolate

4.04 .57

3.71 .54

3.95 1.09

2.21 1.07

2.69 .62

1.90 .81

4.14 .77 continua

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


segue

Tab. 2 Prob Sped. M/Ds

Prob. Part. M/Ds

Val M/Ds

Freq. M/Ds

Freq Part. M/Ds

Freq Resp. M/Ds

Prob. Spediz. Inver. M/Ds

Ignorare, trascurare le norme di comportamento sociale

4.11 .83

3.94 .93

4.35 1.02

1.94 .63

2.23 .80

1.82 .78

4.41 .84

2

Lasciare incompiuti i propri lavori

3.75 .82

3.68 1.30

3.81 1.33

2 .93

2.18 1.07

2.18 1.13

3.87 1.05

15

Dimostrare forte insicurezza

3.71 .69

3.46 .89

3.71 .69

21 .13

2.14 .74

2.14 .91

4.35 .71

12

Comunicare in modo confuso, impreciso

4.08 .75

3.12 .96

3.75 .92

2.08 .75

2.16 .98

1.91 .49

4 .91

24

Rifiutare gli incontri sociali e ricreativi

4.1 .83

3.7 .82

4.1 1.3

1.95 .78

2.05 .56

1.95 .65

4.6 .48

10

Percepire confusamente una situazione problematica

3.77 .91

3.22 .91

3.77 .78

1.88 .87

2.55 1.06

2.11 .99

4.33 .94

N Item

Descrizione Comportamento

26

Legenda: Problemi per la spedizione (In che misura considera questo comportamento fonte di di problemi per gli obiettivi della spedizione?): 1=per niente; 2=poco; 3= abbastanza; 4= molto; 5= moltissimo. Problemi partecipanti (A suo giudizio in che misura è considerato fonte di problemi dagli altri partecipanti?). Valori ( in che misura è contrario ai suoi valori personali?): 1=per niente; 2= poco; 3= abbastanza; 4= molto; 5= moltissimo. Fre q u e n z a: 1= mai; 2= raramente; 3= talvolta; 4= spesso; 5= sempre . Frequenza partecipanti (tra gli altri partecipanti quanto frequentemente si osserva?): 1= mai; 2=raramente; 3=talvlta; 4= spesso; 5= sempre . Frequenza responsabili (tra i responsabili quanto frequentemente si osserva?): 1= mai; 2= raramente; 3= talvolta; 4= spesso; 5= sempre . Problemi spedizione invern a l e: 1= per niente; 2= poco; 3= abbastanza, 4= molto; 5= moltissimo.

Descrizione dei risultati

personale sono ritenuti indicativi di un

Età

fallimento delle strategie adattive e riguar-

I più giovani (età media 36 anni)

Tutti i comportamenti (Tab. 1),

dano la perdita dell’autocontrollo emotivo

identificano come maggiormente disadat-

nessuno escluso, sono stati scelti anche

di fronte a situazioni critiche o difficili

tivo il comportamento n. 24 “Rifiutare gli

se con una differente percentuale di

(item N° 30, 9). Infine nell’area sociale

incontri sociali e ricreativi” (area sociale),

p re f e renza; solo un comportamento ha

sono ritenuti particolarmente disadattivi

i più anziani (età media 45 anni) scel-

ottenuto un numero di preferenze supe-

il disinteresse verso gli altri (item N° 6) e

gono il comportamento n. 19 “Mostrare

r i o re al 50% del campione, mentre per

lo stabilire rapporti interpersonali conflit-

i n s o ff e renza per le situazioni re g o l a t e

gli altri le pre f e renze si distribuiscono

tuali (item N° 23). Nella popolazione

( a rea-sociale). Emerge così nei giovani

dal 49.5% al 7.96%, evidenziando un

antartica italiana i comportamenti disadat-

un maggiore bisogno di socializzazione,

notevole differenziazione delle scelte.

tivi più importanti sembrano riguardare

di interazione ludica mentre nei più

l’area professionale, secondariamente

anziani il bisogno di confrontarsi con una

giudizio dei componenti della spedizione,

l ’ a rea personale e infine sociale. I compor-

situazione socio-ambientale regolata.

sono più degli altri rappresentativi del

tamenti giudicati meno disadattivi riguar-

Presumibilmente l’incontro sociale e

disadattamento psicosociale cioè meglio

dano prevalentemente gli aspetti formali,

r i c reativo è considerato dai primi un

esprimono il disadattamento all’ambiente

“sociali” (N° 24, Rifiutare gli incontri

modo oltre che di rilassarsi, di scaricare

socio-operativo

I comportamenti che, secondo il

riguardano

sociali, N° 12, Comunicare in modo

la tensione che probabilmente si sviluppa

p revalentemente l’area pro f e s s i o n a l e -

confuso, impreciso, etc.) nei confronti dei

in un ambiente operativo per loro nuovo,

lavorativa (N° 1, 13, 8) ed in particolare

quali sembra esserci un giudizio meno

inusuale, anche un mezzo per acquisire

l’incompetenza professionale, l’inosser-

d i ffusamente negativo rispetto a compor-

informazioni dai compagni più anziani

vanza delle misure di sicurezza e l’inaff i-

tamenti considerati più gravi da parte di

ed esperti, in un contesto informale, rassi-

dabilità. Altri due comportamenti dell’area

una larga percentuale del gruppo.

curante. A livello operativo-professionale

antartico,

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


i comportamenti giudicati maggiormente

(item n. 5). Per le donne appare più

incompiuti i propri lavori). L’aggressione

disadattivi dai più giovani sono “Perc e-

importante

alla

verso coloro che sbagliano, solitamente

l’impegno

rispetto

p i re confusamente una situazione pro b l e-

competenza effettiva, quindi prevale

esercitata dalla dirigenza, in questo caso

matica”, “Comunicare in modo confuso”,

l’aspetto motivazionale sul risultato, per

può meglio rappresentare la compo-

“Dimostrare trascuratezza nei compiti

gli uomini è invece più importante saper

nente esecutiva dello staff, costretta a

assegnati”, “Lasciare incompiuti i pro p r i

f a re indipendentemente dal fare. A

subire talvolta da parte dei superiori, o

lavori” e dai più anziani “Dimostrare

livello sociale per gli uomini “Mostrare

riflette un reale rifiuto di metodi troppo

incompetenza nel proprio lavoro”, “Svol-

insoff e renza per le situazioni regolate”

diretti nelle relazioni interpersonali.

g e re passivamente le proprie mansioni”.

(item n. 19), sembra essere il compor-

La categoria dei tecnici di laboratorio

tamento più disadattivo, mentre per le

ritiene relativamente più disadattivi i

donne lo è un atteggiamento di chiu-

comportamenti n° 20 (Criticare, ridico-

Per i soggetti in possesso della

sura e rigidità (item n. 16) quindi il disin-

lizzare le posizioni degli altri), n° 28

licenza elementare e di una qualifica il

teresse, la scarsa collaborazione e dispo-

( S v a l u t a re il comportamento degli altri),

disadattamento

soprattutto

nibilità o un rapporto conflittuale.

n° 12 (Comunicare in modo confuso,

comportamenti inerenti l’area personale-

Ancora una volta prevale nelle donne

impreciso), n° 10 (Perc e p i re confusa-

professionale (comp. N. 3, Impiegare

l’aspetto emotivo su quello formale,

mente una situazione problematica).

scarsa energia nella propria attività) e si

privilegiato invece dagli uomini.

Livello di istruzione

riguarda

manifesta con svogliatezza e scarso impegno. Per coloro che hanno la licenza media, un diploma, il disadatta-

Per i tecnici della logistica sono relativamente più disadattivi i comporta-

Attività professionale

menti n° 23 (Sviluppare rapporti inter-

I comportamenti, proporzionalmente

personali conflittuali), n° 17 (Reagire

mento riguarda l’area sociale (comp. N.

più indicati dai ricercatori come disadat-

esageratamente alle frustrazioni ed al

6, disinteressarsi degli altri, N. 28, svalu-

tivi, sono rappresentati dal n° 23 (Svilup-

disagio psichico), n° 4 (Svolgere passi-

t a re il comportamento degli altri). Per i

pare rapporti interpersonali conflittuali),

vamente le proprie mansioni), n° 10

laureati riguarda soprattutto l’area perso-

dal n° 18 (Reagire con accentuata insof-

(Percepire confusamente una situazione

nale (N° 11 “Lasciarsi sopraff a re dalle

ferenza ai cambiamenti e agli impre-

problematica).

situazioni”) ed in particolare la incapa-

visti), dal n° 16 (Mostrare chiusura e rigi-

Gli operai specializzati, i tecnici delle

cità dell’individuo di padro n e g g i a re le

dità) e dal n° 11 (Lasciarsi sopraff a re

costruzioni considerano come fonte rela-

situazioni impegnative.

dalle situazioni). Appare significativa-

tiva di problemi i comportamenti n° 8

mente non rappresentata l’area pro f e s-

(Mostrarsi inaffidabile), n° 4 (Svolgere

Genere sessuale

sionale in questo gruppo di persone.

passivamente le proprie mansioni), n°

come

Per i medici sono ritenuti significa-

maggiormente disadattivi

comporta-

tivamente disadattivi i comportamenti n°

menti

Gli

uomini

individuano

19 (Mostrare insofferenza per le situazioni regolate).

operativo-

17 (Reagire esageratamente alle frustra-

Nel gruppo dei militari i comporta-

professionale “Dimostrare incompetenza

zioni ed al disagio psichico), n° 11

menti considerati relativamente più

riguardanti

l’area

nel proprio lavoro”, “Ignorare, trascu-

(Lasciarsi sopraffare dalle situazioni), n°

problematici sono risultati il n° 21 (Igno-

rare le norme di sicurezza”. Le donne

26 (Ignorare, trascurare le norme di

rare, trascurare gli orari e le norme di

scelgono “Dimostrare trascuratezza nei

comportamento sociale), n° 12 (Comu-

comportamento), il n° 25 (Evitare deli-

compiti assegnati”, “Mostrare chiusura e

nicare in modo confuso, impreciso).

beratamente i lavori collettivi), il n° 15

rigidità”, “Tr a s c u r a re l’igiene e il decoro

Per lo staff amministrativo-dirigen-

(Dimostrare forte insicurezza), il n° 24

della propria persona”. A livello opera-

ziale sono considerati relativamente più

(Rifiutare gli incontri sociali e ricreativi).

tivo-professionale gli uomini legano il

disadattivi i comportamenti n° 21 (Igno-

disadattamento all’incompetenza e alla

rare, trascurare gli orari e le norme di

Regione di residenza

superficialità (item n. 1 e item n. 13); le

comportamento), n° 27 (Aggre d i re con

I membri delle spedizioni residenti

donne considerano espressione del

veemenza coloro che sbagliano), n° 17

nelle regioni settentrionali considerano

disadattamento la trascuratezza nella

(Reagire esageratamente alle frustrazioni

p roporzionalmente come più disadattivi

esecuzione dei compiti, la inaffidabilità

ed al disagio psichico), n° 2 (Lasciare

i comportamenti n. 9 (Cedere di fro n t e

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


agli stress ambientali), n. 26 (Trascurare

personale (n. 11 “Lasciarsi sopraff a re

invernale ma con un grado di gravità

le norme di comportamento sociale), n.

dalle situazioni”, n. 9 “Cedere di fro n t e

superiore.

12 (Comunicare in modo confuso,

agli stress fisico-ambientali”, n. 15

impreciso), n. 10 (Perc e p i re confusa-

“Dimostrare forte insicurezza”).

mente una situazione problematica).

Tre

dei

comportamenti

Ciò che si ritiene sia maggiormente considerato fonte di problemi dai

sopra

compagni di spedizione, ancor più che

I membri delle spedizioni residenti

menzionati ( n. 2, 10, 11) corrispondono

il mancato rispetto delle misure di sicu-

nelle regioni centro-settentrionali giudi-

a quelli scelti dai soggetti con un

rezza o la perdita dell’autocontrollo, che

cano relativamente più disadattivi alcuni

numero medio di spedizioni più basso

r a p p resentano la seconda e terza fonte

comportamenti di carattere socio lavo-

(tra 0.88 e 1). Ad essi si aggiungono il

di problemi attribuita al giudizio dei

rativo come il n. 25 (Evitare deliberata-

comportamento n. 24 (Rifiutare gli

compagni di spedizione, è la inaffidabi-

mente i lavori collettivi), il n. 2 (Lasciare

incontri sociali, ricreativi) e n. 16

lità.

incompiuti i propri lavori) e personali

(Mostrare chiusura e rigidità).

come il n. 17 (Reagire esageratamente alle frustrazioni e al disagio psichico).

Sul versante opposto, i comporta-

Coloro che hanno effettuato il

menti considerati meno problematici dai

maggior numero di spedizioni hanno, in

soggetti in una spedizione estiva sono

I residenti nelle regioni centrali

proporzione, scelto prevalentemente

il mostrare chiusura e rigidità (n. 16),

trovano relativamente più disadattivi

nell’area sociale il comportamento n.21

trascurare l’igiene ed il decoro della

alcuni comportamenti antisociali con

“Ignorare, trascurare gli orari e le norme

propria persona (n. 22) e svolgere passi-

risvolti etici come il n. 29 (Operare

di comportamento”, il n. 19 “Mostrare

vamente le proprie mansioni che certa-

discriminazioni ingiustificate tra i parte-

insofferenza per le situazioni regolate,

mente pur essendo comportamenti

cipanti), il n. 28 (Svalutare il comporta-

programmate”, nell’area personale il

auspicabilmente

mento degli altri) e il n.16 (Mostrare

comportamento

“Tr a s c u r a re

sembrano concernere aspetti critici della

chiusura e rigidità).

l’igiene e il decoro della propria

sopravvivenza individuale o del gruppo.

n.

22

da

evitare

non

L’insofferenza per le situazioni rego-

persona” e n. 15 “Dimostrare forte insi-

In una spedizione invernale sono consi-

late (comp. n. 19) e verso gli imprevisti

curezza”, nell’area operativo-pro f e s s i o-

derati tra i meno gravi una certa passi-

(n. 18) e l’insicurezza sono le manife-

nale il comportamento n. 4 “Svolgere

vità (n. 4), l’impiego di scarsa energ i a

stazioni del disadattamento considerate

passivamente le proprie mansioni”.

(n. 3) nello svolgimento delle proprie

Generalità-Varie

mento del proprio lavoro.

relativamente più

gravi dai pochi

membri di spedizione provenienti dalle regioni meridionali. Nel piccolo gruppo di spedizionisti

attività o addirittura il non completaI comportamenti scelti dai soggetti

Agli altri compagni di spedizione

con un numero medio più elevato di

vengono attribuiti giudizi sulla minore

provenienti dalle regioni insulari sono

spedizioni sono, oltre ai già presentati

problematicità

considerati, in proporzione, particolar-

n. 19 e 21, i n. 14 (Dimostrare instabi-

disadattivi che vedono ai livelli più bassi

mente disadattivi la aggressione forte,

lità emotiva) e 23 (Sviluppare rapporti

l’evitamento dei lavori collettivi (n. 25),

irruente indirizzata verso coloro che

interpersonali conflittuali).

la comunicazione confusa (n. 12), l’im-

dei

comportamenti

hanno commesso errori (n. 27) e la

In una spedizione estiva i compor-

piego di scarsa energia nelle proprie atti-

confusione, la mancanza di chiarezza

tamenti giudicati più problematici dagli

vità (n. 3) e la percezione confusa di

nel perc e p i re le situazioni complesse,

spedizionisti intervistati sono nell’ordine

situazioni problematiche. Anche in

problematiche (n.10).

il non rispettare le misure di sicurezza

questo caso non emergono ipotesi inter-

Esperienza antartica

(n. 13- area operativo-professionale),

pretative convincenti per spiegare tali

omettere di dare un contributo (n. 7-

valutazioni.

I 5 comportamenti problematici rela-

area sociale) o perdere l’autocontro l l o

Tutti i comportamenti disadattivi sono

tivamente più scelti dai neofiti riguar-

(n. 30-area personale) nelle situazioni

stati osservati in sé stessi, nei compagni

dano l’area operativo-professionale (n.

critiche.

di spedizione, nei responsabili in una

10 “Percepire confusamente una situa-

I medesimi comportamenti sono

zione problematica”, n. 2 “Lasciare

considerati dai soggetti intervistati i più

aspetti disadattivi più frequentemente

incompiuti i propri lavori”) e l’area

problematici anche in una spedizione

rilevati in sé stessi sono una certa (rara)

qualche pur molto lieve misura. Gli

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


incompetenza (n. 1) professionale e

riguardano l’area operativo-professio-

tra il grado di problematicità ad essi attri-

i n s o ff e renza (n. 19) per le situazioni re g o-

nale, tre l’area personale, sei l’are a

buito in una spedizione invernale e il

late, strutturate. I comportamenti disadat-

sociale. E interessante osservare come

grado in cui si discostano dai valori.

tivi meno frequentemente osservati (raris-

n e l l ’ a rea personale quei comportamenti

Questi rappresentano una perc e n t u a l e

simi) sono l’evitamento dei lavori collet-

come dimostrare instabilità emotiva (n.

nettamente inferiore alle spedizioni

tivi e un atteggiamento di chiusura, di

14) o forte insicurezza (n. 15) o perdere

estive. Di questi, quattro, hanno una

rigidità. Il gruppo sembra caratterizzarsi

l ’ a u t o c o n t rollo emotivo (n. 30) nelle

correlazione positiva anche in una

per una elevata coesione che non appare

situazioni difficili, solitamente involon-

spedizione estiva. I restanti quattro

minacciata da sporadiche e limitate mani-

tari e difficilmente controllabili dal

comportamenti, che si dissociano tanto

festazioni di insoff e renza verso l’org a n i z-

soggetto, siano considerati tanto più

più significativamente dai valori dei

zazione.

fonte di problemi in una spedizione

soggetti quanto più sono ritenuti fonte

i

invernale quanto più sono contrari ai

di problemi in una spedizione invernale,

comportamenti più frequentemente (pur

propri valori. Infine si può osservare che

riguardano la confusione nella perc e-

sempre raramente) osservati sono stati

è stato trovato un numero maggiore di

zione dei problemi, nella comunica-

l’insoff e renza per le situazioni regolate

c o r relazioni significative di segno posi-

zione, nell’evitamento dei lavori collet-

(n. 19) e la critica, la ridicolizzazione (n.

tivo tra l’importanza dei comportamenti

tivi (che dimostrano in concreto l’esi-

20) delle posizioni degli altri. I meno

adattivi e i valori personali (68.7%).

stenza del gruppo, la coesione ed il

Nei

compagni

di

spedizione

f requenti (rarissimi) sono stati la incapa-

Solo tre sono le correlazioni, chiara-

cità di gestire gli eventi (n. 11) e la trascu-

mente di segno negativo, tra il grado di

la rassegnazione, la perdita della capa-

ratezza (n. 5) nei compiti assegnati.

p roblematicità e la frequenza di emis-

cità di reazione, di risposta nei confronti

Nei responsabili delle spedizioni i

sione, due di queste riguardano compor-

degli eventi.

comportamenti più e meno frequente-

tamenti inerenti l’area sociale (Tr a s c u r a re

mente

una

gli orari e le norme di comportamento,

leadership percepita talora come aggres-

osservati

denotano

o p e r a re discriminazioni tra i partecipanti)

siva (n. 27) e altre volte come capace

una l’area personale (Reagire esagerata-

di discriminazioni (n. 29) ma molto attiva

mente alle frustrazioni).

(n. 5, 11).

senso di appartenenza) ed il cedimento,

Discussione Tutti i comportamenti elencati sono

Molto più numerose le corre l a z i o n i

stati scelti, anche se in misura perc e n-

I comportamenti che maggiorm e n t e

tra il grado di problematicità in una

tualmente diversa (dall’8 al 53% dei

si discostano dai valori dei soggetti inter-

spedizione invernale e in una estiva.

soggetti) come espressione o rappresen-

vistati appartengono all’area sociale:

Diciotto comportamenti presentano una

tazione del disadattamento psicosociale

critica e squalifica degli altri, inosser-

relazione statisticamente significativa per

all’ambiente socio-operativo antartico

vanza delle norme di comportamento

quanto riguardala problematicità espri-

che si presenta come un fenomeno

sociale, inaffidabilità (n. 20, n. 26, n. 8).

mendo una corrispondenza tra le due

caratterizzato da molteplici espre s s i o n i

situazioni (estiva e invernale).

comportamentali, con un differente peso

Tra i comportamenti che risultano meno, ma pur sempre in evidente

Solo tre sono le correlazioni, di

e significato nei diversi individui. Ogni

contrasto con i valori dei soggetti, troviamo

segno negativo, tra il grado in cui ogni

comportamento dell’elenco, come è

quei comportamenti dell’area personale o

singolo comportamento si discosta dai

prevedibile in un ambiente altamente

professionale (n. 14, n.15, n. 12, n. 17).

valori e la frequenza di emissione, due

interdipendente

di queste riguardano comportamenti

isolate e confinate delle spedizioni antar-

inerenti l’area sociale (Mostrare chiusura

tiche, ha contemporaneamente, anche

Associazioni-Correlazioni

come

le

comunità

Dodici (40%) sono i comportamenti

e rigidità, criticare, ridicolizzare le

se in misura variabile, significati ed

che presentano una correlazione signi-

opinioni degli altri) una l’area professio-

effetti molteplici cioè nell’area perso-

ficativa di segno positivo tra il grado di

nale (Dimostrare incompetenza nel

nale, sociale e lavorativa. Il disadatta-

problematicità ad essi attribuito e il

proprio lavoro).

mento,

come

l’adattamento

(Peri,

grado con cui si discostano dai valori

Otto comportamenti (26.6%) presen-

Ruffini, 1999) in una “microcomunità

personali dei soggetti intervistati. Tre

tano una correlazione di segno positivo

“isolata e confinata va ad intere s s a re i

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


molteplici e probabilmente la totalità

mente conflittuale. Si tratta delle carat-

degli aspetti della vita di un gruppo. Il

teristiche opposte a quelle della abilità,

soprattutto

Gli uomini legano il disadattamento all’incompetenza

e

alla

criterio, assolutamente soggettivo di

stabilità e compatibilità, ormai univer-

superficialità, quindi all’area operativo-

scelta, ci presenta una interdipendenza

salmente accettate come criteri di un

professionale, le donne considerano

delle diverse aree a conferma della

buon adattamento e di adattabilità in

e s p ressione del disadattamento preva-

complessità della situazione studiata.

ambienti

1986,

lentemente la trascuratezza nella esecu-

Gunderson, 1974, Rivolier, 1992, Peri,

zione dei compiti, la inaffidabilità. A

Ruffini, 1999).

livello sociale per gli uomini “Mostrare

Il disadattamento nei componenti della spedizione italiana è identificato

estremi

(Palinkas,

p revalentemente in comportamenti che

I comportamenti giudicati meno

i n s o ff e renza per le situazioni regolate”,

esprimono incompetenza pro f e s s i o n a l e ,

disadattivi riguardano prevalentemente

sembra essere il comportamento disadat-

inosservanza delle misure di sicurezza

gli aspetti formali, “sociali” nei confronti

tivo relativamente più scelto, mentre per

e inaffidabilità, nell’area professionale-

dei quali sembra esserci un giudizio

le donne lo è un atteggiamento di chiu-

lavorativa, in comportamenti che deno-

meno diffusamente negativo.

sura e rigidità quindi di scarsa collabo-

dell’autocontrollo

L’analisi delle caratteristiche biogra-

razione e disponibilità. A livello perso-

emotivo di fronte a situazioni critiche o

fiche ha evidenziato differenze nella

nale gli uomini giudicano più spesso

difficili, nell’area personale, in disinte-

frequenza delle scelte nei diversi gruppi

disadattivo il cedere di fronte agli stress

resse verso gli altri e conflittualità nei

individuati.

e mostrare insicurezza, le donne il

tano

la

perdita

rapporti interpersonali, nell’area sociale.

Nei giovani, nei quali si può pre s u-

trascurare l’igiene e il decoro quasi a

La prevalenza nel disadattamento degli

m e re un bisogno di socializzazione più

v o l e re conferm a re certi stereotipi cultu-

aspetti professionali può essere spiegato

elevato, è stato scelto più frequente-

rali che vedono incompatibile per

dal contesto operativo delle spedizioni

mente come espressione del disadatta-

l’uomo il cedimento psicofisico (segnale

italiane che si svolgono durante l’estate

mento il rifiuto degli incontri sociali e

di debolezza) e riprovevole per la donna

quando la quantità di lavori da re a l i z-

r i c reativi, mentre nei più anziani, in cui

trascurare il proprio aspetto. Non

z a re è notevole e rappresentano gli

possiamo ipotizzare il

sorprende che in un ambiente così duro

obiettivi principali della missione. Sono

confrontarsi con una situazione socio-

e ostile una adeguata presenza femmi-

comunque considerati molto pericolosi

ambientale strutturata, è considerata più

nile sia spesso richiesta dai partecipanti

i cedimenti emotivi e personali di fronte

frequentemente disadattiva l’insoff e-

alle spedizioni allo scopo di valorizzare,

allo stress in quanto suscettibili di disgre-

renza per le situazioni regolate.

curare certi aspetti di “civiltà” che gli

bisogno

di

gare il contesto socio-organizzativo della

Nei giovani vengono evidenziati

spedizione, poco preparato a gestire

soprattutto i processi personali, psicolo-

trascurare (Peri, Barbarito, Barattoni,

questo tipo di problematiche. Analoga-

gici del disadattamento in campo opera-

1998, 2000).

mente sono ritenuti particolarmente

tivo (Perc e p i re, comunicare confusa-

uomini

tendono

frequentemente

a

Per i ricercatori i comportamenti più

minacciosi per l’unità “ideale” del

mente, trascurare i propri compiti, etc.)

disadattivi riguardano la sfera personale

gruppo, per la sua coesione, il disinte-

e identificati in modo analitico laddove

e sociale, certi atteggiamenti (chiusura

resse verso gli altri o lo sviluppo di

nei più anziani si preferisce usare defi-

e rigidità) e alcune modalità di intera-

rapporti interpersonali conflittuali. Gli

nizioni globali, sintetiche (incompe-

zione nei rapporti interpersonali (conflit-

aspetti disadattivi personali e sociali

tenza,

sopra descritti potrebbero essere stati

sembrano maggiormente riflettere valu-

scelti perché in contrasto con lo scopo

tazioni etiche, morali, legate ai valori

ai cambiamenti, lasciarsi sopraffare dalle

superordinato del compimento della

socioculturali.

situazioni).

inaffidabilità,

passività)

che

tualità

interpersonale),

nonché

il

c o n t rollo della emotività (insofferenza

missione nei confronti della quale sono

Come per l’adattamento, anche per

Per i medici, presumibilmente anche

considerati particolarmente minacciosi

il disadattamento, sembra che con il

in relazione ai loro compiti professio-

una perdita dell’autocontrollo emotivo

progredire del livello di istruzione si dia

nali e istituzionali, tutto ciò che minaccia

personale ed un atteggiamento egocen-

maggior valore agli aspetti, ai pro c e s s i

il benessere socio-psico-fisico delle

trico, troppo individualizzato, disinteres-

individuali, interni, rispetto a quelli

persone è considerato particolarmente

sato nei confronti del gruppo o franca-

esterni, osservabili.

pericoloso. Tali sono considerate dai

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


medici le reazioni esagerate alle frustra-

rezza, emerge la stigmatizzazione della

comportamenti inseriti nell’area sociale

zioni, la mancanza di rispetto nelle inte-

passività, della mancanza di iniziativa o

che

razioni sociali, di chiarezza nelle comu-

di intraprendenza, di dinamismo, nel

minacciano l’armonia, la coesione, la

nicazioni, il perdere il senso della

proprio lavoro.

stabilità e la struttura (org a n i z z a z i o n e )

Negli operai specializzati e i tecnici

distanza rispetto alle situazioni.

direttamente

o

indirettamente

del gruppo. I membri delle spedizioni residenti

Per lo staff amministrativo-dirigen-

delle costruzioni viene considerato

ziale, le scelte effettuate sembrano

disadattivo, al pari di altre categorie con

nelle regioni settentrionali considerano

evidenziare una particolare attenzione a

funzioni prevalentemente esecutive,

p roporzionalmente come più disadattivi

quei comportamenti che minacciano

l’inerzia, la passività, a cui si aggiunge

la incapacità di adattarsi ad un ambiente

l’ordinato e pianificato funzionamento

una caratteristica che è al confine tra

duro, difficile, la inosservanza delle

della base (orari, norme), l’inadem-

l’area sociale e lavorativa, l’inaffidabilità,

regole di convivenza sociale e la confu-

pienza verso le proprie responsabilità

che sembra riflettere soprattutto conce-

sione nella percezione degli eventi e

lavorative e la esternazione incontrollata

zioni etiche. Particolarmente negativa è

nella comunicazione. Non si può esclu-

della propria emotività, capace di inne-

considerata da questa categoria di perso-

dere una specie di relazione pro g re s s i-

scare reazioni a catena incontrollabili.

nale abituata a lavorare con pro g e t t i ,

vamente ascendente tra questi aspetti,

scadenze e obiettivi predeterminati, l’in-

che procede dal fisico-ambientale al sociale, al relazionale cognitivo.

Il gruppo dei tecnici della ricerca, solitamente collocati in una posizione

capacità di accettare le situazioni re g o-

esecutiva, di supporto ai ricercatori,

late, programmate, l’indisciplina, sicura-

avverte più frequentemente come poten-

mente in misura maggiore che in altri

residenti nelle regioni centro - s e t t e n t r i o-

ziale fonte di problemi un atteggiamento

gruppi. Ciò non sorprende in una cate-

nali sembrano evidenziare una maggiore

Le scelte dei membri delle spedizioni

squalificante, o poco rispettoso nei

goria del personale abituata a lavorare

attenzione alle tematiche intra (re a z i o n i

confronti degli altri (presumibilmente in

con progetti, scadenze e obiettivi prede-

esagerate al disagio) ed interpersonali

posizione subordinata). Questa categoria

terminati.

(evitare i lavori collettivi, lasciare incom-

considera anche come particolarmente

Nei militari il disadattamento sembra

piuto il lavoro) nell’ambito lavorativo.

disfunzionale la mancanza di chiarezza

esprimersi soprattutto nel contravvenire

I residenti nelle regioni centrali

nella percezione degli eventi, nella

norme di comportamento sociale o lavo-

trovano relativamente più disadattivi

comunicazione etc. La legittima esigenza

rativo (gli orari, le norme di comporta-

alcuni comportamenti antisociali con

di chiarezza in questa categoria di

mento, gli incontri sociali, che assumono

risvolti etici (mostrare chiusura e rigi-

persone potrebbe anche nascondere una

un valore di coesione del gruppo) e

dità, operare discriminazioni, svalutare

intolleranza per l’ambiguità e la propen-

nella dimostrazione di una grave insicu-

il

sione a risolvere sul piano pratico,

rezza, non solo, possiamo ipotizzare per

maggiore attenzione degli spedizionisti

operativo, con un impegno attivo nelle

gli effetti sulla persona interessata ma

provenienti dalle regioni centrali agli

proprie mansioni, le eventuali perples-

anche per gli effetti a cascata sulle

aspetti etico sociali era risultata evidente

sità o incertezze. Sul piano personale il

persone che si affidano a questo gruppo

anche nella indagine sui re f e renti

disadattamento

per avere protezione e assistenza.

è

identificato

nella

comportamento

degli

altri).

La

comportamentali dell’adattamento (Peri, Ruffini, 1999).

semplice esagerazione, nella mancanza

Gli amministrativi, i tecnici di labora-

di equilibrio, di moderazione nelle

torio e i tecnici logistici, hanno indivi-

Nei pochi soggetti provenienti dalle

reazioni emotive.

duato nell’area operativa i comportamenti

regioni meridionali l’accento sembra

Per i tecnici della logistica, oltre alle

m a g g i o rmente disadattivi, spesso inerenti

spostarsi verso le reazioni emotive nei

valutazioni negative delle precedenti

l ’ o rganizzazione del proprio lavoro. I

confronti della realtà socio lavorativa e

categorie nei confronti dei comporta-

medici hanno attribuito più importanza

organizzativa.

menti che minacciano l’armonia inter-

a comportamenti riguardanti la sfera più

I neofiti sembrano appuntare l’atten-

personale (conflittualità) nel gruppo, che

p ropriamente emotiva e in particolare, la

zione su alcuni aspetti personali del

non controllano a sufficienza le frustra-

capacità di “govern a re” le emozioni.

disadattamento che rappresentano forse

zioni (reazioni esagerate) ed il disagio

Gli operai, i militari, i ricercatori

la paura di non reggere (cedere di fronte

psichico, che non si basano sulla chia-

hanno attribuito maggiore importanza a

agli stress fisico-ambientali) un ambiente

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


così estremo e ostile come quello antar-

tutto ciò che minaccia l’armonico funzio-

tare le misure di sicurezza) o, una volta

tico, il timore, cioè, di (lasciarsi sopraf-

namento del gruppo sia a livello indivi-

verificatasi, compro m e t t e rne, ostaco-

fare dalle situazioni) non farcela (Nilsen,

duale (instabilità emotiva) che interindi-

larne (perdere l’autocontrollo, omettere

2001). Analogamente in campo pro f e s-

viduale (conflittualità). In conclusione,

di dare un contributo, nelle situazioni

sionale appaiono più disadattivi per i

dal confronto dei comportamenti più

critiche) la gestione. La cultura dell’e-

neofiti quei comportamenti che possono

frequentemente scelti dai soggetti alla

mergenza traspare da queste valutazioni:

rappresentare delle prove da superare

loro prima esperienza antartica e dai

ciò che sembra emerg e re è la consape-

per chi non ha già dimostrato di

soggetti

esperienza,

volezza di trovarsi in un ambiente estre-

confrontarsi con successo con l’am-

vediamo come per i primi sia importante

mamente pericoloso che richiede un

biente polare come non riuscire a perce-

evitare quei comportamenti che deno-

grande autocontrollo personale ed il

con

maggiore

pire con chiarezza gli eventuali problemi

tano una incapacità personale o pro f e s-

concorso di tutti nelle difficoltà, consi-

(percepire confusamente una situazione

sionale di reggere il confronto con l’am-

derata

problematica), in una situazione nuova,

biente più ostile del pianeta mentre per

esistente in questi gruppi.

così diversa da quella abituale, o tornare

i secondi sono particolarmente stigma-

la

elevata

interdipendenza

I medesimi comportamenti sono

a casa (lasciare incompiuti i propri

tizzati quei comportamenti che minac-

considerati dai soggetti intervistati i più

lavori) senza avere completato il proprio

ciano la struttura, l’organizzazione del

problematici anche in una spedizione

lavoro.

gruppo.

invernale ma con un grado di gravità

Al crescere, sebbene ancora limitato,

Le differenze di valutazione sul

superiore. Causare o non pre v e n i re un

della esperienza antartica si cominciano

disadattamento emerse nelle differenti

evento critico, non dare il proprio contri-

a considerare gli aspetti sociali dell’a-

categorie di personale esaminate sulla

buto per superarlo, perdere l’autocon-

dattamento. Si potrebbe forse ipotizzare

base delle differenti variabili biografiche

trollo in tali situazioni, rappre s e n t a n o

che dopo aver dimostrato di “essere

supporta ulteriormente non solo la tesi

l’evento più grave nel gruppo in esame,

all’altezza” sul piano individuale e

della variabilità individuale delle mani-

che non ha esperienza di campagne

professionale il personale delle spedi-

festazioni comportamentali dell’adatta-

invernali. Di fronte ad una emerg e n z a

zioni avverta il bisogno di socializzare

mento ma della loro variabilità anche in

non ci sare b b e ro differenze qualitative

con altri che, presumibilmente, hanno

base alle caratteristiche biografiche. Il

tra campagne estive ed invernali ma solo

ugualmente superato la prova di adat-

concetto di disadattamento sembra

quantitative, di intensità. Le numero s e

tabilità. Nei soggetti con maggiore espe-

“dipendere” da molte variabili che

correlazioni

(diciotto)

significative

rienza antartica l’accento viene posto

rendono questo concetto, al pari dell’a-

trovate tra il grado di problematicità dei

sulla incapacità di adattarsi agli aspetti

dattamento,

complesso,

vari comportamenti disadattivi in una

normativi, strutturali, organizzativi. Tale

variabile da individuo a individuo e da

spedizione invernale ed in una estiva

adattabilità deve esprimersi per i vete-

categoria a categoria di personale e non

conferma ulteriormente la corrispon-

rani anche in modo esteriore, con la cura

facilmente definibile in senso univoco o

denza tra le due situazioni in questo

della persona, presumibilmente consi-

riduttivo. Le differenti “culture” delle

gruppo.

composito,

derata una forma di rispetto reciproco

differenti categorie sembrano svolgere

in un gruppo isolato. Naturalmente in

un ruolo che al momento, in assenza di

Tra i soggetti intervistati e i loro compagni

appare

una

sostanziale

soggetti che hanno già dimostrato la

approfonditi e prolungati studi epide-

concordanza di valutazioni per ciò che

propria competenza professionale ciò

miologici, possiamo solo ipotizzare. A

riguarda le misure di sicurezza e la

che viene richiesto è un impegno attivo

tale riguardo appaiono di un certo inte-

perdita dell’autocontrollo nelle situazioni

delle proprie risorse, delle proprie

resse le differenze rilevate nelle diff e-

critiche, che rappresentano la seconda

energie. L’inosservanza degli standard

renti aree geografiche.

e terza causa di problemi attribuita al

In una spedizione estiva i compor-

giudizio dei compagni di spedizione,

tizzato dal gruppo dei più anziani come

tamenti giudicati più problematici dagli

mentre emerge un significativa discre-

disadattivo.

le

spedizionisti intervistati denotano una

panza per la omissione di aiuto in circo-

tendenza nei veterani antartici a consi-

particolare attenzione a tutto ciò che può

stanze delicate, giudicata meno grave,

derare relativamente più disadattivo

creare una situazione critica (non rispet-

secondo il parere degli intervistati, dai

p recedentemente elencati viene stigmaAppare

confermata

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


loro compagni i quali sono ritenuti

disadattamento può manifestarsi in tutti

mente

giudicare come la più grave fonte di

i modi elencati e che tutti o almeno la

leadership percepita talora come aggres-

problemi il dimostrarsi inaffidabile. Ai

maggior parte dei partecipanti alle spedi-

siva e altre volte come capace di discri-

compagni di spedizione viene attribuita

zioni italiane hanno, anche se in misura

minazioni ma molto raramente trascu-

la valutazione di massima gravità al

molto lieve, presentato manifestazioni

rata o succube degli eventi.

comportamento di inaffidabilità. Gli altri

comportamentali da essi stessi giudicate

sono ritenuti critici, intolleranti in primo

disfunzionali per la spedizione. Questi

sono più frequentemente rilevati nei

luogo

dei

risultati non costituiscono un fatto nega-

compagni e nei responsabili; gli altri

compagni e un poco meno nei confronti

tivo, che non sarebbe in ogni caso giusti-

compagni sono solitamente visti come

di eventuali omissioni di apporti perso-

ficato dal livello molto basso della

più critici e insofferenti, i responsabili

verso

la

inaffidabilità

osservati

denotano

una

Molti dei comportamenti disadattivi

nali alla soluzione di eventi critici. Non

frequenza riscontrata, o una sorpresa,

sono giudicati rigidi, intransigenti e

si può escludere che i soggetti si sentano

considerando che la maggior parte delle

severi specie nei confronti di chi sbaglia.

come sotto esame costante da parte

persone periodicamente, specie in situa-

Tutti i comportamenti sono stati

degli altri e debbano assolutamente

zioni di grande impegno psicofisico,

valutati essere molto in contrasto con i

evitare di mostrarsi “inaffidabili” o

manifesta comportamenti inadeguati, ma

valori dei soggetti. I comportamenti che

questo rappresenti una proiezione dei

mostrano una discreta consapevolezza

maggiormente si discostano dai valori

propri sentimenti di insicurezza verso la

e attenzione dei partecipanti verso

dei soggetti intervistati appartengono

affidabilità degli altri, una attribuzione

quelle forme di espressione comporta-

all’area

sociale:

inosservanza

delle

agli altri delle proprie insicurezze circ a

mentale che, se non adeguatamente

norme di comportamento sociale, inaf-

la loro totale disponibilità in caso di

c o n t rollate, possono cre a re problemi al

fidabilità, critica e squalifica degli altri.

bisogno ma al momento appare tro p p o

gruppo e all’organizzazione.

speculativo azzardare delle ipotesi per

Quest’ultimo comportamento è signifi-

Gli aspetti disadattivi più fre q u e n t e-

cativamente anche quello più fre q u e n-

mente rilevati negli stessi intervistati

temente osservato nei compagni di

Sul versante opposto, i comporta-

sono una certa (rara) incompetenza

spedizione. Non sorprende che sia

interpretare questi dati. menti considerati meno problematici

professionale e insofferenza per le situa-

maggiormente rilevato il comportamento

sono quelli che pur essendo certamente

zioni regolate, strutturate. I comporta-

che, qualora non adeguatamente gestito,

disfunzionali non sembrano concern e re

menti disadattivi meno frequentemente

potrebbe nel tempo minare la coesione

aspetti critici della sopravvivenza indi-

osservati (rarissimi) sono l’evitamento

del gruppo.

viduale o del gruppo in una spedizione

dei lavori collettivi e un atteggiamento

Tra i comportamenti che risultano

estiva (es. mostrare chiusura e rigidità,

di chiusura, di rigidità. L’efficienza e la

meno, ma pur sempre in evidente

trascurare l’igiene ed il decoro, svolgere

coesione del gruppo (Peri Ruffini, 1999)

contrasto con i valori dei soggetti,

passivamente le proprie mansioni). In

non appaiono minacciate da sporadiche

troviamo quei comportamenti dell’area

una spedizione invernale sono conside-

e limitate manifestazioni di incompe-

personale o professionale “involontari”

rati tra i meno gravi una certa passività,

tenza e di insoff e renza verso l’org a n i z-

o non facilmente controllabili come l’in-

l’impiego di scarsa energia nello svolgi-

zazione.

stabilità emotiva, l’insicurezza, la comu-

mento delle proprie attività o addirittura

I compagni di spedizione, al pari

nicazione imprecisa e confusa, la

il non completamento del proprio

degli

talora

reazione esagerata alle frustrazioni,

lavoro, a conferma della convinzione

(sempre raramente) insofferenti verso

come tali meno soggetti ad una valuta-

corrente che durante la permanenza

l’ambiente strutturato, esistente nelle

zione etico-morale ma pur sempre poco

invernale non sia necessario un grande

spedizioni, ma un poco più critici e

tollerati in un contesto di alta efficienza

attivismo lavorativo.

interessati,

sono

visti

meno tolleranti verso posizioni differenti

operativa come quello delle spedizioni

Tutti i comportamenti disadattivi

dalle proprie, quasi sempre capaci di

antartiche.

sono stati osservati in sé stessi, nei

assolvere seriamente i compiti assegnati

La associazione fra problematicità

compagni di spedizione, nei re s p o n s a-

e di non lasciarsi sopraffare dagli eventi.

per la spedizione e opposizione ai valori

bili, seppure con una frequenza molto

Nei responsabili delle spedizioni i

dei soggetti assume valori significativi,

bassa. Ciò sembra conferm a re che il

comportamenti più e meno frequente-

come nel caso dell’adattamento (Peri,

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


quei

In questo gruppo non ci sare b b e ro

Le relazioni sopra trovate sembrano

comportamenti in evidente antitesi con

significative differenze qualitative per

supportare l’ipotesi di un debole legame

i principi socio culturali che guidano l’at-

quanto riguarda il disadattamento in una

fra i certi contenuti cognitivi e il compor-

tività professionale e le relazioni inter-

spedizione invernale ed in una estiva

tamento ma meno intenso rispetto all’a-

occidentale

ma solo quantitative, di intensità. Tali

dattamento.

(competenza, scrupolosità, impegno

somiglianze, analogie tra una campagna

R u ffini,

personali

1999)

nella

soprattutto

civiltà

in

Le correlazioni tra il grado di proble-

attenzione in campo professionale, aper-

estiva ed invernale, nell’area pro f e s s i o-

maticità attribuito ai comportamenti in

tura, flessibilità, rispetto, tolleranza,

nale riguardano la incompetenza, la

una spedizione invernale e il grado in

c o m p rensione e solidarietà nel campo

passività, la trascuratezza nei compiti

cui si discostano dai valori rappre s e n-

sociale).

assegnati e nel rispetto delle misure di

tano un numero (otto) nettamente infe-

Nell’area

personale

quei

comportamenti , solitamente involontari

s i c u rezza, nell’area sociale si riferiscono

r i o re alle spedizioni estive. Ciò sembra

e difficilmente controllabili dal soggetto,

al mancato apporto di contributo perso-

i n d i c a re che i valori giuocano, qualora

come dimostrare instabilità emotiva o

nale in circostanze critiche, alla chiusura

sia possibile, un ruolo molto più limi-

forte insicurezza o perdere l’autocon-

e rigidità sociale, alla critica o alla squa-

tato nel determinare la gravità di un

trollo emotivo nelle situazioni difficili,

lifica delle differenti opinioni o posi-

comportamento durante una campagna

sono considerati tanto più fonte di

zioni, al mancato rispetto delle norme

invernale. In questa ultima situazione,

problemi in una spedizione invernale

di comportamento o degli orari, allo

p resumibilmente, prevalgono criteri più

quanto più sono contrari ai propri valori.

sviluppo di conflitti interpersonali, alla

oggettivi, dettati dalla severità delle

Sembrerebbe quasi che la posizione

inosservanza delle norme di comporta-

condizioni psico-socio-ambientali più

culturale nei confronti della emotività

mento sociale, alla svalutazione del

che da criteri ideali o personali. Nelle

(es. accettazione o rifiuto della pro p r i a

comportamento altrui, alle discrimina-

correlazioni specificamente emerse in

emotività) possa determ i n a re una valu-

zioni ingiustificate. Nell’area personale

questa analisi si può intravedere la

tazione di gravità o meno del compor-

sia nell’inverno che nell’estate antartica

proiezione della cultura della emergenza

tamento corrispondente. Indubbiamente

viene considerato fonte di pro b l e m i

(in cui è necessario evitare la confu-

l’ambiente ostile e duro in cui queste

lasciarsi sopraff a re dagli eventi, l’insta-

sione, il caos nella percezione, nelle

persone operano può spiegare certe

bilità emotiva, le reazioni esagerate

comunicazioni, nella gestione degli

convinzioni sull’autocontrollo totale ma

verso le frustrazioni o il disagio, perdere

eventi) in un contesto di cui i soggetti

non si esclude che il mito dell’eroe

l’autocontrollo nelle difficoltà e trascu-

non hanno una esperienza diretta.

(Campbell, 1949), con totale autocon-

rare l’igiene ed il decoro personale.

trollo e senza cedimenti, permei in

Quest’ultimo comportamento va inqua-

modo più o meno esplicito la “subcul-

drato nella ottica della ampia disponibi-

tura

lità di risorse igieniche presenti in una

antartica”.

I

valori

personali

sembrano avere sempre una certa

base estiva.

Conclusioni La metodologia usata in questo

influenza sul processo valutativo degli

Per un numero limitato di diff e-

studio sembra essersi dimostrata effi-

e ffetti di un comportamento disadattivo

renti comportamenti (mostrare chiu-

cace ed esaustiva nel rappresentare il

ma minore rispetto ai comportamenti

sura e rigidità, criticare, ridicolizzare

q u a d ro del disadattamento psicosociale

adattivi.

le opinioni degli altri, dimostrare

nelle spedizioni antartiche italiane. Il

Per un numero limitato di comporta-

incompetenza nel proprio lavoro ) ,

disadattamento si presenta come un

menti (trascurare gli orari e le norme di

comunemente stigmatizzati in senso

fenomeno complesso, caratterizzato da

comportamento, operare discriminazioni

negativo nella nostra cultura, sembra

molteplici espressioni comportamentali,

tra i partecipanti, re a g i re esageratamente

che più elevato sia il contrasto con i

con un diff e rente peso e significato nei

alle frustrazioni), sembra che la consape-

valori posseduti dai soggetti intervi-

diversi individui. Nell’area operativa il

volezza che possano essere causa di

stati,

il

disadattamento si manifesta soprattutto

problemi per la spedizione comporti una

c o n t rollo cognitivo nella loro emis-

con la incompetenza professionale, la

maggiore inibizione nella loro emissione

sione e conseguentemente minore la

inosservanza delle misure di sicurezza

ed in definitiva una loro minore incidenza.

l o ro incidenza.

e la inaffidabilità, nell’area personale,

maggiore

l’inibizione,

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


dell’autocontrollo

una particolare attenzione a tutto ciò

emotivo in situazioni critiche, nell’area

che può cre a re una situazione critica o

sociale, con il disinteresse verso gli altri,

comprometterne la gestione. La cultura

con la conflittualità interpersonale.

d e l l ’ e m e rgenza che traspare da queste

con

la

perdita

L’analisi delle caratteristiche biografiche

valutazioni è ancora più enfatizzata nel

dei soggetti esaminati ha evidenziato

caso di una spedizione invernale. Gli

differenze nella frequenza delle scelte

aspetti disadattivi più frequentemente

nelle diverse categorie esaminate. I

rilevati negli stessi intervistati sono una

giovani considerano più frequente-

certa (rara) incompetenza pro f e s s i o n a l e

mente disadattivo il rifiuto degli incontri

e insoff e renza per le situazioni re g o l a t e ,

sociali mentre gli anziani l’insoff e re n z a

strutturate. L’efficienza e la coesione del

per le situazioni strutturate. Gli uomini

gruppo non appaiono minacciate da

stigmatizzano più spesso l’incompe-

sporadiche e limitate manifestazioni di

tenza professionale, il cedimento di

incompetenza e di insofferenza verso

fronte agli stress, mentre le donne la

l’organizzazione.

trascuratezza nel lavoro e nella persona,

I compagni di spedizione sono visti

la chiusura e la rigidità sociale. Diffe-

talora (anche essi raramente) insofferenti

renti aspetti del disadattamento sono

verso l’ambiente strutturato, esistente

enfatizzati dalle diverse categorie di

nelle spedizioni, ma un poco più critici

partecipanti: l’inosservanza degli orari

e meno tolleranti verso posizioni diffe-

e delle norme viene segnalata più

renti dalle proprie, quasi sempre capaci

frequentemente da parte dello staff diri-

di assolvere seriamente i compiti asse-

gente, la mancanza di rispetto o la squa-

gnati e di non lasciarsi sopraffare dagli

lifica da parte del personale con

eventi.

Bibliografia 1. American Psychiatric Association (1994): Diagnostic and statistical manual of mental disorders. Washington D.C., DSM IV Manuale diagnostico statistico dei disturbi mentali, Masson, Milano, 1996. 2. Barbarito M. (1994): Approximaciones a la problematica de la convivencia en la Antartida. Comunicazione personale. 3. Bleuler E. (1967): Trattato di Psichiatria. Feltrinelli: Milano. Tr.it. 4. Campbell J. (1949): The hero with a thousand faces. Bolloingen Foundation Inc.: New York. 5. Corriere R. & Mc Grady P. M. (1986): Life zones. NY: Ballantine Books, Random House Inc. trad. ital. (1998) Sincronizzare la personalità, Trento: Erickson.

funzione esecutiva. I ricercatori, i mili-

Nei responsabili delle spedizioni i

tari, gli operai specializzati identificano

comportamenti più e meno frequente-

più spesso quei comportamenti che

mente

direttamente o indirettamente minac-

leadership percepita talora come aggres-

osservati

denotano

una

6. Corsini R. J. (1999): The Dictionary of Psychology. Philadelphia, PA: Brunner/Mazel.

ciano l’armonia, la coesione, la stabilità

siva e altre volte come capace di discri-

e la organizzazione del gruppo, i medici

minazioni ma molto raramente trascu-

si

sui

rata o succube degli eventi. Tutti i

comportamenti che denotano la incapa-

comportamenti sono stati valutati essere

cità di controllare l’emotività, gli altri

molto in contrasto con i valori dei

8. Dizionario Enciclopedico De Agostini

partecipanti su aspetti riguardanti l’or-

soggetti. I comportamenti che maggior-

(1982): Novara: Istituto Geografico De Agostini.

concentrano

maggiormente

ganizzazione del proprio lavoro. I

mente si discostano dai valori dei

neofiti appuntano più spesso l’atten-

soggetti

zione sugli aspetti del disadattamento

all’area sociale. I valori sembrano svol-

che potrebbero esprimere il timore di

g e re un ruolo anche per ciò che

non riuscire ad adattarsi ad un ambiente

c o n c e rne la problematicità dei compor-

e s t remo come cedere allo stress ambien-

tamenti disadattivi in una spedizione

tale etc. Nei soggetti con maggiore espe-

estiva ma in generale il loro ruolo

rienza antartica l’accento viene posto

sembra ridotto rispetto a quanto rilevato

intervistati

appartengono

sulla incapacità di adattarsi agli aspetti

nel caso dell’adattamento e lo è ancora

normativi, strutturali, organizzativi. I

di più nel caso di una spedizione inver-

comportamenti giudicati più pro b l e m a-

nale dove emerge più chiaramente il

tici in una spedizione estiva denotano

criterio dell’emergenza.

G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178

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G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178


Eventi formativi presso il Policlinico Militare “Celio” - Roma


Studio sull’incidenza delle alterazioni del film lacrimale e della sensibilità corneale in soggetti esposti ad inquinamento atmosferico da particelle ultrafini Research on the impact of lacrimal film’s alterations and of corneal sensibility in people exposed to air pollution caused by ultrathin particles. Geremia Oliva * Mauro Salducci # Francesco Perri ° Claudio Vernale • Vincenzo Annoscia ° Mario Mariani • Maurizio Manigrasso • Carla Fanizza • Francesco Bailardi * Pasquale Avino • Carlo Giannico °

Fig. 1 - Strati componenti il film lacrimale. Riassunto - Gli Autori hanno voluto verificare l’esistenza di possibili alterazioni del film lacrimale (quella sottile pellicola trasparente che riveste gli epiteli corneali e congiuntivali e avente funzione lubrificante, protettiva, nutritiva e antimicrobica) in soggetti particolarmente esposti ad inquinamento atmosferico da particelle ultrasottili. Scopo dell’attuale ricerca è individuare se il particolato atmosferico ultrafine, oltre alle ormai note patologie delle vie aeree, sia in grado di alterare in qualche modo il film lacrimale, alterandone le delicatissime funzioni precedentemente illustrate. Parole chiave: film lacrimale, particelle ultrafini, inquinamento atmosferico. Summary - The Authors have tried to testify the existence of possible alterations of the lacrimal film (the thin transparent layer that covers the corneal and conjunctival epithelium with lubricating, protective and antimicrobial function) in people particularly exposed to air pollution caused by ultrathin particles. The aim of the present re s e a rch is to identify if the air ultrathin particulate, besides the already known pathologies of the respiratory tract, is able to alter the lacrimal film someway, altering the already mentioned very delicate functions. Key words: lacrimal film, ultrathin particles, air pollution.

* ASL TA/1, Taranto. ° ISPESL - Dipartimento di Taranto. • Laboratorio Chimico, DIPIA-ISPESL, Roma. # Università di Roma “La Sapienza”, Dip. Scienze Oftalmologiche (Dir. Prof. C. Balacco Gabrieli), Professore Aggregato, Ufficiale Superiore Medico nella Marina Militare.

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Introduzione

(particolato di tipo primario) o da

con diametro aerodinamico minore di

reazioni chimiche di particolari composti

10, 2,5 e 1 µm, rispettivamente (5).

Il film lacrimale (1) è quella pelli-

gassosi (particolato di tipo secondario).

Alle PM10 si riconosce una partico-

cola trasparente che riveste gli epiteli

Può avere un’origine antropica, princi-

lare capacità di ledere l’org a n i s m o

della cornea e della congiuntiva e che

palmente connessa a traffico veicolare,

umano, perché in grado di superare le

si compone di tre strati: mucoso,

riscaldamento domestico ed emissioni

sue barriere funzionali a livello delle

acquoso, lipidico (Fig. 1).

industriali, e un’origine naturale, ad

prime vie aeree.

La componente mucosa aderente alla

esempio eruzioni vulcaniche, aerosol di

L’allarme, un tempo limitato alle

cornea, prodotta dalle cellule caliciformi

tipo marino, erosione dei suoli da parte

PM10, si sta ora focalizzando sulle PM2.5

congiuntivali, contiene mucina, albu-

degli agenti atmosferici, trasporto di

ed in futuro sulle PM1 per la loro capa-

mina, immunoglobuline, glicoproteine.

masse da lunga distanza (es. sabbie

cità di giungere negli alveoli polmonari,

sahariane).

veicolando metalli pesanti, quali ad

La componente acquosa, che rappresenta il 90% del film lacrimale, viene

Con il termine Polveri Totali Sospese

esempio il piombo e composti, oltre che

p rodotta dalla ghiandola lacrimale prin-

(PTS) si intende il particolato totale,

gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA),

cipale e dalle ghiandole lacrimali acces-

mentre con il termine PM10, PM2.5 e PM1,

di cui sono ben note le capacità cance-

sorie;

ci si riferisce a particolato atmosferico

rogene (Fig. 2).

contiene

acqua,

elettroliti,

proteine, lisozima, immunoglobuline. La componente lipidica, che rappresenta lo strato più esterno, è prodotta dalle ghiandole di Meibomio e di Zeiss (2). In condizioni fisiologiche la secrezione lacrimale è di circa 1 µL/min. Il film lacrimale ha una funzione lubrificante, protettiva, nutritiva e antimicrobica. Il turn over avviene per evaporazione,

influenzata

dalle

condizioni

ambientali, e dalla escrezione attraverso le vie naturali di deflusso. Il costituente del particolato atmosferico (3,4) (PM10, PM2.5), riconducibile ad un aerosol di granulometria definita, avente la caratteristica di rimanere sospeso nell’aria anche per lunghi periodi dopo la sua immissione in atmosfera, è formato da una miscela di vari elementi quali ad esempio carbonio (frazione

organica

ed

elementare),

metalli (es. piombo, nichel), ioni (solfati, nitrati, ammonio), idrocarburi policiclici aromatici, composti organici (aldeidi, chetoni, ecc.). La presenza di particolato atmosferico deriva da fenomeni di aggregazione di particelle submicroniche che hanno origine da processi di combustione

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Fig. 2 - Capacità di penetrazione delle particelle atmosferiche a diversa granulometria nel sistema respiratorio.


In generale, dalla convenzione

un esame del B.U.T. (Tempo di

N o rm a l i i valori superiori ai 15

ISO/CEN/ACGIH, in base all’eff e t t o

Rottura del film lacrimale), che si

secondi.

sulla salute, il particolato atmosferico

riferisce alla possibile alterazione

I soggetti esaminati erano di età

può essere distinto in 5 frazioni essen-

qualitativa dello strato mucolipidico

c o m p resa tra i 7 ed i 57 anni, 102 di

ziali: frazione inalabile, frazione di

del film lacrimale (7,8).

sesso femminile e 134 di sesso maschile

particolato

inalata

attraverso

naso

Il Test di Schirmer è stato conside-

(Fig. 3). Per quanto concerne la prove-

bocca, frazione extratoracica, frazione

rato patologico se inferiore ai 5 mm,

nienza, 128 individui risultavano re s i-

che non penetra oltre la laringe, e

mentre valori compresi fra 5 e 30 mm

denti nell’area Taranto Tamburi e i

frazione toracica, frazione che invece

sono stati considerati normali.

penetra

oltre

la

laringe,

frazione

Sono stati considerati s o s p e t t i ,

restanti 108 nella zona Taranto Borg o (Fig. 4).

t r a c h e o b ronchiale, frazione che penetra

valori del B.U.T. tra 15 e 10 secondi,

Tutti i soggetti sono stati contro l l a t i

o l t re la laringe ma non giunge alle vie

a l t e r a t i, valori tra 10 e 5 secondi,

a distanza di 15 giorni per verificare

respiratorie non ciliate, e frazione re s p i-

p a t o l o g i c i, inferiori ai 5 secondi.

l’attendibilità degli esami eseguiti.

rabile, frazione che penetra nelle vie respiratorie non ciliate raggiungendo gli alveoli polmonari. Le particelle di dimensioni maggiori p rovocano irritazione e infiammazione delle prime vie aeree e della congiuntiva oculare, mentre le più piccole possono

aggravare

e/o

malattie

respiratorie

(enfisema)

pro v o c a re o

neoplastiche (6). Scopo dell’attuale ricerca è individuare se il PM10 e PM2.5, oltre alle ormai note patologie delle vie aeree, sia in grado di alterare in qualche modo il film lacrimale, alterandone le delicatissime funzioni precedentemente illustrate.

Fig. 3 - Pazienti esaminati.

Materiali e Metodi Sono stati presi in considerazione nel periodo gennaio-giugno 2008 n. 236 pazienti che si sono sottoposti a visita specialistica oculistica. Sono stati esclusi tutti coloro che pre s e n t avano già patologie a carico del segmento anteriore dell’occhio, portatori di lenti a contatto o che si siano sottoposti ad interventi chirurgici o laser ad eccimeri. Su tutti i pazienti è stato eff e ttuato un Test di Schirm e r, che valuta la funzione lacrimale complessiva, e

Fig. 4 - Pazienti esaminati nei due quartieri.

G Med Mil. 2009; 159(2): 179-184


Risultati

Nella f i g u re 7 e 8 vengono esaminati

Conclusioni

invece i valori concernenti il B.U.T. Valori Nelle figure 5 e 6 sono riportati i

inferiori ai 5 sec (patologici) sono stati

valori riguardanti il test di Schirmer.

r i t rovati in 7 pazienti (5,5%) della zona

Il test di Schirm e r, valutando la

Nella figura 5 (Taranto Tamburi) sono

Taranto Tamburi e in 5 (4,6%) della zona

funzione lacrimale totale (basale +

stati registrati valori inferiori a 5 mm in

Taranto Borgo. Valori compresi tra 5 e 15

riflessa) rappresenta un indice pre v a-

9 casi (7,0 %); nella figura 6 (Taranto

sec sono stati registrati in 66 casi (43,7%)

lentemente quantitativo. Solo nei casi

Borgo) i valori inferiori a 5 mm sono

e in 44 (40,8%) relativamente ai due

< 5 mm possiamo parlare di ipola-

risultati invece pari a 7 (6,5 %). Valori

gruppi esaminati. Infine per valori supe-

crimia. Nei due gruppi di controllo i

maggiori di 5 mm sono stati riscontrati

riori ai 15 sec risultano 65 pazienti (50,8%)

valori del test di Schirmer > 5 mm risul-

rispettivamente in 119 (93,0 %) e 101

e 59 pazienti (54,6%) relativamente ai due

tano sostanzialmente identici. Il B.U.T.

(93,5 %) casi.

quartieri oggetto d’indagine.

(break up time) rappresenta invece un

Fig. 5 - Test di Schirmer - Taranto Tamburi.

Fig. 7 - B.U.T. - Taranto Tamburi.

Fig. 6 - Test di Schirmer - Taranto Borgo.

Fig. 8 - B.U.T. - Taranto Borgo.

G Med Mil. 2009; 159(2): 179-184


test prettamente qualitativo, misurando

Bibliografia

Bertollini R.:

la stabilità del film lacrimale e le sue possibili alterazioni. Nei due gruppi con B.U.T. alterato o sospetto otteniamo valori sovrapponi-

1. Duane:

Anche per valori di B.U.T. < 5 sec. i risultati appaiono similari. In conclusione, possiamo aff e rm a re di non aver riscontrato variazioni signi-

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densità di inquinanti atmosferici, in

carboniosa ed inorganica nel PM10

The lipid layer of the lacrimal tear film:

p a r t i c o l a re particelle ultrasottili, nell’at-

dell’area urbana di Roma.

physiology and pathology.

Atti 2° Convegno Nazionale sul

J Fr Ophtalmol 2001; 24(6): 643-658.

mosfera. Sarebbe opportuno approfondire tale indagine, ampliando il campione in

Particolato Atmosferico, Firenze, 10-15 settembre, 2006, pag. 464.

8. Miano F., Mazzone M., Giannetto A. et al.:

esame, utilizzando ulteriori test valuta-

4. Bruno P., Caselli M., Cavicchioli C.,

Interface properties of simplified tear-like

tivi della funzione lacrimale e conside-

de Gennaro G., de Gennaro L.:

fluids in relation to lipid and aqueous

rando possibili variabili aggiuntive (fasce

PM10 e PM2,5 nell’area urbana di Taranto

layers composition.

di età, sesso, attività lavorativa).

- www.ambiente.comune.taranto.it

Adv Exp Med Biol 2002; 506(A): 405-417.

Dal 1953 al servizio del Paese www.farmaceuticomilitare.it

G Med Mil. 2009; 159(2): 179-184


Dal 1853 La storia La nascita dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare risale al 22 dicembre 1832, data in cui Re Carlo Alberto con un “Regio Viglietto” fondava il Consiglio Superiore dell'Armata Sarda, che aveva fra i suoi componenti un Chimico Farmacista quale membro straordinario. Nello stesso Regio Viglietto si manifestava l'esigenza di “ordinare, appena possibile, lo stabilimento di un Laboratorio Generale Chimico Farmaceutico”. Con il “Regio Decreto per l'organizzazione del Servizio Chimico-Farmaceutico militare” datato 26 giugno 1853, infatti, in Torino veniva istituito un Deposito di Farmacia Militare con annesso il Laboratorio generale chimico farmaceutico, con il compito di preparare tutti i medicinali i materiali sanitari occorrenti per il Servizio Sanitario e Veterinario Militare. La sede originaria del Laboratorio era in corso Siccardi, nel centro della città sabauda, laddove era presente anche il famoso Laboratorio di produzione del Chinino dello Stato, inizialmente autonomo e diretto da un Colonnello chimico farmacista del Regio Esercito. Appare superfluo evidenziare la fondamentale opera sociale che il Laboratorio svolse in quegli anni in cui l'Italia era infestata dalla malaria. Il nome di “Deposito di Farmacia Militare" fu mantenuto fino al 1884, anno in cui fu sostituito con quello di Farmacia Centrale MIlitare. Nel 1923 assume la denominazione di Istituto Chimico Farmaceutico Militare, conservata fino al 1976, anno in cui diventa STABILIMENTO CHIMICO FARMACEUTICO MILITARE, a seguito della ristrutturazione dell'area tecnico-industriale del Ministero della Difesa; diventa così un ente interforze alla dirette dipendenze della Direzione Generale della Sanità Militare di Roma. Dopo la Grande Guerra, anche a causa degli enormi problemi sanitari che allora affligevano il Paese, si avvertì l'esigenza di disporre di una sede più adeguata, moderna e funzionale, posta tra l'altro al centro della penisola in modo da favorire la distribuzione e la spedizione dei materiali; venne così ordinato il trasferimento dell'Istituto da Torino a Firenze (nella zona di Rifredi - località Tre Pietre) con la costruzione dell'attuale sede, dove occupa un'area di circa 55.000 m2. Dal mese di ottobre del 1931, data di inaugurazione della sede fiorentina dell'Istituto, sono state ininterrottamente prodotte (tranne una forzata pausa durante la II Guerra Mondiale) numerose specialità medicinali, materiali di medicatura, prodotti cosmetici e alimentari arrivando ad impiegare, negli anni 40, più di 2.000 persone tra Maestranze ed Ufficiali, questi ultimi prevalentemente del Corpo Sanitario dell'Esercito, ruolo Chimico - Farmacisti. Alla fine della 2^ Guerra Mondiale lo Stabilimento, che pure aveva subito ingenti danni (i tedeschi in ritirata distrussero la centrale termica dello Stabilimento e trasferirono tutte le attrezzature di produzione a Merano), riprese ben presto la piena operatività e con i suoi prodotti è sempre stato a fianco della popolazione durante le gravi calamità naturali verificatesi nel corso degli anni: basti pensare all'alluvione di Firenze del 1966, ai terremoti del Friuli (1976), dell'Irpinia (1980) ed alla triste vicenda della nube radioattiva di Chernobyl (1986). In quest'ultima funesta circostanza lo Stabilimento si attivò in tempi rapidissimi e produsse in meno di 24 ore 500.000 compresse di ioduro di potassio, farmaco usato per combattere i danni alla tiroide provocati dallo Iodio131, isotopo radioattivo estremamente pericoloso. Alle ore 12 del 24 dicembre 1989, arrivò l'ordine dallo Stato Maggiore dell'Esercito di preparare e spedire una ingente quantità di farmaci e materiale sanitario per la Romania, allora dilaniata da una crisi sociale e politica davvero imponente: in poche ore furono allestite e spedite 1.200.000 compresse di acido acetilsalicilico (un notissimo antiinfiammatorio), 45.000 fasce di medicatura e alcuni quintali di cotone. Altra importante attività a risonanza nazionale che ha coinvolto lo Stabilimento è stata, nel 1998, la preparazione per conto del Ministero della Salute, di due dei principali farmaci della terapia del Professor Di Bella: la soluzione ai retinoidi (meglio conosciuta come lo sciroppo di vitamine) e le compresse di melatonina, la cui sperimentazione purtroppo non ha fornito i risultati attesi. Attivati dall'Istituto Superiore di Sanità, furono rapidamente messe a punto le procedure operative per la produzione di questi due farmaci: in circa 20 giorni, lo Stabilimento produsse 2.400.000 compresse di melatonina e 10.400 flaconi di soluzione ai retinoidi, con le attrezzature di cui disponeva non tralasciando peraltro la produzione standard programmata. www.farmaceuticomilitare.it


Il “piede di Madura”: la nostra esperienza in un ospedale da campo (Role 2) africano “ M a d u ra foot”: our experience in african field hospital (Role 2) Alessandro Pittari * Alessandro Rauccio ** Carlo De Astis ° Luisa Caggiano °° Michele Tirico • Antonio Berrini •• Alberto Leonardi # Claudio Altobelli ## Paolo Mariotti § Mauro De Luca §§

Complesso Campale Militare Abéché - Chad 27/12/08-06/03/09. Riassunto - Il piede di Madura, è un’infezione sottocutanea cronica che può estendersi progressivamente alla pelle, ai muscoli, alle ossa e ad organi adiacenti. Può essere causato da micro rganismi quali Actinomiceti (batteri Gram +) o Eumiceti (funghi eucarioti). Entrambi i tipi di o rganismi sono importanti saprofiti del suolo e pertanto essi inducono l’infezione a seguito di inoculazione traumatica della pelle. Tale infezione è caratterizzata da tumefazione, noduli sottocutanei suppurativi e drenaggio di essudati con strutture a grani. Sia per l’actinomicetoma che per l’eumicetoma, spesso, il trattamento non è solo farmacologico con antibiotici e antimicotici; in molti casi, sfortunatamente, è richiesta l’amputazione. Parole chiave: piede di madura, maduromicosi, micetoma. Summary - Madura foot, is a chronic subcutaneous mycosis, which can lead to pro g ressive infection of the skin, muscle, and, occasionally, the underlying bone and adjacent organs. Mycetomas are caused by micro - o rganisms. Actinomycetes are Gram-positive filamentous bacteria, w h e reas eumycetes are eukaryotic fungi, and they cause actinomycetomas and eumycetomas, respectively. Both types of organism are important soil saprophytes, and therefore infection is normally acquired by traumatic inoculation of the skin by contaminated material, such as thorns. It is characterized by tumefaction, subcutaneous nodules containing suppurative granulomas, and draining sinuses discharging exudate with grains. Both for the actinomicetoma and for the eumicetoma treatment is not alone pharmacological; in many cases, unfortunately, the amputation is in demand. Key words: madura fooy, maduromycosis, mycetoma.

* Ten.Col.me. Reparto di Urologia, Policlinico Militare “Celio” - Roma. ** Cap.me Reparto di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Policlinico Militare “Celio” - Roma. ° Cap.me Reparto di Ortopedia e Traumatologia, Policlinico Militare “Celio” - Roma. °° Ten.me. Reparto di Chirurgia Generale, Policlinico Militare “Celio” - Roma. • Ten.Col.me. Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, Policlinico Militare “Celio” - Roma. •• Cap.me Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, Policlinico Militare “Celio” - Roma. # Cap.me. Dipartimento di Radiologia, Policlinico Militare “Celio” - Roma. ## Ten.Col.me. Dipartimento di Medicina, Policlinico Militare “Celio” - Roma. § Ten.Col.me. Medicina di Laboratorio, Policlinico Militare “Celio” - Roma. §§ Ten.Col.me. Direttore: Reparto di Otorinolaringoiatria, Policlinico Militare “Celio” - Roma.

G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192


Introduzione

causata dalla inoculazione traumatica

L’actinomicetoma avanza caratteri-

della pelle da parte di materiale conta-

sticamente più rapidamente dell’eumi-

Il micetoma, anche noto come piede

minato. Il micetoma si presenta come

cetoma, e le sue lesioni sono più

di Madura o maduromicosi, è conside-

una tumefazione con un tipico aspetto

infiammatorie e distruttive. Possono

rato una affezione micotica del tessuto

a grani ognuno costituito da colonie

colpire per contiguità strutture come i

sottocutaneo, che può evolvere progres-

dell’organismo causale.

polmoni e il peritoneo come nel caso in

di infezione severa del tronco o dell’ad-

subcontinente

dome o addirittura determ i n a re infe-

Il Micetoma, molto comune nei

Nel mondo circa il 60% di questa

guenti complicazioni neurologiche. La

giovani maschi, è da considerarsi una

patologia è causata da actinomiceti e

terapia per questo tipo di infezioni

malattia della povertà; non a caso più

l’agente più comune è il Nocardia brasi-

prevede diversi schemi terapeutici: per

comunemente ne risultano affetti i lavo-

liensis. La distribuzione geografica degli

l’actinomicetoma, il più efficace sembra

ratori agricoli e le persone che abitual-

agenti eziologici dipende da fattori

essere sulfamethoxazolo-trimethoprim,

sivamente in una infezione della pelle,

Tale

patologia

è

del muscolo, dell’ osso e coinvolgere

America

Latina,

nel

strutture adiacenti.

indiano e in Africa.

endemica

zione dei corpi vertebrali con conse-

mente camminano a piedi nudi. Il trat-

climatici ed ecologici, per cui si osser-

da solo o in associazione con un altro

tamento di questo tipo di infezione

verà che gli eumiceti predominano in

a n t i m i c robico

quale

amikacina,

prevede lunghi cicli farmacologici con

Africa e in Asia meridionale mentre gli

imipenem, e streptomicina mentre per

antibatterici e antimicotici. Molto spesso,

actinomiceti in America Latina. In

gli eumicetomi sono stati usati il vori-

però, si rende necessaria l’amputazione.

Messico, infatti, il 98% di maduro m i c o s i

conazolo, l’itraconazolo, il fluconazolo,

è causato da actinomiceti e di questi l’

il ketoconazolo, terbinafine, ed ampho-

86% è causato dal Nocardia brasiliensis.

Eziologia

In Sudan, invece, il Madurella mycetomatis è l’eumicete più comune, ed è

Gli agenti eziologici del micetoma

responsabile per il 70% dei casi.

sono da considerarsi microrganismi del

Clinicamente l’infezione si pre s e n t a

tipo actinomiceti e/o eumiceti. Gli Acti-

come una tumefazione con un tipico

nomiceti sono batteri filamentosi Gram

aspetto in grani (Tab. 1). Questi sono

positivi, mentre gli Eumiceti sono clas-

costituiti da aggregati di ife fungine o

sificati come funghi eucarioti. Entrambi

filamenti batterici e, la loro taglia, colore

i micro rganismi sono importanti sapro-

e consistenza sono indicativi dell’agente

fiti del suolo, e pertanto l’infezione è

eziologico responsabile.

tericina B, da soli o in associazione con antimicrobici. In molti casi,però, il solo trattamento farmacologico non basta per cui si rende necessaria l’amputazione.

Materiali e metodi Nel periodo compreso tra dicembre 2008 e marzo 2009 sono afferiti al nostro Ospedale da Campo Role 2 sito in

Tab. 1 - Agenti eziologici del micetoma. Causative orgnaism Eumycetoma species Madurella mycetomatis Madurella grisea Fusarium spp Acremonium spp Actinomycetoma spp. Nocardia brasiliensis Nocardia asteroides Streptomyces somliensis Actinomadura madurae Actinomadura pelletieri

Abéché (TCHAD-RCA) quattro pazienti maschi affetti da micetoma con caratte-

Grains Colour

Size

Geographical region

ristiche differenti in quanto a stadio

Black Black White White

0.5-1 mm 1 mm 200 µm-1 mm 500 µm-1.5 mm

Africa, southern Asia Americas Worldwide Worldwide

diagnosi è stata fatta sulla presenza della

White White White White Red

20-20 µm 20-200 µm 2 mm 1-20 mm 200-500 µm

Americas Worldwide Africa, southern Asia Worldwide Africa, southern Asia

evolutivo e a presentazione clinica. La classica triade quale quella rappre s e ntata da tumefazione, drenaggio di materiale purulento, presenza di grani. Comune a tutti la condizione di

G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192

estrema povertà, di condizioni igieniche decisamente scadute e l’abitudine di camminare a piedi nudi. Caso n° 1: Maschio di 40 anni con tumefazione al piede sinistro (Figg. 1a, c)


ed evidenza di area suppurata defor-

cercine ipo-anecogeno, delle quali la

e V metatarso e all’allestimento di un

mante il normale profilo. Eseguito Rx

maggiore di circa 1.5 cm. Al color-

lembo cutaneo a copertura della super-

(Figg. 1b, d) che evidenziava la presenza

doppler si documentava una vascolariz-

ficie cruentata (Figg. 2a, b, c).

di un processo osteomielitico a carico

zazione di media entità con ramifica-

E’ seguito al trattamento chirurgico un

del V metatarso e delle falangi del V

zione dicotomica dei vasi arteriosi prin-

trattamento farmacologico con associa-

dito. L’ ecografia evidenziava la presenza

cipali e alcuni spot arteriolari periferici.

zione di antimicrobico (trimetropim/sulfa-

di una voluminosa massa ad ecostrut-

L’indicazione terapeutica è stata il

metossazolo 800+160mg una cpr x 2/die)

tura eterogenea, iso-ipoecogena con

trattamento chirurgico con asportazione

e antimicotico (metronidazolo 250 mg

numerose aree isoecogene circondate da

della tumefazione in blocco con V dito

x 2/die.

c

a

b

d

Figg. 1a, b, c, d - Micetoma di piede sx e relative immagini Rx che mostrano l’interessamento osteomielitico del V dito e del V metatarso.

a

b

c

Figg. 2a, b, c - Immagini intraoperatorie con amputazione del V dito e del V metatarso (a), confezionamento di un lembo di chusura (b) e aspetto macroscopico della lesione al taglio (c).

G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192


Caso n° 2: Maschio di 28 anni con

I dito, del cuneiforme e della porzione

lesione ulcerata della pianta del piede

distale della tibia.

Assenza di ulcerazioni e/o processi suppurativi. Assenza all’esame radiogra-

spontanea

Posta indicazione ad intervento

completa del V dito e parziale del IV

c h i r u rgico di amputazione di piede il

dito (Figg. 3a, b). L’Rx del piede (F i g .

paziente rifiutava le cure.

3c, d) mostrava assenza completa del V

Caso n° 3 e n°4: Maschi di 30 (F i g g .

dito e del V metatarso, assenza della III

4a, b, c) e 28 anni (Figg. 5a, b ) rispet-

prim /sulfametossazolo 800+160mg una

e della II falange del IV dito, alterazione

tivamente con tumefazione deformante

cpr x2/die + itraconazolo 100mg tre

osteolitica delle III falangi del III, II, e

dei piedi.

cpr/die.

sinistro

e

amputazione

a

b

fico di aree osteomielitiche a carico delle strutture ossee esaminate. Iniziato trattamento farmacologico con Tr i m e t ro-

c

d

Figg. 3a, b, c, d - Lesione ulcerata di pede sin. con amputazione spontanea di V dito e parziale di IV dito e relative immagini Rx.

a

b Figg. 4a, b, c.

G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192

c


spetto fine, racchiusi e generalmente sistemati in fondo alle cavità. Aspetti ecografici questi, pertanto, che non hanno nulla in comune con tumefazioni di altra natura quali ad esempio i lipomi,i gangliomi,i granulomi

a

b

o altro. La diagnosi di certezza ovviamente non può che essere cito- istologica e/o

Figg. 5a, b.

colturale ma essendo questa molto spesso difficile da effettuare su territorio non ben attrezzato quale quello africano e/o indiano molto spesso risulta essere presunta. E pertanto un attento esame obbiettivo con il riconoscimento della

Risultati

Discussione

tipica

triade

d renaggio

di

clinica

(tumefazione,

materiale

purulento,

Dei quattro pazienti giunti alla nostra

E’ tipico del micetoma la scarsa

presenza e colore dei grani), un accu-

osservazione con diagnosi di piede di

responsività al trattamento che può risul-

rato esame ecografico e radiografico

Madura non possediamo al momento dei

tare comunque migliore se la diagnosi

consentono al medico di un Ospedale

risultati definitivi in quanto il nostro

risulta precoce e tempestiva. E’, inoltre ,

da campo di poter scegliere ed indiriz-

periodo di permanenza in territorio afri-

importante individuare correttamente

z a re il paziente al trattamento più idoneo.

cano è stato della durata di soli 4 mesi

l’agente eziologico responsabile perc h é

(dicembre 2008 - gennaio 2009 - Durata

ciò consente un trattamento farm a c o l o-

della Missione).

gico mirato.

Per quanto riguarda i risultati a distanza del trattamento c’è da sottoli-

Recenti studi hanno dimostrato che,

neare la loro difficoltà di raccolta da

(Tab.2), infatti, risultati definitivi dopo

ai fini di una diagnosi di specificità di

parte di operatori che lavorano su questi

trattamento chirurgico/ farmacologico e

micetoma, la Risonanza magnetica, la

territori disagiati per periodi non molto

Come ben descritto in letteratura

dopo trattamento solo farmacologico

citologia su ago aspirato e l’ecografia

lunghi. Se il trattamento chirurgico che

possono essere ottenuti a distanza di

sono le indagini più adeguate ed utili.

asporta la tumefazione consente una

mesi o anni. Dei quattro casi descritti l’indica-

In particolare l’ecografia consentire b b e

visualizzazione immediata del risultato

di valutare l’estensione della malattia e

ciò non si verifica altrettanto nel tratta-

zione all’intervento chirurgico è stata

di effettuare non solo la diagnosi di

mento farmacologico dove l’efficacia

posta nei primi due casi; di questi uno

micetoma, ma anche una distinzione tra

della terapia si rende visibile a distanza

solo si è sottoposto ad intervento chirur-

le forme originate da una infezione da

di tempo.

gico. In quest’ultimo è stato possibile

actinomiceti e /o da eumiceti.

osservare, dopo l’asportazione della

I grani del micetoma, la loro capsula

massa e del V metacarpo, la ottimale

e i granuli infiammatori che li caratte-

Conclusioni

guarigione del piede interessato con la

rizzano hanno caratteristiche ecografiche

formazione e la consolidazione di un

ben definite. Nelle lesioni da eumiceti,

Il micetoma o piede di Madura è

tessuto sano.

i grani producono numerose immagini

una affezione spesso sconosciuta alle

Degli altri casi, pur non possedendo

nette iperiflettenti e ci sono grosse cavità

popolazioni più evolute quale la

dei risultati definitivi, è stato interessante

singole o multiple con assenza di enhan-

nostra. Essa è una infezione del sotto-

osservarne e riproporvi la differente

cement. Nelle infezioni da actinomiceti

cute che risulta essere di diff i c i l e

presentazione e il differente stadio

i reperti riscontrati sono simili ma gli

eradicazione farmacologica e che

evolutivo.

echi iperiflettenti risultano avere un’a-

molto spesso richiede l’ausilio della

G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192


Tab. 2 Reference Drug regimen

Clinical response

Author and year

Country

Cases (n)

Actinoycetomas Oral TMP/SMX (500/160mg

60-90% cure. 1 year minimum

Mahgoub, 197216

Sudan

5

once daily)

treatment period

Parenteral Streptomycin (14mg/kg once daily) + oral TMP/SMX

63% cure and 30% improved. 1year minimum treatment

Welsh, 199524 Dieng et al.200517 Mahgoub, 197618

Mexico Senegal Sudan

90 144

(800/160 mg once daily) Oral co-amoxiciav (875/125 mg twice daily) Parenteral amikacin (15mg/kg

period 71% cured and 10% improved. Meam treatment period 9.6 months 95% cure with 1-3 cicles

Bonifaz. et al 200720

Mexico

21

Welsh, et al.198719

Mexico

12

once daily for 3 week cycle, up to 4 cycles) + oral TMP/SMX (800/160 mg once daily) Parenteral imipenem (1.5 g once

Preliminary data whith 40% cure and

Fuentes et al 200622

Mexico

5

66% cured and rest improved. Mean treatment period 10 months

Ramam et al 200733

India

21

Case report; cure after 2 months Case report; cure after 10 months

Moylett et al 200321 Joshi 200834

Usa India

1 1

Mahgoub Gumaa1198426 Sudan

13

Venugopal, 199327

daily) + amikacin (15 mg/kg significant improvement in rest after once daily) for 3 week cycle 1-2 cycles repeated every 6 monthis + oral TMP/SMX (800/160 mg once daily) Parenteral gentamicin (80mg twice daily) for 4 weeks. Then oral doxycycline (200 mg once daily). TMP/SMX (800/160 mg twice daily) given throughout treatment period Linezolid (600 mg twice daily) Rifampicin (600 mg once

daily). + TMP/SMX (800/160 mg twice daily Eumycetomas Ketoconazole (200-400 mg once 40-70% cure after mean treatment daily) + surgery Itraconazole (300-400 mg once daily) + surgery Terbinafine (500 mg twice daily)

period of 1 year Highiy variable response and poor availability of data 25% cure, 55% improved after

Voriconazole (400-600 mg once daily)

24-48 weeks treatment Case reports: cure after 16-20 months of treatment

Posaconazole (800 mg once daily)

80% cure or good response with up to 2 years of treatment

SMX; sulfamethoxazole: TMP, trimethoprim.

G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192

Smith and Kutbi, 199735 Castro, 200836 N’Diaye et al 200625

India Saudi Arabia Brazil Senegal

6 25 13 23

Lacroix et al 200528 Porte et al 200630 Loulergue et al 200631

France France France

1 1 1

Negroni et al 200529

Argentina

6


c h i r u rgia con interventi che in alcune situazioni

risultano

essere

anche

demolitivi. Ciò che desta maggiore s o r p resa è che tali tumefazioni per quanto difficili siano da curare tanto più facili sono da prevenire in quanto b a s t e rebbe una adeguata igiene e un

2. Negroni R., López Daneri G., Maiolo E. and Arechavala A. (2005):

6. Ten Broeke R., Walenkamp G. (1998): Acta Orthop Belg .The Madura foot: an

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itraconazole theraphy. Jan 14:1-5.

2077-85.

G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192



Analisi dell’evoluzione dell’informazione sanitaria effettuata tramite la pubblicità Analysis of medical information evolution through advertisement study Vincenzo Martines *

Marco Cannavicci °

Fig. 1 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno IX - 15 ottobre 1940 - XVIII - N. 19 pag. 59.

Riassunto - Gli Autori, partendo dall’attuale legislazione italiana sulla pubblicità dei prodotti sanitari, analizzano come l’introduzione di tali normative abbia modificato il modo di presentare i farmaci sia alla classe medica che al grande pubblico. Emergono con evidenza le differenze ed i cambiamenti che sono stati operati nel tempo, dalle innovazioni tecniche di marketing, dai nuovi media e dalle normative, mettendo a confronto le immagini pubblicitarie degli anni ’40 con gli attuali spot televisivi. Parole chiave: codice civico del farmaco, farmaco OTC, Direzione Generale Medicinali del Ministero Salute, ANIFA. Summary - The AA, based on the actual Italian Law regulation of medical advertisement, infer that the introduction of such rules has modified the way to present the drugs to the medical class and to the public. The differences clearly emerge with evidence and the changes operated t rough the time as well: from technical innovations of the marketing to the new media and rules, eventually making a comparison between the advertising images of the 40s and the present TV spots. Key words: drug codes, OTC Medicines, ITA Ministry of Health - Drugs Direction General, ANIFA.

* Ammiraglio Ispettore Capo - Direttore Generale della Sanità Militare Italiana - Roma. ° Direttore Sezione Psicologia Militare - Direzione Generale della Sanità Militare - Roma.

G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198


Premessa

indicazioni indispensabili per un uso

Gli spot pubblicitari

corretto e razionale del farmaco: corretto Da sempre i farmaci sono stati assi-

per quando riguarda l’osservanza delle

Negli spot pubblicitari che venivano

milati a dei beni di consumo e come tali

indicazioni e razionale per quanto

trasmessi dalle televisioni fino al 2007 le

p resentati al pubblico attraverso l’infor-

riguarda

dosi.

avvertenze e le precauzioni d’uso veni-

mazione pubblicitaria. Tuttavia quando

Prescrive inoltre che l’informazione sia

vano dette alla fine dello spot ed in modo

si parla di farmaci non bisognere b b e

obiettiva e che non vengano esagerate

t roppo veloce e poco comprensibile per

equipararli a profumi, penne, orologi o

le proprietà medicamentose per non

lo spettatore (vedi finestra). Ed anche le

telefonini. Non si tratta di comune

ingenerare delle aspettative di tipo mira-

scritte che apparivano sul video erano

“merce”, bensì di beni a difesa e salva-

colistico.

troppo piccole per essere lette in modo

guardia della salute.

Il Codice Unico del Farmaco

l’osservanza

delle

E’ necessario che siano seguite

corretto, soprattutto dalla popolazione più

queste indicazioni poiché la pubblicità

anziana. Per evitare questa mancata o non

sanitaria al grande pubblico viene effet-

corretta informazione è stato siglato un

tuata solo per i farmaci da banco e

accordo tra la Direzione Generale dei

quindi per presidi che curano solo dei

Medicinali del Ministero della Salute e

italiana

sintomi o dei piccoli problemi, come

l’Anifa (l’Associazione Nazione dell’Indu-

(Codice Unico del Farmaco), adeguan-

possono essere il mal di testa o l’in-

stria Farmaceutica dell’Automedicazione)

dosi a delle direttive europee, vieta la

fluenza da raffreddamento.

per cui le avvertenze dovevano essere lette

L’attuale

legislazione

grande

Una terapia farmacologica che

con la stessa velocità delle altre parole

pubblico, restringendo la possibilità di

voglia intervenire sulle cause che

dello spot, per mantenere intatto l’obiet-

pubblicità

dei

farmaci

al

e ffettuarla solo al personale sanitario

hanno scatenato i sintomi deve essere

tivo informativo di off r i re una corretta indi-

attraverso le riviste specializzate o di

scelta e prescritta esclusivamente dal

cazione sanitaria al grande pubblico.

settore. Al grande pubblico è permessa

medico.

la pubblicità solo dei farmaci da banco

Accanto alle indicazioni sull’informa-

Secondo la normativa vigente l’infor-

zione pubblicitaria che sono frutto

o da automedicazione (OTC), per i

mazione

quali il farmacista non chiede la re l a-

dovrebbe limitarsi a:

denza, altre prescrizioni sono riportate nel Codice Unico del Farmaco:

pubblicitaria

sui

farmaci

dell’accordo che è stato citato in pre c e-

tiva ricetta medica. Le aziende moti-

• dare indicazioni di un trattamento

vano tale pubblicità non solo con il

farmacologico limitato a brevi periodi

diritto del cittadino di essere messo a

di tempo, essendo il farmaco da

messaggi

ingannevoli, come ad

conoscenza di cosa offra il merc a t o

banco un sintomatico;

esempio

che

farmaceutico, ma anche con la neces-

• s o t t o l i n e a re

quindi

che

se

problema persiste, è necessario

informazioni di carattere medico come

c o n s u l t a re un medico, dal momento

educazione sanitaria.

che dietro un sintomo anche banale,

In alcuni paesi, come ad esempio gli

come potrebbe essere un mal di

Stati Uniti, l’informazione sanitaria sui

testa, potrebbe celarsi anche un

portato ad un uso non appropriato del

l’assunzione

del

dal medico; •

la pubblicità non deve suggerire che il medicinale sia privo di effetti collaterali;

la pubblicità non deve affermare che l’assunzione del farmaco permetta il mante-

problema grave; • sollecitare la lettura del foglietto illu-

nella pubblicità non devono esserci

farmaco renda superfluo il consulto

il

sità di forn i re al paziente maggiori

farmaci è libera da vincoli e ciò ha

nimento di un buon stato di salute; •

sono vietati testimonial famosi, l’uso

farmaco, alla creazione di false patologie

strativo, in modo particolare sulle

dei bambini o di immagini forti di

(come le sindromi sottosoglia) o di falsi

avvertenze e precauzioni d’uso.

malattie o lesioni;

pazienti (con la scusa della pre v e nzione).

E’ proprio il Codice Unico del

nella pubblicità devono essere speci-

Farmaco a sollecitare la lettura del

ficati quali siano i farmaci e quali gli

Il Codice Unico del Farmaco, attual-

foglietto illustrativo per evitare che il

alimenti, come i reintegratori salini

mente in vigore in Italia, prevede non

trattamento “fai-da-te” non rispetti le

vitaminici;

solo che la pubblicità non debba essere

indicazioni, i modi d’uso e le segnala-

ingannevole, ma che deve fornire le

zioni degli effetti indesiderati.

G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198

deve essere specificato il nome del principio attivo.


3. se il sintomo persiste per più di 2-3Le frasi obbligatorie dello spot pubblicitario sui farmaci OTC

giorni consultare il medico; 4. per curare un disturbo, anziani,

Sono tre le frasi obbligatorie, secondo il Codice Unico del Farmaco, che devono essere pronunciate in uno spot pubblicitario:

bambini, donne in gravidanza e allattamento devono ricorre re sempre al consiglio del medico.

- “è un medicinale che può avere effetti indesiderati anche gravi” (per farmaci come l’aspirina o i cosiddetti Fans); - “è un medicinale che può indurre sonnolenza” (per i farmaci antistaminici; - “è un medicinale, leggere attentamente il foglietto illustrativo” (per tutti gli altri farmaci. In ogni caso le informazioni che queste dizioni veicolano al grande pubblico sono considerate troppo scarse e riduttive rispetto all’esigenza di pro m u o v e re un uso razionale dei farmaci e la corretta automedicazione.

Analisi dei messaggi pubblicitari televisivi La normativa in vigore appare esaustiva ed adeguata rispetto alla corre t t a regolamentazione di messaggi pubblicitari, soprattutto per quelli multimediali, veloci e complessi, che vengono veicolati dalle televisioni. Tuttavia, pre s t a n d o

Uso razionale del farmaco e corretta automedicazione

1. da soli sono curabili solo disturbi facil-

attenzione a quanto si osserva sul piccolo

mente identificabili, lievi e passeggeri

schermo, appaiono come evidenti e

per un periodo di tempo limitato;

doverose le seguenti osservazioni:

C i rca i concetti di uso razionale del

2. bisogna seguire attentamente le indi-

• non sempre viene rispettata la norma

f a rmaco e di corretta automedicazione,

cazioni fornite dal foglietto illustra-

che prevede l’indicazione del prin-

il Codice Unico del Farmaco specifica

tivo, un uso scorretto può essere

cipio

quanto segue:

pericoloso;

comporta l’azienda che promuove il

attivo;

correttamente

si

a. per uso razionale del farmaco si intende che i medicinali vanno usati: 1. quando necessario e tenendo conto dei rischi associati all’uso 2. solo per le indicazioni corrette, che sono quelle supportate da prove di efficacia; 3. nelle

dosi e

modalità corre t t e ,

tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche del paziente; 4. per un periodo di tempo adeguato e al minor costo possibile l’uso irrazionale dei farmaci comporta un aumento degli effetti indesiderati, una minore qualità delle cure ed un dispendio di risorse economiche; favor i re una corretta automedicazione significa favorire l’uso razionale dei farmaci. b. con il termine di corretta automedicazione si intende un insieme di comportamenti da adottare quando ci si

Perché conoscere il principio attivo? La conoscenza del principio attivo del medicinale che si vuole assumere o si sta assumendo, rientra nell’uso razionale del farmaco per le seguenti motivazioni: - mentre il nome commerciale cambia da azienda ad azienda o da paese e paese, il principio attivo rimane sempre lo stesso e questo impedisce l’esposizione ad una sostanza cui si intolleranti solo perché il nome commerciale è cambiato; - conoscendo il nome del principio attivo si evita l’acquisto di farmaci doppioni e questo potrebbe giovare ad un uso più corretto delle risorse economiche sia private che pubbliche (se il farmaco è prescrivibile dal SSN); - conoscendo il nome del principio attivo si evita di confondere farmaci che hanno nomi commerciali simili ma principi attivi differenti e questo evita il rischio di assumere farmaci che ricordano il nome del farmaco precedente ma che contiene un principio attivo differente, se non pericoloso per la persona; - conoscendo il nome del principio attivo si evita di aggiungere farmaci dal nome commerciale differente ma dal medesimo principio attivo, evitando i pericolosi fenomeni da sovradosaggio; - conoscendo il nome del principio attivo è possibile acquistare il farmaco generico al posto del commerciale con evidenti risparmi di tipo economico sia per il privato che per il Sistema Sanitario Nazionale.

cura da soli:

G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198


Fastum Gel, indicando il principio

Evidentemente in quegli anni le

messaggi non corretti sul piano sani-

del ketoprofene, mentre scorre t t a-

pressioni commerciali alla vendita dei

tario e scientifico. Per ferm a re questa

mente si comporta l’azienda dell’A-

p rodotti farmaceutici erano ancora

pericolosa deriva dell’inform a z i o n e

spirina C che omette di segnalare

deboli ed il messaggio si manteneva

pubblicitaria sui farmaci ecco che

l’acido acetilsalicilico, principio attivo

su un corretto binario scientifico e

necessariamente si è resa indispensa-

dell’aspirina;

medico. Le successive evoluzioni della

bile l’adozione di una normativa di

non sempre viene rispettata la

promozione pubblicitario hanno visto

riferimento, la quale, se osservata scru-

n o rma per cui le indicazioni devono

aziende sempre più in competizione

polosamente, ci sembra del tutto

e s s e re lette sul foglietto illustrativo,

tra di loro, farmaci in esasperante anta-

adeguata

né che il farmaco debba essere

gonismo

proporsi.

al

punto

da

diff o n d e re

allo

scopo

che

utilizzato solo per brevi periodi di tempo; •

non sempre viene dato modo allo s p e t t a t o re di leggere le avvertenze scritte in sincronia con il testo parlato e senza la sovrapposizione di suoni o musiche, se si pre s t a attenzione alla scritta sfugge il parlato e viceversa, non risultando possibile acquisire tutte le informazioni dello spot:

tutti gli spot correttamente riportano che il farmaco allevia i sintomi (raff reddore, mal di gola, bruciore, prurito,…), ma non che il farmaco non è la cura della malattia, non potendo intervenire sulle cause del disturbo;

tutti gli spot evidenziano infine che le aziende si sono adeguate alla velocità richiesta per le segnalazioni delle avvertenze e degli effetti collaterali.

Evoluzione del messaggio pubblicitario Nelle immagini che sono di seguito riportate e che sono estratte da riviste sanitarie italiane degli anni ’40, è possibile evidenziare che ciò che oggi è richiesto per legge, già allora veniva, autonomamente riportato nelle informazioni pubblicitarie dei farmaci, come ad esempio il principio attivo, le indicazioni dei disturbi, le indicazioni sui dosaggi e sulle modalità di assunzione dei farmaci.

G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198

Fig. 2 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno X - 31 maggio 1941 - XIX - N. 10 pag. 10.

vuole


Fig. 3 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno X 31 maggio 1941 - XIX - N. 10 pag. 60.

Fig. 5 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno XI 31 ottobre 1942 - XXI - N. 20 pag. 1272.

Fig. 4 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno X 31 maggio 1941 - XIX - N. 10 pag. 9.

Fig. 6 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno X 31 maggio 1941 - XIX - N. 10 pag. 59.

G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198


Fig. 7 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno XII 15 marzo 1943 - XXI - N. 5 pag. 258.

Bibliografia

Fig. 8 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno XI 31 ottobre 1942 - XXI - N. 20 pag. 127.

5. Rivista

Sitografia

“Le Forze Sanitarie”. 1. Rivista: “Le Forze Sanitarie” A. IX 15 ott. 1940 - XVIII - N. 19 pag. 59. 2. Rivista: “Le Forze Sanitarie”. A. X 31 mag. 1941 - XIX - N. 10 pag. 10.

A. XI 31 ott. 1942 - XXI - N. 20 pag. 1272.

1. www.medicitalia.it

6. Rivista. “Le Forze Sanitarie”.

2. www.simg.it

A. X 31 mag. 1941 - XIX - N. 10 pag. 59. 3. www.anagen.net/farmaci.htm 7. Rivista:

3. Rivista: “Le Forze Sanitarie”. A. X 31 mag. 1941 - XIX - N. 10 pag. 60. 4. Rivista “Le Forze Sanitarie” A. X 31 mag. 1941 - XIX - N. 10 pag. 9.

G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198

“Le Forze Sanitarie”.

4. www.agenziafarmaco.it

A. XII 15 mar. 1943 - XXI - N. 5 pag. 258. 8. Rivista:

5. www.dica33.it

“Le Forze Sanitarie”. A. XI 31 ott. 1942 - XXI - N. 20 pag. 127.

6. www.iap.it


La responsabilità professionale dell’Ufficiale medico dell’Arma dei Carabinieri1 Carabinieri Corps Medical Officer and medical professional liability Eleonora Parroni *

Riassunto - L ’ A u t o re illustra le funzioni particolari dell’Ufficiale medico dell’Arma dei Carabinieri, Ufficiale di Polizia Giudiziaria a competenza generale e le problematiche connesse alla responsabilità professionale. P a role chiave: responsabilità professionale medica, Ufficiale medico, Ufficiale di Polizia Giudiziaria, Arma dei Carabinieri. Summary - The Author explains the special features of the Carabinieri Corps Medical Officer, Police Officer with general competence, and the issues related to the professional liability. Key words: medical professional liability, Medical Officer, Police Officer, Carabinieri Corps.

1 La tematica è stata oggetto di intervento preordinato al Congresso di Medicina Legale Militare presso la Scuola Trasporti e Materiali di Roma Cacchignola, tenutasi a Roma il 18-19 maggio 2006. * Cap. CC RTL (me) - Capo Sezione Medicina Legale, Direzione di Sanità - Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

G Med Mil. 2009; 159(2): 199-202


Introduzione L’Ufficiale medico dei Carabinieri possiede, oltre alla qualifica di medico

binieri (tutti indistintamente con le

A fronte di tale qualifica, l’Ufficiale

medesime competenze e qualifiche)

medico dei Carabinieri è un medico,

ovvero il ruolo normale, il ruolo speciale

laureato e abilitato secondo quanto

e il ruolo tecnico-logistico.

previsto dalla normativa vigente per

dipendente dalla Pubblica Amministra-

L ’ U fficiale medico dei Carabinieri è,

poter eserc i t a re la professione sanitaria

zione, anche quella di Ufficiale di Polizia

quindi, prima di tutto, ex art. 57 c.p.p.2

e pertanto sottoposto anche agli obblighi

Giudiziaria (PG) a carattere permanente.

Ufficiale di PG a competenza generale

giuridici e deontologici propri dei medici

Pertanto tale condizione pone l’Uf-

e permanente, il che comporta pre c i s i

che svolgono la medesima attività presso

ficiale medico dei Carabinieri, almeno

doveri nell’ambito dello svolgimento

una struttura sanitaria civile. In altre

in via teorica (teorica fino ad un certo

dell’attività di polizia giudiziaria.

parole, si trova stritolato tra una serie di

punto) rispetto agli altri Ufficiali delle

I n v e ro per quanto attiene l’esercizio

norme che regolano la propria attività,

Forze Armate, di fronte a problematiche

delle funzioni proprie della specialità di

norme che vanno dal codice deontolo-

legate alle qualifiche che la legge gli

appartenenza, egli svolge, all’interno

gico al regolamento di disciplina mili-

attribuisce e che egli ricopre contempo-

d e l l ’ o rganizzazione, una attività per cui

tare, al codice penale, al codice civile

raneamente, anche fuori dall’orario di

si troverà molto di rado a svolgere l’at-

nonché al codice penale militare di pace

servizio: quella di Ufficiale di PG,

tività di PG propriamente detta se non

e di guerra.

appunto, e quella di medico, nonché di

in via incidentale, in quanto essa è

dipendente della Pubblica Amministra-

assolta in via prioritaria, esclusiva e con

zione, di libero professionista autoriz-

c a r a t t e re di continuità dai colleghi Uffi-

zato a tale attività dall’amministrazione

ciali della linea territoriale (a cui

di appartenenza, di consulente del

vengono designati gli Ufficiali del Ruolo

Pubblico Ministero, nonché perito del

Normale e Speciale dell’Arma) e, di

giudice, ecc. In sostanza, può essere

conseguenza dei Servizi e delle Sezioni

paragonato ad un Minotauro, mostro

di PG istituite presso la Procura della

mitologico per metà uomo e per metà

Repubblica.

toro, dal momento che veste permanentemente la divisa di Ufficiale di PG e il camice di medico dipendente da una Pubblica Amministrazione, peraltro militare.

L’Ufficiale medico dell’Arma dei Carabinieri Con la legge n.78/2000 è stata sancita la collocazione autonoma dell’Arma dei Carabinieri, con rango di Forza Armata (art. 2 L.78/2000), e contestualmente è stata conferita delega al Governo ad emanare “... uno o più decreti legislativi, per adeguare ... omissis ... l’ordinamento ed i compiti militari dell’Arma dei Cara binieri ...” (art.1 L.78/2000). Il D. L. 298/2000 definisce i ruoli nei quali sono iscritti gli Ufficiali dei Cara-

G Med Mil. 2009; 159(2): 199-202

La responsabilità professionale dell’Ufficiale medico con funzioni di Ufficiale Polizia Giudiziaria È interessante in primo luogo rilevare che la responsabilità pro f e s s i o n a l e che coinvolge l’Ufficiale di PG dei Cara-

2 Articolo n. 57 c.p.p. (Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria) Salve le disposizioni delle leggi speciali, sono Ufficiali di polizia giudiziaria: a) i diri genti, i commissari, gli ispettori, i sovrinten denti e gli altri appartenenti alla polizia di Stato ai quali l’ordinamento dell’amministra zione della pubblica sicurezza riconosce tale qualità; b) gli Ufficiali superiori e infe riori e i sottUfficiali dei carabinieri, della g u a rdia di finanza, degli agenti di custodia e del corpo forestale dello Stato nonchè gli altri appartenenti alle predette forze di polizia Sono agenti di polizia giudiziaria: a) il perso nale della polizia di Stato al quale l’ordina mento dell’amministrazione della pubblica sicurezza riconosce tale qualità; b) i carabi nieri, le guardie di finanza, gli agenti di custodia, le guardie forestali e, nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza, le g u a rdie delle province e dei comuni quando sono in servizio. Sono altresi Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, nei limiti del servizio cui sono destinate e secondo le rispettive attri buzioni, le persone alle quali le leggi e i rego lamenti attribuiscono le funzioni previste dall’articolo 55.

binieri non è esclusivamente quella medica scolasticamente intesa. Basti pensare che, tra gli Ufficiali ed agenti di PG, solo quelli dei Carabinieri, a prescindere dal ruolo a cui appartengono, sono a competenza generale illimitata ovvero nell’esercizio delle loro funzioni non hanno alcun limite temporale, né territoriale e possono intervenire con riferimento alla totalità dei reati. Il potere degli Ufficiali a competenza generale, non avendo limite spaziotemporale, si traduce in un dovere di protezione e controllo continuo anche al di fuori del normale orario di servizio e della naturale sede di lavoro (come è noto, l’Autorità Giudiziaria per assolvere a indagini può avvalersi di qualsiasi Ufficiale o agente di PG, anche non inquadrato nei Servizi o nelle Sezioni e, allo


stesso tempo, l’Ufficiale di PG è obbli-

bile (da un punto di vista medico-legale)

3615 del c.p., in base al quale, trattan-

gato, secondo precisi dettami penali, a

derivato da una condotta illecita, per cui

dosi di reato proprio, la pena è aggra-

intervenire e svolgere determinati atti).

i due elementi siano legati fra loro da

vata fino ad un anno di reclusione se

Pertanto lasciando da parte i criteri

un nesso di causalità. Inoltre, essendo

l’omissione di denuncia di reato viene

valutazione

re s p o n s a b i l i t à

il ruolo tecnico-Iogistico dell’Arma dei

perpetrata da un Ufficiale di polizia

professionale medica sia in ambito

Carabinieri “neonato”, la casistica in

giudiziaria6.

di

della

penale che civile, si ritiene opportuno

merito e la letteratura sul tema è prati-

o ff r i re qualche spunto di riflessione su

camente inesistente.

In tale evenienza l’Ufficiale medico dei Carabinieri

quale

comportamento

alcune problematiche giuridiche, giuri-

Il primo delicato quesito che imme-

d o v rebbe assumere? In sostanza quale

sprudenziali e, soprattutto, assicurative

diatamente si pone, almeno sul piano

funzione dovrebbe prevalere: quella di

legate alla pratica medica dell’Ufficiale

squisitamente teorico, è se l’Ufficiale

medico o quella di Ufficiale di PG? Rimane

medico dei Carabinieri.

medico

per

in effetti un interrogativo su come si espri-

È doveroso ricordare come l’assenza

qualunque motivo, fuori dall’orario e

merebbe un giudice a fronte di una omis-

nel diritto di norme specifiche che rego-

dalla sede di servizio, debba sottoporre

sione di referto (reato, ricordiamo, contro

dei

Carabinieri

che

lano la professione sanitaria in generale

a visita e alle cure un individuo che ha

(e quindi quella del medico militare in

compiuto un reato perseguibile d’ufficio

particolare) ha portato, nel corso dei

(per esempio un malvivente ferito nel

decenni, allo sviluppo di un percorso

corso di una rapina) abbia o meno l’ob-

dottrinario ed applicativo con fasi alter-

bligo di stilare il referto all’autorità giudi-

nanti, nelle aule di Tribunale, da forte-

ziaria ex art. 365 c.p.3.

mente assolutorie a sorpre n d e n t e m e n t e

In effetti il mancato intervento,

colpevoliste nei confronti della classe

qualora venga perpetrato un reato perse-

medica.

guibile d’ufficio, può costituire elemento

Tale considerazione emerge chiara-

per applicazione di sanzioni disciplinari

mente attraverso la lettura delle sentenze

ex art. 16 delle norme di attuazione del

pubblicate in merito che indicano l’evol-

c.p.p. 4 nonché costituire reato ex art.

versi dell’interpretazione della norma in relazione

al

periodo

storico,

alla

pro g ressiva consapevolezza del valore del bene salute e del singolo individuo, allo sviluppo di una medicina sempre più “tecnica” e quindi sempre meno “imprevedibile”. Per quanto attiene il comportamento del sanitario militare la casistica giurisprudenziale è decisamente scarsa e riguarda principalmente responsabilità derivate dall’attività certificativa, sebbene sia evidente che gli Ufficiali

medici

potrebbero

essere

oggetto di valutazione sia in sede penale che civile alla stregua degli altri pro f e ssionisti. Pertanto per gli Ufficiali medici valgono, a prescindere dall’ambito giuridico, gli stessi criteri ed elementi fondamentali affinché si instauri un pro c e d imento giudiziario: un danno obiettiva-

3 Articolo n. 365 (Omissione di referto) Chiunque avendo nell'esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto per il quale si debba procedere d'ufficio, omette o ritarda di riferirne all'Autorità indicata nell'articolo 361, è punito con la multa fino a euro 516. Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale. 4 Art. 16 att. c.p.p. (Sanzioni disciplinari) Gli Ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria che senza giustificato motivo omettono di riferire nel termine previsto all'autorità giudiziaria la notizia di reato, che omettono o r i t a rdano l'esecuzione di un ordine dell'autorità giudiziaria o lo eseguono soltanto in parte o negligentemente o comunque violano ogni altra disposizione di legge relativa all'esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria (59 c.p.p.) sono soggetti alla sanzione disciplinare della censura e, nei casi più gravi, alla sospensione dall'impiego per un tempo non eccedente i sei mesi. Nei confronti degli Ufficiali e degli agenti indicati nell'art. 56 comma 1 lett. b) del codice può essere altresi disposto l'esonero del servizio presso le sezioni.

Fuori dalle trasgressioni previste dal comma 1, gli Ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria rimangono soggetti a sanzioni disciplinari stablite dai propri ordinamenti. 5 Art. n. 361 c.p. (Omessa denuncia di reato da parte del pubblico Ufficiale) Il pubblico Ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all'Autorità giudiziaria, o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni è punito con la multa da euro 30 a 516. La pena è della reclusione fino a un anno, se il colpevole è un Ufficiale o un agente di polizia giudiziaria, che ha avuto comunque notizia di un reato del quale doveva fare rapporto. Le disposizioni precedenti non si applicano se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa. 6 La problematica, affrontata in letteratura da molti Autori nel corso degli anni anche in relazione alle modifiche normative, si è sempre concentrata (per motivi squisitamente storici, data la recente nascita del ruolo tecnicoIogistico dell'Arma dei Carabinieri) nel valutare gli aspetti giuridici della questione in relazione alla qualifica del medico quale pubblico Ufficiale e/o incaricato di pubblico servizio e il medico libero professionista. Nel merito si segnalano, fra gli altri: - Marracino F., Di Lella F., Arcudi G. L'obbligo del referto e della denuncia per il medico condotto incaricato di un pubblico servizio e per il medico pubblico Ufficiale. Rassegna Medico-Forense 10, 1972, 236-240. Vidon i G. Denuncia o referto? Promemoria al legislatore. Riv. Il. Med. Leg. XIII, 1991, 489494. - Gennari M., Sartori T. La nuova disciplina relativa ai delitti dei pubblici Ufficiali contro la pubblica amministrazione: riflessi sulle professioni sanitarie. Riv. Il. Med. Leg. XV, 1993, 11-25. - Malcontenti R., Lalla F. Qualificazione giuridica soggettiva del medico e nuove implicazioni. Aspetti giuridici e medicolegali. Riv. Il. Med. Leg. XV, 1993,351-359.

G Med Mil. 2009; 159(2): 199-202


l’amministrazione della giustizia) effettuata

tempo prezioso nell’immediatezza delle

risarcire il danno”, fatta salva poi la possi-

da un Ufficiale medico dei Carabinieri che

indagini, nonché indicarlo quale consu-

bilità della Pubblica Amministrazione ad

invoca

all’ultimo

lente nell’esecuzione di accertamenti

eserc i t a re azione di rivalsa nei confro n t i

comma dell’art. 365 c.p. “questa disposi -

tecnici previsti dal c.p.p. individuando in

del medico dipendente. In tal senso,

l’esimente

presente

zione non si applica quando il referto espor -

una sola figura l’Ufficiale di PG, il medico

sarebbe opportuno da parte dell’Ammi-

rebbe la persona assistita a procedimento

e il consulente tecnico. D’altro canto, è

nistrazione della Difesa pro v v e d e re, come

p e n a l e” quale giustificato motivo dettato

evidente che possano sussistere chiari

peraltro accade nelle strutture sanitarie

oltre che da norme etiche e deontologiche

elementi di incompatibilità laddove l’Uf-

pubbliche civili, a stipulare una polizza

anche da un principio costituzionale7. E

ficiale medico dei Carabinieri dovesse

assicurativa per tutelare tutti gli Ufficiali

viceversa come si esprimerebbe il giudice

essere nominato quale consulente tecnico

medici da eventuali azioni legali.

nei confronti di un Ufficiale medico dei

dalla parte indagata, sebbene questo non

Carabinieri che, effettuate le cure sulla

sia esplicitamente vietato dalla legge

persona che ha commesso un reato perse-

penale. Come si concilierebbe la figura

guibile d’ufficio, compila una denuncia di

di Ufficiale di PG con il fatto di parteci-

Conclusioni

reato ottemperando all’art. 361 c.p. assicu-

p a re alle operazioni peritali e avvalorare

È evidente che l’Ufficiale medico dei

rando il malvivente, che in buona fede si

in sede di dibattimento la tesi della difesa

Carabinieri se da una parte sembrerebbe

era rivolto a quel sanitario, alla giustizia?

quando le sue funzioni, svolte sotto la

gravato da una serie di responsabilità deri-

d i rezione del pubblico ministero, sono

vanti dall’applicazione della legge, dall’altra

La questione quindi si focalizza su quale funzione debba pre v a l e re o, per

essenzialmente di indagine e finalizzate

in realtà concentra su di sé tutte quelle quali-

meglio dire, quale principio debba pre v a-

a sostenere la pubblica accusa?

fiche per svolgimento di operazioni proce-

lere (tutela della salute del singolo, del

Passando ora a valutare la figura

durali in ambito penale che lo rendono un

s e g reto professionale, o tutela dell’ammi-

dell’Ufficiale medico dei Carabinieri in

importante ausilio per l’amministrazione

nistrazione della giustizia e quindi della

sede civile va da sé che per lo stesso

della giustizia fondendo la qualifica e la

collettività) e quale articolo possa tro v a re

verranno applicate tutte quelle norme

preparazione di un Ufficiale di PG e di mili-

giusta applicazione in casi del genere.

p reviste da un rapporto fondamental-

tare a quella del professionista medico.

Rimanendo ancora in ambito penale

mente privatistico ove il medico, dipen-

Si è dunque venuta a configurare con

è opportuno porre l’accento sulla possi-

dente da un ente, ed il paziente rimet-

l’istituzione del Ruolo Tecnico Logistico

bilità di essere chiamati dall’Autorità

tono al Magistrato il giudizio della colpa

dell’Arma dei Carabinieri una figura sani-

Giudiziaria ad eff e t t u a re, in qualità di

per un danno eventualmente causato dal

taria sui generis con potenzialità notevoli

medici, una ispezione personale ex art.

sanitario e che il paziente chiede gli venga

nell’ambito della PG (tenuto anche debi-

245 c.p.p. laddove risulta espressamente

risarcito in termini economici.

p revisto che tale accertamento non è atto

In sostanza, da questa prospettiva, si

tamente conto che, ex art. 301 c.p.m.p., “le funzioni di PG militare sono eserc i -

delegabile dall’Autorità Giudiziaria alla

viene a determinare un rapporto triango-

tate, nell’ordine seguente: dal coman -

Polizia Giudiziaria né rientra tra quelli

l a re: contrattuale tra paziente e Ammini-

dante di corpo, di distaccamento o di

eseguibili da quest’ultima senza motivato

strazione e tra quest’ultima e il medico,

posto delle varie forze armate; dagli Uff i -

decreto, in quanto “urgenti”, in base

nonché extracontrattuale tra medico e

ciali e sottUfficiali dei carabinieri ...”) il

all’art. 354 del c.p.p.. In tal caso il

paziente. Come è noto, la responsabilità

cui oculato impiego potrebbe, nell’am-

Pubblico Ministero nominando un medico

extracontrattuale o Aquiliana si basa sul

bito delle Forze Armate, avere importanti

dei Carabinieri, potrebbe risparm i a re

principio del neminem laedere o v v e ro

risvolti anche in operazioni fuori area.

prescindendo da qualsiasi forma di obbli7 Art. 32 Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti nel rispetto della persona umana.

G Med Mil. 2009; 159(2): 199-202

Ma tutto questo richiederà sicuramente

gazione contrattuale, si impone un risar-

tempo e maturità affinché quest’Uff i c i a l e

cimento

medico approdi con qualificazione e consa-

per

qualsiasi

conseguenza

dannosa prodotta. L’art. 2043 c.c. detta

pevolezza ai compiti e soprattutto alle

infatti: “qualunque fatto doloso o colpo so,

responsabilità (non solo professionali scola-

che cagiona ad altrui un danno ingiusto,

sticamente intese) che gli sono attribuite

obbliga colui che ha commesso il fatto a

sulla scorta della propria qualificazione.


Il radon: da “problema ambientale” a “malattia professionale” The radon: from environmental risk to occupational disease Marco Fagiolo *

Riassunto - Studi su lavoratori professionalmente esposti al radon in miniere sotterranee hanno consistentemente dimostrato un aumentato rischio di cancro polmonare, specialmente nei fumatori. L’esposizione al radon si verifica anche altrove, specialmente nelle case e le stime basate sui risultati dei minatori suggeriscono che il radon domestico è responsabile di un grande numero di cancri polmonari. Recentemente, n u m e rose normative hanno sottolineato l’obbligatorietà della sorveglianza medica per gli esposti a rischio professionale in ambienti sotterranei. In questo articolo l’autore mette in evidenza soprattutto gli aspetti legali connessi con l’esposizione professionale al radon del personale militare e descrive i modelli per la sorveglianza sanitaria. Parole chiave: radon, tumore polmonare, esposizione professionale, sorveglianza sanitaria. Summary - Studies of underg round miners occupationally exposed to radon have consistently demonstrated an increased risk of lung cancer, expecially in smokers. Radon exposure also occurs elsewhere, especially in houses, and estimates based on the findings for miners suggest that residential radon is responsible for a large number of lung cancers. Recently, various law determination have underlined the obligation of medical surveillance for underg round workers. In this article, the author puts in evidence mostly the legal aspect connected with the pro f e ssional exposure to radon of military personnel and describes the pattern for a medical surveillance. Key words: radon, lung cancer, professional exposure, medical surveillance.

* Ten.Col. C.S.A.r.n. - Capo Sezione Medicina del Lavoro e Medicina Aeronautica e Spaziale - Servizio Sanitario A.M. - II Ufficio.

G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214


Introduzione

o nei fiumi sotterranei, notoriamente

sola eccezione è il radon, che, essendo

fredda, è in grado di assorbire e veico-

un gas nobile, non interagisce chimica-

Il radon è un gas nobile radioattivo,

lare grandi quantità di gas; con il

mente con gli altri elementi ed è libero

scoperto durante i primi studi sulla

progressivo riscaldamento che si ottiene

di muoversi per diffusione e convezione.

radioattività all’inizio del ventesimo

una volta che l’acqua fluisce all’esterno,

Dei tre isotopi del radon che si riscon-

secolo. Il termine “radon” fu intro d o t t o

diminuendo conseguentemente la capa-

trano in natura, solo il 222Rn possiede

per la prima volta nel 1918 per indicare

cità dell’acqua di contenere il gas

un tempo di dimezzamento suff i c i e n t e-

l’elemento con massa atomica 222

disciolto, quest’ultimo viene rilasciato

mente lungo (3,8 giorni) da consentirne

( 222Rn), cioè il gas associato all’uranio

dall’atmosfera. Pertanto, il radon è distri-

il rilascio dal suolo e dalle rocce, dove

238 (238U). Tecnicamente, il termine

buito preferenzialmente in aria piuttosto

si è generato. Questo tempo di dimez-

radon viene utilizzato per indicare l’ele-

che in acqua e, quindi, la sua quota

zamento è sufficientemente breve da

mento con numero atomico 86, il quale

m a g g i o re si trova sotto forma di gas

limitare il trasporto per pura diffusione

ha 26 isotopi (da 199 Rn a 226 Rn), solo

libero. Inoltre, è importante sottolineare

solo a brevi distanze, ma una volta che

tre dei quali si riscontrano in natura.

che il radon è molto solubile in liquidi

il radon ha lasciato il materiale solido e

Questi sono il 220Rn (To ron) dalla serie

organici e viene facilmente adsorbito sul

si è mescolato con l’aria, è possibile il

di decadimento del Torio, il 222Rn della

carbone attivo e gel di silice.

trasporto per convezione su distanze

serie dell’uranio 238 ed il 219Rn (Attinon)

maggiori, sia nell’aria esterna che negli

della serie dell’uranio 235. In pratica,

ambienti interni.

però, il termine radon, ove non diff e-

I “figli” dell’uranio 238

rentemente specificato, sta ad indicare , nell’accezione comune, l’isotopo 222

La quantità di Radon nell’ambiente

(222Rn). Il radon, nel suo decadimento,

dipende principalmente dalla concentra-

emette radiazioni alfa, costituite da

zione dell’uranio 238 del suolo e nelle

nuclei di Elio con massa 4 e carica 2.

rocce.

Proprietà chimiche e fisiche

Sebbene

quest’elemento

Il 222Rn ed i relativi prodotti di decadimento

sia

Il 222Rn nella serie di decadimento

radioattivo (e quindi destinato a deca-

dell’uranio 238 è preceduto dal radio

d e re trasformandosi in radio), il suo

( 226Ra), che ha un tempo di dimezza-

tempo di dimezzamento (4,46 miliardi di

mento di 1600 anni. Il radio decade al

anni) è così lungo che il tempo trascorso

piombo stabile producendo una catena

Il radon è un gas nobile incolore,

dalla formazione del nostro pianeta (cioè

di isotopi radioattivi di elementi solidi

inodore e, sebbene non sia chimica-

il tempo trascorso da quando questi

noti come figli del radon.

mente attivo, non è un gas totalmente

radionuclidi si sono formati) non è stato

Nonostante il fatto che il tempo di

“inerte”, tanto che sono descritti suoi

sufficiente a determ i n a re il suo decadi-

decadimento del radon sia sufficiente-

composti, soprattutto sotto forma di

mento sotto forma di elementi stabili.

mente breve, la sua capacità di produrre

fluoruri complessi. Comunque, parago-

Difatti, l’emivita dell’uranio 238 è quasi

radiazioni ionizzanti è cospicua, dal

nato agli altri gas nobili, il radon è il più

uguale all’età della terra. Pertanto, la

momento che i prodotti del suo deca-

pesante e possiede il più alto punto di

quantità originaria di uranio della terra

dimento sono a loro volta radioattivi.

fusione ed ebollizione, temperatura e

si è soltanto dimezzata. Il lento decadi-

Inoltre, questi “figli” radioattivi, non si

pressione critica. Esso è moderatamente

mento dell’uranio 238 avviene attraverso

presentano più sotto forma di gas inerte,

solubile in acqua e, quindi, può essere

una lunga e complicata serie di elementi

bensì sotto forma di metalli e, come tali,

assorbito dall’acqua che fluisce attra-

radioattivi fino alla produzione di isotopi

possono interagire chimicamente con

verso la roccia o la sabbia contenente

stabili del piombo (Fig. 1). La maggior

altre sostanze o semplicemente essere

radon. La sua solubilità dipende dalla

parte dei nuclidi intermedi sono isotopi

deposti sulle superfici. Nell’aria all’in-

temperatura dell’acqua: più fredda è

di metalli e sono chimicamente reattivi;

terno dei fabbricati questi figli radioat-

l’acqua, maggiore è la solubilità del

per questa ragione essi tendono a rima-

tivi possono attaccarsi alle pareti, ai pavi-

radon. Per tale proprietà fisica, l’acqua

n e re nel materiale in cui l’atomo di

menti, alle persone, o alle particelle

del sottosuolo, presente nelle sorg e n t i

uranio era originariamente presente. La

nell’aria che vengono inalate. Pertanto,

G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214


veicolati con l’aria che respiriamo, sono

URANIO 238 (U238) DECADIMENTO RADIOATTIVO

Tipo di radiazione

nuclide

presenti degli emettitori di radiazioni ionizzanti sia sotto forma gassosa (il

tempo di dimezzamento

radon, appunto), sia sotto forma solida (soprattutto polonio 218, piombo 214,

uranio-238

4,47

miliardi anni

α

bismuto 214 e polonio 214) (Fig. 1). Una caratteristica importante dal punto di vista chimico è il fatto che i

torio-234

24,1

giorni

protattinio-234m

1,17

minuti

β

q u a t t ro discendenti del radon hanno tempi di dimezzamento inferiori a 30 minuti;

β

una

volta

inalate,

queste

sostanze possono subire il decadimento prima di venire rimosse mediante

uranio-234

245000

anni

α

meccanismi di eliminazione da parte dei polmoni. In particolare, le particelle alfa emesse durante il decadimento sono

torio-230

75200

anni

caratterizzate da un alto trasferimento di energia lineare (radiazione ad alta LET),

α

cioè radiazioni con elevata efficacia

radio-226

1600

anni

α

biologica. A causa del loro breve percorso nel tessuto (40-70 micron), le

radon-222(*)

3,823

giorni

α

particelle alfa vengono bloccate dalla pelle, ma quando vengono emesse da elementi inalati esse irradiano le cellule

polonio-218

3,05

minuti

α

epiteliali, in particolare della re g i o n e bronchiale (Tab. 1, Fig. 2).

piombo-214

26,8

minuti

β

Tale fenomeno assume particolare importanza se si considera, nell’ambito della fisiologia dell’apparato respiratorio,

bismuto-214

19,7

minuti

β

la componente del cosiddetto “ spazio morto”, cioè quella quota del “volume corrente” (normalmente nell’adulto sano

polonio-214

0,000164 secondi

α

di circa 500 cc), corrispondente a circ a 150 cc, la quale non risulta efficace per

piombo-210

22,3

anni

β

gli scambi gassosi, in quanto viene continuamente mobilizzata verso l’alto e verso il basso durante i meccanismi

bismuto-210

5,01

giorni

rispettivamente di espirazione ed inspirazione e che, quindi, costituisce una

β polonio-210

138,4

giorni

α

sacca di aria virtuale, continuamente rimescolata dalle miscele gassose che entrano ed escono dalle vie respiratorie

piombo-206

stabile

e nella quale la presenza di gas radioattivi può efficacemente pro d u r re danni prima del loro definitivo allontanamento

Fig. 1 - La famiglia radioattiva naturale dell’uranio.

attraverso l’espirazione.

G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214


Tab. 1 - Distanze medie percorse dai vari tipi di radiazioni di 1 MeV.

120-100 100-80

Tipo di radiazione

Percorso in aria

a

0,7 cm

0,006 cm

b

2,32 m

0,43 cm

g

80-60

Percorso nel tessuto

300 m

60-40 40-20 Dati non disponibili

31,28 cm

Concentrazioni radon (Bq/mc) Fonte: Health Physics novembre 1996, Vol. 71 n. 5 pp. 741-748

Fig. 4 - Concentrazione radon sul territorio nazionale. ed i livelli di uranio e radio nel suolo stesso: molto grossolanamente si può aff e rm a re che la concentrazione di radon del gas del suolo è con buona pro b a b ilità molto bassa ovvero molto alta se il

Fig. 2 - Capacità di penetrazione dei diversi tipi di radiazioni.

contenuto di uranio e radio dei materiali s o rgente (roccia o sedimento) è, rispettivamente, molto basso o molto alto. Al

Il radon sulla superficie terre s t re

di fuori di questi due estremi la concen-

I precursori del radon, cioè l’uranio

fattori, tra i quali sono particolarmente

il

importanti

trazione del radon è determinata da altri e

radio,

sono

ubiquitariamente

p resenti in tutti tipi di rocce e suoli. Le

I prodotti del decadimento del radon, una volta inalati, possono depositarsi sui tessuti polmonari e rilasciare la radiazione radioattiva.

Fig. 3 - Interazione del radon con l’epitelio bronchiale.

quelli

responsabili

dei

processi di trasporto del radon, in parti-

loro quantità variano con il sito speci-

colare la porosità e la permeabilità del

fico e con le differenti tipologie di mate-

suolo, la densità, l’umidità, la pre s s i o n e

riale geologico; a causa delle peculiari

b a rometrica, la temperatura, lo spessore

caratteristiche

dell’uranio,

del suolo sul basamento roccioso e, in

inoltre, è possibile riscontrare una ampia

alcuni casi, lo stesso basamento. Inoltre ,

variabilità della sua concentrazione

grazie alla sua solubilità, il radon può

anche nello stesso tipo di roccia. Ta l e

essere trasportato per considere v o l i

variabilità è evidente a livello nazionale,

distanze da gas o liquidi trasportatori

come schematicamente evidenziato nella

come il biossido di carbonio o l’acqua.

figura n° 4, che mostra i risultati di

Le rocce granitiche ricche di uranio,

chimiche

A causa della sua ubiquità e delle

n u m e rosi monitoraggi della radioattività

specialmente quando sono permeabili e

caratteristiche chimiche soprade-

naturale radon-dipendente che si sono

fratturate, creano la più alta concentra-

scritte, il radon può essere conside-

succeduti negli ultimi anni.

zione di radon sia nel suolo che

rato la principale fonte naturale

Ciò nonostante, è difficile individuare

nell’acqua; quest’ultima penetra nei vuoti

dell’esposizione umana alle radia-

una diretta correlazione tra la quantità

presenti nelle rocce e nel suolo e libera

zioni ionizzanti.

di radon nel gas o nell’acqua del suolo

il radon che si propaga in questi spazi.

G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214


Il radon nell’atmosfera

attraversando

radon nelle abitazioni sono tipicamente

modesta emivita e della sua origine alla

molto maggiori di quelli trovati all’e-

superficie terrestre, la concentrazione

sterno. Essendo il suolo e l’acqua del

l’interfaccia

del radon atmosferico è massima dell’in-

sottosuolo le maggiori sorgenti di radon,

Il radon entra nell’atmosfera principalmente

sono spesso cicliche. A causa della sua

suolo-aria; la velocità di trasferimento

terfaccia aria-suolo, decresce rapida-

grandi concentrazioni di radon possono

del radon attraverso l’interfaccia tra una

mente con la quota, fino al valori non

e s i s t e re in miniere, cave, catacombe,

fase solida e l’atmosfera è nota come

misurabili nella stratosfera. Per esempio,

luoghi di lavoro sotterranei e stazioni

flusso di radon o velocità di esalazione.

le concentrazioni di radon atmosferico

termali. Nel caso dei fabbricati, storica-

Il flusso del radon esprime la misura

ad 1 m di altezza sono minori di quelle

mente è sempre stata posta enfasi sui

dell’intensità della sorgente e varia forte-

del suolo di un fattore di circa 1000.

materiali da costruzione (soprattutto tufi

mente da suolo a suolo. Sorgenti secon-

Questo deciso calo è dovuto al veloce

e graniti) come fonti di radon. Solo dalla

darie di radon includono gli oceani ed

mescolamento nell’aria e dal tempo rela-

fine degli anni 80 si è cominciato ad iden-

i fluidi che lasciano la terra ed in seguito

tivamente breve di dimezzamento del

t i f i c a re il suolo come sorgente importante

vengono in contatto con l’atmosfera

222Rn. Nella tabella uno è rappre s e n-

di contaminazione ambientale, special-

(acqua del sottosuolo, gas naturali, fluidi

tata la quota di radioattività proveniente

mente per le case monofamiliari e per i

geotermici,

dal radon immessa nell’atmosfera dalle

luoghi di lavoro sotto il livello di super-

gas

vulcanici,

ecc.).

Complessivamente, come media globale,

singole sorgenti naturali.

p resente all’interno delle

mosfera proviene dagli strati superficiali della terra. La concentrazione del radon

Il radon nelle abitazioni

abitazioni

rispetto alla concentrazione esterna al contributo del suolo. Si ritiene che il

nell’atmosfera è governata dall’intensità della sorgente e da fattori di diluizione,

ficie. Studi approfonditi hanno attribuito essenzialmente tutto l’eccesso del radon

almeno l’80% della radon emesso nell’at-

La maggior parte delle sorgenti del

meccanismo principale che porta il gas

entrambi fortemente influenzati dalle

radon atmosferico esterno, così come il

dal suolo nella casa sia la diff e renza di

condizioni metereologiche quali la

suolo, l’acqua ed i gas naturali, sono

p ressione tra l’ambiente interno e quello

temperatura, l’umidità, la pressione

anche fonti di radon all’interno delle

e s t e rno. Questo flusso determinato dalla

atmosferica e le condizioni del vento

abitazioni. La quantità di aria disponibile

d i ff e renza di pressione (da un’area ad

alla superficie. Come conseguenza, la

per la diluizione in un ambiente confi-

alta ad una a bassa pressione) viene

concentrazione di radon subisce varia-

nato è minore di quella disponibile all’e-

aumentato in inverno da un “effetto

zioni sia giornaliere che stagionali che

sterno. Come conseguenza, i livelli di

camino” determinato dalla continua risalita di aria calda. Oltre all’effetto camino, contributi importanti sono apportati dagli

Tab. 2 - Provenienza del radon

effetti del vento e dall’uso di dispositivi

Sorgente Emanazione dal suolo

Immissione in atmosfera (Miloni di Ci* per anno) 2000

che consumano l’aria interna. La principale caratteristica dei livelli di radon a l l ’ i n t e rno delle abitazioni, comunque, è la loro variabilità. Oltre ai fattori del

Acqua del terreno

500

Emanazione dagli oceani

30

ristiche delle costruzioni, come la non

Residui fosfatici

3

ermeticità, la permeabilità dei pavimenti

Residui di lavorazione di uranio

2

Residui di carbone

0,02

Gas naturale

0,01

Combustione di carbone * 1 Ci=3,7x1010 Bq

0,001

suolo, è stato dimostrato che le caratte-

della cantina, la presenza di porte tra i solai, i materiali da costruzione, il microclima, la fornitura d’acqua, il numero di occupanti e le abitudini di vita influenzano le concentrazioni di radon, che variano, in funzione dei parametri sopra indicati, di casa in casa.

G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214


Fig. 5 - La penetrazione del radon all’interno delle abitazioni e “l’effetto camino”.

Fig. 6 - Dosimetro a tracce.

L’Unione Europea ha elaborato, in accordo con consolidate osservazioni

il mondo, è rappresentata da un dispo-

posizionato nel luogo prescelto, il dosi-

epidemiologiche, una raccomandazione

sitivo (d o s i m e t ro a tracce) delle dimen-

metro raccoglie gli ioni prodotti dalle

che indica il limite di 400 Bq/m3 per le

sioni di un pacchetto di cerini o di un

emissioni del radon e dei suoi sottopro-

abitazioni superato il quale vengono consi-

b i c c h i e re, che può essere spedito per

dotti, per cui il suo potenziale si riduce

gliate delle “azioni di rimedio” tendenti a

posta e che viene sistemato nell’ambiente

in

r i d u r re la concentrazione del radon stesso.

modo

proporzionale

all’attività

che si vuole misurare. Nel dispositivo,

presente nella camera. Al termine dell’e-

costruito con plastiche di uso comune

sposizione, che può durare anche una

del tutto innocue, è presente un mate-

sola settimana, il dosimetro è inviato in

riale sensibile alle radiazioni alfa e messe

laboratorio dove viene misurata la

dalla radon e dai suoi prodotti di deca-

perdita di potenziale. Quest’ultima meto-

dimento che, attraversando il materiale,

dologia viene utilizzata per ottenere

riferimento per valutare la concentra-

vi imprimono delle tracce indelebili. Al

risposte in tempi rapidi (dell’ordine di

zione di gas radon in aria è espressa in:

termine dell’esposizione il dispositivo

una o più settimane) riguardo alla

Come si misura il radon La grandezza che viene presa come

Bq/m3 (Bequerel per metro cubo),

viene analizzato in laboratorio. Il numero

presenza o meno di radon nell’ambiente

che rappresenta il numero di trasforma -

delle tracce rivelate è proporzionale alla

che si vuole monitorare; tuttavia la rapi-

zioni nucleari che ogni secondo sono

concentrazione del gas radon pre s e n t e

dità della misura è a discapito della

emesse in un metro cubo di aria. Per tale

nell’ambiente in esame. A causa della già

precisione della misura stessa, che

scopo vengono utilizzati dispositivi di

citata elevata variabilità della concentra-

pertanto non può ritenersi completa-

vario tipo (dosimetri ambientali), che

zione di radon una misura dovre b b e

mente affidabile.

vanno lasciati nei locali da monitorare

e s s e re protratta, per ottenere dati atten-

Entrambi i tipi di dosimetro non

per periodi variabili. Per la forte variabi-

dibili, per un intero anno, possibilmente

richiedono, com’è evidente, né alimen-

lità delle emissioni di radon, influenzata

suddivise in due semestri corrispondenti

tazione

da fattori climatici, tellurici e stagionali,

ai periodi caldi (primavera-estate) e

alcuna.

è sconsigliabile eff e t t u a re misure di bre v e

freddi (autunno-inverno).

durata. Tali valutazioni, infatti, forniscono

Un’altra tipologia di monitoraggio

generalmente stime poco rappresentative

ambientale è quella che si può ottenere

della

e,

attraverso l’utilizzo della d o s i m e t ro ad

pertanto, sono da considerare non atten-

elettrete, costituito da un disco in mate-

dibili. Le misurazioni si possono effet-

riale speciale (teflon), che mantiene un

situazione

media

annuale

tuare utilizzando diverse tipologie di

potenziale elettrostatico stabile. Esso

dosimetri ambientali; la metodica più

viene posto all’interno di un piccolo

diffusa ed economica, attraverso la quale

contenitore (camera), contenente un

sono state fatte milioni di misure in tutto

volume di aria predefinito. Una volta

G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214

elettrica,

manutenzione

Fig. 7 - Dosimetro ad elettrete.


Tab. 3 - Diversa suscettibilità degli organi o tessuti alle radiazioni ionizzanti

Come si misura l’interazione delle Radiazioni Ionizzanti con l’organismo

Organo o tessuto

Fattore di ponderazione tissutale

Gonadi

0,20

Midollo osseo

0,12

Colon

0,12

processi di cessione di energia ai tessuti

Polmone

0,12

d e l l ’ o rganismo. Per poter pre v e d e re e

Stomaco

0,12

tali derivanti dall’esposizione alle radia-

Vescica

0,05

zioni ionizzanti, è necessario quantifi-

Mammelle

0,05

R a d i o p rotezione la grandezza fonda-

Fegato

0,05

mentale è rappresentata dalla quantità

Esofago

0,05

interessata dalle radiazioni: questa gran-

Tiroide

0,05

dezza si chiama “dose assorbita” e

Pelle

0,01

unità di misura dell’energia nel sistema

Superficie ossea

0,01

internazionale) per chilogrammo di

Rimanenti organi o tessuti

0,05

Le radiazioni prodotte dal decadimento del gas radon sono in grado di i n t e r a g i re con la matrice biologica con la quale sono in contatto grazie a dei

quindi contrastare eventuali danni tessu-

c a re l’energia trasferita ai tessuti. In

di energia assorbita dalla unità di massa

viene misurata dal numero di Joule (J:

materia. Tale unità di misura viene denominata Gray (Gy); 1 Gy individua la quantità di energia di un J che viene

assorbita da 1 kg di materia. La dose

Reazione di eccitazione e cattura

causando o la morte della cellula o la

nucleare (radiazione α);

sua trasformazione. Nel caso di irradia-

assorbita, che è un ottimo indicatore per

Reazioni di eccitazione atomica;

zioni di elevata intensità, la morte cellu-

rappresenta la quantità di energia ceduta

Ionizzazione (radiazione α).

lare sarà più evidente e causerà danni

dalle radiazioni ionizzanti, pur tuttavia

I fenomeni di interazione indicati

d’organo o di sistema negli apparati più

è poco valida per indicare i potenziali

sono pertanto importanti ai fini della

colpiti o più radiosensibili. Nel caso di

effetti biologici che tale energia produce

valutazione del danno biologico; tra

irradiazione di minore entità, ma più

attraversando i tessuti. Le radiazioni,

questi fenomeni quello di gran lunga

p rolungata nel tempo, si potranno veri-

infatti, allorché incontrano atomi durante

più importante è la ionizzazione. Tu t t i

ficare, dopo un periodo di latenza molto

l’attraversamento della materia, re a g i-

questi

una

più lungo, fenomeni di cancerogenesi.

scono o con la loro nuvola elettronica

progressiva diminuzione dell’energ i a

La trasformazione neoplastica è un

o con il loro nucleo cagionando così

della radiazione, che viene dissipata e

processo

processi

determinano

estremamente

lungo

e

delle modificazioni. Tali interazioni che

distribuita alla materia con cui la radia-

complesso, costituito dal susseguirsi di

si esplicano in maniera diversa, a

zione

per

diversi stadi, tra i quali la lesione a livello

interagisce.

Comunque,

seconda della natura ed energia delle

quanto riguarda la radioattività del

del DNA rappresenta la fase iniziale. Tali

radiazioni, in realtà sono tutte da ricon-

radon, che è composta essenzialmente

t r a s f o rmazioni modificano alcune deter-

durre ad alcuni fenomeni elementari, i

da radiazione α, i fenomeni interessati

minanti caratteristiche di comporta-

principali dei quali possono essere così

sono quelli di eccitazione e cattura

mento “sociale” delle cellule e la

schematicamente rappresentati:

nucleare e ionizzazione. La capacità di

graduale trasformazione del tessuto di

• Reazione di frenamento, con pro d u-

indurre tumori di queste radiazioni

appartenenza. Si passerà quindi dalla

zione di radiazione secondaria di

ionizzanti deriva dalla capacità di modi-

iperplasia, dalla displasia, dalla anaplasia

natura elettromagnetica;

ficare la struttura degli acidi nucleici,

ed infine alla metastatizzazione.

G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214


Si comprende quindi che si re n d e

dose equivalente per lo specifico fattore

delle attività minerarie, ma soltanto alla

necessario individuare delle unità di

di ponderazione relativo al tessuto o all’

fine del XIX° secolo due medici tedeschi

misura che possano dare conto delle

organo esposto.

modificazioni cellulari del tessuto biolo-

Per esempio, se supponiamo di

lo classificarono definitivamente come cancro

polmonare.

Successivamente

radiazioni.

a v e re un soggetto che ha assorbito una

venne formulata l’ipotesi che esistesse una

Essendo, come già detto, il fenomeno

dose di 1Gy di radiazione α al polmone,

relazione tra il manifestarsi della malattia

della ionizzazione il più evidente tra

possiamo facilmente arrivare alla dose

al polmone e la presenza di radon. Nel

quelli provocati dal passaggio di radia-

efficace in questo modo:

1950 uno studio radiologico mise in luce

zioni ionizzanti e poichè diversi tipi di

• Dose equivalente = dose assorbita

il ruolo fondamentale dei prodotti di deca-

radiazioni hanno diversa capacità di

x fattore di ponderazione della radia-

dimento del radon rispetto al radon stesso

zione α = 1x20 = 20 Sievert;

nel pro v o c a re conseguenze di tipo tumo-

gico

attraversato

dalle

produrre ioni per unità di percorso, ai diversi tipi di radiazioni sono stati attri-

• Dose efficace = dose equivalente x

rale. Anche Giulio Agricola, medico del

buiti degli indici diversi, nominati fattori

f a t t o re di ponderazione tissutale del

1500, nella sua pubblicazione “De re

di ponderazione della radiazione.

polmone= 20x0,12 = 2,4 Sievert

metallica” trattò i danni all’apparato respi-

Detti fattori sono stati valutati re l a t i v a-

ratorio dei minatori; in particolare egli

mente alla radiazione X, alla quale è

ipotizzò che l’aria delle miniere conte-

stato convenzionalmente assegnato il

Effetti del radon sulla salute

valore 1. È stata quindi introdotta una

nesse “un tipo di polvere” che aggrediva e corrodeva i polmoni. Agricola racconta

nuova grandezza detta “dose equiva-

L’osservazione degli effetti dannosi del

che nella regione dei Carpazi c’erano

lente” che esprime la diversa capacità

radon sulla salute si fa risalire al I° secolo

mogli di minatori rimaste vedove per ben

di cedere energia e che ha come unità

A.C.; Tito Lucrezio Caro nel suo scritto

sette volte. Fino dagli inizi degli anni 80

di misura il Sievert (Sv). Nella pratica,

“De Rerum Natura” riporta di danni

la radioattività naturale ed il radon in

la dose equivalente misurata in Sievert

polmonari subiti dai minatori a causa di

particolare, presente nelle abitazioni e nei

è rappresentata dalla dose assorbita

gas provenienti dal sottosuolo. Tuttavia è

luoghi di lavoro, non costituivano oggetto

misurata in Gray moltiplicata per il

nel XV° secolo, quando iniziò lo sfrutta-

di interesse per la società e la comunità

fattore di ponderazione specifico per

mento intensivo delle miniere, che si

scientifica e pertanto non erano state

quel tipo di radiazione. Per esempio,

c o m i n c i a rono ad avere le prime indica-

p reviste misure di prevenzione per lavo-

essendo 20 il fattore di ponderazione

zioni di danni alla salute dei lavoratori.

ratori esposti o per il confinamento in

della radiazione α, una dose assor-

In particolare le prime segnalazioni risal-

luoghi chiusi di collettività (scuole,

bita di 1 Gy corrisponde ad una dose

gono al XVI secolo da parte di Paracelsus

caserme, eccetera). Gli stessi organismi

equivalente di 20 Sv per questo tipo

e furono svolte in miniere di argento in

internazionali avevano ignorato questa

di radiazione. All’interno dell’organismo,

Sassonia e in Boemia. La frequenza con

forma di esposizione, salvo per quanto

però, coesistono diversi tipi di tessuti

cui questo danno si manifestava aumentò

concerneva le attività umane in miniera,

che hanno sensibilità diverse alle radia-

nei secoli XVII° e XVIII° con il cre s c e re

dal monitoraggio delle quali derivano le

zioni ionizzanti; per questo ad ogni

più importanti osservazioni epidemiolo-

o rgano o tessuto è stato assegnato un

giche che correlano l’esposizione cronica

indice diverso, legato alla particolare

al radon e l’aumentata incidenza, rispetto

suscettibilità alle radiazioni di quel

alla popolazione normale, di cancro al

tessuto, comparata all’intero organismo.

polmone (studi epidemiologici su un pool

L’indice assegnato ai vari tessuti ed

di 11 coorti per un totale di circa 68.000

o rgani prende il nome di fattore di

minatori e di circa 2700 tumori polmo-

ponderazione

nari, che hanno permesso, tramite modelli

tissutale.

È

stata

pertanto introdotta una ulteriore grandezza che prende il nome di “dose efficace”, anch’essa misurata in Sievert, il cui valore si ottiene moltiplicando la

G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214

Fig. 8 - Numero di decessi attribuiti alla radon nagli U.S.A. in comparazione con altre cause di morte. (fonte: Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti - 2004).

matematici, di stabilire la correlazione, per ogni età, del rischio relativo in funzione di diversi parametri). A causa di tali osservazioni, la IARC (International Agency for


Research on Cancer) dell’Organizzazione

neoplastiche degli uomini e per circa il 6%

Mondiale della Sanità ha, già nel 1988,

delle donne e la mortalità per questa causa

Normativa di riferimento

inserito il radon del gruppo A (massima

è aumentata in misura imponente negli

In Italia non esiste ancora una

evidenza) di cancerogenicità per l’uomo.

ultimi trent’anni. Complessivamente oggi

n o rmativa per quanto riguarda il limite

La stessa Agenzia ha pubblicato 10 anni

in Italia muoiono per tumore polmonare

massimo di concentrazione di radon

dopo (precisamente il 15 settembre 1998)

c i rca 30.000 persone/ anno. L’alta inci-

a l l ’ i n t e rno delle abitazioni private. Si

la sesta monografia sull’effetto delle radia-

denza “spontanea” dei carcinomi polmo-

può fare riferimento ai valori raccoman-

zioni ionizzanti sulla salute denominata

nari, unitamente all’elevato coefficiente di

dati dalla Comunità Europea di 200

“Biological Effects of Ionizing Radiation

rischio di radioinduzione tumorale per il

Bq/m3 per le nuove abitazioni e di 400

(BEIR) VI: The Health Effects of Expo-

polmone, contribuiscono a rendere ancora

Bq/m3 per quelle già esistenti. Il D.

s u re to Indoor Radon”, con la quale ha

più difficile l’attribuzione dell’insorgenza

Lgs. n° 41 del 26 maggio 2000 (Decreto

cercato di analizzare lo stato dell’arte delle

dei tumori polmonari alla cronica esposi-

legislativo per l’attuazione della dire t-

conoscenze dal punto di vista fisico,

zione di Radon indoor. L’abitudine al fumo

tiva 29/96/Euratom che stabilisce le

biologico ed epidemiologico per giungere

di sigaretta, oltre a rappresentare un fattore

norme fondamentali di sicurezza rela-

ad una valutazione quantitativa del rischio

causale di notevole peso, viene dunque a

tive alla protezione sanitaria della

oncogeno tramite modelli matematici. In

costituire, in questa patologia neoplastica,

popolazione e dei lavoratori contro i

questa pubblicazione, che attualmente

un preponderante fattore di sinergismo e

rischi derivanti dalle radiazioni ioniz-

risulta essere ancora la più aggiornata ed

di confondimento nei confronti di tutti gli

zanti), ha invece apportato delle sostan-

esaustiva ricerca scientifica sulla materia,

altri eventuali agenti causali e concausali.

ziali modifiche per quanto riguarda

il radon ed i prodotti del suo decadi-

Per i fumatori il rischio assoluto di un

l’esposizione

mento, a causa delle proprietà fisiche

t u m o re polmonare causato dal radon viene

ambienti di lavoro. Tale Decreto ha

sopra descritte nonché della pre s e n z a

considerato 15-20 volte superiore rispetto

fissato, per i luoghi di lavoro, il limite

ubiquitaria, sono considerati la seconda

al rischio per i non fumatori.

causa di tumore polmonare, dopo il fumo

al

gas

radon

negli

di 500 Bq/m3 di concentrazione di atti-

Le più recenti e accurate stime di

vità di radon media in un anno; supe-

rischio, che prendono in esame le espo-

rato tale valore negli ambienti di lavoro,

L’organo di particolare interesse sani-

sizioni nelle abitazioni e sono basate su

debbono essere adottate delle azioni di

tario in caso di esposizione al gas radon

un insieme di 13 studi europei su un

rimedio che riducano tale grandezza

è, come detto, il polmone a carico del

totale di 7.148 casi di tumore polmonare

espositiva a livelli più bassi del valore

di tabacco.

quale può indurre tumori. Il 222Rn, o

e di 14.208 controlli, confermano e

fissato. Da una esposizione professio-

meglio, i suoi prodotti di decadimento (in

consolidano le valutazioni dei decenni

nale alle radiazioni ionizzanti derivanti

particolar modo il 218polonio ed il

p recedenti. Il rischio in eccesso rispetto

da una eccessiva concentrazione del

214polonio, anch’essi alfa-emettitori) si

alla non esposizione viene valutato in

gas radon nell’ambiente lavorativo,

depositano, come il fumo di sigaretta, in

c i rca il 16% per ogni 100 Bq/m3. Questo

conseguono precisi obblighi da parte

corrispondenza dei bronchi e delle dira-

vuol dire allora, che, essendo la concen-

dei datori di lavoro, i quali debbono

mazioni bronchiali maggiori da dove pren-

trazione media italiana pari a 70 Bq/m3

a t t i v a re per i lavoratori pro f e s s i o n a l-

dono origine i carcinomi a piccole cellule,

c i rca l’11% degli oltre 31.000 casi di

mente esposti la sorveglianza sanitaria

i carcinomi epidermoidi e gli adenocarc i-

t u m o re polmonare che ogni anno si re g i-

secondo quanto previsto dal D. Lgs. 17

nomi, che originano dai bronchi più

strano in Italia sono attribuibili al radon,

marzo 1995 n° 230 (attuazione delle

piccoli. Bisogna inoltre considerare che il

e per la grande maggioranza tra i fuma-

d i rettive Euratom 80-836,84-467,84-

carcinoma polmonare rappresenta nei

tori, dato che rappresenta circa il 2% di

466,89-618,90-64,92-3 in materia di

paesi industrializzati la malattia neoplastica

tutti i decessi per ogni tipo di tumore. La

radiazioni ionizzanti). L’emanazione del

a più alta incidenza e con un rapporto tra

p robabilità di contrarre il tumore polmo-

D e c reto legislativo 241/2000 amplia di

mortalità a cinque anni e incidenza parti-

n a re è proporzionale alla concentrazione

fatto il campo di applicazione della

c o l a rmente elevato (intorno allo 0,8). In

in aria e al tempo trascorso nei vari

r a d i o p rotezione in alcuni settori speci-

Italia questo tumore contribuisce per circa

ambienti di vita (case, scuole, ambienti

fici che sono elencati nel Decreto stesso

il 29% alle cause di morte per malattia

di lavoro, ecc.) e al consumo di tabacco.

e, più precisamente:

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Attività lavorative durante le quali

di azione”, ovvero quei “valori di

“deterministici”),

lavoratori

concentrazione di attività di radon in

aperto agli effetti provocati da pro l u n-

persone del pubblico, sono esposti

aria o di dose efficace, il cui supera-

gata esposizione a basse dosi (effetti

a prodotti di decadimento del radon

mento richiede l’adozione di azioni di

“stocastici”), che soggiacciono all’ipotesi

e del toron, o a radiazioni gamma o

rimedio che riducano tale grandezza a

p robabilistica lineare senza soglia, nella

ad ogni altra esposizione in partico-

livelli più bassi del valore fissato”.

quale la probabilità dell’accadimento e

ed,

eventualmente,

catacombe,

grotte

il

campo

In ultima analisi, dal combinato

non la gravità sono funzione della dose.

e,

disposto delle normative sopra descritte,

Allo stato attuale, quindi, il sistema di

l a re i luoghi di lavoro quali tunnel, sottovie,

lasciava

comunque, in tutti i luoghi di lavoro

derivano dei precisi compiti a cura del

protezione radiologica, è basato sulla

sotterranei o interrati;

Responsabile del Comando o Ente

“limitazione dell’esposizione”, ma anche

Attività lavorative durante le quali i

riguardo l’obbligo di misurazione dell’at-

su tutte quelle azioni, anche onero s e ,

lavoratori

tività di radon nelle fattispecie lavora-

che “giustificano” le scelte intraprese per

ed,

eventualmente,

persone del pubblico, sono esposti

tive sopra descritte (tunnel, sottovie,

limitare il rischio di contrarre patologie

a prodotti di decadimento del radon

catacombe, grotte e, comunque, in tutti

radiazioni-dipendenti e che quindi “otti-

e del toron, o a radiazioni gamma o

i luoghi di lavoro sotterranei o interrati),

mizzano” l’interazione lavoratore - r a d i a-

ad ogni altra esposizione in luoghi

la cui inottemperanza si configura come

zioni.

di lavoro in superficie in zone ben

una fattispecie omissiva le conseguenze

La normativa di Radioprotezione

individuate;

della quale possono direttamente rica-

medica è contenuta nel Capo VIII del

Attività lavorative implicanti l’uso o

dere su chi deve eserc i t a re l’azione di

Decreto legislativo 230 del 1995 e

lo stoccaggio di materiali abitual-

comando. Di seguito sono riportati nel

successive modifiche e integrazioni. In

mente non considerati radioattivi, ma

dettaglio gli obblighi di verifica all’in-

particolar modo, nell’articolo 83 ( sorve-

che contengono radionuclidi naturali

terno dei luoghi di lavoro sotterranei.

glianza medica), detto decreto stabilisce

e provocano un aumento significa-

che “ tale sorveglianza è basata sui prin-

tivo dell’esposizione dei lavoratori e,

cipi che disciplinano la medicina del

eventualmente,

di

persone

del

pubblico.

La sorveglianza sanitaria della Radioprotezione

della Sanità e l’Organizzazione Intern a-

Tali novità normative sono state recepite dal Ministero della Difesa con

lavoro...”. Nel merito è corretto ricordare che l’Organizzazione Mondiale

Il “sistema di protezione radiolo-

zionale del Lavoro già dal 1959 avevano

il Decreto Ministeriale 24 luglio 2007

gica”, di cui la sorveglianza sanitaria è

sancito che gli obiettivi della medicina

(S.O. della Gazzetta Ufficiale n° 241 del

parte integrante, pone le sue basi

del lavoro sono quelli di: “pro m u o v e re

16 ottobre 2007) denominato “Istruzioni

sull’asse limitazione-giustificazione-otti-

e mantenere il più alto grado di benes-

tecniche per disciplinare l’org a n i z z a-

mizzazione. Difatti, fin dalla fine degli

sere fisico, mentale e sociale dei lavo-

zione operativa in ordine alla gestione

anni 70, ci si rese conto che il solo

ratori in tutte le occupazioni; adoperarsi

in sicurezza radiologica delle attività e

“sistema di limitazione delle dosi” risul-

per pre v e n i re ogni danno causato alla

alla tutela contro i rischi derivanti dalle

tava inefficace, in quanto, pur proteg-

salute da condizioni legate al lavoro e

radiazioni ionizzanti”. Il D.M. individua,

gendo i lavoratori dagli effetti dose

proteggere i lavoratori contro i rischi

nell’articolo 4 dell’allegato II, i “ livelli

dipendenti

derivanti dalla presenza di agenti nocivi;

dalle

radiazioni

(effetti

Tab. 4 - Estratto dall’allegato II - sorgenti naturali radiazioni - del D.M. 24 luglio 2007. Art. 4 - Livelli di azione 1. Per i luoghi di lavoro ...il livello di azione è fissato in termini di 500 Bq/m3 di concentrazione di attività di radon media in un anno. 2. Per i luoghi di lavoro ... il livello di azione per i lavoratori è fissato in termini di 1 mSv/anno di dose efficace. 3. Per i luoghi di lavoro ... il livello di azione per le persone del pubblico è fissato in 0,3 mSv/anno di dose efficace.

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Tab. 5 - Obblighi di verifica a cura dei Responsabili di Comando o Ente. Art. 22 - Obblighi dei responsabili 1. Nei luoghi di lavoro nei quali si svolgono le attività lavorative ..., il Responsabile del Comando o dell’Ente esercente dette attività, entro ventiquattro mesi dal loro inizio o della loro individuazione, effettua una valutazione preliminare sulla base delle misurazioni effettuate... 2. Per le misurazioni previste dal comma 1, il responsabile del Comando o dell’Ente interessato si avvale del CISAM o di altri organi interni all’Amministrazione della difesa o di enti esterni, riconosciuti idonei dal CISAM, che rilasciano una relazione tecnica contenente il risultato della misurazione. 3. Per gli adempimenti previsti dal comma 1, l’esercente si avvale dell’esperto qualificato. Art. 24 - Livelli di azione 1. Nei luoghi di lavoro ove si svolgono le attività lavorative di cui all’articolo 20, le grandezze misurate non devono superare il livello di azione fissato nell’ALLEGATO II. 2. Nel caso in cui le grandezze misurate non superano il livello di azione ma sono superiori all’80 per cento del livello d’azione fissato nell’ALLEGATO II, il responsabile del Comando o Ente esercente assicura nuove misurazioni nel corso dell’anno successivo. 3.Nel caso di superamento del livello di azione fissato nell’ALLEGATO II, il responsabile del Comando o dell’Ente interessato, avvalendosi dell’esperto qualificato, pone in essere azioni di rimedio idonee a ridurre le grandezze misurate al di sotto del predetto livello, tenendo conto del principio di ottimizzazione e procede nuovamente alla misurazione al fine di verificare l’efficacia delle suddette azioni 4. Le operazioni sono completate entro tre anni dal rilascio della relazione tecnica di cui all’articolo 22, comma 2 e sono effettuate con urgenza correlata al superamento del livello di azione. Ove, nonostante l’adozione di azioni di rimedio, le grandezze misurate risultino ancora superiori al livello prescritto, l’esercente ottempera agli obblighi previsti dal Capo V, ad esclusione di quelli dell’articolo 29, commi 2 e 3, lettera a) e dell’articolo 40, comma 2, fino a quando non è in grado di approntare ulteriori rimedi che, tenendo conto del principio di ottimizzazione, riducano le grandezze misurate al di sotto del predetto livello di azione. 5. Le registrazioni delle esposizioni di cui al comma 3 e le relative valutazioni di dose sono effettuate con le modalità indicate nell’ALLEGATO II. Nel caso in cui il lavoratore sia esposto anche ad altre sorgenti di radiazioni ionizzanti, le dosi dovute ai due diversi tipi di sorgenti sono registrate separatamente, fermi restando gli obblighi di ottimizzazione della protezione e di adozione dei provvedimenti e delle misure relativi al rispetto dei limiti di esposizione. 6. L’esercente non è tenuto alle azioni di rimedio di cui al comma 3 se dimostra, avvalendosi dell’esperto qualificato, che nessun lavoratore è esposto ad una dose superiore a quella indicata nell’ALLEGATO II. 7. Nel caso in cui risulta che l’esposizione dei lavoratori o dei gruppi di riferimento della popolazione non supera i livelli di azione di cui all’ALLEGATO II, l’esercente esegue un controllo radiometrico solo qualora eventuali variazioni del processo lavorativo o delle condizioni in cui esso si svolge possano far presumere una variazione significativa del quadro radiologico. Art. 44 - Sorveglianza medica 1. I responsabili dei Comandi o degli Enti assicurano la sorveglianza medica del personale esposto per mezzo di ufficiali medici autorizzati e di ufficiali medici competenti designati dal competente Alto comando operativo o territoriale di livello intermedio. Qualora non è possibile assicurare la sorveglianza medica tramite ufficiali medici, deve essere inoltrata richiesta di convenzionamento di medici autorizzati e competenti, ...... 3. La sorveglianza medica, basata sui principi che disciplinano la medicina del lavoro, al personale esposto di categoria A, deve essere assicurata da medici autorizzati. Al personale di categoria B deve essere assicurata da medici competenti o da medici autorizzati*. 4. I responsabili dei Comandi o degli Enti non possono assegnare il personale ad attività che lo espongono al rischio da radiazioni ionizzanti qualora le conclusioni mediche vi si oppongano. 5. I responsabili dei Comandi o degli Enti assicurano agli incaricati della sorveglianza medica del personale esposto le condizioni necessarie per lo svolgimento dei loro compiti. 6. I responsabili dei Comandi o degli Enti consentono ai medici incaricati della sorveglianza medica del personale esposto di prendere visione della documentazione necessaria alla valutazione dello stato di salute del personale stesso e forniscono le indicazioni sulle condizioni di lavoro che, sotto il profilo medico, possono influire sul giudizio d’idoneità del personale. 7. I modelli della documentazione di sorveglianza medica e le relative modalità di tenuta e di aggiornamento sono fissati nell’ALLEGATO XI delle presenti istruzioni tecniche. 8. Le funzioni di medico incaricato dell’effettuazione della sorveglianza medica presso un’unità organica di un Comando o di un Ente non possono essere assegnate a personale appartenente alla stessa unità organica. * Personale esposto di categoria “B”: Da 1 a 6 mSv di dose equivalente/anno - sorveglianza sanitaria a cura del medico competente o medico autorizzato; * Personale esposto di categoria “A”: da 6 a 20 mSv di dose equivalente/anno - sorveglianza sanitaria esclusivamente a carico del medico autorizzato.

G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214


destinare e mantenere i lavoratori in

dei protocolli sanitari. È quindi neces-

zioni

occupazioni consone alle loro attitudini

sario definire i criteri di impostazione

formule di conversione: 1 Bq h m-3

fisiologiche e psicologiche, in sostanza

dei protocolli sanitari di sorveglianza

adattare il lavoro all’uomo e sistemare

medica che siano validi non solo per il

ionizzanti

utilizzando

le

= 3x10-6 mSv di dose efficace; •

Una accurata anamnesi articolata,

ogni persona al posto giusto”. Ciò

riconoscimento precoce di patologie

come di consueto, sull’indagine fami-

nonostante, tra i vari rischi lavorativi,

tumorali una volta che si siano pre s e n-

l i a re, patologica remota e pro s s i m a ,

quello derivante dall’esposizione alle

tate, ma soprattutto per l’attenta valuta-

lavorativa e sulla raccolta di informa-

radiazioni ionizzanti è stato storicamente

zione di condizioni congenite o acqui-

zioni su abitudini di vita e contesto

inquadrato come rischio da analizzare e

site che siano di controindicazione asso-

sociale, nonché su pre g resse esposi-

trattare separatamente, tanto da fare

luta per l’esposizione ad agenti cance-

zioni lavorative o extra lavorative a

della specifica branca di prevenzione

rogeni anche a livelli ritenuti normal-

nell’impiego delle radiazioni una disci-

mente tollerabili per soggetti non predi-

plina a denominazione propria, la Radio-

sposti. Risulta peraltro evidente che,

p rotezione, e da farne oggetto di appo-

essendo la radioprotezione mirata preva-

sita normativa.

radiazioni ionizzanti; •

Attuazione di un protocollo diagnostico di base,

Attuazione di screening di tipo onco-

lentemente sulla oncoprevenzione, il

p reventivo mirato orientato, soprat-

La Radioprotezione medica che, di

medico radioprotezionista si troverà ad

tutto, ove possibile, su: pre d i s p o s i-

fatto, trae le sue origini dall’osservazione

i n d a g a re e quindi diagnosticare non

zione individuale, lesioni pre c a n c e-

e dallo studio degli effetti delle radia-

soltanto

sicuramente

rose, criteri di diagnostica precoce,

quei

tumori

zioni ionizzanti sui sopravvissuti alle

radioindotti, ma inevitabilmente e preva-

presenza di cofattori oncogeni (fumo

esplosioni atomiche di Hiroshima e

lentemente anche i tumori cosiddetti

di sigaretta, contemporanea coesi-

Nagasaky (Life Span Study), nel corso

“spontanei” o “naturali”, che comune-

stenza con lavorazioni che pro d u-

degli anni si è fortemente evoluta e ha

mente si presentano nella popolazione,

cono vapori o polveri oncogene).

p ro g ressivamente orientato i suoi obiet-

rappresentando

importante

Seguendo questa impostazione si

tivi non già sulla limitazione degli effetti

elemento di protezione sociale di tipo

ritiene che possano efficacemente essere

così

deterministici delle radiazioni ionizzanti

oncopreventivo. La sorveglianza medica

messe in atto quelle azioni di contro l l o

(effetti soglia-dipendenti, legate ad alte

dovrebbe pertanto essere considerata

e di prevenzione caratteristicamente

dosi di esposizione), ma sulla pre v e n-

come una attività di prevenzione indi-

insite nella sorveglianza medica della

zione degli effetti stocastici delle radia-

rizzata al singolo lavoratore in relazione

radioprotezione, la quale vive ogni

zioni, che possono essere determinate

alla sua familiarità, al suo specifico

giorno la difficile sfida di individuare

anche a basse dosi di esposizione

rischio lavorativo, al suo particolare stato

per tempo patologie che si pre s e n t a n o

secondo il modello della causalità attual-

sanitario, alle sue abitudini di vita, al

in modo probabilistico, casualmente

mente adottato.

suo contesto socio-culturale. In partico-

distribuite nella popolazione esposta,

lare, per il radon, si ritiene che una

che seguono l’andamento dell’ipotesi

adeguata

sanitaria

lineare senza soglia e, che, manifestan-

zione dei lavoratori nei confronti di

dovrebbe essere articolata sui seguenti

dosi dopo anni o decenni dall’esposi-

fattori di rischio sicuramente cancero-

punti fondamentali:

zione

geni, presentano notevoli criticità sia

• Analisi

È, difatti, evidente, che le attività di sorveglianza sanitaria, mirate alla pro t e-

nell’impostazione che nell’esecuzione

G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214

sorveglianza

del

rischio

lavorativo

connesso con le esposizioni da radia-

professionale,

non

sempre

vengono correttamente messe in re l azione con l’attività lavorativa.


L’evoluzione delle attività dei veterinari militari: “dall’arte alla competenza” The evolution of the military veterinarians’ activities: “from art to competence” Jean-Yves Kervella *

Riassunto - Il Servizio Veterinario nelle Forze Armate francesi a volte evoca la cura esclusiva degli animali militari, cavalli e cani. Questa percezione è ancora presente sia nell’ambiente civile sia in quello militare. Lo scopo di questo articolo è quello di forn i re un quadro completo sulla missione e sulle attività del Servizio Veterinario nelle Forze Armate Francesi. Parole chiave: Servizio Veterinario Francese, missione, attività. Summary - The Veterinary Service in the Armed Forces in France sometimes remind the exclusive care of the military animals, horses and dogs. This perception is still present in both civilian and military environment. The aim of this article is to provide a complete overview on the mission and activities of the French Veterinary Service in the Armed Forces. Key words: French Veterinary Service, mission, activities.

* Generale di Divisione, Ispettore dei Servizi Veterinari delle Forze Armate. Traduzione fornita dal Ministère de la Défense Service de Santé des Armées. A cura del Ten. Col. Co.sa.(vet.) s.SM Mario MARCHISIO, Capo Sezione Attività Cinofile e Materiali Veterinari - Dipartimento di Veterinaria - Comando Logistico dell’Esercito - Roma.

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Introduzione

Inoltre, la pratica centrata sulla sicurezza delle carni e dei prodotti di origine animale si è estesa a tutti i prodotti

Veterinario militare: l’immagine

alimentari (approvvigionamento, immagazzinamento, trasporto, preparazione e

In Francia, la pratica della veteri-

distribuzione dei pasti).

naria negli eserciti, evoca tro p p o spesso l’unica attività di cura degli

Di recente, i veterinari hanno la

animali militari, cavalli e cani. Così,

responsabilità del controllo delle condi-

l’immagine del veterinario militare è

zioni di produzione e distribuzione

p robabilmente originata nelle antiche

dell’acqua prodotta dai servizi e dalle

pratiche della «veterinaria militare »

unità delle Forze Armate.

ricordando in particolare l’evoluzione

Infine, l’epidemiologia degli animali

delle attività professionali della medi-

fatta dai veterinari militari è particolar-

cina equina fin dai tempi del “mare-

mente rilevante a livello nazionale nella

sciallo esperto”.

lotta contro le zoonosi (malattie animali

Questa immagine, che resiste al corso del tempo, continua a vivere,

che possono intere s s a re l’uomo) e le Ispezione su una carcassa.

mica).

tare. I veterinari militari potrebbero avere dimenticato di comunicare in merito all’evoluzione delle loro attività? Prendendo atto di questa semplice

2. - Un maggiore coinvolgimento nel sostegno militare e nella Sanità Pubblica veterinaria

1. - L’adattamento vissuto come una necessità

militari sono anche all’interno della missione “duale” del Servizio di Sanità,

Il sostegno veterinario è sicuramente

un lato, e dall’altro per la partecipazione

una priorità centrata sull’uomo, in parti-

alle azioni di sanità pubblica veterinaria

colare per i combattenti, che sono la

organizzate dallo Stato.

p reoccupazione maggiore per il mantenimento della capacità operativa delle Forze Armate. Continuando a fornire il

L’inserimento dei veterinari, nel

Pertanto, le attività dei veterinari

per il sostegno delle Forze Armate da

ipotesi, speriamo che questo articolo aiuti a colmare questa lacuna.

epizoozie (malattie degli animali di particolare importanza sanitaria ed econo-

anche all’interno della istituzione mili-

tradizionale sostegno militare alla sanità

3. - Status degli operatori del Servizio di Sanità

1978, nel Servizio Sanitario Militare delle

degli animali, i veterinari militari sono

Forze Armate, lo sviluppo, dal 1990,

oggi più impiegati nell’attività di ricerca

Con i medici, i farmacisti ed i

delle operazioni d’oltre m a re e l’emer-

e hanno sviluppato competenze per la

dentisti, i veterinari condividono lo

gere, più recente, del concetto di

protezione contro i parassiti, le sostanze

stesso status. I veterinari applicano il

controllo del rischio che si ritrova nella

infettive o tossiche.

codice

deontologico

militare

che

norma inerente agli animali e ai prodotti

comprende disposizioni specifiche per

alimentari, sono probabilmente i princi-

l’esercizio della loro professione.

pali elementi che hanno contribuito a

4. - Risorse umane e organizzazione delle competenze integrata nel Servizio della Sanità per le Forze Armate

form a re il concetto del sostegno veterinario alle Forze Armate. Le Forze Armate professionali, con l’accantonamento del servizio militare obbligatorio, hanno confermato la capacità di adattamento dei veterinari mili-

Attualmente, le missioni tecniche, in

tari per alimentare, tecnicamente, un nuovo potenziale di risorse umane.

G Med Mil. 2009; 159(2): 215-220

Francia, nei dipartimenti e territori d’olControllo in una mensa.

tremare e nel mondo sono condotte da:


• 80 (60 uomini, 20 donne) ufficiali in

ambienti climatici e geografici. Per i

attività (di carriera o a contratto);

veterinari, le attività sono concentrate sulla prevenzione delle zoonosi e delle

• 38 tecnici civili e militari (sottuff i-

malattie degli animali, sulla sanità e sul

ciali);

benessere degli animali, sulla sicure z z a

• 100 ufficiali della riserva operativa.

alimentare e sulla qualità dell’acqua.

Gli ufficiali partecipano alle missioni generali del Servizio. Lavorano nelle s t r u t t u re veterinarie che dipendono da una struttura regionale del Servizio di

Ufficiale veterinario intento ad eseguire una visita clinica su un cane militare.

Sanità dove ci sono due ufficiali veterinari per il coordinamento delle attività. Q u e s t ’ o rganizzazione

francese

è

tari (Laboratori del Commissariato dell’E-

completata con l’impiego di veterinari e

sercito o della Marina, Economat des

tecnici nelle strutture basate nei diparti-

Armées - organizzazione amministrativa

menti e territori d’oltre m a re e nei terri-

che si occupa dell’acquisto di alimenti).

tori dove le forze straniere sono poste

Ogni anno, da venti a venticinque

(Senegal e Gibuti). Veterinari della

veterinari, di cui cinque o sei sono della

riserva operativa assistono i veterinari

riserva

attivi nelle loro missioni territoriali.

operativa,

partecipano,

per

Autopsia in Afghanistan.

periodi da uno a quattro mesi, alle operazioni che si svolgono in quattro o cinque grandi Teatri in cui sono coinvolte le forze francesi e per gli “addestramenti

7. Missioni veterinarie del Servizio di Sanità Militare

maggiori nazionali o internazionali”. Il contributo dei veterinari per rispondere alle esigenze delle forze, è

6. - Le missioni operative variano fortemente a seconda dell’ambiente

senza dubbio la competenza operativa in diversi campi scientifici e tecnici: biologia animale e vegetale, animale, epidemiologia, sanità e benessere degli

Ufficiale veterinario intento a prelevare un campione di sangue.

5. - Una organizzazione di competenze integrate al servizio della salute delle Forze Armate

Tutte le missioni operative obbligano

animali, tossicologia e microbiologia,

il veterinario a usare metodi e pro c e-

parassitologia, entomologia, ecc, e di

dure specifiche per il controllo di due

contatti permanenti con gli esperti

tipi di rischi: •

nazionali, civili e militari, e con i vete-

pericoli naturali identificati durante

rinari militari degli altri Paesi membri

il dispiegamento delle forze in un

della NATO.

ambiente particolare, che dovrebbero essere ben conosciuti;

In particolare, i veterinari realizzano lavori scientifici e tecnici o partecipano

pericoli provocati da un intervento

alla ricerca medica. Altri veterinari sono

con mezzi militari e armi in quest’am-

assegnati alle unità dell’Esercito o della

biente. Tali rischi possono includere

gendarmeria per il sostegno veterinario

tutti i tipi di armi anche quelle utiliz-

degli animali (cani e cavalli di proprietà

zate nelle azioni terroristiche e gli

di unità specializzate - Battaglione Cino-

effetti sugli animali, il cibo e l’acqua.

filo di Suippes, Guardia Repubblicana,

E s e rcitazioni ed operazioni possono

ecc.), o per le missioni di sicurezza

essere condotte sul territorio nazionale

alimentare e l’igiene dei prodotti alimen-

o in territorio straniero, in tutti i tipi di

Analisi microbiologiche.

G Med Mil. 2009; 159(2): 215-220


In termini più pratici, tutte le attività veterinarie possono essere raggruppate e presentate in forma di cinque processi

8. - Tre attività attuali riflettono la diversità delle missioni dei veterinari militari

generici di attività: •

Pratica della medicina veterinaria

a) Una attività trasversale: l’epide -

(attività di cura e prevenzione). Per

miologia animale.

quest’attività, i veterinari hanno l’at-

L’epidemiologia animale può essere

t rezzatura adatta per praticare la

vista come una disciplina trasversale,

medicina e la chirurgia veterinaria, in

utilizzando molteplici competenze e

particolare, le tecniche di radiografia,

contribuendo, all’inizio della catena di

ecografia, ematologia e biochimica;

sanità classica, all’esame del rischio

Prestazioni di polizia sanitaria usando

biologico per le Forze Armate.

«piani operativi di controllo delle

Infatti, negli ultimi anni, indagini

malattie», seguendo le disposizioni

epidemiologiche eseguite dai veterinari

del codice rurale, in collaborazione

sugli animali hanno mostrato un’utilità

con il Ministero dell’Agricoltura e

per

l’individuazione

d’infezioni

Detartrasi effettuata su un cane militare .

di

della Pesca. Ad esempio, questo eser-

origine animale (sintomatiche o asinto-

cizio può essere quello di parteci-

matiche), sia nelle caserme metropoli-

pare alla lotta contro la diffusione di

tane (basi aeree, grandi installazioni) che

una malattia contagiosa degli animali,

nelle operazioni oltre m a re. Lo scopo di

come l’afta epizootica;

questi studi è di ottenere informazioni

Controlli ufficiali nei settori della sicu-

medico-sanitarie affidabili utilizzate per

Analisi campali.

rezza alimentare e la lotta contro

prendere le decisioni rilevanti per la

l’abuso di animali sotto la responsabi-

protezione della sanità del personale

interni ed esterni (pulci, zecche). Gli

lità, scritta nella legge, dei veterinari

m i l i t a re, delle popolazioni e degli

animali studiati sono spesso considerati

militari, questo per contribuire a

animali (sia militari che civili).

come “sentinelle” di zoonosi, possono

migliorare l’applicazione della norm a-

Questa disciplina tecnica si ritrova

essere anche riserva o vettori di agenti

tiva con gli obiettivi di sicurezza o di

nella Medical Intelligence della dottrina

patogeni. In Africa, i grandi studi si sono

protezione degli animali da laboratorio;

NATO e nell’ambito delle attività di

concentrati sulle malattie emergenti, in

attività in tutti i settori veterinari per

cooperazione civile-militare a favore

particolare la febbre della Valle del Rift,

decidere, per esempio, sulla idoneità

delle popolazioni locali e del loro

la peste dei ruminanti e l’infezione da

di un cavallo o un cane, con le proce-

bestiame. Inoltre, le informazioni epide-

virus del Nilo occidentale nei cavalli.

dure per l’acquisto di animali delle

miologiche raccolte permettono di defi-

Nella Guyana francese è stata dimostrata

forze armate ;

nire misure volte a pre v e n i re l’intro d u-

l’infezione delle carni di animali selva-

formazione del personale delle Forze

zione di agenti patogeni in zone libere ,

tici da toxoplasmosi. Il consumo di carne

Armate, in particolare nei settori della

in particolare in occasione del ritorno

poco cotta è la causa di una grave

sanità degli animali, la sicurezza

delle forze nel Paese. Esse sono seguite

malattia umana.

alimentare e il controllo della qualità

dallo sviluppo di « piani operativi di

Alcune analisi sono effettuate sul

dell’acqua.

c o n t rollo delle malattie » per ogni teatro

campo, ma la maggior parte dei

Ambiziosi programmi di form a z i o n e

operativo e convalidati dalle autorità

campioni sono destinati ai laboratori

iniziale, continua e complementare dei

sanitarie francesi in linea con i dati epide-

specializzati. Le principali tecniche utiliz-

veterinari militari coprono diverse aree di

miologici riportati dalla Organizzazione

zate sono la sierologia, la biologia mole-

e s e rcizio, necessaria per l’attuazione di

Mondiale per la Sanità Animale (OIE ex

colare, l’osservazione microscopica, la

un sostegno veterinario efficiente. Inoltre,

- Ufficio internazionale delle epizoozie).

diagnosi di specie di parassiti e la cultura

questo sostegno è guidato dallo sviluppo di un sistema di gestione della qualità.

G Med Mil. 2009; 159(2): 215-220

epidemiologica

per agenti infettivi. Per ottenere i

concerne gli animali e i loro parassiti

La

sorveglianza

migliori risultati, i veterinari lavorano


con gli specialisti del mondo animale

pratiche possono individuare agenti

Per la Francia, un progetto di decre t o

(zoologi, agricoltori, ecc.) e biologi di

considerati come testimoni di contami-

e due istruzioni sono state redatte per

tutte le discipline (entomologi, micro-

nazione a causa delle condizioni d’insa-

m e t t e re a punto nel dettaglio le disposi-

biologi, medici degli ospedali, ecc.).

lubrità al sito della manipolazione e

zioni del codice della sanità pubblica per

L’attualità delle minacce sanitarie (la

preparazione dei cibi. Essi possono

i Servizi Militari. I veterinari lavorando

SARS, l’influenza aviaria H5N1, ecc.)

cercare, inoltre, agenti microbici e

negli uffici regionali del servizio veteri-

dimostra che è indispensabile che lo

tossine che sono riconosciuti come peri-

nario regionale, sono ora coinvolti in

Stato Maggiore continui a pro m u o v e re

colosi per i consumatori e responsabili

tutte le pro c e d u re regolamentari, conte-

la strategia dei Servizi Veterinari in

di malattia alimentare collettiva.

materia di individuazione e di contro l l o delle infezioni di origine animale.

nute nel codice della sanità pubblica e

Una buona esperienza con questo

per l’autorizzazione ad attingere acqua

controllo è particolarmente giustificata

dall’ambiente e le misure di controllo per

nel caso di situazioni di degrado, come

il monitoraggio della qualità.

b) Un’attività regolamentata dalla

sono state riscontrate nelle operazioni:

Per le forze schierate nelle operazioni

legge: il controllo della sicure z z a

è necessario effettuare le ispezioni perio-

e s t e rne, i veterinari hanno proposto agli

alimentare

diche di alimenti, i controlli di confor-

Stati Maggiori un concetto per il monito-

mità delle temperature ottimali di

raggio della qualità dell’acqua potabile,

Come i loro colleghi del Ministero dell’Agricoltura, i veterinari militari compiono ispe-

conservazione

il

sulla base del riconoscimento delle

zioni dei prodotti alimentari in tutte le fasi

controllo delle pratiche in materia

risorse utilizzando un metodo di analisi

della lavorazione, dall’introduzione delle

d’igiene delle strutture di ristorazione.

di rischio per valutare la contaminazione

materie prime al consumo finale.

di

tali

alimenti,

In operazioni, analisi in campo,

e l’inquinamento delle acque, sia sotter-

Quest’attività, per la quale i veteri-

utilizzando le più recenti tecnologie di

ranee che di profondità. Hanno definito

nari militari hanno ricevuto un’abilita-

laboratorio, permettono di rivelare i

i dettagli tecnici che saranno utilizzati per

zione ufficiale, ha lo scopo di verificare

livelli di contaminazione dei prodotti

la selezione dei processi di trattamento

il rispetto delle norme igieniche di

alimentari, dei materiali a contatto con

adatti alla qualità della risorsa e le dispo-

trasporto, lo stoccaggio e la pre p a r a-

i prodotti alimentari e dell’acqua per il

sizioni riguardanti il monitoraggio ed il

zione di prodotti alimentari a livello

consumo umano.

c o n t rollo sanitario delle acque.

c) Una recente attività: il monitoraggio

gruppo di competenza sulle “acque”

Tutti questi lavori hanno creato un

nazionale e comunitario. Così i veterinari, assistiti da tecnici, individuano scostamenti dai requisiti

del controllo della qualità delle acque

all’interno del Servizio di Sanità delle

normativi e li notificano ai responsabili

destinate al consumo umano

Forze Armate che ha redatto articoli a

Già nel 2003, i veterinari militari

fini didattici, ha intrapreso la pro g e t t a-

sono stati incaricati dal Dire t t o re del

zione di specifici stanziamenti veterinari

I veterinari ed i tecnici eseguono il

Servizio di Sanità delle Forze Armate di

per effettuare il campionamento e l’ana-

campionamento degli alimenti o le

mettere in atto il controllo ed il moni-

lisi dell’acqua nei Teatri di Operazione.

che sono incaricati di attuare le necessarie misure correttive.

analisi di contaminazione delle superfici

toraggio della qualità delle acque desti-

che completano le loro indagini. Queste

nate al consumo umano.

Conclusione Ogni “azione” veterinaria nel Servizio di Sanità delle Forze Armate è sostenuta da una volontà di migliorare la prestazione per le forze, aumentando la professionalità, con una competenza convalidata scientificamente e tecnicamente e da una migliore efficienza nel contesto particoC o n t rolli ispettivi in un macello in Africa.

Analisi sulla qualità dell’acqua.

lare di una pratica militare professionale.

G Med Mil. 2009; 159(2): 215-220



Prove di efficienza fisica e prevenzione. Importanza della valutazione internistica completa in occasione della visita medica periodica Physical fitness and prevention. The importance of complete evaluation with Internal Medicine during periodic medical chec-up Vincenzo Orciuoli * Paola V. Gigliotti ° Francesco Parisi • Graziella Parisi # Maurizio Mosconi § Francesco Coscia **

Scuola Lingue Estere dell’Esercito Riassunto - Il Militare annualmente è sottoposto alla “visita Medica periodica”. Inoltre, ogni anno è chiamato a rispondere della propria eff icienza fisica attraverso “le prove di efficienza fisica”. Nell’anno 2008 il personale Militare in servizio presso la Scuola Lingue Estere dell’Esercito è stato sottoposto ad una visita Internistica, con valutazione dei parametri emato-chimici ed elettrocardiogramma, prima delle prove di efficienza fisica. L’integrazione dei concetti della Medicina Interna e della Medicina dello Sport ha permesso di condurre questa verifica dello stato di salute in modo tale da fare emerg e re dei dati importanti per la prevenzione di patologie, soprattutto dismetaboliche e cardiovascolari, per la correzione di stili di vita sedentari o di abitudini alimentari non corrette, per la correzione immediata di parametri border-line. La valutazione si è quindi delineata come un importante sistema di prevenzione e di educazione al benessere sul luogo di lavoro. Parole chiave: visita medica periodica, prove di efficienza fisica, medicina interna, medicina dello sport, correzione stili di vita, prevenzione ed educazione al benessere. Summary - Militaries are annually subject to a “medical periodical visit”. Furthermore, every year a military is requested to prove his physical efficiency through the “physical test”. In 2008 the military personnel on duty at the Army Language School, before the physical test, was subjected to an internist visit, with the evaluation of the hemat- chemical parameters and of a electrocardiogram. The integration of the concepts of the Internal Medicine with the Sport Medicine has allowed to conduct a verification of the status of health in order to let some important facts for the prevention of pathologies appeared, particularly metabolic disorders and cardiovascular pathologies to have the possibility to corre c t sedentary style of life or wrong alimentary habits and to immediately rectify borderline parameters. The evaluation appears consequently as important system for prevention and of wellness education in the place of work. Key words: periodic check ups, internal medicine, sport medicine, lifestyle education, pr evention and wellness.

* Ten.Col.me. Dirigente Servizio Sanitario SLEE. ° Dott. Laboratorio di Fisiologia dello Sport “Gigliotti-Coscia” in convenzione con Università di Perugia. • Brig. Gen.Me. Medical Advisor del COM.FO.Ter. # Dott. Specializzanda in Oculistica Università di Verona. § I Mar. Sottuff. Add. Al Servizio Sanitario SLEE. ** Dott. Magg. Me. R.S., Laboratorio di Fisiologia dello Sport “Gigliotti-Coscia” in convenzione con Università di Perugia. Foto e grafici a cura del Magg. C. Lucarelli - SLEE.

G Med Mil. 2009; 159(2): 221-226


Introduzione

Scopo del nostro studio è quello di e v i d e n z i a re eventuali fattori di rischio

in maniera specifica alla morbilità. Si è dimostrato che il 21% degli uomini

per malattie acute cardiovascolari. Sche-

sani nella fascia di età compresa tra i 40

(Dipartimento di Sanità e Veterinaria) ha

maticamente possiamo distinguere:

e 60 anni andrà incontro ad un evento

diramato specifica direttiva relativa alle

1) Fattori che accelerano il processo

L’Ispettorato Logistico dell’Eserc i t o

ischemico durante un periodo di osserva-

visite mediche periodiche da effettuare

aterosclerotico:

zione di 10 anni quando il livello ematico

al fine di disciplinare le pro c e d u re da

• diabete

di colesterolo supera i 260 mg/100 ml.

attuare per verificare lo stato di salute

• ipertensione

del personale delle Forze Armate in

• mixedema

fattori di rischio è più che semplicemente

servizio permanente.

• gotta

aggiuntiva. Se un paziente ha colestero-

La contemporanea presenza di più

Il Comando dell’Ente di apparte-

• tipo di dieta

lemia > 250 mg /100 ml, una pressione

nenza dispone che il personale dipen-

• dislipidemia

diastolica > 90 mm. mg, è fumatore ed

dente, secondo una determinata perio-

• sesso maschile

obeso, il suo rischio di un evento ische-

dicità, per fasce d’età, venga sottoposto,

• fumo

mico durante un periodo di quattro anni

a cura del Dirigente il Servizio Sanitario,

• ereditarietà

è del 44% in confronto al 9% di rischio

ad un accertamento delle condizioni

• tipo di attività

se nessuno di questi fattori è presente.

psico-fisiche. Viene effettuata una accurata inda-

Altri studi indicano che i pazienti che

• policitemie

2) Fattori che aumentano il lavoro del

conducono una vita sedentaria sono più predisposti a processi ischemici acuti.

gine anamnestica, una visita medica

ventricolo sinistro:

generale, una raccolta dei dati antro p o-

• ipertensione

metrici (peso, altezza, indice massa

• valvulopatie aortiche

indicato come un importante fattore di

corporea), controllo della pressione arte-

• cardiomegalia

rischio.

riosa e della frequenza cardiaca ed un accurato esame clinico dei vari org a n i

L ’ i n c remento della colesterolemia è

• gravi anemie, obesità e fumo

3) Fattori

precipitanti

l’infarto

Frederickson ha individuato 5 tipi di del

dislipidemia; la più comune è l’iperli-

ed apparati. Gli interessati vengono

miocardio:

permia di tipo II°; i tipi II°, III° e IV° si

inoltre, sottoposti ad ECG e visita cardi

• alterazioni della coagulazione e

associano ad aterosclerosi precoce.

logica e ad una serie di esami ematochimici comprendenti: emocromo, ves, azotemia, glicemia, uricemia, colesterolemia, trigliceride mia, elettroforesi

dei vasi coronarici • alterazioni dell’adesività piastri-

nica e trombofilia • emorragie subintimali e rotture

Ancora incerto è il ruolo dei fattori emozionali nella comparsa di alterazioni aterosclerotiche e nello scatenamento dell’infarto miocardico. Lo spasmo coronarico può determ i-

proteica, bilirubinemia totale e frazio-

• spasmo arterioso coronarico

nata, GOT, GPT, YGT, studio della

4) Fattori fisici ed emozionali (attività

n a re dolore ischemico ed anomalie ecogra-

funzione emostatica, tine test, markers

fisica insolita; gravi e prolungati

fiche. Talvolta si è dimostrato un rapporto

epatite. Al termine il Dirigente il Servizio

fattori emotivi).

d i retto tra attività fisica intensa ed insolita

Sanitario, se l’interessato è esente da

5) Alterazioni emodinamiche (tachi-

infermità invalidanti in atto, conferma il

cardie ectopiche scompensate, inter-

giudizio di idoneità al servizio.

venti operatori, ipossia).

Da un punto di vista medico-legale

Studi clinici effettuati su popolazioni

è da considerare che la visita ha lo scopo

comprese nella fascia di età tra 40 e 60

preciso di identificare un eventuale

anni hanno permesso di formulare i

e comparsa di infarto acuto del miocardio.

Materiali e metodo Sono stati esaminati 70 militari in

processo morboso sia per allontanare

“fattori di rischio” prima che compaiano

servizio permanente effettivo presso la

soggetti non idonei e per il manteni-

manifestazioni ischemiche.

Scuola di Lingue Estere dell’Esercito di

mento ed il miglioramento dello stato

Si è visto che il rischio di ischemia

di salute, sia per individuare le cause

aumenta pro g ressivamente con l’incre-

età compresa tra i 28 e i 60 anni, di sesso maschile.

degli eventi, sia per la valutazione del

mento dei livelli ematici di colestero l o .

L’esame comprendeva anamnesi con

danno fisiologico.

Il fumo /> 20 sigarette /die) contribuisce

riferimento oltre che alle patologie

G Med Mil. 2009; 159(2): 221-226


proprie e familiari, anche allo stile di

zione reperti fisici utili nella interpre t a-

2) Analisi dei fatti: valutazione critica dei

vita ed abitudini alimentari.

zione dei dati di laboratorio. Gli esami

dati raccolti, elenco dei referti certi in

Visita internistica con misurazione

fisici e quelli di laboratorio si sono

ordine di importanza apparente, scelta

della pressione arteriosa e frequenza

completati e non sostituiti nel pro c e s s o

di uno o più aspetti chiave, riesame

cardiaca, elettrocardiogramma, dati antro-

diagnostico.

di tutti i dati positivi e negativi.

pometrici e lettura esami emato chimici.

Nella valutazione dei dati di labora-

L’anamnesi è stata raccolta con

torio abbiamo fatto riferimento alle

metodo al fine di non riunire dati inutili.

quattro domande fondamentali che

Riteniamo che l’anamnesi sia un dialogo

Milnor elenca:

tra medico e paziente e coinvolge diversi

1) quale attributo o variabile si misura?

elementi distinti. Un aspetto coinvolge la

2) quanto accuratamente?

sollecitazione di diretta informazione su

3) quale è la frequenza di distribuzione

d e t e rminati fatti (esempio nella tua fami-

di dati in differenti classi di individui?

glia qualcuno soff re di ipertensione?). Un

4) quali affermazioni di pro b a b i l i t à

aspetto riguarda domande che derivano

posso essere tratte da una data prova?

dalla risposta del paziente a pre c e d e n t i

Nella nostra valutazione abbiamo

domande. Il medico ha analizzato i dati

tenuto presente che i risultati spesso

della storia mentre li acquisiva. Inoltre ha

seguono una distribuzione normale o

posto altre domande che hanno permesso

gaussiana e possono essere descritti

di sviluppare al meglio i dati ottenuti.

termini di valore medio e deviazione

Un terzo aspetto è in rapporto con

standard. In pratica il valore di una

una ricca e relativamente non strutturata

prova diagnostica si basa sul fatto che

informazione sulla attuale sofferenza del

un certo numero di pazienti viene carat-

paziente, la storia, cioè, della sua

terizzato da un valore medio differente

malattia attuale.

da quello riscontrato nei “normali”.

Nel raccogliere l’anamnesi abbiamo

Idonei 44 BMI

Normopeso

16

Normo/Sovrapp

5

Sovrappeso

23

BMI

IMC < 18,05

Si è notato che la distribuzione dei

Normopeso

da 19 a 24,9

Sovrappeso

da 25 a 29,4

osservato alcune condizioni:

risultati nei soggetti sani e non, in qualche modo può sovrapporsi e pertanto si

2) interrogare il paziente da solo

troveranno valori che possono apparte-

3) dare al paziente la convinzione di

n e re all’una o all’altra categoria.

a v e re un ascoltatore comprensivo.

Si può cioè incorre re in quello che

L’atmosfera è stata quella di una

viene definito “erro re logico” che in

conversazione attenta.

Risultati

Sottopeso

1) mettere a proprio agio il paziente

4) Incoraggiare il paziente a usare le

Giudizio di conferma di idoneità al servizio militare

genere viene definito falsa positività o falsa negatività. In pratica se si stabilisce

Obeso

> 30

Fumatori Non fumatori

39

Si fumatori

6

sue parole e non preoccuparsi di

il limite superiore di normalità tro p p o

termini tecnici

in basso si avranno falsi positivi. Invece,

Ananmnesi:

se il limite viene stabilito troppo in alto

Negativo per patologie cardiovascolari.

si avranno falsi negativi.

Tre ipertesi in compenso farmacologico.

5) Non fare sentire il paziente incapace od ottuso.

Esami Ematochimici:

Esame clinico

Conclusioni diagnostiche

Lieve ipercolesterolemia in 12 soggetti. Esercizio fisico/ sport:

L’indagine clinica ha costituito la

Nella formulazione del giudizio

parte preponderante e si è avvalsa di

diagnostico abbiamo osservato varie fasi:

n. 20 praticano corsa (18 normopeso e

indagini strumentali e di laboratorio.

1) raccolta dei fatti: storia clinica, esame

2 normo/sovrappeso);

Sono stati tenuti in grande considera-

fisico, esami ausiliari.

n. 1 pratica calcetto (sovrappeso);

G Med Mil. 2009; 159(2): 221-226


Rischio Cardiovascolare:

Anamnesi:

basato sul sistema score

Si

evidenzia

I n o l t re con un rischio cardiovascol’esistenza

di

lare superiore rispetto ai soggetti idonei

secondo le linee guida della “Carta del

sovrappeso/obesità, ipertensione arte-

rischio cardiovascolare” Ministero della

riosa non ben compensata, patologie

(n.45). Modificando artificialmente i valori

salute.

osteoarticolari e muscolo tendinee in

dei fattori di rischio cardiovascolare rife-

Viene calcolato sulla base dell’età, sesso,

fase algica, extrasistolia e tachicardia

riti all’esercizio fisico (da “non esercizio”

peso, altezza, fumo, colesterolo, P.A.

sinusale (2 soggetti).

a “si esercizio”) e dei valori di peso e/o

sistolica, diabete, precedenti malattie

colesterolo, il rischio c.v. si abbassa

cardiovascolari, attività fisica (nulla/bassa:

Esami ematochimici:

subito di livello sia allo stato attuale che

attività quotidiana di salire, scendere le

Dislipidemia e glicemia sopra la norma.

prognostico a 65 anni.

moderata: camminare energ i c a m e n t e ,

Esercizio fisico:

sullo stile di vita che risulta essere preven-

andare in bicicletta o altro aerobico 3-4

n. 3 soggetti praticano la corsa 2-3 gg

tivo sulla modificazione dello stato fisico

gg la settimana; intensa: attività aero-

la settimana;

non patologico del soggetto (Fig. 2).

scale, passeggiare 1-2 gg la settimana;

E’ chiaro che si impone un intervento

biche 5 o più gg. la settimana).

n. 5 soggetti attività anaerobica 2-3 gg

Il rischio cardiovascolare teorico/ ideale

la settimana

attuale risulta essere “basso” in tutti i soggetti

che

praticano

eserc i z i o

Risulta indispensabile la prescrizione dell’esercizio fisico aerobico considerate le modificazioni che esso induce a livello

Rischio cardiovascolare:

cardiovascolare e metabolico (v. mod.

fisico/sport 3 gg la settimana anche se

il rischio teorico/ideale attuale risulta

aerobiche).

ipertesi in compenso farmacologico e

essere “potenziale” e “moderato” per

In particolare l’esercizio fisico aero-

con lieve ipercolesterolemia.

trasformarsi in “alto” oltre i 65 anni di

bico induce le seguenti modificazioni:

Risulta “rischio potenziale” oltre i 65 anni

età con gli attuali fattori di rischio.

di età con gli attuali fattori di rischio.

Vasodilatazione periferica con riduzione delle resistenze periferiche (riduzione della pressione diastolica,

Non temporaneamente idonei 19

Conclusioni

la cosiddetta pressione minima, che

BMI

corrisponde alla resistenza opposta Su 64 soggetti 45 sono idonei e 19

dai vasi sanguigni al passaggio del

sono temporaneamente non idonei

sangue sotto la spinta del cuore,

Normopeso

1

Normo/Sovrapp

3

per patologie osteoartrosiche e musco-

Sovrappeso

12

lotendinee riacutizzate, ipertensione

Sovrapp./Obeso

2

Obeso

1 BMI

< 18,05

Normopeso

da 19 a 24,9

Sovrappeso

da 25 a 29,4

arteriosa non ben controllata e sovrap-

litazione del ritorno del sangue dalla periferia, es. arti inferiori, verso il cuore);

> 30

Fumatori Non fumatori

12

Si fumatori

7

G Med Mil. 2009; 159(2): 221-226

Aumento del ritorno venoso (cioè faci-

peso/obesità (Fig. 1).

IMC

Sottopeso

Obeso

quindi minore lavoro per il cuore); •

Fig. 1


La forza e potenza muscolare sono espressione della capacità di un soggetto rispetto al lavoro anaerobico, quello cioè in cui le reazioni enzimatiche avvengono in assenza di ossigeno. È un lavoro di massima intensità e brevissima durata. Avere una buona capacità anaerobica significa essere pronti ad eseguire e s e rcizi di alta intensità. Av e re un buon trofismo muscolare significa evitare il sovraccarico articolare. La mobilità articolare è espre s s i o n e

Fig. 2

di elasticità delle strutture muscolari. principale molecola energetica);

• Shuttle (trasporto) dei lattati che

vengono riutilizzati come fonti di

energia e degli altri metaboliti muscolari che non rimanendo imprigionati nel muscolo riducono la fatica;

Av e re una buona mobilità articolare

Aumento delle endorfine (ormone

significa

anti depressivo).

minori possibilità di artralgie, soprattutto

Introducendo l’allenamento aerobico

di rachialgie determinate non soltanto

si ottiene:

avere

maggiore

reattività,

dal sovraccarico per attività fisica ma

• Bradicardia (rallentamento del battito

riduzione dei tempi di recupero;

anche da posture non corrette o mante-

cardiaco, quindi minore aff a t i c a-

minore fatica generale, con uguale

nute troppo a lungo, anche durante il

livello tecnico;

normale lavoro d’ufficio.

riduzione delle lesioni traumatiche

Un soggetto in cui tutte queste capa-

tità di sangue mandata in circ o l o

(tendiniti, mialgie, contratture musco-

cità siano ben sviluppate possiederà

dalla

lari), sia dirette che indirette;

migliori tempi di re c u p e ro delle riserve

contenimento del peso corporeo

d ’ e n e rgia per far fronte a situazioni di

senza diete anoressizzanti.

emergenza.

mento del cuore); • Aumento della gittata sistolica (quan-

contrazione

del

muscolo

cardiaco), con conseguente aumento del volume di sangue ossigenato e

ricco di substrati energetici circolante

Infatti l’utilizzo di substrati energetici

Al di là della buona forma atletica, si

a livello sia degli organi che dei

quali acidi grassi e glucosio durante l’eser-

deduce facilmente che un gruppo di lavo-

gruppi muscolari;

cizio fisico aerobico, permettono il conte-

ratori che svolgono un’attività fisica volta

nimento del peso corporeo senza imporre

al benessere hanno meno probabilità di

restrizioni dietetiche troppo severe.

incidenza di patologie non soltanto

• Capillarizzazione

(aumento

della

quantità di sangue che circola nei tessuti);

Da tutto ciò si deduce che l’attività

cardio-vascolari o dismetaboliche, ma

• Aumento dei depositi di fosfo-cre a-

aerobica è fondamentale nel soggetto

anche di patologie articolari che tanto

tina CP (substrato energetico utiliz-

sano per mantenere normali livelli pres-

incidono sulle assenze dal lavoro.

zato nel lavoro anaerobico alattacido

sori e contenere il peso corporeo, per

Inoltre, un gruppo abituato a svol-

e di forza esplosiva), ovvero delle

evitare l’aumento del tasso ematico di

g e re re g o l a re attività aerobica ha, a

riserve energetiche che vengono

trigliceridi, del colesterolo e del glucosio

causa dell’aumento delle endorfine, un

utilizzate durante un lavoro massi-

inoltre per prevenire l’osteoporosi.

m i g l i o re tono dell’umore e, per la

male consentendone l’aumento della durata e dell’intensità; • Aumento del numero dei mitocondri

In persone affette già da ipertensione o dismetabolismi è un ottimo ausilio terapeutico.

m a g g i o re ossigenazione cerebrale, un aumento dell’attenzione sul lavoro. Inoltre, considerata l’alta incidenza

e dell’attività mitocondriale (organuli

Negli atleti di discipline a prevalente

delle patologie osteoarticolari e muscolo

citoplasmatici, che si trovano all’in-

metabolismo anaerobico è necessario

tendinee, superata la fase acuta, è neces-

terno di ogni cellula, dove avviene

introdurre l’allenamento aerobico, anche

sario l’introduzione di una costante atti-

l’ossidoriduzione del glucosio e degli

perché solitamente assente nell’attività

vità fisica attraverso esercizi di mobilità

acidi grassi per formare ATP, la nostra

quotidiana.

articolare ed elasticità.

G Med Mil. 2009; 159(2): 221-226


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Contenzioso Problematiche amministrative ricorrenti nei procedimenti di acquisizione dei beni e servizi sanitari Dott. Cataldo Bongermino *

Introduzione

Normativa di riferimento

Il medico, il sanitario in generale,

P re l i m i n a rmente,

è

importante

nell’ambito delle proprie attività, ha

inquadrare l’argomento nel contesto

necessità di avvalersi di strumentazione

normativo vigente, essenziale per una

ed apparecchiature scientifiche, a volte

consapevole e scrupolosa predisposi-

molto sofisticate ed all’avanguardia, che

zione degli atti di gara: è utile, pertanto,

consentano di esplicare al meglio il

fornire qualche cenno sulla normativa

proprio compito. Per poter acquisire

di riferimento.

queste apparecchiature è necessario

Come è noto, il settore degli appalti

porre in essere alcune procedure ammi-

pubblici di forn i t u re e servizi, che era fino

nistrative, molto complesse ed impegna-

a poco tempo fa regolato da una molte-

tive, dettate dalle normative in vigore.

plicità di fonti normative nazionali, è ora

Se svolte correttamente, dette pro c e-

n o rmato da un Codice unico (D.Lgs. 12

d u re rendono più celere ed efficace l’ac-

aprile 2006, n. 163) chiamato comune-

quisizione dei prodotti. Tuttavia, nell’e-

mente “codice dei contratti pubblici”,

spletamento di tali pro c e d u re emergono

p e r a l t ro ancora in attesa del suo Regola-

spesso inconvenienti che influiscono

mento attuativo, oltre che da disposizioni

negativamente sugli approvvigionamenti.

comunitarie in rapida evoluzione, che

Da qui la opportunità di richiamare

rendono difficoltosa e complessa la predi-

l’attenzione

degli

operatori

sulle

p roblematiche amministrative più r i c o r renti

nei

procedimenti

sposizione degli atti di gara. Premesso che per “Appalti pubblici

di

di forniture” si intendono quegli appalti

acquisizione dei beni e servizi c o n

pubblici, diversi da quelli di lavori e

particolare riferimento a quelli sanitari,

servizi, che hanno per oggetto l’acquisto

molto sofisticati e tecnologicamente

o la locazione finanziaria di beni

avanzati, di competenza della Dire z i o n e

( p rodotti), e che vi possono essere

Generale della Sanità Militare .

anche “Contratti misti” che hanno per oggetto lavori e forniture, oppure lavori

* Vice Direttore Generale della Direzione Generale della Sanità Militare - Roma.

e servizi o forniture e servizi.

G Med Mil. 2009; 159(2): 227-230


Le pro c e d u re di acquisizione si

distinguono essenzialmente in due filoni:

Legge Contabilità Generale dello

tecniche costruttive ed amministrative

Stato (art. 8);

a cui il prodotto deve qualitativamente

D.P.R. 20 agosto 2001, n. 384 (Rego-

corrispondere; in esso vengono speci-

di “Amministrazione diretta” e “Cottimo

lamento

dei

ficati i requisiti specifici tecnici del

fiduciario”) e P rocedura ord i n a r i a.

processi di spesa in economia)

p rodotto da appro v v i g i o n a re, il costo

(parzialmente abrogato dal D.Lgs.

p resunto, i termini di consegna, le

163/2006);

modalità di collaudo e di pagamento,

Procedura in economia (nelle forme

Nonostante l’intero iter pro c e d u r a l e , dai bandi di gara ai capitolati tecnici, dalle lettere di invito ai verbali di aggiudica-

di

semplificazione

(Regolamento

ecc. Esso, tra l’altro, norm a l m e n t e

zione ed ai contratti, sia di massima

Difesa).

riporta il principale riferimento al D.M.

uguale (fatta eccezione per la “P u b b l i-

Per la procedura ordinaria bisogna

14 aprile 2000, n. 200 “Regola-

D.M.

16/03/2006

cazione del bando” che nella procedura

innanzitutto distinguere – allo scopo di

mento concernente il capitolato

in economia non è prevista, ma è sosti-

s t a b i l i re se pro c e d e re con gara euro p e a

generale d’oneri per i contratti

tuita da quella cumulativa-generale effet-

o nazionale – e quindi ai fini della

stipulati

tuata ad inizio anno allo scopo di pre d i-

pubblicità consequenziale - tra forn i-

della Difesa”. Il C.T. quindi è l’atto

dall’Amministrazione

sporre l’Albo ditte) la procedura in

ture entro/oltre la soglia comuni-

fondamentale dell’intero procedimento

economia è più snella e veloce, anche

taria attualmente fissata in E 133.000

di acquisizione: è quello che pre v e n-

perché l’atto negoziale (che assume la

per gli appalti pubblici di forniture e

tivamente individua in concreto il

forma di Scrittura privata o O b b l i g a-

servizi (Ministeri), E 206.000 per gli

materiale da appro v v i g i o n a re. Pro p r i o

zione commerciale o Lettera di ord i-

appalti pubblici di forniture e servizi

per questa fondamentale funzione,

n a z i o n e)

immediatamente

(altri enti) e E 5.150.000 per gli appalti

esso costituisce l’atto più delicato ed

esecutiva (quindi senza registrazione

di lavori pubblici. Naturalmente sono

importante della procedura, quello che

presso alcun Organo di controllo, Bilan-

escluse le “Forn i t u re dichiarate segre t e ”

comporta sovente delicate ed impe-

centes o Corte dei Conti) con re g i s t r a-

e quelle riguardanti “le armi”.

gnative questioni di ordine tecnico-

diventa

zione fiscale solamente in caso d’uso,

Questo aspetto rileva ai fini della

amministrativo di cui si parlerà in

ossia in caso di contenzioso. Si pre c i s a

pubblicità del bando di gara da effet-

seguito, allorché si accennerà alle prin-

però che il limite di spesa per la pro c e-

tuarsi in ambito Unione Europea oppure

cipali problematiche amministrative

dura in economia, che rimane pur

solamente in ambito nazionale.

nei procedimenti di acquisizione. Tr a ttandosi di CC.TT., si rammenta una

s e m p re una procedura eccezionale da

L’iter inizia con la predisposizione

porre in essere esclusivamente per

del Capitolato tecnico contenente i

importante indicazione da inserire nel

esigenze improvvise ed urgenti, quindi

requisiti tecnici del prodotto da approv-

Capitolato tecnico che è quella re l a-

non prevedibili e programmabili, è pari

v i g i o n a re. E’ una fase fondamentale

tiva al DUVRI (Documento unico di

ad E 130.000 per le forn i t u re e servizi

dell’intero procedimento con la quale si

valutazione dei rischi da interf e-

(D.P.R. 384/2001) e E 200.000 per i lavori

individua il bene o il servizio da acqui-

renze) con la connessa specificazione

(art. 125 D.Lgs 163/2006). Per appalti di

s i re. Assicurata la copertura finanziaria

degli oneri per la sicurezza, richiesta

importo inferiore ad E 20.000 è suffi-

della commessa, viene scelta ed auto-

dalla recente normativa sulla sicurezza

ciente acquisire una sola offerta, dopo

rizzata la procedura di gara (Ordinaria

del lavoro, recata dal D.Lgs. 81/2008.

averne interpellato, anche telefonica-

o Economia).

Collegata al Capitolato tecnico è la previsione di spesa della commessa (il

mente, almeno 3 Ditte; per quelli superiori ad E 20.000 è necessario interpell a re almeno 5 Ditte ed acquisire almeno

cd. preventivo) che costituisce un altro

Gli Atti preparatori

importante momento della procedura. A questo punto necessita tro v a re i

3 offerte valide. Nella procedura in Individuata l’esigenza, si pro v v e d e

fondi per assicurare la c o p e r t u r a

dalla

alla predisposizione degli atti pre p a-

f i n a n z i a r i a dell’acquisto e, pertanto,

“Dichiarazione di buona esecuzione”.

ratori. Viene innanzitutto elaborato il

vengono all’uopo interessati gli Org a n i

Questa procedura è regolamentata dalle

Capitolato

P rogrammatori della Difesa (Segre d i-

seguenti norm e :

vengono elencate le caratteristiche

economia anche la fase di collaudo è semplificata

perché

sostituita

G Med Mil. 2009; 159(2): 227-230

tecnico

nel

quale

fesa, SMD, Difesagabinetto, ecc.).


Una volta ottenuto il finanziamento

Aggiudicazione sulla base dell’offerta

mediante il rilascio del famoso “Modello

economicamente più vantaggiosa -

C” si può dar corso al procedimento di

All’invio della documentazione alla

gara di cui la Pubblicità costituisce la

Commissione Tecnica per l’attribuzione

prima ed essenziale fase.

dei punteggi di valutazione delle caratteristiche tecniche del prodotto.

Essa si concretizza nella pubblicazione integrale del Bando di gara nella

Successivamente viene riconvocato il

GURI (Gazzetta Ufficiale della Repub-

seggio di gara per l’apertura delle off e r t e

blica Italiana) e dell’estratto su almeno

Presidente e due testimoni anche l’Uff i-

economiche che, rapportate al punteggio

4 giornali (2 a diffusione nazionale e 2

ciale Rogante che svolge le funzioni nota-

attribuito preventivamente, determ i n a

a diffusione locale) scelti fra quelli a

rili. Nel caso di procedura ristretta vi è

l’aggiudicazione della forn i t u r a .

maggior tiratura. Il Bando di gara

una prima fase di preselezione delle ditte

All’aggiudicazione della gara segue

contiene tutti gli elementi della gara

che hanno richiesto di partecipare; a

la stipula del contratto (a cura

(l’oggetto, la procedura adottata, le

quelle ritenute idonee viene inviata la

d e l l ’ U fficiale Rogante), la sua appro v a-

modalità di aggiudicazione, la scadenza

lettera di invito alla gara nella quale sono

zione (mediante decreto) nonché la

delle domande di partecipazione, i

indicate le modalità di partecipazione alla

registrazione presso gli Organi di

termini di adempimento, i requisiti

competizione,

documentazione

c o n t rollo: Ufficio Centrale Bilancio

richiesti per la partecipazione, i docu-

richiesta, i termini di adempimento, la

p resso il Ministero della Difesa (BILAN-

la

scadenza della gara e la data in cui si

CENTES) e anche presso la Corte dei

Se la gara si svolge in ambito comu-

riunirà in seduta pubblica il seggio di

Conti se l’appalto supera E 5 . 0 0 0 . 0 0 0

nitario bisogna effettuare anche la

gara. All’ora del giorno prefissato si

per lavori pubblici ovvero E 500.000

pubblicazione sulla GUCE (Gazzetta

procede all’apertura delle buste conte-

per forniture e servizi. Quindi si prov-

U fficiale della Comunità Europea) attra-

nenti le offerte e si aggiudica la forn i t u r a .

vede alla registrazione fiscale dell’atto

verso il TED (Tenders Electronic Daily

L’aggiudicazione

negoziale presso la competente Agenzia

che è la versione online del “Supple-

mente sulla base del prezzo più basso

delle Entrate, ad opera dell’Ufficiale

mento alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione

ma, in alcuni casi, può ottenersi in base

Rogante, e la comunicazione alla Ditta

Europea”

all’offerta

dell’inizio

menti da presentare, ecc.).

per

gli

appalti

pubblici

europei).

più

avviene

normal-

economicamente

conveniente.

dell’esecuzione contrat-

t u a l e. Da ricordare, per completezza di informazione, che nei casi di particolare urgenza, subito dopo la fase dell’appro-

Le principali procedure concorsuali per la scelta del contraente

Le fasi della gara

pata esecuzione contrattuale fino alla Per quanto concerne le fasi della

Le pro c e d u re di gara sono essenzial-

vazione, può autorizzarsi la cd. a n t i c iconcorrenza di un quinto (20%). Nella

gara vi è da evidenziare quanto segue.

mente: la procedura aperta (ex Asta

Il giorno stabilito, il seggio di gara

pubblica e Pubblico incanto); la p ro c e-

p rovvede all’apertura delle buste conte-

dura ristretta (ex Licitazione privata e

nenti i documenti, la cauzione e l’offerta

Appalto concorso); e la procedura

(quest’ultima sigillata con ceralacca).

negoziata (ex trattativa privata). Nella

Una volta accertata la regolarità dei

p rocedura aperta chiunque ritenga di

documenti e del deposito cauzionale

possedere i requisiti richiesti dal bando,

provvisorio (a garanzia della serietà

presenta la proprio offerta nei termini

dell’offerta) si procede:

stabiliti e, nel giorno fissato per l’aper-

Aggiudicazione al prezzo più basso -

tura della gara la stessa viene aggiudi-

All’apertura delle offerte economiche ed

cata seduta stante in pubblica seduta dal

alla successiva aggiudicazione al prezzo

seggio di gara di cui fa parte oltre al

più basso;

G Med Mil. 2009; 159(2): 227-230


procedura negoziata, attuata solamente

dura amministrativa (che come abbiamo

è previsto un punteggio da 1 - 10 non

nei casi in cui ricorrono determinate

visto è lunga e complessa) posta in

si può dare “0” o “11”).

condizioni (ad es.: unica ditta costrut-

e s s e reper l’acquisizione dei beni occor-

trice del bene, privativa industriale,

re n t i .

Un altro aspetto da evidenziare riguarda il collaudo delle forniture;

completamento di una precedente forni-

P o t rebbe capitare, infatti, come di

talvolta esso avviene in ritardo a causa

tura, gara deserta, ecc.), alla ditta viene

fatto avviene abbastanza frequente-

dell'impossibilità di riunire la commis-

richiesto di presentare offerta sulla quale

mente, che alla fine del pro c e d i m e n t o

sione, perché magari uno o più membri

viene espresso apposito giudizio di

il bene richiesto è tecnologicamente

si

congruità e sulla base di questo si

obsoleto e superato da altri pro d o t t i

missioni operative.

instaura la trattativa che si conclude con

all’avanguardia, o addirittura non più in

Ciò espone l'Amministrazione al

la stipula del contratto.

trovano

impegnati

all'estero

in

produzione. Questo accade perché i

rischio di dover pagare degli intere s s i

come

capitolati sono redatti molto tempo

moratori dato che la Ditta, avendo

noto, comprende la consegna dei

prima e non aggiornati. Di contro ,

fornito i materiali nei tempi previsti dal

materiali, il collaudo, l’accettazione,

potrebbe capitare

contratto, pretende che anche il paga-

L’esecuzione

contrattuale,

che il

prodotto

l’assunzione in carico, il pagamento

c o m m e rcializzato in alcuni Paesi tecno-

mento venga effettuato nel rispetto dei

della fornitura, lo svincolo delle

logicamente all’avanguardia (magari

termini negoziati.

conosciuto attraverso Internet), non è

garanzie.

ancora presente sul mercato italiano. Altro aspetto di fondamentale impor-

Problematiche ricorrenti

amministrative

Considerazioni conclusive

tanza è senza dubbio il prezzo preventivato del bene da acquisire, che viene

Lungi dal voler costituire una guida

posto a base di gara. E’ del tutto

esaustiva per gli operatori, questi bre v i

Dopo aver rappresentato a grosse

evidente che se il prezzo non è congruo,

cenni tendono unicamente a richiamare

linee l’intero e complesso pro c e d i m e n t o

ossia non è adeguato al valore reale del

l’attenzione su alcuni aspetti, ritenuti di

amministrativo per l’acquisizione dei

prodotto, ossia al prezzo di mercato del

fondamentale importanza, che spesso

beni, ricordando che trattasi in massima

bene, la gara stessa è destinata ad andare

vengono trascurati o scarsamente consi-

parte di prodotti molto sofisticati e

“deserta”.

derati nell’ambito delle procedure acqui-

tecnologicamente avanzati, è opportuno

Da evidenziare da ultimo, allorché

sitive dei beni.

richiamare l’attenzione degli operatori

l ’aggiudicazione viene eff e t t u a t a

In estrema sintesi e conclusione,

su alcuni aspetti di fondamentale impor-

sulla base dell’offerta economica-

agli operatori amministrativi è richiesta

tanza ai fini della finalizzazione degli

mente più vataggiosa, gli inconve-

la massima attenzione nella scelta della

acquisti. Innanzitutto bisogna eviden-

nienti che si riscontrano in sede di

p rocedura di gara più appro p r i a t a ,

ziare l’importanza di un capitolato

valutazione tecnica dei prodotti offerti

nonché di porre in essere ogni azione

tecnico aderente alla realtà ed in

al fine dell’attribuzione dei punteggi

idonea alla contrazione dei tempi

linea con i più moderni ed aggior-

relativi alle singole voci: tali punteggi

tecnici previsti nelle singole fasi del

nati prodotti presenti sul mercato.

devono essere sempre coerenti, equi-

p rocedimento.

Quindi è molto importante, direi di

librati e numericamente rispettosi della

tecnici (medici ed operatori sanitari) è

fondamentale importanza, elaborare

graduazione ed importanza delle carat-

richiesta la massima attenzione nella

capitolati tecnici adeguati alle necessità

teristiche

d e l l ’ O rganismo ma, allo stesso tempo,

tecnici.

richieste

nei

capitolati

Parallelamente,

ai

redazione dei capitolati tecnici, la massima precisione nella formulazione

tenendo presente la realtà concreta del

Non è possibile attribuire punteggi

dei preventivi di spesa e nell'attribu-

mercato e dei prodotti che esso è in

diversi a prodotti identici, oppure dare

zione dei punteggi di valutazione

grado di offrire al momento. Ciò potrà

punteggi diversi da quelli pre v e n t i v a-

tecnica, nonché la massima tempesti-

evitare il rischio di invalidare una pro c e-

mente stabiliti nel Capitolato di gara (se

vità nell’esecuzione dei collaudi.

G Med Mil. 2009; 159(2): 227-230


Massimario della Corte dei Conti a cura di Francesco Boccucci * e Alessandro Iaria °

(Dalla “Rivista della Corte dei Conti” fasc. 1, gennaio-febbraio 2008) 48/A - Sezione II centrale, 28 gennaio 2008: Pres. ed Est. Parente - B. (avv. Vrenna) c. Ministero Difesa. Conferma Sez. Lazio n. 1848/03. Pensioni civili e militari - Pensione privilegiata ordinaria - Domanda per la constatazione dell’infermità Termini di presentazione - Entro il quinquennio dalla cessazione dal servizio - Inosservanza - Giudizio medico-legale “allo stato degli atti” sulla dipendenza dell’infermità Decadenza - Esclusione. Ai fini della ammissibilità della domanda di pensione privilegiata, che sia stata presentata oltre il quinquennio dalla cessazione dal servizio, è elemento neces sario che sia intervenuto, nel medesimo periodo, almeno l’accertamento, sia pure negativo, “allo stato degli atti” della dipendenza da causa di servizio dell’in fermità per la quale si chiede il tratta mento di privilegio (1). (1) - Conformi: Sezione Il centrale 23 giugno 2004 n. 200/A; 1° luglio 2004 n. 222/A; n. 246/06 e n. 166/07; SS.RR. n. 8/QM del 2001 in questa Rivista 2001,6, Il, 42 e n. 4/QM/2003. Diritto - Con la sentenza impugnata si é respinto il ricorso proposto da B.R. avverso il d e c reto del Ministero della Difesa, che aveva

negato il trattamento privilegiato ordinario,

mento d’accertamento della dipendenza da

con la motivazione che non era avvenuta la

causa di servizio sarebbe dovuto iniziare d’uf-

constatazione dell’addotta infermità “t.b.c.

ficio ai sensi dell’art. 3 del R.D. n. 1024/1928.

polmonare”, con la prevista procedura,

Ne consegue, sempre secondo l’appellante,

durante il servizio militare, o nei cinque anni

che deve annullarsi la sentenza impugnata

successivi alla cessazione dello stesso servizio.

essendo sufficiente, per la tempestiva consta-

Ha ritenuto il primo giudice, sulla scia dell’in-

tazione, l’accertamento diagnostico della infer-

dirizzo giurisprudenziale largamente seguito,

mità avvenuto durante il servizio, in base ad

che l’accertamento della infermità, ai fini della

una corretta interpretazione della normativa.

tempestiva constatazione, prevista nel D.L.vo

Il proposto appello viene ritenuto infondato

n. 497/1916 ed ora nel t.u. n. 1092/1973, deve

del giudicante Collegio, anche in base alla sua

articolarsi anche nel giudizio medico legale

più recente giurisprudenza (sentenze nn. 205

sulla dipendenza da causa di servizio, non

del 30 maggio 2000, 404 del 4 dicembre 2000,

essendo sufficiente il mero riscontro clinico

178 del 15 maggio 2001, 101/2003/A del 13

della malattia, ancorché avvenuto nel corso

febbraio 2003, 34/2004/A del 2 febbraio 2004,

del servizio.

200/2004/A del 23 giugno 2004 e 222/2004

L’appellante, a sua volta, oppone che, secondo

del 1 luglio 2004), che, ai fini della tempestiva

un diverso orientamento giurisprudenziale, per

constatazione, utile ad evitare la decadenza

constatazione medico legale di malattia o infer-

comminata dall’art. 169 del t.u. n. 1092/1973,

mità contratta in servizio, valida ad escludere

considera necessari, oltre alla constatazione

la decadenza per tardività della domanda privi-

della infermità, il giudizio medico legale sulla

legiata ordinaria ai sensi dell’art. 9 del D.L.vo

dipendenza della infermità, in conformità all’o-

1° maggio 1916 n. 497, si deve intendere la

rientamento

espresso

nella

sentenza

n.

diagnosi posta da Autorità sanitarie militari;

83/C/1989 delle SS.RR. confermato nelle

pertanto, non potendo l’art. 169 del T.U. 29

successive

d i c e m b re 1973, n. 1092, discostarsi da siffatta

4/QM2003, anche se solo “allo stato degli atti”.

nozione di constatazione, non si verifica deca-

Secondo tale più recente e meno formalistico

denza in pregiudizio del militare che abbia

indirizzo, riferibile al tema qui in discussione,

sentenze

nn.

8/QM/2001

e

lasciato trascorre re oltre 5 anni dalla cessa-

che, peraltro, coinvolge la vecchia (art. 9

zione del servizio prima di produrre la formale

D.L.vo n 497/1916) e la nuova normativa (art.

istanza di pensione privilegiata ordinaria per

169 del T.U. n. 1092/1973) e corrisponde all’in-

malattia diagnosticata durante il servizio; e

dirizzo consolidato di questa Sezione, per la

che, comunque, nella fattispecie il pro c e d i-

presa in considerazione della domanda di

* Ten. Col. me. Direttore I Sez. - IV Div. Medicina Legale, Difesan - Roma. ° Magg. me. Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni -. IV Div. Medicina Legale, Difesan - Roma.

G Med Mil. 2009; 159(2): 231-234


pensione privilegiata, che sia presentata oltre

malattia. Lo stesso ricorso di appello fa rife-

concausa efficiente e determinante. (D.P.R.

il quinquennio dalla cessazione del servizio,

rimento a raff reddori, influenza, mal di gola,

1092/73 art. 64 c.p.v.)

è almeno necessario che sia avvenuto,

esalazioni di una stufa a carbone ... strapazzi

Infatti tra i requisiti per la concessione della

durante il servizio o comunque nel quin-

fisici, disagi climatici ed ambientali peraltro

pensione di privilegio ruolo preponderante

quennio successivo, l’accertamento, anche

solo asseriti (pag. 2) e non meglio precisato

assume la cessazione dal servizio per inabi-

con esito negativo, “allo stato degli atti”, della

malessere di un sottufficiale, superiore del

lità (art. 33 RDL 680/1938). Nel caso di specie

dipendenza da causa di servizio della infer-

B., che non costituiscono prova, neanche

l’interessata, malgrado l’infermità contratta,

mità per la quale si chiede il trattamento di

indiziaria, di un fenomeno di diffusione di

ha potuto espletare la propria attività lavora-

privilegio. Il giudizio medico-legale sulla

malattie contagiose od epidemiche infettive.

tiva sino al raggiungimento del limite

dipendenza della infermità da causa di

Anche sotto questo riguardo la sentenza

massimo di età previsto dal regolamento

servizio, quale naturale e indispensabile

impugnata appare incensurabile.

organico dell’ente datore di lavoro.

complemento del riscontro clinico della infer-

L’appello deve, pertanto, essere rigettato.

mità, anche ai fini della integrazione della fattispecie della “constatazione” di cui al citato art. 9 D.L.vo, è considerato necessario da giurisprudenza risalente, consolidata (Corte dei conti, IV giurisd. 12 giugno 1984 n. 65439; idem 25 giugno 1984, n. 65100; idem, 29 marzo 1985, n. 66701), ed autorevole (SS.RR. nn. 19/C del 1971, 83/C del 1989, 8/QM/2001 e 4/QM/2003), condivisa da questa Sezione (tra le ultime, n. 246/2006, e 166/2007). Nel caso di specie, non viene dedotto che vi sia stato un giudizio neanche “allo stato degli atti” ed anche negativo, circa la dipendenza da causa di servizio della infermità; né una tale circostanza emerge dal fascicolo pro c e ssuale: consegue che la domanda di pensione, prodotta oltre il quinquennio dalla cessazione del servizio militare, deve considerarsi intempestiva, con l’inevitabile decadenza comminata dalle norme citate (att. 9 D.L.vo n. 497/1916 e 169/1973). Neppure si può sostenere che nella fattispecie l’amministrazione dovesse

pro c e d e re di

ufficio, non ricorrendo nessuna delle ipotesi previste dall’art. 3 del regolamento approvato con il R.D. 15 aprile 1928 n. 1024, non trattandosi né di “ferite” o “lesioni”, né di infermità contratte in seguito ad esposizione per obbligo di servizio a “straordinarie cause morbigene”, non risultando documentate “straordinarie” forme endemiche, contagiose od epidemiche-infettive, cui il militare sia stato esposto a causa del prestato servizio, tale non potendosi, di per sé, considerare la t.b.c. polmonare, episodio morboso da lui sofferto, non inserito documentalmente nel contesto di una diffusione contagiosa della

G Med Mil. 2009; 159(2): 231-234

Alla luce di quanto sopra esposto, deve pronunciarsi il rigetto del gravame proposto

50/A - Sezione III centrale, 18 febbraio 2008: Pres. Di Murro - Est. Schlitzer - P. (avv. Gabellone) c. INPDAP. Conferma Sez. Puglia n. 88/05. Pensioni civili e militari - Pensione privilegiata - Requisiti di riconoscimento - Infermità - Dipendenza da causa di servizio - Cessazione dal servizio per inabilità - Esclusione Diritto a pensione - Non spetta. (R.D.L. 3 marzo 1938 n. 680, art. 33 - D.P.R. 29 dicembre 1973 n. 1092, art. 64).

Per il riconoscimento del diritto alla pensione privilegiata in ipotesi di infer mità o lesioni dipendenti da fatto di servizio è necessario che gli stessi fatti ne siano stati causa efficiente e determi nante, oltre alla cessazione dal servizio per inabilità; pertanto non spetta il bene ficio alla dipendente che, malgrado l’in fermità, abbia potuto espletare la propria attività lavorativa sino al limite massimo di età.

con la conferma della sentenza impugnata.

100 - Sezione giurisdizionale Regione Calabria, 6 febbraio 2008: Giud. Un. Contino - R. (avv.ti Giglio e Gangemi) c. Ministero difesa. Pensioni civili e militari - Pensione privilegiata - Infermità - Schizofrenia - Dipendenza dal servizio militare Ammissibilità - Fattispecie. Il servizio militare, prestato da un soggetto geneticamente pre d i s p o s t o , r a p p resenta concausa determ i n a n t e dell’infermità “schizofrenia” e non una mero occasione per il manifestarsi della patologia, allorquando non risultino p rovati episodi patologici durante la vita civile.

(Dalla “Rivista della Corte dei Conti” fasc. 3, maggio-giugno 2008)

Diritto - Alla sig.ra P., dipendente del Comune di Omissis, non è stato concesso il tratta-

dente pubblico alla pensione privilegiata nel

371 - Sezione giurisdizionale Regione Lombardia, 10 giugno 2008: Giud. Un. Corsetti – C. c. Ministero difesa. Pensioni civili e militari - Pensione privilegiata - In genere - Pensione tabellare - Infermità - Teratocarcinoma - Causa e concausa di servizio - Sussistenza - Fattispecie - Cure inadeguate.

caso di infermità o lesioni dipendenti da fatti

(D.P.R. 29 dicembre 1973 n. 1092, artt. 64 e

di servizio, precisa che dette infermità si

67).

considerano dipendenti da fatti di servizio

Sussiste il nesso di concausalità tra l’in fermità causa mortis ed il sevizio mili -

mento pensionistico privilegiato in quanto la stessa è stata collocata a riposo per raggiunti limiti di età. Il Giudice di prime cure ha respinto il ricorso in quanto le argomentazioni addotte non sono apparse idonee a superare il dettato della norma che, posto il diritto del dipen-

solo quando questi ne sono stati causa ovvero


tare sotto il profilo dell’inadeguatezza delle cure sanitarie apprestate al paziente durante i primi mesi di mani festazione della patologia tumorale, prima erroneamente diagnostica e poi definita di “sospetta” natura ma non s u fficientemente indagata, con evidente ritardo diagnostico ed assoluta sottova lutazione del problema sanitario, rive latosi poi letale. Diritto - La questione medico legale che l’in-

festazione della patologia tumorale.

dimento dell’esatta natura della tumefazione

t e ressato (padre dell’ex militare) chiede al

Su questo quesito, vi è il favorevole avviso

del testicolo da parte dell’O.M. Principale

nale dei Tumori” di omissis parere in data 13

Entrambe le circostanze rivelano, con ragio-

dicembre 2007), che ha considerato plausi-

nevole grado di probabilità, una assoluta

bile l’incidenza del trauma subito ai soli fini

sottovalutazione del problema da parte dei

della manifestazione clinica della neoplasia,

sanitari che, per obblighi pro f e s s i o n a l i ,

sino ad allora silente e comunque insorta per

erano tenuti od operare con perizia e dili-

cause diverse.

genza a salvaguardia della salute dei

E’, invece, da accertare il ruolo concausale

coscritti. Vi è, infatti, un’errata diagnosi di

svolto dal servizio militare, sotto il profilo

orchite posta daIl’O.M. di Bolzano nel rico-

della adeguatezza delle cure sanitarie appre-

v e ro dal 18 maggio al 5 giugno 1968 ma,

state al paziente durante i primi mesi di mani-

ciò che più rileva, è il mancato appro f o n-

giudice di accertare concerne la dipendenza

dell’organo tecnico consultato dal Giudice,

di omissis, che si è limitato a concedere

o meno da causa di servizio dell’infermità

che attribuisce rilievo alla scarsa attenzione,

40+90 gg. di licenza di convalescenza

che procurò il decesso del giovane “Te r a t o-

da parte dei sanitari, ai sintomi della

anziché indagare sulla “natura sospetta”

c a rcinoma del testicolo destro seguita da

malattia definita di “sospetta” natura ma

della patologia.

O rchiectomia destra e metastasi lombo-

non sufficientemente indagata, con conse-

Queste incongruenze nella tempestività e

aortiche.”

guente ritardo diagnostico e carenza di cure

c o r rettezza della diagnosi da parte dei

Il ricorso è fondato, per cui merita accogli-

appropriate. AI riguardo, il consulente d’uf-

sanitari che hanno osservato il paziente,

mento.

ficio valorizza la diagnosi di dimissione

possono aver svolto un ruolo concausale

Il diritto a pensione privilegiata, ai sensi degli

posta dall’O.M. Principale di omissis che

ai fini dell’aggravamento del diagnosti-

artt. 64 e 67 del D.P.R. n. 1092 del 1973

ha prescritto giorni 40+90 di licenza di

cato carcinoma e della produzione dell’e-

consegue ad una menomazione dell’integrità

convalescenza per la seguente diagnosi

vento letale, tenuto conto del lungo lasso

personale che sia derivata da infermità o

“ Tumefazione massiva del testicolo dx. di

temporale nel quale la malattia è stata

lesioni dipendenti da causa di servizio; e la

sospetta natura” con riferimento ai ricoveri

Iasciata pro g re d i re senza opporre arg i n i

dipendenza può ritenersi sussistere quando

p resso l’O.M. Principale di omissis dal 20

terapeutici, verso la diagnosi letale “tera-

i fatti di servizio siano stati causa, ovvero

giugno 1968 al 9 luglio 1968 e dal 19 al 20

t o c a rcinoma del testicolo dx. seguita da

concausa efficiente e determinante, delle

agosto 1968 (come riportati dal foglio matri-

o rchiectomia

infermità o delle lesioni.

c o l a re e caratteristico e dalla parte Anam-

Iomboaortiche.

Pertanto, anche se sussiste una predisposi-

nesi dei p.v. 18 febbraio 1971 n. 233 e 5

Per tutte le suesposte considerazioni, è da

destra

con

metastasi

zione organica a contrarre una malattia o nel

s e t t e m b re 1974 n. 181 della C.M.O. O.M.

r a v v i s a re la sussistenza del nesso concau-

caso di preesistenza della malattia al servizio,

Principale di omissis).

sale tra la predetta infermità ed il tratta-

occorre accertare se la prestazione del

In buona sostanza, l’esatta diagnosi della

mento sanitario del paziente da parte

servizio abbia facilitato, con rapporto causale

patologia tumorale viene posta soltanto

dell’amministrazione, da ascrivere alla 1°

incidente, l’insorgenza dell’infermità ovvero

durante il ricovero presso l’O.M. Principale

categoria della tabella A dal 17 dicembre

aggravato o accelerato il decorso della stessa,

di omissis avvenuto dal 20 novembre 1968

1968 al 7 agosto 1969, data di decesso

acquisendo il valore di “conditio sine qua

al 2 dicembre 1968, dal quale viene trasfe-

dell’ex militare.

non” nel senso che, diversamente, l’affezione

rito all’Istituto nazionale Tumori per sospetta

Dal riconoscimento del diritto come sopra

non si sarebbe verificata o avrebbe avuto, se

eteroplasia

ormai

specificato discende la spettanza, in appli-

già preesistente, una diversa evoluzione.

trascorsi quasi sette mesi dall’originaria

cazione dell’art. 429, co. 3° c.p.c. (giusta

del

testicolo.

Sono

Nella vicenda in esame, è pacifico che l’ex

diagnosi di “Orchite dx.” erroneamente

i n t e r p retazione delle Sezioni riunite di

militare riportò lo schiacciamento del testi-

posta dall’O.M. di omissis (ricovero dal 18

questa Corte, con sentenza n. 10/2002/QM

colo destro in seguito al fatto traumatico

maggio al 5 giugno 1968) ma, soprattutto,

depositata il 18 ottobre 2002), degli i nte-

occorso in data 3 maggio 1968, per una

sono passati inutilmente cinque mesi dal

ressi nella misura di legge e della rivaluta-

caduta nello svolgimento di un lavoro di fale-

primo sospetto della neoplosia o carico del

zione monetaria - in base agli indici ISTAT

gnameria.

testicolo destro, quando venne diag nosticata

di cui all’art. 150 disp. att. c.p.c. nella

La possibile correlazione tra l’evento trauma-

la “Tumefazione massiva del testicolo dx. di

misura in cui l’indice di svalutazione

tico e l’insorgenza della patologia tumorale

sospetta natura” (C.M.O. O.M. Principale di

dovesse eccedere la misura dei primi - da

è francamente escluso dal consulente tecnico

omissis, p.v. 18 febbraio 1971 n. 233 e 5

liquidarsi con effetto dalla scadenza dei

d’ufficio (Fondazione IRCCS “Istituto Nazio-

settembre 1974 n. 181).

singoli ratei al soddisfo.

G Med Mil. 2009; 159(2): 231-234


(Dalla “Rivista della Corte dei Conti” fasc. 4, luglio-agosto 2008) 2163 - Sezione giurisdizionale Regione Sicilia, 31 luglio 2008: Pres. Pagliaro Est. Petrigni - P.M. La Porta - P.R. c. V. (avv.ti Ruffolo e Palmigiano). Responsabilità - Medico di bordo di mezzo di soccorso - Mancata adeguata valutazione patologia paziente - Ritardo operazioni soccorso da parte dell’infortunato e rifiuto di proseguire cure in idonea struttura - Non sussistenza. E’ esclusa la responsabilità di un medico di bordo in un mezzo di soccorso (elicot tero), per la mancata adeguata valuta zione della patologia embolia in sommozzatore per la quale il soccorso aereo era stato richiesto, se vi è inter ruzione del nesso di causalità tra condotta e danno, in quanto il paziente abbia ritardato le operazioni di recu pero e, successivamente, non abbia voluto proseguire le adeguate cure presso idonea struttura sanitaria.

11 - Sezione giurisdizionale Regione Valle d’Aosta, 2 luglio 2008: Giud. Un. Cominelli - M. (avv. Passero) c. Ministero Economia e Finanze. Pensioni civili e militari - Pensione di reversibilità Orfano maggiorenne inabile - Valutazione dell’inabilità - Criteri. L’inabilità a proficuo lavoro si deter mina sulla base della capacità lavo rativa che va valutata in re l a z i o n e alla tipologia dell’infermità, dell’età del soggetto, nonché del suo livello culturale; se cosi non fosse si giun g e r ebbe a situazioni aberranti (es. persona con sola licenza elementare , inidonea a solo lavoro fisico, p o t rebbe ritenersi non inabile perc h é idonea a lavoro intellettuale, per il quale non ha però la qualifica necessaria).

G Med Mil. 2009; 159(2): 231-234

(Dalla “Rivista della Corte dei Conti” fasc. 5, settembre-ottobre 2008) 330 - Sezione giurisdizionale Regione Marche, 29 settembre 2008: Giud. Un. De Rosa - O. (avv.ti Fonzi e Guarnacci) c. Ministero Economia e Finanze. Pensioni di guerra - Infermità Iniziale decadimento cognitivo e disturbi della deambulazione Interdipendenza da patologie già indennizzate - Esiti di trauma

cronico e sindrome cenestopaticoansiosa - Esclusione - Fattispecie. Va esclusa l’interdipendenza dell’infer mità “iniziale decadimento cognitivo e disturbi della deambulazione” con le patologie già indennizzate “esiti di trauma cronico e sindrome cenestopa tico-ansiosa” in quanto malattie di natura senile, valutate ad uno stadio iniziale e di disturbo, esclusivamente correlate allo stato fisico dovuto all’età avanzata del soggetto.


Infermieristica Interventi nell’assistenza al paziente richiedente asilo e vittima di tortura

della famiglia, delle reti di sostegno, dello stile di vita, della loro stessa patria. L’accettazione della richiesta di asilo non costituisce la fine del loro difficile viaggio, ma solo il punto di arrivo. Nella

Walter De Caro

nazione che li accoglierà infatti, mentre cercheranno di adattarsi al loro nuovo

A

nche l’Italia come le altre nazioni

che psicologiche. La loro è una scelta

ambiente di vita, si troveranno di fronte

occidentali tecnologicamente ed

forzata perché potre b b e ro ritorn a re nel

all’impegnativo compito di ricostruire sia

economicamente più avanzate sta ormai

loro paese di origine solo mettendo a

la loro vita materiale che la loro iden-

entrando nel vortice inarrestabile della

repentaglio la propria sicurezza e inco-

tità culturale.

sua trasformazione in una società

lumità.

Si tratta di una tipologia di persone

multietnica per la presenza di gruppi

Ed è quando, in linea con la Conven-

particolarmente vulnerabile. Vulnerabi-

provenienti da paesi, culture e lingue

zione di Ginevra del 1951, un soggetto

lità che assume aspetti diversi a seconda

differenti, all’interno di un processo irre-

è costretto a lasciare il proprio paese

delle differenti fasi della loro esperienza.

versibile che coinvolge ormai l’intero

“nel giustificato timore d’essere persegui -

Benché non tutti i richiedenti asilo

tato per la sua razza, la sua religione,

siano passati attraverso l’esperienza di

All’interno di questa tipologia di

la sua cittadinanza, la sua apparte -

conflitti armati,essi sono stati tuttavia

persone che, a seguito di un loro

nenza a un determinato gruppo sociale

f requentemente testimoni e/o vittime di

progetto di migrazione convogliano le

o le sue opinioni politiche” che la sua

persecuzioni. Durante la fuga hanno

loro energie, e quelle delle loro fami-

particolare condizione può essere rico-

dovuto lottare per difendere meramente

glie di origine, per trasferirsi volontaria-

nosciuta istituzionalmente dal Paese di

i loro bisogni basilari e, una volta

mente in un paese straniero alla ricerc a

accoglienza e configurarsi in tal modo

raggiunta la nazione ospitante, essi

di una migliore condizione socio-econo-

lo “status di rifugiato”.

possono continuare a sperimentare

nostro pianeta.

mica e di una autorealizzazione, esiste

Si parlerà di richiedenti asilo per le

maltrattamenti e sfruttamento come

anche una considerevole parte di

persone che hanno avviato l’iter buro-

accade a coloro che non hanno uno

persone che si trasferisce in una terra

cratico per la richiesta e la disamina della

status politico ben definito ed hanno

straniera esclusivamente perché costrette

procedura necessaria per l’ottenimento

quindi meno diritti di chi possiede una

ad abbandonare il proprio paese. Sono

dello status.

cittadinanza.

questi coloro che nella letteratura inter-

Nelle gravi situazioni di emergenza

Come riporta Levine (20) nelle

nazionale vengono chiamati “migranti

i richiedenti asilo vivono in condizioni

scienze sociali il termine vulnerabile fa

forzati”(23); coloro che sono costretti ad

di insicurezza con scarsa protezione da

riferimento a specifici gruppi quali i

a b b a n d o n a re repentinamente il pro p r i o

offese o danni fisici e/o psicologici. Nel

bambini, i prigionieri, le donne gravide,

paese, senza nessun progetto di vita, ma

loro esilio forzato essi sono costretti a

i neonati, il feto. Ma esso può anche

solo per sfuggire a persecuzioni, torture,

rinunciare alle molteplici pre g re s s e

riferirsi a delle particolari circostanze che

guerre e violenze di ogni tipo, sia fisiche

esperienze della loro vita incluse quelle

possono portare una persona ad essere

G Med Mil. 2009; 159(2): 235-240


incapace di fare una scelta in modo

di Gaza di cui si occupa l’U N RWA,

Sempre secondo i dati del 2007 in Italia

consapevole e volontario. L’incapacità

Agenzia dell’ONU per i rifugiati palesti-

risultavano risiedere 38.068 individui

di attuare una scelta autentica di parte-

nesi del Vicino Oriente.

in possesso dello status di rifugiato

cipazione può essere imputata ad una

In questi ultimi anni si è avuta una

c o n t ro i 578.879 della Germania, i

varietà di cause quali la povertà ,un

tendenza generale alla diminuzione

299.718 del Regno Unito, i 151.789

limite nella cultura ,esperienze di discri-

delle domande di asilo presentate nei

della Francia e il 1.363.049 comples-

minazione o marginalizzazione politica

cinquanta paesi più industrializzati e nei

sivo dei 27 Paesi UE(37).

e sociale. Benché i vari gruppi di rifu-

25 paesi membri dell’Unione Euro p e a ,

giati possano sperimentare queste condi-

tendenza invertita solo in alcuni stati

zioni a differenti livelli, il fatto stesso di

quali la Grecia, Malta, l’Italia e la Svezia,

Il profilo di salute:

essere stato forzatamente rimosso dalla

principalmente dovuta all’arrivo di un

peculiarità della figura del

propria nazione e cultura aumenta enor-

congruo numero di richiedenti asilo

richiedente asilo e del rifugiato

memente le probabilità di un deficit

iracheni. Tutto questo in contrasto con

della forza e delle risorse necessarie per

il rilevante aumento, a livello mondiale,

attuare una volontaria e consapevole

del numero complessivo di persone

asilo rappresenta di fatto un pro b l e m a

decisione.

sradicate dai propri originari contesti di

a livello mondiale ed ogni nazione cerca

vita. Si calcola che circa la metà della

di affrontarlo nel modo ottimale in

popolazione mondiale di rifugiati sia

considerazione, sia delle pressioni poli-

costituito da donne e bambine.

tiche e sociali, che delle risorse finan-

Dimensioni del fenomeno

L’assistenza medica ai richiedenti

I maggiori paesi di provenienza dei

ziarie disponibili. E’ inoltre essenziale

delle

richiedenti asilo in Europa risultano

che, coloro che gestiscono la salute

Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR

essere l’Iraq, la Federazione Russa, La

pubblica, prendano in considerazione le

o ACNUR) istituito nel 1950 dall’Assem-

Cina, la Serbia, il Pakistan, la Siria, la

esperienze pre-migratorie del richie-

blea Generale dell’ONU per fornire aiuto

Somalia, l’Afghanistan.

dente asilo, il processo migratorio vero

L’Alto

Commissariato

ai profughi europei fuggiti durante la

Nello specifico, in I t a l i a, nel corso

e proprio, frequentemente obbligato e

seconda guerra mondiale, è l’organismo

del 2007 hanno fatto domanda per il

traumatico, e le condizioni post-migra-

che, ancora oggi, assicura una pro t e-

riconoscimento dello status di rifugiato

torie nella nazione ospite(4).

zione internazionale. Essa si esplica sia

14.053 cittadini stranieri. Si stima che più

Una molteplicità di studi e ricerc h e

fornendo assistenza materiale, come nel

della metà di queste domande siano

condotte sulla salute degli immigrati, sia

caso di gravi crisi umanitarie che

state presentate da persone arrivate via

in Italia che in altre nazioni, hanno

comportino un esodo di massa, che tute-

mare dalle coste dell’Africa settentrio-

evidenziato il profilo di salute dei richie-

lando i diritti dei rifugiati affinché non

nale e da quelle turche.

denti asilo e dei rifugiati ed i molteplici

vengano rinviati contro la loro volontà

In Italia la maggior parte dei nuovi

fattori ed eventi che lo condizionano.

nei paesi in cui abbiano motivo di

richiedenti asilo proviene da paesi

Come ho precedentemente accennato il

temere persecuzioni.

dell’Africa, in numero minore dall’Asia

loro percorso migratorio si presenta il

Nel suo rapporto statistico annuale,

e da stati dell’Est europeo. I principali

più delle volte logorante sul piano sia

il “Global Refugee Tre n d s’”, si evince

paesi rappresentati sono l’Eritrea, con il

fisico che psicologico: “percorsi”, a volte

che alla fine del 2007 le persone di

numero più rilevante di domande, la

di diversi mesi, realizzati su mezzi di

competenza dell’Agenzia erano circ a

Nigeria, la Serbia-Montenegro, la Costa

fortuna in condizioni di vita aberranti.

31,7 milioni, di cui 11,4 milioni di rifu-

d’Avorio, la Somalia e l’Afghanistan(5).

Sovente essi giungono nel paese ospi-

giati, 26 milioni gli sfollati interni protetti

Sempre nel 2007 della totalità delle

tante dopo periodi più o meno lunghi

e/o assistiti(36). A questi si devono

domande esaminate 1.408 hanno avuto

trascorsi all’interno di campi pro f u g h i ,

aggiungere i 4,3 milioni di sfollati e rifu-

riconosciuto lo status di rifugiato,

esperienza questa che incide in maniera

giati palestinesi che vivono nei Territori

6.318 hanno ottenuto un negativo con

non indifferente sulla loro salute,

Palestinesi Occupati e in aree del

p rotezione umanitaria e 4.908 hanno

facendo emerg e re condizioni patolo-

Libano, Giordania e Siria e nella striscia

avuto un negativo senza pro t e z i o n e .

giche latenti: il loro “vissuto” prima della

G Med Mil. 2009; 159(2): 235-240


fuga, le persecuzioni, la detenzione, la

t u b e rcolosi, epatite B, malaria, rari casi

rimanere in posizioni contorte e dolo-

tortura, le violenze e le uccisioni subite

di morbo di Hansen, malattie sessual-

rose o sospeso per i polsi o le caviglie

dai familiari, la guerra. Al momento di

mente trasmesse e HIV(11,12,29).

arrivo nel paese ospitante, la capacità

per prolungati periodi di tempo, l’uso

Ma i problemi di salute, che caratte-

di schock elettrici, stupri, abusi sessuali,

di accoglienza della società, troppo

rizzano la più ampia parte dei richie-

privazione del sonno, privazione di cibo

spesso discriminatoria e ostile che tende

denti asilo e/o dei rifugiati sono gli esiti

ed acqua, il submarino (immersione

a marg i n a l i z z a re più che a includere, le

di tortura, che determinano conse-

forzata della testa nell’acqua o in altri

pro c e d u re burocratiche per l’otteni-

guenze fisiche, psicologiche e sociali.

liquidi), il telfono ( b a t t e re con forza

mento dell’asilo, di lunga durata e di

Queste persone sono il gruppo a

simultaneamente sulle orecchie con

esito incerto, e la presenza di barriere

maggior rischio di sviluppo di disturbi

entrambe le mani),assistere forzatamente

all’accessibilità e fruibilità dei servizi

mentali ed anche il più carente nel rice-

alla tortura di familiari, umiliazioni, false

socio-assistenziali aggravano una condi-

vere il trattamento adeguato.

esecuzioni, etc.(32).

zione già difficile. Da un punto di vista molto generale

Si stima che fra il 5% e il 35% dei

Ciò che è sorprendente è che, come

rifugiati mondiali hanno subito torture

riportato da studi di ricerca(10) e da

i bisogni di salute aspecifici dei richie-

(2) e che fra il 5% e il 10% dei pazienti,

testimonianze dirette(8) sovente gli

denti asilo, presenti nel nostro Paese,

nati al di fuori degli Stati Uniti, che si

operatori che assistono e/o visitano i

sono simili a quelli degli altri migranti

presentano negli ambulatori medici citta-

richiedenti asilo sono ignari di avere di

che vivono in condizioni di precarietà

dini sono sopravvissuti alla tortura. (33)

f ronte vittime di tortura. Questo è

e nutrizionale.

Questa di per sé, non rappre s e n t a

dovuto al fatto che essi non sono stati

P revalgono le patologie dell’apparato

per chi la pratica solo un mezzo per

educati a considerare la possibilità che

respiratorio: malattie da raffreddamento,

ottenere informazioni ma anche ha il

i loro pazienti possano essere stati tortu-

b ronchiti, asma etc.; seguono patologie

preciso intento di zittire l’opposizione,

rati. A volte l’operatore stesso può

abitativa,

lavorativa

dell’apparato digerente: gastriti, colon-

di eliminare il dissenso e guadagnare

inconsapevolmente

patie e malattie derivanti da una inade-

potere sugli altri: sugli individui, sulle

barriere fra lui e il sopravvissuto:un

erigere

delle

guata alimentazione; patologie dell’ap-

comunità ed anche su intere nazioni che

muro di silenzio che protegge noi ma

parato osteoarticolare, principalmente

possono essere soggiogate e contro l l a t e

isola loro. Per evitare la sensazione di

dovute a traumatismi ed incidenti sul

attraverso la tortura(25). Essa non è

impotenza, colpevolezza, identificazione

lavoro; patologie del sistema circ o l a-

dunque solo un atto teso a generare

si evitano ulteriori indagini su eventuali

torio, dermatologiche, odontostomato-

paura attraverso azioni orrende o che

segni di trauma, negando, a volte,

logiche,

dell’apparato

limitano la libertà personale, essa

perfino l’esistenza della tortura. La

genito-urinario e ostetrico-ginecologiche

rappresenta qualcosa di devastante e

conseguenza emotiva della tortura,

nelle donne(5) (ISTAT check up dell’I-

invasivo in grado di distruggere e sman-

come parte integrante dei sopravvissuti,

e

patologie

talia dati 2006 rapporto annuale sulla

tellare tutto ciò che abbia un senso di

è la nascita di una sensazione di colpe-

situazione del paese).

razionalità e intelligenza: fattori basilari

volezza e di vergogna, o una diffidenza

per le gli interventi individuali e/o

sospettosa verso gli altri, e questo impe-

collettivi.

disce ai richiedenti asilo di fornire volon-

Nei richiedenti asilo si possono poi evidenziare patologie strettamente legate alla condizione di povertà, di perm anenza nei campi profughi, o consequen-

principali

tariamente informazioni sul loro vissuto.

metodi di tortura può risultare estre m a-

Inoltre i sopravvissuti non sempre hanno

Essere

informato

sui

ziali al lungo e problematico viaggio

mente utile per un operatore sanitario

le competenze necessarie per porre in

intrapreso prima di giungere nel paese

al fine di individuare e riconoscere i

relazione i propri attuali problemi di

ospitante o alla prigionia. Si sono riscon-

segni e/o i sintomi postumi di una

salute con le torture subite in passato.

trati casi di anemia, compromissione

tortura subita.

Conoscere quindi un vissuto di

dello stato nutrizionale, in particolare

Fra i metodi più utilizzati vi sono le

tortura può aiutare l’operatore nella

nei bambini, anche a causa di infezioni

percosse con bastoni e altri oggetti,

diagnosi di un disturbo, nel suo tratta-

parassitarie, fattore che può incidere

come la falanga, (percosse sotto la

mento e nell’approntare l’assistenza e

sulla loro crescita e sviluppo. Casi di

pianta dei piedi), l’essere costretto a

una relazione di aiuto ottimale(10).

G Med Mil. 2009; 159(2): 235-240


Anche nella testimonianza degli

Tra i sintomi del PTSD si evidenzia

operatori del Poliambulatorio S. Chiara

il riproporsi dei vissuti traumatizzanti

di Palermo(8) viene riferito come solo

attraverso flash-backs e incubi notturn i

dopo l’apertura all’interno dell’ambu-

e quindi l’evitare situazioni e stimoli

latorio, grazie anche alla collabora-

che vengono associati con la tortura

zione dell’Associazione “Medici contro

subita: persone in uniforme ( militari,

la tortura” di Roma, di uno spazio dedi-

ma anche operatori sanitari), persone

cato alle vittime di tortura, sia emerso

appartenenti al proprio gruppo cultu-

un numero sorprendente di pazienti,

rale, stanze senza finestre), e altri

alcuni dei quali già seguiti nel DH per

sintomi che accrescono la reattività e

patologie comuni e mai messe in re l a-

l’eccitabilità del sistema nervoso simpa-

zione con la storia della violenza

tico

subita. Tutti presentavano conseguenze

disturbi del sonno(25). Altra sintoma-

fisiche e psicologiche delle violenze

tologia evidenziata è quella che include

determinando

ipertensione

e

subite, del loro sradicamento e delle

l’isolamento sociale e i disturbi della

separazioni dagli affetti.

sfera sessuale, in particolare in re l a-

In questa tipologia di pazienti si manifestano, inoltre, esiti di fratture

zione a traumi dovuti a stupro o abusi sessuali.

non curate, mutilazioni genitali, diff i-

Nei contesti di emergenza e di prima

coltà nella deambulazione; nel lungo

assistenza una corretta valutazione delle

termine essi sono considerati ad un alto

condizioni del paziente è resa più diff i-

rischio per patologie infettive, tumori

coltosa, portando spesso ad una sovra

maligni, patologie cardiovascolari e

o sottovalutazione della sintomatologia

cardiache. Essi lamentano spesso sinto-

riferita. Come ampiamente descritto

matologie dolorose all’addome, al

nello studio di Hultsjo e Hjelm(16) l’in-

dorso, alle spalle e al capo, benché

fluenza di questi traumi potrebbe anche

all’esame

vengano

determ i n a re una improvvisa sintomato-

riscontrate cause fisiche oggettive; col

logia dolorosa a livello toracico, suscet-

obiettivo,

non

tempo, parallelamente ad una rielabo-

tibile di essere interpretata dagli opera-

razione del vissuto emozionale, il

tori come dolore cardiaco, e in realtà

d o l o re fisico sovente diminuisce o

dovuta al riaffiorare di un vissuto trau-

scompare(25).

matico innescato dal semplice contatto

Un’alta

prevalenza

hanno

i

disturbi d’ansia, insonnia, depre s-

con pubblici ufficiali per un controllo di routine.

sione, incubi notturni, deficit di

A fronte di queste condizioni, l’in-

concentrazione e amnesie, aff a t i c a-

ternamento in un centro di accoglienza-

mento, disturbi psicotici e il disturbo

detenzione, la discriminazione razziale,

post traumatico da stress (PTSD).

i rapporti con i pubblici ufficiali addetti

Forti preoccupazioni, difficoltà e

all’immigrazione, e il terro re di un

disordini

mentali

diniego allo status di rifugiato, possono

possono avere un impatto negativo

a m p l i f i c a re notevolmente questa condi-

sulla qualità delle informazioni che

zione di labilità psichica(31) sfociando

emozionali

e

queste persone sono in grado di

anche in comportamenti autodistruttivi,

r i c o r d a re: spesso il loro racconto può

pensieri suicidi, abuso di alcool e droghe

e s s e re

o

frammentario

e

apparire

p e rfino inconsistente.

G Med Mil. 2009; 159(2): 235-240

comportamenti

rischio(25).

sessuali

ad

alto

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G Med Mil. 2009; 159(2): 235-240



Notiziario a cura della Redazione

A Bracciano la terra trema! Ma è solo un’esercitazione

rale della Sanità Militare Amm. Isp. Capo Vincenzo Martines e il Comandante Logistico dell’Esercito Gen. C.A. Rocco Panunzi.

Il

Gran

Cancelliere

del

“Bracciano 2” Esercitazione per pubbliche calamità del corpo militare E.I. - S . M . O.M.

S.M.O.M. Mazery, il Ricevitore Comun

Bracciano 12 maggio 2009

Hospital dell’Esercito Britannico, in Italia

Tesoro del S.M.O.M. M.se Gianluca Chiavari, il Prelato del S.M.O.M. Vescovo Acerbi e la delegazione del 201° Field per il gemellaggio con il Corpo Militare

I

L ’ e s e rcitazione ha impegnato perso-

l 12 Maggio 2009 nell’area addestra-

tiva di Castel Giuliano Bracciano

(Roma) il

Corpo Militare Speciale

E.I. - S.M.O.M.

nale del Comando Generale, del 1° e

Il Gen.C.A. Mario Prato di Pampa -

del 2° Reparto compreso il Distacca-

rato, Comandante del Corpo, che è stato

dell’Esercito Italiano – Sovrano Militare

mento di Teramo composto da militari

il primo ad arrivare all’Aquila, ed ha

Ordine di Malta (E.I. - S.M.O.M.) ha

specializzati in maxi emergenze, esatta-

seguito personalmente sul campo tutte

effettuato l’esercitazione denominata

mente come è avvenuto nella realtà già

le operazioni, ha aperto le attività con

“Bracciano 2”.

nell’immediatezza della tragedia.

un discorso nel quale ha ringraziato le

Lo scopo di tale esercitazione era

Il 79° Gran Maestro del Sovrano Mili-

quello di rischierare le Unità Sanitarie

tare Ordine di Malta Frà Matthew Festing

Autorità presenti e ha spiegato gli intenti dell’esercitazione.

di Impiego Rapido (USIR) intervenute

ha

presenziato all’esercitazione. In

Il Col. Mario Te r r a s i, Comandante

durante le operazioni di soccorso a

tribuna erano presenti anche il Sotto-

del 1° Reparto (Milano), con l’ausilio di

f a v o re delle vittime del terremoto che

capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen.

foto aeree e rilievi tecnici, ha illustrato

ha sconvolto l’Abruzzo il 6 aprile 2009.

C.A. Carlo Gibellino, il Dire t t o re Gene-

come sono stati articolati i soccorsi nelle

Al centro Sua Altezza Eminentissima il Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta Frà Matthew Festing, alla sua destra l’Amm. Isp. Capo Vincenzo Martines.

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zone terremotate fin dalle prime ore successive al sisma. Subito dopo il Col. Me. Giuseppe Paradiso, Comandante del Distaccamento di Teramo ha dato il via alla fase dinamica dell’esercitazione, attivando il personale sanitario e di assistenza distribuito nelle diverse strutture allestite sul campo che compre n d e v a n o , due unità USIR, composte ciascuna da due tende pneumatiche adibite la prima, per Triage, Primo soccorso e stabilizzazione, la seconda, per breve degenza di osservazione, farmacia e laboratorio di analisi cliniche, da un Centro Medico di Evacuazione, con area chirurgica e di degenza, con capacità di gestione di

Un momento dell’esercitazione denominata “Bracciano 2” nell’area addestrativa di Castel Giuliano a Bracciano (RM).

24 posti letto, da un posto comando Mobile per le attività di coordinamento

grave. Al termine della fase dinamica,

per l’attività svolta nella recente cata-

e di collegamento tra le USIR, le ambu-

il Col. Francesco Marrocco, Coman-

strofe, un’opera umanitaria intensa e

lanze, le centrali operative del Soccorso

dante del 2° Reparto (Roma) ha illu-

fattiva perfettamente in linea con le tradi-

Aereo e le Squadre di soccorso a piedi,

strato agli ospiti le componenti logi-

zioni dell’Ordine, si è anche complimen-

da

stiche schierate sul campo.

tato per la suggestiva e spettacolare

una colonna sanitaria ruotata,

montata su ACM con sistema di autoca-

Sua Altezza Eminentissima il Principe

esecuzione dell’esercitazione, inoltre Sua

ricamento degli shelter e da una tenda

e Gran Maestro del Sovrano Militare

Altezza ha voluto sottolineare come il

servizi e magazzino, inoltre è stato

Ordine di Malta Frà Matthew Festing, a

Corpo Militare E.I.-S.M.O.M. sia il veicolo

impiegato un elicottero AB 412 per

conclusione della manifestazione, ha

fondamentale per la collaborazione tra

simulare l’evacuazione di un

ringraziato il Gen. Prato di Pamparato

lo Stato italiano e il Sovrano Ordine.

caso

Il Gran Maestro e le Autorità civili e militari presenti all’esercitazione “Bracciano 2”.

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Avvicendamento al Vertice del Dipartimento di Veterinaria del Comando Logistico dell’Esercito Roma 15 maggio 2009

I

l giorno 15 maggio 2009 il Brigadier

Generale

Giuseppe Vi l a rd o

ha

assunto la carica di Vice Comandante Logistico

e Capo Dipartimento

di

Veterinaria, succedendo al Maggior Generale Arnaldo Triani. Il Brigadier Generale Giuseppe Vi l a rd o è nato nel 1949 a Vallelunga Pratameno in provincia di Caltanissetta. Ha frequentato Il 3° corso dell’Accademia di Sanità Militare Interforze (1970 – 1974) laureandosi in Medicina Ve t e r inaria presso l’Università degli Studi di Torino. Successivamente è stato nominato Tenente veterinario in servizio permanente effettivo. Ha conseguito le Specializzazioni in “Clinica dei Piccoli Animali” e “Diritto e Il Vice Comandante Logistico e Capo Dipartimento di Veterinaria, Brigadier Generale Giuseppe Vilardo.

Legislazione Veterinaria” presso l’Università degli Studi di Milano e la Specializzazione in “Ispezione degli Alimenti di Origine Animale” presso l’Università

Capo Servizio Veterinario dell’8° re g g i-

tivo Centrale del Comando Logistico

degli Studi di Parma; ha, inoltre ,

mento alpini.

d e l l ’ E s e rcito, dal 2006 al 2009.

frequentato presso l’Università di Pisa i

Successivamente ha ricoperto i

Master in “Riabilitazione Equestre” e in

seguenti incarichi: Capo Sevizio Veteri-

il Contingente italiano in Libano nel

“Medicina

nario del battaglione alpini “L’Aquila”

1982.

Comportamentale

degli

Animali d’Affezione”. La sua formazione militare include

in L’Aquila; Capo Servizio Veterinario della

Ha, inoltre, prestato servizio presso

Ha ricevuto numerose decorazioni militari tra le quali la Medaglia “Mauri-

la frequenza del 28° Corso Speciale per

Divisione

in

ziana” per i 10 lustri di servizio militare

Ufficiali dei Corpi Logistici presso la

Novara; Capo Servizio Veterinario del

ed è Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

corazzata

“Centauro”

Scuola di Guerra dell’Esercito, della LIII

3° Corpo d’Armata in Milano; Dire t t o re

Sessione del Centro Alti Studi della

di Veterinaria della Regione Militare

E’ sposato con la Signora Lucia ed

Difesa, del Corso di qualificazione per

Sardegna in Cagliari; Dire t t o re di Vete-

ha due figli, Giovanni Andrea (Capi-

Ufficiali addetti alla Difesa NBC pre s s o

rinaria e Cinofili presso il Comando

tano di artiglieria dell’Esercito Italiano)

la Scuola Interforze per la Difesa NBC.

Generale della Guardia di Finanza in

e Pierf r a n c e s c o.

Il primo incarico quale Ufficiale

Roma; Comandante del Centro Militare

veterinario è stato a Tolmezzo, presso

Veterinario in Grosseto, dal 1999 al 2001

Ten.Col.Co.sa.(vet.) s.SM

la Brigata alpina “Julia” in qualità di

e dal 2002 al 2006; Capo Nucleo Ispet-

Mario Marchisio

G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248


55 th International Military Veterinary Medical Symposium Giuseppe Vilardo e dal Ten. Col. s. SM

Marsiglia 18 - 22 maggio 2009

Mario Marchisio. La delegazione ha presentato due

L

a seconda città della Francia, Marsi-

lavori: il primo inerente l’impiego tattico

glia, ha ospitato dal 18 al 22 maggio

delle unità cinofile ed il supporto veteri-

2009 il 55° Simposio Internazionale di

nario a contatto nei moderni scenari operativi; il secondo, di carattere storico, relativo

Medicina Veterinaria Militare. L’evento, organizzato dall’U.S. Arm y

al Servizio Veterinario dell’Esercito degli

Europe Regional Veterinary Command

Stati Uniti d’America durante la Campagna

con il contributo del Servizio Veterinario

in Italia (1943 - 1945) ed il contributo del

delle Forze Armate francesi, ha visto la

Servizio Veterinario dell’Esercito Italiano nel

partecipazione di delegazioni pro v e-

corso della guerra di liberazione.

nienti da sedici Paesi. Il tema del simposio “Pathways to

Ten.Col.Co.sa.(vet.) s.SM

Global Health” (“Sentieri verso una

Mario Marchisio

Salute Globale”) è stato ampiamente trattato nelle numerose relazioni presentate durante i cinque giorni del congresso. Anche quest’anno, come nella

Il Brig. Generale Timothy K. Adams, Capo del Corpo Veterinario dell’Esercito degli Stati Uniti d’America, durante il discorso di apertura del Simposio.

p recedente edizione, lo Staff del Colonnello Leslie Huck, Comandante dell’ U.S. Army Europe Regional Ve t e-

glia, e la visita ad Aubagne presso la sede

rinary Command, ha saputo integrare

della Legione Straniera, hanno contribuito

sapientemente i lavori del simposio

ad arricchire il bagaglio di conoscenze

con le visite guidate ed i momenti di

ed esperienze dei partecipanti.

socializzazione.

La delegazione italiana era costituita

La visita all’Istituto Militare Francese

dal Vice Comandante Logistico e Capo

di Medicina Tropicale, con sede a Marsi-

Dipartimento di Veterinaria Brig. Gen.

Tradizionale foto ricordo dei partecipanti al 55° Simposio Internazionale di Medicina Veterinaria Militare.

G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248

Un momento della visita ad Aubagne, sede della Legione Straniera.

P a r t i c o l a redella vetrina dedicata alla campagna in Estremo Oriente nel museo della Legione Straniera ad Aubagne.


Convegno: Malattie Tropicali rare

tive, essere pronti ad adottare terapie eff icaci. Ecco lo scopo di questo confro n t o che ha visto alternarsi esperti universitari tra cui il Prof. Rosario Russo, il Prof. Bruno Cacopardo e il Prof. Francesco Zipper e U fficiali Medici tra cui il Col. med. Mario

Catania 28 maggio 2009

P e r a g a l l o, il Col CSA rn Silvio Porc ù, il Ten. Col. med. Florigio Lista, il Col. CC

Il 28 maggio 2009, si è svolto presso

RTL Michele Pandolfini, il Col. CC RTL

l’accogliente Sala “Dusmet” del Presidio

med. Antonio Carrabotta il Ten. Col. CSA

Ospedaliero “Garibaldi” a Catania, il

rn Ferdinando Arganese, il Magg. me.

Convegno sulle Malattie Tropicali rare,

Piero Salvatori, il C.F. (SAN) Filippo La

organizzato dalla Direzione Generale della

Rosa, il C.V. (SAN) Marco Gigantesco il

Sanità Militare Italiana in collaborazione

Dott. Benedetto Maurizio Celesia e la

con la Clinica di Malattie Infettive e Tropi-

Dott.ssa Eleonora Caltabiano su speci-

cali dell’Università degli Studi di Catania.

fiche malattie che possono sfuggire ad un

L’evento è stato aperto e pre s i e d u t o

occhio non esercitato o poco attento e

dalla’Ammiraglio

Ispettore

quindi necessitino di protocolli adeguati.

Capo

Vincenzo Martines, Dire t t o re Generale

Al termine dei lavori il Dire t t o re Gene-

della Sanità Militare Italiana e dal Prof.

rale Martines ha voluto ringraziare il Prof.

Rosario Russo, Pro f e s s o re Ordinario di

Russo P ro f e s s o re Ordinario di Malattie il forte impegno delle nostre FF.AA. in

Infettive dell’Università di Catania per il

Catania, che ha tenuto una relazione

teatri lontani, ben conosce la complessa

p rezioso contributo concesso e il Pro f .

sulle malattie “neglette” che ha suscitato

p roblematica delle patologie tropicali, ma

Navarria Dir. Gen. dell’Azienda Ospeda-

molto interesse ed apprezzamento.

Malattie

Infettive

dell’Università

di

deve stare al passo con le modern e

liera “Garibaldi, S. Luigi, S. Currò, Ascoli-

La Sanità Militare (ma quella della

dottrine per adeguare i protocolli vacci-

Tomaselli” di Catania per aver concesso

Marina Militare da sempre), considerato

nali, attuare le migliori strategie pre v e n-

la Sala del Convegno.

Il Prof. Rosario Russo e l’Amm. Isp. Capo Vincenzo Martines.

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Anniversario della Costituzione del Servizio Veterinario dell’Esercito G rosseto 26 giugno 2009

I

fila del Genio, nata dalla fusione dei tre plotoni cinofili provenienti dal 3°, 8° e

naria, è un Ente in cui da oltre 130 anni

svolta la cerimonia in occasione del 148°

10°

convivono in armonia, storia, tradi-

Anniversario della costituzione del

composti da binomi specializzati nella

zioni, capacità tecniche e operative di

Servizio Veterinario dell’Esercito.

ricerca di mine ed esplosivi

primissimo piano, in grado di forn i re

l 26 giugno 2009, presso il Centro

Militare Veterinario di Grosseto, si è

Reggimento

Genio

Guastatori, che

d e l l ’ E s e rcito - Dipartimento di Ve t e r i-

Alla presenza del Comandante Logi-

muovono in aderenza agli assetti specia-

ai Contingenti nazionali impiegati

stico dell’Esercito, Generale di Corpo

listici del Genio al fine di incre m e n t a re

a l l ’ e s t e ro un incisivo valore aggiunto

d’Armata Rocco PANUNZI e delle Auto-

la mobilità delle truppe. Con la costitu-

in termini di sicurezza e pro t e z i o n e

rità Religiose, Civili e Militari si è schie-

zione della Compagnia Cinofila del

della Forza.

rato un reggimento di formazione

Genio si completa l’accentramento delle

composto dalla Banda della Brigata

Capacità Cinofile dell’Esercito Italiano

Paracadutisti “Folgore”, da due Compa-

presso il Centro Militare Veterinario.

gnie del Gruppo Cinofilo, da una

Il

Centro

Militare

Ve t e r i n a r i o ,

rappresenta, inoltre, il più importante punto di riferimento militare per

Durante la cerimonia, inoltre, sono

quanto riguarda le attività relative

rappresentanza a cavallo del Reparto

stati consegnati dei riconoscimenti al

l ’ a g g i o rnamento professionale e gli

Ippico e dal Reparto Comando del

personale

distintosi

scambi con le Facoltà di Medicina

Centro Militare Veterinario.

nelle missioni all’estero.

Durante la cerimonia è stata sancita

Il Centro Militare Veterinario, alle

infatti, si è conclusa la 27 a e d i z i o n e

la costituzione della Compagnia Cino-

dipendenze del Comando Logistico

del Campus Universitario che ha visto

particolarmente

Veterinaria Italiane. Il 26 giugno 2009,

Rappresentanza di Ufficiali veterinari provenienti da tutta Italia.

G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248


la partecipazione di circa cinquanta studenti del 4° e 5° anno di Medicina Veterinaria, provenienti dalle diverse Facoltà italiane. Gli studenti, ospitati per due settimane presso le strutture del Centro Militare Veterinario, hanno seguito lezioni di clinica, etologia e mascalcia ed hanno partecipato ad e s e rcitazioni

pratiche

di

clinica

medica, chirurgica e di ginecologia equina, tenute da qualificati Uff i c i a l i veterinari. Ten.Col.Co.sa. (vet.) s.SM Mario Marchisio

Il Vice Comandante Logistico e Capo Dipartimento di Veterinaria, Brigadier Generale Giuseppe Vilardo.

Il Comandante Logistico dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Rocco Panunzi, passa in rassegna il Reggimento di formazione. Allocuzione del Comandante Logistico dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Rocco Panunzi.

Il Gruppo Cinofilo del Centro Militare Veterinario.

G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248


Una generosa donazione

L

a consorte dell’Amm. Concetto

Elena Miniti ha voluto off r i re libri di

Sparatore ha voluto donare i libri

medicina e di storia, alcuni appunti

del marito alla biblioteca della Direzione Generale della Sanità Militare.

e documenti. Quando la Signora E l e n a mi comu-

dell’Ammiraglio

nicò questo suo desiderio il mio animo

Medico Concetto Sparatore avvenuta il

si è commosso non solo perché mi

22 dicembre 2005 ha lasciato un vuoto

ricordava un maestro illustre ma

profondo tra i colleghi del Corpo Sani-

p e rché in questo modo la sua memoria

La

scomparsa

tario della Marina Militare che ne

potesse prolungarsi in coloro che

hanno sempre ammirato la valentia

usufruiranno della lettura dei suoi

p rofessionale e la profonda cultura

volumi

umanistica. La moglie dell’Ammiraglio Signora

G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248

Amm. Isp. Capo Vicenzo Martines

L’Amm. V. Martines e la Signora E. Miniti nell’incontro dello scorso maggio a Difesan.


La posta di Clio a cura del Prof. Mariano Gabriele

“Sono curioso di sapere come veniva

da reparto a reparto si potevano rilevare

espletato, durante la guerra parti -

differenze anche grandi, in relazione alle

Una delle minacce più temute e quindi

giana, il servizio sanitario. Non

situazioni localmente esistenti ed alla

più presenti all’attenzione era costituita

sione col Comando Centrale di Torino.

doveva essere facile, senza ospedali

mentalità dei comandi. Poiché tutta la

da quelle malattie che potevano dare

e senza una disponibilità org a n i z -

Resistenza si basava sul volontariato,

origine ad epidemie, come il tifo petec-

zata di sanitari e di personale infer -

venivano

essenzialmente

chiale ed altre, epidemie che invece in

mieristico.

coloro che si offrivano e si prestavano

Italia - salvo quella locale di malaria

ad operare con i partigiani perché essi

nella provincia di Latina in seguito agli

stessi lo erano, o ne erano fiancheggia-

allagamenti praticati dalle truppe germa-

Q

uando si parla di “servizio sani-

tori per loro scelta; qualche volta, in

niche - si riuscirono ad evitare, anche

tario” nel mondo dei patrioti in

e m e rgenza, poté accadere che all’inter-

per l’eccellenza dei servizi sanitari mili-

E. Avogadro, Torino.

utilizzati

armi, specie nelle fasi iniziali e in quelle

vento sanitario amico se ne sostituisse

tari di tutte le parti in conflitto. Anche

di particolare tensione, occorre non

un altro - meno spontaneo e più spin -

nella 1° Divisione Garibaldi si poneva a

dimenticare che ciascuno operava e

taneo - prestato da qualche medico

questo problema la massima attenzione,

rischiava in proprio su base assoluta-

“neutrale”, sequestrato per l’occasione e

con periodici controlli volti a contro l-

mente volontaria. Questa caratteristica,

trattenuto fino a conclusione dell’inter-

lare e combattere la presenza di

ovviamente, rendeva l’assistenza sani-

vento.

pidocchi e di altri parassiti sospetti;

taria, a seconda dei luoghi e delle circo-

Maggiore chiarezza può venire dalle

ricorda anzi Rendina che in relazione ad

stanze, non omogenea, perché dipen-

testimonianze di due noti ufficiali parti-

una di queste ripulite generali vi fu da

deva dalle condizioni specifiche che si

giani che hanno combattuto in Piemonte

discutere con Vttorio Foà, che aveva

erano prodotte localmente, sia per

e che abbiamo intervistato.

i n t e r p retato questo tipo di intervento

quanto concerne il personale sanitario

Il primo è Massimo Rendina, già

sanitario come una sorta di censura dei

che quello, più o meno, inferm i e r i s t i c o

capitano dei guastatori in Russia, capo

rapporti sessuali che, certo, non manca-

disponibile direttamente dalle form a-

di S.M. della 1° Divisione Garibaldi

vano. Nella’area territoriale controllata

zioni partigiane, sia quello comunque

Piemonte: la formazione si avvaleva di

dalla

reperibile nella zona, in particolare tra

qualche medico - quasi tutti gli inter-

Rubino, eminente ematologo dell’Uni-

coloro che facevano parte degli elementi

venti necessari si riferivano a ferite da

versità di Torino, istruì per il servizio

Divisione

il

prof. Francesco

costitutivi di quella particolare acqua

arma da fuoco o da incidenti - ma non

infermieristico e per compiti sanitari

nella quale nuotava la Resistenza armata.

di tutti quelli di cui avrebbe potuto

particolari un certo numero di ragazze.

Non essendo possibile una org a n i z z a-

disporre, perché vi erano medici, nel

Nell’ottobre 1944, giunse un’informa-

zione centralizzata, per quasi tutto il

caso specifico, che non facevano i

zione secondo cui i fascisti avevano, in

tempo della guerra di Liberazione,

medici, ma venivano impiegati come

una zona di campagna non lontana, un

ciascuna formazione si arrangiò da sé,

staffette per i collegamenti della Divi-

piccolo carro armato L 5 in efficienza:

* Il Prof. Mariano GABRIELE ha insegnato 30 anni Storia e Politica Navale e Storia Contemporanea nell'Università di Roma. Autore di circa 30 volumi e più di 100 pubblicazioni scientifiche, ha ricevuto importanti riconoscimenti in Italia e all'estero (Premio del centenario, Premio per le Scienze Storiche dell'Accademia Pontaniana e Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio, Medaglia do Pacificador brasiliana, a cui si aggiunge il premio giornalistico Cortina e Barga). Tra le opere più importanti, 3 volumi dedicati alla politica navale italiana dal 1860 al 1915, 6 biografie di ministri della Marina, Malta Operazioni C3, le Convenzioni navali della Triplice, la frontiera nord-occidentale dal 1860 al 1915, Da Marsala allo Stretto.

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p a reva che fosse possibile eff e t t u a re un

G i o rgio Scevola (Citrosil)) e...Teddy

ganizzazione Todt di cui era munito.

colpo di mano per prenderlo. Rendina

Mariani (Simpamina), più tardi Plinio

Trasportato all’ospedale di Pinerolo, si

partì con 20 uomini per l’impresa, ma

Pinna Pintor (Simone). Come si vede, a

era riuscito a farlo evadere ferito com’era

sui trattava di un agguato, e quando alle

quasi tutti i nostri ‘medici’ lo spirito

ed a farlo curare per tre mesi dal pro f .

spalle l’avversario aprì improvvisamente

allegro non mancava! Più tardi, in

Rino Colombo, mentre era ospitato clan-

il fuoco non rimase che battere la via

settembre, sarebbero giunti in montagna

destinamente in un Santuario e pre s s o

della fuga. Ma Rendina aveva ricevuto

i fratelli Rino e Guglielmo Colombo (i

famiglie amiche. Considerato ormai

nella gamba sinistra una sventagliata di

Bianco), due clinici illustri che avre b-

convalescente,

venne

mobilitato

il

mitra e quando i suoi uomini, traspor-

b e ro dato un apporto prezioso, insosti-

medico condotto di Villafranca, il quale

tandolo a spalla, riuscirono a condurlo

tuibile al nostro Servizio sanitario.

lo ricondusse ai suoi partigiani di notte,

in salvo, ci si rese conto che non era

Entrambi preparati, dotati di senso di

ancora con un braccio al collo, traspor-

cosa da poco. Il medico locale disse che

responsabilità, coraggiosi: il più anziano,

tandolo sulla canna della bicicletta. Così

bisognava amputare, ma prima di farlo,

Rino Colombo, chirurgo, era un uomo

Petralia ritornò a combattere.

si ricorse al prof. Stroppani, chirurg o

dai nervi di acciaio, il che gli avrebbe

E c’era ancora il Palàs dei baroni

dell’Università di Torino, che accorse,

consentito, in situazioni difficilissime, di

d’Isola, “un’ampia, severa, vetusta villa

operò il comandante partigiano in situa-

s a l v a re molte vite”. Pro f e s s o re anch’egli

cui grandi alberi facevano ombra in un

zione di emergenza, al riparo del

all’Università di Torino, il Rino - che in

angolo quieto: un tuffo nel passato.

macchinario fermo dentro una cartiera

realtà si chiamava Cristoforo, nome che

Eppure quella casa era dall’inizio un

che non operava per mancanza di

detestava, così che tutti lo conoscevano

baluardo partigiano; le persone che vi

materia prima, e salvò la gamba, limi-

col suffisso diminutivo - operava nelle

abitavano si erano schierate di slancio

tando il danno riportato ad una modesta

baite, anche al lume di candela, ed ogni

con la Resistenza (che allora non si chia-

rigidità della caviglia.

intervento veniva aff rontato da questo

mava affatto così) aprendo ad essa la

Il secondo è il prof. Raimondo

grande chirurgo con serena maestria,

loro casa, i loro cuori”. In questo caso

Luraghi, notissimo storico militare e

che contrastava e abbatteva la dispera-

emblematico, ancora una volta discen-

americanista (il solo Premio Roosevelt

zione degli altri.

denti dell’antica nobiltà piemontese si

assegnato finora fuori dagli Stati Uniti),

Tutto, naturalmente, era in emer-

tenente nella IV Armata al momento

genza, e non tutto, quindi, poteva

senza rullio di tamburi, ma con l’abi-

dell’armistizio. Comandava il 1° Batta-

andare per il verso giusto. Qualche

tuale semplicità, .impegnando se stessi

schieravano apertamente con la patria,

glione della 4° Brigata Garibaldi Cuneo,

volta, peraltro, accadeva anche un mira-

- il barone, la baronessa, la sorella di

e di quei tempi ha scritto recentemente

colo, come quando garibaldini della 4°

lei cro c e rossina - e i figli. In uno scontro

(“Eravamo partigiani. Ricordi del tempo

Brigata, catturati in un’offensiva nemica

improvviso anche Luraghi riporta delle

di guerra”, Milano, BUR, 2005). Cito di

tra Val Pellice e Val Luserna, vennero

ferite, sia pure non gravi, e ripara al

seguito: “Il Servizio sanitario (oltre a

fucilati a Pian del Lot, in collina e sepolti,

Palàs: “...’Faccia un po’ vedere che cosa

diversi medici che, in caso, collabora-

alcuni ancora vivi, ma “uno di essi,

ha!’ mi dice la buona zia Bibi; e da brava

vano con noi, alcuni con slancio e volen-

Oscar, cioè Giovanni Borca, poté essere

infermiera decide di medicarmi sul

tieri, altri per forza) fu presto rappre-

letteralmente dissepolto nottetempo da

posto: per prima cosa con un paio di

sentato presso il comando da alcuni

civili e salvato”.

pinzette mi toglie accuratamente le

Un altro episodio vale la pena di

minute schegge di vetro dalla fronte e

ultimi anni e quindi in grado di svolgere

essere ricordato. Nel teribile inverno

dal viso: “Sono piccole graffiature di

i

1944-1945 il capitano “Petralia” (pseu-

nessuna importanza, non lasceranno

(Koker), un uomo estroverso, risoluto e

donimo

del

sottotenente

Vi n c e n z o

nemmeno

di fegato che fu presto spedito a ‘fare il

Modica),

fu

mandato

missione

procede a lavaggi con l’acqua ossige-

medico’ presso i nuclei Arditi...; Giorgio

lontano, oltre la pianura, ma, incappato

nata, poi aff ronta le ferite più serie: una

Fonda (Bruto), Cesare Ocleppo (Golia,

in un rastrellamento, fu gravemente

piccola scheggia tra i tendini della mano

la cui sorella Maria, nota come Sara, era

ferito e si salvò all’ultimo momento dalla

destra, una più grossa nel braccio. Lo

una delle nostre più valide staffette),

morte grazie ai documenti falsi dell’Or-

avverte di star fermo, perché sentirà del

giovani studenti in medicina, ormai agli loro

compiti:

Andrea

Borg h e s i o

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in

tracce”.

La

cro c e rossina


male. “Introduce uno specillo che va

La Marina di Carlo di Borbone,

di Guerra e di Mare con incarichi speci-

giù per circa tre centimetri. Io vedo le

prima Marina del Regno delle Due

fici: tra questi vi era un Medico, un

stelle, ma sto, ovviamente, zitto.. Lo

Sicilie, poteva contare già su servizi

Controllore per l’Ospedale delle galere ,

specillo non riesce a rintracciare il

di Sanità Militare e, in caso affer -

un cappellano per l’Ospedale e un

p roiettile o la scheggia, che sia, ‘ma se

mativo, come?

Medico con chirurgo per l’Ospedale; si

non farà infezione, non le darà noia’.

aggiungeva a questi elementi direttivi G. Magliarulo, Napoli

Non me ne dette, eccetto al cambiare del tempo atmosferico: è ancora lì, incapsulato nel mio braccio, mentre

anche il personale medico e di supporto in servizio negli ospedali. E’ utile notare

Gli esiti della guerra di successione consegnarono

che un rapporto di lavoro continuativo

scrivo queste righe. Destramente mi lava

spagnola

all’Impero

rappresentava un’eccezione in una

le ferite, toglie da quella al braccio

asburgico i domini di Napoli (1713), che

Marina sostanzialmente stagionale, la cui

alcuni frammenti di stoffa che vi si

divennero un vicereame di Vienna per

attività

marittima,

prevalentemente

erano cacciati, le disinfetta, le fascia per

una ventina d’anni. Ma le vicende poli-

civile, si svolgeva da marzo-aprile ad

bene...Molto probabilmente devo a lei

tiche e militari della guerra di succes-

ottobre, mentre d’inverno veniva sciolta.

se non ho perduto l’uso della mano

sione polacca forn i rono l’occasione per

Sulla storia di questa Marina molto

destra”. E subito dopo sarà Aimaro, il

il ritorno spagnolo. Carlo di Borbone,

è stato scritto, ma recentemente Antonio

figlio della baronessa, ad accompagnare

figlio di Filippo V di Spagna e di Elisa-

Formicola e Claudio Romano (“Storia

l ’ u fficiale partigiano fino a destinazione

betta Farnese, entrò infatti a Napoli il

della Marina da guerra dei Borboni di

10 maggio 1734, accolto trionfalmente

Napoli”. Roma, Ufficio Storico della

E al Palàs si verificò, nella

dalla popolazione. Il “Governo Imperale

Marina Militare, 1° volume in due tomi

sordida guerra, un episodio di rara

Napoletano” era finito per sempre e

che rispettivamente trattano i periodi

umanità che fa piacere ricordare. Nel

incominciava la storia gloriosa del Regno

1734-1767 e 1767-1799, 2005) hanno

s e t t e m b re 1944 vicino al Palàs, che

delle due Sicilie (somma del regno di

p rodotto uno studio di altissimo valore ,

aveva trattato bene, secondo le tradi-

Napoli e di quello di Sicilia), che sarebbe

che recupera e supera tutti i precedenti

zioni della Croce Rossa, anche i tede-

stato governato dai Borboni fino al 1860.

avvalendosi non solo della bibliografia

schi, c’era stata una battaglia accanita,

Carlo rimarrà a Napoli fino al 1759,

p reesistente, ma soprattutto di ricerc h e

nella notte.

al termine della quale soldati germ a-

quando tornerà in Ispagna per regnarvi

a rchivistiche originali, e stanno pubbli-

nici portarono in barella, gravemente

col nome di Carlo III, lasciando le Due

cando un’opera ampia e completa, che

ferito, “un giovane studente di Ve t e r i-

Sicilie al figlio terzogenito (Ferdinando

tratta ogni aspetto del fenomeno storico.

naria, Luigi Allasino (Paolo), catturato

IV).

Di esso ci avvarremo largamente nella

presso la sua arma dopo che aveva per

Nel nuovo Stato la Marina militare

nostra risposta, utilizzando in partico-

ore, con straordinario coraggio, tenuto

dipendeva, come le altre forze armate,

lare le pagine 125-135 del volume I,

a bada il nemico. I tedeschi ridevano

dal re, che la amministrava e la gestiva

tomo 1, che sono state compilate quasi

e dicevano ‘Caput’, e tutti al Palàs senti-

attraverso la “Real Segreteria di Marina”.

esclusivamente sulla base di documenti

rono stringersi il cuore al pensiero di

Fu istituito lo “Estado Mayor”, non assi-

inediti rintracciati nell’archivio di Stato

un’esecuzione

milabile

di Napoli.

sommaria.

Ma...il

all’attuale

Stato

Maggiore

comandante (un ufficiale degli Alpen-

perché aveva la prevalente funzione di

Il servizio sanitario, tenuto conto del

jaeger) lo fece portare dentro; poi,

raggruppare un certo numero di ufficiali

limitato raggio operativo entro cui era

rivolto alla baronessa: ‘ Mio dovere

contabili (in caso di operazioni militari

chiamata ad agire in quel tempo la

f u c i l a re...Ma io lasciare qui’. Poscia se

- difesa del litorale e dal commercio

Marina di Napoli, era organizzato soprat-

ne andò, dopo che lui e i suoi ufficiali

dalle insidie dei pirati barbareschi - il re

tutto e terra. Tuttavia si era pro v v e d u t o

e b b e ro stretto la mano al ferito il quale,

sceglieva i comandanti). Subalterna

in modo di avere anche a bordo qualche

pallido come un cadavere per il sangue

all’organismo appena citato vi era poi la

capacità di intervento. Sulla unità mili-

perso, aveva sempre mantenuto un

“Primera Piana”, ossia un organico a

tari non v’erano medici, ma un “Ceru-

contegno composto e severo, senza

pianta fissa con rapporto di lavoro conti-

sico”, ossia un chirurgo, capace di inter-

lasciarsi sfuggire un lamento”.

nuativo, che comprendeva gli ufficiali

venire sulle ferite da taglio o da arma

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da fuoco riportate in scontri navali, ferite

Venivano utilizzate in proposito feluche

minciarono presto ad aumentare di

di natura traumatica per le quali si ricor-

od altre imbarcazioni private, sotto il

numero. Prima di tutto a Napoli, dove

reva frequentemente ad amputazioni.

c o n t rollo della Real Marina, che re s t a-

all’Ospedale

Sulle unità maggiori (vascelli, fregate) il

vano in mare continuativamente per due

affiancò nel 1738 un secondo più

della

Darsena

se

ne

c h i r u rgo poteva contare su un aiutante

mesi, andando poi in quarantena per

grande, l’Ospedale di Piedigrotta, che

esperto e qualificato, su quelle minori,

evitare il rischio di divenire a loro volta

aveva una ricettività di quasi 300 letti.

che potevano avere un solo sanitario

veicoli di infezioni contratte durante i

Stimandosi

che si spostava in caso di necessità da

controlli.

epidemie il vecchio nosocomio fosse

poi

che

in

tempo

di

una unità all’altra, l’assistenza era assi-

Ancora prima del ritorno degli

troppo vicino al Palazzo Reale, lo si

curata da un qualche marinaio anziano

spagnoli funzionava a Napoli l’Ospedale

trasferì a Chiaja, dove però non si poté

o comunque meno inesperto degli altri.

delle Galere, o della Darsena, destinato

ottenere posto che per circa 80 ricove-

In questi limiti, le cure possibili veni-

prevalentemente - 80 posti su 100 - ai

rati. Ma queste iniziative limitate alla

vano estese anche agli eventuali prigio-

galeotti (forzati e prigionieri di guerra

capitale furono affiancate, a partire dagli

nieri catturati, che venivano subito visi-

fatti schiavi) e per il resto al personale

anni ‘50 del secolo XVIII, dalla utilizza-

tati. Ma a bordo si verificavano, più

m i l i t a re, esclusi gli ufficiali, che riceve-

zione di infrastrutture ospedaliere dell’E-

frequentemente ancora degli eventi trau-

vano l’assistenza a domicilio. Con Carlo

sercito e civili site in altre parti del terri-

matici, altre patologie, di carattere infet-

di Borbone fu istituito il “Servizio Sani-

torio dello Stato, come Crotone, Brin-

tivo - quasi ogni anno marinai a bordo

tario” della Real Marina, che disponeva

disi, Palermo e Messina. Un altro ospe-

venivano colpiti da febbri definite “attac-

di medici, chirurghi, infermieri e di infra-

dale di Marina sorse a Casanova, vicino

caticcie”, che venivano poi curate a

strutture ospedaliere esclusive. Capo del

a Caserta nel 1751 per rispondere alla

terra, appena sbarcati gli infermi - o di

Servizio era il “Primo Medico delle

domanda di assistenza che proveniva

origine alimentare, virale o batterica, o

Galere di Napoli”, membro della Primera

dai galeotti, dalle maestranze e dai mili-

altro. D’altra parte a bordo non v’era

Piana (primo nominato fu don Alberto

tari impiegati nella costruzione della

uno spazio destinato ad accogliere gli

Mollica), da cui dipendevano in sanitari

Reggia:

ammalati.

questo

nuovo

impianto

della flotta, mentre dalla seconda carica

comprendeva 73 posti letto, con due

Ci si preoccupava molto del pericolo

del Servizio, il “Primo Medico” re s p o n-

padiglioni capaci complessivamente di

di epidemie, e negli archivi si rintrac-

sabile dell’Ospedale, dipendevano gli

45 letti per gli infermi cristiani, e un

ciano frequenti casi, in scali siti su tutte

ospedalieri.

locale di 28 letti per quelli “maomettani”.

le coste del Regno, di gruppi di marinai

Le patologie curate riguardavano le

Per le spese di mantenimento dei

e militari imbarcati che si contagiavano

più varie malattie ed i traumi conse-

ricoverati, venne applicato il sistema

a vicenda e, appena possibile, venivano

guenti a combattimenti, per i quali veni-

dell’assento, ossia di un contratto stipu-

passati agli ospedali di terraferma. Ed è

vano eseguiti frequentemente interventi

lato dalla Real Marina con un finanzia-

singolare come ritorni frequente - proba-

c h i r u rgici per estrarre pallottole o

tore, detto “Assientista Generale degli

bilmente nella incapacità di meglio defi-

schegge d’osso; dopo di che venivano

Ospedali”, che si impegnava ad antici-

nire in quel tempo le cause del morbo

usate protesi, stampelle, gambe di legno,

pare tutte le spese necessarie per le cure

- l’accusa all’aria come origine del male.

al fine di consentire di muoversi in auto-

e il mantenimento dei nosocomi: il

“febbre di mutazione d’aria”. Altra causa

nomia a coloro che in seguito alle ferite

personale era diviso in due classi, la

non rara era il contatto con navi in

ed alle cure potevano farlo solo con

prima a carico del Re, che comprendeva

quarantena, date le scarse misure

questi mezzi. “Ad essere sottoposti ad

personale amministrativo e sanitario

d’igiene e di profilassi che si praticavano

interventi chirurgici, erano anche i

(contabile, medici, ecc.) la seconda a

allora. E questo discorso ci porta a ricor-

marinai barbareschi feriti e catturati

carico del contraente, che comprendeva

dare l’esistenza, in mare, del cosiddetto

durante gli scontri navali, ai quali veniva

il personale dei servizi (farmacista,

“Cordone sanitario”, che consisteva in

f o rnita la medesima assistenza sanitaria

cuoco, ecc.). Vi erano poi anche, in

ispezioni condotte da naviglio militare

riservata al personale cristiano”.

numero variabile, gli “Schiavi sediari per

o militarizzato lungo determinati tratti di

Gli ospedali di Marina, in relazione

costa, soprattutto in tempi di epidemie.

all’espansione delle forze navali, inco-

G Med Mil. 2009; 159(2): 249-254

trasportare li Forzati ammalati”, i quali erano

“simbolicamente

remunerati


della Marina da guerra nel corso degli anni ‘40 comportò l’aumento del personale e quindi l’adeguamento della capacità ricettiva dei due principali ospedali della Real Marina nella capitale. L’Ospedale di Piedigrotta fu ristrutturato, su p rogetto del Bompiede del 1850, dedicando ai malati il primo piano, suddiviso in corsie e stanze per casi particolari. L’Ospedale delle Galere di Chiaja venne ampliato nel 1752, prolungando i due saloni che ospitavano i ricoverati. “Alla partenza di Carlo di Borbone, come risulta dal bilancio del 1759, l’organizzazione sanitaria era retta dal ‘Primo Medico delle Galere’ don Stefano de Ali, inquadrato nella Primera Piana”, mentre il personale direttivo dell’amministrazione e della sanità faceva capo al ‘Contro l“Pianta del Piano Terra dell’Ospedale della Gente di Galera”, ovvero progetto per l’ampliamento dell’Ospedale di Marina di Piedigrotta.

loro’ ed al ‘Primo Medico’, coadiuvato da un altro medico e due chirurghi. Durante il regno di Carlo venne

(poco più di 7 Scudi di Viglione all’anno

Il sovrano cercò di incre m e n t a re le

infine istituita la “Deputazione di salute

ciascuno) in quanto, talvolta, fungevano

forze navali, che effettivamente aumen-

Marittima”, che aveva il compito di

da becchini”. Un’ultima categoria di rico-

tarono, ma sempre nei limiti di una

controllare passeggeri e merci in arrivo

verati era composta infine dai cosiddetti

potenza regionale minore, costretta alla

dal mare per evitare che lo stato della

“inutili”, ossia galeotti vecchi o debili-

neutralità nella guerra di successione

pubblica salute venisse insidiato da

tati, non più in grado di re m a re o di

austriaca dalla sola minaccia del bombar-

minacce esterne. In tutti gli approdi del

l a v o r a re nell’arsenale, che cercavano

damento di Napoli da parte della flotta

Regno funzionari appositi, chiamati

invece di rendersi utili prestando la loro

inglese (1742). Tuttavia l’espansione

“Guardiani del Porto” conducevano

opera come ausiliari del personale od assistendo gli ammalati per la pulizia personale. Per poter operare non erano legati tra loro, ma avevano i piedi incatenati per le caviglie. All’ingresso dell’Ospedale vi era una guardia armata del Battaglione

di

Marina,

solitamente

composta da un caporale e tre soldati, malgrado la quale si verificarono più volte fughe. Primo Assientista fu tale Angelo Carasale, con contratto del novembre 1735, che prevedeva un impegno temporale minimo di 6 anni; la prima rata di rimborsi pagatagli dalla Real Marina risultò di 3.500 ducati.

Veduta dell’isolotto di Nisida ove era ubicato un Lazzaretto; è in questa piccola rada, che le navi restavano all’ancora in attesa di “consumare la quarantena”.

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Veduta dal mare del porto di Napoli (1759); all’estrema destra dell’immagine, sulla testata del molo piccolo, è riconoscibile l’edificio che ospita la “Deputazione di Salute Marittima”, meglio conosciuta con il nome di “Immacolata Vecchia”.

ispezioni severe sul naviglio in arrivo, che in caso favorevole si concludevano col rilascio del documento di “Libera Pratica”, attestante il “perfetto stato igienico” dell’equipaggio e delle merci; tale documento costituiva il necessario lasciapassare per accedere al porto. Diversamente il bastimento doveva trascorrere un periodo di “Contumacia” (quarantena) in un luogo a ciò deputato: per Napoli, esso si trovava vicino alla piccola isola di Nisida, dove fu costruito in seguito anche un lazzare t t o . Nella capitale, il centro direttivo di questi controlli era insediato all’Immacolatella, ossia alla testata del Molo Piccolo, dove il Re aveva fatto collocare una statua dell’Immacolata sull’edificio a struttura ottagonale costruito su p rogetto di Domenico Antonio Va c c a ro fra il 1739 e il 1742.

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“Piano dimostrativo della Marina di Lecce e del suo Cordone Marittimo” (1753). I Cordoni Sanitari Marittimi, erano costituiti da imbarcazioni che vigilavano lungo un determinato tratto di costa per evitare lo sbarco clandestino di merci e persone, durante particolari periodi epidemici.


Recensioni Il crinale dei crinali di Costantino Cipolla

N

ella sua introduzione al volume

“Il crinale dei crinali” sulla batta-

glia di Solferino e San Martino il curatore dell’opera Costantino Cipolla giustamente afferma: “si tratta in realtà di un evento

sul quale molto si è scritto

nell’800, anche se in modo piuttosto approssimativo e retorico, per poi essere lentamente

abbandonato

al

suo

destino…in questo vuoto di prospettiva si colloca il nostro lavoro…”. E’ un opera quella che oggi pre s e n-

a Solferino e San Martino vi fu un vero

tiamo di oltre 2000 pagine articolate in

tracollo nell’organizzazione dei soccorsi ai

q u a t t ro volumi, nel primo dei quali è

tanti feriti; per cui le potenze europee

puntualmente ricostruita la battaglia,

dovettero rivedere compiti, strutture, consi-

ma non viene dimenticato però “uno

stenza e preparazione delle Sanità Militari.

dei fiori più fulgidi che sbocciarono sui

Accanto a queste problematiche la

campi di battaglia: la Croce Rossa Inter-

battaglia a causa delle perdite gravis-

nazionale” mentre gli altri tre volumi

La battaglia di Solferino e S. Martino

sime (che C i p o l l a attraverso una rico-

riportano l’evento bellico nell’ottica

del 24 giugno 1859 rappresenta nel pano-

struzione ”oggettiva” indica in 22.000

francese, austriaca ed italiana, il tutto

rama risorgimentale italiano una svolta

deceduti e circa 50.000 feriti rispetto

sostenuto da una corposa e spesso

decisiva e un’accelerazione dell’unità

alle 66.400 vittime complessive ripor-

inedita documentazione ritrovata e

nazionale del nostro Paese, ma scuote

tate dalle Relazioni Ufficiali) solleva il

commentata da valenti e qualificati

anche “l’Europa della restaurazione legit-

p roblema della tutela della dignità e

esperti.

timista messa in serie e definitiva crisi a

della neutralità del ferito e sarà il

favore dell’Europa delle nazioni e della

Dunant che visse i momenti successivi

sovranità

quindi

della battaglia a pro p o r re e concretiz-

come abbiamo già detto al Prof. Costan -

pienamente giustificato il titolo del primo

z a re l’idea di una società sovranazio-

tino Cipolla, Ordinario di Sociologia

volume “Il crinale dei crinali”.

nale che garantisse i principi umani-

Promotore dell’opera è ovviamente il Comune di Solferino che ha affidato,

nell’Ateneo

bolognese

ed

popolare…”.

Ecco

insigne

L’opera, preziosa per gli amanti

storico, questa fatica che vede la luce

della storia, è di grande interesse per

in coincidenza del 150° anniversario

gli appartenenti alle Sanità Militari e

dello storico evento.

per i cultori di questo settore perché

tari nei conflitti: la Croce Rossa Internazionale. Amm. Isp. Capo Vincenzo Martines

G Med Mil. 2009; 159(2): 255-256


Dalla storia al futuro di O. Sarlo, D. Cioffi e M. Baldoni

Q

uesto Libro nasce dalla sentita, profonda esigenza di

salutare un nuovo corso impresso alla scienza medica nell’ambito della

Sanità Aeronautica. E’ infatti una recente ed importante conquista la strada della cooperazione scientifica avviata sul territorio regionale dall’Istituto Medico Legale “Angelo Mosso”

G Med Mil. 2009; 159(2): 255-256

di Milano, grazie all'illustre concorso

pioniere degli studi sulle risposte

di una giovane ed ormai affermata Università Lombarda, L’Università di

fisiologiche dell’organismo umano alle alte quote, presupposti scienti-

Mlano-Bicocca. L’Istituto Medico Legale di Milano è

fici assolutamente indispensabili, su cui si sarebbe successivamente

intitolato alla figura di un insigne Professore, il Professor Angelo Mosso,

fondata quella particolarissima ed attuale branca medica conosciuta

t i t o l a re dell’insegnamento di Fisiologia Umana presso L'Università di

con il nome di Medicina Aeronautica e Spaziale.

Torino, nel periodo dal 1879 al 1910. Il Professor Mosso è stato un vero

Col. Co. Sa. Me. Antonio Masetti




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