Editoriale
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icenzio alle stampe questo secondo numero del 2009 del Giornale di Medicina Militare mentre continuano
le impegnative missioni fuori area delle Forze Arm a t e Italiane in Afghanistan, Libano e nel Kossovo e il contestuale ed attento impegno della Sanità Militare che attraverso l’accurata valutazione dei rischi in scenari ambientali spesso degradati tende ad assicurare le necessarie m i s u re per tutelare al massimo la salute e la vita del nostro personale. Questo numero contiene numerosi lavori scientifici dedicati ad alcune specifiche attività svolte dagli Ufficiali e dai Sottufficiali del dinamico Corpo Sanitario dell’Aeronautica Militare. Un doveroso omaggio per ricordare la felice ricorrenza dei cento anni di volo in Italia. Tra questi lavori scientifici non posso non segnalare quello sul Radon: “da problema ambientale” a “malattia pro f e s s i o n a l e ” in cui il Ten. Col. CSA Marco Fagiolo evidenzia gli aspetti legali connessi con l’esposizione al radon del personale militare e prospetta i modelli per la sorveglianza sanitaria, anticipando così una imminente direttiva della Direzione Generale della Sanità Militare relativa a questo insidioso gas radioattivo. Il numero si chiude con l’efficace penna di Mariano Gabriele che rispondendo alle domande dei lettori riscopre, valorizzandoli, tanti aspetti ed eventi poco conosciuti della Sanità Militare .
IL DIRETTORE RESPONSABILE Ammiraglio Ispettore Capo Vincenzo Martines
Giornale di Medicina Militare
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a cura della Direzione Generale della Sanità Militare
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Gen. B. Domenico Ribatti
Finito di stampare in febbraio 2010
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ERRATA CORRIGE Nel sommario del fascicolo N. 1/2009, GMM, a pagina 3 leggasi: “La scena del crimine: il sopralluogo e il ruolo del medico legale” in sostituzione di “La responsabilità professionale dell’Ufficiale medico dell’Arma dei Carabinieri” della medesima Autrice.
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ommario
121 Editoriale
199
125 La Sanità Militare italiana nelle principali missioni fuori area nel 2009
La responsabilità professionale dell’Ufficiale medico dell’Arma dei Carabinieri. Parroni E.
131 Il Corpo Sanitario Aeronautico verso il futuro Sarlo O. 133
Cento anni di volo in Italia: medici per l’Aeronautica. Tosco P.
203 Il radon: da “problema ambientale” a “malattia professionale”. Fagiolo M.
153
Evacuazione Aeromedica Strategica: l’esperienza USA. Lastilla M., Giusti S., Tosco P.
215
157
L’impegno dell’Aeronautica Militare nelle missioni umanitarie. Operazione “Ridare la Luce”. Carboni M.
L’evoluzione delle attività dei veterinari militari: “dall’arte alla competenza”. Kervella J. Y., Marchisio M.
221
Prove di efficienza fisica e prevenzione. Importanza della valutazione internistica completa in occasione della visita medica periodica. Orciuoli V., Gigliotti P. V., Parisi F., Parisi G., Mosconi M., Coscia F.
161 Il disadattamento psicosociale nelle spedizioni Antartiche: uno studio degli indicatori comportamentali. Peri A., Ruffini M. C., Peri M. 179
185
Studio sull’incidenza delle alterazioni del film lacrimale e della sensibilità corneale in soggetti esposti ad inquinamento atmosferico da particelle ultrafini. Oliva G., Salducci M., Perri F., Vernale C., Annoscia V., Mariani M., Manigrasso M., Fanizza C., Bailardi F., Avino P., Giannico C. Il “piede di Madura”: la nostra esperienza in un ospedale da campo (Role 2) africano. Pittari A., Rauccio A., De Astis C., Caggiano L., Tirico M., Berrini A., Leonardi A., Altobelli C., Mariotti P., De Luca M.
193 Analisi dell’evoluzione dell’informazione sanitaria effettuata tramite la pubblicità. Martines V., Cannavicci M.
Rubriche 227
Contenzioso
231
Massimario della Corte dei Conti
235
Infermieristica
241
Notiziario
249
La posta di Clio
255
Recensioni
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• Il recapito, telefono, fax ed e-mail d e l l ’ A u t o re cui si deve indirizzare la corrispondenza; • Una immagine rappresentativa dell’argomento principale dell’elaborato. Per quanto attiene ai lavori scientifici, si richiede di strutturarli, preferibilmente, secondo il seguente ordine: Titolo: in italiano ed in inglese. Riassunto: compilato in italiano ed in inglese di circa 10 righe e strutturato in modo da pre s e n t a re una visione complessiva del testo. Ove possibile deve pre s e ntare indicazioni circa lo scopo del lavoro , il tipo di studio, i materiali (pazienti) e metodi analitici applicati, i risultati e le conclusioni rilevanti. Non deve presentare abbreviazioni. P a role chiave: in numero massimo di 6 in italiano ed in inglese. Le parole chiave dovranno essere necessariamente contenute nel testo e preferibilmente scelte dal Medical Subject index List dell’Index Medicus. Introduzione: illustrare brevemente la natura e lo scopo del lavoro, con citazioni bibliografiche significative, senza includere dati e conclusioni. Materiali (pazienti) e Metodi: descrivere in dettaglio i metodi di selezione dei partecipanti, le informazioni tecniche e le modalità di analisi statistica. Risultati: Presentarli con chiarezza e concisione, senza commentarli. Discussione: spiegare i risultati eventualmente confrontandoli con quelli di altri autori. Definire la loro importanza ai fini dell’applicazione nei diversi settori. Citazioni: i riferimenti bibliografici dovranno essere segnalati nel testo, numerati progressivamente ed indicati tra parentesi. Bibliografia: i riferimenti bibliografici dovranno essere limitati ad una stretta selezione. Solo i lavori citati nel testo possono essere elencati nella bibliografia. I lavori andranno numerati progressivamente nell’ordine con cui compariranno nel testo; gli Autori dei testi citati vanno totalmente riportati quando non superiori a 6, altrimenti c i t a re i primi tre seguiti dall’abbre v i a z i o n e : et al.. La bibliografia deve essere redatta secondo il Vancouver Style adottato dal Gior-
nale con le modalità previste dall’Interna tional Committee of Medical Journal Editors. Per gli esempi, consultare il sito: http://www.nhl.nih.gov/bsd/uniform_requirements.htm. Per le abbreviazioni si consiglia di uniformarsi alla List of Journal Indexed dell’Index Medicus, aggiornata annualmente. Tabelle e figure: Ognuna delle copie dovrà essere completa di figure e tabelle. Le tabelle dovranno essere numerate pro g ressivamente con numeri romani, dattiloscritte a doppia spaziatura su fogli separati con relativa intestazione. Note a fondo pagina: per quanto possibile dovrebbero essere evitate. Se indispensabili, devono apparire in fondo alla rispettiva pagina, numerate in progressione. Inclusione tra gli Autori: per essere designati Autori è necessario il possesso di alcuni requisiti. Ciascun Autore deve aver preso parte in modo sufficiente al lavoro da poter assumere pubblica responsabilità del suo contenuto. Il credito ad essere Autore deve essere basato solo sul fatto di aver dato un contributo sostanziale a: 1) concezione del lavoro e disegno, oppure analisi ed interpretazione dei dati; 2) stesura preliminare dell’articolo o sua revisione critica di importanti contenuti concettuali; 3) approvazione finale della versione da pubblicare. Le condizioni 1, 2 e 3 devono essere TUTTE soddisfatte. La partecipazione solo alla raccolta dati o la supervisione generale del gruppo di ricerca non giustifica l’inserimento nel novero degli Autori. Autorizzazioni e riconoscimenti: Le citazioni estese, i dati ed i materiali illustrativi ripresi da pubblicazioni precedenti debbono essere autorizzate dagli Autori e dalle case editrici, in conformità con le norme che regolano il copyright. Uniformità: La redazione si riserva il diritto di apportare al testo minime modifiche di f o rma e di stile per uniformità redazionale. È richiesto l’invio di un breve curriculum vitae ed i punti di contatto di tutti gli Autori e dell’Autore re f e rente per l’elaborato (indirizzo, tel., fax, e-mail). I lavori, le foto ed i supporti informatici rimarranno custoditi agli atti della Redazione, non restituiti anche se non pubblicati.
Forma di governo: Repubblica Superficie: 1.284.000 km2 Abitanti: 9.994.000 EUFOR “CIAD/RCA” - Operazione “Nicole” Task Force “Ippocrate”
Conclusa l’Operazione “Nicole” in Ciad La Task Force Ippocrate consegna 140.000 E di farmaci all’Ospedale di Abéché
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opo oltre un anno di impegno dei nostri militari nell’Operazione Eufor Ciad/Repubblica Centroafricana, presso Abéché in Ciad, ha avuto luogo la scorsa notte il passaggio di responsabilità tra le forze italiane e quelle norvegesi appartenenti alla missione Minurcat. Il Contingente italiano in Ciad consegna all’Ospedale Regionale di Abéché ed al locale orfanotrofio, presidi sanitari e farmaci, per un
totale complessivo di circa e 140.000, nonché materiali di consumo di varia tipologia (coperte,
lenzuola, armadietti, comodini, zanzariere). La cessione a titolo gratuito è stata disposta dal Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, in considerazione del previsto piano di chiusura dell’ospedale da campo italiano che ha ormai terminato di operare e passato le consegne ai colleghi della Norvegia. Il Contingente interforze italiano ha operato nella struttura sanitaria da campo, denominata Role-2, a favore del personale civile e militare di Eufor, del personale di Minurcat e della popolazione civile del luogo. Tale impegno si è concretizzato in oltre 7.000 visite
ITA-ROLE 2, Abéché (CIAD) (Consuntivo attività) Dati riassuntivi
° 7.837 ° 132 ° 2.094 ° 733 ° 18.461
Visite specialistiche Interventi chirurgici Esami radiologici Radiografie Esami di laboratorio (Ecografie, analisi, test antimalaria, esame delle acque, ecc.) Dati rilevati dal C.O.I.
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Il Generale Vincenzo Camporini in visita al Role 2 di Abéché (CIAD).
specialistiche e di triage, di cui 1.800 visite chirurgiche, oltre 1.000 visite internistiche, 400 visite ortopediche e circa 20.000 esami diagnostici quali: radiografie, ecografie, esami di laboratorio, test antimalaria ed esame delle acque, di particolare importanza nel cuore dell’Africa. Oltre a fornire le cure sanitarie, i militari italiani hanno distribuito più di due tonnellate di aiuti umanitari, in particolare: cibo, abiti, calzature, giocattoli oltre ad un’am-
bulanza, medicinali e presidi sanitari donati all’ospedale civile locale.La donazione và a rafforzare il legame di collaborazione che si è creato in particolare tra la struttura sanitaria locale ed il personale militare italiano, grazie anche alla condotta di un’intensa attività di assistenza umanitaria. La missione africana rientrava nell’ambito della risoluzione 1778, del 25 settembre 2007, con la quale il Consiglio di Siciurezza delle Nazioni Unite aveva autorizzato il
dispiegamento nella Repubblica Centroafricana (Rca) e nella Repubblica del Ciad di un Contingente militare a guida Unione Europea (Eufor) in supporto alla missione delle Nazioni Unite (Minurcat). L’Operazione militare aveva l’obiettivo di contribuire alla stabilizzazione dell’area al confine con il Darf u r, al fine di facilitare la distribuzione degli aiuti umanitari, contribuire alla protezione dei civili in pericolo e favorire il ritorno dei profughi.
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Forma di governo: Repubblica Superficie: 10.452 km2 Abitanti: 3.826.018 UNIFIL - Operazione LEONTE
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a missione UNIFIL è stata costituita con la Risoluzione ONU n. 425 del 19 marzo 1978 a seguito dell’invasione del Libano da parte di Israele (marzo 1978). Successive Risoluzioni hanno prorogato la durata della missione. A seguito di un attacco delle forze di Israele nel luglio 2006, nel sud del Libano, mirata a disarmare le milizie di Hezobollah, l’ONU adottò la Risoluzione n.1701 dell’11 agosto con la quale si sanciva la cessazione delle ostilità e si dava il mandato alle forze intern a z i o n a l i , tra cui l’Italia, di mantenere delle stabili condizioni di pace. L’ o p e r azione LEONTE è iniziata il 30 agosto 2006 con la partenza di un gruppo navale ed il successivo sbarco del contingente sulle coste del Libano meridionale il 2 settembre 2006. Il contingente italiano dell’operazione LEONTE opera a supporto delle FF.AA. libanesi per il controllo ed il monitoraggio dell’area compresa tra il fiume LITANI ed il confine con Israele, anche con numerosi interventi a favore della popolazione locale. Il dispositivo sanitario è rappresentato da 9 Ufficiali Medici e 2 Ufficiali Veterinari (LEVEL 1).
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Visita dell’United Nations Assistant Secretary General and Chief Information Technology Office, Mr. Soon-Hong Choi 30 giugno 2009
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isita dell’Assistente del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Mr. Soon-Hong Choi, al Comando del Joint Task Force “Lebanon“ - Sector West, su base 132^ Brigata Corazzata “Ariete”. L’ospite è stato ricevuto dal Comandante, Generale di Brigata Carmelo De Cicco, ed ha assistito ad un brie fing sulla situazione operativa del Teatro e sull’organizzazione delle comunicazioni del Contingente UNIFIL a guida italiana nel Sud del Libano.
M r. Soon-Hong Choi ha dato atto al Generale Carmelo De Cicco del prezioso contributo reso per la stabilità e la pace nell’area e , restando colpito dalla storia e dallo spirito di Corpo che caratterizza l’“ARIETE”, ha concluso la visita a f f e rmando di “e s s e r e orgoglioso di aver conosciuto l’“Ariete”, il cui glorioso passato e gli atti eroici che l’hanno vista protagonista riecheggiano ancora oggi in ambito Internazionale”.
Forma di governo: Repubblica Superficie: 647.500 km2 Abitanti: 31.889.923 Operazione ISAF
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l Consiglio di Sicurezza dell’ONU approvava il 20 dicembre 2001 la Risoluzione 1386 con la quale autorizzava il dispiegamento nella città di Kabul e nelle zone limitrofe di una Forza Multinazionale denominata I NTERNATIONAL SECURITY ASSISTANCE FORCE (ISAF). Nell’agosto del 2003 la NATO è subentrata alla guida dell’Operazione ISAF e la stra-
tegia NATO di assistenza al govern o Afghano prevedeva l’espansione delle attività sull’intero territorio Afghano mantenendo il contingente a Kabul. Al contingente italiano è stato assegnato il controllo della città di Herat e della provincia di Farah di rilevante importanza geostrategica essendo area di congiunzione tra Afghanistan ed Iran. Fra le varie
Assistenza sanitaria in Paghman
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i fondamentale importanza nelle operazioni di supporto alla popolazione afghana nell’area di competenza, la cornice di sicurezza che viene creata con immediatezza nel momento in cui si giunge in loco. E’ il caso della recente attività denominata MEDCAP (Medical Capabilities) messa in atto dal personale di “”Italfor XX” nella principale clinica CHC (Comprehensive Health Clinic - Clinica per la salute generale) dell’abitato di Paghman, 15 Km. ad ovest dalla capitale Kabul, città che il Re Amanullah fece edificare negli anni ’20 per mettere in pratica i suoi ideali sulla modernizzazione dell’Afghanistan. Trattasi di una attività effettuata da un team sanitario del contin-
gente italiano in “joint” (stretta cooperazione) con un team sanitario fornito dalle forze USA con finalità assistenziali verso la salute della popolazione locale che spesso versa in condizioni critiche per il basso livello qualitativo garantito dall’organizzazione sanitaria afghana. All’interno della struttura, ha coordinato l’attività assistenziale il Mag. Maurizio Tommaselli, Ufficiale medico in forza al “ROLE 1” di Camp Invicta, il quale ha suddiviso l’area in due distinti settori: il primo, dedicato alla visita di donne e bambini, diretto da una dottoressa ed una infermiera americane, un’assistente sanitaria (ASA) italiana ed un’interprete. Il secondo, dedicato al
attività i Militari italiani hanno svolto operazione di bonifica da ordigni esplosivi e chimici. Il dispositivo sanitario è rappresentato da: 15 Ufficiali Medici (8 nel ROLE 1, 1 in posto medicazione, 1 Medical Advisor a Camp Arena, 4 Medical Advisor a Camp Stone, 1 PRT USA e 2 Ufficiali Veterinari (Kabul, Camp Invicta).
restante personale, ha visto operare un Ufficiale medico, un Sottufficiale i n f e rmiere ed un assistente sanitario italiani ed un infermiere americano, oltre al solito interprete a garantire l’esatta individuazione dei disturbi lamentati dal personale e, una volta effettuata la visita, la corretta profilassi sanitaria da seguire. Al t e rmine delle attività il bilancio complessivo è stato di 78 persone visitate (38 maschi e 40 donne).
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Superficie: 10.887 km2 Abitanti: 1.954.745 Operazione KFOR
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’operazione KFOR ebbe inizio il 14 giugno 1999 con lo scopo di fornire supporto alle organizzazioni umanitarie che hanno pre s t a t o assistenza ai profughi usciti dal Kosovo. La missione internazionale, a guida NATO, è stata ordinata con la Risoluzione n. 1244 del
Consiglio di Sicurezza delle N.U. il 10 giugno 1999. Il contingente italiano, che opera nella zona assegnata (città di Pec), garantisce la sicurezza e la libera c i rcolazione a tutte le componenti etniche e religiose ed alle organizzazioni internazionali.
Pristina (Kosovo): Cimic - Consegna di farmaci
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l personale della sezione CIMIC del Battaglione e della Medical Section del Reggimento MSU Carabinieri in Pristina, si è recato presso la F a rmacia Centrale del Centro Clinico Universitario del Kosovo, ubicato nell’Ospedale di Pristina, al fine di effettuare la consegna di specialità f a rmaceutiche da donare a tale ente. La donazione è avvenuta sotto la supervisione e con l’approvazione del Comandante del Reggimento MSU, Colonnello Gianni Massimo Cuneo. Le categorie farmacologiche consegnate includevano diversi farmaci salvavita per patologie maggiori dell’apparato circolatorio, respiratorio nonché gastroenterico e anche specialità per le attività di disinfezione e cura dell’igiene.
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La consegna è stata organizzata tramite la Medical Section che ha preso contatti con il Direttore della farmacia ospedaliera Dr. Enkelejda Gjonbalaj, la quale ha accolto l’ini-
La forza italiana è di circa 2.500 militari. Il dispositivo sanitario è rappresentato da: 8 Ufficiali Medici (1 Medical Advisor a Villaggio Italia, 3 nel Role 1+, 2 DSS a Dakovica, 1 DSS posto medico avanzato, 1 DSS IPU), 1 Ufficiale Odontoiatra, 1 Ufficiale Veterinario e 1 Ufficiale Farmacista (a Villaggio Italia).
ziativa entusiasticamente, con grande spirito di collaborazione e disponibilità. I farmaci devoluti sono pervenuti al Reggimento MSU tramite l’opera di raccolta effettuata dalla “Associazione Internazionale Regina Elena”.
Il Corpo Sanitario Aeronautico verso il futuro
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ccolgo con entusiasmo l’invito del fraterno amico e collega Ammiraglio Vincenzo Martines, di presentare ai lettori della
testata della Sanità Militare il Corpo Sanitario Aeronautico. Il Corpo Sanitario Aeronautico, conta oggi circa 270 Ufficiali medici e circa 580 Infermieri, peraltro ordinativamente appartenenti all’Arma Aeronautica. Compito prioritario è l’assistenza sanitaria, in addestramento in Patria ed in operazioni fuori dal territorio nazionale. Accanto alle tradizionali Infermerie di Corpo, elementi qualificanti sono le due Infermerie principali di Ve ro n a - Villafranca, destinata al rischieramento di Ruoli 1 Plus a sostegno dei Reparti Aerei in OFCN, e l’Infermeria Principale di Pratica di Mare, dotata della
Operazione “Ridare la Vita” - Mali 2009. capacità di proiezione sanitaria di un Gruppo di specialisti in anestesia e rianimazione dedicato alla Aeromedevac avanzata, tattica e strategica, con l’impiego di elicotteri e velivoli
specificamente allestiti con tecnica modulare, oltre che di un Gruppo di biocontenimento, dedicato al trasporto in isolamento di pazienti altamente infettivi. Questi medici ed infermieri, unitamente al personale di supporto, vengono frequentemente impegnati in numerose missioni, prevalentemente al di fuori del territorio nazionale. Essi non solo provvedono al benessere psicofisico dei militari italiani e di quelli delle nazioni alleate in condizioni difficili se non, talora, estreme, ma assicurano spesso assistenza e conforto anche a sfortunate popolazioni, tornando in Patria ricchi di esperienze professionali ed umane intense e p reziose, che apriranno il loro orizzonte alla generosità ed alla tolleranza, forti della serena fermezza della ragione, opposta alla oscura violenza della sopraffazione.
IL Presidente Roland Vermeiren con il Generale Ottavio Sarlo all’Assemblea Generale ESAM - Milano 2009.
Altrettanto importante è la certificazione di idoneità al servizio aeronavigante, per tutto il personale delle FF.AA. e Corpi Armati dello Stato, oltre che per tutti i piloti e gli assistenti di volo delle compagnie aeree civili, che viene svolta, con certificazione a norma europea JAA (Joint Aviation Authority), dai due Istituti Medico Legali A.M. di Milano “Angelo Mosso” e di Roma “Aldo di Loreto”. La formazione, addestramento e l’aggiornamento del personale sanitario avviene presso l’Istituto di Perfezionamento ed Addestramento in Medicina Aeronautica e Spaziale di Roma, che effettua, tra gli altri i corsi relativi all’emergenza, quali il PHTLS, il MIMMS ed il MEDEVAC, anch’essi certificati a livello internazionale. Il Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale del Centro Sperimentale Volo di Pratica di Mare si occupa inoltre , dell’addestramento psico-fisiologico di tutto il personale aeronavigante militare, oltre che delle attività di studio e sperimentazione in campo aeromedico: tali attività affondano le proprie radici nei pionieri degli anni ’20 e ’30, ma sono già pronte a proiettarsi nel futuro, come dimostrato dalla qualificazione quale “Space Flight Surgeon”, conseguita già da tre Ufficiali medici dell’Aeronautica Militare presso il centro spaziale russo di Star City. Intendo infine ricordare quanti di noi svestono i panni del medico clinico, docente o ricercatore ed indossano quelli di medico dirigente e funzionario, negli uffici di Stato Maggiore (quali il mio stesso Ufficio), o nei diversi Comandi (quale il Servizio Sanitario del Comando Logistico A.M.), ponendo la propria opera al concreto servizio di quanti sono impegnati in attività operative e manifestando così la loro professionalità in maniera alternativa, ma non per questo meno nobile e utile. Il Corpo Sanitario Aeronautico ha conseguito, negli ultimi anni, risultati di tutto rilievo, nei campi più diversi ma, in particolare, desidero ricordare il Progetto “Ridare la Luce”, operante da molti anni, e che ha visto anche recentemente una nuova missione in Mali, in collaborazione fra l’“Associazione Fatebenefratelli per i malati lontani – AFMAL”, ideatrice dell’iniziativa, l’Aeronautica Militare, l’Alenia Aeronautica, l’Esercito Italiano, il Ministero degli Esteri, l’Istituto Superiore di Sanità, oltre a numerosi volontari di diverse altre istituzioni sanitarie. In occasione delle ultime missioni del Progetto, accanto alla classica attività oculistica, si sono avviate anche specifiche attività formative a vantaggio dei medici ed infermieri locali, nonché attività assostenziali, nei campi chirurgico ed infettivologico, tanto da sviluppare un progetto più ampio, denominato “Ridare la Vita”. Da questa carrellata emerge l’immagine di un Corpo vivo e vitale, integrato con gli altri Corpi Sanitari militari e con le più varie organizzazioni sanitarie civili nazionali ed internazionali, tra le quali l’EUROPEAN SOCIETY OF AEROSPACE MEDICINE - ESAM, proiettato verso un futuro ricco di sfide affascinanti. Ponendoci obiettivi morali e professionali sempre più elevati, ci impegneremo ad assolvere nel miglior modo possibile l’alta missione che ci viene quotidianamente affidata.
IL CAPO DEL CORPO SANITARIO AERONAUTICO Gen. Isp. Capo CSArn Ottavio Sarlo
Cento anni di volo in Italia: Medici per l’Aeronautica. A century after first flight in Italy: Flight Surgeons Paolo Tosco *
Fig. 1 - Il “Flyer” dei fratelli Orville e Wilbur Wright.
Riassunto - In occasione del centenario del primo volo a motore della storia nel nostro Paese, si è inteso sintetizzare l’apporto che la medicina aeronautica prima, e spaziale poi, ha assicurato alla tutela della salute e della sicurezza dell’uomo in volo. A questa prima attività, immediatamente e spontaneamente sorta in coincidenza con la nascita dell’aviazione, si sono aggiunte, con la costituzione nel 1938 del Corpo Sanitario Aeronautico, molteplici altre attività: la formazione, l’educazione medica continua, la ricerca aeromedica e l’addestramento aero f i s i o l o g i c o , la medicina legale e del lavoro, l’igiene, l’assistenza medica generale, la gestione delle risorse finanziarie, l’acquisizione del materiale, l’impiego del personale sanitario nel Soccorso Aereo e nelle operazioni fuori dai confini nazionali, sia in supporto ai Reparti rischierati, sia in progetti a carattere umanitario. Dall’alba del volo, attraverso due guerre mondiali e due ricostruzioni, il Corpo Sanitario Aeronautico ha accumulato preziose esperienze umane e professionali, fino a proiettare i propri medici verso l’avventura nello spazio. P a role chiave: storia, Corpo Sanitario Aeronautico, Medicina Aerospaziale, Evacuazione Aeromedica, supporto sanitario alle operazioni fuori dai confini nazionali. Abstract - A century ago took place at Centocelle Air Base the first engine powered flight in Italy. From the on, Aviation Medicine was contemporarily born and immediately started to ensure flight personnel health and safety. In 1938 Medical Corps of Italian air force was established. It takes care of professional learning and training of ITAF medical doctors, nurses and medics, aerospace medicine studies and re s e a rches (including “Space Flight Surgeon” qualification), fitness flight certification for both military and civilian pilots and airc rews, air-bases and barracks hygiene , general medical care, health financial management, Out of Area Operation medical support, aeromedical evacuation and umanitarian Aids. ITAF Medical Corps saw, lived and supported the dawn of flight, two World Wars and two postwar rebuilding period. During them, all personnel experienced human and professional “struggle for life” both on ground, air and in space. Key words: history, Italian Air Force Medical Service, Aerospace Medicine, Aeromedical Evacuation, Out of Area Operation medical support.
* Col. CSArn Capo 2° Ufficio - Medicina Legale, Medicina del Lavoro e Medicina Aeronautica e Spaziale - Aeronautica Militare Comando Logistico - Servizio Sanitario.
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L’alba del volo
aprile, che viene così stabilita come data
Nasce la Medicina Aeronautica
del primo volo a motore della storia in sulla
Italia. Il “Flyer” si sollevava di venti o
In quell’epoca di entusiasmo futuri-
spiaggia di Kitty Hawk, nella North Caro-
t renta metri dal suolo, e riusciva a rima-
stico e fiducia nel pro g resso e nella
lina, la mattina del 17 dicembre 1903,
n e re in volo non più di dieci minuti per
tecnica, nacque la Medicina Aero n a u-
quando il “Flyer” dei fratelli Orville e
volta (Fig. 3). Passeggeri d’eccezione, alla
tica, sorta dal nucleo originario di ricer-
Wilbur Wright (Fig. 1), primo aeroplano
p resenza del Re Vittorio Emanuele III e
catori di fisiopatologia d’alta montagna,
La
nostra
storia
comincia
dotato di propulsione autonoma, eff e t-
guidato dal padre della scienza aerome-
tuava il primo vero volo della storia dell’u-
dica italiana, il professore torinese
manità: era il coronamento di un sogno
Angelo Mosso, alla cui memoria veniva
millenario, nato con Icaro nel mito, prose-
intitolato l’Istituto Medico-Legale per
guito con Leonardo da Vinci nella scienza
l’Aeronautica sito in Milano (Fig. 4).
e già in parte realizzato con i geniali espe-
Immediatamente si comprese che la
rimenti di volo dei palloni aerostatici.
Medicina Aeronautica doveva in re a l t à
Ma lo stesso Wilbur fu presto invitato in Italia, nell’aprile del 1909, esattamente
costituirsi come armonizzazione di disciFig. 3 - Mario Calderara in volo.
100 anni fa, con l’incarico di addestrare
pline differenti e doveva studiare tutti gli eventi fisiologici e patologici connessi
al pilotaggio, sul campo di aviazione di
della Regina Elena, furono l’ex Presidente
al volo ed allora sconosciuti. Indivi-
Centocelle, due Ufficiali italiani, il Tenente
del Consiglio Sidney Sonnino, il Ministro
duando le cause ed analizzando i rischi,
di Vascello Mario Calderara e il Tenente
della Marina Ammiraglio Mirabello, il duca
si sare b b e ro potute scoprire le caratte-
del Genio Umberto di Savoia (Fig. 2),
di Galles, il principe Doria e la contessa
ristiche psichiche e fisiche indispensa-
nonché di far pro v a re l’ebbrezza della
Mary Macchi di Cellere, proprietaria dei
bili per un pilota ed accrescere con l’ad-
fondi su cui si svolgevano i voli, e prima
destramento e la tecnologia la resistenza
donna italiana a volare in aeroplano. Non
alle inusitate stimolazioni del volo. Gli
dimentichiamo, comunque, che i nostri
obiettivi finali erano la salvezza della
due Ufficiali svolsero appieno il loro
vita di chi si avventurava in aria, oltre
compito: Calderara e Savoia divennero i
che, ben presto, la riuscita della missione
primi due piloti dell’aviazione italiana. In
che gli veniva affidata.
particolare, il primo brevetto in assoluto fu ottenuto da Mario Calderara, che, ben Fig. 2 - Wright, Umberto di Savoia e Calderara a Centocelle.
p resto, fondò, sul medesimo campo di Centocelle, anche la prima scuola italiana di pilotaggio.
nuova esperienza ai personaggi più in
I pochi temerari che sfidavano il cielo
vista (...tra i volontari) del tempo. Il “Club
c o m p re s e ro subito che si trovavano di
degli Aviatori” finanziò l’operazione,
f ronte a nuovi, subdoli avversari, fino ad
costata ben 25.000 lire per il compenso
allora praticamente ignoti: la diminu-
al Wright ed altre 25.000 per il trasporto
zione della pressione atmosferica in
d e l l ’ a e roplano, in treno da Parigi smon-
quota e la carenza di ossigeno furono i
tato, e rimontato a Roma. I voli si svol-
primi con cui confrontarsi. Accelerazioni,
s e ro fra il 15 ed il 26 aprile di quel vicino,
disorientamento, fatica operazionale, e
ma ormai tecnologicamente così lontano,
q u a n t ’ a l t ro, cominciarono a palesarsi con
1909. Partenze ed atterraggi avvenivano
la rapidissima evoluzione tecnologica,
con un sistema a catapulta, mentre la
che portò, in soli otto anni, al battesimo
prima volta che il decollo ebbe luogo con
del fuoco di un velivolo operativo
la spinta delle pale del motore fu il 19
italiano, nei cieli della Libia, nel 1911.
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
Fig. 4 - Angelo Mosso.
La strettissima collaborazione fra
zione medica con la sua esperienza di
Medico e Pilota, necessaria a vincere
a v i a t o re individuò, per usare le sue parole,
questa affascinante ma allora pionieristica
“la capacità di ciascuno di risentire con
sfida, si materializzò già nel 1914, nella
una forma propria e variamente intensa
figura del Tenente di Cavalleria del Regio
di reazione ad ogni stimolo”. Comprese
Esercito Luigi Falchi (Fig. 5), primo
così l’importanza di ciò che definì “quel
medico pilota ed antesignano degli attuali
che si riferisce all’ereditarietà, alla costitu-
Medici di Stormo o, se vogliamo “Flight
zione organica, all’allenamento”.
Surgeons”. Ai comandi del suo Bleriot 80 HP (Fig. 6), egli scoprì per primo la stringente necessità di speciali requisiti fisici e
La I Guerra Mondiale
psico-attitudinali per impiegare il nuovo mezzo aereo: coniugando la sua forma-
Allo
scoppio
del
1°
conflitto
mondiale, comunque, le istruzioni per le visite mediche di selezione per l’idoneità al pilotaggio prevedevano soltanto:
Fig. 7 - Agostino Gemelli.
SALUTE, VISTA, UDITO OTTIMI; PESO NON SUPERIORE A Kg. 75”. Un invidiabile esempio di sintesi, dal quale, purtroppo, scaturirono innumerevoli incidenti di volo, pur tenendo contemporaneamente conto delle gravi limitazioni tecniche dei mezzi del tempo. Per tentare di porre un rimedio a tale insostenibile situazione, il Comando Supremo del Regio Esercito affidò al Padre francescano Agostino Gemelli (Fig. 7), noto medico e psicologo, ed al prof. Amedeo Herlitzka, fisiologo triestino (Fig. 8), il compito di individuare i requisiti di idoneità al volo, costituendo dei “Gabinetti per le ricerche psicofisioFig. 5 - Ten. Luigi Falchi.
logiche sull’Aviazione e per le visite di
Fig. 8 - Amedeo Herlitzka.
controllo per i piloti”, a Roma e Torino.
Fig. 6 - Bleriot 80 HP 1914.
Il metodo di lavoro seguito da quegli
d i retta esperienza del volo da parte dei
illustri ricercatori instaurava il rapporto
medici ricercatori, conseguendo così una
fra i medici e i piloti, basato fin da allora
forma di “simbiosi” fra medico e pilota,
su
collaborazione,
che pose ben presto la Medicina Aero-
nutrita di fiducia e scambio di esperienze
nautica Italiana alla pari con la nascente
professionali e umane.
Medicina Aeronautica Statunitense, e,
una
strettissima
Due erano le pratiche seguite: per
comunque, all’avanguardia nel mondo.
prima, una sistematica e dettagliata
Fu subito chiaro che per form a re un
raccolta a viva voce, in forma che oggi
buon pilota non si dovevano solo esclu-
definiremmo di “de-briefing”, di tutti i
dere i requisiti psico-fisici negativi,
disturbi sofferti dai piloti in volo. A
incompatibili con l’esercizio del volo, ma
completamento di quei dati, seguiva la
era soprattutto necessario individuare il
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
possesso, da parte di alcuni individui, di
Da allora in poi, le Istituzioni dimo-
p recise qualità positive, di assoluta eccel-
strano sempre maggiore interesse per la
lenza, ed esattamente finalizzate alla sicu-
nuova Arma e per i suoi medici. Il 28
rezza ed al successo dell’attività di volo.
marzo del 1923, l’Aeronautica Militare
Si cominciò così a compre n d e re che
viene costituita come Forza Armata auto-
accanto alle ovvie condizioni generali di
noma. L’8 ottobre 1925, con Regio Decreto-legge n. 1879, viene istituito il
buona salute (in particolare cardiovascolari e respiratorie) e di armonica costituzione fisica, il pilota doveva possedere ,
Fig. 9 - Biplano sanitario Caproni CA 50 1918 Barellieri.
Servizio Sanitario Aeronautico, nel quale prestavano per il momento servizio ufficiali medici del R. Esercito e della R.
anche in considerazione delle condizioni ambientali estreme in cui operava e del
Marina. Veniva così delineata l’org a n i z-
rudimentale livello tecnologico dei veli-
zazione sanitaria centrale, territoriale e
voli, apparati visivo ed uditivo in perfette
periferica, tuttora in vigore nelle sue
condizioni, una funzionalità del senso
forme generali, ed erano costituiti un
dell’equilibrio (apparato vestibolare) in
Comitato centrale per gli studi sanitari
grado di aff ro n t a re il movimento e le
aeronautici e gli Istituti medico-legali per
accelerazioni a “tre dimensioni”, un coordinamento neuro - m u s c o l a re superiore
Fig. 10 - Biplano sanitario C a p roni CA 50 1918 Gondole porta-feriti.
l’Aeronautica. Si individuavano in tal modo le tre principali aree di attività
alla norma, nonché, non meno impor-
della Medicina Aeronautica: quella assi-
tanti, fondamentali doti psico-attitudinali,
stenziale e di supporto logistico-sanitario
già allora, e da subito, individuate nell’emotività, nell’attenzione e nel controllo
(comprendente il trasporto aereo di
Il fiorire degli Studi Aeromedici
psico-motorio.
ammalati e traumatizzati), quella di studio e ricerca, da cui sarebbe poi
Si fece altresì strada il concetto che
Il rigore e la sistematicità di tali studi
evoluto il settore formativo ed addestra-
l’accuratezza e la precisione dei risultati
iniziava nel contempo a trovare un’e-
tivo ed infine quella medico-legale, volta
della selezione, in altre parole l’attendi-
spressione culturale e normativa, in
alla selezione ed al giudizio di idoneità
bilità della stessa, dovevano assoluta-
Italia ed all’estero. Risale al 1918 il
al volo, militare e civile.
mente fare riferimento ad accertamenti
primo libro di testo riconducibile ad un
A partire dalla seconda metà degli
clinici e strumentali costanti e standar-
tentativo di org a n i z z a re i dati di medi-
anni ‘20, dunque, vengono costituiti i
dizzati, come omogenei e standardizzati
cina aeronautica: si tratta di “Equili-
quattro Istituti Medico-Legali di Torino,
dovevano, di conseguenza, essere anche
brium and Vertigo” di Jones e Fisher,
Firenze, Roma e Napoli. L’Istituto di
gli stessi medici esaminatori.
edito a Philadelphia da Lippincott. Seguì
Roma, in particolare, viene allocato nel
Ci troviamo solo nel 1916, ma già
il primo “Elenco delle imperfezioni e
1931 nella nuova e prestigiosa sede
erano state concretamente poste le basi
infermità che sono causa di inabilità al
dell’attuale Viale Piero Gobetti, apposi-
della moderna scienza aeromedica, tanto
pilotaggio e limiti tra idoneità e inabi-
tamente edificata nella caratteristica ed
che nei due anni che portarono al
lità per i caratteri psico-fisiologici”
avanzata architettura razionalista del
termine della guerra si osservarono già
elaborato sul finire del primo conflitto
tempo e tuttora pienamente funzionante
benèfici effetti, sia sulla riduzione dell’in-
mondiale e promulgato come Decreto
(Fig. 11). Permaneva, presso il Centro
fortunistica aviatoria, sia sull’incre m e n t o
del Ministro per la Guerra il 9 maggio
Sperimentale di Montecelio (poi rideno-
dei successi formativi, addestrativi ed
1922: con incredibile anticipo sui tempi,
minato Guidonia), una Sezione Staccata,
operativi dei candidati al pilotaggio e dei
e straordinarie efficacia e lungimiranza,
impegnata in specifiche ricerche aero-
piloti in servizio. Nel contempo, nel 1918,
tale provvedimento era già standardiz-
mediche, inserita nella più ampia atti-
nasceva la prima forma di aviotrasporto
zato a livello interalleato! Nel 1923 viene
vità di studio e sperimentazione di
sanitario, con le artigianali quanto inge-
infine pubblicato da Herlitzka il primo
tecnologie aeronautiche, che conferm a-
gnose gondole porta-feriti, installate sul
trattato aeromedico italiano, con il titolo
vano il nostro Paese in una posizione
velivolo Caproni Ca-50 (Figg. 9, 10).
“Fisiologia ed Aviazione”.
di eccellenza internazionale.
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
Test analoghi, adeguatamene evoluti, sono tuttora alla base delle valutazioni effettuate dagli attuali operatori di Medicina Aerospaziale. Per usare le parole del Col. Angelo Di Nola, primo Capo dell’Ufficio Centrale di Sanità, il pilota doveva risultare “atto a sopportare il cimento pericoloso, assoggettarsi ai rapidi sbalzi di pressione e di temperat u re, perc e p i re le visioni più diverse, le più svariate impressioni, manovrare con eguale sicurezza alle più disparate velocità, esporsi alle più nocive intemperie”. Lo stesso generale aveva già allora intuito la necessità di far coesistere in maniera culturalmente feconda la quotidiana attività assistenziale e medicolegale con lo studio e la ricerca. Fig. 11 - L'Istituto Medico-Legale di Roma in costruzione 1931.
Queste le sue parole, risalenti al 1927: “...(gli Istituti non possono lavo-
Gli Istituti divennero ben presto il
Mediante l’uso di un inalatore a
rare) semplicemente per le visite dei piloti. Se così fosse, troppo arida ne
m o t o re del pro g resso della Medicina
flusso continuo, che erogava
A e ronautica italiana, dando vita ad una
miscela di ossigeno al 93% e anidride
sarebbe la funzione, che finirebbe per
vastissima produzione scientifica e
carbonica al 7%, ideato da Herlitzka in
depauperare
c o n g ressuale, nazionale ed intern a z i o-
base agli studi di Mosso, il pilota Renato
compierla; conseguentemente gli Istituti
nale,
iniziativa,
Donati batteva, quindi, l’11 aprile 1934,
si fossilizzerebbero attraverso un mono-
fantasia ed inventiva, alimentate da
il primato mondiale di altezza, raggiun-
tono ed uniforme metodismo. Ad essi è
spirito innovativo e fertile “humus”
gendo i 14.433 metri, su velivolo
invece affidata la investigazione dei
culturale. Padre Gemelli, in particolare ,
Caproni 113 AQ (Alta Quota) (Fig. 12).
a t t rezzò nel 1933 e spesso pilotò di
In quel periodo vennero elaborati
compiono le ricerche per aff ro n t a re,
velivolo-laboratorio
innumerevoli “test” per la valutazione
chiarire e risolvere le questioni ancora
C a p roni 130 a doppio comando, per
della funzionalità dei diversi apparati,
controverse sulla fisiopatologia e sull’i-
r i c e rche di psico-fisiologia in volo. Gli
con un approccio multidisciplinare ed
giene dell’aeronauta”.
esperimenti consistevano nell’analisi
applicativo, che ebbe positive ricadute,
Il primo dopoguerra vide dunque il
del pilotaggio effettuato da soggetti
in generale, anche su tutta la nascente
fiorire degli studi e ricerche di fisiopa-
“ d e a ff e rentati” (bende oculari e tappi
Medicina del Lavoro ed Occupazionale.
tologia aeronautica, che culminò, nel
caratterizzata
persona,
un
da
una
l’organo
problemi scientifici ed
chiamato
in
a
essi si
auricolari), per la valutazione del
1937, nel primo Convegno di Medicina
“senso di orientazione lontana” e del
Aeronautica, a Milano, nel quale si
“senso muscolare”. Sullo stesso veli-
evidenziò sia il livello di avanguardia
volo venivano poi eseguiti, durante il
raggiunto dai ricercatori italiani, sia la
volo, prove spirometriche, elettro c a r-
s t retta integrazione tra la Sanità Militare
diogramma e misurazione della pre s-
e la Sanità civile, caratteristica peculiare
sione arteriosa, allo scopo di studiare
e particolarmente sentita in ambito aero-
le capacità di re c u p e ro psico-fisico
nautico. Nello stesso anno la Sanità della
connesso con la fatica operazionale, l’ipossia e la tensione nervosa.
Fig. 12 - Renato Donati 1934.
Regia Aeronautica fu artefice dell’allesti-
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
mento di un velivolo sanitario Capro n i
“Centro Studi e Ricerche di Medicina
Sotto la guida magistrale dell’insigne
Ca-133 per il trasporto aeromedico,
Aeronautica”, con sedi a Guidonia,
fisiologo Rodolfo Margaria, il Centro
vincitore del primo premio in un
Torino e Milano, affidate congiunta-
viene dotato di gioielli di ingegneria
concorso aereo internazionale fra veli-
mente ad Ufficiali Medici dell’Aero n a u-
biomedica, quali la camera anecoica per
voli sanitari alla Conferenza Intern a z i o-
tica ed a eminenti Cattedratici, allo
audiometria vocale registrata su disco,
nale di Tecnica dell’Aviazione di Buda-
apparecchi cicloerg o s p i rometrici per
pest, i cui trofei sono tuttora custoditi
verificare la resistenza cardiorespiratoria
p resso la Direzione dell’Istituto Medico-
allo sforzo (Fig. 14), apparecchio di ri-
Legale di Roma.
respirazione a circuito chiuso per la
I tempi erano dunque maturi perché
simulazione dell’ipossia con miscele
anche l’Aeronautica Militare si dotasse
povere di ossigeno, per culminare nel
di un Corpo Sanitario che vestisse
“Cassone frigo-pneumatico”, vera e
l’uniforme azzurra: e fu pertanto la
propria camera ipobarica “ante-litteram”,
Legge n. 1501 del 25 giugno 1937 che previde la creazione del nuovo Corpo, poi organicamente istituito dalla Legge
per saggiare la resistenza alla decomFig. 14 - Cicloergospirometria 1938. scopo altresì di orientare l’attività degli
pressione fino a 13.000 metri e al freddo fino a -45 °C (Figg. 15, 16).
n. 1174 del 16 giugno 1938, che ne
Istituti Medico-legali prevalentemente ai
L’attività del Centro non era dunque
sancisce definitivamente la costituzione.
compiti selettivi e certificativi, già da
solo speculativa, ma era fin dalla sua
Nasce
contemporaneamente
la
“Rivista di Medicina Aero n a u t i c a ”
allora indirizzati anche alle esigenze
costituzione concretamente rivolta all’ad-
della neonata Aviazione Civile.
destramento aerofisiologico del pilota.
(Fig. 13) , dove la ricca pro d u z i o n e scientifica può trovare spazio autonomo, sostituendo in modo sistematico le precedenti raccolte e ponendosi, fin dalla nascita, ai massimi livelli intern azionali. Il 1° luglio del 1938, poi, sulla spinta
del
successo
ottenuto
dal
Convegno di Milano, viene costituito il
Fig. 13 - 1° numero della Rivista di Medicina Aeronautica.
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
Fig. 15 - Cassone frigo-pneumatico- esterno.
Fig. 18 - Mario Pezzi. Elmo a tenuta. 1938, su velivolo Caproni 161 Bis, riconquistava, con 17.083 metri di quota, il primato mondiale, tuttora imbattuto per a e rei ad elica con motori a pistoni, in virtù, oltre che della speciale, rivoluzionaria, tuta, anche di una cabina stagna, Fig. 16 - Cassone frigo-pneumatico-interno.
antesignana non solo degli abitacoli dei moderni velivoli, ma delle stesse navicelle spaziali, progettata e costruita nelle
Il supporto del Centro di Guidonia fu
p ressurizzata e riscaldata elettricamente,
Officine Caproni dall’ing. Verduzio. Si
quindi determinante per consentire al
dotata di pettorale ed elmo, metallici e
trattò del primo, straordinario esempio
M a g g i o re Mario Pezzi il raggiungimento,
a tenuta, di derivazione subacquea,
di collaborazione interdisciplinare tra
il 7 maggio 1937, del nuovo record di
ideata, progettata e costruita dire t t a-
piloti, medici, ingegneri e tecnici, stre t-
altezza di 15.655 metri ( nel frattempo
mente presso il Centro Studi e Ricerc h e
tamente cooperanti e finalizzati al conse-
nelle mani dell’inglese Ronald D. Swain,
di Medicina Aero n a u t i c a (Figg. 17, 18) .
guimento di un obiettivo concreto e
dal settembre 1936, con Bristol 138 e
Dopo il nuovo record, il mese
15.230 metri) con un Caproni 161,
seguente, dell’inglese Adams, a 16.440
L’impetuoso sviluppo della Medicina
grazie allo sviluppo di una tuta elastica,
metri, lo stesso Pezzi, il 22 ottobre del
A e ronautica italiana trovò compimento,
tangibile (Fig. 19).
sul piano culturale, a conflitto già iniziato, con la pubblicazione, nel 1942, del “Trattato di Medicina Aeronautica”, opera in tre volumi di Monaco, Gemelli e Margaria, redatta con il contributo di Ufficiali del Corpo Sanitario Aeronautico specialisti nelle varie discipline e che costituì aggiornata “summa” delle conoscenze scientifiche sviluppate sull’argomento dai ricercatori italiani.
Fig. 17 - Mario Pezzi. Tuta pressurizzata.
Fig. 19 - Cabina stagna Caproni-Verduzio.
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La II Guerra Mondiale
durante il Secondo Conflitto le Aero-
Corpo Sanitario ridislocò i pro p r i
nautiche Militari di tutti i Paesi belli-
assetti presso i vari Reparti di volo nei
geranti vennero impiegate in maniera
diversi teatri (Albania, Grecia, Africa
estensiva, con
impre s s i o n a n t e
Settentrionale ed Orientale), pro d i g a n-
ristici aviatori, figure come Francesco
sviluppo tecnologico e l’elaborazione
dosi nell’assistenza e nell’aeroevacua-
Baracca e Manfred Von Richthofen,
di specifiche dottrine d’impiego. Il
zione di feriti e pazienti dalle zone di
Se la I Guerra Mondiale aveva visto le imprese dei primi eroici e pionie-
un
guerra
(sono
documentati
17.336
trasporti), oltre che nella profilassi e terapia di malattie infettive e parassitarie, quali tifo e malaria. Il compito della ricerca e re c u p e ro di naufraghi o superstiti di azioni di guerra fu principalmente affidato al Cant Z-506 S, un idrovolante estremamente versatile ed efficiente (Figg. 20, 21). Fu costituito un nuovo Istituto Medico-Legale in Addis Abeba, oltre a quelli di Padova e Ferrara sul territorio nazionale, e vennero create due strutture nosocomiali specializzate in chirurg i a ed ortopedia, specifiche per il personale aeronavigante, presso l’attuale Ospedale S. Camillo in Roma e, in sistemazione sotterranea protetta, a Monturpinu, Fig. 20 - Idrovolante di soccorso Cant Z-506 1941.
nelle
vicinanze
di
Cagliari. Il prezzo pagato dal Corpo fu di 17 Ufficiali Medici e 46 Sottuff i c i a l i Aiutanti di Sanità caduti, per non contare prigionieri e deportati. A tutti non vennero mai meno il senso dell’onore e del dovere e la fedeltà al giuramento prestato, rimarcati dalle ricompense al Valore (1 medaglia d’oro, 10 d ’ a rgento, 37 di bronzo e 87 croci di guerra). La medaglia d’oro fu attribuita, alla memoria, al Cap. Aldo Di L o reto, il quale, per la sua partecipazione diretta alla lotta di liberazione, fu giustiziato sommariamente pre s s o Villetta Barrea il 12 novembre 1943, mentre difendeva la libertà e la dignità della Patria. Il suo nome fu attribuito pertanto, dal termine della guerra a tutt’oggi, all’Istituto Medico-Legale di
Fig. 21 - Soccorso con Cant Z-506 1941.
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
Roma (Fig. 22).
ad una moderna Aeronautica, nel solco delle tradizioni degli albori. Nel 1947 fu ricostituito il servizio di Soccorso Aereo, denominato S.A.R. (Search And Rescue), finalizzato non più esclusivamente alla ricerca e soccorso di naufraghi e superstiti di incidenti a e rei, ma anche, e dando così inizio ad un fertilissimo filone operativo dell’A.M.,
Fig. 23 - Grumman Albatros UH-16.
al trasporto aeromedico urgente di feriti e traumatizzati od organi da trapiantare, ovvero al soccorso a popolazioni colpite da calamità naturali, in collaborazione con la Protezione Civile. Il principale velivolo impiegato fu l ’ i d rovolante Grumman Albatros UH-16 (Fig. 23), mentre i primi elicotteri riconvertiti al trasporto sanitario furono l’Agusta
Fig. 22 - Aldo di Loreto.
Bell 47 J-2 (Fig. 24) (utilizzato anche per l’addestramento delle Infermiere Volontarie
Il dopoguerra
C.R.I. Assistenti dell’Aria) ed il Sikorsky S-51 (Fig. 25) , mezzi ormai conservati nei
La ricostruzione del Corpo Sanitario nel
secondo
dopoguerra
fu
Fig. 24 - AB 47 J-2.
Musei Storici. Eppure tali aeromobili,
assai
insieme al già citato, glorioso, Cant Z-506,
feriti del primo conflitto mondiale e le
complessa, sia per la distruzione o la
c o s t i t u i rono il fondamentale anello di
m o d e rne dottrine e capacità NATO di
confisca di molte strutture faticosamente
congiunzione tecnologico e professionale
evacuazione aeromedica, che avremo più
costruite, sia per il ridimensionamento
fra le primitive forme di trasporto aereo di
avanti modo di presentare.
quantitativo e qualitativo della Forza Armata e dell’industria nazionale, ai quali si pose parziale rimedio solo nei decenni a seguire. In particolare, nel 1951, grazie all’impulso ed alle esperienze accumulate all’estero da parte di alcuni volenterosi ufficiali medici, si ricostituì il “Centro Studi e Ricerche di Medicina Aeronautica”, erede dei Centri d’anteguerra, che fu collocato in una palazzina di nuova costruzione, adiacente all’Istituto Medico-Legale di Roma, in Viale Piero Gobetti, all’uopo edificata nello stesso stile dei preesistenti edifici, allo scopo di aff i a n c a re il quotidiano lavoro
diagnostico
e
certificativo
eseguito dall’Istituto, con quell’attività di ricerca e addestramento psico-fisiologico del personale navigante, indispensabile
Fig. 25 - Sikorsky S-51.
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
I n o l t re, con il consueto entusiasmo e
che si rivelò utilissimo per mettere a
la mai sopita passione, gli ufficiali del
punto la deambulazione sul suolo
Corpo, validamente sostenuti dai sottuff i-
lunare. Nel 1965, infatti, il Centro di
ciali Aiutanti di Sanità, mentre portavano
Roma fu oggetto di una visita appro-
allo stato dell’arte le aree di interesse in
fondita del Col. John Glenn (Fig. 29),
cui già vi era consolidata esperienza,
primo astronauta statunitense, il quale
avviavano nuovi filoni di attività, imposti
rimase impressionato dalla qualità delle
dall’evolvere della tecnica e degli scenari
sperimentazioni effettuate.
strategici, oltre che dal mutare della
Nel 1959 il Centro Studi si dotava poi
concezione stessa della Medicina e dello
di una “centrifuga per esperimenti
Strumento Militare: le nuove sfide erano
Fig. 27 - Torre di sub-gravità.
sull’uomo”, comunemente denominata “centrifuga umana” (Fig. 30), acquisita
r a p p resentate dalla Medicina Spaziale e dai rischieramenti fuori dai confini nazio-
alto 22 metri, al cui interno si muoveva
in Germania e collocata anch’essa in Viale
nali, intesi sia come supporto alle Forze
lungo l’asse verticale un sedile cabinato,
Gobetti, in un locale appositamente edifi-
operative sia come missioni umanitarie
ancorato a terra al tempo zero e legato
cato. Dotata di un braccio rotante di 6
nei Paesi in via di sviluppo. Fra queste
con funi elastiche all’estremità superiore
metri ed usata per studiare gli effetti delle
ultime, in particolare, merita specifica
della struttura, capace di ripro d u r re, per
accelerazioni (teoricamente fino a 20 G),
menzione il Progetto “Ridare la Luce”
alcuni secondi, una situazione di micro-
fu aggiornata nel 1972 con l’adozione di
(Fig. 26), iniziato nel 2004 in collabora-
gravità, a seguito dello sgancio da terra
una nuova gondola, progettata dall’allora
zione fra l’Aeronautica Militare e l’Asso-
del sedile e della spinta generata verso
Colonnello Ingegnere Licio Giorgieri, illu-
ciazione con i Fatebenefratelli per i Malati
l’alto dalla retrazione degli elastici. A
stre ricerc a t o re e docente universitario,
Lontani (AFMAL), tuttora attivo, che ha
questa, nel 1961, si associò un “asse di
poi Dire t t o re Generale delle Costruzioni
visto eff e t t u a re a tutt’oggi circa 2600 inter-
sub-gravità” (Fig. 28), per lo studio dei
e degli Armamenti Aeronautici e caduto
venti di chirurgia oculare 12.000 visite
movimenti corporei e delle variazioni
vittima del terrorismo, ed al quale va, in
specialistiche, in paesi come Benin, Togo,
di consumo energetico nella locomo-
questa occasione, il nostro commosso,
Ghana e Mali, tra i più poveri del mondo
zione in condizioni di ridotta gravità,
d e f e rente ricordo.
e nei quali non sono purtroppo garantiti alla popolazione neppure livelli minimi di assistenza sanitaria.
Fig. 26 - Ridare la Luce.
Medici e Spazio Nel 1956 fu innalzata presso il Centro di Medicina Aeronautica (divenuto nel contempo anche Spaziale), una “torre di sub-gravità” (Fig. 27), traliccio
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Fig. 28 - Asse di sub-gravità.
Fig. 29 - Visita di John Glenn.
toriali. Presso il campo base di Ngomeni sulla costa keniota ed al largo, presso le piattaforme “S. Marco” e “S. Rita”, ufficiali medici e sottufficiali infermieri sono stati p resenti per 25 anni, in supporto a ricercatori e tecnici dell’A.M., dell’Università di Roma e del C.N.R., i quali realizzavano congiuntamente il progetto. L’Istituto Medico-Legale
dell’A.M.
“Aldo di Loreto” di Roma ha poi effettuato tutte le selezioni psico-fisiche dei candidati astronauti nazionali. In particol a re, nel 1989, avveniva quella decisiva, che avrebbe portato il primo italiano nello spazio, Franco Malerba, impiegato quale “Prime Payload Specialist” nella missione TSS-1, compiuta dallo Shuttle
Fig. 30 - Centrifuga umana.
“Atlantis” dal 31 luglio al 7 agosto 1992. Ma gli Ufficiali medici dell’A.M.
La mole di produzione scientifica e
Isp. Capo (a) Manlio Carboni. Il secondo
sono stati e sono tuttora impegnati in
le capacità acquisite dagli ufficiali medici
evento fu l’istituzione presso l’Univer-
prima persona in attività spaziali: nel
del Corpo Sanitario Aeronautico, porta-
sità degli Studi di Roma, della Scuola di
1995 il Ten. Col. Luca Urbani (Fig. 32)
rono quindi in quegli anni ad altri due
Specializzazione in Medicina Aero n a u-
veniva selezionato dalla NASA come
eventi di elevato rilievo culturale ed
tica e Spaziale della Facoltà di Medicina
“ A l t e rnate Payload Specialist” per la
accademico: il primo, la costituzione, il
e Chirurgia (Dire t t o re Prof. Mario
missione STS-78 - Life and Microgravity
30
1952, dell”Associazione
Piccoli), ove collaborano tuttora stre t t a-
- Spacelab, effettuata nel giugno 1996
Medicina
mente, in qualità di docenti, ricerc a t o r i
a
ed esperti civili e militari.
Durante la missione Luca Urbani svolse
maggio
Italiana
di
Aeronautica”
(completata nel 1963 con la denomina-
bordo
dello
Shuttle
Columbia.
zione “Spaziale” - A.I.M.A.S.) (Fig. 31) ,
La qualità e l’originalità delle ricerche
la funzione di “Crew Interface Coordi-
punto di convergenza di tutte le profes-
p rodotte ottenne un prestigioso ricono-
nator”, a terra, presso il Marshall Space
sionalità nazionali operanti nel campo
scimento internazionale quando un
Flight Center, Huntsville (Texas).
aeromedico. Ancora oggi quanto mai
apparecchio sperimentale di “balistocar-
attiva, associata all’E.S.A.M. (European
diografia”, concepito e realizzato dal
Society of Aerospace Medicine), è
Gen. Medico Aristide Scano, già Dire t-
guidata, in qualità di Presidente, dal Gen
tore del Centro Studi ed illustre fisiologo di fama internazionale, veniva portato a bordo dello Shuttle “Columbia”, nella prima
missione
SPACELAB
(28
novembre - 8 dicembre 1983). Si trattava del primo volo di un esperimento italiano di medicina spaziale. Non si può inoltre non ricordare che, dal 1964 al 1989, il personale sanitario dell’Aeronautica Militare ha assicurato l’assistenza al “PROGETTO S. MARCO”, per Fig. 31 - Stemma A.I.M.A.S.
il lancio di satelliti scientifici in orbite equa-
Fig. 32 - Luca Urbani.
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
A coronamento di tale vivace attività
Le Operazioni Fuori Area
scientifica, tre Ufficiali medici dell’Aeronautica Militare, il tenente colonnello
Situazioni di calamità naturali o
Francesco To rchia ed i capitani Paola
missioni di “peace-keeping” o “peace-
Verde e Angelo Landolfi (Figg. 33, 34) ,
enforcing” hanno visto il Corpo Sanitario
hanno poi conseguito nel 2005 la quali-
Aeronautico in prima linea fin dal 1953,
fica di “Space Flight Surgeon” (“Medico
quando le isole greche dello Ionio furono
Spaziale”), presso il Centro Addestra-
colpite da un violento sisma. Nel 1956 un
mento Cosmonauti “Yuri Gagarin” di “Star
contingente di 6 Ufficiali Medici e altre t-
City”, nei pressi di Mosca. E’ la prima
tanti Aiutanti di Sanità si trovò poi impe-
volta al mondo che una nazione straniera
gnato, sotto la bandiera della Croce Rossa
avvia un simile progetto di collaborazione
I n t e rnazionale, nell’assistenza dei profughi
con il centro Gagarin. L’occasione del
provenienti dall’Ungheria, devastata da
corso è stato il volo dell’astro n a u t a
tragici rivolgimenti politici: fu realizzato in
italiano Roberto Vittori, Colonnello Pilota
quella circostanza, in pochi giorni, un
c o l l a u d a t o re dell’Aeronautica Militare ed
“triage” sanitario, giudicato eccellente, su
a s t ronauta dell’Agenzia Spaziale Europea.
un flusso di oltre 170.000 persone.
La “Missione Eneide” (15 aprile - 2
Nel 1961 la Sanità aeronautica fu coin-
Fig. 35 - Francesco Paolo Remotti.
le Forze Armate italiane hanno parteci-
maggio 2005), alla quale ha partecipato
volta in una missione di interposizione
pato con propri contingenti, pro g re s s i v a-
volando su un navicelle russe “Soyuz”
O.N.U. nell’allora nascente Zaire (ex
mente sempre più numerosi ed a caratte-
e sulla Stazione Spaziale Intern a z i o n a l e
Congo Belga), scosso da una violenta lotta
rizzazione operativa ed interforze sempre
, ha così rappresentato l’opportunità di
fra opposte fazioni: il Ten. Francesco
più spiccata. Venne così elaborata una
addestrare i nostri Medici a supportare
Paolo Remotti (Fig. 35), neoassegnato alla
dottrina sanitaria NATO, tuttora vigente,
le attività spaziali. Essi hanno dire t t a-
46^ Aerobrigata di Pisa, per sua stessa
che prevede 4 livelli di strutture sanitarie
mente appreso, in un’altra nazione
consapevole scelta umanitaria inserito
di supporto campale alle operazioni:
“leader”, le tecniche di selezione ed
nell’equipaggio rischierato, veniva barba-
addestramento dei cosmonauti, oltre che
ramente trucidato a Kindu l’11 novembre,
di base - “Role 2”, emergenza chirurgica
a gestire da terra i problemi sanitari in
insieme ad altri dodici militari dell’Aero-
ed ortopedica - “Role 3”, ospedale mili-
volo ed a seguire la riabilitazione al
nautica, da una banda di armati irregolari,
t a re da campo - “Role 4”, ospedale mili-
rientro nell’atmosfera. Con la stessa
meritando al Corpo l’assegnazione della
t a re in Patria. (“Role” sta per “ruolo,
missione veniva poi effettuato sul Col.
seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.
funzione”). L’Aeronautica Militare è in
Vittori un esperimento originale, pre d i-
Gli anni ‘80 hanno visto, contempora-
grado di gestire autonomamente strutture
sposto dal Reparto Medicina Aero n a u-
neamente al progressivo declino dell’U-
di livello “Role 1” (indicate come “Plus”
tica e Spaziale di Pratica di Mare, riguar-
nione Sovietica e del Patto di Varsavia,
qualora dotate di funzioni aggiuntive),
dante la percezione della posizione del
l’insorgenza di numerose situazioni di
costituite da tende (convenzionali o pneu-
corpo umano nello spazio.
conflitto o grave tensione locale, alle quali
matiche), ovvero moduli tipo “shelter”, arti-
“Role 1”, pronto soccorso ed assistenza
colate su Servizi Generali (Accettazione, S e g reteria), Ambulatorio, Postazione Assistenza Medica Intensiva, Farmacia e Magazzino, Ricovero (8 - 10 posti letto). O l t re al pronto soccorso e visita medica ordinaria, vengono svolte attività di prevenzione igienico-sanitaria, sia a favore del personale militare nazionale ed alleato, Fig. 33 - Torchia, Verde e Landolfi.
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
Fig. 34 - Torchia, Verde e Landolfi Simulatore Stazione Spazialei.
sia della popolazione civile locale, previ accordi con le Autorità del Paese ospite
(CIMIC - Cooperazione Civile/Militare ) .
continuativa durante il successivo trasporto
Corpo Sanitario Aeronautico conosceva
Dotate, di massima, di 1-2 ufficiali medici,
in Patria (velivolo Falcon 900 - evacuazione
un’accelerazione impressionante: 1° ROA
coadiuvati da 3-6 sottufficiali inferm i e r i ,
aeromedica strategica) (Fig. 39). Esse sono
(Reparto Operativo Autonomo) - Aero-
dispongono di autoambulanze a trazione
integrate da medici anestesisti, forniti,
porto AMIKO Djakova Kosovo - marzo
integrale, derivate da mezzi per impiego
o l t re che dall’A.M., anche da altre Forze
1999, tuttora aperto; 2° ROA - Aeroporto
trasporto truppe e materiali e svolgono,
Armate e dalla Croce Rossa Italiana, e
di Pristina Kosovo - maggio 2000, aprile
altresì, assistenza in linea di volo, qualora
sono dotate di attre z z a t u re di rianima-
2003; 3° ROA - Aeroporto di Asmara
dispiegate su di un aeroporto, ed evacua -
zione (defibrillatori, ventilatori polmo-
Eritrea - novembre 2000, novembre 2002;
zione aeromedica avanzata o intrateatro,
nari,
infusione,
4° ROA - Aeroporto di Bagram Afghani -
quando sia prevista la cooperazione con
monitor multiparametrici), a struttura
stan - giugno 2002, dicembre 2002; 5°
elicotteri dedicati (HH3F e/o AB 212
modulare ed impiegabile indiffere n t e-
ROA - Aeroporto di Manas Kirghizistan
dell’A.M.) (Fig. 36).
mente su aeromobile od autoambulanza
Qualora si ravvisi l’esigenza, tali s t r u t t u repossono poi essere configurate quali
“Aeromedical
Staging
aspiratori,
pompe
(Intensive Care Unit). Il primo “Role 1” fu rischiarato dall’Ae-
Unit”
ronautica Militare in occasione della Guerra
(A.S.U.) (Fig. 37), il cui compito speci-
del Golfo (fine 1990, inizio 1991) pre s s o
fico è di garantire il trasporto dal teatro
Al-Dhafrah, negli Emirati Arabi, integrato
di operazioni e la gestione temporanea
nell’Operazione Locusta”, in supporto ai
(mantenimento e stabilizzazione) di pazienti
velivoli aerotattici To rnado, impiegati
immobilizzati (critici o non critici, con veli-
sull’Iraq. Un altro nucleo sanitario veniva
voli C 130J - evacuazione aeromedica
contemporaneamente
tattica) (Fig. 38), a cui segue l’assistenza
Incirlik, in Tu rchia, per l’assistenza ad un
approntato
ad
a l t ro Reparto di volo di Difesa Aerea su F 104 Starfighter, ivi ridislocato. Ulteriori interventi sanitari si sono poi succeduti nel 1993, sull’Aeroporto di Moga-
Fig. 38 - Evacuazione Aeromedica Tattica.
discio in Somalia, nel contesto dell’Operazione Albatros-Ibis/ ONU “Restore Hope” (Fig. 40) e nel 1997, in supporto all’afflusso degli aiuti umanitari intern a z i o n a l i s u l l ’ A e roporto di Tirana, nel corso della Fig. 36 - Evacuazione Aeromedica Avanzata - Modulo Intensive Care Unit. Elicottero HH3F
rivolta albanese (Operazione Alba). Da quel momento in poi il dispiegamento fuori area di strutture “Role” 1 del Fig. 39 - Evacuazione Aeromedica Strategica - Velivolo Falcon 900.
Fig. 37 - Stazione di transito fra fase tattica e fase strategica di una Evacuazione Aeromedica, con capacità temporanea di mantenimento e/o stabilizzazione di pazienti critici.
Fig. 40 - Mogadiscio Somalia 1993.
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
- ottobre 2002, settembre 2003; 6° ROA
“AQUILA” - Herat Afghanistan - aprile
tiche spesso difficili se non, talora,
- Aeroporto di Tallil Iraq - giugno 2003,
2005, tuttora aperto (Fig. 42) .
estreme. Nell’assicurare assistenza e
n o v e m b re 2006; (Fig. 41) 7° ROA (come
Questi rischieramenti vedevano impe-
conforto anche a molte sfortunate popo-
A e romedical Staging Unit) - Aeroporto di
gnata la quasi totalità degli Ufficiali
lazioni, essi stanno accumulando espe-
Al-Bateen Emirati Arabi Uniti - marzo
Medici del Corpo Sanitario Aero n a u t i c o
rienze professionali ricchissime ed irripe-
2003, tuttora aperto; Gruppo ALBIT -
e diverse centinaia di Sottufficiali Aiutanti
tibili, oltre che intense e preziose espe-
Valona Albania - aprile 2000, gennaio
di Sanità, per garantire la salute dei mili-
rienze personali, che costituiscono, per
2003; KFOR “Rear” - Skopje Macedonia -
tari italiani e di quelli delle nazioni
il presente e per il futuro, un patrimonio
o t t o b re 2000, marzo 2001; Task Forc e
alleate, in condizioni operative e clima-
umano e culturale di inestimabile valore.
Fig. 41 - Tallil Iraq 2005.
Fig. 42 - Herat Afghanistan 2009.
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
Il Corpo Sanitario Aeronautico oggi Al vertice della Sanità A.M. si colloca il Capo del Corpo Sanitario Aeronautico, attualmente il Gen. Isp. Capo Ottavio Sarlo (Fig. 43), posto alle dirette dipendenze del Capo di Stato M a g g i o re. E’ il consulente del Capo di SMA per tutte le questioni riguardanti il Corpo Sanitario Aeronautico, con partic o l a re riguardo alla formazione ed ai profili d’impiego del personale sanitario. A tale riguardo concorre alla definizione dell’iter formativo, provvedendo alla elaborazione di tutti i programmi di studio, e promuove la partecipazione degli ufficiali medici a conferenze e Fig. 43 - Gen.Isp.Capo Ottavio Sarlo Capo del Corpo Sanitario Aeronautico su velivolo MB339.
congressi in Italia e all’estero. E’ vice-dire t t o re del “Giornale di Medicina Militare”, edito a cura della direzione Generale della Sanità Militare.
del personale navigante (militare e
dico dei piloti, navigatori ed equi-
Cura e promuove la predisposizione
civile) e del personale in servizio a terra
paggi di volo dell’A.M., delle altre
e la diffusione di studi, manifestazioni
incluse le pro c e d u re di selezione, la
Forze Armate e Corpi Armati dello
scientifiche e monografie relative all’at-
supervisione sulle attività di medicina
Stato, oltre che dei piloti ad assistenti
tività delle Strutture Sanitarie dell’A.M.
del lavoro e medicina aeronautica e
di volo dell’Aviazione Civile; dell’i-
E’ membro del Comitato per la
spaziale. Completa il quadro la forma-
doneità delle Forze Speciali (Incur-
Formazione Permanente del Personale
zione e l’addestramento del personale
sori) e dei Controllori dello Spazio
Sanitario e del Comitato per la Ricerca
sanitario, che recepiscono anche il
Aereo A.M.; del giudizio di idoneità
Sanitaria Militare (direttive SMD-L-022 e
programma del Ministero della Salute
all’impiego in teatri operativi fuori
per l’Educazione Continua in Medicina.
area di tutto il personale A.M.; dell’i-
La gestione e l’organizzazione della
Per questi compiti il Capo Servizio si
doneità psico-fisica ad ambienti
SMD-L-023). Sanità Aeronautica sono responsabilità
avvale di un Brigadier Generale medico,
estremi (quali la selezione dei candi-
del Capo del Servizio Sanitario A.M.,
vice Capo servizio, ed ha, quali org a n i
dati astronauti ed il Progetto Antar-
struttura complessa, alle dipendenze del
di “staff” quattro Uffici, diretti da altre t-
tide); del supporto sanitario areale e
Comando
tanti Colonnelli medici.
p residiario e dell’assistenza speciali-
Logistico
dell’Aeronautica
Militare. Ad esso competono le proposte
Funzioni così articolate richiedono
stica, per il tramite delle dipendenti
di impiego del personale sanitario A.M.,
comunque di disporre, alle dire t t e
Infermerie Principali di Milano
l ’ a p p rovvigionamento delle risorse sani-
dipendenze, di Enti appositamente dedi-
(dall’I.M.L. di Milano), di Roma e
tarie di materiali e mezzi, compresi
cati, alquanto numerosi, e che cerc h e-
Bari (dall’I.M.L. di Roma). Queste
pianificazione ed utilizzo delle risorse
remo di delineare:
strutture
finanziarie, l’assistenza sanitaria (in
•
effettuano
consulenze
Istituti Medico-Legali per l’Aero-
polispecialistiche e praticano terapie
Patria e nei teatri operativi) e l’igiene
nautica (I.M.L.) “Angelo Mosso” di
a favore di tutto il personale militare
ambientale dei Reparti ed Enti della
Milano ed “Aldo di Loreto” di
e civile della Difesa, compresi i
Forza Armata, la definizione dei re q u i-
R o m a, che si occupano della sele-
p a renti diretti, promuovendo anche
siti e il controllo dell’idoneità psico-fisica
zione iniziale e del controllo perio-
campagne di prevenzione, quali
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
quelle in corso in campo cardiova-
Esercito), sono sottoposti a revisione
giche virali. Cuore del Gruppo sono
s c o l a re, oncologico, odontoiatrico e
presso la Commissione Medica di
i sistemi di trasporto A.T.I. (Aircraft
ginecologico: emerge
in questo
2a Istanza di Milano (anch’essa
Transit Isolator) ed S.T.I. (Stre t c h e r
settore il Progetto Salute Donna,
organo interforze a conduzione Aero-
Transit Isolator) (Fig. 44). Il paziente,
nautica).
ricevuto dal luogo di cura dove si
Direttamente dal Servizio Sanitario
t rova degente, viene imbarcato su
taria e gratuita a tutte le donne in
A.M. dipendono poi le altre due
velivoli C 130J, C 27J o, in futuro
servizio, militari e civili, e volto a
Infermerie Principali dell’A.M.: quella
B767 Tanker, con la barella A.T.I, (di
garantire la migliore forma di preven-
di Vero n a - Villafranca, dedicata alla
b revetto UK), dotata di sistema
zione
predisposizione delle strutture sani-
chiuso con pressione interna nega-
aperto presso le Infermerie Principali di Milano e Roma in maniera volon-
possibile,
mediante
una
•
“equipe” integrata di professionisti ed
tarie campali tipo “Role 1” nelle
tiva e filtri ad altissima efficienza.
una avanzata tecnologia diagnostica.
operazioni fuori dai confini nazionali
L’involucro
Dall’Istituto di Roma dipendono
(Gruppo di Proiezione Sanitaria), e
presenta maniche e maschere per
altresì l’Infermeria Polifunzionale di
quella di Pratica di Mare, dedicata
c o n s e n t i re agli operatori (ufficiali
Pozzuoli, dedicata specificamente all’as-
all’evacuazione aeromedica ed all’or-
medici e sottufficiali infermieri appo-
sistenza sanitaria ed al controllo dell’i-
ganizzazione
sitamente addestrati) i necessari inter-
doneità al volo nell’ambito dell’Acca-
Staging Unit” (Gruppo di Pro i e z i o n e
venti (infusione di liquidi e farmaci,
demia Aeronautica, ed il Dipartimento
Sanitaria) ed al trasporto dei pazienti
monitoraggio dei parametri biologici,
Militare di Medicina Legale di Bari, strut-
altamente infettivi (Gruppo di bio-
raccolta di campioni da esaminare )
tura interforze a conduzione Aero n a u-
contenimento). Tale unità ha acqui-
in condizioni di assoluta sicure z z a .
delle
“Aero m e d i c a l
trasparente
in
PVC
tica, con finalità medico legali inerenti
sito la capacità, comune a poche altre
A terra il paziente viene trasferito,
alle cause di servizio ed all’idoneità al
nazioni al mondo, di trasportare per
mediante un sistema di connessione
servizio militare.
via
isolamento
ad interfaccia chiuso, nella omologa,
Intensa è l’ attività congressuale e
pazienti portatori di patologie estre-
più piccola, barella S.T.I., pro g e t t a t a
pubblicistica animata dalle strutture sani-
mamente contagiose, quali TBC
per viaggiare su autoambulanze.
tarie dell’Aeronautica Militare. Partico-
farm a c o - resistente o febbri emorra-
Destinazione finale, gli ospedali di
aerea
in
totale
lare menzione merita, al riguardo, il Convegno “Neuroscienze e Psicologia del Lavoro”, organizzato una volta l’anno dall’IML-AM di Roma, con la partecipazione di più prestigiosi cultori nazionali della materia, militari, universitari ed ospedalieri. Viene in tal modo condiviso con la comunità medico-scientifica e con le più diverse organizzazioni sanitarie pubbliche e private il ricco patrimonio di conoscenze ed esperienze, derivante da più di settant’anni di attività al servizio dell’uomo in volo. •
Per il riesame dei giudizi emessi dagli Istituti Medico-Legali il Servizio Sanitario A.M. dispone della Commissione Sanitaria di Appello, sita in R o m a, mentre i giudizi del Dipartimento Militare di Medicina Legale di Milano (interforze a conduzione
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
Fig. 44 - Trasporto sanitario in biocontenimento (Moduli ATI/STI).
•
riferimento per le malattie infettive
militari e civili, nonché soccorritori
l’Accademia svolse 26 corsi, portando
“L. Spallanzani “ di Roma e “L. Sacco”
non sanitari. Di elevato contenuto
alla laurea ed all’abilitazione pro f e s s i o-
di Milano (anch’essi dotati di S.T.I.)
specialistico,
dalle
nale 241 ufficiali, che iniziavano la
ed unici in grado di assicurare i
società scientifiche nazionali ed inter-
carriera con il grado di Tenente. Le
e
qualificate
massimi livelli di bio-sicurezza e di
nazionali titolari della certificazione,
funzioni dell’Accademia di Sanità Mili-
terapia antinfettiva specifica. L’attiva-
queste attività formative si estendono
tare Interforze, sono state riallocate, per
zione del trasporto può avvenire sia
dall’emergenza
cardiovascolare
legge, dal 1997 presso le Accademie
nell’ambito delle operazioni militari
“Basic Life Support- Early Defibrilla-
Militari di Forza Armata. L’attivazione del
fuori area, sia in caso di pazienti
tion” (BLS-DEF), a quella traumato-
Corso Medici presso l’Accademia Aero-
civili, italiani o stranieri, qualora se
logica “Pre-Hospital Trauma Life
nautica di Pozzuoli avverrà con l’anno
ne ravvisi l’esigenza: si tratta di un
Support” (PHTLS), fino a quella su
accademico
esempio di eccellenza della possibi-
l a rga scala “Major Incident Medical
p e r a l t ro, gli ufficiali del Corpo Sanitario
lità delle Forze Armate di mettere a
Management and Support” (MIMMS).
Aeronautico vengono arruolati mediante
disposizione della comunità civile le
(Fig. 45).
pubblico concorso per titoli ed esami,
proprie capacità, oltre che di un
Al fine di garantire un flusso costante
esempio di cooperazione al massimo
di ufficiali medici, formati in analogia
2009/10.
A
tutt’oggi,
al quale possono partecipare laureati in medicina e chirurgia.
livello tra sanità militare e sanità
agli altri ufficiali A.M., da immettere nei
Tutti i Reparti ed Enti dell’A.M.,
civile.
ruoli del servizio permanente, anche per
dipendenti dai quattro Alti Comandi nei
Infine, l’Istituto di Perf e z i o n a-
risolvere la carenza organica dell’epoca,
quali è suddivisa la Forza Armata
mento e Addestramento in Medi-
fu istituita nel 1968 l’Accademia di
(Comando Squadra Aerea, Comando
cina Aeronautica e Spaziale (già
Sanità Militare Interforze, il cui
Logistico, Comando Scuole e Comando
Scuola Militare di Sanità Aero n a u-
Nucleo Aeronautica (A.S.M.I.N.A.)
Operativo Forze Aeree), dispongono poi
tica), cura, sempre in R o m a, la
(Fig. 46) venne dislocato presso la
di servizi sanitari dedicati, denominati
formazione e la qualificazione del
Scuola di Guerra Aerea di Firenze, dove
Infermerie di Corpo. Esse svolgono,
personale sanitario dell’A.M., sia con
avveniva la formazione militare aeronau-
con una dotazione variabile di medici,
i corsi regolari previsti dall’ordina-
tica. Gli Allievi (iscritti al 1° e 2° anno)
i n f e rmieri e materiale sanitario, a livello
mento militare per gli ufficiali medici
e gli Aspiranti (iscritti agli anni dal 3° al 6°)
periferico, le funzioni di assistenza sani-
vincitori di concorso pubblico, sia
frequentavano il corso di laurea in
taria e pronto soccorso, medico di
con una variegata e qualificata offerta
medicina e chirurgia della locale Univer-
S t o rmo, medicina legale, igiene e pro f i-
formativa, rivolta anche ad altre
sità. Durante il periodo in cui fu attiva,
lassi e medicina del lavoro, curando l’ap-
Forze armate, ovvero ad Istituzioni
plicazione in Forza Armata, mediante
Civili, quali la C.R.I. (Infermiere
specifiche figure professionali di ufficiali
Volontarie dell’Aria). Esempio di tale
medici qualificati, tutte le complesse
collaborazione sono ancora il Corso
normative che regolano tali vari settori.
di Gestione delle Emergenze per gli
Si può affermare che costituiscano i
operatori di tutte le Forze Speciali ed
“Role 1” a supporto delle articolazioni
il Corso di Laurea in Infermieristica,
A.M. sul territorio nazionale. Figura
tenuto presso il Centro in conven-
p e c u l i a re del Corpo Sanitario Aero n a u-
zione con l’Università “Sapienza” di
tico è quella del Medico di Stormo,
Roma. Corsi di Perfezionamento in
istituita fin dal 1951 in analogia al “flight
Emergenza Sanitaria, finalizzati prin-
s u rgeon”
cipalmente alle operazioni fuori area
complete cognizioni di medicina aero-
anglosassone.
Dotato
di
ed all’assistenza in linea di volo, sono
nautica e di spiccate doti comunicative
altresì tenuti re g o l a rmente a favore
professionali, questo ufficiale medico,
di operatori sanitari dell’A.M., a cui
presente in tutti i Reparti di volo, rappre-
si aggiungono altri operatori sanitari
Fig. 45 - Corso presso I.P.A.M.A.S.
senta il consulente, ma soprattutto
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
l’amico ed il confidente dei piloti e del Comandante, nell’intento di rendere vivo e concreto quel rapporto fiduciario e incondizionato tra medico ed operativo, necessario per tutelare la sicurezza del volo da insidie fisiche e psichiche spesso sottovalutate o misconosciute. Le Infermerie di Corpo sono articolate, a seconda delle dimensioni e delle capacità operative, in tre livelli: Tipo “A”, per le Brigate e Stormi operativi (20 basi); Tipo “B”, per Enti, Istituti di formazione e Scuole, Quartieri Generali degli Alti Comandi (8 basi); Tipo “C” per Distaccamenti aeroportuali, Depositi ed altri Enti minori (44 basi). Si realizza così quella capillare diffusione in A.M. dell’assistenza sanitaria che, oltre a costituire un vero e proprio moltiplicatore di forze a livello operativo ed addestrativo, radica pro f o n d amente gli ufficiali medici ed i sottuff iciali infermieri nella realtà aero n a u t i c a , creando tra il personale dell’Arma Azzurra ed i suoi operatori sanitari un
Fig. 47 - Camera ipobarica - anni '50
legame profondo ed inscindibile, fatto di ideali comuni e di esperienze condivise. E rede delle tradizioni del Centro Studi e Ricerche di Medicina Aero n a utica è oggi il Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale di Pratica di Mare, posto alle dipendenze del Centro Sperimentale Volo del Comando Logistico A.M. Si occupa di studi, sperimentazioni e consulenze tecniche nel campo delle medicina aeronautica e spaziale, oltre che dell’addestramento aero f i s i o l o g i c o del personale navigante di tutte le Forze a rmate e Corpi armati dello Stato, compresi appartenenti a Forze Armate s t r a n i e re. E’ articolato in un Gruppo Alta Quota/Ambienti Estremi, in un Gruppo
Biodinamica,
un
Gruppo
Fattori Umani ed ha a disposizione una Biblioteca ed un Laboratorio Analisi e
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
Fig. 48 - Camera ipobarica - oggi - esterno.
Biostatistica. Ma la massima qualifica-
Il complesso di tali strumentazioni, in
zione deriva dalle modernissime ed
attesa della auspicabile, prevista, installa-
avanzate apparecchiature aero m e d i c h e
zione di una nuova centrifuga umana,
di cui dispone, e che ne fanno il centro
unito all’entusiasmo ed all’elevatissima
di riferimento nazionale sulla materia:
professionalità di tutti gli operatori,
Camera Ipobarica, per studi ed adde-
consente al Reparto di conseguire al
strament (Figg. 47, 48, 49); Disorien-
meglio gli obiettivi assegnati e di rappre-
t a t o re Spaziale (simulatore di volo)
s e n t a re brillantemente il Paese in tutti i
(Figg. 50, 51, 52); Sedia di Barany (trat-
contesti internazionali in cui ne sia richiesto
tamento della “motion sickness”); Simu-
l’intervento, sia in ambito addestrativo, sia
l a t o re di seggiolino eiettabile; Vi s o r i
in campo scientifico. E’ da citare, al
n o t t u rni e Laboratorio di Vi s i o n e
riguardo, la partecipazione di diversi uff i-
N o t t u rna (Fig. 53), dotato di simula-
ciali medici A.M. all’attività di “Aviation
t o re di missione in ambiente nazionale
Medicine”
e desertico.
(E.A.G.), “forum” che accoglie e coordina
dell’European
Air
Gro u p Fig. 50 - Disorientatore spaziale 1942.
Fig. 51 - Disorientatore spaziale 1962.
Fig. 52 - Disorientatore spaziale oggi.
Fig. 49 - Camera ipobarica - oggi - interno.
Fig. 53 - Laboratorio di visione notturn a .
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
le migliori professionalità appartenenti alle
realizzazione concettuale e concreta della
principali nazioni europee, oltre che la
Sanità Militare Interforze, utile e neces-
partecipazione a tutte le attività di ricerca
saria al fine di porre a fattor comune espe-
in ambito aeromedico NATO.
rienze e professionalità diverse e comple-
Così vengono preparati al lancio da
mentari. Aprirsi poi alle più diverse form e
alta quota i Paracadutisti Incursori del Rgt.
di collaborazione con la sanità civile, le
“Col Moschin” e vengono qualificati al
Pubbliche Istituzioni e la collettività nazio-
volo parabolico ricercatori nazionali per
nale, nella consapevolezza che le Forze
conto dell’Agenzia Spaziale Europea. Non
Amate devono essere,e percepirsi comple-
possiamo infine dimenticare le missioni
tamente,integrate nella realtà sociale.
Fig. 54 - Angelo d'Arrigo sull'Everest.
o imprese sportive, in campo alpinistico
Infine, di fondamentale importanza per la
quale deve il nome alla divinità in cui i
ed aeronautico, che sono state possibili
crescita umana e culturale di tutti gli
Romani identificavano Crono, mitico
anche grazie al supporto di esperienza e
operatori sanitari sono le proiezioni ed i
p a d re di Chirone. Il distintivo rappresenta
all’ addestramento, assicurati dal Reparto.
contatti in ambito internazionale: dall’as-
così il “metamessaggio” della spinta alla
Nel 1989 i ricercatori di Pratica di Mare
sistenza sanitaria ai Reparti rischierati nelle
ricerca aerospaziale del Corpo Sanitario
si occuparono della fisiopatologia dell’a-
OFCN, alle attività umanitarie nell’Africa
Aeronautico, che ha sintetizzato questo
dattamento umano all’ipossia nella spedi-
sub-sahariana, fino ai continui scambi con
suo obiettivo con il dantesco motto “per
zione Everest-K2 del Consiglio Nazionale
le realtà aeromediche militari e civili di
seguir virtute e canoscenza”.
delle Ricerche. Di certo, il più grande
tutto il mondo, i medici e gli infermieri
coinvolgimento professionale ed emotivo
dell’Aeronautica Militare acquisiscono
si ebbe però con il supporto alle avven-
sempre più, di giorno in giorno, espe-
t u re del “funambolo dell’estremo”, Angelo
rienza e consapevolezza, da porre al
d’Arrigo, preparato, presso il Reparto, al
servizio della salute, in ogni tempo ed in
volo libero con deltaplano ad altissima
ogni luogo la loro opera venga richiesta.
quota, prima sull’Himalaya (Fly over Everest 2004) (Fig. 54) e poi sulle Ande
Il nuovo distintivo del Corpo Sanitario A e ronautico,
realizzato
da
Luciano
( Wings of Condor 2006). Ed è proprio di
Zanelli, vede in primo piano il più grande
questi giorni il progetto, che si realizzerà
dei Centauri, il benevolo e sapiente
anche con la consulenza di specialisti
C h i rone, maestro di Esculapio nell’arte
appartenenti all’Associazione Italiana di
della medicina. L’etimologia della parola
Medicina Aeronautica e Spaziale, di
C h i rone deriva dal greco “kheir” (mano),
c o n t r i b u i re al tentativo di nuovo re c o r d
a indicare, oltre all’intelligenza ed alla
del mondo di lancio con paracadute in
sapienza, anche l’abilità manuale del
caduta libera da alta quota senza ossi-
divino fratellastro di Zeus. Lo scultore ha
geno, da un’altezza prevista di 13.000
voluto rappresentarlo fornito di poderose
metri, una temperatura di uscita di -60°C,
ali ed intento ad ascendere nel cielo stel-
una velocità di discesa di oltre 600 km/h,
lato, portando in alto un caduceo, con la
in apnea iniziale di 60 secondi.
fiaccola
della
saggezza
accesa.
Possiamo concludere questa carrellata
Nell”esergo” della medaglia è raffigurata
sul Corpo Sanitario Aeronautico, riassu-
la Terra sovrastata dal biplano Capro n i
mendo i principali obiettivi che esso attual-
161 Bis, pilotato dal maggiore Mario Pezzi
mente si pone: anzitutto, svolgere la
che conquistò, nel 1938, il re c o r d
propria missione con incondizionato
mondiale di altezza, salendo a 17.083
spirito di servizio e di appartenenza
metri. L’artista ha inoltre rappre s e n t a t o
nell’ambito dell’Aeronautica Militare; colla-
due satelliti, uno in orbita terre s t re ed un
borare poi, con piena disponibilità, alla
a l t ro lanciato verso il pianeta Saturno, il
G Med Mil. 2009; 159(2): 133-152
Fonti della presentazione del testo e delle immagini: Stato Maggiore Aeronautica - 5° Reparto Archivio Storico. Ufficio del Capo del Corpo Sanitario Aeronautico - Archivio. Centro Sperimentale di Volo - Reparto Medicina Aeronautica e Spaziale Archivio. Comando Aeronautica Roma - Quartier Generale - Servizio Grafica e Fototecnica. Antonio Tricarico, Vincenzo La Gioia “C’era una volta... Viaggio nella Medicina Aeronautica e Spaziale Italiana attraverso la Storia del Corpo Sanitario Aeronautico” Ed. SMA, Roma 1999. Informazioni e fotografie personali dell’Autore.
E vacuazione Aeromedica Strategica: l’esperienza USA U.S.A. experience in Strategic Aeromedical Evacuation Marco Lastilla *
Sergio Giusti °
Paolo Tosco •
Riassunto - L’attività di evacuazione aeromedica viene distinta in avanzata, tattica e strategica. Vengono presentati l’organizzazione, i mezzi e la dottrina dell’evacuazione aeromedica strategica statunitense, la più completa e qualificata del mondo, effettuando un parallelo con l’equivalente nazionale, dimostratosi anche nel recente impiego operativo, efficace e tempestivo, anche a fronte della limitatezza dei mezzi. Parole chiave: USAF, Evacuazione Aeromedica Strategica. Summary - Authors give a description of Doctrine, Organization, Medical Personnel, and Air Ambulances of USAF. A comparison between U.S. and Italian procedures is also made. Key words: USAF, Strategic Aeromedical Evacuation.
* T.Col. CSArn - Capo Segreteria Ufficio del Capo del Corpo Sanitario Aeronautico - Roma. ° T.Col. CSArn - Capo I Sezione Medicina Aeronautica e Spaziale - Centro Aeromedico Psico-fisiologico - Istituto Medico-Legale A.M. “Aldo di Loreto” - Roma. • Col. CSArn - Capo II Ufficio Medicina Legale, Medicina del Lavoro e Medicina Aeronautica e Spaziale - Servizio Sanitario Comando Logistico Aeronautica Militare - Roma.
G Med Mil. 2009; 159(2): 153-156
Introduzione
successiva
riconfigurazione
del
cienti, oltre che di materiale sanitario.
mezzo aereo per trasporto passeg-
Le caratteristiche tecniche generali
Come ben noto ai lettori del Gior-
geri. Per questa esigenza è tecnica-
sono le seguenti:
nale, il concetto NATO di Evacuazione
mente possibile, in considerazione
•
Aeromedica (Aeromedevac) prevede
della elevata autonomia, impiegare
JT8D-9° da 6577
tre livelli, successivamente crescenti:
anche il velivolo C-130J. Tuttavia, a
ciascuno;
Motori: 2 turbofan Pratt & Whitney kg di spinta
1. Aeromedevac avanzata: trasporto
causa della velocità massima ridotta
•
Lunghezza: 36,30 m;
sanitario dal luogo dell’evento trau-
rispetto agli avoigetti da trasporto e
•
Apertura alare: 28,35 m;
matico (fino al fronte di combatti-
delle disagevoli condizioni ambien-
•
mento) o della patologia in zona di
tali a bordo, l’A.M. impiega di
operazioni, alla struttura sanitaria più
massima il velivolo Falcon 900.
vicina (Role 1 - 2 - 3). In Italia tale
Gli Stati Uniti, impegnati in molte-
Peso massimo al decollo: 49 tonnellate;
•
Peso massimo in configurazione passeggeri: 29,6 tonnellate;
funzione viene per lo più svolta con
plici teatri d’impiego, in cui sono dislo-
elicotteri HH3F - AB 212/214 - CH
cate forze di elevatissima consistenza, ed
47, principalmente dell’Aero n a u t i c a ,
in relazione alla riconosciuta eccellenza
•
Autonomia: 3200 km;
ma anche dell’Esercito, della Marina
dei servizi sanitari militari, hanno avuto
•
Tangenza massima: 11.300 m;
e dei Carabinieri sulla base delle
per anni in linea un “glorioso” velivolo,
•
Velocità massima: 1055 km/h (Mach
esigenze operative e della riparti-
il C-9 Nightingale, bimotore a medio
zione delle missioni;
raggio ad ala bassa a freccia, specifica-
2. Aeromedevac
tattica:
•
Peso massimo in configurazione “cargo”: 27 tonnellate;
0.86) a 7600 m; •
Equipaggio standard: 8 persone (2
trasporto
mente dedicato all’Aeromedevac Strate-
sanitario tra due centri di cura inten-
gica. Le Forze Armate statunitensi utiliz-
medici/infermieri, 3 tecnici per le
siva di diverso livello. In Italia questa
zano attualmente, per la medesima
strumentazioni aeromedicali);
funzione viene svolta dal velivolo
esigenza, diversi velivoli da trasporto a
C130J dell’Aeronautica, apposita-
medio e lungo raggio, di volta in volta
piloti,
•
1
tecnico
di
volo,
2
Costo: 35 milioni di $. Il velivolo era in grado di traspor-
mente attrezzato con allestimento
allestiti per l’esigenza, ed anche velivoli
tare fino a 40 feriti barellati, ovvero 40
sanitario modulare. Esempi concre t i
sanitari privati, in leasing, soprattutto
sistemati su sedili commerciali modifi-
di tale trasporto consistono nel trasfe-
nelle missioni in ambito NATO/ONU.
rimento tattico di feriti stabilizzati dal territorio irakeno e afgano all’Aero medical Stage Unit di Al-Bateen
La salita e la discesa a bordo dei
Il C-9 Nightingale
pazienti e delle speciali appare c c h i a t u re
(EAU), gestita dall’Aeronautica con il supporto della Croce Rossa Italiana,
cati, e 4 barellati, con tutte le re l a t i v e diverse combinazioni.
sanitarie avveniva tramite una rampa Si tratta di una versione del diffusis-
per il successivo rientro strategico in
simo ed affidabile McDonnell Douglas
Patria;
DC-9,
abbattibile posteriore a comando idraulico. Sul tetto del vano cabina erano
specifica
presenti contenitori per assicurare i
3. Aeromedevac strategica: trasporto
esigenza di trasporto di ammalati e trau-
flaconi per le terapie infusionali, mentre
sanitario al centro di cura definitivo
matizzarti, sia barellati, sia autosuffi-
lungo le pareti erano disposti 11 pannelli
C-9 Nightingale.
C-9 Nightingale.
modificato
per
la
(Role 4 in territorio nazionale od alleato - Ospedale militare o civile). In Italia viene impiegato a tale scopo il velivolo Falcon 900 dell’Aero n a utica, già predisposto dalla ditta costruttrice (Dassault), su re q u i s i t o nazionale, di barelle ed equipaggiamenti sanitari, anche in questo caso modulari ed integrabili nel velivolo al momento dell’esigenza, salvo
G Med Mil. 2009; 159(2): 153-156
mobili contenenti aspiratori ed ossigeno
1. 43d
Aeromedical
Evacuation
S q u a d ro n, Pope AFB,
terapeutico. I n o l t re era stata predisposta un’are a isolata dal resto della cabina da tramezzi
Sia il tipo di velivolo, sia le modalità operative, sono analoghi a quelli dei
North Caro l i n a, dotato di
Falcon 900 del 31° Stormo dell’Aero-
velivoli C 17 e C130;
nautica militare.
stagni, per assistenza speciale a pazienti che richiedessero ventilazione automatica, terapia intensiva o, comunque, isolamento. L’uso di monitor cardiologici/defibrillatori, respiratori automatici, pompe ad infusione ed incubatrici, era consentita da un impianto elettrico dedicato, protetto da uno specifico gruppo di continuità, in caso di emergenza o durante i rifornimenti e l’accensione
C17 Bagram AFB - Afghanistan.
C21A Learjet.
2. 349th Aeromedical Evacuation
4. 908 th A e romedical Evacuation
motori del velivolo. In un’altra sezione separata era allestito l’ambulatorio, con un pannello per la comunicazione con tutte le componenti
S q u a d ro n,
Travis
Squadron,
Maxwell
sanitarie di bordo ed il monitoraggio
AFB,
centralizzato, da parte del responsabile
dotato di velivoli C
medico, della temperatura di cabina,
1 7. La missione prin-
d e l l ’ e rogazione dell’ossigeno terapeutico
cipale
e della funzionalità degli aspiratori e
Gruppo è quella di
tion Squadron (A.E.S.) sono integrati
dotato altresì di lettino visita/chirurgia
f o rm a re ed addestrare medici, infer-
con personale medico, paramedico e
Californ i a,
di
questo
AFB, Alabama, dotato di velivoli C130. Gli Aeromedical Evacua -
ambulatoriale, farmacia, frigorifero sani-
mieri ed operatori tecnico-sanitari,
tecnico appartenente alla Riserva ed alla
tario per sangue intero e farmaci.
in modo da assicurare, in caso di
Guardia Nazionale.
Infine era presente a bordo un’are a
operazioni reali, specie se pro l u n-
La missione principale di tali reparti
logistico-sanitaria, comprendente cucina,
gate, il pieno organico dei ben 40
è costituita, naturalmente, dal trasporto
lavanderia, e funzione di sterilizzazione.
equipaggi di evacuazione aerome-
sanitario urgente di militari dai teatri di
Entrato in linea in un limitato
dica previsti dall’USAF su base
missione, con particolare riferimento alle
n u m e ro di esemplari nel lontano 1968,
mondiale, abilitando inoltre il perso-
Operazioni Iraqi Freedom ed Enduring
il velivolo è stato da alcuni anni ritirato
nale ad operare su ciascun singolo
Freedom.
dal servizio.
L’Evacuazione Aeromedica Strategica USA oggi
velivolo predisponibile per l’esi-
Così come accade nel nostro Paese,
genza. Compito del Reparto è altre s ì
peraltro, i velivoli sono secondariamente
quello di stabilire la composizione
impiegabili anche per tutti i militari e
dei Team Operativi di Evacuazione Aeromedica, per gestire al meglio ogni singola missione.
Tale prioritaria forma di trasporto di ammalati
e
traumatizzati
è
posta
3. 375th
Aeromedical Evacuation
dall’USAF sotto il controllo dell’Air
S q u a d ro n, Scott AFB,
Mobility Command, basato presso la
I l l i n o i s.
Scott AFB, Illinois.
gruppo
Sono attivati attualmente quattro
Questo di
volo
dispone di Learjet
“S q u a d ro n” specificamente dedicati, equi-
C - 2 1, riconfigurabili
valenti a quattro Gruppi di volo dell’A.M.
in caso di evacuazione aero m e d i c a .
C130 Hecules.
G Med Mil. 2009; 159(2): 153-156
tutto
nello
specifico
settore
oltre che dal pro g re d i re delle espe-
del
trasporto aereo urgente.
C130 Hercules. civili che necessitino di trasporto sani-
rienze di assistenza medico-riani-
Si può notare come tale attività, oltre
matoria in volo, che consente di
che costituire un elementare dovere
i m p i e g a re equipaggi sempre più
morale ed umanitario di una nazione
qualificati
civile, si configura anche come effettivo
dotati di interoperabilità. Questa
m o l t i p l i c a t o re delle forze, restituendo
specifica “e x p e r t i s e” è stata re c e n-
con tempestività ed efficacia al servizio
temente acquisita anche dall’Aero-
professionalmente
e
attivo personale anche gravemente
nautica Militare, con la costituzione
ferito, altrimenti destinato all’invalidità
delle sezioni Medevac del Gruppo
permanente.
di
Proiezione
Sanitaria
e
del
tario aereo urgente, oltre che essere
Non va altresì dimenticato il positivo
posti a disposizione in caso di calamità
valore indiretto sulle condizioni psico-
drati nell’Infermeria Principale di
naturali, nazionali o internazionali, come
logiche dei militari in combattimento, o
Pratica di Mare, dipendente dal
Gruppo di Biocontenimento, inqua-
già accaduto nel caso dell’uragano
comunque impiegati fuori dai confini
Servizio Sanitario del Comando
Katrina, il quale nel corso della stagione
nazionali, i quali sanno di poter contare
logistico A.M.;
degli uragani atlantici del 1995, devastò
in ogni caso sul miglior servizio possi-
la città di New Orleans, Louisiana, e
bile di trasporto urgente presso il miglior
buona parte del Golfo degli Stati Uniti.
luogo di cura disponibile, in Patria
il Falcon 900 per l’Italia, consente
Oltre ai velivoli sopra citati, possono
stessa, o comunque nel Paese alleato
velocità, autonomia e comfort di volo
più qualificato.
necessari al buon esito di uno sposta-
altresì essere impiegati anche altri aeroplani, temporaneamente riconvertiti al
L ’ o rganizzazione statunitense del
ruolo di Evacuazione Aeromedica Stra-
servizio di Evacuazione Aeromedica
tegica, in caso di ulteriore emerg e n z a ,
Strategica, al quale è ispirato il molto
•
La possibilità di trasporto mediante velivoli come il C 17 per gli USA ed
mento così
impegnativo per il
paziente; •
L’esigenza
di
effettuare
terapie
quali le aero c i s t e rne a trasporto combi-
più limitato ma non qualitativamente
complesse a bordo, ovvero di avere
nato carburante/personale/materiali KC
inferiore sistema italiano, è basata
in linea c.d. “aerei ospedale” è venuta
135 e KC 10.
dunque, allo stato attuale, su tre prin-
a cadere dal momento in cui si
cipi ispiratori fondamentali:
dispone di efficaci centri di emer-
della “Guerra Globale Contro il Te r ro-
• Impiego di vettori aerei non più
genza a terra (Role 2/3), in grado di
rismo”, iniziata dagli Stati Uniti e dai
esclusivamente dedicati, ma ricon-
Dall’ottobre del 2001, dopo l’inizio
s t a b i l i z z a re
adeguatamente
il
Paesi Alleati, e tuttora in corso, sono
figurati volta per volta con equi-
paziente,
stati effettuati, dagli equipaggi e con i
paggi specializzati e materiale sani-
momento attuale, di rapido trasporto
mezzi descritti, più di 48.000 trasporti
tario “ad hoc”. Questa scelta si
con sole capacità rianimatorie e di
sanitari aerei, numero riferito peraltro
rivela vincente sia nel conseguire
continuazione
solo a militari statunitensi provenienti
r i s p a rmio di risorse nell’acquisi-
sostegno, in attesa della imminente
dai teatri di operazione.
zione e manutenzione di diverse
destinazione ospedaliera finale.
Considerazioni conclusive
il quale necessita, al
della
terapia
di
linee di mezzi aerei, sia nella possi-
Si conferma, pertanto, l’indero g a b i l e
bilità di attagliare l’allestimento e
necessità di disporre, con pre a v v i s o
l’equipaggio allo specifico caso
massimo di poche ore, di team sanitari
clinico ed al velivolo effettivamente
a e romedici addestrati ed affiatati, di
E’ appena il caso di osservare come
disponibile. Ciò è reso possibile
materiale predisposto e di facile cari-
la più grande potenza militare del
anche dal notevolissimo progresso
camento ed uso, e di velivoli da
mondo non manchi certo di assicurare
tecnologico del materiale sanitario
trasporto a getto, a medio e lungo
un adeguato supporto sanitario alle
ed elettromedicale, nel senso della
raggio, modularmene predisposti a tale
proprie Forze Armate, anche e soprat-
modularità ed aero t r a s p o r t a b i l i t à ,
tipo di impiego.
G Med Mil. 2009; 159(2): 153-156
L’impegno dell’Aeronautica Militare nelle missioni umanitarie. Operazione “Ridare la Luce” ITA Air Force’s commitment in humanitarian missions. O p e ration “Give back the light” Manlio Carboni *
Riassunto - L’Aeronautica Militare da diversi anni è promotrice, insieme all’Associazione dei Fatebenefratelli per i Malati lontani (AFMAL), di un progetto di assistenza sanitaria e formazione specialistica denominato “Ridare la Luce” che si prefigge la lotta alla cecità congenita e acquisita in Africa e nei paesi in via di sviluppo. In occasione delle ultime missioni, agli oculisti si sono affiancati anche medici chirurghi e infettivologi, tanto da suggerire la prossima nuova denominazione del progetto in “Ridare la Vita”. Parole chiave: Aeronautica, Africa, cataratta, missioni umanitarie, AMFAL. Summary - Since few years, ITA Air Force is the org a n i z e r, together with Fatebenefratelli Association for Distant Sick People (AFMAL), of an initiative for medical assistance and specialized training called “Give back the light”, whose aim is the treatment of congenital and acquired blindness in Africa and developing countries. During the last missions, together with ophthalmology surgeons, general practioners and infectious diseases specialists were employed as well. Therefore, it has been suggested next mission's name to be changed into “Give back the life“. Key words: ITA Air Force, Africa, cataract, humanitarian missions, AFMAL.
* Gen. Isp. Capo CSA rn - Capo del Corpo Sanitario Aeronatico dal 13 marzo 2003 al 5 febbraio 2009.
G Med Mil. 2009; 159(2): 157-160
L’Aeronautica Militare da diversi anni è coinvolta insieme all’Associazione dei Fatebenefratelli per i Malati Lontani (Afmal) nel portare avanti il pro g e t t o “Ridare la Luce”, che si prefigge di sconfiggere la cecità congenita e acquisita in alcuni paesi dell’Africa subsahariana. Il progetto è nato nella mente e nel cuore dei Fatebenefratelli che, in seguito ad una
ricerca
epidemiologica
sulla
frequenza delle varie malattie nei paesi africani, si sono accorti che nel Mali l’80 per cento della popolazione soffriva di malattie oftalmiche che spesso portavano alla cecità. Il dato che colpisce di più è che, su una popolazione di 12 milioni di abitanti, almeno due erano affetti da
I problemi logistici ed org a n i z z a t i v i
cataratta e di questi un grandissimo
da aff ro n t a re sono stati molteplici ma il
numero da cataratta bilaterale congenita.
più difficile da risolvere riguardava sicu-
Stiamo parlando di bambini non vedenti
ramente il trasporto di uomini e mate-
dalla nascita, in quanto in questi paesi
riali. Org a n i z z a re una missione sanitaria
la cataratta ha particolari caratteristiche:
in Africa non è semplice, ancorché si
è bianca, compatta, dura e non lascia
riesca ad avere a disposizione mezzi
passare neanche un raggio di luce.
come quelli utilizzati, mi riferisco ai veli-
Fra Benedetto Possemato, l’artefice
voli C130J dell’Aeronautica Militare e
del progetto, ci contattò ipotizzando una
C27J di Alenia Aeronautica, che hanno
ipotesi di collaborazione e, fortemente
consentito di trasportare circa 12 tonnel-
motivato, accettai con grande entu-
late di attre z z a t u re e materiali necessari
siasmo, facendomi pro m o t o re dell’ini-
all’allestimento delle camere operatorie
ziativa con i vertici della Forza Armata,
di ambulatori oftalmologici secondo una
per un attivo coinvolgimento della
standard occidentale, più personale mili-
stessa. Da subito si intuì che, i nostri sforzi
tare e civile che ha volontariamente “Ridare la luce” nasce da una grande
dedicato 14 giorni a questa missione.
e la nostra disponibilità avrebbero
intuizione: possibilità di risolvere un
La realtà nella quale ci siamo inseriti
permesso la realizzazione di un inter-
problema che coinvolge milioni di
non era facile in quanto, si è trattato, per
vento con logistica autonoma in Africa,
persone con missioni di breve durata
ogni missione, di allestire sale operatorie
con l’obbiettivo di ridare la vista a
(14-15 giorni) con staff di altissima
ed ambulatori oftalmologici con standard
p rofessionalità e con possibilità di assi-
qualitativi di eccellenza, utilizzando mate-
c u r a re standard qualitativi di intervento
riali e strumentario che prima di ogni
migliaia di persone. Quando si parla di un intervento “fattibile” in Africa si intende un inter-
pari a quelli Europei: con un semplice
impiego andava revisionato e ricondizio-
vento di breve durata che si effettua in
ma fondamentale intervento di Day
nato. Per tutto ciò, si è reso necessario
day hospital che richiede una anestesia
S u rgery siamo stati e saremo in grado
un lavoro di pianificazione accurato ed
locale, una terapia antibiotica orale di
di “ridare la luce” a chi nel buio ha
attento ad ogni dettaglio perché, una
basso impatto economico della durata
trascorso
di soli 3 giorni.
esistenza.
G Med Mil. 2009; 159(2): 157-160
buona
parte
della
sua
volta giunti sul luogo della missione, non si ha la possibilità di acquisire nulla.
In questa attività di pianificazione
sionisti in varie branche, soprattutto
Un ruolo determinante nel raggiun-
l’esperienza maturata nell’org a n i z z a-
medici e infermieri, che hanno messo a
gimento degli obbiettivi lo ha avuto tutto
zione di missioni fuori area dove il
disposizione quell’esperienza derivata
il personale medico e paramedico, che
Corpo Sanitario assicura l’assistenza
da tante missioni umanitarie fuori area.
ha dimostrato una volta di più grandi
Per contro, l’Afmal ha una tradizione
doti umane e professionali, sottoponen-
nel campo ospedaliero di oltre 500 anni
dosi a turni di lavoro massacranti
sanitaria, è stata di grande utilità. La sinergia tra l’Aeronautica Militare e l’Afmal è stata sicuramente vincente,
ed è stata indispensabile per il raggiun-
insieme a tutto il personale militare ,
in quanto entrambe hanno profuso nel
gimento di tutti gli obbiettivi prefissati.
civile e religioso della missione.
progetto quel know-how che le caratterizza. L’Aeronautica ha messo a disposizione il mezzo aereo, che ha consentito il trasporto di uomini e materiali anche in zone dove esistevano solo piste semipreparate, dimostrando ancora una volta di poter trasportare chiunque e qualunque cosa ovunque. L’impegno nelle numerose missioni fuori area le ha consentito di acquisire quell’esperienza e quelle capacità di programmazione e pianificazione operativa che sono risultate determinanti. La sua partecipazione non si è però esaurita nel fornire il mezzo aereo, ma è consistita nel mettere in campo profes-
G Med Mil. 2009; 159(2): 157-160
Il progetto “Ridare la Luce”, iniziato nel 2004, è stato denso di soddisfazioni che
ci
hanno
inorgoglito,
perché
abbiamo toccato con mano l’appre z z amento e la riconoscenza di tante persone che da un giorno all’altro hanno visto cambiare radicalmente la loro vita. La cecità è un dramma dovunque, e ancor più in Africa dove l’intervento di medici e specialisti segna spesso il discrimine tra vivere e morire e rappre s e n t a più in generale sotto un profilo politico e diplomatico uno straordinario biglietto da visita per il nostro Paese. Non si può sottacere che proprio grazie a queste attività umanitarie del Corpo Sanitario Aeronautico, la Forza Armata sia sempre più vicina al cuore
potente che spinge coloro che ne hanno
per mettersi a disposizione di coloro
della popolazione civile.
fatto parte a voler ritornare per occu-
che ogni giorno vivono in una condi-
Nel corso delle dieci missioni
parsi di tutti coloro che, meno fortunati
zione di disagio economico e socio-
svolte sono state effettuate oltre venti-
di noi, dovrebbero meritare ogni nostro
sanitario al limite della sopravvivenza.
mila visite oculistiche e sono stati
sforzo e attenzione.
portati a termine con successo oltre
Continuando a portare avanti questo
L’Africa ha bisogno di tutto e di tutti noi.
progetto dimostre remo, ancora una
Nell’ambito della Sanità Militare, in
volta, di possedere quell’umanità deri-
generale, esistono grandi pro f e s s i o n a-
vata della nostra cultura che ci ha
nelle persone coinvolte nel progetto un
lità e grandi potenzialità, serve solo
sempre caratterizzato e che ci viene rico-
posto speciale, diventando un motore
m a n t e n e re in funzione quel motore
nosciuta da tutti i popoli.
3500 interventi di cataratta. Esperienze come questa occupano
G Med Mil. 2009; 159(2): 157-160
IL disadattamento psicosociale nelle spedizioni Antartiche: uno studio degli indicatori comportamentali The psychsocial maladjustment in the Italian A n t a rctic expeditions: a study about the behavioural indicators Antonio Peri *
Dr. Maria C. Ruffini °
Dr. Martina Peri •
Base Italo Francese Concordia durante la stagione estiva. Riassunto - Il disadattamento è frequentemente definito in negativo, come una assenza di adattamento. In una comunità isolata in un ambiente confinato come quello antartico il modello di riferimento non può che essere la “microcultura” specifica del gruppo. Per questo scopo si è reso necessario chiedere agli stessi partecipanti alle spedizioni di definire con criteri comportamentali qualitativi e quantitativi il concetto di disadattamento e di applicarlo al gruppo spedizione. Ai soggetti è stato chiesto di scegliere i 10 comportamenti più rappresentativi del disadattamento nell’ambiente antartico in una lista di 30. Tutti i comportamenti presentati nell’elenco sono stati scelti con una frequenza variabile (dall’8 al 53% dei soggetti) come indicatori del disadattamento psicosociale all’ambiente socio-operativo delle spedizioni antartiche italiane. Il disadattamento si presenta come un fenomeno caratterizzato da molteplici espressioni comportamentali, con un diff e rente peso e significato nei diversi individui. Nell’area operativa il disadattamento si manifesta soprattutto con la incompetenza professionale, la inosservanza delle m i s u re di sicurezza e la inaffidabilità, nell’area personale, con la perdita dell’autocontrollo emotivo in situazioni critiche, nell’area sociale, con il disinteresse verso gli altri, con la conflittualità interpersonale. Parole chiave: Spedizioni antartiche, disadattamento, behavioural indicators. Summary - Maladjustment is often defined as a lack of adjustment. In an isolated group in a confined environment, like the Antarctic, the re f e rence point for defining the term can’t be but the specific group “microculture”. To this aim the Italian expedition members were asked to define by qualitative and quantitative criteria the concept of psychosocial maladjustment. The subjects had to select 10 maladaptive traits out of a list of 30 as the most re p resentative of the maladjustment in the Antarctic environment. All the behavioural items were selected by the subjects, in variable percentage (8 to 53 % of the sample), as indicators of the psychosocial maladjustment in the socio-operational enviro nment of the Italian Antarctic expeditions. Maladjustment appears to be a phenomenon characterised by various behavioural expressions, each with different relevance and meaning in the diff e rent individuals and categories. The operational/occupational aspects in the maladjustment a re re p resented by job incompetence, non compliance with safety measures. In the personal area, the emotional breakdowns are considered very dangerous as capable to upset the expedition socio-organizational context, ill prepared to deal with such problems. Similarly, lack of interpersonal interest and social conflicts are considered threatening the group cohesion in the social area. Key words: Antarctic groups, maladjustment, indicatori comportamentali.
* Contrammiraglio (SAN) a. Prof. Università di Camerino. ° Distaccamento M.M. - Servizio Sanitario - Consultorio Psicologico-Roma. • Università Pontificia Salesiana-Facoltà di Psicologia-Roma.
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
Introduzione
librio è giudicato insoddisfacente e
III e IV, che hanno una impostazione
come tale suscettibile di produrre
ateoretica,
puramente
descrittiva,
Il disadattamento è definito nel Voca-
d i s t ress psichico, emotivo o delle vere
trovano collocazione, pressoché unica
bolario della Lingua Italiana (Vocabo-
e proprie malattie mentali (Reber, 1985,
eccezione, i “Disturbi dell’Adattamento”
lario della Lingua Italiana, 1987) come
pp. 414-415).
a conferma sia della importanza stati-
Le definizioni, che fanno riferimento
stica e clinica di questi disturbi sia della
mento” o la “condizione di chi è disadat-
agli standard socio-culturali e alla inca-
riconosciuta interazione tra le esperienze
tato”, altrove come la “condizione in cui
pacità di gestirli, riflettono soprattutto
della vita e la risposta individuale. Ta l i
la “incapacità o mancanza di adatta-
l’individuo non riesce a tro v a re un
l’approccio della psicologia sociale; il
disturbi, inclusi nella c.d. “piccola
soddisfacente equilibrio con l’ambiente
disadattamento in questo caso rappre-
psichiatria”, costituiscono quella serie di
che lo circonda (Dizionario Enciclope-
senta una deviazione, spesso involon-
problemi “funzionali” di lieve entità
dico De Agostini, 1982) o come la “inca-
taria, dalle norme dell’ambiente sociale
spesso trascurata o sottovalutata, che
pacità di inserirsi in un ambiente o in
di riferimento. In altre definizioni l’ac-
rappresenta una buona parte dei disturbi
un contesto socio-culturale” (Devoto,
cento è posto sull’ incapacità individuale
lamentati dai pazienti nei contatti con il
Oli, 1995) ed infine come “incapacità di
a compiere certe azioni, a emettere certi
medico generale. Il disturbo dell’adatta-
risolvere i problemi posti dall’ambiente
comportamenti, a risolvere i problemi
mento è un disturbo transitorio che
quotidiano” (Enciclopedia Zanichelli,
posti dalla vita quotidiana. Tale aspetto
compare in seguito a uno o più eventi
1996). Il riferimento alla condizione del
è pienamente recepito nella descrizione
o situazioni di stress psicosociale. E’
disadattato trova una esauriente descri-
del disadattamento che viene riportata
caratterizzato da sofferenza soggettiva,
zione di questa figura nel Vocabolario
in Corsini (Corsini, 1999, pp. 564-65):
da una compromissione della funziona-
della Lingua Italiana (Vocabolario della
“incapacità a mantenere un rapporto
lità lavorativa e psicosociale eccessiva
Lingua Italiana, 1987) “persona che non
efficace e a rispondere soddisfacente-
rispetto alla comune reazione per quel
ha avuto la capacità o la possibilità di
mente alle richieste della vita”.
tipo di evento. La relazione tra un evento
compiere il normale processo di adatta-
Secondo il modello di Spencer
o una situazione non è mai diretta ma
mento all’ambiente socioculturale che lo
(Olivetti Belardinelli, 1978) il disadatta-
sempre mediata dai vari fattori tra loro
circonda, con il quale viene quindi a
mento rappresenta il mancato adegua-
interagenti specie di natura soggettiva e
trovarsi in conflitto talora violento,
mento delle relazioni interne alle rela-
più specificamente cognitiva (valuta-
condizione che può condurre a fratture
zioni esterne, considerando queste
zione primaria e secondaria) (Lazarus &
della personalità, a turbamenti emotivi,
ultime come prevalenti.
Folkman, 1984) ma anche sociale
e spesso a scarso rendimento nelle atti-
Il termine disadattamento è anche
(supporto sociale) e biofisiologica.
disturbo
Il fallimento delle strategie di adat-
Tutte queste definizioni, provenienti
emotivo, comportamentale etc. non
tamento impiegate dall’individuo alla
da diverse aree della cultura (scientifica,
molto grave (Corsini, 1999, pp. 564-65)
lunga altera la sua salute e la vita socio-
enciclopedica e linguistica) italiana
come i disturbi dell’adattamento del
lavorativa dando origine a tutte quelle
evidenziano aspetti importanti e diff e-
DSM IV (American Psychiatric Associa-
sindromi in qualche modo connesse allo
renti del concetto di disadattamento.
tion, 1994).
stress (Maslach, 1982).
vità intellettuali”.
usato
per
indicare
ogni
In alcune di esse il disadattamento
A tale riguardo va osservato come la
Nei partecipanti alle spedizioni
viene presentato come assenza di adat-
relazione tra situazioni, eventi e l’insor-
antartiche le manifestazioni del disadat-
tamento, come fallimento delle strategie
genza di disturbi psicologici sia stata
tamento (Rivolier, Gaud, Cazes, Bache-
o del processo di adattamento. Questa
ampiamente riconosciuta e variamente
lard, Rosnet 1999) sono transitorie, esse
condizione, transitoria o permanente, è
descritta nella letteratura psichiatrica sin
re g rediscono quando gli spedizionisti
il risultato di una relazione insoddisfa-
dai primi anni del ‘900 attraverso il
ritornano
nell’ambiente
di
origine,
cente fra l’individuo e l’ambiente circ o-
concetto di reazione, di reattività.
abituale. In quanto tali possono essere
stante. Quest’ultima concettualizzazione
Bleuler parla di “disturbi psicoreattivi”,
considerate una “normale” risposta ai
riflette l’approccio della psichiatria o
Jaspers di “reazione ad avvenimenti”
fattori stressanti di un ambiente “anor-
della psicologia clinica in quanto l’equi-
come anche l’ICD 10. Anche nel DSM
male”, estremo. Esse hanno comunque
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
un impatto negativo sulla perf o rmance
•
S t a b i l i re in un elenco (30 item) di
della spedizione, sulla sicurezza etc. La
possibili
p recoce identificazione dei sintomi può
comportamentali
a i u t a re a sviluppare idonee contro m i-
mento psicosociale, ricavati dalla
sure e a prevenire effetti distruttivi. Il disadattamento si può perc i ò
indicatori del
Metodologia
(re f e re n t i ) disadatta-
Strumenti Il
questionario
C/A
PSO-P
D
letteratura internazionale, il ruolo
(Comportamenti/Atteggiamenti Perso-
attribuito a ciascuno di essi nel
nali Sociali Operativo-Professionali del
c o n s i d e r a re una fase, raramente irre-
p ro d u r re
ineff i c i e n z a ,
Disadattamento) è stato elaborato da
versibile e definitiva, inserita in un
p roblemi in generale, durante la
A. Peri ed è finalizzato all’individua-
p rocesso di continua interazione con
permanenza in Antartide allo scopo
zione dei comportamenti ritenuti indi-
l’ambiente fisico ma soprattutto con il
di evidenziare quelli più comuni,
cativi di disadattamento sia sul piano
mutevole ambiente socioculturale, al
più rappresentativi, rispetto ad altri,
personale che sociale e di inefficienza
quale va riferito e rispetto al quale va
e s p ressione soprattutto di conce-
sul piano operativo-professionale in
zioni individuali;
ambiente antartico. Ai partecipanti di
Caratterizzare la prevalente area di
una delle spedizioni italiane in Antar-
i n t e r p retato. Occorrono perciò delle conoscenze, dei modelli di riferi-
•
disagio,
mento, delle valutazioni perché un
appartenenza (personale, sociale,
tide è stata presentata una lista di 30
comportamento possa essere conside-
o p e r a t i v o - p rofessionale) di ciascun
comportamenti estrapolati dalla lette-
rato adattivo o disadattivo in senso
comportamento/atteggiamento
ratura sulle ricerche psicosociologiche
psicosociale.
disadattivo in base ai parametri
in Antartide. Non sono stati conside-
In una piccola comunità isolata in
dell’adattamento (abilità, stabilità,
rati i costrutti francamente psicopato-
un ambiente confinato come una base
compatibilità) ampiamente accettati
logici, ma quelli invece utilizzati nel
antartica, il modello di riferimento non
nel
campo scientifico e manageriale. Ai
può che essere la “microcultura” speci-
antartiche;
partecipanti è stato chiesto di scegliere
fica del gruppo (Palinkas,1986, 1992,
personale
delle
spedizioni
Valutare la problematicità che ciascun
i 10 comportamenti più rappresentativi
Nelson 1973) che si viene formando nel
comportamento/atteggiamento
del disadattamento nelle spedizioni
corso della comune esperienza a partire
assume per la spedizione, per gli altri
nazionali antartiche e di valutare, utiliz-
dalle concezioni individuali. Ciò non
partecipanti, per una spedizione
zando una scala da 1 (per niente) a 5
sorprende se consideriamo il persi-
invernale allo scopo di evidenziare
(moltissimo), in che misura ognuno di
stente, elevato livello di interazione
quelli ritenuti più gravi e distruttivi,
essi fosse fonte di problemi sia in una
socioculturale, di interdipendenza e di
rispetto ad altri di rilevanza secon-
spedizione estiva che in una spedi-
influenza reciproca che si sviluppa in
daria, marginale;
zione invernale, in che misura fosse in
Valutare la frequenza di emissione di
contrasto con i loro valori personali e
quel comportamento/atteggiamento
con quale frequenza lo adottassero
chiesto agli stessi soggetti partecipanti
negli interpellati, negli altri parteci-
(1=mai, 5=sempre). E’ stato inoltre
alla spedizione, nella fase centrale della
panti, nei responsabili;
chiesto ai soggetti intervistati di valu-
queste condizioni tra i membri del
•
•
gruppo. Per queste ragioni è stato
campagna antartica, di definire con criteri
qualitativi
e
quantitativi
•
il
concetto di disadattamento. •
Obiettivi
Va l u t a re il grado di conflittualità
t a re quanto a loro giudizio quel
con i propri valori connesso con
comportamento fosse ritenuto fonte di
quel dato comportamento/atteggia-
problemi da parte degli altri compagni
mento;
di spedizione e quanto frequentemente
Va l u t a re il grado di concordanza tra
fosse adottato sia dai compagni che dai
p e rcezione soggettiva e percezione
responsabili dei vari gruppi.
esterna (degli altri) degli aspetti paragonabili (importanza, frequenza) di
La presente ricerca si propone, in
Campione La somministrazione è stata effet-
base all’opinione espressa da un gruppo
ogni singolo comportamento/atteg-
molto rappresentativo di partecipanti
giamento;
tuata da un medico ricerc a t o re alla fine
Differe n z i a re i risultati ottenuti sulla
di una delle spedizioni; il campione in
base delle caratteristiche biografiche.
esame è così costituito:
alla spedizione durante la campagna estiva, di:
•
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
La Base Concordia nella stagione invernale. Foto effettuata dal Dr. Roberto Dicasillati, medico della prima spedizione invernale.
Il CA Peri presso la Base “Concordia”.
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
La Base “Concordia” nella stagione estiva. Foto effettuata dal Dr. Roberto Dicasillati, medico della prima spedizione invernale.
Numero dei soggetti intervistati=113;
0=47.64%; 1=11.76%; 2=15.78%; 3=11.23%;
Sesso: Donne=11 (9.73%), Uomini=102 (90%);
4=8.05%; 5=0.95%; 6=2.54%; 7=/; 8=1.06%;
Età media=40 (età min =26- max 62);
9=/; 10=/; 11=/; 12=0.95%:
Stato civile: celibi=24.63%; conigati=65.67%;
Residenza: Nord=40 (35.3%); Centro Nord=27
separati=8.64%; conviventi=1.66%;
(23.8%); Centro=34 (30.08%); Sud=6(5.30% );
Scolarità: Scuola inferiore=10.9% (Licenza
Isole=5 (4.42%); Estero=1 (0.88%).
elementare=0.9%; Licenza media=7%; Qualifica=3%); Diploma=29.10%; Laurea=60% Attività
lavorativa:
Ricercatori=56.97%;
Risultati
Medici=2.29%; Amministrativi=5.12%; Te c n i c i di
laboratorio=17.54%;
Te c n i c i = 3 . 9 2 % ;
Operai=2.40%.; Militari=7.96% Numero di spedizioni: min=0 - max=12
In questo lavoro sono riportati solo i dati più significativi della ricerca. Nella tabella n. 1 sono riportati in ordine
decrescente i comportamenti scelti, il numero assoluto di scelte, la percentuale di scelte e la percentuale dei soggetti che hanno scelto ogni singolo comportamento elencato. Nella tabella n. 2 sono riportati i valori medi e la deviazione standard calcolati per ciascun comportamento riportato in ordine decrescente di scelta nelle scale di problematicità, contrasto con i propri valori personali, frequenza di emissione, secondo la legenda in calce alla tabella.
Tab. 1 Descrizione comportamento
N Item
N Scelte
% Scelte
% Soggetti
Dimostrare incompetenza nel proprio lavoro
1
60
6.32
53
Ignorare trascurare le norme di sicurezza
13
56
5.89
49.5
Disinteressarsi degli altri
6
52
5.47
46
Perdere l’autocontrollo emotivo nelle situazioni critiche
30
50
5.26
44
Mostrarsi inaffidabile
8
48
5.05
42.47
Cedere di fronte agli stress fisico-ambientali
9
45
4.74
39.8
Sviluppare rapporti interpersonali conflittuali
23
43
4.53
38
Trascurare l’igiene e il decoro della propria persona
22
41
4.32
36.28
Criticare, ridicolizzare le posizioni degli altri
20
40
4.21
35.39
Operare discriminazioni ingiustificate tra i partecipanti
29
37
3.89
32.7
Dimostrare trascuratezza nei compiti assegnati
5
34
3.58
30
Dimostrare instabilità emotiva
14
33
3.47
29
Svalutare il comportamento degli altri
28
32
3.37
28
Far mancare il proprio contributo in situazioni critiche
7
31
3.26
27.4
Reagire con accentuata insofferenza ai cambiamenti imprevisti
18
30
3.16
30
Mostrare chiusura e rigidità
16
30
3.16
30
Ignorare trascurare gli orari e le norme di comportamento
21
30
3.16
30
Evitare deliberatamente i lavori collettivi
25
29
3.05
25.6
Aggredire con veemenza coloro che sbagliano
27
28
2.95
24.7
Reagire esageratamente alle frustrazioni e al disagio psichico
17
28
2.95
24.7
Svolgere passivamente le proprie mansioni
4
26
2.74
23
Lasciarsi sopraffare dalle situazioni
11
23
2.42
20.35
Impiegare scarsa energia nella propria attività
3
23
2.42
20.35
Mostrare insofferenza per le situazioni regolate
19
21
2.21
18.58
Ignorare trascurare le norme di comportamento sociale
26
17
1.79
15.04
Lasciare incompiuti i propri lavori
2
16
1.68
14.15
Dimostrare forte insicurezza
15
14
1.47
12.38
Comunicare in modo confuso, impreciso
12
12
1.26
10.6
Rifiutare gli incontri sociali e ricreativi
24
10
1.05
8.84
Percepire confusamente una situazione problematica
10
9
0.95
7.96
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
Tab. 2 N Item
Descrizione Comportamento
Prob Sped. M/Ds
Prob. Part. M/Ds
Val M/Ds
Freq. M/Ds
Freq Part. M/Ds
Freq Resp. M/Ds
Prob. Spediz. Inver. M/Ds
1
Dimostrare incompetenza nel proprio lavoro
4.2 .77
3.86 1.07
4.27 .80
2.09 .91
2.25 .82
1.95 .91
4.4 .82
13
IIgnorare, trascurare le norme di sicurezza
4.55 .62
3.95 .93
4.15 1.12
1.99 1.00
2.45 .86
1.80 .96
4.76 .60
6
Disinteressarsi degli altri
3.71 .96
3.44 .86
3.99 1.06
1.95 .78
2.31 .82
1.93 .98
4.25 .78
30
Perdere l’autocontrollo emotivo nelle situazioni critiche
4.27 .68
3.97 .83
3.96 1.14
1.83 .95
2.04 .88
1.82 .85
4.69 . 57
8
Mostrarsi inaffidabile
4.18 .99
4.05 .93
4.20 .91
1.75 .80
2.10 .77
1.65 .71
4.55 .76
9
Cedere di fronte agli stress ambientali
4.02 .82
3.62 1.05
4.10 1.04
1.87 1.03
2.20 .94
1.95 .87
4.68 .69
23
Sviluppare rapporti interpersonali conflittuali
3.91 1.01
3.76 1.02
3.90 1.00
1.89 .82
2.24 .82
2.01 .81
4.61 .71
22
Trascurare l’igiene e il decoro della persona
3.47 1.03
3.36 .95
3.91 1.14
1.90 .98
2.40 .90
1.78 .89
4.10 .82
20
Criticare, ridicolizzare le posizioni degli altri
3.7 .87
3.55 .81
4.37 1.04
1.88 .86
2.63 .99
2.21 1.17
4.44 .586
29
Operare discriminazioni ingiustificate tra i partecipanti
3.95 .87
3.76 1.02
4.12 1.27
1.90 .99
2.38 .78
2.62 1.04
4.45 .68
5
Dimostrare trascuratezza nei compiti assegnati
41 .02
3.82 1.14
4.17 1.07
1.66 .71
2
1.58 .63
4.21 .94
14
Dimostrare instabilità emotiva
3.78 .68
3.39 1.01
3.63 1.17
1.96 .90
2.27 .89
2 .69
4.59 .77
28
Svalutare il comportamento degli altri
3.59 .99
3.42 1.20
4.12 1.13
1.81 .94
2.5 1
2.14 1.00
4.18 .94
4.3
3.8
4.19
1.73
2.20
1.74
4.75
3.75 .88
3.58 .75
3.91 1.08
2.05 .77
2.58 .96
2.28 .94
4.42 .80
7 18
Far mancare il proprio contributo in situazioni critiche Reagire con accentuata insofferenza ai cambiamenti imprevisti
.89
16
Mostrare chiusura e rigidità
3.41 1.01
3.44 .96
4.05 .87
1.51 .55
2.16 .72
2.31 .77
4.32 .83
21
Ignorare, trascurare gli orari e le norme di comportamento
4.1 .78
3.31 1.09
3.88 1.20
1.80 .78
2.55 .84
1.88 .79
4.15 .88
25
Evitare deliberatamente i lavori collettivi
3.89 .84
3.03 1.12
4.10 1.02
1.34 .54
2.58 .96
1.93 .78
4.10 .71
27
Aggredire con veemenza coloro che sbagliano
3.89 .93
3.57 1.04
4.12 .97
1.69 .95
2.16 .89
2.32 1.07
4.48 .68
17
Reagire esageratamente alle frustrazioni e al disagio psichico
3.67 .75
3.5 .98
3.75 1.04
1.90 .66
2.05 .61
1.74 .69
4.35 .61
4
Svolgere passivamente le proprie mansioni
3.5 1.00
3.26 1.05
3.92 .99
1.84 1.09
2.34 .91
1.75 .89
3.69 .95
11
Lasciarsi sopraffare dalle situazioni
3.73 .98
3.86 .99
4.19 .91
1.67 .68
1.80 .86
1.58 .86
4.58 .67
3
Impiegare scarsa energia nella propria attività
3.76 .83
3.13 1.15
3.97 .86
2.08 .77
2.60 .76
2.23 1.04
3.97 .91
19
Mostrare insofferenza per le situazioni regolate
4.04 .57
3.71 .54
3.95 1.09
2.21 1.07
2.69 .62
1.90 .81
4.14 .77 continua
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
segue
Tab. 2 Prob Sped. M/Ds
Prob. Part. M/Ds
Val M/Ds
Freq. M/Ds
Freq Part. M/Ds
Freq Resp. M/Ds
Prob. Spediz. Inver. M/Ds
Ignorare, trascurare le norme di comportamento sociale
4.11 .83
3.94 .93
4.35 1.02
1.94 .63
2.23 .80
1.82 .78
4.41 .84
2
Lasciare incompiuti i propri lavori
3.75 .82
3.68 1.30
3.81 1.33
2 .93
2.18 1.07
2.18 1.13
3.87 1.05
15
Dimostrare forte insicurezza
3.71 .69
3.46 .89
3.71 .69
21 .13
2.14 .74
2.14 .91
4.35 .71
12
Comunicare in modo confuso, impreciso
4.08 .75
3.12 .96
3.75 .92
2.08 .75
2.16 .98
1.91 .49
4 .91
24
Rifiutare gli incontri sociali e ricreativi
4.1 .83
3.7 .82
4.1 1.3
1.95 .78
2.05 .56
1.95 .65
4.6 .48
10
Percepire confusamente una situazione problematica
3.77 .91
3.22 .91
3.77 .78
1.88 .87
2.55 1.06
2.11 .99
4.33 .94
N Item
Descrizione Comportamento
26
Legenda: Problemi per la spedizione (In che misura considera questo comportamento fonte di di problemi per gli obiettivi della spedizione?): 1=per niente; 2=poco; 3= abbastanza; 4= molto; 5= moltissimo. Problemi partecipanti (A suo giudizio in che misura è considerato fonte di problemi dagli altri partecipanti?). Valori ( in che misura è contrario ai suoi valori personali?): 1=per niente; 2= poco; 3= abbastanza; 4= molto; 5= moltissimo. Fre q u e n z a: 1= mai; 2= raramente; 3= talvolta; 4= spesso; 5= sempre . Frequenza partecipanti (tra gli altri partecipanti quanto frequentemente si osserva?): 1= mai; 2=raramente; 3=talvlta; 4= spesso; 5= sempre . Frequenza responsabili (tra i responsabili quanto frequentemente si osserva?): 1= mai; 2= raramente; 3= talvolta; 4= spesso; 5= sempre . Problemi spedizione invern a l e: 1= per niente; 2= poco; 3= abbastanza, 4= molto; 5= moltissimo.
Descrizione dei risultati
personale sono ritenuti indicativi di un
Età
fallimento delle strategie adattive e riguar-
I più giovani (età media 36 anni)
Tutti i comportamenti (Tab. 1),
dano la perdita dell’autocontrollo emotivo
identificano come maggiormente disadat-
nessuno escluso, sono stati scelti anche
di fronte a situazioni critiche o difficili
tivo il comportamento n. 24 “Rifiutare gli
se con una differente percentuale di
(item N° 30, 9). Infine nell’area sociale
incontri sociali e ricreativi” (area sociale),
p re f e renza; solo un comportamento ha
sono ritenuti particolarmente disadattivi
i più anziani (età media 45 anni) scel-
ottenuto un numero di preferenze supe-
il disinteresse verso gli altri (item N° 6) e
gono il comportamento n. 19 “Mostrare
r i o re al 50% del campione, mentre per
lo stabilire rapporti interpersonali conflit-
i n s o ff e renza per le situazioni re g o l a t e
gli altri le pre f e renze si distribuiscono
tuali (item N° 23). Nella popolazione
( a rea-sociale). Emerge così nei giovani
dal 49.5% al 7.96%, evidenziando un
antartica italiana i comportamenti disadat-
un maggiore bisogno di socializzazione,
notevole differenziazione delle scelte.
tivi più importanti sembrano riguardare
di interazione ludica mentre nei più
l’area professionale, secondariamente
anziani il bisogno di confrontarsi con una
giudizio dei componenti della spedizione,
l ’ a rea personale e infine sociale. I compor-
situazione socio-ambientale regolata.
sono più degli altri rappresentativi del
tamenti giudicati meno disadattivi riguar-
Presumibilmente l’incontro sociale e
disadattamento psicosociale cioè meglio
dano prevalentemente gli aspetti formali,
r i c reativo è considerato dai primi un
esprimono il disadattamento all’ambiente
“sociali” (N° 24, Rifiutare gli incontri
modo oltre che di rilassarsi, di scaricare
socio-operativo
I comportamenti che, secondo il
riguardano
sociali, N° 12, Comunicare in modo
la tensione che probabilmente si sviluppa
p revalentemente l’area pro f e s s i o n a l e -
confuso, impreciso, etc.) nei confronti dei
in un ambiente operativo per loro nuovo,
lavorativa (N° 1, 13, 8) ed in particolare
quali sembra esserci un giudizio meno
inusuale, anche un mezzo per acquisire
l’incompetenza professionale, l’inosser-
d i ffusamente negativo rispetto a compor-
informazioni dai compagni più anziani
vanza delle misure di sicurezza e l’inaff i-
tamenti considerati più gravi da parte di
ed esperti, in un contesto informale, rassi-
dabilità. Altri due comportamenti dell’area
una larga percentuale del gruppo.
curante. A livello operativo-professionale
antartico,
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
i comportamenti giudicati maggiormente
(item n. 5). Per le donne appare più
incompiuti i propri lavori). L’aggressione
disadattivi dai più giovani sono “Perc e-
importante
alla
verso coloro che sbagliano, solitamente
l’impegno
rispetto
p i re confusamente una situazione pro b l e-
competenza effettiva, quindi prevale
esercitata dalla dirigenza, in questo caso
matica”, “Comunicare in modo confuso”,
l’aspetto motivazionale sul risultato, per
può meglio rappresentare la compo-
“Dimostrare trascuratezza nei compiti
gli uomini è invece più importante saper
nente esecutiva dello staff, costretta a
assegnati”, “Lasciare incompiuti i pro p r i
f a re indipendentemente dal fare. A
subire talvolta da parte dei superiori, o
lavori” e dai più anziani “Dimostrare
livello sociale per gli uomini “Mostrare
riflette un reale rifiuto di metodi troppo
incompetenza nel proprio lavoro”, “Svol-
insoff e renza per le situazioni regolate”
diretti nelle relazioni interpersonali.
g e re passivamente le proprie mansioni”.
(item n. 19), sembra essere il compor-
La categoria dei tecnici di laboratorio
tamento più disadattivo, mentre per le
ritiene relativamente più disadattivi i
donne lo è un atteggiamento di chiu-
comportamenti n° 20 (Criticare, ridico-
Per i soggetti in possesso della
sura e rigidità (item n. 16) quindi il disin-
lizzare le posizioni degli altri), n° 28
licenza elementare e di una qualifica il
teresse, la scarsa collaborazione e dispo-
( S v a l u t a re il comportamento degli altri),
disadattamento
soprattutto
nibilità o un rapporto conflittuale.
n° 12 (Comunicare in modo confuso,
comportamenti inerenti l’area personale-
Ancora una volta prevale nelle donne
impreciso), n° 10 (Perc e p i re confusa-
professionale (comp. N. 3, Impiegare
l’aspetto emotivo su quello formale,
mente una situazione problematica).
scarsa energia nella propria attività) e si
privilegiato invece dagli uomini.
Livello di istruzione
riguarda
manifesta con svogliatezza e scarso impegno. Per coloro che hanno la licenza media, un diploma, il disadatta-
Per i tecnici della logistica sono relativamente più disadattivi i comporta-
Attività professionale
menti n° 23 (Sviluppare rapporti inter-
I comportamenti, proporzionalmente
personali conflittuali), n° 17 (Reagire
mento riguarda l’area sociale (comp. N.
più indicati dai ricercatori come disadat-
esageratamente alle frustrazioni ed al
6, disinteressarsi degli altri, N. 28, svalu-
tivi, sono rappresentati dal n° 23 (Svilup-
disagio psichico), n° 4 (Svolgere passi-
t a re il comportamento degli altri). Per i
pare rapporti interpersonali conflittuali),
vamente le proprie mansioni), n° 10
laureati riguarda soprattutto l’area perso-
dal n° 18 (Reagire con accentuata insof-
(Percepire confusamente una situazione
nale (N° 11 “Lasciarsi sopraff a re dalle
ferenza ai cambiamenti e agli impre-
problematica).
situazioni”) ed in particolare la incapa-
visti), dal n° 16 (Mostrare chiusura e rigi-
Gli operai specializzati, i tecnici delle
cità dell’individuo di padro n e g g i a re le
dità) e dal n° 11 (Lasciarsi sopraff a re
costruzioni considerano come fonte rela-
situazioni impegnative.
dalle situazioni). Appare significativa-
tiva di problemi i comportamenti n° 8
mente non rappresentata l’area pro f e s-
(Mostrarsi inaffidabile), n° 4 (Svolgere
Genere sessuale
sionale in questo gruppo di persone.
passivamente le proprie mansioni), n°
come
Per i medici sono ritenuti significa-
maggiormente disadattivi
comporta-
tivamente disadattivi i comportamenti n°
menti
Gli
uomini
individuano
19 (Mostrare insofferenza per le situazioni regolate).
operativo-
17 (Reagire esageratamente alle frustra-
Nel gruppo dei militari i comporta-
professionale “Dimostrare incompetenza
zioni ed al disagio psichico), n° 11
menti considerati relativamente più
riguardanti
l’area
nel proprio lavoro”, “Ignorare, trascu-
(Lasciarsi sopraffare dalle situazioni), n°
problematici sono risultati il n° 21 (Igno-
rare le norme di sicurezza”. Le donne
26 (Ignorare, trascurare le norme di
rare, trascurare gli orari e le norme di
scelgono “Dimostrare trascuratezza nei
comportamento sociale), n° 12 (Comu-
comportamento), il n° 25 (Evitare deli-
compiti assegnati”, “Mostrare chiusura e
nicare in modo confuso, impreciso).
beratamente i lavori collettivi), il n° 15
rigidità”, “Tr a s c u r a re l’igiene e il decoro
Per lo staff amministrativo-dirigen-
(Dimostrare forte insicurezza), il n° 24
della propria persona”. A livello opera-
ziale sono considerati relativamente più
(Rifiutare gli incontri sociali e ricreativi).
tivo-professionale gli uomini legano il
disadattivi i comportamenti n° 21 (Igno-
disadattamento all’incompetenza e alla
rare, trascurare gli orari e le norme di
Regione di residenza
superficialità (item n. 1 e item n. 13); le
comportamento), n° 27 (Aggre d i re con
I membri delle spedizioni residenti
donne considerano espressione del
veemenza coloro che sbagliano), n° 17
nelle regioni settentrionali considerano
disadattamento la trascuratezza nella
(Reagire esageratamente alle frustrazioni
p roporzionalmente come più disadattivi
esecuzione dei compiti, la inaffidabilità
ed al disagio psichico), n° 2 (Lasciare
i comportamenti n. 9 (Cedere di fro n t e
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
agli stress ambientali), n. 26 (Trascurare
personale (n. 11 “Lasciarsi sopraff a re
invernale ma con un grado di gravità
le norme di comportamento sociale), n.
dalle situazioni”, n. 9 “Cedere di fro n t e
superiore.
12 (Comunicare in modo confuso,
agli stress fisico-ambientali”, n. 15
impreciso), n. 10 (Perc e p i re confusa-
“Dimostrare forte insicurezza”).
mente una situazione problematica).
Tre
dei
comportamenti
Ciò che si ritiene sia maggiormente considerato fonte di problemi dai
sopra
compagni di spedizione, ancor più che
I membri delle spedizioni residenti
menzionati ( n. 2, 10, 11) corrispondono
il mancato rispetto delle misure di sicu-
nelle regioni centro-settentrionali giudi-
a quelli scelti dai soggetti con un
rezza o la perdita dell’autocontrollo, che
cano relativamente più disadattivi alcuni
numero medio di spedizioni più basso
r a p p resentano la seconda e terza fonte
comportamenti di carattere socio lavo-
(tra 0.88 e 1). Ad essi si aggiungono il
di problemi attribuita al giudizio dei
rativo come il n. 25 (Evitare deliberata-
comportamento n. 24 (Rifiutare gli
compagni di spedizione, è la inaffidabi-
mente i lavori collettivi), il n. 2 (Lasciare
incontri sociali, ricreativi) e n. 16
lità.
incompiuti i propri lavori) e personali
(Mostrare chiusura e rigidità).
come il n. 17 (Reagire esageratamente alle frustrazioni e al disagio psichico).
Sul versante opposto, i comporta-
Coloro che hanno effettuato il
menti considerati meno problematici dai
maggior numero di spedizioni hanno, in
soggetti in una spedizione estiva sono
I residenti nelle regioni centrali
proporzione, scelto prevalentemente
il mostrare chiusura e rigidità (n. 16),
trovano relativamente più disadattivi
nell’area sociale il comportamento n.21
trascurare l’igiene ed il decoro della
alcuni comportamenti antisociali con
“Ignorare, trascurare gli orari e le norme
propria persona (n. 22) e svolgere passi-
risvolti etici come il n. 29 (Operare
di comportamento”, il n. 19 “Mostrare
vamente le proprie mansioni che certa-
discriminazioni ingiustificate tra i parte-
insofferenza per le situazioni regolate,
mente pur essendo comportamenti
cipanti), il n. 28 (Svalutare il comporta-
programmate”, nell’area personale il
auspicabilmente
mento degli altri) e il n.16 (Mostrare
comportamento
“Tr a s c u r a re
sembrano concernere aspetti critici della
chiusura e rigidità).
l’igiene e il decoro della propria
sopravvivenza individuale o del gruppo.
n.
22
da
evitare
non
L’insofferenza per le situazioni rego-
persona” e n. 15 “Dimostrare forte insi-
In una spedizione invernale sono consi-
late (comp. n. 19) e verso gli imprevisti
curezza”, nell’area operativo-pro f e s s i o-
derati tra i meno gravi una certa passi-
(n. 18) e l’insicurezza sono le manife-
nale il comportamento n. 4 “Svolgere
vità (n. 4), l’impiego di scarsa energ i a
stazioni del disadattamento considerate
passivamente le proprie mansioni”.
(n. 3) nello svolgimento delle proprie
Generalità-Varie
mento del proprio lavoro.
relativamente più
gravi dai pochi
membri di spedizione provenienti dalle regioni meridionali. Nel piccolo gruppo di spedizionisti
attività o addirittura il non completaI comportamenti scelti dai soggetti
Agli altri compagni di spedizione
con un numero medio più elevato di
vengono attribuiti giudizi sulla minore
provenienti dalle regioni insulari sono
spedizioni sono, oltre ai già presentati
problematicità
considerati, in proporzione, particolar-
n. 19 e 21, i n. 14 (Dimostrare instabi-
disadattivi che vedono ai livelli più bassi
mente disadattivi la aggressione forte,
lità emotiva) e 23 (Sviluppare rapporti
l’evitamento dei lavori collettivi (n. 25),
irruente indirizzata verso coloro che
interpersonali conflittuali).
la comunicazione confusa (n. 12), l’im-
dei
comportamenti
hanno commesso errori (n. 27) e la
In una spedizione estiva i compor-
piego di scarsa energia nelle proprie atti-
confusione, la mancanza di chiarezza
tamenti giudicati più problematici dagli
vità (n. 3) e la percezione confusa di
nel perc e p i re le situazioni complesse,
spedizionisti intervistati sono nell’ordine
situazioni problematiche. Anche in
problematiche (n.10).
il non rispettare le misure di sicurezza
questo caso non emergono ipotesi inter-
Esperienza antartica
(n. 13- area operativo-professionale),
pretative convincenti per spiegare tali
omettere di dare un contributo (n. 7-
valutazioni.
I 5 comportamenti problematici rela-
area sociale) o perdere l’autocontro l l o
Tutti i comportamenti disadattivi sono
tivamente più scelti dai neofiti riguar-
(n. 30-area personale) nelle situazioni
stati osservati in sé stessi, nei compagni
dano l’area operativo-professionale (n.
critiche.
di spedizione, nei responsabili in una
10 “Percepire confusamente una situa-
I medesimi comportamenti sono
zione problematica”, n. 2 “Lasciare
considerati dai soggetti intervistati i più
aspetti disadattivi più frequentemente
incompiuti i propri lavori”) e l’area
problematici anche in una spedizione
rilevati in sé stessi sono una certa (rara)
qualche pur molto lieve misura. Gli
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
incompetenza (n. 1) professionale e
riguardano l’area operativo-professio-
tra il grado di problematicità ad essi attri-
i n s o ff e renza (n. 19) per le situazioni re g o-
nale, tre l’area personale, sei l’are a
buito in una spedizione invernale e il
late, strutturate. I comportamenti disadat-
sociale. E interessante osservare come
grado in cui si discostano dai valori.
tivi meno frequentemente osservati (raris-
n e l l ’ a rea personale quei comportamenti
Questi rappresentano una perc e n t u a l e
simi) sono l’evitamento dei lavori collet-
come dimostrare instabilità emotiva (n.
nettamente inferiore alle spedizioni
tivi e un atteggiamento di chiusura, di
14) o forte insicurezza (n. 15) o perdere
estive. Di questi, quattro, hanno una
rigidità. Il gruppo sembra caratterizzarsi
l ’ a u t o c o n t rollo emotivo (n. 30) nelle
correlazione positiva anche in una
per una elevata coesione che non appare
situazioni difficili, solitamente involon-
spedizione estiva. I restanti quattro
minacciata da sporadiche e limitate mani-
tari e difficilmente controllabili dal
comportamenti, che si dissociano tanto
festazioni di insoff e renza verso l’org a n i z-
soggetto, siano considerati tanto più
più significativamente dai valori dei
zazione.
fonte di problemi in una spedizione
soggetti quanto più sono ritenuti fonte
i
invernale quanto più sono contrari ai
di problemi in una spedizione invernale,
comportamenti più frequentemente (pur
propri valori. Infine si può osservare che
riguardano la confusione nella perc e-
sempre raramente) osservati sono stati
è stato trovato un numero maggiore di
zione dei problemi, nella comunica-
l’insoff e renza per le situazioni regolate
c o r relazioni significative di segno posi-
zione, nell’evitamento dei lavori collet-
(n. 19) e la critica, la ridicolizzazione (n.
tivo tra l’importanza dei comportamenti
tivi (che dimostrano in concreto l’esi-
20) delle posizioni degli altri. I meno
adattivi e i valori personali (68.7%).
stenza del gruppo, la coesione ed il
Nei
compagni
di
spedizione
f requenti (rarissimi) sono stati la incapa-
Solo tre sono le correlazioni, chiara-
cità di gestire gli eventi (n. 11) e la trascu-
mente di segno negativo, tra il grado di
la rassegnazione, la perdita della capa-
ratezza (n. 5) nei compiti assegnati.
p roblematicità e la frequenza di emis-
cità di reazione, di risposta nei confronti
Nei responsabili delle spedizioni i
sione, due di queste riguardano compor-
degli eventi.
comportamenti più e meno frequente-
tamenti inerenti l’area sociale (Tr a s c u r a re
mente
una
gli orari e le norme di comportamento,
leadership percepita talora come aggres-
osservati
denotano
o p e r a re discriminazioni tra i partecipanti)
siva (n. 27) e altre volte come capace
una l’area personale (Reagire esagerata-
di discriminazioni (n. 29) ma molto attiva
mente alle frustrazioni).
(n. 5, 11).
senso di appartenenza) ed il cedimento,
Discussione Tutti i comportamenti elencati sono
Molto più numerose le corre l a z i o n i
stati scelti, anche se in misura perc e n-
I comportamenti che maggiorm e n t e
tra il grado di problematicità in una
tualmente diversa (dall’8 al 53% dei
si discostano dai valori dei soggetti inter-
spedizione invernale e in una estiva.
soggetti) come espressione o rappresen-
vistati appartengono all’area sociale:
Diciotto comportamenti presentano una
tazione del disadattamento psicosociale
critica e squalifica degli altri, inosser-
relazione statisticamente significativa per
all’ambiente socio-operativo antartico
vanza delle norme di comportamento
quanto riguardala problematicità espri-
che si presenta come un fenomeno
sociale, inaffidabilità (n. 20, n. 26, n. 8).
mendo una corrispondenza tra le due
caratterizzato da molteplici espre s s i o n i
situazioni (estiva e invernale).
comportamentali, con un differente peso
Tra i comportamenti che risultano meno, ma pur sempre in evidente
Solo tre sono le correlazioni, di
e significato nei diversi individui. Ogni
contrasto con i valori dei soggetti, troviamo
segno negativo, tra il grado in cui ogni
comportamento dell’elenco, come è
quei comportamenti dell’area personale o
singolo comportamento si discosta dai
prevedibile in un ambiente altamente
professionale (n. 14, n.15, n. 12, n. 17).
valori e la frequenza di emissione, due
interdipendente
di queste riguardano comportamenti
isolate e confinate delle spedizioni antar-
inerenti l’area sociale (Mostrare chiusura
tiche, ha contemporaneamente, anche
Associazioni-Correlazioni
come
le
comunità
Dodici (40%) sono i comportamenti
e rigidità, criticare, ridicolizzare le
se in misura variabile, significati ed
che presentano una correlazione signi-
opinioni degli altri) una l’area professio-
effetti molteplici cioè nell’area perso-
ficativa di segno positivo tra il grado di
nale (Dimostrare incompetenza nel
nale, sociale e lavorativa. Il disadatta-
problematicità ad essi attribuito e il
proprio lavoro).
mento,
come
l’adattamento
(Peri,
grado con cui si discostano dai valori
Otto comportamenti (26.6%) presen-
Ruffini, 1999) in una “microcomunità
personali dei soggetti intervistati. Tre
tano una correlazione di segno positivo
“isolata e confinata va ad intere s s a re i
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
molteplici e probabilmente la totalità
mente conflittuale. Si tratta delle carat-
degli aspetti della vita di un gruppo. Il
teristiche opposte a quelle della abilità,
soprattutto
Gli uomini legano il disadattamento all’incompetenza
e
alla
criterio, assolutamente soggettivo di
stabilità e compatibilità, ormai univer-
superficialità, quindi all’area operativo-
scelta, ci presenta una interdipendenza
salmente accettate come criteri di un
professionale, le donne considerano
delle diverse aree a conferma della
buon adattamento e di adattabilità in
e s p ressione del disadattamento preva-
complessità della situazione studiata.
ambienti
1986,
lentemente la trascuratezza nella esecu-
Gunderson, 1974, Rivolier, 1992, Peri,
zione dei compiti, la inaffidabilità. A
Ruffini, 1999).
livello sociale per gli uomini “Mostrare
Il disadattamento nei componenti della spedizione italiana è identificato
estremi
(Palinkas,
p revalentemente in comportamenti che
I comportamenti giudicati meno
i n s o ff e renza per le situazioni regolate”,
esprimono incompetenza pro f e s s i o n a l e ,
disadattivi riguardano prevalentemente
sembra essere il comportamento disadat-
inosservanza delle misure di sicurezza
gli aspetti formali, “sociali” nei confronti
tivo relativamente più scelto, mentre per
e inaffidabilità, nell’area professionale-
dei quali sembra esserci un giudizio
le donne lo è un atteggiamento di chiu-
lavorativa, in comportamenti che deno-
meno diffusamente negativo.
sura e rigidità quindi di scarsa collabo-
dell’autocontrollo
L’analisi delle caratteristiche biogra-
razione e disponibilità. A livello perso-
emotivo di fronte a situazioni critiche o
fiche ha evidenziato differenze nella
nale gli uomini giudicano più spesso
difficili, nell’area personale, in disinte-
frequenza delle scelte nei diversi gruppi
disadattivo il cedere di fronte agli stress
resse verso gli altri e conflittualità nei
individuati.
e mostrare insicurezza, le donne il
tano
la
perdita
rapporti interpersonali, nell’area sociale.
Nei giovani, nei quali si può pre s u-
trascurare l’igiene e il decoro quasi a
La prevalenza nel disadattamento degli
m e re un bisogno di socializzazione più
v o l e re conferm a re certi stereotipi cultu-
aspetti professionali può essere spiegato
elevato, è stato scelto più frequente-
rali che vedono incompatibile per
dal contesto operativo delle spedizioni
mente come espressione del disadatta-
l’uomo il cedimento psicofisico (segnale
italiane che si svolgono durante l’estate
mento il rifiuto degli incontri sociali e
di debolezza) e riprovevole per la donna
quando la quantità di lavori da re a l i z-
r i c reativi, mentre nei più anziani, in cui
trascurare il proprio aspetto. Non
z a re è notevole e rappresentano gli
possiamo ipotizzare il
sorprende che in un ambiente così duro
obiettivi principali della missione. Sono
confrontarsi con una situazione socio-
e ostile una adeguata presenza femmi-
comunque considerati molto pericolosi
ambientale strutturata, è considerata più
nile sia spesso richiesta dai partecipanti
i cedimenti emotivi e personali di fronte
frequentemente disadattiva l’insoff e-
alle spedizioni allo scopo di valorizzare,
allo stress in quanto suscettibili di disgre-
renza per le situazioni regolate.
curare certi aspetti di “civiltà” che gli
bisogno
di
gare il contesto socio-organizzativo della
Nei giovani vengono evidenziati
spedizione, poco preparato a gestire
soprattutto i processi personali, psicolo-
trascurare (Peri, Barbarito, Barattoni,
questo tipo di problematiche. Analoga-
gici del disadattamento in campo opera-
1998, 2000).
mente sono ritenuti particolarmente
tivo (Perc e p i re, comunicare confusa-
uomini
tendono
frequentemente
a
Per i ricercatori i comportamenti più
minacciosi per l’unità “ideale” del
mente, trascurare i propri compiti, etc.)
disadattivi riguardano la sfera personale
gruppo, per la sua coesione, il disinte-
e identificati in modo analitico laddove
e sociale, certi atteggiamenti (chiusura
resse verso gli altri o lo sviluppo di
nei più anziani si preferisce usare defi-
e rigidità) e alcune modalità di intera-
rapporti interpersonali conflittuali. Gli
nizioni globali, sintetiche (incompe-
zione nei rapporti interpersonali (conflit-
aspetti disadattivi personali e sociali
tenza,
sopra descritti potrebbero essere stati
sembrano maggiormente riflettere valu-
scelti perché in contrasto con lo scopo
tazioni etiche, morali, legate ai valori
ai cambiamenti, lasciarsi sopraffare dalle
superordinato del compimento della
socioculturali.
situazioni).
inaffidabilità,
passività)
che
tualità
interpersonale),
nonché
il
c o n t rollo della emotività (insofferenza
missione nei confronti della quale sono
Come per l’adattamento, anche per
Per i medici, presumibilmente anche
considerati particolarmente minacciosi
il disadattamento, sembra che con il
in relazione ai loro compiti professio-
una perdita dell’autocontrollo emotivo
progredire del livello di istruzione si dia
nali e istituzionali, tutto ciò che minaccia
personale ed un atteggiamento egocen-
maggior valore agli aspetti, ai pro c e s s i
il benessere socio-psico-fisico delle
trico, troppo individualizzato, disinteres-
individuali, interni, rispetto a quelli
persone è considerato particolarmente
sato nei confronti del gruppo o franca-
esterni, osservabili.
pericoloso. Tali sono considerate dai
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
medici le reazioni esagerate alle frustra-
rezza, emerge la stigmatizzazione della
comportamenti inseriti nell’area sociale
zioni, la mancanza di rispetto nelle inte-
passività, della mancanza di iniziativa o
che
razioni sociali, di chiarezza nelle comu-
di intraprendenza, di dinamismo, nel
minacciano l’armonia, la coesione, la
nicazioni, il perdere il senso della
proprio lavoro.
stabilità e la struttura (org a n i z z a z i o n e )
Negli operai specializzati e i tecnici
distanza rispetto alle situazioni.
direttamente
o
indirettamente
del gruppo. I membri delle spedizioni residenti
Per lo staff amministrativo-dirigen-
delle costruzioni viene considerato
ziale, le scelte effettuate sembrano
disadattivo, al pari di altre categorie con
nelle regioni settentrionali considerano
evidenziare una particolare attenzione a
funzioni prevalentemente esecutive,
p roporzionalmente come più disadattivi
quei comportamenti che minacciano
l’inerzia, la passività, a cui si aggiunge
la incapacità di adattarsi ad un ambiente
l’ordinato e pianificato funzionamento
una caratteristica che è al confine tra
duro, difficile, la inosservanza delle
della base (orari, norme), l’inadem-
l’area sociale e lavorativa, l’inaffidabilità,
regole di convivenza sociale e la confu-
pienza verso le proprie responsabilità
che sembra riflettere soprattutto conce-
sione nella percezione degli eventi e
lavorative e la esternazione incontrollata
zioni etiche. Particolarmente negativa è
nella comunicazione. Non si può esclu-
della propria emotività, capace di inne-
considerata da questa categoria di perso-
dere una specie di relazione pro g re s s i-
scare reazioni a catena incontrollabili.
nale abituata a lavorare con pro g e t t i ,
vamente ascendente tra questi aspetti,
scadenze e obiettivi predeterminati, l’in-
che procede dal fisico-ambientale al sociale, al relazionale cognitivo.
Il gruppo dei tecnici della ricerca, solitamente collocati in una posizione
capacità di accettare le situazioni re g o-
esecutiva, di supporto ai ricercatori,
late, programmate, l’indisciplina, sicura-
avverte più frequentemente come poten-
mente in misura maggiore che in altri
residenti nelle regioni centro - s e t t e n t r i o-
ziale fonte di problemi un atteggiamento
gruppi. Ciò non sorprende in una cate-
nali sembrano evidenziare una maggiore
Le scelte dei membri delle spedizioni
squalificante, o poco rispettoso nei
goria del personale abituata a lavorare
attenzione alle tematiche intra (re a z i o n i
confronti degli altri (presumibilmente in
con progetti, scadenze e obiettivi prede-
esagerate al disagio) ed interpersonali
posizione subordinata). Questa categoria
terminati.
(evitare i lavori collettivi, lasciare incom-
considera anche come particolarmente
Nei militari il disadattamento sembra
piuto il lavoro) nell’ambito lavorativo.
disfunzionale la mancanza di chiarezza
esprimersi soprattutto nel contravvenire
I residenti nelle regioni centrali
nella percezione degli eventi, nella
norme di comportamento sociale o lavo-
trovano relativamente più disadattivi
comunicazione etc. La legittima esigenza
rativo (gli orari, le norme di comporta-
alcuni comportamenti antisociali con
di chiarezza in questa categoria di
mento, gli incontri sociali, che assumono
risvolti etici (mostrare chiusura e rigi-
persone potrebbe anche nascondere una
un valore di coesione del gruppo) e
dità, operare discriminazioni, svalutare
intolleranza per l’ambiguità e la propen-
nella dimostrazione di una grave insicu-
il
sione a risolvere sul piano pratico,
rezza, non solo, possiamo ipotizzare per
maggiore attenzione degli spedizionisti
operativo, con un impegno attivo nelle
gli effetti sulla persona interessata ma
provenienti dalle regioni centrali agli
proprie mansioni, le eventuali perples-
anche per gli effetti a cascata sulle
aspetti etico sociali era risultata evidente
sità o incertezze. Sul piano personale il
persone che si affidano a questo gruppo
anche nella indagine sui re f e renti
disadattamento
per avere protezione e assistenza.
è
identificato
nella
comportamento
degli
altri).
La
comportamentali dell’adattamento (Peri, Ruffini, 1999).
semplice esagerazione, nella mancanza
Gli amministrativi, i tecnici di labora-
di equilibrio, di moderazione nelle
torio e i tecnici logistici, hanno indivi-
Nei pochi soggetti provenienti dalle
reazioni emotive.
duato nell’area operativa i comportamenti
regioni meridionali l’accento sembra
Per i tecnici della logistica, oltre alle
m a g g i o rmente disadattivi, spesso inerenti
spostarsi verso le reazioni emotive nei
valutazioni negative delle precedenti
l ’ o rganizzazione del proprio lavoro. I
confronti della realtà socio lavorativa e
categorie nei confronti dei comporta-
medici hanno attribuito più importanza
organizzativa.
menti che minacciano l’armonia inter-
a comportamenti riguardanti la sfera più
I neofiti sembrano appuntare l’atten-
personale (conflittualità) nel gruppo, che
p ropriamente emotiva e in particolare, la
zione su alcuni aspetti personali del
non controllano a sufficienza le frustra-
capacità di “govern a re” le emozioni.
disadattamento che rappresentano forse
zioni (reazioni esagerate) ed il disagio
Gli operai, i militari, i ricercatori
la paura di non reggere (cedere di fronte
psichico, che non si basano sulla chia-
hanno attribuito maggiore importanza a
agli stress fisico-ambientali) un ambiente
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
così estremo e ostile come quello antar-
tutto ciò che minaccia l’armonico funzio-
tare le misure di sicurezza) o, una volta
tico, il timore, cioè, di (lasciarsi sopraf-
namento del gruppo sia a livello indivi-
verificatasi, compro m e t t e rne, ostaco-
fare dalle situazioni) non farcela (Nilsen,
duale (instabilità emotiva) che interindi-
larne (perdere l’autocontrollo, omettere
2001). Analogamente in campo pro f e s-
viduale (conflittualità). In conclusione,
di dare un contributo, nelle situazioni
sionale appaiono più disadattivi per i
dal confronto dei comportamenti più
critiche) la gestione. La cultura dell’e-
neofiti quei comportamenti che possono
frequentemente scelti dai soggetti alla
mergenza traspare da queste valutazioni:
rappresentare delle prove da superare
loro prima esperienza antartica e dai
ciò che sembra emerg e re è la consape-
per chi non ha già dimostrato di
soggetti
esperienza,
volezza di trovarsi in un ambiente estre-
confrontarsi con successo con l’am-
vediamo come per i primi sia importante
mamente pericoloso che richiede un
biente polare come non riuscire a perce-
evitare quei comportamenti che deno-
grande autocontrollo personale ed il
con
maggiore
pire con chiarezza gli eventuali problemi
tano una incapacità personale o pro f e s-
concorso di tutti nelle difficoltà, consi-
(percepire confusamente una situazione
sionale di reggere il confronto con l’am-
derata
problematica), in una situazione nuova,
biente più ostile del pianeta mentre per
esistente in questi gruppi.
così diversa da quella abituale, o tornare
i secondi sono particolarmente stigma-
la
elevata
interdipendenza
I medesimi comportamenti sono
a casa (lasciare incompiuti i propri
tizzati quei comportamenti che minac-
considerati dai soggetti intervistati i più
lavori) senza avere completato il proprio
ciano la struttura, l’organizzazione del
problematici anche in una spedizione
lavoro.
gruppo.
invernale ma con un grado di gravità
Al crescere, sebbene ancora limitato,
Le differenze di valutazione sul
superiore. Causare o non pre v e n i re un
della esperienza antartica si cominciano
disadattamento emerse nelle differenti
evento critico, non dare il proprio contri-
a considerare gli aspetti sociali dell’a-
categorie di personale esaminate sulla
buto per superarlo, perdere l’autocon-
dattamento. Si potrebbe forse ipotizzare
base delle differenti variabili biografiche
trollo in tali situazioni, rappre s e n t a n o
che dopo aver dimostrato di “essere
supporta ulteriormente non solo la tesi
l’evento più grave nel gruppo in esame,
all’altezza” sul piano individuale e
della variabilità individuale delle mani-
che non ha esperienza di campagne
professionale il personale delle spedi-
festazioni comportamentali dell’adatta-
invernali. Di fronte ad una emerg e n z a
zioni avverta il bisogno di socializzare
mento ma della loro variabilità anche in
non ci sare b b e ro differenze qualitative
con altri che, presumibilmente, hanno
base alle caratteristiche biografiche. Il
tra campagne estive ed invernali ma solo
ugualmente superato la prova di adat-
concetto di disadattamento sembra
quantitative, di intensità. Le numero s e
tabilità. Nei soggetti con maggiore espe-
“dipendere” da molte variabili che
correlazioni
(diciotto)
significative
rienza antartica l’accento viene posto
rendono questo concetto, al pari dell’a-
trovate tra il grado di problematicità dei
sulla incapacità di adattarsi agli aspetti
dattamento,
complesso,
vari comportamenti disadattivi in una
normativi, strutturali, organizzativi. Tale
variabile da individuo a individuo e da
spedizione invernale ed in una estiva
adattabilità deve esprimersi per i vete-
categoria a categoria di personale e non
conferma ulteriormente la corrispon-
rani anche in modo esteriore, con la cura
facilmente definibile in senso univoco o
denza tra le due situazioni in questo
della persona, presumibilmente consi-
riduttivo. Le differenti “culture” delle
gruppo.
composito,
derata una forma di rispetto reciproco
differenti categorie sembrano svolgere
in un gruppo isolato. Naturalmente in
un ruolo che al momento, in assenza di
Tra i soggetti intervistati e i loro compagni
appare
una
sostanziale
soggetti che hanno già dimostrato la
approfonditi e prolungati studi epide-
concordanza di valutazioni per ciò che
propria competenza professionale ciò
miologici, possiamo solo ipotizzare. A
riguarda le misure di sicurezza e la
che viene richiesto è un impegno attivo
tale riguardo appaiono di un certo inte-
perdita dell’autocontrollo nelle situazioni
delle proprie risorse, delle proprie
resse le differenze rilevate nelle diff e-
critiche, che rappresentano la seconda
energie. L’inosservanza degli standard
renti aree geografiche.
e terza causa di problemi attribuita al
In una spedizione estiva i compor-
giudizio dei compagni di spedizione,
tizzato dal gruppo dei più anziani come
tamenti giudicati più problematici dagli
mentre emerge un significativa discre-
disadattivo.
le
spedizionisti intervistati denotano una
panza per la omissione di aiuto in circo-
tendenza nei veterani antartici a consi-
particolare attenzione a tutto ciò che può
stanze delicate, giudicata meno grave,
derare relativamente più disadattivo
creare una situazione critica (non rispet-
secondo il parere degli intervistati, dai
p recedentemente elencati viene stigmaAppare
confermata
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
loro compagni i quali sono ritenuti
disadattamento può manifestarsi in tutti
mente
giudicare come la più grave fonte di
i modi elencati e che tutti o almeno la
leadership percepita talora come aggres-
problemi il dimostrarsi inaffidabile. Ai
maggior parte dei partecipanti alle spedi-
siva e altre volte come capace di discri-
compagni di spedizione viene attribuita
zioni italiane hanno, anche se in misura
minazioni ma molto raramente trascu-
la valutazione di massima gravità al
molto lieve, presentato manifestazioni
rata o succube degli eventi.
comportamento di inaffidabilità. Gli altri
comportamentali da essi stessi giudicate
sono ritenuti critici, intolleranti in primo
disfunzionali per la spedizione. Questi
sono più frequentemente rilevati nei
luogo
dei
risultati non costituiscono un fatto nega-
compagni e nei responsabili; gli altri
compagni e un poco meno nei confronti
tivo, che non sarebbe in ogni caso giusti-
compagni sono solitamente visti come
di eventuali omissioni di apporti perso-
ficato dal livello molto basso della
più critici e insofferenti, i responsabili
verso
la
inaffidabilità
osservati
denotano
una
Molti dei comportamenti disadattivi
nali alla soluzione di eventi critici. Non
frequenza riscontrata, o una sorpresa,
sono giudicati rigidi, intransigenti e
si può escludere che i soggetti si sentano
considerando che la maggior parte delle
severi specie nei confronti di chi sbaglia.
come sotto esame costante da parte
persone periodicamente, specie in situa-
Tutti i comportamenti sono stati
degli altri e debbano assolutamente
zioni di grande impegno psicofisico,
valutati essere molto in contrasto con i
evitare di mostrarsi “inaffidabili” o
manifesta comportamenti inadeguati, ma
valori dei soggetti. I comportamenti che
questo rappresenti una proiezione dei
mostrano una discreta consapevolezza
maggiormente si discostano dai valori
propri sentimenti di insicurezza verso la
e attenzione dei partecipanti verso
dei soggetti intervistati appartengono
affidabilità degli altri, una attribuzione
quelle forme di espressione comporta-
all’area
sociale:
inosservanza
delle
agli altri delle proprie insicurezze circ a
mentale che, se non adeguatamente
norme di comportamento sociale, inaf-
la loro totale disponibilità in caso di
c o n t rollate, possono cre a re problemi al
fidabilità, critica e squalifica degli altri.
bisogno ma al momento appare tro p p o
gruppo e all’organizzazione.
speculativo azzardare delle ipotesi per
Quest’ultimo comportamento è signifi-
Gli aspetti disadattivi più fre q u e n t e-
cativamente anche quello più fre q u e n-
mente rilevati negli stessi intervistati
temente osservato nei compagni di
Sul versante opposto, i comporta-
sono una certa (rara) incompetenza
spedizione. Non sorprende che sia
interpretare questi dati. menti considerati meno problematici
professionale e insofferenza per le situa-
maggiormente rilevato il comportamento
sono quelli che pur essendo certamente
zioni regolate, strutturate. I comporta-
che, qualora non adeguatamente gestito,
disfunzionali non sembrano concern e re
menti disadattivi meno frequentemente
potrebbe nel tempo minare la coesione
aspetti critici della sopravvivenza indi-
osservati (rarissimi) sono l’evitamento
del gruppo.
viduale o del gruppo in una spedizione
dei lavori collettivi e un atteggiamento
Tra i comportamenti che risultano
estiva (es. mostrare chiusura e rigidità,
di chiusura, di rigidità. L’efficienza e la
meno, ma pur sempre in evidente
trascurare l’igiene ed il decoro, svolgere
coesione del gruppo (Peri Ruffini, 1999)
contrasto con i valori dei soggetti,
passivamente le proprie mansioni). In
non appaiono minacciate da sporadiche
troviamo quei comportamenti dell’area
una spedizione invernale sono conside-
e limitate manifestazioni di incompe-
personale o professionale “involontari”
rati tra i meno gravi una certa passività,
tenza e di insoff e renza verso l’org a n i z-
o non facilmente controllabili come l’in-
l’impiego di scarsa energia nello svolgi-
zazione.
stabilità emotiva, l’insicurezza, la comu-
mento delle proprie attività o addirittura
I compagni di spedizione, al pari
nicazione imprecisa e confusa, la
il non completamento del proprio
degli
talora
reazione esagerata alle frustrazioni,
lavoro, a conferma della convinzione
(sempre raramente) insofferenti verso
come tali meno soggetti ad una valuta-
corrente che durante la permanenza
l’ambiente strutturato, esistente nelle
zione etico-morale ma pur sempre poco
invernale non sia necessario un grande
spedizioni, ma un poco più critici e
tollerati in un contesto di alta efficienza
attivismo lavorativo.
interessati,
sono
visti
meno tolleranti verso posizioni differenti
operativa come quello delle spedizioni
Tutti i comportamenti disadattivi
dalle proprie, quasi sempre capaci di
antartiche.
sono stati osservati in sé stessi, nei
assolvere seriamente i compiti assegnati
La associazione fra problematicità
compagni di spedizione, nei re s p o n s a-
e di non lasciarsi sopraffare dagli eventi.
per la spedizione e opposizione ai valori
bili, seppure con una frequenza molto
Nei responsabili delle spedizioni i
dei soggetti assume valori significativi,
bassa. Ciò sembra conferm a re che il
comportamenti più e meno frequente-
come nel caso dell’adattamento (Peri,
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
quei
In questo gruppo non ci sare b b e ro
Le relazioni sopra trovate sembrano
comportamenti in evidente antitesi con
significative differenze qualitative per
supportare l’ipotesi di un debole legame
i principi socio culturali che guidano l’at-
quanto riguarda il disadattamento in una
fra i certi contenuti cognitivi e il compor-
tività professionale e le relazioni inter-
spedizione invernale ed in una estiva
tamento ma meno intenso rispetto all’a-
occidentale
ma solo quantitative, di intensità. Tali
dattamento.
(competenza, scrupolosità, impegno
somiglianze, analogie tra una campagna
R u ffini,
personali
1999)
nella
soprattutto
civiltà
in
Le correlazioni tra il grado di proble-
attenzione in campo professionale, aper-
estiva ed invernale, nell’area pro f e s s i o-
maticità attribuito ai comportamenti in
tura, flessibilità, rispetto, tolleranza,
nale riguardano la incompetenza, la
una spedizione invernale e il grado in
c o m p rensione e solidarietà nel campo
passività, la trascuratezza nei compiti
cui si discostano dai valori rappre s e n-
sociale).
assegnati e nel rispetto delle misure di
tano un numero (otto) nettamente infe-
Nell’area
personale
quei
comportamenti , solitamente involontari
s i c u rezza, nell’area sociale si riferiscono
r i o re alle spedizioni estive. Ciò sembra
e difficilmente controllabili dal soggetto,
al mancato apporto di contributo perso-
i n d i c a re che i valori giuocano, qualora
come dimostrare instabilità emotiva o
nale in circostanze critiche, alla chiusura
sia possibile, un ruolo molto più limi-
forte insicurezza o perdere l’autocon-
e rigidità sociale, alla critica o alla squa-
tato nel determinare la gravità di un
trollo emotivo nelle situazioni difficili,
lifica delle differenti opinioni o posi-
comportamento durante una campagna
sono considerati tanto più fonte di
zioni, al mancato rispetto delle norme
invernale. In questa ultima situazione,
problemi in una spedizione invernale
di comportamento o degli orari, allo
p resumibilmente, prevalgono criteri più
quanto più sono contrari ai propri valori.
sviluppo di conflitti interpersonali, alla
oggettivi, dettati dalla severità delle
Sembrerebbe quasi che la posizione
inosservanza delle norme di comporta-
condizioni psico-socio-ambientali più
culturale nei confronti della emotività
mento sociale, alla svalutazione del
che da criteri ideali o personali. Nelle
(es. accettazione o rifiuto della pro p r i a
comportamento altrui, alle discrimina-
correlazioni specificamente emerse in
emotività) possa determ i n a re una valu-
zioni ingiustificate. Nell’area personale
questa analisi si può intravedere la
tazione di gravità o meno del compor-
sia nell’inverno che nell’estate antartica
proiezione della cultura della emergenza
tamento corrispondente. Indubbiamente
viene considerato fonte di pro b l e m i
(in cui è necessario evitare la confu-
l’ambiente ostile e duro in cui queste
lasciarsi sopraff a re dagli eventi, l’insta-
sione, il caos nella percezione, nelle
persone operano può spiegare certe
bilità emotiva, le reazioni esagerate
comunicazioni, nella gestione degli
convinzioni sull’autocontrollo totale ma
verso le frustrazioni o il disagio, perdere
eventi) in un contesto di cui i soggetti
non si esclude che il mito dell’eroe
l’autocontrollo nelle difficoltà e trascu-
non hanno una esperienza diretta.
(Campbell, 1949), con totale autocon-
rare l’igiene ed il decoro personale.
trollo e senza cedimenti, permei in
Quest’ultimo comportamento va inqua-
modo più o meno esplicito la “subcul-
drato nella ottica della ampia disponibi-
tura
lità di risorse igieniche presenti in una
antartica”.
I
valori
personali
sembrano avere sempre una certa
base estiva.
Conclusioni La metodologia usata in questo
influenza sul processo valutativo degli
Per un numero limitato di diff e-
studio sembra essersi dimostrata effi-
e ffetti di un comportamento disadattivo
renti comportamenti (mostrare chiu-
cace ed esaustiva nel rappresentare il
ma minore rispetto ai comportamenti
sura e rigidità, criticare, ridicolizzare
q u a d ro del disadattamento psicosociale
adattivi.
le opinioni degli altri, dimostrare
nelle spedizioni antartiche italiane. Il
Per un numero limitato di comporta-
incompetenza nel proprio lavoro ) ,
disadattamento si presenta come un
menti (trascurare gli orari e le norme di
comunemente stigmatizzati in senso
fenomeno complesso, caratterizzato da
comportamento, operare discriminazioni
negativo nella nostra cultura, sembra
molteplici espressioni comportamentali,
tra i partecipanti, re a g i re esageratamente
che più elevato sia il contrasto con i
con un diff e rente peso e significato nei
alle frustrazioni), sembra che la consape-
valori posseduti dai soggetti intervi-
diversi individui. Nell’area operativa il
volezza che possano essere causa di
stati,
il
disadattamento si manifesta soprattutto
problemi per la spedizione comporti una
c o n t rollo cognitivo nella loro emis-
con la incompetenza professionale, la
maggiore inibizione nella loro emissione
sione e conseguentemente minore la
inosservanza delle misure di sicurezza
ed in definitiva una loro minore incidenza.
l o ro incidenza.
e la inaffidabilità, nell’area personale,
maggiore
l’inibizione,
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
dell’autocontrollo
una particolare attenzione a tutto ciò
emotivo in situazioni critiche, nell’area
che può cre a re una situazione critica o
sociale, con il disinteresse verso gli altri,
comprometterne la gestione. La cultura
con la conflittualità interpersonale.
d e l l ’ e m e rgenza che traspare da queste
con
la
perdita
L’analisi delle caratteristiche biografiche
valutazioni è ancora più enfatizzata nel
dei soggetti esaminati ha evidenziato
caso di una spedizione invernale. Gli
differenze nella frequenza delle scelte
aspetti disadattivi più frequentemente
nelle diverse categorie esaminate. I
rilevati negli stessi intervistati sono una
giovani considerano più frequente-
certa (rara) incompetenza pro f e s s i o n a l e
mente disadattivo il rifiuto degli incontri
e insoff e renza per le situazioni re g o l a t e ,
sociali mentre gli anziani l’insoff e re n z a
strutturate. L’efficienza e la coesione del
per le situazioni strutturate. Gli uomini
gruppo non appaiono minacciate da
stigmatizzano più spesso l’incompe-
sporadiche e limitate manifestazioni di
tenza professionale, il cedimento di
incompetenza e di insofferenza verso
fronte agli stress, mentre le donne la
l’organizzazione.
trascuratezza nel lavoro e nella persona,
I compagni di spedizione sono visti
la chiusura e la rigidità sociale. Diffe-
talora (anche essi raramente) insofferenti
renti aspetti del disadattamento sono
verso l’ambiente strutturato, esistente
enfatizzati dalle diverse categorie di
nelle spedizioni, ma un poco più critici
partecipanti: l’inosservanza degli orari
e meno tolleranti verso posizioni diffe-
e delle norme viene segnalata più
renti dalle proprie, quasi sempre capaci
frequentemente da parte dello staff diri-
di assolvere seriamente i compiti asse-
gente, la mancanza di rispetto o la squa-
gnati e di non lasciarsi sopraffare dagli
lifica da parte del personale con
eventi.
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funzione esecutiva. I ricercatori, i mili-
Nei responsabili delle spedizioni i
tari, gli operai specializzati identificano
comportamenti più e meno frequente-
più spesso quei comportamenti che
mente
direttamente o indirettamente minac-
leadership percepita talora come aggres-
osservati
denotano
una
6. Corsini R. J. (1999): The Dictionary of Psychology. Philadelphia, PA: Brunner/Mazel.
ciano l’armonia, la coesione, la stabilità
siva e altre volte come capace di discri-
e la organizzazione del gruppo, i medici
minazioni ma molto raramente trascu-
si
sui
rata o succube degli eventi. Tutti i
comportamenti che denotano la incapa-
comportamenti sono stati valutati essere
cità di controllare l’emotività, gli altri
molto in contrasto con i valori dei
8. Dizionario Enciclopedico De Agostini
partecipanti su aspetti riguardanti l’or-
soggetti. I comportamenti che maggior-
(1982): Novara: Istituto Geografico De Agostini.
concentrano
maggiormente
ganizzazione del proprio lavoro. I
mente si discostano dai valori dei
neofiti appuntano più spesso l’atten-
soggetti
zione sugli aspetti del disadattamento
all’area sociale. I valori sembrano svol-
che potrebbero esprimere il timore di
g e re un ruolo anche per ciò che
non riuscire ad adattarsi ad un ambiente
c o n c e rne la problematicità dei compor-
e s t remo come cedere allo stress ambien-
tamenti disadattivi in una spedizione
tale etc. Nei soggetti con maggiore espe-
estiva ma in generale il loro ruolo
rienza antartica l’accento viene posto
sembra ridotto rispetto a quanto rilevato
intervistati
appartengono
sulla incapacità di adattarsi agli aspetti
nel caso dell’adattamento e lo è ancora
normativi, strutturali, organizzativi. I
di più nel caso di una spedizione inver-
comportamenti giudicati più pro b l e m a-
nale dove emerge più chiaramente il
tici in una spedizione estiva denotano
criterio dell’emergenza.
G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
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G Med Mil. 2009; 159(2): 161-178
Eventi formativi presso il Policlinico Militare “Celio” - Roma
Studio sull’incidenza delle alterazioni del film lacrimale e della sensibilità corneale in soggetti esposti ad inquinamento atmosferico da particelle ultrafini Research on the impact of lacrimal film’s alterations and of corneal sensibility in people exposed to air pollution caused by ultrathin particles. Geremia Oliva * Mauro Salducci # Francesco Perri ° Claudio Vernale • Vincenzo Annoscia ° Mario Mariani • Maurizio Manigrasso • Carla Fanizza • Francesco Bailardi * Pasquale Avino • Carlo Giannico °
Fig. 1 - Strati componenti il film lacrimale. Riassunto - Gli Autori hanno voluto verificare l’esistenza di possibili alterazioni del film lacrimale (quella sottile pellicola trasparente che riveste gli epiteli corneali e congiuntivali e avente funzione lubrificante, protettiva, nutritiva e antimicrobica) in soggetti particolarmente esposti ad inquinamento atmosferico da particelle ultrasottili. Scopo dell’attuale ricerca è individuare se il particolato atmosferico ultrafine, oltre alle ormai note patologie delle vie aeree, sia in grado di alterare in qualche modo il film lacrimale, alterandone le delicatissime funzioni precedentemente illustrate. Parole chiave: film lacrimale, particelle ultrafini, inquinamento atmosferico. Summary - The Authors have tried to testify the existence of possible alterations of the lacrimal film (the thin transparent layer that covers the corneal and conjunctival epithelium with lubricating, protective and antimicrobial function) in people particularly exposed to air pollution caused by ultrathin particles. The aim of the present re s e a rch is to identify if the air ultrathin particulate, besides the already known pathologies of the respiratory tract, is able to alter the lacrimal film someway, altering the already mentioned very delicate functions. Key words: lacrimal film, ultrathin particles, air pollution.
* ASL TA/1, Taranto. ° ISPESL - Dipartimento di Taranto. • Laboratorio Chimico, DIPIA-ISPESL, Roma. # Università di Roma “La Sapienza”, Dip. Scienze Oftalmologiche (Dir. Prof. C. Balacco Gabrieli), Professore Aggregato, Ufficiale Superiore Medico nella Marina Militare.
G Med Mil. 2009; 159(2): 179-184
Introduzione
(particolato di tipo primario) o da
con diametro aerodinamico minore di
reazioni chimiche di particolari composti
10, 2,5 e 1 µm, rispettivamente (5).
Il film lacrimale (1) è quella pelli-
gassosi (particolato di tipo secondario).
Alle PM10 si riconosce una partico-
cola trasparente che riveste gli epiteli
Può avere un’origine antropica, princi-
lare capacità di ledere l’org a n i s m o
della cornea e della congiuntiva e che
palmente connessa a traffico veicolare,
umano, perché in grado di superare le
si compone di tre strati: mucoso,
riscaldamento domestico ed emissioni
sue barriere funzionali a livello delle
acquoso, lipidico (Fig. 1).
industriali, e un’origine naturale, ad
prime vie aeree.
La componente mucosa aderente alla
esempio eruzioni vulcaniche, aerosol di
L’allarme, un tempo limitato alle
cornea, prodotta dalle cellule caliciformi
tipo marino, erosione dei suoli da parte
PM10, si sta ora focalizzando sulle PM2.5
congiuntivali, contiene mucina, albu-
degli agenti atmosferici, trasporto di
ed in futuro sulle PM1 per la loro capa-
mina, immunoglobuline, glicoproteine.
masse da lunga distanza (es. sabbie
cità di giungere negli alveoli polmonari,
sahariane).
veicolando metalli pesanti, quali ad
La componente acquosa, che rappresenta il 90% del film lacrimale, viene
Con il termine Polveri Totali Sospese
esempio il piombo e composti, oltre che
p rodotta dalla ghiandola lacrimale prin-
(PTS) si intende il particolato totale,
gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA),
cipale e dalle ghiandole lacrimali acces-
mentre con il termine PM10, PM2.5 e PM1,
di cui sono ben note le capacità cance-
sorie;
ci si riferisce a particolato atmosferico
rogene (Fig. 2).
contiene
acqua,
elettroliti,
proteine, lisozima, immunoglobuline. La componente lipidica, che rappresenta lo strato più esterno, è prodotta dalle ghiandole di Meibomio e di Zeiss (2). In condizioni fisiologiche la secrezione lacrimale è di circa 1 µL/min. Il film lacrimale ha una funzione lubrificante, protettiva, nutritiva e antimicrobica. Il turn over avviene per evaporazione,
influenzata
dalle
condizioni
ambientali, e dalla escrezione attraverso le vie naturali di deflusso. Il costituente del particolato atmosferico (3,4) (PM10, PM2.5), riconducibile ad un aerosol di granulometria definita, avente la caratteristica di rimanere sospeso nell’aria anche per lunghi periodi dopo la sua immissione in atmosfera, è formato da una miscela di vari elementi quali ad esempio carbonio (frazione
organica
ed
elementare),
metalli (es. piombo, nichel), ioni (solfati, nitrati, ammonio), idrocarburi policiclici aromatici, composti organici (aldeidi, chetoni, ecc.). La presenza di particolato atmosferico deriva da fenomeni di aggregazione di particelle submicroniche che hanno origine da processi di combustione
G Med Mil. 2009; 159(2): 179-184
Fig. 2 - Capacità di penetrazione delle particelle atmosferiche a diversa granulometria nel sistema respiratorio.
In generale, dalla convenzione
un esame del B.U.T. (Tempo di
N o rm a l i i valori superiori ai 15
ISO/CEN/ACGIH, in base all’eff e t t o
Rottura del film lacrimale), che si
secondi.
sulla salute, il particolato atmosferico
riferisce alla possibile alterazione
I soggetti esaminati erano di età
può essere distinto in 5 frazioni essen-
qualitativa dello strato mucolipidico
c o m p resa tra i 7 ed i 57 anni, 102 di
ziali: frazione inalabile, frazione di
del film lacrimale (7,8).
sesso femminile e 134 di sesso maschile
particolato
inalata
attraverso
naso
Il Test di Schirmer è stato conside-
(Fig. 3). Per quanto concerne la prove-
bocca, frazione extratoracica, frazione
rato patologico se inferiore ai 5 mm,
nienza, 128 individui risultavano re s i-
che non penetra oltre la laringe, e
mentre valori compresi fra 5 e 30 mm
denti nell’area Taranto Tamburi e i
frazione toracica, frazione che invece
sono stati considerati normali.
penetra
oltre
la
laringe,
frazione
Sono stati considerati s o s p e t t i ,
restanti 108 nella zona Taranto Borg o (Fig. 4).
t r a c h e o b ronchiale, frazione che penetra
valori del B.U.T. tra 15 e 10 secondi,
Tutti i soggetti sono stati contro l l a t i
o l t re la laringe ma non giunge alle vie
a l t e r a t i, valori tra 10 e 5 secondi,
a distanza di 15 giorni per verificare
respiratorie non ciliate, e frazione re s p i-
p a t o l o g i c i, inferiori ai 5 secondi.
l’attendibilità degli esami eseguiti.
rabile, frazione che penetra nelle vie respiratorie non ciliate raggiungendo gli alveoli polmonari. Le particelle di dimensioni maggiori p rovocano irritazione e infiammazione delle prime vie aeree e della congiuntiva oculare, mentre le più piccole possono
aggravare
e/o
malattie
respiratorie
(enfisema)
pro v o c a re o
neoplastiche (6). Scopo dell’attuale ricerca è individuare se il PM10 e PM2.5, oltre alle ormai note patologie delle vie aeree, sia in grado di alterare in qualche modo il film lacrimale, alterandone le delicatissime funzioni precedentemente illustrate.
Fig. 3 - Pazienti esaminati.
Materiali e Metodi Sono stati presi in considerazione nel periodo gennaio-giugno 2008 n. 236 pazienti che si sono sottoposti a visita specialistica oculistica. Sono stati esclusi tutti coloro che pre s e n t avano già patologie a carico del segmento anteriore dell’occhio, portatori di lenti a contatto o che si siano sottoposti ad interventi chirurgici o laser ad eccimeri. Su tutti i pazienti è stato eff e ttuato un Test di Schirm e r, che valuta la funzione lacrimale complessiva, e
Fig. 4 - Pazienti esaminati nei due quartieri.
G Med Mil. 2009; 159(2): 179-184
Risultati
Nella f i g u re 7 e 8 vengono esaminati
Conclusioni
invece i valori concernenti il B.U.T. Valori Nelle figure 5 e 6 sono riportati i
inferiori ai 5 sec (patologici) sono stati
valori riguardanti il test di Schirmer.
r i t rovati in 7 pazienti (5,5%) della zona
Il test di Schirm e r, valutando la
Nella figura 5 (Taranto Tamburi) sono
Taranto Tamburi e in 5 (4,6%) della zona
funzione lacrimale totale (basale +
stati registrati valori inferiori a 5 mm in
Taranto Borgo. Valori compresi tra 5 e 15
riflessa) rappresenta un indice pre v a-
9 casi (7,0 %); nella figura 6 (Taranto
sec sono stati registrati in 66 casi (43,7%)
lentemente quantitativo. Solo nei casi
Borgo) i valori inferiori a 5 mm sono
e in 44 (40,8%) relativamente ai due
< 5 mm possiamo parlare di ipola-
risultati invece pari a 7 (6,5 %). Valori
gruppi esaminati. Infine per valori supe-
crimia. Nei due gruppi di controllo i
maggiori di 5 mm sono stati riscontrati
riori ai 15 sec risultano 65 pazienti (50,8%)
valori del test di Schirmer > 5 mm risul-
rispettivamente in 119 (93,0 %) e 101
e 59 pazienti (54,6%) relativamente ai due
tano sostanzialmente identici. Il B.U.T.
(93,5 %) casi.
quartieri oggetto d’indagine.
(break up time) rappresenta invece un
Fig. 5 - Test di Schirmer - Taranto Tamburi.
Fig. 7 - B.U.T. - Taranto Tamburi.
Fig. 6 - Test di Schirmer - Taranto Borgo.
Fig. 8 - B.U.T. - Taranto Borgo.
G Med Mil. 2009; 159(2): 179-184
test prettamente qualitativo, misurando
Bibliografia
Bertollini R.:
la stabilità del film lacrimale e le sue possibili alterazioni. Nei due gruppi con B.U.T. alterato o sospetto otteniamo valori sovrapponi-
1. Duane:
Anche per valori di B.U.T. < 5 sec. i risultati appaiono similari. In conclusione, possiamo aff e rm a re di non aver riscontrato variazioni signi-
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Rosada A.:
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Caratterizzazione delle frazione
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densità di inquinanti atmosferici, in
carboniosa ed inorganica nel PM10
The lipid layer of the lacrimal tear film:
p a r t i c o l a re particelle ultrasottili, nell’at-
dell’area urbana di Roma.
physiology and pathology.
Atti 2° Convegno Nazionale sul
J Fr Ophtalmol 2001; 24(6): 643-658.
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Interface properties of simplified tear-like
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fluids in relation to lipid and aqueous
rando possibili variabili aggiuntive (fasce
PM10 e PM2,5 nell’area urbana di Taranto
layers composition.
di età, sesso, attività lavorativa).
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Dal 1953 al servizio del Paese www.farmaceuticomilitare.it
G Med Mil. 2009; 159(2): 179-184
Dal 1853 La storia La nascita dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare risale al 22 dicembre 1832, data in cui Re Carlo Alberto con un “Regio Viglietto” fondava il Consiglio Superiore dell'Armata Sarda, che aveva fra i suoi componenti un Chimico Farmacista quale membro straordinario. Nello stesso Regio Viglietto si manifestava l'esigenza di “ordinare, appena possibile, lo stabilimento di un Laboratorio Generale Chimico Farmaceutico”. Con il “Regio Decreto per l'organizzazione del Servizio Chimico-Farmaceutico militare” datato 26 giugno 1853, infatti, in Torino veniva istituito un Deposito di Farmacia Militare con annesso il Laboratorio generale chimico farmaceutico, con il compito di preparare tutti i medicinali i materiali sanitari occorrenti per il Servizio Sanitario e Veterinario Militare. La sede originaria del Laboratorio era in corso Siccardi, nel centro della città sabauda, laddove era presente anche il famoso Laboratorio di produzione del Chinino dello Stato, inizialmente autonomo e diretto da un Colonnello chimico farmacista del Regio Esercito. Appare superfluo evidenziare la fondamentale opera sociale che il Laboratorio svolse in quegli anni in cui l'Italia era infestata dalla malaria. Il nome di “Deposito di Farmacia Militare" fu mantenuto fino al 1884, anno in cui fu sostituito con quello di Farmacia Centrale MIlitare. Nel 1923 assume la denominazione di Istituto Chimico Farmaceutico Militare, conservata fino al 1976, anno in cui diventa STABILIMENTO CHIMICO FARMACEUTICO MILITARE, a seguito della ristrutturazione dell'area tecnico-industriale del Ministero della Difesa; diventa così un ente interforze alla dirette dipendenze della Direzione Generale della Sanità Militare di Roma. Dopo la Grande Guerra, anche a causa degli enormi problemi sanitari che allora affligevano il Paese, si avvertì l'esigenza di disporre di una sede più adeguata, moderna e funzionale, posta tra l'altro al centro della penisola in modo da favorire la distribuzione e la spedizione dei materiali; venne così ordinato il trasferimento dell'Istituto da Torino a Firenze (nella zona di Rifredi - località Tre Pietre) con la costruzione dell'attuale sede, dove occupa un'area di circa 55.000 m2. Dal mese di ottobre del 1931, data di inaugurazione della sede fiorentina dell'Istituto, sono state ininterrottamente prodotte (tranne una forzata pausa durante la II Guerra Mondiale) numerose specialità medicinali, materiali di medicatura, prodotti cosmetici e alimentari arrivando ad impiegare, negli anni 40, più di 2.000 persone tra Maestranze ed Ufficiali, questi ultimi prevalentemente del Corpo Sanitario dell'Esercito, ruolo Chimico - Farmacisti. Alla fine della 2^ Guerra Mondiale lo Stabilimento, che pure aveva subito ingenti danni (i tedeschi in ritirata distrussero la centrale termica dello Stabilimento e trasferirono tutte le attrezzature di produzione a Merano), riprese ben presto la piena operatività e con i suoi prodotti è sempre stato a fianco della popolazione durante le gravi calamità naturali verificatesi nel corso degli anni: basti pensare all'alluvione di Firenze del 1966, ai terremoti del Friuli (1976), dell'Irpinia (1980) ed alla triste vicenda della nube radioattiva di Chernobyl (1986). In quest'ultima funesta circostanza lo Stabilimento si attivò in tempi rapidissimi e produsse in meno di 24 ore 500.000 compresse di ioduro di potassio, farmaco usato per combattere i danni alla tiroide provocati dallo Iodio131, isotopo radioattivo estremamente pericoloso. Alle ore 12 del 24 dicembre 1989, arrivò l'ordine dallo Stato Maggiore dell'Esercito di preparare e spedire una ingente quantità di farmaci e materiale sanitario per la Romania, allora dilaniata da una crisi sociale e politica davvero imponente: in poche ore furono allestite e spedite 1.200.000 compresse di acido acetilsalicilico (un notissimo antiinfiammatorio), 45.000 fasce di medicatura e alcuni quintali di cotone. Altra importante attività a risonanza nazionale che ha coinvolto lo Stabilimento è stata, nel 1998, la preparazione per conto del Ministero della Salute, di due dei principali farmaci della terapia del Professor Di Bella: la soluzione ai retinoidi (meglio conosciuta come lo sciroppo di vitamine) e le compresse di melatonina, la cui sperimentazione purtroppo non ha fornito i risultati attesi. Attivati dall'Istituto Superiore di Sanità, furono rapidamente messe a punto le procedure operative per la produzione di questi due farmaci: in circa 20 giorni, lo Stabilimento produsse 2.400.000 compresse di melatonina e 10.400 flaconi di soluzione ai retinoidi, con le attrezzature di cui disponeva non tralasciando peraltro la produzione standard programmata. www.farmaceuticomilitare.it
Il “piede di Madura”: la nostra esperienza in un ospedale da campo (Role 2) africano “ M a d u ra foot”: our experience in african field hospital (Role 2) Alessandro Pittari * Alessandro Rauccio ** Carlo De Astis ° Luisa Caggiano °° Michele Tirico • Antonio Berrini •• Alberto Leonardi # Claudio Altobelli ## Paolo Mariotti § Mauro De Luca §§
Complesso Campale Militare Abéché - Chad 27/12/08-06/03/09. Riassunto - Il piede di Madura, è un’infezione sottocutanea cronica che può estendersi progressivamente alla pelle, ai muscoli, alle ossa e ad organi adiacenti. Può essere causato da micro rganismi quali Actinomiceti (batteri Gram +) o Eumiceti (funghi eucarioti). Entrambi i tipi di o rganismi sono importanti saprofiti del suolo e pertanto essi inducono l’infezione a seguito di inoculazione traumatica della pelle. Tale infezione è caratterizzata da tumefazione, noduli sottocutanei suppurativi e drenaggio di essudati con strutture a grani. Sia per l’actinomicetoma che per l’eumicetoma, spesso, il trattamento non è solo farmacologico con antibiotici e antimicotici; in molti casi, sfortunatamente, è richiesta l’amputazione. Parole chiave: piede di madura, maduromicosi, micetoma. Summary - Madura foot, is a chronic subcutaneous mycosis, which can lead to pro g ressive infection of the skin, muscle, and, occasionally, the underlying bone and adjacent organs. Mycetomas are caused by micro - o rganisms. Actinomycetes are Gram-positive filamentous bacteria, w h e reas eumycetes are eukaryotic fungi, and they cause actinomycetomas and eumycetomas, respectively. Both types of organism are important soil saprophytes, and therefore infection is normally acquired by traumatic inoculation of the skin by contaminated material, such as thorns. It is characterized by tumefaction, subcutaneous nodules containing suppurative granulomas, and draining sinuses discharging exudate with grains. Both for the actinomicetoma and for the eumicetoma treatment is not alone pharmacological; in many cases, unfortunately, the amputation is in demand. Key words: madura fooy, maduromycosis, mycetoma.
* Ten.Col.me. Reparto di Urologia, Policlinico Militare “Celio” - Roma. ** Cap.me Reparto di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva, Policlinico Militare “Celio” - Roma. ° Cap.me Reparto di Ortopedia e Traumatologia, Policlinico Militare “Celio” - Roma. °° Ten.me. Reparto di Chirurgia Generale, Policlinico Militare “Celio” - Roma. • Ten.Col.me. Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, Policlinico Militare “Celio” - Roma. •• Cap.me Dipartimento di Anestesia e Rianimazione, Policlinico Militare “Celio” - Roma. # Cap.me. Dipartimento di Radiologia, Policlinico Militare “Celio” - Roma. ## Ten.Col.me. Dipartimento di Medicina, Policlinico Militare “Celio” - Roma. § Ten.Col.me. Medicina di Laboratorio, Policlinico Militare “Celio” - Roma. §§ Ten.Col.me. Direttore: Reparto di Otorinolaringoiatria, Policlinico Militare “Celio” - Roma.
G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192
Introduzione
causata dalla inoculazione traumatica
L’actinomicetoma avanza caratteri-
della pelle da parte di materiale conta-
sticamente più rapidamente dell’eumi-
Il micetoma, anche noto come piede
minato. Il micetoma si presenta come
cetoma, e le sue lesioni sono più
di Madura o maduromicosi, è conside-
una tumefazione con un tipico aspetto
infiammatorie e distruttive. Possono
rato una affezione micotica del tessuto
a grani ognuno costituito da colonie
colpire per contiguità strutture come i
sottocutaneo, che può evolvere progres-
dell’organismo causale.
polmoni e il peritoneo come nel caso in
di infezione severa del tronco o dell’ad-
subcontinente
dome o addirittura determ i n a re infe-
Il Micetoma, molto comune nei
Nel mondo circa il 60% di questa
guenti complicazioni neurologiche. La
giovani maschi, è da considerarsi una
patologia è causata da actinomiceti e
terapia per questo tipo di infezioni
malattia della povertà; non a caso più
l’agente più comune è il Nocardia brasi-
prevede diversi schemi terapeutici: per
comunemente ne risultano affetti i lavo-
liensis. La distribuzione geografica degli
l’actinomicetoma, il più efficace sembra
ratori agricoli e le persone che abitual-
agenti eziologici dipende da fattori
essere sulfamethoxazolo-trimethoprim,
sivamente in una infezione della pelle,
Tale
patologia
è
del muscolo, dell’ osso e coinvolgere
America
Latina,
nel
strutture adiacenti.
indiano e in Africa.
endemica
zione dei corpi vertebrali con conse-
mente camminano a piedi nudi. Il trat-
climatici ed ecologici, per cui si osser-
da solo o in associazione con un altro
tamento di questo tipo di infezione
verà che gli eumiceti predominano in
a n t i m i c robico
quale
amikacina,
prevede lunghi cicli farmacologici con
Africa e in Asia meridionale mentre gli
imipenem, e streptomicina mentre per
antibatterici e antimicotici. Molto spesso,
actinomiceti in America Latina. In
gli eumicetomi sono stati usati il vori-
però, si rende necessaria l’amputazione.
Messico, infatti, il 98% di maduro m i c o s i
conazolo, l’itraconazolo, il fluconazolo,
è causato da actinomiceti e di questi l’
il ketoconazolo, terbinafine, ed ampho-
86% è causato dal Nocardia brasiliensis.
Eziologia
In Sudan, invece, il Madurella mycetomatis è l’eumicete più comune, ed è
Gli agenti eziologici del micetoma
responsabile per il 70% dei casi.
sono da considerarsi microrganismi del
Clinicamente l’infezione si pre s e n t a
tipo actinomiceti e/o eumiceti. Gli Acti-
come una tumefazione con un tipico
nomiceti sono batteri filamentosi Gram
aspetto in grani (Tab. 1). Questi sono
positivi, mentre gli Eumiceti sono clas-
costituiti da aggregati di ife fungine o
sificati come funghi eucarioti. Entrambi
filamenti batterici e, la loro taglia, colore
i micro rganismi sono importanti sapro-
e consistenza sono indicativi dell’agente
fiti del suolo, e pertanto l’infezione è
eziologico responsabile.
tericina B, da soli o in associazione con antimicrobici. In molti casi,però, il solo trattamento farmacologico non basta per cui si rende necessaria l’amputazione.
Materiali e metodi Nel periodo compreso tra dicembre 2008 e marzo 2009 sono afferiti al nostro Ospedale da Campo Role 2 sito in
Tab. 1 - Agenti eziologici del micetoma. Causative orgnaism Eumycetoma species Madurella mycetomatis Madurella grisea Fusarium spp Acremonium spp Actinomycetoma spp. Nocardia brasiliensis Nocardia asteroides Streptomyces somliensis Actinomadura madurae Actinomadura pelletieri
Abéché (TCHAD-RCA) quattro pazienti maschi affetti da micetoma con caratte-
Grains Colour
Size
Geographical region
ristiche differenti in quanto a stadio
Black Black White White
0.5-1 mm 1 mm 200 µm-1 mm 500 µm-1.5 mm
Africa, southern Asia Americas Worldwide Worldwide
diagnosi è stata fatta sulla presenza della
White White White White Red
20-20 µm 20-200 µm 2 mm 1-20 mm 200-500 µm
Americas Worldwide Africa, southern Asia Worldwide Africa, southern Asia
evolutivo e a presentazione clinica. La classica triade quale quella rappre s e ntata da tumefazione, drenaggio di materiale purulento, presenza di grani. Comune a tutti la condizione di
G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192
estrema povertà, di condizioni igieniche decisamente scadute e l’abitudine di camminare a piedi nudi. Caso n° 1: Maschio di 40 anni con tumefazione al piede sinistro (Figg. 1a, c)
ed evidenza di area suppurata defor-
cercine ipo-anecogeno, delle quali la
e V metatarso e all’allestimento di un
mante il normale profilo. Eseguito Rx
maggiore di circa 1.5 cm. Al color-
lembo cutaneo a copertura della super-
(Figg. 1b, d) che evidenziava la presenza
doppler si documentava una vascolariz-
ficie cruentata (Figg. 2a, b, c).
di un processo osteomielitico a carico
zazione di media entità con ramifica-
E’ seguito al trattamento chirurgico un
del V metatarso e delle falangi del V
zione dicotomica dei vasi arteriosi prin-
trattamento farmacologico con associa-
dito. L’ ecografia evidenziava la presenza
cipali e alcuni spot arteriolari periferici.
zione di antimicrobico (trimetropim/sulfa-
di una voluminosa massa ad ecostrut-
L’indicazione terapeutica è stata il
metossazolo 800+160mg una cpr x 2/die)
tura eterogenea, iso-ipoecogena con
trattamento chirurgico con asportazione
e antimicotico (metronidazolo 250 mg
numerose aree isoecogene circondate da
della tumefazione in blocco con V dito
x 2/die.
c
a
b
d
Figg. 1a, b, c, d - Micetoma di piede sx e relative immagini Rx che mostrano l’interessamento osteomielitico del V dito e del V metatarso.
a
b
c
Figg. 2a, b, c - Immagini intraoperatorie con amputazione del V dito e del V metatarso (a), confezionamento di un lembo di chusura (b) e aspetto macroscopico della lesione al taglio (c).
G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192
Caso n° 2: Maschio di 28 anni con
I dito, del cuneiforme e della porzione
lesione ulcerata della pianta del piede
distale della tibia.
Assenza di ulcerazioni e/o processi suppurativi. Assenza all’esame radiogra-
spontanea
Posta indicazione ad intervento
completa del V dito e parziale del IV
c h i r u rgico di amputazione di piede il
dito (Figg. 3a, b). L’Rx del piede (F i g .
paziente rifiutava le cure.
3c, d) mostrava assenza completa del V
Caso n° 3 e n°4: Maschi di 30 (F i g g .
dito e del V metatarso, assenza della III
4a, b, c) e 28 anni (Figg. 5a, b ) rispet-
prim /sulfametossazolo 800+160mg una
e della II falange del IV dito, alterazione
tivamente con tumefazione deformante
cpr x2/die + itraconazolo 100mg tre
osteolitica delle III falangi del III, II, e
dei piedi.
cpr/die.
sinistro
e
amputazione
a
b
fico di aree osteomielitiche a carico delle strutture ossee esaminate. Iniziato trattamento farmacologico con Tr i m e t ro-
c
d
Figg. 3a, b, c, d - Lesione ulcerata di pede sin. con amputazione spontanea di V dito e parziale di IV dito e relative immagini Rx.
a
b Figg. 4a, b, c.
G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192
c
spetto fine, racchiusi e generalmente sistemati in fondo alle cavità. Aspetti ecografici questi, pertanto, che non hanno nulla in comune con tumefazioni di altra natura quali ad esempio i lipomi,i gangliomi,i granulomi
a
b
o altro. La diagnosi di certezza ovviamente non può che essere cito- istologica e/o
Figg. 5a, b.
colturale ma essendo questa molto spesso difficile da effettuare su territorio non ben attrezzato quale quello africano e/o indiano molto spesso risulta essere presunta. E pertanto un attento esame obbiettivo con il riconoscimento della
Risultati
Discussione
tipica
triade
d renaggio
di
clinica
(tumefazione,
materiale
purulento,
Dei quattro pazienti giunti alla nostra
E’ tipico del micetoma la scarsa
presenza e colore dei grani), un accu-
osservazione con diagnosi di piede di
responsività al trattamento che può risul-
rato esame ecografico e radiografico
Madura non possediamo al momento dei
tare comunque migliore se la diagnosi
consentono al medico di un Ospedale
risultati definitivi in quanto il nostro
risulta precoce e tempestiva. E’, inoltre ,
da campo di poter scegliere ed indiriz-
periodo di permanenza in territorio afri-
importante individuare correttamente
z a re il paziente al trattamento più idoneo.
cano è stato della durata di soli 4 mesi
l’agente eziologico responsabile perc h é
(dicembre 2008 - gennaio 2009 - Durata
ciò consente un trattamento farm a c o l o-
della Missione).
gico mirato.
Per quanto riguarda i risultati a distanza del trattamento c’è da sottoli-
Recenti studi hanno dimostrato che,
neare la loro difficoltà di raccolta da
(Tab.2), infatti, risultati definitivi dopo
ai fini di una diagnosi di specificità di
parte di operatori che lavorano su questi
trattamento chirurgico/ farmacologico e
micetoma, la Risonanza magnetica, la
territori disagiati per periodi non molto
Come ben descritto in letteratura
dopo trattamento solo farmacologico
citologia su ago aspirato e l’ecografia
lunghi. Se il trattamento chirurgico che
possono essere ottenuti a distanza di
sono le indagini più adeguate ed utili.
asporta la tumefazione consente una
mesi o anni. Dei quattro casi descritti l’indica-
In particolare l’ecografia consentire b b e
visualizzazione immediata del risultato
di valutare l’estensione della malattia e
ciò non si verifica altrettanto nel tratta-
zione all’intervento chirurgico è stata
di effettuare non solo la diagnosi di
mento farmacologico dove l’efficacia
posta nei primi due casi; di questi uno
micetoma, ma anche una distinzione tra
della terapia si rende visibile a distanza
solo si è sottoposto ad intervento chirur-
le forme originate da una infezione da
di tempo.
gico. In quest’ultimo è stato possibile
actinomiceti e /o da eumiceti.
osservare, dopo l’asportazione della
I grani del micetoma, la loro capsula
massa e del V metacarpo, la ottimale
e i granuli infiammatori che li caratte-
Conclusioni
guarigione del piede interessato con la
rizzano hanno caratteristiche ecografiche
formazione e la consolidazione di un
ben definite. Nelle lesioni da eumiceti,
Il micetoma o piede di Madura è
tessuto sano.
i grani producono numerose immagini
una affezione spesso sconosciuta alle
Degli altri casi, pur non possedendo
nette iperiflettenti e ci sono grosse cavità
popolazioni più evolute quale la
dei risultati definitivi, è stato interessante
singole o multiple con assenza di enhan-
nostra. Essa è una infezione del sotto-
osservarne e riproporvi la differente
cement. Nelle infezioni da actinomiceti
cute che risulta essere di diff i c i l e
presentazione e il differente stadio
i reperti riscontrati sono simili ma gli
eradicazione farmacologica e che
evolutivo.
echi iperiflettenti risultano avere un’a-
molto spesso richiede l’ausilio della
G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192
Tab. 2 Reference Drug regimen
Clinical response
Author and year
Country
Cases (n)
Actinoycetomas Oral TMP/SMX (500/160mg
60-90% cure. 1 year minimum
Mahgoub, 197216
Sudan
5
once daily)
treatment period
Parenteral Streptomycin (14mg/kg once daily) + oral TMP/SMX
63% cure and 30% improved. 1year minimum treatment
Welsh, 199524 Dieng et al.200517 Mahgoub, 197618
Mexico Senegal Sudan
90 144
(800/160 mg once daily) Oral co-amoxiciav (875/125 mg twice daily) Parenteral amikacin (15mg/kg
period 71% cured and 10% improved. Meam treatment period 9.6 months 95% cure with 1-3 cicles
Bonifaz. et al 200720
Mexico
21
Welsh, et al.198719
Mexico
12
once daily for 3 week cycle, up to 4 cycles) + oral TMP/SMX (800/160 mg once daily) Parenteral imipenem (1.5 g once
Preliminary data whith 40% cure and
Fuentes et al 200622
Mexico
5
66% cured and rest improved. Mean treatment period 10 months
Ramam et al 200733
India
21
Case report; cure after 2 months Case report; cure after 10 months
Moylett et al 200321 Joshi 200834
Usa India
1 1
Mahgoub Gumaa1198426 Sudan
13
Venugopal, 199327
daily) + amikacin (15 mg/kg significant improvement in rest after once daily) for 3 week cycle 1-2 cycles repeated every 6 monthis + oral TMP/SMX (800/160 mg once daily) Parenteral gentamicin (80mg twice daily) for 4 weeks. Then oral doxycycline (200 mg once daily). TMP/SMX (800/160 mg twice daily) given throughout treatment period Linezolid (600 mg twice daily) Rifampicin (600 mg once
daily). + TMP/SMX (800/160 mg twice daily Eumycetomas Ketoconazole (200-400 mg once 40-70% cure after mean treatment daily) + surgery Itraconazole (300-400 mg once daily) + surgery Terbinafine (500 mg twice daily)
period of 1 year Highiy variable response and poor availability of data 25% cure, 55% improved after
Voriconazole (400-600 mg once daily)
24-48 weeks treatment Case reports: cure after 16-20 months of treatment
Posaconazole (800 mg once daily)
80% cure or good response with up to 2 years of treatment
SMX; sulfamethoxazole: TMP, trimethoprim.
G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192
Smith and Kutbi, 199735 Castro, 200836 N’Diaye et al 200625
India Saudi Arabia Brazil Senegal
6 25 13 23
Lacroix et al 200528 Porte et al 200630 Loulergue et al 200631
France France France
1 1 1
Negroni et al 200529
Argentina
6
c h i r u rgia con interventi che in alcune situazioni
risultano
essere
anche
demolitivi. Ciò che desta maggiore s o r p resa è che tali tumefazioni per quanto difficili siano da curare tanto più facili sono da prevenire in quanto b a s t e rebbe una adeguata igiene e un
2. Negroni R., López Daneri G., Maiolo E. and Arechavala A. (2005):
6. Ten Broeke R., Walenkamp G. (1998): Acta Orthop Belg .The Madura foot: an
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Acta Orthop Belg Jun; 64 (2):242-8.
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2077-85.
G Med Mil. 2009; 159(2): 185-192
Analisi dell’evoluzione dell’informazione sanitaria effettuata tramite la pubblicità Analysis of medical information evolution through advertisement study Vincenzo Martines *
Marco Cannavicci °
Fig. 1 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno IX - 15 ottobre 1940 - XVIII - N. 19 pag. 59.
Riassunto - Gli Autori, partendo dall’attuale legislazione italiana sulla pubblicità dei prodotti sanitari, analizzano come l’introduzione di tali normative abbia modificato il modo di presentare i farmaci sia alla classe medica che al grande pubblico. Emergono con evidenza le differenze ed i cambiamenti che sono stati operati nel tempo, dalle innovazioni tecniche di marketing, dai nuovi media e dalle normative, mettendo a confronto le immagini pubblicitarie degli anni ’40 con gli attuali spot televisivi. Parole chiave: codice civico del farmaco, farmaco OTC, Direzione Generale Medicinali del Ministero Salute, ANIFA. Summary - The AA, based on the actual Italian Law regulation of medical advertisement, infer that the introduction of such rules has modified the way to present the drugs to the medical class and to the public. The differences clearly emerge with evidence and the changes operated t rough the time as well: from technical innovations of the marketing to the new media and rules, eventually making a comparison between the advertising images of the 40s and the present TV spots. Key words: drug codes, OTC Medicines, ITA Ministry of Health - Drugs Direction General, ANIFA.
* Ammiraglio Ispettore Capo - Direttore Generale della Sanità Militare Italiana - Roma. ° Direttore Sezione Psicologia Militare - Direzione Generale della Sanità Militare - Roma.
G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198
Premessa
indicazioni indispensabili per un uso
Gli spot pubblicitari
corretto e razionale del farmaco: corretto Da sempre i farmaci sono stati assi-
per quando riguarda l’osservanza delle
Negli spot pubblicitari che venivano
milati a dei beni di consumo e come tali
indicazioni e razionale per quanto
trasmessi dalle televisioni fino al 2007 le
p resentati al pubblico attraverso l’infor-
riguarda
dosi.
avvertenze e le precauzioni d’uso veni-
mazione pubblicitaria. Tuttavia quando
Prescrive inoltre che l’informazione sia
vano dette alla fine dello spot ed in modo
si parla di farmaci non bisognere b b e
obiettiva e che non vengano esagerate
t roppo veloce e poco comprensibile per
equipararli a profumi, penne, orologi o
le proprietà medicamentose per non
lo spettatore (vedi finestra). Ed anche le
telefonini. Non si tratta di comune
ingenerare delle aspettative di tipo mira-
scritte che apparivano sul video erano
“merce”, bensì di beni a difesa e salva-
colistico.
troppo piccole per essere lette in modo
guardia della salute.
Il Codice Unico del Farmaco
l’osservanza
delle
E’ necessario che siano seguite
corretto, soprattutto dalla popolazione più
queste indicazioni poiché la pubblicità
anziana. Per evitare questa mancata o non
sanitaria al grande pubblico viene effet-
corretta informazione è stato siglato un
tuata solo per i farmaci da banco e
accordo tra la Direzione Generale dei
quindi per presidi che curano solo dei
Medicinali del Ministero della Salute e
italiana
sintomi o dei piccoli problemi, come
l’Anifa (l’Associazione Nazione dell’Indu-
(Codice Unico del Farmaco), adeguan-
possono essere il mal di testa o l’in-
stria Farmaceutica dell’Automedicazione)
dosi a delle direttive europee, vieta la
fluenza da raffreddamento.
per cui le avvertenze dovevano essere lette
L’attuale
legislazione
grande
Una terapia farmacologica che
con la stessa velocità delle altre parole
pubblico, restringendo la possibilità di
voglia intervenire sulle cause che
dello spot, per mantenere intatto l’obiet-
pubblicità
dei
farmaci
al
e ffettuarla solo al personale sanitario
hanno scatenato i sintomi deve essere
tivo informativo di off r i re una corretta indi-
attraverso le riviste specializzate o di
scelta e prescritta esclusivamente dal
cazione sanitaria al grande pubblico.
settore. Al grande pubblico è permessa
medico.
la pubblicità solo dei farmaci da banco
Accanto alle indicazioni sull’informa-
Secondo la normativa vigente l’infor-
zione pubblicitaria che sono frutto
o da automedicazione (OTC), per i
mazione
quali il farmacista non chiede la re l a-
dovrebbe limitarsi a:
denza, altre prescrizioni sono riportate nel Codice Unico del Farmaco:
pubblicitaria
sui
farmaci
dell’accordo che è stato citato in pre c e-
tiva ricetta medica. Le aziende moti-
• dare indicazioni di un trattamento
vano tale pubblicità non solo con il
farmacologico limitato a brevi periodi
diritto del cittadino di essere messo a
di tempo, essendo il farmaco da
messaggi
ingannevoli, come ad
conoscenza di cosa offra il merc a t o
banco un sintomatico;
esempio
che
farmaceutico, ma anche con la neces-
• s o t t o l i n e a re
quindi
che
se
problema persiste, è necessario
informazioni di carattere medico come
c o n s u l t a re un medico, dal momento
educazione sanitaria.
che dietro un sintomo anche banale,
In alcuni paesi, come ad esempio gli
come potrebbe essere un mal di
Stati Uniti, l’informazione sanitaria sui
testa, potrebbe celarsi anche un
portato ad un uso non appropriato del
l’assunzione
del
dal medico; •
la pubblicità non deve suggerire che il medicinale sia privo di effetti collaterali;
•
la pubblicità non deve affermare che l’assunzione del farmaco permetta il mante-
problema grave; • sollecitare la lettura del foglietto illu-
nella pubblicità non devono esserci
farmaco renda superfluo il consulto
il
sità di forn i re al paziente maggiori
farmaci è libera da vincoli e ciò ha
•
nimento di un buon stato di salute; •
sono vietati testimonial famosi, l’uso
farmaco, alla creazione di false patologie
strativo, in modo particolare sulle
dei bambini o di immagini forti di
(come le sindromi sottosoglia) o di falsi
avvertenze e precauzioni d’uso.
malattie o lesioni;
pazienti (con la scusa della pre v e nzione).
E’ proprio il Codice Unico del
•
nella pubblicità devono essere speci-
Farmaco a sollecitare la lettura del
ficati quali siano i farmaci e quali gli
Il Codice Unico del Farmaco, attual-
foglietto illustrativo per evitare che il
alimenti, come i reintegratori salini
mente in vigore in Italia, prevede non
trattamento “fai-da-te” non rispetti le
vitaminici;
solo che la pubblicità non debba essere
indicazioni, i modi d’uso e le segnala-
ingannevole, ma che deve fornire le
zioni degli effetti indesiderati.
G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198
•
deve essere specificato il nome del principio attivo.
3. se il sintomo persiste per più di 2-3Le frasi obbligatorie dello spot pubblicitario sui farmaci OTC
giorni consultare il medico; 4. per curare un disturbo, anziani,
Sono tre le frasi obbligatorie, secondo il Codice Unico del Farmaco, che devono essere pronunciate in uno spot pubblicitario:
bambini, donne in gravidanza e allattamento devono ricorre re sempre al consiglio del medico.
- “è un medicinale che può avere effetti indesiderati anche gravi” (per farmaci come l’aspirina o i cosiddetti Fans); - “è un medicinale che può indurre sonnolenza” (per i farmaci antistaminici; - “è un medicinale, leggere attentamente il foglietto illustrativo” (per tutti gli altri farmaci. In ogni caso le informazioni che queste dizioni veicolano al grande pubblico sono considerate troppo scarse e riduttive rispetto all’esigenza di pro m u o v e re un uso razionale dei farmaci e la corretta automedicazione.
Analisi dei messaggi pubblicitari televisivi La normativa in vigore appare esaustiva ed adeguata rispetto alla corre t t a regolamentazione di messaggi pubblicitari, soprattutto per quelli multimediali, veloci e complessi, che vengono veicolati dalle televisioni. Tuttavia, pre s t a n d o
Uso razionale del farmaco e corretta automedicazione
1. da soli sono curabili solo disturbi facil-
attenzione a quanto si osserva sul piccolo
mente identificabili, lievi e passeggeri
schermo, appaiono come evidenti e
per un periodo di tempo limitato;
doverose le seguenti osservazioni:
C i rca i concetti di uso razionale del
2. bisogna seguire attentamente le indi-
• non sempre viene rispettata la norma
f a rmaco e di corretta automedicazione,
cazioni fornite dal foglietto illustra-
che prevede l’indicazione del prin-
il Codice Unico del Farmaco specifica
tivo, un uso scorretto può essere
cipio
quanto segue:
pericoloso;
comporta l’azienda che promuove il
attivo;
correttamente
si
a. per uso razionale del farmaco si intende che i medicinali vanno usati: 1. quando necessario e tenendo conto dei rischi associati all’uso 2. solo per le indicazioni corrette, che sono quelle supportate da prove di efficacia; 3. nelle
dosi e
modalità corre t t e ,
tenendo conto dei bisogni e delle caratteristiche del paziente; 4. per un periodo di tempo adeguato e al minor costo possibile l’uso irrazionale dei farmaci comporta un aumento degli effetti indesiderati, una minore qualità delle cure ed un dispendio di risorse economiche; favor i re una corretta automedicazione significa favorire l’uso razionale dei farmaci. b. con il termine di corretta automedicazione si intende un insieme di comportamenti da adottare quando ci si
Perché conoscere il principio attivo? La conoscenza del principio attivo del medicinale che si vuole assumere o si sta assumendo, rientra nell’uso razionale del farmaco per le seguenti motivazioni: - mentre il nome commerciale cambia da azienda ad azienda o da paese e paese, il principio attivo rimane sempre lo stesso e questo impedisce l’esposizione ad una sostanza cui si intolleranti solo perché il nome commerciale è cambiato; - conoscendo il nome del principio attivo si evita l’acquisto di farmaci doppioni e questo potrebbe giovare ad un uso più corretto delle risorse economiche sia private che pubbliche (se il farmaco è prescrivibile dal SSN); - conoscendo il nome del principio attivo si evita di confondere farmaci che hanno nomi commerciali simili ma principi attivi differenti e questo evita il rischio di assumere farmaci che ricordano il nome del farmaco precedente ma che contiene un principio attivo differente, se non pericoloso per la persona; - conoscendo il nome del principio attivo si evita di aggiungere farmaci dal nome commerciale differente ma dal medesimo principio attivo, evitando i pericolosi fenomeni da sovradosaggio; - conoscendo il nome del principio attivo è possibile acquistare il farmaco generico al posto del commerciale con evidenti risparmi di tipo economico sia per il privato che per il Sistema Sanitario Nazionale.
cura da soli:
G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198
•
Fastum Gel, indicando il principio
Evidentemente in quegli anni le
messaggi non corretti sul piano sani-
del ketoprofene, mentre scorre t t a-
pressioni commerciali alla vendita dei
tario e scientifico. Per ferm a re questa
mente si comporta l’azienda dell’A-
p rodotti farmaceutici erano ancora
pericolosa deriva dell’inform a z i o n e
spirina C che omette di segnalare
deboli ed il messaggio si manteneva
pubblicitaria sui farmaci ecco che
l’acido acetilsalicilico, principio attivo
su un corretto binario scientifico e
necessariamente si è resa indispensa-
dell’aspirina;
medico. Le successive evoluzioni della
bile l’adozione di una normativa di
non sempre viene rispettata la
promozione pubblicitario hanno visto
riferimento, la quale, se osservata scru-
n o rma per cui le indicazioni devono
aziende sempre più in competizione
polosamente, ci sembra del tutto
e s s e re lette sul foglietto illustrativo,
tra di loro, farmaci in esasperante anta-
adeguata
né che il farmaco debba essere
gonismo
proporsi.
al
punto
da
diff o n d e re
allo
scopo
che
utilizzato solo per brevi periodi di tempo; •
non sempre viene dato modo allo s p e t t a t o re di leggere le avvertenze scritte in sincronia con il testo parlato e senza la sovrapposizione di suoni o musiche, se si pre s t a attenzione alla scritta sfugge il parlato e viceversa, non risultando possibile acquisire tutte le informazioni dello spot:
•
tutti gli spot correttamente riportano che il farmaco allevia i sintomi (raff reddore, mal di gola, bruciore, prurito,…), ma non che il farmaco non è la cura della malattia, non potendo intervenire sulle cause del disturbo;
•
tutti gli spot evidenziano infine che le aziende si sono adeguate alla velocità richiesta per le segnalazioni delle avvertenze e degli effetti collaterali.
Evoluzione del messaggio pubblicitario Nelle immagini che sono di seguito riportate e che sono estratte da riviste sanitarie italiane degli anni ’40, è possibile evidenziare che ciò che oggi è richiesto per legge, già allora veniva, autonomamente riportato nelle informazioni pubblicitarie dei farmaci, come ad esempio il principio attivo, le indicazioni dei disturbi, le indicazioni sui dosaggi e sulle modalità di assunzione dei farmaci.
G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198
Fig. 2 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno X - 31 maggio 1941 - XIX - N. 10 pag. 10.
vuole
Fig. 3 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno X 31 maggio 1941 - XIX - N. 10 pag. 60.
Fig. 5 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno XI 31 ottobre 1942 - XXI - N. 20 pag. 1272.
Fig. 4 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno X 31 maggio 1941 - XIX - N. 10 pag. 9.
Fig. 6 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno X 31 maggio 1941 - XIX - N. 10 pag. 59.
G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198
Fig. 7 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno XII 15 marzo 1943 - XXI - N. 5 pag. 258.
Bibliografia
Fig. 8 - Immagine pubblicitaria tratta dalla Rivista “Le Forze Sanitarie” Anno XI 31 ottobre 1942 - XXI - N. 20 pag. 127.
5. Rivista
Sitografia
“Le Forze Sanitarie”. 1. Rivista: “Le Forze Sanitarie” A. IX 15 ott. 1940 - XVIII - N. 19 pag. 59. 2. Rivista: “Le Forze Sanitarie”. A. X 31 mag. 1941 - XIX - N. 10 pag. 10.
A. XI 31 ott. 1942 - XXI - N. 20 pag. 1272.
1. www.medicitalia.it
6. Rivista. “Le Forze Sanitarie”.
2. www.simg.it
A. X 31 mag. 1941 - XIX - N. 10 pag. 59. 3. www.anagen.net/farmaci.htm 7. Rivista:
3. Rivista: “Le Forze Sanitarie”. A. X 31 mag. 1941 - XIX - N. 10 pag. 60. 4. Rivista “Le Forze Sanitarie” A. X 31 mag. 1941 - XIX - N. 10 pag. 9.
G Med Mil. 2009; 159(2): 193-198
“Le Forze Sanitarie”.
4. www.agenziafarmaco.it
A. XII 15 mar. 1943 - XXI - N. 5 pag. 258. 8. Rivista:
5. www.dica33.it
“Le Forze Sanitarie”. A. XI 31 ott. 1942 - XXI - N. 20 pag. 127.
6. www.iap.it
La responsabilità professionale dell’Ufficiale medico dell’Arma dei Carabinieri1 Carabinieri Corps Medical Officer and medical professional liability Eleonora Parroni *
Riassunto - L ’ A u t o re illustra le funzioni particolari dell’Ufficiale medico dell’Arma dei Carabinieri, Ufficiale di Polizia Giudiziaria a competenza generale e le problematiche connesse alla responsabilità professionale. P a role chiave: responsabilità professionale medica, Ufficiale medico, Ufficiale di Polizia Giudiziaria, Arma dei Carabinieri. Summary - The Author explains the special features of the Carabinieri Corps Medical Officer, Police Officer with general competence, and the issues related to the professional liability. Key words: medical professional liability, Medical Officer, Police Officer, Carabinieri Corps.
1 La tematica è stata oggetto di intervento preordinato al Congresso di Medicina Legale Militare presso la Scuola Trasporti e Materiali di Roma Cacchignola, tenutasi a Roma il 18-19 maggio 2006. * Cap. CC RTL (me) - Capo Sezione Medicina Legale, Direzione di Sanità - Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
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Introduzione L’Ufficiale medico dei Carabinieri possiede, oltre alla qualifica di medico
binieri (tutti indistintamente con le
A fronte di tale qualifica, l’Ufficiale
medesime competenze e qualifiche)
medico dei Carabinieri è un medico,
ovvero il ruolo normale, il ruolo speciale
laureato e abilitato secondo quanto
e il ruolo tecnico-logistico.
previsto dalla normativa vigente per
dipendente dalla Pubblica Amministra-
L ’ U fficiale medico dei Carabinieri è,
poter eserc i t a re la professione sanitaria
zione, anche quella di Ufficiale di Polizia
quindi, prima di tutto, ex art. 57 c.p.p.2
e pertanto sottoposto anche agli obblighi
Giudiziaria (PG) a carattere permanente.
Ufficiale di PG a competenza generale
giuridici e deontologici propri dei medici
Pertanto tale condizione pone l’Uf-
e permanente, il che comporta pre c i s i
che svolgono la medesima attività presso
ficiale medico dei Carabinieri, almeno
doveri nell’ambito dello svolgimento
una struttura sanitaria civile. In altre
in via teorica (teorica fino ad un certo
dell’attività di polizia giudiziaria.
parole, si trova stritolato tra una serie di
punto) rispetto agli altri Ufficiali delle
I n v e ro per quanto attiene l’esercizio
norme che regolano la propria attività,
Forze Armate, di fronte a problematiche
delle funzioni proprie della specialità di
norme che vanno dal codice deontolo-
legate alle qualifiche che la legge gli
appartenenza, egli svolge, all’interno
gico al regolamento di disciplina mili-
attribuisce e che egli ricopre contempo-
d e l l ’ o rganizzazione, una attività per cui
tare, al codice penale, al codice civile
raneamente, anche fuori dall’orario di
si troverà molto di rado a svolgere l’at-
nonché al codice penale militare di pace
servizio: quella di Ufficiale di PG,
tività di PG propriamente detta se non
e di guerra.
appunto, e quella di medico, nonché di
in via incidentale, in quanto essa è
dipendente della Pubblica Amministra-
assolta in via prioritaria, esclusiva e con
zione, di libero professionista autoriz-
c a r a t t e re di continuità dai colleghi Uffi-
zato a tale attività dall’amministrazione
ciali della linea territoriale (a cui
di appartenenza, di consulente del
vengono designati gli Ufficiali del Ruolo
Pubblico Ministero, nonché perito del
Normale e Speciale dell’Arma) e, di
giudice, ecc. In sostanza, può essere
conseguenza dei Servizi e delle Sezioni
paragonato ad un Minotauro, mostro
di PG istituite presso la Procura della
mitologico per metà uomo e per metà
Repubblica.
toro, dal momento che veste permanentemente la divisa di Ufficiale di PG e il camice di medico dipendente da una Pubblica Amministrazione, peraltro militare.
L’Ufficiale medico dell’Arma dei Carabinieri Con la legge n.78/2000 è stata sancita la collocazione autonoma dell’Arma dei Carabinieri, con rango di Forza Armata (art. 2 L.78/2000), e contestualmente è stata conferita delega al Governo ad emanare “... uno o più decreti legislativi, per adeguare ... omissis ... l’ordinamento ed i compiti militari dell’Arma dei Cara binieri ...” (art.1 L.78/2000). Il D. L. 298/2000 definisce i ruoli nei quali sono iscritti gli Ufficiali dei Cara-
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La responsabilità professionale dell’Ufficiale medico con funzioni di Ufficiale Polizia Giudiziaria È interessante in primo luogo rilevare che la responsabilità pro f e s s i o n a l e che coinvolge l’Ufficiale di PG dei Cara-
2 Articolo n. 57 c.p.p. (Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria) Salve le disposizioni delle leggi speciali, sono Ufficiali di polizia giudiziaria: a) i diri genti, i commissari, gli ispettori, i sovrinten denti e gli altri appartenenti alla polizia di Stato ai quali l’ordinamento dell’amministra zione della pubblica sicurezza riconosce tale qualità; b) gli Ufficiali superiori e infe riori e i sottUfficiali dei carabinieri, della g u a rdia di finanza, degli agenti di custodia e del corpo forestale dello Stato nonchè gli altri appartenenti alle predette forze di polizia Sono agenti di polizia giudiziaria: a) il perso nale della polizia di Stato al quale l’ordina mento dell’amministrazione della pubblica sicurezza riconosce tale qualità; b) i carabi nieri, le guardie di finanza, gli agenti di custodia, le guardie forestali e, nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza, le g u a rdie delle province e dei comuni quando sono in servizio. Sono altresi Ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, nei limiti del servizio cui sono destinate e secondo le rispettive attri buzioni, le persone alle quali le leggi e i rego lamenti attribuiscono le funzioni previste dall’articolo 55.
binieri non è esclusivamente quella medica scolasticamente intesa. Basti pensare che, tra gli Ufficiali ed agenti di PG, solo quelli dei Carabinieri, a prescindere dal ruolo a cui appartengono, sono a competenza generale illimitata ovvero nell’esercizio delle loro funzioni non hanno alcun limite temporale, né territoriale e possono intervenire con riferimento alla totalità dei reati. Il potere degli Ufficiali a competenza generale, non avendo limite spaziotemporale, si traduce in un dovere di protezione e controllo continuo anche al di fuori del normale orario di servizio e della naturale sede di lavoro (come è noto, l’Autorità Giudiziaria per assolvere a indagini può avvalersi di qualsiasi Ufficiale o agente di PG, anche non inquadrato nei Servizi o nelle Sezioni e, allo
stesso tempo, l’Ufficiale di PG è obbli-
bile (da un punto di vista medico-legale)
3615 del c.p., in base al quale, trattan-
gato, secondo precisi dettami penali, a
derivato da una condotta illecita, per cui
dosi di reato proprio, la pena è aggra-
intervenire e svolgere determinati atti).
i due elementi siano legati fra loro da
vata fino ad un anno di reclusione se
Pertanto lasciando da parte i criteri
un nesso di causalità. Inoltre, essendo
l’omissione di denuncia di reato viene
valutazione
re s p o n s a b i l i t à
il ruolo tecnico-Iogistico dell’Arma dei
perpetrata da un Ufficiale di polizia
professionale medica sia in ambito
Carabinieri “neonato”, la casistica in
giudiziaria6.
di
della
penale che civile, si ritiene opportuno
merito e la letteratura sul tema è prati-
o ff r i re qualche spunto di riflessione su
camente inesistente.
In tale evenienza l’Ufficiale medico dei Carabinieri
quale
comportamento
alcune problematiche giuridiche, giuri-
Il primo delicato quesito che imme-
d o v rebbe assumere? In sostanza quale
sprudenziali e, soprattutto, assicurative
diatamente si pone, almeno sul piano
funzione dovrebbe prevalere: quella di
legate alla pratica medica dell’Ufficiale
squisitamente teorico, è se l’Ufficiale
medico o quella di Ufficiale di PG? Rimane
medico dei Carabinieri.
medico
per
in effetti un interrogativo su come si espri-
È doveroso ricordare come l’assenza
qualunque motivo, fuori dall’orario e
merebbe un giudice a fronte di una omis-
nel diritto di norme specifiche che rego-
dalla sede di servizio, debba sottoporre
sione di referto (reato, ricordiamo, contro
dei
Carabinieri
che
lano la professione sanitaria in generale
a visita e alle cure un individuo che ha
(e quindi quella del medico militare in
compiuto un reato perseguibile d’ufficio
particolare) ha portato, nel corso dei
(per esempio un malvivente ferito nel
decenni, allo sviluppo di un percorso
corso di una rapina) abbia o meno l’ob-
dottrinario ed applicativo con fasi alter-
bligo di stilare il referto all’autorità giudi-
nanti, nelle aule di Tribunale, da forte-
ziaria ex art. 365 c.p.3.
mente assolutorie a sorpre n d e n t e m e n t e
In effetti il mancato intervento,
colpevoliste nei confronti della classe
qualora venga perpetrato un reato perse-
medica.
guibile d’ufficio, può costituire elemento
Tale considerazione emerge chiara-
per applicazione di sanzioni disciplinari
mente attraverso la lettura delle sentenze
ex art. 16 delle norme di attuazione del
pubblicate in merito che indicano l’evol-
c.p.p. 4 nonché costituire reato ex art.
versi dell’interpretazione della norma in relazione
al
periodo
storico,
alla
pro g ressiva consapevolezza del valore del bene salute e del singolo individuo, allo sviluppo di una medicina sempre più “tecnica” e quindi sempre meno “imprevedibile”. Per quanto attiene il comportamento del sanitario militare la casistica giurisprudenziale è decisamente scarsa e riguarda principalmente responsabilità derivate dall’attività certificativa, sebbene sia evidente che gli Ufficiali
medici
potrebbero
essere
oggetto di valutazione sia in sede penale che civile alla stregua degli altri pro f e ssionisti. Pertanto per gli Ufficiali medici valgono, a prescindere dall’ambito giuridico, gli stessi criteri ed elementi fondamentali affinché si instauri un pro c e d imento giudiziario: un danno obiettiva-
3 Articolo n. 365 (Omissione di referto) Chiunque avendo nell'esercizio di una professione sanitaria prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto per il quale si debba procedere d'ufficio, omette o ritarda di riferirne all'Autorità indicata nell'articolo 361, è punito con la multa fino a euro 516. Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale. 4 Art. 16 att. c.p.p. (Sanzioni disciplinari) Gli Ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria che senza giustificato motivo omettono di riferire nel termine previsto all'autorità giudiziaria la notizia di reato, che omettono o r i t a rdano l'esecuzione di un ordine dell'autorità giudiziaria o lo eseguono soltanto in parte o negligentemente o comunque violano ogni altra disposizione di legge relativa all'esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria (59 c.p.p.) sono soggetti alla sanzione disciplinare della censura e, nei casi più gravi, alla sospensione dall'impiego per un tempo non eccedente i sei mesi. Nei confronti degli Ufficiali e degli agenti indicati nell'art. 56 comma 1 lett. b) del codice può essere altresi disposto l'esonero del servizio presso le sezioni.
Fuori dalle trasgressioni previste dal comma 1, gli Ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria rimangono soggetti a sanzioni disciplinari stablite dai propri ordinamenti. 5 Art. n. 361 c.p. (Omessa denuncia di reato da parte del pubblico Ufficiale) Il pubblico Ufficiale, il quale omette o ritarda di denunciare all'Autorità giudiziaria, o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne, un reato di cui ha avuto notizia nell'esercizio o a causa delle sue funzioni è punito con la multa da euro 30 a 516. La pena è della reclusione fino a un anno, se il colpevole è un Ufficiale o un agente di polizia giudiziaria, che ha avuto comunque notizia di un reato del quale doveva fare rapporto. Le disposizioni precedenti non si applicano se si tratta di delitto punibile a querela della persona offesa. 6 La problematica, affrontata in letteratura da molti Autori nel corso degli anni anche in relazione alle modifiche normative, si è sempre concentrata (per motivi squisitamente storici, data la recente nascita del ruolo tecnicoIogistico dell'Arma dei Carabinieri) nel valutare gli aspetti giuridici della questione in relazione alla qualifica del medico quale pubblico Ufficiale e/o incaricato di pubblico servizio e il medico libero professionista. Nel merito si segnalano, fra gli altri: - Marracino F., Di Lella F., Arcudi G. L'obbligo del referto e della denuncia per il medico condotto incaricato di un pubblico servizio e per il medico pubblico Ufficiale. Rassegna Medico-Forense 10, 1972, 236-240. Vidon i G. Denuncia o referto? Promemoria al legislatore. Riv. Il. Med. Leg. XIII, 1991, 489494. - Gennari M., Sartori T. La nuova disciplina relativa ai delitti dei pubblici Ufficiali contro la pubblica amministrazione: riflessi sulle professioni sanitarie. Riv. Il. Med. Leg. XV, 1993, 11-25. - Malcontenti R., Lalla F. Qualificazione giuridica soggettiva del medico e nuove implicazioni. Aspetti giuridici e medicolegali. Riv. Il. Med. Leg. XV, 1993,351-359.
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l’amministrazione della giustizia) effettuata
tempo prezioso nell’immediatezza delle
risarcire il danno”, fatta salva poi la possi-
da un Ufficiale medico dei Carabinieri che
indagini, nonché indicarlo quale consu-
bilità della Pubblica Amministrazione ad
invoca
all’ultimo
lente nell’esecuzione di accertamenti
eserc i t a re azione di rivalsa nei confro n t i
comma dell’art. 365 c.p. “questa disposi -
tecnici previsti dal c.p.p. individuando in
del medico dipendente. In tal senso,
l’esimente
presente
zione non si applica quando il referto espor -
una sola figura l’Ufficiale di PG, il medico
sarebbe opportuno da parte dell’Ammi-
rebbe la persona assistita a procedimento
e il consulente tecnico. D’altro canto, è
nistrazione della Difesa pro v v e d e re, come
p e n a l e” quale giustificato motivo dettato
evidente che possano sussistere chiari
peraltro accade nelle strutture sanitarie
oltre che da norme etiche e deontologiche
elementi di incompatibilità laddove l’Uf-
pubbliche civili, a stipulare una polizza
anche da un principio costituzionale7. E
ficiale medico dei Carabinieri dovesse
assicurativa per tutelare tutti gli Ufficiali
viceversa come si esprimerebbe il giudice
essere nominato quale consulente tecnico
medici da eventuali azioni legali.
nei confronti di un Ufficiale medico dei
dalla parte indagata, sebbene questo non
Carabinieri che, effettuate le cure sulla
sia esplicitamente vietato dalla legge
persona che ha commesso un reato perse-
penale. Come si concilierebbe la figura
guibile d’ufficio, compila una denuncia di
di Ufficiale di PG con il fatto di parteci-
Conclusioni
reato ottemperando all’art. 361 c.p. assicu-
p a re alle operazioni peritali e avvalorare
È evidente che l’Ufficiale medico dei
rando il malvivente, che in buona fede si
in sede di dibattimento la tesi della difesa
Carabinieri se da una parte sembrerebbe
era rivolto a quel sanitario, alla giustizia?
quando le sue funzioni, svolte sotto la
gravato da una serie di responsabilità deri-
d i rezione del pubblico ministero, sono
vanti dall’applicazione della legge, dall’altra
La questione quindi si focalizza su quale funzione debba pre v a l e re o, per
essenzialmente di indagine e finalizzate
in realtà concentra su di sé tutte quelle quali-
meglio dire, quale principio debba pre v a-
a sostenere la pubblica accusa?
fiche per svolgimento di operazioni proce-
lere (tutela della salute del singolo, del
Passando ora a valutare la figura
durali in ambito penale che lo rendono un
s e g reto professionale, o tutela dell’ammi-
dell’Ufficiale medico dei Carabinieri in
importante ausilio per l’amministrazione
nistrazione della giustizia e quindi della
sede civile va da sé che per lo stesso
della giustizia fondendo la qualifica e la
collettività) e quale articolo possa tro v a re
verranno applicate tutte quelle norme
preparazione di un Ufficiale di PG e di mili-
giusta applicazione in casi del genere.
p reviste da un rapporto fondamental-
tare a quella del professionista medico.
Rimanendo ancora in ambito penale
mente privatistico ove il medico, dipen-
Si è dunque venuta a configurare con
è opportuno porre l’accento sulla possi-
dente da un ente, ed il paziente rimet-
l’istituzione del Ruolo Tecnico Logistico
bilità di essere chiamati dall’Autorità
tono al Magistrato il giudizio della colpa
dell’Arma dei Carabinieri una figura sani-
Giudiziaria ad eff e t t u a re, in qualità di
per un danno eventualmente causato dal
taria sui generis con potenzialità notevoli
medici, una ispezione personale ex art.
sanitario e che il paziente chiede gli venga
nell’ambito della PG (tenuto anche debi-
245 c.p.p. laddove risulta espressamente
risarcito in termini economici.
p revisto che tale accertamento non è atto
In sostanza, da questa prospettiva, si
tamente conto che, ex art. 301 c.p.m.p., “le funzioni di PG militare sono eserc i -
delegabile dall’Autorità Giudiziaria alla
viene a determinare un rapporto triango-
tate, nell’ordine seguente: dal coman -
Polizia Giudiziaria né rientra tra quelli
l a re: contrattuale tra paziente e Ammini-
dante di corpo, di distaccamento o di
eseguibili da quest’ultima senza motivato
strazione e tra quest’ultima e il medico,
posto delle varie forze armate; dagli Uff i -
decreto, in quanto “urgenti”, in base
nonché extracontrattuale tra medico e
ciali e sottUfficiali dei carabinieri ...”) il
all’art. 354 del c.p.p.. In tal caso il
paziente. Come è noto, la responsabilità
cui oculato impiego potrebbe, nell’am-
Pubblico Ministero nominando un medico
extracontrattuale o Aquiliana si basa sul
bito delle Forze Armate, avere importanti
dei Carabinieri, potrebbe risparm i a re
principio del neminem laedere o v v e ro
risvolti anche in operazioni fuori area.
prescindendo da qualsiasi forma di obbli7 Art. 32 Costituzione: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti nel rispetto della persona umana.
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Ma tutto questo richiederà sicuramente
gazione contrattuale, si impone un risar-
tempo e maturità affinché quest’Uff i c i a l e
cimento
medico approdi con qualificazione e consa-
per
qualsiasi
conseguenza
dannosa prodotta. L’art. 2043 c.c. detta
pevolezza ai compiti e soprattutto alle
infatti: “qualunque fatto doloso o colpo so,
responsabilità (non solo professionali scola-
che cagiona ad altrui un danno ingiusto,
sticamente intese) che gli sono attribuite
obbliga colui che ha commesso il fatto a
sulla scorta della propria qualificazione.
Il radon: da “problema ambientale” a “malattia professionale” The radon: from environmental risk to occupational disease Marco Fagiolo *
Riassunto - Studi su lavoratori professionalmente esposti al radon in miniere sotterranee hanno consistentemente dimostrato un aumentato rischio di cancro polmonare, specialmente nei fumatori. L’esposizione al radon si verifica anche altrove, specialmente nelle case e le stime basate sui risultati dei minatori suggeriscono che il radon domestico è responsabile di un grande numero di cancri polmonari. Recentemente, n u m e rose normative hanno sottolineato l’obbligatorietà della sorveglianza medica per gli esposti a rischio professionale in ambienti sotterranei. In questo articolo l’autore mette in evidenza soprattutto gli aspetti legali connessi con l’esposizione professionale al radon del personale militare e descrive i modelli per la sorveglianza sanitaria. Parole chiave: radon, tumore polmonare, esposizione professionale, sorveglianza sanitaria. Summary - Studies of underg round miners occupationally exposed to radon have consistently demonstrated an increased risk of lung cancer, expecially in smokers. Radon exposure also occurs elsewhere, especially in houses, and estimates based on the findings for miners suggest that residential radon is responsible for a large number of lung cancers. Recently, various law determination have underlined the obligation of medical surveillance for underg round workers. In this article, the author puts in evidence mostly the legal aspect connected with the pro f e ssional exposure to radon of military personnel and describes the pattern for a medical surveillance. Key words: radon, lung cancer, professional exposure, medical surveillance.
* Ten.Col. C.S.A.r.n. - Capo Sezione Medicina del Lavoro e Medicina Aeronautica e Spaziale - Servizio Sanitario A.M. - II Ufficio.
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
Introduzione
o nei fiumi sotterranei, notoriamente
sola eccezione è il radon, che, essendo
fredda, è in grado di assorbire e veico-
un gas nobile, non interagisce chimica-
Il radon è un gas nobile radioattivo,
lare grandi quantità di gas; con il
mente con gli altri elementi ed è libero
scoperto durante i primi studi sulla
progressivo riscaldamento che si ottiene
di muoversi per diffusione e convezione.
radioattività all’inizio del ventesimo
una volta che l’acqua fluisce all’esterno,
Dei tre isotopi del radon che si riscon-
secolo. Il termine “radon” fu intro d o t t o
diminuendo conseguentemente la capa-
trano in natura, solo il 222Rn possiede
per la prima volta nel 1918 per indicare
cità dell’acqua di contenere il gas
un tempo di dimezzamento suff i c i e n t e-
l’elemento con massa atomica 222
disciolto, quest’ultimo viene rilasciato
mente lungo (3,8 giorni) da consentirne
( 222Rn), cioè il gas associato all’uranio
dall’atmosfera. Pertanto, il radon è distri-
il rilascio dal suolo e dalle rocce, dove
238 (238U). Tecnicamente, il termine
buito preferenzialmente in aria piuttosto
si è generato. Questo tempo di dimez-
radon viene utilizzato per indicare l’ele-
che in acqua e, quindi, la sua quota
zamento è sufficientemente breve da
mento con numero atomico 86, il quale
m a g g i o re si trova sotto forma di gas
limitare il trasporto per pura diffusione
ha 26 isotopi (da 199 Rn a 226 Rn), solo
libero. Inoltre, è importante sottolineare
solo a brevi distanze, ma una volta che
tre dei quali si riscontrano in natura.
che il radon è molto solubile in liquidi
il radon ha lasciato il materiale solido e
Questi sono il 220Rn (To ron) dalla serie
organici e viene facilmente adsorbito sul
si è mescolato con l’aria, è possibile il
di decadimento del Torio, il 222Rn della
carbone attivo e gel di silice.
trasporto per convezione su distanze
serie dell’uranio 238 ed il 219Rn (Attinon)
maggiori, sia nell’aria esterna che negli
della serie dell’uranio 235. In pratica,
ambienti interni.
però, il termine radon, ove non diff e-
I “figli” dell’uranio 238
rentemente specificato, sta ad indicare , nell’accezione comune, l’isotopo 222
La quantità di Radon nell’ambiente
(222Rn). Il radon, nel suo decadimento,
dipende principalmente dalla concentra-
emette radiazioni alfa, costituite da
zione dell’uranio 238 del suolo e nelle
nuclei di Elio con massa 4 e carica 2.
rocce.
Proprietà chimiche e fisiche
Sebbene
quest’elemento
Il 222Rn ed i relativi prodotti di decadimento
sia
Il 222Rn nella serie di decadimento
radioattivo (e quindi destinato a deca-
dell’uranio 238 è preceduto dal radio
d e re trasformandosi in radio), il suo
( 226Ra), che ha un tempo di dimezza-
tempo di dimezzamento (4,46 miliardi di
mento di 1600 anni. Il radio decade al
anni) è così lungo che il tempo trascorso
piombo stabile producendo una catena
Il radon è un gas nobile incolore,
dalla formazione del nostro pianeta (cioè
di isotopi radioattivi di elementi solidi
inodore e, sebbene non sia chimica-
il tempo trascorso da quando questi
noti come figli del radon.
mente attivo, non è un gas totalmente
radionuclidi si sono formati) non è stato
Nonostante il fatto che il tempo di
“inerte”, tanto che sono descritti suoi
sufficiente a determ i n a re il suo decadi-
decadimento del radon sia sufficiente-
composti, soprattutto sotto forma di
mento sotto forma di elementi stabili.
mente breve, la sua capacità di produrre
fluoruri complessi. Comunque, parago-
Difatti, l’emivita dell’uranio 238 è quasi
radiazioni ionizzanti è cospicua, dal
nato agli altri gas nobili, il radon è il più
uguale all’età della terra. Pertanto, la
momento che i prodotti del suo deca-
pesante e possiede il più alto punto di
quantità originaria di uranio della terra
dimento sono a loro volta radioattivi.
fusione ed ebollizione, temperatura e
si è soltanto dimezzata. Il lento decadi-
Inoltre, questi “figli” radioattivi, non si
pressione critica. Esso è moderatamente
mento dell’uranio 238 avviene attraverso
presentano più sotto forma di gas inerte,
solubile in acqua e, quindi, può essere
una lunga e complicata serie di elementi
bensì sotto forma di metalli e, come tali,
assorbito dall’acqua che fluisce attra-
radioattivi fino alla produzione di isotopi
possono interagire chimicamente con
verso la roccia o la sabbia contenente
stabili del piombo (Fig. 1). La maggior
altre sostanze o semplicemente essere
radon. La sua solubilità dipende dalla
parte dei nuclidi intermedi sono isotopi
deposti sulle superfici. Nell’aria all’in-
temperatura dell’acqua: più fredda è
di metalli e sono chimicamente reattivi;
terno dei fabbricati questi figli radioat-
l’acqua, maggiore è la solubilità del
per questa ragione essi tendono a rima-
tivi possono attaccarsi alle pareti, ai pavi-
radon. Per tale proprietà fisica, l’acqua
n e re nel materiale in cui l’atomo di
menti, alle persone, o alle particelle
del sottosuolo, presente nelle sorg e n t i
uranio era originariamente presente. La
nell’aria che vengono inalate. Pertanto,
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
veicolati con l’aria che respiriamo, sono
URANIO 238 (U238) DECADIMENTO RADIOATTIVO
Tipo di radiazione
nuclide
presenti degli emettitori di radiazioni ionizzanti sia sotto forma gassosa (il
tempo di dimezzamento
radon, appunto), sia sotto forma solida (soprattutto polonio 218, piombo 214,
uranio-238
4,47
miliardi anni
α
bismuto 214 e polonio 214) (Fig. 1). Una caratteristica importante dal punto di vista chimico è il fatto che i
torio-234
24,1
giorni
protattinio-234m
1,17
minuti
β
q u a t t ro discendenti del radon hanno tempi di dimezzamento inferiori a 30 minuti;
β
una
volta
inalate,
queste
sostanze possono subire il decadimento prima di venire rimosse mediante
uranio-234
245000
anni
α
meccanismi di eliminazione da parte dei polmoni. In particolare, le particelle alfa emesse durante il decadimento sono
torio-230
75200
anni
caratterizzate da un alto trasferimento di energia lineare (radiazione ad alta LET),
α
cioè radiazioni con elevata efficacia
radio-226
1600
anni
α
biologica. A causa del loro breve percorso nel tessuto (40-70 micron), le
radon-222(*)
3,823
giorni
α
particelle alfa vengono bloccate dalla pelle, ma quando vengono emesse da elementi inalati esse irradiano le cellule
polonio-218
3,05
minuti
α
epiteliali, in particolare della re g i o n e bronchiale (Tab. 1, Fig. 2).
piombo-214
26,8
minuti
β
Tale fenomeno assume particolare importanza se si considera, nell’ambito della fisiologia dell’apparato respiratorio,
bismuto-214
19,7
minuti
β
la componente del cosiddetto “ spazio morto”, cioè quella quota del “volume corrente” (normalmente nell’adulto sano
polonio-214
0,000164 secondi
α
di circa 500 cc), corrispondente a circ a 150 cc, la quale non risulta efficace per
piombo-210
22,3
anni
β
gli scambi gassosi, in quanto viene continuamente mobilizzata verso l’alto e verso il basso durante i meccanismi
bismuto-210
5,01
giorni
rispettivamente di espirazione ed inspirazione e che, quindi, costituisce una
β polonio-210
138,4
giorni
α
sacca di aria virtuale, continuamente rimescolata dalle miscele gassose che entrano ed escono dalle vie respiratorie
piombo-206
stabile
e nella quale la presenza di gas radioattivi può efficacemente pro d u r re danni prima del loro definitivo allontanamento
Fig. 1 - La famiglia radioattiva naturale dell’uranio.
attraverso l’espirazione.
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
Tab. 1 - Distanze medie percorse dai vari tipi di radiazioni di 1 MeV.
120-100 100-80
Tipo di radiazione
Percorso in aria
a
0,7 cm
0,006 cm
b
2,32 m
0,43 cm
g
80-60
Percorso nel tessuto
300 m
60-40 40-20 Dati non disponibili
31,28 cm
Concentrazioni radon (Bq/mc) Fonte: Health Physics novembre 1996, Vol. 71 n. 5 pp. 741-748
Fig. 4 - Concentrazione radon sul territorio nazionale. ed i livelli di uranio e radio nel suolo stesso: molto grossolanamente si può aff e rm a re che la concentrazione di radon del gas del suolo è con buona pro b a b ilità molto bassa ovvero molto alta se il
Fig. 2 - Capacità di penetrazione dei diversi tipi di radiazioni.
contenuto di uranio e radio dei materiali s o rgente (roccia o sedimento) è, rispettivamente, molto basso o molto alto. Al
Il radon sulla superficie terre s t re
di fuori di questi due estremi la concen-
I precursori del radon, cioè l’uranio
fattori, tra i quali sono particolarmente
il
importanti
trazione del radon è determinata da altri e
radio,
sono
ubiquitariamente
p resenti in tutti tipi di rocce e suoli. Le
I prodotti del decadimento del radon, una volta inalati, possono depositarsi sui tessuti polmonari e rilasciare la radiazione radioattiva.
Fig. 3 - Interazione del radon con l’epitelio bronchiale.
quelli
responsabili
dei
processi di trasporto del radon, in parti-
loro quantità variano con il sito speci-
colare la porosità e la permeabilità del
fico e con le differenti tipologie di mate-
suolo, la densità, l’umidità, la pre s s i o n e
riale geologico; a causa delle peculiari
b a rometrica, la temperatura, lo spessore
caratteristiche
dell’uranio,
del suolo sul basamento roccioso e, in
inoltre, è possibile riscontrare una ampia
alcuni casi, lo stesso basamento. Inoltre ,
variabilità della sua concentrazione
grazie alla sua solubilità, il radon può
anche nello stesso tipo di roccia. Ta l e
essere trasportato per considere v o l i
variabilità è evidente a livello nazionale,
distanze da gas o liquidi trasportatori
come schematicamente evidenziato nella
come il biossido di carbonio o l’acqua.
figura n° 4, che mostra i risultati di
Le rocce granitiche ricche di uranio,
chimiche
A causa della sua ubiquità e delle
n u m e rosi monitoraggi della radioattività
specialmente quando sono permeabili e
caratteristiche chimiche soprade-
naturale radon-dipendente che si sono
fratturate, creano la più alta concentra-
scritte, il radon può essere conside-
succeduti negli ultimi anni.
zione di radon sia nel suolo che
rato la principale fonte naturale
Ciò nonostante, è difficile individuare
nell’acqua; quest’ultima penetra nei vuoti
dell’esposizione umana alle radia-
una diretta correlazione tra la quantità
presenti nelle rocce e nel suolo e libera
zioni ionizzanti.
di radon nel gas o nell’acqua del suolo
il radon che si propaga in questi spazi.
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
Il radon nell’atmosfera
attraversando
radon nelle abitazioni sono tipicamente
modesta emivita e della sua origine alla
molto maggiori di quelli trovati all’e-
superficie terrestre, la concentrazione
sterno. Essendo il suolo e l’acqua del
l’interfaccia
del radon atmosferico è massima dell’in-
sottosuolo le maggiori sorgenti di radon,
Il radon entra nell’atmosfera principalmente
sono spesso cicliche. A causa della sua
suolo-aria; la velocità di trasferimento
terfaccia aria-suolo, decresce rapida-
grandi concentrazioni di radon possono
del radon attraverso l’interfaccia tra una
mente con la quota, fino al valori non
e s i s t e re in miniere, cave, catacombe,
fase solida e l’atmosfera è nota come
misurabili nella stratosfera. Per esempio,
luoghi di lavoro sotterranei e stazioni
flusso di radon o velocità di esalazione.
le concentrazioni di radon atmosferico
termali. Nel caso dei fabbricati, storica-
Il flusso del radon esprime la misura
ad 1 m di altezza sono minori di quelle
mente è sempre stata posta enfasi sui
dell’intensità della sorgente e varia forte-
del suolo di un fattore di circa 1000.
materiali da costruzione (soprattutto tufi
mente da suolo a suolo. Sorgenti secon-
Questo deciso calo è dovuto al veloce
e graniti) come fonti di radon. Solo dalla
darie di radon includono gli oceani ed
mescolamento nell’aria e dal tempo rela-
fine degli anni 80 si è cominciato ad iden-
i fluidi che lasciano la terra ed in seguito
tivamente breve di dimezzamento del
t i f i c a re il suolo come sorgente importante
vengono in contatto con l’atmosfera
222Rn. Nella tabella uno è rappre s e n-
di contaminazione ambientale, special-
(acqua del sottosuolo, gas naturali, fluidi
tata la quota di radioattività proveniente
mente per le case monofamiliari e per i
geotermici,
dal radon immessa nell’atmosfera dalle
luoghi di lavoro sotto il livello di super-
gas
vulcanici,
ecc.).
Complessivamente, come media globale,
singole sorgenti naturali.
p resente all’interno delle
mosfera proviene dagli strati superficiali della terra. La concentrazione del radon
Il radon nelle abitazioni
abitazioni
rispetto alla concentrazione esterna al contributo del suolo. Si ritiene che il
nell’atmosfera è governata dall’intensità della sorgente e da fattori di diluizione,
ficie. Studi approfonditi hanno attribuito essenzialmente tutto l’eccesso del radon
almeno l’80% della radon emesso nell’at-
La maggior parte delle sorgenti del
meccanismo principale che porta il gas
entrambi fortemente influenzati dalle
radon atmosferico esterno, così come il
dal suolo nella casa sia la diff e renza di
condizioni metereologiche quali la
suolo, l’acqua ed i gas naturali, sono
p ressione tra l’ambiente interno e quello
temperatura, l’umidità, la pressione
anche fonti di radon all’interno delle
e s t e rno. Questo flusso determinato dalla
atmosferica e le condizioni del vento
abitazioni. La quantità di aria disponibile
d i ff e renza di pressione (da un’area ad
alla superficie. Come conseguenza, la
per la diluizione in un ambiente confi-
alta ad una a bassa pressione) viene
concentrazione di radon subisce varia-
nato è minore di quella disponibile all’e-
aumentato in inverno da un “effetto
zioni sia giornaliere che stagionali che
sterno. Come conseguenza, i livelli di
camino” determinato dalla continua risalita di aria calda. Oltre all’effetto camino, contributi importanti sono apportati dagli
Tab. 2 - Provenienza del radon
effetti del vento e dall’uso di dispositivi
Sorgente Emanazione dal suolo
Immissione in atmosfera (Miloni di Ci* per anno) 2000
che consumano l’aria interna. La principale caratteristica dei livelli di radon a l l ’ i n t e rno delle abitazioni, comunque, è la loro variabilità. Oltre ai fattori del
Acqua del terreno
500
Emanazione dagli oceani
30
ristiche delle costruzioni, come la non
Residui fosfatici
3
ermeticità, la permeabilità dei pavimenti
Residui di lavorazione di uranio
2
Residui di carbone
0,02
Gas naturale
0,01
Combustione di carbone * 1 Ci=3,7x1010 Bq
0,001
suolo, è stato dimostrato che le caratte-
della cantina, la presenza di porte tra i solai, i materiali da costruzione, il microclima, la fornitura d’acqua, il numero di occupanti e le abitudini di vita influenzano le concentrazioni di radon, che variano, in funzione dei parametri sopra indicati, di casa in casa.
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
Fig. 5 - La penetrazione del radon all’interno delle abitazioni e “l’effetto camino”.
Fig. 6 - Dosimetro a tracce.
L’Unione Europea ha elaborato, in accordo con consolidate osservazioni
il mondo, è rappresentata da un dispo-
posizionato nel luogo prescelto, il dosi-
epidemiologiche, una raccomandazione
sitivo (d o s i m e t ro a tracce) delle dimen-
metro raccoglie gli ioni prodotti dalle
che indica il limite di 400 Bq/m3 per le
sioni di un pacchetto di cerini o di un
emissioni del radon e dei suoi sottopro-
abitazioni superato il quale vengono consi-
b i c c h i e re, che può essere spedito per
dotti, per cui il suo potenziale si riduce
gliate delle “azioni di rimedio” tendenti a
posta e che viene sistemato nell’ambiente
in
r i d u r re la concentrazione del radon stesso.
modo
proporzionale
all’attività
che si vuole misurare. Nel dispositivo,
presente nella camera. Al termine dell’e-
costruito con plastiche di uso comune
sposizione, che può durare anche una
del tutto innocue, è presente un mate-
sola settimana, il dosimetro è inviato in
riale sensibile alle radiazioni alfa e messe
laboratorio dove viene misurata la
dalla radon e dai suoi prodotti di deca-
perdita di potenziale. Quest’ultima meto-
dimento che, attraversando il materiale,
dologia viene utilizzata per ottenere
riferimento per valutare la concentra-
vi imprimono delle tracce indelebili. Al
risposte in tempi rapidi (dell’ordine di
zione di gas radon in aria è espressa in:
termine dell’esposizione il dispositivo
una o più settimane) riguardo alla
Come si misura il radon La grandezza che viene presa come
Bq/m3 (Bequerel per metro cubo),
viene analizzato in laboratorio. Il numero
presenza o meno di radon nell’ambiente
che rappresenta il numero di trasforma -
delle tracce rivelate è proporzionale alla
che si vuole monitorare; tuttavia la rapi-
zioni nucleari che ogni secondo sono
concentrazione del gas radon pre s e n t e
dità della misura è a discapito della
emesse in un metro cubo di aria. Per tale
nell’ambiente in esame. A causa della già
precisione della misura stessa, che
scopo vengono utilizzati dispositivi di
citata elevata variabilità della concentra-
pertanto non può ritenersi completa-
vario tipo (dosimetri ambientali), che
zione di radon una misura dovre b b e
mente affidabile.
vanno lasciati nei locali da monitorare
e s s e re protratta, per ottenere dati atten-
Entrambi i tipi di dosimetro non
per periodi variabili. Per la forte variabi-
dibili, per un intero anno, possibilmente
richiedono, com’è evidente, né alimen-
lità delle emissioni di radon, influenzata
suddivise in due semestri corrispondenti
tazione
da fattori climatici, tellurici e stagionali,
ai periodi caldi (primavera-estate) e
alcuna.
è sconsigliabile eff e t t u a re misure di bre v e
freddi (autunno-inverno).
durata. Tali valutazioni, infatti, forniscono
Un’altra tipologia di monitoraggio
generalmente stime poco rappresentative
ambientale è quella che si può ottenere
della
e,
attraverso l’utilizzo della d o s i m e t ro ad
pertanto, sono da considerare non atten-
elettrete, costituito da un disco in mate-
dibili. Le misurazioni si possono effet-
riale speciale (teflon), che mantiene un
situazione
media
annuale
tuare utilizzando diverse tipologie di
potenziale elettrostatico stabile. Esso
dosimetri ambientali; la metodica più
viene posto all’interno di un piccolo
diffusa ed economica, attraverso la quale
contenitore (camera), contenente un
sono state fatte milioni di misure in tutto
volume di aria predefinito. Una volta
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
elettrica,
né
manutenzione
Fig. 7 - Dosimetro ad elettrete.
Tab. 3 - Diversa suscettibilità degli organi o tessuti alle radiazioni ionizzanti
Come si misura l’interazione delle Radiazioni Ionizzanti con l’organismo
Organo o tessuto
Fattore di ponderazione tissutale
Gonadi
0,20
Midollo osseo
0,12
Colon
0,12
processi di cessione di energia ai tessuti
Polmone
0,12
d e l l ’ o rganismo. Per poter pre v e d e re e
Stomaco
0,12
tali derivanti dall’esposizione alle radia-
Vescica
0,05
zioni ionizzanti, è necessario quantifi-
Mammelle
0,05
R a d i o p rotezione la grandezza fonda-
Fegato
0,05
mentale è rappresentata dalla quantità
Esofago
0,05
interessata dalle radiazioni: questa gran-
Tiroide
0,05
dezza si chiama “dose assorbita” e
Pelle
0,01
unità di misura dell’energia nel sistema
Superficie ossea
0,01
internazionale) per chilogrammo di
Rimanenti organi o tessuti
0,05
Le radiazioni prodotte dal decadimento del gas radon sono in grado di i n t e r a g i re con la matrice biologica con la quale sono in contatto grazie a dei
quindi contrastare eventuali danni tessu-
c a re l’energia trasferita ai tessuti. In
di energia assorbita dalla unità di massa
viene misurata dal numero di Joule (J:
materia. Tale unità di misura viene denominata Gray (Gy); 1 Gy individua la quantità di energia di un J che viene
•
assorbita da 1 kg di materia. La dose
Reazione di eccitazione e cattura
causando o la morte della cellula o la
nucleare (radiazione α);
sua trasformazione. Nel caso di irradia-
assorbita, che è un ottimo indicatore per
•
Reazioni di eccitazione atomica;
zioni di elevata intensità, la morte cellu-
rappresenta la quantità di energia ceduta
•
Ionizzazione (radiazione α).
lare sarà più evidente e causerà danni
dalle radiazioni ionizzanti, pur tuttavia
I fenomeni di interazione indicati
d’organo o di sistema negli apparati più
è poco valida per indicare i potenziali
sono pertanto importanti ai fini della
colpiti o più radiosensibili. Nel caso di
effetti biologici che tale energia produce
valutazione del danno biologico; tra
irradiazione di minore entità, ma più
attraversando i tessuti. Le radiazioni,
questi fenomeni quello di gran lunga
p rolungata nel tempo, si potranno veri-
infatti, allorché incontrano atomi durante
più importante è la ionizzazione. Tu t t i
ficare, dopo un periodo di latenza molto
l’attraversamento della materia, re a g i-
questi
una
più lungo, fenomeni di cancerogenesi.
scono o con la loro nuvola elettronica
progressiva diminuzione dell’energ i a
La trasformazione neoplastica è un
o con il loro nucleo cagionando così
della radiazione, che viene dissipata e
processo
processi
determinano
estremamente
lungo
e
delle modificazioni. Tali interazioni che
distribuita alla materia con cui la radia-
complesso, costituito dal susseguirsi di
si esplicano in maniera diversa, a
zione
per
diversi stadi, tra i quali la lesione a livello
interagisce.
Comunque,
seconda della natura ed energia delle
quanto riguarda la radioattività del
del DNA rappresenta la fase iniziale. Tali
radiazioni, in realtà sono tutte da ricon-
radon, che è composta essenzialmente
t r a s f o rmazioni modificano alcune deter-
durre ad alcuni fenomeni elementari, i
da radiazione α, i fenomeni interessati
minanti caratteristiche di comporta-
principali dei quali possono essere così
sono quelli di eccitazione e cattura
mento “sociale” delle cellule e la
schematicamente rappresentati:
nucleare e ionizzazione. La capacità di
graduale trasformazione del tessuto di
• Reazione di frenamento, con pro d u-
indurre tumori di queste radiazioni
appartenenza. Si passerà quindi dalla
zione di radiazione secondaria di
ionizzanti deriva dalla capacità di modi-
iperplasia, dalla displasia, dalla anaplasia
natura elettromagnetica;
ficare la struttura degli acidi nucleici,
ed infine alla metastatizzazione.
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
Si comprende quindi che si re n d e
dose equivalente per lo specifico fattore
delle attività minerarie, ma soltanto alla
necessario individuare delle unità di
di ponderazione relativo al tessuto o all’
fine del XIX° secolo due medici tedeschi
misura che possano dare conto delle
organo esposto.
modificazioni cellulari del tessuto biolo-
Per esempio, se supponiamo di
lo classificarono definitivamente come cancro
polmonare.
Successivamente
radiazioni.
a v e re un soggetto che ha assorbito una
venne formulata l’ipotesi che esistesse una
Essendo, come già detto, il fenomeno
dose di 1Gy di radiazione α al polmone,
relazione tra il manifestarsi della malattia
della ionizzazione il più evidente tra
possiamo facilmente arrivare alla dose
al polmone e la presenza di radon. Nel
quelli provocati dal passaggio di radia-
efficace in questo modo:
1950 uno studio radiologico mise in luce
zioni ionizzanti e poichè diversi tipi di
• Dose equivalente = dose assorbita
il ruolo fondamentale dei prodotti di deca-
radiazioni hanno diversa capacità di
x fattore di ponderazione della radia-
dimento del radon rispetto al radon stesso
zione α = 1x20 = 20 Sievert;
nel pro v o c a re conseguenze di tipo tumo-
gico
attraversato
dalle
produrre ioni per unità di percorso, ai diversi tipi di radiazioni sono stati attri-
• Dose efficace = dose equivalente x
rale. Anche Giulio Agricola, medico del
buiti degli indici diversi, nominati fattori
f a t t o re di ponderazione tissutale del
1500, nella sua pubblicazione “De re
di ponderazione della radiazione.
polmone= 20x0,12 = 2,4 Sievert
metallica” trattò i danni all’apparato respi-
Detti fattori sono stati valutati re l a t i v a-
ratorio dei minatori; in particolare egli
mente alla radiazione X, alla quale è
ipotizzò che l’aria delle miniere conte-
stato convenzionalmente assegnato il
Effetti del radon sulla salute
valore 1. È stata quindi introdotta una
nesse “un tipo di polvere” che aggrediva e corrodeva i polmoni. Agricola racconta
nuova grandezza detta “dose equiva-
L’osservazione degli effetti dannosi del
che nella regione dei Carpazi c’erano
lente” che esprime la diversa capacità
radon sulla salute si fa risalire al I° secolo
mogli di minatori rimaste vedove per ben
di cedere energia e che ha come unità
A.C.; Tito Lucrezio Caro nel suo scritto
sette volte. Fino dagli inizi degli anni 80
di misura il Sievert (Sv). Nella pratica,
“De Rerum Natura” riporta di danni
la radioattività naturale ed il radon in
la dose equivalente misurata in Sievert
polmonari subiti dai minatori a causa di
particolare, presente nelle abitazioni e nei
è rappresentata dalla dose assorbita
gas provenienti dal sottosuolo. Tuttavia è
luoghi di lavoro, non costituivano oggetto
misurata in Gray moltiplicata per il
nel XV° secolo, quando iniziò lo sfrutta-
di interesse per la società e la comunità
fattore di ponderazione specifico per
mento intensivo delle miniere, che si
scientifica e pertanto non erano state
quel tipo di radiazione. Per esempio,
c o m i n c i a rono ad avere le prime indica-
p reviste misure di prevenzione per lavo-
essendo 20 il fattore di ponderazione
zioni di danni alla salute dei lavoratori.
ratori esposti o per il confinamento in
della radiazione α, una dose assor-
In particolare le prime segnalazioni risal-
luoghi chiusi di collettività (scuole,
bita di 1 Gy corrisponde ad una dose
gono al XVI secolo da parte di Paracelsus
caserme, eccetera). Gli stessi organismi
equivalente di 20 Sv per questo tipo
e furono svolte in miniere di argento in
internazionali avevano ignorato questa
di radiazione. All’interno dell’organismo,
Sassonia e in Boemia. La frequenza con
forma di esposizione, salvo per quanto
però, coesistono diversi tipi di tessuti
cui questo danno si manifestava aumentò
concerneva le attività umane in miniera,
che hanno sensibilità diverse alle radia-
nei secoli XVII° e XVIII° con il cre s c e re
dal monitoraggio delle quali derivano le
zioni ionizzanti; per questo ad ogni
più importanti osservazioni epidemiolo-
o rgano o tessuto è stato assegnato un
giche che correlano l’esposizione cronica
indice diverso, legato alla particolare
al radon e l’aumentata incidenza, rispetto
suscettibilità alle radiazioni di quel
alla popolazione normale, di cancro al
tessuto, comparata all’intero organismo.
polmone (studi epidemiologici su un pool
L’indice assegnato ai vari tessuti ed
di 11 coorti per un totale di circa 68.000
o rgani prende il nome di fattore di
minatori e di circa 2700 tumori polmo-
ponderazione
nari, che hanno permesso, tramite modelli
tissutale.
È
stata
pertanto introdotta una ulteriore grandezza che prende il nome di “dose efficace”, anch’essa misurata in Sievert, il cui valore si ottiene moltiplicando la
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
Fig. 8 - Numero di decessi attribuiti alla radon nagli U.S.A. in comparazione con altre cause di morte. (fonte: Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti - 2004).
matematici, di stabilire la correlazione, per ogni età, del rischio relativo in funzione di diversi parametri). A causa di tali osservazioni, la IARC (International Agency for
Research on Cancer) dell’Organizzazione
neoplastiche degli uomini e per circa il 6%
Mondiale della Sanità ha, già nel 1988,
delle donne e la mortalità per questa causa
Normativa di riferimento
inserito il radon del gruppo A (massima
è aumentata in misura imponente negli
In Italia non esiste ancora una
evidenza) di cancerogenicità per l’uomo.
ultimi trent’anni. Complessivamente oggi
n o rmativa per quanto riguarda il limite
La stessa Agenzia ha pubblicato 10 anni
in Italia muoiono per tumore polmonare
massimo di concentrazione di radon
dopo (precisamente il 15 settembre 1998)
c i rca 30.000 persone/ anno. L’alta inci-
a l l ’ i n t e rno delle abitazioni private. Si
la sesta monografia sull’effetto delle radia-
denza “spontanea” dei carcinomi polmo-
può fare riferimento ai valori raccoman-
zioni ionizzanti sulla salute denominata
nari, unitamente all’elevato coefficiente di
dati dalla Comunità Europea di 200
“Biological Effects of Ionizing Radiation
rischio di radioinduzione tumorale per il
Bq/m3 per le nuove abitazioni e di 400
(BEIR) VI: The Health Effects of Expo-
polmone, contribuiscono a rendere ancora
Bq/m3 per quelle già esistenti. Il D.
s u re to Indoor Radon”, con la quale ha
più difficile l’attribuzione dell’insorgenza
Lgs. n° 41 del 26 maggio 2000 (Decreto
cercato di analizzare lo stato dell’arte delle
dei tumori polmonari alla cronica esposi-
legislativo per l’attuazione della dire t-
conoscenze dal punto di vista fisico,
zione di Radon indoor. L’abitudine al fumo
tiva 29/96/Euratom che stabilisce le
biologico ed epidemiologico per giungere
di sigaretta, oltre a rappresentare un fattore
norme fondamentali di sicurezza rela-
ad una valutazione quantitativa del rischio
causale di notevole peso, viene dunque a
tive alla protezione sanitaria della
oncogeno tramite modelli matematici. In
costituire, in questa patologia neoplastica,
popolazione e dei lavoratori contro i
questa pubblicazione, che attualmente
un preponderante fattore di sinergismo e
rischi derivanti dalle radiazioni ioniz-
risulta essere ancora la più aggiornata ed
di confondimento nei confronti di tutti gli
zanti), ha invece apportato delle sostan-
esaustiva ricerca scientifica sulla materia,
altri eventuali agenti causali e concausali.
ziali modifiche per quanto riguarda
il radon ed i prodotti del suo decadi-
Per i fumatori il rischio assoluto di un
l’esposizione
mento, a causa delle proprietà fisiche
t u m o re polmonare causato dal radon viene
ambienti di lavoro. Tale Decreto ha
sopra descritte nonché della pre s e n z a
considerato 15-20 volte superiore rispetto
fissato, per i luoghi di lavoro, il limite
ubiquitaria, sono considerati la seconda
al rischio per i non fumatori.
causa di tumore polmonare, dopo il fumo
al
gas
radon
negli
di 500 Bq/m3 di concentrazione di atti-
Le più recenti e accurate stime di
vità di radon media in un anno; supe-
rischio, che prendono in esame le espo-
rato tale valore negli ambienti di lavoro,
L’organo di particolare interesse sani-
sizioni nelle abitazioni e sono basate su
debbono essere adottate delle azioni di
tario in caso di esposizione al gas radon
un insieme di 13 studi europei su un
rimedio che riducano tale grandezza
è, come detto, il polmone a carico del
totale di 7.148 casi di tumore polmonare
espositiva a livelli più bassi del valore
di tabacco.
quale può indurre tumori. Il 222Rn, o
e di 14.208 controlli, confermano e
fissato. Da una esposizione professio-
meglio, i suoi prodotti di decadimento (in
consolidano le valutazioni dei decenni
nale alle radiazioni ionizzanti derivanti
particolar modo il 218polonio ed il
p recedenti. Il rischio in eccesso rispetto
da una eccessiva concentrazione del
214polonio, anch’essi alfa-emettitori) si
alla non esposizione viene valutato in
gas radon nell’ambiente lavorativo,
depositano, come il fumo di sigaretta, in
c i rca il 16% per ogni 100 Bq/m3. Questo
conseguono precisi obblighi da parte
corrispondenza dei bronchi e delle dira-
vuol dire allora, che, essendo la concen-
dei datori di lavoro, i quali debbono
mazioni bronchiali maggiori da dove pren-
trazione media italiana pari a 70 Bq/m3
a t t i v a re per i lavoratori pro f e s s i o n a l-
dono origine i carcinomi a piccole cellule,
c i rca l’11% degli oltre 31.000 casi di
mente esposti la sorveglianza sanitaria
i carcinomi epidermoidi e gli adenocarc i-
t u m o re polmonare che ogni anno si re g i-
secondo quanto previsto dal D. Lgs. 17
nomi, che originano dai bronchi più
strano in Italia sono attribuibili al radon,
marzo 1995 n° 230 (attuazione delle
piccoli. Bisogna inoltre considerare che il
e per la grande maggioranza tra i fuma-
d i rettive Euratom 80-836,84-467,84-
carcinoma polmonare rappresenta nei
tori, dato che rappresenta circa il 2% di
466,89-618,90-64,92-3 in materia di
paesi industrializzati la malattia neoplastica
tutti i decessi per ogni tipo di tumore. La
radiazioni ionizzanti). L’emanazione del
a più alta incidenza e con un rapporto tra
p robabilità di contrarre il tumore polmo-
D e c reto legislativo 241/2000 amplia di
mortalità a cinque anni e incidenza parti-
n a re è proporzionale alla concentrazione
fatto il campo di applicazione della
c o l a rmente elevato (intorno allo 0,8). In
in aria e al tempo trascorso nei vari
r a d i o p rotezione in alcuni settori speci-
Italia questo tumore contribuisce per circa
ambienti di vita (case, scuole, ambienti
fici che sono elencati nel Decreto stesso
il 29% alle cause di morte per malattia
di lavoro, ecc.) e al consumo di tabacco.
e, più precisamente:
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
•
Attività lavorative durante le quali
di azione”, ovvero quei “valori di
“deterministici”),
lavoratori
concentrazione di attività di radon in
aperto agli effetti provocati da pro l u n-
persone del pubblico, sono esposti
aria o di dose efficace, il cui supera-
gata esposizione a basse dosi (effetti
a prodotti di decadimento del radon
mento richiede l’adozione di azioni di
“stocastici”), che soggiacciono all’ipotesi
e del toron, o a radiazioni gamma o
rimedio che riducano tale grandezza a
p robabilistica lineare senza soglia, nella
ad ogni altra esposizione in partico-
livelli più bassi del valore fissato”.
quale la probabilità dell’accadimento e
ed,
eventualmente,
•
•
catacombe,
grotte
il
campo
In ultima analisi, dal combinato
non la gravità sono funzione della dose.
e,
disposto delle normative sopra descritte,
Allo stato attuale, quindi, il sistema di
l a re i luoghi di lavoro quali tunnel, sottovie,
lasciava
comunque, in tutti i luoghi di lavoro
derivano dei precisi compiti a cura del
protezione radiologica, è basato sulla
sotterranei o interrati;
Responsabile del Comando o Ente
“limitazione dell’esposizione”, ma anche
Attività lavorative durante le quali i
riguardo l’obbligo di misurazione dell’at-
su tutte quelle azioni, anche onero s e ,
lavoratori
tività di radon nelle fattispecie lavora-
che “giustificano” le scelte intraprese per
ed,
eventualmente,
persone del pubblico, sono esposti
tive sopra descritte (tunnel, sottovie,
limitare il rischio di contrarre patologie
a prodotti di decadimento del radon
catacombe, grotte e, comunque, in tutti
radiazioni-dipendenti e che quindi “otti-
e del toron, o a radiazioni gamma o
i luoghi di lavoro sotterranei o interrati),
mizzano” l’interazione lavoratore - r a d i a-
ad ogni altra esposizione in luoghi
la cui inottemperanza si configura come
zioni.
di lavoro in superficie in zone ben
una fattispecie omissiva le conseguenze
La normativa di Radioprotezione
individuate;
della quale possono direttamente rica-
medica è contenuta nel Capo VIII del
Attività lavorative implicanti l’uso o
dere su chi deve eserc i t a re l’azione di
Decreto legislativo 230 del 1995 e
lo stoccaggio di materiali abitual-
comando. Di seguito sono riportati nel
successive modifiche e integrazioni. In
mente non considerati radioattivi, ma
dettaglio gli obblighi di verifica all’in-
particolar modo, nell’articolo 83 ( sorve-
che contengono radionuclidi naturali
terno dei luoghi di lavoro sotterranei.
glianza medica), detto decreto stabilisce
e provocano un aumento significa-
che “ tale sorveglianza è basata sui prin-
tivo dell’esposizione dei lavoratori e,
cipi che disciplinano la medicina del
eventualmente,
di
persone
del
pubblico.
La sorveglianza sanitaria della Radioprotezione
della Sanità e l’Organizzazione Intern a-
Tali novità normative sono state recepite dal Ministero della Difesa con
lavoro...”. Nel merito è corretto ricordare che l’Organizzazione Mondiale
Il “sistema di protezione radiolo-
zionale del Lavoro già dal 1959 avevano
il Decreto Ministeriale 24 luglio 2007
gica”, di cui la sorveglianza sanitaria è
sancito che gli obiettivi della medicina
(S.O. della Gazzetta Ufficiale n° 241 del
parte integrante, pone le sue basi
del lavoro sono quelli di: “pro m u o v e re
16 ottobre 2007) denominato “Istruzioni
sull’asse limitazione-giustificazione-otti-
e mantenere il più alto grado di benes-
tecniche per disciplinare l’org a n i z z a-
mizzazione. Difatti, fin dalla fine degli
sere fisico, mentale e sociale dei lavo-
zione operativa in ordine alla gestione
anni 70, ci si rese conto che il solo
ratori in tutte le occupazioni; adoperarsi
in sicurezza radiologica delle attività e
“sistema di limitazione delle dosi” risul-
per pre v e n i re ogni danno causato alla
alla tutela contro i rischi derivanti dalle
tava inefficace, in quanto, pur proteg-
salute da condizioni legate al lavoro e
radiazioni ionizzanti”. Il D.M. individua,
gendo i lavoratori dagli effetti dose
proteggere i lavoratori contro i rischi
nell’articolo 4 dell’allegato II, i “ livelli
dipendenti
derivanti dalla presenza di agenti nocivi;
dalle
radiazioni
(effetti
Tab. 4 - Estratto dall’allegato II - sorgenti naturali radiazioni - del D.M. 24 luglio 2007. Art. 4 - Livelli di azione 1. Per i luoghi di lavoro ...il livello di azione è fissato in termini di 500 Bq/m3 di concentrazione di attività di radon media in un anno. 2. Per i luoghi di lavoro ... il livello di azione per i lavoratori è fissato in termini di 1 mSv/anno di dose efficace. 3. Per i luoghi di lavoro ... il livello di azione per le persone del pubblico è fissato in 0,3 mSv/anno di dose efficace.
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
Tab. 5 - Obblighi di verifica a cura dei Responsabili di Comando o Ente. Art. 22 - Obblighi dei responsabili 1. Nei luoghi di lavoro nei quali si svolgono le attività lavorative ..., il Responsabile del Comando o dell’Ente esercente dette attività, entro ventiquattro mesi dal loro inizio o della loro individuazione, effettua una valutazione preliminare sulla base delle misurazioni effettuate... 2. Per le misurazioni previste dal comma 1, il responsabile del Comando o dell’Ente interessato si avvale del CISAM o di altri organi interni all’Amministrazione della difesa o di enti esterni, riconosciuti idonei dal CISAM, che rilasciano una relazione tecnica contenente il risultato della misurazione. 3. Per gli adempimenti previsti dal comma 1, l’esercente si avvale dell’esperto qualificato. Art. 24 - Livelli di azione 1. Nei luoghi di lavoro ove si svolgono le attività lavorative di cui all’articolo 20, le grandezze misurate non devono superare il livello di azione fissato nell’ALLEGATO II. 2. Nel caso in cui le grandezze misurate non superano il livello di azione ma sono superiori all’80 per cento del livello d’azione fissato nell’ALLEGATO II, il responsabile del Comando o Ente esercente assicura nuove misurazioni nel corso dell’anno successivo. 3.Nel caso di superamento del livello di azione fissato nell’ALLEGATO II, il responsabile del Comando o dell’Ente interessato, avvalendosi dell’esperto qualificato, pone in essere azioni di rimedio idonee a ridurre le grandezze misurate al di sotto del predetto livello, tenendo conto del principio di ottimizzazione e procede nuovamente alla misurazione al fine di verificare l’efficacia delle suddette azioni 4. Le operazioni sono completate entro tre anni dal rilascio della relazione tecnica di cui all’articolo 22, comma 2 e sono effettuate con urgenza correlata al superamento del livello di azione. Ove, nonostante l’adozione di azioni di rimedio, le grandezze misurate risultino ancora superiori al livello prescritto, l’esercente ottempera agli obblighi previsti dal Capo V, ad esclusione di quelli dell’articolo 29, commi 2 e 3, lettera a) e dell’articolo 40, comma 2, fino a quando non è in grado di approntare ulteriori rimedi che, tenendo conto del principio di ottimizzazione, riducano le grandezze misurate al di sotto del predetto livello di azione. 5. Le registrazioni delle esposizioni di cui al comma 3 e le relative valutazioni di dose sono effettuate con le modalità indicate nell’ALLEGATO II. Nel caso in cui il lavoratore sia esposto anche ad altre sorgenti di radiazioni ionizzanti, le dosi dovute ai due diversi tipi di sorgenti sono registrate separatamente, fermi restando gli obblighi di ottimizzazione della protezione e di adozione dei provvedimenti e delle misure relativi al rispetto dei limiti di esposizione. 6. L’esercente non è tenuto alle azioni di rimedio di cui al comma 3 se dimostra, avvalendosi dell’esperto qualificato, che nessun lavoratore è esposto ad una dose superiore a quella indicata nell’ALLEGATO II. 7. Nel caso in cui risulta che l’esposizione dei lavoratori o dei gruppi di riferimento della popolazione non supera i livelli di azione di cui all’ALLEGATO II, l’esercente esegue un controllo radiometrico solo qualora eventuali variazioni del processo lavorativo o delle condizioni in cui esso si svolge possano far presumere una variazione significativa del quadro radiologico. Art. 44 - Sorveglianza medica 1. I responsabili dei Comandi o degli Enti assicurano la sorveglianza medica del personale esposto per mezzo di ufficiali medici autorizzati e di ufficiali medici competenti designati dal competente Alto comando operativo o territoriale di livello intermedio. Qualora non è possibile assicurare la sorveglianza medica tramite ufficiali medici, deve essere inoltrata richiesta di convenzionamento di medici autorizzati e competenti, ...... 3. La sorveglianza medica, basata sui principi che disciplinano la medicina del lavoro, al personale esposto di categoria A, deve essere assicurata da medici autorizzati. Al personale di categoria B deve essere assicurata da medici competenti o da medici autorizzati*. 4. I responsabili dei Comandi o degli Enti non possono assegnare il personale ad attività che lo espongono al rischio da radiazioni ionizzanti qualora le conclusioni mediche vi si oppongano. 5. I responsabili dei Comandi o degli Enti assicurano agli incaricati della sorveglianza medica del personale esposto le condizioni necessarie per lo svolgimento dei loro compiti. 6. I responsabili dei Comandi o degli Enti consentono ai medici incaricati della sorveglianza medica del personale esposto di prendere visione della documentazione necessaria alla valutazione dello stato di salute del personale stesso e forniscono le indicazioni sulle condizioni di lavoro che, sotto il profilo medico, possono influire sul giudizio d’idoneità del personale. 7. I modelli della documentazione di sorveglianza medica e le relative modalità di tenuta e di aggiornamento sono fissati nell’ALLEGATO XI delle presenti istruzioni tecniche. 8. Le funzioni di medico incaricato dell’effettuazione della sorveglianza medica presso un’unità organica di un Comando o di un Ente non possono essere assegnate a personale appartenente alla stessa unità organica. * Personale esposto di categoria “B”: Da 1 a 6 mSv di dose equivalente/anno - sorveglianza sanitaria a cura del medico competente o medico autorizzato; * Personale esposto di categoria “A”: da 6 a 20 mSv di dose equivalente/anno - sorveglianza sanitaria esclusivamente a carico del medico autorizzato.
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
destinare e mantenere i lavoratori in
dei protocolli sanitari. È quindi neces-
zioni
occupazioni consone alle loro attitudini
sario definire i criteri di impostazione
formule di conversione: 1 Bq h m-3
fisiologiche e psicologiche, in sostanza
dei protocolli sanitari di sorveglianza
adattare il lavoro all’uomo e sistemare
medica che siano validi non solo per il
ionizzanti
utilizzando
le
= 3x10-6 mSv di dose efficace; •
Una accurata anamnesi articolata,
ogni persona al posto giusto”. Ciò
riconoscimento precoce di patologie
come di consueto, sull’indagine fami-
nonostante, tra i vari rischi lavorativi,
tumorali una volta che si siano pre s e n-
l i a re, patologica remota e pro s s i m a ,
quello derivante dall’esposizione alle
tate, ma soprattutto per l’attenta valuta-
lavorativa e sulla raccolta di informa-
radiazioni ionizzanti è stato storicamente
zione di condizioni congenite o acqui-
zioni su abitudini di vita e contesto
inquadrato come rischio da analizzare e
site che siano di controindicazione asso-
sociale, nonché su pre g resse esposi-
trattare separatamente, tanto da fare
luta per l’esposizione ad agenti cance-
zioni lavorative o extra lavorative a
della specifica branca di prevenzione
rogeni anche a livelli ritenuti normal-
nell’impiego delle radiazioni una disci-
mente tollerabili per soggetti non predi-
plina a denominazione propria, la Radio-
sposti. Risulta peraltro evidente che,
p rotezione, e da farne oggetto di appo-
essendo la radioprotezione mirata preva-
sita normativa.
radiazioni ionizzanti; •
Attuazione di un protocollo diagnostico di base,
•
Attuazione di screening di tipo onco-
lentemente sulla oncoprevenzione, il
p reventivo mirato orientato, soprat-
La Radioprotezione medica che, di
medico radioprotezionista si troverà ad
tutto, ove possibile, su: pre d i s p o s i-
fatto, trae le sue origini dall’osservazione
i n d a g a re e quindi diagnosticare non
zione individuale, lesioni pre c a n c e-
e dallo studio degli effetti delle radia-
soltanto
sicuramente
rose, criteri di diagnostica precoce,
quei
tumori
zioni ionizzanti sui sopravvissuti alle
radioindotti, ma inevitabilmente e preva-
presenza di cofattori oncogeni (fumo
esplosioni atomiche di Hiroshima e
lentemente anche i tumori cosiddetti
di sigaretta, contemporanea coesi-
Nagasaky (Life Span Study), nel corso
“spontanei” o “naturali”, che comune-
stenza con lavorazioni che pro d u-
degli anni si è fortemente evoluta e ha
mente si presentano nella popolazione,
cono vapori o polveri oncogene).
p ro g ressivamente orientato i suoi obiet-
rappresentando
importante
Seguendo questa impostazione si
tivi non già sulla limitazione degli effetti
elemento di protezione sociale di tipo
ritiene che possano efficacemente essere
così
deterministici delle radiazioni ionizzanti
oncopreventivo. La sorveglianza medica
messe in atto quelle azioni di contro l l o
(effetti soglia-dipendenti, legate ad alte
dovrebbe pertanto essere considerata
e di prevenzione caratteristicamente
dosi di esposizione), ma sulla pre v e n-
come una attività di prevenzione indi-
insite nella sorveglianza medica della
zione degli effetti stocastici delle radia-
rizzata al singolo lavoratore in relazione
radioprotezione, la quale vive ogni
zioni, che possono essere determinate
alla sua familiarità, al suo specifico
giorno la difficile sfida di individuare
anche a basse dosi di esposizione
rischio lavorativo, al suo particolare stato
per tempo patologie che si pre s e n t a n o
secondo il modello della causalità attual-
sanitario, alle sue abitudini di vita, al
in modo probabilistico, casualmente
mente adottato.
suo contesto socio-culturale. In partico-
distribuite nella popolazione esposta,
lare, per il radon, si ritiene che una
che seguono l’andamento dell’ipotesi
adeguata
sanitaria
lineare senza soglia e, che, manifestan-
zione dei lavoratori nei confronti di
dovrebbe essere articolata sui seguenti
dosi dopo anni o decenni dall’esposi-
fattori di rischio sicuramente cancero-
punti fondamentali:
zione
geni, presentano notevoli criticità sia
• Analisi
È, difatti, evidente, che le attività di sorveglianza sanitaria, mirate alla pro t e-
nell’impostazione che nell’esecuzione
G Med Mil. 2009; 159(2): 203-214
sorveglianza
del
rischio
lavorativo
connesso con le esposizioni da radia-
professionale,
non
sempre
vengono correttamente messe in re l azione con l’attività lavorativa.
L’evoluzione delle attività dei veterinari militari: “dall’arte alla competenza” The evolution of the military veterinarians’ activities: “from art to competence” Jean-Yves Kervella *
Riassunto - Il Servizio Veterinario nelle Forze Armate francesi a volte evoca la cura esclusiva degli animali militari, cavalli e cani. Questa percezione è ancora presente sia nell’ambiente civile sia in quello militare. Lo scopo di questo articolo è quello di forn i re un quadro completo sulla missione e sulle attività del Servizio Veterinario nelle Forze Armate Francesi. Parole chiave: Servizio Veterinario Francese, missione, attività. Summary - The Veterinary Service in the Armed Forces in France sometimes remind the exclusive care of the military animals, horses and dogs. This perception is still present in both civilian and military environment. The aim of this article is to provide a complete overview on the mission and activities of the French Veterinary Service in the Armed Forces. Key words: French Veterinary Service, mission, activities.
* Generale di Divisione, Ispettore dei Servizi Veterinari delle Forze Armate. Traduzione fornita dal Ministère de la Défense Service de Santé des Armées. A cura del Ten. Col. Co.sa.(vet.) s.SM Mario MARCHISIO, Capo Sezione Attività Cinofile e Materiali Veterinari - Dipartimento di Veterinaria - Comando Logistico dell’Esercito - Roma.
G Med Mil. 2009; 159(2): 215-220
Introduzione
Inoltre, la pratica centrata sulla sicurezza delle carni e dei prodotti di origine animale si è estesa a tutti i prodotti
Veterinario militare: l’immagine
alimentari (approvvigionamento, immagazzinamento, trasporto, preparazione e
In Francia, la pratica della veteri-
distribuzione dei pasti).
naria negli eserciti, evoca tro p p o spesso l’unica attività di cura degli
Di recente, i veterinari hanno la
animali militari, cavalli e cani. Così,
responsabilità del controllo delle condi-
l’immagine del veterinario militare è
zioni di produzione e distribuzione
p robabilmente originata nelle antiche
dell’acqua prodotta dai servizi e dalle
pratiche della «veterinaria militare »
unità delle Forze Armate.
ricordando in particolare l’evoluzione
Infine, l’epidemiologia degli animali
delle attività professionali della medi-
fatta dai veterinari militari è particolar-
cina equina fin dai tempi del “mare-
mente rilevante a livello nazionale nella
sciallo esperto”.
lotta contro le zoonosi (malattie animali
Questa immagine, che resiste al corso del tempo, continua a vivere,
che possono intere s s a re l’uomo) e le Ispezione su una carcassa.
mica).
tare. I veterinari militari potrebbero avere dimenticato di comunicare in merito all’evoluzione delle loro attività? Prendendo atto di questa semplice
2. - Un maggiore coinvolgimento nel sostegno militare e nella Sanità Pubblica veterinaria
1. - L’adattamento vissuto come una necessità
militari sono anche all’interno della missione “duale” del Servizio di Sanità,
Il sostegno veterinario è sicuramente
un lato, e dall’altro per la partecipazione
una priorità centrata sull’uomo, in parti-
alle azioni di sanità pubblica veterinaria
colare per i combattenti, che sono la
organizzate dallo Stato.
p reoccupazione maggiore per il mantenimento della capacità operativa delle Forze Armate. Continuando a fornire il
L’inserimento dei veterinari, nel
Pertanto, le attività dei veterinari
per il sostegno delle Forze Armate da
ipotesi, speriamo che questo articolo aiuti a colmare questa lacuna.
epizoozie (malattie degli animali di particolare importanza sanitaria ed econo-
anche all’interno della istituzione mili-
tradizionale sostegno militare alla sanità
3. - Status degli operatori del Servizio di Sanità
1978, nel Servizio Sanitario Militare delle
degli animali, i veterinari militari sono
Forze Armate, lo sviluppo, dal 1990,
oggi più impiegati nell’attività di ricerca
Con i medici, i farmacisti ed i
delle operazioni d’oltre m a re e l’emer-
e hanno sviluppato competenze per la
dentisti, i veterinari condividono lo
gere, più recente, del concetto di
protezione contro i parassiti, le sostanze
stesso status. I veterinari applicano il
controllo del rischio che si ritrova nella
infettive o tossiche.
codice
deontologico
militare
che
norma inerente agli animali e ai prodotti
comprende disposizioni specifiche per
alimentari, sono probabilmente i princi-
l’esercizio della loro professione.
pali elementi che hanno contribuito a
4. - Risorse umane e organizzazione delle competenze integrata nel Servizio della Sanità per le Forze Armate
form a re il concetto del sostegno veterinario alle Forze Armate. Le Forze Armate professionali, con l’accantonamento del servizio militare obbligatorio, hanno confermato la capacità di adattamento dei veterinari mili-
Attualmente, le missioni tecniche, in
tari per alimentare, tecnicamente, un nuovo potenziale di risorse umane.
G Med Mil. 2009; 159(2): 215-220
Francia, nei dipartimenti e territori d’olControllo in una mensa.
tremare e nel mondo sono condotte da:
• 80 (60 uomini, 20 donne) ufficiali in
ambienti climatici e geografici. Per i
attività (di carriera o a contratto);
veterinari, le attività sono concentrate sulla prevenzione delle zoonosi e delle
• 38 tecnici civili e militari (sottuff i-
malattie degli animali, sulla sanità e sul
ciali);
benessere degli animali, sulla sicure z z a
• 100 ufficiali della riserva operativa.
alimentare e sulla qualità dell’acqua.
Gli ufficiali partecipano alle missioni generali del Servizio. Lavorano nelle s t r u t t u re veterinarie che dipendono da una struttura regionale del Servizio di
Ufficiale veterinario intento ad eseguire una visita clinica su un cane militare.
Sanità dove ci sono due ufficiali veterinari per il coordinamento delle attività. Q u e s t ’ o rganizzazione
francese
è
tari (Laboratori del Commissariato dell’E-
completata con l’impiego di veterinari e
sercito o della Marina, Economat des
tecnici nelle strutture basate nei diparti-
Armées - organizzazione amministrativa
menti e territori d’oltre m a re e nei terri-
che si occupa dell’acquisto di alimenti).
tori dove le forze straniere sono poste
Ogni anno, da venti a venticinque
(Senegal e Gibuti). Veterinari della
veterinari, di cui cinque o sei sono della
riserva operativa assistono i veterinari
riserva
attivi nelle loro missioni territoriali.
operativa,
partecipano,
per
Autopsia in Afghanistan.
periodi da uno a quattro mesi, alle operazioni che si svolgono in quattro o cinque grandi Teatri in cui sono coinvolte le forze francesi e per gli “addestramenti
7. Missioni veterinarie del Servizio di Sanità Militare
maggiori nazionali o internazionali”. Il contributo dei veterinari per rispondere alle esigenze delle forze, è
6. - Le missioni operative variano fortemente a seconda dell’ambiente
senza dubbio la competenza operativa in diversi campi scientifici e tecnici: biologia animale e vegetale, animale, epidemiologia, sanità e benessere degli
Ufficiale veterinario intento a prelevare un campione di sangue.
5. - Una organizzazione di competenze integrate al servizio della salute delle Forze Armate
Tutte le missioni operative obbligano
animali, tossicologia e microbiologia,
il veterinario a usare metodi e pro c e-
parassitologia, entomologia, ecc, e di
dure specifiche per il controllo di due
contatti permanenti con gli esperti
tipi di rischi: •
nazionali, civili e militari, e con i vete-
pericoli naturali identificati durante
rinari militari degli altri Paesi membri
il dispiegamento delle forze in un
della NATO.
ambiente particolare, che dovrebbero essere ben conosciuti;
In particolare, i veterinari realizzano lavori scientifici e tecnici o partecipano
•
pericoli provocati da un intervento
alla ricerca medica. Altri veterinari sono
con mezzi militari e armi in quest’am-
assegnati alle unità dell’Esercito o della
biente. Tali rischi possono includere
gendarmeria per il sostegno veterinario
tutti i tipi di armi anche quelle utiliz-
degli animali (cani e cavalli di proprietà
zate nelle azioni terroristiche e gli
di unità specializzate - Battaglione Cino-
effetti sugli animali, il cibo e l’acqua.
filo di Suippes, Guardia Repubblicana,
E s e rcitazioni ed operazioni possono
ecc.), o per le missioni di sicurezza
essere condotte sul territorio nazionale
alimentare e l’igiene dei prodotti alimen-
o in territorio straniero, in tutti i tipi di
Analisi microbiologiche.
G Med Mil. 2009; 159(2): 215-220
In termini più pratici, tutte le attività veterinarie possono essere raggruppate e presentate in forma di cinque processi
8. - Tre attività attuali riflettono la diversità delle missioni dei veterinari militari
generici di attività: •
•
•
Pratica della medicina veterinaria
a) Una attività trasversale: l’epide -
(attività di cura e prevenzione). Per
miologia animale.
quest’attività, i veterinari hanno l’at-
L’epidemiologia animale può essere
t rezzatura adatta per praticare la
vista come una disciplina trasversale,
medicina e la chirurgia veterinaria, in
utilizzando molteplici competenze e
particolare, le tecniche di radiografia,
contribuendo, all’inizio della catena di
ecografia, ematologia e biochimica;
sanità classica, all’esame del rischio
Prestazioni di polizia sanitaria usando
biologico per le Forze Armate.
«piani operativi di controllo delle
Infatti, negli ultimi anni, indagini
malattie», seguendo le disposizioni
epidemiologiche eseguite dai veterinari
del codice rurale, in collaborazione
sugli animali hanno mostrato un’utilità
con il Ministero dell’Agricoltura e
per
l’individuazione
d’infezioni
Detartrasi effettuata su un cane militare .
di
della Pesca. Ad esempio, questo eser-
origine animale (sintomatiche o asinto-
cizio può essere quello di parteci-
matiche), sia nelle caserme metropoli-
pare alla lotta contro la diffusione di
tane (basi aeree, grandi installazioni) che
una malattia contagiosa degli animali,
nelle operazioni oltre m a re. Lo scopo di
come l’afta epizootica;
questi studi è di ottenere informazioni
Controlli ufficiali nei settori della sicu-
medico-sanitarie affidabili utilizzate per
Analisi campali.
rezza alimentare e la lotta contro
prendere le decisioni rilevanti per la
l’abuso di animali sotto la responsabi-
protezione della sanità del personale
interni ed esterni (pulci, zecche). Gli
lità, scritta nella legge, dei veterinari
m i l i t a re, delle popolazioni e degli
animali studiati sono spesso considerati
militari, questo per contribuire a
animali (sia militari che civili).
come “sentinelle” di zoonosi, possono
migliorare l’applicazione della norm a-
Questa disciplina tecnica si ritrova
essere anche riserva o vettori di agenti
tiva con gli obiettivi di sicurezza o di
nella Medical Intelligence della dottrina
patogeni. In Africa, i grandi studi si sono
protezione degli animali da laboratorio;
NATO e nell’ambito delle attività di
concentrati sulle malattie emergenti, in
attività in tutti i settori veterinari per
cooperazione civile-militare a favore
particolare la febbre della Valle del Rift,
decidere, per esempio, sulla idoneità
delle popolazioni locali e del loro
la peste dei ruminanti e l’infezione da
di un cavallo o un cane, con le proce-
bestiame. Inoltre, le informazioni epide-
virus del Nilo occidentale nei cavalli.
dure per l’acquisto di animali delle
miologiche raccolte permettono di defi-
Nella Guyana francese è stata dimostrata
forze armate ;
nire misure volte a pre v e n i re l’intro d u-
l’infezione delle carni di animali selva-
formazione del personale delle Forze
zione di agenti patogeni in zone libere ,
tici da toxoplasmosi. Il consumo di carne
Armate, in particolare nei settori della
in particolare in occasione del ritorno
poco cotta è la causa di una grave
sanità degli animali, la sicurezza
delle forze nel Paese. Esse sono seguite
malattia umana.
alimentare e il controllo della qualità
dallo sviluppo di « piani operativi di
Alcune analisi sono effettuate sul
dell’acqua.
c o n t rollo delle malattie » per ogni teatro
campo, ma la maggior parte dei
Ambiziosi programmi di form a z i o n e
operativo e convalidati dalle autorità
campioni sono destinati ai laboratori
iniziale, continua e complementare dei
sanitarie francesi in linea con i dati epide-
specializzati. Le principali tecniche utiliz-
veterinari militari coprono diverse aree di
miologici riportati dalla Organizzazione
zate sono la sierologia, la biologia mole-
e s e rcizio, necessaria per l’attuazione di
Mondiale per la Sanità Animale (OIE ex
colare, l’osservazione microscopica, la
un sostegno veterinario efficiente. Inoltre,
- Ufficio internazionale delle epizoozie).
diagnosi di specie di parassiti e la cultura
•
•
questo sostegno è guidato dallo sviluppo di un sistema di gestione della qualità.
G Med Mil. 2009; 159(2): 215-220
epidemiologica
per agenti infettivi. Per ottenere i
concerne gli animali e i loro parassiti
La
sorveglianza
migliori risultati, i veterinari lavorano
con gli specialisti del mondo animale
pratiche possono individuare agenti
Per la Francia, un progetto di decre t o
(zoologi, agricoltori, ecc.) e biologi di
considerati come testimoni di contami-
e due istruzioni sono state redatte per
tutte le discipline (entomologi, micro-
nazione a causa delle condizioni d’insa-
m e t t e re a punto nel dettaglio le disposi-
biologi, medici degli ospedali, ecc.).
lubrità al sito della manipolazione e
zioni del codice della sanità pubblica per
L’attualità delle minacce sanitarie (la
preparazione dei cibi. Essi possono
i Servizi Militari. I veterinari lavorando
SARS, l’influenza aviaria H5N1, ecc.)
cercare, inoltre, agenti microbici e
negli uffici regionali del servizio veteri-
dimostra che è indispensabile che lo
tossine che sono riconosciuti come peri-
nario regionale, sono ora coinvolti in
Stato Maggiore continui a pro m u o v e re
colosi per i consumatori e responsabili
tutte le pro c e d u re regolamentari, conte-
la strategia dei Servizi Veterinari in
di malattia alimentare collettiva.
materia di individuazione e di contro l l o delle infezioni di origine animale.
nute nel codice della sanità pubblica e
Una buona esperienza con questo
per l’autorizzazione ad attingere acqua
controllo è particolarmente giustificata
dall’ambiente e le misure di controllo per
nel caso di situazioni di degrado, come
il monitoraggio della qualità.
b) Un’attività regolamentata dalla
sono state riscontrate nelle operazioni:
Per le forze schierate nelle operazioni
legge: il controllo della sicure z z a
è necessario effettuare le ispezioni perio-
e s t e rne, i veterinari hanno proposto agli
alimentare
diche di alimenti, i controlli di confor-
Stati Maggiori un concetto per il monito-
mità delle temperature ottimali di
raggio della qualità dell’acqua potabile,
Come i loro colleghi del Ministero dell’Agricoltura, i veterinari militari compiono ispe-
conservazione
il
sulla base del riconoscimento delle
zioni dei prodotti alimentari in tutte le fasi
controllo delle pratiche in materia
risorse utilizzando un metodo di analisi
della lavorazione, dall’introduzione delle
d’igiene delle strutture di ristorazione.
di rischio per valutare la contaminazione
materie prime al consumo finale.
di
tali
alimenti,
In operazioni, analisi in campo,
e l’inquinamento delle acque, sia sotter-
Quest’attività, per la quale i veteri-
utilizzando le più recenti tecnologie di
ranee che di profondità. Hanno definito
nari militari hanno ricevuto un’abilita-
laboratorio, permettono di rivelare i
i dettagli tecnici che saranno utilizzati per
zione ufficiale, ha lo scopo di verificare
livelli di contaminazione dei prodotti
la selezione dei processi di trattamento
il rispetto delle norme igieniche di
alimentari, dei materiali a contatto con
adatti alla qualità della risorsa e le dispo-
trasporto, lo stoccaggio e la pre p a r a-
i prodotti alimentari e dell’acqua per il
sizioni riguardanti il monitoraggio ed il
zione di prodotti alimentari a livello
consumo umano.
c o n t rollo sanitario delle acque.
c) Una recente attività: il monitoraggio
gruppo di competenza sulle “acque”
Tutti questi lavori hanno creato un
nazionale e comunitario. Così i veterinari, assistiti da tecnici, individuano scostamenti dai requisiti
del controllo della qualità delle acque
all’interno del Servizio di Sanità delle
normativi e li notificano ai responsabili
destinate al consumo umano
Forze Armate che ha redatto articoli a
Già nel 2003, i veterinari militari
fini didattici, ha intrapreso la pro g e t t a-
sono stati incaricati dal Dire t t o re del
zione di specifici stanziamenti veterinari
I veterinari ed i tecnici eseguono il
Servizio di Sanità delle Forze Armate di
per effettuare il campionamento e l’ana-
campionamento degli alimenti o le
mettere in atto il controllo ed il moni-
lisi dell’acqua nei Teatri di Operazione.
che sono incaricati di attuare le necessarie misure correttive.
analisi di contaminazione delle superfici
toraggio della qualità delle acque desti-
che completano le loro indagini. Queste
nate al consumo umano.
Conclusione Ogni “azione” veterinaria nel Servizio di Sanità delle Forze Armate è sostenuta da una volontà di migliorare la prestazione per le forze, aumentando la professionalità, con una competenza convalidata scientificamente e tecnicamente e da una migliore efficienza nel contesto particoC o n t rolli ispettivi in un macello in Africa.
Analisi sulla qualità dell’acqua.
lare di una pratica militare professionale.
G Med Mil. 2009; 159(2): 215-220
Prove di efficienza fisica e prevenzione. Importanza della valutazione internistica completa in occasione della visita medica periodica Physical fitness and prevention. The importance of complete evaluation with Internal Medicine during periodic medical chec-up Vincenzo Orciuoli * Paola V. Gigliotti ° Francesco Parisi • Graziella Parisi # Maurizio Mosconi § Francesco Coscia **
Scuola Lingue Estere dell’Esercito Riassunto - Il Militare annualmente è sottoposto alla “visita Medica periodica”. Inoltre, ogni anno è chiamato a rispondere della propria eff icienza fisica attraverso “le prove di efficienza fisica”. Nell’anno 2008 il personale Militare in servizio presso la Scuola Lingue Estere dell’Esercito è stato sottoposto ad una visita Internistica, con valutazione dei parametri emato-chimici ed elettrocardiogramma, prima delle prove di efficienza fisica. L’integrazione dei concetti della Medicina Interna e della Medicina dello Sport ha permesso di condurre questa verifica dello stato di salute in modo tale da fare emerg e re dei dati importanti per la prevenzione di patologie, soprattutto dismetaboliche e cardiovascolari, per la correzione di stili di vita sedentari o di abitudini alimentari non corrette, per la correzione immediata di parametri border-line. La valutazione si è quindi delineata come un importante sistema di prevenzione e di educazione al benessere sul luogo di lavoro. Parole chiave: visita medica periodica, prove di efficienza fisica, medicina interna, medicina dello sport, correzione stili di vita, prevenzione ed educazione al benessere. Summary - Militaries are annually subject to a “medical periodical visit”. Furthermore, every year a military is requested to prove his physical efficiency through the “physical test”. In 2008 the military personnel on duty at the Army Language School, before the physical test, was subjected to an internist visit, with the evaluation of the hemat- chemical parameters and of a electrocardiogram. The integration of the concepts of the Internal Medicine with the Sport Medicine has allowed to conduct a verification of the status of health in order to let some important facts for the prevention of pathologies appeared, particularly metabolic disorders and cardiovascular pathologies to have the possibility to corre c t sedentary style of life or wrong alimentary habits and to immediately rectify borderline parameters. The evaluation appears consequently as important system for prevention and of wellness education in the place of work. Key words: periodic check ups, internal medicine, sport medicine, lifestyle education, pr evention and wellness.
* Ten.Col.me. Dirigente Servizio Sanitario SLEE. ° Dott. Laboratorio di Fisiologia dello Sport “Gigliotti-Coscia” in convenzione con Università di Perugia. • Brig. Gen.Me. Medical Advisor del COM.FO.Ter. # Dott. Specializzanda in Oculistica Università di Verona. § I Mar. Sottuff. Add. Al Servizio Sanitario SLEE. ** Dott. Magg. Me. R.S., Laboratorio di Fisiologia dello Sport “Gigliotti-Coscia” in convenzione con Università di Perugia. Foto e grafici a cura del Magg. C. Lucarelli - SLEE.
G Med Mil. 2009; 159(2): 221-226
Introduzione
Scopo del nostro studio è quello di e v i d e n z i a re eventuali fattori di rischio
in maniera specifica alla morbilità. Si è dimostrato che il 21% degli uomini
per malattie acute cardiovascolari. Sche-
sani nella fascia di età compresa tra i 40
(Dipartimento di Sanità e Veterinaria) ha
maticamente possiamo distinguere:
e 60 anni andrà incontro ad un evento
diramato specifica direttiva relativa alle
1) Fattori che accelerano il processo
L’Ispettorato Logistico dell’Eserc i t o
ischemico durante un periodo di osserva-
visite mediche periodiche da effettuare
aterosclerotico:
zione di 10 anni quando il livello ematico
al fine di disciplinare le pro c e d u re da
• diabete
di colesterolo supera i 260 mg/100 ml.
attuare per verificare lo stato di salute
• ipertensione
del personale delle Forze Armate in
• mixedema
fattori di rischio è più che semplicemente
servizio permanente.
• gotta
aggiuntiva. Se un paziente ha colestero-
La contemporanea presenza di più
Il Comando dell’Ente di apparte-
• tipo di dieta
lemia > 250 mg /100 ml, una pressione
nenza dispone che il personale dipen-
• dislipidemia
diastolica > 90 mm. mg, è fumatore ed
dente, secondo una determinata perio-
• sesso maschile
obeso, il suo rischio di un evento ische-
dicità, per fasce d’età, venga sottoposto,
• fumo
mico durante un periodo di quattro anni
a cura del Dirigente il Servizio Sanitario,
• ereditarietà
è del 44% in confronto al 9% di rischio
ad un accertamento delle condizioni
• tipo di attività
se nessuno di questi fattori è presente.
psico-fisiche. Viene effettuata una accurata inda-
Altri studi indicano che i pazienti che
• policitemie
2) Fattori che aumentano il lavoro del
conducono una vita sedentaria sono più predisposti a processi ischemici acuti.
gine anamnestica, una visita medica
ventricolo sinistro:
generale, una raccolta dei dati antro p o-
• ipertensione
metrici (peso, altezza, indice massa
• valvulopatie aortiche
indicato come un importante fattore di
corporea), controllo della pressione arte-
• cardiomegalia
rischio.
riosa e della frequenza cardiaca ed un accurato esame clinico dei vari org a n i
L ’ i n c remento della colesterolemia è
• gravi anemie, obesità e fumo
3) Fattori
precipitanti
l’infarto
Frederickson ha individuato 5 tipi di del
dislipidemia; la più comune è l’iperli-
ed apparati. Gli interessati vengono
miocardio:
permia di tipo II°; i tipi II°, III° e IV° si
inoltre, sottoposti ad ECG e visita cardi
• alterazioni della coagulazione e
associano ad aterosclerosi precoce.
logica e ad una serie di esami ematochimici comprendenti: emocromo, ves, azotemia, glicemia, uricemia, colesterolemia, trigliceride mia, elettroforesi
dei vasi coronarici • alterazioni dell’adesività piastri-
nica e trombofilia • emorragie subintimali e rotture
Ancora incerto è il ruolo dei fattori emozionali nella comparsa di alterazioni aterosclerotiche e nello scatenamento dell’infarto miocardico. Lo spasmo coronarico può determ i-
proteica, bilirubinemia totale e frazio-
• spasmo arterioso coronarico
nata, GOT, GPT, YGT, studio della
4) Fattori fisici ed emozionali (attività
n a re dolore ischemico ed anomalie ecogra-
funzione emostatica, tine test, markers
fisica insolita; gravi e prolungati
fiche. Talvolta si è dimostrato un rapporto
epatite. Al termine il Dirigente il Servizio
fattori emotivi).
d i retto tra attività fisica intensa ed insolita
Sanitario, se l’interessato è esente da
5) Alterazioni emodinamiche (tachi-
infermità invalidanti in atto, conferma il
cardie ectopiche scompensate, inter-
giudizio di idoneità al servizio.
venti operatori, ipossia).
Da un punto di vista medico-legale
Studi clinici effettuati su popolazioni
è da considerare che la visita ha lo scopo
comprese nella fascia di età tra 40 e 60
preciso di identificare un eventuale
anni hanno permesso di formulare i
e comparsa di infarto acuto del miocardio.
Materiali e metodo Sono stati esaminati 70 militari in
processo morboso sia per allontanare
“fattori di rischio” prima che compaiano
servizio permanente effettivo presso la
soggetti non idonei e per il manteni-
manifestazioni ischemiche.
Scuola di Lingue Estere dell’Esercito di
mento ed il miglioramento dello stato
Si è visto che il rischio di ischemia
di salute, sia per individuare le cause
aumenta pro g ressivamente con l’incre-
età compresa tra i 28 e i 60 anni, di sesso maschile.
degli eventi, sia per la valutazione del
mento dei livelli ematici di colestero l o .
L’esame comprendeva anamnesi con
danno fisiologico.
Il fumo /> 20 sigarette /die) contribuisce
riferimento oltre che alle patologie
G Med Mil. 2009; 159(2): 221-226
proprie e familiari, anche allo stile di
zione reperti fisici utili nella interpre t a-
2) Analisi dei fatti: valutazione critica dei
vita ed abitudini alimentari.
zione dei dati di laboratorio. Gli esami
dati raccolti, elenco dei referti certi in
Visita internistica con misurazione
fisici e quelli di laboratorio si sono
ordine di importanza apparente, scelta
della pressione arteriosa e frequenza
completati e non sostituiti nel pro c e s s o
di uno o più aspetti chiave, riesame
cardiaca, elettrocardiogramma, dati antro-
diagnostico.
di tutti i dati positivi e negativi.
pometrici e lettura esami emato chimici.
Nella valutazione dei dati di labora-
L’anamnesi è stata raccolta con
torio abbiamo fatto riferimento alle
metodo al fine di non riunire dati inutili.
quattro domande fondamentali che
Riteniamo che l’anamnesi sia un dialogo
Milnor elenca:
tra medico e paziente e coinvolge diversi
1) quale attributo o variabile si misura?
elementi distinti. Un aspetto coinvolge la
2) quanto accuratamente?
sollecitazione di diretta informazione su
3) quale è la frequenza di distribuzione
d e t e rminati fatti (esempio nella tua fami-
di dati in differenti classi di individui?
glia qualcuno soff re di ipertensione?). Un
4) quali affermazioni di pro b a b i l i t à
aspetto riguarda domande che derivano
posso essere tratte da una data prova?
dalla risposta del paziente a pre c e d e n t i
Nella nostra valutazione abbiamo
domande. Il medico ha analizzato i dati
tenuto presente che i risultati spesso
della storia mentre li acquisiva. Inoltre ha
seguono una distribuzione normale o
posto altre domande che hanno permesso
gaussiana e possono essere descritti
di sviluppare al meglio i dati ottenuti.
termini di valore medio e deviazione
Un terzo aspetto è in rapporto con
standard. In pratica il valore di una
una ricca e relativamente non strutturata
prova diagnostica si basa sul fatto che
informazione sulla attuale sofferenza del
un certo numero di pazienti viene carat-
paziente, la storia, cioè, della sua
terizzato da un valore medio differente
malattia attuale.
da quello riscontrato nei “normali”.
Nel raccogliere l’anamnesi abbiamo
Idonei 44 BMI
Normopeso
16
Normo/Sovrapp
5
Sovrappeso
23
BMI
IMC < 18,05
Si è notato che la distribuzione dei
Normopeso
da 19 a 24,9
Sovrappeso
da 25 a 29,4
osservato alcune condizioni:
risultati nei soggetti sani e non, in qualche modo può sovrapporsi e pertanto si
2) interrogare il paziente da solo
troveranno valori che possono apparte-
3) dare al paziente la convinzione di
n e re all’una o all’altra categoria.
a v e re un ascoltatore comprensivo.
Si può cioè incorre re in quello che
L’atmosfera è stata quella di una
viene definito “erro re logico” che in
conversazione attenta.
Risultati
Sottopeso
1) mettere a proprio agio il paziente
4) Incoraggiare il paziente a usare le
Giudizio di conferma di idoneità al servizio militare
genere viene definito falsa positività o falsa negatività. In pratica se si stabilisce
Obeso
> 30
Fumatori Non fumatori
39
Si fumatori
6
sue parole e non preoccuparsi di
il limite superiore di normalità tro p p o
termini tecnici
in basso si avranno falsi positivi. Invece,
Ananmnesi:
se il limite viene stabilito troppo in alto
Negativo per patologie cardiovascolari.
si avranno falsi negativi.
Tre ipertesi in compenso farmacologico.
5) Non fare sentire il paziente incapace od ottuso.
Esami Ematochimici:
Esame clinico
Conclusioni diagnostiche
Lieve ipercolesterolemia in 12 soggetti. Esercizio fisico/ sport:
L’indagine clinica ha costituito la
Nella formulazione del giudizio
parte preponderante e si è avvalsa di
diagnostico abbiamo osservato varie fasi:
n. 20 praticano corsa (18 normopeso e
indagini strumentali e di laboratorio.
1) raccolta dei fatti: storia clinica, esame
2 normo/sovrappeso);
Sono stati tenuti in grande considera-
fisico, esami ausiliari.
n. 1 pratica calcetto (sovrappeso);
G Med Mil. 2009; 159(2): 221-226
Rischio Cardiovascolare:
Anamnesi:
basato sul sistema score
Si
evidenzia
I n o l t re con un rischio cardiovascol’esistenza
di
lare superiore rispetto ai soggetti idonei
secondo le linee guida della “Carta del
sovrappeso/obesità, ipertensione arte-
rischio cardiovascolare” Ministero della
riosa non ben compensata, patologie
(n.45). Modificando artificialmente i valori
salute.
osteoarticolari e muscolo tendinee in
dei fattori di rischio cardiovascolare rife-
Viene calcolato sulla base dell’età, sesso,
fase algica, extrasistolia e tachicardia
riti all’esercizio fisico (da “non esercizio”
peso, altezza, fumo, colesterolo, P.A.
sinusale (2 soggetti).
a “si esercizio”) e dei valori di peso e/o
sistolica, diabete, precedenti malattie
colesterolo, il rischio c.v. si abbassa
cardiovascolari, attività fisica (nulla/bassa:
Esami ematochimici:
subito di livello sia allo stato attuale che
attività quotidiana di salire, scendere le
Dislipidemia e glicemia sopra la norma.
prognostico a 65 anni.
moderata: camminare energ i c a m e n t e ,
Esercizio fisico:
sullo stile di vita che risulta essere preven-
andare in bicicletta o altro aerobico 3-4
n. 3 soggetti praticano la corsa 2-3 gg
tivo sulla modificazione dello stato fisico
gg la settimana; intensa: attività aero-
la settimana;
non patologico del soggetto (Fig. 2).
scale, passeggiare 1-2 gg la settimana;
E’ chiaro che si impone un intervento
biche 5 o più gg. la settimana).
n. 5 soggetti attività anaerobica 2-3 gg
Il rischio cardiovascolare teorico/ ideale
la settimana
attuale risulta essere “basso” in tutti i soggetti
che
praticano
eserc i z i o
Risulta indispensabile la prescrizione dell’esercizio fisico aerobico considerate le modificazioni che esso induce a livello
Rischio cardiovascolare:
cardiovascolare e metabolico (v. mod.
fisico/sport 3 gg la settimana anche se
il rischio teorico/ideale attuale risulta
aerobiche).
ipertesi in compenso farmacologico e
essere “potenziale” e “moderato” per
In particolare l’esercizio fisico aero-
con lieve ipercolesterolemia.
trasformarsi in “alto” oltre i 65 anni di
bico induce le seguenti modificazioni:
Risulta “rischio potenziale” oltre i 65 anni
età con gli attuali fattori di rischio.
•
di età con gli attuali fattori di rischio.
Vasodilatazione periferica con riduzione delle resistenze periferiche (riduzione della pressione diastolica,
Non temporaneamente idonei 19
Conclusioni
la cosiddetta pressione minima, che
BMI
corrisponde alla resistenza opposta Su 64 soggetti 45 sono idonei e 19
dai vasi sanguigni al passaggio del
sono temporaneamente non idonei
sangue sotto la spinta del cuore,
Normopeso
1
Normo/Sovrapp
3
per patologie osteoartrosiche e musco-
Sovrappeso
12
lotendinee riacutizzate, ipertensione
Sovrapp./Obeso
2
Obeso
1 BMI
< 18,05
Normopeso
da 19 a 24,9
Sovrappeso
da 25 a 29,4
arteriosa non ben controllata e sovrap-
litazione del ritorno del sangue dalla periferia, es. arti inferiori, verso il cuore);
> 30
Fumatori Non fumatori
12
Si fumatori
7
G Med Mil. 2009; 159(2): 221-226
Aumento del ritorno venoso (cioè faci-
peso/obesità (Fig. 1).
IMC
Sottopeso
Obeso
quindi minore lavoro per il cuore); •
Fig. 1
La forza e potenza muscolare sono espressione della capacità di un soggetto rispetto al lavoro anaerobico, quello cioè in cui le reazioni enzimatiche avvengono in assenza di ossigeno. È un lavoro di massima intensità e brevissima durata. Avere una buona capacità anaerobica significa essere pronti ad eseguire e s e rcizi di alta intensità. Av e re un buon trofismo muscolare significa evitare il sovraccarico articolare. La mobilità articolare è espre s s i o n e
Fig. 2
di elasticità delle strutture muscolari. principale molecola energetica);
• Shuttle (trasporto) dei lattati che
vengono riutilizzati come fonti di
•
energia e degli altri metaboliti muscolari che non rimanendo imprigionati nel muscolo riducono la fatica;
Av e re una buona mobilità articolare
Aumento delle endorfine (ormone
significa
anti depressivo).
minori possibilità di artralgie, soprattutto
Introducendo l’allenamento aerobico
di rachialgie determinate non soltanto
si ottiene:
avere
maggiore
reattività,
dal sovraccarico per attività fisica ma
• Bradicardia (rallentamento del battito
•
riduzione dei tempi di recupero;
anche da posture non corrette o mante-
cardiaco, quindi minore aff a t i c a-
•
minore fatica generale, con uguale
nute troppo a lungo, anche durante il
livello tecnico;
normale lavoro d’ufficio.
•
riduzione delle lesioni traumatiche
Un soggetto in cui tutte queste capa-
tità di sangue mandata in circ o l o
(tendiniti, mialgie, contratture musco-
cità siano ben sviluppate possiederà
dalla
lari), sia dirette che indirette;
migliori tempi di re c u p e ro delle riserve
contenimento del peso corporeo
d ’ e n e rgia per far fronte a situazioni di
senza diete anoressizzanti.
emergenza.
mento del cuore); • Aumento della gittata sistolica (quan-
contrazione
del
muscolo
cardiaco), con conseguente aumento del volume di sangue ossigenato e
•
ricco di substrati energetici circolante
Infatti l’utilizzo di substrati energetici
Al di là della buona forma atletica, si
a livello sia degli organi che dei
quali acidi grassi e glucosio durante l’eser-
deduce facilmente che un gruppo di lavo-
gruppi muscolari;
cizio fisico aerobico, permettono il conte-
ratori che svolgono un’attività fisica volta
nimento del peso corporeo senza imporre
al benessere hanno meno probabilità di
restrizioni dietetiche troppo severe.
incidenza di patologie non soltanto
• Capillarizzazione
(aumento
della
quantità di sangue che circola nei tessuti);
Da tutto ciò si deduce che l’attività
cardio-vascolari o dismetaboliche, ma
• Aumento dei depositi di fosfo-cre a-
aerobica è fondamentale nel soggetto
anche di patologie articolari che tanto
tina CP (substrato energetico utiliz-
sano per mantenere normali livelli pres-
incidono sulle assenze dal lavoro.
zato nel lavoro anaerobico alattacido
sori e contenere il peso corporeo, per
Inoltre, un gruppo abituato a svol-
e di forza esplosiva), ovvero delle
evitare l’aumento del tasso ematico di
g e re re g o l a re attività aerobica ha, a
riserve energetiche che vengono
trigliceridi, del colesterolo e del glucosio
causa dell’aumento delle endorfine, un
utilizzate durante un lavoro massi-
inoltre per prevenire l’osteoporosi.
m i g l i o re tono dell’umore e, per la
male consentendone l’aumento della durata e dell’intensità; • Aumento del numero dei mitocondri
In persone affette già da ipertensione o dismetabolismi è un ottimo ausilio terapeutico.
m a g g i o re ossigenazione cerebrale, un aumento dell’attenzione sul lavoro. Inoltre, considerata l’alta incidenza
e dell’attività mitocondriale (organuli
Negli atleti di discipline a prevalente
delle patologie osteoarticolari e muscolo
citoplasmatici, che si trovano all’in-
metabolismo anaerobico è necessario
tendinee, superata la fase acuta, è neces-
terno di ogni cellula, dove avviene
introdurre l’allenamento aerobico, anche
sario l’introduzione di una costante atti-
l’ossidoriduzione del glucosio e degli
perché solitamente assente nell’attività
vità fisica attraverso esercizi di mobilità
acidi grassi per formare ATP, la nostra
quotidiana.
articolare ed elasticità.
G Med Mil. 2009; 159(2): 221-226
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15. La prescrizione dell’esercizio fisico in ambito cardiologico: Documento cardiologico di consenso della Task Force Multisocietaria: FMSI SIC Sport, ANCE, ANMCO, GICR, SIC. A cura della Fedrazione Medico Sportiva Italiana e della Società Italiana di Cardiologia dello Sport Roma 2006. 16. Zeppilli P.: Cardiologia dello Sport Casa Ed. scientifica Internazionale Roma 17. Cerretelli P.: Fisiologia dell’Esercizio. Sport, Ambiente, Età, Sesso. II edizione 2001 Soc. Editrice Universo, Roma. 18. Di Prampero P. E.: La locomozione umana su terra, in acqua, in aria. Fatti e teorie. Marcia corsa pattinaggio velocità, Sci di fondo e sci alpino. Edi-ermes Milano. 19. Stamber J.: Low risk and the “no more than 50%” myth / dogma Arch. Internal Medicine 2007 167: 637:539 Ed American Medicine Association. 20. AA. VV.: Principi di Medicina Interna. Harrison 2007. 21. Final Declaration: World Congress “Sport for all for life”. IOC, WHO, GAISF Nov. 2008 Malaysia.
Contenzioso Problematiche amministrative ricorrenti nei procedimenti di acquisizione dei beni e servizi sanitari Dott. Cataldo Bongermino *
Introduzione
Normativa di riferimento
Il medico, il sanitario in generale,
P re l i m i n a rmente,
è
importante
nell’ambito delle proprie attività, ha
inquadrare l’argomento nel contesto
necessità di avvalersi di strumentazione
normativo vigente, essenziale per una
ed apparecchiature scientifiche, a volte
consapevole e scrupolosa predisposi-
molto sofisticate ed all’avanguardia, che
zione degli atti di gara: è utile, pertanto,
consentano di esplicare al meglio il
fornire qualche cenno sulla normativa
proprio compito. Per poter acquisire
di riferimento.
queste apparecchiature è necessario
Come è noto, il settore degli appalti
porre in essere alcune procedure ammi-
pubblici di forn i t u re e servizi, che era fino
nistrative, molto complesse ed impegna-
a poco tempo fa regolato da una molte-
tive, dettate dalle normative in vigore.
plicità di fonti normative nazionali, è ora
Se svolte correttamente, dette pro c e-
n o rmato da un Codice unico (D.Lgs. 12
d u re rendono più celere ed efficace l’ac-
aprile 2006, n. 163) chiamato comune-
quisizione dei prodotti. Tuttavia, nell’e-
mente “codice dei contratti pubblici”,
spletamento di tali pro c e d u re emergono
p e r a l t ro ancora in attesa del suo Regola-
spesso inconvenienti che influiscono
mento attuativo, oltre che da disposizioni
negativamente sugli approvvigionamenti.
comunitarie in rapida evoluzione, che
Da qui la opportunità di richiamare
rendono difficoltosa e complessa la predi-
l’attenzione
degli
operatori
sulle
p roblematiche amministrative più r i c o r renti
nei
procedimenti
sposizione degli atti di gara. Premesso che per “Appalti pubblici
di
di forniture” si intendono quegli appalti
acquisizione dei beni e servizi c o n
pubblici, diversi da quelli di lavori e
particolare riferimento a quelli sanitari,
servizi, che hanno per oggetto l’acquisto
molto sofisticati e tecnologicamente
o la locazione finanziaria di beni
avanzati, di competenza della Dire z i o n e
( p rodotti), e che vi possono essere
Generale della Sanità Militare .
anche “Contratti misti” che hanno per oggetto lavori e forniture, oppure lavori
* Vice Direttore Generale della Direzione Generale della Sanità Militare - Roma.
e servizi o forniture e servizi.
G Med Mil. 2009; 159(2): 227-230
Le pro c e d u re di acquisizione si
•
distinguono essenzialmente in due filoni:
Legge Contabilità Generale dello
tecniche costruttive ed amministrative
Stato (art. 8);
a cui il prodotto deve qualitativamente
D.P.R. 20 agosto 2001, n. 384 (Rego-
corrispondere; in esso vengono speci-
di “Amministrazione diretta” e “Cottimo
lamento
dei
ficati i requisiti specifici tecnici del
fiduciario”) e P rocedura ord i n a r i a.
processi di spesa in economia)
p rodotto da appro v v i g i o n a re, il costo
(parzialmente abrogato dal D.Lgs.
p resunto, i termini di consegna, le
163/2006);
modalità di collaudo e di pagamento,
Procedura in economia (nelle forme
•
Nonostante l’intero iter pro c e d u r a l e , dai bandi di gara ai capitolati tecnici, dalle lettere di invito ai verbali di aggiudica-
di
semplificazione
(Regolamento
ecc. Esso, tra l’altro, norm a l m e n t e
zione ed ai contratti, sia di massima
Difesa).
riporta il principale riferimento al D.M.
uguale (fatta eccezione per la “P u b b l i-
Per la procedura ordinaria bisogna
14 aprile 2000, n. 200 “Regola-
•
D.M.
16/03/2006
cazione del bando” che nella procedura
innanzitutto distinguere – allo scopo di
mento concernente il capitolato
in economia non è prevista, ma è sosti-
s t a b i l i re se pro c e d e re con gara euro p e a
generale d’oneri per i contratti
tuita da quella cumulativa-generale effet-
o nazionale – e quindi ai fini della
stipulati
tuata ad inizio anno allo scopo di pre d i-
pubblicità consequenziale - tra forn i-
della Difesa”. Il C.T. quindi è l’atto
dall’Amministrazione
sporre l’Albo ditte) la procedura in
ture entro/oltre la soglia comuni-
fondamentale dell’intero procedimento
economia è più snella e veloce, anche
taria attualmente fissata in E 133.000
di acquisizione: è quello che pre v e n-
perché l’atto negoziale (che assume la
per gli appalti pubblici di forniture e
tivamente individua in concreto il
forma di Scrittura privata o O b b l i g a-
servizi (Ministeri), E 206.000 per gli
materiale da appro v v i g i o n a re. Pro p r i o
zione commerciale o Lettera di ord i-
appalti pubblici di forniture e servizi
per questa fondamentale funzione,
n a z i o n e)
immediatamente
(altri enti) e E 5.150.000 per gli appalti
esso costituisce l’atto più delicato ed
esecutiva (quindi senza registrazione
di lavori pubblici. Naturalmente sono
importante della procedura, quello che
presso alcun Organo di controllo, Bilan-
escluse le “Forn i t u re dichiarate segre t e ”
comporta sovente delicate ed impe-
centes o Corte dei Conti) con re g i s t r a-
e quelle riguardanti “le armi”.
gnative questioni di ordine tecnico-
diventa
zione fiscale solamente in caso d’uso,
Questo aspetto rileva ai fini della
amministrativo di cui si parlerà in
ossia in caso di contenzioso. Si pre c i s a
pubblicità del bando di gara da effet-
seguito, allorché si accennerà alle prin-
però che il limite di spesa per la pro c e-
tuarsi in ambito Unione Europea oppure
cipali problematiche amministrative
dura in economia, che rimane pur
solamente in ambito nazionale.
nei procedimenti di acquisizione. Tr a ttandosi di CC.TT., si rammenta una
s e m p re una procedura eccezionale da
L’iter inizia con la predisposizione
porre in essere esclusivamente per
del Capitolato tecnico contenente i
importante indicazione da inserire nel
esigenze improvvise ed urgenti, quindi
requisiti tecnici del prodotto da approv-
Capitolato tecnico che è quella re l a-
non prevedibili e programmabili, è pari
v i g i o n a re. E’ una fase fondamentale
tiva al DUVRI (Documento unico di
ad E 130.000 per le forn i t u re e servizi
dell’intero procedimento con la quale si
valutazione dei rischi da interf e-
(D.P.R. 384/2001) e E 200.000 per i lavori
individua il bene o il servizio da acqui-
renze) con la connessa specificazione
(art. 125 D.Lgs 163/2006). Per appalti di
s i re. Assicurata la copertura finanziaria
degli oneri per la sicurezza, richiesta
importo inferiore ad E 20.000 è suffi-
della commessa, viene scelta ed auto-
dalla recente normativa sulla sicurezza
ciente acquisire una sola offerta, dopo
rizzata la procedura di gara (Ordinaria
del lavoro, recata dal D.Lgs. 81/2008.
averne interpellato, anche telefonica-
o Economia).
Collegata al Capitolato tecnico è la previsione di spesa della commessa (il
mente, almeno 3 Ditte; per quelli superiori ad E 20.000 è necessario interpell a re almeno 5 Ditte ed acquisire almeno
cd. preventivo) che costituisce un altro
Gli Atti preparatori
importante momento della procedura. A questo punto necessita tro v a re i
3 offerte valide. Nella procedura in Individuata l’esigenza, si pro v v e d e
fondi per assicurare la c o p e r t u r a
dalla
alla predisposizione degli atti pre p a-
f i n a n z i a r i a dell’acquisto e, pertanto,
“Dichiarazione di buona esecuzione”.
ratori. Viene innanzitutto elaborato il
vengono all’uopo interessati gli Org a n i
Questa procedura è regolamentata dalle
Capitolato
P rogrammatori della Difesa (Segre d i-
seguenti norm e :
vengono elencate le caratteristiche
economia anche la fase di collaudo è semplificata
perché
sostituita
G Med Mil. 2009; 159(2): 227-230
tecnico
nel
quale
fesa, SMD, Difesagabinetto, ecc.).
Una volta ottenuto il finanziamento
Aggiudicazione sulla base dell’offerta
mediante il rilascio del famoso “Modello
economicamente più vantaggiosa -
C” si può dar corso al procedimento di
All’invio della documentazione alla
gara di cui la Pubblicità costituisce la
Commissione Tecnica per l’attribuzione
prima ed essenziale fase.
dei punteggi di valutazione delle caratteristiche tecniche del prodotto.
Essa si concretizza nella pubblicazione integrale del Bando di gara nella
Successivamente viene riconvocato il
GURI (Gazzetta Ufficiale della Repub-
seggio di gara per l’apertura delle off e r t e
blica Italiana) e dell’estratto su almeno
Presidente e due testimoni anche l’Uff i-
economiche che, rapportate al punteggio
4 giornali (2 a diffusione nazionale e 2
ciale Rogante che svolge le funzioni nota-
attribuito preventivamente, determ i n a
a diffusione locale) scelti fra quelli a
rili. Nel caso di procedura ristretta vi è
l’aggiudicazione della forn i t u r a .
maggior tiratura. Il Bando di gara
una prima fase di preselezione delle ditte
All’aggiudicazione della gara segue
contiene tutti gli elementi della gara
che hanno richiesto di partecipare; a
la stipula del contratto (a cura
(l’oggetto, la procedura adottata, le
quelle ritenute idonee viene inviata la
d e l l ’ U fficiale Rogante), la sua appro v a-
modalità di aggiudicazione, la scadenza
lettera di invito alla gara nella quale sono
zione (mediante decreto) nonché la
delle domande di partecipazione, i
indicate le modalità di partecipazione alla
registrazione presso gli Organi di
termini di adempimento, i requisiti
competizione,
documentazione
c o n t rollo: Ufficio Centrale Bilancio
richiesti per la partecipazione, i docu-
richiesta, i termini di adempimento, la
p resso il Ministero della Difesa (BILAN-
la
scadenza della gara e la data in cui si
CENTES) e anche presso la Corte dei
Se la gara si svolge in ambito comu-
riunirà in seduta pubblica il seggio di
Conti se l’appalto supera E 5 . 0 0 0 . 0 0 0
nitario bisogna effettuare anche la
gara. All’ora del giorno prefissato si
per lavori pubblici ovvero E 500.000
pubblicazione sulla GUCE (Gazzetta
procede all’apertura delle buste conte-
per forniture e servizi. Quindi si prov-
U fficiale della Comunità Europea) attra-
nenti le offerte e si aggiudica la forn i t u r a .
vede alla registrazione fiscale dell’atto
verso il TED (Tenders Electronic Daily
L’aggiudicazione
negoziale presso la competente Agenzia
che è la versione online del “Supple-
mente sulla base del prezzo più basso
delle Entrate, ad opera dell’Ufficiale
mento alla Gazzetta Ufficiale dell’Unione
ma, in alcuni casi, può ottenersi in base
Rogante, e la comunicazione alla Ditta
Europea”
all’offerta
dell’inizio
menti da presentare, ecc.).
per
gli
appalti
pubblici
europei).
più
avviene
normal-
economicamente
conveniente.
dell’esecuzione contrat-
t u a l e. Da ricordare, per completezza di informazione, che nei casi di particolare urgenza, subito dopo la fase dell’appro-
Le principali procedure concorsuali per la scelta del contraente
Le fasi della gara
pata esecuzione contrattuale fino alla Per quanto concerne le fasi della
Le pro c e d u re di gara sono essenzial-
vazione, può autorizzarsi la cd. a n t i c iconcorrenza di un quinto (20%). Nella
gara vi è da evidenziare quanto segue.
mente: la procedura aperta (ex Asta
Il giorno stabilito, il seggio di gara
pubblica e Pubblico incanto); la p ro c e-
p rovvede all’apertura delle buste conte-
dura ristretta (ex Licitazione privata e
nenti i documenti, la cauzione e l’offerta
Appalto concorso); e la procedura
(quest’ultima sigillata con ceralacca).
negoziata (ex trattativa privata). Nella
Una volta accertata la regolarità dei
p rocedura aperta chiunque ritenga di
documenti e del deposito cauzionale
possedere i requisiti richiesti dal bando,
provvisorio (a garanzia della serietà
presenta la proprio offerta nei termini
dell’offerta) si procede:
stabiliti e, nel giorno fissato per l’aper-
Aggiudicazione al prezzo più basso -
tura della gara la stessa viene aggiudi-
All’apertura delle offerte economiche ed
cata seduta stante in pubblica seduta dal
alla successiva aggiudicazione al prezzo
seggio di gara di cui fa parte oltre al
più basso;
G Med Mil. 2009; 159(2): 227-230
procedura negoziata, attuata solamente
dura amministrativa (che come abbiamo
è previsto un punteggio da 1 - 10 non
nei casi in cui ricorrono determinate
visto è lunga e complessa) posta in
si può dare “0” o “11”).
condizioni (ad es.: unica ditta costrut-
e s s e reper l’acquisizione dei beni occor-
trice del bene, privativa industriale,
re n t i .
Un altro aspetto da evidenziare riguarda il collaudo delle forniture;
completamento di una precedente forni-
P o t rebbe capitare, infatti, come di
talvolta esso avviene in ritardo a causa
tura, gara deserta, ecc.), alla ditta viene
fatto avviene abbastanza frequente-
dell'impossibilità di riunire la commis-
richiesto di presentare offerta sulla quale
mente, che alla fine del pro c e d i m e n t o
sione, perché magari uno o più membri
viene espresso apposito giudizio di
il bene richiesto è tecnologicamente
si
congruità e sulla base di questo si
obsoleto e superato da altri pro d o t t i
missioni operative.
instaura la trattativa che si conclude con
all’avanguardia, o addirittura non più in
Ciò espone l'Amministrazione al
la stipula del contratto.
trovano
impegnati
all'estero
in
produzione. Questo accade perché i
rischio di dover pagare degli intere s s i
come
capitolati sono redatti molto tempo
moratori dato che la Ditta, avendo
noto, comprende la consegna dei
prima e non aggiornati. Di contro ,
fornito i materiali nei tempi previsti dal
materiali, il collaudo, l’accettazione,
potrebbe capitare
contratto, pretende che anche il paga-
L’esecuzione
contrattuale,
che il
prodotto
l’assunzione in carico, il pagamento
c o m m e rcializzato in alcuni Paesi tecno-
mento venga effettuato nel rispetto dei
della fornitura, lo svincolo delle
logicamente all’avanguardia (magari
termini negoziati.
conosciuto attraverso Internet), non è
garanzie.
ancora presente sul mercato italiano. Altro aspetto di fondamentale impor-
Problematiche ricorrenti
amministrative
Considerazioni conclusive
tanza è senza dubbio il prezzo preventivato del bene da acquisire, che viene
Lungi dal voler costituire una guida
posto a base di gara. E’ del tutto
esaustiva per gli operatori, questi bre v i
Dopo aver rappresentato a grosse
evidente che se il prezzo non è congruo,
cenni tendono unicamente a richiamare
linee l’intero e complesso pro c e d i m e n t o
ossia non è adeguato al valore reale del
l’attenzione su alcuni aspetti, ritenuti di
amministrativo per l’acquisizione dei
prodotto, ossia al prezzo di mercato del
fondamentale importanza, che spesso
beni, ricordando che trattasi in massima
bene, la gara stessa è destinata ad andare
vengono trascurati o scarsamente consi-
parte di prodotti molto sofisticati e
“deserta”.
derati nell’ambito delle procedure acqui-
tecnologicamente avanzati, è opportuno
Da evidenziare da ultimo, allorché
sitive dei beni.
richiamare l’attenzione degli operatori
l ’aggiudicazione viene eff e t t u a t a
In estrema sintesi e conclusione,
su alcuni aspetti di fondamentale impor-
sulla base dell’offerta economica-
agli operatori amministrativi è richiesta
tanza ai fini della finalizzazione degli
mente più vataggiosa, gli inconve-
la massima attenzione nella scelta della
acquisti. Innanzitutto bisogna eviden-
nienti che si riscontrano in sede di
p rocedura di gara più appro p r i a t a ,
ziare l’importanza di un capitolato
valutazione tecnica dei prodotti offerti
nonché di porre in essere ogni azione
tecnico aderente alla realtà ed in
al fine dell’attribuzione dei punteggi
idonea alla contrazione dei tempi
linea con i più moderni ed aggior-
relativi alle singole voci: tali punteggi
tecnici previsti nelle singole fasi del
nati prodotti presenti sul mercato.
devono essere sempre coerenti, equi-
p rocedimento.
Quindi è molto importante, direi di
librati e numericamente rispettosi della
tecnici (medici ed operatori sanitari) è
fondamentale importanza, elaborare
graduazione ed importanza delle carat-
richiesta la massima attenzione nella
capitolati tecnici adeguati alle necessità
teristiche
d e l l ’ O rganismo ma, allo stesso tempo,
tecnici.
richieste
nei
capitolati
Parallelamente,
ai
redazione dei capitolati tecnici, la massima precisione nella formulazione
tenendo presente la realtà concreta del
Non è possibile attribuire punteggi
dei preventivi di spesa e nell'attribu-
mercato e dei prodotti che esso è in
diversi a prodotti identici, oppure dare
zione dei punteggi di valutazione
grado di offrire al momento. Ciò potrà
punteggi diversi da quelli pre v e n t i v a-
tecnica, nonché la massima tempesti-
evitare il rischio di invalidare una pro c e-
mente stabiliti nel Capitolato di gara (se
vità nell’esecuzione dei collaudi.
G Med Mil. 2009; 159(2): 227-230
Massimario della Corte dei Conti a cura di Francesco Boccucci * e Alessandro Iaria °
(Dalla “Rivista della Corte dei Conti” fasc. 1, gennaio-febbraio 2008) 48/A - Sezione II centrale, 28 gennaio 2008: Pres. ed Est. Parente - B. (avv. Vrenna) c. Ministero Difesa. Conferma Sez. Lazio n. 1848/03. Pensioni civili e militari - Pensione privilegiata ordinaria - Domanda per la constatazione dell’infermità Termini di presentazione - Entro il quinquennio dalla cessazione dal servizio - Inosservanza - Giudizio medico-legale “allo stato degli atti” sulla dipendenza dell’infermità Decadenza - Esclusione. Ai fini della ammissibilità della domanda di pensione privilegiata, che sia stata presentata oltre il quinquennio dalla cessazione dal servizio, è elemento neces sario che sia intervenuto, nel medesimo periodo, almeno l’accertamento, sia pure negativo, “allo stato degli atti” della dipendenza da causa di servizio dell’in fermità per la quale si chiede il tratta mento di privilegio (1). (1) - Conformi: Sezione Il centrale 23 giugno 2004 n. 200/A; 1° luglio 2004 n. 222/A; n. 246/06 e n. 166/07; SS.RR. n. 8/QM del 2001 in questa Rivista 2001,6, Il, 42 e n. 4/QM/2003. Diritto - Con la sentenza impugnata si é respinto il ricorso proposto da B.R. avverso il d e c reto del Ministero della Difesa, che aveva
negato il trattamento privilegiato ordinario,
mento d’accertamento della dipendenza da
con la motivazione che non era avvenuta la
causa di servizio sarebbe dovuto iniziare d’uf-
constatazione dell’addotta infermità “t.b.c.
ficio ai sensi dell’art. 3 del R.D. n. 1024/1928.
polmonare”, con la prevista procedura,
Ne consegue, sempre secondo l’appellante,
durante il servizio militare, o nei cinque anni
che deve annullarsi la sentenza impugnata
successivi alla cessazione dello stesso servizio.
essendo sufficiente, per la tempestiva consta-
Ha ritenuto il primo giudice, sulla scia dell’in-
tazione, l’accertamento diagnostico della infer-
dirizzo giurisprudenziale largamente seguito,
mità avvenuto durante il servizio, in base ad
che l’accertamento della infermità, ai fini della
una corretta interpretazione della normativa.
tempestiva constatazione, prevista nel D.L.vo
Il proposto appello viene ritenuto infondato
n. 497/1916 ed ora nel t.u. n. 1092/1973, deve
del giudicante Collegio, anche in base alla sua
articolarsi anche nel giudizio medico legale
più recente giurisprudenza (sentenze nn. 205
sulla dipendenza da causa di servizio, non
del 30 maggio 2000, 404 del 4 dicembre 2000,
essendo sufficiente il mero riscontro clinico
178 del 15 maggio 2001, 101/2003/A del 13
della malattia, ancorché avvenuto nel corso
febbraio 2003, 34/2004/A del 2 febbraio 2004,
del servizio.
200/2004/A del 23 giugno 2004 e 222/2004
L’appellante, a sua volta, oppone che, secondo
del 1 luglio 2004), che, ai fini della tempestiva
un diverso orientamento giurisprudenziale, per
constatazione, utile ad evitare la decadenza
constatazione medico legale di malattia o infer-
comminata dall’art. 169 del t.u. n. 1092/1973,
mità contratta in servizio, valida ad escludere
considera necessari, oltre alla constatazione
la decadenza per tardività della domanda privi-
della infermità, il giudizio medico legale sulla
legiata ordinaria ai sensi dell’art. 9 del D.L.vo
dipendenza della infermità, in conformità all’o-
1° maggio 1916 n. 497, si deve intendere la
rientamento
espresso
nella
sentenza
n.
diagnosi posta da Autorità sanitarie militari;
83/C/1989 delle SS.RR. confermato nelle
pertanto, non potendo l’art. 169 del T.U. 29
successive
d i c e m b re 1973, n. 1092, discostarsi da siffatta
4/QM2003, anche se solo “allo stato degli atti”.
nozione di constatazione, non si verifica deca-
Secondo tale più recente e meno formalistico
denza in pregiudizio del militare che abbia
indirizzo, riferibile al tema qui in discussione,
sentenze
nn.
8/QM/2001
e
lasciato trascorre re oltre 5 anni dalla cessa-
che, peraltro, coinvolge la vecchia (art. 9
zione del servizio prima di produrre la formale
D.L.vo n 497/1916) e la nuova normativa (art.
istanza di pensione privilegiata ordinaria per
169 del T.U. n. 1092/1973) e corrisponde all’in-
malattia diagnosticata durante il servizio; e
dirizzo consolidato di questa Sezione, per la
che, comunque, nella fattispecie il pro c e d i-
presa in considerazione della domanda di
* Ten. Col. me. Direttore I Sez. - IV Div. Medicina Legale, Difesan - Roma. ° Magg. me. Specialista in Medicina Legale e delle Assicurazioni -. IV Div. Medicina Legale, Difesan - Roma.
G Med Mil. 2009; 159(2): 231-234
pensione privilegiata, che sia presentata oltre
malattia. Lo stesso ricorso di appello fa rife-
concausa efficiente e determinante. (D.P.R.
il quinquennio dalla cessazione del servizio,
rimento a raff reddori, influenza, mal di gola,
1092/73 art. 64 c.p.v.)
è almeno necessario che sia avvenuto,
esalazioni di una stufa a carbone ... strapazzi
Infatti tra i requisiti per la concessione della
durante il servizio o comunque nel quin-
fisici, disagi climatici ed ambientali peraltro
pensione di privilegio ruolo preponderante
quennio successivo, l’accertamento, anche
solo asseriti (pag. 2) e non meglio precisato
assume la cessazione dal servizio per inabi-
con esito negativo, “allo stato degli atti”, della
malessere di un sottufficiale, superiore del
lità (art. 33 RDL 680/1938). Nel caso di specie
dipendenza da causa di servizio della infer-
B., che non costituiscono prova, neanche
l’interessata, malgrado l’infermità contratta,
mità per la quale si chiede il trattamento di
indiziaria, di un fenomeno di diffusione di
ha potuto espletare la propria attività lavora-
privilegio. Il giudizio medico-legale sulla
malattie contagiose od epidemiche infettive.
tiva sino al raggiungimento del limite
dipendenza della infermità da causa di
Anche sotto questo riguardo la sentenza
massimo di età previsto dal regolamento
servizio, quale naturale e indispensabile
impugnata appare incensurabile.
organico dell’ente datore di lavoro.
complemento del riscontro clinico della infer-
L’appello deve, pertanto, essere rigettato.
mità, anche ai fini della integrazione della fattispecie della “constatazione” di cui al citato art. 9 D.L.vo, è considerato necessario da giurisprudenza risalente, consolidata (Corte dei conti, IV giurisd. 12 giugno 1984 n. 65439; idem 25 giugno 1984, n. 65100; idem, 29 marzo 1985, n. 66701), ed autorevole (SS.RR. nn. 19/C del 1971, 83/C del 1989, 8/QM/2001 e 4/QM/2003), condivisa da questa Sezione (tra le ultime, n. 246/2006, e 166/2007). Nel caso di specie, non viene dedotto che vi sia stato un giudizio neanche “allo stato degli atti” ed anche negativo, circa la dipendenza da causa di servizio della infermità; né una tale circostanza emerge dal fascicolo pro c e ssuale: consegue che la domanda di pensione, prodotta oltre il quinquennio dalla cessazione del servizio militare, deve considerarsi intempestiva, con l’inevitabile decadenza comminata dalle norme citate (att. 9 D.L.vo n. 497/1916 e 169/1973). Neppure si può sostenere che nella fattispecie l’amministrazione dovesse
pro c e d e re di
ufficio, non ricorrendo nessuna delle ipotesi previste dall’art. 3 del regolamento approvato con il R.D. 15 aprile 1928 n. 1024, non trattandosi né di “ferite” o “lesioni”, né di infermità contratte in seguito ad esposizione per obbligo di servizio a “straordinarie cause morbigene”, non risultando documentate “straordinarie” forme endemiche, contagiose od epidemiche-infettive, cui il militare sia stato esposto a causa del prestato servizio, tale non potendosi, di per sé, considerare la t.b.c. polmonare, episodio morboso da lui sofferto, non inserito documentalmente nel contesto di una diffusione contagiosa della
G Med Mil. 2009; 159(2): 231-234
Alla luce di quanto sopra esposto, deve pronunciarsi il rigetto del gravame proposto
50/A - Sezione III centrale, 18 febbraio 2008: Pres. Di Murro - Est. Schlitzer - P. (avv. Gabellone) c. INPDAP. Conferma Sez. Puglia n. 88/05. Pensioni civili e militari - Pensione privilegiata - Requisiti di riconoscimento - Infermità - Dipendenza da causa di servizio - Cessazione dal servizio per inabilità - Esclusione Diritto a pensione - Non spetta. (R.D.L. 3 marzo 1938 n. 680, art. 33 - D.P.R. 29 dicembre 1973 n. 1092, art. 64).
Per il riconoscimento del diritto alla pensione privilegiata in ipotesi di infer mità o lesioni dipendenti da fatto di servizio è necessario che gli stessi fatti ne siano stati causa efficiente e determi nante, oltre alla cessazione dal servizio per inabilità; pertanto non spetta il bene ficio alla dipendente che, malgrado l’in fermità, abbia potuto espletare la propria attività lavorativa sino al limite massimo di età.
con la conferma della sentenza impugnata.
100 - Sezione giurisdizionale Regione Calabria, 6 febbraio 2008: Giud. Un. Contino - R. (avv.ti Giglio e Gangemi) c. Ministero difesa. Pensioni civili e militari - Pensione privilegiata - Infermità - Schizofrenia - Dipendenza dal servizio militare Ammissibilità - Fattispecie. Il servizio militare, prestato da un soggetto geneticamente pre d i s p o s t o , r a p p resenta concausa determ i n a n t e dell’infermità “schizofrenia” e non una mero occasione per il manifestarsi della patologia, allorquando non risultino p rovati episodi patologici durante la vita civile.
(Dalla “Rivista della Corte dei Conti” fasc. 3, maggio-giugno 2008)
Diritto - Alla sig.ra P., dipendente del Comune di Omissis, non è stato concesso il tratta-
dente pubblico alla pensione privilegiata nel
371 - Sezione giurisdizionale Regione Lombardia, 10 giugno 2008: Giud. Un. Corsetti – C. c. Ministero difesa. Pensioni civili e militari - Pensione privilegiata - In genere - Pensione tabellare - Infermità - Teratocarcinoma - Causa e concausa di servizio - Sussistenza - Fattispecie - Cure inadeguate.
caso di infermità o lesioni dipendenti da fatti
(D.P.R. 29 dicembre 1973 n. 1092, artt. 64 e
di servizio, precisa che dette infermità si
67).
considerano dipendenti da fatti di servizio
Sussiste il nesso di concausalità tra l’in fermità causa mortis ed il sevizio mili -
mento pensionistico privilegiato in quanto la stessa è stata collocata a riposo per raggiunti limiti di età. Il Giudice di prime cure ha respinto il ricorso in quanto le argomentazioni addotte non sono apparse idonee a superare il dettato della norma che, posto il diritto del dipen-
solo quando questi ne sono stati causa ovvero
tare sotto il profilo dell’inadeguatezza delle cure sanitarie apprestate al paziente durante i primi mesi di mani festazione della patologia tumorale, prima erroneamente diagnostica e poi definita di “sospetta” natura ma non s u fficientemente indagata, con evidente ritardo diagnostico ed assoluta sottova lutazione del problema sanitario, rive latosi poi letale. Diritto - La questione medico legale che l’in-
festazione della patologia tumorale.
dimento dell’esatta natura della tumefazione
t e ressato (padre dell’ex militare) chiede al
Su questo quesito, vi è il favorevole avviso
del testicolo da parte dell’O.M. Principale
nale dei Tumori” di omissis parere in data 13
Entrambe le circostanze rivelano, con ragio-
dicembre 2007), che ha considerato plausi-
nevole grado di probabilità, una assoluta
bile l’incidenza del trauma subito ai soli fini
sottovalutazione del problema da parte dei
della manifestazione clinica della neoplasia,
sanitari che, per obblighi pro f e s s i o n a l i ,
sino ad allora silente e comunque insorta per
erano tenuti od operare con perizia e dili-
cause diverse.
genza a salvaguardia della salute dei
E’, invece, da accertare il ruolo concausale
coscritti. Vi è, infatti, un’errata diagnosi di
svolto dal servizio militare, sotto il profilo
orchite posta daIl’O.M. di Bolzano nel rico-
della adeguatezza delle cure sanitarie appre-
v e ro dal 18 maggio al 5 giugno 1968 ma,
state al paziente durante i primi mesi di mani-
ciò che più rileva, è il mancato appro f o n-
giudice di accertare concerne la dipendenza
dell’organo tecnico consultato dal Giudice,
di omissis, che si è limitato a concedere
o meno da causa di servizio dell’infermità
che attribuisce rilievo alla scarsa attenzione,
40+90 gg. di licenza di convalescenza
che procurò il decesso del giovane “Te r a t o-
da parte dei sanitari, ai sintomi della
anziché indagare sulla “natura sospetta”
c a rcinoma del testicolo destro seguita da
malattia definita di “sospetta” natura ma
della patologia.
O rchiectomia destra e metastasi lombo-
non sufficientemente indagata, con conse-
Queste incongruenze nella tempestività e
aortiche.”
guente ritardo diagnostico e carenza di cure
c o r rettezza della diagnosi da parte dei
Il ricorso è fondato, per cui merita accogli-
appropriate. AI riguardo, il consulente d’uf-
sanitari che hanno osservato il paziente,
mento.
ficio valorizza la diagnosi di dimissione
possono aver svolto un ruolo concausale
Il diritto a pensione privilegiata, ai sensi degli
posta dall’O.M. Principale di omissis che
ai fini dell’aggravamento del diagnosti-
artt. 64 e 67 del D.P.R. n. 1092 del 1973
ha prescritto giorni 40+90 di licenza di
cato carcinoma e della produzione dell’e-
consegue ad una menomazione dell’integrità
convalescenza per la seguente diagnosi
vento letale, tenuto conto del lungo lasso
personale che sia derivata da infermità o
“ Tumefazione massiva del testicolo dx. di
temporale nel quale la malattia è stata
lesioni dipendenti da causa di servizio; e la
sospetta natura” con riferimento ai ricoveri
Iasciata pro g re d i re senza opporre arg i n i
dipendenza può ritenersi sussistere quando
p resso l’O.M. Principale di omissis dal 20
terapeutici, verso la diagnosi letale “tera-
i fatti di servizio siano stati causa, ovvero
giugno 1968 al 9 luglio 1968 e dal 19 al 20
t o c a rcinoma del testicolo dx. seguita da
concausa efficiente e determinante, delle
agosto 1968 (come riportati dal foglio matri-
o rchiectomia
infermità o delle lesioni.
c o l a re e caratteristico e dalla parte Anam-
Iomboaortiche.
Pertanto, anche se sussiste una predisposi-
nesi dei p.v. 18 febbraio 1971 n. 233 e 5
Per tutte le suesposte considerazioni, è da
destra
con
metastasi
zione organica a contrarre una malattia o nel
s e t t e m b re 1974 n. 181 della C.M.O. O.M.
r a v v i s a re la sussistenza del nesso concau-
caso di preesistenza della malattia al servizio,
Principale di omissis).
sale tra la predetta infermità ed il tratta-
occorre accertare se la prestazione del
In buona sostanza, l’esatta diagnosi della
mento sanitario del paziente da parte
servizio abbia facilitato, con rapporto causale
patologia tumorale viene posta soltanto
dell’amministrazione, da ascrivere alla 1°
incidente, l’insorgenza dell’infermità ovvero
durante il ricovero presso l’O.M. Principale
categoria della tabella A dal 17 dicembre
aggravato o accelerato il decorso della stessa,
di omissis avvenuto dal 20 novembre 1968
1968 al 7 agosto 1969, data di decesso
acquisendo il valore di “conditio sine qua
al 2 dicembre 1968, dal quale viene trasfe-
dell’ex militare.
non” nel senso che, diversamente, l’affezione
rito all’Istituto nazionale Tumori per sospetta
Dal riconoscimento del diritto come sopra
non si sarebbe verificata o avrebbe avuto, se
eteroplasia
ormai
specificato discende la spettanza, in appli-
già preesistente, una diversa evoluzione.
trascorsi quasi sette mesi dall’originaria
cazione dell’art. 429, co. 3° c.p.c. (giusta
del
testicolo.
Sono
Nella vicenda in esame, è pacifico che l’ex
diagnosi di “Orchite dx.” erroneamente
i n t e r p retazione delle Sezioni riunite di
militare riportò lo schiacciamento del testi-
posta dall’O.M. di omissis (ricovero dal 18
questa Corte, con sentenza n. 10/2002/QM
colo destro in seguito al fatto traumatico
maggio al 5 giugno 1968) ma, soprattutto,
depositata il 18 ottobre 2002), degli i nte-
occorso in data 3 maggio 1968, per una
sono passati inutilmente cinque mesi dal
ressi nella misura di legge e della rivaluta-
caduta nello svolgimento di un lavoro di fale-
primo sospetto della neoplosia o carico del
zione monetaria - in base agli indici ISTAT
gnameria.
testicolo destro, quando venne diag nosticata
di cui all’art. 150 disp. att. c.p.c. nella
La possibile correlazione tra l’evento trauma-
la “Tumefazione massiva del testicolo dx. di
misura in cui l’indice di svalutazione
tico e l’insorgenza della patologia tumorale
sospetta natura” (C.M.O. O.M. Principale di
dovesse eccedere la misura dei primi - da
è francamente escluso dal consulente tecnico
omissis, p.v. 18 febbraio 1971 n. 233 e 5
liquidarsi con effetto dalla scadenza dei
d’ufficio (Fondazione IRCCS “Istituto Nazio-
settembre 1974 n. 181).
singoli ratei al soddisfo.
G Med Mil. 2009; 159(2): 231-234
(Dalla “Rivista della Corte dei Conti” fasc. 4, luglio-agosto 2008) 2163 - Sezione giurisdizionale Regione Sicilia, 31 luglio 2008: Pres. Pagliaro Est. Petrigni - P.M. La Porta - P.R. c. V. (avv.ti Ruffolo e Palmigiano). Responsabilità - Medico di bordo di mezzo di soccorso - Mancata adeguata valutazione patologia paziente - Ritardo operazioni soccorso da parte dell’infortunato e rifiuto di proseguire cure in idonea struttura - Non sussistenza. E’ esclusa la responsabilità di un medico di bordo in un mezzo di soccorso (elicot tero), per la mancata adeguata valuta zione della patologia embolia in sommozzatore per la quale il soccorso aereo era stato richiesto, se vi è inter ruzione del nesso di causalità tra condotta e danno, in quanto il paziente abbia ritardato le operazioni di recu pero e, successivamente, non abbia voluto proseguire le adeguate cure presso idonea struttura sanitaria.
11 - Sezione giurisdizionale Regione Valle d’Aosta, 2 luglio 2008: Giud. Un. Cominelli - M. (avv. Passero) c. Ministero Economia e Finanze. Pensioni civili e militari - Pensione di reversibilità Orfano maggiorenne inabile - Valutazione dell’inabilità - Criteri. L’inabilità a proficuo lavoro si deter mina sulla base della capacità lavo rativa che va valutata in re l a z i o n e alla tipologia dell’infermità, dell’età del soggetto, nonché del suo livello culturale; se cosi non fosse si giun g e r ebbe a situazioni aberranti (es. persona con sola licenza elementare , inidonea a solo lavoro fisico, p o t rebbe ritenersi non inabile perc h é idonea a lavoro intellettuale, per il quale non ha però la qualifica necessaria).
G Med Mil. 2009; 159(2): 231-234
(Dalla “Rivista della Corte dei Conti” fasc. 5, settembre-ottobre 2008) 330 - Sezione giurisdizionale Regione Marche, 29 settembre 2008: Giud. Un. De Rosa - O. (avv.ti Fonzi e Guarnacci) c. Ministero Economia e Finanze. Pensioni di guerra - Infermità Iniziale decadimento cognitivo e disturbi della deambulazione Interdipendenza da patologie già indennizzate - Esiti di trauma
cronico e sindrome cenestopaticoansiosa - Esclusione - Fattispecie. Va esclusa l’interdipendenza dell’infer mità “iniziale decadimento cognitivo e disturbi della deambulazione” con le patologie già indennizzate “esiti di trauma cronico e sindrome cenestopa tico-ansiosa” in quanto malattie di natura senile, valutate ad uno stadio iniziale e di disturbo, esclusivamente correlate allo stato fisico dovuto all’età avanzata del soggetto.
Infermieristica Interventi nell’assistenza al paziente richiedente asilo e vittima di tortura
della famiglia, delle reti di sostegno, dello stile di vita, della loro stessa patria. L’accettazione della richiesta di asilo non costituisce la fine del loro difficile viaggio, ma solo il punto di arrivo. Nella
Walter De Caro
nazione che li accoglierà infatti, mentre cercheranno di adattarsi al loro nuovo
A
nche l’Italia come le altre nazioni
che psicologiche. La loro è una scelta
ambiente di vita, si troveranno di fronte
occidentali tecnologicamente ed
forzata perché potre b b e ro ritorn a re nel
all’impegnativo compito di ricostruire sia
economicamente più avanzate sta ormai
loro paese di origine solo mettendo a
la loro vita materiale che la loro iden-
entrando nel vortice inarrestabile della
repentaglio la propria sicurezza e inco-
tità culturale.
sua trasformazione in una società
lumità.
Si tratta di una tipologia di persone
multietnica per la presenza di gruppi
Ed è quando, in linea con la Conven-
particolarmente vulnerabile. Vulnerabi-
provenienti da paesi, culture e lingue
zione di Ginevra del 1951, un soggetto
lità che assume aspetti diversi a seconda
differenti, all’interno di un processo irre-
è costretto a lasciare il proprio paese
delle differenti fasi della loro esperienza.
versibile che coinvolge ormai l’intero
“nel giustificato timore d’essere persegui -
Benché non tutti i richiedenti asilo
tato per la sua razza, la sua religione,
siano passati attraverso l’esperienza di
All’interno di questa tipologia di
la sua cittadinanza, la sua apparte -
conflitti armati,essi sono stati tuttavia
persone che, a seguito di un loro
nenza a un determinato gruppo sociale
f requentemente testimoni e/o vittime di
progetto di migrazione convogliano le
o le sue opinioni politiche” che la sua
persecuzioni. Durante la fuga hanno
loro energie, e quelle delle loro fami-
particolare condizione può essere rico-
dovuto lottare per difendere meramente
glie di origine, per trasferirsi volontaria-
nosciuta istituzionalmente dal Paese di
i loro bisogni basilari e, una volta
mente in un paese straniero alla ricerc a
accoglienza e configurarsi in tal modo
raggiunta la nazione ospitante, essi
di una migliore condizione socio-econo-
lo “status di rifugiato”.
possono continuare a sperimentare
nostro pianeta.
mica e di una autorealizzazione, esiste
Si parlerà di richiedenti asilo per le
maltrattamenti e sfruttamento come
anche una considerevole parte di
persone che hanno avviato l’iter buro-
accade a coloro che non hanno uno
persone che si trasferisce in una terra
cratico per la richiesta e la disamina della
status politico ben definito ed hanno
straniera esclusivamente perché costrette
procedura necessaria per l’ottenimento
quindi meno diritti di chi possiede una
ad abbandonare il proprio paese. Sono
dello status.
cittadinanza.
questi coloro che nella letteratura inter-
Nelle gravi situazioni di emergenza
Come riporta Levine (20) nelle
nazionale vengono chiamati “migranti
i richiedenti asilo vivono in condizioni
scienze sociali il termine vulnerabile fa
forzati”(23); coloro che sono costretti ad
di insicurezza con scarsa protezione da
riferimento a specifici gruppi quali i
a b b a n d o n a re repentinamente il pro p r i o
offese o danni fisici e/o psicologici. Nel
bambini, i prigionieri, le donne gravide,
paese, senza nessun progetto di vita, ma
loro esilio forzato essi sono costretti a
i neonati, il feto. Ma esso può anche
solo per sfuggire a persecuzioni, torture,
rinunciare alle molteplici pre g re s s e
riferirsi a delle particolari circostanze che
guerre e violenze di ogni tipo, sia fisiche
esperienze della loro vita incluse quelle
possono portare una persona ad essere
G Med Mil. 2009; 159(2): 235-240
incapace di fare una scelta in modo
di Gaza di cui si occupa l’U N RWA,
Sempre secondo i dati del 2007 in Italia
consapevole e volontario. L’incapacità
Agenzia dell’ONU per i rifugiati palesti-
risultavano risiedere 38.068 individui
di attuare una scelta autentica di parte-
nesi del Vicino Oriente.
in possesso dello status di rifugiato
cipazione può essere imputata ad una
In questi ultimi anni si è avuta una
c o n t ro i 578.879 della Germania, i
varietà di cause quali la povertà ,un
tendenza generale alla diminuzione
299.718 del Regno Unito, i 151.789
limite nella cultura ,esperienze di discri-
delle domande di asilo presentate nei
della Francia e il 1.363.049 comples-
minazione o marginalizzazione politica
cinquanta paesi più industrializzati e nei
sivo dei 27 Paesi UE(37).
e sociale. Benché i vari gruppi di rifu-
25 paesi membri dell’Unione Euro p e a ,
giati possano sperimentare queste condi-
tendenza invertita solo in alcuni stati
zioni a differenti livelli, il fatto stesso di
quali la Grecia, Malta, l’Italia e la Svezia,
Il profilo di salute:
essere stato forzatamente rimosso dalla
principalmente dovuta all’arrivo di un
peculiarità della figura del
propria nazione e cultura aumenta enor-
congruo numero di richiedenti asilo
richiedente asilo e del rifugiato
memente le probabilità di un deficit
iracheni. Tutto questo in contrasto con
della forza e delle risorse necessarie per
il rilevante aumento, a livello mondiale,
attuare una volontaria e consapevole
del numero complessivo di persone
asilo rappresenta di fatto un pro b l e m a
decisione.
sradicate dai propri originari contesti di
a livello mondiale ed ogni nazione cerca
vita. Si calcola che circa la metà della
di affrontarlo nel modo ottimale in
popolazione mondiale di rifugiati sia
considerazione, sia delle pressioni poli-
costituito da donne e bambine.
tiche e sociali, che delle risorse finan-
Dimensioni del fenomeno
L’assistenza medica ai richiedenti
I maggiori paesi di provenienza dei
ziarie disponibili. E’ inoltre essenziale
delle
richiedenti asilo in Europa risultano
che, coloro che gestiscono la salute
Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR
essere l’Iraq, la Federazione Russa, La
pubblica, prendano in considerazione le
o ACNUR) istituito nel 1950 dall’Assem-
Cina, la Serbia, il Pakistan, la Siria, la
esperienze pre-migratorie del richie-
blea Generale dell’ONU per fornire aiuto
Somalia, l’Afghanistan.
dente asilo, il processo migratorio vero
L’Alto
Commissariato
ai profughi europei fuggiti durante la
Nello specifico, in I t a l i a, nel corso
e proprio, frequentemente obbligato e
seconda guerra mondiale, è l’organismo
del 2007 hanno fatto domanda per il
traumatico, e le condizioni post-migra-
che, ancora oggi, assicura una pro t e-
riconoscimento dello status di rifugiato
torie nella nazione ospite(4).
zione internazionale. Essa si esplica sia
14.053 cittadini stranieri. Si stima che più
Una molteplicità di studi e ricerc h e
fornendo assistenza materiale, come nel
della metà di queste domande siano
condotte sulla salute degli immigrati, sia
caso di gravi crisi umanitarie che
state presentate da persone arrivate via
in Italia che in altre nazioni, hanno
comportino un esodo di massa, che tute-
mare dalle coste dell’Africa settentrio-
evidenziato il profilo di salute dei richie-
lando i diritti dei rifugiati affinché non
nale e da quelle turche.
denti asilo e dei rifugiati ed i molteplici
vengano rinviati contro la loro volontà
In Italia la maggior parte dei nuovi
fattori ed eventi che lo condizionano.
nei paesi in cui abbiano motivo di
richiedenti asilo proviene da paesi
Come ho precedentemente accennato il
temere persecuzioni.
dell’Africa, in numero minore dall’Asia
loro percorso migratorio si presenta il
Nel suo rapporto statistico annuale,
e da stati dell’Est europeo. I principali
più delle volte logorante sul piano sia
il “Global Refugee Tre n d s’”, si evince
paesi rappresentati sono l’Eritrea, con il
fisico che psicologico: “percorsi”, a volte
che alla fine del 2007 le persone di
numero più rilevante di domande, la
di diversi mesi, realizzati su mezzi di
competenza dell’Agenzia erano circ a
Nigeria, la Serbia-Montenegro, la Costa
fortuna in condizioni di vita aberranti.
31,7 milioni, di cui 11,4 milioni di rifu-
d’Avorio, la Somalia e l’Afghanistan(5).
Sovente essi giungono nel paese ospi-
giati, 26 milioni gli sfollati interni protetti
Sempre nel 2007 della totalità delle
tante dopo periodi più o meno lunghi
e/o assistiti(36). A questi si devono
domande esaminate 1.408 hanno avuto
trascorsi all’interno di campi pro f u g h i ,
aggiungere i 4,3 milioni di sfollati e rifu-
riconosciuto lo status di rifugiato,
esperienza questa che incide in maniera
giati palestinesi che vivono nei Territori
6.318 hanno ottenuto un negativo con
non indifferente sulla loro salute,
Palestinesi Occupati e in aree del
p rotezione umanitaria e 4.908 hanno
facendo emerg e re condizioni patolo-
Libano, Giordania e Siria e nella striscia
avuto un negativo senza pro t e z i o n e .
giche latenti: il loro “vissuto” prima della
G Med Mil. 2009; 159(2): 235-240
fuga, le persecuzioni, la detenzione, la
t u b e rcolosi, epatite B, malaria, rari casi
rimanere in posizioni contorte e dolo-
tortura, le violenze e le uccisioni subite
di morbo di Hansen, malattie sessual-
rose o sospeso per i polsi o le caviglie
dai familiari, la guerra. Al momento di
mente trasmesse e HIV(11,12,29).
arrivo nel paese ospitante, la capacità
per prolungati periodi di tempo, l’uso
Ma i problemi di salute, che caratte-
di schock elettrici, stupri, abusi sessuali,
di accoglienza della società, troppo
rizzano la più ampia parte dei richie-
privazione del sonno, privazione di cibo
spesso discriminatoria e ostile che tende
denti asilo e/o dei rifugiati sono gli esiti
ed acqua, il submarino (immersione
a marg i n a l i z z a re più che a includere, le
di tortura, che determinano conse-
forzata della testa nell’acqua o in altri
pro c e d u re burocratiche per l’otteni-
guenze fisiche, psicologiche e sociali.
liquidi), il telfono ( b a t t e re con forza
mento dell’asilo, di lunga durata e di
Queste persone sono il gruppo a
simultaneamente sulle orecchie con
esito incerto, e la presenza di barriere
maggior rischio di sviluppo di disturbi
entrambe le mani),assistere forzatamente
all’accessibilità e fruibilità dei servizi
mentali ed anche il più carente nel rice-
alla tortura di familiari, umiliazioni, false
socio-assistenziali aggravano una condi-
vere il trattamento adeguato.
esecuzioni, etc.(32).
zione già difficile. Da un punto di vista molto generale
Si stima che fra il 5% e il 35% dei
Ciò che è sorprendente è che, come
rifugiati mondiali hanno subito torture
riportato da studi di ricerca(10) e da
i bisogni di salute aspecifici dei richie-
(2) e che fra il 5% e il 10% dei pazienti,
testimonianze dirette(8) sovente gli
denti asilo, presenti nel nostro Paese,
nati al di fuori degli Stati Uniti, che si
operatori che assistono e/o visitano i
sono simili a quelli degli altri migranti
presentano negli ambulatori medici citta-
richiedenti asilo sono ignari di avere di
che vivono in condizioni di precarietà
dini sono sopravvissuti alla tortura. (33)
f ronte vittime di tortura. Questo è
e nutrizionale.
Questa di per sé, non rappre s e n t a
dovuto al fatto che essi non sono stati
P revalgono le patologie dell’apparato
per chi la pratica solo un mezzo per
educati a considerare la possibilità che
respiratorio: malattie da raffreddamento,
ottenere informazioni ma anche ha il
i loro pazienti possano essere stati tortu-
b ronchiti, asma etc.; seguono patologie
preciso intento di zittire l’opposizione,
rati. A volte l’operatore stesso può
abitativa,
lavorativa
dell’apparato digerente: gastriti, colon-
di eliminare il dissenso e guadagnare
inconsapevolmente
patie e malattie derivanti da una inade-
potere sugli altri: sugli individui, sulle
barriere fra lui e il sopravvissuto:un
erigere
delle
guata alimentazione; patologie dell’ap-
comunità ed anche su intere nazioni che
muro di silenzio che protegge noi ma
parato osteoarticolare, principalmente
possono essere soggiogate e contro l l a t e
isola loro. Per evitare la sensazione di
dovute a traumatismi ed incidenti sul
attraverso la tortura(25). Essa non è
impotenza, colpevolezza, identificazione
lavoro; patologie del sistema circ o l a-
dunque solo un atto teso a generare
si evitano ulteriori indagini su eventuali
torio, dermatologiche, odontostomato-
paura attraverso azioni orrende o che
segni di trauma, negando, a volte,
logiche,
dell’apparato
limitano la libertà personale, essa
perfino l’esistenza della tortura. La
genito-urinario e ostetrico-ginecologiche
rappresenta qualcosa di devastante e
conseguenza emotiva della tortura,
nelle donne(5) (ISTAT check up dell’I-
invasivo in grado di distruggere e sman-
come parte integrante dei sopravvissuti,
e
patologie
talia dati 2006 rapporto annuale sulla
tellare tutto ciò che abbia un senso di
è la nascita di una sensazione di colpe-
situazione del paese).
razionalità e intelligenza: fattori basilari
volezza e di vergogna, o una diffidenza
per le gli interventi individuali e/o
sospettosa verso gli altri, e questo impe-
collettivi.
disce ai richiedenti asilo di fornire volon-
Nei richiedenti asilo si possono poi evidenziare patologie strettamente legate alla condizione di povertà, di perm anenza nei campi profughi, o consequen-
principali
tariamente informazioni sul loro vissuto.
metodi di tortura può risultare estre m a-
Inoltre i sopravvissuti non sempre hanno
Essere
informato
sui
ziali al lungo e problematico viaggio
mente utile per un operatore sanitario
le competenze necessarie per porre in
intrapreso prima di giungere nel paese
al fine di individuare e riconoscere i
relazione i propri attuali problemi di
ospitante o alla prigionia. Si sono riscon-
segni e/o i sintomi postumi di una
salute con le torture subite in passato.
trati casi di anemia, compromissione
tortura subita.
Conoscere quindi un vissuto di
dello stato nutrizionale, in particolare
Fra i metodi più utilizzati vi sono le
tortura può aiutare l’operatore nella
nei bambini, anche a causa di infezioni
percosse con bastoni e altri oggetti,
diagnosi di un disturbo, nel suo tratta-
parassitarie, fattore che può incidere
come la falanga, (percosse sotto la
mento e nell’approntare l’assistenza e
sulla loro crescita e sviluppo. Casi di
pianta dei piedi), l’essere costretto a
una relazione di aiuto ottimale(10).
G Med Mil. 2009; 159(2): 235-240
Anche nella testimonianza degli
Tra i sintomi del PTSD si evidenzia
operatori del Poliambulatorio S. Chiara
il riproporsi dei vissuti traumatizzanti
di Palermo(8) viene riferito come solo
attraverso flash-backs e incubi notturn i
dopo l’apertura all’interno dell’ambu-
e quindi l’evitare situazioni e stimoli
latorio, grazie anche alla collabora-
che vengono associati con la tortura
zione dell’Associazione “Medici contro
subita: persone in uniforme ( militari,
la tortura” di Roma, di uno spazio dedi-
ma anche operatori sanitari), persone
cato alle vittime di tortura, sia emerso
appartenenti al proprio gruppo cultu-
un numero sorprendente di pazienti,
rale, stanze senza finestre), e altri
alcuni dei quali già seguiti nel DH per
sintomi che accrescono la reattività e
patologie comuni e mai messe in re l a-
l’eccitabilità del sistema nervoso simpa-
zione con la storia della violenza
tico
subita. Tutti presentavano conseguenze
disturbi del sonno(25). Altra sintoma-
fisiche e psicologiche delle violenze
tologia evidenziata è quella che include
determinando
ipertensione
e
subite, del loro sradicamento e delle
l’isolamento sociale e i disturbi della
separazioni dagli affetti.
sfera sessuale, in particolare in re l a-
In questa tipologia di pazienti si manifestano, inoltre, esiti di fratture
zione a traumi dovuti a stupro o abusi sessuali.
non curate, mutilazioni genitali, diff i-
Nei contesti di emergenza e di prima
coltà nella deambulazione; nel lungo
assistenza una corretta valutazione delle
termine essi sono considerati ad un alto
condizioni del paziente è resa più diff i-
rischio per patologie infettive, tumori
coltosa, portando spesso ad una sovra
maligni, patologie cardiovascolari e
o sottovalutazione della sintomatologia
cardiache. Essi lamentano spesso sinto-
riferita. Come ampiamente descritto
matologie dolorose all’addome, al
nello studio di Hultsjo e Hjelm(16) l’in-
dorso, alle spalle e al capo, benché
fluenza di questi traumi potrebbe anche
all’esame
vengano
determ i n a re una improvvisa sintomato-
riscontrate cause fisiche oggettive; col
logia dolorosa a livello toracico, suscet-
obiettivo,
non
tempo, parallelamente ad una rielabo-
tibile di essere interpretata dagli opera-
razione del vissuto emozionale, il
tori come dolore cardiaco, e in realtà
d o l o re fisico sovente diminuisce o
dovuta al riaffiorare di un vissuto trau-
scompare(25).
matico innescato dal semplice contatto
Un’alta
prevalenza
hanno
i
disturbi d’ansia, insonnia, depre s-
con pubblici ufficiali per un controllo di routine.
sione, incubi notturni, deficit di
A fronte di queste condizioni, l’in-
concentrazione e amnesie, aff a t i c a-
ternamento in un centro di accoglienza-
mento, disturbi psicotici e il disturbo
detenzione, la discriminazione razziale,
post traumatico da stress (PTSD).
i rapporti con i pubblici ufficiali addetti
Forti preoccupazioni, difficoltà e
all’immigrazione, e il terro re di un
disordini
mentali
diniego allo status di rifugiato, possono
possono avere un impatto negativo
a m p l i f i c a re notevolmente questa condi-
sulla qualità delle informazioni che
zione di labilità psichica(31) sfociando
emozionali
e
queste persone sono in grado di
anche in comportamenti autodistruttivi,
r i c o r d a re: spesso il loro racconto può
pensieri suicidi, abuso di alcool e droghe
e s s e re
o
frammentario
e
apparire
p e rfino inconsistente.
G Med Mil. 2009; 159(2): 235-240
comportamenti
rischio(25).
sessuali
ad
alto
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G Med Mil. 2009; 159(2): 235-240
Notiziario a cura della Redazione
A Bracciano la terra trema! Ma è solo un’esercitazione
rale della Sanità Militare Amm. Isp. Capo Vincenzo Martines e il Comandante Logistico dell’Esercito Gen. C.A. Rocco Panunzi.
Il
Gran
Cancelliere
del
“Bracciano 2” Esercitazione per pubbliche calamità del corpo militare E.I. - S . M . O.M.
S.M.O.M. Mazery, il Ricevitore Comun
Bracciano 12 maggio 2009
Hospital dell’Esercito Britannico, in Italia
Tesoro del S.M.O.M. M.se Gianluca Chiavari, il Prelato del S.M.O.M. Vescovo Acerbi e la delegazione del 201° Field per il gemellaggio con il Corpo Militare
I
L ’ e s e rcitazione ha impegnato perso-
l 12 Maggio 2009 nell’area addestra-
tiva di Castel Giuliano Bracciano
(Roma) il
Corpo Militare Speciale
E.I. - S.M.O.M.
nale del Comando Generale, del 1° e
Il Gen.C.A. Mario Prato di Pampa -
del 2° Reparto compreso il Distacca-
rato, Comandante del Corpo, che è stato
dell’Esercito Italiano – Sovrano Militare
mento di Teramo composto da militari
il primo ad arrivare all’Aquila, ed ha
Ordine di Malta (E.I. - S.M.O.M.) ha
specializzati in maxi emergenze, esatta-
seguito personalmente sul campo tutte
effettuato l’esercitazione denominata
mente come è avvenuto nella realtà già
le operazioni, ha aperto le attività con
“Bracciano 2”.
nell’immediatezza della tragedia.
un discorso nel quale ha ringraziato le
Lo scopo di tale esercitazione era
Il 79° Gran Maestro del Sovrano Mili-
quello di rischierare le Unità Sanitarie
tare Ordine di Malta Frà Matthew Festing
Autorità presenti e ha spiegato gli intenti dell’esercitazione.
di Impiego Rapido (USIR) intervenute
ha
presenziato all’esercitazione. In
Il Col. Mario Te r r a s i, Comandante
durante le operazioni di soccorso a
tribuna erano presenti anche il Sotto-
del 1° Reparto (Milano), con l’ausilio di
f a v o re delle vittime del terremoto che
capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen.
foto aeree e rilievi tecnici, ha illustrato
ha sconvolto l’Abruzzo il 6 aprile 2009.
C.A. Carlo Gibellino, il Dire t t o re Gene-
come sono stati articolati i soccorsi nelle
Al centro Sua Altezza Eminentissima il Principe e Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta Frà Matthew Festing, alla sua destra l’Amm. Isp. Capo Vincenzo Martines.
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zone terremotate fin dalle prime ore successive al sisma. Subito dopo il Col. Me. Giuseppe Paradiso, Comandante del Distaccamento di Teramo ha dato il via alla fase dinamica dell’esercitazione, attivando il personale sanitario e di assistenza distribuito nelle diverse strutture allestite sul campo che compre n d e v a n o , due unità USIR, composte ciascuna da due tende pneumatiche adibite la prima, per Triage, Primo soccorso e stabilizzazione, la seconda, per breve degenza di osservazione, farmacia e laboratorio di analisi cliniche, da un Centro Medico di Evacuazione, con area chirurgica e di degenza, con capacità di gestione di
Un momento dell’esercitazione denominata “Bracciano 2” nell’area addestrativa di Castel Giuliano a Bracciano (RM).
24 posti letto, da un posto comando Mobile per le attività di coordinamento
grave. Al termine della fase dinamica,
per l’attività svolta nella recente cata-
e di collegamento tra le USIR, le ambu-
il Col. Francesco Marrocco, Coman-
strofe, un’opera umanitaria intensa e
lanze, le centrali operative del Soccorso
dante del 2° Reparto (Roma) ha illu-
fattiva perfettamente in linea con le tradi-
Aereo e le Squadre di soccorso a piedi,
strato agli ospiti le componenti logi-
zioni dell’Ordine, si è anche complimen-
da
stiche schierate sul campo.
tato per la suggestiva e spettacolare
una colonna sanitaria ruotata,
montata su ACM con sistema di autoca-
Sua Altezza Eminentissima il Principe
esecuzione dell’esercitazione, inoltre Sua
ricamento degli shelter e da una tenda
e Gran Maestro del Sovrano Militare
Altezza ha voluto sottolineare come il
servizi e magazzino, inoltre è stato
Ordine di Malta Frà Matthew Festing, a
Corpo Militare E.I.-S.M.O.M. sia il veicolo
impiegato un elicottero AB 412 per
conclusione della manifestazione, ha
fondamentale per la collaborazione tra
simulare l’evacuazione di un
ringraziato il Gen. Prato di Pamparato
lo Stato italiano e il Sovrano Ordine.
caso
Il Gran Maestro e le Autorità civili e militari presenti all’esercitazione “Bracciano 2”.
G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248
Avvicendamento al Vertice del Dipartimento di Veterinaria del Comando Logistico dell’Esercito Roma 15 maggio 2009
I
l giorno 15 maggio 2009 il Brigadier
Generale
Giuseppe Vi l a rd o
ha
assunto la carica di Vice Comandante Logistico
e Capo Dipartimento
di
Veterinaria, succedendo al Maggior Generale Arnaldo Triani. Il Brigadier Generale Giuseppe Vi l a rd o è nato nel 1949 a Vallelunga Pratameno in provincia di Caltanissetta. Ha frequentato Il 3° corso dell’Accademia di Sanità Militare Interforze (1970 – 1974) laureandosi in Medicina Ve t e r inaria presso l’Università degli Studi di Torino. Successivamente è stato nominato Tenente veterinario in servizio permanente effettivo. Ha conseguito le Specializzazioni in “Clinica dei Piccoli Animali” e “Diritto e Il Vice Comandante Logistico e Capo Dipartimento di Veterinaria, Brigadier Generale Giuseppe Vilardo.
Legislazione Veterinaria” presso l’Università degli Studi di Milano e la Specializzazione in “Ispezione degli Alimenti di Origine Animale” presso l’Università
Capo Servizio Veterinario dell’8° re g g i-
tivo Centrale del Comando Logistico
degli Studi di Parma; ha, inoltre ,
mento alpini.
d e l l ’ E s e rcito, dal 2006 al 2009.
frequentato presso l’Università di Pisa i
Successivamente ha ricoperto i
Master in “Riabilitazione Equestre” e in
seguenti incarichi: Capo Sevizio Veteri-
il Contingente italiano in Libano nel
“Medicina
nario del battaglione alpini “L’Aquila”
1982.
Comportamentale
degli
Animali d’Affezione”. La sua formazione militare include
in L’Aquila; Capo Servizio Veterinario della
Ha, inoltre, prestato servizio presso
Ha ricevuto numerose decorazioni militari tra le quali la Medaglia “Mauri-
la frequenza del 28° Corso Speciale per
Divisione
in
ziana” per i 10 lustri di servizio militare
Ufficiali dei Corpi Logistici presso la
Novara; Capo Servizio Veterinario del
ed è Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
corazzata
“Centauro”
Scuola di Guerra dell’Esercito, della LIII
3° Corpo d’Armata in Milano; Dire t t o re
Sessione del Centro Alti Studi della
di Veterinaria della Regione Militare
E’ sposato con la Signora Lucia ed
Difesa, del Corso di qualificazione per
Sardegna in Cagliari; Dire t t o re di Vete-
ha due figli, Giovanni Andrea (Capi-
Ufficiali addetti alla Difesa NBC pre s s o
rinaria e Cinofili presso il Comando
tano di artiglieria dell’Esercito Italiano)
la Scuola Interforze per la Difesa NBC.
Generale della Guardia di Finanza in
e Pierf r a n c e s c o.
Il primo incarico quale Ufficiale
Roma; Comandante del Centro Militare
veterinario è stato a Tolmezzo, presso
Veterinario in Grosseto, dal 1999 al 2001
Ten.Col.Co.sa.(vet.) s.SM
la Brigata alpina “Julia” in qualità di
e dal 2002 al 2006; Capo Nucleo Ispet-
Mario Marchisio
G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248
55 th International Military Veterinary Medical Symposium Giuseppe Vilardo e dal Ten. Col. s. SM
Marsiglia 18 - 22 maggio 2009
Mario Marchisio. La delegazione ha presentato due
L
a seconda città della Francia, Marsi-
lavori: il primo inerente l’impiego tattico
glia, ha ospitato dal 18 al 22 maggio
delle unità cinofile ed il supporto veteri-
2009 il 55° Simposio Internazionale di
nario a contatto nei moderni scenari operativi; il secondo, di carattere storico, relativo
Medicina Veterinaria Militare. L’evento, organizzato dall’U.S. Arm y
al Servizio Veterinario dell’Esercito degli
Europe Regional Veterinary Command
Stati Uniti d’America durante la Campagna
con il contributo del Servizio Veterinario
in Italia (1943 - 1945) ed il contributo del
delle Forze Armate francesi, ha visto la
Servizio Veterinario dell’Esercito Italiano nel
partecipazione di delegazioni pro v e-
corso della guerra di liberazione.
nienti da sedici Paesi. Il tema del simposio “Pathways to
Ten.Col.Co.sa.(vet.) s.SM
Global Health” (“Sentieri verso una
Mario Marchisio
Salute Globale”) è stato ampiamente trattato nelle numerose relazioni presentate durante i cinque giorni del congresso. Anche quest’anno, come nella
Il Brig. Generale Timothy K. Adams, Capo del Corpo Veterinario dell’Esercito degli Stati Uniti d’America, durante il discorso di apertura del Simposio.
p recedente edizione, lo Staff del Colonnello Leslie Huck, Comandante dell’ U.S. Army Europe Regional Ve t e-
glia, e la visita ad Aubagne presso la sede
rinary Command, ha saputo integrare
della Legione Straniera, hanno contribuito
sapientemente i lavori del simposio
ad arricchire il bagaglio di conoscenze
con le visite guidate ed i momenti di
ed esperienze dei partecipanti.
socializzazione.
La delegazione italiana era costituita
La visita all’Istituto Militare Francese
dal Vice Comandante Logistico e Capo
di Medicina Tropicale, con sede a Marsi-
Dipartimento di Veterinaria Brig. Gen.
Tradizionale foto ricordo dei partecipanti al 55° Simposio Internazionale di Medicina Veterinaria Militare.
G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248
Un momento della visita ad Aubagne, sede della Legione Straniera.
P a r t i c o l a redella vetrina dedicata alla campagna in Estremo Oriente nel museo della Legione Straniera ad Aubagne.
Convegno: Malattie Tropicali rare
tive, essere pronti ad adottare terapie eff icaci. Ecco lo scopo di questo confro n t o che ha visto alternarsi esperti universitari tra cui il Prof. Rosario Russo, il Prof. Bruno Cacopardo e il Prof. Francesco Zipper e U fficiali Medici tra cui il Col. med. Mario
Catania 28 maggio 2009
P e r a g a l l o, il Col CSA rn Silvio Porc ù, il Ten. Col. med. Florigio Lista, il Col. CC
Il 28 maggio 2009, si è svolto presso
RTL Michele Pandolfini, il Col. CC RTL
l’accogliente Sala “Dusmet” del Presidio
med. Antonio Carrabotta il Ten. Col. CSA
Ospedaliero “Garibaldi” a Catania, il
rn Ferdinando Arganese, il Magg. me.
Convegno sulle Malattie Tropicali rare,
Piero Salvatori, il C.F. (SAN) Filippo La
organizzato dalla Direzione Generale della
Rosa, il C.V. (SAN) Marco Gigantesco il
Sanità Militare Italiana in collaborazione
Dott. Benedetto Maurizio Celesia e la
con la Clinica di Malattie Infettive e Tropi-
Dott.ssa Eleonora Caltabiano su speci-
cali dell’Università degli Studi di Catania.
fiche malattie che possono sfuggire ad un
L’evento è stato aperto e pre s i e d u t o
occhio non esercitato o poco attento e
dalla’Ammiraglio
Ispettore
quindi necessitino di protocolli adeguati.
Capo
Vincenzo Martines, Dire t t o re Generale
Al termine dei lavori il Dire t t o re Gene-
della Sanità Militare Italiana e dal Prof.
rale Martines ha voluto ringraziare il Prof.
Rosario Russo, Pro f e s s o re Ordinario di
Russo P ro f e s s o re Ordinario di Malattie il forte impegno delle nostre FF.AA. in
Infettive dell’Università di Catania per il
Catania, che ha tenuto una relazione
teatri lontani, ben conosce la complessa
p rezioso contributo concesso e il Pro f .
sulle malattie “neglette” che ha suscitato
p roblematica delle patologie tropicali, ma
Navarria Dir. Gen. dell’Azienda Ospeda-
molto interesse ed apprezzamento.
Malattie
Infettive
dell’Università
di
deve stare al passo con le modern e
liera “Garibaldi, S. Luigi, S. Currò, Ascoli-
La Sanità Militare (ma quella della
dottrine per adeguare i protocolli vacci-
Tomaselli” di Catania per aver concesso
Marina Militare da sempre), considerato
nali, attuare le migliori strategie pre v e n-
la Sala del Convegno.
Il Prof. Rosario Russo e l’Amm. Isp. Capo Vincenzo Martines.
G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248
Anniversario della Costituzione del Servizio Veterinario dell’Esercito G rosseto 26 giugno 2009
I
fila del Genio, nata dalla fusione dei tre plotoni cinofili provenienti dal 3°, 8° e
naria, è un Ente in cui da oltre 130 anni
svolta la cerimonia in occasione del 148°
10°
convivono in armonia, storia, tradi-
Anniversario della costituzione del
composti da binomi specializzati nella
zioni, capacità tecniche e operative di
Servizio Veterinario dell’Esercito.
ricerca di mine ed esplosivi
primissimo piano, in grado di forn i re
l 26 giugno 2009, presso il Centro
Militare Veterinario di Grosseto, si è
Reggimento
Genio
Guastatori, che
d e l l ’ E s e rcito - Dipartimento di Ve t e r i-
Alla presenza del Comandante Logi-
muovono in aderenza agli assetti specia-
ai Contingenti nazionali impiegati
stico dell’Esercito, Generale di Corpo
listici del Genio al fine di incre m e n t a re
a l l ’ e s t e ro un incisivo valore aggiunto
d’Armata Rocco PANUNZI e delle Auto-
la mobilità delle truppe. Con la costitu-
in termini di sicurezza e pro t e z i o n e
rità Religiose, Civili e Militari si è schie-
zione della Compagnia Cinofila del
della Forza.
rato un reggimento di formazione
Genio si completa l’accentramento delle
composto dalla Banda della Brigata
Capacità Cinofile dell’Esercito Italiano
Paracadutisti “Folgore”, da due Compa-
presso il Centro Militare Veterinario.
gnie del Gruppo Cinofilo, da una
Il
Centro
Militare
Ve t e r i n a r i o ,
rappresenta, inoltre, il più importante punto di riferimento militare per
Durante la cerimonia, inoltre, sono
quanto riguarda le attività relative
rappresentanza a cavallo del Reparto
stati consegnati dei riconoscimenti al
l ’ a g g i o rnamento professionale e gli
Ippico e dal Reparto Comando del
personale
distintosi
scambi con le Facoltà di Medicina
Centro Militare Veterinario.
nelle missioni all’estero.
Durante la cerimonia è stata sancita
Il Centro Militare Veterinario, alle
infatti, si è conclusa la 27 a e d i z i o n e
la costituzione della Compagnia Cino-
dipendenze del Comando Logistico
del Campus Universitario che ha visto
particolarmente
Veterinaria Italiane. Il 26 giugno 2009,
Rappresentanza di Ufficiali veterinari provenienti da tutta Italia.
G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248
la partecipazione di circa cinquanta studenti del 4° e 5° anno di Medicina Veterinaria, provenienti dalle diverse Facoltà italiane. Gli studenti, ospitati per due settimane presso le strutture del Centro Militare Veterinario, hanno seguito lezioni di clinica, etologia e mascalcia ed hanno partecipato ad e s e rcitazioni
pratiche
di
clinica
medica, chirurgica e di ginecologia equina, tenute da qualificati Uff i c i a l i veterinari. Ten.Col.Co.sa. (vet.) s.SM Mario Marchisio
Il Vice Comandante Logistico e Capo Dipartimento di Veterinaria, Brigadier Generale Giuseppe Vilardo.
Il Comandante Logistico dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Rocco Panunzi, passa in rassegna il Reggimento di formazione. Allocuzione del Comandante Logistico dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Rocco Panunzi.
Il Gruppo Cinofilo del Centro Militare Veterinario.
G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248
Una generosa donazione
L
a consorte dell’Amm. Concetto
Elena Miniti ha voluto off r i re libri di
Sparatore ha voluto donare i libri
medicina e di storia, alcuni appunti
del marito alla biblioteca della Direzione Generale della Sanità Militare.
e documenti. Quando la Signora E l e n a mi comu-
dell’Ammiraglio
nicò questo suo desiderio il mio animo
Medico Concetto Sparatore avvenuta il
si è commosso non solo perché mi
22 dicembre 2005 ha lasciato un vuoto
ricordava un maestro illustre ma
profondo tra i colleghi del Corpo Sani-
p e rché in questo modo la sua memoria
La
scomparsa
tario della Marina Militare che ne
potesse prolungarsi in coloro che
hanno sempre ammirato la valentia
usufruiranno della lettura dei suoi
p rofessionale e la profonda cultura
volumi
umanistica. La moglie dell’Ammiraglio Signora
G Med Mil. 2009; 159(2): 241-248
Amm. Isp. Capo Vicenzo Martines
L’Amm. V. Martines e la Signora E. Miniti nell’incontro dello scorso maggio a Difesan.
La posta di Clio a cura del Prof. Mariano Gabriele
“Sono curioso di sapere come veniva
da reparto a reparto si potevano rilevare
espletato, durante la guerra parti -
differenze anche grandi, in relazione alle
Una delle minacce più temute e quindi
giana, il servizio sanitario. Non
situazioni localmente esistenti ed alla
più presenti all’attenzione era costituita
sione col Comando Centrale di Torino.
doveva essere facile, senza ospedali
mentalità dei comandi. Poiché tutta la
da quelle malattie che potevano dare
e senza una disponibilità org a n i z -
Resistenza si basava sul volontariato,
origine ad epidemie, come il tifo petec-
zata di sanitari e di personale infer -
venivano
essenzialmente
chiale ed altre, epidemie che invece in
mieristico.
coloro che si offrivano e si prestavano
Italia - salvo quella locale di malaria
ad operare con i partigiani perché essi
nella provincia di Latina in seguito agli
stessi lo erano, o ne erano fiancheggia-
allagamenti praticati dalle truppe germa-
Q
uando si parla di “servizio sani-
tori per loro scelta; qualche volta, in
niche - si riuscirono ad evitare, anche
tario” nel mondo dei patrioti in
e m e rgenza, poté accadere che all’inter-
per l’eccellenza dei servizi sanitari mili-
E. Avogadro, Torino.
utilizzati
armi, specie nelle fasi iniziali e in quelle
vento sanitario amico se ne sostituisse
tari di tutte le parti in conflitto. Anche
di particolare tensione, occorre non
un altro - meno spontaneo e più spin -
nella 1° Divisione Garibaldi si poneva a
dimenticare che ciascuno operava e
taneo - prestato da qualche medico
questo problema la massima attenzione,
rischiava in proprio su base assoluta-
“neutrale”, sequestrato per l’occasione e
con periodici controlli volti a contro l-
mente volontaria. Questa caratteristica,
trattenuto fino a conclusione dell’inter-
lare e combattere la presenza di
ovviamente, rendeva l’assistenza sani-
vento.
pidocchi e di altri parassiti sospetti;
taria, a seconda dei luoghi e delle circo-
Maggiore chiarezza può venire dalle
ricorda anzi Rendina che in relazione ad
stanze, non omogenea, perché dipen-
testimonianze di due noti ufficiali parti-
una di queste ripulite generali vi fu da
deva dalle condizioni specifiche che si
giani che hanno combattuto in Piemonte
discutere con Vttorio Foà, che aveva
erano prodotte localmente, sia per
e che abbiamo intervistato.
i n t e r p retato questo tipo di intervento
quanto concerne il personale sanitario
Il primo è Massimo Rendina, già
sanitario come una sorta di censura dei
che quello, più o meno, inferm i e r i s t i c o
capitano dei guastatori in Russia, capo
rapporti sessuali che, certo, non manca-
disponibile direttamente dalle form a-
di S.M. della 1° Divisione Garibaldi
vano. Nella’area territoriale controllata
zioni partigiane, sia quello comunque
Piemonte: la formazione si avvaleva di
dalla
reperibile nella zona, in particolare tra
qualche medico - quasi tutti gli inter-
Rubino, eminente ematologo dell’Uni-
coloro che facevano parte degli elementi
venti necessari si riferivano a ferite da
versità di Torino, istruì per il servizio
Divisione
il
prof. Francesco
costitutivi di quella particolare acqua
arma da fuoco o da incidenti - ma non
infermieristico e per compiti sanitari
nella quale nuotava la Resistenza armata.
di tutti quelli di cui avrebbe potuto
particolari un certo numero di ragazze.
Non essendo possibile una org a n i z z a-
disporre, perché vi erano medici, nel
Nell’ottobre 1944, giunse un’informa-
zione centralizzata, per quasi tutto il
caso specifico, che non facevano i
zione secondo cui i fascisti avevano, in
tempo della guerra di Liberazione,
medici, ma venivano impiegati come
una zona di campagna non lontana, un
ciascuna formazione si arrangiò da sé,
staffette per i collegamenti della Divi-
piccolo carro armato L 5 in efficienza:
* Il Prof. Mariano GABRIELE ha insegnato 30 anni Storia e Politica Navale e Storia Contemporanea nell'Università di Roma. Autore di circa 30 volumi e più di 100 pubblicazioni scientifiche, ha ricevuto importanti riconoscimenti in Italia e all'estero (Premio del centenario, Premio per le Scienze Storiche dell'Accademia Pontaniana e Premio della Cultura della Presidenza del Consiglio, Medaglia do Pacificador brasiliana, a cui si aggiunge il premio giornalistico Cortina e Barga). Tra le opere più importanti, 3 volumi dedicati alla politica navale italiana dal 1860 al 1915, 6 biografie di ministri della Marina, Malta Operazioni C3, le Convenzioni navali della Triplice, la frontiera nord-occidentale dal 1860 al 1915, Da Marsala allo Stretto.
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p a reva che fosse possibile eff e t t u a re un
G i o rgio Scevola (Citrosil)) e...Teddy
ganizzazione Todt di cui era munito.
colpo di mano per prenderlo. Rendina
Mariani (Simpamina), più tardi Plinio
Trasportato all’ospedale di Pinerolo, si
partì con 20 uomini per l’impresa, ma
Pinna Pintor (Simone). Come si vede, a
era riuscito a farlo evadere ferito com’era
sui trattava di un agguato, e quando alle
quasi tutti i nostri ‘medici’ lo spirito
ed a farlo curare per tre mesi dal pro f .
spalle l’avversario aprì improvvisamente
allegro non mancava! Più tardi, in
Rino Colombo, mentre era ospitato clan-
il fuoco non rimase che battere la via
settembre, sarebbero giunti in montagna
destinamente in un Santuario e pre s s o
della fuga. Ma Rendina aveva ricevuto
i fratelli Rino e Guglielmo Colombo (i
famiglie amiche. Considerato ormai
nella gamba sinistra una sventagliata di
Bianco), due clinici illustri che avre b-
convalescente,
venne
mobilitato
il
mitra e quando i suoi uomini, traspor-
b e ro dato un apporto prezioso, insosti-
medico condotto di Villafranca, il quale
tandolo a spalla, riuscirono a condurlo
tuibile al nostro Servizio sanitario.
lo ricondusse ai suoi partigiani di notte,
in salvo, ci si rese conto che non era
Entrambi preparati, dotati di senso di
ancora con un braccio al collo, traspor-
cosa da poco. Il medico locale disse che
responsabilità, coraggiosi: il più anziano,
tandolo sulla canna della bicicletta. Così
bisognava amputare, ma prima di farlo,
Rino Colombo, chirurgo, era un uomo
Petralia ritornò a combattere.
si ricorse al prof. Stroppani, chirurg o
dai nervi di acciaio, il che gli avrebbe
E c’era ancora il Palàs dei baroni
dell’Università di Torino, che accorse,
consentito, in situazioni difficilissime, di
d’Isola, “un’ampia, severa, vetusta villa
operò il comandante partigiano in situa-
s a l v a re molte vite”. Pro f e s s o re anch’egli
cui grandi alberi facevano ombra in un
zione di emergenza, al riparo del
all’Università di Torino, il Rino - che in
angolo quieto: un tuffo nel passato.
macchinario fermo dentro una cartiera
realtà si chiamava Cristoforo, nome che
Eppure quella casa era dall’inizio un
che non operava per mancanza di
detestava, così che tutti lo conoscevano
baluardo partigiano; le persone che vi
materia prima, e salvò la gamba, limi-
col suffisso diminutivo - operava nelle
abitavano si erano schierate di slancio
tando il danno riportato ad una modesta
baite, anche al lume di candela, ed ogni
con la Resistenza (che allora non si chia-
rigidità della caviglia.
intervento veniva aff rontato da questo
mava affatto così) aprendo ad essa la
Il secondo è il prof. Raimondo
grande chirurgo con serena maestria,
loro casa, i loro cuori”. In questo caso
Luraghi, notissimo storico militare e
che contrastava e abbatteva la dispera-
emblematico, ancora una volta discen-
americanista (il solo Premio Roosevelt
zione degli altri.
denti dell’antica nobiltà piemontese si
assegnato finora fuori dagli Stati Uniti),
Tutto, naturalmente, era in emer-
tenente nella IV Armata al momento
genza, e non tutto, quindi, poteva
senza rullio di tamburi, ma con l’abi-
dell’armistizio. Comandava il 1° Batta-
andare per il verso giusto. Qualche
tuale semplicità, .impegnando se stessi
schieravano apertamente con la patria,
glione della 4° Brigata Garibaldi Cuneo,
volta, peraltro, accadeva anche un mira-
- il barone, la baronessa, la sorella di
e di quei tempi ha scritto recentemente
colo, come quando garibaldini della 4°
lei cro c e rossina - e i figli. In uno scontro
(“Eravamo partigiani. Ricordi del tempo
Brigata, catturati in un’offensiva nemica
improvviso anche Luraghi riporta delle
di guerra”, Milano, BUR, 2005). Cito di
tra Val Pellice e Val Luserna, vennero
ferite, sia pure non gravi, e ripara al
seguito: “Il Servizio sanitario (oltre a
fucilati a Pian del Lot, in collina e sepolti,
Palàs: “...’Faccia un po’ vedere che cosa
diversi medici che, in caso, collabora-
alcuni ancora vivi, ma “uno di essi,
ha!’ mi dice la buona zia Bibi; e da brava
vano con noi, alcuni con slancio e volen-
Oscar, cioè Giovanni Borca, poté essere
infermiera decide di medicarmi sul
tieri, altri per forza) fu presto rappre-
letteralmente dissepolto nottetempo da
posto: per prima cosa con un paio di
sentato presso il comando da alcuni
civili e salvato”.
pinzette mi toglie accuratamente le
Un altro episodio vale la pena di
minute schegge di vetro dalla fronte e
ultimi anni e quindi in grado di svolgere
essere ricordato. Nel teribile inverno
dal viso: “Sono piccole graffiature di
i
1944-1945 il capitano “Petralia” (pseu-
nessuna importanza, non lasceranno
(Koker), un uomo estroverso, risoluto e
donimo
del
sottotenente
Vi n c e n z o
nemmeno
di fegato che fu presto spedito a ‘fare il
Modica),
fu
mandato
missione
procede a lavaggi con l’acqua ossige-
medico’ presso i nuclei Arditi...; Giorgio
lontano, oltre la pianura, ma, incappato
nata, poi aff ronta le ferite più serie: una
Fonda (Bruto), Cesare Ocleppo (Golia,
in un rastrellamento, fu gravemente
piccola scheggia tra i tendini della mano
la cui sorella Maria, nota come Sara, era
ferito e si salvò all’ultimo momento dalla
destra, una più grossa nel braccio. Lo
una delle nostre più valide staffette),
morte grazie ai documenti falsi dell’Or-
avverte di star fermo, perché sentirà del
giovani studenti in medicina, ormai agli loro
compiti:
Andrea
Borg h e s i o
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in
tracce”.
La
cro c e rossina
male. “Introduce uno specillo che va
La Marina di Carlo di Borbone,
di Guerra e di Mare con incarichi speci-
giù per circa tre centimetri. Io vedo le
prima Marina del Regno delle Due
fici: tra questi vi era un Medico, un
stelle, ma sto, ovviamente, zitto.. Lo
Sicilie, poteva contare già su servizi
Controllore per l’Ospedale delle galere ,
specillo non riesce a rintracciare il
di Sanità Militare e, in caso affer -
un cappellano per l’Ospedale e un
p roiettile o la scheggia, che sia, ‘ma se
mativo, come?
Medico con chirurgo per l’Ospedale; si
non farà infezione, non le darà noia’.
aggiungeva a questi elementi direttivi G. Magliarulo, Napoli
Non me ne dette, eccetto al cambiare del tempo atmosferico: è ancora lì, incapsulato nel mio braccio, mentre
anche il personale medico e di supporto in servizio negli ospedali. E’ utile notare
Gli esiti della guerra di successione consegnarono
che un rapporto di lavoro continuativo
scrivo queste righe. Destramente mi lava
spagnola
all’Impero
rappresentava un’eccezione in una
le ferite, toglie da quella al braccio
asburgico i domini di Napoli (1713), che
Marina sostanzialmente stagionale, la cui
alcuni frammenti di stoffa che vi si
divennero un vicereame di Vienna per
attività
marittima,
prevalentemente
erano cacciati, le disinfetta, le fascia per
una ventina d’anni. Ma le vicende poli-
civile, si svolgeva da marzo-aprile ad
bene...Molto probabilmente devo a lei
tiche e militari della guerra di succes-
ottobre, mentre d’inverno veniva sciolta.
se non ho perduto l’uso della mano
sione polacca forn i rono l’occasione per
Sulla storia di questa Marina molto
destra”. E subito dopo sarà Aimaro, il
il ritorno spagnolo. Carlo di Borbone,
è stato scritto, ma recentemente Antonio
figlio della baronessa, ad accompagnare
figlio di Filippo V di Spagna e di Elisa-
Formicola e Claudio Romano (“Storia
l ’ u fficiale partigiano fino a destinazione
betta Farnese, entrò infatti a Napoli il
della Marina da guerra dei Borboni di
10 maggio 1734, accolto trionfalmente
Napoli”. Roma, Ufficio Storico della
E al Palàs si verificò, nella
dalla popolazione. Il “Governo Imperale
Marina Militare, 1° volume in due tomi
sordida guerra, un episodio di rara
Napoletano” era finito per sempre e
che rispettivamente trattano i periodi
umanità che fa piacere ricordare. Nel
incominciava la storia gloriosa del Regno
1734-1767 e 1767-1799, 2005) hanno
s e t t e m b re 1944 vicino al Palàs, che
delle due Sicilie (somma del regno di
p rodotto uno studio di altissimo valore ,
aveva trattato bene, secondo le tradi-
Napoli e di quello di Sicilia), che sarebbe
che recupera e supera tutti i precedenti
zioni della Croce Rossa, anche i tede-
stato governato dai Borboni fino al 1860.
avvalendosi non solo della bibliografia
schi, c’era stata una battaglia accanita,
Carlo rimarrà a Napoli fino al 1759,
p reesistente, ma soprattutto di ricerc h e
nella notte.
al termine della quale soldati germ a-
quando tornerà in Ispagna per regnarvi
a rchivistiche originali, e stanno pubbli-
nici portarono in barella, gravemente
col nome di Carlo III, lasciando le Due
cando un’opera ampia e completa, che
ferito, “un giovane studente di Ve t e r i-
Sicilie al figlio terzogenito (Ferdinando
tratta ogni aspetto del fenomeno storico.
naria, Luigi Allasino (Paolo), catturato
IV).
Di esso ci avvarremo largamente nella
presso la sua arma dopo che aveva per
Nel nuovo Stato la Marina militare
nostra risposta, utilizzando in partico-
ore, con straordinario coraggio, tenuto
dipendeva, come le altre forze armate,
lare le pagine 125-135 del volume I,
a bada il nemico. I tedeschi ridevano
dal re, che la amministrava e la gestiva
tomo 1, che sono state compilate quasi
e dicevano ‘Caput’, e tutti al Palàs senti-
attraverso la “Real Segreteria di Marina”.
esclusivamente sulla base di documenti
rono stringersi il cuore al pensiero di
Fu istituito lo “Estado Mayor”, non assi-
inediti rintracciati nell’archivio di Stato
un’esecuzione
milabile
di Napoli.
sommaria.
Ma...il
all’attuale
Stato
Maggiore
comandante (un ufficiale degli Alpen-
perché aveva la prevalente funzione di
Il servizio sanitario, tenuto conto del
jaeger) lo fece portare dentro; poi,
raggruppare un certo numero di ufficiali
limitato raggio operativo entro cui era
rivolto alla baronessa: ‘ Mio dovere
contabili (in caso di operazioni militari
chiamata ad agire in quel tempo la
f u c i l a re...Ma io lasciare qui’. Poscia se
- difesa del litorale e dal commercio
Marina di Napoli, era organizzato soprat-
ne andò, dopo che lui e i suoi ufficiali
dalle insidie dei pirati barbareschi - il re
tutto e terra. Tuttavia si era pro v v e d u t o
e b b e ro stretto la mano al ferito il quale,
sceglieva i comandanti). Subalterna
in modo di avere anche a bordo qualche
pallido come un cadavere per il sangue
all’organismo appena citato vi era poi la
capacità di intervento. Sulla unità mili-
perso, aveva sempre mantenuto un
“Primera Piana”, ossia un organico a
tari non v’erano medici, ma un “Ceru-
contegno composto e severo, senza
pianta fissa con rapporto di lavoro conti-
sico”, ossia un chirurgo, capace di inter-
lasciarsi sfuggire un lamento”.
nuativo, che comprendeva gli ufficiali
venire sulle ferite da taglio o da arma
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da fuoco riportate in scontri navali, ferite
Venivano utilizzate in proposito feluche
minciarono presto ad aumentare di
di natura traumatica per le quali si ricor-
od altre imbarcazioni private, sotto il
numero. Prima di tutto a Napoli, dove
reva frequentemente ad amputazioni.
c o n t rollo della Real Marina, che re s t a-
all’Ospedale
Sulle unità maggiori (vascelli, fregate) il
vano in mare continuativamente per due
affiancò nel 1738 un secondo più
della
Darsena
se
ne
c h i r u rgo poteva contare su un aiutante
mesi, andando poi in quarantena per
grande, l’Ospedale di Piedigrotta, che
esperto e qualificato, su quelle minori,
evitare il rischio di divenire a loro volta
aveva una ricettività di quasi 300 letti.
che potevano avere un solo sanitario
veicoli di infezioni contratte durante i
Stimandosi
che si spostava in caso di necessità da
controlli.
epidemie il vecchio nosocomio fosse
poi
che
in
tempo
di
una unità all’altra, l’assistenza era assi-
Ancora prima del ritorno degli
troppo vicino al Palazzo Reale, lo si
curata da un qualche marinaio anziano
spagnoli funzionava a Napoli l’Ospedale
trasferì a Chiaja, dove però non si poté
o comunque meno inesperto degli altri.
delle Galere, o della Darsena, destinato
ottenere posto che per circa 80 ricove-
In questi limiti, le cure possibili veni-
prevalentemente - 80 posti su 100 - ai
rati. Ma queste iniziative limitate alla
vano estese anche agli eventuali prigio-
galeotti (forzati e prigionieri di guerra
capitale furono affiancate, a partire dagli
nieri catturati, che venivano subito visi-
fatti schiavi) e per il resto al personale
anni ‘50 del secolo XVIII, dalla utilizza-
tati. Ma a bordo si verificavano, più
m i l i t a re, esclusi gli ufficiali, che riceve-
zione di infrastrutture ospedaliere dell’E-
frequentemente ancora degli eventi trau-
vano l’assistenza a domicilio. Con Carlo
sercito e civili site in altre parti del terri-
matici, altre patologie, di carattere infet-
di Borbone fu istituito il “Servizio Sani-
torio dello Stato, come Crotone, Brin-
tivo - quasi ogni anno marinai a bordo
tario” della Real Marina, che disponeva
disi, Palermo e Messina. Un altro ospe-
venivano colpiti da febbri definite “attac-
di medici, chirurghi, infermieri e di infra-
dale di Marina sorse a Casanova, vicino
caticcie”, che venivano poi curate a
strutture ospedaliere esclusive. Capo del
a Caserta nel 1751 per rispondere alla
terra, appena sbarcati gli infermi - o di
Servizio era il “Primo Medico delle
domanda di assistenza che proveniva
origine alimentare, virale o batterica, o
Galere di Napoli”, membro della Primera
dai galeotti, dalle maestranze e dai mili-
altro. D’altra parte a bordo non v’era
Piana (primo nominato fu don Alberto
tari impiegati nella costruzione della
uno spazio destinato ad accogliere gli
Mollica), da cui dipendevano in sanitari
Reggia:
ammalati.
questo
nuovo
impianto
della flotta, mentre dalla seconda carica
comprendeva 73 posti letto, con due
Ci si preoccupava molto del pericolo
del Servizio, il “Primo Medico” re s p o n-
padiglioni capaci complessivamente di
di epidemie, e negli archivi si rintrac-
sabile dell’Ospedale, dipendevano gli
45 letti per gli infermi cristiani, e un
ciano frequenti casi, in scali siti su tutte
ospedalieri.
locale di 28 letti per quelli “maomettani”.
le coste del Regno, di gruppi di marinai
Le patologie curate riguardavano le
Per le spese di mantenimento dei
e militari imbarcati che si contagiavano
più varie malattie ed i traumi conse-
ricoverati, venne applicato il sistema
a vicenda e, appena possibile, venivano
guenti a combattimenti, per i quali veni-
dell’assento, ossia di un contratto stipu-
passati agli ospedali di terraferma. Ed è
vano eseguiti frequentemente interventi
lato dalla Real Marina con un finanzia-
singolare come ritorni frequente - proba-
c h i r u rgici per estrarre pallottole o
tore, detto “Assientista Generale degli
bilmente nella incapacità di meglio defi-
schegge d’osso; dopo di che venivano
Ospedali”, che si impegnava ad antici-
nire in quel tempo le cause del morbo
usate protesi, stampelle, gambe di legno,
pare tutte le spese necessarie per le cure
- l’accusa all’aria come origine del male.
al fine di consentire di muoversi in auto-
e il mantenimento dei nosocomi: il
“febbre di mutazione d’aria”. Altra causa
nomia a coloro che in seguito alle ferite
personale era diviso in due classi, la
non rara era il contatto con navi in
ed alle cure potevano farlo solo con
prima a carico del Re, che comprendeva
quarantena, date le scarse misure
questi mezzi. “Ad essere sottoposti ad
personale amministrativo e sanitario
d’igiene e di profilassi che si praticavano
interventi chirurgici, erano anche i
(contabile, medici, ecc.) la seconda a
allora. E questo discorso ci porta a ricor-
marinai barbareschi feriti e catturati
carico del contraente, che comprendeva
dare l’esistenza, in mare, del cosiddetto
durante gli scontri navali, ai quali veniva
il personale dei servizi (farmacista,
“Cordone sanitario”, che consisteva in
f o rnita la medesima assistenza sanitaria
cuoco, ecc.). Vi erano poi anche, in
ispezioni condotte da naviglio militare
riservata al personale cristiano”.
numero variabile, gli “Schiavi sediari per
o militarizzato lungo determinati tratti di
Gli ospedali di Marina, in relazione
costa, soprattutto in tempi di epidemie.
all’espansione delle forze navali, inco-
G Med Mil. 2009; 159(2): 249-254
trasportare li Forzati ammalati”, i quali erano
“simbolicamente
remunerati
della Marina da guerra nel corso degli anni ‘40 comportò l’aumento del personale e quindi l’adeguamento della capacità ricettiva dei due principali ospedali della Real Marina nella capitale. L’Ospedale di Piedigrotta fu ristrutturato, su p rogetto del Bompiede del 1850, dedicando ai malati il primo piano, suddiviso in corsie e stanze per casi particolari. L’Ospedale delle Galere di Chiaja venne ampliato nel 1752, prolungando i due saloni che ospitavano i ricoverati. “Alla partenza di Carlo di Borbone, come risulta dal bilancio del 1759, l’organizzazione sanitaria era retta dal ‘Primo Medico delle Galere’ don Stefano de Ali, inquadrato nella Primera Piana”, mentre il personale direttivo dell’amministrazione e della sanità faceva capo al ‘Contro l“Pianta del Piano Terra dell’Ospedale della Gente di Galera”, ovvero progetto per l’ampliamento dell’Ospedale di Marina di Piedigrotta.
loro’ ed al ‘Primo Medico’, coadiuvato da un altro medico e due chirurghi. Durante il regno di Carlo venne
(poco più di 7 Scudi di Viglione all’anno
Il sovrano cercò di incre m e n t a re le
infine istituita la “Deputazione di salute
ciascuno) in quanto, talvolta, fungevano
forze navali, che effettivamente aumen-
Marittima”, che aveva il compito di
da becchini”. Un’ultima categoria di rico-
tarono, ma sempre nei limiti di una
controllare passeggeri e merci in arrivo
verati era composta infine dai cosiddetti
potenza regionale minore, costretta alla
dal mare per evitare che lo stato della
“inutili”, ossia galeotti vecchi o debili-
neutralità nella guerra di successione
pubblica salute venisse insidiato da
tati, non più in grado di re m a re o di
austriaca dalla sola minaccia del bombar-
minacce esterne. In tutti gli approdi del
l a v o r a re nell’arsenale, che cercavano
damento di Napoli da parte della flotta
Regno funzionari appositi, chiamati
invece di rendersi utili prestando la loro
inglese (1742). Tuttavia l’espansione
“Guardiani del Porto” conducevano
opera come ausiliari del personale od assistendo gli ammalati per la pulizia personale. Per poter operare non erano legati tra loro, ma avevano i piedi incatenati per le caviglie. All’ingresso dell’Ospedale vi era una guardia armata del Battaglione
di
Marina,
solitamente
composta da un caporale e tre soldati, malgrado la quale si verificarono più volte fughe. Primo Assientista fu tale Angelo Carasale, con contratto del novembre 1735, che prevedeva un impegno temporale minimo di 6 anni; la prima rata di rimborsi pagatagli dalla Real Marina risultò di 3.500 ducati.
Veduta dell’isolotto di Nisida ove era ubicato un Lazzaretto; è in questa piccola rada, che le navi restavano all’ancora in attesa di “consumare la quarantena”.
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Veduta dal mare del porto di Napoli (1759); all’estrema destra dell’immagine, sulla testata del molo piccolo, è riconoscibile l’edificio che ospita la “Deputazione di Salute Marittima”, meglio conosciuta con il nome di “Immacolata Vecchia”.
ispezioni severe sul naviglio in arrivo, che in caso favorevole si concludevano col rilascio del documento di “Libera Pratica”, attestante il “perfetto stato igienico” dell’equipaggio e delle merci; tale documento costituiva il necessario lasciapassare per accedere al porto. Diversamente il bastimento doveva trascorrere un periodo di “Contumacia” (quarantena) in un luogo a ciò deputato: per Napoli, esso si trovava vicino alla piccola isola di Nisida, dove fu costruito in seguito anche un lazzare t t o . Nella capitale, il centro direttivo di questi controlli era insediato all’Immacolatella, ossia alla testata del Molo Piccolo, dove il Re aveva fatto collocare una statua dell’Immacolata sull’edificio a struttura ottagonale costruito su p rogetto di Domenico Antonio Va c c a ro fra il 1739 e il 1742.
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“Piano dimostrativo della Marina di Lecce e del suo Cordone Marittimo” (1753). I Cordoni Sanitari Marittimi, erano costituiti da imbarcazioni che vigilavano lungo un determinato tratto di costa per evitare lo sbarco clandestino di merci e persone, durante particolari periodi epidemici.
Recensioni Il crinale dei crinali di Costantino Cipolla
N
ella sua introduzione al volume
“Il crinale dei crinali” sulla batta-
glia di Solferino e San Martino il curatore dell’opera Costantino Cipolla giustamente afferma: “si tratta in realtà di un evento
sul quale molto si è scritto
nell’800, anche se in modo piuttosto approssimativo e retorico, per poi essere lentamente
abbandonato
al
suo
destino…in questo vuoto di prospettiva si colloca il nostro lavoro…”. E’ un opera quella che oggi pre s e n-
a Solferino e San Martino vi fu un vero
tiamo di oltre 2000 pagine articolate in
tracollo nell’organizzazione dei soccorsi ai
q u a t t ro volumi, nel primo dei quali è
tanti feriti; per cui le potenze europee
puntualmente ricostruita la battaglia,
dovettero rivedere compiti, strutture, consi-
ma non viene dimenticato però “uno
stenza e preparazione delle Sanità Militari.
dei fiori più fulgidi che sbocciarono sui
Accanto a queste problematiche la
campi di battaglia: la Croce Rossa Inter-
battaglia a causa delle perdite gravis-
nazionale” mentre gli altri tre volumi
La battaglia di Solferino e S. Martino
sime (che C i p o l l a attraverso una rico-
riportano l’evento bellico nell’ottica
del 24 giugno 1859 rappresenta nel pano-
struzione ”oggettiva” indica in 22.000
francese, austriaca ed italiana, il tutto
rama risorgimentale italiano una svolta
deceduti e circa 50.000 feriti rispetto
sostenuto da una corposa e spesso
decisiva e un’accelerazione dell’unità
alle 66.400 vittime complessive ripor-
inedita documentazione ritrovata e
nazionale del nostro Paese, ma scuote
tate dalle Relazioni Ufficiali) solleva il
commentata da valenti e qualificati
anche “l’Europa della restaurazione legit-
p roblema della tutela della dignità e
esperti.
timista messa in serie e definitiva crisi a
della neutralità del ferito e sarà il
favore dell’Europa delle nazioni e della
Dunant che visse i momenti successivi
sovranità
quindi
della battaglia a pro p o r re e concretiz-
come abbiamo già detto al Prof. Costan -
pienamente giustificato il titolo del primo
z a re l’idea di una società sovranazio-
tino Cipolla, Ordinario di Sociologia
volume “Il crinale dei crinali”.
nale che garantisse i principi umani-
Promotore dell’opera è ovviamente il Comune di Solferino che ha affidato,
nell’Ateneo
bolognese
ed
popolare…”.
Ecco
insigne
L’opera, preziosa per gli amanti
storico, questa fatica che vede la luce
della storia, è di grande interesse per
in coincidenza del 150° anniversario
gli appartenenti alle Sanità Militari e
dello storico evento.
per i cultori di questo settore perché
tari nei conflitti: la Croce Rossa Internazionale. Amm. Isp. Capo Vincenzo Martines
G Med Mil. 2009; 159(2): 255-256
Dalla storia al futuro di O. Sarlo, D. Cioffi e M. Baldoni
Q
uesto Libro nasce dalla sentita, profonda esigenza di
salutare un nuovo corso impresso alla scienza medica nell’ambito della
Sanità Aeronautica. E’ infatti una recente ed importante conquista la strada della cooperazione scientifica avviata sul territorio regionale dall’Istituto Medico Legale “Angelo Mosso”
G Med Mil. 2009; 159(2): 255-256
di Milano, grazie all'illustre concorso
pioniere degli studi sulle risposte
di una giovane ed ormai affermata Università Lombarda, L’Università di
fisiologiche dell’organismo umano alle alte quote, presupposti scienti-
Mlano-Bicocca. L’Istituto Medico Legale di Milano è
fici assolutamente indispensabili, su cui si sarebbe successivamente
intitolato alla figura di un insigne Professore, il Professor Angelo Mosso,
fondata quella particolarissima ed attuale branca medica conosciuta
t i t o l a re dell’insegnamento di Fisiologia Umana presso L'Università di
con il nome di Medicina Aeronautica e Spaziale.
Torino, nel periodo dal 1879 al 1910. Il Professor Mosso è stato un vero
Col. Co. Sa. Me. Antonio Masetti