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La fabbrica degli abbracci - ESTRATTO

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Flavia Franco

La fabbrica

degli abbracci

Serie

ROSSA




Coordinamento redazionale: Emanuele Ramini Autrice: Flavia Franco Illustratrice: Chiara Galletti Illustratore fumetti: Lorenzo Balocco Approfondimenti e schede didattiche: Flavia Franco Coordinamento grafico: Mauro Aquilanti Team grafico: Raffaella De Luca, Valentina Mazzarini

I Edizione 2022 Ristampa 7 6 5 4 3 2 1 0

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Tutti i diritti sono riservati © 2022 Raffaello Libri S.p.A. Via dell’Industria, 21 60037 - Monte San Vito (AN) www.ilmulinoavento.it www.daileggiamo.it Printed in Italy È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questo libro senza il permesso scritto dei titolari del copyright. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

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Flavia Franco

La fabbrica degli abbracci

Illustrazioni di

Chiara Galletti



Una lettera anonima (un pessimo inizio per un libro)

Sì, cari lettori. Questa storia comincia parlando di una lettera anonima. Però, per fortuna, spesso la realtà non è brutta come sembra. Infatti, come potete capire dai sorrisi che vedete nella foto scattata alla fine della storia, direi che “tutto è bene quel che finisce bene”! Ora, se volete scoprire come si sono svolti i fatti non avete che da continuare a leggere.


Alice scrittrice (cioè io)

Mi presento. Mi chiamo Alice Scrittrice e faccio la giornalista. Lavoro per un giornale che si chiama il Ficcanaso, dal nome capirete subito che non ci facciamo sfuggire nessuna notizia. Ho un cane che si chiama Fiuto. Abitiamo insieme in un piccolo appartamento in via dei Platani. Fiuto ha sempre il naso tappato. Credo che gli abbiano montato un naso guasto o forse era usato perché è decisamente troppo grande per il suo muso. Ha anche un colorino tendente al rosso, come il naso di un pagliaccio. È stata proprio quella palla rossa a colpirmi quando l’ho visto al canile. Oltre al naso mi hanno colpito: • il corpo a forma di cotechino 6


• le zampette corte e ricurve che lo fanno sembrare un tavolino da salotto • la coda bastoncino, dritta e fissa. Mentre osservava i passanti, la palla rossa sbucava tra i buchi della rete di recinzione. – Fiuto non scodinzola mai – ha detto la custode del canile indicandolo. Quando mi sono avvicinata il bastoncino è impazzito: ha cominciato a muoversi da destra a sinistra e da sinistra a destra, tipo il tergicristallo della macchina quando piove forte. La custode lo guardava incredula. Ho capito che era un segnale. Così me lo sono portato a casa. Col fatto che ha sempre il naso tappato, nelle indagini non mi è di nessun aiuto. Però è molto simpatico. E se sta immobile nel centro del tappeto del salotto può davvero fare finta di essere un tavolino. E poi sa fare delle bellissime capriole, non so se questo dipenda dal naso da pagliaccio. Però è bravo. 7


Quando in redazione è arrivata la lettera anonima, lui, come al solito, dormiva nella cuccia di stoffa sotto la scrivania. – Tieni – mi ha detto Safaa, la collega che si occupa della sezione furti e cianfrusaglie – è arrivata questa busta per te. Per sbaglio l’hanno lasciata sulla mia scrivania. “Una lettera?” ho pensato. Chi diavolo è che scrive ancora lettere al giorno d’oggi? Usano tutti la mail… Sulla busta era scritto a mano l’indirizzo del giornale: Spettabile Redazione Il Ficcanaso Via Stamperia, A4 12012045 Quotidiano (GI) Ho aperto convinta che fosse uno sbaglio. Nella busta c’era un foglio con una scritta composta con lettere di carta ritagliate dai giornali. 8


Righellodalnaso. Il paese senza abbracci. Ma si può vivere così? Qualcuno faccia qualcosa. Firmato: un fan degli abbracci. “Sarà sicuramente una fake news” ho pensato tra me. “Non può esistere un luogo in cui gli abbracci sono vietati”. Tuttavia, come giornalista ho il dovere di approfondire le notizie, di cercare fonti che mi aiutino a capire se si tratta di verità o di bugie. E così ho iniziato a fare una ricerca con Moogle Earth, sapete, quel sito in cui si può passeggiare per il mondo senza che nessuno se ne accorga. Ebbene, non ci crederete, ci ho messo un sacco di tempo ma alla fine l’ho trovato. Minuscolo, minuscolissimo, una cacca di mosca, il puntino lasciato da una biro punta fine… Righellodalnaso esisteva veramente. 9


A quel punto ho deciso che dovevo capirci di più. E così ho fatto le valigie e sono partita su due piedi. Quando una giornalista fiuta una notizia non deve perdere tempo. Ovviamente sono io quella che fiuta perché Fiuto, come vi ho detto, non fiuta un bel niente. Comunque, l’ho portato con me lo stesso. Non sapevo quanto sarei stata via, mica potevo lasciarlo da solo a casa! Sa fare benissimo le capriole ma non è assolutamente in grado di cucinare. L’inchiesta è durata parecchio tempo. Da domani la troverete a puntate sul mio giornale. Il finale, vi garantisco, sarà davvero una sorpresa… Intanto, prima di partire mi sono scattata un selfie. Di Fiuto vedete solo la coda. Lui non sopporta i selfie! Ah, non fate caso al disordine che c’è sulla scrivania…

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Puntata 1.

Un navigatore poco navigato

(ma non ditegli che ve l’ho detto)

Viaggiavamo da ore e ore. Fiuto ronfava sul sedile posteriore. Prima di partire avevo impostato come destinazione “Righellodalnaso”. Credevo che il navigatore fosse esperto, invece aveva le idee piuttosto confuse.

Gira a destra, anzi no, a sinistra. Alla rotonda prendi la prima uscita poi procedi per 150 chilometri. E poi torna indietro perché forse la strada non è quella. Vai dritto per 6 chilometri. Prendi la tangenziale sud, poi quella nord, sempre se sei d’accordo (il mio navigatore è molto gentile e non impone mai nulla). Fai tre giri intorno alla rotonda. Se ti gira la testa, esci alla terza uscita, anzi alla quinta. Ops, forse la quinta non c’è… 12



7+

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Serie ROSSA

Questo volume sprovvisto del talloncino a fronte è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE,GRATUITO, fuori commercio. Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d).

“Gli abbracci sono un posto perfetto in cui abitare”. Eppure, c’è un paese in cui sono proibiti. Capite? Niente meno che proibiti! La giornalista Alice Scrittrice lo scopre grazie a una lettera anonima e non ci vuole credere. Eppure, nonostante un navigatore piuttosto confuso e un cane Fiuto che non fiuta un bel niente, tra selfie e interviste, quel paese esiste davvero. Insieme a tanta nebbia e tanta tristezza. Un racconto per capire il valore e la delicatezza di ogni abbraccio. Flavia Franco vive in Piemonte ed è una maestra. Scrive racconti e libri di scuola. Legge molto, viaggia molto, impara ogni giorno. Ha un avatar che si chiama “maestra vecchia fa buon brodo”, cui ha dato il compito di raccontare la scuola nel web. LEGGO FACILE

Per semplificare la lettura del testo, si è usato un carattere di facile leggibilità.

Con inserto a fumetti

Consigliato a partire dai 7 anni

Il libro continua online su daileggiamo.it

€ 8,00


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