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Guida pratica Raffaello 1 - Religione

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Scuola Primaria Percorsi didattici e operativi per l’ nella Raffaello Stefania Fiorucci • Beatrice Castellani • Emanuela Pantalla
1 Guida pratica
I.R.C.

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Raffaello

Percorsi didattici, operativi e valutativi per l'I.R.C. nella

Scuola Primaria

1
Stefania Fiorucci • Beatrice Castellani • Emanuela Pantalla
Religione Guida pratica

Indice generale

UF 1 STUPORE

2
INTRODUZIONE 6 Quadro normativo di riferimento 11 PIANO DELL’OPERA 15 Struttura del volume 1 17 PROGETTAZIONE ANNUALE Classe Prima 18 UNITÀ FORMATIVE Classe Prima 22
L’EMOZIONE CHE CI PORTA A DIO 23 come ARTE A 24-31 • Proposta 1 CONOSCIAMO SAN FRANCESCO 24 Approfondimento Cimabue e Giotto 25 • Proposta 2 LA CREAZIONE NELL'ARTE 28 Approfondimento Melchior Bocksberger 28 Approfondimento Lettura del quadro di J. Brueghel il giovane 30 come RELIGIONE R 32-42 • Proposta 1 LA CREAZIONE 32 Approfondimento La Giornata mondiale della Terra 34 • Proposta 2 UN NOME PER OGNI ANIMALE 37 Approfondimento Le tre tradizioni del racconto della Genesi 38 • Proposta 3 IL NOME DI DIO 40 come EDUCAZIONI E 43-54 • Proposta 1 IL DIRITTO AL NOME 43 Approfondimento Il diritto al nome e all’identità 44 • Proposta 2 OLTRE IL NOME 46 • Proposta 3 LE EMOZIONI: TANTE FORME DENTRO DI ME 49 UF 2 FELICITÀ L’EMOZIONE DELLA NASCITA 55 come ARTE A 56-67 • Proposta 1 LA NATIVITÀ 56 Approfondimento Pietro di Cristoforo Vannucci detto il Perugino 58 Approfondimento Il bue e l’asinello nella tradizione 60 • Proposta 2 ALTRI SIMBOLI DEL NATALE 63 Approfondimento L’albero di Natale 63 Approfondimento L’importanza del disegno libero 64 come RELIGIONE R 68-80 • Proposta 1 IL NATALE 68 Approfondimento Il presepe come rappresentazione simbolica 69 Approfondimento I pastori al tempo di Gesù 70 • Proposta 2 GLI ANGELI DANNO L'ANNUNCIO 74 Approfondimento La figura dell’angelo nella Bibbia 75 Approfondimento Serafini e cherubini 75 Approfondimento La storia di san Michele arcangelo 76 come EDUCAZIONI E 81-86 • Proposta 1 LA NASCITA 81 • Proposta 2 LA FESTA 83 Approfondimento Quando è nato l’uso di festeggiare il compleanno? 83
3 INDICE UF 3 DIVERTIMENTO L’EMOZIONE DI CRESCERE 87 come ARTE A 88-93 • Proposta 1 GESÙ, UN BAMBINO COME GLI ALTRI 88 Approfondimento La presentazione di Gesù al Tempio di Raffaello 88 • Proposta 2 GESÙ NELLA BOTTEGA DI GIUSEPPE 90 Approfondimento Lettura del dipinto del Maestro di Serrone 91 Approfondimento Ma san Giuseppe era davvero un falegname? 91 come RELIGIONE R 94-102 • Proposta 1 GESÙ BAMBINO È PRESENTATO A DIO 94 Approfondimento Il sacerdozio nell’Antico Testamento 95 Approfondimento La sinagoga 95 • Proposta 2 UN BAMBINO DI NOME GESÙ 97 Approfondimento La vita dei bambini al tempo di Gesù 97 Approfondimento Shema Israel 98 come EDUCAZIONI E 103-116 • Proposta 1 IL DIRITTO AL GIOCO 103 Approfondimento L’importanza del gioco 106 Approfondimento Sevivòn o dreidel 107 • Proposta 2 IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE 111 Approfondimento Il diritto all’istruzione 111 • Proposta 3 IL DIRITTO A UNA SANA ALIMENTAZIONE 115 Approfondimento La sana alimentazione è un diritto 115 UF 4 FIDUCIA L’EMOZIONE DELL’AMICIZIA 117 come ARTE A 118-133 • Proposta 1 LE PARABOLE 118 Approfondimento L’agnello come simbolo 118 Approfondimento Sieger Köder 120 • Proposta 2 LA GUARIGIONE DEL CIECO NATO 121 Approfondimento Iconografia di un miracolo 121 come RELIGIONE R 124-136 • Proposta 1 NOÈ E LA SUA AMICIZIA CON DIO 124 • Proposta 2 GESÙ E I SUOI AMICI 132 Approfondimento Il lago di Galilea 135 come EDUCAZIONI E 137-144 • Proposta 1 IL VALORE DELL’AMICIZIA 137 Approfondimento La frustrazione è un’emozione 139 UF 5 DALLA TRISTEZZA ALLA GIOIA LE EMOZIONI DEI CRISTIANI 145 come ARTE A 146-153 • Proposta 1 I SIMBOLI DELLA PASQUA: L’UOVO 146 Approfondimento L’uovo per i Cristiani 147
4 INDICE Approfondimento Due parole sugli artisti scelti 150 • Proposta 2 I SIMBOLI DELLA PASQUA: PETTIROSSO, CARDELLINO E FRINGUELLO 151 Approfondimento Raffaello Sanzio 152 come RELIGIONE R 154-170 • Proposta 1 LE CAMPANE DELLA FESTA 154 Approfondimento Campane e campanili 155 • Proposta 2 LA PASQUA DI GESÙ 157 Approfondimento Parole da conoscere 158 • Proposta 3 LA COMUNITÀ CRISTIANA SI RITROVA IN CHIESA 161 Approfondimento Il doppio significato di “chiesa” 161 Approfondimento Il dono dello Spirito Santo 162 come EDUCAZIONI E 171-177 • Proposta 1 LA GIOIA DELLA PRIMAVERA E DELLA PASQUA 171 Approfondimento Antonio Vivaldi 171 • Proposta 2 LE DIMENSIONI DELL’ESSERE UMANO 175 Approfondimento Le cinque dimensioni dell’essere umano 175 Verifiche 178-183

U. F. 1

• Attività interattiva

Identikit di san Francesco

• Attività interattiva Qual è san Francesco?

• LIM e Smart Board

La creazione del mondo di M. Bocksberger

• Attività interattiva

Ogni animale ha il suo nome

• Attività interattiva

Le forme delle emozioni

U. F. 3

• Attività interattiva

La presentazione di Gesù al Tempio

• LIM e Smart Board

Maestro di Serrone, Gesù nella bottega di Giuseppe

• Video

La vita a Nazaret e la mia

U. F. 5

• LIM e Smart Board

Esempi di Uova di Fabergé

• Attività interattiva

Caccia all’uovo

• LIM e Smart Board

La Madonna del Cardellino di Raffaello

• Attività interattiva

Campane a festa

• Attività interattiva

Alla scoperta della chiesa

U. F. 2

• LIM e Smart Board

La Natività del Perugino

• Attività interattiva

Quando gli oggetti parlano

• LIM e Smart Board

Viggo Johansen, Buon Natale

• Attività interattiva

Facciamo il presepe

U. F. 4

• LIM e Smart Board

Il buon Pastore di Köder

• LIM e Smart Board

Il miracolo del cieco nato 1

• Attività interattiva

Il miracolo del cieco nato 2

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5
digitali
Contenuti

– Che cosa vuol dire addomesticare? –

– È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami... Bisogna essere molto pazienti ...

Ci vogliono i riti… –

– Che cos’è un rito? – disse il Piccolo Principe.

– È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore. –

Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe, Bompiani

L’insegnamento, e ancor più l’insegnamento della religione cattolica nella Scuola, non può prescindere da queste parole di Antoine de Saint-Exupéry, perché insegnare è innanzitutto creare dei legami.

Da qui i due concetti per noi fondamentali di "addomesticare" e di "rito".

• Addomesticare - Per un docente, costruire la relazione con i propri alunni è un passaggio fondamentale. Dobbiamo ricordarci di “addomesticarci” ogni giorno, senza dare mai nulla per scontato. In una realtà complessa come quella attuale, gli insegnanti sono chiamati, non solo a comunicare contenuti, ma soprattutto a educare, attraverso relazioni costruttive, e a favorire lo sviluppo di competenze, attraverso il metodo induttivo che parte dai prerequisiti dei bambini.

• Riti - Il tempo è la risorsa più preziosa che abbiamo e dobbiamo imparare a valorizzarla. Esiste il momento giusto per ogni attività ed è importante progettarlo e renderlo chiaro ai bambini. Da qui l’importanza dei “riti” a scuola, soprattutto nella fascia di età della Primaria.

Da questa breve premessa si possono evincere i princìpi che stanno alla base dell’impostazione didattica della presente guida e dell’intero Progetto didattico, che vuole essere un agile strumento di lavoro per il docente. Li riportiamo qui sotto.

Pluralità di proposte e di linguaggi

Per promuovere un vero processo inclusivo e interdisciplinare vengono suggerite tante proposte che mirano a favorire l’evoluzione unitaria del bambino nel rispetto del suo sviluppo cognitivo ed emotivo-affettivo, attraverso l’attivazione del pensiero divergente, creativo, alternativo e originale, ritenuto complementare al pensiero convergente, logico e razionale. L’utilizzo di diversi linguaggi, con particolare riferimento a quello artistico-espressivo, ci sembra un’ottima strategia per veicolare il messaggio di “realtà invisibili” attraverso espressioni visive.

Ampio respiro progettuale

La presente guida così come l’intero Progetto didattico, non si presenta come uno schema rigido o chiuso, ma come una proposta di attività, tra le quali ogni docente può scegliere quelle che meglio si inseriscono nel suo lavoro progettuale.

Percorsi calibrati e inclusivi

Ogni proposta è appropriata al livello di concettualizzazione del bambino e cerca di partire da esperienze concrete. Tenendo presenti gli studi di Piaget sullo sviluppo intellettivo dalla nascita all’adolescenza e gli stadi di cui parla Bruner nel processo di acquisizione del pensiero maturo (attivo-iconico-simbolico), si introducono i bambini, in modo graduale, al concetto di religione.

6 INTRODUZIONE

Fare didattica con l’arte

Il docente riscontrerà che, tra le peculiarità della presente guida e dell’intero Progetto didattico, spiccano i percorsi dedicati all’Insegnamento della Religione Cattolica utilizzando come strumento privilegiato l’arte. Il binomio arte-religione è immediato. Come si può fare grammatica, matematica, italiano, storia, geografia o musica partendo dall’osservazione di opere d’arte, ancora più semplice diventa utilizzarle come stimolo per affrontare qualsiasi argomento legato alla religione cattolica. Lo Stato pontificio, gli ordini religiosi, i fedeli facoltosi, sono stati, da sempre, i maggiori committenti degli artisti, sia dei più noti che dei meno conosciuti. Pinacoteche e collezioni hanno come pezzi “forti” proprio quadri e pale d'altare a soggetto religioso. Entrare in chiese, conventi, monasteri ed eremi, oggi vuol dire varcare le soglie di luoghi dove le immagini raccontano storie e nascondono messaggi che non aspettano altro che essere scoperti e interpretati. Questa guida cercherà di fornire agli insegnati gli strumenti per poter leggere insieme ai propri studenti, in maniera autonoma, alcune immagini o oggetti artistici, per favorire un apprendimento partecipativo e attivo, che presupponga l’incontro diretto con fonti materiali, visive e iconografiche.

FINALITÀ

Partendo sempre dal vissuto emozionale del bambino, la presente guida e l’intero progetto didattico di cui fa parte mirano, secondo le finalità proprie della Scuola Primaria, a:

• risvegliare la ricerca del senso, elemento essenziale per la costruzione della persona nel suo percorso di crescita, proponendo le risposte della religione cristiana;

• qualificare l’IRC come un insegnamento di tipo storico, culturale e religioso che, attraverso l’utilizzo del metodo storico-scientifico e critico, può essere proposto a tutti i bambini, credenti e non;

• stimolare il confronto e il dialogo, invitando gli alunni a comprendere l’origine delle diverse idee, religiose ma non solo, per un’interpretazione positiva della diversità.

EDUCAZIONE CIVICA, ARTE, INTELLIGENZA EMOTIVA E IRC

Quella della cittadinanza, nel quadro di riferimento del 2018, è divenuta una competenza a sé ed è strettamente legata al profilo delle competenze attese nel Primo Ciclo d’Istruzione relativamente all’insegnamento trasversale di Educazione Civica del 2020 (cfr. L. 20 agosto 2019 n. 92 e D.M. 22 giugno 2020 con Allegato A: Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione Civica e Allegato B: Integrazione Profilo Competenze Primo Ciclo).

L’Insegnamento della Religione Cattolica, come le altre discipline, partecipa con i propri epistemi al raggiungimento delle finalità espresse nel quadro normativo delle linee guida per l’Educazione Civica e la presente guida e l’intero Progetto didattico di cui fa parte le riprende, declinando gli obiettivi, anno per anno, su alcuni nuclei tematici individuati come riferimento. Fanno parte infatti della disciplina, i valori etici e morali che fondano e sostengono le relazioni sociali, la consapevolezza dei diritti inalienabili dell’essere umano e dei doveri correlati al vivere insieme, i concetti di uguaglianza e solidarietà, il rispetto per se stessi, per gli altri, per l’ambiente di vita e per la natura.

7 INTRODUZIONE

L’educazione alla bellezza e ai valori – richiesta antropologica intrinseca ad ogni essere umano –per l’IRC è senz’altro favorita dalla grande produzione artistica di tutte le epoche, presente e ben visibile in ogni parte d’Italia. L’arte sacra, che nasce da ciò che Dio stesso suscita nella mente e nel mondo emotivo dell’artista, rappresenta uno strumento interdisciplinare potente per scoprire valori universali, il rapporto dell’essere umano con se stesso, con gli altri, con il tempo e lo spazio, con l’ambiente e la cultura e con il Trascendente. L’arte infatti costituisce spesso un trait d’union tra la promozione di una vera cittadinanza attiva e lo sviluppo dell’intelligenza emotiva.

L’IRC, per sua natura, non può prescindere da un tipo di intervento educativo che non promuova il benessere socio-emozionale dei bambini, attraverso lo sviluppo della competenza emotiva, perché è consolidato dagli studi delle scienze umane che quanto più una persona sarà in grado di “armonizzare” la propria parte emotiva con quella razionale (emozioni e pensiero), tanto più riuscirà a trovare un maggiore equilibrio con se stessa e con gli altri. Ciò viene tradotto, nelle competenze in chiave europea del 2018, in competenza personale e sociale.

Riprendendo la definizione data da Daniel Goleman nel 1995, possiamo notare come il potenziamento dell’intelligenza emotiva sia trasversale e fondamentale, per ogni disciplina, in quanto «capacità di motivare se stessi, perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione, di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza impedisca di pensare, essere empatici e sperare» (Intelligenza emotiva, Rizzoli, p. 65). La scuola, pertanto, è chiamata a dare “una casa” alle emozioni che il bambino sceglie di esprimere, aiutandolo a trovare nomi, colori, espressioni e direzionalità ad ogni vissuto emotivo e sentimentale. Lo sviluppo dell’intelligenza emotiva favorisce:

• la motivazione e lo svolgimento di processi cognitivi importanti per il rendimento scolastico (attenzione e memoria);

• l’apprendimento di abilità interpersonali per essere competenti socialmente, prendere decisioni corrette e stare bene a scuola, che diventano disponibilità all’ascolto di sé e degli altri, accoglienza delle differenze, sviluppo dell’empatia, condivisione e cooperazione, apertura alla dimensione spirituale.

METODOLOGIA

Tutte le proposte presenti in ciascun volume del presente Progetto didattico sono pensate per una metodologia attiva e laboratoriale, che privilegia l’apprendimento esperienziale e favorisce l’operatività insieme al dialogo e alla riflessione su “ciò che si fa”, coinvolgendo il bambino a vari livelli: cognitivo, affettivo-relazionale e pratico.

Particolare importanza è data:

• al metodo induttivo, attraverso processi di problematizzazione e domande generative;

• all’approccio interculturale, fondato sulla triade conoscenza reciproca-dialogo-rispetto;

• alla multidisciplinarietà, che permette collegamenti con le diverse aree di apprendimento.

È detta circle time quella metodologia didattica che prevede che i bambini possano disporsi in cerchio, come dice già lo stesso termine inglese, per potersi guardare negli occhi e avere tutti una posizione paritaria. Poiché non sempre i banchi, in classe, sono disposti seguendo questa modalità, si consiglia di formare un’agorà al centro della classe, accostando banchi e seggiole al muro, e invitare i bambini a disporsi in circolo, seduti in terra. Se nella classe ci fosse un bambino che si avvale di supporti per il movimento, per favorire l’integrazione si consiglia di far disporre i bambini nella stessa posizione utilizzando le seggiole.

8 INTRODUZIONE

La comunicazione avviene secondo regole condivise e finalizzate a promuovere l’ascolto attivo e la partecipazione di tutti. Per favorire la conversazione circolare è auspicabile fornire ai bambini uno strumento (un pennarello, un microfono non funzionante o altro) che renda visibile a tutti come chi lo ha in mano in quel momento, abbia il diritto di parlare e di essere ascoltato. Il ruolo dell’insegnate sarà quello di “regista” o “facilitatore” dell’attività: per questo non dovrà intervenire nel merito delle cose dette, ma se le appunterà e le valorizzerà scrivendo su un supporto visibile a tutti (cartellone, lim, lavagna) alcune parole chiave o quelle che si ripetono.

Gli strumenti privilegiati per questa metodologia saranno i seguenti:

• La narrazione di fatti accaduti oppure fantastici, per stimolare l’interesse, suscitare la curiosità, aiutare la riflessione e la formulazione tanto di domande quanto di ipotesi di risposta. Attraverso le storie, bibliche e non, l’esperienza raccontata può riprendere vita e questo dato è molto importante per l’IRC in cui gli avvenimenti della storia sacra non sono tanto un passato raccontato, quanto piuttosto un presente “risvegliato”: la storia delle promesse divine che, ricordate da un popolo, danno senso al presente e speranza nel futuro di tutti.

• Il brainstorming fa emergere le libere associazioni che ogni bambino elabora rispetto a un tema senza operare censure o critiche, rende gli alunni parti attive del processo di insegnamento-apprendimento, ne consolida l’attenzione, ne risveglia l’interesse e li aiuta a diventare più consapevoli del loro pensiero. Per l’insegnante, invece, rappresenta un momento di maggiore conoscenza del mondo creativo dei bambini e di verifica-valutazione della situazione iniziale del gruppo classe, sulla base dei quali costruire nuovi percorsi per nuove competenze. In quest’ultimo caso, il brainstorming può rappresentare anche un buon punto di partenza nel processo di problematizzazione.

• La problematizzazione, o tecnica delle domande generative, si fonda su domande aperte, che stimolano nei bambini un processo introspettivo di ricerca e di conferma delle e nelle proprie possibilità. Attraverso l’utilizzo dello schema proprio del metodo scientifico, si abituano i bambini a porsi sempre delle domande di fronte ad ogni realtà della vita e a cercare in loro stessi delle ipotesi di risposta.

• Simboli e immagini. È un dato di fatto che la vita dell’essere umano sia costellata di segni di ogni genere e che molti di essi abbiano un valore simbolico, da sempre utilizzato per esprimere la relazione tra l’essere umano e Dio. Decodificare il linguaggio simbolico di immagini di vario genere, e in particolare delle opere d’arte, può facilitare l’acquisizione di conoscenze e far crescere nei bambini la passione per la bellezza in ogni sua forma.

• Disegno libero e verbalizzazione. In alcune attività vengono proposti il disegno libero o la verbalizzazione grafica di un’esperienza. Queste sono attività molto importanti per il bambino che, nel primo caso, lascia una traccia grafica di ciò che vuole, senza imposizione di alcun genere; nel secondo caso, invece, racconta qualcosa che ha vissuto e che ha interiorizzato. Il disegno diviene dunque lo strumento espressivo per eccellenza. Se poi ad esso segue una spiegazione verbale da parte del bambino che l’ha prodotto, può essere da stimolo per affrontare qualsiasi genere di conversazione e di argomenti. Per questo, frasi come: «Disegnate qualcosa (o qualcuno o una specifica situazione) come ve lo immaginate» oppure «Ora disegnate la prima cosa che vi viene in mente parlando di…», possono essere utilizzate per iniziare un’attività o per approfondirne un aspetto. Il disegno, infatti, non è mai un riempitivo, ma deve essere utilizzato come uno dei tanti strumenti didattici che l’insegnate ha a disposizione.

9 INTRODUZIONE

VERIFICA E VALUTAZIONE

Vista la natura dell’IRC, la valutazione è soprattutto formativa più che sommativa. Al fine di permettere un’adeguata osservazione da parte del docente su come i bambini percepiscano le conoscenze e riescano a trasferirle e utilizzarle in contesti diversi, nella presente guida saranno proposte verifiche strutturate e semi-strutturate, test sul modello Invalsi (a partire dalla classe seconda) ed esercizi di coding. Nell’ottica di una didattica inclusiva vengono proposte anche schede di verifica slow (facilitate), strutturate per andare incontro alle esigenze specifiche di alunni con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Per valutare il livello di padronanza delle competenze attese, saranno proposti compiti valutativi autentici, capaci di accertare non solo il possesso di conoscenze e abilità da parte degli alunni, ma anche la capacità di sviluppare una riflessione di tipo metacognitivo. Alla fine di tutti i percorsi è presente una sezione dedicata alle verifiche finali, relative ad ogni UF, pensate per accertare il raggiungimento degli obiettivi e delle conoscenze prefissate. Ogni verifica è proposta anche in modalità slow.

10 INTRODUZIONE

Quadro normativo di riferimento

■ Come quadro normativo di riferimento, la presente guida si rifà alle Indicazioni IRC del 2010, tenendo presenti i Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze al termine della Scuola Primaria e declinando, anno per anno, gli Obiettivi di Apprendimento articolati in quattro ambiti tematici alla fine della classe terza.

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

L’alunno/a:

• Riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.

• Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per Cristiani ed Ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza.

• Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del Cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani.

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA

• Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’essere umano.

Dio e l’essere umano

La Bibbia e le altre fonti

Il linguaggio religioso

I valori etici e religiosi

• Conoscere Gesù di Nazaret, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai Cristiani.

• Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione.

• Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’essere umano e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del Padre Nostro.

• Conoscere la struttura e la composizione della Bibbia.

• Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della Creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli Apostoli.

• Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà tradizionale popolare.

• Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di pregare, di celebrare…).

• Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù.

• Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità.

11

■ La Guida che stiamo presentando fa suoi alcuni princìpi presenti nelle Indicazioni nazionali per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’istruzione del 2012. Essi riguardano la centralità della persona e la costruzione di una nuova cittadinanza allo scopo di realizzare un nuovo umanesimo.

Sulla centralità della persona:

«…La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono qui e ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca di orizzonti di significato. Sin dai primi anni di scolarizzazione è importante che i docenti definiscano le loro proposte in una relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri dei bambini e degli adolescenti…».

Per una nuova cittadinanza:

«…In quanto comunità educante, la Scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La Scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”. L’obiettivo è quello di valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente. La presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture… Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale…».

Per un nuovo umanesimo:

«Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’umanità e del pianeta oggi devono essere intese in un duplice senso. Da un lato, tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall’altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’umanità. La Scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa responsabilità i bambini e gli adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione…».

■ Il presente Progetto didattico tiene in considerazione anche le otto Competenze chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006). Esse sono state assunte come orizzonte dal sistema scolastico italiano nel 2007 e poi aggiornate e modificate nel 2018 come segue:

12 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

COMPETENZE CHIAVE PER

L’APPRENDIMENTO

PERMANENTE QUADRO DI RIFERIMENTO EUROPEO

2006 2018

1) comunicazione nella madrelingua

2) comunicazione nelle lingue straniere

3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia i e religiosi

4) competenza digitale

5) imparare a imparare

6) competenze sociali e civiche

7) spirito di iniziativa e imprenditorialità

8) consapevolezza ed espressione culturale

1) competenza alfabetica funzionale

2) competenza multilinguistica

3) competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria

4) competenza digitale

5) competenza personale, sociale e capacità di impararea imparare

6) competenza in materia di cittadinanza

7) competenza imprenditoriale

8) competenza in materia di consapevolezza ed espressioni culturali

■ Gli Obiettivi previsti nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, sono 17:

Tra essi, per il presente Progetto didattico, abbiamo scelto come orizzonte i seguenti obiettivi:

• Obiettivo 1: Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo.

• Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e tutte le età.

• Obiettivo 4: Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti.

• Obiettivo 5: Raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze.

13 QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

• Obiettivo 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie.

• Obietivo 12: Consumo e produzione responsabili.

• Obiettivo 15: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, contrastare la desertificazione, arrestare il degrado del terreno, fermare la perdita della diversità biologica.

• Obiettivo 16: Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficienti, responsabili e inclusivi a tutti i livelli.

14
QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Classe 2

Piano dell’opera

Unità formativa 1

1. Conosciamo San Francesco.

2. La creazione nell’arte.

3. Come si chiamano gli animali.

Unità formativa 2

1. La Natività.

2. Altri simboli del Natale.

Unità formativa 3

1. Gesù, un bambino come gli altri.

2. Gesù nella bottega di Giuseppe.

Unità formativa 4

1. Le parabole.

2. La guarigione del cieco nato.

Unità formativa 5

1. I simboli della Pasqua: l’uovo.

2. I simboli della Pasqua: pettirosso, cardellino e fringuello.

Unità formativa 1

1. Sei giorni per creare il mondo.

2. La cacciata dal paradiso terrestre.

3. Un santo, amico del creato.

Unità formativa 2

1. Dal sogno di san Giuseppe al presepe.

Unità formativa 3

1. Un tempo per pensare.

2. Tempo di rivelazione.

3. Un tempo per conoscere.

4. Il tempo dei miracoli.

Unità formativa 4

1. Il tempo di Pasqua.

2. Un uovo per amico.

Unità formativa 5

1. La Chiesa come barca.

2. La Chiesa come gregge.

Unità formativa 1

1. All’origine del senso religioso.

Classe 3

2. La prima forma di divinità?

Unità formativa 2

1. La fiducia in Dio.

2. La discendenza di Abramo

Unità formativa 1

1. La Creazione.

2. Un nome per ogni animale.

3. Il nome di Dio.

Unità formativa 2

1. Il Natale.

2. Gli angeli danno l’annuncio.

Unità formativa 3

1. Gesù Bambino è presentato a Dio.

2. Un bambino di nome Gesù.

Unità formativa 4

1. Noè e la sua amicizia con Dio.

2. Gesù e i suoi amici.

Unità formativa 5

1. Le campane della festa.

2. La Pasqua di Gesù.

3. La comunità cristiana si ritrova in chiesa.

Unità formativa 1

1. La Creazione.

Unità formativa 2

1. Avvento: tempo di attesa.

2. Finalmente è Natale.

Unità formativa 3

1. La vita pubblica di Gesù.

2. Un amico da incontrare.

Unità formativa 4

1. Dall’ultima cena alla messa.

2. La preghiera.

Unità formativa 5

1. Una parola, due significati.

2. Quando nasce la Chiesa comunità.

Unità formativa 1

1. Il diritto al nome.

2. Oltre il nome.

3. Le emozioni, tante forme dentro di me.

Unità formativa 2

1. La nascita.

2. La festa.

Unità formativa 3

1. Il diritto al gioco.

2. Il diritto all’istruzione.

3. Il diritto a una sana alimentazione.

Unità formativa 4

1. Il valore dell’amicizia.

Unità formativa 5

1. La gioia della primavera e della Pasqua.

2. Ognuno di noi ha anche uno spirito.

Unità formativa 1

1. Il sentimento religioso.

2. La Creazione.

Unità formativa 2

1. La storia del popolo ebraico.

Unità formativa 3

1. Accostiamoci al santo Natale.

Unità formativa 1

1. Il mondo attraverso i cinque sensi.

2. Il tempo e gli esseri viventi.

3. Custodi del Creato.

Unità formativa 2

1. L’esperienza del buio e della luce.

2. Gesù, luce del mondo.

Unità formativa 3

1. Il valore della verità.

2. La critica e il rispetto.

3. Valori per crescere.

Unità formativa 4

1. Emozioni amiche.

2. Un’emozione importante e fastidiosa.

Unità formativa 5

1. La chiesa, casa dei cristiani.

2. La Chiesa, comunione di diversità.

Unità formativa 1

1. Ho bisogno di crescere.

2. Crescendo rifletto e scopro.

3. All’origine di ogni cosa.

4. Dio ha solo figli unici.

5. Io e la natura.

Unità formativa 2

1. Un mondo di emozioni.

15 Volume Classe Percorso A come Arte Percorso R come Religione Percorso E come Educazioni Volume 1 Classe 1
Volume 2

3

3. Una storia a lieto fine: Mosè.

Unità formativa 3

1. L’annuncio.

2. Un annuncio gioioso: è nato Gesù!

Unità formativa 4

1. L’ultima cena.

2. Dalla croce al sepolcro.

Unità formativa 5

1. Il Vangelo: la vita di Gesù.

Unità formativa 1

1. I leoni nelle religioni politeiste e nel cristianesimo.

2. Draghi e basilischi.

Unità formativa 2

1. I giudici nell’arte.

2. I re.

3. I profeti.

4. L’acqua come simbolo.

Unità formativa 3

1. Gesù, vero uomo e vero Dio.

2. Gesù rivela il volto di Dio.

3. La Pasqua di Gesù.

Unità formativa 4

1. La Settimana Santa.

Unità formativa 5

1. I libri sacri.

Classe 5

Unità formativa 1

1. La Pentecoste.

2. I santi martiri.

3. Le catacombe.

4. Le strutture architettoniche delle chiese.

5. Gli ordini religiosi.

Unità formativa 2

1. L’immagine di Maria nell’arte.

2. La luce del Natale.

3. La croce nell’arte.

4. Quando la morte diventa capolavoro.

5. La risurrezione nell’arte.

Unità formativa 3

1. Dio, arte e natura.

2. Monoteismi ed arte.

3. Maschere e animismo.

Unità formativa 1

1. Il politeismo antico.

2. L’Egitto dei faraoni e le divinità.

3. La religione degli antichi Greci.

Unità formativa 2

1. La storia del popolo ebraico.

2. I giudici.

3. Il regno di Israele.

4. L’esilio e il tempo dei profeti.

5. Il dialogo interreligioso.

Unità formativa 3

1. Verso il Natale.

2. La Palestina al tempo di Gesù.

3. Pasqua.

4. L’idea dell’aldilà nelle religioni.

Unità formativa 1

1. La nascita del Cristianesimo.

2. Dalle persecuzioni alla libertà.

3. Lo scisma nelle Chiese cristiane.

4. La nascita del monachesimo.

5. Il silenzio nelle religioni.

6. Il francescanesimo.

Unità formativa 2

1. La fede cristiana.

2. I sacramenti.

Unità formativa 3

1. La ricerca della verità nelle religioni.

2. Luoghi di culto e simboli.

3. Le regole alimentari.

4. La cura della casa comune.

5. Pellegrini per il mondo.

2. Fede e resilienza.

3. Il valore delle regole.

Unità formativa 3

1. Il dono del figlio: Gesù bambino.

Unità formativa 4

1. Emozioni dal gusto dolciastro.

2. Dio, dove sei?

Unità formativa 5

1. Il nostro corpo parla.

2. Il valore della parola.

Unità formativa 1

1. Il valore dell’amicizia.

2. Ciò che ci rende persone.

3. Le dimensioni della persona.

4. I bisogni dell’essere umano.

5. Il culto dei morti.

Unità formativa 2

1. Diritti e giustizia.

2. Dico no al bullismo.

3. La sapienza.

4. Lo straniero e la solidarietà.

5. La speranza in un mondo migliore.

Unità formativa 3

1. La guerra e la pace.

2. Il valore del perdono.

3. Crescere nel mondo.

Unità formativa 1

1. Il valore della libertà.

2. Il Giardino dei Giusti.

Unità formativa 2

1. Sentirsi unici.

2. Ognuno è un mondo da amare.

3. Il tempo e lo spazio.

4. Il tempo e il pensiero.

Unità formativa 3

1. La ricerca di senso.

2. Progetto di vita.

3. Nel turbine delle emozioni.

4. Il mondo aspetta te.

16 PIANO DELL’OPERA Volume Classe Percorso A come Arte Percorso R come Religione Percorso E come Educazioni Volume 2 Classe
Volume 3 Classe 4

Struttura del volume 1

Il presente Progetto didattico si presenta come Guida per l’insegnante di Religione cattolica organizzata in tre volumi:

• il primo volume è interamente dedicato alla classe prima,

• il secondo volume è per le classi seconda e terza,

• il terzo volume è per le classi quarta e quinta.

Il percorso proposto per ogni classe è suddiviso in Unità formative (UF), ciascuna introdotta da una mappa concettuale che illustra i contenuti tematici specifici che la caratterizzano.

Ogni Unità formativa si sviluppa in diversi Percorsi raggruppati nei seguenti ambiti tematici:

A come ARTE

Propone percorsi di arte e linguaggi simbolico espressivi.

R come RELIGIONE

Propone percorsi afferenti alla religione cattolica (Bibbia, storia ebraica, storia di Gesù e storia della Chiesa), alla Chiesa e alle altre religioni (intercultura e dialogo interreligioso).

E come EDUCAZIONI

Propone percorsi afferenti all’alfabetizzazione emotiva, all’educazione civica, all’ecologia come cura del creato e delle creature e all’educazione affettiva e valoriale.

Legenda

Ogni singola attività, così come ogni scheda operativa, è contrassegnata da uno dei seguenti simboli, che ne richiama genere e contenuto:

Circle time: attività che partono da storie e/o domande generative.

Didattica slow: schede di didattica inclusiva.

Approfondimenti per il docente.

Lapbook: mappe tridimensionali interattive.

Coding: schede per sviluppare la capacità di risolvere problemi.

Musica: attività in cui si utilizzano il canto o l’ascolto.

Compiti di realtà per la verifica delle competenze.

Tinkering: costruzione di oggetti didattici.

Giochi e approfondimenti multimediali.

Teatro: attività in cui si utilizzano tecniche di drammatizzazione.

17

TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

Sulla base delle conoscenze acquisite e delle abilità raggiunte, in situazioni di vita quotidiana, quando se ne presenta l’occasione, l’alunno:

• è in grado di riflettere su Dio Creatore e Padre e di confrontarsi con l’esperienza religiosa;

• riflette sui dati fondamentali della vita di Gesù e riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua;

• sa spiegare con semplicità alcuni simboli, segni e atteggiamenti strettamente legati al significato cristiano del Natale e della Pasqua;

• sa farsi accompagnare nella lettura e comprensione di semplici passi biblici, adatti alla sua età;

• è in grado di riconoscere nella chiesa il luogo della celebrazione domenicale dei Cristiani e sa distinguerlo dalla scuola, luogo di incontro e di amicizia.

COMPETENZE CHIAVE EUROPEE CONNESSE AI TRAGUARDI

• Competenza alfabetica funzionale

• Competenza multilinguistica

• Competenza digitale

• Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare

• Competenza in materia di cittadinanza

• Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

DIO E L’ESSERE UMANO

ABILITÀ

• Riconoscere che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e cogliere nella natura i segni che richiamano tracce della sua presenza.

• Riconoscere nella nascita di Gesù di Nazaret un’esperienza di gioia e di comunione.

• Ricostruire alcuni aspetti della vita di Gesù più vicini all’esperienza personale e saper operare un confronto.

• Conoscere gli eventi principali della Pasqua: morte e risurrezione di Gesù.

• Riconoscere il valore della domenica per i Cristiani, come giorno sacro che ricorda la risurrezione di Gesù.

CONOSCENZE

• Dio crea, l’essere umano costruisce.

• Dio Creatore e Padre per i Cristiani.

• Il vero significato del Natale: Gesù, dono di Dio.

• Elementi della famiglia, del paese e della vita di Gesù a Nazaret.

• La Pasqua cristiana: passaggio dalla morte alla risurrezione di Gesù.

• Il significato della domenica per i Cristiani.

18
annuale Classe 1a
Progettazione

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

ABILITÀ CONOSCENZE

• Ascoltare e saper riferire alcune semplici storie bibliche.

• Collegare le principali città della Palestina agli eventi salvifici a esse collegati.

• I racconti evangelici della nascita, morte e risurrezione di Gesù.

• Betlemme.

• I gesti e le parole di Gesù nei Vangeli.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

ABILITÀ CONOSCENZE

• Prendere coscienza del particolare carattere dell’Avvento come tempo di attesa e di desideri.

• Saper collegare alcuni segni e simboli alle feste che rappresentano.

• Comprendere il valore simbolico della croce.

• Segni e simboli legati alle feste di Natale e Pasqua.

• Il valore della croce per i Cristiani.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI

ABILITÀ CONOSCENZE

• Esprimere stupore per le meraviglie del Creato.

• Provare sentimenti di gratitudine per il dono della propria vita e per quella degli altri.

• Comprendere il valore dell’amicizia nella vita dell’essere umano.

• Riconoscere il valore della gioia cristiana legata alla risurrezione di Gesù.

• Conoscere alcuni luoghi sacri delle religioni più diffuse al mondo per maturare forme di rispetto.

• Le bellezze della natura.

• Il dono della vita.

• Il valore dell’amicizia e del rispetto.

• Il valore della gioia per i Cristiani.

• I luoghi sacri di Ebrei e Musulmani

A pagina seguente, un modello di rubrica valutativa a cui, in caso di riforma del sistema valutativo con nuovi giudizi, potranno essere adattati i seguenti: Iniziale (insufficiente); Base (sufficiente); Intermedio (discreto-buono); Avanzato (ottimo). Oppure attingere dal materiale digitale.

19 PROGETTAZIONE ANNUALE

DIO E L'ESSERE UMANO

L'alunno/a:

• Riconosce in Dio il Creatore del mondo.

• Conosce alcune caratteristiche di Gesù.

RUBRICA VALUTATIVA

L'alunno/a:

• Conosce il linguaggio specifico relativo agli argomenti trattati.

• Riconosce in Dio il Creatore del mondo per i Cristiani.

• Conosce alcune caratteristiche del Gesù storico.

L'alunno/a:

• Conosce, comprende e utilizza in modo appropriato il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

• Riconosce in Dio il Creatore del mondo e la fonte della vita per i Cristiani.

• Mette in relazione le caratteristiche del Gesù storico con la propria esperienza.

LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI

L'alunno/a:

• Riconosce alcuni semplici passi biblici.

L'alunno/a:

• Conosce il linguaggio specifico relativo agli argomenti trattati.

• Conosce semplici passi biblici relativi alla vita di Gesù.

IL LINGUAGGIO RELIGIOSO

L'alunno/a:

• Conosce le principali feste cristiane e alcuni simboli ad esse collegati.

• Sa identificare l’edificio chiesa nell’ambiente che lo circonda.

I VALORI ETICI E RELIGIOSI

L'alunno/a:

• Riconosce nella figura di Gesù un buon esempio di vita.

L'alunno/a:

• Conosce il linguaggio simbolico legato alle principali feste cristiane.

• Sa riconoscere nella chiesa il luogo sacro dei Cristiani.

L'alunno/a:

• Comprende e utilizza il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

• Conosce i passi biblici a lui accessibili e sa utilizzarli in contesti diversi.

L'alunno/a:

• Conosce e comprende il linguaggio simbolico legato alle principali feste cristiane.

• Sa riconoscere nella chiesa il luogo sacro dei Cristiani e sa riconoscerne le caratteristiche e le funzioni.

L'alunno/a:

• Conosce, comprende, applica, padroneggia e utilizza in modo appropriato il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

• Riconosce in Dio il Creatore del mondo e la fonte della vita per i Cristiani.

• Sa argomentare sulle caratteristiche del Gesù storico confrontandole con la propria esperienza.

L'alunno/a:

• Comprende e utilizza in modo sempre più appropriato il lessico specifico relativo agli argomenti trattati.

• Conosce i passi biblici a lui accessibili e sa utilizzarli con sicurezza in contesti diversi.

L'alunno/a:

• Sa argomentare circa il valore simbolico legato alle principali feste cristiane.

• Sa mettere in relazione il luogo sacro dei Cristiani con quello di altre religioni.

L'alunno/a:

• Riconosce nel messaggio di Gesù una proposta di vita per “crescere bene” nel rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.

L'alunno/a:

• Riconosce nel messaggio di Gesù una proposta di vita per “crescere bene”.

• Sviluppa riflessioni e atteggiamenti di rispetto verso gli altri e l’ambiente.

L'alunno/a:

• Riconosce i valori incarnati da Gesù e coglie in essi una proposta di vita per “crescere bene”.

• Sviluppa riflessioni e individua atteggiamenti di rispetto verso gli altri e l’ambiente.

20 PROGETTAZIONE ANNUALE
Ambito tematico Iniziale Base IntermedioAvanzato

COMPETENZE TRASVERSALI DI EDUCAZIONE CIVICA DI RIFERIMENTO

NUCLEI INDIVIDUATI OBIETTIVI CLASSE PRIMA

Dignità della persona

• Acquisire la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità.

• Sapersi inserire spontaneamente nelle situazioni di gioco e di lavoro senza timore di sbagliare.

Identità e appartenenza

• Percepire la propria appartenenza al gruppo di pari.

• Confrontarsi positivamente con gli altri nel rispetto della diversità.

• Sviluppare il senso di appartenenza alla comunità scolastica.

Relazione

Partecipazione

• Conoscere e accettare semplici regole di comportamento tra pari e con gli adulti, in situazioni di vita quotidiana.

• Riconoscere la figura dell'adulto come punto di riferimento.

• Interagire in modo costruttivo e creativo con i compagni utilizzando spazi, strumenti e materiali.

• Conoscere e rispettare le regole di una conversazione corretta.

• Rispettare le regole di convivenza civile sviluppando atteggiamenti di accoglienza e solidarietà.

OBIETTIVI DI ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA

I percorsi relativi all’Educazione Civica si intersecano con quelli di alfabetizzazione emotiva, che ha come finalità quella di accrescere nei bambini la consapevolezza emotiva e migliorare la capacità di espressione delle proprie emozioni e di organizzazione dei propri pensieri.

Le attività proposte favoriscono la creazione di uno spazio di ascolto e di discussione dove poter condividere vissuti emotivi legati alle esperienze personali per raggiungere i seguenti obiettivi:

• Rafforzare l’autostima e la fiducia nel rapporto con gli altri.

• Migliorare la propria capacità di ascolto ed empatica.

• Sviluppare l’attitudine al lavoro di gruppo.

• Promuovere abilità, relazioni e capacità di far fronte a situazioni conflittuali.

21 PROGETTAZIONE ANNUALE

UNITÀ FORMATIVE

Classe Prima

UF 1

STUPORE

L’emozione che ci porta a Dio

UF 2

FELICITÀ

L’emozione della nascita

UF 3

DIVERTIMENTO

L’emozione di crescere

UF 4

FIDUCIA

L’emozione dell’amicizia

UF 5

DALLA TRISTEZZA ALLA GIOIA

Le emozioni dei Cristiani

Lo stupore è l’emozione che guida le proposte formative. A partire dalla storia di san Francesco d’Assisi, che ha riconosciuto in tutte le cose create l’impronta di Dio Padre, si passa alla meraviglia della Creazione. I bambini, dopo aver scoperto che Dio ha dato all’essere umano il potere di nominare il Creato, saranno condotti a riflettere sull’importanza e il diritto di avere un nome.

Si indagheranno anche i seguenti temi:

• i nomi dati a Dio nelle tre religioni monoteiste

• l’essere umano oltre il nome: un corpo fisico e un mondo di emozioni.

L’emozione guida è qui la felicità, legata all’idea e al concetto di festa. Dal confronto tra la nascita di Gesù e la festa del compleanno, i bambini saranno accompagnati a comprendere il significato e il valore religioso del Natale, anche attraverso la conoscenza di alcuni simboli legati a questa festività.

Si parte dal divertimento, diritto fondamentale di crescita per i bambini. Gli alunni vengono accompagnati verso una prima conoscenza del bambino Gesù in un continuo confronto con la loro esperienza. Gli elementi principali sono:

• la famiglia e il lavoro di Giuseppe,

• il rito della presentazione al Tempio,

• la scuola, i cibi e i giochi.

Si affronta qui il tema dell’amicizia e l’emozione della fiducia. A partire dall’amicizia di Noè con Dio e di Gesù con gli apostoli, i bambini saranno guidati a scoprire il valore dell’ascolto, elemento fondamentale nel percorso di fede che si concretizza nella comprensione del linguaggio delle parabole e dei miracoli. Verranno analizzati il miracolo del cieco nato e la parabola della pecorella smarrita.

Si introducono i bambini al mistero della morte e risurrezione di Gesù attraverso il passaggio dall’emozione della tristezza a quella della gioia. La festa della Pasqua sarà il filo rosso per affrontare diverse tematiche:

• i simboli dell’uovo, del pettirosso, del gallo e delle campane;

• le esclamazioni pasquali: Osanna e Alleluia!;

• il risveglio della natura a primavera e il rispetto del Creato;

• il riconoscimento della Chiesa come comunità sostenuta da Maria e della chiesa come luogo sacro con i suoi arredi.

22
LE UNITÀ FORMATIVE DI CLASSE PRIMA

STUPORE

L’emozione che ci porta a Dio

L’EMOZIONE DELLO STUPORE

San Francesco d’Assisi

Dio Creatore

Dare il nome alle cose

I nomi di Dio Il diritto al nome

Io sono un corpo e un mondo di emozioni

23 Unità formativa
1

Proposta 1

CONOSCIAMO SAN FRANCESCO

Attività 1 – Scoprire san Francesco

Aiutiamo i bambini a scoprire la figura di san Francesco d’Assisi attraverso il racconto degli episodi salienti della sua vita adattato alla loro comprensione.

Vita di san Francesco

Francesco nacque ad Assisi nel 1182. Suo padre era un ricco mercante di stoffe e sua madre era francese: per questo chiamò suo figlio Francesco. Era molto ricco e amava divertirsi con gli amici. Un brutto giorno scoppiò una terribile guerra e Francesco andò a combattere, fu catturato dai nemici e messo in prigione. Quando tornò decise di cambiare vita. Si spogliò dei suoi vestiti eleganti e costosi, indossò un saio, cioè una specie di tunica, e rinunciò a tutte le sue ricchezze, andandosene via da casa. Iniziò a vivere in povertà, ma aiutava gli ammalati e i poveri, parlava con gli animali e rispettava la natura. Fece diventare buono un lupo e parlava di Dio agli uccelli: tutti dicevano che era un santo. Presto altre persone cominciarono a seguire Francesco e a vestirsi come lui: queste persone furono chiamate frati (che vuol dire fratelli) francescani.

Anche Chiara, un’amica di Francesco, seguì i frati insieme a un gruppo di ragazze, che presero il nome di Clarisse, e scelse di vivere in povertà.

Francesco, grande amico di Dio, amava molto la natura e chiamava tutti fratelli e sorelle: il cielo, la luna, le stelle, i fiori, i frutti, l’erba e gli animali. È stato anche un inventore: fu infatti il primo a costruire il presepe.

Era il giorno di Natale del 1223 e si trovava a Greccio, un paesino vicino a Rieti. Mentre camminava vide una grotta ed ebbe un’idea: prese un bue e un asinello e li condusse dentro, poi prese una piccola mangiatoia di legno. “Che bella cosa ho fatto!”, pensò Francesco. Era così felice della sua idea che tutte le persone che incontrava le invitava a venire a pregare in quella grotta per rendersi conto di come Gesù fosse nato in povertà. Accorsero molte persone e la notte di Natale Francesco, in quella mangiatoia, ebbe la visione di Gesù appena nato. Da quel giorno, molte persone per Natale allestiscono il presepe.

Poco prima di morire Francesco andò a piedi sulla cima di un monte in una località chiamata La Verna e qui, mentre pregava, ricevette le stimmate, ovvero le ferite alle mani e ai piedi che aveva anche Gesù quando fu crocifisso. Per questo, nonostante il dolore, le stimmate furono per Francesco motivo di grande gioia.

Poco tempo dopo ritornò ad Assisi, dove morì all’età di 44 anni. Era il 1226.

San Francesco è il patrono d’Italia.

24
come
A
Percorso
ARTE

Attività 2 – Identikit di san Francesco

Dopo aver letto o raccontato ai bambini la vita di san Francesco d’Assisi, attivare sulla lim il gioco multimediale Identikit di san Francesco, che mostra una delle immagini più note del santo, il particolare dell’affresco della Maestà di Cimabue conservato ad Assisi: si tratta di una delle più antiche raffigurazioni e, secondo le Fonti Francescane, è quella più fedele alla realtà.

Spiegare poi che ogni santo è riconoscibile in base ad alcuni simboli che lo caratterizzano. Quelli che appartengono a san Francesco sono: l’aureola, il saio, la chierica, il cingolo, le stimmate e, a volte, il libro della Regola o un crocifisso.

■ Proporre ai bambini anche la scheda operativa n. 1 e l’attività multimediale Qual è san Francesco?

Cimabue e Giotto

Cimabue è lo pseudonimo di Cenni o Bencivieni di Pepo. Nacque a Firenze nel 1240 circa e morì a Pisa nel 1302. Fu uno dei maggiori pittori del suo periodo. Le sue opere rivelano una forte impronta emotiva, infatti egli fu uno dei primi a rappresentare le emozioni nei personaggi che dipingeva. A lui viene attribuito anche il merito di aver “scoperto” Giotto e di esserne stato, come diremmo oggi, lo sponsor ufficiale. Una leggenda, avvalorata anche da Giorgio Vasari, narra che Cimabue, mentre passeggiava per le campagne fiorentine, notò un giovanissimo pastore che stava ritraendo, con una pietra appuntita su una roccia piatta, le sue pecore che brucavano. Rimase così affascinato da quel tratto pulito e armonico che condusse il giovane Giotto nella sua bottega trasformandolo nel meraviglioso artista di cui il mondo intero, ancora oggi, apprezza le opere.

In realtà pare che Giotto abbia avuto un percorso meno sorprendente prima di entrare nella bottega del suo maestro Cimabue: il padre di Giotto lo aveva avviato alle arti della tessitura, un lavoro artigianale di grandissimo prestigio e molto remunerativo. Il giovane Giotto però non si riconosceva in quel ruolo e, prevaricando i voleri paterni, riuscì, grazie al suo innato talento, a diventare allievo di Cimabue, uno dei più grandi artisti dell’epoca.

Giotto nacque probabilmente a Bondone nel 1267 e vi morì all’età di sessant’anni. Viene considerato l’inventore della prospettiva spontanea: abbandona infatti gli sfondi in oro a vantaggio della raffigurazione più reale del paesaggio e degli interni che rappresenta. Di lui restano splendidi cicli di affreschi, dipinti su tavola e opere architettoniche, quali, ad esempio, i cicli di affreschi nella basilica superiore di Assisi, con la vita di san Francesco, e nella cappella degli Scrovegni a Padova, il crocifisso ligneo nella chiesa di Santa Maria Novella a Firenze, il campanile del duomo di Firenze.

25 Percorso come ARTE A
Percorso come ARTE A
26 UNITÀ 1 Nome Cognome Classe Data 1 scheda U.F. 1 - Percorso A STUPORE - L’emozione che ci porta a Dio
FRANCESCO 1 LEGGI E RICOPIA LE PAROLE NEI RIQUADRI.
STIMMATE
_______ ____ ________ _______
SAN
CHIERICA AUREOLA SAIO
CINGOLO

AIUTIAMO SAN FRANCESCO

SAN FRANCESCO HA PERSO

I SUOI SIMBOLI.

AIUTALO A RITROVARLI!

1 COLORA, RITAGLIA E INCOLLA AL POSTO GIUSTO.

27 UNITÀ 1 Nome Cognome Classe Data scheda U.F. 1 - Percorso A STUPORE - L’emozione che ci porta a Dio
2

Proposta 2

LA CREAZIONE NELL’ARTE

Attività 1 – Che cos’è?

Seguendo il principio del metodo intuitivo, stimolare la riflessione dei bambini con un’attività strutturata nel modo seguente:

• proiettare immagini di animali e chiedere ai bambini di riconoscerli

• proiettare immagini di fiori e chiedere ai bambini di riconoscerli.

Attività 2 – La creazione del mondo

Proiettare sulla lim il dipinto di Melchior Bocksberger (1575) e leggerlo insieme ai bambini ponendo le seguenti domande guida:

• Chi è questo signore con la barba? Che cosa sta facendo?

• Quali animali riconoscete? (L’insegnante indica alcuni animali, i bambini dicono il nome e l’insegnante lo scrive in stampatello alla lavagna).

• Che verso fa? (I bambini possono fare il verso dell’animale tutti insieme o si invita un bambino alla volta a riprodurlo. Per le classi più numerose si consiglia di scegliere quest’ultima modalità).

La parte alta del dipinto rappresenta la separazione tra gli angeli e i demoni. Nel centro c’è Dio che sta creando gli esseri viventi ed è circondato da una moltitudine di animali. Sullo sfondo è possibile ricostruire la storia di Adamo ed Eva, dalla loro creazione fino alla cacciata dall’Eden.

Melchior Bocksberger (1537-1587)

Fu un pittore rinascimentale austriaco appartenente ad una famiglia di artisti, apprese infatti il mestiere dallo zio. Lavorò tra l’Austria e la Germania e realizzò le sue opere più importanti, di cui restano poche tracce, a Ratisbona.

Il quadro intitolato La creazione del mondo o La creazione degli animali ha avuto una storia molto travagliata: fu infatti trafugato, durante la Seconda guerra mondiale dal museo del Louvre, che lo aveva acquistato da un privato. Terminata la guerra, è stato riportato in Francia e si trova ora esposto al museo delle Belle Arti, a Strasburgo.

Attività 3 – Che animale è?

Consegnare la scheda n. 3. I bambini dovranno ritagliare le scritte, piegare la linea superiore del rettangolo e mettere la colla solo nel punto dove c’è scritto COLLA.

Cercheranno poi gli animali che ci sono scritti e incolleranno la finestrina sopra gli animali giusti. A colpo d’occhio sopra il quadro si vedrà il nome ma, alzando la finestrina, si potranno vedere gli animali.

Questa scheda lapbook, incollata su un cartoncino A4 colorato, potrà essere raccolta e rilegata insieme ad altre, così da realizzare un libro di attività svolte dal bambino.

28 Percorso come ARTE A

Il progetto SIAMO PARI del Gruppo Editoriale Raffaello sostiene e promuove il codice POLITE (Pari Opportunità nei LIbri di TEsto) per la formazione di una cultura delle pari opportunità e del rispetto di tutte le differenze.

Coordinamento e redazione: Corrado Cartuccia

Progetto grafico e impaginazione: Marco Mancini

Illustrazioni: Stefania Binello

Copertina: Mauro Aquilanti

Referenze fotografiche: iStock, Shutterstock, Alamy

Coordinamento digitale: Paolo Giuliani

Supervisione contenuti digitali: Stefania Fiorucci

Redazione digitale: Giulio Pieraccini, Lorenzo Sagripanti

Stampa: Gruppo Editoriale Raffaello

Per esigenze didattiche alcuni testi sono stati ridotti e/o adattati. L’Editore è a disposizione per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti. Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell’opera o di parti di essa con qualsiasi mezzo, compresa stampa, fotocopia, microfilm e memorizzazione elettronica, se non espressamente autorizzata.

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2024
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La Raffaello Guida pratica accompagna e supporta il lavoro dell’insegnante, dai primi giorni fino alla valutazione finale.

Nel volume:

• Progettazione

• Griglie e rubriche valutative

• Attività per i primi giorni

• Percorsi operativi inclusivi

• Verifiche finali e inclusive

• Didattica con l’arte

• Attività pratiche e lavoretti

• Educazione civica

• Compiti di realtà

• Coding e Tinkering

VERSIONE DIGITALE

Nella collana:

• Italiano

• Matematica

• Storia

• Geografia

• Scienze e Tecnologia

• Religione

• Educazione motoria

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€ 22,00 Questo volume, sprovvisto del talloncino a fronte (o opportunamente punzonato o altrimenti contrassegnato), è da considerarsi copia di SAGGIO-CAMPIONE GRATUITO, fuori commercio (vendita e altri atti di disposizione vietati: art. 17, c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972, n° 633, art. 2 lett. d). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978, n° 627, art.4. n° 6). GuidapraticaRaffaello Religione1
ISBN978-88-472-4339-2
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