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Calabria

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Calabria

Maria Francesca Amodeo Classe V

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TERRITORIO

La Calabria è una regione dell’Italia meridionale di 2.011.397 abitanti ed ha una superficie di 15081 Km2. È una penisola e costituisce la punta dello stivale. Lo Stretto di Messina la separa dalla Sicilia. Il capoluogo della Calabria è Catanzaro(CZ), le altre province sono Cosenza, Crotone, Reggio di Calabria, Vibo Valentia.

I confini Confina a nord con la Basilicata, a sudovest un braccio di mare che la separa dalla Sicilia. È bagnata a est dal mar Ionio e ad ovest dal mar Tirreno. .

La Calabria ha una superficie prevalentemente collinare, che si estende per il 49,2% del suo territorio. Presenta ampie zone montuose che coprono il 41,8% del suo territorio.

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La regione è attraversata da nord a sud dall’Appennino Calabro, formato dai monti della Sila, dalle Serre e dall’altopiano dell’Aspromonte Il nome Sila significa “Selva”. Infatti la Calabria, oltre alle coste è una terra ricca di boschi, di verdi vegetazioni, di silenziose pinete e di verdi pascoli. La Sila si estende, su un altitudine media di 1400 metri dal mare, ed è grande più o meno 1700 Kmq. Geograficamente si distingue: la Sila Greca o Grande nella parte nord della regione, e Sila piccola che si estende più a sud. Dal 1997 questo territorio è diventato Parco Nazionale della Sila. Il massiccio dell'Aspromonte è una montagna che nonostante il clima arido in estate è ricca di vegetazione soprattutto lungo le fiumare ma anche sui pendii che portano fino alla cima più alta del Monte Montalto che sfiora i 2.000 metri. Dal 1994 il massiccio è diventato Parco Nazionale dell'Aspromonte Altri monti importanti sono: il Pollino(2248 m), il Botte Donato(1928 m), il monte Crocco (1276 m), Montalto (1955 m), il Pecoraro (1423 m) e il Gariglione (1765 m).

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FIUMI E LAGHI

Alle falde dei monti silani nascono due dei fiumi più importanti della Calabria. Il Crati che sfocia, dopo aver attraversato il territorio dell’altopiano e lambito la città di Cosenza, nel Mar Ionio nei pressi della mitica città magnogreca di Sibari. Il Neto che raccoglie l’acqua di numerosi affluenti prima di attraversare il marchesato crotonese e sfociare nel Mar Ionio. Altri fiumi di minor importanza sono il Savuto e il Massina che sfociano nel Tirreno Numerose sorgenti e fonti naturali alimentano questi corsi d’acqua che nel tempo hanno eroso ed inciso il territorio creando grandi e selvagge vallate come l’alta Val di Tacina. I fiumi sono a carattere torrentizio e i loro corsi sono brevi in quanto le montagne sono vicino alla costa. I fiumi calabresi sono ricchi d’ acqua durante l'inverno e l'autunno, mentre sono secchi d’estate: sono le cosiddette fiumare . Le fiumare più importanti e lunghe sono proprio quelle presenti in Calabria come la fiumara Amendolea in provincia di Reggio Calabria che presenta un letto grandissimo. Altre fiumare sono: Allaro, Ancinale, Gallico, Sant'Agata, Torbido, Catona, ecc .. La Calabria è priva di laghi naturali. Con le varie costruzioni di canali e dighe, si sono formati artificialmente tre grossi bacini alimentati da dei corsi d’acqua della Sila, tra cui il Lago Arvo, il Lago di Cacita e il Lago Ampollino.

Vicino alla costa si trovano alcune zone pianeggianti, come la Piana di Sibari. Altre pianure importanti: Piana di Sant'Eufemia e di Piana di Gioia Tauro 4


AMBIENTE

I Parchi Nazionali La natura montagnosa del territorio e lo scarso sviluppo demografico industriale di molte zone della regione hanno permesso di preservare la maggior parte delle bellezze naturalistiche; infatti in Calabria sorgono tre importanti parchi nazionali:

• Il Parco Nazionale del Pollino Il Parco nazionale del Pollino è istituito nel 1988. Il territorio del Parco comprende in tutto 56 comuni, 32 nella Calabria (provincia di Cosenza) e 24 nella Basilicata . Il Parco nazionale del Pollino, condiviso dalle province di Potenza, Matera e Cosenza, con i suoi 192 565 ettari, di cui 88 650 nel versante della Basilicata e 103 915 in quello della Calabria, è il parco naturale più grande d'Italia

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La Fauna del Parco Nazionale del Pollino Anche la fauna è varia, e comprende specie ormai estinte in altre zone montuose. Sono presenti l'aquila reale, il picchio nero, il gracchio corallino, il lanario, il capovaccaio, il nibbio reale, il gufo reale, il gufo comune, il corvo imperiale, il falco pellegrino, il driomio, il lupo appenninico,

il gatto selvatico, il capriolo autoctono di Orsomarso e la lontra. Di recente sono stati reintrodotti il cervo e il grifone.

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La Flora del Parco Nazionale del Pollino Tra le tantissime altre specie arboree presenti nel Parco vi sono l'abete bianco, il faggio, tutti e sette i tipi di aceri di cui l'acero di Lobelius, il pino nero, il tasso diverse specie di querce, castagni, ed alle quote piÚ elevate e sui pendii piÚ ripidi è presente il Pino loricato, specie rarissima (in Europa presente solo qui e nei Balcani), che si adatta agli habitat piÚ ostici, dove altre specie molto rustiche (il faggio in primis) non sono in grado di sopravvivere.

Fioriture di orchidee si osservano soprattutto in primavera, insieme a quelle di viole,

genziane, campanule e, in estate, il raro giglio rosso, oltre ad innumerevoli specie di piante officinali ed aromatiche, tra le quali la

menta, il timo, santoreggia, lavanda, issopo, eccetera, le cui fioriture esplodono al culmine dell'estate in un delicato accostamento di colori e di sfumature.

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Il Parco Nazionale della Sila: Il Parco è stato istituito nel 1997 e si trova nel cuore della Sila. Si estende per 73.695 ettari. La sede del parco si trova a Lorica, mentre il perimetro coinvolge territorialmente tre delle cinque province calabresi, la Provincia di Catanzaro, la Provincia di Cosenza e la Provincia di Crotone. Il simbolo del Parco è il lupo.

Fra i Parchi nazionali italiani è quello con la maggior percentuale di superficie boscata, circa l'80% del totale, costituita principalmente da faggete e pinete del tipico pino silano, il Laricio. Praticata la pastorizia, l'agricoltura è legata soprattutto alla coltivazione della patata della Sila I.G.P. (indicazione geografica protetta)

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La Fauna del Parco Nazionale della Sila La fauna della Sila, un tempo ricchissima, è oggi ridotta sia come numero di specie rappresentate sia come numero di esemplari. Tuttavia il lupo annovera qui un branco tra i più numerosi d'Italia, con una trentina di capi. Ci sono anche il capriolo, il daino e il cervo. Nei grandi tronchi cavi degli alberi più vecchi hanno la loro tana martore e gatti selvatici; molto diffusi lo scoiattolo, il ghiro e il cinghiale. Le lontre popolano ancora le rive di alcuni affluenti del lago di Cecita. Anche gli uccelli sono ben rappresentati, con specie importanti come l'aquila reale e il capovaccaio, seppure non facilmente avvistabili; fra i rapaci, il biancone, l'astore e il gufo reale; nell'area nidifica anche il picchio nero.

Il lago di Cecita è diventato invece luogo di richiamo per molti uccelli acquatici, in primo luogo anatidi e ardeidi (aironi), che svernano, e in alcuni casi nidificano, sulle sue rive.

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La Flora del Parco Nazionale della Sila L'ambiente più caratteristico del Parco è la foresta di essenze varie come il faggio e l'abete, ma con predominanza del tipico pino laricio o silano, simbolo botanico dell'area protetta.

Il Pino laricio, è un albero che vive per tantissimi anni e ha dimensioni eccezionali, popola l'intero altopiano con formazioni pure (Fossiata, Gallonane), o in associazione con il faggio (Paleparto, Botte Donato, Montenero) o con il faggio e l'abete bianco (val di Tacina, Gariglione). In località Fallistro ci sono gli esemplari più imponenti, i cosiddetti "giganti della Sila": cinquantatre piante, compresi cinque aceri montani di circa 450 anni d'età. Fra le latifoglie, oltre al faggio che è la specie più diffusa, troviamo il cerro e l'ontano.

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• Il Parco nazionale dell’Aspromonte

Anche il Parco Nazionale dell'Aspromonte è di recente istituzione e precisamente del 1994 Il territorio del Parco Nazionale dell'Aspromonte è situato interamente in Calabria, nella parte più meridionale della penisola italiana, di fronte alla Sicilia. Copre un territorio di circa 64153 ettari. L'Aspromonte è un massiccio montuoso facente parte del complesso denominato Alpi meridionali o Alpi calabresi, termine con il quale i geologi indicano il complesso montuoso formato dalla Sila, dalle Serre e dall'Aspromonte, diverse dall'Appennino vero e proprio, che termina a Meridione col Pollino . Le "fiumare" sono i torrenti dell'Aspromonte, che si presentano con ampi letti di detriti, secchi per quasi tutto l'anno, ma che con le piogge invernali vengono inondati improvvisamente dall'acqua. Tra queste valli fluviali, di particolare bellezza e suggestione è la Valle del Torrente Ferraina, dove le rocce modellate dal vento e la presenza di lecci plurisecolari colpiti da fulmini offrono un paesaggio dal fascino unico e irripetibile. Il Parco è compreso tutto nella provincia di Reggio Calabria

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La Flora dell’Aspromonte I grandi boschi montani dell'Aspromonte sono formati da faggio, oppure da faggio misto a pino laricio (una conifera caratteristica della Sila e dell'Aspromonte) o addirittura da faggio misto ad abete bianco (questo albero, che anticamente doveva essere assai diffuso nelle faggete appenniniche, è oggi assai raro). Più in basso si incontrano le querce, e presso il mare la macchia mediterranea; mentre lungo i fiumi crescono la tamerice e l'oleandro.

Fra le piante erbacee si ricorda la gigantesca e rarissima felce di origini tropicali Woodwardia radicans, e la Digitalis purpurea, velenosissima pianta dai grandi fiori rossi: l'Aspromonte è l'unica località della Penisola in cui questa pianta è presente

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La Fauna dell’Aspromonte Per quanto riguarda la fauna del parco, la presenza più significativa è la rarissima aquila del Bonelli (meno fortunata della ben più diffusa aquila reale), i cui esemplari presenti in Italia si contano letteralmente sulla punta delle dita. Il lupo, che era scomparso negli anni Cinquanta, è recentemente tornato su questi monti. Pare, inoltre, che l'elusivo gatto selvatico sia ancora relativamente diffuso. Numerosissimi i cinghiali e gli istrici. Altre specie di notevole interesse sono il picchio nero e il gufo reale, in quanto entrambi assai rari in Italia. Da segnalare che in primavera lo stretto di Messina è un importantissimo e frequentatissimo punto di concentrato transito per migliaia di rapaci che migrano dall'Africa verso l'Europa: questo rende l'Aspromonte un eccezionale osservatorio per gli appassionati di uccelli.

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Le Aree Marine Protette e le coste Oltre ai tre parchi nazionali esistono diverse aree naturali protette e siti di importanza comunitaria. La riserva marina di Isola Capo Rizzuto occupa una superficie di 14.721 ettari a sud di Crotone.

Otto promontori definiscono la Riserva Marina Protetta Capo Rizzuto: il primo dei quali è quello di Capocolonna, vero e proprio giacimento archeologico, simbolo dei fasti gloriosi della Magna Grecia; proseguendo lungo la costa si raggiunge Punta Le Castella, ultimo baluardo della riserva, con la fortezza di etĂ bizantina posta sull’isolotto che diede i natali a Ugurk-ali, comandante della flotta imperiale di Costantinopoli. . La Riserva interessa un tratto di costa rocciosa che conserva intatta la macchia mediterranea (fitta pineta con ricco sottobosco); ma sono soprattutto i fondali che fanno della Riserva Marina un ambiente unico dal punto di vista naturalistico, con estese praterie di posidonia, banchi madreporici e una ricca e varia fauna ittica. 14


Le coste La Calabria presenta 741 km di costa tra mar Ionio e Tirreno, le numerose e lunghissime spiagge ed il mare limpidissimo attirano un numero sempre più crescente di turisti. La costa è in alcuni tratti sabbiosa in altri frastagliata con meravigliosi promontori Per chi arriva da nord il primo impatto con la Calabria è la Riviera dei Cedri, sulla costa tirrenica, cosiddetta per le tante coltivazioni di cedri presenti nella zona. Tra le località più belle e importanti sulla costa tirrenica: Tropea, Pizzo Calabro, Capo Vaticano.

Tra le più belle vedute d'Italia è sicuramente Scilla, paese di pescatori, reso celebre da Omero e da Virgilio e apprezzato dai turisti che vengono qui anche per assistere alla caratteristica

pesca del pesce spada. Sulla costa Ionica ricordiamo : La costa dei saraceni che comprende Cirò Marina, Capo Colonna, Capo Cimiti, Capo Rizzuto e Punta Le Castella

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In Calabria ci sono numerosi golfi: • il golfo di Corigliano • il golfo di Gioia Tauro • il golfo di Policastro • il golfo di Sant'Eufemia • il golfo di Squillace, situato sulla costa ionica; In Calabria sono presenti due isole, entrambe poste lungo la Riviera dei Cedri (CS), sulla costa tirrenica : • l'Isola di Dino, di fronte alla cittadina di Praia a Mare; • l'Isola di Cirella, di fronte a Cirella, frazione del comune di Diamante. Vi è poi l'isola di Le Castella, sul litorale jonico crotonese, collegata alla spiaggia da un lembo di terra. Tra i faraglioni e gli isolotti da menzionare per grandezza e talvolta per la loro forma caratteristica vi sono lo Scoglio Incudine e lo Scoglio Cervaro nell'Alto Ionio Cosentino e lo "Scoglio dello Scorzone" di San Nicola Arcella, lo "Scoglio dell'Ulivo" a Palmi, di oltre ad alcuni scogli di rara bellezza nella zona di Capo Vaticano.

Il porto di Gioa Tauro : a nord di Reggio Calabria, è il principale scalo commerciale marittimo situato in provincia di Reggio Calabria. Gioia Tauro risulta attualmente il primo porto italiano per movimentazione contenitori ed è diventato il porto di smistamento più importante del Mediterraneo.

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Il clima l clima calabrese è generalmente di tipo mediterraneo. Il litorale ionico è più secco e arido di quello tirrenico che si presenta con un clima più mite. Le temperature in genere lungo le coste non scendono mai sotto i 10 gradi e non salgono mai sopra i 40 °C, con punte di 42-44 °C nei mesi estivi. Lungo gli Appennini e nelle zone interne, dal Pollino, alla Sila fino all'Aspromonte, il clima è montano appenninico (continentale freddo) con inverni freddi e nevosi, l'estate è tiepida e non mancano temporali. Da segnalare l'interessante escursione termica giornaliera, in inverno, nella valle del Crati, dove anche a quote di pianura possono verificarsi abbondanti nevicate.

ATTIVITÀ ECONOMICHE L’agricoltura è un settore importante nell’economia della Calabria: si coltivano soprattutto ULIVI (la regione è al secondo posto in Italia per la produzione di olio), VITI e AGRUMI (tra cui il pregiato BERGAMOTTO, usato per la produzione di molti profumi).

Abbastanza praticati sono l’allevamento di OVINI e CAPRINI e la PESCA. La regione è una delle meno industrializzate del nostro paese; le principali imprese sono di piccole dimensioni e sono collegate all’agricoltura (INDUSTRIA ALIMENTARE) e all’artigianato (TESSILE). Nelle zone di Crotone, Vibo Valentia e Reggio di Calabria sono sorte alcune industrie CHIMICHE, METALMECCANICHE e PETROLCHIMICHE. Dai laghi artificiali della Sila proviene l’energia idroelettrica necessaria alle industrie. In questi ultimi anni è in crescita il TURISMO BALNEARE, grazie alla bellezza delle coste. Anche le località dell’interno iniziano a conoscere una certa popolarità, grazie ai PARCHI NAZIONALI e alle ATTREZZATURE SCIISTICHE realizzate sulla Sila e sull’Aspromonte

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LA POPOLAZIONE La Calabria ha una popolazione di appena 2 milioni di abitanti. Ha una bassa densità di popolazione; come molte regioni dell’Italia Meridionale, ha subìto, in passato, forti fenomeni di EMIGRAZIONE a causa della mancanza di lavoro. Ancora oggi il suo tasso di DISOCCUPAZIONE è tra i più alti d’Italia. La città più popolata è Reggio Calabria con i suoi 180.686 abitanti, Seguono Catanzaro, Lamezia, Cosenza e Crotone. In Calabria esistono colonie linguistiche albanesi (alcune decine), greche e una francoprovenzale (Guardia Piemontese).

LE VIE DI COMUNICAZIONE In

Calabria

cui

si

può

arrivare:

• in auto percorrendo l’ autostrada • In aereo con scalo negli aeroporti di Lamezia Terme, Crotone e Reggio Calabria • Con il treno Le vie di comunicazione in Calabria soprattutto la A3 appaiono ancora inadeguate, anche per l'insufficiente manutenzione. Il traffico aeroportuale della Calabria mostra progressivi aumenti del numero dei passeggeri, il più elevato dei quali interessa l'aeroporto di Lamezia Terme. L'aeroporto di Reggio di Calabria accoglie gran parte del traffico passeggeri diretto a Messina.

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STORIA

Attorno all’VIII secolo a.C. la Calabria fu colonizzata dai Greci, che lungo le coste fondarono numerose colonie. Dopo il dominio romano, si contesero il potere su queste terre Visigoti, Ostrogoti, Bizantini e Longobardi. Con la conquista dei Normanni la regione ritrovò pace e stabilità politica. In seguito il dominio spagnolo e poi quello dei Borboni determinarono un periodo di decadenza. Il plebiscito del 22 ottobre 1860 sancì l’annessione al Regno di Sardegna e l’anno dopo al Regno d’Italia OUMENTI IMPORTANTI Nel Museo archeologico di Reggio di Calabria si trovano i Bronzi di Riace, due magnifiche statue in bronzo che risalgono a 2500 anni fa, quando la Calabria faceva parte della Magna Grecia. Ritrovate nel 1972 nelle acque del Mar Ionio, presso Riace, le statue rappresentano due guerrieri greci. Di certo facevano parte di un carico navale e sono una testimonianza degli intensi scambi commerciali tra la Grecia e le sue colonie. Poco a sud di Crotone, sul Mar Ionio, si trova il promontorio di Capo Colonna, chiamato così per la colonna che s’innalza solitaria tra i resti di un tempio greco (nella foto). In epoca preromana il tempio era il santuario più ricco e importante dello Ionio; oggi sono rimasti solo la colonna e alcuni muri, portati alla luce da recenti scavi archeologici

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PERSONAGGI FAMOSI

Flavio Magno Aurelio Cassiodoro: è stato un politico, letterato e storico romano, che visse sotto il regno romanobarbarico degli Ostrogoti e successivamente sotto il dominio bizantino.

Francesco di Paola: San Francesco è il patrono

principale della Calabria Bernardino Telesio: è stato un filosofo e naturalista

italiano. Fu il padre del grande movimento rinascimentale della filosofia occidentale. Pitagora : è stato un filosofo greco antico. Fu matematico, taumaturgo, astronomo, scienziato, politico e fondatore a Crotone di una scuola iniziatica secondo quanto tramandato dalla tradizione E più recentemente…. RENATO DULBECCO : scienziato nato a Catanzaro nel 1914, si è laureato in medicina all’Università di Torino a soli 22 anni. Dopo una seconda laurea in fisica, si è trasferito negli Stati Uniti, dove il suo lavoro di ricerca sui virus della poliomielite è stato fondamentale per mettere a punto il vaccino di Sabin. Nel 1975 per le sue scoperte sui virus tumorali gli è stato conferito il Premio Nobel per la medicina.

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CURIOSITÀ E FOLKLORE La seconda e la terza settimana di maggio a Crotone, in occasione della festa della Madonna di Capocolonna, si organizza una magnifica sagra del pesce, con canti e balli folcloristici. Durante la giornata tutti gli abitanti del paese si uniscono nella processione che segue l’immagine della Vergine per 12 chilometri, dal Duomo al santuario di Capocolonna. Il ritorno dal santuario è quanto di più spettacolare e suggestivo si possa immaginare poiché avviene via mare, con un corteo di barche. Altra Curiosità Secondo una leggenda, appena giunto in Calabria, Alarico, re dei Visigoti, morì nei pressi di Cosenza. Per impedire che la sua tomba venisse profanata, i suoi uomini decisero di seppellirlo sotto il fiume Busento. Così deviarono il corso del fiume, scavarono una grande fossa e vi calarono il corpo del re, armato di tutto punto, assieme al cavallo e al suo immenso tesoro. Poi coprirono la tomba e riportarono il fiume a scorrere nel suo letto. Per secoli la gente cercò di recuperare le ricchezze del sovrano, ma nessuno ci riuscì. Folklore e prodotti tipici

Ballo tipico folkloristico è la “tarantella”.

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Prodotti tipici: • • • • • • • • • •

a Nduja di Spilinga la cipolla rossa di Tropea. Il capocollo I peperoncini La provola silana Il vino di Cirò Il bergamotto Gli agrumi La sopressata Calabra E tanto altro…

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