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Zack Snyder – Into the Snyderverse

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FILIPPO ROSSI INTO THE SNYDERVERSE


Zack Snyder – Into the Snyderverse di Filippo Rossi © 2021 Filippo Rossi © degli aventi diritto per le immagini utilizzate © 2023 Solone srl per questa edizione Collana: Narrativa, 43

Direttore Editoriale: Nicola Pesce Caporedattore: Stefano Romanini Uf"icio Stampa: Gloria Grieco Coordinamento editoriale: Cristina Fortunato Progetto gra"ico e illustrazione di cover e quarta: Nino Cammarata Correzione bozze: Ada Maria De Angelis Stampato presso Tespi srl – Eboli (SA) nel mese di GENNAIO 2024

Edizioni NPE è un marchio in esclusiva di Solone srl Via Aversana, 8 – 84025 Eboli (SA) edizioninpe.it facebook.com/EdizioniNPE twitter.com/EdizioniNPE instagram.com/EdizioniNPE #edizioninpe


Filippo Rossi

Zack Snyder

Into the Snyderverse



Indice Prologo

Genio americano

11

Capitolo Primo

Cineprese e fumetti

27

Capitolo Secondo

Nascita con i Morti

49

Capitolo Terzo

Infanzia con gli Spartani

71

Oh dèi d’America A piedi uniti nel dibattito! Tre cose belle su ZS Disegnatore di miti “Snyderverse”?

Passo uno: gli Zombi per Zachary Passo due: re Artù per Zachary Anál nathrach / orth’ bháis’s bethad / do chél dénmha Passo tre: i Supereroi per Zachary La genesi di Zachary I tempi e i modi di Zachary, FASE 1 I tempi e i modi di Zachary, FASE 2 Le scelte di Zachary L’alba dei morti viventi (Dawn of the Dead, 2004) Inizia la *ine Zombi che corrono? Non c’è più spazio sottoterra! Convivenza sotto assedio Ed è ribellione! Finisce l’inizio Il giorno dell’ira 300 (2007) Facciamo un giro alle Termopili? La Grecia alla riscossa I migliori della Grecia Onda su onda Il tradimento dell’escluso Intanto, a Sparta… Il dio può sanguinare All’attacco!

12 15 16 19 22 28 29 30 31 35 38 41 45 49 50 53 56 58 61 63 65 71 72 75 77 81 84 87 91 94


Capitolo Quarto

Scuola con Rorschach

Capitolo Quinto

Adolescenza con i Gu"i

143

Capitolo Sesto

Liceo con Babydoll

159

Capitolo Settimo

Maturità con Clark Kent

189

Watchmen (2009) Una distopica ucronìa Nella notte metropolitana degli anni Ottanta… Il dio blu sul rosso pianeta Memorie di un’improbabile sequenza d’eventi In capo al mondo Il lato umano Altro che barzellette!

99

99 102 111 117 121 124 130 134

Il regno di Ga’Hoole – La leggenda dei guardiani (Legend of the Guardians: The Owls of Ga’Hoole, 2010) 143 Il dono del volo 144 Tintarella di luna 146 I gu*i della Tavola Rotonda 148 “Vola con l’istinto!” 150 Il Signore degli… uccelli 152 Perdente fantasia nera 154 Sucker Punch (2011) Giocare ai videogame “mentali” Nei mondi e sotto-mondi alternativi Follia femminista Attraverso altri specchi Nemo propheta in patria Danzando la musica del diavolo “Perfetta vittoria” Colpo di coda

L’Uomo d’Acciaio (Man of Steel, 2013) Come dilaniare un pianeta ma salvarne il Prescelto È un uccello? È un aereo? È Snyderman! Dal padre divino Jor al padre umano Jon, e ritorno Un dio rinasce fatto d’acciaio sovrumano Super-donne, il cuore del *ilm Oltre-uomo e nuovo Prometeo «This… is… Krypton!» Super-cattivissimo me Morire con stile Welcome to the “Planet”, Clark – Glad to be here, Lois

159 160 164 166 170 173 176 181 183 189 192 195 198 202 207 209 213 218 222 226


Capitolo Ottavo

Laurea con Bruce Wayne

231

Capitolo nono

Crisi con i Supereroi

297

Capitolo decimo

Rinascita con i Supereroi

323

Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) Man of Steel da un altro punto di vista! Un Superman all’altezza degli occhi Luciferino Lex Luthor, leader della LexCorp La minaccia fantasma Knightmare Anche un dio può morire (e non solo dentro) Bat-Watchman Martha è mother (“madre”) La compagnia del duello Presagi Justice League (2017) Trinity & Co. Stesso sangue rosso per alieni e umani Resurrezione! Le tante facce del diamante Ferite a stento curate Dal passato al futuro Zack Snyder’s Justice League (2021) Come foglie d’autunno Sacri*icio, resurrezione e ascensione Allargare un Universo Il destino del supereroe Zack Snyder Gli eroi possono uccidere? Cronache dall’incubo!

231 234 240 244 247 253 260 267 275 283 289 297 298 302 305 308 313 316 323 325 330 338 341 346 352

Capitolo Lavoro con i Morti undicesimo Army of the Dead (2021)

361

Epilogo

385

Armate contro Le canaglie della quarantena Perduta Vegas… Il *iglio degli zombi Morte vivente nel casinò Ogni più piccolo pezzo di cadavere

Il regista più sottovalutato dell’universo

Avvocato e giuria… Primo Universo (supereroi), 1: Remember! Primo Universo (supereroi), 2: il possibile seguito di Justice League Secondo Universo (zombi) Terzo Universo (astronavi) Snyderverse!

361 363 365 368 371 374 377

388 390 395 407 409 413


Ringraziamenti Filmogra"ia di Zack Snyder Filmogra"ia ragionata di riferimento Bibliogra"ia ragionata di riferimento

421 423 424 427


Dedicato a chi sa vedere nei supereroi l’orrore dell’età adulta e nell’horror il supereroismo del genere umano. FILIPPO ROSSI La verità diverte sempre gli ignoranti. PHILIP K. DICK, NOI MARZIANI, 1964



Prologo

Genio americano La vita umana è fatta di una sola materia. La scelta. La scelta è continua e deve essere netta e consapevole – non serve sia compiuta con cognizione di causa. Essa ammette l’ignoranza delle conseguenze e celebra il coraggio della decisione. Non importa possa rivelarsi in un errore! Il concetto di fallimento è parte della vita, non può quindi impedire l’azione dell’Uomo che discerne. La scelta è tra il “bianco” e “nero”: il “grigio” può essere bello quando perla, ma è brutto quando così nebbioso che non lascia vedere niente. La Scelta tra opzioni opposte, alla *ine, si esplica nell’esistenza dell’Uomo in “più scelte” e, per quanto possano essere tutte ponderate, risultano sempre essere, non possono che essere istintive e immediate. C’è al mondo chi si sforza di compiere continue scelte, ognuna netta e consapevole, guidato dalla propria interiorità seppure con il persistente pericolo dell’errore. E c’è chi vigliaccamente vi rinuncia; o indietreggiando e fuggendo, o adeguandosi inconsapevolmente alla comodità indolente dell’ignavia. Nel mondo del cinema moderno, preso come simbolo artistico della vita umana, esiste un uomo che, forse più di ogni altro, ha operato e opera scelte (stilistiche e contenutistiche) divisive, personalissime e discutibili; sempre frutto di passioni istintive, sempre pagate sulla propria pelle, sempre compiute nel nome del coraggio che può farsi audacia o imprudenza. Scelte che si risolvono in provocazioni espressive le quali, dolorosamente per quanto necessariamente, separano il pubblico in due blocchi distinti e contrapposti: a favore e contro. Chi è contro denigra da tempo quest’uomo. 11


Zack Snyder – Into the Snyderverse

Questo libro ha la funzione della difesa, offre infatti voce alla metà a favore. Siete al cospetto di un durissimo procedimento giudiziario. Non desiderato, ma necessario. Vostro Onore, Giuria: il cineasta in questione, in piedi sull’ingeneroso banco degli imputati, accusato dall’altra metà del mondo, è lo statunitense Zack Snyder. Un processo, purtroppo. Dicono di aver lavorato tanto per costruire il Paradiso, per poi scoprire che è popolato di orrori! Forse il mondo non viene creato. Forse niente viene creato! Un orologio senza orologiaio. È troppo tardi: è sempre stato… e sarà sempre… Troppo tardi. Il Dottor Manhattan in Watchmen, 2009

Oh dèi d’America

Dal 2004 di Dawn of the Dead agli ultimi *ilm di supereroi, zombi e astronavi, Zack Snyder produce spettacoli sia pop che barocchi, alla forsennata esplorazione del rapporto tra gli Stati Uniti (quindi la civiltà occidentale) e il loro Olimpo divino. È un regista mainstream, abituato a maneggiare milioni e milioni di dollari di investimenti industriali nel campo mediatico d’elezione, allo stesso tempo contestato e idolatrato per i suoi risultati artistici. Basta il nome per scatenare nel mondo migliaia di tweet e post arrabbiati; e (non c’è proprio da stupirsi) i testi di analisi più appassionati a proposito del suo lavoro sono, a oggi, rintracciabili solo nelle sezioni dei commenti dei siti internet specializzati – difatti questo saggio è la prima pubblicazione dedicata! I critici di Snyder sembrano davvero odiarlo, esattamente come i sostenitori sembrano davvero odiare i suoi critici. Un qualsiasi tipo di terreno comune tra i due campi è più inverosimile di una goccia di pietà in un bronzeo milite della vecchia Sparta. Il buon Zack è un maestro o una farsa? Un incompreso architetto di mitologie moderne o un cane con la macchina da presa? Certo è che nessun autore contemporaneo ha studiato in modo più impressionante cosa signi*ichi essere eroe in un mondo caduto. L’uomo di Pasadena, tutto preso dai bicipiti palestrati e dalla tipica parlata elementare, anche troppo entusiasta tra wow! e awesome!, ha sfruttato un notevole curriculum di video musicali per costruirsi una carriera sul grande schermo strapiena di ossessioni per il potere e la sua corruzione. Non male per chi è rimproverato anche solo per il "itness vanitoso o per il modo in cui si esprime. 12


Genio americano

Dalle guardie giurate razziste e idiote, che nell’esordio nel centro commerciale assediato dai morti viventi perseguitano i vivi morenti, all’onnipotente Ultimo Figlio di Krypton, la cui degenerazione mentale ossessiona gli incubi dei più potenti eroi della Terra, ci spara in faccia indagini *ilmiche sul nostro rapporto con l’autorità. Spettacoli plebei e manierati che raggiungono tranquillamente l’estremo desiderio umano di uccidere Dio. Per quanto Snyder non mostri mai antipatia verso Dio. Già, visto che conosce bene il fascino della creazione di interi universi da un capriccio privato. Visto che sa cosa si prova nell’essere maledetto dai mortali per quell’atto ultraterreno. Con Dawn of the Dead, primo *ilm da battaglia zombi del marzo Zack Snyder sul set di 300 (fonte internet). 2004, e Man of Steel, esorbitante Tutti i diritti riservati. super *ilm fondativo del giugno 2013, raggiungiamo in una decade un primo culmine di scrittura, regia e produzione snyderiane. La doppia costruzione è sofferta, durata anni: due cattedrali, una di cannibalismo e l’altra di superpoteri, che si fanno addirittura centri religiosi posti nelle piazze principali di due vaste e contrapposte metropoli narrative gemelle, la prima horror e la seconda supereroica. Un’altra cattedrale, spaziale, è in attesa, ora che siamo entrati nella seconda decade e assistiamo al secondo culmine creativo: nel 2023 esce Rebel Moon, destinato a torreggiare nella terza metropoli fantascienti*ica. Vale la pena allora allestire il tribunale, entrarvi a testa alta e avviare il processo a difesa. 13


Zack Snyder – Into the Snyderverse

Snyder sul set di Rebel Moon (ph. Clay Enos, fonte social del regista). Tutti i diritti riservati.

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Genio americano

A piedi uniti nel dibattito! Stiamo introducendo alla Giuria il regista di blockbuster più polarizzante del nostro tempo. I suoi *ilm sono ambiziosi, esplosivi, curatissimi nei dettagli. Lo stile visivo è altisonante nel mostrare divinità in divina azione. L’autorevole studio di produzione hollywoodiano Warner Bros., con una decisione senza precedenti, lo sceglie per fondare l’epopea *ilmica che coinvolga tutti i famosi super personaggi di casa, dopo anni di fallimenti che indignano gli appassionati: una responsabilità enorme. È l’esempio dell’epoca, sfolgorante ed eccessiva, dei kolossal cinematici tratti dai comics americani. Quasi di conseguenza, l’accoglienza di pubblico e critica è discontinua, non meno che controversa. Si scatena il dibattito tra gli appassionati di cinema. C’è chi, ammirato, lo de*inisce un brillante visionario, in grado di dare vita concreta a luoghi ultraterreni; c’è chi ne vede solo l’incapacità di narrazione, un delirio egomaniaco che denota la vittoria di una mediocre apparenza sulla sostanza. Le storie in pellicola di Snyder sono certamente complicate, af*iancate allo stesso tempo da scatenati spettacoli sensoriali. L’accusa più comune è, quindi, che queste messe in scena ciclopiche e maniacali, per*ino ridicole nel loro gigantismo, paiono sovrastare l’attenzione sia al senso più intimo del soggetto, sia alle svolte logiche della sceneggiatura.

Il Dottor Manhattan di Watchmen – disegno dell’autore del libro. Tutti i diritti riservati.

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Zack Snyder – Into the Snyderverse

L’artigiano visivo lavora al meglio dei suoi mezzi? Oppure la ricchezza del materiale che sceglie di inseguire è al di sopra dei suoi mezzi? Lo stile di Snyder, a tal punto aggressivo, è ambivalente: può essere una meraviglia da vedere e, quindi, può sovraccaricare i sensi. Il fascino che gli appassionati provano per un lavoro registico così in controllo, così sicuro di sé, è suscitato dalla reazione ammirata a un’immensa personalità autoriale nell’imporre il proprio punto di vista sulle cose. Tanto decisa da offuscare quel minuzioso talento come narratore che è tutto tranne che assente, sotto le immagini. La politica dei suoi *ilm sembra torbida perché l’attenzione viene attratta da una furia gra*ica assoluta. Ma è una questione, appunto, di apparenza, che da sempre inganna. Questo libro intende stracciare il velo ingannatore per prendere una chiara posizione. Un po’ come si è giunti a deridere i muscolari *ilm del ben più grezzo regista Michael Bay per i suoi sempre più de*lagranti episodi della saga dei Transformers, certa critica ormai trova facile popolarità nel cestinare con enfasi drammatica i *ilm snyderiani. Su un primo livello a causa di presunti fallimenti nella creazione della maturità, l’Universo Esteso dei supereroi DC/ Warner, ma sotto sotto, a un livello più profondo e veritiero, per la sua assenza di pudore nel proporsi come donatore di sogni in celluloide. È vero, l’autore Zack Snyder ha affrontato *igure granitiche come Leonida, Rorschach e Batman in prove certamente oltre il limite della provocazione; ma si tratta di una reputazione imbrattata senza un vero motivo… o per motivi moralmente tristi. Motivi miserabili che, *in dai primi consessi umani, portano i “normali” a denigrare l’artista che osa esporsi come “anormale”.

Tre cose belle su ZS

La prima considerazione favorevole che verrebbe da proporre su questo regista? Che sia unico e riconoscibile a livello visivo: si dice che se ne potrebbe infatti identi*icare il lavoro cinematogra*ico a prima vista, secondo alcuni ne basterebbe una singola inquadratura. Prima considerazione… che è incompleta. L’immagine snyderiana è certamente dinamica, eppure multiforme e inaspettata. Inverte l’atteso, partendo dagli assalti cinetici di zombi che al cinema incederebbero invece lenti e arrivando alle corse al rallentatore del mercuriale per antonomasia, il velocista Flash. Sovverte la percezione, passando per la totale arti*iciosità dei classici Spartani stagliati su antichi fondali iperdigitali, ma anche per le iperrealistiche periferie autunnali nei viaggi canadesi del moderno Superman. 16


Genio americano

Il prospetto della facciata è quindi inafferrabile. Volete una seconda osservazione positiva? Si potrebbe metterne in risalto l’incredibile capacità di trasportare sul grande schermo alto materiale d’origine altrui, non a caso spesso tratto dal mondo espressivo dei fumetti che è fratello di latte del cinema. Pure questa seconda osservazione è lacunosa. Vero, Snyder può tradurre in pellicola delle tavole fumettistiche seminali create da altri – o riproporre invenzioni epocali di cineasti magistrali, o adattare saghe letterarie preesistenti; ma nell’operazione apporta regolarmente dei profondi cambiamenti. Tutte trasformazioni basate sulla sua sensibilità sociale, sulla sua visione del mondo, sul suo istinto di narratore, tanto da rendere propria l’opera derivata. Inoltre, più spesso del previsto, il nostro inventa storie di sana pianta. La progettazione architettonica è quindi sfuggente. Un terzo bell’appunto su Snyder? La sua eccentrica pervicacia nel raf*igurare contenuti “irrealistici”, per loro natura divisivi, con immagini tanto sovra stilizzate da mettere in conto un dialogo problematico con il suo stesso pubblico.

Jared Leto è il Joker di Snyder nel Knightmare (ph. Clay Enos, fonte The Dreamscapes of Zack Snyder’s Justice League: An Exclusive Exhibit, Dallas marzo 2021). Tutti i diritti riservati.

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Zack Snyder – Into the Snyderverse

Ma questo terzo appunto è in realtà ipocrita. Poiché l’incomprensione rientra tra i rischi di chi compie scelte radicali nel proporsi al mondo esterno, e quest’uomo (tutt’altro che matto) non ne è ignaro. Snyder affronta senza paura il pericolo di s*idare gli spettatori e allontanarsene una parte. Del resto, dobbiamo essere realistici: grazie al grintoso di Green Bay assistiamo a spettacoli di *inzione dedicati a cadaveri ambulanti e alieni volanti!

Henry Cavill è il Superman di Snyder (fonte Warner Bros.). Tutti i diritti riservati.

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Genio americano

Ciò richiede, per non ricadere nel banale, un’estrema carica personale nella rappresentazione. Un tratto assolutamente mai visto prima, proprio per questo in perpetuo bilico sul limitare della follia. Maledetto dall’essere costantemente nutrito da nuovi incubi e condannato ad aizzare e sobillare per causare reazioni. La struttura portante è quindi enigmatica. La Giuria ri*letta che, ancora prima delle (vere o false) accuse, sono già imprecise tre delle più diffuse difese.

Disegnatore di miti

Nella vita, non solo umana, ci si evolve. “Evoluzione” può signi*icare, per un essere senziente, che ciò che si vedeva in un certo, nebuloso modo ieri, si vedrà meglio domani. Un po’ come l’occhio che, adattandosi al buio, riesce a vedere ostacoli nascosti. I nervi ottici corrono su, verso il cervello, nel quale le sinapsi processano tra scariche elettriche le sempre più chiare sensazioni, per dare vita a considerazioni via via più complesse. Un pensiero porta automaticamente a un altro, è una relazione organica. È come se i pensieri di ieri e oggi copulassero tra loro e generassero il pensiero di domani, in un *lusso che *inisce solo con la morte del singolo. Anzi, non *inisce mai perché poi il pensiero del morto dell’altro ieri copula con il pensiero del vivo che l’ha ricevuto ieri, e ne nasce il pensiero del domani, *iglio dell’oggi. Certi pensieri, che nascono e procedono nel *lusso evolutivo, vengono soprattutto dalla relazione umana dell’uno con l’altro. È come se tutti noi copulassimo mentalmente e generassimo intuizioni ogni volta più raf*inate. In questo percorso condiviso, magni*ico e inevitabile, ciò che prima sfuggiva all’occhio, incapace di focalizzarlo; o ciò che prima il cervello stentava a processare, poiché organo ancora troppo giovane… be’, appare ora come un lampo di pura energia. Rinfrescante. Zack Snyder non può essere accettato con i parametri del passato. Con un pensiero solipsistico che rinuncia al mondo interconnesso. Con i meccanismi cerebrali che ri*iutano l’aumentare delle percezioni. Con l’occhio annebbiato dall’assenza di cambiamento evolutivo. Il cineasta è il primo, profetico esponente di una mutazione organica dell’arte dell’intrattenimento. È il sovvertitore del conosciuto. Il perturbatore del comfort. Ed egli… rovescia il tavolo ipertecnico dell’entertaining moderno con una matita in mano! 19


Zack Snyder – Into the Snyderverse

La matita è digitale, sia concesso. Ma, come i titanici narratori gra*ici che ammira tanto, l’arma d’elezione del duellante Zack è lo stilo che verga schizzi: graf*iti nelle caverne preistoriche che si fanno icone mitologiche; non importa se dipinte su vasi o affrescate su intere pareti. Prima di essere regista, prima di essere videomaker o produttore di cinema, Snyder è un disegnatore. Il racconto sognato nella propria testa è, istintivamente, da materializzare su super*icie in *igure (personaggi) che si muovono all’interno di ambienti (scenogra*ie), da riprodurre in inquadrature (vignette) organizzate in movimenti di macchina (strisce e tavole). È soprattutto un autore di storyboard, ossia la rappresentazione gra*ica costituita da illustrazioni af*iancate in successione cronologica, per pre-visualizzare una sequenza *ilmica, animata, multimediale. Egli ritrae la sceneggiatura, raf*igura l’idea di regia. La più famosa foto di quest’uomo al lavoro è il disegno su tablet dello storyboard del *ilm Batman v Superman: Dawn of Justice (2016), eseguito con penna elettronica impugnata dalla mano destra chiusa nel feticistico guanto nero del Cavaliere Oscuro, oggetto di scena parte del costume del supereroe fumettistico. Immedesimazione artistica totale, nella totale fusione dei media più decisivi del secolo: fumetto e cinema.

Snyder disegna lo storyboard di Batman v Superman con il guanto di Batman (ph. Clay Enos, fonte social del regista). Tutti i diritti riservati.

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Genio americano

Storyboard di Snyder: Lois Lane al Memoriale di Superman in Zack Snyder’s Justice League (fonte social del regista). Tutti i diritti riservati.

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Zack Snyder – Into the Snyderverse

“Snyderverse”? Darai agli abitanti della Terra un ideale per cui battersi. Si affretteranno a seguirti, vacilleranno, cadranno… ma col tempo si uniranno a te nella luce. Col tempo, li aiuterai a compiere meraviglie. Jor-El a Clark Kent in Man of Steel, 2013

Chiedere è lecito. Le risposte alla domanda “Snyderverse?” sono due. Universo Snyder – VERSIONE 1: l’Universo narrativo della visione cinematogra*ica ispirata agli amatissimi supereroi della casa editrice DC Comics, capitanati dagli storici Superman, Batman e Wonder Woman. Progenitori ottantennali di un pantheon mitopoietico sempre più sorprendente, che Snyder si ostina per anni a trasferire, tras*igurandolo, dai cari comic book americani al franchise cinematogra*ico globale. Perché questo adulto ci crede. Crede che i sogni adolescenziali di superomismo siano eticamente fecondi per una moderna vita matura, complicatissima ma da far fruttare. Non solo reinventa nel nome della più austera serietà il buon esule d’acciaio di Metropolis, Superman, che già porta sul groppone decenni di strati*icazioni

Zack Snyder e la moglie Deborah alla prima di Suicide Squad, Londra agosto 2016 (fonte internet). Tutti i diritti riservati.

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Altri titoli della stessa collana:

Steven Spielberg - Mondi e visioni del re dei blockbuster – ISBN: 978-88-36271-72-6 Christopher Nolan - L’Architetto del Tempo – ISBN: 978-88-36271-04-7 L’archeologo sul grande schermo – ISBN: 978-88-36270-95-8 Ridley Scott – Cinema e visioni dalla New Hollywood – ISBN: 978-88-36270-03-3 Satana a Hollywood – ISBN: 978-88-36270-15-6 John Carpenter – Il regista da un altro mondo – ISBN: 978-88-94818-97-0 Guida ai cinecomics – ISBN: 978-88-36270-18-7 La riscossa delle nerd – ISBN: 978-88-94818-98-7 Dune – Tra le sabbie del mito – ISBN: 978-88-36270-10-1 Tom Ford – Percorsi di moda e cinema – ISBN: 978-88-36270-02-6 La storia delle serie TV – ISBN: 978-88-94818-90-1 Storia degli effetti speciali – ISBN: 978-88-94818-61-1 David Lynch, il tempo del viaggio e del sogno – ISBN: 978-88-94818-60-4 James Wan da Saw e Insidious al Conjuring Universe e Aquaman – ISBN: 978-88-94818-74-1 Slasher – ISBN: 978-88-94818-11-6

La casa editrice del fumetto d’autore

edizioninpe.it



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