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Asta 48

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Arte Africana

12 Giugno 2018

ASTA 12 Giugno 2018 ore 18.00 CET Palazzo Caetani Lovatelli Piazza Lovatelli, 1 00186 ROMA Tel. +39 06 32609795 +39 06 3218464

ESPOSIZIONE 7 Giugno 18.00-21.00 CET 8-11 Giugno 10.00-19.00 CET Palazzo Caetani Lovatelli Piazza Lovatelli, 1 00186 ROMA Tel. +39 06 32609795 +39 06 3218464

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INFORMAZIONI SULL’ASTA 48

- I lotti verranno aggiudicati definitivamente in sala durante l’asta che si svolgerà il 12 giugno 2018 dalle ore 18:00 CET. - Tutti i lotti saranno visibili il 7 giugno 2018 dalle ore 18:00 alle ore 21:00 e dall’8 al 11 giugno 2018 dalle 10:00 alle 19:00 presso Bertolami Fine Arts in Piazza Lovatelli 1, 00186 Roma. - Le offerte potranno essere effettuate attraverso il nostro sito (www.bertolamifinearts.com), o i portali Invaluable (www.invaluable.com) e Auction.fr (www.auction.fr), via fax, via email, telefonicamente o direttamente presso le sedi di Bertolami Fine Arts. Le offerte potranno essere effettuate attraverso il nostro sito sino alle ore 15:00 CET del 12 giugno 2018. - La base d’asta corrisponde, nella maggior parte dei lotti, alla stima minima. - A parità di offerta sul medesimo lotto e in assenza di nuove offerte in sala, quest’ultimo verrà assegnato all’offerta con data anteriore. - In caso di una sola offerta su un lotto, l’importo di aggiudicazione sarà quello dell’importo di base. Esempio: importo base € 1.000. Importo unica offerta € 1.500. Il lotto viene aggiudicato al cliente che ha effettuato l’unica offerta per € 1.000. - In caso di offerte multiple sul medesimo lotto, l’offerta vincente sino a quel momento verrà calcolata mediante un incremento prestabilito (vedi tabella di seguito) da aggiungere all’offerta immediatamente inferiore rispetto a quella più alta ricevuta. Esempio: prezzo base € 1.000. Cliente (A) offerta € 1.270. Cliente (B) € 1.800. In tal caso l’offerta vincente sarà quella del cliente (B) per l’importo di € 1.370 (ossia con l’incremento prestabilito come da tabella per lo scaglione corrispondente pari ad € 100 oltre l’offerta immediatamente inferiore di € 1.270). - L’elenco delle aggiudicazioni sarà pubblicato da Bertolami Fine Arts sul proprio sito, www. bertolamifinearts.com, ai soli fini informativi entro cinque giorni dalla chiusura dell’asta. - Il pagamento dei lotti aggiudicati potrà avvenire come segue: • assegno bancario o circolare non trasferibile intestato a Bertolami Fine Arts s.r.l., con aggiunta all’importo della fattura di € 10 per gli assegni esteri. • Carte di credito Visa, MasterCard e American Express. • Paypal • bonifico bancario a favore di Bertolami Fine Arts s.r.l., con aggiunta all’importo della fattura di € 10 (bonifici extra-Europei) da effettuarsi su: - UNIPOL Banca SPA - Agenzia 163 - IBAN: IT74J0312705006000000002321 - SWIFT/BIC BAECIT2BXXX


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UNA VITA D’AFRICA

I lotti che qui si introducono non sono soltanto alcuni tra gli innumerevoli riflessi della forza con cui si può esprimere l’Arte Africana. Le maschere, le statue e gli oggetti d’uso che formano questo catalogo raccontano infatti anche altro, ovvero le briciole di una storia che ha come protagonisti indiscussi il Grande Continente Nero e un uomo. La prima volta di Adolfo Bartolomucci in Africa risale all’inizio degli anni Sessanta del Novecento. Il secolo scorso, più di cinquanta anni orsono. Nel Mali per la precisione, allora – come molti altri paesi del continente – nel cruciale momento del passaggio dalla condizione di colonia all’autonomia politica. Per lo studio dell’arte dell’Africa occidentale quegli anni furono molto intensi: fu allora che – nonostante la complessa situazione sociale ed economica – si compirono importanti scoperte archeologiche. Adolfo Bartolomucci fu tra coloro i quali assistettero di persona a quei rinvenimenti, e fu allora che nacque la sua grande passione per l’arte africana ed in particolare per la ceramica, quest’ultima esemplificata in questo catalogo da alcuni pezzi Nok, Sokoto, Katsina e Bura, testimonianze materiali di alcune tra le più antiche civiltà africane. Quella che all’iniziò sembrava essere semplice curiosità intellettuale ed estetica, si trasformò nel volgere di pochi anni nell’inizio di un’attività che a oggi può vantare ben mezzo secolo di vita. Si situa infatti alla fine degli anni Sessanta l’apertura della prima galleria gestita da Bartolomucci, specializzata in arte africana tout court, presso la quale nel corso degli anni si sono riforniti amatori, collezionisti e istituzioni museali, sede in anni recenti di una serie di mostre dedicate a specifici argomenti, tutte accompagnate da cataloghi profusamente illustrati. Cinquant’anni possono essere un tempo lunghissimo, soprattutto per chi – come Adolfo Bartolomucci – abbia dedicato gran parte del suo impegno quotidiano alla ricerca di manufatti artistici. Si può solo immaginare quante maschere, quante sculture, quanti oggetti d’uso abbia egli maneggiato; quante casse abbia imballato in Africa e spedito in Italia, e poi dall’Italia nel resto del mondo; quanti chilometri abbia macinato attraverso deserti e foreste, savane e praterie, tra strade sconnesse e i sorrisi degli abitanti di quei luoghi, per molti di noi ancora sconosciuti; si può solo immaginare quante persone abbiano frequentato la sua galleria, alcune delle quali - incuriosite da quei volti primitivi, da quelle geometrie anatomiche ancestrali, dalle patine dei legni e dalle storie di ritualità che ognuna di queste opere racconta – abbiano dapprima acquistato un pezzo, poi un altro e un altro ancora, dando così vita ad una collezione. Cinquant’anni sono un tempo lunghissimo che tuttavia può essere anche brevissimo, l’importante è che esso sia vissuto con la giusta intensità. A noi piace pensare – a giudicare dall’indubbio fascino dei manufatti di arte africana che qui si presentano – che Adolfo Bartolomucci l’abbia percorso in costante e buona compagnia, tra antenati Moba e maschere Dan, tra feticci Songye e sedute Ashanti, tra copricapo Mossi e sculture Mumuye. Un tempo lungo e breve insieme, quindi, prima e dopo il quale ad essere e a rimanere sono le opere. Dallo stato di natura alle abili mani dell’artista, dall’utilizzo cerimoniale alle confortevoli sale di una galleria, tra passaggi di mani e il suscitare di fremiti di emozione, queste opere sembra non smettano mai di viaggiare e vivere, quasi fossero un ricettacolo di memorie, puntini luminosi di quell’universo infinito e meraviglioso, denso di spiritualità, bellezza e mistero, che è l’Arte Africana. 9



Guiljelmo Bleau, Africae nova descriptio, in Theatrum Orbis Terrarum,1635 11


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1 STATUA FEMMINILE BAMBARA, ‘DYO NYELENI’ Mali

Legno a patina scura, figura stante con gambe corte e fianchi larghi, busto tubolare e grandi seni emisferici, le braccia distese lungo i fianchi, collo cilindrico e testa dai lineamenti geometrici con lungo naso dritto e occhi rotondi, acconciatura conica, su tutto il corpo incisioni che simulano scarnificazioni. 70 cm altezza € 1.100-1.200 Provenienza: acquistata in situ negli anni Sessanta. Le sculture dyo nyeleni (letteralmente “la piccola preferita dal dyo”) erano utilizzate durante i rituali di iniziazione numu jo organizzati dalla società dyo ogni sette anni per trasmettere ai giovani maschi della comunità il rispetto delle regole della condotta sociale e morale. Per le cerimonie le sculture lignee erano vestite e adornate di gioielli; dopo l’uso erano conservate per l’evento successivo. A BAMBARA WOODEN STANDING FEMALE FIGURE FROM MALI, ‘DYO NYELENI’

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2 STATUA FEMMINILE BAMBARA, ‘NYELENI’ Mali

Legno a patina scura, la figura stante su base circolare, ha gambe leggermente divaricate e porta in vita un corto gonnellino in tessuto, il tronco cilindrico è lavorato a incisione con segni geometrici che simulano scarnificazioni, seno prominente e braccia distese lungo i fianchi, collo cilindrico e testa ovale con bocca serrata, naso allungato, piccoli occhi circolari e grandi orecchie sporgenti con orecchini in metallo, i capelli acconciati in una cresta. 86 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le sculture nyeleni, espressione della bellezza femminile così come concepita dai maschi della comunità e simbolo dell’istituzione del matrimonio, sono utilizzate dalle società segrete dyo e gwan in contesti iniziatici di vario genere, ad esempio nei riti che condurranno il giovane in cerca di una sposa verso l’età adulta. A BAMBARA WOODEN STANDING FEMALE FIGURE FROM MALI, ‘NYELENI’

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3 GRANDE MATERNITÀ BAMBARA Mali

Legno di tonalità chiara con vistosi segni di erosione per effetto del trascorrere del tempo, l’imponente figura femminile seduta con le braccia piegate al gomito e le mani giunte a sorreggere per le spalle un piccolo bambino che a sua volta cinge la vita della madre, lungo collo cilindrico e volto ovale dall’espressione serena e consapevole, sul capo un alto cappello conico. 123 cm altezza € 4.000-5.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le maternità sono tra le opera scultoree più rappresentative della cultura Bambara (o Bamana). Solitamente sono esposte in occasione delle cerimonie jo, nel corso delle quali si riuniscono uomini e donne, oppure nei rituali gwan, il cui scopo è quello di stimolare il concepimento e guidare l’educazione dei figli. Esse sono quindi viva testimonianza del ruolo decisivo svolto dalle donne nella società Bambara. A BAMBARA LARGE WOODEN MATERNITY FROM MALI

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4 STATUA MASCHILE BAMBARA Mali

Legno a patina scura, la figura tiene nella mano destra uno scettro e in quella sinistra una ciotola, al collo porta una vistosa collana con pendente sul petto, collo lungo e volto scolpito con vena naturalistica per la resa dei dettagli. 90 cm altezza € 700-800 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Gli attributi, la postura solenne e lo sguardo risoluto, sono elementi che fanno pensare che questa scultura raffiguri un personaggio con un certo prestigio all’interno della comunità, probabilmente un guerriero. A BAMBARA WOODEN STANDING FIGURE FROM MALI

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5 MASCHERA BAMBARA Mali

In legno a patina scura, la maschera facciale è sormontata da una figura femminile a tutto tondo alle cui spalle si ergono paralleli cinque pinnacoli ornati da cauri a rappresentare altrettante corna di gazzella, il volto della maschera ha struttura spigolosa ed è solcato da incisioni geometriche, ai lobi delle orecchie, sul ventre, sul collo e agli orecchi della statuina femminile si legano fili con perline colorate, sul retro della maschera uno stralcio di tessuto a fondo blu. 56 cm altezza € 450-500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Questo genere di maschera è utilizzato nei riti iniziatici che consentono ai giovani maschi Bambara di entrare a far parte della società segreta Ntomo. Tali riti – eseguiti con la protezione di Faro, il dio dell’acqua - prevedono l’esecuzione di danze con le quali si rappresenta l’umana perfezione. I danzatori si muovono con grazia ed in assoluto silenzio, poiché secondo i Bambara la bocca è intimamente connessa con l’organizzazione sociale, ed ogni parola può dunque causare dissidi nella comunità. A BAMBARA WOODEN MASK FROM MALI

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6 MASCHERA BAMBARA, ‘SURUKU’ Mali

Maschera in legno a patina rossiccia a rappresentare le sembianze del volto di una iena, con la zona superiore emisferica e quella inferiore allungata solcata nel mezzo dal naso dell’animale, mandibola inferiore mobile e lunghe orecchie puntute. 45 cm altezza € 1.200-1.400 Provenienza: acquistata in situ (regione di Segu) negli anni Sessanta. La maschera di iena è una di quelle utilizzate dai Bambara nei riti di iniziazione che le società jo organizzano per completare il lungo e faticoso percorso di educazione intellettuale e spirituale che condurrà il giovane dall’adolescenza all’età adulta. Tra queste società quella denominata kore utilizza la maschera di iena (suruku), animale che simboleggia la saggezza e di conseguenza lo sforzo che ogni essere umano deve affrontare per ottenerla. A BAMBARA WOODEN MASK FROM MALI, ‘SURUKU’

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7 SERRATURA BAMBARA Mali

In legno a patina scura, ha sezione verticale intagliata come figura umana stilizzata, solcata sul torso da incisioni geometriche. 47 x 38 cm € 250-300 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Utilizzate in abitazioni e santuari, queste serrature erano fissate ai battenti con graffe in ferro; le raffigurazioni antropomorfe hanno solitamente scopo protettivo. A BAMBARA WOODEN DOOR LOCK FROM MALI

8 SERRATURA BAMBARA Mali

In legno a patina scura, è intagliata in forma femminile stilizzata. 44 x 43 cm € 250-300 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Usato per chiudere abitazioni e granai, questo tipo di serratura presenta in gran parte dei casi la raffigurazione astratta di un essere umano. A BAMBARA WOODEN DOOR LOCK FROM MALI 19


9 BOLI WANTIE BAMBARA Mali

Concepito come animale quadrupede nella sua struttura fisica essenziale, con le quattro gambe tubolari a sostenere potente corpo cilindrico e testa protundente. 30 x 50 cm ₏ 500-600 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Investiti di grandi poteri magici e considerati ricettacolo delle forze della natura e mezzo di comunicazione con il mondo degli spiriti, i boli sono solitamente realizzati con un’anima in legno intorno alla quale si applicano sostanze organiche di vario genere, dalla terra dei termitai al miele, dal sangue animale alla gomma arabica. A BAMBARA BOLI WANTIE FROM MALI

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10 STATUA DI ANTENATO FEMMINILE DOGON, ‘NOMMO’ Mali

Legno duro a patina scura, figura femminile inginocchiata, con petto largo e seno prominente, le braccia affusolate distese lungo i fianchi, testa dai lineamenti squadrati e acconciatura conica. 60 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. La mitologia Dogon fa riferimento alle quattro coppie Nommo create dal dio Amma per diffondere la cultura tra gli uomini. Soggetto prediletto in scultura, le Nommo sono solitamente concepite in coppia, posizionate su altari e onorate con offerte di vario genere. A DOGON WOODEN KNEELING FIGURE OF A FEMALE ANCESTOR FROM MALI, ‘NOMMO’

11 SERRATURA DOGON Mali

In legno a patina scura, la sezione verticale concepita come figura umana stilizzata, con diffuse incisioni di motivi geometrici astratti. 36 x 38 cm € 300-400 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Usate per chiudere le porte delle abitazioni, dei santuari e dei granai, le serrature Dogon raffigurano spesso un antenato che poteva così garantire un’ulteriore protezione. A DOGON WOODEN DOOR LOCK FROM MALI 21


12 CONTENITORE RITUALE DOGON, ‘ADUNO KORO’ Mali

Legno duro a patina scura con evidenti segni di corrosione dovuti all’uso, forma a parallelepipedo con due prese a trapezio sulla parte superiore dei due lati corti, ornato sull’esterno ad accentuato rilievo con figure umane e animali. 23 x 94 cm € 900-1.000 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Questo tipo di contenitore è utilizzato per accogliere le offerte dedicate al creatore Amma e agli antenati durante il rituale goru che si tiene al tempo del solstizio d’inverno per propiziare un buon raccolto. La definizione ‘aduno koro’, “arca celeste”, fa riferimento al veicolo inviato da Amma per popolare la terra, la cui guida fu affidata a Nomma, l’essere divino che avrebbe riorganizzato l’intero universo; al suo fianco gli otto antenati, per l’appunto raffigurati su un lato del contenitore in due gruppi di quattro tra i quali si inserisce ayo geu, il coccodrillo nero che avrebbe ucciso Nomma una volta che quest’ultimo completò il suo compito già nelle sembianze di un cavallo. A DOGON WOODEN RITUAL VESSEL FROM MALI, ‘ADUNO KORO’ 22


13 MASCHERA BOZO Mali

Anima in legno rivestita di piastre di rame fissate agli orli da chiodi, sulla cresta e lungo gli orli laterali nappe, sui lati cucite a stralcio di tessuto a fondo verde e cerchi gialli, nappe anche ai lobi delle orecchie con filo rivestito di perline di pasta di vetro e legno. 46 x 40 cm € 700-800 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Stanziati lungo le sponde del Niger nel tratto maliano, i Bozo sono noti per la loro abilità nella pesca. Pur condividendo alcuni aspetti culturali con i Bambara, se ne distinguono però per specifiche peculiarità, anche nell’ambito delle maschere rituali. A BOZO MASK FROM MALI

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14 QUADRUPEDE TENENKOU IN TERRACOTTA Mali, XVI-XVII secolo

Realizzata in una terracotta dalla consistenza molto compatta e dal colore rossiccio, la scultura raffigura un quadrupede immaginario piuttosto che reale, caratterizzato per una certa antropizzazione del volto, con occhi globulari a rilievo, bocca socchiusa e ampie orecchie sporgenti, collare alla base del collo. 39 x 42 cm € 3.500-4.000 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, dalla terra fino all’arte. Arte figurativa e cultura materiale dell’Africa occidentale, Milano 2009, p. 140, n. 180. A TENENKOU TERRACOTTA FOUR-FOOTED ANIMAL FROM MALI

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PIEDE DI LETTO SONINKÉ IN TERRACOTTA

PIEDE DI LETTO SONINKÉ IN TERRACOTTA

Sezione circolare, con zona inferiore di appoggio a campana sormontata da fusto cilindrico e finale ad anello, in più punti solcato da incisioni circolari per orizzontale, rivestito per intero di ingobbio di color rosso mattone.

Ricoperto per intero di ingobbio di tonalità rosso mattone, ha sezione circolare con diametro massimo nei pressi della base, finale con appoggio concavo.

45 cm altezza

€ 550-600

€ 600-700

Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta.

Mali, regione di Kami, XVIII secolo

Mali, XVIII secolo

45 cm altezza

Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta.

Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, Memorie d’Africa. Cultura Soninké. Piedi di letto. Arte figurativa, Milano, p. 42, n. 11.

Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, Memorie d’Africa. Cultura Soninké. Piedi di letto. Arte figurativa, Milano, p. 42, n. 11.

A SONINKÉ TERRACOTTA BED FOOT FROM MALI

A SONINKÉ TERRACOTTA BED FOOT FROM MALI 25


17 VASO A BOTTIGLIA IN TERRACOTTA Mali, XVIII-XIX secolo

Corpo sferico e lungo collo cilindrico con bocca svasata, ricoperto di ingobbio di tonalità rosso mattone. 34 cm altezza € 200-250 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. A TERRACOTTA BOTTLE VASE FROM MALI

18 VASO A BOTTIGLIA IN TERRACOTTA Mali, regione di Léré, XVIII-XIX secolo

Corpo sferico e lungo collo cilindrico solcato in orizzontale da incisioni circolari, ampia bocca svasata, rivestito di ingobbio rosso mattone. 40 cm altezza € 230-250 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, dalla terra fino all’arte. Arte figurativa e cultura materiale dell’Africa occidentale, Milano 2009, p. 37, n. 16. A TERRACOTTA BOTTLE VASE FROM MALI

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19 VASO A BOTTIGLIA IN TERRACOTTA BAMBARA-BOZO Mali, regione di Segu

Corpo sferico e collo cilindrico, il cui diametro si amplia per raggiungere ampiezza massima nei pressi della bocca, rivestito per intero di ingobbio rosso decorato a incisione con motivi geometrici disposti su fasce parallele orizzontali. 55 cm altezza, 35 cm diam € 400-500 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, dalla terra fino all’arte. Arte figurativa e cultura materiale dell’Africa occidentale, Milano 2009, p. 52, n. 49. A BAMBARA-BOZO TERRACOTTA BOTTLE VASE FROM MALI

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20 STATUA DI DONNA IN TERRACOTTA NOK Nigeria, V secolo a.C. – II secolo d.C.

Elegante scultura raffigurante una dama stante, nella mano destra uno scettro, il braccio sinistro disteso lungo il fianco, sul corpo una serie di ornamenti ad accentuato rilievo (collane, pendenti), il viso di forma ovale con labbra carnose e occhi a triangolo, l’elaborata acconciatura con toupet conico. 61 cm altezza € 7.000-8.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Questa scultura fa parte di un nucleo di opere ritrovate nei pressi del villaggio di Nok a partire dal 1928, databili genericamente tra il V secolo a.C. e il V secolo d.C.. Nonostante permangano lacune nella conoscenza di questa antichissima cultura, le sculture in terracotta che le appartengono sono raffinatissime, dense di carica spirituale e notevoli per i procedimenti tecnici con i quali furono realizzate. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, Le antiche culture della Nigeria. Nok / Sokoto / Katsina, Milano, p. 46, n. 107. * Questa scultura si accompagna ad esame di termoluminescenza eseguito il 18/12/1998 da Arcadia Tecnologie per i Beni Culturali Milano che conferma la datazione sopra riportata. A NOK FEMALE TERRACOTTA FIGURE FROM NIGERIA

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21 STATUA DI UOMO IN TERRACOTTA NOK Nigeria, V secolo a.C. – II secolo d.C.

Scultura di raffinata fattura, il personaggio con la gamba destra sollevata al ginocchio e la sinistra col ginocchio che posa per terra, il braccio destro alzato al gomito, volto ovale con grande bocca dalle labbra carnose, naso stiacciato e occhi a triangolo, acconciatura conica, tra collo e spalle un vistoso pettorale. 57 cm altezza â‚Ź 6.000-7.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le sculture in terracotta Nok presentano caratteri stilistici piuttosto omogenei. La conformazione degli elementi del volto, ad esempio, con gli occhi grandi a triangolo e la bocca carnosa, ricorrono costantemente. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, Le antiche culture della Nigeria. Nok / Sokoto / Katsina, Milano, p. 46, n. 73. * Questa scultura si accompagna ad esame di termoluminescenza eseguito il 27/1/1997 da Arcadia Tecnologie per i Beni Culturali Milano che conferma la datazione sopra riportata. A NOK TERRACOTTA MALE FIGURE FROM NIGERIA

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22 TESTA DI UOMO SOKOTO IN TERRACOTTA Nigeria, II-I secolo a.C.

La testa ha volto ovale con acconciatura a cupola dettagliata da solchi lineari e collo cilindrico anch’esso striato da linee verticali poco profonde. 37 cm altezza € 3.000-4.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Questa scultura fa parte di un gruppo di opere ritrovate a Sokoto, ai confini settentrionali della Nigeria. Nonostante si possano rilevare affinità con le statue Nok, la plastica Sokoto ha sue peculiarità ben specifiche, ad esempio nella resa degli elementi del volto. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, Le antiche culture della Nigeria. Nok / Sokoto / Katsina, Milano, p. 98, n. 37s. * Questa scultura si accompagna ad esame di termoluminescenza eseguito il 31/01/2017 da Arcadia Tecnologie per i Beni Culturali Milano che conferma la datazione sopra riportata. A SOKOTO MALE TERRACOTTA HEAD FROM NIGERIA

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23 TESTA DI UOMO KATSINA IN TERRACOTTA Nigeria III-I secolo a.C.

Terracotta di colore rosso mattone, volto ovale con occhi e bocca a fessura, i capelli delineati da lievi incisioni superficiali incrociate. 30 cm altezza € 2.000-3.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Nonostante poco ancora si sappia a suo proposito, la cultura Katsina ha lasciato opere come questa testa che per certi versi si possono considerare anticipatrici dell’arte ’classica’ del periodo Ife. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, Le antiche culture della Nigeria. Nok / Sokoto / Katsina, Milano, p. 130, n. 36k. * Questa scultura si accompagna ad esame di termoluminescenza eseguito il 5/12/2006 da Arcadia Tecnologie per i Beni Culturali Milano che conferma la datazione sopra riportata. . A KATSINA TERRACOTTA MALE HEAD FROM NIGERIA

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24 STELE FUNERARIA BURA-ASINDA-SIKKA IN TERRACOTTA Nigeria, III-V secolo d.C.

Scultura di evidente forma fallica, decorata sull’esterno con una profusione di solchi lineari a formare un reticolo geometrico piuttosto complesso. 74 cm altezza € 2.000-3.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. I primi rinvenimenti di manufatti in terracotta ascrivibili alla cultura Bura risalgono solamente al 1975. Si tratta in grandissima parte di materiale relativo a contesti funerari tra cui si impongono urne come questa. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, Memorie d’Africa. Cultura Bura Asinda-Sikka. Arte figurativa e cultura materiale, Milano, p. 26, n. 94. A BURA-ASINDA-SIKKA TERRACOTTA FUNERAL URN FROM NIGERIA

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25 QUADRUPEDE E CAVALIERE DAKAKARI IN TERRACOTTA Nigeria nord-occidentale

La scultura raffigura un cavaliere sul dorso di un quadrupede con volto caratterizzato da evidente antropizzazione, i finimenti sul corpo dell’animale incorniciati da fasce con solchi paralleli obliqui. 49 x 39 cm € 900-1.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. La realizzazione di ceramiche d’uso è nell’etnia Dakakari riservata alle donne. Tuttavia, per quanto riguarda le sculture in terracotta destinate al culto e alla commemorazione, la loro produzione è privilegio esclusivo dei membri maschi di alcune famiglie. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, dalla terra fino all’arte. Arte figurativa e cultura materiale dell’Africa occidentale, Milano 2009, p. 102, n. 122. A DAKAKARI TERRACOTTA EQUESTRIAN FIGURE FROM NORTHWESTERN NIGERIA

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26 SCULTURA COMMEMORATIVA DAKAKARI IN TERRACOTTA Nigeria nord-occidentale

Di grandi dimensioni, si compone di base a calotta emisferica sulla quale si innesta un ventaglio circolare sostenuto da quattro gambe, la superficie anteriore lavorata ad alto rilievo con la silhouette stilizzata di un animale. 67 x 54 cm € 2.000-2.500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Bibliografia specifica: Africa … alla scoperta del passato, catalgo della mostra, Milano 2001, p. 62. A DAKAKARI TERRACOTTA COMMEMORATIVE SCULPTURE FROM NORTHWESTERN NIGERIA

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27 STATUA IN BRONZO DEL RE OONI DI IFE Nigeria

Figura stante, vestita di abito aderente, le braccia piegate al gomito, nella mano destra uno scettro e in quella sinistra un piccolo contenitore per sostanze magiche, al collo una serie di vistose collane con pendente, sulla testa un copricapo con diadema circolare sul davanti, il viso dai tratti regolari e austeri. 59 cm altezza € 3.000-4.000 Provenienza: collezione belga. Lo Ooni era il re sacerdote che governava la città di Ife, capitale di un regno molto prospero nel quale, tra il XII e il XV secolo, si produssero opere d’arte di una qualità straordinaria, soprattutto in terracotta e bronzo, assurte nel XX secolo a paradigma ‘classico’ dell’arte africana di tutti i tempi. La presente scultura si deve mettere in relazione con un notissimo busto nel The National Commission for Museums and Monuments della Nigeria. Bibliografia specifica: Africa … alla scoperta del passato, catalogo della mostra, Milano 2001, p. 56. A BRONZE FIGURE OF THE IFE OONI KING FROM NIGERIA

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28 STATUA EDO IN BRONZO DI NANO Nigeria, Benin

Figura stante di nano, vestito solo di un corto gonnellino che scende oltre le ginocchia, le braccia piegate al gomito, due grandi bracciali e due girocollo, fronte molto alta e capigliatura suggerita da una serie di tracce incise parallele, il retro del cranio accentuatamente allungato riproduce con evidenza una deformità anatomica. 51 cm altezza

€ 2.000-2.500 Provenienza: collezione belga. E’ noto che il re Oba del regno di Benin, popolato da genti di etnia Edo, amasse circondarsi anche di nani. Ne è viva testimonianza una nota stampa contenuta nel volume Naukeurige Beschrijvinge der Afrikaensche Gewesten … pubblicato nel 1668 da Olfert Dapper. La statua è da relazionare ad una celebre scultura conservata nel Museum für Volkerkunde di Vienna. A EDO BRONZE FIGURE OF A DWARF FROM NIGERIA

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29 STATUA IGBO, ‘ALUSI’ Nigeria

In legno a patina chiara, la figura in posizione frontale, sul torso e sulle spalle lavoro a rilievo a riprodurre segni di scarnificazione, lungo collo cilindrico e testa sormontata da alta acconciatura, le braccia piegate al gomito in un gesto che ricorda la volontà di ricevere offerte. 108 cm altezza € 1.000-1.500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le sculture Igbo di questo tipo sono solitamente sistemate nei pressi degli altari; rappresentano in sembianze antropomorfe divinità di vario tipo, antenati ma anche personaggi molto stimati dalla comunità e perfino luoghi particolarmente venerati. Lo stile di queste sculture è ieratico, impostato com’è sull’associazione di volumi di immediato impatto emotivo. AN IGBO WOODEN STANDING FIGURE FROM NIGERIA, ‘ALUSI’

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30 STATUA MASCHILE IGBO Nigeria

Legno a patina scura con ampia superficie rivestita di caolino, la figura stante ha gambe leggermente piegate al ginocchio, torso striato da solchi di scarnificazioni, braccia sollevate al gomito, testa ovale con labbra carnose, naso regolare e grandi occhi a mandorla, sulla sommità del cranio una cresta. 64 cm altezza € 400-500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Stanziata nelle zone sud-orientali della Nigeria, l’etnia Igbo ha sviluppato nel corso dei secoli un sofisticato complesso di credenze religiose che in certi casi convivono con il Cristianesimo adottato dalla gran parte della popolazione. AN IGBO WOODEN MALE FIGURE FROM NIGERIA

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31 MASCHERA FEMMINILE IGBO, ‘AGBOGHO MMUO’ Nigeria

Legno a patina scura con diffuse stesure policrome, sul volto femminile, segnato da scarnificazioni, si erge un’alta capigliatura che assume le sembianze di una complessa struttura geometrica. 62 cm altezza € 600-700 Provenienza: collezione francese. Questo genere di maschera rappresenta l’ideale Igbo di bellezza femminile giovanile, sia estetico sia morale, celebrato durante l’anno in particolari occasioni come festività e funerali di notabili, durante le quali le performances sono eseguite da uomini vestiti di costumi molto elaborati. AN IGBO WOODEN MAIDEN SPIRIT MASK FROM NIGERIA, ‘AGBOGHO MMUO’

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32 PORTA IGBO Nigeria

Scolpita nel legno duro iroko, ha forma rettangolare e presenta sul davanti una vivace decorazione a rilievo con una fitta serie di solchi diagonali che si dipanano radialmente da una grande circonferenza centrale. 50 x 110 cm altezza ₏ 600-700 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. La decorazione simbolica e l’uso del legno iroko, collegato tradizionalmente alla sfera maschile, fanno ritenere che questa porta sia in origine appartenuta ad un santuario obi, luogo di ritrovo degli uomini della comunità . AN IGBO WOODEN DOOR FROM NIGERIA

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34 SCATOLA RITUALE IGBO, ‘OKWA OJI’

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Nigeria

PIATTO DIVINATORIO IGBO Di forma all’incirca ovale, presenta al centro del fondo una protuberanza circolare, il manico intagliato come testa maschile.

In legno a patina scura, ha forma circolare, orlo e cavetto solcati da bande di linee parallele, al centro del fondo un piccolo contenitore sul quale si posa coperchio lavorato con due volti umani in accentuato rilievo.

46 x 29 cm

37 cm diam

€ 150-200

€ 400-500

Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta.

Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta.

Vassoi come questi erano utilizzati per contenere le noci di cola, da offrire ad ospiti importanti oppure da utilizzare per i rituali divinatori.

Questa scatola è usata per contenere le noci di cola. I due volti del coperchio sono raffigurazioni di antenati della importante famiglia alla quale questo oggetto rituale appartenne.

Nigeria

AN IGBO WOODEN RITUAL TRAY FROM NIGERIA

AN IGBO WOODEN ROUND RITUAL BOWL WITH LID FROM NIGERIA, ‘OKWA OJI’ 42


35 MASCHERA YORUBA, ‘EPA’ Nigeria

Di proporzioni imponenti e dall’affascinante apparato iconografico, la maschera – intagliata in un unico blocco di legno a patina scura arricchito di tocchi policromi - presenta nella zona inferiore un potente volto umano sulla sommità del quale si erge un personaggio a cavallo di maggiori dimensioni con lancia nella mano destra, accompagnato da figure più piccole. 120 cm altezza € 1.500-2.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Il volto nella zona inferiore si può identificare con Orangun, mitico re Yoruba deificato, mentre il personaggio a cavallo è la rappresentazione di Jagun Jagun che, secondo la leggenda, nel 1880 difese con successo la città di Efon Alaiye da un attacco nemico. Questa maschera era indossata durante le festività Epa che hanno luogo per diversi giorni nel corso dell’anno nelle regioni di Ekita e Igbomina allo scopo di ottenere prosperità e fertilità per la comunità, e per onorare gli eroi Yoruba. Durante queste cerimonie, sono almeno quattro le maschere Epa ad andare in processione, in un ordine ben stabilito in base al quale la maschera con Jagun Jagun segue quella Oloko riconoscibile per la raffigurazione di un leopardo che cavalca un’antilope, e precede quelle Olosanyin e Eyelase. Bibliografia specifica: Africa … alla scoperta del passato, catalogo della mostra, Milano 2001, pp. 4-5. A YORUBA LARGE WOODEN ‘EPA MASK’ FROM NIGERIA

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CORONA REALE YORUBA, ‘ADENLA’ Nigeria

Di forma conica, presenta l’esterno lavorato meticolosamente con una elaborata decorazione policroma di perline colorate, a formare motivi geometrici e volti umani stilizzati con la sovrapposizione di alcuni uccelli a tutto tondo, perline colorate inserite in lunghi fili di tessuto si vedono pure pendere dall’orlo inferiore del copricapo. 55 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. I copricapo adenla sono uno dei manufatti che identificano l’autorità politica e religiosa dei Yoruba. Immediatamente dopo la sua consacrazione come tale, al leader non è concesso di mostrare il viso in pubblico, e perciò indossa questa elaborata corona che sempre presenta all’esterno la raffigurazione di un volto umano che sostituisce quello reale e che è solitamente un riferimento a Oduduwa, il primo sovrano. La ricorrente presenza degli uccelli è pure connessa con questo personaggio, poiché si crede che egli abbia dato vita alla terra proprio con la collaborazione di un uccello mitico. A YORUBA ROYAL CROWN FROM NIGERIA, ‘ADENLA’

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37 PIATTO DIVINATORIO ‘OPON IFA’

YORUBA,

Nigeria

In legno a patina scura, ha forma ovale e presenta lungo l’orlo una decorazione a rilievo con quattro volti umani disposti a croce, tra i quali si svolge un ornato geometrico.

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34 cm diam

VASSOIO DIVINATORIO YORUBA, ‘OPON IFA’

€ 230-250

Nigeria

Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta.

In legno a patina scura, presenta l’orlo decorato con un volto umano dal quale si dipana una fascia suddivisa in pannelli, all’interno dei quali ornati geometrici si alternano a raffigurazioni di animali.

Nel rituale divinatorio, il vassoio viene ricoperto di polvere sulla quale l’indovino lancia sedici noci di cola, interpretando poi i segni che scaturiscono.

32 cm diam

A YORUBA WOODEN DIVINATION TRAY FROM NIGERIA, ‘OPON IFA’

€ 230-250 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Questo genere di vassoio era utilizzato per contenere tutti i materiali sacri necessari alla divinazione. Il volto umano è un riferimento a Eshu, il messaggero che agisce da intermediario tra l’ambito umano e quello divino, in particolare Ifa, il dio della divinazione, che cerca risposte da parte di Orunmila, lo spirito della saggezza e del destino, centrale nella mitologia Yoruba. La pratica della divinazione Yoruba è entrata nel 2006 nella lista Unesco dei beni immateriali dell’umanità. A YORUBA WOODEN DIVINATION TRAY FROM NIGERIA, ‘OPON IFA 46


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SCATOLA RITUALE YORUBA, ‘OPON IGEDE’

SCATOLA RITUALE ‘OPON IGEDE’

Legno a patina scura, sezione circolare, lavorata a rilievo sull’esterno con motivi di tipo geometrico, al centro del lato superiore del coperchio un volto stilizzato.

Sezione circolare con coperchio intagliato con elementi in accentuato alto rilievo, la presa a forma di lepre, due volti maschili sui lati.

30 cm diam

29 cm diam

€ 250-300

€ 300-400

Provenienza: collezione francese.

Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta.

Nigeria

YORUBA,

Nigeria

Il volto sul coperchio è quello di Eshu, il dio della divinazione. La scatola serviva infatti a contenere il corredo di oggetti di cui l’indovino babalawo necessitava per compiere i suoi rituali.

Questa scatola era utilizzata insieme al vassoio opon ifa dall’indovino babalawo per custodire gli oggetti utili per il rituale Ifa, tra cui sedici noci di cola, il puntale iroke ifa e una piccola testa del dio Eshu (ikin ifa).

A YORUBA WOODEN ROUND RITUAL BOWL WITH LID FROM NIGERIA, ‘OPON IGEDE’

A YORUBA WOODEN ROUND RITUAL BOWL WITH LID FROM NIGERIA, ‘OPON IGEDE’

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41 STATUA MASCHILE IDOMA Nigeria

Figura stante su base circolare, torso robusto e braccia distese lungo i fianchi, collo cilindrico e testa sferica con ampia bocca chiusa, naso regolare, occhi ovali e sopracciglia ad arco. 85 cm altezza â‚Ź 550-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Scolpita in legno chiaro, questa figura Idoma, probabilmente la rappresentazione di un antenato, esprime un fascino evocativo grazie alla combinazione di volumi semplici e dettagli anatomici rarefatti. AN IDOMA WOODEN STANDING MALE FIGURE FROM NIGERIA

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42 STATUA FEMMINILE IDOMA Nigeria

Legno a patina scura, figura femminile stante, gambe corte e robuste, ventre prominente e grande seno sporgente, le braccia lievemente piegate al gomito mancanti di mani, lungo collo cilindrico con segni di scarnificazioni, piccola testa ovale con bocca socchiusa, naso stiacciato e occhi rotondi, acconciatura a calotta con striature parallele. 59 cm altezza € 600-700 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. La società Idoma presta una particolare attenzione al culto degli antenati, e anche le cerimonie funebri per membri eminenti della comunità sono organizzate con grande cura e compartecipazione. AN IDOMA WOODEN STANDING FEMALE FIGURE FROM NIGERIA

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43 STATUA FEMMINILE IDOMA, ‘EKOTAME’ Nigeria

Legno a patina scura sul quale si vedono diffuse campiture di caolino, figura femminile seduta con le mani posate sulle ginocchia corrispondenti, collo cilindrico e testa ovale con copricapo (o acconciatura) conico, bocca ad ogiva con dentatura esposta, occhi a fessura e sopracciglia ad arco, sul corpo incisioni che simulano scarnificazioni. 62 cm altezza € 900-1.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. La scultura è molto probabilmente una okotame, la quale si credeva proteggesse la famiglia cui apparteneva. Veniva esposta nell’occasione di funerali o per festività particolarmente importanti. AN IDOMA WOODEN SEATED FEMALE FIGURE FROM NIGERIA, ‘EKOTAME’

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44 STATUA ‘EPKU’

DI

ANTENATO

ORON,

Nigeria

In legno a patina chiara, la scultura mostra evidenti segni di usura e corrosione, raffigura un uomo stante con ventre prominente e copricapo a barca. 78 cm altezza € 2.000-2.500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Stanziati nella zona del delta del fiume Cross, gli Oron hanno sviluppato una cultura figurativa molto raffinata, connessa con le cerimonie rituali. Le sculture di antenati erano solitamente poste all’interno della sala comune, e servivano a ricordare le figure più importanti del passato. AN ORON WOODEN FIGURE OF A STANDING ANCESTOR FROM NIGERIA, ‘EPKU’

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45 COPPA ANTROPOMORFA KORO, ‘GBENE’ Nigeria

Legno a patina scura, figura umana alquanto stilizzata, con brevi gambe, lungo collo e testa a elmetto priva di dettagli anatomici se si eccettuano bocca e orecchie appena delineate, all’altezza del busto ampio contenitore ovale. 68 cm altezza € 700-800 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Questo genere di contenitore antropomorfo è utilizzato per il vino di palma che si beve durante i sacrifici cerimoniali. A KORO WOODEN ANTHROPOMORPHIC BOWL FROM NIGERIA, ‘GBENE’

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46 STATUA MASCHILE MUMUYE Nigeria

In legno a patina scura, la statua riflette una visione molto astratta del corpo umano, a partire dalle corte gambe a lamelle al di sotto del bacino emisferico, dal quale si erge centrale l’esile ventre innestato al petto anch’esso globulare, lungo collo cilindrico e piccola testa con grandi lobi delle orecchie forati. 94 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le sculture Mumuye - tra le più raffinate invenzioni dell’arte africana - raffigurano spiriti tutelari piuttosto che antenati, e il loro utilizzo in ambito rituale è molto vario, dalla protezione dell’abitazione alla richiesta di cure per malattie; in ogni caso, il possesso di queste sculture garantisce al proprietario una certa elevazione dello status. A MUMUYE WOODEN STANDING FIGURE FROM NIGERIA

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47 STATUA MUMUYE Nigeria

In legno a patina scura, la figura è delineata con evidente approccio astratto, le gambe cortissime che fuoriescono dal bacino a cupola, il lungo busto con rientranza centrale, le braccia sottili, la testa piccola. 82 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le sculture antropomorfe Mumuye, popolazione stanziata nella valle del fiume Benue, servivano a vari scopi, tra cui l’utilizzo da parte di divinatori per le pratiche cerimoniali. Scoperte dagli europei solo alla fine degli anni Sessanta del Novecento, si sono da subito imposte per l’eleganza della silhouette e per la forza evocativa che emanano. A MUMUYE WOODEN STANDING FIGURE FROM NIGERIA

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48 VASO IN TERRACOTTA NUPE Nigeria, regione di Bida

Forma cilindrica che si espande a partire dalla spalla per raggiungere massima ampiezza nei pressi della bocca, rivestimento più scuro nella metà superiore e più chiaro in quella inferiore, decoro geometrico a rilievo. 58 cm altezza € 700-800 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, dalla terra fino all’arte. Arte figurativa e cultura materiale dell’Africa occidentale, Milano 2009, p. 94, n. 110. A NUPE TERRACOTTA CYLINDRICAL VASE FROM NIGERIA

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49 VASO IN TERRACOTTA NUPE Nigeria, regione di Bide

Corpo sferico e breve collo cilindrico sul quale si innesta ampia bocca svasata, tra spalla e orlo della bocca quattro manici disposti a croce, l’esterno decorato a incisione con motivi geometrici. 27 cm altezza € 300-400 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, dalla terra fino all’arte. Arte figurativa e cultura materiale dell’Africa occidentale, Milano 2009, p. 90, n. 102. A NUPE TERRACOTTA VASE FROM NIGERIA

50 ORCIO IN TERRACOTTA BARIBA Nigeria, regione di Yashikera

Di forma globulare, con breve collo e bocca leggermente espansa, presenta sul registro superiore una decorazione geometrica a rilievo. 28 cm altezza, 28 cm diam € 350-400 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. A BARIBA TERRACOTTA GLOBULAR VASE FROM NIGERIA

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51 BUSTO TRICEFALO IN TERRACOTTA, ‘MAMY WATA’ Benin

La scultura si presenta come un grande orcio panciuto, all’altezza della spalla si vedono spuntare due mani, alla sommità tre teste umane dal volto allungato, bocca aperta a mostrare la dentatura, occhi scavati e capigliatura a carciofo, la terracotta di colore rossiccio rivestita di caolino. 64 cm altezza € 700-800 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Molto popolare nell’ambito delle pratiche voodoo, Mamy Wata è una divinità connessa con l’acqua, alla quale ci si rivolge per problematiche riguardanti la salute ma anche la bellezza e la ricchezza. La sua iconografia con tre teste è probabilmente il risultato dell’arrivo in Benin negli anni Cinquanta del Novecento di una folta comunità di commercianti indiani che diffusero immagini di divinità induiste con più teste. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, dalla terra fino all’arte. Arte figurativa e cultura materiale dell’Africa occidentale, Milano 2009, p. 124, n. 152. A TERRACOTTA SCULPTURE FROM BENIN, ‘MAMY WATA’

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52 SEDIA ASHANTI, ‘ASIPIM’ Ghana

La sedia ha forma che ricorda evidentemente sedute europee del XVII-XVIII secolo, ha struttura in legno ed è rivestita di pelle e metallo fissati con chiodi di ottone, i due finali della spalliera in metallo. 40 x 72 cm € 700-800 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. I notabili Ashanti possedevano tutti indistintamente un certo numero di sedie come questa, più grande era il loro prestigio più il numero di sedie aumentava. Esse non avevano quindi una funzione rituale ma erano piuttosto emblema dello status del proprietario e della sua autorità: il termine asipim si può infatti tradurre con “Io sono inflessibile”. AN ASHANTI WOODEN CHAIR FROM GHANA, ‘ASIPIM’

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53 SEGGIO ASHANTI Ghana

Legno a patina chiara e lucida, base rettangolare sulla quale si posa basamento più piccolo anch’esso rettangolare con lati modanati, nel suo centro sostegno a forma di botte su cui si distende la seduta leggermente curva. 34 x 47 cm € 400-500 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Tradizionalmente, ogni uomo e ogni donna Ashanti possiede un suo seggio personale di questo tipo. Oltre a svolgere una funzione pratica, questa seduta è anche investita di profondi significati spirituali quale ricettacolo dell’anima del suo proprietario, tant’è che è fatto esplicito divieto a chiunque altro di utilizzarlo, e per questo viene sdraiato su un lato e posato ad una parete quando non in uso; perciò, gli sgabelli degli antenati assumono una particolare importanza cerimoniale. AN ASHANTI WOODEN STOOL FROM GHANA

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54 STATUA DI ANTENATO MOBA, ‘TCHITCHERI’ Togo

Legno a patina chiara, figura umana rappresentata in maniera alquanto stilizzata, alto busto, gambe corte e testa pressoché sferica priva di ulteriori dettagli anatomici. 130 cm altezza € 700-800 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Sculture di questo tipo fanno parte dell’altare domestico dei Moba, popolazione stanziata nell’area settentrionale del Togo ai confini con il Burkina Faso. Rappresentano gli antenati fondatori del clan ai quali si richiede aiuto in ogni genere di problematica. Nonostante la forma elementare, la realizzazione di tali statue era affidata a intagliatori specializzati, solitamente figli dei divinatori, protetti dal proprio padre durante il delicato processo di lavorazione. A MOBA WOODEN FIGURE OF A STANDING ANCESTOR FROM TOGO, ‘TCHITCHERI’

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55 STATUA DI ANTENATO ‘TCHITCHERI’

MOBA,

Togo

Legno a patina chiara, evidenti segni di erosione, figura umana rappresentata in modo stilizzato, con busto lungo, gambe corte e testa sferica priva di ulteriori dettagli anatomici 73 cm altezza € 250-300 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Sculture di questo tipo raffigurano gli antenati fondatori del clan ai quali si richiede aiuto in ogni genere di problematica. Nonostante la forma elementare, la realizzazione di tali statue era affidata a intagliatori specializzati, solitamente figli dei divinatori. A MOBA WOODEN FIGURE OF A STANDING ANCESTOR FROM TOGO, ‘TCHITCHERI’

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56 BUSTO EWE IN TERRACOTTA Togo, regione del fiume Mono

Concepito come un contenitore cilindrico, ha le due braccia piegate con le mani posate sullo stomaco appena al di sopra dell’ombelico, collo robusto e testa sferica con bocca a fessura, occhi a mandorla e sopracciglia ad arco, il capo sormontato da due protuberanze a corna, ceramica di colore rossiccio rivestita di caolino sacrificale. 64 cm altezza € 600-700 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, dalla terra fino all’arte. Arte figurativa e cultura materiale dell’Africa occidentale, Milano 2009, p. 118, n. 145. AN EWE TERRACOTTA SHRINE FIGURE FROM TOGO

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57 STATUA DI ANTENATO DAN Costa d’Avorio

In legno a patina scura con campiture di caolino, la figura ha gambe e braccia possenti, busto allungato sul quale si vedono scarnificazioni, le mani aperte con il palmo rivolto verso avanti, lungo collo cilindrico e volto ovale con la capigliatura delineata con profusione di dettagli. 93 cm altezza € 1.800-2.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le comunità Dan sono stanziate nell’area nord-occidentale della Costa d’Avorio. Nonostante le maschere e i cucchiai rituali siano le opere d’arte più conosciute dei Dan, sculture a tutto tondo come questa, imponente per dimensioni e cura del dettaglio anatomico, sono viva espressione dell’abilità nell’intaglio degli artisti di questa etnia. A DAN WOODEN FIGURE OF A STANDING ANCESTOR FROM IVORY COAST

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58 STATUA DI ANTENATO FEMMINILE DAN-YACUBA Costa d’Avorio

Legno a patina chiara, posizione frontale, gambe corte con cavigliere circolari, torso allungato e ornato di scarnificazioni, piccoli seni penduli, le braccia distese lungo i fianchi con le mani aperte a mostrare i palmi, lungo collo cilindrico, viso ovale con gli occhi chiusi a fessura, zigomi pronunciati e sopracciglia ad arco, elaborata acconciatura. 91 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. L’eleganza formale di questa scultura è espressione di moduli geometrici perfettamente combinati, e insieme del raffinato intaglio che caratterizza il volto. A DAN-YACUBA WOODEN FIGURE OF A STANDING FEMALE ANCESTOR FROM IVORY COAST

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MASCHERA DAN

MASCHERA DAN

Legno a patina scura, volto ovale con mento puntuto appena accennato, bocca dalle labbra carnose, piccolo naso e occhi incastonati all’interno di una fascia orizzontale, ampia fronte convessa divisa in due lobi da fascia verticale.

Legno a patina scura, volto ovale, affusolato, piccolo mento puntuto e labbra carnose e ben delineate, lungo naso leggermente arcuato ai cui lati sottile rilievo orizzontale per gli zigomi, occhi a fessura, sopracciglia oblique e piccole orecchie tondeggianti.

Costa d’avorio

Costa d’avorio

22 cm altezza

32 cm altezza

€ 500-600

€ 500-600

Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta.

Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta.

Nonostante abbiano sembianze formali simili, le maschere Dan rappresentano un pantheon di personaggi spirituali molto ampio e variegato, ognuno dei quali immediatamente riconoscibile nel contesto delle danze rituali in cui vengono indossate.

Le maschere Dan incarnano uno dei più noti paradigmi estetici dell’intera arte africana, entusiasmante riflesso di una predilezione per le geometrie lineari. Non va tuttavia dimenticato che nella società Dan le maschere sono investite di straordinaria carica spirituale, che siano o meno indossate.

A DAN WOODEN MASK FROM IVORY COAST

A DAN WOODEN MASK FROM IVORY COAST 71


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MASCHERA DAN

MASCHERA DAN

Costa d’avorio

Costa d’avorio

Legno a patina scura, volto ovale allungato, mento puntuto, naso sottile e occhi a fessura, sulla fronte incisioni che riproducono scarnificazioni, denti in metallo e trecce laterali in fibra.

Legno a patina nera lucida, fibra vegetale e tessuto per capelli e baffi, volto ovale e allungato, bocca semi aperta a mostrare dentatura, naso triangolare e grandi occhi tondi, sopracciglia ad arco e ampia fronte protundente con sottile fascia verticale rilevata nel mezzo.

30 cm altezza

28 cm altezza

€ 300-400

€ 300-400

Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta.

Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta.

Nella società Dan la maschera ha una pluralità di funzioni e di significati. Utilizzata in contesti tra i più diversi, dai riti all’intrattenimento, essa non solo può rappresentare la divinità ma diventa essa stessa incarnazione dello spirito e può essere considerata anche come emblema dell’intero villaggio.

Questo genere di maschera Dan è nota anche con il termine Zapkai, poiché era indossata da giovani uomini vestiti di specifici costumi il cui compito era quello di segnalare lo svilupparsi di fuochi nei campi durante la stagione secca. A DAN WOODEN MASK FROM IVORY COAST

A DAN WOODEN MASK FROM IVORY COAST 72


63 SEGGIOLINA DAN Costa d’Avorio

In legno a patina scura, posa su quattro brevi gambe cilindriche, seduta rettangolare e schienale curvo. 30 x 31 cm € 150-200 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Sedioline come queste erano utilizzate per la pratica dell’excisione. A DAN SMALL WOODEN CHAIR FROM IVORY COAST 73


64 TAVOLA PER IL GIOCO DAN, ‘MANCALA’ Costa d’Avorio

L’oggetto, intagliato in un unico pezzo di legno di tonalità chiara, si compone di una sezione centrale sulla quale si dispongono dodici ampie cavità su due file di sei, ad un’estremità si innesta un contenitore circolare, dall’altra una testa umana con lungo collo. 88 cm lunghezza € 250-300 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Il mancala è un antichissimo gioco praticato in tutta l’Africa sub-sahariana le cui origini sono attestate nell’Egitto del tempo dei faraoni. I due giocatori si sistemano sui due lati lunghi della scacchiera e utilizzano le proprie pedine (solitamente pietre, semi, noci o simili) per passare da una cavità all’altra saltando su quelle dell’avversario che possono così essere ‘mangiate’: una sorta di dama, quindi. La coppa su uno dei due lati brevi serve a contenere le pedine mangiate mentre il volto sull’altro lato ha solo funzioni decorative e, in questo caso specifico, mostra evidenti rimandi stilistici alla scultura Dan. A DAN WOODEN ‘MANCALA’ GAMEBOARD FROM IVORY COAST

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65 MASCHERA DAN GUERE, ‘NYABWA’ Costa d’Avorio

Legno a patina scura con stesure di caolino e aspersione di materiale sacrificale, concepita come elegante combinazione di linee curve e dritte, la maschera ha volto rettangolare con cranio a calotta e due ampie protezioni laterali con bordure di chiodi da tappezzeria, gli occhi a mascherina, il naso a parallelepipedo e le due zanne che spuntano dalla mascella rivestite di caolino, gli zigomi a cono con chiodi nel finale esterno, la bocca protundente che ricorda quella di uno scimpanzé. 27 cm altezza € 400-500 Provenienza: collezione francese. Stanziati nella zona sud-occidentale della Costa d’Avorio, i Guere utilizzavano questo genere di maschera nelle danze che preludevano alla battaglia e nelle dispute riguardanti l’amministrazione della giustizia. La sua peculiarità più pregnante è la combinazione di elementi umani con caratteristiche fisiognomiche animali. A DAN-GUERE WOODEN MASK, ‘NYABWA’

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66 MASCHERA LIGBI Costa d’Avorio

Maschera facciale in legno a patina scura con diffuse incisioni lineari ravvivate da caolino, volto ovale con bocca socchiusa dalle labbra carnose, naso puntuto e occhi affusolati, per verticale al centro dell’ampia fronte si inserisce una fascetta di scanalature a rilievo, sulla sommità del capo due grandi corna, lungo l’esterno dei due lati del volto una serie di protuberanze. 40 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. I Ligbi occupano un territorio ai confini tra Costa d’Avorio e Ghana. Nonostante le evidenti analogie formali con le maschere Kpelie dei Senufo, le maschere Ligbi hanno loro specifiche caratteristiche che le rendono immediatamente riconoscibili. A WOODEN LIGBI MASK FROM IVORY COAST

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67 STATUA BAULE, ‘COLON’ Costa d’Avorio

Legno a patina scura con stesure policrome, figura stante su sua base circolare, busto allungato, gambe corte cilindriche, braccia distese lungo i fianchi, ampio viso ovale con sopracciglia ad arco, grandi occhi, naso stiacciato e labbra carnose, sormontato da cappello a calotta con breve tesa obliqua. 90 cm altezza € 550-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Il particolare cappello fa appartenere la statua a quel gruppo di sculture conosciute come ‘colon’, nelle quali compaiono riferimenti al periodo della colonizzazione europea. A BAULE WOODEN STANDING MALE FIGURE FROM IVORY COAST, ‘COLON’

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68 MASCHERA BAULE Costa d’Avorio

Maschera in legno a patina rossiccia raffigurante la testa di una scimmia antropomorfizzata, naso allungato e occhi dalle ampie palpebre, sopracciglia unite in una linea ondulata, piccole orecchie leggermente risvoltate, molti dettagli del volto evidenziati da sequenze di chiodi da tappezzeria. 40 cm altezza € 1.000-1.500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Nel contesto Baule le maschere di scimmia sono utilizzate allo scopo di tenere lontane dal villaggio le influenze maligne. Oltre alle maschere, la scimmia è il soggetto anche di sculture realizzate con lo stesso fine. A BAULE WOODEN MASK FROM IVORY COAST

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69 MASCHERA FEMMINILE BAULE, ‘MBLO’ Costa d’Avorio

Legno a patina scura, volto ovale allungato e ampio collare, bocca piccola semiaperta, naso affusolato e occhi inclinati e socchiusi, sopracciglia arcuate, tre le quali si inseriscono tre piccole protuberanze appaiate simili a quelle – più distanziate – che ornano l’ampia fronte, elaborata acconciatura con cresta centrale e risvolti puntuti all’altezza delle orecchie. 37 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le maschere Baule come questa sono solitamente ritratti idealizzati di membri femminili ben noti della società, realizzati nell’occasione di grandi festività denominate mblo durante le quali i danzatori che le indossano offrono al pubblico una sorta di caricatura del personaggio. A BAULE WOODEN FEMALE PORTRAIT MASK FROM IVORY COAST, ‘MBLO’

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70 STATUA FEMMINILE BETE Costa d’Avorio

Legno duro a patina scura, la figura ha corte e possenti gambe, torso allungato e braccia distese lungo i fianchi con le mani semiaperte posate all’altezza superiore del bacino, il volto ovale con dettagli anatomici stilizzati sormontato da copricapo a cono, sul ventre intorno all’ombelico scarnificazioni. 95 cm altezza € 2.000-2.500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le popolazioni Bete occupano la regione centro-occidentale dell’attuale Costa d’Avorio, lungo le sponde del fiume Sassandra. Le loro sculture, piuttosto rare, rappresentano antenati del clan, quest’ultimo teoricamente individuabile in base alle scarnificazioni presenti sulla statua. Bibliografia specifica: Africa … alla scoperta del passato, catalogo della mostra, Milano 2001, p. 36. A BETE WOODEN FIGURE OF A STANDING WOMAN FROM IVORY COAST

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71 STATUA FEMMINILE SENUFO, ‘DEBLE’ Costa d’Avorio

Legno a patina scura lucida, la figura si erge su base emisferica, ha gambe corte e, al contrario, braccia molto lunghe, il collo cilindrico sorregge una piccola testa all’incirca ovale con alta capigliatura a cresta. 71 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Questo genere di scultura svolge un ruolo fondamentale in diverse cerimonie Senufo, tra cui quelle riservate al passaggio dall’adolescenza all’età adulta; durante i riti servivano in particolare per ritmare - battute sul suolo - danze e canti. Spesso erano concepite come coppia di figura maschile e figura femminile, pombibele, a rappresentare l’inizio della creazione. Tuttavia, più numerose sono le figure singole, realizzate per soddisfare esigenze rituali non legate alla nascita primordiale. A SENUFO WOODEN FEMALE RHYTHM POUNDER FROM IVORY COAST, ‘DEBLE’

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72 MATERNITÀ SENUFO Costa d’Avorio

Legno duro a patina rossiccia, la figura seduta su uno sgabello, ampi fianchi e seno pronunciato, i capelli raccolti in un’elaborata acconciatura e sul petto una collana, con il ventre sorregge un piccolo bambino intento a sorbire latte da una mammella. 68 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Questo genere di scultura vuole onorare la donna e il suo cruciale ruolo di madre durante le cerimonie e le festività dei tvekpa, una società Senufo connessa con i riti funebri, nel corso dei quali alle danze accompagnate da canti e musica si associava l’esposizione di simili statue. A SENUFO WOODEN MATERNITY FROM IVORY COAST

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73 MASCHERA SENUFO, ‘KPELIE’ Costa d’Avorio

Maschera facciale in legno a patina rossiccia lucida, volto allungato con bocca rettangolare e mento puntuto, naso sottile e occhi a fessura, al centro del cranio si innalza una cresta rettangolare con una serie di umboni disposti in file orizzontali di tre, sull’esterno del perimetro del viso si inseriscono in alto due protuberanze semicircolari, di forma rettangolare all’altezza delle guance e tubolari verso il mento, diffuse striature lineari a riprodurre scarnificazioni. 40 cm altezza € 450-500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le kpelie sono le maschere ‘classiche’ della cultura Senufo, in particolare connesse con la società Poro, i cui membri le indossano insieme a particolari costumi durante cerimonie quali funerali, danze di ringraziamento per il raccolto abbondante e riti di iniziazione. A SENUFO WOODEN MASK FROM IVORY COAST, ‘KPELIE’

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74 MASCHERA SENUFO, ‘KPELIE’ Costa d’Avorio

Maschera facciale in legno a patina scura, volto allungato con bocca ovale a mostrare una dentatura serrata, piccolo mento arrotondato, naso sottile e occhi a fessura, al centro del cranio si erge una figura femminile a tutto tondo, sull’esterno del perimetro del viso si inseriscono in alto due protuberanze a forma di quarto di circonferenza, al centro di forma semi-ovale e come gambe piegate verso il mento, diffuse striature lineari a riprodurre scarnificazioni. 42 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Sessanta. Pur indossate dai soli membri maschi della società Poro, le maschere kpelie rappresentano personaggi femminili e, in generale, la bellezza delle donne, e ciò si evince anche dalla grazia di questa maschera, sulla quale compare, ulteriore indizio, una piccola figura femminile. A SENUFO WOODEN MASK FROM IVORY COAST, ‘KPELIE’

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75 GRANDE TAMBURO RITUALE SENUFO, ‘PLIÉWO’ Costa d’Avorio

Sostenuto da quattro gambe, ha forma cilindrica con ampiezza del diametro che dalla zona inferiore aumenta fino a diventare massima in quella superiore rivestita di pelle, l’esterno intagliato a rilievo con figure di coccodrilli. 96 cm altezza € 1.000-1.500 Provenienza: acquistato in situ negli anni Sessanta. Tamburi come questo non hanno soltanto il compito di dettare il ritmo, ma assolvono anche a precise esigenze rituali e cerimoniali, molto spesso connesse con l’ambito femminile. Il rettile scolpito più volte sull’esterno è un riferimento forse alla credenza secondo la quale il coccodrillo/ lucertola fu il primo essere a comparire sulla terra. A SENUFO TALL WOODEN DRUM FROM IVORY COAST, ‘PLIÉWO’

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76 STATUA FEMMINILE KULANGO Costa d’Avorio

Legno a patina lucida, figura femminile stante con gambe corte leggermente divaricate, busto tubolare con ventre sporgente e seni penduli, spalle robuste e braccia bombate con le mani socchiuse, volto quasi rettangolare con labbra, occhi, naso e sopracciglia resi a tratti lineari regolari, capelli raccolti in un’elaborata acconciatura, sul torso e sul viso chiodi a simulare scarnificazioni, all’altezza del bacino e sul collo fili di perline colorate. 46 cm altezza € 300-400 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. L’etnia Kulango occupa territori a nord della Costa d’Avorio. Nota anche per la sua produzione di piccole e vivacissime sculture in bronzo, nell’intaglio del legno esprime un vigore carico di emotività, come in quest’opera che simboleggia perfettamente la fecondità femminile. A KULANGO WOODEN FEMALE FIGURE FROM IVORY COAST

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77 Provenienza: acquistata in situ negli anni

STATUA DI ANTENATO FEMMINILE AKIE

Settanta.

Costa d’Avorio

L’etnia Akie è stanziata nel sud della Costa d’Avorio, a nord della città di Abidjan. Le sculture come questa raffiguranti una donna costituiscono un fulcro per la coesione familiare.

Legno a patina rossiccia con pigmenti, figura femminile seduta, il bacino coperto da un corto gonnellino ornato di filo e perline colorate, i seni esposti e le braccia sollevate sulla testa a sorreggere un contenitore a botte sull’acconciatura voluminosa, il volto ovale con bocca chiusa, naso dritto con narici curve, occhi socchiusi a taglio e sopracciglia ad arco, sul ventre, nella zona superiore del petto e sulle guance chiodi di tappezzeria a simulare ornamenti corporali.

AN AKIE WOODEN FIGURE OF A FEMALE ANCESTOR FROM IVORY COAST

49 cm altezza € 500-600

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78 STATUA DI ANTENATO FEMMINILE MOSSI Burkina Faso

Legno a patina scura lucida, figura femminile stante dalla corporatura slanciata, gambe solo leggermente divaricate e ampio bacino, torso cilindrico con addome prominente e piccoli seni penduli, braccia distese lungo il corpo, volto ovale con labbra socchiuse, naso a parallelepipedo e occhi chiusi a taglio, sul petto e sui contorni del volto scarnificazioni, cresta al centro del capo. 93 cm altezza € 1.000-1.500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Nella cultura Mossi le sculture di questo tipo svolgono un ruolo fondamentale nell’affermazione politica e sociale del capo naba. Utilizzate per le festività Na-poosum dedicate al culto degli antenati, durante il resto dell’anno erano conservate dalla più vecchia delle donne legate al re. A MOSSI WOODEN FIGURE OF A FEMALE ANCESTOR FROM BURKINA FASO

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79 STATUA DI ANTENATO FEMMINILE MOSSI Burkina Faso

Figura femminile stante, le gambe divaricate e il torso tubolare, grandi seni penduli e braccia prive di mani distese lungo il corpo, collo cilindrico e testa ovale a incastonare piccolo naso triangolare, occhi globulari e bocca piegata in un lieve sorriso, orecchie sporgenti e vistosa cresta al centro del capo. 75 cm altezza â‚Ź 450-500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. I Mossi associano la loro idea di antenato femminile a Yonnega, la principessa che si vuole vissuta nel XII secolo famosa per la sua bellezza e per la sue abilitĂ nel combattimento. A MOSSI WOODEN FIGURE OF A FEMALE ANCESTOR FROM BURKINA FASO

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80 MASCHERA MOSSI Burkina Faso

Maschera in legno a patina scura, calotta intagliata con sembianze di uccello stilizzato, sulla sommità in posizione frontale una protuberanza a forma di testa di animale decorata sul davanti con cauri, sul retro del cranio uno scudo a due ali legato con corda di pelle al casco, cordame simile è usato anche per i diffusi restauri tribali. 68 cm altezza € 650-700 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Maschere come questa sono utilizzate in particolari occasioni cerimoniali, come i funerali e i riti di iniziazione. A MOSSI WOODEN MASK FROM BURKINA FASO

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81 MASCHERA MOSSI, ‘WAN-ZEGA’ Burkina Faso

Legno a patina rosso scuro con diffuso rivestimento di caolino, volto umano stilizzato di grandi dimensioni, privo di bocca, naso come fascetta verticale a rilievo con scanalature, occhi a maschera con tre fessure per lato, il cranio emisferico sormontato da alto pennone. 128 cm altezza € 800-1.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Sessanta. Le maschere wan-zega (letteralmente “maschera rossa”, di ambito maschile) sono tipiche di Boulsa, i territori più orientali di pertinenza Mossi in Burkina Faso. Insieme alle maschere wan-sablaga (di sfera femminile) e yali (a rappresentare gli spiriti), le wan-zega venivano indossate durante cerimonie relative al raccolto, alla commemorazione dei defunti e per i funerali, in quest’ultimo caso a seguire il momento iniziale del viaggio del deceduto verso il mondo ultraterreno. A MOSSI WOODEN MASK FROM BURKINA FASO, ‘WAN-ZEGA’

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82 MASCHERA MOSSI, ‘KARAN WEMBA’ Burkina Faso

In legno a patina rossiccia con diffuse stesure di caolino, la maschera ha volto ovale stilizzato con fascia verticale nel mezzo e occhi circolari, al centro del cranio si innesta un sostegno sul quale si posa una figura femminile a tutto tondo. 98 cm altezza € 2.000-2.500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Sessanta. Questo genere di maschera è indossata durante le cerimonie commemorative eseguite in onore di donne anziane particolarmente venerate dalla comunità, nel corso delle quali si susseguono danze e canti. Solitamente, la figurina che sormonta la maschera è il ritratto idealizzato di questa donna, raffigurata come giovane al culmine della sua bellezza e fertilità. A MOSSI WOODEN MASK FROM BURKINA FASO, ‘KARAN WEMBA’

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83 MASCHERA MOSSI, ‘KARAN WENBA’ Burkina Faso

La maschera facciale è decorata sull’esterno con motivi geometrici che alternano alla colorazione piuttosto scura del legno inserti bianchi di caolino a creare la stilizzazione del volto di un uccello, al centro del cranio si innesta scudo all’incirca quadrato similmente ornato alla sommità del quale si erge una figura femminile a tutto tondo con la riproduzione di scarnificazioni sul volto. 72 cm altezza € 400-500 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Questo genere di maschera veniva realizzata e indossata nell’occasione del funerale di una wemba, ovvero una donna anziana, vedova e con figli già maritati, ritornata nel proprio villaggio natale per vivere gli ultimi anni della sua vita; la figura femminile che la sormonta è un suo ritratto idealizzato per rendere onore ad un personaggio che ancora in vita era considerato tramite tra la comunità e gli antenati. A MOSSI WOODEN MASK FROM BURKINA FASO, ‘KARAN WENBA’

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84 MASCHERA BOBO, ‘BOLO’ Burkina Faso

Maschera zoomorfa con lungo muso e orecchie corte, il capo sormontato da un’importante cresta a ruota che dal cranio prosegue verso il basso fino a delineare il naso dell’animale, l’intera superficie esterna incisa e quindi dipinta come scacchiera di triangoli alternati in bianco, rosso, blu e nero, spartizione che nella cresta comprende alcuni elementi ‘a giorno’. 61 cm altezza € 300-400 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Questo genere di maschera è indossato durante importanti occasioni cerimoniali e rituali come festività agricole, iniziazioni e funerali. La sua funzione è principalmente quella di intrattenimento, mentre a maschere più antiche spetta il ruolo di incarnare le forze spirituali chiamate in causa durante quegli eventi. Indossate invariabilmente da danzatori maschi, le maschere bolo possono essere antropomorfe oppure, come questa, ispirarsi nella forma ad un animale. La realizzazione di queste maschere era affidata ad artisti specializzati che si credeva avessero particolari poteri di interazione con il regno degli spiriti. A BOBO WOODEN ZOOMORPHIC MASK, ‘BOLO’

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85 MASCHERA BOBO-FING Burkina Faso

Legno a patina scura, maschera a casco con la parte inferiore di forma all’incirca circolare lavorata a intaglio e incisione come volto stilizzato, con grande bocca triangolare aperta, naso ricurvo e occhi circolari, sormontata da due imponenti corna che all’apice si torcono fin quasi a sfiorarsi formando un cerchio, entrambe ornate da triangoli appaiati a leggero rilievo. 76 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Questo tipo di maschera, dall’impianto scultoreo semplice ma evocativo, veniva utilizzata soprattutto nei riti riguardanti i raccolti. A BOBO-FING WOODEN MASK FROM BURKINA FASO

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86 MASCHERA BOBO-BWA, ‘BAYIRI’ Burkina Faso

Grande maschera facciale di danza in legno a patina scura, la parte inferiore circolare ornata come volto stilizzato di gufo sul quale si innesta scudo rettangolare a sua volta sormontato da piastra circolare con decoro finale simile a forchetta a cinque rebbi, l’intera superficie suddivisa a scacchiera di motivi geometrici che alternano al colore del legno campiture di caolino, al centro presa a uncino inserita nello scudo per tre volte. 116 cm altezza € 700-800 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Maschere simili sono utilizzate durante le festività connesse con il raccolto. La presenza di riferimenti agli uccelli si spiega con la convinzione dei Bwa che i volatili siano tramite tra il mondo terreno e l’aldilà. A BOBO-BWA WOODEN MASK, ‘BAYIRI’

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87 MASCHERA BOBO-BWA Burkina Faso

Intagliata come testa di bufalo, con il muso stilizzato sul quale si innestano ampie corna a formare un cerchio, lavorata a basso rilievo con motivi geometrici ravvivati da pigmenti rosso e bianco caolino. 86 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Sistemata sulla testa e associata a particolari costumi, questo genere di maschera è usata in occasioni rituali quali le cerimonie funebri di importanti personaggi della comunità. A BOBO-BWA WOODEN ‘BUFFALO’ MASK FROM BURKINA FASO

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88 MASCHERA NUNA Burkina Faso

In legno a patina scura e di notevoli dimensioni, la maschera ha la parte inferiore concepita come un volto stilizzato, sulla sommità del quale si innesta un rombo che accoglie in alto un grande scudo sormontato da due figure femminili a tutto tondo, l’intera superficie lavorata a tratti incisi e stesure di caolino per la resa di un complesso pattern geometrico di rombi, quadrati, cerchi e triangoli, presa frontale a tre uncini. 129 cm altezza € 700-800 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. L’iconografia delle maschere del Burkina Faso combina spesso elementi stilizzati ispirati al mondo umano e a quello animale con moduli geometrici. Esse incarnano solitamente lo spirito di antenati onorati durante funerali e cerimonie commemorative, ma possono anche essere usate in riti relativi all’agricoltura e per l’iniziazione dei giovani verso l’età adulta. A NUNA WOODEN MASK FROM BURKINA FASO

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89 MASCHERA GURUNSI Burkina Faso

Legno a patina scura, maschera a forma di testa di uccello sormontata da scudo con due piastre rettangolari tra le quali si inserisce inserto a rombo, al di sopra del quale due figure umane a tutto tondo, lo scudo lavorato a incisione per la resa di un motivo geometrico che alterna ritagli della superficie crostosa del legno a campiture di caolino. 108 cm altezza ₏ 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le maschere del Burkina Faso, pur tenendo presente le differenze tra la numerose etnie che abitano quei territori, si connotano spesso per una elaborata simbologia che mette in relazione il mondo della natura con l’ambito degli spiriti, in questo esemplare rappresentati dalle due figure in alto. A GURUNSI WOODEN MASK FROM BURKINA FASO

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90 STATUA FEMMINILE DI ANTENATO LOBI, ‘BATEBA THILKOTINA’ Burkina Faso

Legno duro a patina chiara con pigmenti, la figura stante con lunghe gambe tubolari e torso cilindrico, le braccia lungo i fianchi e le mani giunte all’altezza del ventre, il volto ovale a incastonare piccolo naso curvo, bocca dalle labbra stilizzate e occhi socchiusi a mandorla. 78 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Le sculture antropomorfe Lobi si caratterizzano solitamente per una grande individualità di tratti. L’artista, infatti, le realizza tenendo bene a mente le specificità del clan al quale sono destinate che le utilizzava per il culto privato. A LOBI WOODEN FIGURE OF A STANDING FEMALE ANCESTOR FROM BURKINA FASO, ‘BATEBA THILKOTINA’

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91 VASO IN TERRACOTTA LOBI Burkina Faso

Corpo sferico e breve collo espanso, ingobbio di colore marrone e scarno decoro geometrico inciso. 44 cm altezza, 36 cm diam € 400-500 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Bibliografia specifica: A. Bartolomucci, dalla terra fino all’arte. Arte figurativa e cultura materiale dell’Africa occidentale, Milano 2009, p. 76, n. 82. A LOBI TERRACOTTA VASE FROM BURKINA FASO

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92 MASCHERA WUM BAMUN Camerun

Maschera in legno a patina scura di volto antropomorfo, forma ovaleggiante con mento puntuto e piccola bocca chiusa, naso dalle grandi narici e occhi a mandorla con ampie pupille, le due sopracciglia unite in una linea ondulata, orecchie sporgenti, capigliatura con due nocche laterali e testa di serpente nel mezzo. 24 cm altezza € 1.500-2.000 Provenienza: acquistata in situ negli anni Sessanta. Maschera di forte impatto espressivo, indossata con molte probabilità sopra il capo, in rituali e festività che hanno lo scopo di rinforzare l’autorità del capo della comunità. A WUM BAMUN WOODEN MASK FROM CAMEROON

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93 MASCHERA BAMUN Camerun

Grande maschera in legno a patina scura, volto antropomorfo, bocca curva semiaperta in un sorriso a mostrare la dentatura regolare, guance rigonfie, naso allungato con ampie narici, occhi ovali e ben delineati sotto eleganti sopracciglia ad arco, orecchie piccole e sporgenti, il capo sormontato da elaborata acconciatura ‘a giorno’ con motivi di ragno stilizzato. 57 cm altezza € 300-400 Provenienza: acquistata in situ negli anni Settanta. Indossate al di sopra del capo da danzatori che nascondono la testa con un cappuccio di fibre, queste maschere sono usate in commemorazioni funebri, durante riti per favorire la fertilità e in occasione della visita di personaggi importanti. Il motivo del ragno è tra i più diffusi tra le popolazioni del Camerun, simbolo di saggezza e tramite tra il mondo terreno e quello dell’aldilà. A BAMUN WOODEN MASK FROM CAMEROON

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94 SEGGIO BAMILEKE Camerun

In legno a patina scura, ha forma cilindrica e presenta seduta circolare e base ad anello, tra le quali si inserisce un complesso lavoro a giorno con la stilizzazione di alcune tarantole. 32 x 35 cm € 400-500 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Il motivo della tarantola riveste per le popolazioni del Camerun un significato simbolico ben preciso. Il ragno ha infatti la capacità di vivere sul suolo ma anche sotto terra, a stretto contatto quindi con il mondo abitato dagli antenati, ed è perciò considerato emblema di saggezza, cruciale in molte pratiche divinatorie. A BAMILEKE WOODEN ‘SPIDER’ STOOL FROM CAMEROON

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95 FETICCIO MASCHILE SONGYE, ‘NKISI’ Repubblica Democratica del Congo

Legno a patina scura, figura maschile eretta su base a sezione circolare, le braccia piegate al gomito e le mani all’altezza del ventre, la testa con cranio emisferico e mascella quadrata ad incastonare naso a fascia e bocca rettangolare, gli occhi sono inserti di cauri, al centro del capo corno di antilope, sul corpo aggiunte di pelle, tessuto e metallo. 80 cm altezza € 1.000-1.500 Provenienza: collezione belga. Questo genere di feticcio è utilizzato per prevenire malattie, proteggere l’abitazione e anche facilitare le nascite. Solitamente lo scultore fornisce la statua priva di qualsiasi orpello che veniva poi aggiunto in uno specifico rituale dal divinatore nganga con l’inserimento nella cavità all’altezza del ventre di materiali diversi, poi richiusa. A SONGYE WOODEN STANDING POWER FIGURE FROM DEMOCRATIC REPUBLIC OF THE CONGO, ‘NKISI’

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96 MASCHERA KUBA

Repubblica Democratica del Congo, regione del Kasai Maschera facciale in legno a patina scura con bocca aperta ovale, naso stiacciato e grandi occhi tubolari, al centro della fronte decoro circolare in rilievo, capelli e barba in tessuto, fibra vegetale, il casco a cordame intrecciato e tessuto sormontato da penne di volatile, evidenti segni di restauri tribali. 50 cm altezza ₏ 700-800 Provenienza: collezione francese. Questa maschera ben riflette la destinazione sacrale alla quale era destinata, ovvero l’utilizzo in cerimonie commemorative e funerali. A KUBA WOODEN MASK FROM DEMOCRATIC REPUBLIC OF THE CONGO

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97 MASCHERA BAKONGO

Repubblica Democratica del Congo Maschera facciale in legno dipinto di nero e bianco caolino con tocchi di rosso per le labbra, chiodi da tappezzeria a sottolineare zigomi e fascia verticale della fronte, occhi rivestiti di vetro trasparente, riquadro di vetro anche sulla sommità anteriore del capo, due innesti per i denti ai quali se ne aggiungeva un altro ora mancante, capelli in fibra vegetale intrecciata con inserti di pelle, cauri, chiodi e una chiave. 31 cm altezza € 1.000-1.500 Provenienza: collezione belga. Usata durante danze associate a riti funerari o di iniziazione, questa maschera combina con estro ed eleganza una grande varietà di materiali. A BAKONGO WOODEN MASK FROM DEMOCRATIC REPUBLIC OF THE CONGO

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98 SEGGIO BEMBE

Repubblica Democratica del Congo Legno a patina scura, base circolare sulla quale si erge cariatide come figura maschile stante, con la mano destra tiene un bastone che tocca terra con un’estremità, il braccio sinistro piegato al gomito e sollevato verso l’alto con la mano che posa sulla calotta emisferica rovesciata che serve da seduta. 47 cm altezza € 500-600 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Sedili come questo potevano essere utilizzati anche per la pratica della circoncisione. A BEMBE WOODEN STOOL FROM DEMOCRATIC REPUBLIC OF THE CONGO

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99 TRONO CHOKWE

Repubblica Democratica del Congo/ Angola Sedia di evidente forma europea in legno duro rivestito in più punti di piastre di rame fissate alla struttura con chiodi di tappezzeria, la spalliera ornata nella parte superiore con una scena a tutto tondo con due uomini che trasportano al palo un animale frutto della caccia, più in basso un volto antropomorfo che compare simile anche al centro della seduta, altri volti a tutto tondo si vedono sulla sommità della spalliera e sulle gambe, quest’ultime unite da traverse, quella frontale ornata di scena con una figura umana alle prese con la preparazione del cibo in un forno. 43 x 90 cm € 1.200-1.400 Provenienza: acquistato in situ negli anni Settanta. Nella società Chokwe, popolazione stanziata tra il sud della Repubblica Democratica del Congo e il nord dell’Angola, anche gli oggetti funzionali vengono caricati di profondi significati spirituali. Nel caso del trono, la simbologia relativa al prestigio del proprietario nell’ambito della comunità si esprime attraverso una decorazione che – come in questo esemplare – combina elementi relativi al mondo sovrannaturale con altri riguardanti la sfera del quotidiano, in un oggetto che inoltre rivela chiaramente un’origine formale ispirata ai Chokwe dalla frequentazione con gli europei i cui esordi si possono far risalire al XVIII secolo. A CHOKWE WOODEN AND BRASS THRONE FROM DEMOCRATIC REPUBLIC OF THE CONGO / ANGOLA

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100 ZANNA DI ELEFANTE AFRICANO 100 x 9 cm € 1.000-1.500 * Il lotto è corredato di certificato CITES AN AFRICAN ELEPHANT TUSK RETRO COPERTINA

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Condizioni di Vendita

Le presenti informazioni sono rivolte a qualsiasi soggetto interessato all’acquisto dei lotti posti in vendita da Bertolami Fine Arts srl nelle proprie aste. Informazioni riguardanti l’asta in corso possono essere inserite in catalogo o comunicate in sala prima o durante la vendita. I termini e le condizioni di vendita possono subire degli aggiornamenti che saranno immediatamente pubblicati sul nostro sito www.bertolamifinearts.com. Ove si registrassero discrepanze tra il testo del regolamento pubblicato sui cataloghi cartacei e quello pubblicato sul nostro sito fa fede la versione on line. 1. Bertolami Fine Arts srl (d’ora in avanti BFA), agisce direttamente o quale mandataria in esclusiva in nome proprio e per conto di ciascun venditore il cui nome viene trascritto negli appositi registri di P.S. presso BFA. Gli effetti della vendita influiscono sul venditore e BFA non assume, quando agisce quale mandataria, nei confronti dell’aggiudicatario o di terzi in genere altra responsabilità oltre quella ad essa derivante dalla propria qualità di mandataria. 2. Gli oggetti vengono aggiudicati al migliore offerente e per contanti. In caso di contestazione tra più aggiudicatari, il lotto verrà, a insindacabile giudizio del banditore, rimesso in vendita in corso dell’asta stessa e nuovamente giudicato. Le offerte potranno essere effettuate attraverso il nostro sito (www.bertolamifinearts.com) o i portali web pubblicati nelle informazioni di vendita, via fax, via email, telefonicamente (in questo caso le telefonate saranno registrate) o direttamente presso la sede di BFA. Le offerte telefoniche, via email, via fax, attraverso il nostro sito o i portali web sopra indicati potranno essere effettuate sino all’ora indicata nelle informazioni dell’asta. BFA non accetterà trasferimenti a terzi di lotti già aggiudicati e riterrà unicamente responsabile del pagamento l’aggiudicatario. La partecipazione all’asta in nome e per conto di terzi potrà essere accettata esclusivamente previo deposito presso gli uffici di BFA di una procura autenticata e di adeguate referenze bancarie. 3. BFA si riserva la facoltà di ritirare dall’asta qualsiasi lotto. Il banditore, durante 116


l’asta, ha facoltà di abbinare o separare i lotti ed eventualmente variare l’ordine di vendita. Lo stesso potrà, a proprio insindacabile giudizio, ritirare i lotti qualora le offerte in asta non raggiungano il prezzo di riserva concordato tra BFA e venditore. 4. L’ aggiudicatario corrisponderà a BFA una commissione d’asta, per ciascun lotto. 5. A tutti i partecipanti all’asta è richiesto, ai sensi della validità di un eventuale aggiudicazione, di compilare una scheda di partecipazione con i dati personali e le informazioni richieste, prima di ogni asta. Per poter effettuare acquisti è necessario possedere la capacità di agire richiesta dalla legge italiana ovverosia aver raggiunto la maggiore età che si ottiene con il compimento del diciottesimo anno di età. Diversamente, ogni attività dovrà essere effettuata tramite il genitore o comunque persona esercente la potestà parentale o il tutore. 6. BFA può accettare mandati per l’acquisto, effettuando rilanci mediante il banditore, in gara con il pubblico partecipante all’asta. In caso di offerte identiche, l’offerta scritta prevarrà su quella orale manifestata in sala. Sempre nel caso di offerte identiche per il medesimo lotto, lo stesso verrà aggiudicato all’offerente la cui offerta sia stata ricevuta per prima. BFA si riserva il diritto di rifiutare le offerte di acquirenti non conosciuti a meno che non venga rilasciato un deposito a intera copertura del valore dei lotti desiderati o, in ogni caso, fornita altra adeguata garanzia. 7. All’atto di aggiudicazione, BFA potrà chiedere all’aggiudicatario le proprie generalità e, in caso di pagamento non immediato e in contanti, l’aggiudicatario dovrà fornire a BFA referenze bancarie congrue e comunque controllabili: in caso di evidente non rispondenza al vero o di incompletezza dei dati o delle circostanze di cui sopra, o comunque di inadeguatezza delle referenze bancarie, BFA si riserva di annullare il contratto di vendita del lotto aggiudicato. 8. BFA quando agisce in qualità di mandataria dei venditori declina ogni responsabilità in ordine alla descrizione degli oggetti contenuta nei cataloghi, nelle brochure ed in qualsiasi altro materiale illustrativo; le descrizioni di cui sopra, così come ogni altra indicazione o illustrazione, sono puramente indicative e non potranno generare affidamento di alcun tipo negli aggiudicatari. Tutte le aste sono precedute da un’esposizione al fine di permettere un esame approfondito circa lo stato di conservazione, la provenienza, il tipo e la qualità degli oggetti. Dopo l’aggiudicazione, né BFA né i venditori potranno esser responsabili per i vizi relativi allo stato di conservazione, per l’errata attribuzione, per la provenienza, per il peso e per la mancanza di qualità degli oggetti. Né BFA né il personale incaricato da BFA potranno rilasciare una qualsiasi garanzia in tal senso, salvi i casi previsti dalla legge. Ai fini e per gli effetti dell’art. 1488, comma 2, del codice civile, BFA precisa che la presente vendita costituisce contratto aleatorio ed è esclusa, quindi, ogni garanzia per l’evizione. Pertanto, nell’ipotesi in cui l’aggiudicatario dovesse subire l’evizione, totale o parziale, del bene oggetto della presente vendita, lo stesso non potrà pretendere da BFA né il risarcimento dei danni subiti, né la restituzione del prezzo pagato e il rimborso delle spese. Resta ferma, ai sensi dell’art. 1487, comma 2, del codice civile, la garanzia per l’evizione derivante da fatto proprio di BFA. BFA, inoltre, non è responsabile nei confronti dell’aggiudicatario per qualunque lucro cessante ovvero per qualsiasi 117


altra perdita o danno indiretto o consequenziale derivante sia da inadempimento contrattuale che da responsabilità extracontrattuale e pre-contrattuale di BFA. BFA si impegna a fornire all’aggiudicatario il bene che quest’ultimo si è obbligato ad acquistare, fatti salvi gli impedimenti dovuti a causa di forza maggiore, od altra causa che esuli da proprio ragionevole controllo (quale, ad esempio, scioperi, furti, incendi od altri disastri naturali, ritardi ed annullamenti di viaggi di trasporto) ovvero altre cause dovute alla volontà di terzi e non dipendenti da BFA (quali, ad esempio, divieti alla vendita, all’esportazione od all’importazione posti da Autorità Statali Italiane o Straniere). BFA rifonderà le somme ricevute dall’aggiudicatario per l’acquisto del bene ad esclusione di quelle relative alle spese per il trasporto del bene, se avvenuto od in corso, per l’assicurazione dello stesso e le tasse doganali e/o di importazione. 9. Le stime relative al possibile prezzo di vendita di ciascun lotto sono stampate sotto la descrizione dei lotti riportata nel catalogo e non includono i diritti d’asta dovuti all’aggiudicatario. Tali stime sono puramente indicative. Le descrizioni dei lotti nel catalogo potranno essere soggette a revisione, mediante comunicazioni al pubblico durante l’asta. BFA può accettare offerte pre-asta sui lotti posti in vendita anche sotto l’importo di riserva. Ove un lotto non riceva offerte superiori o pari alla riserva, Bertolami Fine Arts, sottopone all’approvazione del venditore la maggiore offerta pervenuta nella fase pre-asta. La decisione del venditore viene comunicata all’offerente entro quindici giorni dalla data dell’asta. 10. Il pagamento totale del prezzo di aggiudicazione e dei diritti d’asta dovrà essere effettuato per intero, in Euro, entro dieci giorni dall’ aggiudicazione. In difetto BFA, fatto comunque salvo il risarcimento dei maggiori danni, potrà: a) procedere per l’esecuzione coattiva dell’obbligo di acquisto; b) alienare il lotto a trattativa privata oppure in un’asta successiva in danno dell’aggiudicatario, trattenendo comunque, a titolo di penale, eventuali acconti ricevuti. L’oggetto verrà custodito da BFA a rischio e spese dell’aggiudicatario fino a quando non sarà venduto come sopra oppure restituito al venditore su richiesta del medesimo. In ogni caso, fino alla data di restituzione o di vendita, l’aggiudicatario sarà tenuto a corrispondere a BFA una penale pari a 1%/mese sull’importo della fattura; gli interessi così calcolati saranno applicati sulle somme dovute a decorrere dal trentesimo giorno seguente la data dell’ aggiudicazione. La consegna del lotto aggiudicato potrà avvenire esclusivamente dal momento della verifica dell’avvenuto pagamento dello stesso. 11. La spedizione per i beni venduti ad acquirenti italiani viene effettuata con corriere espresso assicurato. La spedizione per i beni venduti ad acquirenti esteri di importo superiore ad € 200,00 viene di regola effettuata con corriere espresso assicurato a spese ed a rischio del destinatario, salvo diversi accordi presi direttamente con l’acquirente. Se espressamente richiesto dal cliente, BFA potrà effettuare spedizioni tramite posta raccomandata assicurata e tracciabile. La spedizione per le fatture di importo inferiore ad € 200,00 viene di regola effettuata tramite posta raccomandata assicurata. 12. Nonostante ogni disposizione contraria qui contenuta, BFA si riserva il diritto 118


di concordare con gli aggiudicatari forme speciali di pagamento, di depositare in magazzini privati/pubblici o vendere privatamente i lotti aggiudicati, di risolvere controversie o contestazioni effettuate da aggiudicatari o contro gli stessi e in generale di intraprendere qualsiasi iniziativa ritenuta opportuna al fine di riscuotere somme dovute dall’aggiudicatario o anche, a seconda delle circostanze, di annullare la vendita ai sensi degli articoli 13 e 15 e restituire il prezzo all’aggiudicatario. 13. Gli aggiudicatari sono tenuti all’osservanza di tutte le disposizioni legislative o regolamentari in vigore relativamente agli oggetti dichiarati di interesse storico o artistico particolarmente importante. L’esportazione di oggetti di rilevante interesse storico ed artistico da parte di aggiudicatari residenti e non residenti in Italia è regolata da specifiche normative doganali, valutarie e tributarie. I tempi di attesa di un permesso di libera circolazione sono di circa 60 giorni dal giorno delle richieste all’Ufficio Esportazione competente. La richiesta del permesso è inoltrata all’Ufficio Esportazione solo previo pagamento del lotto e su esplicita autorizzazione dell’aggiudicatario. BFA non assume alcuna responsabilità nei confronti degli aggiudicatari in ordine ad eventuali restrizioni all’esportazione dei lotti aggiudicati, né in ordine ad eventuali autorizzazioni o attestati che l’aggiudicatario dovrà ottenere in base alla legge italiana. L’aggiudicatario, in caso di esercizio del diritto di prelazione da parte dello Stato italiano, non potrà pretendere da BFA o dal venditore alcun rimborso di eventuali interessi sul prezzo e sulle commissioni d’asta già corrisposte. 14. Gli aggiudicatari (cittadini italiani o residenti in Italia) sono tenuti a fornire alla BFA un valido documento d’identità ed il proprio Codice Fiscale. 15. La casa d’asta offre una garanzia incondizionata e senza riserva di tempo sull’autenticità degli oggetti. Le indicazioni e descrizioni contenute nel catalogo sono opinioni soggettive e sono espresse in buona fede. 16. BFA in osservanza all’articolo 49, comma 1, del D.Lgs. n. 231/2007, non può accettare pagamenti in contanti per un importo pari o superiore ai 2.900,00 (duemilanovecento/00) euro. 17. I lotti contenenti più oggetti non illustrati sono venduti come visti e piaciuti e non sono soggetti a resa da parte dell’acquirente. 18. Le presenti condizioni di vendita sono accettate automaticamente da quanti concorrono all’asta e sono a disposizione di qualsiasi interessato che ne faccia richiesta. 19. Ai sensi dell’art.13 del D.Lgs. n. 196 del 30.6.2003 (Codice Privacy) si informa il partecipante all’asta che i suoi dati personali saranno trattati per (I) finalità funzionali all’adempimento di obblighi fiscali, contabili e di legge e finalità di gestione contratti e clientela e (II) finalità connesse all’attività commerciale. I dati saranno trattati, anche attraverso la creazione e la gestione di un archivio centrale, con supporti cartacei, informatici e telematici a cui ha accesso personale specializzato e autorizzato. Il conferimento dei dati personali essenziali per gli adempimenti di legge e/o all’instaurazione e/o prosecuzione del rapporto contrattuale è obbligatorio, nel senso che in mancanza sarà impossibile instaurare e/o dar corso a tale rapporto. Il conferimento degli altri dati personali è facoltativo e in genere funzionale a fornire un migliore 119


servizio alla clientela; un eventuale rifiuto a tale conferimento non avrà conseguenze negative a carico del partecipante. I dati personali che riguardano il cliente potranno essere oggetto di Comunicazione a società controllanti, controllate e/o collegate per le stesse finalità di cui sopra o a soggetti esterni di servizi specializzati in: I) gestione di software, hardware, sistemi telematici e informativi; II) attività di elaborazione e archiviazione dati ; (III) attività di stampa, trasmissione, imbustamento, trasporto e smistamento delle comunicazioni alla clientela; (IV) servizi di finanziamento, recupero crediti e rilevamento rischi finanziari. Il partecipante potrà sempre esercitare i diritti previsti dall’articolo 7 del Codice Privacy. Il Titolare del trattamento è Bertolami Fine Arts S.r.l., con sede legale in Roma, Piazza Lovatelli, 1. Il responsabile è il signor Giuseppe Bertolami. Il partecipante, con l’invio telematico della conferma del proprio ordine d’acquisto, prende atto della suesposta informativa ed acconsente al trattamento dei dati personali forniti. 20. Ogni controversia relativa alla applicazione, esecuzione, interpretazione e violazione del presente contratto d’acquisto è sottoposta alla giurisdizione italiana. Per qualsiasi controversia tra le parti in merito al presente contratto sarà di esclusiva competenza del Foro di Roma. IVA Regime IVA (Regime del margine) Tutte le vendite effettuate da Bertolami Fine Arts s.r.l. sono operate in virtù di rapporti di commissione stipulati con privati o con soggetti IVA, che operano nel regime del margine, regolato dall’art. 40bis dl n. 41/95 e successive modifiche. Per le Note Legali e la bibliografia, consultare il sito www.bertolamifinearts.com

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La prego di acquistare per mio conto, i seguenti lotti ai limiti indicati, secondo le condizioni di vendita. Please, buy the following items on my behalf at your auction sale up to the limits indicated and subject to the conditions of sale. Nome - Cognome/First name - Last name .................................................................................................................................................................... Indirizzo/Address ..........................................................................................................................................................CAP/ZIP Code .......................... Città/City ..............................................Nazione/State ..............................................................CF - P.IVA ................................................................ Tel. ........................................................................Cell. ..............................................................................Banca/Bank........................................................ Documento d’identità/Identity card ................................................................................................................................................................................ Email ............................................................................................................Data/Date ..........................Firma/Signature .............................................. Asta Auction

Lotto Lot

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Offerta massima Maximum bid

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Data di scadenza/Expiration date

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Titolare/Holder

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Codice di sicurezza/Security code

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☐ Paypal Bertolami Fine Arts s.r.l. Palazzo Caetani Lovatelli Piazza Lovatelli, 1 - 00186 Roma / tel. +39 06.32609795 / 06.3218464 / fax +39 06.3230610 Bertolami Fine Arts Ltd 63 Compton Street apartment 2 - EC1V 0BN London / ph. +44 7741 757468 ACR Auctions GmbH Sendlinger Straße 24 - 80331 Munich www.bertolamifinearts.com - info@bertolamifinearts.com



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