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#cheauto! Febbraio 2021

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Nr.

54

Gennaio/Febbraio 2021

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Mini, dalla Dakar...

... all'Islanda Mazda CX-3 nuova Abarth 595 Mitsubishi ASX il ritorno di MG

la Subaru volante la filosofia Nissan Mercedes e le corse

E TANTO ALTRO


Nr.

54 Gennaio/Febbraio 2021

SOMMARIO 07 #chefoto! 22 #cheroba! WOW! 32 #cheroba! GALLERIA DAKAR 54 #chemacchina! MITSUBISHI ASX 66 #cheleggenda! … DA OSCAR A LEWIS… 82 #chestoria! IN ISLANDA CON LA MINI 94 #chestoria! LEZIONE DI FILOSOFIA 104 #chestoria! SEMPRE SICURO! 110 #checorse! SUPERGT JAPAN: UN PIENO DI EMOZIONI 120 #chenovità! MG EHS PLUG-IN HYBRID

FOTOGRAFIA DI COPERTINA DI FOTO JULIEN DELFOSSE DPPI RED BULL CONTENT POOL




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#chefoto

NEL 1952 UN GIOVANE IAN STEWART, PILOTA PIONIERE DI ECURIE ECOSSE, VINSE AL DEBUTTO CON LA SUA JAGUAR C-TYPE LA GARA DI JERSEY, SCRIVENDO COSÌ IL PRIMO CAPITOLO DELLA STRAORDINARIA STORIA DELLA SQUADRA ECURIE ECOSSE. NEGLI ANNI SEGUENTI LA SQUADRA TRIONFÒ IN INNUMEREVOLI COMPETIZIONI, PORTANDO SUL PODIO BEN 7 DIFFERENTI MODELLI JAGUAR. LA JAGUAR C-TYPE ERA UN VERO CAPOLAVORO TECNOLOGICO. OGGI, NEL 2021, L'ATTUALE PATRON DI ECURIE ECOSSE, ALASDAIR MCCAIG, HA DECISO DI COSTRUIRE UNA LIMITATISSIMA SERIE DI REPLICHE: “I SETTE TELAI C-TYPE DELL'EPOCA ESISTONO ANCORA, COCCOLATI DAI LORO FORTUNATI PROPRIETARI E OCCASIONALMENTE VISIBILI IN GARE O CONCORSI. RENDIAMO OMAGGIO A QUESTE AUTO CREANDO PER OGNUNA UN'AUTO GEMELLA NUMERATA… COSTRUITA A MANO A COVENTRY DAI TECNICI ECURIE ECOSSE ". LA FORMA AERODINAMICA RIMANE, ANCORA REALIZZATA IN LEGA DI ALLUMINIO MA PIÙ RIGIDA E TAGLIATA AL LASER PER LA MASSIMA PRECISIONE. IL MOTORE JAGUAR XK A SEI CILINDRI IN LINEA, È STATO PORTATO A 4,2 LITRI E L’ADOZIONE DELL'INIEZIONE INCREMENTA LA POTENZA FINO A 300 CV. LE SOSPENSIONI E I FRENI A DISCO SONO STATI POTENZIATI E ORA IL CAMBIO È A CINQUE MARCE


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#chefoto


CONTENUTO PUBBLI-REDAZIONALE

MAZDA RINNOVA LA SUA FORTUNATA CITY CROSSOVER E PRESENTA LA MAZDA CX-3 2021 CON UN’AMPIA SERIE DI AGGIORNAMENTI, CONCENTRATI SOPRATTUTTO NELL’ABITACOLO E NELLE DOTAZIONI DI TECNOLOGIA E SICUREZZA. GLI INTERNI SI CARATTERIZZANO PER SEDILI DI NUOVA CONFORMAZIONE, CHE MANTENGONO IL BACINO IN POSIZIONE ERETTA E CONSERVANO LA NATURALE CURVA A S DELLA COLONNA VERTEBRALE, CONTRIBUENDO COSÌ ALLA STABILITÀ DELLA TESTA PER ELEVARE IL COMFORT. IN TERMINI DI SICUREZZA, INVECE, TUTTE LE VERSIONI SONO DOTATE DEL SISTEMA DI FRENATA DI EMERGENZA IN CITTÀ CON RICONOSCIMENTO ANCHE NOTTURNO DEI PEDONI. LA CX-3 2021 SARÀ DISPONIBILE NELLE DUE VERSIONI EXECUTIVE ED EXCEED. LA PRIMA, OFFERTA CON UN PREZZO DI LISTINO DI 23.150 EURO, SI CARATTERIZZA PER LA COMPLETEZZA DI DOTAZIONI TRA CUI SPICCANO I CERCHI IN LEGA DA 18”, I VETRI POSTERIORI SCURI, IL SISTEMA INFOTAINMENT MAZDA CONNECT, I SENSORI LUCE/PIOGGIA, IL CLIMATIZZATORE AUTOMATICO E I SENSORI DI PARCHEGGIO. LA VERSIONE EXCEED, AL PREZZO DI LISTINO DI 25.000 EURO, AGGIUNGE FARI FULL LED, GLI INTERNI RIVESTITI IN PELLE/TESSUTO, LA SMART KEY, L’ACTIVE DRIVING DISPLAY CHE PROIETTA I DATI DI GUIDA SU UN PANNELLO SOPRA LA PLANCIA, LA VIDEOCAMERA POSTERIORE E LE FASCE SOTTOPORTA CROMATE. E’ POSSIBILE ARRICCHIRE I CONTENUTI SUL FRONTE SICUREZZA GRAZIE AL PACCHETTO I-ACTIVSENSE, COMPLETO DI CRUISE CONTROL ADATTIVO, SISTEMA MONITORAGGIO POSTERIORE, AVVISO STANCHEZZA GUIDATORE, RILEVAMENTO SEGNALI STRADALI TSR, FARI ADATTIVI A MATRICE DI LED E MONITOR 360°). PER PARTE SUA IL LEATHER PACK COMPRENDE I RIVESTIMENTI IN PELLE, A SCELTA NERA O BIANCA, I SEDILI ANTERIORI RISCALDABILI ELETTRICAMENTE, IL SEDILE DI GUIDA DOTATO DI REGOLAZIONE ELETTRICA CON MEMORIA E L’ESCLUSIVO IMPIANTO AUDIO BOSE CON 7 ALTOPARLANTI. IL GRUPPO MOTOPROPULSORE PREVEDE LA NOTA UNITÀ BENZINA 2.0L 121 CV ABBINATA AL CAMBIO MANUALE A 6 RAPPORTI SKYACTIV-MT O, IN OPZIONE, ALLA TRASMISSIONE AUTOMATICA SKYACTIV-DRIVE A 6 VELOCITÀ. LE VERSIONI CON CAMBIO MANUALE BENEFICIANO DEL SISTEMA MAZDA DI DISATTIVAZIONE DEI CILINDRI, CHE SPEGNE DUE CILINDRI QUANDO IL MOTORE FUNZIONA A CARICO RIDOTTO O A VELOCITÀ COSTANTE, IL CHE PORTA A RIDURRE DEL 14% I CONSUMI DI CARBURANTE NEL CICLO COMBINATO E LE EMISSIONI DI CO2


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#chefoto

BENTLEY HA DECISO DI SPONSORIZZARE GLI AUTOMOTIVE PHOTOGRAPHY AWARDS, CHE MIRANO A PROMUOVERE LA MIGLIORE FOTOGRAFIA AUTOMOBILISTICA, METTENDO IN MOSTRA NUOVI TALENTI E LAVORI CREATIVI. APERTO AD APPASSIONATI E PROFESSIONISTI, IL CONCORSO PREVEDE SEI CATEGORIE E PARTECIPANTI AVRANNO LA POSSIBILITÀ DI INVIARE TUTTE LE FOTOGRAFIE CHE DESIDERANO. IL VINCITORE E I FINALISTI CONQUISTERANNO LA POSSIBILITÀ DI FOTOGRAFARE UNA BENTLEY E DI APPARIRE SUL CANALE INSTAGRAM GLOBALE DI BENTLEY, CHE VANTA OLTRE NOVE MILIONI DI CONTATTI. ALTRI PREMI INCLUDONO LA VITTORIA DI UN KIT A DOPPIA LENTE NIKON Z5, UN OROLOGIO FARER E UN'IMBRACATURA SU MISURA DI HOLDFAST GEAR, OLTRE ALLA POSSIBILITÀ DI ORGANIZZARE UNA MOSTRA PERSONALE A LONDRA



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#chefoto

LA HISPANO SUIZA “CARMEN BOULOGNE” È L'EVOLUZIONE PIÙ SPORTIVA DELLA HISPANO SUIZA CARMEN, LA SPETTACOLARE HYPERCAR COMPLETAMENTE ELETTRICA (DA BEN 1114 CAVALLI!) CHE HA RILANCIATO IL LEGGENDARIO LUSSO E L'ESCLUSIVITÀ DEL MARCHIO HISPANO SUIZA. HISPANO SUIZA PRODURRÀ 19 UNITÀ DEL SUO ICONICO MODELLO, CINQUE DELLE QUALI SARANNO NELLA VERSIONE “CARMEN BOULOGNE”, CAPACI DI UNA VELOCITÀ MASSIMA LIMITATA A 290 KM/H E IN GRADO DI RAGGIUNGERE I 100 KM/H DA FERMO IN 2,6 SECONDI. IL PREZZO DELL'HISPANO SUIZA CARMEN BOULOGNE PARTE DA 1,65 MILIONI DI EURO E IL SUO PROCESSO DI FABBRICAZIONE, QUASI TOTALMENTE MANUALE, RICHIEDE CIRCA DODICI MESI, TANTO CHE LA CONSEGNA DELLA PRIMA VETTURA È PREVISTA SOLO NEL 2022


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#chefoto


LO SCORPIONE CONTINUA “A PUNGERE” LANCIANDO LA NUOVA GAMMA 595, L’ICONA DEL BRAND CHE INCARNA PERFETTAMENTE LE DUE ANIME DEL MARCHIO: PERFORMANCE E STILE. LE QUATTRO VERSIONI DELLA RINNOVATA GAMMA (595, TURISMO, COMPETIZIONE ED ESSEESSE) SI ANIMANO CON NUOVI COLORI, MATERIALI PREGIATI, NUOVI DETTAGLI DI STILE, TECNOLOGIA AVANZATA E GRANDE PERSONALIZZAZIONE, A SOTTOLINEARE LE SFUMATURE DEL CARATTERE ABARTH. DISPONIBILI NELLE VERSIONI BERLINA E CABRIO, I MODELLI SONO ACCOMUNATI DA CARATTERISTICHE CHE NE SOTTOLINEANO L’INDOLE SPORTIVA. ABARTH 595 DISPONE DI 145 CV, CHE SALGONO A 165 SULLA VERSIONE TURISMO, MENTRE 595 COMPETIZIONE E 595 ESSEESSE, OFFRONO LA BELLEZZA DI 180 CV, TUTTI RIGOROSAMENTE EURO 6D FINAL. DECISAMENTE “IMPORTANTE” ANCHE L’IMPIANTO FRENANTE SPECIFICO ABARTH, CHE OFFRE LA MASSIMA SICUREZZA GRAZIE AI DISCHI ANTERIORI VENTILATI DA 284 MM E A QUELLI POSTERIORI DA 240 MM. TUTTI I MODELLI SONO DOTATI DI SERIE DI FARI POLIELLITTICI E LUCI DIURNE A LED. A RICHIESTA, INVECE, I FARI ALLO XENON


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#chefoto

RENAULT ENTRA IN UNA NUOVA ERA PRESENTANDO LA SUA “NOUVELLE VAGUE” ED ENTRO IL 2025 LANCERÀ BEN 14 NUOVI MODELLI, DI CUI SETTE SARANNO 100% ELETTRICI E SETTE SARANNO POSIZIONATI NEI SEGMENTI C E D. TUTTI I NUOVI MODELLI DELLA MARCA SARANNO PROPOSTI IN VERSIONE ELETTRICA O IBRIDA. IN OCCASIONE DI QUESTI IMPORTANTI ANNUNCI LA CASA FRANCESE HA ANCHE SVELATO QUESTO SPLENDIDO CONCEPT RENAULT 5 PROTOTYPE, CHE SI RIFÀ ALLA RENAULT 5 LANCIATA NEGLI ANNI “70 DEL SECOLO SCORSO, OFFRENDO COSÌ UN RISCONTRO CONCRETO AL CONCETTO RENAULUTION



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#chefoto

SONO MOLTI GLI ARTISTI CHE UTILIZZANO SOGGETTI AUTOMOBILISTICI PER SVILUPPARE LE LORO OPERE. TRA QUESTI D.H. ZIMIC LAVORA DA CINQUE ANNI AD UNA SERIE DI RITRATTI DI BELLISSIME AUTO CHE HANNO SEGNATO LA STORIA DEL MOTORSPORT. OGNI LAVORO PARTE DA UNA FOTOGRAFIA A CUI SI SOVRAPPONE LA TECNICA DELLA PITTURA DIGITALE, ATTRAVERSO LA QUALE L’ARTISTA MIRA A RISPETTARE LO SPIRITO DINAMICO DELLE VETTURE RITRATTE. CIASCUN QUADRO È PRODOTTO IN 8 ESEMPLARI, FIRMATO E NUMERATO. LE OPERE DI ZIMIC SONO VISIBILI E ACQUISTABILI PRESSO IL NEGOZIO UFFICIALE 24H DU MANS DI PARIGI, NELLA REGIONE PARIGINA PRESSO MOTEUR ET SENS E LADY ART CAR, ALLA DPM MOTORS DI MONACO E AL MUSEO DELL'AUTOMOBILE DEL PRINCIPE DI MONACO



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#chefoto


I FRANCESI SÉBASTIEN OGIER E JULIEN INGRASSIA HANNO INIZIATO ALLA GRANDE IL 2021, VINCENDO IL RALLY DI MONTECARLO PER L'OTTAVA VOLTA E PRECEDENDO I COMPAGNI DI SQUADRA ELFYN EVANS E SCOTT MARTIN PER UNA STORICA DOPPIETTA TOYOTA YARIS WRC. I DUE TRANSALPINI HANNO COSÌ CONQUISTATO IL 50° SUCCESSO NEL MONDIALE RALLY. IL PROGRAMMA DELLA GARA QUEST’ANNO È STATO MODIFICATO E RIDOTTO PER SEGUIRE LE RESTRIZIONI DOVUTE ALLA PANDEMIA E ALCUNE PROVE SI SONO SVOLTE PRIMA DELL'ALBA, CON GHIACCIO E NEVE AD AUMENTARE I PROBLEMI. IL TEAM TOYOTA HA PRESO IL CONTROLLO DEL RALLY DALLA TERZA TAPPA, CON ROVANPERÄ, OGIER E POI EVANS CHE SI SONO ALTERNATI IN TESTA I TEAM HANNO DOVUTO ANCHE FARE I CONTI CON GLI PNEUMATICI DEL NUOVO FORNITORE UNICO PIRELLI, IN UN EVENTO IN CUI LA SCELTA DEGLI PNEUMATICI È SEMPRE IMPORTANTISSIMA PER IL RISULTATO FINALE

#ca!


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#cheroba

WOW! WOW! WOW!

Gymkhana 2020


UNA SUBARU WRX STI DAVVERO SPECIALE, CONDOTTA DA TRAVIS PASTRANA, È PROTAGONISTA DELLA NUOVA SERIE DI VIDEO GYMKHANA 2020. L’AUTO È STATA COSTRUITA DI SANA PIANTA PER QUESTE SCENE E SVILUPPA BEN 862 CAVALLI


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#cheroba

WOW!

moltissimi anni la famosissima serie di video Gymkhana volta pagina… e volta le spalle a Ken Block che l’ha inventata e resa celebre in tutto il globo. Tocca al poliedrico personaggio che risponde al nome di Travis Pastrana raccoglierne l’eredità, ma cambia anche il brand automobilistico, con l’avvento di Subaru che succede a Ford. Il tanto atteso ritorno dei video Gymkhana si è infatti concretizzato un paio di mesi or sono con la star di motocross, rally e rallycross Travis Pastrana che ha rilevato il volante dal creatore e rivale Ken Block. Ambientato ad Annapolis, nel Maryland, la città natale di Pastrana, Gymkhana 2020 porta la serie in una nuova direzione vede protagonista una WRX STI da 862 cavalli costruita da Subaru esclusivamente per il film. Insieme ai salti (e alla “distruzione” seriale di pneumatici) tipici di Gymkhana, lo stile di Pastrana e il suo background negli sport d'azione significano che questo nuovo “corto” presenta salti più esplosivi e una velocità maggiore rispetto ai precedenti.



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#cheroba

WOW!

LA SERIE DI DOCUMENTARI “LAUNCH CONTROL” HA DEBUTTATO PER LA SUA OTTAVA STAGIONE IL 2 DICEMBRE SCORSO SU YOUTUBE E AMAZON PRIME VIDEO. DAL 2013, LA SERIE HA OFFERTO AI FAN UNO SGUARDO APPROFONDITO SULL’ATTIVITÀ USA RALLY E RALLYCROSS DI SUBARU E I DUE EPISODI GYMKHANA VANNO ORA A INSERIRSI IN QUESTA SERIE, DI FATTO PORTANDOLA A COMPIMENTO. "LAUNCH CONTROL HA OFFERTO IN QUESTI ANNI SEMPRE UNO SGUARDO SUI NOSTRI PROGRAMMI SPORTIVI” HA AFFERMATO WILLIAM STOKES, MOTORSPORTS MANAGER PER SUBARU OF AMERICA. “LAUNCH CONTROL” È UNA PRODUZIONE DI FORMULA PHOTOGRAPHIC E BOWES MEDIA CON IL SUPPORTO DI SUBARU OF AMERICA


TRAVIS ALAN PASTRANA È NATO AD ANNAPOLIS NEL 1983 E DA GIOVANISSIMO HA RAGGIUNTO UNA NOTORIETÀ INTERNAZIONALE SUE ESIBIZIONI DI FREESTYLE MOTOCROSS. HA PIÙ VOLTE TRIONFATO NEGLI X GAMES E HA AVUTO UNA BRILLANTE CARRIERA IN MOTOCROSS PRIMA DI PASSARE ALLE QUATTRO RUOTE. DA ANNI È PILOTA UFFICIALE SUBARU NEL CAMPINATO RALLY USA E ANNI FA HA PURE MESSO UN PIEDINO NELLA NASCAR, DOVE È ANCHE STATO PROPRIETARIO DI UN TEAM IN ASSOCIAZIONE CON IL DUE VOLTE VINCITORE DELLA DAYTONA 500 MICHAEL WALTRIP


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#cheroba

WOW!

"Realizzare il mio primo video di Gymkhana è stata un'esperienza incredibile! - ha dichiarato Pastrana - sono così entusiasta di avere finalmente la possibilità di farlo, specialmente nella mia città natale, per dare vita a idee che ho coltivato per anni. Inoltre Subaru mi ha costruito la STI perfetta per questo. È incredibile quanta potenza e trazione abbia questa “cosa”… “ Con la missione di eseguire acrobazie diverse da quelle viste prima in Gymkhana, la STI di Pastrana è stata costruita appositamente da Subaru Motorsports USA e dal partner tecnico Vermont SportsCar attingendo a piene mani all'esperienza del marchio in rally, rally cross e cronoscalate. Partendo da un guscio Subaru di serie, l'auto è stata completamente ingabbiata e alleggerita fino a 1190 chilogrammi (oltre 363 chilogrammi più leggera di una STI di serie) conferendole così un rapporto peso / potenza di 1,36 chili per cavallo. Le forme dei pannelli della carrozzeria in fibra



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#cheroba

WOW!

di carbonio sono stati convalidati in galleria del vento (è la prima volta che accade per un’auto della serie Gymkhana) per garantire stabilità nell'aria e generare il massimo carico aerodinamico a terra, specialmente per la sequenza stradale ad alta velocità. Un'ala posteriore attiva, in stile DRS, ha permesso a Pastrana di regolare l'assetto dell'auto in piena corsa e addirittura in volo, durante le acrobazie in salto più complesse e rischiose. La potenza è fornita da un motore Subaru Boxer da 2,3 litri e utilizza un blocco personalizzato e teste derivate dal programma Rallycross USA del team. Le sospensioni a corsa lunga sono state appositamente progettate per eseguire decolli e atterraggi ad alta velocità nonché derapate super-precise, e permettono una vasta gamma di regolazioni. La vettura e Pastrana saranno protagonisti di una miniserie di due episodi, che concluderà la stagione 8 dei video “Subaru Launch Control”, con gli episodi di Gymkhana che debuttano in questo febbraio 2021.


#ca!


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#cheroba

COME SEMPRE LA DAKAR È STATA MOLTO DI PIÙ DI UNA SEMPLICE COMPETIZIONE E ANCHE QUEST’ANNO NON SONO MANCATE LE EMOZIONI, BELLE E TERRIBILI, CON I CONCORRENTI COSTRETTI A COMBATTERE SOTTO IL SOLE SPIETATO DEL DESERTO SAUDITA…

Fotografie Eric Vargiolu DPPI - Red Bull Content Pool Marcelo Maragni - Red Bull Content Pool Flavien Duhamel - Red Bull Content Pool Antonin Vincent (Hungary Out) Stepan Cerny - MCH Photography


GALLERIA DAKAR Le immagini piĂš belle della Dakar


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#cheroba

galleria Dakar


LA QUATTORDICESIMA VITTORIA DI STÉPHANE PETERHANSEL ALLA DAKAR HA STRACCIATO IL LIBRO DEI RECORD. IL FRANCESE ORA HA OTTO VITTORIE AL VOLANTE DI UN'AUTO E SEI VITTORIE IN MOTO: "SONO AL SETTIMO CIELO PER LA VITTORIA - HA DICHIARATO PETERHANSEL - E 'STATA UN’EDIZIONE DAVVERO DURA E C'È SEMPRE PIÙ PRESSIONE QUANDO SEI IL LEADER PER COSÌ TANTO TEMPO. AVEVAMO TUTTO DA PERDERE MA ABBIAMO FATTO UNA GARA DAVVERO PRECISA, QUASI PERFETTA… È UNA BELLA SENSAZIONE AVERE EDOUARD BOULANGER SEDUTO ACCANTO A ME. QUESTA È STATA LA SUA PRIMA DAKAR SU UNA VETTURA TOP E HA FATTO UN OTTIMO LAVORO ".


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#cheroba

galleria Dakar

LA NOVITÀ DELLA DAKAR 2021 È STATA L'INTRODUZIONE DELLA CATEGORIA DEI VEICOLI LEGGERI, CHE RAGGRUPPA LE MACCHINE SIDE-BY-SIDE T3 E GLI UTV T4 IN UN'UNICA CLASSIFICA. AL PRIMO POSTO NELLA CATEGORIA DEI VEICOLI LEGGERI SONO STATI CHALECO LÓPEZ E IL COPILOTA JUAN PABLO LATRACH VINAGRE, CHE HANNO OTTENUTO CINQUE VITTORIE DI TAPPA MENTRE CRISTINA GUTIÉRREZ, VINCENDO LA PRIMA TAPPA, È DIVENUTA LA PRIMA DONNA VINCITRICE DI TAPPA DALL'ULTIMA VITTORIA DI JUTTA KLEINSCHMIDT NEL 2005



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#cheroba

galleria Dakar


IL PEGGIOR RISULTATO PER DMITRY SOTNIKOV IN QUESTA DAKAR È STATO NELL’UNDICESIMA TAPPA, QUANDO È ARRIVATO QUARTO. IL RUSSO È FINITO TRA I PRIMI TRE IN OGNI ALTRA TAPPA E QUELLA COSTANZA GLI HA REGALATO LA SUA PRIMA VITTORIA FINALE. “NON HO PAROLE - HA SPIEGATO DMITRY - MA SOLO EMOZIONI. CI STIAMO MUOVENDO VERSO QUESTA VITTORIA DA DIVERSI ANNI, AVVICINANDOCI GRADUALMENTE. E ORA SONO MOLTO FELICE, SONO ORGOGLIOSO DI TUTTI I RAGAZZI”.


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#cheroba

galleria Dakar

UN TOTALE DI 310 VEICOLI ERANO SCHIERATI SULLA LINEA DI PARTENZA DELLA DAKAR 2021. IL PLOTONE ERA COMPOSTO DA 108 MOTO, 67 AUTO, 58 UTV, 42 CAMION, 26 CLASSICI E 21 QUAD. ENTRO IL GIORNO DI RIPOSO A METÀ GARA SI ERANO RITIRATI GIÀ IN 68. A COMPLETARE L'INTERO RALLY DI 7.646 KM DA JEDDAH E RITORNO (CON 4.767 KM DI PROVE SPECIALI CRONOMETRATE) SONO STATI 206 VEICOLI IN TOTALE. ALLA FINE SONO STATI 104 GLI ABBANDONI PRIMA DEL TRAGUARDO, CON 19 RIENTRATI NEL RALLY SECONDO LE REGOLE DELLA DAKAR EXPERIENCE



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#cheroba

galleria Dakar


IL 2021 HA VISTO LA SECONDA VITTORIA CONSECUTIVA ALLA DAKAR PER MINI E LA SESTA IN ASSOLUTO DALLA SUA PRIMA VITTORIA NEL 2012. IL VINCITORE DELLO SCORSO ANNO CARLOS SAINZ (CON VICTOR CRUZ AL SUO FIANCO) È ARRIVATO TERZO DOPO OTTENUTO TRE VITTORIE DI TAPPA CONTRO L’UNICO SUCCESSO PARZIALE DEL TRIONFATORE FINALE PETERHANSEL. UN TERZO EQUIPAGGIO MINI È FINITO TRA I PRIMI, VLADIMIR VASILYEV (RUS) E DMITRYTSYRO (UKR) HANNO INFATTI TAGLIATO IL TRAGUARDO AL SESTO POSTO. UN TOTALE DI OTTO VETTURE MINI HANNO GAREGGIATO IN ARABIA SAUDITA NEL 2021, SEI DELLE QUALI HANNO RAGGIUNTO IL TRAGUARDO


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#cheroba

galleria Dakar

"NON È MAI FACILE VINCERE, MA QUESTA VITTORIA È STATA PARTICOLARMENTE DIFFICILE - HA DETTO ALLA FINE SVENQUANDT , GRAN CAPO DEL TEAM MINI X-RAID - POICHÉ IL TERRENO QUI È MOLTO INSIDIOSO: SETTORI VELOCI E LENTI, CON TANTE PIETRE, COMPLETATI DA NAVIGAZIONE DIFFICILE. SIAMO FELICISSIMI DI AVER PORTATO A CASA QUESTA SESTA VITTORIA PER MINI. GLI ULTIMI GIORNI SONO STATI MOLTO FATICOSI: IN TESTA ALLA CLASSIFICA GENERALE PER GRAN PARTE DEL RALLY, CON NAVIGAZIONE COMPLICATA E MOLTI DANNI AGLI PNEUMATICI. MA ANCORA UNA VOLTA STÉPHANE HA DIMOSTRATO DI ESSERE “IL SIGNOR DAKAR”. HA BRILLATO SU TERRENI DIFFICILI E HA GUIDATO MOLTO STRATEGICAMENTE. HA OTTENUTO SOLO UNA VITTORIA DI GIORNATA, MA UN VANTAGGIO DI 14 MINUTI IN CLASSIFICA GENERALE"



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#cheroba

galleria Dakar


SEBBENE NASSER AL-ATTIYAH ALLA FINE SI SIA DOVUTO ACCONTENTARE DEL SECONDO POSTO ASSOLUTO È ORA L'UNICOPILOTA NELLA STORIA DEL RALLY CHE SIA RIUSCITO A VINCERE ALMENO UNA TAPPA IN 14 EDIZIONI CONSECUTIVE. NAVIGATO DA MATHIEU BAUMEL, NASSER (TOYOTA HILUX) HA FINITO STACCATO DA PETERHANSEL DI 13 MINUTI E 51 SECONDI DOPO DODICI TAPPE TIRATISSIME. NASSER E MATHIEU HANNO REGISTRATO CINQUE VITTORIE DI TAPPA E UN'ULTERIORE VITTORIA DI TAPPA PER TOYOTA È STATA CONQUISTATA DA GINIEL DE VILLIERS. “QUESTO È UN RISULTATO FANTASTICO PER NOI - HA DETTO ALLA FINE AL-ATTIYAH - CON LA TOYOTA HILUX CHE VINCE ANCORA UNA VOLTA NELLA CATEGORIA DELLE QUATTRO RUOTE MOTRICI. SONO DAVVERO ORGOGLIOSO DEL TEAM E DESIDERO RINGRAZIARE L'INTERA TOYOTA GAZOO RACING PER IL DURO LAVORO CHE HANNO SVOLTO PER RENDERE TUTTO CIÒ REALTÀ "


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#cheroba

galleria Dakar

“LA DAKAR 2021 È STATA DAVVERO UN PO 'DELUDENTE PER NOI - È GINIEL DE VILLIERS CHE PARLA - NIENTE SEMBRAVA ANDARE BENE. ABBIAMO AVUTO UN TOTALE DI 24 FORATURE E ABBIAMO AVUTO QUALCHE PROBLEMA DI NAVIGAZIONE. È STATO UN RALLY DIFFICILE, MA È SEMPRE UNA BELLA SENSAZIONE FINIRE UNA DAKAR. NON CI ARRENDIAMO MAI E ABBIAMO UNA MACCHINA FORTE. NASSER LO HA DIMOSTRATO CON LE SUE CINQUE VITTORIE DI TAPPA E ANCHE NOI ABBIAMO OTTENUTO UN BEL SUCCESSO DI TAPPA… TORNEREMO A COMBATTERE DI NUOVO L'ANNO PROSSIMO "



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#cheroba

galleria Dakar


SÉBASTIEN LOEB E DANIEL ELENA CON IL LORO BUGGY HUNTER BRX


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#cheroba

galleria Dakar


I TRE PODI AUTO 1. STÉPHANE PETERHANSEL / EDOUARD BOULANGER(FRA) X-RAID MINI, IN 44H28M11S 2. NASSER AL-ATTIYAH / MATTHIEU BAUMEL(QAT/FRA) TOYOTA GAZOO, +00H13M51S 3. CARLOS SAINZ / LUCAS CRUZ (SPA) X-RAID MINI, +01H00M57S CAMION 1. DMITRY SOTNIKOV / RUSLAN AKHMADEEV / ILGIZ AKHMETZIANOV(RUS) KAMAZ MASTER, IN 48H23M21S 2. ANTON SHIBALOV / DMITRII NIKITIN / IVAN TATARINOV(RUS) KAMAZ MASTER, +00H39M38S 3. AYRAT MARDEEV / DMITRII SVISTUNOV / AKHMET GALIAUTDINOV(RUS) KAMAZ MASTER, +01H14M35S VEICOLI LEGGERI 1. CHALECO LOPEZ (CILE) CAN-AM IN 53H41M02S 2. AUSTIN JONES (USA) CAN-AM, +00H17M23S 3. ARON DOMZALA (POL) CAN-AM, +00H51M53S

#ca!


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#chemacchina

La forza del buon senso Mitsubishi ASX

BASANDOSI PIÙ SULLA CONCRETEZZA CHE SULLA VOGLIA DI STUPIRE, O DI SEGUIRE LE MODE, QUESTA MITSUBISHI CONFERMA TUTTE LE “SOLIDE” QUALITÀ DELLA TRADIZIONE DELLA CASA DEL SOL LEVANTE di Marco Cortesi



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#chemacchina

La forza del buon senso

ASX è un simbolo della cultura Mitsubishi votata a proporre concetti nuovi, ma basandosi più sulla concretezza che su elementi accattivanti fini a sé stessi. Forse anche per questo, il marchio ha ricevuto spesso meno riconoscimenti di quelli che meritava. Da sempre Mitsubishi ha realizzato prodotti votati ad aprire nuovi spazi di mercato, cercando di trovare una finalità più profonda di quella dell’innovazione in sè e aggiungendo una componente di concretezza quotidiana, integralmente votata ai bisogni delle persone. È successo sin dai primi passi della casa del Sol Levante. Basti pensare alla PX33 degli anni ’30: ancorché prodotta in pochi esemplari si è trattato di una delle prime vetture a trazione integrale della storia ad essere veramente un’auto “normale”. E poi, per il boom della motorizzazione di massa, la... 500, chiaramente ispirata dalla controparte italiana. Non fu la prima piccola vettura, ma quella più pensata per offrire un'esperienza completa, e moderna, alle famiglie. L’unione tra modernizzazione e concretezza è stata il pilastro dell'azienda anche negli anni successivi. Come con la Minica, che negli anni ’60 introdusse piccoli elementi di sportività anche per un'utilitaria dall’uso quotidiano, mentre la Lancer fece entrare il marchio nell'epoca delle berline con una componente sportiva, poi sfociata in una quasi-supercar a quattro porte come è stata la "Evo”. Un’auto che ha precorso i tempi delle moderne hot-hatch da famiglia.



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#chemacchina

La forza del buon senso

E non è forse nemmeno da sottolineare il contributo del Pajero nella diffusione del fuoristrada puro anche negli ambienti “normali”, ma la componente di "apertura" del mercato è chiaramente visibile anche nell'L200, che ha affermato in Europa ed in Giappone il concetto di pick-up come mezzo anche dedicato all'uso personale; concetto presente già negli USA ma fino a quel momento inattuato da noi. In tempi più recenti, la Outlander ha aperto la porta alla grande diffusione delle ibride plug-in, raggiungendo numeri importanti in particolare nei paesi nordici, tra l’altro offrendo la ricarica super-rapida per prima su questo tipo di vetture. Sempre senza fare rumore, e con vicende aziendali spesso non semplici, Mitsubishi non ha mai avuto tutto il credito che merita nell'evoluzione di molti dei concetti di automobile che oggi conosciamo. Forse si deve anche ad un’identità di brand legata a praticamente qualunque cosa, per cui è spesso risultato complicato focalizzare e canalizzare l’attenzione. Dopotutto, anche se le aziende sono ormai scollegate, il marchio Mitsubishi va dai jet alle navi da trasporto, dagli elettrodomestici alle centrali nucleari. Per tornare a noi, va rilevato che anche l'ASX non fa eccezione alla regola, avendo dato un decisivo contributo nella nascita e maturazione del concetto di "piccolo SUV" sotto i 4 metri e 30. Un po' come già aveva fatto la sua immediata antenata, la Space Runner, con le piccole monovolume, offrendo un pacchetto più compatto ed economico nel tentativo di far "scalare" il mercato.



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#chemacchina

La forza del buon senso

Scelte in entrambi i casi seguite dalla stragrande maggioranza dei concorrenti. Da fuori, la ASX ha un discreto appeal. Il frontale imponente, in linea con gli altri modelli del marchio, offre un senso di importanza e sicurezza, mentre il resto del corpo vettura dimostra di aver retto bene il suo terzo restyling. La ASX è nata nel 2010, ma è invecchiata alla grande, dimostrando quanto un design equilibrato in origine possa fare la differenza nel resistere al passare del tempo. Oltre all'avantreno e al maquillage al posteriore, la nuova ASX si nota per il finto sfogo d'aria dietro ai parafanghi anteriori, che spezza un po' la tensione ed è l’unico elemento aggiuntivo della fiancata. Il risultato è un complesso molto più "fuoristradistico", anche grazie alla separazione degli indicatori di direzione dai fari (a LED) e al posizionamento verticale insieme ai fendinebbia. Dentro l’ASX è razionale e ben costruita, frutto di uno studio tipicamente giapponese in termini di ergonomia. L'abitacolo è coerente con la tipologia della vettura, puntando più sulla robustezza e sull'usabilità che non sul puro senso estetico, con buoni assemblaggi. Fanno eccezione i sedili della versione di vertice Instyle, in pelle e con cuciture a contrasto rosse, che impreziosiscono dando un chiaro senso di sportività. L'infotainment offre tutto quello che ci si aspetta da una moderna vettura, dalla radio DAB all'integrazione degli smartphone (a partire dall'allestimento Invite).



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#chemacchina

La forza del buon senso

Il sistema di bordo non è tra i più veloci, ma è adeguato, e la versatilità di Apple Car e Android Auto fa il resto. Presente sulla Instyle anche il navigatore TomTom aggiornato in tempo reale. Anche a livello di strumentazione le scelte sono coerenti e si rinuncia ad elementi di "virtual cockpit" non compromettendo però la chiarezza dell'informazione trasmessa a chi guida, né tantomeno la visibilità. Anche in questo caso non è stato necessario introdurre un elemento “per moda”, ottenendo lo stesso risultato in modo più semplice. MITSUBISHI STA PER LANCIARE IL NUOVISSIMO OUTLANDER, CHE FARÀ IL SUO DEBUTTO GLOBALE MARTEDÌ 16 FEBBRAIO, E PRESENTERÀ L'ULTIMO SISTEMA DI CONTROLLO INTEGRALE SVILUPPATO DALLA CASA. IL NUOVO OUTLANDER È STATO DURAMENTE MESSO ALLA PROVA IN CONDIZIONI METEOROLOGICHE E STRADALI PARTICOLARMENTE DIFFICILI. RIDISEGNATO E LETTERALMENTE “REINVENTATO” IN OGNI SUA AREA, IL VEICOLO SARÀ PIÙ GRANDE E PIÙ AUDACE RISPETTO ALLE GENERAZIONI PRECEDENTI. GLI INGEGNERI SI SONO CONCENTRATI SULLA COSTRUZIONE DI UN SUVCROSSOVER CHE INCARNI IL DNA MITSUBISHI E IL CONCETTO DI PRODOTTO "I-FU-DO-DO", CHE SIGNIFICA AUTENTICO E MAESTOSO

Lo spazio invece abbonda, sia nell'abitacolo che per quanto concerne la capacità di carico, che va da 406 a 1206 litri col divano abbassato. In strada il comportamento è assolutamente “borghese”; Mitsubishi ASX non è certamente pensata per la guida sportiva e ciò è messo in chiaro sin da subito. Si tratta di una vettura per una guida rilassata, con un assetto indirizzato al comfort e alla tranquillità, veramente adatta a tutti. Il rollio è presente ma, guidando con la corretta attitudine, non dà alcun fastidio. Peraltro tranquillità non vuol dire mancanza di prestazioni. Il 4 cilindri 2.0 da 150 cavalli si rivela piuttosto pronto ed è tra i meglio posizionati della categoria per fascia di prezzo. Dal canto suo il cambio CVT è ragionevolmente fluido, anche in questo caso pensato per un utilizzo tutt’altro che sportivo, ma apprezzabile nell’uso quotidiano.



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#chemacchina

La forza del buon senso

Buono, per l’allestimento di punta, il comparto della sicurezza attiva, con sistema di frenata automatica, monitoraggio dell’angolo cieco e rear cross traffic alert per rendere più sicura la retromarcia. Non c’è un sistema di mantenimento in corsia, ma per l’autostrada esiste l’utilissimo lane change assist, che avverte quando c’è il rischio di collisione con altri veicoli nel cambio di corsia. Completano il pacchetto sensori di parcheggio posteriori e retrocamera, però non sul modello base, così come il cruise control. A livello di prezzi, la Mitsubishi ASX gioca bene le sue carte e si posiziona sul mercato in modo piuttosto concorrenziale. La versione base parte da 22.600 euro, mentre a 23.600 euro è disponibile la Invite, che include comandi al volante, cruise control, retrocamera, USB, bluetooth. L’allestimento Intense (€24.800) introduce anche climatizzatore automatico, sistema keyless, fendinebbia e specchietti regolabili elettricamente. Per avere il massimo dell’equipaggiamento, anche in termini di sicurezza, bisogna però “saltare” e approdare direttamente alla versdione Instyle, che sfiora i 28.000€. C’è poi il capitolo 4WD, dato che oltre che con trazione anteriore l’ASX è disponibile in versione integrale, con un aggravio di 3.300€. Le quattro ruote motrici sono operate senza differenziale centrale (con una frizione) ma è comunque presente la possibilità di disinserire la trazione o di applicare un “lock” per uscire dalle situazioni più difficili. Ci vogliono 1.700€ in più invece per l’equipaggiamento con il GPL.


#ca!


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#cheleggenda

da Oscar… a Lewis Mercedes e le corse 125 ANNI NON SONO POCA COSA. POCHE SETTIMANE OR SONO LEWIS HAMILTON HA APPUNTATO L’ENNESIMA MEDAGLIA D’ORO ALLA INVIDIABILE BACHECA MERCEDES. E’ INFATTI UNA STORIA LUNGHISSIMA QUELLA CHE LEGA IL MARCHIO DELLA STELLA A TRE PUNTE AL MOTORSPORT, SEGNATA DA INNUMEREVOLI SUCCESSI… E PURE DA COCENTI SCONFITTE. TUTTO EBBE INIZIO, INCREDIBILE A DIRSI, A CHICAGO IL 2 NOVEMBRE DEL 1895, GRAZIE AD UN SIGNORE DI NOME OSCAR MUELLER…

Fotografie Mercedes-Benz Classic Communications



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#cheleggenda

da Oscar ... a Lewis

Il Benz Vis-Ă -Vis con cui Oscar Mueller vinse il "Chicago Times Herald Expo Run" il 2 novembre 1895. C'erano solo due partenti a questa primissima gara automobilistica nella storia degli Stati Uniti, che si sviluppava da Chicago a Waukegan e ritorno, coprendo una distanza di circa 148 chilometri. Mueller fu l'unico a tagliare il traguardo e dopo giorni dopo completò l’opera, finendo secondo al "Chicago Times Herald Contest"



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#cheleggenda

da Oscar ... a Lewis

(in queste e nelle due pagine seguenti)

Il 1935 fu un anno d’oro per i colori Mercedes. Rudolf Caracciola venne incoronato Campione d'Europa al volante della monoposto W 25, vettura che pesava solo 750 chilogrammi. Caracciola ottenne prestigiosi successi tra cui il Gran Premio di Francia a MontlhÊry, il G.P. del Belgio a Spa, il G.P. di Spagna e il G.P. di casa al Nurburgring



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#cheleggenda

da Oscar ... a Lewis



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#cheleggenda

da Oscar ... a Lewis

Esattamente 20 anni dopo i successi di Caracciola, il 1955 segnò indelebilmente la storia Mercedes. Manuel Fangio vinse il suo terzo titolo mondiale F.1 (secondo con Mercedes) su una W 196 R inanellando una serie incredibile di vittorie. Ma fu anche l’anno del Campionato Mondiale Sport con la 300 SLR e della vittoria della 300 SL nel Campionato Europeo Turismo e nel Campionato Sport classe D degli Stati Uniti



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#cheleggenda

MG

da Oscar ... a Lewis


E come non ricordare e sottolineare i successi “italiani” del 1955? Tra il 30 aprile e il 1 maggio Stirling Moss e Denis Jenkinson vinsero la Mille Miglia sulla 300 SLR con il miglior tempo mai registrato, mentre il 16 ottobre giunse il trionfale “uno-due” alla Targa Florio 16. L'immagine mostra Stirling Moss (numero 104) ai box di Cerda durante un cambio gomme


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#cheleggenda

da Oscar ... a Lewis

Nel 1960 Walter Schock e Rudolf Moll vinsero l'European Rally Championship (bissando il successo del 1956) al volante di una Mercedes-Benz 220 SE. Il loro trionfo fu impreziosito, tra il 18 e il 24 gennaio, dal primo successo tedesco al Rally di Montecarlo

Il 14 dicembre 1980, gli equipaggi Björn Waldegårdand - Hans Thorszelius e Jorge Recalde - Nestor Straimel finirono al primo e secondo posto il 12 ° Rally Bandama in Costa d'Avorio, sulle splendide 500 SLC. Quella vittoria segnò anche l’ultima apparizione rallistica del team ufficiale Mercedes



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#cheleggenda

da Oscar ... a Lewis


Hans Stuck, grandissimo pilota nato il 27 dicembre 1900 a Varsavia, fu l’uomo che più si impegnò nello sviluppo del veicolo da record Mercedes-Benz T 80, che doveva essere azionato da un motore aeronautico da 3.500 CV. Stuck intendeva battere il record mondiale di velocità ma il progetto, lanciato nel 1936, si concluse nel 1940 senza che il mastodontico T 80 fosse mai stato utilizzato. Oggi è possibile ammirarne la carrozzeria originale al Museo Mercedes-Benz #ca!


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#chestoria


Che spettacolo! La Ring Road in Islanda UN VIAGGIO DI PIÙ GIORNI IN AUTO È L’IDEALE PER APPREZZARE LA DIVERSITÀ DEI PAESAGGI ISLANDESI. IN UN TOUR ALLA SCOPERTA DI FIORDI, LAGHI, GHIACCIAI, GEYSER E VULCANI, LA MINI COOPER S COUNTRYMAN ALL4 DIMOSTRA TUTTA LA SUA ROBUSTEZZA E VERSATILITÀ ADATTANDOSI A QUALSIASI TERRENO


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#chestoria

Che spettacolo!


al confine nord-occidentale dell'Europa l’Islanda è un paese di grandi contrasti. L’allevamento di cavalli è ancora oggi un’attività tradizionale ma pure la massiccia produzione di alluminio, rinomata a livello internazionale. E il turismo è diventato recentemente un fattore economico sempre più importante, in virtù delle bellezze naturali e incontaminate nei pressi del Circolo Polare Artico, dell'affascinante varietà di paesaggi e del contrasto creato dai vulcani attivi e dai ghiacciai innevati... un vero spettacolo! Un fine settimana non è sicuramente sufficiente per esplorare al meglio le principali attrazioni islandesi, per godere appieno del fascino speciale dell'isola è necessario un viaggio di più giorni, tenendo presente che la rete stradale islandese è limitata e molti luoghi sono accessibili solo attraverso strade sterrate, soprattutto all'interno del Paese. Il collegamento stradale più importante dell'Islanda, la Ring Road, non fa eccezione. Si sviluppa come un'autostrada a più corsie intorno alla capitale Reykjavik, ma alcuni tratti dell'Hringvegur non sono neppure asfaltati.


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#chestoria

MG

Che spettacolo!


Per vivere un'avventura islandese tra ghiacciai e vulcani la Mini Cooper S Countryman ALL4 è un’auto quasi su misura. Il suo sistema a trazione integrale distribuisce la potenza del motore (benzina a 4 cilindri turbo da 131 kW/178 CV) tra le ruote anteriori e posteriori garantendo una guida sicura su qualsiasi superfici mentre l’abbondante altezza da terra (16,5 centimetri) permette di affrontare senza patemi anche terreni sconnessi. La Ring Road corre lungo la costa islandese per 1.350 chilometri, a volte percorrendo il litorale, altre volte insinuandosi più all'interno. Il punto di partenza è il molo dei traghetti a Seyðisfjörður da dove, procedendo verso sud, la strada segue la costa caratterizzata dai molteplici fiordi per circa 200 chilometri. Presto si intravede il Vatnajökull, con una superficie di oltre 8.000 chilometri quadrati è il più grande ghiacciaio d'Europa e si trova al centro dell'omonimo parco nazionale, che comprende anche pittoreschi paesaggi fluviali, cascate e vulcani attivi. Più avanti il percorso devia verso l'interno su strade sterrate, attraverso deserti di ghiaia e paesaggi surreali di roccia lavica raffreddata. Nei pressi del villaggio di Selfoss, vale la pena lasciare la


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#chestoria

Che spettacolo!


DI RECENTE LE REGIONI DELL’ESTREMO NORD SONO MOLTO FREQUENTATE DA VETTURE DEL GRUPPO BMW. UN ANNO PRIMA DEL LANCIO SUL MERCATO, IL PROCESSO DI SVILUPPO IN SERIE PER LA BMW IX PROCEDE COME PREVISTO. DOPO LA PRESENTAZIONE DEL DESIGN FINALE DELLA BMW IX I PROTOTIPI STANNO SVOLGENDO I TEST INVERNALI FINALI A NORD DELLA SCANDINAVIA. IL TEST DI RESISTENZA, CHE SI SVOLGE IN CONDIZIONI METEOROLOGICHE ESTREME OLTRE IL CIRCOLO POLARE ARTICO, SERVE ALLA MESSA A PUNTO DI SISTEMI DI TRASMISSIONE E SOSPENSIONI. INOLTRE, I MOTORI ELETTRICI, IL SISTEMA DI TRAZIONE INTEGRALE, LA TECNOLOGIA DI RICARICA, LE BATTERIE AD ALTO VOLTAGGIO E LA GESTIONE DEL CALORE SONO SOTTOPOSTI A UN SEVERO TEST DELL'ACIDO A TEMPERATURE SOTTO LO ZERO

Ring Road e dirigersi a nord per circa 60 chilometri per assistere a uno strabiliante spettacolo naturale. La cascata Gullfoss con il suo doppio salto, insieme ai vicini geyser formano il Cerchio d'Oro, una delle più grandi attrazioni turistiche dell'Islanda. Di ritorno verso l'Hringvegur, si raggiunge Reykjavik, la capitale dell'isola. Più del 60% dei 350.000 islandesi vive qui e nella regione vicina. Reykjavik è una metropoli moderna caratterizzata da una vivace scena artistica e musicale e da due punti di riferimento speciali. La centrale geotermica di Perlan sorge sotto una grande cupola di vetro (ci sono anche ristoranti e strutture ricreative) e utilizza l'acqua calda proveniente dalle profondità della terra per riscaldare non solo le abitazioni della città, ma anche i marciapiedi delle principali vie dello shopping. Un esempio altrettanto spettacolare dell'architettura moderna islandese è la Hallgrímskirkja. Costruita su una collina nel centro della città, fu progettata negli anni '30 e completata soltanto 50 anni dopo. Particolarmente suggestivi pilastri in cemento armato sul lato anteriore, che ricordano delle colonne di basalto. Nel tratto settentrionale della Ring Road il paesaggio è caratterizzato dai contrasti tra le superfici


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#chestoria

MG

Che spettacolo!


dei ghiacciai e le sorgenti calde, la cui acqua sgorga dalle cavità vulcaniche della terra. L’Islanda, infatti, si trova sulla cosiddetta Dorsale Medio Atlantica e le placche nordamericana ed eurasiaticha si incontrano direttamente sotto l'isola. Questo è il motivo per cui l'acqua calda termale e la roccia fusa risalgono in superficie e continuano a plasmare il paesaggio islandese. Con la vostra Mini Cooper S Countryman ALL4 vale la pena deviare anche verso la penisola di Vestfirðir, caratterizzata dai numerosi fiordi frastagliati. Lo scosceso paesaggio costiero di questa regione artica nell'estremo nord-ovest dell'Islanda è per lo più accessibile attraverso strade sterrate non asfaltate tra i quali vale la pena ricordare il sentiero che porta al villaggio di pescatori di Reykhólar, situato all'estremo ovest, che passa accanto a massicce formazioni montuose di origine vulcanica. E dopo il faticoso tour arriva il momento del relax in una delle piscine naturali, ampiamente utilizzate in questa regione e piacevolmente calde in tutte le stagioni dell’anno. Proprio come le bellezze naturali mozzafiato, le tracce storiche del commercio e delle attività ittiche dell’isola sono riscontrabili in quasi tutti i villaggi lungo la Ring Road. Vale la pena fermarsi a fare


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#chestoria

Che spettacolo!


rifornimento al negozio generale di Verzlun H. Júlíusson a Sauðárkrókur, che emana ancora il fascino dei primi anni del XX secolo. La piccola città vanta una formidabile attività di pesca ed è considerata anche il principale centro per l’allevamento di cavalli. Ma dopo quasi 1.000 chilometri di strada la natura variegata dell'Islanda ha in serbo ancora delle sorprese. Vicino a Reykjahlið, l'acqua geotermica blu scintillante della Jarðböð Cave invita davvero a farsi un bagno e passeggiare nei pressi dei fumanti giacimenti di gas sulfurei della zona circostante è un’attività altrettanto emozionante. Per finire in bellezza la cascata più potente d'Europa vi aspetta nel nord dell'Islanda, dove le masse d'acqua del Dettifoss si tuffano per circa 100 metri in una incredibile gola. Il magnifico paesaggio e i molti modi in cui si può vivere la natura nella sua forma più incontaminata, fanno dell'Islanda una destinazione assolutamente affascinante. E nonostante il temperamento sportivo della Mini Cooper S Countryman ALL4, la bellezza dell'isola fa venire semplicemente voglia di "rallentare"… ma attenzione, i traghetti per l’Europa continentale partono solo una volta alla settimana dal molo di Seyðisfjörður!

#ca!


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#chestoria

LEZIONE DI FILOSOFIA


Dall’oriente con passione

nostra filosofia di progettazione non si concentra su ciò che facciamo, ma sul modo in cui lo facciamo". E’ Satoru Tai che parla, il direttore esecutivo globale della progettazione di Nissan. Egli sostiene l'idea che, indipendentemente dal luogo in cui un veicolo Nissan è progettato, prodotto o guidato, rifletterà e offrirà sempre le caratteristiche proprie delle tradizioni giapponesi.

SATORU TAI, DIRETTORE ESECUTIVO GLOBALE DELLA PROGETTAZIONE DI NISSAN, SPIEGA COME LE FILOSOFIE GIAPPONESI SIANO PARTE INTEGRANTE DEL DNA DELLA CASA. MA PUR SE I FONDAMENTI FILOSOFICI DI NISSAN ABBIANO ORIGINE IN GIAPPONE, È LA LORO COMBINAZIONE CON IDEE CHE PROVENGONO DALL'ESTERNO CHE APRE LA STRADA A SUCCESSI MAGGIORI

E, dopo oltre ottant’anni, l'applicazione di questa filosofia a livello globale rappresenta una delle colonne portanti del successo di Nissan, come è stato dimostrato più recentemente dal debutto del nuovo crossover coupé Ariya, completamente elettrico. Ma perché, fatto per noi spesso incomprensibile, la cultura giapponese è così interconnessa? Il Giappone presenta una ricchezza di costumi e solide tradizioni che, fin dall'inizio, hanno guidato Nissan in maniera naturale e profonda. Tuttavia, il pubblico europeo potrebbe non essere consapevole di come la cultura giapponese non sia uniforme: ogni regione presenta le sue evidenti differenze. Prendiamo ad esempio il termine Kabuku, che si può tradurre come "un'espressione audace e diversificata che va contro l'approccio comune". Satoru chiarisce che tale detto "E’ più in linea con lo stile di Tokyo. Nissan ha iniziato da Yokohama, nell'area urbana di Tokyo. Quindi la storia di Nissan è profondamente radicata nella Kabuku".


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#chestoria

Lezione di filosofia

Dalle sue origini locali, fino al pensiero non convenzionale, audace e nobile sinonimo della Kabuku, tutto ciò oggi si esprime in tutto il mondo attraverso il lavoro Nissan e presto le influenze e il valore della Kabuku saranno ancora più visibili sulle strade d'Europa, attraverso la nuova Ariya. "Essendo un veicolo elettrico, Ariya sfrutta ogni opportunità per riutilizzare e riprogettare. Ad esempio, la griglia anteriore è stata immaginata in modo innovativo come uno scudo, con lo scopo di proteggere la tecnologia consentendo al contempo livelli più elevati di assistenza alla guida". Satoru aggiunge che un'altra caratteristica fondamentale della Kabuku è il suo impatto sui clienti: "In fondo si tratta di provare a creare qualcosa di nuovo per soddisfare i clienti. Quindi questa parola chiave potrebbe essere applicata a tutta la nostra gamma!" Tuttavia, è necessaria più di una filosofia per creare un veicolo di successo globale… si deve giungere ad un vera e propria combinazione di pensieri differenti. "La Kabuku assicura l'unicità, ma – chiarisce Satoru – l'unicità non è sufficiente e deve essere combinata con il Sei”. Definito come "il trattamento intelligente di strutture e dettagli", il termine Sei racchiude un'altra usanza giapponese profondamente radicata: un amore infinito per la manualità e l'artigianato, che nasce da anni e anni di applicazione, per arrivare a splendidi risultati.



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#chestoria

Lezione di filosofia

Satoru spiega che, nel corso di centinaia di anni… "gli artigiani giapponesi hanno creato oggetti bellissimi e curati. Dipingevano tantissimo e forgiavano continuamente coltelli", dimostrando un'infinita ricerca di eleganza e qualità. Ed eccoci di nuovo al punto focale: "Non è importante solo ciò che alla fine viene realizzato, ma il modo in cui lo si realizza". Il Sei è fortemente presente nel quotidiano nipponco. Anche nell'era moderna, questo spirito e questa mentalità rimasti immutati nel tempo, sono evidenti nel meticoloso processo di progettazione di ogni nuovo veicolo Nissan, in tutto il mondo. "Ogni giorno, anche quando penserai di aver finito di progettare un'auto, dovrai lavorarci di nuovo" spiega Tai-San. Quest'idea è di casa presso il team di Nissan Design Europe, con sede a Londra, che ha assunto un ruolo di primo piano nello sviluppo del concept alla base della nuova Ariya. Qui il design del concept ha subito infiniti perfezionamenti, diventando ogni giorno più rifinito e ottimizzato, fino a quando non ha ricevuto l'approvazione dal Nissan Global Design Center, in Giappone. Satoru Tai dice che è la massima espressione del Sei: "Il termine Sei allude a un miglioramento che dovrebbe verificarsi ogni giorno. Partendo da questo concetto è possibile sviluppare una competenza, qualcosa di davvero speciale". SATORU TAI



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#chestoria

Lezione di filosofia

Ma Nissan non è più un’industria giapponese e basta. E’ diventata un'azienda globale e per questo si potrebbe pensare che sia difficile garantire che gli ideali giapponesi vengano espressi in modo autentico anche in terre straniere. Dipende però dal significato che si attribuisce alla parola "autenticità". Tai-San spiega: "Nella storia giapponese non parliamo di utilizzare sempre design, forme o modelli specifici. Al contrario, è lo spirito la parte importante. Purché tu mantenga intatto lo spirito, potrai restare fedele all'autenticità ovunque ti trovi". Dal canto suo Matthew Ewing, Vice Presidente Ingegneristica veicoli – Nissan Technical Centre Europe, descrive come questo spirito sopravviva anche tra i suoi team dall'altra parte del mondo. "Una delle mie espressioni giapponesi preferite è Utsuroi, che rimanda alla fluidità e all'asimmetria create dalla natura. Ciò si riflette nei nostri team di Design e Aerodinamica qui in Europa, nel momento in cui mettono a punto la forma di un veicolo, rendendolo il più efficiente possibile in termini di consumo di carburante, pur mantenendo un senso dello stile forte e fluido. Quindi guida le nostre squadre di ingegneri mentre danno vita alle emozioni della Utsuroi durante la produzione fisica, garantendo nel contempo che i componenti siano consegnati con la massima qualità". Ma l'ispirazione non scorre in una sola direzione… vanno tenute in grande conto anche le influenze di ritorno.



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#chestoria

Lezione di filosofia

I team di progettazione imparano continuamente gli uni dagli altri, condividendo nuove idee e spesso, incredibile a dirsi, gli stili culturali provenienti dall'Europa finiscono per influenzare il Giappone. Ad esempio, spiega Satoru Tai, "Il design europeo è più scultoreo e tridimensionale, mentre la cultura giapponese vede le cose in modo più bidimensionale, come dimostra la nostra passione per l'animazione". E quando entrambi gli stili si combinano in armonia, il risultato può essere davvero spettacolare. "L'esterno della Ariya è molto tridimensionale con il suo profilo estremamente scolpito… ma la base piatta interna, decisamente bidimensionale, crea una sensazione accogliente, confortevole e di maggiore spazio." Ciò dimostra che, sebbene i fondamenti filosofici di Nissan abbiano origine in Giappone, è la loro combinazione con le idee che provengono dall'esterno che apre la strada a successi maggiori. Come ha evidenziato Satoru all'inizio, è il modo in cui queste idee vengono applicate a essere importante, indipendentemente dal luogo in cui ci si trova. Questi fondamenti filosofici possono persino essere principi guida nella vita quotidiana. "Personalmente, ho un'indole orientata alla Kabuku – dichiara Satoru – sono sempre concentrato su come posso provare a creare qualcosa di differente… e anche quando vedo qualcosa di veramente bello subito penso: come potrei realizzarlo in maniera diversa?".


MATTHEW EWING

#ca!


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#chestoria

Sempre Sicuro! Un interessante progetto nato a Milano

“SEMPRE SICURO!” È UN PROGETTO SOCIALE CHE NASCE DALLA VOLONTÀ DI TRASMETTERE CONCETTI DI EDUCAZIONE CIVICO-STRADALE AL MAGGIOR NUMERO DI PERSONE POSSIBILE, COSÌ DA INNALZARE IL LIVELLO DI SICUREZZA PROPRIO E DEGLI ALTRI IN QUALSIASI AMBITO DI MOBILITÀ



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#chestoria

Sempre Sicuro!

chiama “Sempre Sicuro!” ed è un vero progetto sociale. Ideato e realizzato dall’agenzia di eventi wazaBe, il progetto nasce dalla volontà di trasmettere concetti di educazione civicostradale al maggior numero di persone possibile, così che si possa incrementare il proprio livello di sicurezza come quello di coloro che ci stanno attorno. Si tratta di un’iniziativa che coniuga gli importanti aspetti educativi legati alla sicurezza con un approccio di intrattenimento originale e coinvolgente. Si potrebbe ribattezzare un’iniziativa di "edutainment", basata su webinar e formazione on site, ma che prevede anche eventi e corsi di guida sicura (a due e quattro ruote), con format diversi per gli studenti e le aziende. Dovendo adattarsi all’attuale contesto sociale, che rende problematiche le attività in presenza, “Sempre Sicuro!” ha preso il via il dicembre scorso attraverso webinar dedicati principalmente agli studenti (universitari e degli istituti superiori) e con il lancio di un canale tematico (www.sempresicuro.eu) con l’obiettivo di abbracciare anche un pubblico più ampio. Per avvicinare i giovani al tema della sicurezza il progetto punta principalmente su tre pilastri. Innanzitutto la presenza di uno speaker con un approccio empatico e non convenzionale, in grado di coinvolgere le persone con il racconto di esperienze fuori dal comune, individuato in Gian Maria Gabbiani, istruttore di guida sicura e pilota professionista multidisciplinare. Gabbiani spiega gli accorgimenti che tutti possono adottare quando si mettono alla guida di un qualunque mezzo di trasporto (dal monopattino alla bici fino a scooter, motocicli ed autovetture) per maturare una maggiore consapevolezza di ciò che si sta facendo.



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#chestoria

Sempre Sicuro!

“ANCHE SE SOLTANTO VIRTUALMENTE - RACCONTA GIAN MARIA GABBIANI ATTRAVERSO I PRIMI APPUNTAMENTI WEBINAR DEL DICEMBRE 2020 “SEMPRE SICURO!” HA GIÀ RAGGIUNTO GLI STUDENTI DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA E DEL POLITECNICO DI MILANO, DELL’UNIVERSITÀ DI MODENA E REGGIO EMILIA E DELLA MOTORVEHICLE UNIVERSITY OF EMILIA ROMAGNA… MA NATURALMENTE NON VEDIAMO L’ORA DI POTER PASSARE AD ATTIVITÀ IN PRESENZA NON APPENA LA PANDEMIA ALLEGGERIRÀ LA MORSA SU TUTTI NOI”

La seconda caratteristica importante è rappresentata dall’intervento di partner tecnici per approfondire le funzionalità dei tanti sistemi, anche già presenti nella vita quotidiana, che aiutano la prevenzione ed accrescono la sicurezza. Tutto ciò avviene con spiegazioni semplici e dimostrazioni pratiche di facile comprensione. Chi per prima ha sposato la causa è stata Bosch Italia, che ha creduto da subito nel valore sociale del progetto, essendo da sempre impegnata nello sviluppo di servizi e soluzioni per la sicurezza stradale. Risale infatti a quasi un secolo fa (1926 per la precisione) il lancio del primo tergicristallo elettrico Bosch, e poi via via, di invenzione in invenzione, fino all’ABS per le eBike nel 2018, passando per l'ESP che, negli ultimi 25 anni, ha salvato circa 15.000 vite solo in Europa. Anche BER Racing Europe, storico distributore Arai Helmets, supporta il progetto approfondendo l’importanza di utilizzare caschi di qualità e con elevati standard mentre da sottolineare è pure la partecipazione di Sabelt, per cui la sicurezza è il principio fondatore di ogni prodotto, dalle cinture ai sedili, alle calzature per la guida. Altro partner non secondario del progetto è Spidi, che unisce protezione, comfort, stile e funzionalità, attraverso soluzioni che nel tempo si sono meritate la fiducia dei motociclisti. Ultimo punto di forza di “Sempre Sicuro!” è il coinvolgimento diretto dei ragazzi (per ora attraverso l’invito ad azioni social) e l’interazione nei canali di comunicazione del progetto. Non appena sarà possibile è prevista la loro partecipazione in presenza ad iniziative svolte all’interno degli atenei, degli istituti come pure in contesti dinamici, quali eventi e corsi di guida sicura a loro dedicati.


#ca!


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#checorse

SuperG

un pieno

HONDA SVETTA, TOYOTA NAUFRAGA

di Marco Cortesi fotografie Honda e Toyota: ©GTA fotografie Nissan e Quintarelli: Masakatsu Sato


GT Japan di emozioni

DOPO AVER SCHIERATO LA VETTURA DA BATTERE NEL SUPERGT 2020, TOYOTA È NAUFRAGATA IN UNA GOCCIA DI...BENZINA. A FESTEGGIARE È STATA COSÌ LA HONDA MENTRE IN NISSAN CI SI AGGRAPPA ALLE PRESTAZIONI DELL’ITALIANO QUINTARELLI


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#checorse

SuperGT Japan: un pieno di emozioni

per il 2020, il SuperGT giapponese si è rivelato uno dei campionati automobilistici più competitivi al mondo. Con tre Case ufficiali impegnate, piloti professionisti al massimo livello e, soprattutto, una feroce competizioni tra fornitori di gomme (elemento ormai scomparso dal resto delle corse mondiali), la serie del sol levante ha proposto un finale di stagione piuttosto elettrizzante. All’alba del round finale al Fuji Speedway, 10 equipaggi potevano giocarsi il titolo, anche se c’era un favorito, lo stesso d'inizio stagione: le nuovissime Toyota Supra, che si erano presentate al via dominando l’apertura stagionale, e mostrando un passo gara inarrivabile. E anche nella finalissima del Fuji, le vetture delle


tre ellissi avevano dominato in prova, conquistando le prime due file. Dopo uno predominio iniziale della Nissan con l’italiano Ronnie Quintarelli, le Supra sembravano pronte per il match-point, con le Honda NSX alla rincorsa. Ma tutto è andato storto. Poco dopo la metà gara infatti, la Honda di Naoki Yamamoto ha cominciato a recuperare terreno, giro dopo giro, proprio mentre Kenta Yamashita con la Toyota ufficiale del team Tom's si è trovato in crisi di benzina e, all’uscita dell’ultima curva, ha dovuto cedere. Yamamoto è così transitato primo sul traguardo, centrando il suo secondo titolo in tre stagioni dopo quello conquistato insieme a Jenson Button.

Ha festeggiato anche il suo compagno di vettura Nirei Fukuzumi (un passato di GP3 e Formula 2) e, a rendere ancora più entusiasmante il trionfo, il fatto che anche la NSX di punta si sia ammutolita a sua volta, poche centinaia di metri dopo l’arrivo! In casa Toyota non è rimasto che leccarsi le ferite di una stagione iniziata benissimo, ma terminata con una sconfitta iper-bruciante. Forse si è peccato di superbia, pensando che con una vettura così veloce non si sarebbe potuto perdere e invece… Spesso le Supra si sono ostacolate tra loro ed è stato commesso qualche errore strategico di troppo. In particolare quando, a causa delle zavorre di compensazione proporzionali al punteggio in campionato, era vitale cercare di raggranellare ogni


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#checorse

SuperGT Japan: un pieno di emozioni


”AL FUJI LE TOYOTA PARTIVANO FAVORITE - HA COMMENTATO L’ITALIANO - GRAZIE AL POCO DRAG E ALL’EFFICIENZA AERODINAMICA MAGGIORE. LE TEMPERATURE MOLTO FREDDE HANNO ANCHE PORTATO PARECCHIO GRAINING SULLE GOMME, COSA CHE CI HA ULTERIORMENTE PENALIZZATO”. LA GARA HA VISTO QUINTARELLI METTERE IN MOSTRA IL SUO TALENTO DA CAMPIONE DI RAZZA, PASSANDO TRE VETTURE CON UNA SOLA, SPLENDIDA STACCATA ALL’ESTERNO E PRENDENDO LA LEADERSHIP AL PRIMO GIRO. MA LA STRATEGIA ERA UNA SCOMMESSA: “SIAMO PARTITI CON LE STESSE GOMME DELLA QUALIFICA, IN CUI AVEVAMO FATTO UNA SCELTA AGGRESSIVA ALTRIMENTI SAREMMO STATI A RISCHIO DI NON PASSARE IL Q1. TUTTAVIA, LE TEMPERATURE ANCORA PIÙ BASSE DELLA GARA CI HANNO PUNITO. AVEVAMO MOLTO GRAINING ED ERA DIFFICILISSIMO PULIRE LE GOMME.“


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#checorse

SuperGT Japan: un pieno di emozioni

QUEST’ANNO, LA HONDA SI TROVAVA A PORTARE AL DEBUTTO UNA NSX COMPLETAMENTE RIVISTA. COME PREVISTO DAL REGOLAMENTO “CLASS ONE”, IL MOTORE È STATO SPOSTATO ALL’ANTERIORE, COSTRINGENDO A RIPARTIRE DA ZERO. DOPO AVER CORSO PER ANNI CON VETTURE A MOTORE CENTRALE, IN HONDA SI È FATTO BUON VISO A CATTIVO GIOCO. GRAZIE AL LAVORO FATTO, LA MACCHINA NON HA PERSO TROPPE DELLE SUE DOTI DI BILANCIAMENTO E IN PIÙ HA TROVATO DEGLI OTTIMI INTERPRETI AL VOLANTE, A PARTIRE DA YAMAMOTO, GIÀ TRIONFATORE NEL 2018. UN PILOTA INTERESSANTE, CRESCIUTO NELLA SCUOLA HONDA NON HA QUASI MAI CORSO MOLTO ALL’ESTERO, CON L'ECCEZIONE DI UN ANNO DA KARTISTA IN ITALIA. DA NON DIMENTICARE ANCHE IL CONTRIBUTO DI FUKUZUMI E, OVVIAMENTE, IL TEAM KUNIMITSU. SCUDERIA FONDATA DALL’EX PILOTA DI MOTO KUNIMITSU TAKAHASHI



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#checorse

SuperGT Japan: un pieno di emozioni

punto possibile. Per via del sistema di pesi imposti infatti, i leader della graduatoria si trovano spesso a dover inseguire coloro che, meno fortunati nelle prime tappe, possono sfruttare appieno le proprie vetture. In certi casi non si possono commettere errori ma i piloti Toyota non si sono mai fatti sconti tra loro. Ecco, più che i problemi di consumo, è stato questo l’elemento chiave: nel momento decisivo, quello in cui chi vinceva la gara avrebbe preso anche il titolo, a farsi trovare presente è stata la Honda Kunimitsu. Al posto giusto e al momento giusto. Al contrario per il marchio Nissan va in archivio un’altra stagione difficile, anche se caratterizzata da una rincorsa alla vigilia impensabile, capitanata da Ronnie Quintarelli. La leggendaria GT-R sente il peso

degli anni e nonostante i tanti aggiornamenti, ha ormai raggiunto i limiti dello sviluppo. E’ veramente straordinario il fatto che il veronese, in coppia con Tsugio Matsuda, sia potuto arrivare alla finalissima al terzo posto in classifica, unico portacolori della casa di Yokohama ancora in corsa per il titolo. Decisive, due eccezionali vittorie arrivate a Suzuka, anche grazie a un po’ di fortuna con la strategia. Alla fine, il titolo è sfumato, ma Quintarelli e Matsuda sono risultati nettamente i migliori delle Nissan. “E’ stato bello far sognare i tifosi, e comunque regalare ulteriore spettacolo in una gara già così aperta - ha sottolineato Quintarelli al termine - In una stagione difficile come quella che abbiamo vissuto, le due vittorie di Suzuka hanno ricompen-


sato i nostri sforzi, anche se nelle quattro gare al Fuji ci è sempre mancato qualcosa." Inizia ora la sfida per la stagione 2021 che potrebbe essere ancora complicata. Infatti non solo tornerà in scena per l’ottavo anno la GT-R nella stessa configurazione (la nuova “Zeta” dovrebbe arrivare nel 2022), ma le regole impediranno gli sviluppi aerodinamici. Presumibilmente ciò renderà agli uomini Nissan ancora più difficile cercare di chiudere il gap in quello che è il loro tallone d’Achille. “La cosa che ci fa sperare - chiosa Quintarelli - è che, a quanto sembra, il calendario tornerà a essere quello di sempre con il ritorno di piste più tecniche come Okayama, Sugo e Autopolis, nelle quali potremo cercare di fare la differenza...”

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PRONTA PER L’ITALIA Nuova MG EHS Plug-in Hybrid DOPO MG ZS EV TOTALMENTE ELETTRICO, MG EHS PLUG-IN HYBRID È IL SECONDO MODELLO PER L’EUROPA. LA POWER UNIT DELLO SPAZIOSO SUV È COMPOSTA DA UN MOTORE TURBO DA 1,5 LITRI E DA UN MOTORE ELETTRICO CON UNA BATTERIA AGLI IONI DI LITIO DA 16,6 KWH


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Pronta per l’Italia

arriva sul mercato con un SUV rispettoso dell'ambiente, funzionale, sicuro e a un prezzo accessibile… ma per chi non ha capelli bianchi il brand MG suona come qualcosa di totalmente sconosciuto. Nell’Europa continentale (e in soprattutto in Italia) il ricordo delle bellissime MG Spider degli anni ‘50 e ’60 è ormai quasi del tutto svanito. Sopravvive solo in chi è stato giovane in quegli anni e ama frequentare gli eventi dedicati alle auto d’epoca. Diverso il discorso nel Regno Unito, dove il marchio, bene o male, è sempre rimasto sul mercato e dove il ricordo delle gloriose “vere MG” è ancora vivissimo, anche se da anni appartiene al costruttore cinese SAIC Motor (Shanghai Automobile Industry Corporation), che è stato il primo gruppo automobilistico in Cina a vendere più di 7 milioni (!!!) di veicoli in un anno. E’ pur vero che “queste” MG non hanno certo il fascino di quelle targate Morris Garages ma la loro avventura sul mercato europeo è comunque da seguire con attenzione, soprattutto perchè per i prossimi mesi è già pianificato lo sbarco in Italia.



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E veniamo a questa nuova MG EHS Plug-in Hybrid, che presenta un design gradevole ma non troppo originale (del resto i suv di queste dimensioni si assomigliano un po’ tutti). Interessante la griglia prominente e i fari con luci di marcia diurna a LED a sottolineare una vocazione high-tech. All’interno si notano buone finiture e buoni materiali e nel complesso un’ottima abitabilità, ulteriormente amplificata dal tetto panoramico Stargazer da 1,19 m2 e dall'illuminazione interna d’ambiente con una gradazione a 64 colori. Il suggestivo touchscreen da 10,1 pollici al centro del cruscotto consente un uso intuitivo del sistema di infotainment, che comprende la navigazione, la radio digitale DAB e l'integrazione senza soluzione di continuità con lo smartphone tramite Apple CarPlay o Android Auto. La MG EHS Plug-in Hybrid è lunga 4.574 mm, larga 1.876 mm e alta 1.664 mm mentre il passo è di 2.720 mm. C’è molto spazio, anche per i passeggeri posteriori, che tra l’altro beneficiano anche di schienale del sedile regolabile, doppie prese d'aria, due porte USB, bracciolo pieghevole con vano portaoggetti integrato e portabicchieri.


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LA NUOVA MG EHS PLUG-IN HYBRID SARÀ DISPONIBILE DA GENNAIO PER LA PRE-VENDITA E I TEST DRIVE. IL MODELLO SARÀ DISPONIBILE DA SUBITO, CON UN PREZZO DI LISTINO A PARTIRE DA €34.000, IN DUE VARIANTI (LUXURY E COMFORT), QUATTRO COLORI DI CARROZZERIA (PEBBLE BLACK, DOVER WHITE, PHANTOMRED, MEDAL SILVER) E DUE COLORI INTERNI (NERO E ROSSO). ULTERIORI INFORMAZIONI E I PREZZI PER OGNI PAESE SARANNO CONFERMATI AL MOMENTO DELLA COMMERCIALIZZAZIONE SUL MERCATO

Allo stesso tempo, l’auto offre un'ampia capacità di carico di 448 litri, che può essere estesa fino a 1.375 litri quando i sedili posteriori sono ripiegati. La vettura si avvale di una tecnologia innovativa. Un collaudato motore a benzina turbo da 1,5 litri (119 kW/162 CV e 250 Nm) funziona in perfetta sinergia con un potente motore elettrico (90 kW/122 CV e 230 Nm). Nel complesso l’auto vanta una potenza di sistema di 190 kW/258 CV, con una coppia massima di 370 Nm. Una batteria agli ioni di litio da 16,6 kWh alimenta il potente motore elettrico e la Casa dichiara che il suv è in gradi di coprire una distanza in modalità esclusivamente elettrica fino a 52 km. Il carica-batterie di bordo da 3,7 kW consente di caricare totalmente la batteria in un qualsiasi punto di ricarica (AC) in circa 4,5 ore. Il suv è inoltre dotato di un sistema di frenata rigenerativa, che immagazzina l'energia rilasciata durante la decelerazione e la riutilizza per ottimizzare l'autonomia della batteria o ridurre ulteriormente il consumo di carburante.



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Il cambio è automatico a 6 rapporti, mentre il motore elettrico trasmette la potenza attraverso un'unità di trasmissione elettronica a quattro velocità. Insieme formano un cambio automatico a 10 velocità, che permette al veicolo di scegliere la marcia ideale e cambiare in modo fluido e rapido. L'emissione media dichiarata di CO2 è pari a 43 g/km (WLTP). Sempre secondo la Casa MG EHS Plug-in Hybrid accelera da 0 a 100 km/h in soli 6,9 secondi. La variante a benzina ha ottenuto dell'MG EHS Plug-in Hybrid ha ottenuto un punteggio “cinque stelle” nei test di sicurezza Euro NCAP. Questo eccellente risultato è dovuto all'utilizzo di acciaio ad alta resistenza nella struttura della scocca del veicolo ma pure all’ampia gamma di sistemi avanzati di assistenza alla guida, che includono Adaptive Cruise Control, Blind Spot Information System, ForwardCollisionWarning, Automatic Emergency Braking, Lane DepartureWarning e una telecamera a 360 gradi.

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