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Paolo D'Achille

    Paolo D'Achille

    Sono arrivati vari quesiti sulla correttezza dell’accrescitivo auguroni. C’è anche una lettrice che si chiede se non sia preferibile la forma augurioni, visto che il singolare è augurio. Approfittiamo allora dell’oggetto di queste domande... more
    Sono arrivati vari quesiti sulla correttezza dell’accrescitivo auguroni. C’è anche una lettrice che si chiede se non sia preferibile la forma augurioni, visto che il singolare è augurio. Approfittiamo allora dell’oggetto di queste domande per mandare a tutti i lettori i nostri auguri più cari. Li accompagniamo con la promessa di un regalo, subito dopo l’Epifania: la pubblicazione, fino alla chiusura estiva, di tre risposte settimanali invece delle consuete due. Ci siamo molto impegnati, tra accademici, redattori e collaboratori nel corso degli ultimi mesi e disponiamo di un buon numero di risposte pronte: avremo così modo di ridurre i tempi di attesa di coloro che si sono rivolti a noi.
    Ci sono pervenute (e continuano a pervenirci) molte domande sulle espressioni direttrice d’orchestra e maestra del coro: sono corrette o e preferibile usare i nomi maschili anche quando si parla di donne che svolgono tali professioni?
    Sono arrivate varie domande sul femminile di cavaliere. Come si indica una ‘persona che va a cavallo’ o un ‘soldato a cavallo’ se di sesso femminile? E quando una donna viene insignita del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica e... more
    Sono arrivate varie domande sul femminile di cavaliere. Come si indica una ‘persona che va a cavallo’ o un ‘soldato a cavallo’ se di sesso femminile? E quando una donna viene insignita del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica e possibile rendere tale onorificenza al femminile?
    Alcuni lettori ci segnalano con fastidio l’attuale espansione dell’avverbio assolutissimamente, superlativo di assolutamente: non trovandolo registrato nei dizionari, ne mettono in dubbio non solo la legittimità, ma la stessa esistenza.
    Alcuni lettori ci chiedono se astuto, furbo e scaltro abbiano un senso almeno in parte diverso e, in tal caso, a quale di essi si possa assegnare un significato più negativo.
    Ci sono pervenute varie domande, prevalentemente dalla Lombardia (da Milano e dalla provincia di Varese), ma anche dalla provincia di Treviso e da Firenze, sulla correttezza dell’uso del termine coscritto nel senso di ‘coetaneo’,... more
    Ci sono pervenute varie domande, prevalentemente dalla Lombardia (da Milano e dalla provincia di Varese), ma anche dalla provincia di Treviso e da Firenze, sulla correttezza dell’uso del termine coscritto nel senso di ‘coetaneo’, riscontrato in area settentrionale con particolare riferimento agli alunni di una stessa classe ma non reperito nei dizionari, e sulla sua possibile utilizzazione per indicare coloro che sono nati nello stesso anno, mese e giorno. Un’altra domanda verte sull’uso di anteporre classe all’anno di nascita di qualcuno.
    Sono pervenute varie richieste sia sul corretto singolare del termine probiviri, sia sulle forme del femminile, di cui si sente l’esigenza da quando anche le donne sono state chiamate a rivestire tale carica.
    Alcuni lettori ci chiedono se ci sia differenza tra salvataggio e salvamento, termine, quest’ultimo, la cui presenza è stata rilevata nel nuoto e anche in una puntata di SuperQuark andata in onda tempo fa dedicata ai pericoli del mare.
    Sono arrivate varie domande sulla scelta del clitico sa usare col verbo riguardare: bisogna dire lo riguarda o gli riguarda? Li riguardano o gli riguardano?
    È ormai divenuto molto alto il numero dei quesiti pervenutici su temi legati al genere: uso dell’asterisco, dello schwa o di altri segni che “opacizzano” le desinenze maschili e femminili; possibilità per l’italiano di ricorrere a pronomi... more
    È ormai divenuto molto alto il numero dei quesiti pervenutici su temi legati al genere: uso dell’asterisco, dello schwa o di altri segni che “opacizzano” le desinenze maschili e femminili; possibilità per l’italiano di ricorrere a pronomi diversi da lui/lei o di “recuperare” il neutro per riferirsi a persone che si definiscono non binarie; genere grammaticale da utilizzare per transessuale e legittimità stessa di questa parola. Cercheremo in questo intervento di affrontare le diverse questioni.
    Il problema di come designare le donne che svolgono professioni, cariche, mestieri in passato esclusivi degli uomini continua a essere molto sentito. L’Accademia si è espressa più volte in proposito (per esempio qui, qui e qui), ma al... more
    Il problema di come designare le donne che svolgono professioni, cariche, mestieri in passato esclusivi degli uomini continua a essere molto sentito. L’Accademia si è espressa più volte in proposito (per esempio qui, qui e qui), ma al Servizio di Consulenza continuano ad arrivare quesiti relativi a casi non ancora trattati, come quello di mestieri antichi, in passato esercitati esclusivamente da uomini, trai quali il caso più interessante è quello di falegname.
    Ci sono alcuni che ritengono che l’aggettivo inarrivabile sia scorretto, sia perché il suffisso -bile si lega a verbi transitivi, sia perché manca la forma positiva arrivabile, e ritengono che al suo posto andrebbe usato irraggiungibile.
    Ci sono pervenute varie domande che chiedono se è corretta l’espressione ordinanza sindacale, che si trova spesso negli atti delle amministrazioni comunali per indicare una disposizione emanata dal sindaco, o se non possa generare... more
    Ci sono pervenute varie domande che chiedono se è corretta l’espressione ordinanza sindacale, che si trova spesso negli atti delle amministrazioni comunali per indicare una disposizione emanata dal sindaco, o se non possa generare confusione, visto che l’aggettivo sindacale è normalmente riferito al sindacato (rappresentante sindacale, contributo sindacale, ecc.).
    In questi giorni in cui tutti, nell’attesa che cessi l’emergenza COVID-19, dobbiamo restare in casa, evitando contatti con altre persone, e in cui sono vietati convegni, assembramenti e manifestazioni, riprendiamo alcuni quesiti che erano... more
    In questi giorni in cui tutti, nell’attesa che cessi l’emergenza COVID-19, dobbiamo restare in casa, evitando contatti con altre persone, e in cui sono vietati convegni, assembramenti e manifestazioni, riprendiamo alcuni quesiti che erano rimasti senza risposta, relativi alle parole expo e metro/métro/metrò. In tal modo, ricordando l’evento che si svolse a Milano con successo nel 2015 e l’affollata ma efficientissima rete di trasporti del capoluogo lombardo, con cui, tra l’altro, si poteva raggiungere comodamente la sede di Rho-Fieramilano, intendiamo fare un omaggio beneagurante a questa città, particolarmente colpita, insieme alla sua regione, dagli effetti del coronavirus (e quindi, implicitamente, all’intero Paese).
    Alcuni lettori ci chiedono se è corretto usare – come avviene in particolare in Campania – il nome maschile assegno nel significato di ‘compiti assegnati per casa’: “Devo fare l’assegno dei compiti” (o, semplicemente, “Devo fare... more
    Alcuni lettori ci chiedono se è corretto usare – come avviene in particolare in Campania – il nome maschile assegno nel significato di ‘compiti assegnati per casa’: “Devo fare l’assegno dei compiti” (o, semplicemente, “Devo fare l’assegno”); “La professoressa ha dato l’assegno dei compiti”, “Scrivere l’assegno sul diario”, e così via.
    Ci è arrivata la domanda di una docente di Lettere sul significato di bensì in un passo di una direttiva del Ministero dell’istruzione alla cui applicazione si lega l’ammissione o la non ammissione degli alunni alla classe successiva.
    Una classe liceale di Verona ci chiede il significato e l’origine della parola catfish nell’ambito dei social network.
    Sono arrivare varie domande sull’ordine corretto della sequenza costituita dalle particelle pronominali ci e si: si deve dire ci si mette o si ci mette, ci si aspetta o si ci aspetta, ci si può andare o si ci può andare, ci si vede o si... more
    Sono arrivare varie domande sull’ordine corretto della sequenza costituita dalle particelle pronominali ci e si: si deve dire ci si mette o si ci mette, ci si aspetta o si ci aspetta, ci si può andare o si ci può andare, ci si vede o si ci vede, ci si pensa o si ci pensa?
    Ci sono arrivati vari quesiti che chiedono se tra utopistico e utopico vi sia una differenza di significato oppure no; se utopico si possa considerare corretto o quanto meno se sia corretto il suo riferimento a idee (idea utopica o... more
    Ci sono arrivati vari quesiti che chiedono se tra utopistico e utopico vi sia una differenza di significato oppure no; se utopico si possa considerare corretto o quanto meno se sia corretto il suo riferimento a idee (idea utopica o utopistica?) o a persone (invece di utopista); se ci sia un legame semantico tra utopico e idilliaco.