Palio del Niballo

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Palio del Niballo
Niballo - Palio di Faenza
Cavaliere del Rione Rosso in una tornata
LuogoFaenza
Anni
Frequenzaannuale
Date
  • Quarta domenica di giugno (Palio)
  • mese di giugno (mese del Palio)
  • Secondo sabato di giugno (Torneo della Bigorda d'Oro)
  • Terzo fine settimana di giugno (Torneo degli Alfieri Bandieranti)
  • 5 gennaio (Nott de bisò)
GenerePalio
OrganizzazioneComune di Faenza
Sito ufficialewww.paliodifaenza.it/

Il Palio del Niballo è la rievocazione storica caratteristica della città di Faenza. Si tratta di una giostra di origine medievale[1][3] disputata fra i 5 rioni della città e ha luogo nella quarta domenica di giugno. In epoca moderna la prima edizione risale al 1959.[4][5]

Attorno alla gara si sono progressivamente sviluppate altre manifestazioni che caratterizzano la vita della città romagnola nel mese di giugno, detto mese del Palio, ed in varie altre occasioni lungo tutto l'anno.

Cenni storici

Il Palio moderno affonda le proprie radici storiche nel Medioevo faentino[1]: la prima giostra di cui si hanno notizie è infatti la Giostra del Barbarossa, una quintana voluta nel gennaio 1164 dall’imperatore Federico Barbarossa per testare l'abilità dei faentini in battaglia. L’avvenimento resta a lungo impresso nella memoria popolare e, dopo quella del Barbarossa, nei secoli si correranno a Faenza altre quattro giostre: il Palio di San Nevolone, il Palio dell'Assunta, il Palio di San Pietro e la Quintana del Niballo. Quest'ultima, alla quale si riallaccia l’odierno Palio del Niballo, si svolse fino al 1796, momento in cui giunsero anche a Faenza gli sconvolgimenti legati alla rivoluzione francese.

La più antica documentazione d'archivio relativa al Palio del Niballo risale al 1410, che presenta però il Palio come una consuetudine più antica:[6]

«Hebbe per antichissima consuetudine questo nobile pubblico di proporre ogni anno un premio per invitar la gioventù ad esser assai presta nelli attrezzi cavagliereschi [...]. Al qual effetto si faceva piantar sulla piazza il saracino ovvero ANIBALLO et correre longa un carrera di cavalli.»

I Rioni

Il palio moderno ha come protagonisti i cinque Rioni della città, che si contendono la vittoria nelle manifestazioni manfrede:

Mappa dei Rioni nel centro storico

I primi quattro rioni: Giallo, Rosso, Nero e Verde riprendono i colori e l'antica divisione amministrativa del comune, ancora visibile in vecchie mappe cittadine conservate nella biblioteca comunale.

I territori rionali sono separati dai quattro corsi cittadini, gli antichi cardo e decumano di epoca romana, e ripropongono la suddivisione storica altomedioevale della città faentina in quattro Rioni. Il Borgo Durbecco, cioè l'area della città sulla riva destra del fiume Lamone, sviluppatasi in epoca tardomedievale, è stato istituito come "Rione Bianco" nel 1959 per poter coinvolgere nella gara anche questa zona della città, altrimenti esclusa dalla manifestazione. Nella stessa occasione si decise di assegnare al Rione del Borgo il colore bianco e come simbolo la raffigurazione dell'antico ponte sul fiume Lamone che univa la città col Borgo.

La gara

«Udite, Madonne e Cavalieri de' turriti castelli della Val d'Amone, delle piane ubertose di Romagna, genti terriere et genti forastiere.

Accorrete alla tenzone ch'ogn'anno si corre nella quarta domenica di giugno. Dalla Porta del Ponte et Montanara, dalla Porta Imolese et Ravegnana e da Durbecco, dame e cavalieri, armigeri e balestri muoveranno, alte portando le insegne dei Rioni, per disputar sul campo della giostra l'ambìto Palio, ch'a vincitor compete. E voi, Madonne, festeggiate i cavalieri ch'a all'incontro giostreran da prodi non meno di colui che lauro conquisterà nella contesa. Alti volteggieran nel vento, d'abilissimi alfieri, gli stendardi et scalpitar di destrieri e balenar d'acciari, rinverdiranno i fasti della città manfreda.»

La gara del Palio ha luogo presso lo stadio comunale di Faenza "Bruno Neri". I cinque cavalieri dei rispettivi rioni si sfidano a coppie: il rappresentante del rione ultimo classificato nel Palio dell'anno precedente sfida ad uno ad uno i quattro cavalieri dei rioni avversari, quindi identica sfida viene poi lanciata da tutti gli altri contendenti, per un totale di venti scontri (chiamati tornate).

Cavalieri che si sfidano in una tornata di gara

I cavalieri usano lance ('bigorde') della lunghezza di 2,75 metri e del peso di 3,250 chilogrammi. All'inizio della tornata i cavalieri si sistemano negli stalli di partenza, collocati uno a fianco dell'altro. Quando il magistrato dà il via, gli stalli si aprono e i cavalieri lanciano i cavalli al galoppo, percorrendo ognuno il proprio tracciato semicircolare per una lunghezza di circa 200 metri.

L'incontro tra i cavalieri avviene sull'altro lato del campo di gara, dove i due tracciati divengono paralleli e dove è posto il Niballo, un pupazzo raffigurante un saraceno[7] con le braccia distese e con in ogni mano un bersaglio dal diametro di 8 centimetri.

Il Niballo

Il primo cavaliere che, senza aver commesso irregolarità durante l'avvicinamento[8], colpisce con la lancia il bersaglio, provoca l'alzata del braccio colpito e vince la tornata[9]. Ogni vittoria dà diritto ad uno scudo del rione sconfitto, che viene issato sulla tribuna del rione vincitore.

Al termine delle venti tornate di sfida, il rione che ha conquistato il maggior numero di scudi vince il Palio, cioè un vessillo in stoffa; il rione giunto secondo vince una porchetta; il terzo un gallo e una treccia d'aglio. A parità di scudi vinti, per i fini della vittoria, vengono disputate delle tornate di spareggio. Per il resto della classifica in caso di parità si guardano le posizioni dell'anno precedente.

Vincitori e statistiche del Palio

Albo d'Oro

Data Vincitore Cavaliere Cavallo
28 giugno 1959 Borgo Durbecco Nicola Fouquè Quasi Secondo
29 giugno 1960 Rione Verde Luigi Casadio Cleopatra
29 giugno 1961 Rione Nero Ivan Balducci Nanà
29 giugno 1962 Rione Rosso Franco Ricci Zimarra
29 giugno 1963 Rione Rosso Franco Ricci Nano
29 giugno 1964 Rione Rosso Franco Ricci Zimarra
29 giugno 1965 Rione Rosso Franco Ricci Gerfo
29 giugno 1966 Rione Rosso Franco Ricci Zimarra
29 giugno 1967 Rione Rosso Franco Ricci Gerfo
29 giugno 1968 Rione Rosso Franco Ricci Gerfo
29 giugno 1969 Rione Giallo Vittorio Zama Baiardo
29 giugno 1970 Rione Rosso Franco Ricci Gerfo
29 giugno 1971 Rione Rosso Franco Ricci Pissidini
29 giugno 1972 Rione Rosso Franco Ricci Rosella
29 giugno 1973 Rione Nero Alberto Nensor King
14 luglio 1974 Rione Rosso Mario Giacomoni Sardegna
29 giugno 1975 Rione Nero Alberto Nensor Sofia
29 giugno 1976 Borgo Durbecco Vittorio Zama Quassaran
26 giugno 1977 Rione Rosso Mario Giacomoni Selmonson
25 giugno 1978 Rione Rosso Mario Giacomoni Selmonson
24 giugno 1979 Rione Rosso Mario Giacomoni Selmonson
22 giugno 1980 Rione Rosso Mario Giacomoni Selmonson
28 giugno 1981 Rione Rosso Mario Giacomoni Selmonson
27 giugno 1982 Rione Rosso Mario Giacomoni Selmonson
19 giugno 1983 Rione Nero Adriano Capiani Colt
24 giugno 1984 Borgo Durbecco Gian Luigi Poggiali Pantera
23 giugno 1985 Rione Rosso Mario Giacomoni Ten Times a Lady
22 giugno 1986 Rione Rosso Mario Giacomoni Ten Times a Lady
28 giugno 1987 Rione Nero Adriano Capiani Eugenio
26 giugno 1988 Rione Nero Adriano Capiani Eugenio
3 luglio 1988 Rione Nero Adriano Capiani Eugenio
26 giugno 1989 Rione Verde Massimo Neri Ricky Furbizia II
25 giugno 1990 Borgo Durbecco Riccardo Conti Milord
1º luglio 1990 Rione Nero Adriano Capiani Eugenio
23 giugno 1991 Borgo Durbecco Riccardo Conti Milord
26 giugno 1992 Rione Verde Davide Tredozi Ricky Furbizia II
28 giugno 1993 Rione Verde Davide Tredozi Ricky Furbizia II
26 giugno 1994 Rione Verde Davide Tredozi Cherie Furbizia
11 giugno 1995 Rione Nero Luca Ravagli Quaith
2 luglio 1995 Rione Nero Adriano Capiani Onda de Zamaglia
9 giugno 1996 Rione Nero Luca Ravagli Quaith
23 giugno 1996 Rione Nero Adriano Capiani Onda de Zamaglia
22 giugno 1997 Rione Rosso Willer Giacomoni Fiamma
28 giugno 1998 Rione Rosso Willer Giacomoni Fiamma
27 giugno 1999 Rione Rosso Willer Giacomoni Fiamma
25 giugno 2000 Rione Rosso Willer Giacomoni Fiamma
24 giugno 2001 Rione Rosso Willer Giacomoni Fiamma
23 giugno 2002 Borgo Durbecco Fabio Massimo Delphinium d'Oc
22 giugno 2003 Rione Rosso Willer Giacomoni Fiamma
27 giugno 2004 Rione Rosso Willer Giacomoni Fiamma
26 giugno 2005 Rione Rosso Willer Giacomoni Fiamma
25 giugno 2006 Rione Nero Alfiero Capiani Ispina
24 giugno 2007 Rione Nero Alfiero Capiani Poldo Dancer
22 giugno 2008 Rione Nero Alfiero Capiani Poldo Dancer
28 giugno 2009 Rione Rosso Willer Giacomoni Frivola
27 giugno 2010 Rione Rosso Willer Giacomoni Frivola
26 giugno 2011[10] Borgo Durbecco Fabio Massimo Ortolano
24 giugno 2012 Rione Rosso Gioele Bartolucci Frivola
23 giugno 2013 Rione Giallo Daniele Ravagli Nanbo King
22 giugno 2014 Rione Verde Marco Diafaldi Fay Dancer
28 giugno 2015 Rione Verde Marco Diafaldi Nodiu de Ureco
26 giugno 2016 Rione Rosso Valentino Medori Usurpatore
25 giugno 2017 Rione Giallo Daniele Ravagli Nanbo King
24 giugno 2018 Rione Rosso Valentino Medori Usurpatore
23 giugno 2019 Rione Nero Matteo Tabanelli Kelly in Black
31 luglio 2021 Rione Nero Matteo Tabanelli Kelly in Black

Classifica Rioni

Rione Vittorie Prima vittoria Ultima vittoria
Rione Rosso 32 1962 2018
Rione Nero 17 1961 2021
Borgo Durbecco 7 1959 2011
Rione Verde 7 1960 2015
Rione Giallo 3 1969 2017

Classifica Cavalieri

Cavaliere Vittorie Rione (anno)
Franco Ricci 10 Rione Rosso (1962, 1963, 1964, 1965, 1966, 1967, 1968, 1970, 1971, 1972)
Willer Giacomoni 10 Rione Rosso (1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2003, 2004, 2005, 2009, 2010)
Mario Giacomoni 9 Rione Rosso (1974, 1977, 1978, 1979, 1980, 1981, 1982, 1985, 1986)
Adriano Capiani 7 Rione Nero (1983, 1987, giugno 1988, luglio 1988, luglio 1990, luglio 1995, 23 giugno 1996)
Davide Tredozi 3 Rione Verde (1992, 1993, 1994)
Alfiero Capiani 3 Rione Nero (2006, 2007, 2008)
Matteo Tabanelli 2 Rione Nero (2019, 2021)
Vittorio Zama 2 Rione Giallo (1969), Borgo Durbecco (1976)
Alberto Nensor 2 Rione Nero (1973, 1975)
Riccardo Conti 2 Borgo Durbecco (giugno 1990, 1991)
Luca Ravagli 2 Rione Nero (giugno 1995, 9 giugno 1996)
Fabio Massimo 2 Borgo Durbecco (2002, 2011[10])
Daniele Ravagli 2 Rione Giallo (2013, 2017)
Marco Diafaldi 2 Rione Verde (2014, 2015)
Valentino Medori 2 Rione Rosso (2016, 2018)
Nicola Fouquè 1 Borgo Durbecco (1959)
Luigi Casadio 1 Rione Verde (1960)
Ivan Balducci 1 Rione Nero (1961)
Gian Luigi Poggiali 1 Borgo Durbecco (1984)
Massimo Neri 1 Rione Verde (1989)
Gioele Bartolucci 1 Rione Rosso (2012)

Torneo della Bigorda d'Oro

Il Torneo della Bigorda d'Oro, chiamato anche "Palio dei giovani" data la natura della competizione, nasce nel 1997 e ha luogo il sabato che precede la seconda domenica di giugno, due settimane prima del Palio del Niballo. Dal 2003, si corre in notturna.

Il nome "Bigorda" rievoca quello della lancia di legno utilizzata nei tornei cavallereschi. Le modalità di gioco sono identiche a quelle del Palio, eccetto per le caratteristiche dei cavalieri. Questi, perlopiù giovani, sono soggetti a due vincoli: chi ha già vinto il Niballo non può correre alla Bigorda; chi corre la Bigorda non può partecipare al Niballo nello stesso anno.

La Bigorda può essere quindi considerata come una specie di test per saggiare il valore dei nuovi cavalieri emergenti, anche se per i rionali ha comunque un notevole valore agonistico.

Vincitori e statistiche della Bigorda d'Oro

Albo d'Oro

Data Vincitore Cavaliere Cavallo
7 giugno 1997 Borgo Durbecco Fabio Massimo Milord
13 giugno 1998 Borgo Durbecco Andrea Gorini Delphinium
12 giugno 1999 Rione Nero Aldo Michinelli Quaith
10 giugno 2000 Rione Verde Cristian Malavolti Dandish
9 giugno 2001 Rione Nero Daniele Maretti Onda de Zamaglia
8 giugno 2002 Rione Rosso Matteo Renzi Ingrid
7 giugno 2003 Rione Rosso Matteo Renzi Flipper
12 giugno 2004 Borgo Durbecco Mourad El Bakori Costanza
11 giugno 2005 Rione Verde Marco Diafaldi Lucifero
10 giugno 2006 Borgo Durbecco Mourad El Bakori Chisca
9 giugno 2007 Rione Nero Roberto Venturelli Texuia
7 giugno 2008 Rione Giallo Daniele Ravagli What Is
13 giugno 2009 Rione Giallo Daniele Ravagli What Is
12 giugno 2010 Rione Rosso Gioele Bartolucci Brown
11 giugno 2011 Rione Giallo Daniele Beoni Arrasussia
9 giugno 2012 Rione Giallo Daniele Beoni Arrasussia
8 giugno 2013 Rione Giallo Daniele Beoni Floriana
7 giugno 2014 Rione Rosso Valentino Medori Usurpatore
13 giugno 2015 Rione Rosso Valentino Medori Usurpatore
11 giugno 2016 Rione Nero Matteo Tabanelli Tout Reserve
10 giugno 2017 Rione Rosso Matteo Gianelli Shock Wave
9 giugno 2018 Rione Giallo Manuel Timoncini Silver Wash
8 giugno 2019 Rione Giallo Manuel Timoncini Ramona Danzig

Classifica Rioni

Rione Vittorie Prima vittoria Ultima vittoria
Rione Giallo 7 2008 2019
Rione Rosso 6 2002 2017
Borgo Durbecco 4 1997 2006
Rione Nero 4 1999 2016
Rione Verde 2 2000 2005

Eventi correlati

Oltre alla Bigorda, altre manifestazioni collaterali si sono affiancate col passare degli anni alla gara vera e propria del Palio, portando alla definizione del mese di giugno come "Mese del Palio":

Corteo storico

Gruppo Municipale in testa al Corteo in piazza
Podestà della Giostra e Maestro di Campo, due delle figure più importanti del Corteo
Il Corteo

Particolarmente folkloristico è il corteo storico che precede la gara del Palio. Alle ore 16.00 del giorno del Palio, al primo rintocco della torre dell'orologio, il corteo del Gruppo Municipale si posiziona ai piedi della scalinata del Duomo, dal quale esce il Palio che rimarrà in consegna al Gruppo Municipale fino alla premiazione. Poi i cinque rioni entrano in piazza seguendo l'ordine di arrivo al Palio dell'anno precedente. All'ingresso di ogni Rione, dai loggiati del Palazzo del Comune gli sbandieratori agitano le bandiere in segno di saluto al proprio corteo. Entrati tutti i rioni, c'è l'ingresso del Gruppo Municipale, e in seguito alla lettura del "Bando", in cui il banditore o araldo chiama i Rioni "a singolar tenzone", ha inizio il corteo vero e proprio, dalla Piazza del Popolo fino allo stadio "Bruno Neri" dove si disputa la corsa. Il Gruppo Municipale è in testa e a seguire ci sono tutti i rioni, il cui ordine di sfilata è stabilito dalla classifica dell'anno precedente. I costumi riprendono vestiti e tradizioni dell'epoca che va dal 1410 al 1501 (periodo di maggior splendore della Signoria dei Manfredi, signori di Faenza): sfilano cavalieri, armati, dame, magistrati, suonatori di chiarine, tamburini e sbandieratori, al ritmo della marcia di ogni rione.

Premiazione

A partire dall'edizione 2006 la premiazione del vincitore del Palio non avviene più sul campo di gara. Al termine del torneo si forma nuovamente il corteo che torna verso il centro della città e raggiunge Piazza della Libertà. La consegna del Palio avviene sopra le gradinate della cattedrale, alla presenza del sindaco, del vescovo e di una folla di appassionati.

Torneo degli Alfieri Bandieranti

Lo stesso argomento in dettaglio: Torneo degli Alfieri Bandieranti di Faenza.
Torneo delle Bandiere in Piazza del Popolo

Nel terzo fine settimana di giugno in Piazza del Popolo si disputano le varie gare del Torneo degli Alfieri Bandieranti (comunemente detti Sbandieratori) fra i cinque rioni cittadini.

Nella sera del terzo sabato di giugno i rioni concorrono alla vittoria nelle specialità del Singolo, della Piccola Squadra (composta da 4 a 6 elementi) e della Grande Squadra (composta da 8 a 16 elementi), nonché nella Gara dei Musici (fino a 20 elementi divisi tra suonatori di chiarina e di tamburo). Nella serata successiva, terza domenica di giugno, terminata la solenne cerimonia del Giuramento dei cavalieri che disputeranno il Palio, la tradizione vuole che si svolga la gara della Coppia Storica. Si tratta della gara più antica disputata a Faenza, in quanto fu introdotta nel 1964, ed è molto sentita dai rionali; la proclamazione del Rione vincitore di quest'ultima disciplina avviene con la consegna di una caratteristica botte contenente 50 litri di vino Albana.

Ad emettere i verdetti di tutte le gare faentine è una giuria specializzata della FISB (Federazione italiana sbandieratori) della quale il "Niballo, palio di Faenza" (organizzazione municipale che rappresenta il comune e tutti i rioni) è membro. La gara di bandiere è a tutti gli effetti un evento sportivo agonistico con regolamento, punteggi per difficoltà e punteggi per errori (dalla bandiera caduta, al movimento fuori tempo, fino all'aver fatto più di tre passi fuori dalla "figura" per recuperare una bandiera con traiettoria errata). Il migliore rione in ogni singola specialità partecipa in settembre ai campionati nazionali sbandieratori (attualmente Faenza partecipa al campionato denominato "Tenzone Aurea", cioè la massima serie della Fisb), rappresentando la città a livello nazionale.

Dopo una rapida apparizione (dal 1981 al 1986) non fanno più parte del Torneo il singolo e la coppia acrobatica

Dal 1986 è stato istituito il Trofeo Valerio Bezzi, dedicato alla memoria dell'ex segretario del Palio, che viene assegnato la domenica sera: si tratta della combinata, che tiene conto di tutti i punteggi di ogni disciplina e assegna il titolo di miglior rione del torneo.

Dal 1995, in occasione del giuramento dei cavalieri che disputano la Bigorda d'Oro (prima domenica di giugno), si svolge una competizione riservata ai giovani alfieri nella specialità della coppia. La proclamazione dei vincitori di questa contesa avviene tramite lo sparo di un Archibugiere Municipale, posizionato sul loggiato superiore del palazzo del Comune, che produce una fumata del colore del rione riconosciuto dai giudici come il migliore. Dal 2006 è stata introdotta anche una gara "giovani" nella specialità del singolo, ed entrambe le specialità sono riservate ad alfieri sbandieranti e musici sotto i ventuno anni. Da segnalare inoltre che, nel tardo pomeriggio della prima domenica di giugno si tiene, dal 2003, un torneo riservato ai Giovanissimi sbandieranti e musici "under 15" dei cinque rioni.

Le bandiere, con asta in fibra di carbonio (una volta era di legno), sono lunghe circa 170 cm e presentano un drappo (misure minime 130x130cm) con i colori e le insegne del rione. Arrivano a pesare dai 500 ai 900 grammi (anche se fino alla fine degli anni ottanta potevano pesare più di un chilo) pur essendo perfettamente bilanciate (il peso è quasi totalmente concentrato in un piombo nel fondo della bandiere). Come prescrive il regolamento della Fisb, la quantità di bandiere usate dal singolo alfiere varia da gara a gara: una-due bandiere per ogni sbandieratore della grande squadra, con lanci multipli e presenza in aria fino a 32 bandiere contemporaneamente; da una a tre bandiere per sbandieratore nella piccola squadra, da una a quattro bandiere per ogni sbandieratore della coppia; da una a cinque bandiere per il singolista, che si destreggia con lanci in sequenza e passaggi di bandiere fra le gambe.

Le figure e gli esercizi che gli alfieri riescono a compiere, accompagnati dal rullo del tamburo e dagli squilli delle chiarine, sono entusiasmanti per eleganza, perfezione e ritmo ed il tutto è inserito in uno spettacolo reso ancora più suggestivo dal contorno degli altri figuranti in armi e dallo scenario della Piazza di Faenza. Per sbandierare e suonare ad alti livelli occorre molto allenamento, tant'è che gli sforzi profusi dai membri di quasi tutti i rioni riprendono a ritmi forzati già pochi mesi dopo la fine del Palio.

Nott de bisò

Il Niballo dato alle fiamme

Dal 1964 un avvenimento legato al Palio è la "Nott de bisò" (notte del bisò), che ha luogo la sera del 5 gennaio nella Piazza del Popolo[11]. La cittadinanza si ritrova nel cuore della città a festeggiare attorno agli stand gastronomici dei cinque rioni, bevendo il tradizionale "bisò" (nome in romagnolo faentino del vin brulé)[12] preparato sul luogo e venduto nei gotti, piccole "tazze" di ceramica Faentina decorate a mano, raffiguranti i simboli rionali.

In piazza (al centro fino al 2017, alla confluenza dei corsi dal 2018) è collocato un grande pupazzo di cartapesta raffigurante il Niballo e vestito coi colori del rione vincente dell'anno precedente. Il Niballo viene portato su un carro tradizionale romagnolo trainato da buoi. A mezzanotte il pupazzo viene dato alle fiamme: scaramanticamente i rionali pensano che questo avvenimento possa predire il rione che avrà successo nel nuovo anno (ritengono infatti che la testa del saraceno in fiamme, cadendo, indichi con la sua direzione lo stand del rione "fortunato").

Donazione dei ceri

La tradizionale cerimonia della “Donazione dei Ceri” dà il via alle iniziative legate al Palio del Niballo. La cerimonia è nata nel 1997 e avviene in cattedrale in occasione delle celebrazioni per la Beata Vergine delle Grazie, patrona della città, il sabato precedente la seconda domenica di maggio.

Ogni delegazione rionale è composta da un tamburino, due sbandieratori, un portacero, il capo rione, un portagonfalone e due armati, mentre quella del Gruppo Municipale da tre chiarine, due tamburini, un portagonfalone, un portacero, il reggente del gruppo municipale, due armati, il Podestà della Giostra, un valletto e tre rotellini[13]

Arrivati davanti alla Cattedrale le chiarine e i tamburini si schierano sul sagrato, rispettivamente a sinistra e a destra del portone principale, mentre gli sbandieratori si dispongono lungo la scalinata del Duomo. Dopo alcuni squilli di chiarine e rulli di tamburo le delegazioni del Gruppo Municipale e dei Rioni entrano nella Cattedrale: portagonfaloni e armati si collocano a sinistra dell'altare maggiore, sbandieratori e musici a destra, mentre capi rione, portacero e Podestà della Giostra si collocano nelle prime panche centrali, subito dietro le autorità cittadine. Vicino al portone principale rimangono un rotellino ed il valletto, a guardia di un tavolo con le armi depositate dagli armati all'ingresso (in chiesa infatti, si deve entrare disarmati). Inizia la celebrazione eucaristica.

Al momento dell'offertorio, i Rioni e il Gruppo Municipale, uno alla volta, donano il cero (ogni candela misura oltre un metro e mezzo d'altezza, per un diametro di circa dieci centimetri) con il proprio stemma alla Madonna delle Grazie, la santa patrona della città. Nella donazione all'officiante, il portacero è accompagnato dal caporione. Dopo che i depositari sono ritornati nelle proprie posizioni, il vescovo consegna il drappo del Palio del Niballo alla città, rappresentata dal Sindaco e dal Gruppo Municipale.
Al termine della santa Messa il Palio viene posizionato nella Cappella della Madonna delle Grazie e là vi rimane, visibile a tutta la cittadinanza, fino alle ore 16 del giorno del Palio, quando il Podestà della Giostra, insieme al portapalio[14], lo prende per portarlo allo stadio dove si svolgerà la gara.

Note

  1. ^ a b c La storia, su Niballo - Palio di Faenza. URL consultato il 4 febbraio 2021.
  2. ^ cenni storici, su racine.ra.it:80 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2010)..
  3. ^ cenni storici, su racine.ra.it:80 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2010)..
  4. ^ L'idea di recuperare il Palio del Niballo si deve a Ermanno Cola e Giuseppe Sangiorgi, che trassero ispirazione dalle antiche cronache del torneo cavalleresco risalenti all'epoca rinascimentale.
  5. ^ Un libro per il cinquantennale del Palio del Niballo [collegamento interrotto], su inbanca.bcc.it. URL consultato il 5 giugno 2017.
  6. ^ cenni storici, su racine.ra.it:80 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2010)..
  7. ^ I saraceni o mori rappresentavano in epoca medievale e rinascimentale l'archetipo del nemico.
  8. ^ I cavalieri devono mantenere per tutto il percorso un'andatura di galoppo e sono tenuti ad essere presenti dentro gli stalli chiusi al "Via!" del "Podestà della Giostra".
  9. ^ Appena un braccio viene colpito e si solleva, un congegno meccanico presente all'interno del Niballo blocca l'altro braccio che, sebbene possa comunque ruotare per evitare di danneggiarsi o danneggiare la lancia, non può più sollevarsi.
  10. ^ a b Il cavallo vincitore, Floriana del Rione Giallo, fu squalificato per esito positivo ai test antidoping e il palio è stato assegnato al secondo classificato, Ortolano del Borgo Durbecco.
  11. ^ La prima edizione si tenne il 31 dicembre, poi fu spostata alla data attuale.
  12. ^ Secondo il faentino Giuliano Bettoli, l'etimologia del termine "bisò" (che in Italia e in Romagna sembra attestato solo a Faenza) di "bevete su!" è erronea e priva di fondamenti storici e letterali. Va invece ricondotta al termine inglese bishop, "vescovo", che dal 1738 è attestato per indicare la bevanda dato il suo colore violetto simile alle vesti episcopali. È poi attestato con lo stesso significato nel 1774 nel tedesco bischof e nel 1838 nel francese bichof (Giuliano Bettoli, "Bisò etimologia di un nome", in historiafaentina.it, online).
  13. ^ Figuranti addetti al controllo della storicità e della buona riuscita della sfilata: sono gli unici figurante che possono spostarsi e non andare al passo durante la sfilata.
  14. ^ Il figurante addetto a portare il Palio

Bibliografia

  • Giuseppe Dalmonte, Gli antenati illustri del Niballo-Palio di Faenza, Casanova, 2009, ISBN 8895323327.
  • Primo Solaroli, Niballo: il palio di Faenza, F.lli Lega, 1970.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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