La testimonianza di un giovane soldato siriano di 22 anni
Roma, 16 gen. (TMNews) - I soldati del presidente siriano Bashar al Assad avrebbero decapitato un bimbo di sette mesi, figlio di un uomo sospettato di offrire protezione ai ribelli anti-regime.
Lo riporta il quotidiano britannico The Times, citando la testimonianza di un giovane soldato siriano di 22 anni, di nome Mohammed, che ha deciso di disertare dopo aver assistito alla scena.
Questo crimine sarebbe stato compiuto nella città di Jisr al-Shughur, nel nordovest della Siria, durante una operazione lanciata dopo l'uccisione di 120 membri delle forze di sicurezza, lo scorso giugno. Secondo il racconto del disertore, i soldati fecero irruzione della casa di un uomo sospettato di aiutare i ribelli, e non avendolo trovato, presero il più piccolo dei suoi figli e lo decapitarono avvertendo che anche gli altri bambini avrebbero fatto la stessa sorte se l'uomo non si fosse consegnato.
"E' stato allora che ho deciso di disertare", ha detto Mohammed, che non ha voluto fornire il suo cognome e che si trova ora al sicuro in una casa nella città libanese di Tripoli. "Dovrò vivere per sempre con questo ricordo, abbiam fatto cose che non vorrei mai ricordare", ha aggiunto. Il Times precisa che non si può verificare in modo indipendente il racconto, osservando però che è conforme ad altre testimonianze di atrocità compiute dai soldati siriani raccolte da altre organizzazioni umanitarie.
http://www.bbc.co.uk/news/world-12482309