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Muggiò, arrestato il «killer delle gomme»: un 31enne solitario con un arsenale di lame ed esplosivi in casa

diFederico Berni

Disoccupato, senza contatti con nessuno, ha rifiutato di indossare il braccialetto elettronico dando in escandescenze ed è stato condotto in carcere. Non è esclusa la perizia psichiatrica

Muggiò, arrestato il «killer delle gomme»

Una delle auto prese di mira dal «killer delle gomme»

Nell’armadio di casa i carabinieri trovano varie bottiglie di liquido infiammabile, disposte ordinatamente su una mensola, contenitori pieni di polistirolo, tubi di metallo e materiale per confezionare bombe molotov, ordigni artigianali, oltre a due detonatori. E poi coltelli e lame, utilizzate probabilmente per vandalizzare decine di macchine a Muggiò, Lissone e Monza. Le indagini su Daniele L., 31 anni, già denunciato e perquisito in passato dai carabinieri, sono sfociate ora in un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Monza, per il reato di detenzione di materiale esplosivo. 

Si tratta del «killer delle gomme», già sotto processo per altri danneggiamenti alle auto, e per aver scagliato bottiglie incendiarie contro i portoni di varie chiese di Muggiò, il paese in cui abita. L’ordinanza del gip prevedeva gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Al momento dell’esecuzione dell’ordinanza, tuttavia, il 31enne ha rifiutato di indossare il dispositivo, dando in escandescenze, ed è stato condotto in carcere

Le indagini si sono intensificate negli ultimi mesi, quando hanno cominciato a moltiplicarsi i casi di automobili vandalizzate. Almeno una quarantina gli episodi per i quali è sospettato. A marzo, durante la perquisizione, nell’abitazione di Daniele L., viene sequestrata una dotazione da «commando»: passamontagna nero, guanti rinforzati, chiodi, coltello multiuso, puntatore laser, punteruoli e spray urticante. Nella sua stanza custodiva bottiglie di acetone e altri liquidi infiammabili, dispositivi per inneschi esplosivi a distanza, ricetrasmittenti. 

Gli investigatori scoprono che Daniele L. conduce un’esistenza appartata, senza contatti con nessuno. Disoccupato, trascorre le sue giornate in casa. Scoprono letture su internet di testi ispirati al nazismo o al fanatismo religioso. Consulta siti di area anarchica per il confezionamento di ordigni. In quella occasione viene denunciato a piede libero. La pericolosità del materiale trovato ha indotto gli inquirenti a chiedere una misura cautelare. Non è escluso che possa essere chiesta una perizia psichiatrica.

13 giugno 2024