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Time Inc.

casa editrice statunitense
Versione del 8 dic 2019 alle 15:33 di No2 (discussione | contributi) (- link rosso: pubblicazione minore)

Time Inc. è stata una casa editrice americana con sede a New York. È stata fondata il 28 novembre 1922 da Henry Robinson Luce e Briton Hadden a New York.

Time Inc.
Logo
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
ISINUS8872281048
Fondazione28 novembre 1922 a New York
Fondata da
Chiusura31 gennaio 2018
Sede principaleNew York
Dipendenti7.200 (2017)

Ha pubblicato oltre 90 riviste, tra le quali la più nota è TIME. Altre pubblicazioni sono: Fortune, People, Sports Illustrated, Entertainment Weekly, Travel + Leisure, Food & Wine, InStyle, Life, Real Simple. Sua anche la società inglese Time Inc. UK con queste testate: What's On TV, NME, Country Life, Marie Claire, Wallpaper* e InStyle. Time Inc. ha gestito anche riviste digitali di MyRecipes, TheSnug, e MIMI ed è stata proprietaria della società IPC Media.

Storia

Gli inizi

Henry Luce e Briton Hadden, due amici di 23 anni, nel 1922 costituirono la casa editrice Time Inc. Il primo numero di Time fu pubblicato il 3 marzo 1923, dopo una raccolta fondi che non riuscì a raggiungere l'obiettivo prefissato di 100000 dollari. Nacque così il primo magazine settimanale di notizie negli Stati Uniti.[1] Luce ne divenne il direttore business managere Hadden il redattore capo. I due si alternarono di anno in anno il titolo di presidente e segretario-tesoriere fino alla morte di Hadden nel 1929, quando Luce prese entrambi i titoli. Luce rinnovò la tecnica giornalistica in ogni settore dell'informazione. Le sue idee appaiono già nei primi numeri di Time: il carattere narrativo degli articoli sintetizzabile in "tutto fatti", la ricchezza di aneddoti e particolari coloriti, le didascalie concise sotto le illustrazioni e lo stile pieno di neologismi. Modificò anche la tecnica organizzativa introducendo il "giornalismo di gruppo" in modo da dare il massimo dell'informazione nel minor spazio; così facendo i corrispondenti inviavano lunghi reportage che venivano poi riscritti per riuscire a pubblicare 50-100 righe in tutto.

 
Henry Luce

Nel febbraio del 1930 venne creata la rivista economica Fortune;[2] nel 1936 Luce acquisì il magazine Life nel 1934 per rilanciarlo nel 1936 come rivista settimanale di fotogiornalismo. Nel 1952 venne lanciato House & Home e due anni più tardi arrivò Sports Illustrated. Parallelamente venne lanciato anche The March of Time in radio e attraverso una serie di cinegiornali. Verso la metà degli anni sessanta Time Inc. divenne la più grande e prestigiosa casa editore di riviste in tutto il mondo.

Luce, nel tentativo di diventare segretario di Stato in un'amministrazione repubblicana, scrisse nel 1941 un famoso articolo sul magazine Life, chiamato "The American Century", in cui illustrava il ruolo che avrebbe dovuto avere la politica estera americana per il resto del XX secolo.[3]

 
Briton Hadden nel 1928

Nel 1943, a causa dell'ostilità degli editori nei confronti dell'amministrazione statunitense, il presidente Franklin D. Roosevelt proibì agli editori e ai caporedattori di visitare i luoghi di guerra. Lo storico Alan Brinkley sostiene che questa mossa fu controproducente; secondo lui ciò che rese Luce così crtico nei confronti dell'esecutivo fu proprio il non potersi recare nelle zone di guerra. È sua opinione che se fosse andato al fronte il taglio editoriale sarebbe stato olto positivo.[4] Questo non accadde e Luce, insieme all'editore T. S. Matthews, scelsero Whittaker Chambers come redattore delle notizie dall'estero, nonostante avesse litigato con i reporter al fronte.[5]

Nonostante già dal 1943 l'Ufficio postale degli Stati Uniti avesse già introdotto una suddivisione in zone per migliorare il proprio servizio, fu solo nel 1963 che, grazie a David Brumbaugh, dirigente di Time Inc., vennero introdotti i codici postali. Questi erano basati su quelli già utilizzati dall'azienda per spedire le proprie riviste.[6] Luce rimase responsabile di tutte le sue pubblicazioni fino al 1964.[3]

La fusione tra Time e Warner

La fusione tra Time Inc. e Warner Communications fu annunciata il 4 marzo 1989.[7] Durante l'estate dello stesso anno la Paramount Communications Inc. (precedentemente Gulf+Western) lanciò una offerta ostile di 12.2 miliardi di dollari per acquisire Time Inc., nel tentativo di bloccare lo scambio di azioni tra Time e Warner Communications. Time si vide così costretta ad aumentare la sua offerta a 14.9 miliardi di dollari, parte in contanti e parte in azioni. Paramount rispose rivolgendosi ad un tribunale del Delaware che diede due volte ragione a Time ordinando a Paramount di desistere dall'acquisizione ostile. L'operazione di acquisizione venne completata nel gennaio 1990 con la nascita di una nuova società: Time Warner.[3][8]

Nel marzo del 2000 Time Inc. annunciò la chiusura del mensile Life: dopo l'edizione di maggio, il nome e il catalogo di foto sarebbero stati utilizzati per un nuovo progetto interamente online.[9] Il 17 novembre il Dipartimento del Lavoro americano e Time Warner patteggiarono il pagamento da parte della società di 5,5 milioni di dolllari di risarcimento per tutti quei lavoratori che erano stati erronaemente considerati non idonei a ricevere i benefit derivanti dai piani pensione e dall'assicurazione sanitaria che spettava ai dipendenti della divisione Time Inc.[10]

Nel 2008 la società lanciò Maghound, un portale Internet che racchiudeva circa 300 titoli di riviste sia della società che di altre case editrici.[11] Il 19 gennaio 2010 acquistò StyleFeeder, un motore di personal shopping.[12] Sei mesi più tardi, in agosto, Time Inc. annunciò che Ann S. Moore, presidente e amministratore delegato della società, si sarebbe dimesso e sarebbe stato sostituito da Jack Griffin, un dirigente della Meredith Corporation, la seconda più grande casa editrice americana.[13]

Nel settembre 2010 Time Inc. stipulò un accordo di licenza con ABP Group, uno dei più grandi conglomerati di media in India con sede a Kolkata, per pubblicare Fortune India e l'annuale Fortune India 500.[14] Griffin venne sostituito dopo poco da Laura Wang, la quale rimase in carica circa un anno e venne poi sostituita da Joseph Ripp.[15][16]

Lo spin-off e l'acquisto di AmEx Publishing Corporation

Il 6 marzo 2013 Time Warner annunciò lo spin-off di Time Inc. in una società quotata in Borsa.[17] Il responsabile di Time Warner, Jeff Bewkes, dichiarò che la separazione avrebbe permesso di concentrare il business editoriale nella nuova società e mantenere in Time Warner il business televisivo e gli studi cinematografici.[18] Lo spinoff fu completato il 9 giugno 2014.[19][20]

Il 1º ottobre 2013 la società comprò il portafoglio dei titoli American Express Publishing Corporation, tra cui Travel + Leisure, Food & Wine, Departures, Black Ink e Executive Travel.[21] Il 14 gennaio 2014 Colin Bodell venne assunto come vice presidente esecutivo e Chief Technology Officer per dirigere il reparto dedicato ad Internet e al mondo digitale.[22] Nel mese successivo la società annunciò un piano di ristrutturazione il quale avrebbe previsto il licenziamento di circa 500 persone, la maggior parte delle quali proveniente dalle redazioni delle riviste AmEx.[23][24] Nel 2015 vennero acquistati: il sito di intrattenimento e sport FanSided;[25][26] in luglio League Athletics di Tucson, SportsSignup di Saratoga Springs e iScore di Los Alamitos.[27][28] Queste ultimi tre siti confluirono in Sports Illustrated Play.[29][30]

All'inizio del 2016 Time Inc. creò la divisione Time Inc. Productions, dedicata alla creazione dei programmi televisivi, e comunicò di aver acquisito Viant, una piattaforma di marketing e propretaria di MySpace.[31] In maggio venne licenziato Bodell, poiché non aveva portato i risultati sperati.[32]

L'acquisizione da parte di Meredith Corp.

Il 13 settembre 2016 Rich Battista divenne presidente e CEO al posto di Joseph A. Ripp, che aveva avuto un problema di salute qualche settimana prima. Con questa mossa la società sperava di velocizzare la transizione verso il mercato digitale, visto che le entrate dovute ai tradizionali mercati della società stavano calando.[33] L'intenzione di Ripp era quella di rimanere Executive Chairman fino al 2018;[33] tuttavia il 29 luglio 2017 decise di non ricandidarsi per la posizione. Venne quindi sostituito da John Fahey, che divenne Non-Executive Chairman.[34]

Nel novembre 2017 la Meredith Corporation annunciò l'acquisizione, in contanti di Time Inc., per 2,8 miliardi di dollari, incluso l'assorbimento dei debiti.[35] L'operazione fu realizzata anche grazie ai fratelli ultramiliardari Charles e David Koch che, tramite il loro fondo Koch Equity Development, investirono 650 milioni di dollari. La società sottolineò come il fondo dei fratelli non avrebbe avuto un rappresentante nel board, per sottolineare come i Koch non avrebbbero potuto influenzare la linea editoriale della società.[36] Già nel 2013 Meredith Corp., specializzata in riviste popolari quali Better Home & Gardens e Family Circle, aveva cercato senza fortuna di comprare Time Inc.[37] L'acquisizione andò in porto il 31 gennaio 2018.[38] Le insegne di Time Inc. sono rimosse e il traffico web indirizzato sul sito Meredith. Il 31 gennaio l'ultimo caporedattore, John Huey, twitta: "R.I.P. Time Inc. The 95-year run is over".[39] La corsa è finita a 95 anni.

Nel marzo 2018 l'amministratore delegato di Meredith, Tom Hardy, annunciò di voler vendere le riviste Time, Sports Illustrated, Fortune e Money e di lasciare a casa nell'arco di dieci mesi mille dipendenti.[38][40] Nel settembre 2018 Time Magazine è ceduto per 190 milioni di dollari al miliardario americano Marc Benioff e alla moglie Lynne i quali hanno annunciato che la linea editoriale non verrà influenzata e che la società sarà indipendente da Salesforce, di cui Benioff è cofondatore e CEO.[38][41]

Dirigenza

Durante i primi anni di vita dell'azienda, Luce, commercialista, e Hadden, caporedattore, si alternavano annualmente nella posizione di presidente e CFO dell'azienda. Quando Hadden morì imporvvismaente nel '29, Luce divenne Caporedattore e Roy E. Larsen prese la sua posizione di business manager. Sotto la guida del fondatore, l'azienda mantenne divise le carierre prettamente editoriali da quelle finanziarie. Questa divisione rimase fino all'uscita dal board di Time Warner di Mcmanus l'arrivo di Ripp come CEO.[42]

Caporedattori

McManus lasciò il consiglio di amministrazione di quella che sarebbe diventata Time Warner poco prima del proprio pensionaento.[46] I suoi successori, Norman Pearlstine, John Huey e Martha Nelson non furono mai parte del board. Nel 2013 la carica venne abolita.

Presidenti

  • 1924-1929 Luce e Hadden si alternarono
  • 1929-1939 Henry Luce
  • 1939-1960 Roy E. Larsen[47]
  • 1960-1969 James A. Linen[48]
  • 1969-1980 James R. Shepley[49]
  • 1980-1986 J. Richard Munro[50]
  • 1986-1990 Nicholas J. Nicholas Jr.[51]

Linen divenne Chairman of the Executive Committee dopo essersi ritirato dalla carica di presidente. In seguito anche Shepley avrebbe ricoperto quel ruolo.

Presidenti del Consiglio di Amministrazione

Davidson e Munro ricorprirono anche il ruolo di Chairman of the Executive Committee.

Note

  1. ^ History of TIME, in Time, New York City, Time Inc.. URL consultato il 6 giugno 2016.
  2. ^ (EN) About Us, su Fortune. URL consultato il 15 settembre 2019.
  3. ^ a b c (EN) Henry R. Luce: End of a Pilgrimage, Time Inc, 10 marzo 1967.
  4. ^ Brinkley, pp. 302–303.
  5. ^ Brinkley, pp. 322–393.
  6. ^ (EN) Time, Inc., su postalmuseum.si.edu. URL consultato il 29 marzo 2018.
  7. ^ (EN) Time Inc. and Warner to Merge, Creating Largest Media Company, in The New York Times, The New York Times Company, 5 marzo 1989.
  8. ^ (EN) The healthiness of renewal, su fortune.com, 2 febbraio 2018. URL consultato il 12 aprile 2018.
  9. ^ Time Inc. to cease publication of Life magazine - Mar. 17, 2000, su money.cnn.com. URL consultato il 17 settembre 2019.
  10. ^ Labor Department Obtains Approximately $5.5 Million In Settlement With Time Warner Over Pension And Health Plans | U.S. Department of Labor, su www.dol.gov. URL consultato il 17 settembre 2019.
  11. ^ The Netflix Hope: Time Inc's Maghound Set To Launch in Sept, su Forbes, 27 giugno 2008. URL consultato il 28 luglio 2014.
  12. ^ (EN) Confirmed: Time Inc. Buys Personal Shopping Engine StyleFeeder, su TechCrunch. URL consultato il 18 settembre 2019.
  13. ^ David Carr, Ex-Meredith officer to be Time’s chief, in The New York Times, The New York Times Company, 4 agosto 2010. URL consultato il 19 agosto 2013.
  14. ^ (EN) Fortune launches Indian edition, su Media News, 27 settembre 2010. URL consultato il 18 settembre 2019.
  15. ^ (EN) Blake Ellis, Time Inc. names ad firm chief as new CEO, su CNNMoney. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  16. ^ James O'Toole and Chris Isidore, Magazine publisher Time Inc. taps veteran executive Joe Ripp to be CEO, su CNNMoney, 22 luglio 2013. URL consultato il 18 settembre 2019.
  17. ^ (EN) Alexandra Steigrad, Time Inc. Lays Out Restructuring, su wwd.com, WWD, 5 febbraio 2014. URL consultato il 5 febbraio 2014.
  18. ^ (EN) David Lieberman, Time Warner plans to spin off Time Inc, su deadline.com, Deadline Hollywood, 6 marzo 2013. URL consultato il 20 aprile 2013.
  19. ^ (EN) Time Warner (TWX) Completes Time Inc. (TIME) Spinoff, TheStreet.com, 9 giugno 2014. URL consultato il 28 luglio 2014.
  20. ^ (EN) David Lieberman, Time Inc To Go Public On June 6, su deadline.com, Deadline Hollywood, 8 maggio 2014. URL consultato il 28 luglio 2014.
  21. ^ (EN) It's Official: Time Inc. Buys AmEx's Food & Wine, Travel & Leisure Magazines, su adage.com, 10 settembre 2013. URL consultato il 18 settembre 2019.
  22. ^ (EN) Time Inc. Names Colin Bodell Executive Vice President and Chief Technology Officer, su www.businesswire.com, 14 gennaio 2014. URL consultato il 18 settembre 2019.
  23. ^ (EN) Leslie Kaufman, Time Inc. to Cut 500 Jobs Ahead of Spinoff, in The New York Times, 4 febbraio 2014. URL consultato il 4 febbraio 2014.
  24. ^ (EN) Alexandra Steigrad, Time Inc. Lays Out Restructuring, su WWD, 5 febbraio 2014. URL consultato il 5 febbraio 2014.
  25. ^ (EN) Time Inc. acquires FanSided, a sports and entertainment digital network, in Sports Illustrated, 26 maggio 2015. URL consultato il 21 agosto 2016.
  26. ^ (EN) Alexandra Steigrad, Alexandra Steigrad, Time Inc. Buys FanSided, Talks Future Deals, su WWD, 26 maggio 2015. URL consultato il 18 settembre 2019.
  27. ^ (EN) Alexandra Steigrad, Alexandra Steigrad, Time Inc. Invests in Sports Illustrated With Three Acquisitions, su WWD, 7 luglio 2015. URL consultato il 18 settembre 2019.
  28. ^ Roger Yu, Time Inc. expands youth sports business with acquisitions, in USA Today, 8 luglio 2015. URL consultato il 28 novembre 2017.
  29. ^ (EN) Todd Spangler, Time Inc. Acquires Two YouTube Auto Channels, in Variety, 17 febbraio 2016. URL consultato il 18 settembre 2019.
  30. ^ (EN) Time Inc. Creates Sports Illustrated Play, a New Business Devoted to Youth Sports, su www.businesswire.com, 7 luglio 2015. URL consultato il 18 settembre 2019.
  31. ^ (EN) Time Inc Acquires Viant, Owner Of Myspace And A Vast Ad Tech Network, su TechCrunch. URL consultato il 18 settembre 2019.
  32. ^ (EN) Keith J. Kelly, Time Inc. fires CTO Colin Bodell, su New York Post, 9 maggio 2016. URL consultato il 18 settembre 2019.
  33. ^ a b (EN) Nathan McAlone, Time Inc. CEO steps down following a 'health incident', su Business Insider, 13 settembre 2016. URL consultato il 18 settembre 2019.
  34. ^ (EN) John Fahey Appointed Non-Executive Chairman of Time Inc.; Dan Rosensweig Nominated to Board of Directors, in Business Wire, 10 maggio 2017. URL consultato il 6 agosto 2018.
  35. ^ (EN) Meredith Corporation To Acquire Time Inc. To Create Premier Media And Marketing Company Serving Nearly 200 Million American Consumers, su Meredith Corporation. URL consultato il 18 settembre 2019.
  36. ^ (EN) Time Inc. sells itself to Meredith Corp, backed by Koch Brothers, su nytimes.com, 26 novembre 2017. URL consultato il 29 novembre 2017.
  37. ^ Meredith e Koch comprano Time, su ilsole24ore.com. URL consultato il 29 novembre 2017.
  38. ^ a b c (EN) Meredith Corporation To Sell TIME Media Brand To Marc And Lynne Benioff, su ir.meredith.com, 16 settembre 2018. URL consultato il 18 settembre 2019.
  39. ^ (EN) Who killed Time Inc.?, in Columbia Journalism Review, 1º febbraio 2018. URL consultato il 10 febbraio 2018.
  40. ^ La casa editrice Meredith ha annunciato di voler vendere Time, Sports Illustrated, Fortune e Money, su ilpost.it, 22 marzo 2018. URL consultato il 12 aprile 2018.
  41. ^ Time Magazine venduto a Marc Benioff, su ansa.it, 17 settembre 2018. URL consultato il 18 settembre 2018.
  42. ^ (EN) Michael Sebastian, Time Inc. Shakeup: Editors to Report to Business Side, Editor-in-Chief Martha Nelson Exits, su adage.com, 31 ottobre 2013. URL consultato il 18 settembre 2019.
  43. ^ (EN) Hedley Donovan; Editor Led Time Inc. Publishing Empire, su Los Angeles Times, 14 agosto 1990. URL consultato il 29 settembre 2019.
  44. ^ (EN) Christopher Reed, Obituary: Henry Grunwald, in The Guardian, 2 marzo 2005. URL consultato il 29 settembre 2019.
  45. ^ (EN) Remembering the Generous Leadership of Former TIME Editor Jason McManus, su Time. URL consultato il 29 settembre 2019.
  46. ^ (EN) Time Bombs, su City Journal, 23 dicembre 2015. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  47. ^ (EN) Roy E. Larsen, 80, Key Executive At Time Inc. for 56 Years, Is Dead, in The New York Times, 10 settembre 1979. URL consultato il 29 settembre 2019.
  48. ^ (EN) NY Times obituary, su nytimes.com. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  49. ^ (EN) Susan Heller Anderson, James R. Shepley Is Dead at 71; Chief of Time Inc. From '69 to '80, su nytimes.com, 3 novembre 1988. URL consultato il 25 dicembre 2018.
  50. ^ Nicholas Succeeds Munro as Co-CEO of Time Warner, su AP NEWS. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  51. ^ a b (EN) Time Inc. Promotes Nicholas to Key Post, su Los Angeles Times, 18 luglio 1986. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  52. ^ (EN) Joan Cook, Maurice T. Moorre Dies at 90; Ex-Cravath, Swaine Partner, in The New York Times, 24 giugno 1986. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  53. ^ (EN) Andrew Heiskell, 87; Head of Time Inc., Library Benefactor, su Los Angeles Times, 9 luglio 2003. URL consultato il 4 ottobre 2019.
  54. ^ (EN) Emily Langer, Ralph P. Davidson, former chairman of Time Inc. and Kennedy Center, dies at 86, su Washington Post, 2 agosto 2014. URL consultato il 18 settembre 2019.

Bibliografia

  • (EN) Alan Brinkley, The Publisher: Henry Luce and His American Century, New York, Vintage Books, 2010, ISBN 978-0-679-74154-1.

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