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Mondo Solidale

Diaspore: “E’ ora di dire basta a condizioni di lavoro disumane dei lavoratori stranieri ridotti in schiavitù”

Diaspore: “E’ ora di dire basta a condizioni di lavoro disumane dei lavoratori stranieri ridotti in schiavitù” Diaspore: “E’ ora di dire basta a condizioni di lavoro disumane dei lavoratori stranieri ridotti in schiavitù”

Le proposte del Coordinamento italiano delle Diaspore dopo la tragica vicenda di Satnam Singh. Il richiamo per un'azione urgente e concreta. “Gli ispettori sono un paliativo”

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ROMA – Il Coordinamento Italiano delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale (CIDCI) fa un richiamo speciale e di cordoglio alla comunità indiana e dell'Unione Sikh per la tragica morte di Satnam Singh, vittima di un sistema di sfruttamento che non può più essere più tollerato. “La morte di Satnam Singh – si legge in un anota diffusa dal Coordinamento – non è un incidente isolato, ma l'ennesima dimostrazione delle condizioni disumane in cui sono costretti a lavorare migliaia di braccianti e artigiani, spesso immigrati, che danno il oro contributo all’economia italiana e alle eccellenze gastronomiche del Paese, tanto celebrate durante l'ultimo G7 in Puglia”.

Come sottrarre i lavoratori all’irregolarità e alla schiavitù. Non può essere dunque accettato – si legge tra l’altro nel documento - che le proposte di intervento si limitino all'invio di ispettori: un palliativo che non risolve il problema alla radice. “L'unica soluzione efficace per sconfiggere il caporalato nel lavoro agricolo irregolare – si sottolinea nella nota – così come lo stato di schiavitù e lo sfruttamento non puà che essere la regolarizzazione di chi da tempo lavora nelle aziende agricole. Solo così si potrà garantire la dignità e la sicurezza di questi lavoratori, sottraendoli al ricatto ed all’illegalità”.

“Alla manifestazione di oggi anche la Diaspora Indiana”. Il CIDCI, insieme ai suoi membri, si schiera al fianco della comunità indiana e dell'Unione Sikh Italia, e parteciperà alla manifestazione di oggi, 25 giugno, per chiedere con forza che qualsiasi tavolo di discussione sul tema preveda la presenza della Diaspora indiana, portatrice di una conoscenza diretta e preziosa della realtà vissuta dai lavoratori. “La morte di Satnam Singh non può essere vana. Il suo sacrificio deve essere il punto di partenza per un cambiamento reale e duraturo, che ponga fine allo sfruttamento e garantisca a tutti i lavoratori condizioni di vita e di lavoro dignitose”.

Altri esempi indecenti di sfruttamento e schiavitù. Negli archivi gli esempi di episodi indecenti di sfruttamento schiavistico se ne trovano davvero troppi. Nel prenderne uno a caso capita di ricordare quello del febbraio scorso che riguardò alcuni braccianti agricoli presi a cinghiate durante una pausa dal lavoro massacrante di raccolta e poi riaccompagnati nelle loro baracche, abbandonati senza cure, invece di essere accompagnati in ospedale per malori che venivano segnalati al padrone. Sono fatti emersi durante l'indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere sul caporalato nei fondi del Casertano, che portò al provvedimento di quattro divieti di dimora in provincia di Caserta per altrettanti imprenditori agricoli di Marano e di Napoli, accusati dei reati di sfruttamento del lavoro e impiego di manodopera irregolare.

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