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Usa

Salvi i discendenti dei mustang con cui i Sioux travolsero Custer a Little Bighorn

Salvi i discendenti dei mustang con cui i Sioux travolsero Custer a Little Bighorn Salvi i discendenti dei mustang con cui i Sioux travolsero Custer a Little Bighorn

Il National Parks Service degli Stati Uniti ha rinunciato alla cattura e alla rimozione dal Parco nazionale Theodore Roosevelt, nel Nord Dakota, di circa 200 mustang selvaggi

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I cavalli dei Sioux sono salvi. Il National Parks Service degli Stati Uniti ha infatti rinunciato alla cattura e alla rimozione dal Parco nazionale Theodore Roosevelt, nel Nord Dakota, di circa 200 cavalli selvaggi, discendenti da quelli appartenenti alle tribù di nativi americani, che combatterono a Little Bighorn contro il generale Custer nel 1876.

Il piano di “deportazione” dei mustang era stato concepito perché i branchi di cavalli selvaggi rappresentavano un potenziale pericolo per le recinzioni usate per la gestione della fauna selvatica nel Parco, per la vegetazione di cui si cibano le altre specie native della fauna selvatica, per le risorse idriche che sarebbero diventate oggetto di competizione con altri animali.

Tuttavia “il progetto avrebbe privato il parco di un emblema culturale risalente al periodo in cui il futuro 26esimo presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt era allevatore di bestiame e cacciatore nel territorio del Dakota”, ha spiegato il senatore repubblicano del Nord Dakota John Hoeven, che, insieme al governatore dello Stato Doug Burgum, si è battuto per garantire la permanenza nel Parco degli oltre 200 cavalli. Il senatore Hoeven è infatti riuscito a far inserire una disposizione di finanziamento nel disegno di legge sul bilancio degli Interni e dell'Ambiente del 2024 firmato da Joe Biden. Soldi che serviranno a gestire il branco di “wild horses” in modo che sia sano e che non arrechi danno al resto della fauna selvatica protetta dal Parco.

Soddisfatta la comunità dei nativi americani, che non verranno espropriati anche degli animali simbolo della loro resistenza alle “giacche blu”. E le associazioni animaliste, che però festeggiano soprattutto un altro risultato: l’Amministrazione Biden ha varato anche un piano per reintrodurre gli orsi grizzly nell’ecosistema delle North Cascades, parco naturale nello Stato di Washington, dove la specie minacciata non si vedeva da più di un quarto di secolo.

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