PAURA DELL' EUROPA

GINEVRA - Si rimette in moto oggi da Ginevra con il sorteggio delle Coppe il grande circo del calcio europeo. Psv Eindhoven, Malines e Bayer Leverkusen devono difendere i loro titoli dall' assalto di 128 squadre in rappresentanza di 32 nazioni. La cerimonia sarà la stessa di sempre, i bussolotti provocheranno stupori e mormorii, l' Uefa ormai si è adagiata su questi rituali e sarà difficile per lei rinunciarvi, tanto più se le coperture televisive continueranno a garantire audience e incassi. La comunità europea del calcio, che sembra così unita, è in realtà lacerata da fatti che mettono in forse la stessa validità di questi tornei. Il loro fascino si è costruito intorno a due capisaldi: il meccanismo dei turni eliminatori, che ha messo in comunicazione per la prima volta i club di ogni nazione, Flamurtari e Barcellona, Omonia e Bayern, e gli scontri tra le grandi squadre, a cominciare dal Real Madrid di Gento, per passare poi all' Inter di Mazzola e all' Ajax di Cruyff. E questi due meccanismi ora stanno per saltare. C' è qualcosa nel grande spettacolo che non funziona più, come testimoniano il ripetersi di finali terminate 0-0 con il ricorso ai rigori, squadre di serie B giunte agli ultimi turni, la Coppa Uefa assegnata l' anno scorso dopo due sfide piene di strafalcioni, e il passaggio da Di Stefano a Rolff non è qualcosa che travolga d' entusiasmo. E, quest' anno, mancheranno ancora i club inglesi, che di queste coppe ne hanno vinte 22. E' una perdita grave, causata da un problema, quello degli hooligans, del quale non si vede soluzione. Gli inglesi stanno per varare nuovi dispositivi di prevenzione. A pagare per la strage dell' Heysel, va ricordato, sono state solo le società, mai neanche un dirigente dell' Uefa che pure quella partita organizzò. Ancora: c' è la minaccia di divisione tra club d' elite e club peones, propugnata dalle grandi società europee, Real Madrid e Milan in testa, per la creazione di un Supercampionato, o quantomeno, per una radicale modifica del meccanismo delle Coppe. Non più eliminazione diretta ma un torneo con girone all' italiana da giocarsi il mercoledì. E' assurdo tenere fermi i giocatori da una domenica all' altra è l' opinione di Berlusconi. Questi temi ritornerano sicuramente da oggi, appena conosciuti gli accoppiamenti. Il Milan, tanto per fare un nome, non è testa di serie e corre il rischio di ripetere l' avventura del Napoli l' anno scorso e di incontrare al primo turno un club come il Real o il Psv Eindhoven. E le questioni non sarebbero finite qui: c' è una data che incombe come un incubo ed è quella del 5 ottobre, il ritorno del primo turno, a soli quattro giorni dalla finale del torneo olimpico a Seul. La questione potrebbe non riguardare l' altro grande club fornitore dell' Olimpica, la Juventus. I bianconeri sono teste di serie in Coppa Uefa, quindi possono sperare in un turno facile; anche se potrebbe capitargli lo Stoccarda o qualche squadra russa. Matarrese ha promesso di occuparsene, garantendo che proporrà addirittura lo spostamento della partita del 5 ottobre. Improbabile che l' Uefa gli dia retta, e allora chiederà che almeno le squadre italiane giochino in trasferta il 7 settembre. Poi c' è la Roma che fino a metà ottobre non avrà il suo stadio: potrebbe giocare con il Benfica (che non è testa di serie) al Flaminio. TUTTI IN CAMPO IL 7 SETTEMBRE Queste le date delle gare. Primo turno 7 settembre e 5 ottobre, secondo turno 26 ottobre e 9 novembre, terzo turno (solo per la Coppa Uefa) 23 novembre e 7 dicembre. Quarti di finale 1 e 15 marzo, semifinali 5 e 19 aprile, finali Coppa Uefa 3 e 17 maggio, finale Coppa delle Coppe 10 maggio, finale Coppa dei Campioni 24 maggio. L' anno scorso in Coppa Campioni l' Eindhoven batté il Benfica 6-5 dopo i rigori (0-0). In Coppa Coppe il Malines ha superato l' Ajax 1-0. In Coppa Uefa vittoria del Bayer Leverkusen sull' Espanol (6-2 dopo i rigori; 0-3).