Andrea Scutellà / IVREA
Grandi movimenti dalle parti dell’ex Valcalcino. Cambia sede la squadra di aranceri vincitrice dell’ultimo Carnevale assegnato, la Pantera si trasferisce da via Dora Baltea in corso Vercelli 136 al primo piano, nei locali occupati dall’associazione Eshorouk, in una sede sicuramente più ampia dello spazio concesso nell’ex caserma. «Ho appena preso le chiavi - spiega il presidente Renato Colorio -, sicuramente abbiamo un po’ di manutenzioni da fare. Speriamo di aprire per il mese di ottobre, ma ancora non ne siamo sicuri. Aspettatevi delle belle sorprese, però».
Eshorouk, invece, che aveva in concessione quei locali e li utilizzava solo il sabato e la domenica, si trasferisce all’ex Valcalcino, dove potrà utilizzare anche le lavagne del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti, che a sua volta guadagna lo spazio occupato dalla Pantera.
Una serie di spostamenti che accontenta e fa guadagnare spazio un po’ a tutti, uscita fuori dal cilindro della vice sindaca Elisabetta Piccoli, alle prese con il censimento e la riorganizzazione del patrimonio. «Il nostro problema - spiega Piccoli -, è che possediamo degli edifici che hanno bisogno di molte manutenzioni. Infatti qualcosa stiamo cercando di vendere, mentre in alcuni casi sarebbe meglio lasciar perdere i sentimentalismi e buttarli giù». Qualcosa più di un riferimento alla situazione dell’ex Cena, ad esempio.
D’altro canto, però, ci sono anche potenzialità e risorse, che andrebbero sfruttate. «Il primo passo per farlo - racconta ancora Piccoli - è porre rimedio alla dispersione del patrimonio, la cui gestione oggi è frammentata nei vari uffici: dallo sport alle politiche sociali. Sarebbe meglio una direzione unica».
Ma i movimenti di patrimonio non sono finiti qui. Perché probabilmente è nelle more dell’esistente che si giocheranno due partite fondamentali: quella del nuovo tribunale e della nuova biblioteca di Ivrea. Al momento per venire incontro alle richieste del presidente Bevilacqua, stretto in una sede inadatta a un palazzo di giustizia già prima dell’emergenza Covid, sono stati concetti alcuni locali al Meeting point per le udienze civili. Ed è qui che probabilmente salterà fuori anche lo spazio per la Corte d’assise prevista in ottobre per l’omicidio di Vistrorio, che con le attuale disposizioni sarebbe impossibile celebrare nella sede di via Pavese. Peril lungo termine è tutto più nebuloso, sopralluoghi però son stati fatti all’ex Valcalcino.
Dall’altra parte c’è tutta la partita della nuova biblioteca, che vede un appuntamento fondamentale nella commissione cultura convocata per il 9 settembre, dopo le numerose mozioni e interpellanze delle opposizioni. Anche qui si parla da tempo di Palazzo Giusiana, vecchia sede del tribunale, oppure si immagina un progetto più moderno rivisitando ampiamente l’attuale sede in piazza Ottinetti. «Lì potrebbe nascere un importante hub culturale - spiega Piccoli -, staremo a vedere».
Quello che è sicuro è che dalle parti di Palazzo civico oggi per il patrimonio la parola d’ordine è «razionalità» e agire dopo aver raccolto i necessari dati. «Dobbiamo pensare anche all’efficientamento energetico - spiega ancora Piccoli -, purtroppo da quel punto di vista siamo tra i peggiori in Piemonte». —