Se l'Isola torna un po' isolata

L'altro giorno hanno chiuso il ponte di via Farini, sotto casa mia. La cosa era annunciata, resterà chiuso per due mesi, Comune e Ferrovie devono verificare la stabilità, garantire la sicurezza, e fare un po' di manutenzione. Chiuso del tutto: barriere di cemento, perfino un cancello, vietato il passaggio al traffico, ai tram, ai ciclisti, ai pedoni. Nessuna sorpresa, dunque, e ben venga il cantiere. Però bisogna anche dire che lo shock è forte. Non ci accorgiamo dei ponti, sui quali passiamo tutti i giorni senza vederli più, finchè non li chiudono. La città è fatta di spostamenti, di movimenti liberi, non siamo abituati a vederci sospesi questi diritti. E il quartiere Isola torna a essere un'isola, almeno un po'.

Si chiama così, appunto, perché era un'isola al di là dei binari. Un posto separato, diverso, e una volta anche malfamato. Quartiere popolare, e anche quartiere della vecchia malavita, quella di una volta che oggi ci raccontiamo quasi con nostalgia. Oggi una zona modaiola, colonizzata da centinaia di locali e localini, ma ancora gradevole e umana. L'isolamento, che magari ai vecchi abitanti poteva perfino andar bene, non si addice all'Isola di oggi. Ma, isolani moderni a parte, la chiusura del ponte di via Farini è uno shock per tutti. Soprattutto per i pedoni. Le auto fanno un giro lungo. Le bici possono prendere il cavalcavia della Bussa. Ma il pedone, anche quello che viaggia in tram, è messo male. I binari del treno, che pure stanno dentro alla storia e all'anima della città, sono un ostacolo ingombrante. Tanti anni fa Pino Babbini, autista di Umberto Bossi e tassista di professione, aveva elaborato un suo personale progetto: coprire i binari dalla stazione di Porta Garibaldi fino a fuori città, e farci sopra una bella strada a scorrimento veloce. Magari un parco, direi. E non sarebbe una cattiva idea.

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3 commenti

  • Partito dall' Isola il 25 u.s., son tornato ieri sera.
    Dopo varie giravolte in Centrale, alle 22.30, grazie alla M3, sono a Maciacchini.
    Dalla mia esperienza notturna, ritengo che chi non conosca la zona e non riceva le Newsletter di ATM, potrebbe ritrovarsi a Bruzzano, piuttosto che in Via Farini, angolo Via Alserio, dove vivo.
    Come torno in Maciachini, verifico le informazioni in loco, può darsi che non le abbia viste.
    Oggi invece verifico come fare per andare oltre il ponte, sempre coi mezzi pubblici,....e relative istruzione, sempre in loco.
    Cordiali saluti,

  • Sulle condizioni delle periferie sempre più degradate e abbandonate con recenti violenze sessuali,non sono considerate un' emergenza sociale.......meglio continuare a far finta di niente!

  • per favore non cominciate a scrivere di 'evento meteo eccezionale' perchè era previsto da tutti i bollettini meteo. Mio figlio di 9 anni mi ha telefonato ieri dicendomi che stava arrivando un 'grande temporalone' a Milano

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