IL MITO CURDO
Il grande Kurdistan può attendere
ONLINE A PREZZO RIDOTTO
Dal 4 agosto in edicola, libreria, ebook, Kindle
Il grande Kurdistan può attendere
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Dal 4 agosto in edicola, libreria, ebook, Kindle
Al Cairo, la violenza si è sostituita alla cooptazione politica come strumento di controllo sociale. Il risultato è un paese ostaggio delle proprie paure, sospeso tra una rivoluzione incompleta e gli incubi di un collasso economico, politico, istituzionale e securitario. Che finirebbe col travolgere l’intera regione.
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di Giuseppe Dentice
Né il Medio Oriente né lo stesso Kurdistan sono pronti alla nascita di uno Stato curdo.
carta di Laura Canali
Avvenimenti e personaggi che hanno fatto la storia il 16 agosto.
a cura di Lorenzo Noto
Non è possibile mantenere la spesa pubblica e contemporaneamente abbassare le imposte. Eppure, malgrado il prevedibile aumento del deficit, il nostro paese dovrebbe scampare a un attacco speculativo sui mercati in vista delle prossime elezioni. Non per meriti non propri, naturalmente.
di Giorgio Arfaras
La deriva dittatoriale del Venezuela di Maduro costringe il pontefice a scomunicare il chavismo. Tra Colombia, Perù e Cile, Bergoglio sta preparando due viaggi nel giro di quattro mesi: una cavalcata bolivariana, prima che tutto sprofondi.
di Piero Schiavazzi
Un racconto ambientato all’Avana nella settimana successiva alla dipartita del líder máximo.
di Danilo Manera
Sarà con la rabbia dei lavoratori bianchi scartati dal globalismo, rivelatrice della radicalità della questione razziale nel paese dell’autoproclamato melting pot, che trascorsa la stagione trumpiana la classe dirigente nazionale dovrà ancora confrontarsi.
Editoriale de L’agenda di Trump
La carta inedita della settimana è dedicata a un’isola rivendicata da Francia, Regno Unito e siciliani – ma sommersa dal 1863.
carta di Laura Canali
Washington non può convivere con la possibilità che in un prossimo futuro la Corea del Nord sia in grado di colpire con testate nucleari la costa occidentale del continente nordamericano, riducendo peraltro notevolmente il margine di manovra della superpotenza sullo scacchiere asiatico.
Storia e geopolitica del venetismo, movimento fondato sull’esaltazione di un’identità anti-italiana. Łéngua vèneta, religione del lavoro e mito dell’’ognuno padrone in casa propria’. Aspettando il referendum.
di Giovanni Collot
A tre mesi dall’insediamento all’Eliseo, il nuovo presidente della Francia ha una politica ondivaga, ma pare aver appreso la lezione più indigesta: i vincoli della storia, della geografia e dell’economia valgono anche per Parigi. Meglio non ascoltare le sirene che cantano France First.
di Manlio Graziano
Il numero di Limes dedicato all’atomica nordcoreana e ai rischi per la pace nel mondo. Disponibile online e in pdf a prezzo ridotto (in abbonamento).
La megalopoli in rapida crescita è un punto di riferimento dei progetti infrastrutturali lanciati da Xi Jinping e uno storico teatro di lotte di potere.
di Giorgio Cuscito
La lentezza con cui l’Ue tratta l’adesione di gran parte dell’ex Jugoslavia e dell’Albania ha aperto le porte della regione ad altre potenze: dalla Turchia alla Cina, dalla Russia alle petromonarchie del Golfo. Nell’inerzia di Bruxelles, focolai di tensione mai estinti possono riesplodere.
di Alessandra Briganti
Nella sanzione della Commissione Europea, più dell’entità della multa conta il messaggio politico: lo strapotere della Silicon Valley va arginato. Non solo per motivi economici: c’è un rischio per le nostre democrazie.
di Francesco Vitali Gentilini
Un sistema energetico che non sia fondato su gas e petrolio implica dimensioni di cooperazione e conflitto diverse rispetto a quelle attuali. Vantaggi e criticità strategiche di un mix decarbonizzato.
di Marco Giuli
Avere il minor numero possibile di migranti da portare nei porti italiani e il massimo possibile che torni in Libia.
con un commento di Mattia Toaldo
Il fallimento delle trattative fra Nord e Sud chiude il sipario su una delle congiunture più favorevoli a un accordo sull’isola divisa dal 1974. Le manovre geopolitiche degli Stati garanti acuiscono la faglia tra le due comunità cipriote. Lo spettro del taksim, l’ufficializzazione della partizione.
di Massimiliano Sfregola
Il grande Kurdistan può attendere
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