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Borsa Milano chiude in calo oltre 3% dopo dati Usa, venduti i bancari

venerdì 4 settembre 2015 18:01
 

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in forte ribasso, trascinata dai titoli bancari, in un mercato nervoso dopo i dati macro Usa contrastati che non hanno dato indicazioni chiare sulle prossime mosse della Fed in materia di tassi di interesse.

Un dato debole avrebbe riaccesso le speranze di un rinvio del rialzo dei tassi Usa, a fine anno rispetto a settembre.

Il mercato ha inizialmente reagito bene ai numeri che hanno evidenziato una creazione di nuovi posti di lavoro più debole delle attese, ma il tasso di disoccupazione ai minimi da 7 anni e mezzo ha spinto le aspettative sui tassi nella direzione opposta.

L'indice FTSEMib in chiusura perde il 3,2%, l'Allshare il 3%.

Scambi a 3,7 miliardi di euro.

Debole anche l'Europa con l'indice FTSEurofirst 300 a -1,75%. Francoforte perde il 2,7%, Madrid il 2,2%.

In netto calo le banche che in Europa cedono il 3% circa. UNICREDIT e INTESA SANPAOLO perdono quasi il 5%, ma tutte le banche dell'indice principale calano oltre il 3,5%. Secondo Mediobanca Securities le indiscrezioni sugli esuberi Unicredit, pari a circa il 7% della forza lavoro, potrebbero alimentare le voci sulla necessità di un aumento di capitale alla luce dei costi straordinari che la banca dovrebbe affrontare. Sul titolo pesa anche la decisione di JP Morgan di ridurre il giudizio a "neutral" da "overweight".

TELECOM in calo di circa il 2%, in linea con il settore europeo. Oggi il presidente Recchi ha ribadito in un'intervista che il Brasile è un mercato strategico.

TELECOM RISP volatili, dopo le indiscrezioni di stampa che hanno ribadito quanto detto dall'AD a inizio agosto e cioè che il cda valuterà l'ipotesi conversione. Il gruppo in una nota di oggi ha ribadito che non c'è ancora un piano.

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