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Silvio Berlusconi, l'ex premier Silvio Berlusconi, l'ex premier 
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Berlusconi ipotizza: "Pd-Pdl-Terzo polo insieme nel 2013". Casini: "Monti premier? Come faccio a dire di no"

Un governo che nel 2013 veda insieme membri politici di Pd, Pdl e Terzo Polo insieme è possibile immaginarlo per Silvio Berlusconi. Lo ha ribadito uscendo dal pre vertice Ppe. Rispondendo ai giornalisti che chiedevano se gli fosse possibile "immaginare nel 2013 un governo con membri politici di Pd, Pdl e Terzo Polo", Berlusconi ha risposto: "Sì, perché la democrazia si sostiene e si concretizza nei partiti". "Quindi - ha continuato il leader Pdl - devono continuare ad esistere e a rappresentare i cittadini. Non c'é altra forma migliore di questa. Winston Churchill diceva che la si può criticare, ma non c'é forma migliore".
Berlusconi non boccia quindi l’ipotesi di una 'grossa coalizione'. "Vediamo, vediamo. Noi siamo responsabili: lo abbiamo dimostrato - ha aggiunto - facendo quel passo indietro con generosità e senso dello stato". La "riforma dell'architettura istituzionale" è "la priorità assoluta" per l'Italia. Per lui potrebbe essere solo però "se dovessimo fare una classifica" delle priorità, dopo aver indicato la necessità per il paese delle "riforme del lavoro, della giustizia, del fisco e dell'architettura istituzionale". Secondo l'ex premier quest'ultima "riguarda i poteri del governo, ruolo e regolamenti delle Camere, il ruolo della Corte Costituzionale". "Queste - ha aggiunto Berlusconi - sono le priorità assolute, senza le quali non c'é la governabilità e non si può dire di avere un paese moderno".
L’ex premier tiene aperta una porta alla Lega. "Penso che non esistano situazioni tali da non poter recuperare un rapporto", ha detto rispondendo ai giornalisti. "Abbiamo avuto una leale e solida collaborazione con la Lega, ma per le amministrative la Lega ha scelto la strada che sapete" ha osservato il Cavaliere prima di ricordare che "esiste un'amicizia personale tra i leader del mio partito e quelli della Lega". Berlusconi ha anche commentato le parole di Bossi secondo il quale Monti andrà oltre il 2013 perché 'amico' di Napolitano e di Silvio. "La Lega sta cercando voti. Ha una necessità di identità, quindi ha scelto la strada che sta percorrendo..." ha risposto. Che poi ha aggiunto: "Noi in modo più responsabile abbiamo scelto la strada dell'interesse dell'Italia".
Il leader del Pdl ha anche commentato l’attuale governo e il suo piano di riforma fiscale. "Tutto quello che fa l’esecutivo di Monti è un' assoluta continuità con ciò che avevamo preparato noi". La differenza, secondo il Cavaliere, è "solo che al governo Monti è possibile utilizzare lo strumento del decreto legge che a noi veniva precluso" e nel fatto che ora "in Parlamento maggioranza e opposizione votano i suoi provvedimenti".
Il rapporto con Monti "é di fiducia e cordialità" e di "reciproca stima" ha commentato ancora l'ex capo dell'esecutivo. L'economia resta al centro delle sue esternazioni. Lo spread dei titoli italiani è in calo perché "era innaturale" prima. E' il senso della risposta dell'ex premier Silvio Berlusconi che chiedevano se ritenesse che la discesa sia stata "merito" del governo Monti. "Non so quanto sia contato", sui livelli raggiunti all'epoca del suo governo, "l'atteggiamento della stampa nazionale e internazionale". "Il debito italiano - ha poi aggiunto - è assolutamente solido, quindi lo spread scenderà ancora".

Sulla grande coalizione si è espresso anche Pierferdi Casini: “ Io e Berlusconi di nuovo insieme in un partito? Per me non è possibile. Certo se domani dovesse dire che ha sbagliato e che il suo Governo è stato negativo per l'Italia tutto sarebbe possibile". "Il sostegno di Berlusconi a Monti - prosegue il leader Udc - è già qualcosa, ma lui considera il Governo come una prosecuzione del suo, ma per me è una frattura". Una conversione di Berlusconi? "San Paolo sulla via di Damasco si è convertito, da gran libertino - dice Casini - è diventato santo. San Silvio? Bisogna chiederlo a lui".

Se sull’alleanza con Berlusconi il segretario dell’Udc oppone
un forse, per candidatura di Monti a candidato Premier nel 2013 ha detto: “Come faccio a dire di no?". Casini pensa “che una larga coalizione non sia solo la necessità di oggi ma anche di domani. Non credo che in un anno si esauriscano le ragioni che lo hanno insediato a Palazzo Chigi. E ancora: "Monti va lasciato in pace: è senatore a vita non può neanche candidarsi. E' una persona di grande serietà, ragionevolezza e probità" . Nel 2013 "riconsegnerà le chiavi del Governo ai partiti e starà a noi, il giorno dopo le elezioni, capire quale coalizione eventualmente fare e a chi ridare le chiavi, magari anche a Monti. Ma oggi - ripete Casini - Monti non partecipa alla campagna elettorale".

Bersani: il partitone unico in natura non esiste - Il partitone unico non esiste in natura. Io ho un'altra idea in testa, una democrazia rappresentativa normale ancorché riformata". Così Pier Luigi Bersani risponde sulle aperture di Casini e Berlusconi ad una grosse koalition nel 2013. "Ho sempre speranza - spiega Bersani - che il nostro paese possa vivere in una buona dialettica democratica, dove si fanno i governi non con il manuale Cencelli ma autorevoli, tecnica e politica, con maggioranze coerenti con dei programmi che offrono ai cittadini una scelta". Il segretario Pd, al termine della presentazione del libro di Ermete Realacci, osserva che "in tutto il mondo è così e il rischio è che a furia di ricette originali l'Italia si proietti con difficoltà nel futuro". Quanto alla possibilità che Silvio Berlusconi apra ad un nuovo governo di unità nazionale perché aspira al Quirinale, il segretario pd taglia corto: "Sognare non è vietato a nessuno”.
 
L’ipotesi di Monti nello scranno più alto dell’esecutivo non soddisfa Bossi. “Il presidente della Repubblica - ha commentato - è suo amico e quindi quella è una sponda molto importante. E anche Berlusconi é suo amico". "Berlusconi fa il contrario di quello che avevamo deciso di fare". Dice ancora il Senatur "é difficile" correre insieme, la frattura "mi pare sia insanabile". In merito alle indiscrezione secondo le quali il leader del Pdl non sarebbe più disposto a pagare la campagna elettorale del Pdl, il leader leghista osserva:"Noi abbiamo sempre fatto senza i soldi di Berlusconi".



 
01 marzo 2012
Redazione Tiscali
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