Vi
diamo alcune informazioni sull’assistenza e le cure che vengono fatte al
vostro familiare ricoverato, per aiutarvi ad affrontare meglio la
situazione. L’intesa tra medici e familiari è importante in rianimazione,
dove sono ricoverati malati in condizioni molto gravi. Vi assicuriamo che ci
dedichiamo sempre completamente per provare a guarire il vostro malato e per
alleviargli le sofferenze; purtroppo, non vi possiamo dare delle certezze
sull'evoluzione della malattia.
L'ambiente
Entrando in Rianimazione si rimane colpiti dalle
apparecchiature sofisticate che circondano gli ammalati. La scarsità di
pareti rende l'ambiente impersonale e la poca riservatezza individuale sembra
inspiegabile. Queste sono caratteristiche comuni a tutte le rianimazioni
progettate allo stesso modo: spazi ed attrezzature che devono permettere al
personale di curare pazienti critici e di spostarsi facilmente.
Il personale
Ci sono almeno due o tre medici di guardia 24 ore su 24
medici, tutti specialisti in Anestesia e Rianimazione e gli infermieri sono
almeno 5 tutto il giorno. Essi lavorano in squadra per ottenere i migliori
risultati. Il personale risponderà a tutte le vostre domande durante la
visita ed il colloquio. Per motivi di riservatezza le informazioni vengono
fornite ai soli familiari stretti: a questi devono rivolgersi gli altri
parenti, amici o conoscenti per avere notizie.
Informazioni
generali
Dopo il ricovero è necessario fornire al personale del
reparto i dati anagrafici del paziente ed i recapiti telefonici dei
familiari. L'assistenza diretta da parte dei familiari non è necessaria: se
abbiano necessità di qualcosa o di altre informazioni ve lo faremo sapere.
Visite
Tutti i giorni alle ore 15.00, per ogni paziente, è permesso la visita di
una sola persona, indossando camice e soprascarpe forniti all'ingresso. Per
le gravi condizioni dei pazienti, per l’igiene e per non ostacolare il
continuo lavoro del personale il tempo è limitato a pochi minuti.
Non è possibile portare oggetti ed effetti personali ai
pazienti; non portate i telefonini che possono bloccare le macchine che tengono in
vita i malati.
I pazienti che sono collegati al respiratore automatico
non possono parlare, ma potete provare a comunicare con loro toccandolo e
parlando. È probabile che non riuscirete a riconoscere il viso del
vostro caro tra l’insieme di fili, dei tubi e delle apparecchiature che lo
circondano.
Ai malati non perfettamente coscienti limitiamo i
movimenti legando delle fasce intorno ai polsi per evitare che strappino
involontariamente i tubi ed i cavi delle apparecchiature. Il personale fa
comunque ogni sforzo per proteggere la dignità degli ammalati.
Colloquio con i familiari
Alle ore 16.00, prima della visita, avviene il colloquio dei medici con i
familiari. Le informazioni vi saranno date dal medico Rianimatore
responsabile della cura dei pazienti, in modo chiaro e soddisfacente.
Se ne sentite la necessità o per particolari
motivazioni, il Direttore della Rianimazione sarà a Vostra disposizione,
prenotando un appuntamento. Esiste il divieto a tutto il personale di
fornire informazioni telefoniche. I pazienti hanno bisogno di assistenza
continua, minuto per minuto, ed il personale è impegnato e non
può rispondere a telefono. Non telefonate e
non fate telefonare per avere notizie al di fuori dell’orario del colloquio.
Queste regole servono a proteggere anche la riservatezza dei ricoverati
evitando di divulgare notizie a persone non autorizzate dalla famiglia. In caso di trasferimento o di importanti variazioni delle condizioni del
paziente sarete contattati telefonicamente dal medico Rianimatore.
Videoconforto
E' possibile vedere il proprio caro ricoverato tramite un
sistema Closer, unico in Italia, direttamente da casa ed in qualsiasi parte del
mondo. Vengono rilasciate, a richiesta, identificativo e parola-chiave per
poter accedere, mediante Internet, alla visione del paziente richiesto.
Il consenso
Le gravi condizioni di salute dei nostri malati spesso
ci impongono manovre curative e tecniche chirurgiche anche rischiose, spesso
fatte in emergenza. Quando è possibile vi informeremo anticipatamente e vi
chiederemo il consenso verbale e scritto. In ogni caso cercheremo di essere
puntuali nel comunicarvi le cure che stiamo applicando, i miglioramenti o
gli eventuali peggioramenti.
Le informazioni
E' un vostro diritto essere informati in modo
comprensibile sulle condizioni di salute del vostro paziente. Vi daremo le
informazioni in modo onesto e senza nascondere la verità. Non cercate di
ottenere informazioni dal personale che esce o entra nel Centro di
Rianimazione: hanno il divieto di fornire informazioni fuori dell’orario di
colloquio.
La tracheotomia
La maggior parte dei nostri pazienti respira con l'aiuto
di una macchina che spinge ossigeno nei polmoni attraverso un tubo messo in
gola tra le corde vocali. Questo tubo rende difficile l'igiene della bocca e
può creare danni alla trachea. Per ciò quando pensiamo che la respirazione
artificiale deve durare molto tempo eseguiamo la tracheotomia che è più
vantaggiosa. È un intervento temporaneo che consiste in un'incisione sul
collo per infilare un tubicino nella trachea. Quest'intervento può essere di
emergenza, ma, a volte è programmato e ci consente di informare prima i
familiari.
Le trasfusioni di sangue
Alcuni dei nostri pazienti possono aver bisogno di sangue,
a volte anche in grandi quantità. Il sangue che utilizziamo è sottoposto a
rigorosi controlli per limitare il rischio d'infezioni, ma ogni trasfusione
comporta un rischio anche se minimo. Il sangue disponibile è poco e se vi
chiederemo di donare sangue, attivatevi il più possibile.
Guarigione e trasferimento
Raramente la guarigione dei malati di rianimazione
avviene rapidamente. Il più delle volte è un processo lento e graduale.
Passata la fase acuta i pazienti stabilizzati devono essere trasferiti nei
reparti più adatti a continuare le cure, poiché una permanenza inutile in
rianimazione può essere negativa.
Alcuni termini che noi usiamo
- A. De Nicola
Catetere
venoso centrale. Tubicino inserito in una
grossa vena e che arriva vicino al cuore. Serve a somministrare in
continuazione farmaci e nutrizione artificiale.
Coma.
Grave alterazione della coscienza che è assente:
il paziente non esegue
ordini semplici ed é distaccato dall'ambiente esterno. E’ la conseguenza di una sofferenza cerebrale da cause
varie: un trauma, un'alterazione metabolica grave come il diabete, una
grave infezione, una mancanza di ossigeno al cervello durante un arresto
cardiaco.
Nutrizione:
tutti i pazienti in Rianimazione vengono alimentati artificialmente
attraverso un tubo che raggiunge lo stomaco o attraverso la via venosa.
Respiratore meccanico.
È’ la macchina principale della Rianimazione che spinge ossigeno ed aria nei
polmoni e consente sofisticati programmi di assistenza respiratoria. Quando
si parla di "svezzamento dal respiratore" si intendono le manovre che si
fanno per rendere autonomo il paziente dalla macchina, dopo giorni di
respirazione artificiale.
Shock.
È un’insufficienza circolatoria acuta, con una bassa pressione arteriosa.
Può essere causato da molti fattori quali emorragia, infezione grave,
embolia polmonare, infarto del cuore miocardico, grave reazione allergica
ecc. La quantità di ossigeno che raggiunge gli organi è insufficiente e può
creare danni gravi.
Sondino naso-gastrico.
Tubo che passando attraverso il naso raggiunge lo stomaco viene utilizzato
per l'alimentazione artificiale.
Tubo tracheale.
Tubo che passando attraverso la bocca arriva in trachea. Viene collegato al
respiratore meccanico che spinge aria nei polmoni del paziente fino a quando
egli non sarà in grado di respirare da solo.
Altri termini
usati in rianimazione
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