Giusto pochi giorni fa, parlandovi delle drug wars messicane, avevamo sottolineato che fino ad ora i quasi 50mila soldati assegnati dal presidente Felipe Calderon non erano riusciti a fare molto.
Ieri, invece, un importante colpo è stato messo a segno: l’arresto di Teodoro Garcia Simental, uno dei narcotrafficanti più ricercati e anche uno degli assassini più efferati.
El Teo, così veniva chiamato, è considerato il mandante di almeno 300 omicidio, quasi tutti avvenuti nell’area di Tijuana, al confine con gli Stati Uniti.
Nato inizialmente come sicario del cartello guidato dalla famiglia Arellano Felix, successivamente era riuscito a prendere il controllo della banda e la sua escalation non si è mai fermata.
Operava insieme ai cartelli de La Familia e Sinaloa ed era solito far sequestrare - e spesso uccidere - imprenditori e commercianti in modo da finanziare la sua struttura operativa.
Così ha parlato di lui il capo di polizia messicano dell’antidroga, Ramon Pequeno:
Garcia Simental era uno dei criminali più ricercati da Messico e Stati Uniti, tanto che il nostro governo aveva offerto 2,4 milioni di dollari a chi avesse fornito informazioni per individuarlo. Per la sua cattura siamo stati aiutati dall’agenzia anti-droga statunitense.
Gli omicidi di cui si è reso prima esecutore e poi mandante avvenivano tutti seguendo lo stesso modus operandi: i cosiddetti “nemici” venivano dissolti in bidoni riempiti di soda caustica.
Via | Jornada
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14 gen 2010 - 02:05 - #1Ha la faccia da porco