Non è la prima volta che ci occupiamo di badanti violente: oltre al caso italiano, di Veroli, nel maggio scorso vi avevamo mostrato il video, girato ad Israele, di una badante intenta a picchiare e maltrattare una 72enne malata di Alzheimer.
L’ultimo caso è emerso a Massa Carrara, dove una assistente italiana è sorpresa a maltrattare e picchiare una donna di 75 anni, malata di Alzheimer.
La badante è stata incastrata da micro-telecamere. I familiari della vittima, sospettando i maltrattamenti, hanno installato un sistema di videosorveglianza e sono così riusciti ad incastrare la donna violenta.
Continua a leggere: Massa Carrara: malmenava anziana malata di Alzheimer, arrestata badante italiana
Il video che vedete qui sopra è stato ripreso domenica mattina dalla telecamera a circuito chiuso di una stazione di benzina a Vincent, East London.
Donnovan Rottcher era in auto con un suo amico, fermi ad un semaforo, quando un uomo alla guida della sua vettura li ha avvicinati ed ha iniziato ad insultarli, senza motivo.
La vicenda sembrava essersi conclusa al semaforo, ma quando Rottcher e l’amico sono entrati nella stazione di benzina, l’altro li ha seguiti.
Il resto è documentato nel video: una violenta aggressione che ha lasciato Rottcher svenuto a terra.
Continua a leggere: Video: aggressione ad un distributore di benzina di East London
Accusa di associazione per delinquere finalizzata all’usura, all’estorsione e all’esercizio abusivo dell’attività finanziaria: con queste accuse i Carabinieri di Lecce hanno arrestato 19 persone, attive nel Salento e nella provincia di Bologna.
La gang, vicina alla Sacra Corona Unita, imponeva alle vittime tassi di interesse che oscillavano tra il 120% e il 300%.
Grazie anche alla collaborazione di un’impiegata di una nota finanziaria di Lecce, il gruppo di usuarai costringeva la vittime ad accendere dei mutui, facendole entrare in un circolo vizioso dal quale era impossibile uscire.
Continua a leggere: Operazione Shylock: arrestati 19 usurai tra il Salento e Bologna
Ci siamo già occupati del teppistello Davante Gathings, 16enne americano che il 3 marzo dello scorso anno picchiò brutalmente Michelle Nix, autista di un autobus di Kalamazoo, nello Stato del Michigan.
Il video, la cui visione è sconsigliata a chi si impressione facilmente, fece il giro del mondo. La Nix riportò diversi traumi, fisici e psicologici, mentre il giovane fu rinchiuso in un istituto per minorenni in Pennsylvania.
Ora se ne torna a parlare perchè Gathings è stato rimesso in libertà ed è tornato proprio a Kalamazoo. Questo ha scatenato una serie di polemiche, soprattutto alla luce di quanto segue:
Mentre si trovava nella struttura in Pennsylvania, Gathings è stato protagonista di diversi episodi di violenza e il 20 gennaio scorso un giudice ha stabilito che la sua permanenza lì si sarebbe prolungata, proprio perchè la riabilitazione non stava funzionando.
Continua a leggere: USA: 16enne picchia brutalmente autista dell'autobus, libero dopo appena 15 mesi
Il video che vedete qui sopra è utilizzato come prova nel processo che si sta tenendo in questi giorni a New York City e che vede imputato l’agente di polizia David London, accusato di aver picchiato il 28enne Walter Harvin, veterano della guerra in Iraq.
L’episodio risale al luglio del 2008: London e un suo collega avvicinano Harvin in un bagno pubblico e gli chiedono di mostrargli un documento di identità.
Al rifiuto di Harvin, parte l’aggressione documentata dal video. London ha sempre sostenuto di aver agito per legittima difesa: Harvin, secondo lui, era aggressivo e violento e per questo ha agito in quel modo.
Harvin, che soffriva di disturbo post traumatico da stress, al momento è scomparso ed è quindi impossibile sentire la sua versione dei fatti.
Continua a leggere: Video: veterano della guerra in Iraq picchiato da agente di polizia
Il quartiere romano di Tor Bella Monaca sempre più simile a quello napoletano di Scampia: è quello che sostengono alcuni quotidiani nel commentare la maxi operazione di ieri a Roma, quando più di 80 militari, aiutati dai vigili del fuoco, hanno abbattuto i muri e le cancellate costruiti dai pregiudicati spacciatori della zona per poter ostacolare i controlli antidroga.
Le costruzioni prese di mira dagli agenti sono quelle site in via dell’Archeologia, dove alcuni residenti avevano costruito dei veri e propri sistemi di videosorveglianza - videocitofoni e videocamere - oltre a barriere in metallo e muratura che, secondo loro, dovevano servire per impedire alle forze dell’ordine di scoprire i loro traffici illeciti e, non ultimo, garantire facili vie di fuga.
Nel corso dell’operazione sono state denunciate 13 persone con l’accusa di danneggiamento e occupazione abusiva, mentre uno è finito in manette: nel suo garage gli agenti hanno rinvenuto diverse auto e moto rubate.
E’ finito in manette a Gela, con l’accusa di violenza sessuale ai danni di un minore di 15 anni, il pensionato 69enne Giovanni Tardigrado, ex dipendente Enel ed ex conduttore di un programma musicale in una tv privata.
L’uomo, residente nel centro storico cittadino, è stato arrestato in flagranza di reato, sorpreso mentre abusava sessualmente di un ragazzino di 15 anni nel suo appartamento di via Cairoli.
Stando a quanto si è appreso i casi di violenza potrebbero essere ben più di uno. Si legge su Tg10:
Nell’alloggio sequestrato sono stati rinvenuti centinaia di video cassette, formato dvd, i cui contenuti sono al vaglio degli inquirenti. Potrebbero contenere registrazioni pornografiche. All’interno della stanza, la Polizia ha rinvenuto decine di modellini auto custoditi integri che il pedofilo, ex dipendente della Raffineria Eni, avrebbe regalato ai minori per adescarli. Non è escluso che il Tardigrado avrebbe anche cercato di catturare nella stanza dello squallore i minori, inviando ricariche telefoniche ai loro telefonini.
Si è conclusa oggi, dopo oltre tre mesi di indagini, un’operazione sotto copertura condotta dalla Polizia Postale della Liguria per contrastare la diffusione di materiale pedopornografico via internet.
Sei persone sono finite in manette - due nel Lazio, due in Lombardia, una in Campania e una in Emilia - mentre 460 persone sono state denunciate.
Tra queste, come riporta Il Secolo XIX, “25 sono liguri di cui 13 a Genova, 8 a Imperia, 3 a Savona e uno a Spezia. Sono tutti giovani, di età compresa tra i 18 ed i 30 anni. Nel complesso il 60% degli indagati è composto da lavoratori dipendenti, il 4% da studenti, l’8% da pensionati, il 4% da disoccupati, il 24% da liberi professionisti“.
Premessa: due agenti di polizia di West Memphis, nell’Arkansas, fermano una vettura sospetta ad un posto di blocco. Al suo interno ci sono due spacciatori che, alla vista degli agenti, aprono il fuoco e li uccidono.
I due fuggono a bordo della loro auto e dopo una lunga caccia all’uomo vengono rintracciati nel parcheggio di un Walmart Supercenter.
Il resto lo vedete nel video: gli agenti cercano di avvicinarsi all’auto per arrestare i due sospetti, ma la sparatoria è inevitabile.
Due agenti restano ferito - uno alla spalla e uno allo stomaco - mentre i due spacciatori vengono uccisi.
Via | CommercialAppeal e LiveLeak
Continua a leggere: Video: sparatoria in un parcheggio a West Memphis, uccisi due spacciatori
Il modus operandi della banda di ladri sgominata ieri a Reggio Emilia è ben spiegato dal video che vedete qui sopra: entravano nel supermercato, toglievano i dispositivi antitaccheggio alla merce, scambiavano prezzi e, in un modo o nell’altro, riuscivano a farla franca.
Ben 11 persone, tutte di origini calabresi e imparentate tra loro, sono finite in manette con l’accusa di concorso in furto aggravato e continuato.
Avrebbero agito per quasi un anno, sempre nel supermercato Ipercoop del centro commerciale Ariosto di Reggio Emilia: l’intero bottino - fatto di capi d’abbigliamento, alimentari, beni per l’igiene personale e della casa - ammonterebbe a 60 mila euro.
Via | YouReporter e Il Giornale Di Reggio