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Apple rilascia iOS 4.1 beta 3

pubblicato da michele

iOS 4.1 beta 3

Apple ha appena rilasciato la versione beta 3 di iOS 4.1, esattamente si tratta della build 8B5097d. Il pacchetto è disponibile solo agli sviluppatori e nella versione per iPhone 4 è grande 599Mb (solo 383Mb per iPhone 3GS).

La nuova versione del sistema operativo mobile di Cupertino viene rilasciata assieme ad una ad-hoc della SDK. Al momento i cambiamenti sembrano molto esigui rispetto alla precedente beta 2. Non è noto se il famoso bug-fix circa il sensore di prossimità sia stato integrato.

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Apple si comporta come una gigantesca startup

pubblicato da Simone Gambirasio

applicazione remote iphone

Uno dei segreti di Apple? Un team di persone molto flessibili, che si occupano di diversi progetti nel corso della loro vita professionale e che l’azienda può coordinare in base alle sue esigenze. A dirlo non è una persona qualunque ma Sachin Agarwal, ex dipendente del team Final Cut Pro di Apple e attualmente CEO di uno dei progetti più interessanti del web, Posterous.

Sachin ne ha parlato proprio in questi giorni, citando l’esempio dell’applicazione Remote di Apple. Questa applicazione, installabile su iPhone e iPod Touch, consente di controllare agevolmente la musica sul nostro computer o sulla nostra Apple TV, trasformando i dispositivi mobili di Apple in veri e propri telecomandi. Peccato che non venga aggiornata da diverso tempo, tanto che ancora oggi non approfitta in pieno delle possibilità offerte da iOS 4 o dal Retina Display.

Perché? Semplice, secondo Sachin: quell’applicazione non è stata sviluppata da un team, ma da un singolo dipendente Apple, un suo caro amico. “Apple non costituisce grandi team per lavorare su ogni singolo prodotto”, spiega il CEO di Posterous, “Piuttosto assume poche persone, ma molto intelligenti, in grado di lavorare su diversi progetti e di spostarsi da un progetto all’altro in base alle esigenze”.

Un giorno lavori all’applicazione Remote e il giorno dopo, come in questo caso, ti trovi a fare qualcosa di completamente diverso. “Gli ingegneri dei progetti Mac OS e iOS si spostano continuamente da un team all’altro in base ai cicli di consegna e alle urgenze del momento”, spiega ancora Sachin. Effettivamente questo l’ha ammesso Apple stessa qualche anno fa, quando giustificò il ritardo di Leopard con l’impegno legato allo sviluppo di iPhone OS. L’ex dipendente Apple rivela che anche i responsabili di Final Cut Pro, spesso, vengono coinvolti in altre applicazioni professionali quando ci sono emergenze.

Da questo cosa di deduce? Che un ingegnere Apple non potrà mai sperare di passare la vita su un unico progetto. E che i team di lavoro Apple tendono a rimanere estremamente piccoli, fin dove possibile. Esattamente come le startup, che per il loro avvio devono necessariamente affidarsi a persone dinamiche, in grado di svolgere più compiti in base alle esigenze del momento. Un modo, come un altro, per sentirsi “giovani”.

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Apple mette il freno al cloud computing su iTunes?

pubblicato da Simone Gambirasio


Da tempo parliamo del fantomatico iTunes.com, un servizio di cloud computing per iTunes Store. Si tratta solo di ipotesi, ma ben giustificate dalle recente acquisizione di Lala. Per iTunes.com si intende un servizio on-line che dia la possibilità di ascoltare in streaming tutta la musica che abbiamo acquistato, direttamente dai server Apple senza occupare spazio sui nostri dispositivi.

Secondo un articolo di CNet, però, gli ambiziosi progetti di Apple avrebbero subito un rallentamento. In questi giorni l’azienda starebbe avvertendo le major in merito a questi rallentamenti, anticipando che se saranno lanciati servizi di cloud computing nei prossimi mesi, questi saranno comunque limitati rispetto ai piani iniziali. In passato la Mela avrebbe discusso con le etichette piani più ambiziosi di quelli descritti negli incontri di questi giorni.

Secondo la fonte di CNet lo stesso Eddy Cue, che tempo fa era al capo della divisione iTunes, avrebbe speso molto tempo con Lala per definire quale ruolo l’azienda debba rappresentare all’interno di Apple. Lala, lo ricordiamo, era specializzata nell’ascolto di musica in streaming. Sembra però che i rapporti dei dipendenti di Lala con i vertici di Apple non siano fra i più rosei: già uno dei quattro membri fondatori avrebbe abbandonato l’azienda.

Il rallentamento di Cupertino potrebbe essere anche legato all’annuncio di Google di voler entrare nel settore musicale: forse, data la sua posizione dominante, Apple preferirà prima farsi un’idea più precisa delle intenzioni della concorrenza.

Mentre Apple sembra frenare sullo streaming musicale, pare invece che proceda a passo spedito sullo streaming video. Sempre secondo le fonti di CNet, avrebbe già descritto la sua idea ai protagonisti del settore cinematografico e televisivo. Nel frattempo proseguono i lavori ai server della Mela in North Carolina che, secondo molti, serviranno allo streaming: dovrebbero essere pronti entro la fine dell’anno.

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Jailbreakme.com e la falla nel motore PDF di Safari

pubblicato da aWilito


Come sottolineavano anche gli stessi utenti di mela|blog, l’entusiasmo per l’eleganza e la semplicità del nuovo strumento di jailbreak universale creato dal DevTeam ha tralasciato di porre la giusta enfasi ad un altro aspetto della faccenda ben più inquietante, e cioè l’esistenza di una gravissima falla in Safari Mobile che potrebbe presto essere usata per ben altri scopi dai malintenzionati. Il problema, a quanto pare, starebbe tutto nel motore di rendering dei PDF integrato in Safari.

Eseguire un jailbreak oggi è talmente facile (sebbene non esente da problemi) che si può entrare dentro un Apple Store, fare finta di provare un iPhone e nel mentre far partire l’installazione di Cydia, almeno finché non verranno bloccati jailbreakme.com e i suoi mirror. Il tutto, senza la necessità di collegare il dispositivo ad un computer.

La storia del sito jailbreakme.com risale al 2007 e, non dissimilmente da oggi, al tempo veniva usato per permettere l’installazione di software di terze parti su iOS 1.1.1. Allora come oggi, una vulnerabilità in Safari consentiva di iniettare il codice del jailbreak negli iPhone ed iPod touch. Tuttavia, il diligentissimo tool dell’epoca si preoccupava anche di tappare la falla dopo averla sfruttata, e ciò rappresentò un’autentica chicca per i più smanettoni, almeno fin quando Apple non la stuccò ufficialmente e per sempre col rilascio di iOS 1.1.2.

In realtà, la falla che sfruttiamo nel 2010 non riguarda direttamente Safari, ma piuttosto la componente di iOS utilizzata per visualizzare i PDF. Stando all’analisi di Ching-Lan Huang, alla base dell’hack ci sarebbe uno heap overflow, cosa che secondo John Gruber è totalmente sbagliata:

Apple possiede il proprio motore di rendering PDF, non usa quello di Adobe, e il bug di heap overflow suggerito da Huang si trova nel renderer PDF di Apple.

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Apple Store: in apertura il 7 Agosto quello di Covent Garden a Londra

pubblicato da Claudia

Apple Store Londra

Apple ha annunciato ufficialmente l’apertura di un nuovo Store, questa volta a Covent Garden in Londra. Lo Store aprirà Sabato 7 Agosto alle 10.00 di mattina ora locale e sembra essere il più grande attualmente per dimensioni. Il punto vendita nasce dalla ristrutturazione di un palazzo storico nel popolare quartiere noto agli amanti dello shopping.

Lo Store si estende per ben quattro piani, ma una buona parte dello spazio verrà utilizzato per sale conferenze ed uffici dello staff, quindi ufficialmente solo due di essi saranno aperti al pubblico. La struttura è dotata di un tetto di vetro e si trova in un cortile originariamente pensato per l’accesso dei cavalli alla costruzione, datata 1877. L’entrata per i clienti è composta da un portico attraversato da arcate di pietra, resa ancora più caratteristica dalle lampade a gas originali rimesse in funzione. Decisamente suggestivo e molto in stile british.

Pare che, per la ritrutturazione, siano stati smontati gli archi pietra per pietra. Ognuna di esse è stata numerata e fotografata accuratamente per una corretta ricostruzione su una pavimentazione ribassata di 4 pollici rispetto a quella originale, il tutto per mesi di attento lavoro. Lo Store di Covent Garden si trova a poche miglia di distanza dal primo in Regent Street ed è stato pensato per “smaltire” il gran numero di clienti che affolla il primo storico punto vendita.

[Via MacRumors]

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Capcom, Bioware: vendite non entusiasmanti su App Store

pubblicato da aWilito


Che App Store potesse rivelarsi una miniera d’oro per i piccoli sviluppatori e la società più grandi è cosa nota da tempo. Mentre tuttavia alcuni di questi vantano guadagni del tutto invidiabili, altri più blasonati non ottengono i risultati economici sperati. Tra gli scontenti, Capcom e Bioware.

A guardare alle ottime vendite di Ngmoco, che è una semplice startup del gaming su piattaforma mobile Apple, o a quelle altrettanto entusiasmanti di Gameloft c’è da domandarsi cosa sia andato storto nei piani di Capcom. Nel suo ultimo report finanziario, infatti, viene esplicitamente menzionato il disappunto per Resident Evil 4, le cui vendite sono appena “aumentate gradualmente”, laddove titoli molto più pubblicizzati ed attesi, come Street Fighter IV e Phoenix Wright hanno a malapena “raggiunto le proiezioni di vendita”. Il che, a certi livelli, se non è considerato un fiasco, poco ci manca.

E anche dal partner di EA Bioware giungono lamentele analoghe. In una intervista a VideoGamer.com il vice presidente nonché cofondatore della società Greg Zeschuk (nella foto in alto) avrebbe affermato mestamente:

Qui non si tratta di sbagli ma di tirare a indovinare, e le nostre supposizioni erano sbagliate. Ma abbiamo imparato qualcosa nel processo, e cioè che la chiave di volta dell’intera piattaforma resta il gameplay tattile.

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iPad porta Apple al terzo posto tra tutti i produttori di computer portatili a livello globale

pubblicato da Claudia

iPad share

Una ricerca condotta da Chris Whitmore, analista della Deutsche Bank, e ulteriormente riportata da Fortune, svela come l’iPad sia stato categorizzato tra i “portable computer” (ovvero computer portatili) insieme a netbook e notebook. Proprio grazie ad iPad, Apple ha ottenuto la terza posizione a livello globale tra tutti i produttori/venditori di computer portatili per il secondo trimestre di questo 2010, subito dopo HP e Lenovo Acer.

Come già accennato nella conferenza stampa sui risultati fiscali, la crescita di share di Apple è stata guidata e causata dalla forte crescita nel suo stesso segmento di terminali portatili, combinata con un trimestre di lancio di iPad davvero incredibile a livello di numeri. Come Whitmore ha specificato,

Se includiamo iPad nel mercato NB [dei notebook], Apple ha fatto un grosso balzo oltre Asus, Lenovo, Toshiba e Dell in termini di share globale delle unità.

Secondo le premesse di analisi di Whitmore, quindi, Apple è passata dall’essere la settima nel mercato globale dei computer portatili ad essere la terza. Le buone notizie non finiscono qui: Whitmore ha raccolto dati dagli store al dettaglio e ha notato come l’evoluzione sia continuata anche in tutto Giugno, con iPad che ha cannibalizzato il mercato dei netbook e dei portatili a basso costo.

Secondo le previsioni dell’analista, gli investitori saranno sempre più persuasi ad includere i tablet nei propri calcoli.

[Via MacRumors]

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Apple e Amazon accusate di ostacolare la concorrenza, accordandosi sui prezzi degli e-book

pubblicato da Ruthven

Richard BlumenthalIl procuratore generale del Connecticut Richard Blumenthal ha formalmente aperto un’inchiesta sugli accordi che Apple e Amazon hanno con le case editrici. Secondo l’accusa, nata da una ricerca sul listino prezzi di iBookstore e di altre grandi compagnie, sembrerebbe che il mercato degli e-book sia influenzato da una serie di accordi che permetterebbero ad Apple e Amazon di vendere a prezzi più bassi rispetto alla concorrenza.

Sia Amazon che Apple hanno raggiunto accordi con i maggiori editori di e-book per assicurarsi di ottenere prezzi migliori rispetto a qualsiasi competitore; queste condizioni contrattuali sono note come “most favored nation” (MFN: nazione più favorita). Inoltre l’accordo di Apple con gli editori prevederebbe che questi ultimi impediscano alle case concorrenti di vendere e-book a prezzi inferiori da quelli stabiliti da Cupertino.

Sotto accusa gli accordi stretti fra Apple, Amazon, Borders, Barnes & Nobles con numerose case editrici, tra cui Macmillan, Simon & Schuster, Hachette, HarperCollins e Penguin.

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Arriva FaceTime su rete 3G

pubblicato da Ruthven

FaceTime, l’app di Apple per le videochiamate fra iPhone 4 da rete WiFi (e quindi senza costi addizionali) è stata resa disponibile su rete 3G.

L’applicazione My3G è stata aggiornata con il supporto a FaceTime ed è necessaria per usare quest’ultima su rete 3G. My3G è un’app che può essere installata solamente su un iPhone con jailbreak: funziona “facendo credere” all’iPhone che la connessione 3G sia una rete WiFi.

Ecco i passi da effettuare per usare FaceTime con il 3G:

  1. Effettuare il jailbreak dell’iPhone 4 via www.jailbreakme.com
  2. Scaricare e aggiornare Cydia all’ultima versione
  3. Aprire Cydia e andare a Setup > Sorgenti > Edita (Manage > Sources > Edit)
  4. Aggiungere la sorgente url http://apt.modmyi.com
  5. Cercare il pacchetto “My3G”, scaricarlo ed installarlo
  6. Seguire il Rock setup process con una username e password
  7. Aprire My3G, lasciando tutte le opzioni sul valore di default
  8. FaceTime dovrebbe funzionare sul 3G! Assicurarsi di “dimenticare” la rete WiFi sulla quale si è connessi, attraverso le opzioni di iOS.

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Office 2011 per Mac: in Italia a partire da novembre

pubblicato da Simone Gambirasio

office 2011 mac

Office 2011 per Mac sarà lanciato in oltre 100 paesi di tutto il mondo a partire dalla fine di ottobre, e in una versione italiana entro il prossimo novembre. A dirlo è la stessa Microsoft, che ha diramato un comunicato ufficiale.

Non finisce qui, però. A partire da oggi (2 agosto) chi dovrà acquistare Office 2008 per Mac avrà comunque la possibilità di aggiornare gratuitamente la suite ad Office 2011, non appena sarà disponibile, attraverso il programma Microsoft Office for Mac Technology Guarantee Program.

Office 2011 sarà disponibile in due pacchetti, a cui corrisponderanno due prezzi differenti:

  • Microsoft Office 2011 per Mac Home and Student: include Word per Mac, PowerPoint per Mac, Excel per Mac e Messenger per Mac. La suite sarà disponibile in due versioni: una per l’installazione singola al prezzo stimato di vendita al pubblico di € 109 e un Family Pack con tre installazioni per ambienti domestici in cui siano presenti più Mac, al prezzo di € 139.
  • Microsoft Office 2011 per Mac Home and Business include Word per Mac, PowerPoint per Mac, Excel per Mac, Messenger e la vera novità Outlook per Mac. Anche questa versione sarà disponibile in due edizioni: una per l’installazione singola al prezzo stimato di vendita al pubblico di € 249 e un Multipack con due installazioni, per utenti che dispongono di due Mac, a € 379.
  • Qualora gli utenti della versione Home and Student ritengano di aver bisogno di Outlook, potranno facilmente passare a Office 2011 per Mac Home and Business tramite l’apposita funzionalità per l’aggiornamento online.

    Confermata quindi la versione in lingua italiana, che già con la versione 2008 era stata resa disponibile da subito. In realtà il nuovo Office diventerà ancor più poliglotta, perché aggiungerà due nuove lingue oltre alle 11 già supportate: il polacco e il russo. Per avere qualche idea in più sulle novità di Office 2011, guardate questo video.

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