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Cosenza, falsi invalidi: 13 arresti per medici e funzionari nell'operazione Ippocrate

pubblicato da Renato Marino


Avrebbero certificato false invalidità aggirando la competente commissione. Sono quarantanove i provvedimenti cautelari emessi a carico di medici, funzionari e impiegati amministrativi del Distretto di Rende dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

Tredici le ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari, trentasei gli obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Il reato contestato dalla Procura di Cosenza è il falso ideologico in atto pubblico. Gli indagati sarebbero in tutto centocinquanta.

Le false invalidità civili - in base a quanto emerso dall’attività investigativa - venivano assegnate tramite l’intervento autonomo dei medici, con la complicità di funzionari ed impiegati del Distretto sanitario di Rende. Scrive Il Quotidiano della Calabria:

L’operazione, denominata «Ippocrate», fa seguito ad un’analoga operazione denominata «All included». Fra i destinatari dei provvedimenti ci sarebbe anche il sindaco di San Fili (Cs), Ottorino Zuccarelli. L’inchiesta che ha portato all’emissione delle misure cautelari è scaturita da un’indagine condotta per quasi due anni dalla sezione di Cosenza nord della polizia stradale che aveva rilevato, nel corso di alcuni controlli, irregolarità in merito al riconoscimento dell’invalidità civile a decine di persone.

Foto | Il Quotidiano della Calabria

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Liverpool: Brent Mott uccise la moglie ed inscenò un incidente stradale. Al via il processo

pubblicato da Daniele Particelli

Kate_BrettMott

Ha ucciso la moglie dalla quale stava per divorziare, poi ha inscenato un incidente stradale sperando di riuscire ad ingannare gli inquirenti.

Il 32enne Brent Mott è andato avanti per alcuni giorni con la messinscena: ha inviato sms al telefono della moglie chiedendole dove fosse, si era lamentato con amici e colleghi della sua scomparsa ed aveva anche denunciato il tutto alle autorità.

Quando i rottami della vettura sono stati ritrovati, insieme al cadavere di Kate, 35 anni, ci è voluto poco per capire che non era morta nell’incidente, ma era stata strangolata col suo pigiama.

Così la verità è emersa e ora il Mott si trova sotto processo a Liverpool con l’accusa di aver ucciso la madre dei suoi due figli piccoli.

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Lissone: Luigi Pagani ucciso a calci e pugni dopo una lite per futili motivi. Si cercano i due assassini

pubblicato da Daniele Particelli

Lissone

Sono due le persone ricercate per l’omicidio di Luigi Pagani, 33 anni, avvenuto la notte scorsa a Lissone, in provincia di Monza e Brianza.

Erano da poco passate le 4 del mattino quando Pagani si è fermato ad un chiosco dei panini: lì, stando ad una prima ricostruzione, sarebbe scoppiato un diverbio con altri due clienti del locale, entrambi italiani.

Pagani è stato colpito con pugni e calci da uno dei due uomini ed è caduto a terra. Poi è intervenuto l’altro uomo, che ha continuano a colpire il 33enne.

I due, ancora latitanti, si sono dati alla fuga, lasciando la vittima a terra. A nulla sono serviti i soccorsi: l’uomo è deceduto poco dopo esser stato trasportato all’ospedale di Desio.

Via | Il Cittadino di Monza e Brianza

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'Ndrangheta, Lazio: operazione Paredra contro cosca Gallace, 17 arresti. Tutti i nomi

pubblicato da Renato Marino

I Gallace di Guardavalle avevano puntato sul Lazio. Se il Locale di Corigliano si era infiltrato nel capoluogo meneghino, la ‘ndrina del Catanzarese non stava certo a guardare. Associazione di stampo mafioso, droga, armi, usura, evasione, rivelazione di segreti d’ufficio: 14 arresti tra Catanzaro, Nettuno, Arezzo e Torino.

Sarebbe stata scoperta anche una “talpa” nella Procura di Roma, pronta ad informare gli affiliati sulle indagini a loro carico. Stiamo parlando dell’altro blitz contro la ‘ndrangheta di ieri, passato quasi in secondo piano, in parte “coperto” dall’operazione Santa Tecla.

Un’associazione per delinquere impegnata - secondo gli investigatori - soprattutto nel traffico di cocaina e nell’usura, ma anche nei furti e nella copertura di latitanti. L’Antimafia di Roma aveva iniziato a lavorare sui Gallace di Guardavalle, sulla loro proiezione nel Lazio, tra Anzio e Nettuno, con l’operazione “Appia” del 2004.

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Torino: Paolo Mezzo uccide il patrigno Stefano Alberione e ferisce gravemente il fratello Davide

pubblicato da Daniele Particelli

Valperga_ViaMazzini78

Una banale discussione si è trasformata in tragedia ieri sera a Valperga, piccolo comune in provincia di Torino: Paolo Mezzo, 37 anni, ha ucciso a coltellate il patrigno, Stefano Alberione, 70 anni, e ferito il fratello Davide, di 43 anni.

E’ successo tutto all’ora di cena, come si legge su CronacaQui:

I tre si trovavano a cena. Paolo tagliava il pane con un lungo coltello, mentre ascoltava i due spronarlo per l’ennesima volta a darsi da fare ed a cercare un lavoro. Un ritornello sentito più volte, quasi una consuetudine delle lunghe discussioni in quella casa.

Stavolta, però, Paolo non ci ha visto più. Ha preso il coltello con cui stava tagliando il pane e si è scagliato sul patrigno, colpendolo al petto e trafiggendogli un polmone. Il fratello, invece, è stato colpito in pieno stomaco.

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Niente obbligo di arresto per i sospetti stupratori e pedofili. Lo sostiene la Corte Costituzionale

pubblicato da Daniele Particelli

Corte Costituzionale

Sta facendo molto discutere la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare la parziale illegittimità costituzionale dell’articolo 275 del codice di procedura penale, quello modificato col Decreto Legge del 23 febbraio 2009 e convertito nella legge 23 aprile 2009.

In quell’articolo, lo stesso che introduceva il reato di stalking, si stabiliva l’obbligatorietà della custodia cautelare in carcere per i delitti di prostituzione minorile, pornografia minorile, violenza sessuale, atti sessuali con minorenni, violenza sessuale di gruppo.

Ora la Corte Costituzionale ha stabilito che nei procedimenti per violenza sessuale, atti sessuali con minorenni e prostituzione minorile, anche quando sussistono gravi indizi di colpevolezza, la custodia in carcere dell’indagato non è più obbligatoria. Sarà il giudice a decidere.

Si legge nella sentenza n. 265:

Per quanto odiosi e riprovevoli, i fatti che integrano i delitti in questione ben possono essere e in effetti spesso sono meramente individuali e tali, per le loro connotazioni, da non postulare esigenze cautelari affrontabili solo e rigidamente con la misura massima.

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Omicidio Gianguarino Cafasso: nuova perizia per stabilire la cause della morte

pubblicato da Daniele Particelli

GianguerinoCafasso

Si torna a parlare di Gianguarino Cafasso, il pusher dei viados coinvolto nello scandalo Marrazzo, trovato morto il 12 settembre scorso in una stanza d’albergo alla periferia di Roma.

I risultati dei test tossicologici avevano rivelato che Capasso era deceduto dopo aver assunto una dose di speedball, una combinazione di eroina e cocaina.

Per la sua morte sono indagati i carabinieri Luciano Simeone e Carlo Tagliente e il maresciallo Nicola Testini, tutti e tre accusati di omicidio premeditato aggravato.

Oggi, però, nel corso dell’ial termine dell’incidente probatorio, i legali di Testini, Valerio Spigarelli e Marina Lo Faro, hanno chiesto una nuova perizia, poi accordata dal gip del Tribunale di Roma Renato Laviola.

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Mantova: don Walter Mariani condannato a 5 anni per violenza sessuale

pubblicato da Renato Marino

Cinque anni di carcere per violenza sessuale. Il tribunale di Mantova ha condannato oggi, in primo grado, don Walter Mariani, 69 anni, parroco di San Leonardo.

Il sacerdote era accusato di tre episodi di violenza sessuale, che sarebbero avvenuti in un centro di accoglienza da lui gestito a Mantova, ma è stato riconosciuto colpevole solo di un caso.

Questa mattina in aula il religioso ha fatto una dichiarazione spontanea respingendo le accuse: “la mia fiducia è stata tradita da tre donne che ho sempre aiutato”, poi, alla lettura della sentenza, si è commosso ed ha abbracciato alcuni parocchiani presenti.

Il pm nella requisitoria di lunedì aveva chiesto una condanna a 11 anni di carcere per il sacerdote, parlando di violenze “estorte” alle tre ospiti della Casa di Ruth, gestita proprio da don Mariani, “posizione che ha fatto scattare la procedibilità d’ufficio”.

Via | Gazzetta di Mantova

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Camorra: arrestato a Bacoli Gennaro Addio, latitante clan Lo Russo

pubblicato da Renato Marino


Gennaro Addio, 33 anni, latitante ritenuto affiliato al clan camorristico dei Lo Russo, è stato arrestato nella notte tra lunedì e martedì a Bacoli, dove aveva affittato una villetta al mare per trascorrere le vacanze, come riportato da Il Mattino.

All’arrivo dei carabinieri l’uomo, che era in compagnia della moglie, ha tentato di fuggire dal retro dell’abitazione ma è stato raggiunto e bloccato. I militari gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli il 14 aprile.

Del clan lo Russo c’eravamo occupati in occasione del blitz del 5 maggio scorso. L’influenza criminale dell’organizzazione camorristica negli ultimi anni è cresciuta, tra droga e racket delle estorsioni. Da Miano, Chiaiano, Piscinola, Marianella, il clan sarebbe arrivato ad essere egemone anche in interi quartieri di Napoli, come a Capodimonte.

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'Ndrangheta, Corigliano maxi blitz "Santa Tecla": 67 arresti

pubblicato da Renato Marino


Sessantasette arresti e beni sequestrati per circa 250 milioni di euro nel maxi blitz in corso da questa mattina contro presunti affiliati della ‘ndrangheta del Locale di Corigliano (Cosenza).

I fermi, eseguiti dal Gico di Catanzaro e dello Scico di Roma, hanno riguardato le province di Cosenza, Roma, Reggio Calabria, Foggia, Bologna, Brescia e Milano.

Nell’operazione, denominata Santa Tecla, coordinata dalla Procura e dalla Dda di Catanzaro, sono coinvolti anche una dozzina di imprenditori finiti in manette perché ritenuti dagli inquirenti organici alla cosca.

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