www.fgks.org   »   [go: up one dir, main page]

Howard Martin: il medico gallese detto "il serial killer della corsia"

pubblicato da Vito Parisi


In 10 anni di servizio ha aiutato a morire almeno 18 pazienti terminali e per questo motivo Howard Martin è stato ribattezzato “il serial killer della corsia”. Ciò nonostante l’uomo, che non ha mai mostrato dubbi o rimorsi, è stato assolto dal tribunale di Teeside e per questo motivo non può subire un secondo processo come sancito dalla giurisprudenza britannica.

Martin, 75 anni, venne arrestato nel 2004 con l’accusa di aver ucciso almeno 3 pazienti anziani. Sui loro corpi erano presenti tracce evidenti di dosi letali di antidolorifici. Il processo portò all’assoluzione e l’anno scorso l’uomo ha confessato davanti al General Medical Council (l’equivalente del nostro Ordine) di aver realmente aiutato a morire alcuni suoi pazienti. La General Medical Council ne ha decretato pertanto la radiazione dall’albo. Tra le motivazioni si legge che il medico è “arrogante”, “sconsiderato” e “fissato sulle proprie idee” che non ha mai ritrattato.

Stando alle ricostruzioni effettuate in almeno due casi i pazienti di Martin non avevano chiesto la dolce morte ed era stato lo stesso medico a decidere in completa autonomia. Ciò nonostante l’uomo non dimostra rimorso affermando al contrario

I pazienti stanno comunque per morire e io voglio assicurarmi che siano a loro agio. E’ vero, due volte ho aiutato qualcuno a morire non perché volesse morire ma perché soffriva in modo veramente atroce. Tutti gli altri, invece, volevano morire ed erano in grado di scegliere di farlo

Tra le vittime anche il figlio Paul di 31 anni che nel 1988 era affetto di cancro.

condividi condividi 0 commenti domenica 20 giugno 2010

Disegno di legge svuota-carceri? Per il ministro Roberto Maroni è "negativo e dannoso”

pubblicato da Daniele Particelli

chiave_carcere

Qualche settimana fa il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha rivelato l’intenzione del Governo di studiare un decreto legge per mandare agli arresti domiciliari i detenuti che devono scontare ancora un solo anno di carcere.

In questo modo si alleggerirebbe la pressione sugli istituti di pena sovraffollati e si daranno condizioni più dignitose ai detenuti.

Stiamo lavorando sulle carceri, per dare condizioni dignitose ai carcerati, dato che l’eccedenza di presenze rispetto ai posti disponibili ha portato anche di recente a diversi suicidi. Stiamo pensando a un decreto legge che prevede che coloro a cui manchi un anno di detenzione vadano ai domiciliari. Sarebbe nel loro interesse restare ai domiciliari, perché se scappassero, tornerebbero in carcere per il doppio del periodo.

Questo decreto, già ribattezzato “svuota-carceri” o “mini indulto“, ha però molti difetti, come confermato oggi da Roberto Maroni, ministro dell’Interno, a margine di una visita istituzionale in Egitto.

Continua a leggere: Disegno di legge svuota-carceri? Per il ministro Roberto Maroni è "negativo e dannoso”

condividi condividi 0 commenti mercoledì 05 maggio 2010
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

Genova: arrestato Daniel Nieto, ex capo banda Marsigliesi

pubblicato da Renato Marino

A tradirlo dopo 22 anni di latitanza, un tatuaggio: un geco nero e verde sul collo. Daniel Nieto, 63 anni, francese di origine corsa, era ricercato dal 1989 per essere evaso dal carcere durante un permesso premio. Era stato condannato a 18 anni di reclusione per il rapimento, avvenuto a Roma nel 1978, di Giovanna Amati.

L’uomo l’altro ieri era su un treno partito da Milano e diretto a Ventimiglia quando è incappato in un controllo di routine da parte della polizia ferroviaria. Il caso ha voluto che mentre gli agenti della polfer chiedevano i documenti, all’ex elemento di spicco della banda dei Marsigliesi, distinto e ben vestito, cadesse di mano il biglietto.

Nel piegarsi per raccoglierlo è spuntato dal colletto della camicia quel tatuaggio. Ha poi raccontato ai suoi superiori il poliziotto che per primo ha avuto il sentore che quell’uomo potesse nascondere qualcosa:

“Se l’avessi visto su un ragazzo non mi sarei insospettito, ma su un uomo di quella eta’ il tatuaggio poteva significare qualcosa”.

Continua a leggere: Genova: arrestato Daniel Nieto, ex capo banda Marsigliesi

condividi condividi 0 commenti sabato 24 aprile 2010

Germania: pene alternative per i ragazzi

pubblicato da Vito Parisi

Il giudice Christoph Mangelsdorf opera da anni nel tribunale di Fuda, in Germania, in particolare con i minori. I crimini che si trova a giudicare sono quasi sempre gli stessi: guida in stato di ebrezza, molestie, rissa in discoteca. Tutti reati minori, che però denotano una profonda “vuotezza” da parte dei baby criminali.

Forse stanco per le pene sempre uguali, o credendo che pene differenti potessero stimolare i ragazzi, il giudice ha deciso di offrire agli imputato una pena alternativa: leggere un libro.

I ragazzi infatti vengono di solito indirizzati a lavori utili come pulire i giardini o le strade. Il giudice ha deciso di “sfidare” i ragazzi chiedendo loro di leggere un libro specifico (a seconda del reato) che possa stimolarli.

Ovviamente dopo un periodo ritenuto sufficiente (sei settimane) il ragazzo dovrà dimostrare di aver letto il libro redigendo un tema.

Continua a leggere: Germania: pene alternative per i ragazzi

condividi condividi 0 commenti venerdì 23 aprile 2010

Cremona: aperta un'inchiesta sul canile lager

pubblicato da Vito Parisi

Sulla carta era una struttura ricettiva per cani. In realtà il canile di Cremona era un vero e proprio lager, dove un crimine odioso come quello della violenza sugli animali veniva perpetrato con costanza e senza alcun imbarazzo tanto che nel 2009 i Carabinieri trovarono 25 cani e 7 gatti morti in una cella frigorifera.

Adesso, dopo l’apertura delle indagini del gp Clementina Forleo, la verità è ancora più esecrabile di quanto si potesse credere. Il veterinario Rosario Fico, responsabile della sezione di Grosseto dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, ha portato alla luce una realtà che ha dell’agghiacciante.

Secondo il perito molte uccisioni sono state assolutamente arbitrarie e non motivate da alcuna patologia. In 12 casi chi ha ucciso gli ospiti del canile si è servito del Pentothal, un analgesico non registrato come farmaco eutanasico, ciò nonostante usato con questo scopo. A parte la causa della morte su molti animali sono stati rinvenuti segni di percosse, ematomi ed ecchimosi dovuti a percosse continuate.

Per chi si sta confrontando con il caso resta il disgusto per un comportamento così barbaro. Dalle prime indagini risulta che almeno 5 cani, tra cui un cucciolo, sarebbero morti sbranati. E subito è scattata la protesta su Facebook dove un gruppo di animalisti (che ha già 800 persone in supporto) ha chiesto al comune di Cremona di allontanare dal canile l’associazione che gestisce il canile (volontari inclusi) e che venga dato mandato a qualche garante esterno.

condividi condividi 1 commento martedì 20 aprile 2010
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

‘Ndrangheta: domiciliari in clinica per Andrea Mantella, presunto boss Vibo Valentia

pubblicato da Renato Marino


Era stato arrestato nel 2007 insieme ad altre 23 persone con l’accusa di associazione mafiosa. Poi, per motivi di salute, gli erano stati concessi gli arresti domiciliari in una clinica del Cosentino e dopo appelli e ricorsi era riuscito a tornare in libertà.

Fino alla pronuncia della Cassazione che due giorni fa ha respinto il ricorso del 38enne Andrea Mantella - ritenuto elemento di spicco della criminalità Vibonese (clan Lo Bianco-Barba) - che è stato così nuovamente arrestato e tradotto ai domiciliari nella stessa clinica. Dall’archivio di Melito on line, anno 2007:

Il pentito di ndrangheta Francesco Michienzi ha indicato in Andrea Mantella e Francesco Scrugli, due del commando dei killers che armati di kalashnikov, lupara e pistola, assassinarono il mammasantissima della cosca di Maierato, Raffaele Cracolici, inteso “Lele Palermo”,eliminato nei pressi dello svincolo autostradale di Pizzo Calabro sulla vecchia statale 18, in direzione di Francavilla Angitola.

Continua a leggere: ‘Ndrangheta: domiciliari in clinica per Andrea Mantella, presunto boss Vibo Valentia

condividi condividi 0 commenti domenica 18 aprile 2010

Lula deve decidere sull'estradizione di Battisti

pubblicato da Vito Parisi


Alla fine sono arrivate le motivazioni del Supremo Tribunal Federal del Brasile che aveva decretato il via libera all’estradizione di Cesare Battisti. Secondo i giudici brasiliani Battisti “non agì per motivi politici” nè le sue azioni sono riconducibili ad “una legittima reazione ad un regime oppressivo”. Questo ha dato il via libera all’estradizione, sulla quale ora dovrà decidere il presidente Lula, che a Washington in un incontro con il premier Belusconi aveva detto che avrebbe preso una decisione dopo aver letto le motivazioni della sentenza.

Vista la motivazione non regge più, almeno secondo analisti locali, la tesi dell’asilo politico e pertanto se il presidente Lula vorrà rifiutare l’estradizione dovrà dare una motivazione diversa da quella di rifugiato (che gli era stata concessa nel gennaio 2009 dall’ex ministro della giustizia, Tarso Genro).

Battisti, terrorista dei Proletari armati per il comunismo condannato in Italia a due ergastoli per quattro omicidi avvenuti negli anni ‘70, sta attualmente scontando una pena di due anni in semilibertà in Brasile nel carcere di Papuda (Brasilia) per essere entrato nel paese con un passaporto falso.

condividi condividi 1 commento sabato 17 aprile 2010

Clan dei Casalesi: Giuseppe Setola fa ricorso alla Corte europea contro l’ergastolo

pubblicato da Renato Marino


Invoca “un giusto processo”, il “rispetto per le regole” e si appella alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. Giuseppe Setola, scrive oggi Il Mattino, ha presentato attraverso i suoi legali un ricorso alla Corte europea contro la condanna all’ergastolo divenuta definitiva dopo la sentenza della Cassazione.

Il presunto fautore della svolta stragista dei Casalesi, l’uomo che sarebbe stato a capo dell’ala più sanguinaria del clan, è accusato di ben 18 omicidi tra cui quelli dei sei nordafricani uccisi nella strage di Castel Volturno. Da Lunaset:

Condannato finora (all’ergastolo) per uno di questi delitti, un assassinio commesso nel 1995 a Teverola (Caserta), Setola - come riporta oggi un quotidiano partenopeo - giudica “aberrante” quella sentenza (…) e chiede in proposito l’intervento della Corte europea. La questione sollevata dai suoi legali riguarda l’effettiva partecipazione materiale dell’uomo dei Casalesi al delitto. Secondo alcuni pentiti, Setola aveva dato la propria disponibilità materiale a far parte del commando omicida ma poi si trovò in un gruppo di fuoco che non sarebbe stato utilizzato per l’agguato. Secondo i legali di Setola, l’ergastolo a un soggetto “che nemmeno era presente al momento dell’omicidio” arretra “in maniera assolutamente aberrante la soglia della punibilità”.

Setola finì in manette il 14 Gennaio 2009 a Mignano Montelungo, nel Casertano, dopo una rocambolesca fuga.

Continua a leggere: Clan dei Casalesi: Giuseppe Setola fa ricorso alla Corte europea contro l’ergastolo

condividi condividi 0 commenti mercoledì 14 aprile 2010
PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ

Giappone, confessione estorta: libero dopo 17 anni di carcere Toshikazu Sugaya

pubblicato da Renato Marino


Condannato all’ergastolo, da innocente. Siamo in Giappone. Un autista di bus è stato messo in libertà venerdì dopo ben 17 anni passati in carcere. Toshikazu Sugaya era stato forzato dalla polizia a confessare l’omicidio di una bambina di sette anni. Della vicenda si legge su Diritti e Rovesci. Casi del genere in Giappone, secondo Startribune, non sarebbero così rari.

“Mi sento profondamente dispiaciuto, non siamo riusciti ad ascoltare la vera voce di Mr. Sugaya (…). Mi rendo conto del danno irreversibile che abbiamo causato, rinnovo il mio impegno a non ripetere lo stesso errore”, ha commentato il giudice al termine della lettura della sentenza.

Intanto il ministro della giustizia nipponico ha comunicato di avere in programma la valutazione della possibilità di effettuare registrazioni durante gli interrogatori e di fare del suo meglio affinchè vengano migliorate le analisi dei test del Dna.

Foto | Flickr

condividi condividi 1 commento domenica 28 marzo 2010

UK: la zona col più alto numero di criminali seriali è quella di Manchester

pubblicato da Daniele Particelli

crimineUK

Lo schema che vedete qui sopra ben spiega il rapporto che è appena stato rilasciato dal Ministero Degli Interni del Regno Unito sul luogo di residenza dei criminali seriali più prolifici dello Stato.

Per criminale seriale, in questo caso, si intende qualunque maggiorenne che ha commesso almeno sei reati nel corso degli ultimi due anni.

I dati si riferiscono soltanto a quei criminali che al momento sono in libertà e che continuano a commettere reati.

La zona col più alto numero di criminali seriali è quella di Manchester, mentre quella col numero più basso è la città di Londra, in cui se ne contano 18. Se si considera, invece, l’area che circonda la città, il numero sale a 1408.

Continua a leggere: UK: la zona col più alto numero di criminali seriali è quella di Manchester

condividi condividi 1 commento martedì 16 marzo 2010
Network Blogo