Quando in Italia qualche ultras combina un guaio, c’è sempre qualcuno che spiega “Si, ma in Inghilterra avevano il problema degli hooligans, e l’hanno risolto”. Il che è vero, in Inghilterra gli stadi sono mediamente molto più a misura di famiglia rispetto all’Italia. Ciò non toglie che a volte le cose possano degenerare anche da quelle parti.
Per esempio ieri sera all’Old Trafford: c’è in programma il derby Manchester City - Manchester United, per la semifinale della Carling Cup. A un certo punto, dagli spalti comincia ad arrivare di tutto. E Craig Bellamy, del Manchester City di Roberto Mancini, si becca una moneta in testa. Non solo: credo vi basti dare un’occhiata alla foto qui sopra per capire quanto è andato vicino a spaccarsi in due il cranio.
Ora la FA - l’equivalente della nostra Lega Calcio - potrebbe decidere sanzioni molto severe contro lo United: colpevole di non avere tenuto adeguatamente sotto controllo i propri tifosi. Se volete saperne di più, calcioblog dedica all’incontro - e al suo contorno - un post e una ricca gallery di immagini.
Via | The Sun
Per chi non lo ricordasse Antonio Speziale è uno dei due indagati nella morte di Filippo Raciti, l’ispettore di polizia che perse la vita il 2 fabbraio 2007 durante gli scontri del derby Catania-Palermo.
Ai domiciliari nella sua casa di Jesi per resistenza a pubblico ufficiale Speziale ha trascorso la sua detenzione prestando tre volte la settimana il suo operato presso la sede della Croce Rossa Italiana. La condanna gli era stata inflitta dal Tribunale dei Minori di Catania, che dovrà pronunciarsi ora sull’accusa di omicidio.
E’ stato il suo legale, l’avvocato Giuseppe Lipera, a confermare la notizia della libertà del giovane. Speziale, che si è sempre dichiarato estraneo all’omicidio, commentando il suo primo giorno di libertà ha dichiarato:
Ho pagato gli errori che ho fatto, e voglio imparare a non commetterne più. So di avere sbagliato, ma ribadisco la mia estraneità alla morte dell’ispettore Filippo Raciti. Sono contento di essere libero - aggiunge - ma adesso mi devo liberare dall’altra accusa, che respingo con fermezza nel rispetto del dolore altrui. Adesso voglio pensare a costruirmi la vita. Trascorrerò il Natale a casa dai miei familiari e poi penserò al mio futuro. Il Catania? Lo seguo in televisione perché ho il Daspo (il divieto di accedere alle manifestazioni sportive ndr) e guardo quello che si può mentre firmo in caserma. Ma i veri problemi sono altri. Sono certo di avere ancora delle possibilità e questo grazie alla mia famiglia e al mio legale, l’avvocato Giuseppe Lipera, che mi sono sempre vicini”.
Gli ultras raramente sono delle educande e si dedicano a corsi di taglio e cucito: ma credo che i tifosi dello Zenit San Pietroburgo e del CSKA Mosca, siano leggermente più, ehm, “agitati” della media. Guardate che cosa è successo il 26 settembre scorso: una megarissa organizzata nei minimi dettagli - un po’ come accadeva in Olanda alcuni anni fa - che si trasforma in una royal rumble di un centinaio di persone.
Via | LiveLeak
Hoolikopter, titola con un certo humour teutonico la Bild, mostrando le immagini di un elicottero radiocomandato che, armato di telecamera, potrebbe aiutare ad identificare i tifosi particolarmente agitati nelle partite della Bundesliga. Si, perchè non solo in Italia gli ultras a volte si lasciano scappare la mano - sul link tutti i post - anche in Germania.
Dopo il salto trovate un video con protagonisti alcuni tifosi dell’Hansa Rostock.
Via | Bild.de
Settimana scorsa ci eravamo occupati della vicenda di Gabriele Sandri, ora se ne torna a parlare anche se indirettamente: i carabinieri del Nucleo Informativo di Milano infatti stamane hanno effettuato perquisizioni nelle abitazioni di dieci ultras dell’Inter, abbinando alla visita a domicilio anche la consegna di sette ordinanze di custodia cautelare.
Motivi? Bisogna tornare indietro all’undici novembre 2007, e alla manifestazione non autorizzata seguita alla morte di Sandri, quando
un nutrito gruppo di tifosi percorse le vie cittadine compiendo atti vandalici contro un commissariato di polizia, la sede Rai di Corso Sempione e la Caserma dei Carabinieri di Via Vincenzo Monti
A Milano poteva andare peggio. Poteva andare a finire come a Roma. Da rileggere, restando in tema, le intercettazioni degli Ultras di Villa Ada.
Foto | Flickr
Ci si lamenta tanto dei tifosi italiani, definendoli come indisciplinati, violenti, rissosi: però non è che all’estero ce la si passi meglio, almeno a quanto si mostra in questo video dove vediamo alcuni tifosi della Dinamo Zagabria scontrarsi in una violenta sommossa con alcuni agenti della polizia praghese. E’ successo tutto ieri: alla fine l’ha spuntata la Dinamo, per chi fosse interessato anche al risultato della partita. Aspettate pochi secondi, all’inizio sembra che non succeda niente…
Via | Liveleak
Sepolta sotto la foga anti ultras degli ultimi mesi, la vicenda di Gabriele Sandri sembra scomparsa: eppure continua, e continuano le udienze, che si riaprono il 25 di questo mese ad Arezzo, come spiega il sito dedicato a Gabbo che preannuncia un Tribunale in stato di assedio. Ecco come viene riassunta la vicenda
L’omicidio di Gabriele è stato commesso dall’agente della Polstrada di Arezzo Luigi Spaccarotella. Quest’ultimo è attualmente indagato dalla Procura di Arezzo per il reato di Omicidio volontario. Il Pubblico Ministero che dirige le indagini, dott.Ledda, ha disposto una serie di accertamenti tecnici volti a stabilire la dinamica del colpo esploso dall’agente. Il termine ultimo che il PM ha stabilito per il deposito delle perizie andrà a scadere a fine Febbraio 2008. Luigi Spaccarotella, indagato per un reato per il quale la legge prevede 21 anni di reclusione, ad ora si trova a piede libero
Sembra per certi versi di essere di fronte ad un nuovo Placanica, vi ricordate del G8 a Genova? E ho paura che andrà a finire nello stesso modo. Oggi Gabriele Sandri avrebbe compiuto ventisette anni.
“La Capitale, bruciamo la Capitale, la Capitaleee”. Per quanto il messaggio potrebbe anche essere condiviso da alcune parti dell’attuale governo, non è stato poi particolarmente condiviso dai giudici: sei degli ultrà napoletani fermati sono stati temporaneamente scarcerati, ma verranno processati
Luigi Alberto Siccardi, Giovanni Corneli e Diego De Martino erano stati trovati in possesso, rispettivamente, di due bombe carta, di un martello e di un coltello. Giovanni Corsi è accusato di aver scippato un altro tifoso nei dintorni dello stadio, Nicola Cannone di aver violato un Daspo subito per bagarinaggio e Danilo Durevole di resistenza a pubblico ufficiale
Ora: non ho una laurea in giurisprudenza, ma credo che il buonsenso avrebbe anche potuto farli restare in una cella, in attesa del dibattimento. C’è poco da aggiungere su tutto questo, più che altro si può far notare come anche altre partite, come il serale Juventus Fiorentina, si siano svolte senza scontri: ed erano presenti tifoserie che si odiavano allo stesso modo. Come mai non è successo nulla? Perchè si è voluto che non succedesse nulla.
Perchè non c’è stato un prefetto come quello di Napoli, che ha dichiarato “Ho controllato la situazione, tutti i tifosi avevano il biglietto, non avevano addosso neanche uno spillo”. Uno spillo no, qualche spranga e qualche fumogeno, si. Nè un Presidente come Aurelio De Laurentiis che nelle ore degli scontri e della follia ultrà spiegava serafico che “I tifosi vanno sempre difesi”. Ohibò: e chi era sull’Intercity, chi lo difendeva?
Le devastazioni degli ultrà napoletani - personale Trenitalia contuso, 500mila euro di danni, passeggeri terrorizzati - riportano in primo piano uno dei grandi nodi irrisolti in questo paese: il tifo organizzato, la sua gestione, e la maniera in cui le frange estreme vengano apertamente tollerate, se non incentivate dalle società, nel loro delirio. Se ne parla solo quando ci scappa il morto tra i tifosi - come nel caso di Gabriele Sandri - ed allora viene fuori la guerriglia urbana - do you remember l’assalto alla Caserma di via Guido Reni a Roma? - oppure quando ci scappa il morto tra gli agenti, come nel caso dell’ispettore Filippo Raciti. Antonino Speziale, 18 anni, è uno dei due imputati nel processo che dovrebbe far venire a galla la verità sulla follia dei minuti precedenti alla partita Catania Palermo del 2 febbraio 2007. Oggi Speziale dichiara che
In quei momenti si è in uno stato tale che non si capisce più nulla, è difficile spiegarlo, sono emozioni strane, ti fai prendere dalla massa e vuoi fare anche tu la tua parte. La violenza ultrà non ha senso
Le emozioni strane, riprese da CharlieDog80 alla Stazione Termini, le potete vedere qui sopra.
Sarà scarcerato domani Antonio Speziale: decorrenza dei termini per l’unico indagato, insieme a Daniele Micale, per l’omicidio dell’ispettore Filippo Raciti, durante Catania-Palermo del 2 febbraio 2007. Già da tempo ai domiciliari, il ragazzo, neanche ventenne, era stato inserito in una comunità di recupero. Qui sopra un video che ripercorre la notte di follia al Cibali.