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Il sorpasso: il fotovoltaico costa meno del nucleare?

Il mese di luglio dell'anno 2010 verrà ricordato per i sorpassi…

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Vittoria del no…

Alla fine è arrivato anche il comunicato ufficiale dell'artista: Simone Cristicchi…

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Nasce il Forum…

E' stato presentato oggi a Roma il Forum Nucleare Italiano (Fni),…

Roma, risciò elettrici gratuiti per visitare Villa Borghese

pubblicato da Marina

risciÃ�² elettrici per visitare villa borghese Il Comune di Roma ha presentato oggi gli 8 risciò elettrici che saranno usati per visitare Villa Borghese. L’uso sarà poi esteso anche al Centro Storico e a Trastevere. A pedalare ex detenuti che sono così reintegrati nel mondo del lavoro. Il servizio è gratuito. la prenotazione può essere fatta chiamando il numero di cellulare: 3206917906. A brebe sostituiranno le botticelle trainate da cavalli?

Si legge sul comunicato ufficiale:

Il servizio, gratuito fino a settembre (termine fissato per la fase sperimentale), è attivo ogni giorno dalle 9 alle 20. L’assessorato alle Politiche Ambientali e del Verde Urbano del Comune, collaborando al progetto finanziato dal Ministero della Giustizia, ha così inserito Roma nella lista delle prime città europee che sperimentano questo mezzo di trasporto a impatto zero, senza inquinamento atmosferico né acustico. Inoltre, per garantire la diffusione e il successo di questo nuovo servizio il Comune ha firmato un protocollo d’intesa con Federalberghi e Asshotel, categorie che rappresentano i più noti centri di accoglienza turistica del centro storico.

Foto | Comune di Roma

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E' di Ancona il primato di città con più auto a metano. Ultimo il Sud

pubblicato da Marina

ancona la prima in Italia per presenza di Auto a MetanoSecondo la classifica di Metanauto (su dati Ispra e Aci) spetta ad Ancona con il 7,5% il primato di città con il maggior numero di auto a metano, seguita da Parma con il 6,9%, Bologna con il 4,7%, Modena con il 4,4% e Foggia con il 4,3%.

Purtroppo Foggia, resta l’eccezione in un Meridione che non apprezza il metano. Spiega Dante Natali dell’Osservatorio Metanauto e presidente di Federmetano:

Le prime città di questa classifica sono tutte del centro-nord Italia, area in cui storicamente è più diffuso l’utilizzo del metano per autotrazione. La presenza di una città del meridione come Foggia in una posizione così alta di questa graduatoria, però, segnala come l’uso del metano si stia diffondendo anche oltre il suo tradizionale bacino d’utenza.

Colpa della ancora scarsa presenza di distributori o è diffidenza rispetto all’alimentazione a metano?

Via | Quattroruote
Foto | Flickr

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International Nimby: il Wwf Abruzzese contro l'idroelettrico in Montenegro

pubblicato da Peppe Croce

International Nimby: il Wwf Abruzzese contro l'idroelettrico in Montenegro

Not in my back yard, e manco in quello del mio vicino. Il Wwf abruzzese non vede di buon occhio il progetto di produrre energia idroelettrica in Montenegro e portarla poi in Italia tramite l’elettrodotto Tivat-Villanova. Secondo la sezione regionale dell’associazione ambientalista, infatti, l’energia elettrica prodotta dall’altro lato dell’Adriatico avrebbe un impatto devastante sull’ambiente montenegrino.

Il progetto in questione prevede la costruzione di quattro dighe sul fiume Moraca, che alimenta il lago di Scutari, un’area troppo preziosa e delicata per reggere all’impatto delle centrali idroelettriche:

Il lago di Scutari, il più grande dei Balcani, è una zona umida di importanza mondiale ai sensi della Convenzione di Ramsar. Una delle caratteristiche principali di questo lago è la variabilità stagionale del livello dell’acqua condizionato in parte da quello del suo principale affluente, il fiume Moraca. È questa variazione nei livelli delle acque del lago che determina la formazione di estesi saliceti, canneti e vaste aree di vegetazione galleggiante dove trovano ospitalità circa 1.900 specie di piante, 54 specie di molluschi di acqua dolce, 16 di anfibi, 28 di rettili, 57 di mammiferi e 281 di uccelli, tra cui il Pellicano Dalmata, simbolo del lago. L’intera zona è formata da fiumi e canyon inseriti nella rete Smeraldo, una selezione di siti nei paesi confinanti con i Paesi dell’Unione Europea ritenuti indispensabili per la protezione della Rete Natura 2000

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Il sorpasso: il fotovoltaico costa meno del nucleare?

pubblicato da Peppe Croce

Il sorpasso: il fotovoltaico costa meno del nucleare

Il mese di luglio dell’anno 2010 verrà ricordato per i sorpassi storici, reali, presunti o smentiti, nel settore dell’energia. Dopo quello della Cina sugli Stati Uniti nel consumo complessivo di energia, dopo pochi giorni smentito dalla Cina, ora arriva il sorpasso del fotovoltaico sul nucleare: secondo uno studio dell’università della North Carolina già oggi il KWh prodotto dal fotovoltaico è più economico di quello da fonte nucleare.

O, meglio, il KWh che verrà prodotto dalle future centrali nucleari oggi in costruzione. Perchè, e questa è la novità interessante messa in luce dallo studio americano, se il costo del fotovoltaico scende per questioni meramente tecnologiche e industriali, quello del nucleare è inesorabilmente destinato a crescere. E lo sta già facendo nel caso delle nuove centrali in costruzione che registrano fortissimi ritardi rispetto al progetto e una vertiginosa crescita dei costi degli impianti.

Dai dati disponibili emerge che, se nel 2002 per costruire una centrale nucleare ci volevano in media circa due miliardi di dollari, per fare lo stesso impianto oggi ce ne vogliono quasi dieci. E, poiché nel nucleare il grosso del costo del Kwh deriva dalla costruzione dell’impianto, ne deriva che i conti dell’atomo stanno saltando con il caso limite dei due reattori di Atomic Energy of Canada a Darlington che sono stati cancellati a causa della crescita del costo per singolo reattore dagli iniziali 3,48 miliardi ai 12,96.

Chi volesse leggere l’intero studio lo potrà trovare a questo link.

Via | Corriere della sera, New York Times, NC Warn

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Vittoria del no al carbone: Cristicchi non canterà per Enel a Cerano

pubblicato da Peppe Croce

Vittoria del no al carbone: Cristicchi non canter�  per Enel a Cerano

Alla fine è arrivato anche il comunicato ufficiale dell’artista: Simone Cristicchi ha deciso di cancellare la data del 7 agosto a Cerano (Br), inclusa nella manifestazione Correnti Musicali di Enel. La notizia, tra pelata già ieri, trova oggi conferma e giustificazione:

Dopo aver ascoltato entrambe le parti in causa e preso atto del clima di poca serenità sul territorio,ho deciso di non esibirmi nel concerto presso la centrale di Cerano,il prossimo 7 agosto,poiché le condizioni attuali riscontrate, non permettono di esibirmi con la necessaria tranquillità d’animo

Molto diplomatico, ma significativo: Cristicchi non prende posizione sulla diatriba sul carbone della centrale termoelettrica di Enel, ma comunque accetta il consiglio dei numerosissimi cittadini di Cerano, e dei loro sostenitori, che gli avevano chiesto di non suonare nell’impianto di produzione di energia elettrica.

Si aspetta, invece, di sapere se Irene Grandi farà la stessa scelta o preferirà rispettare l’impegno preso con Enel e cantare a Cerano. In ogni caso, però, la rinuncia di Cristicchi resta ed è un precedente abbastanza pesante: il no dell’artista, infatti, proviene da una contestazione nata sul territorio ma enormemente amplificata da internet e Facebook. Eventi come Correnti Musicali, in Italia, sono numerosi e capita spesso che cantanti e musicisti si esibiscano su commissione dell’industria del petrolio e dell’energia.

Una sorta di “compensazione artistica” dell’inquinamento e dei rischi per l’ambiente che potrebbe, a poco a poco, essere spazzata via.

Via | Facebook - Gruppo Anti Cerano

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In Catalogna vengono abolite le corride

pubblicato da Simone Muscas

Corride spagnoleNon si tratta di una novità assoluta, dato che già dal 1991 la Giunta regionale delle Isole Canarie le aveva abolite, tuttavia è importante rimarcare come una delle più sviluppate Regioni spagnole, la Catalogna, abbia deciso di porre fine alle corride, croce e delizia della cultura iberica. Nella giornata di oggi infatti, con 68 voti a favore, 55 contrari e 9 astensioni, si è legiferato in favore del loro divieto in Catalogna.

Per quanto la cultura delle corride non sia particolarmente diffusa nel Paese catalano (ricordiamo infatti che la Plaza de Toros Monumental di Barcellona è l’unica arena ancora attiva nella regione) è comunque importante sottolineare l’evento vista la tradizione di queste manifestazioni in Spagna.

Esulta intanto, attraverso i suoi portavoce, l’associazione animalista che ha condotto con successo questa battaglia anti-corride. Il risultato raggiunto, dicono, è un successo che mostra il buono stato di salute della società catalana e che mette fine a cinque secoli di crudeltà. La penserà allo stesso stesso modo il Governo spagnolo? Chissà, ciò che sembra certo infatti è che la Spagna faticherà e non poco a privarsi delle corride visto il businnes generato da questi spettacoli che, per quanto oramai siano più di attrazione turistica che non di radicata cultura, hanno una popolarità enorme in tutto il mondo.

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Marea nera nel Mar rosso: insabbiata causa business?

pubblicato da Marina

OggiScienza ha pubblicato un inchiesta sull’incidente avvenuto agli inizi di luglio a Hurghada una delle mete turistiche più rinomate del Mar Rosso. La notizia è stata, probabilmente insabbiata, così come ipotizza Al Jazeera nel suo servizio (in alto il video). E ancora oggi si fanno ipotesi su cosa sia accaduto realmente, da dove sia fuoriuscito il petrolio e quale sia l’entità dei danni ambientali.

Scrive ScienzaOggi:

una chiazza di greggio ha stretto con il suo abbraccio viscido 50 km di costa da El-Gouna, a nord di Hurghada, giù fino a Sahl Hasheesh. In questo caso, a differenza di quello che sta accadendo nel golfo del Messico che è sotto l’occhio vigile di tutto l’Occidente, è difficile stabilire con precisione cosa sia successo e quando.

Ed andiamo di ipotesi: probabilmente l’incidente si è verificato il 16 giugno, non si conosce a chi appartenga la piattaforma; se si tratti di una piattaforma; non si conosce l’impatto ambientale di tale incidente.

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Nasce il Forum Nucleare. Legambiente: è un fan club

pubblicato da Peppe Croce

Nasce il Forum Nucleare. Legambiente: �¨ un fan club

E’ stato presentato oggi a Roma il Forum Nucleare Italiano (Fni), associazione culturale no profit nata per favorire il dibattito sul ritorno italiano all’energia nucleare. Presidente del Forum è Chicco Testa, noto per il suo “nuclearismo di ritorno”: negli anni 80 fondatore di Legambiente e iscritto al Pci, oggi devoto alla causa nucleare.

Il Fni si propone principalmente tre obbiettivi:

1) contribuire, come soggetto attivo, alla ripresa del dibattito pubblico sullo sviluppo dell’energia nucleare in Italia, promuovendo il dialogo tra tutti gli attori coinvolti
2) favorire una più ampia e approfondita conoscenza dell’opzione nucleare e delle sue implicazioni, come condizione indispensabile di un confronto non pregiudiziale sul tema
3) rappresentare un centro di divulgazione di una informazione tecnico-scientifica sull’energia nucleare che sia ampia, chiara, trasparente e accessibile

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Nucleare: perchè non a Riesi? Darebbe tanto lavoro...

pubblicato da Peppe Croce

Nucleare: perchè non a Riesi? Darebbe tanto lavoro...Ogni tanto un pezzo di colore sul nucleare ci vuole: abbassa i toni e rasserena i bollenti spiriti. Qui, però, siamo ai confini con la satira…

Angelo Modica, chi era costui? Era un maresciallo dei Carabinieri, ora è un esponente politico del Pdl di Riesi, in provincia di Caltanissetta. Girovagando per i siti di informazione locale siciliani mi sono imbattuto in questa persona che ha una proposta straordinaria: costruire una centrale nucleare nella sua città per dare tanto lavoro ai suoi concittadini. Il Giornale di Gela riporta le sue parole:

Tanta gente è entusiasta delle mia proposta. Anche alcuni esponenti locali di partiti della sinistra che dimostrano interesse per il progetto. Solo un ristretto gruppo si dice contrario ma la stragrande maggioranza dei riesini è favorevole alla centrale nucleare che potrebbe risollevare le sorti economiche della collettività

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Giappone, il video della pseudorca che tenta di scappare dal delfinario

pubblicato da Marina

Alcuni giorni fa, era il 4 luglio, una Pseudorca, Pseudorca crassidens, del Okinawa Churaumi Aquarium in Giappone ha tentato, durante uno spettacolo una tragica quanto disperata ma inutile fuga. Purtroppo, Kuru, questo il nome del cetaceo femmina, non è riuscita nel suo intento.

Era presente allo spettacolo un turista americano, secondo quanto riferisce il LA Times che ha inviato il documento a Ric O’ Barry allenatore dei delfini della serie televisiva Flipper e autore di The Cove, documentario sull’atroce morde dei delfini in Giappone. O’Barry ha riportato il tutto a Ap.

Secondo Hideshi Teruya, che gestisce il delfinario i Churaumi, la Pseudorca ha tentato per gioco di saltare fuori ma si è ferita leggermente anche se poi ha pranzato lautamente a base di calamari. Secondo O’Barry il mammifero ha tentato la fuga per scappare dalla drammatica cattività incompatibile con la sua natura: i delfinari sono scatole di vetro e cemento armato che alterano le capacità sensoriali e che a causa delle musiche e della presenza del pubblico fanno rimbombare suoni che disturbano pesantemente gli animali ospiti. Dopo il salto gli altri due video.

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