Non perchè io sia un matusa o un bigotto, ma mi colpisce parecchio questo “patto con la scuola” che i genitori vengono chiamati a sottoscrivere. Di che si tratta? Molto semplice: i genitori si assumono la responsabilità di eventuali danni che i figli causeranno nelle scuole, indipendentemente dalla loro età.
La proposta era stata avanzata dall’ex ministro Fioroni, e vede il corpo docenti compatto nell’accettare questa “clausola”. A me colpisce molto per diverse ragioni. Quando penso ad una scuola immagino un luogo deputato alla crescita. Alla sperimentazione. Dove si studia e si impara a rispettare le altre culture, le persone adulte, le religioni. Insomma: un luogo dove si cresce e si impara il rispetto.
Gli spiacevoli episodi a cui abbiamo assistito negli ultimi anni li ho sempre relegati alla mera stupidità di pochi. Alunni che per non fare un compito allagano la scuola. Graffiti sui muri. Atti vandalici di certo esecrabili, ma che vanno attribuiti a pochi idioti. In questo caso quando viene identificato un responsabile (i ragazzini idioti appunto) gli viene chiesto di ripagare i danni (e mi sembra una cosa sensata).
Ma torniamo al “patto”. Cosa c’è che non mi convince? Semplice! La discrezionalità dell’applicazione della norma e il fatto che sia applicabile anche senza un responsabile. Mi spiego meglio. La norma prevede che i genitori dovranno prepararsi a pagare nel caso i propri figli vengano ritenuti responsabili di un danneggiamento alla struttura scolastica, e fino a qui ci siamo. E’ giusto che mio figlio paghi se rompe qualcosa. Ma cosa succede se il colpevole non viene individuato? Ecco la trovata geniale: i genitori accettano il principio del risarcimento danni - anche collettivo - indipendentemente dal fatto che il colpevole venga individuato o no!
Insomma, se tra un mese la scuola va a fuoco per un motivo qualsiasi potrei essere chiamato a pagare i danni indipendentemente dal fatto che sia stato o no mio figlio a causarli. Cosa dovrei fare allora? Firmare in contemporanea un’assicurazione che preveda un’eventualità simile?
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