1 febbraio Rocco Molè, boss di spicco; 2 febbraio Giovanni Filianoti, agente generale Ina Assitalia di Reggio Calabria; 11 febbraio Giuseppe Galdy, 50 muratore, incensurato; 22 marzo Luca Megna, figlio del boss Domenico, nell’attentato vengono gravemente ferite la bambina di 5 anni, in coma, e la moglie; 25 marzo Giuseppe Cavallo 27 anni, parente di Pantaleone Russelli, boss del clan rivale di Megna, nell’agguato viene ferita la moglie.
26 marzo Antonio Longo, 50 anni imprenditore; 27 marzo Francesco Campicchiano, 33 anni; 29 marzo Silvestro Galati 21 anni genero del boss Demetrio Carmine Santaiti; 8 aprile Antonio Lopreiato, 46 anni, commerciante; 18 aprile Giulio Cesare Passafaro, 40 anni, pregiudicato; 30 aprile Gino Benincasa, 65 anni, imprenditore ittico, ex consigliere comunale, indicato come elemento vicino alla ‘ndrangheta. Sono gli undici omicidi che hanno insanguinato la Calabria dal 1 febbraio ad oggi.
Ma non finisce qui: il 29 marzo viene ferito Giuseppe Liotti ; il 4 aprile vengono esplosi 11 colpi di fucile contro la casa del sindaco di Scandale; il 12 aprile vengono accoltellati Angelo e Pasquale Cammareri; il 20 aprile viene incendiata la casa del vicesindaco di Isca ; il 22 aprile esplode una bomba carta nell’auto di Francesco Zangari assessore ai lavori pubblici del comune di Sant’Agata del Bianco; sempre il 22 aprile viene sciolto il consiglio comunale di Gioia Tauro per infiltrazioni mafiose; il 27 aprile viene data alle fiamme un’auto dei Carabinieri di Stilo.
Il 28 aprile il drammatico attentato a Antonino Princi a Gioia Tauro, l’imprenditore sopravvive ma perde braccia e gambe; ancora il 28 aprile attentato incendiario contro l’azienda di trasporti di Antonio La Valle, vengono dati alle fiamme 30 autobus e perdono il lavoro 50 operai. Se per caso mi fosse sfuggita qualche cosa fatemelo sapere.
foto: tony clar, flickr
ginofasullo
05 mag 2008 - 10:05 - #1ma questi non smettonon più, perchè la stampa nazionale non ne parla come dovrebbe?
ginofasullo
05 mag 2008 - 10:05 - #2Diego X
05 mag 2008 - 18:02 - #3mi piace questo stile di informazione, preciso e documentato. peccato che la stampa nazionale abbia un approccio splatter che certo non aiuta a coinvolgere come dovrebbe l’opinione pubblica
ciccenroe
06 mag 2008 - 13:07 - #4la stampa fa un resoconto tipo “quadrimestre” numero morti e concentrazione nelle zone. i morti ammazzati fanno poca notizia perchè non vengono contestualizzati come viene fatto qui, perciò non serve sapere nemmeno i nomi.