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Elisa Claps: il mistero del bottone rosso trovato sulla scena del crimine

pubblicato da Daniele Particelli

donMimiSabia

Uno dei tanti gialli legati all’omicidio della 16enne Elisa Claps, i cui resti sono stati rinvenuti lo scorso 17 marzo scorso nel sottotetto della chiesa della Trinità di Potenza, riguarda il ritrovamento di un bottone rosso ed alcune tracce microscopiche di tessuto rosso.

Giorni fa Il Quotidiano della Basilicata ne parlava così:

Grazie all’ausilio del Crimescope (uno strumento che permettere di rilevare o meglio evidenziare tracce poco visibili ad occhio nudo, ndr) – scrive Introna nella sua consulenza – si individuarono, in corrispondenza del sito di giacitura della salma, alcune fribre rifrangenti, che, a luce normale, si rilevarono essere di colore rosso, nonchè, in tutta prossimità dell’angolo fra pavimento e muro verticale, un bottone tondeggiante con ancora adese fibre di colore rosso». Il bottoncino potrebbe, in via teorica, essere stato strappato dalla vittima al suo aggressore; le fibre, invece, potrebbero essere anche di un telo, o di un frammento di esso, usato, sempre in via ipotetica, per coprire il cadavere.

Si era parlato dell’ipotesi che quel bottone potesse essersi staccato da un abito talare e, nella puntata di Chi L’Ha Visto? in onda questa sera su RaiTre, si ipotizza che quell’abito possa appartenere a don Mimì Sabia, storico parroco della chiesa della Trinità.

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condividi condividi 1 commento lunedì 21 giugno 2010

UK: donna trova il coraggio di denunciare gli abusi subiti da bambina grazie alla soap opera EastEnders

pubblicato da Daniele Particelli

John Faraday

EastEnders è una soap opera inglese molto popolare nel Regno Unito. Una delle tante sotto-trame, non molto tempo fa, ruotava intorno alla vicenda di Whitney Jackson, 15enne vittima di abusi di parte del compagno di sua madre, Tony King. Alla fine la giovane confessò tutto e riuscì a far condannare Tony.

Una delle tante spettatrici di EastEnders, una donna di 32 anni, di fronte al lieto fino della vicenda di Whitney ha trovato il coraggio di denunciare gli abusi che era stata costretta a subire da bambina.

Ero sicura che nessuno mi avrebbe creduto. Ma quando ho visto Whitney andare in tribunale ed ottenere giustizia, sapevo che anche io avrei potuto fare la cosa giusta. Se non fosse stato per quel programma, non sarei mai riuscita a farmi avanti.

La donna era stata violentata per quasi quattro anni, a partire da quando ne aveva 6, dal pedofilo John Faraday, ora 54enne.

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condividi condividi 0 commenti venerdì 14 maggio 2010
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Delitto di Garlasco: Alberto Stasi questa sera in esclusiva a Matrix

pubblicato da Daniele Particelli

AlbertoStasiMatrix

Dopo aver rilasciato un paio di interviste al quotidiano Libero, Alberto Stasi, assolto poco più di tre mesi fa nel processo di primo grado che lo ha visto imputato per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, approda in tv.

Questa sera, alle 23.40 su Canale 5, Stasi sarà ospite di Matrix, programma di approfondimento condotto da Alessio Vinci.

Alberto si racconterà in una lunga intervista nel corso della quale ripercorrerà i momenti salienti del processo, il suo rapporto con Chiara e con la sua famiglia.

Per me era 4 anni della mia vita, la persona con cui mi confidavo, a cui chiedevo aiuto, con cui risolvevo i problemi della vita quotidiana che tutti abbiamo. Per lei io ero lo stesso. Lei era semplice, tranquilla, solare.

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condividi condividi 5 commenti martedì 06 aprile 2010

Why Did You Kill My Dad? Il documentario della BBC sugli omicidi commessi da persone mentalmente instabili

pubblicato da Daniele Particelli

Why Did You Kill My Dad

Tempo fa Louis Appleby, capo del National Confidential Inquiry into Suicide and Homicide by People with Mental Health Problems (NCISH), ha dichiarato che ogni anno in Inghilterra vengono registrati almeno 50 omicidi compiuti da persone che negli ultimi 12 mesi sono stati in cura per problemi mentali.

E’ da questi dati che il filmaker Julian Hendy è partito per il suo documentario, Why Did You Kill My Dad?, “perchè hai ucciso mio padre?“, che cerca di fare un po’ di chiarezza proprio sul numero di questo episodi.

C’è anche una forta spinta personale: il padre di Hendy, Philip, di 75 anni, fu ucciso a Bristol nel 2007 dal 42enne Stephen Newton, affeto da disturbi mentali.

Newton, che era anche sotto effetto di anfetamine, entrò in casa di Hendy ed accoltellò l’uomo a morte.

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Stasera su Current Tv: "Sex Mundi" a caccia di sesso con animali

pubblicato da Daniele Particelli

sex mundi

Di sesso con animali ci siamo occupati spesso: vi abbiamo ribadito l’illegalità di tale pratica in Olanda, e di numerose condanne, anche nel nostro Paese, di personaggi che hanno praticato rapporti con animali e l’hanno incentivato in qualche modo.

Basti pensare al recente caso di Christian Galeotti, condannato qualche giorno fa per maltrattamento di animali e per il loro impiego nella pornografia.

E proprio di sesso illegale - incluso quello con animali - si parlerà questa sera su Current, canale 130 del bouquet di SKY, all’interno della trasmissione Sex Mundi, una produzione spagnola in onda da qualche settimana. Trovate il promo dopo il salto.

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condividi condividi 0 commenti venerdì 12 febbraio 2010
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Trattativa Stato-Mafia: Massimo Ciancimino afferma che Forza Italia nacque per il volere della Mafia

pubblicato da Daniele Particelli

Bernando Provenzano

Se avete letto il nostro speciale sulla trattativa Stato - Mafia sapete che Massimo Ciancimino, figlio dell’ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino, non è nuovo a dichiarazioni shock in questo senso.

Oggi, nel corso del processo a carico del generale Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu - etrambi sono accusati di favoreggiamento aggravato a Cosa nostra - Ciancimo ha lanciato l’ultima bomba: Forza Italia è nata per volere di Bernando Provenzano, e quindi di Cosa Nostra.

Massimo, interrogato dai magistrati nel corso del processo, ha raccontato di un “pizzino” spedito dal Boss dei Boss “Binnu u tratturi” Provenzano a Silvio Berlusconi. A fare da tramite Marcello dell’Utri.

Intendo portare il mio contributo - si legge nel pizzino - che non sara’ di poco conto perche’ questo triste evento non si verifichi (si allude all’intimidazione ndr). Sono convinto che Berlusconi potra’ mettere a disposizione le sue reti televisive

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Video: l'attore porno gay Andrew Grande muore nel reality americano COPS. Colpa del taser?

pubblicato da Daniele Particelli

Del reality tv americano COPS ci siamo già occupati in diverse occasioni: una troupe televisiva segue agenti di polizia nelle loro attività abituali e tutto viene trasmesso in televisione, per la gioia di milioni di telespettatori.

Qualche giorno fa però, come riportano anche i nostri colleghi di TvBlog, ci è scappato il morto. I fatti sono andati così: gli agenti hanno ricevuto la chiamata di una donna che accusava di molestie l’attore porno gay Andrew Grande, 23 anni.

Una pattuglia di Panama Beach, Florida, si è subito messa all’inseguimento di Grande che, tra l’altro, era anche in possesso di un sacchetto di marijuana. Per evitare di essere beccato con gli stupefacenti, Grande ha tentato di ingoiare l’erba mentre i poliziotti cercavano di tenerlo fermo con il solito taser.

Mentre gli operatori riprendevano tutto, Grande è morto soffocato, non è chiaro se a causa del taser o meno. Il video che vedete qui sopra, sconsigliato a chi si impressiona facilmente, è attualmente al vaglio degli inquirenti.

Via | CBSNews

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Il clan dei Casalesi - Soldi, silenzio e sangue: questa sera a Blu Notte

pubblicato da Daniele Particelli

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La puntata di questa sera di Blu Notte, programma di approfondimento e ricostruzione di alcune delle più controverse vicende della storia italiana, è dedicata al clan camorristico dei Casalesi, di cui ci siamo più volte occupati anche noi, che prende il nome dalla sua città d’origine, Casal di Principe, in provincia di Caserta.

Il 1 luglio 1998 si apre uno dei più importanti processi alla criminalità degli ultimi anni in Italia. Paragonabile, se non superiore, per numero di imputati, delitti commessi e giro di affari criminali al Maxiprocesso di Palermo. E’ stato praticamente ignorato dai media nazionali fino a che uno scrittore esordiente – Roberto Saviano – scrive “Gomorra”, parlando – tra le altre cose – anche delle vicende trattate nel processo. Da allora tutti sanno cos’è il Clan dei Casalesi. Tutti conoscono i soprannomi evocativi dei principali imputati: “Sandokan”, “Cicciotto ‘e mezzanotte”, “O fuggiasc”, “Walterino”. O’ ninno”, “Bin Laden”.

Così il sito ufficiale della trasmissione annuncia l’argomento, sottolineando come i componenti di questo clan abbiano distrutto l’economia e l’ambiente di uno dei luoghi più belli e più ricchi della Campania.

Carlo Lucarelli, a partire dalle 21.10 su RaiTre, cercherà di narrare la storia di questo clan, “dall’ascesa di Antonio Bardellino nella lotta contro la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo fino alla strage dei Ghanesi di Castelvolturno alla fine del 2008“, grazie anche alle testimonianze di Roberto Saviano. Un’ottima occasione per saperne di più su quello che è considerato il clan più potente della camorra.

Via | BluNotte

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Graziano Mesina, la primula rossa del banditismo sardo, ha accettato l'invito a partecipare all'Isola dei Famosi

pubblicato da Daniele Particelli

Qualche giorno fa ve l’avevamo segnalata come una notizia in forse, ora invece pare cosa certa: Graziano Mesina, il più celebre bandito sardo del dopoguerra, noto anche come “la primula rossa del banditismo sardo“, parteciperà alla prossima edizione de L’Isola Dei Famosi, reality show condotto da Simona Ventura su Raidue.

Come riportano i nostri colleghi di TvBlog, la notizia è stata confermata dallo stesso Mesina al settimanale Oggi:

Perché non potrei partecipare a un reality? Mi è stato proposto e io ho accettato, ma per la mia partecipazione occorre limare ancora alcuni particolari. Nella mia vita ho visto l’inferno, per me il reality sarà una passeggiata.

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condividi condividi 5 commenti mercoledì 28 ottobre 2009

Storie Maledette: questa sera alle 23.45 l'intervista a Nazareno Caporali, condannato all'ergastolo per l'omicidio della moglie Lorena Radice

pubblicato da Daniele Particelli

Nazareno Caporali

La settima puntata di Storie Maledette, lo storico programma ideato, scritto e condotto da Franca Leosini, si intitola Nell’abisso di un sacchetto di plastica ed è dedicata alla vicenda di Lorena Radice, 45enne di Monza, ritrovata senza vita il 26 dicembre del 2006, soffocata da un sacchetto di plastica.

45 anni, brillante e affascinante signora, Lorena è manager, nonché erede della prestigiosa “Eliche Radice”, azienda leader nel settore della nautica. Sposata da 14 anni con Nazareno Caporali, 45 anni commercialista, Lorena ha due figli in tenera età e un terzo in via di adozione. Inizialmente, le indagini si orientano sull’ipotesi del suicidio, ma le numerose ecchimosi sul corpo di Lorena, alcune contraddizioni nel racconto del marito, ma, su tutto, i risultati delle perizie del Ris di Parma, portano a una diversa e terribile conclusione: Lorena sarebbe stata assassinata dal marito.

Si svolge il processo e il 7 gennaio scorso Nazareno Caporali viene condannato all’ergastolo con l’accusa di omicidio premeditato. Lui si è sempre dichiarato innocente ed è su questo aspetto che punterà Franca Leosini che, in una lunga intervista all’uomo, cercherà di ricostruire la vicenda riportando la dinamica emersa dalle indagini e ascoltando la versione dei fatti di Caporali.

L’appuntamento è per questa sera, alle 23.45, su RaiTre.

Via | Storie Maledette

condividi condividi 6 commenti sabato 24 ottobre 2009
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