Se la videocamera Flip e i suoi cloni hanno portato a un nuovo segmento di mercato, cioè quello delle videocamere economiche e compatte, Samsung cerca di cavalcare l’onda anche se un po’ in ritardo.
Lo fa con il lancio della HMX-E10, una videocamera che assomiglia a un cellulare. Dalle dimensioni ridotte, possiede un display touchscreen ampio 2,7″. Il sensore CMOS riesce a registrare video in FullHD tramite un’ottica da 8 Megapixel. Il tutto è archiviabile nella memoria espandibile con schede microSD.
Al termine della registrazione si può riversare tutto nel computer tramite la porta USB 2.0 integrata oppure con un cavo HDMI. Il dispositivo sarà in vendita da settembre al prezzo di 199,99 $, circa 153 €.
Guarda le immagini del Samsung HMX-E10
[via Samsung]
Tutte le generazioni attualmente sulla Terra sono state abituate dalla nascita ad interagire con uno schermo tramite le immagini che appaiono sulla sua superficie. Purtroppo non tutte le persone riescono a vedere e ad interagire con il computer in maniera ottimale.
Per risolvere questo problema in Giappone hanno costruito lo schermo tattile. Presentato durante il Siggraph 2010, è composto da 85 unità vibranti da 9 mm. In pratica c’è un dispositivo munito di webcam e motore collegato a un’unità di calcolo che, a sua volta, è collegata al computer.
La webcam riesce a comprendere i giochi di luci e ombre e a trasmettere l’immagine ripresa ai motori vibranti. Chi appoggia la mano sulla parte sottostante, quindi, riceverà un feedback tattile della figura ripresa sotto forma di vibrazioni.
[via make]
Schermi e display controllati dai movimenti delle mani: forse ricorderete il film Minority Report, durante il quale Tom Cruise gestiva la squadra di polizia “precrimine” spostando degli elementi su un grosso schermo semplicemente con il movimento delle mani in aria, coadiuvato da un guanto apposito. Niente di futuristico ormai, ad anni di distanza, ma rimane sempre una tecnologia interessante che Hitachi ha reinterpretato creando una nuova interfaccia motion controlled.
Il video demo che potete vedere in apertura mostra come l’interfaccia non sembri tradurre sempre in modo corretto i movimenti dell’utente, ma rappresenta comunque un passo interessante verso questo tipo di tecnologia. La risposta del sistema non è istantanea, ma affascinante in ogni caso.
Hitachi ha dichiarato che si tratta di una tecnologia ancora non pronta, non prima della metà del 2011. Attendiamo quindi sviluppi, mentre dopo il salto trovate un video tratto proprio da Minority Report.
Il mercato degli eBook è in continua crescita. Tra qualche anno utilizzeremo, secondo le stime, gli eBook Reader come utilizziamo i lettori Mp3. Dispositivi portatili in grado di archiviare migliaia di libri. Forse tanti libri da bastare per tutta la vita.
Per la musica esistono dei software in grado di convertire le collezioni musicali dal CD al formato digitale. Ma per i libri? Ecco nascere il progetto BookLiberator che ha come obiettivo la digitalizzazione dei libri che abbiamo in casa.
Il sistema è molto semplice. Si usa un accessorio che collega due fotocamere. Appoggiandolo tra le pagine di un libro, le fotocamere scatteranno le foto di entrambe le pagine. Successivamente un software trasforma in testo digitale le pagine fotografate. Il dispositivo sarà in vendita a breve per 120 $, circa 92 €.
[via BookLiberator Project]
Ancora robot, questa volta più ambizioso dei precedenti: un robot a quttro gambe pensato per coprire qualsiasi distanza e stare in piedi correttamente. La nuova creazione meccanica si chiama Ranger ed è stato pensato per superare un record mondiale: Ranger ci ha messo 10 ore, 40 minuti e 48 per completare una distanza di 14.3 miglia, ovvero 23 chilomtri.
Il robot ha consumato meno di un penny di energia elettrica per ogni 3 miglia percorse. A controllare in remoto il robot vi era una persona, mentre le quattro gambe erano controllate da sei microprocessori. Nessun sensore negli occhi e nelle orecchie, ma una sola ricarica per tutta la strada percorsa.
Ancora una piccola divertente curiosità dal mondo dei robot; niente che ci abbia cambiato la vita, ma che potrebbe avere applicazioni interessanti in futuro.
I fan delle applicazioni homebrew o dei software piratati/gratuiti non saranno per nulla felici delle novità provienienti dall’Inghilterra: la Corte Suprema ha deciso di vietare le card R4 nel Paese, facendo la gioia della Nintendo che da anni vi combatte contro. Si tratta di card che permettono di salvare e giocare sulla propria console Nintendo DS i giochi piratati e scaricati da Internet.
Secondo le stime di Nintendo, vi sono oltre 100.000 console su cui vengono giocati titoli piratati sin dal 2004 e le R4 hanno rimpolpato questo numero, danneggiando la compagnia. C’è chi ha cercato di difendere le R4, affermando come non siano le card il problema, ma l’utilizzo che ne viene fatto, ma la Corte UK non ha sentito il ragione, identificandovi la fonde del problema da correggere.
Sulle card R4 è possibile caricare qualsiasi tipo di file, in realtà. In ogni caso, da qualsiasi prospettiva si guardi la vicenda, resta da chiederci se altri paesi prenderanno i medesimi provvedimenti.
Se il 3D costituisce la tendenza del momento, tra film, videogiochi, videocamere e console, quello delle televisioni è un settore ancora un po’ confinato al Giappone e a chi può spendere davvero molti soldi per una televisione quasi “sperimentale”. Toshiba prosegue comunque la propria crescita nel settore TV 3D offrendo nuovi modelli per il mercato Giapponese, ricche di funzionalità, ma non proprio alla portata di tutti come promesso.
Il modello Toshiba REGZA F1 è da 55 o 46 pollici, estremamente sottile e tecnologia LCD. Il modello REGZA ZG1 è disponibile nelle dimensioni 42, 47 e 55 pollici. Tutti modelli sono dotati di pannelli 3D 240Hz full-HD, retroilluminazione LED, supporto DLNA, connettività Internet, contrasto dinamico 2.000.000:1, connettività USB HDD e quattro porte HDMI.
Il modello F1 da 55 pollici si distingue per essere la più sottile di tutte, 29 mm di spessore. I prezzi per il Giappone, convertiti in dollari, sono di $3.760 per il modello F1 da 46 pollici $4.900 per il modello da 55. Per quanto riguarda il modello ZG1 da 42 pollici, il costo è di $3.200. I modelli da 47 e 55 costeranno dai $4.000 ai $5.100 rispettivamente.
L’ultima volta che avevo sentito parlare di raggi fotonici era durante una puntata di un cartone animato giapponese. La tecnologia, però, esiste da tempo e Intel ha investito fior fior di quattrini per utilizzarla per la costruzione dei chip.
La società ha pubblicato le prime informazioni riguardante una modalità di costruzione che porterà a una nuova generazione di processori. Sostituendo le piste di rame per i circuiti stampati con la fibra ottica, si può aumentare la velocità di trasmissione dei dati e ridurre i consumi.
Il prototipo del laser fotonico di Intel è arrivato a 50 Gbps, una velocità tale da trasferire un disco in blu-ray in pochi secondi.
[via intel]
Abbiamo visto ieri come il Kindle di Amazon, il celebre eReader, sia stato segnalato come ufficialmente sold-out e come non ci fossero notizie sulle ulteriori scorte. Abbiamo già nuove notizie, prima del previsto: come ipotizzavamo, Amazon è pronta a mostrare un nuovo Kindle. Nuovo look graffite, tastiera dall’aspetto comodo e diverse nuove funzioni oltre a quelle che lo caratterizzavano già originalmente.
Il nuovo modello si chiamerà sempre e comunque Kindle, ma è il 21% più sottile del modello precedente, per un 15% di peso in meno e un 20% di rate di refresh più veloce. Il nuovo Kindle ha sempre lo stesso display E-Ink e sarà disponibile nei colori bianco e graffite. I modelli saranno due, disponibili dal 27 Agosto: un modello solo WiFi (da 139 dollari) e uno con connettività 3G (da 189 dollari).
Il display è sempre da 6 pollici, ma con un contrasto migliore. Lo storage interno è di 4GB, con batteria in grado di resistere un mese con connessione wireless spenta, o 10 ore con connessione attiva. Ci saranno anche le due versioni UK-based, al prezzo di £109 e £149 rispettivamente.
Il browser interno è WebKit e, parole di Amazon, è ancora “sperimentale”.
Samsung rinnova la serie Q con due modelli dedicati a chi cerca un laptop (e non un netbook quindi) compatto e potente quanto basta.
I nuovi serie Q sono il Samsung Q530 da 15.6 pollici e il Samsung Q330 (in foto di apertura) da 13.3 pollici (secondo me la misura perfetta per un “computer portatile”).
Caratterizzati da linee sobrie e colori classici (grigio antracite e finiture in argento), i due modelli hanno un case spesso 26.4 mm (per il Q330) e 27 mm (Q530) che, nonostante lo spessore ridotto, integra un lettore/masterizzatore DVD, lettore di schede di memoria 3-in-1 e un’uscita HDMI.
Il peso non è da netbook ma si mantiene comunque ridotto; 2.63 sono i KG del Q530 e 1.97 sono quelli del Q330. Sotto la scocca troviamo il processore Intel Core i3 che, insieme alla scheda video dedicata NVIDIA GeForce GT310M (512 MB di memoria DDR3) o alla grafica integrata Intel HD Graphics e a 3 GB di RAM DDR3, permette la visione di film in HD e l’editing di foto e video sullo schermo HD LED.
Ben dimensionata anche la batteria a 6 celle con un’autonomia massima di 6 ore e comoda quando si viaggia la presa USB che permette di ricaricare lettore MP3 o cellulare anche a PC spento. Non mancano Wi-Fi, standard DLNA e Bluetooth 3.0 .
Vista la dotazione, il design e lo spessore ridotto i due modelli della serie Q non sono in vendita a buon mercato: il Q530 costa 849€ mentre il più piccolo Q330 costa 899€.