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In Italia l’antisemitismo è in crescita. Ad affermarlo è un’indagine del “Jewish Policy Institute Research” di Londra i cui contenuti sono stati pubblicati dal quotidiano israeliano “Haaretz”. La ricerca si basa sulle interviste condotte a 650 ebrei italiani, il 68 per cento degli ebrei italiani percepisce una crescita dei sentimenti antiebraici mentre il 63 per cento lo ritiene un “problema serio” o “molto serio”. Alla domanda se l’antisemitismo in Italia è cambiato negli ultimi cinque anni il 26 per cento risponde “è aumentato molto”, il 42 “è aumentato poco”, il 25 “è rimasto uguale”, il 6 “è diminuito poco” e lo 0,4 “è diminuito molto”.

Lo studio intitolato “From Old and New Directions: Perceptions and Experiences of Anti-Semitism among Jews in Italy” ha come co-autore il demografo israeliano Sergio Della Pergola e individua, in particolare, come per il 18 per cento degli intervistati “l’antisemitismo è un problema molto grande”, per il 45 “è un problema piuttosto grande”, per il 36 “un problema non grande” e solo per l’1 per cento “niente affatto un problema”.

Il veicolo primario per la diffusione dei pregiudizi è Internet mentre la matrice più pericolosa viene identificata nell’estrema sinistra seguita da estrema destra e estremismo islamico. Il sondaggio indica anche quali sono le affermazioni da parte dei non ebrei che fanno percepire l’antisemitismo agli ebrei. Per l’84 per cento si tratta della negazione della Shoà, per il 75 per cento dell’attribuzione agli ebrei dell’attuale crisi economica e per il 61 per cento del paragone fra israeliani e nazisti.

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